Foglio settimanale della Parrocchia Beata Vergine Assunta ... · dice di sé: Io sono la...
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Foglio settimanale della Parrocchia Beata Vergine Assunta San Giorgio su Legnano
Domenica 18/03/2018
Recapiti: don Antonio Parroco: tel 0331-401051; fax 0331 412482
don Andrea: 338-7874881/Suore:0331 402174/Oratorio: 0331 401570
www.parrocchiadisangiorgio.com/ [email protected]
RADIO SOTERA (parrocchiale) FM HZ 89,100 collegata con
RADIO PUNTO (San Vittore Olona) FM HZ 88,150
CALENDARIO LITURGICO
Domenica 18 marzo 2018
QUINTA DI QUARESIMA
S. Messe ore 17.30-8.00-10.30-17.30
Lunedi 19 s. Giuseppe, sposo della BV
Maria h 8.30 Morelli/Provasio/Poretti Carla
Martedi 20 Feria
h 8.30 Morelli Antonio/Terzi Augusta/
Senziani Francesco
Mercoledi 21 Feria h 8.30 Cassarini Giuseppe/Ferro Rosanna/Imbriglio Pietro h 20.30 Pavanello Pinuccia/don Giuseppe Toia/Coniugi Arcuri/Gigliotti Armando/Vatalaro Giuseppe/Caterina/Balduzzi Maddalena/Savi Pierina/Maria Giovedi 22 Feria h 08.30 Nebuloni Rosetta e Ricasoli Giorgio/Zampini Svevio/Bruno e Svevio Venerdi 23 Feria aliturgica h 8.30 VIA CRUCIS h 21.00 CELEBRAZIONE DELLA PAROLA Sabato 24 Sabato h 17.30 Morelli Giuseppe e fam./Vignati Pietro e Alberti Maria/Legnani Marcellino/Fam. D’Adda e Caiani/Ceriani Filippo/Mezzenzana Martino/Rossi Santina/Toia Mario e fam./Carnelli Pietro
Domenica 25 DELLE PALME
h 8.00 Cavaleri Ermanno e Fornara
Fortunata/Cavaleri Vincenzo/Colombo
Maria
h 10.30 Pro populo
h 17.30 Fam. Losa/Montorfano
Anno 18 N° 29
Orari apertura chiesa 7.00 - 12.00/ 15.00 - 18.30
www.parrocchiadisangiorgio.com
ANNO
PASTORALE
2017-18
“VIENI, ti
mostrerò la spo-
sa dell’Agnello
QUELLA CASA CHE CI ATTENDE: LA
SERENA CERTEZZA DI BENEDETTO «Sono in pellegri-
naggio verso Casa». Poche parole affidate a un biglietto, ricevuto dalla redazione del
Corriere della Sera come garbatissima risposta a una discreta richiesta di infor-
mazioni, e rese note ieri. Ma par di sentire la voce di Benedetto XVI che le pronuncia,
trasmettendo tutta la pace e la serena certezza di una fede limpida che avvertia-mo ancora così familiare. Il Papa emerito vive nel silenzio, nel cuore della Chiesa eppure lontano dagli sguardi del mondo,
ma bastano cinque parole come confidate personalmente per sentirselo ancora vici-no grazie all’eloquente convinzione del
credente che si sa incamminato da sem-pre – e adesso a maggior ragione per ov-vie ragioni anagrafiche: il 16 aprile i suoi anni diventeranno 91 – in direzione di un
passaggio che non lo inquieta perché oltre la soglia della morte non c’è il buio, il vuo-to, o un destino misterioso, ma una Casa. E tutti sentiamo in questa parola il sapore di un luogo – il solo – dove siamo vera-
mente attesi, nel quale tutto ci è caro, per-sino gli odori, e quella sensazione impaga-bile di sapere dove poggia la nostra vita, dove può tornare al termine di ogni viag-gio. Per conoscere una volta ancora chi siamo. La vita oltre la vita è questa Casa
alla quale tutto ci rimanda: viviamo in cam-mino nel tempo ma nella nostra natura,
nelle relazioni, nella felicità che cerchiamo senza sosta c’è la promessa di qualcosa
che dev’essere 'per sempre'. Per niente di meno sappiamo di essere spinti ad andare pellegrini nella vita, ad aprire gli occhi ogni mattina. Quando li chiuderemo, sarà per trovare l’eterno sinora solo intuito. E avrà la forma di una Casa.«Il credente non si
spaventa dinanzi a nulla – disse Benedetto nel 2008 in un Angelus domenicale – per-ché sa di essere nelle mani di Dio». È co-me se quelle poche parole affidate a un
biglietto le conoscessimo già, perché que-sto rapporto così confidente con un Padre buono il Papa emerito ce l’ha insegnato
ogni giorno del suo pontificato.
(segue dietro)
Coloro che avessero rami di ulivo
ricavati dalla potatura degli alberi li
possono portare presso l’Oratorio
rivolgendosi a Renato. Grazie!
LA PAROLA DELLA DOMENICA
Gv 11,1-53 Come la donna samaritana ha as-saporato l’acqua viva offertale da Gesù, e come il cieco nato ha rice-
vuto la vista da Colui che ha di-chiarato di essere la luce del mon-do, così Lazzaro ritorna da morte a vita per la parola di Gesù che
dice di sé: Io sono la risurrezione e la vita. Il cammino quaresimale si sviluppa in modo omogeneo e
continuo: di passo in passo, di do-menica in domenica, la liturgia ci
introduce in modo sempre più effi-cace nel mistero della pasqua di
Gesù.
È questo infatti il primo significato del racconto giovanneo: la pasqua di Lazzaro (il suo passaggio dalla vita alla morte e poi dalla morte alla vita) è preludio e anticipo della Pasqua di Gesù: non solo
cronologicamente perché ormai la passione di Gesù è vicina, ma an-che psicologicamente: e non solo per Gesù, ma anche per i suoi di-scepoli. Lo ha intuito felicemente l’apostolo Tommaso: «Andiamo
anche noi a morire con lui!» (vers. 16). L’invito, non solo implicito, è a considerare anche la nostra mor-te come una vera e autentica Pa-squa: un passaggio, un semplice passaggio, nulla di più e nulla di
meno.
LAZZARO VIENI FUORI
IO SONO LA
RISURREZIONE E LA VITA
BUSTA DI PASQUA
Come è consuetudine nella nostra parrocchia in occasione della Pasqua trovi sulla bacheca in
fondo alla chiesa una busta per l’offerta a sostegno delle attività
pastorali e per la cura delle strutture parrocchiali.
Se desideri la puoi ritirare e riconsegnare nei cestini delle offerte domenicali. Grazie!
Alla Messa delle 10.30 sarà presente un
GRUPPO DI NON UDENTI
della nostra zona pastorale che celebreranno
l’Eucaristia con noi. BENVENUTI!
25 marzo
DOMENICA DELLE PALME NELLA PASSIONE DEL SIGNORE
La Chiesa fa memoria dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme. E’ la domenica che introduce nella SETTIMANA SANTA in cui si celebra la Passione,
la Morte e la Risurrezione di Gesù. Faremo la processione di Ingresso di Gesù e la benedi-zione
dell’ulivo partendo da quattro punti diversi del paese portan-do l’ulivo, cantando e pregando.
Ognuno si trovi nel gruppo della zona in cui abita per partire alle ore 10.10
1. Piazza IV Novembre/via dei Donatori/XXV Aprile/
Dante/Roma/ Chiesa parrocchiale 2. Via Visconti di Modrone/Gerli/Piazza Mazzini/
Manzoni/Chiesa parrocchiale 3. Via don Sturzo/Montegrappa/Cadorna/Garibaldi/
Viscarda/Roma/Chiesa parrocchiale 4. Via Magenta/Marzabotto/Roma/Chiesa
Arriveremo sul sagrato della chiesa e inizieremo alle 10.30 la
S. Messa con la benedizione degli ulivi e l’ingresso solenne all’interno della chiesa.
L’ulivo sarà distribuito da alcuni incaricati dopo la Messa sul sagrato della chiesa.
Chi desidera può lasciare un’offerta per la parrocchia. Raccomandiamo fin d’ora la presenza di tutti fin dall’inizio
della processione nei quattro punti di partenza e in particolare sollecitiamo la presenza dei
ragazzi che saranno guidati dalle Suore, dalle catechiste e da alcuni cantori.
CI INTRODUCIAMO COSI’ NELLA SETTIMANA SANTA PER MEDITARE E VIVERE I MISTERI DELLA VITA DI GESU’.
ORATORIO
Domenica 18 marzo ore 15 in Oratorio /Incontro catechismo
Famiglie Primo anno Iniziazione Cristiana
Martedì 20 marzo ore 21 in Oratorio /Consiglio dell'Oratorio
Sabato 24 marzo ore 19.00 in Osl/Ritrovo 19enni e giovani per
TRADITIO SYMBOLI in Duomo Domenica 25 marzo
Famiglie 3°anno Iniziazione Cristiana: Messa 10.30, Ritiro in
Oratorio, Pranzo insieme
(iscrizioni da Renato entro giovedì)
Ci sono ancora alcuni posti per il 1° turno di Campeggio (4-5elem) e per il 4° turno (FAMIGLIE):
per iscriversi compilare il modulo (lo trovate sul sito
www.parrocchiadisangiorgio.com) consegnandolo a Don
Andrea unitamente a quanto richiesto nel modulo stesso.
PARADOSSI DEL NOSTRO TEMPO
70. In tour alle Abbazie e Cattedrali d’Ungheria os-servo, oltre alle opere d’arte, anche “l’umanità” che visita questo patrimonio artistico eccezionale. Sono molti i gruppi scolastici delle superiori che incrocio, soprattutto italiani, e ho l’impressione che a questa gioventù scalpitante e allegra, qual-che volta anche maleducata, tutto interessi tranne l’istruzione fatta dai professori e dalle guide. Fat-te ,certo, le debite eccezioni. Mi intrattengo con la guida di un gruppo che, mi trasmette il suo scon-forto per non poter svolgere il suo lavoro con frutto perché non seguita. Mi dice che nel suo gruppo manca un alunno fermato in Slovenia sorpreso dalla forza pubblica a spinellarsi tranquillamente per le strade del Paese. Un insegnante ha dovuto fermarsi là per accompagnarlo. Incuriosito della situazione interpello la guida che segue il nostro gruppo la quale conferma che accompagnando i gruppi scola-stici anche lei ne vede di tutti i colori. Mi conferma di aver seguito la settimana precedente un gruppo italiano il cui unico interesse era quella di individu-are dove fossero a Budapest le zone di spaccio (sic!). Testimone della maleducazione che rasenta l’inciviltà di alcuni di questi gruppi sono poi gli au-tisti dei pullman. Non posso qui riportare quanto ascoltato dal nostro autista. Ho pensato a tanti ge-nitori che fanno fatica e sacrifici per mandare que-sti ragazzi alle gite scolastiche che, più che istrut-tive, mi sembrano gite distruttive!
(continua dalla prima) E lo sentiamo così vicino forse proprio perché Francesco con il
suo magistero sulla misericordia – proposto con tanta convinzione da dedicarci un intero Anno Santo straordinario – ci sta mostrando per intero il volto del Padre, che ha i tratti della misericordia, «atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro». Sono parole
di Bergoglio, ma potrebbero essere di Ratzinger. E se a papa Francesco la gente guarda attendendo ogni giorno la frase,
l’immagine, il gesto del pastore che educa a una fede consapevo-le e matura, nei rarissimi scorci che di sé ci offre Benedetto sa riconoscere una presenza che non è venuta meno e alla quale
destina un affetto immutato. Dentro c’è gratitudine e rispetto – ne è prova il torrente di contatti e di messaggi sul sito Internet e i profili social di Avvenire al solo apparire di quelle poche parole
emerse da una vita di preghiera – ma anche la consapevolezza di un ruolo del tutto inedito eppure già chiaro come se fosse sempre stato così. La fede sa cogliere sfumature che sfuggono al chiasso
dei media. Sarà per questo che sentir parlare di quella Casa in fondo alla strada riesce a commuoverci. (Tratto da Avvenire 8
febbraio 2018)
CALCIO IN ORATORIO SEI NATO TRA IL 2004 E IL 2012?
Ti invitiamo ad un pomeriggio di gioco e divertimento per speri-mentare la realtà sportiva dell’oratorio.
DOMENICA 25 marzo e 15 aprile Potrai conoscere il fantastico mondo del CALCIO, attraverso i laboratori
tenuti dai Mister e incontrare TANTI AMICI! Vogliamo realizzare cinque belle squadre: Piccoli Amici, Under 8, Under
10, Under 12 e Under 14. UNISCITI A NOI! (Ricordati di indossare un abbigliamento sportivo e di portare una ma-
glietta di ricambio!)
Per INFO pagina FB ASD San Giorgio1998 oppure email: [email protected]
CONFESSIONI IN OCCASIONE DELLA PASQUA Giovedi 22 terzo anno Iniziazione ore 17.00 in chiesa
Venerdi 23 quarto anno Iniziazione ore 17.00 in chiesa
Lunedi 26 prima media ore 17.00 in chiesa
Mercoledi 28 ore 21.00 CELEBRAZIONE PENITENZIALE
Adolescenti-giovani-adulti
DURANTE LA SETTIMANA SANTA CI SARA’ IN CHIESA UN
CONFESSORE SECONDO GLI ORARI CHE SARANNO
COMUNICATI SUL FOGLIO DI DOMENICA 25 marzo
ANNIVERSARI DI MATRIMONIO Domenica 27 maggio alla Messa delle 10.30
Coloro che intendono partecipare devono dare la propria
adesione in sacrestia dopo le Messe
SECONDO CICLO DI CATECHESI ADULTI
2018
I LAICI NELLA CHIESA
Giovedi 05 aprile
SIAMO IN UNA SOCIETA’ SENZA ADULTI?
Relatore Ottaviano Pirovano (Azione Cattolica Diocesana)
Giovedi 12 aprile FEDELI LAICI: TESTIMONI
Relatore Marco Vergottini Teologo
Mercoledi 18 aprile COME VIVERE DA LAICI IL SENSO DELLA CHIESA Relatore Ottavio Pirovano
(Azione Cattolica Diocesana)
Gli incontri si terranno a Canegrate, Oratorio Femminile ore 21.00
Raccomandiamo vivamente la presenza di tutti gli operatori pastorali che operano nella
parrocchia e tutti gli adulti di buona volontà che vogliono nutrire la fede e suscitare il desiderio dell’impegno nella
comunità e nella società.
A margine delle Elezioni Politiche
Strade separate per sempre?
La campagna elettorale ha dimostrato che sono poche le biografie di cattolici DOC quindi provenienti da realtà cattoliche organizza-te; ha dimostrato altresì che i partiti che si ispiravano alla storia dei cattolici in politica non sono stati premiati e che i temi tipici di un certo mondo cattolico non sono stati dibattuti. Da questi tre
aspetti dobbiamo cogliere l’occasione per cambiare registro e quindi ridefinire il profilo dei cattolici in politica, con un pro-
gramma che sia di grande apertura, per costruire la democrazia del XXI secolo, uscendo da alcuni luoghi comuni cattolici.’
STRADE SEPARATE PER SEMPRE. NEL NUOVO PARLAMENTO I DEPUTATI PROVENIENTI DALL’ASSOCIAZIONISMO SONO
QUASI SCOMPARSI. ANALISI DI UNA CRISI SENZA PRECEDENTI
a cura di Francesco Anfossi
L’irrilevanza dei cattolici in politica si vede anche nella com-posizione del nuovo Parlamento. Lo spiega Rosy Bindi, già espo-nente della Democrazia Cristiana ai tempi di Martinazzoli: «In
questi anni c’è stata la desertificazione delle culture e in Parla-mento non abbiamo più esponenti dell’associazionismo cattoli-co. Perché? Perché non sono stati candidati e i pochi presenti
nelle liste sono stati messi in collegi a rischio. Il risultato è sta-to che non ci sono più esponenti dell’Azione cattolica, delle A-cli, della Cisl, della Coldiretti, di Libera». Eppure, sottolinea la
Bindi, «solo un riformista credente può governare al meglio l’Italia». Il panorama sconfortante è confermato da Roberto
Rossini, presidente delle Acli: «Oltre al fatto che ci sono pochis-simi parlamentari provenienti dal mondo cattolico, i partiti che si riferivano espressamente a idee cattoliche (come “Noi con
l’Italia”) hanno raccolto scarsi consensi. Del resto, il buongiorno si vedeva dal mattino: la campagna elettorale ha dimostrato
che non c’è stato alcun dibattito sui temi cari alla dottrina so-ciale della Chiesa: fine vita, famiglia, unioni civili, scuola pari-taria. Un problema ce lo dobbiamo porre. Che sia terminata in politica la “differenza cristiana”, parafrasando Enzo Bianchi?».
A conferma di questa tesi c’è poi un fatto incontrovertibile: l’elettorato cattolico non è diverso dal resto dei votanti. Spiega Mando Pagnoncelli, sondaggista e politologo dell’Università Cat-tolica: «Non ci sono grandi differenze tra voto cattolico e voto
generale. E infatti il primo partito dei cattolici è il Movimento 5 Stelle, con il 31 per cento, e il secondo il Pd di Renzi». Per il
presidente dell’Ipsos, insomma, «la politica italiana non fa che riflettere la frammentazione del messaggio evangelico da parte
degli italiani». Gli italiani tendono a crearsi una fede “fai da tè”, “à-la-carte”. Scelgono del Vangelo ciò che li aggrada e la-sciano il resto. I leader politici, da Salvini a Berlusconi a Renzi,
lo hanno capito benissimo. È finito il collateralismo tra Chiesa e politica.
(continua dietro)
(continua dalla terza)
Il leader della Lega Salvini al comizio finale ha sbandierato il Vangelo in piazza Duomo nonostante le sue tesi sull’immigrazione non corrispondano alla dottrina di papa Francesco, che ci invita ad acco-gliere chi viene da un mondo di bisogno e sofferenza. E l’ex scout Renzi si è proclamato soddisfatto
per la legge sulle unioni civili. « Così come il messaggio evangelico conforma sempre meno il compor-tamento dei credenti, i quali accettano o rifiutano ciò che è in sintonia con il proprio stile di vita,
analogamente il voto è disgiunto dai contenuti della fede», continua Pagnoncelli.
Ma c’è ancora uno spazio per i cattolici in politica?
Secondo Matteo Truffelli, presidente di Azione cattolica, il problema non è delle persone ma dei con-tenuti. La sparizione e l’irrilevanza dei cattolici in questa legislatura è evidente ed è un segno della
«chiusura della politica nell’autoreferenzialità». Non solo, ma riflette «le difficoltà del mondo cattoli-co a tradurre le tante cose importanti in elaborazione politica». Secondo Salvatore Mart , presidente di Rinnovamento nello Spirito, «si ripropone, a distanza ormai di un secolo, quanto lo stesso don Luigi Sturzo affermava: “Cattolici deputati o deputati cattolici?” Nella legislatura che sta per inaugurarsi prevale nettamente la seconda tesi, certamente figlia della fine del “partito unico” dei cattolici (di
fatto pensionato 25 anni fa), ma soprattutto della crisi di un credibile e attuabile “programma politico” di ispirazione cristiana, onorato da tutti a prescindere dalle appartenenze.».
Se i parlamentari eletti che si riconoscono dentro l’esperienza cristiana, conclude Martínez, «lasciano prevalere al primato dei valori e delle buone prassi religiose il realismo dei capi partito, che impongo-no principi e condotte in pieno contrasto con l’idealismo cristiano contrastanti, allora non c’è soluzio-ne alla crisi della rappresentanza vigente dei cattolici in politica. Prima che di insignificanza, occorre parlare di coerenza. Prima che di “condotta di partito” occorre rivedere la coscienza del bene comu-ne! Non si tratta di innalzare un muro e di trincerarsi dietro una “ideologia cristiana”, quanto di rive-lare il contenuto “umano e umanizzante” della nostra fede, della nostra laicità per il bene del Paese intero. Dunque una riaffermazione netta, appassionata, gioiosa della nostra identità cristiana; una
disponibilità e capacità di dialogo con tutti, capace di rifecondare questo tempo ricco di povertà». Ne saranno all’altezza i “deputati cattolici”, ovvero ciò che rimane di un mondo così importante in pas-
sato ma che è rimasto alla porta della diciottesima legislatura?
(tratto da Famiglia cristiana)
Sabato 24 marzo
XXVI GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA IN MEMORIA DEI MISSIONARI MARTIRI
“Chiamati alla vita” Alla vita vera naturalmente, la vita della Grazia secondo lo Spirito Santo, la vita di coloro
che nel battesimo si immergono nella morte di Cristo per risorgere con lui come “nuova creatura”. Con il battesimo infatti siamo incorporati a Cristo e alla sua Chiesa, per sempre apparteniamo
a Lui e con Lui partecipiamo alla vita divina trinitaria, come insegna il Catechismo della Chiesa cattolica.
È la vita nuova di cui parla l’Apostolo Paolo nella sua Lettera ai Romani “O non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo
del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in
una vita nuova”. È la vita che richiama il senso profondo della rigenerazione in Cristo attraverso l’immersione di tutta la persona
nell’acqua battesimale. È la vita alla quale sono chiamati non solo i martiri, nella loro suprema testimonianza del più
grande amore, quello di dare la propria vita per quelli che si amano, ma anche tutti e ciascuno di noi nella quotidiana testimonianza di una fede vissuta nella carità e amicizia verso quanti
sono privati, ovunque nel mondo, di una vita in pienezza.
IN PARROCCHIA CELEBREREMO I MISSIONARI MARTIRI IN DUE MOMENTI: Venerdi 23 marzo ore 21.00 VEGLIA E BENEDIZIONE CON LA RELIQUIA DELLA SANTA CROCE VENERDI SANTO 30 marzo con la Via Crucis per le vie del paese su questo tema—ore 20.45
Nell’anno 2017 sono stati uccisi nel mondo 23 missionari: 13 sacerdoti, 1 religioso, 1 religiosa, 8 laici.