Fol.coll.Lug Ago.12

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1 Luglio-Agosto 2012 Numero 32-33 Anno IV “Beata colei che ha creduto” (Lc 1,45) Elisabetta, accogliendo Maria che viene a visitarla, portando Gesù nel suo grembo, esclama: “Beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto” (Lc 1,45). Richiamo tale beatitudine, la prima del Vangelo, per aiutarci a celebrare le feste mariane di questi mesi estivi: la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo (16 luglio), l’Assunzione (15 agosto), la Madonna delle Grazie (26 agosto). Ma anche per introdurci, con Maria, alla celebrazione dell’anno della fede. Il Vaticano II cinquant’anni fa e il Catechismo della Chiesa Cattolica, vent’anni orsono, ce l’hanno riproposta in maniera più vicina alla cultura attuale. Del resto le crisi del nostro tempo sono tali da porci gli interrogativi più radicali: cos’è essenziale ? da cosa ripartire ? Dalla fede in Dio, naturalmente. Come Abramo, come Maria, come Francesco. Papa Benedetto ci sta ripetendo che la crisi più grave è quella spirituale. È questa che porta al deserto, facendo terra bruciata. La priorità assoluta è ritrovare il Signore della vita e dell’amore. E con Lui ritrovare la famiglia, i fratelli, le relazioni vere, gli affetti sinceri e duraturi, il gusto del lavoro, il silenzio, la festa… la vacanza giusta ! Rinnovare la fede – dice Papa Benedetto – è l’impegno prioritario della pastorale della Chiesa oggi. Le crisi epocali che stiamo vivendo ci chiedono di ripensare e riprogettare un nuovo modello di esistenza umana. Non possiamo immaginare di mettere semplicemente delle “toppe” su un vestito logoro. C’è da costruire una nuova casa perché quella vecchia sta crollando. Gesù ci ricorda che il fondamento solido è la Sua Parola, il Suo Vangelo, Lui stesso. “Chi ascolta la mia parola e la mette in pratica, sarà simile ad un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia” (Mt 7,24). Credere significa proprio decidere di costruire la vita sul Vangelo di Gesù. Affidarsi a Lui, seguire Lui, amare come ha amato Lui. Questa fede ci “fa giusti”, ci fa ritrovare Dio e gli uomini. La fede che “si rende operosa per mezzo della carità” (Gal 5, 5), perché senza le opere dell’amore la fede è morta (Gc 2,15). Per la fede, infatti, Cristo vive in noi e lo Spirito Santo ci Diocesi di Città di Castello Foglio di collegamento Foglio di collegamento Foglio di collegamento Foglio di collegamento

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Luglio-Agosto 2012 Numero 32-33 Anno IV

“Beata colei che ha creduto” (Lc 1,45)

Elisabetta, accogliendo Maria che viene a visitarla, portando Gesù nel suo grembo, esclama: “Beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto” (Lc 1,45). Richiamo tale beatitudine, la prima del Vangelo, per aiutarci a celebrare le feste mariane di questi mesi estivi: la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo (16 luglio), l’Assunzione (15 agosto), la Madonna delle Grazie (26 agosto). Ma anche per introdurci, con Maria, alla celebrazione dell’anno della fede. Il Vaticano II cinquant’anni fa e il Catechismo della Chiesa Cattolica, vent’anni orsono, ce l’hanno riproposta in maniera più vicina alla cultura attuale. Del resto le crisi del nostro tempo sono tali da porci gli interrogativi più radicali: cos’è essenziale ? da cosa ripartire ?

Dalla fede in Dio, naturalmente. Come Abramo, come Maria, come Francesco. Papa Benedetto ci sta ripetendo che la crisi più grave è quella spirituale. È questa che porta al deserto, facendo terra bruciata. La priorità assoluta è ritrovare il Signore della vita e dell’amore. E con Lui ritrovare la famiglia, i fratelli, le relazioni vere, gli affetti sinceri e duraturi, il gusto del lavoro, il silenzio, la festa… la vacanza giusta ! Rinnovare la fede – dice Papa Benedetto – è l’impegno prioritario della pastorale della Chiesa oggi.

Le crisi epocali che stiamo vivendo ci chiedono di ripensare e riprogettare un nuovo modello di esistenza umana. Non possiamo immaginare di mettere semplicemente delle “toppe” su un vestito logoro. C’è da costruire una nuova casa perché quella vecchia sta crollando. Gesù ci ricorda che il fondamento solido è la Sua Parola, il Suo Vangelo, Lui stesso. “Chi ascolta la mia parola e la mette in pratica, sarà simile ad un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia” (Mt 7,24). Credere significa proprio decidere di costruire la vita sul Vangelo di Gesù. Affidarsi a Lui, seguire Lui, amare come ha amato Lui. Questa fede ci “fa giusti”, ci fa ritrovare Dio e gli uomini. La fede che “si rende operosa per mezzo della carità” (Gal 5, 5), perché senza le opere dell’amore la fede è morta (Gc 2,15). Per la fede, infatti, Cristo vive in noi e lo Spirito Santo ci

Diocesi di Città di Castello

F o g l i o d i c o l l e g a m e n t oF o g l i o d i c o l l e g a m e n t oF o g l i o d i c o l l e g a m e n t oF o g l i o d i c o l l e g a m e n t o

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trasmette la vita buona di Gesù, come constatiamo nei santi. “Chi crede in me anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi” (Gv 14,12). Con la fede incerta del ragazzo epilettico anche noi ci rivolgiamo a Gesù chiedendo: “Se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci”. Gesù disse: “Se tu puoi ! tutto è possibile per chi crede”. Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: “Credo, aiuta la mia incredulità !” e Gesù guarì il ragazzo (cf. Lc 9, 22-24). O Maria, donna beata perché hai creduto, insegnaci a credere e ad amare come te. La fede ci consenta di aprirci al Signore, di accoglierlo, di seguirlo, di testimoniarlo. In questi giorni in cui potremmo avere l’opportunità – speriamo tutti – di una vacanza, aiutaci a far spazio al silenzio, alla preghiera, alla Parola, alla fede che porta alla vita nuova i cui frutti sono le opere di amore e di misericordia !

Auguro, in questo senso, buone vacanze a tutti e benedico di cuore !

���� Domenico Cancian f.a.m. Vescovo

i l v e s c o v o i n f o r m a

È doverosa la gratitudine della nostra Chiesa per la straordinaria testimonianza di uno dei suoi figli più illustri: S.E. Mons. Sergio Goretti. Parlava spesso e volentieri della città dove era nato e aveva vissuto i primi trent'anni della sua vita. La sua fede e la sua vocazione sacerdotale hanno trovato qui da noi il terreno buono: nella sua famiglia, nel seminario, nelle prime esperienze pastorali. Tutto ciò ha segnato positivamente la vita di Mons. Goretti.

La celebrazione delle esequie e i vari interventi di questi giorni hanno messo in luce i tanti meriti del nostro amato concittadino. Per parte mia devo riconoscere con molta gioia e gratitudine le molteplici e significative occasioni nelle quali "Don Sergio" mi ha donato incoraggiamento, stima, affetto, preghiera. Ed anch'io a lui. Il momento che porterò sempre con me è stato quello della lunga telefonata con lui, poche ore prima della morte inaspettata. Mi ha confidato la sua profonda serenità dinanzi all'avanzare dell'età e del male. "Sono ormai vicino al tramonto e mi sto preparando ad incontrare il Signore" (parole che aveva scritte nel suo edificante testamento). E poi ci siamo benedetti. A ragione il sindaco di Assisi ha sottolineato l'umiltà, la fede, l'attenta carità, la sobrietà che costituivano lo stile di Don Sergio, testimoniato in vicende impegnative e sofferte. Grazie di cuore, carissimo Mons. Goretti, per quanto hai donato alla chiesa e alle persone che hai incontrato e amato. Invito a partecipare alla messa che celebrerò per lui in Cattedrale domenica 8 luglio alle ore 18,30.

Dopo l’assemblea di verifica e l’incontro con i vicari, i moderatori e il Consiglio pastorale del 27 giugno, di cui si dà conto ampiamente in questo Foglio di collegamento, abbiamo il periodo estivo. Non pochi sacerdoti con diversi animatori ed animatrici stanno facendo Grest-campeggi-vacanze-escursioni con bambini, giovani e famiglie. Sono esperienze belle e impegnative. Aiutano a crescere nell’amicizia, nel buon uso del tempo libero e della vacanza, nella formazione cristiana. Ringrazio chi le promuove con impegno. Auguro e prego perché queste molteplici attività siano benedette dal Signore e portino frutto.

In vista dell’Assemblea ecclesiale che celebreremo il 13 e 14 settembre invito a riflettere sulla

considerazioni del vicario generale e su quanto emerso nell’incontro di mercoledì 27 giugno. Spero davvero in un maggior coinvolgimento di tutte le componenti ecclesiali in un cammino sintonizzato con le Chiese che sono in Umbria, in Italia e nel mondo, seguendo le ispirate indicazioni di papa Benedetto. Il tema, da precisare, sarà: “La fede annunciata, celebrata e soprattutto testimoniata nell’attuale situazione socio-culturale”. Tutto questo calato nelle UP chiamate a farsi carico nel far

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progredire comunità presbiterale, pastorale, programmazione condivisa e corresponsabile, con l’apporto pieno dei religiosi/e, dei laici cristiani, delle aggregazioni ecclesiali. Le relazioni di S.Ecc. mons. Mario Delpini, vicario generale della diocesi di Milano, e di mons. Paolo Giulietti, vicario generale della diocesi di Perugia-Città della Pieve, il contribuito delle unità pastorali e dei lavori di gruppo, mi aiuteranno a formulare le linee pastorali per il nuovo anno. Conto di poterle offrire a tutti sabato 6 ottobre in Cattedrale alle ore 21.00. L’auspicio è che queste linee siano poi assunte e attuate nelle Up, nelle parrocchie, nelle vicarie e in tutta la diocesi.

In questo periodo estivo abbiamo tre appuntamenti molto significativi per la nostra chiesa: la festa di

S. Veronica, il 9 luglio, al chiostro della cappuccine; la festa dell’Assunta al santuario di Canoscio, ormai restaurato e rimesso a nuovo; la festa della Madonna delle Grazie il 26 agosto. Ci sono qui i programmi dettagliati. Invito alla partecipazione per chiedere l’intercessione materna di Maria e della nostra santa Veronica.

���� Domenico Cancian f.a.m. Vescovo

Ricordando Mons. Sergio Goretti

Mons. Sergio Goretti, vescovo emerito di Assisi, Nocera e Gualdo, si è spento nel sonno, con un passaggio sereno alla vita immortale, come egli palesemente desiderava, avendo potuto celebrare la sua ultima messa la sera precedente quasi estremo viatico per il santo viaggio. Lo ricordiamo citando le ispirate parole del sindaco di Assisi, Claudio Ricci: “Monsignor Goretti è stato umile custode delle pietre vive e dello spirito di Assisi, con sapienza teologica, amorevole umanità e comprensiva vicinanza a tutti noi. Ha accompagnato per mano la Città Serafica lungo un ampio cammino di eventi e, anche nei momenti di difficoltà (come negli anni

del terremoto), è stato con tutti in ogni momento, nella normalità della vita e con la delicatezza delle parole semplici. E’ stato un buon pastore, seminando con l'esempio di una vita ricolma di vita, tale era la Sua Umanità assonante con il Suo Magistero. Ci chiamava con il nome di battesimo, a voler sottolineare l'unicità e la meraviglia di valori che risiede in ognuno di noi. Sapeva accogliere, ma vi era di più: incontrandolo o andandolo a trovare, ci si sentiva sempre attesi, tale era l'intensità del suo carisma nel donarsi totalmente agli altri. Ci ha lasciato nel giorno della Festa del Voto, che ricorda la preghiera con cui Santa Chiara difese e custodì Assisi; ci piace pensare che, dalle finestre del cielo, anche Monsignor Goretti custodirà la Città Serafica, ispirandoci consigli come tante volte ha fatto in questi lunghi anni e, soprattutto, ricordando a tutti che l'essenza della vita è il donarsi docilmente nella semplicità”.

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Nato a Città di Castello il 2 aprile 1929 fu battezzato nel santuario cittadino della Madonna delle Grazie. Compì gli studi, fino al ginnasio, nel seminario vescovile di Città di Castello; quelli liceali nel Seminario Regionale in Assisi. Al Pontificio Seminario Romano compì gli studi teologici e giuridici. Fu ordinato sacerdote il 5 aprile 1953 nella cattedrale di Città di Castello. Nella parrocchia di S. Maria Nova fu, per breve tempo, vice-parroco e assistente ecclesiastico diocesano dei giovani di Azione Cattolica e del Centro Sportivo Italiano e, insieme, insegnante di religione al ginnasio.

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Nel 1955 fu richiamato a Roma presso la Sacra Congregazione del Clero, occupandosi principalmente di catechesi e segretario del Consiglio Internazionale per la Catechesi. Dal 1955 al 1960 fu collaboratore del vescovo mons. Maccari nella fondazione del primo Centro Studentesco Romano. Dal 1960 al 1980 lavorò come giudice pre/sinodale nel Tribunale Regionale del Lazio, con sede in Roma. Dal 1972 al 1980 insegnò presso la Pontifica Università Salesiana. È stato collaboratore di varie riviste e testate giornalistiche. Fu eletto vescovo di Assisi e di Nocera-Gualdo il 14 dicembre 1980. Accolse nella città serafica il papa e i capi delle religioni mondiali nella storica giornata di preghiera per la pace del 27 ottobre 1986. Membro del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, dal 1992 al 1997, rivestì l’incarico di Presidente del Segretariato CEI per l’Ecumenismo e il Dialogo dal 1990 al 1995. Fu membro del Consiglio Permanente della CEI e presidente della Conferenza Episcopale Umbra. Divenne vescovo emerito della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino l’11.02.2006.

Testamento spirituale

Nel pieno possesso delle mie facoltà, con il presente Testamento annullo ogni mia precedente disposizione e per il futuro dispongo come segue. Non so né quando né come il Signore mi chiamerà: mi affido a Lui. Gli chiedo solo la grazia di concludere la mia vita terrena in piena comunione di amore, poiché vorrei che il mio ultimo istante fosse il sì più convinto alla sua divina volontà. Spero che Dio allarghi le sue braccia di misericordia, perdoni i miei peccati e mi venga incontro nel suo infinito amore di Padre. Mi affido alla materna intercessione e protezione della Madonna. Da me venerata e amata come “madre mia e fiducia mia”. Ho tanti motivi di gratitudine, poiché Dio mi ha beneficiato oltre ogni mia immaginazione. Ho avuto la fede, il presbiterato e, con mia sorpresa, anche l’episcopato: ho potuto far parte della Chiesa e servirla prima nella mia diocesi di Città di Castello, poi a Roma presso la sede apostolica e, infine, come vescovo, in questa straordinaria e unica Chiesa particolare di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, sotto la protezione di san Rufino, di san Francesco e di santa Chiara, accompagnato dalla collaborazione e comprensione dei figli e delle figlie di questi due straordinari santi. Da vescovo ho avvertito, più che mai, le difficoltà del ruolo e del servizio pastorale e ogni giorno, anche con sofferenza, mi sono reso conto dei miei gravi limiti. La divina Provvidenza mi ha fatto incontrare molte persone, vivere momenti di straordinaria intensità e affrontare anche prove abbastanza difficili, ma spiritualmente le più benefiche. Ringrazio quanto mi hanno fatto del bene, dai miei genitori e familiari ai tanti fratelli e sorelle nella fede: sono tanti e non li posso enumerare, ma li ho tutti nel cuore. Chiedo perdono a tutti coloro che ho offeso direttamente o indirettamente. Ho cercato di amare tutti, senza distinzione, e di riservare particolare attenzione ai presbiteri, ai diaconi, ai religiosi, alle religiose e ai consacrati. Se non vi ho amato come desideravo, vi chiedo perdono. Se non ho fatto quanto dovevo e quanto si attendeva da me, ciò non è dovuto a cattiva volontà, ma ai miei limiti: così mi sembra di poter dire in coscienza. Spero di potervi ritrovare tutti nella comune casa del Padre. Gradirei essere seppellito, se possibile, nella cattedrale di san Rufino. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

+ Sergio Goretti, vescovo emerito. Assisi, 4 agosto 2010.

Memoria del Santo Curato d’Ars

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LUGLIO 2012LUGLIO 2012LUGLIO 2012LUGLIO 2012

2� LUNEDI' S. OTTONE

- Rocca di Papa (Roma). Il vescovo partecipa al Convegno rettori ed educatori dei seminari d’Italia promosso dalla Commissione Episcopale per il Clero e la Vita Consacrata della CEI. Anniversario sacerdotale di Marconi mons. Nazzareno (1983).

3� MARTEDI' S. TOMMASO AP.

Dal 3 al 6 luglio: il vescovo partecipa con i vescovi della Conferenza Episcopale Umbra a degli incontri con i vescovi della Romania. - ore 21.00, Monastero Cappuccine. La Celebrazione dell’adorazione della Croce e la preghiera per la Chiesa, il Papa e l’unità dei cristiani. Compleanno di Don Romano Piccinelli.

4� MERCOLEDI' S. ELISABETTA,ROSSELLA Compleanno del diac. Sergio Puletti.

6� VENERDI' S. MARIA GORETTI

- ore 21.00, Monastero Cappuccine. Adorazione eucaristica per le vocazioni al sacerdozio, alla vita consacrata e alla famiglia cristiana.

7� SABATO S. EDDA, S. CLAUDIO

- ore 18.30, Promano. Il vescovo celebra la S.Messa per la festa della patrona della parrocchia, S. Maria Goretti.

8�DOMENICA S. ADRIANO, S.

PRISCILLA

- ore 11.30, Monastero delle Clarisse di Montone. Il vescovo presiede il 25° anniversario di professione religiosa di Sr. Damiana. - ore 18.30, Cattedrale. Il vescovo celebra la santa messa in suffragio di mons. Sergio Goretti.

9�LUNEDI' S. ARMANDO, S.

LETIZIA

Festa di Santa Veronica Giuliani, vergine, patrona secondaria di Città di Castello. - ore 18.30, Monastero Cappuccine. Il Vescovo presiede la solenne Concelebrazione nella festa di Santa Veronica Giuliani. Anniversario ordinazione sacerdotale di Pieracci mons. Domenico (1961).

11�MERCOLEDI' S. BENEDETTO, S.

OLGA, S. FABRIZIO

- ore 07.30, Citerna, Monastero Benedettine. Il vescovo celebra la S.Messa nella solennità di S.Benedetto. - ore 17.00, Canoscio. Il vescovo presiede l’incontro del CDAE.

12� GIOVEDI' S. FORTUNATO M.

Vescovado. Il vescovo incontra i seminaristi della diocesi.

13� VENERDI' S. ENRICO IMP.

- ore 16.00, Vescovado. Il vescovo presiede l’incontro del Consiglio dell’IDSC.

14� SABATO S. CAMILLO DE LELLIS Compleanno di Benni mons. Benso.

15� DOMENICA S. BONAVENTURA

- ore 18.00, Greppalto (Citerna). Sanata Messa del vescovo, in occasione della festa della Madonna del Carmine. Anniversario sacerdotale di P. Lodovico Bucaioni, o.f.m.conv. (1945).

16� LUNEDI' N.S. DEL CARMELO

ore 21.00, Chiesa S.Spirito. Santa Messa del vescovo e processione in onore della Beata Vergine del Monte Carmelo. Compleanno di Luchetti don Salvatore.

17� MARTEDI' S. ALESSIO CONF.

Dal 17 al 27 luglio: giorni di vacanza del vescovo. Onomastico di Gonfiacani diacono Alessio.

18� MERCOLEDI' S. CALOGERO, S. FEDERICO V.

Anniversario sacerdotale di S.E. Mons. Domenico Cancian (1972).

20� VENERDI' S. ELIA, S. MARGHERITA Anniversario sacerdotale di Sgoluppi mons. Franco (1974).

22� DOMENICA S. MARIA MADDALENA Anniversario della morte di Caporali mons. Zefferino (1993).

23� LUNEDI' S. BRIGIDA Dal 23 al 4 agosto: giorni di vacanza del vescovo.

24� MARTEDI' S. CRISTINA Compleanno di Romanini diacono Romeo.

28� SABATO S. NAZARIO, S. INNOCENZO Onomastico di Marconi mons. Nazzareno.

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31� MARTEDI' S. IGNAZIO DI L. Anniversario sacerdotale di Fiorucci mons. Giuseppe (1955).

AGOSTO 2012AGOSTO 2012AGOSTO 2012AGOSTO 2012

1�MERCOLEDI'

S. ALFONSO Anniversario della morte di Ba mons. Sante.

2�GIOVEDI' S. EUSEBIO , S. GUSTAVO Perdono di Assisi. Possibilità dell’indulgenza plenaria.

4�SABATO

S. NICODEMO, S.

GIOVANNI M.V.

Memoria della “Madonna della misericordia”. - ore 11,00, Casa Madre della Figlie della Misericordia. Santa Messa in memoria della Madonna della misericordia.

5�DOMENICA

S. OSVALDO Compleanno di Sgoluppi mons. Franco.

6�LUNEDI'

TRASFIGURAZ. N.S. Festa della Trasfigurazione del Signore.

7�MARTEDI'

S. GAETANO DA T.

Compleanno di Zambri mons. Vinicio.

8�MERCOLEDI'

S. DOMENICO CONF.

Onomastico di S.E. Mons. Domenico Cancian, di Renzini mons. Domenico e di Pieracci mons. Domenico.

9�GIOVEDI'

S. ROMANO, S. FERMO

- ore 18.00, Assisi (Proto monastero di Santa Chiara). Il vescovo presiede la celebrazione dei vespri solenni nella novena di preparazione alla festa di Santa Chiara. Compleanno di Susi mons. Sergio.

10�VENERDI'

S. LORENZO MARTIRE

- ore 18.30, Lerchi . S.Messa del vescovo per la festa del patrono della parrocchia, S.Lorenzo. Onomastico di Giacchi mons. Lorenzo.

11�SABATO

S. CHIARA

- ore 09.00, Monastero di Cecilia. S.Messa del Vescovo per la festa di S.Chiara d’Assisi. - ore 18.00, Monastero “Le Murate” . S.Messa del Vescovo per la festa di S.Chiara d’Assisi.

12�DOMENICA

S. GIULIANO 50° Anniversario di ordinazione presbiterale di Bartolini don Pietro.

15�MERCOLEDI'

ASSUNZIONE MARIA

VERGINE

Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. - ore 11.00, Basilica di Canoscio. S.Messa del vescovo per la festa della Basilica-Santuario “Madonna del Transito”.

16�GIOVEDI'

S. STEFANO , S. ROCCO

- ore 11.00, Canoscio. S.Messa del vescovo con la “Benedizione dei bambini”. Onomastico di Trottini don Sante.

21�MARTEDI'

S. PIO X Compleanno di Bogliari mons. Magio.

23�GIOVEDI'

S. ROSA DA LIMA , S.

MANLIO

Festa della dedicazione della Chiesa Cattedrale. - ore 18.30, Cattedrale. S. Messa del vescovo in occasione della solennità della dedicazione della Chiesa Cattedrale. 23-25: Madonna delle Grazie. Triduo di preghiera in preparazione alla festa (vedi il programma).

25�SABATO

S. LUDOVICO

- ore 21.00, Madonna delle Grazie. Il vescovo presiede la processione con l’immagine della Madonna e affida a Maria la chiesa tifernate. Onomastico di Bucaioni P. Lodovico, o.f.m.conv. Compleanno di Severini P. Mario, o.f.m.cap.

26�DOMENICA

S. ALESSANDRO

MARTIRE

Festa della Beata Vergine Maria, Madre della Grazia divina, patrona principale di Città di Castello e Patrona secondaria della Diocesi. - ore 17.15, Madonna delle Grazie. Vespri presieduti dal vescovo. - ore 18.00, Madonna delle Grazie. S. Messa solenne, presieduta mons. Gualtiero Bassetti, arcivescovo metropolita di Perugia - Città della Pieve. Concelebrano il vescovo e sacerdoti della città. La celebrazione sarà animata dalla Corale “M. Alboni” e dalla Confraternita di Santo Spirito.

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a s s e m b l e a d i v e r i f i c a

Una diocesi in cammino

L’Assemblea di verifica dell’anno pastorale 2011-2012, svolta a S. Michele arcangelo il 12

scorso, è stata aperta da un fondamentale intervento del vescovo che ha incentrato

l’attenzione sul fatto nuovo dell’anno, cioè la costituzione di 11 Unità Pastorali.

Questo cambiamento, che da tempo la Chiesa ci chiede, era stato definito dal vescovo stesso

nelle linee pastorali contenute nel documento “Gesù, maestro di misericordia”, inviate a tutti

i fedeli della diocesi. Al numero 10 di tale documento sono contenuti i “quattro passi” da

compiere in ogni UP: 1) dare vita alla comunità presbiterale, con momenti di incontro e

preghiera, per realizzare una comunione “di pensiero”; 2) costituire, almeno a livello

embrionale, una comunità pastorale, con persone consacrate e semplici fedeli; 3)

programmare e lavorare insieme; 4) rinnovare la catechesi .

L’avvio delle UP – ha ricordato il vescovo – era stato preceduto da una serie di spostamenti di

sacerdoti per meglio distribuire sul territorio le forze disponibili, ma resta indispensabile un

maggior coinvolgimento dei laici, che occorre formare per affidare loro ministeri e attività.

Le tre relazioni dei vicari di zona hanno sottolineato il percorso svolto e anche le difficoltà

incontrate. Tra le UP spicca quanto è stato fatto soprattutto nella zona sud (Trestina,

Sansecondo), ma incontri tra sacerdoti sono iniziati quasi ovunque.

Il dibattito ha visto gli interventi, tra gli altri, di don Franco Sgoluppi, don Samuele Biondini,

suor Daniela, Irene Bistarelli, facendo emergere comunque la volontà di procedere, magari

attuando un coinvolgimento maggiore dei sacerdoti, verso la piena realizzazione delle UP.

Il vicario generale, mons. Giovanni Cappelli, ha tirato le conclusioni del dibattito

sottolineando che oggi i sacerdoti debbono operare in maniera collegiale con un forte

coinvolgimento dei laici. Questo faciliterà le parrocchie dove non c’é un parroco residente

perché certi ministeri e attività potranno essere affidati a laici corresponsabili.

In prospettiva, per il prossimo anno, l’obiettivo del percorso delle U.P. sarà quello di

individuare le persone a cui affidare incarichi a livello di U.P. nel settore pastorale e anche i

referenti parrocchiali (dove mancano i parroci).

Sono seguite le numerose comunicazioni previste che hanno dato un quadro d’insieme del

lavoro svolto dai vari uffici di curia, dall’economato e dall’istituto diocesano. Sul piano

finanziario la diocesi si sta avviando verso il completo ripiano del debito. Il censimento dei

beni storici sta procedendo verso la fase conclusiva. La Caritas sta organizzando i centri di

ascolto che potranno avere un maggiore impulso ed una incidenza qualitativa migliore dallo

sviluppo delle UP.

Maurizio Maio

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L’INTERVENTO DEL VESCOVO ALL’ASSEMBLEA DI VERIFICA

DELL’ANNO PASTORALE 2011-2012

Nella fedeltà al Maestro Un fraterno e cordiale saluto ! Il Signore per intercessione di Maria, San Michele e della Beata Florida Cevoli, di cui oggi facciamo memoria, conceda l'abbondanza del suo Spirito a noi riuniti nel suo Nome.

“Eterna è la sua Misericordia”. Il ritornello del Salmo 136 richiama il motivo centrale della creazione del mondo e della storia della salvezza del popolo d'Israele, invitando a leggere nella luce dell'Amore Misericordioso del Signore anche la nostra storia ecclesiale e pastorale.

L'apostolo Paolo, anziano e stanco, in carcere, scrivendo al collaboratore Timoteo, parla della sua esperienza e dice: “Rendo grazie a Colui che mi ha reso forte,

chiamando al suo servizio me che ero un bestemmiatore, persecutore e violento. Ma mi è stato usata misericordia”. Paolo attribuisce alla misericordia del Signore la sua conversione e la vocazione all'apostolato. Proprio sulla base di questa esperienza personale, Paolo, come Maria nel Magnificat, formula un principio cristiano fondamentale: “Questa parola è degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesù è

venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Gesù Cristo ha voluto dimostrare in me tutta la sua magnanimità per essere di esempio a quelli che vogliono credere. A Lui l'onore e la gloria." Maria dice: “Di generazione in generazione la sua misericordia”.

È questa fondamentalmente l'esperienza dei santi che non ritenevano di avanzare meriti ma di confidare nella misericordia divina. Papa Benedetto osserva che sant’Agostino sperimenta la sua ultima conversione quando, quasi alla fine della sua vita, scrive che l'unico perfetto è Gesù, mentre tutti gli uomini debbono pregare ogni giorno: "Rimetti a noi i nostri debiti…. A tutti - scrive Agostino - è necessaria la bontà

misericordiosa di un Dio che perdona e noi ci rendiamo simili a Cristo il Perfetto, nella misura più grande possibile, quando diventiamo come Lui persone di misericordia… Alla sera della vita rimane solo la Sua misericordia e la mia miseria, anzi resta solo la Sua misericordia che assume tutta la nostra miseria”.

E’ questo anche il messaggio della nostra Florida Cevoli, beatificata 19 anni fa il 15 maggio 1993. Proveniente da famiglia nobile entra tra le Clarisse di Città di Castello nel 1703, a diciott'anni e prende il nome di suor Florida. Si forma alla scuola di Santa Veronica e quando questa diventa Abbadessa, Florida è eletta vicaria. Alla morte della Santa (1727), svolge il servizio di Abbadessa per circa quarant'anni, sempre rieletta. 64 anni nel monastero qui vicino a noi vissuti con intensità: preghiera, carità, saggezza nel servizio dell'autorità, penitenza a tutta prova. Veronica e Florida si sono aiutate a vivere santamente e richiamano il senso più bello dell'amicizia fraterna.

Tutto questo ci introduce bene alla Verifica dell'anno pastorale 2011-2012, secondo le linee tracciate nel documento: "Gesù, Maestro di misericordia". Ho scelto questo tema per aiutare la nostra Chiesa a far sua sia l'urgenza della Nuova Evangelizzazione, sia l'educare alla vita buona del Vangelo. La Misericordia, anzi Gesù

misericordioso, è al cuore del Vangelo stesso, e non un semplice sentimento o una devozione. Gesù chiede ai discepoli di imparare la misericordia e di diventare

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misericordiosi come il Padre. Lo ribadiscono concordemente gli apostoli e gli evangelisti. In fondo Gesù è venuto per darci il Suo Amore, il Suo Spirito. Così si attua la promessa profetica: "Vi darò un cuore nuovo".

La Chiesa e l'umanità di oggi hanno bisogno più che mai di misericordia, quella del Maestro Gesù che sa ascoltare, comprendere, aiutare, guarire, perdonare, provocare alla vita buona e santa, superando l'individualismo, il narcisismo, la violenza, l'appiattimento sul piacere-potere-possedere a servizio e consumo dell'io. Un mondo che sta implodendo davanti ai nostri occhi, portando in non pochi casi a sofferenza di vario genere e perfino alla disperazione. La nostra Assemblea vuole essere esperienza dei discepoli del Signore che vivono la sequela di Gesù in questo mondo di oggi. Siamo chiamati a vivere la nostra fede, come il Concilio Vaticano II ce l’ha trasmessa e il nuovo catechismo della Chiesa cattolica l’ha riproposta. Papa Benedetto sta affermando con forza che: "Il rinnovamento della fede deve essere la priorità dell'impegno della Chiesa ai nostri giorni" per essere fedele al Signore e per dare il nostro contributo ad un nuovo umanesimo, a relazioni più significative, alla famiglia in difficoltà, ai giovani oppressi dai nostri debiti non solo economici, ma soprattutto di ideali veri. Con verità e amore vogliamo verificare il nostro cammino ecclesiale, approfittando al massimo di questa opportunità, evitando superficialità, aiutandoci ad andare avanti nella giusta direzione. Ognuno può e deve offrire il proprio contributo, illuminato dallo Spirito Santo.

Al n. 10 di “Gesù, maestro di Misericordia” ho delineato il cammino ecclesiale in atto ormai da quasi cinque anni. Gli orientamenti pastorali che ho dato insistono volutamente sulla centralità dell'amore che Gesù è venuto a insegnarci: la comunione con Cristo e tra di noi per una nuova evangelizzazione (nostra e del mondo). Siamo chiamati a lasciarci educare alla scuola del Maestro Gesù. Ho proposto le UP come strumento per aiutare la nostra Chiesa a vivere ancor più la comunione ordinata (gerarchicamente) di tutte le componenti del popolo di Dio, la ministerialità che promuove tutti i servizi (istituti e non), la missionarietà, la carità. E così, grazie alla disponibilità dei sacerdoti che hanno accettato di cambiare (una quindicina), siamo arrivati il 26 agosto 2011 alla costituzione delle 11 UP, dopo un lungo periodo di approfondimento. Mons. Giovanni Cappelli ha presentato proprio qui, l'anno scorso, i principi ispiratori e le linee di attuazione.

A nostro conforto facciamo presente che da pochi mesi l'Arcidiocesi di Perugia-Città

della Pieve, ha pubblicato il Direttorio Pastorale dal titolo "Come sono belle le tue tende! Le unità pastorali: il nuovo volto di una chiesa missionaria”. Credo sia una conferma positiva il fatto che la nostra Chiesa metropolita abbia scelto la stessa direzione pastorale. Nell'introduzione si osserva che di unità pastorali si è cominciato a parlarne esattamente vent'anni fa. È stato il compianto mons. Sergio Goretti a farsene promotore. Occorre una vera e propria conversione pastorale che ci renda più attenti e flessibili al Vangelo e all'uomo di oggi. Occorre un vero coinvolgimento dei laici anche con nuove figure ministeriali. Fratelli e sorelle, apriamo la nostra verifica, ponendoci in ascolto e offrendo alla nostra Chiesa quanto lo Spirito ci suggerisce.

Domenico Cancian Vescovo

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LE UNITA’ PASTORALI ISTITUITE NELLA NOSTRA DIOCESI

Proposte nella prima Lettera pastorale "Rimanete nel mio amore" (cf pp. 18-19) del 2008, le UP sono state approfondite in molteplici incontri e nelle successive Lettere pastorali (cf "Come io ho amato voi", 2009 pp. 12-14; "Siano una cosa sola", 2010 pp. 16-19), fino alla loro costituzione il 26 agosto 2011. Nell'Assemblea di verifica dell'anno scorso il Vicario generale, Mons. Giovanni Cappelli ha presentato i principi ispiratori e le linee di attuazione, con la necessaria "conversione pastorale". L’UP è la comunione tra parrocchie di un'aria territoriale omogenea, in cui è possibile promuovere una collaborazione organica, configurata e riconosciuta istituzionalmente, quale espressione significativa di pastorale d'insieme. Ciò testimonia la Chiesa comunionale e ministeriale di tutte le componenti del Popolo di Dio in vista di una nuova evangelizzazione attraverso la liturgia, la catechesi e la carità.

Nella Lettera pastorale “Gesù, Maestro di misericordia" si proponevano quattro concrete indicazioni per mettere in atto le UP (cf pp. 13-14):

"Comunità presbiterali" (compresi i diaconi) che "prevedano incontri periodici allo scopo di formare ad un pensare e operare in termini collegiali, sulla base dell'appartenenza al presbiterio e della fraternità sacerdotale".

“Comunità pastorali" nelle quali il clero si incontra, condivide e collabora con le persone consacrate e i fedeli laici impegnati nei vari settori della pastorale.

Un programma pastorale unitario per l’UP che tenga conto degli orientamenti diocesani e della specifica situazione del territorio: celebrazioni, catechesi, lectio, centri di ascolto, attività estive…

Mettere in atto una catechesi da collegare alla conversione evangelica che abbraccia l'intera esistenza seguendo un itinerario di fede in cui è coinvolto il singolo, la famiglia, la comunità cristiana.

Su questo dobbiamo fare la verifica per poter procedere ad una tappa successiva nel prossimo anno pastorale.

ZONA NORD – vicario: Don Francesco Mariucci 1. UP S. GIUSTINO – COSPAIA. Moderatore: D. Livio Tacchini (parroco in solido delle parrocchie S.

Giustino–Cospaia). Corresponsabili dell’attività pastorale dell’UP: Mons. Gino Capacci, parroco in solido, D. Sante Trottini, P. Amedeo Senesi, Cappuccino. Collabora il seminarista Filippo Milli.

2. UP CERBARA - SELCI – LAMA – CELALBA – RENZETTI – GIOVE. Moderatore: D. Moreno Migliorati

(parroco di Cerbara). Corresponsabili dell’attività pastorale dell’UP: Mons. Giovanni Bastianoni, parroco emerito di Cerbara, D. Francesco Mariucci, parroco di Lama-Celalba-Renzetti, D. Alberto Gildoni, parroco di Selci, D. Giuseppe Amantini, parroco di Giove, D. Pietro Forlucci; i diaconi: Luigi Massetti e Franco Marianelli.

3. UP PISTRINO – CITERNA – FIGHILLE – LIPPIANO. Moderatore: Mons. Olimpio Cangi (parroco di

Pistrino). Corresponsabili dell’attività pastorale dell’UP: D. Paolo Martinelli, parroco di Citerna e Fighille, Mons. Domenico Pieracci, parroco di Lippiano, Mons. Giuseppe Fiorucci, parroco emerito di Fighille, il diacono Alessio Gonfiacani. Nella zona risiede anche Don Marconi Edoardo.

ZONA CENTRO – vicario: Mons. Giancarlo Lepri

4. UP CATTEDRALE - S. FRANCESCO - S. MARIA DELLE GRAZIE - S. MICHELE ARCANGELO - NUVOLE - S. DOMENICO - S. MARIA MAGGIORE. Moderatore: Mons. Antonio Rossi (parroco di S. Maria Maggiore e

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di S. Maria Nova in S. Domenico). Corresponsabili dell’attività pastorale dell’UP: Mons. Giancarlo Lepri, parroco in solido (moderatore) della Cattedrale, Mons. Sergio Susi, parroco in solido della Cattedrale, Mons. Celestino Vaiani, Proposto dei Canonici della Cattedrale, D. Andrea Czortek, parroco di S. Maria delle Grazie e S. Michele Arcangelo e vice rettore del seminario regionale, D. Giorgio Mariotti, vicario parrocchiale di S. Maria delle Grazie e di S. Michele Arcangelo e amministratore parrocchiale di Nuvole, D. Romano Piccinelli, preside dell’ITA, direttore della Scuola di Formazione Teologica e Cappellano delle Clarisse Cappuccine, Mons. Domenico Renzini, Cappellano delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore, i Padri Francescani: P. Valerian Paolo Timpu (parroco), P. Vittorio Calzolaio, P. Francesco Santinelli; i diaconi: Franco Belli, Sergio Puletti. Nella zona risiedono: Mons. Magio Bogliari, Mons Cesare Pazzagli, Mons. Giacchi Loris e Mons. Benni Benso.

5. UP RIOSECCO – PIOSINA – LERCHI – ASTUCCI. Moderatore: D. Paolino Trani (parroco in solido e

moderatore di Riosecco). Corresponsabili dell’attività pastorale dell’UP: D. Achille Rossi, parroco in solido di Riosecco e D. Francesco Coşa, amministratore parrocchiale di Piosina-Lerchi- Astucci .

6. UP S. VERONICA - BADIALI - TITTA - GRATICOLE - MADONNA DEL LATTE - BELVEDERE. Moderatore: D.

Antonio Ferrini (parroco di S. Veronica a La Tina e Badiali). Corresponsabili dell’attività pastorale dell’UP: Mons. Alberto Ferri, vicario parrocchiale di S. Veronica a La Tina e direttore Archivi Storici-Biblioteca, Mons. Guerri Piero Luigi, parroco di Userna (Titta), Mons. Franco Sgoluppi, parroco della Madonna del Latte, D. Paolo Bruschi, parroco di S. Giuseppe alle Graticole e collaboratore nelle parrocchie di S. Veronica e Badiali, i Padri Cappuccini di Belvedere: P. Daniele Giglio (parroco), P. Ricardo Farias, cappellano dell'ospedale, P. Roman Mis, P. Mario Severini, P. Lalli Gino; il diacono Boriosi Vittorio.

7. UP S. PIO X – ZOCCOLANTI - S. LUCIA - S. MARTIN D’UPO’. Moderatore: D. Samuele Biondini

(parroco di S. Pio X). Corresponsabili dell’attività pastorale dell’UP: Mons. Lino Bricca, parroco di San Martino d’Upò, i Padri Francescani degli Zoccolanti: P. Salvatore Tanca (parroco), P. Massimo Brozzetti, P. Andrea Natale (parroco di S Lucia), P. Ivan Lai (in missione); il diacono Franco Rossi. Collabora il seminarista Marco Grosso.

ZONA SUD – vicario: Mons. Vinicio Zambri

8. UP TRESTINA - CANOSCIO – S. MARTINO - S. BIAGIO – PROMANO – MONTECASTELLI – NICCONE - NESTORO – CALZOLARO – BONSCIANO - S. LEO BASTIA. Moderatore: Mons. Vinicio Zambri: (parroco di Trestina e di Bonsciano). Corresponsabili dell’attività pastorale dell’UP: D. Stefano Sipos, vicario parrocchiale di Trestina e Bonsciano e amministratore parrocchiale di Promano-S. Biagio-S. Martino, D. Graziano Bartolucci, parroco di Montecastelli e Niccone, D. Gesualdo Di Bernardo, parroco di Nestoro-Calzolaro-S. Leo Bastia, D. Aldo Viti, parroco emerito di S. Leo Bastia, i Padri Francescani dell’Immacolata di Canoscio: P. Giovanni Maria Severini (parroco), P. Timoteo Maria De Iuliis; diacono: Romano Marini. Collaborano i seminaristi: David Tacchini, Simone Valori e Benedetto Paolucci.

9. UP BADIA PETROIA – PETRELLE – LUGNANO - RONTI – MORRA – VOLTERRANO . Moderatore: Mons.

Adolfo Vichi (parroco di Badia Petroia, Lugnano, Petrelle). Corresponsabili dell’attività pastorale dell’UP: Mons. Giuseppe Tanzi, parroco di Ronti-Morra-Volterrano e D. Fabio Radicchi, collaboratore nelle parrocchie dell’UP.

10. UP PIETRALUNGA - MONTONE – CARPINI –AGGIGLIONI – PIEVE DE’ SADDI. Moderatore: D. Salvatore

Luchetti (parroco di Pietralunga). Corresponsabili dell’attività pastorale dell’UP: D. Pietro Bartolini, parroco di Montone e Carpini, D. Antonio Mandrelli, parroco di Aggiglioni.

11. UP SAN SECONDO – CROCE DI CASTIGLIONE – GIOIELLO – MARCIGNANO - MONTE S. MARIA TIBERINA.

Moderatore: Mons. Giovanni Cappelli (parroco di San Secondo e Croce di Castiglione). Corresponsabili dell’attività pastorale dell’UP: D. Adrian Bârsan, amministratore parrocchiale di Gioiello, Marcignano, Monte S.M.Tiberina e collaboratore nella parrocchia di San Secondo, diacono: Modesto Polchi.

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SINTESI DELLE RELAZIONI DEI MODERATORI DELLE UP

Zona pastorale nord Questa relazione è frutto della Riunione della zona pastorale che i preti hanno tenuto il 18 maggio, presente mons. Domenico Cancian. In quella sede si è compiuta una disamina della situazione tenendo presente la scheda di verifica trasmessa per la preparazione all’assemblea di verifica. Si può affermare che nelle tre unità pastorali in cui è stata ripartita la zona nord (Selci-Cerbara-Lama-Celalba-Giove; San Giustino; Lippiano-Fighille-Citerna-Pistrino) si è avviato un cammino di maggior comunione e fraternità tra i preti ed i diaconi nel servizio pastorale delle numerose comunità presenti nel territorio. Si sono registrate difficoltà causate dall’aspetto territoriale, storico, della mentalità della gente oltre che dall’età anagrafica di alcuni sacerdoti. In qualche caso un prete deve curare molte chiese e questo impedisce quella comunione piena auspicata nelle linee pastorali del Vescovo. Un altro freno è stato causato dagli spostamenti dei preti che hanno fatto ingresso nelle nuove parrocchie nel mese di settembre ed hanno impegnato quest’anno pastorale per ambientarsi nelle loro nuove parrocchie. Don Paolo Martinelli, parroco di Citerna, è stato nominato nuovo parroco di Fighille. La corresponsabilità e la collaborazione in quella U.P. si è dimostrata più difficoltosa, a causa della imprevedibile reazione di una parte della popolazione e poca chiarezza nei compiti assegnati. Don Livio Tacchini è stato nominato parroco moderatore di San Giustino (la parrocchia forse più grande di tutta la diocesi). Don Moreno Migliorati è diventato parroco di Cerbara. In tutte le Unità Pastorali si è andati avanti nel pensare in termini collegiali facendo crescere tra i preti l’amicizia, la saggezza, la prudenza e la misericordia. Malgrado i buoni propositi in due U.P. non ci sono stati incontri periodici, anche a causa di seri motivi di salute e di impegni imprescindibili durante la quaresima. Nell’U.P. di San Giustino-Cospaia i sacerdoti condividono la responsabilità pastorale di un’unica parrocchia ed abitano assieme nell’unica casa parrocchiale. Le attività pastorali, precedentemente impostate, sono in atto, specie il catecasa in cui sono coinvolti i genitori dei ragazzi, è il catecumenato battesimale che si sta rivelando interessante. Nella U.P. Cerbara-Selci-Giove-Lama-Celalba sono state programmate e vissute assieme le celebrazioni penitenziali. I sacerdoti, secondo il calendario concordato, hanno partecipato nelle varie parrocchie alle celebrazioni previste in preparazione al Natale, alla Pasqua, alle feste per i sacramenti dell’Iniziazione Cristiana. Ancora, proseguendo in una consolidata pluriennale tradizione di comunione e collaborazione, sono state programmate assieme le attività estive che prenderanno il via nei prossimi giorni. Nella U.P. Citerna-Fighille-Pistrino-Lippiano si è registrata una proficua collaborazione sul piano liturgico. A Citerna e a Fighille i due sacerdoti si alternano nella celebrazione della messa festiva. A Pistrino celebra anche il parroco di Lippiano, don Domenico Pieracci. Si è trovato l’accordo per garantire la messa quotidiana alle Monache Benedettine: domenica, lunedì e martedì va don Domenico Pieracci; mercoledì don Giuseppe Fiorucci; giovedì, venerdì e sabato don Paolo Martinelli. Sono in atto iniziative in comune nell’U.P. per gli adulti: ogni lunedì - Adorazione Eucaristica a Greppalto. Ogni giovedì - Lectio divina sul Vangelo della domenica al Monastero delle Benedettine. Ogni primo venerdì del mese - Adorazione Eucaristica e Confessioni a Pistrino. Liturgie penitenziali per Natale, Pasqua e Festa del Patrono. Si svolgono particolari incontri di preghiera nel mese di novembre e di maggio. Ci sono 6 ministri straordinari dell’Eucaristia e un diacono: Alessio Gonfiacani. Un altro si sta preparando per diventarlo. Sono in programma, e già alcuni laici ci stanno lavorando, iniziative interparrocchiali a favore delle famiglie e nel porre in atto un centro di ascolto caritas.

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In tutta la zona pastorale esistono due centri distribuzione viveri, a Citerna e San Giustino. Quest’ultimo, chiamato “Cinque pani e due pesci” è stato realizzato nei locali della parrocchia di San Giustino. È affidato alla responsabilità dei diaconi Franco Marianelli e Luigi Massetti. Raccoglie i viveri donati dai fedeli delle parrocchie della zona pastorale e quelli provenienti dal Banco Alimentare. Fornisce i viveri alle persone residenti nella zona, previa verifica dei requisiti necessari. Un gruppo di laici delle varie parrocchie della zona è corresponsabile dell’attività del centro. Da loro è venuta – nel corso di questo anno scolastico – la proposta di presentarne l’attività alle scuole della zona che hanno risposto con una raccolta di generi alimentari. In questi giorni si sta ripensando l’attività del centro caritas vista la prossima apertura dell’emporio della solidarietà. Il centro di san Giustino ha pure svolto la funzione di centro d’ascolto. Nella nostra zona è stretto il rapporto con i servizi sociali dei comuni di San Giustino e di Citerna. Il primo ha contribuito economicamente all’attività del centro caritas. Per il momento in nessuna delle unità pastorali si è costituita una comunità pastorale. Nei laici si è però notata una crescita nella volontà di compartecipazione. La catechesi per i fanciulli è svolta insieme tra Citerna e Fighille così come la celebrazione della Prima Comunione e della Cresima. A Pistrino operano, a livello dell'U.P. alcuni animatori della casa-famiglia di Greppalto per seguire i ragazzi del dopo-Cresima e del gruppo delle Scuole Superiori. Nelle altre unità pastorali ogni parrocchia è autonoma nello svolgimento della catechesi. Visto il gran numero di bambini sarebbe oggettivamente impossibile pensare a momenti comuni per la catechesi parrocchiale. Ci sono incontri con le famiglie per coinvolgerle nel cammino di fede dei loro figli, ma non nel senso catecumenale. Per questo nuovo modo di operare è necessario momenti di formazione che non possono essere messi in atto se non dall'Ufficio Catechistico diocesano. Un tentativo di rinnovamento della catechesi con il coinvolgimento delle famiglie è stato fatto nella parrocchia di san Giustino. Il parroco ha recepito un’idea di una diocesi del nord Italia ed ha introdotto un corso di preparazione al Battesimo. Sono stati formati quattro gruppi-coppie di “catechisti battesimali”. Dopo un primo incontro con il parroco nel quale viene stabilita la data, i genitori sono accompagnati dai catechisti che si recano nelle abitazioni dei bambini da battezzare per tre incontri di preparazione. È stato anche stilato un calendario per le celebrazioni del Battesimo durante la messa o fuori della messa.

Don Francesco Mariucci, vicario della zona Nord

Zona pastorale centro La presente relazione è la sintesi tra le riflessioni fatte nelle singole unità pastorali integrate con osservazioni emerse nella riunione di Zona tenuta il 09 -05 -2012 e con sottolineature presentate personalmente al Vicario di Zona da sacerdoti, diaconi, religiosi, e laici. Dal momento che è una sintesi, si rimanda alle schede delle singole unità pastorali per maggiore completezza. Nella stesura di queste note ho tenuto presente la raccomandazione emersa da più parti e in diverse occasioni: oggettività nella descrizione del cammino fatto o non fatto e presa di coscienza delle forze per poter guardare avanti con serenità programmando percorsi effettivamente realizzabili in tempi brevi, o medi o lunghi. Per una migliore valutazione del lavoro svolto in quest’anno, è opportuno ricordare che la Zona pastorale “Centro “ ha delle caratteristiche che la diversificano in parte dalle altre Zone. Nella Zona di Città vi sono molte Istituzioni, Conventi, Monasteri, Scuole di ogni ordine e grado, Uffici, negozi … Si possono inoltre distinguere due realtà, le parrocchie del Centro Storico e quelle attorno al Centro storico con caratteristiche molto diverse. Il fenomeno dell’immigrazione riguarda soprattutto il Centro storico: ai vecchi residenti sono subentrati numerosi extracomunitari marocchini, algerini, tunisini, rumeni, ecc. Tutto questo è da tenere presente nella pianificazione del lavoro pastorale anche a livello di Unità Pastorali. La parrocchia torna a essere ancora di più la chiesa radicata nel territorio ma con un indispensabile legame con le altre parrocchie. Anche la situazione economica che stiamo vivendo ha riportato la parrocchia – anche a livello sociale - a essere punto di riferimento non più soltanto prevalentemente per extracomunitari o stranieri in genere ma anche per residenti, con richieste non solo di servizi religiosi, ma anche di accompagnamento nelle difficili situazioni che stanno vivendo le

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famiglie. Tutto questo obbliga le parrocchie a mettersi in rete per poter rispondere a queste richieste di accompagnamento. A conclusione di quest’anno pastorale le quattro unità pastorali della nostra Zona “Centro “ hanno riflettuto sul cammino svolto. Le situazioni concrete delle singole unità, con i cambiamenti che sono stati effettuati, hanno consentito un lavoro che è diversificato da unità a unità. Al di là dei risultati conseguiti, vi è stata però in tutti la consapevolezza che non si può più lavorare pastoralmente da soli e non possono più essere disattesi gli orientamenti dati dal Vescovo nei vari documenti di questi anni a conclusione delle Assemblee diocesane e conseguenti anche a una riflessione approfondita che si è sviluppata in tutta la chiesa italiana. A volte tuttavia gli orientamenti vanno in una certa direzione e le iniziative, gli eventi, l’azione pastorale percorrono altro cammino. Quest’appuntamento ecclesiale, come scrive il Vescovo nella Convocazione “ è necessario per valutare l’attuazione delle indicazioni contenute nella Lettera Pastorale “ Gesù, Maestro di misericordia “ (anno pastorale 2011 -12) e per offrire contributi personali come segno di corresponsabilità nei confronti della nostra Diocesi. Viene ora qui presentato il lavoro svolto dalle singole unità pastorali.

1. Unità Pastorale “Centro Storico” (Cattedrale, S. Maria Maggiore, S. Domenico, S. Francesco, Madonna delle Grazie, San Michele)

Accogliendo le indicazioni dell’assemblea ecclesiale diocesana dell’ottobre e dell’assemblea diocesana di verifica del 15 giugno 2011 anche le Parrocchie dell’Unità Pastorale del Centro Storico hanno cercato di compiere alcuni passi avanti, proseguendo un cammino di comunione nato da più di dieci anni fa e incoraggiato sia dai frutti, sia si cominciano a vedere sia dagli orientamenti pastorali dati dal vescovo negli ultimi tre anni. Tre gli ambiti nei quali si è lavorato: la catechesi, la liturgia e la carità. Catechismo. Tenendo conto della specificità del centro storico – che comprende sia la parte antica della città che la fascia della prima periferia, grosso modo tra il Tevere e la ferrovia, Riosecco e la Casella – le attività catechistiche sono state concentrate in due poli, veri e propri “centri pastorali”: Santa Barbara per le parrocchie di Santa Maria Maggiore e San Domenico, e San Michele Arcangelo per le parrocchie della Cattedrale, Santa Maria delle Grazie e San Michele; a San Francesco è stato mantenuto il catechismo per i fanciulli e i ragazzi, ma coordinando il gruppo dei catechisti con quelli che operano presso il centro di San Michele, dove si svolgono periodicamente incontri comuni. Anche le celebrazioni dei sacramenti avvengono da anni in forma comunitaria: per gruppi di parrocchie la prima confessione e la prima comunione, a livello d’intera Unità Pastorale la cresima. Per mettere in pratica le indicazioni emerse dalle riunioni seguite all’assemblea diocesana dello scorso autunno, si è cercato di coinvolgere sempre di più le famiglie nel cammino di educazione alla fede dei figli (cosa che sta avvenendo in tutta la diocesi). Le norme elaborate dai catechisti sono differenti, a motivo delle diverse composizioni dei gruppi. (I gruppi di tutte le parrocchie dell’UP che si preparano alla cresima partecipano insieme per tre volte alla celebrazione eucaristica (in Cattedrale, a Santa Maria Maggiore, a San Francesco). I gruppi della quinta elementare della Cattedrale, di San Francesco, di Santa Maria delle Grazie e di San Michele si sono ritrovati insieme il sabato precedente a domenica delle palme per un momento di preghiera, riflessione e festa tra genitori e figli. I gruppi della Cattedrale, Santa Maria delle Grazie e San Michele che si preparano alla prima Confessione hanno proposto tre incontri di approfondimento e discussione – secondo modalità differente di volta in volta – coinvolgendo una quindicina di famiglie). Si tratta forse di piccole cose ma importanti perché segnano un cammino che, se proseguito e migliorato, potrà rafforzare la positività del lavorare insieme. Nel tempo di Quaresima, poi, le famiglie sono state attivamente coinvolte nel progetto “Un cuore per Gesù”. (Si è svolto in due momenti: un primo momento, il sabato pomeriggio, ha visto protagonisti i bambini, nello svolgimento di una piccola attività ispirata al brano evangelico della domenica; un secondo momento ha interessato di più le famiglie, alle quali è stato chiesto di condividere le necessità materiali delle famiglie povere, portando ogni settimana una piccola quantità di generi di largo consumo, poi presentata all’offertorio della messa domenicale e quindi consegnata al centro di ascolto della Caritas Parrocchiale. Domenica dopo domenica è così stato montato un grande“mosaico” esposto in varie chiese del centro.) Quasi tutte le famiglie hanno risposto all’invito, ma ciò che è più

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significativo è il fatto che catechisti di parrocchie diverse hanno lavorato insieme, religiosi e laici, giovani e adulti. Catechesi per gli adulti. L’ambito del catechismo a fanciulli e ragazzi è quello dove il lavoro è stato maggiore, ma anche per la catechesi agli adulti è continuata l’esperienza, avviata alcuni anni fa, delle catechesi bibliche mensili. Quest’anno padre Giulio Michelini, frate minore, professore di Sacra Scrittura nell’Istituto Teologico di Assisi, ha presentato il libro di Ester. Per il terzo anno, poi, sono stati proposti ritiri per gli adulti, anch’essi a cadenza mensile, presso il convento dei frati Minori (Zoccolanti). Quest’anno la riflessione è stata condotta attorno al Concilio Vaticano II e alle sue costituzioni, sollecitati dalla ricorrenza del 50° anniversario dall’inizio dell’assemblea conciliare, convocata dal beato papa Giovanni XXIII. Gli incontri sono guidati dalla prof.ssa Simona Segoloni Ruta, docente di teologia dogmatica nell’Istituto Teologico di Assisi. Inoltre, è stata proposta una lectio divina sui brani biblici della liturgia domenicale a cadenza settimanale, ogni mercoledì, dalle ore 21 alle ore 22, presso la chiesa di San Giuseppe (suore Clarisse “Ceciliane”) in Via San Giuseppe. La partecipazione è stata scarsa. E’ un’iniziativa da ripensare. Liturgia. Per l’ambito della liturgia il tempo che ha maggiormente coinvolto le parrocchie dell’UP è stato quello di Quaresima con la stazione quaresimale domenicale (unica messa vespertina nel centro storico), la via crucis il venerdì nel chiostro del monastero delle Cappuccine e la liturgia penitenziale a San Francesco (divenuta ormai il luogo di riferimento per le confessioni in tutto il centro storico). Le parrocchie dell’UP, inoltre, da molti anni celebrano insieme la Veglia pasquale. Inoltre, è stata riorganizzata l’adorazione eucaristica quotidiana nella chiesa di Santa Maria Nova, che in estate aveva avuto un breve momento di pausa a motivo della morte di mons. Giulio Cii. (Adesso l’adorazione avviene regolarmente ogni giorno, si apre con le lodi mattutine e si conclude con la celebrazione della Messa, unica per tutta questa parte dell’UP.). A Santa Maria delle Grazie è continuata la celebrazione quotidiana delle lodi mattutine per gli studenti delle scuole superiori. Un’esperienza che va avanti da quattro anni, ma che ancora è poco conosciuta. Carità. Dal 4 giugno 2011 è operativo il centro di ascolto della Caritas Parrocchiale presso il centro pastorale “San Michele Arcangelo”. Ad esso è collegato il centro di distribuzione vestiario presso la casa madre delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore. I due centri sono aperti ogni sabato, dalle ore 9 alle ore 11 (a San Michele vengono distribuiti generi di largo consumo ogni due settimane). La Caritas Parrocchiale, che opera nell’intera UP, assiste circa 40 famiglie. Strutture. L’Unità pastorale “Centro storico” ha un insieme abbondante di strutture (case, chiese, cappelle) ma non sempre funzionali. Al riguardo non è stata fatta una seria riflessione sul loro utilizzo, anche se il problema ha una dimensione diocesana. In conclusione l’Unità pastorale “Centro storico” di fatto, lavora “necessariamente”insieme per svariati motivi. La comunità presbiterale, anche se non formalmente costituita, si confronta quasi quotidianamente sui vari problemi e sulle iniziative pastorali, dato l’esiguo numero di sacerdoti. Non è stata allargata ai diaconi. Un ruolo molto prezioso hanno avuto le suore di vita attiva (Sacro Cuore e Salesiane). Non è stata “formalizzata” la “Comunità pastorale” ma a molti laici sono stati affidati particolari servizi nei diversi settori. Infatti, tutta l’attività che riguarda la catechesi, la liturgia, la carità è affidata ai laici. Il programma pastorale è da anni unitario. All’inizio di ogni anno pastorale viene elaborato e presentato il Documento che partendo dalle indicazioni del Vescovo comprende una prima parte teologico – pastorale e una seconda parte con il programma specifico dell’anno. Per concludere non possiamo non accennare al fatto che l’incarico a Vicerettore del Seminario Regionale di Assisi conferito a don Andrea Czortek ha privato di una presenza giovane non solo la parrocchia della Madonna delle Grazie ma tutta la nostra Unità pastorale che aveva programmato il lavoro contando, com’è ovvio, sulla sua costante presenza.

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2. Unità pastorale Riosecco - Piosina - Lerchi - Astucci

In quest’unità pastorale è necessario tenere presente che vi sono tre sacerdoti con molti incarichi extra –parrocchiali: questo non impedisce ma rende difficile obbiettivamente la realizzazione di una piena e formale comunità presbiterale. Non è stata costituita una “Comunità pastorale “. E’ stato costituito un Centro di Ascolto Caritas affidato alla responsabilità dei laici. Il Centro di Ascolto costituito con componenti di tutte le parrocchie dell’Unità pastorale, nello scambio dei pareri, delle esperienze, nel dialogo, negli incontri di programmazione favorisce la conoscenza della realtà del lavorare insieme, premessa per la realizzazione di un programma pastorale unitario. Non sono stati realizzati particolari iniziative comuni all’U.P. Nel campo della catechesi ogni parrocchia ha agito per conto proprio.

3. Unità pastorale Badiali - Titta - Graticole - Santa Veronica - Madonna del Latte - Belvedere

L’unità pastorale ha trovato notevoli difficoltà durante quest’anno pastorale. Il progetto dell’Unità pastorale non è stato di fatto avviato. Questo è dovuto a diversi fattori tra i quali principalmente il cambio dei sacerdoti che ha visto coinvolte anche le comunità parrocchiali e l’istituzione di un’Unità pastorale con parrocchie non omogenee e piccole, che corrono il rischio di essere meno coinvolte in un unitario progetto pastorale. All’interno dell’Unità pastorale si è sottolineato che la parrocchia, pur essendo punto di riferimento fondamentale radicata nel territorio, non può fare a meno di rapportarsi con le altre parrocchie e con le realtà presenti. Alcune iniziative dovranno essere programmate insieme e condivise. Nell’Unità dovrà essere avviato anche un confronto sui ruoli dei sacerdoti, diaconi e laici per un comune progetto pastorale e le iniziative conseguenti.

4. Unità pastorale San Pio X - Zoccolanti - Santa Lucia - San Martino d’Upo’

Nell’Unità Pastorale è stata avviata la “comunità presbiterale” allargata ai diaconi. Sacerdoti s’incontrano tutti i mercoledì (eccetto quello del ritiro) per riflettere sulla liturgia della domenica successiva, per riflessioni sull’andamento delle attività pastorali, per pregare e pranzare insieme. Non è stata invece costituita una “comunità pastorale“. I tempi non sono ritenuti maturi. Si ritiene che prima debba essere creato un clima di maggiore omogeneità tra le parrocchie. Non è stato avviato un programma pastorale unitario ma è iniziata una stretta e abbondante collaborazione tra i sacerdoti delle diverse parrocchie nella celebrazione di sacramenti e nella benedizione delle famiglie.Comuni due iniziative in Quaresima: Liturgia penitenziale e Liturgia del Venerdì Santo. Unitario è il centro Caritas (Zoccolanti) e comune è la programmazione delle attività estive per i ragazzi delle Medie. Per rendere maggiormente visibile l’avvio di un lavoro pastorale per Unità Pastorali a tutte le famiglie è stato distribuito un opuscolo dal titolo “UNITA’ PASTORALE” con sintetiche indicazioni e il profilo, la foto, il recapito ecc… dei sacerdoti che operano nell’unità pastorale. Conclusione. E’ questa un’assemblea di verifica. La verifica non ha senso se non in una prospettiva di un futuro che veda continuare un cammino avviato, correggere e fare il “ricalcolo“ del percorso. Il cammino delle UP che è stato avviato ha ora bisogno di essere accompagnato. Il Vescovo con i suoi collaboratori ha il compito delicato e non facile del governo del programma pastorale. Un maggiore coinvolgimento degli organismi collegiali, una più puntuale attenzione alla parrocchia e alle iniziative che essa propone, in rete con le altre parrocchie, una maggiore attenzione alla ferialità, cioè al lavoro quotidiano, silenzioso, intenso che spesso non viene rilevato, più che agli eventi che a volte interferiscono con le iniziative già programmate dalle UP, può contribuire a rendere più efficace la nostra azione pastorale.

Mons. Giancarlo Lepri, vicario della Zona Centro.

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Zona pastorale sud

1. Avviamento della “comunità presbiterale” allargata ai diaconi Preso atto del Decreto Vescovile Prot. n. 97/11 del 26 agosto 2011, Solennità della Madonna delle Grazie, si sono costituite le Unità pastorali di Sansecondo, Trestina e Badia Petroia ed hanno cominciato ad operare con maggiore o minore intensità. A Trestina, continuando una prassi che dura da molti anni, la Comunità Presbiterale, di cui fa parte anche un Diacono, si raduna normalmente una volta la settimana, salvo quando c’è l’incontro di Zona, che di solito è il primo lunedì di ogni mese. A Sansecondo, nei primi 2 anni sono stati più frequenti: circa 20 l’anno. Successivamente si sono assestati intorno ai 12-13, in ragione di un incontro ogni due settimane (esclusi periodo estivo, feste natalizie e pasquali). In quest’ultimo anno (2011-2012), a causa del maltempo e per ragioni di salute, sono stati soltanto 8. Anche a Badia Petroia si sono fatti incontri. Gli incontri si sono attuati diversamente a seconda delle UP. Comunque contemplano preghiera, riflessione personale, a partire, magari dalla Parola di Dio, condivisione, esame di problematiche pastorali, programmazione di impegni comuni e il pranzo in comune. L’idea della pastorale integrata e della UP, abbracciata convintamente e con entusiasmo da tutti i componenti fin dall’inizio, è maturata nel tempo, anche a contatto con le difficoltà. L’avvicendamento, nell’UP di San Secondo nell’ottobre 2011 di uno dei presbiteri, non ha arrestato il cammino: il nuovo arrivato si è integrato bene nella nuova realtà, pur con i normali problemi iniziali legati all’ambientamento. Sono state programmate e attuate celebrazioni liturgiche comuni, come le Messe in occasione delle feste parrocchiali, all’inizio dell’Anno Catechistico, in preparazione dei ragazzi al Sacramento della Cresima, celebrata poi per tutta l’Unità a Canoscio, il Sacramento della Penitenza in modo comunitario. Sono state celebrati incontri di preghiera, anche animati dai ragazzi, e di adorazione i primi venerdì del mese e sotto il titolo di Unità Pastorale sono stati organizzati nella Parrocchia di Trestina due corsi di esercizi spirituali in Avvento e in Quaresima, anche se queste due ultime iniziative sono state partecipate essenzialmente dalle Parrocchie di Trestina e Bonsciano E’ organizzato un Pellegrinaggio in agosto in Terra Santa, sempre dall’UP di Trestina. Qualche difficoltà iniziale è stata ormai superata e quasi tutti i membri della comunità partecipano assiduamente, sono concordi e solidali anche nei momenti di difficoltà. Come è stato nell’U.P. di Trestina nella organizzazione della celebrazione comunitaria del Sacramento della Cresima. E’ decisa intenzione procedere nell’attuazione di altre mete, come la creazione di una cassa comune sia a livello di Sacerdoti che di Unità Pastorale in quanto tale.

2. Costituzione di una “comunità pastorale”

La “comunità pastorale” dell’’UP di Trestina è composta da 13 membri, in rappresentanza di tutte le Parrocchie e da rappresentanti delle due Congregazioni Religiose presenti nell’Unità, quella di San Secondo, attualmente da 15 e quella di Badia Petroia da un numero ancora non definito La formazione di tutti i membri ci sembra molto buona. Dovrebbero essere membri dei vari Consigli Pastorali Parrocchiali e alcuni lo sono, altri svolgono servizi in parrocchia, come quello di catechisti. Quelle di Trestina e San Secondo, quest’anno si sono riunite tre volte quella di Badia in modo sporadico. Si è notata nei laici una positiva crescita nella responsabilità, anche se l’idea della pastorale integrata e il passaggio dalla collaborazione alla corresponsabilità stenta a essere recepita pienamente. Tuttavia, se ci confrontiamo un po’ con il passato quando dominavano preoccupazioni campanilistiche e un’accentuata clerico-dipendenza, si osserva un notevole progresso. Per quanto riguarda Trestina si pensa che la condivisione da parte dei laici è stata fondamentale per decidere la Cresima dell’Unità a Canoscio: la scelta definitiva è avvenuta dopo un sereno, ma serio dibattito, arrivando poi alla decisione di procedere sulla linea pensata, ritenuta essenziale per il cammino di vera unità di intenti e azione fra le parrocchie.

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Nel rispetto delle peculiari caratteristiche delle singole parrocchie è positivo allargare lo sguardo. Hanno tutti libertà di espressione e di proposizione Attualmente non ci sono fedeli laici a cui siano stati affidati incarichi a livello di UP. Tuttavia a livello di singole parrocchie ci sono, di fatto, fedeli laici che coordinano alcune attività pastorali (catechesi-animazione liturgica e ricreativa-carità-pastorale giovanile…), diventando così sempre più referenti preziosi sia per il parroco che per i parrocchiani. Senza stare a quantificare si pensa che il passo successivo potrebbe essere quello di affidare ad alcuni di essi un settore della pastorale per l’intera UP. Complessivamente nell’Unità Pastorale di San Secondo ci sono: 1 Accolito, 1 Lettore, 3 Ministri straordinari dell’eucaristia. In quella di Trestina cinque Accoliti, Lettori, diversi Ministri Straordinari della Comunione e due aspiranti diaconi Permanenti. Ancora questi ministeri non sono ben compresi e ad essi si preferisce la figura del prete. Tuttavia là dove questi ministri operano e si fanno conoscere sono ben accetti alla popolazione, specialmente i ministri straordinari della Comunione quando visitano i malati e portano la s. Comunione.

3. Avvio di un programma pastorale unitario per l’intera up

Nell’UP di Trestina, come già detto è stata, programmata la celebrazione della Cresima di tutta l’Unità, che ha contemplato una preparazione comunitaria di genitori e padrini oltre che dei ragazzi con la celebrazione della Santa Messa festiva, due volte a Trestina e una volta a Canoscio e il Ritiro di preparazione. Si è celebrato insieme l’inizio dell’anno catechistico. Anche in unione con la Zona Pastorale Sud abbiamo concluso il mese di maggio con un pellegrinaggio a Canoscio. Ugualmente, si è celebrato in modo comunitario il Sacramento della Penitenza per Natale e Pasqua. Sono stati celebrati incontri di preghiera. È stato tentato un incontro di formazione dei Lettori. All’inizio dell’Unità pastorale abbiamo celebrato la Messa e la processione della festa di Trestina con la partecipazione del Coro Zonale e dei preti dell’Unità. Al riguardo è programmata la celebrazione delle feste parrocchiale, dove possibile, con la partecipazione delle altre parrocchie e del suddetto Coro, che vive il suo impegno a livello di Unità e di Zona, con molta partecipazione. Nell’ultimo incontro dell’Equipe Pastorale è stato deciso di stilare, prima dell’inizio dell’anno, un preciso programma pastorale e di formazione per operatori, specie catechisti e un itinerario comune di preparazione per la preparazione ai Sacramenti. E’ stato pure proposto che ogni parrocchia, da subito, porti a conoscenza di tutta l’Unità le proprie iniziative, così che possano diventare, esse stesse, proposte per tutte le parrocchie dell’Unità. Nella UP di San Secondo in questi anni si è cercato in vari modi di promuovere una pastorale di insieme soprattutto attraverso il coordinamento delle celebrazioni liturgiche in alcuni periodi dell’anno, con l’interscambio e la collaborazione dei sacerdoti e del diacono (mese di novembre: cimiteri – periodo natalizio – settimana santa - feste parrocchiali). Per la catechesi a livello di UP c’è stato qualche ritiro spirituale per i catechisti e i ritiri per i ragazzi in preparazione della prima confessione, comunione, cresima. Per la carità, al di là di qualche raccolta comune di generi alimentari, l’iniziativa è lasciata alle singole parrocchie o a parrocchie associate, in collegamento con il Centro di Ascolto di Trestina. I momenti celebrativi comuni sono stati diversi:

celebrazione della prima Confessione (a Marcignano); celebrazione della cresima (solo una volta: a San Secondo); celebrazione penitenziale (al termine della quaresima: a San Secondo); lectio divina sul Vangelo della domenica a turno nelle varie parrocchie durante l’Avvento e la Quaresima.

Evento particolare: grande pellegrinaggio al santuario di Canoscio nel maggio 2009.

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Nelle varie circostanze c’è stato ovviamente un interscambio di esperienze e di persone. È aumentata la conoscenza reciproca e la collaborazione soprattutto tra i fedeli che partecipano più attivamente alla vita parrocchiale. Anche nell’UP di Badia Petroia sono stati fatti tentativi come l’apertura e la chiusura dell’anno catechistico con la preghiera liturgica animata dai catechisti e dai ragazzi e gli incontri con i genitori durante l’anno. Al di là di qualche ritiro spirituale per i catechisti, non ci sono stati momenti comuni di formazione per gli operatori pastorali. Data la dimensione limitata dell’UP, questo compito è stato surrogato dal Vicariato di zona e dalla Diocesi. Via via, anche se non sistematicamente, si è fatto qualcosa per far conoscere la nuova realtà pastorale e della pastorale di insieme, non come una cosa imposta dalle circostanze e dal bisogno per mancanza di preti, ma come un’ urgenza chiara dei tempi di allargare i confini e di lavorare assieme. Fra le iniziative particolari si può ricordare l’organizzazione del pellegrinaggio a Canoscio che ha visto il coinvolgimento di tutte le componenti responsabili delle varie parrocchie e la scelta di un LOGO identificativo dell’UP, che compare in tutti gli avvisi, i manifesti esposti nelle chiese, e nelle lettere che vengono inviate. Dopo quasi quattro anni si è raggiunto un discreto livello di consapevolezza. Qualcosa sta entrando. Al riguardo molto ha giovato la celebrazione unitaria della Cresima, anche se all’inizio aveva trovato delle resistenze e incomprensione, ora quasi del tutto rientrate per l’esperienza positiva da tutti fatta. Un mezzo importante per questa sensibilizzazione è il sito internet creato, molto visitato e con il quale è possibile interagire. Il sito, non espresso molto propriamente è: UPZONASUD.IT, visibile e interagibile da tutti.

4. Una nuova forma di catechesi Non sono stati fatti tentativi di particolare rilievo. Solo qualche piccolo intervento sporadico da parte di singoli catechisti. E’ in atto un tentativo di questo genere nella parrocchia di San Secondo. Nell’anno in corso il catechismo dei bambini della I-II-III elementare è stato spostato dal sabato alla domenica mattina prima della S. Messa. Collaborano con le catechiste alcune mamme e presenzia anche qualche papà. Successivamente partecipano alla s. Messa, in cui i bambini intervengono con un piccolo gesto al momento dell’offertorio. L’esperienza è senz’altro positiva, in quanto con i gesti, le preghiere, i canti, la spiegazione dei simboli, si attua più efficacemente una pedagogia di fede. Senza dire che la Messa domenicale risulta più frequentata e partecipata. Non sono state promosse iniziative specifiche. In alcune parrocchie sono stati fatti incontri mensili con i catechisti, per seguire il progredire dell’attività catechistica e fare alcune riflessioni utili e programmare l’attività. Di volta in volta vengono date indicazioni alle catechiste e alle mamme per svolgere il catechismo sotto questa nuova forma. In tal modo si cerca di favorire un progressivo cambio di mentalità sia nei catechisti che nelle famiglie.

Altre osservazioni.

Occorrono linee guida precise per un camino omogeneo delle Unità. Si nota una non piena corrispondenza tra le affermazioni teoriche sulla realtà delle Unità, che spingono a farle nascere, e il sostegno pratico agli sforzi che vengono fatti. Nell’UP di Badia Petroia si avverte la difficoltà inerente alla non chiara organizzazione del Clero. Nell’ UP di Montone –Pietralunga, al di là di alcune collaborazioni, che sono presenti da sempre, per la configurazione del territorio e per altre motivazioni, si è fatto poco.

Mons. Vinicio Zambri, vicario della zona Sud

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QUALCHE CONSIDERAZIONE CONCLUSIVA

D. Giovanni Cappelli Vicario generale

Dopo le relazioni dei Vicari di zona e gli interventi di alcuni partecipanti all’Assemblea, vorrei proporre alcune considerazioni conclusive, da completare e approfondire nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, soprattutto a livello di UP. Ci potranno essere molto utili a settembre, all’inizio del nuovo anno pastorale, quando sostanzialmente non si passerà ad un altro programma, ma si continuerà su quello iniziato quest’anno, arricchendolo e implementandolo con nuovi temi, in sintonia con gli orientamenti pastorali della Chiesa in Italia e della Chiesa universale, nel contesto dei 50 anni del concilio Vaticano II e della celebrazione dell’Anno della fede. Dalle relazioni dei Vicari di zona (ma anche dagli interventi) è emerso chiaramente che qualcosa si è mosso e si sta muovendo. Alcune UP si sono mosse celermente nel cammino indicato e hanno fatto dei buoni passi in avanti, con la costituzione della “Comunità presbiterale”, della “Comunità pastorale” e con l’inizio di una “programmazione pastorale unitaria”. Altre si sono avviate e hanno compiuto qualche passo, dando vita in qualche caso alla “Comunità presbiterale”, ma non ancora alla “Comunità pastorale”, in altri casi incrementando semplicemente la collaborazione, la conoscenza e l’amicizia dei sacerdoti tra di loro e con i collaboratori laici. Altre infine hanno incontrato notevoli difficoltà a partire, ma ripromettendosi di farlo all’inizio del nuovo anno pastorale. Le difficoltà e i ritardi non devono meravigliare, dal momento che l’impostazione di una pastorale di insieme, con la partecipazione e la corresponsabilità dei fedeli laici, che discende dalla visione ecclesiologica del concilio Vaticano II, è un’opera molto impegnativa e di lungo respiro. Richiede una vera conversione sia a livello personale sia a livello comunitario-ecclesiale, per la quale necessitano molti anni. Ad ogni modo, un primo dato importante emerge da questa Assemblea: nonostante le difficoltà e i ritardi sta sempre più maturando nella nostra Chiesa la consapevolezza che non si può prescindere dalle indicazioni pastorali del nostro Vescovo, che discendono dalla natura stessa della Chiesa come realtà di comunione e dalla sua missione. Ci si rende conto, sempre più, che i sacerdoti non possono operare pastoralmente da soli, ma devono cooperare in maniera collegiale e con il coinvolgimento dei laici, superando l’individualismo e il protagonismo. Ci si rende conto che la Chiesa, nella sua missione e nello svolgimento della sua azione pastorale, non può puntare solo sui sacerdoti, ma deve necessariamente avvalersi di tutte le componenti del popolo di Dio, in particolare dei fedeli laici, non solo in termini di collaborazione ma anche di corresponsabilità, nel servizio alle comunità parrocchiali. Un secondo dato che emerge dall’esempio di alcune UP è che per progredire sulla via della pastorale d’insieme non si può fare a meno di strumenti indispensabili, come la “Comunità presbiterale” allargata ai diaconi e la “Comunità pastorale” con la presenza delle persone consacrate e di fedeli laici impegnati, organismi questi che devono funzionare con regolarità e non solo sporadicamente. La fase successiva che ci attende, all’inizio del nuovo anno pastorale, è quella di proseguire il cammino intrapreso. Per le UP rimaste indietro si tratta di mettersi al passo, dotandosi al più presto di una “Comunità presbiterale” e di una “Comunità pastorale” e cominciando a programmare unitariamente l’azione pastorale; per le altre di avanzare, promuovendo soprattutto la formazione dei membri della “Comunità pastorale”, da coinvolgere sempre più, corresponsabilmente, nei vari settori della pastorale. Tutto ciò accompagnato da un’intensa

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opera educativa che aiuti le nostre comunità parrocchiali a riconoscere e ad avvalersi di una pluralità di figure ministeriali nella Chiesa. Vorrei terminare dicendo che il progetto delle UP non è una stravaganza, ma un modo per esprimere l’ecclesiologia conciliare di comunione missionaria, al cui interno vengono valorizzati i ministeri e i carismi propri del popolo di Dio, indicando così il cammino e le mete future della nostra Chiesa, in linea con il Magistero, che afferma: ”La Chiesa si realizza nell’unità della missione che si rende visibile anche in una pastorale comune, nella convergenza di percorsi costruiti insieme; la Chiesa, infatti, non è la scelta dei singoli, ma un dono dall’alto, in una pluralità di carismi e nell’unità della missione” (C.E.I., Nota pastorale Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia, Roma, 30 maggio 2001, n. 11).

Vicari di zona, moderatori e CPD insieme il 27 giugno.

Proposte per l’Assemblea diocesana

Un incontro all’insegna della concretezza quello convocato dal vescovo per il 27 giugno tra i vicari di zona, i moderatori delle UP e il Consiglio pastorale diocesano. All’ordine del giorno c’erano le modalità organizzative dell’Assemblea diocesana del 13 e 14 settembre e le proposte non sono mancate. La due giorni diocesana potrebbe essere caratterizzata da una “novità antica”, quella cioè di ristabilire i tre momenti dell’incontro: relazioni; dibattito generale e discussione nei gruppi di approfondimento. Introdotti ovviamente dalla preghiera e inframezzati dalla cena comune. Ai due relatori, mons. Mario Delpini, vescovo ausiliare e Vicario generale della diocesi di Milano, e mons. Paolo Giulietti, vicario generale della diocesi di Perugia, saranno richieste in anticipo le tracce delle proprie relazioni, al fine di consentire a tutti di conoscere per tempo gli input che ci saranno rivolti e consentire riflessioni sui temi affrontati. È stato chiesto di mettere una particolare attenzione nell’individuazione del tema dell’Assemblea, che in sostanza non sarà particolare, ma di valenza generale e per questo necessiterà di essere ben precisato sia nelle relazioni, sia nelle riflessioni di gruppo. Nei gruppi, pertanto, saranno proposte tracce contenenti anche domande a cui verrà chiesto di rispondere, al fine di consentire di avere proposte per affrontare, con i nuovi strumenti (le unità pastorali) le nuove problematiche che la nostra realtà ci pone. Altra novità che è stata proposta è quella di affiancare all’invito generale, fatto con il manifesto, inviti personali a coloro che sono più impegnati nella liturgia, catechesi e carità a livello parrocchiale, nelle unità pastorali e in diocesi. L’assemblea dovrebbe essere preparata da incontri a livello di Unità Pastorale e, sulla scia di quanto avvenuto lo scorso anno, avere una ricaduta a livello di zone e delle stesse Unità Pastorali. Il momento ultimo dell’Assemblea, però, non sarà la sera del secondo giorno. Le sintesi dei lavori di gruppo e del dibattito svolto saranno elaborati dal vescovo nelle linee pastorali. L’Assemblea, dunque si concluderà idealmente sabato 6 ottobre in Cattedrale con una celebrazione nella quale avverrà la consegna solenne da parte del vescovo delle linee pastorali per l’anno 2012/2013 ad una comunità chiamata a crescere nella comunione e nella ministerialità per affrontare i problemi che dalla società interrogano ogni cristiano.

M.M.

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MONASTERO DELLE CAPPUCCINE - CITTA’ DI CASTELLO

SOLENNITASOLENNITASOLENNITASOLENNITA’ DI S. VERONICA ’ DI S. VERONICA ’ DI S. VERONICA ’ DI S. VERONICA

GIULIANIGIULIANIGIULIANIGIULIANI

P R O G R A M M A

30 giugno – 8 luglio: novena di preparazione ore 07,00 santa Messa conventuale “ 17,45 apertura del chiostro del monastero “ 18,15 celebrazione dei Vespri santa Messa con omelia.

Presiederà la celebrazione

p. MARZIO CALLETTI ofmcap

Presteranno servizio i vari gruppi ecclesiali.

� 4 luglio, lunedì celebrazione liturgica della beata FLORIDA CEVOLI � 6 luglio, venerdì: Giornata dell’anziano e del malato

Dalle ore 21 alle 22 nel chiostro si terrà:

o il 3 luglio, martedì, la contemplazione della Croce per la Chiesa, il Papa, e l’unità dei cristiani

o il 6 luglio, venerdì, l’Adorazione eucaristica per le famiglie, i consacrati e le vocazioni (in sostituzione dell’ Ora di adorazione del secondo giovedì del mese).

9 LUGLIO

SANTE MESSE: Ore 7 – 8 – 9 – 10 - 11

ore 18,30: Pontificale presieduto da Sua Eccellenza Mons. DOMENICO CANCIAN f.a.m.

Concelebra il Clero diocesano.

La corale Abatini animerà la celebrazione

10 luglio: giornata di ringraziamento per tutti i benefattori vivi e defunti.

Ore 18,15: santa Messa con benedizione dei bambini.

le cappuccine

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Santuario di Santa Maria delle Grazie Città di Castello

Festa della Madonna delle Grazie Patrona di Città di Castello

e della Diocesi

Triduo di preparazione animato da padre Enrico Casini

dell’Ordine dei Servi di santa Maria

Giovedì 23 agosto Ore 8: scoprimento della venerata immagine – Lodi mattutine. Ore 8.30: S. Messa. Ore 17.45: Vespri e S. Messa. Ore 21-22: Celebrazione penitenziale e confessioni individuali. Venerdì 24 agosto Ore 8: scoprimento della venerata immagine – Lodi mattutine. Ore 8.30: S. Messa. Ore 17.45: Vespri e S. Messa. Ore 21-22: Veglia di preghiera. Sabato 25 agosto Ore 8: scoprimento della venerata immagine – Lodi mattutine. Ore 8.30: S. Messa. Ore 17.45: primi Vespri della solennità e S. Messa. Ore 19: processione con l’immagine della Madonna delle Grazie. Itinerario: Santuario di Santa Maria delle Grazie, Via delle Giulianelle, Via Campo dei Fiori, Via dei Conti, Via XI Settembre, Via del Pozzo, Pomerio San Girolamo, Via del Vingone, Via della Fraternita, Via dei Fucci, Piazza Magherini Graziani, Via XI Settembre, Santuario di Santa Maria delle Grazie.

Domenica 26 agosto 2012 Giorno della festa

Ore 7.30: scoprimento della venerata immagine – Lodi mattutine.

Ore 8, 9 e 11: S. Messa.

Ore 17.15: vespri solenni, presieduti dal vescovo diocesano mons. Domenico Cancian.

Ore 18.00: S. Messa solenne, presieduta mons. Gualtiero Bassetti, arcivescovo metropolita di

Perugia – Città della Pieve. La celebrazione sarà animata dalla Corale “Marietta Alboni” e dalla

Confraternita di Santo Spirito.

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Basilica di Canoscio:

Solennità dell’Assunta

15 agosto 2012

Programma

6-14 agosto - ore 20,30: novena in santuario. 14 agosto: - ore 20,30: processione eucaristica dalla Pieve fino al santuario. 15 agosto - sante Messe ore: 7 – 8 – 9,30 – 11 (celebrata dal vescovo diocesano) 17 – 18,30. 16 agosto - sante Messe ore: 8 – 9,30 – 11 celebrata dal vescovo diocesano) – 17 – 18,30 (ad ogni santa messa benedizione dei bambini).

La Madonna del Transito attende e benedice tutti!

(Frati Francescani dell’Immacolata)

Raccolta offerte in favore delle zone terremotate dell’Emilia

La raccolta straordinaria fatta nelle nostre chiese domenica 10 giugno, a favore delle zone terremotate dell’Emilia, attualmente ha raggiunto la cifra di € 10.104,86. Per coloro che desiderassero contribuire ricordiamo che l’ufficio Caritas è aperto tutte le mattine dalle ore 10.00 alle 13.00.

La segreteria

Comunicazione circa la chiusura per ferie degli uff ici diocesani:

L'Ufficio Economato e la Cancelleria Vescovile rimarranno chiusi dall’6 al 18 agosto; l’Ufficio del Vicario Generale dal 28 luglio al 16 agosto, e gli Uffici dell’ IDSC dall’13 al 19 agosto.

A TUTTI I LETTORI DEL FOGLIO UN CALOROSO AUGURIO… DI UNA SERENA E FRESCA ESTATE !