FONDAMENTI DI ANALISI MATEMATICA 2 -...
Transcript of FONDAMENTI DI ANALISI MATEMATICA 2 -...
FONDAMENTI DI ANALISI MATEMATICA 2Corsi di Laurea in Ingegneria Meccanica e Aerospaziale- I squadra
Appello del 06.02.2012- Soluzioni tema 1
N.B.: E omesso lo svolgimento delle domande di teoria.
Esercizio 1
Sia data f : R2 → R definita da
f(x, y) =
x sen2(xy)(x2 + y2)2
se (x, y) 6= (0, 0) ,
0 se (x, y) = (0, 0) .
1. Si provi che f e funzione continua.
2. Si diano le definizioni di derivate parziali di f in un generico punto (x0, y0) e si provi che la funzionee derivabile in (0, 0).
3. Si dia la definizione di differenziabilita di f in un generico punto (x0, y0) e si provi che f non edifferenziabile in (0, 0).
Svolgimento dell’esercizio 1
1. Per (x, y) 6= (0, 0) la funzione e rapporto di funzioni continue con denominatore non nullo ed e quindicontinua. Per dimostrare che e continua anche in (0, 0) bisogna provare che lim(x,y)→(0,0) f(x, y) = 0.Si osservi che
|f(x, y)| =∣∣∣∣ x
(x2 + y2)2
∣∣∣∣ sen2(xy) ≤ |x|(x2 + y2)2
x2y2 = |x|∣∣∣∣ xy
x2 + y2
∣∣∣∣2 ≤ |x|4 .
dove si sono utilizzate le disuguaglianze sen2 t ≤ t2 e |xy|x2+y2 ≤ 1
2 . Dunque dal teorema del confronto(due carabinieri) otteniamo lim(x,y)→(0,0) f(x, y) = 0.
Lo stesso limite si puo svolgere in coordinate polari
|f(ρ cos θ, ρ sen θ)| =∣∣∣∣ρ cos θ sen2(ρ2 sen θ cos θ)
ρ4
∣∣∣∣ ≤ ∣∣∣∣ρ5 cos3 θ sen2 θ
ρ4
∣∣∣∣ ≤ ρ.2. Dato che f e costantemente nulla lungo gli assi coordinati (f(x, 0) = 0 = f(0, y) per ogni x, y), f e
derivabile in (0, 0) e si ha che fx(0, 0) = 0 = fy(0, 0).
3. Se f fosse differenziabile in (0, 0), allora dovrebbe essere
lim(x,y)→(0,0)
f(x, y)− f(0, 0)− fx(0, 0)x− fy(0, 0)y√x2 + y2
= lim(x,y)→(0,0)
x sen2(xy)(x2 + y2)5/2
= 0.
Ma lim(x,y)→(0,0)x sen2(xy)(x2+y2)5/2 non esiste, come si puo mostrare utilizzando il metodo delle restrizioni.
Infatti se mi restringo alla retta x = y ottengo
limx→0
x sen2(x2)|x|525/2
= limx→0
2−5/2 x
|x|.
Esercizio 2
Sia dato il campo vettoriale
F(x, y, z) =x2 − ln y + lnx
x√x2 + (ln y − lnx)2
i +ln y − lnx
y√x2 + (ln y − lnx)2
j− (1 + tan2 z)k
defnito in Ω =
(x, y, z) ∈ R3 : x > 0 , y > 0 , z ∈ (−π/2, π/2)
.
1. Provare che F e conservativo e calcolarne il potenziale U tale che U(1, 1, π/4) = 0.
2. Provare che l’equazioneU(x, y, 0) = 1 x > 0, y > 0,
definisce una curva regolare γ nel piano xy.
3. Si verifichi che t 7→ (cos t, esen t cos t), t ∈ (−π/2, π/2) e una parametrizzazione della curva di cui alpunto 2 e si calcoli l’area della regione D nel piano xy racchiusa da tale curva.
4. Dopo aver enunciato il teorema del rotore (o di Stokes), si calcoli la circuitazione del campo vettoriale
G(x, y, z) = F(x+ 1, y + 1, z)− y i + xj , x > −1 , y > −1 , z ∈ (−π/2, π/2) ,
attorno al bordo di D orientato in senso antiorario, se guardato nella direzione dell’asse z.
Svolgimento dell’esercizio 2
1. Poiche Ω e semplicemente connesso, affinche F sia conservativo e sufficiente che sia irrotazionale. Si ha
rot F(x, y, z) = det
i j k
∂x ∂y ∂z
x2 − ln y + lnxx√x2 + (ln y − lnx)2
ln y − lnxy√x2 + (ln y − lnx)2
−(1 + tan2 z)
= 0 i + 0 j +
[∂x
ln y − lnxy√x2 + (ln y − lnx)2
− ∂yx2 − ln y + lnx
x√x2 + (ln y − lnx)2
]k = (0, 0, 0)
essendo
∂
∂x
ln y − lnxy√x2 + (ln y − lnx)2
= − x(1 + ln y − lnx)
y[x2 + (ln y − lnx)2
]3/2 =∂
∂y
x2 − ln y + lnxx√x2 + (ln y − lnx)2
Il potenziale U deve verificare
∂∂xU(x, y, z) =
x2 − ln y + lnxx√x2 + (ln y − lnx)2
∂∂yU(x, y, z) =
ln y − lnxy√x2 + (ln y − lnx)2
=1y
ln y − lnx√x2 + (ln y − lnx)2
∂∂zU(x, y, z) = −(1 + tan2 z) .
(1)
Dalla seconda equazione si ricava che
U(x, y, z) =√x2 + (ln y − lnx)2 + ϕ(x, z) ,
per una opportuna funzione ϕ di classe C1. Poiche
∂x[√
x2 + (ln y − lnx)2 + ϕ(x, z)]
=x2 − ln y + lnx
x√x2 + (ln y − lnx)2
+ ∂xϕ(x, z)
∂z[√
x2 + (ln y − lnx)2 + ϕ(x, z)]
= ∂zϕ(x, z) ,
affinche (1) siano verificate deve essere∂xϕ(x, z) = 0∂zϕ(x, z) = −(1 + tan2 z) ,
da cui si ricava ϕ(x, z) = − tan z+ c, dove c ∈ R e arbitraria. Imponendo che U(1, 1, π/4) = 0, si trovapoi che c = 0 e quindi
U(x, y, z) =√x2 + (ln y − lnx)2 − tan z .
2. L’equazione si scrive come√x2 + (ln y − lnx)2 = 1, per (x, y) ∈ Ω′ = (x, y) | x > 0, y > 0.
Definiamo U(x, y, 0) = G(x, y) =√x2 + (ln y − lnx)2. L’insieme di livello G(x, y) = 1 e una curva
regolare se tutti i suoi punti sono regolari. Basta dunque controllare che per ogni punto (x0, y0) ∈ Ω′
tale che G(x0, y0) = 1 si abbia∇G(x0, y0) 6= (0, 0).
Ma
∇G(x0, y0) =1
G(x0, y0)
(x2
0 + lnx0 − ln y0x0
,ln y0 − lnx0
y0
)6= (0, 0) ∀x0 > 0, y0 > 0, G(x0, y0) = 1.
Infatti le due componenti del gradiente di G non si annullano mai contemporaneamente: se si annullala seconda componente significa che x0 = y0, ma in questo caso la prima componente e x0 > 0.
3. Chiamiamor(t) = (cos t, esen t cos t) , t ∈ (−π/2, π/2) ,
la parametrizzazione data. Si ha
G(r(t)) = G(cos t, esen t cos t) =√
cos2 t+[
ln(esen t cos t)− ln cos t]2
=√
cos2 t+ (sen t+ ln cos t− ln cos t)2 =√
cos2 t+ sen2 t = 1. ,
Quindi ogni punto della curva parametrizzata da r(t) soddisfa l’equazione G(x, y) = 1. D’altra parte,se (x, y) ∈ Ω′ soddisfa l’equazione G(x, y) = 1, allora vale
x2 + (ln y − lnx)2 = 1 ,
e quindi x = cos t e ln y − lnx = sen t per un opportuno t ∈ (−π/2, π/2) (si ricordi che x > 0!), dacui si ricava la parametrizzazione data. Per calcolare l’area di D e sufficiente usare una delle formuledell’area che si ricavano dalla formula di Gauss-Green. Osservato che con la parametrizzazione data lacurva e percorsa in senso antiorario, si ha
|D| =∫∂+D
(−y, 0) · dr =∫ π/2
−π/2(−esen t cos t, 0)(− sen t, (cos2 t− sen t)esen t) dt =
=∫ π/2
−π/2esen t sen t cos tdt =
∫ 1
−1
euudu = [euu− eu]1−1 = 2e−1 .
4. Poiche F e irrotazionale, si ha
rot G(x, y, z) = rot F(x+ 1, y + 1, z) + det
i j k∂x ∂y ∂z−y x 0
= (0, 0, 0) + (0, 0, 2) k .
Grazie al teorema del rotore si ottiene∮∂+D
G · dr =∫∫
D
rot G · (0, 0, 1) dS = 2∫∫
D
dS = 2|D| = 4e−1 .
Esercizio 3
Sia data la funzione
f(x, y) = x2 − y2
2+ 3x , x2 + y2 ≤ 4 .
1. Provare che f ha massimo e minimo.
2. Enunciare e dimostrare il teorema di Fermat.
3. Discutere la natura dei punti critici di f in B2(0, 0) = (x, y) ∈ R2 | x2 + y2 < 4.
4. Calcolare massimo e minimo di f .
Svolgimento dell’esercizio 3
1. L’insieme x2 + y2 ≤ 4 e un insieme chiuso e limitato, e la funzione f e continua, dunque possoapplicare il teorema di Weierstrass.
3(− 3
2 , 0)
e l’ unico punto critico di f in B2(0, 0). La matrice hessiana di f in(− 3
2 , 0)
e(
2 00 −1
), ed
e indefinita. Quindi il punto e di sella.
4 Poiche l’unico punto di critico di f interno a B2(0, 0) e punto di sella, i punti di massimo e minimoappartengono necessariamente al bordo di B2(0, 0).
Tale bordo x2+y2 = 4 e una curva regolare, una sua paratrizzazione e r(t) = (2 cos t, 2 sen t), t ∈ [0, 2π].Dunque se restringo f a tale curva ottengo h(t) = f(r(t)) = 4 cos2 t − 2 sen2 t + 6 cos t. Calcoloh′(t) = −2 sen t(6 cos t+ 3). I punti critici di h per t ∈ [0, 2π) sono t = 0, π, 2
3π,43π. A questi valori del
parametro corrispondono i punti
(2, 0), (−2, 0), (−1,−√
3), (−1,√
3).
Per la ricerca dei punti critici di f sul bordo dell’insieme si poteva anche utilizzare il metodo deimoltiplicatori di Lagrange. Poiche la curva x2 + y2 = 4 e costituito di soli punti regolari, utilizzandoil metodo dei moltiplicatori di Lagrange, ci si riconduce a calcolare i punti critici della lagrangiana
L(x, y, λ) = x2 − y2
2+ 3x− λ(x2 + y2 − 4) .
Devono essere verificate2x+ 3− 2λx = 0−y − 2λy = 0x2 + y2 = 4
⇐⇒
2x(1− λ) + 3 = 0y(1 + 2λ) = 0x2 + y2 = 4 .
Il sistema ha soluzioni (x, y, λ) date da
(2, 0, 7/4) , (−2, 0, 1/4) , (−1,√
3,−1/2) , (−1,−√
3,−1/2) .
Infine dato che f(2, 0) = 10, f(−2, 0) = −2, f(−1,√
3) = f(−1,−√
3) = −7/2, si deduce che
minx2+y2≤4
f(x, y) = f(−1,√
3) = f(−1,−√
3) = −7/2 , maxx2+y2≤4
f(x, y) = f(2, 0) = 10 .