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in collaborazione con La Cineteca del Friuli Cinemazero Uffici delle Giornate Gli uffici del festival sono ospitati presso la Biblioteca Civica di Pordenone in Piazza XX Settembre. Sono aperti al pubblico da sabato 6 a sabato 13 ottobre 2012 dalle 10 alle 20 con orario continuato. Per informa- zioni: tel. 0434 - 28555 (fino al 14 ottobre); e-mail: [email protected]. Proiezioni Le proiezioni del festival hanno inizio sabato 6 otto- bre alle 14.30 presso il Teatro Comunale Giuseppe Verdi. Nei giorni successivi l’orario è praticamente continuato dalle 9 del mattino fino a tarda sera. Biglietti di ingresso e orari prevendita L’ingresso agli spettacoli è previsto a fasce orarie: il biglietto diurno (6) è valido per tutti gli spettacoli del mattino fino all’ultimo spettacolo del pomerig- gio del giorno di emissione; il biglietto serale (8) è valido per gli spettacoli a partire dalle 20.30. Il costo del biglietto di ingresso per l’evento inaugu- rale e finale (sabato 6 e 13 ottobre) è di 15. I biglietti sono in vendita alla cassa delle Giornate nel foyer del Teatro Verdi. La cassa apre sabato 6 ottobre alle ore 14 con la prevendita per l’evento inaugurale. Durante il festival rimane aperta ogni giorno dalle 9 alle 22.30. La prevendita per l’evento finale inizia gio- vedì 11 ottobre. Informazioni: tel. 0434 - 209077. Accredito L’accredito consente l’accesso alle proiezioni diurne e serali delle Giornate, salvo gli eventi di apertura e chiusura per i quali bisogna acquistare il biglietto. Oltre al badge, gli accreditati ricevono la borsa del festival contenente il catalogo e la cartella stampa. L’accredito va richiesto e ritirato presso gli uffici del festival. Costo: 50 (30 studenti). Eventi speciali SERATA INAUGURALE Sabato 6 ottobre sarà proiettata in prima mondiale la versione restaurata a colori del film di Georges Méliès Les Aventures de Robinson Crusoé (1902), con musica di Maud Nelissen, effetti speciali e uno speciale narratore, Paul McGann. A se- guire The Patsy (1928) di King Vidor, all’epoca votato da Chaplin come miglior film dell’anno. La musica, sempre di Maud Nelissen, sarà eseguita dalla FVG Mitteleuropa Orchestra, che dal 2008 collabora re- golarmente con le Giornate. L’evento è realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone. A COLPI DI NOTE Per la sesta edizione (pomeriggio di domenica 7 ottobre) di questa sfida musicale, gli alunni delle scuole medie di Pordenone e Cordenons accompagnano le comiche con Stan Laurel e Oliver Hardy, We Faw Down (1928) e Liberty (1929), en- trambe firmate da Leo McCarey. LA PASSIONE DI GIOVANNA D’ARCO In occasione dei 600 anni della nascita di Giovanna d’Arco, la sera di mercoledì 10 ottobre sarà eccezionalmente proiettato presso il Duomo di San Marco uno dei capolavori del cinema, La passion de Jeanne d’Arc (1928) di Carl Theodor Dreyer. La nuova partitura composta da Touve Ratovondrahety sarà eseguita dall’Orchestra e Coro San Marco di Pordenone. PHONO-CINÉMA-THÉÂTRE Meraviglia tecnologica e una delle attrazioni di maggior successo dell’Esposi- zione di Parigi del 1900, lo spettacolo del Phono- Cinéma-Théâtre, è stato ricostruito grazie a una storica operazione di restauro realizzata dalla Ciné- mathèque Française. Nei brevi film che compongono lo spettacolo compaiono le maggiori personalità della scena teatrale della Belle Époque, che la sera di gio- vedì 11 ottobre, gli spettatori delle Giornate, come in una vera macchina del tempo, potranno rivedere sul palcoscenico, in movimento, con suoni e colori. SERATA FINALE Sabato 13 ottobre concluderà la 31a edizione delle Giornate, A Woman of Affairs (1928) di Clarence Brown, con Greta Garbo e John Gilbert, ac- compagnato dalla FVG Mitteleuropa Orchestra, che eseguirà per la prima volta dal vivo la partitura scritta e diretta dal maestro Carl Davis. Lo spettacolo verrà replicato domenica 14 nell’ambito della stagione mu- sicale del Teatro Comunale Giuseppe Verdi. Questa “première” pordenonese è realizzata con il sostegno della Banca Popolare FriulAdria - Crédit Agricole. Charles Dickens, padre della sceneggiatura Nel bicentenario della nascita dello scrittore, per ce- lebrare l’importanza che le sue opere hanno avuto nell’evoluzione del racconto cinematografico, le Giornate propongono una vasta rassegna che va dalla versione del 1901 di A Christmas Carol del pioniere inglese R.W. Paul ai raffinati adattamenti degli anni Venti del danese A.W. Sandberg. Ci saranno anche tre film dedicati al celeberrimo orfanello Oliver Twist: un lungometraggio del 1919 di produzione ungherese; la versione più nota, quella americana del 1922, con Jackie Coogan e Lon Chaney; e, come ab- biamo appreso proprio mentre preparavamo questo flyer, il quattro rulli inglese del 1912 diretto da Tho- mas Bentley, regista di altri soggetti dickensiani, da decenni ritenuto perduto e “segretamente” restaurato per Pordenone dalla Library of Congress. Completa la rassegna la mostra “Charles Dickens in Italia”, cu- rata da Laura Minici Zotti. Anna Sten, attrice prima che diva Oggi è ingiustamente dimenticata, ma c’è stato un tempo in cui Samuel Goldwyn vedeva in lei “la nuova Garbo”: Anna Sten (nata in Ucraina col nome di Anna Petrovna Fesak) è stata una delle più grandi e più belle attrici del cinema mondiale, padrona di una vastissima gamma recitativa grazie alla quale spa- ziava dalla commedia al dramma più impegnato. Lo attestano gli otto suoi film in programma. enti promotori con il sostegno di infoF estival W.W. Jacobs, narratore Grazie alla collaborazione del British Film Institute, le Giornate 2012 presentano 5 film tratti dai racconti di W.W. Jacobs, uno dei più popolari umoristi inglesi degli inizi del Novecento. Recentemente riscoperti dal British Silent Film Festival, questi film vantano arguzia, fascino, diletto per la commedia umana e un’acuta sensibilità per le turbolenze sociali dei pic- coli villaggi e delle comunità costiere dell’Inghilterra. Selig Polyscope: gli innovatori dimenticati Con una dozzina di film, le Giornate ricordano il co- lonnello William Nicholas Selig (1864-1948), figura importante ma misconosciuta delle origini dell’in- dustria cinematografica americana. Fu lui a fondare il primo studio a Los Angeles, a realizzare i primi film a soggetto western nel vero West, a inventare il ge- nere “avventure nella giungla”. Tra coloro che più contribuirono al suo successo spiccano il divo cow- boy Tom Mix, il regista Francis Boggs e la star Ka- thlyn Williams. Cinema d’animazione tedesco La ricchissima produzione animata tedesca del primo dopoguerra con la sua grande varietà di tecniche di animazione e colorazione è esemplificata da una qua- rantina di titoli. Fra questi, una serie di spot pubbli- citari, che indipendentemente dal loro scopo originale sono in molti casi dei piccoli capolavori. Il canone rivisitato L’esplorazione pluriennale dei capolavori che hanno decretato la fama dell’immagine silenziosa presso in- tere generazioni è diventata una delle sezioni più po- polari delle Giornate. Oltre al già citato Dreyer, sono stati selezionati quest’anno Prostoi Sluchai (Un caso semplice, 1930) di Vsevolod Pudovkin; Die Freudlose Gasse (La via senza gioia, 1925) di Georg Wilhelm Pabst, con Greta Garbo e Asta Nielsen; il dramma proletario Die Weber (I tessitori, 1927) di Friedrich Zelnik, fra i massimi esempi del cinema di Weimar; e la commedia Hands Up! (1926) di Clarence Bad- ger, con il brillante Raymond Griffith. Cinema delle origini Il nucleo principale di film delle origini qui raggrup- pati è costituito dai titoli della collezione Corrick re- staurata dal National Film and Sound Archive di Canberra: tra questi, il film di Gaston Velle La peine du talion (Pathé, 1909), che ha per protagoniste le farfalle danzanti riprodotte nel poster del festival e un Pathé del 1904, Excursions en Italie, con imma- gini d’epoca di Genova, Napoli, Roma e Venezia. Riscoperte e restauri Fra le curiosità di questa sezione che comprende “ti- toloni” come The Spanish Dancer di Herbert Brenon e The Goose Woman di Clarence Brown, un film in- glese del 1923, A Couple of Down and Outs di Walter Summers, storia di un ex-soldato che ritrova il cavallo con cui era stato in guerra mentre sta per essere ven- duto come carne da macello e lo salva. Insomma, un soggetto che ricorda quello di War Horse, il film che Steven Spielberg ha tratto dal romanzo per ragazzi di Michael Morpurgo, per una felice coincidenza ospite di Pordenonelegge 2012. Kevin Brownlow ci ha rac- contato di aver proiettato il film di Summers a Mor- purgo che ne è rimasto entusiasta. Segnaliamo infine due film “regionali” italiani, pro- posti l’uno dal Museo del Cinema di Torino, l’altro dalla Cineteca Nazionale di Roma: Gli spazzacamini della Val d’Aosta (1914) di Umberto Paradisi dal dramma del 1854 di Giovanni Sabatini che denuncia lo sfruttamento del lavoro minorile, e Idillio infranto (1933), “sogno di celluloide” dell’imprenditore pu- gliese Orazio Campanella, che rese omaggio alla sua terra con questo dramma ambientato nella società ri- gidamente feudale della Puglia di inizio Novecento. Eventi speciali Nella serata inaugurale, sabato 6 ottobre alle 20.30, le Giornate propongono The Patsy di King Vidor con l’ac- compagnamento dal vivo eseguito dalla FVG Mitteleu- ropa Orchestra diretta da Maud Nelissen. Mercoledì 10, alle 20.30, in una sede d’eccezione, il Duomo di San Marco, La passion de Jeanne d’Arc di Dreyer, con la partitura di Touve Ratovondrahety ese- guita dall’Orchestra e Coro San Marco di Pordenone. Ingresso libero previo ritiro di un coupon d’accesso presso gli uffici del festival (dati i soli 500 posti dispo- nibili, la prova generale, sempre in duomo, martedì 9, ore 20.30, sarà aperta al pubblico; per assistervi, ri- chiedere agli uffici l’apposito coupon). L’evento conclusivo, sabato 13, alle 20.30 (replica il giorno dopo a cura del Teatro Verdi), è A Woman of Af- fairs, con Greta Garbo, accompagnato dalla FVG Mit- teleuropa Orchestra diretta da Carl Davis. Collegium e Masterclasses L’Auditorium della Regione FVG (Via Roma 2) ospita gli incontri del Collegium dal 7 al 12 ottobre, dalle ore 13 alle 14.30, e le Masterclasses dall’8 al 12 ottobre, dalle ore 11 alle 13. L’ingresso è libero. Il Collegium mira ad avvicinare al cinema muto le nuove generazioni. Le Masterclasses puntano invece a raffinare e sviluppare la tecnica dell’accompagna- mento per pianoforte dei film muti. Mostra È visitabile al Teatro Verdi, fino a domenica 14, la mo- stra “Dickens in Italia”, curata da Laura Minici Zotti. Catalogo Il catalogo delle Giornate 2012 è in vendita ( 10) alla cassa del festival presso il Verdi oppure lo si può scari- care dal sito www.giornatedelcinemamuto.it. Il festival e ` dedicato con affetto e rimpianto all'amica e collaboratrice Sara Moranduzzo.

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Flyer - Le Giornate del Cinema Muto 2012

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in collaborazione con La Cineteca del Friuli

Cinemazero

Uffici delle GiornateGli uffici del festival sono ospitati presso la BibliotecaCivica di Pordenone in Piazza XX Settembre. Sonoaperti al pubblico da sabato 6 a sabato 13 ottobre 2012dalle 10 alle 20 con orario continuato. Per informa-zioni: tel. 0434 - 28555 (fino al 14 ottobre); e-mail:[email protected].

ProiezioniLe proiezioni del festival hanno inizio sabato 6 otto-bre alle 14.30 presso il Teatro Comunale GiuseppeVerdi. Nei giorni successivi l’orario è praticamentecontinuato dalle 9 del mattino fino a tarda sera.

Biglietti di ingresso e orari prevenditaL’ingresso agli spettacoli è previsto a fasce orarie: ilbiglietto diurno (€6) è valido per tutti gli spettacolidel mattino fino all’ultimo spettacolo del pomerig-gio del giorno di emissione; il biglietto serale (€8) èvalido per gli spettacoli a partire dalle 20.30.Il costo del biglietto di ingresso per l’evento inaugu-rale e finale (sabato 6 e 13 ottobre) è di €15. I biglietti sono in vendita alla cassa delle Giornate nelfoyer del Teatro Verdi. La cassa apre sabato 6 ottobrealle ore 14 con la prevendita per l’evento inaugurale.Durante il festival rimane aperta ogni giorno dalle 9alle 22.30. La prevendita per l’evento finale inizia gio-vedì 11 ottobre. Informazioni: tel. 0434 - 209077.

AccreditoL’accredito consente l’accesso alle proiezioni diurnee serali delle Giornate, salvo gli eventi di apertura echiusura per i quali bisogna acquistare il biglietto.Oltre al badge, gli accreditati ricevono la borsa delfestival contenente il catalogo e la cartella stampa.L’accredito va richiesto e ritirato presso gli uffici delfestival. Costo: €50 (€30 studenti).

Eventi specialiSERATA INAUGURALE Sabato 6 ottobre sarà proiettatain prima mondiale la versione restaurata a colori delfilm di Georges Méliès Les Aventures de RobinsonCrusoé (1902), con musica di Maud Nelissen, effettispeciali e uno speciale narratore, Paul McGann. A se-guire The Patsy (1928) di King Vidor, all’epoca votatoda Chaplin come miglior film dell’anno. La musica,sempre di Maud Nelissen, sarà eseguita dalla FVGMitteleuropa Orchestra, che dal 2008 collabora re-golarmente con le Giornate. L’evento è realizzato conil sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio diUdine e Pordenone.A COLPI DI NOTE Per la sesta edizione (pomeriggio didomenica 7 ottobre) di questa sfida musicale, glialunni delle scuole medie di Pordenone e Cordenonsaccompagnano le comiche con Stan Laurel e OliverHardy, We Faw Down (1928) e Liberty (1929), en-trambe firmate da Leo McCarey.LA PASSIONE DI GIOVANNA D’ARCO In occasione dei600 anni della nascita di Giovanna d’Arco, la sera dimercoledì 10 ottobre sarà eccezionalmente proiettatopresso il Duomo di San Marco uno dei capolavori delcinema, La passion de Jeanne d’Arc (1928) di CarlTheodor Dreyer. La nuova partitura composta daTouve Ratovondrahety sarà eseguita dall’Orchestra eCoro San Marco di Pordenone.PHONO-CINÉMA-THÉÂTRE Meraviglia tecnologica euna delle attrazioni di maggior successo dell’Esposi-zione di Parigi del 1900, lo spettacolo del Phono-Cinéma-Théâtre, è stato ricostruito grazie a unastorica operazione di restauro realizzata dalla Ciné-mathèque Française. Nei brevi film che compongonolo spettacolo compaiono le maggiori personalità dellascena teatrale della Belle Époque, che la sera di gio-vedì 11 ottobre, gli spettatori delle Giornate, comein una vera macchina del tempo, potranno rivederesul palcoscenico, in movimento, con suoni e colori.SERATA FINALE Sabato 13 ottobre concluderà la 31aedizione delle Giornate, A Woman of Affairs (1928) diClarence Brown, con Greta Garbo e John Gilbert, ac-compagnato dalla FVG Mitteleuropa Orchestra, cheeseguirà per la prima volta dal vivo la partitura scrittae diretta dal maestro Carl Davis. Lo spettacolo verràreplicato domenica 14 nell’ambito della stagione mu-sicale del Teatro Comunale Giuseppe Verdi. Questa“première” pordenonese è realizzata con il sostegnodella Banca Popolare FriulAdria - Crédit Agricole.

Charles Dickens, padre della sceneggiaturaNel bicentenario della nascita dello scrittore, per ce-lebrare l’importanza che le sue opere hanno avutonell’evoluzione del racconto cinematografico, leGiornate propongono una vasta rassegna che va dallaversione del 1901 di A Christmas Carol del pioniereinglese R.W. Paul ai raffinati adattamenti degli anniVenti del danese A.W. Sandberg. Ci saranno anchetre film dedicati al celeberrimo orfanello OliverTwist: un lungometraggio del 1919 di produzioneungherese; la versione più nota, quella americana del1922, con Jackie Coogan e Lon Chaney; e, come ab-biamo appreso proprio mentre preparavamo questoflyer, il quattro rulli inglese del 1912 diretto da Tho-mas Bentley, regista di altri soggetti dickensiani, dadecenni ritenuto perduto e “segretamente” restauratoper Pordenone dalla Library of Congress. Completala rassegna la mostra “Charles Dickens in Italia”, cu-rata da Laura Minici Zotti.

Anna Sten, attrice prima che divaOggi è ingiustamente dimenticata, ma c’è stato untempo in cui Samuel Goldwyn vedeva in lei “lanuova Garbo”: Anna Sten (nata in Ucraina col nomedi Anna Petrovna Fesak) è stata una delle più grandie più belle attrici del cinema mondiale, padrona diuna vastissima gamma recitativa grazie alla quale spa-ziava dalla commedia al dramma più impegnato. Loattestano gli otto suoi film in programma.

enti promotori

con il sostegno di

infoFestival

W.W. Jacobs, narratoreGrazie alla collaborazione del British Film Institute,le Giornate 2012 presentano 5 film tratti dai raccontidi W.W. Jacobs, uno dei più popolari umoristi inglesidegli inizi del Novecento. Recentemente riscopertidal British Silent Film Festival, questi film vantanoarguzia, fascino, diletto per la commedia umana eun’acuta sensibilità per le turbolenze sociali dei pic-coli villaggi e delle comunità costiere dell’Inghilterra.

Selig Polyscope: gli innovatori dimenticatiCon una dozzina di film, le Giornate ricordano il co-lonnello William Nicholas Selig (1864-1948), figuraimportante ma misconosciuta delle origini dell’in-dustria cinematografica americana. Fu lui a fondareil primo studio a Los Angeles, a realizzare i primi filma soggetto western nel vero West, a inventare il ge-nere “avventure nella giungla”. Tra coloro che piùcontribuirono al suo successo spiccano il divo cow-boy Tom Mix, il regista Francis Boggs e la star Ka-thlyn Williams.

Cinema d’animazione tedescoLa ricchissima produzione animata tedesca del primodopoguerra con la sua grande varietà di tecniche dianimazione e colorazione è esemplificata da una qua-rantina di titoli. Fra questi, una serie di spot pubbli-citari, che indipendentemente dal loro scopo originalesono in molti casi dei piccoli capolavori.

Il canone rivisitatoL’esplorazione pluriennale dei capolavori che hannodecretato la fama dell’immagine silenziosa presso in-tere generazioni è diventata una delle sezioni più po-polari delle Giornate. Oltre al già citato Dreyer, sonostati selezionati quest’anno Prostoi Sluchai (Un casosemplice, 1930) di Vsevolod Pudovkin; Die FreudloseGasse (La via senza gioia, 1925) di Georg WilhelmPabst, con Greta Garbo e Asta Nielsen; il drammaproletario Die Weber (I tessitori, 1927) di FriedrichZelnik, fra i massimi esempi del cinema di Weimar;e la commedia Hands Up! (1926) di Clarence Bad-ger, con il brillante Raymond Griffith.

Cinema delle originiIl nucleo principale di film delle origini qui raggrup-pati è costituito dai titoli della collezione Corrick re-staurata dal National Film and Sound Archive diCanberra: tra questi, il film di Gaston Velle La peinedu talion (Pathé, 1909), che ha per protagoniste lefarfalle danzanti riprodotte nel poster del festival eun Pathé del 1904, Excursions en Italie, con imma-gini d’epoca di Genova, Napoli, Roma e Venezia.

Riscoperte e restauriFra le curiosità di questa sezione che comprende “ti-toloni” come The Spanish Dancer di Herbert Brenone The Goose Woman di Clarence Brown, un film in-glese del 1923, A Couple of Down and Outs di WalterSummers, storia di un ex-soldato che ritrova il cavallocon cui era stato in guerra mentre sta per essere ven-duto come carne da macello e lo salva. Insomma, unsoggetto che ricorda quello di War Horse, il film cheSteven Spielberg ha tratto dal romanzo per ragazzi diMichael Morpurgo, per una felice coincidenza ospitedi Pordenonelegge 2012. Kevin Brownlow ci ha rac-contato di aver proiettato il film di Summers a Mor-purgo che ne è rimasto entusiasta.Segnaliamo infine due film “regionali” italiani, pro-posti l’uno dal Museo del Cinema di Torino, l’altrodalla Cineteca Nazionale di Roma: Gli spazzacaminidella Val d’Aosta (1914) di Umberto Paradisi daldramma del 1854 di Giovanni Sabatini che denuncialo sfruttamento del lavoro minorile, e Idillio infranto(1933), “sogno di celluloide” dell’imprenditore pu-gliese Orazio Campanella, che rese omaggio alla suaterra con questo dramma ambientato nella società ri-gidamente feudale della Puglia di inizio Novecento.

Eventi specialiNella serata inaugurale, sabato 6 ottobre alle 20.30, leGiornate propongono The Patsy di King Vidor con l’ac-compagnamento dal vivo eseguito dalla FVG Mitteleu-ropa Orchestra diretta da Maud Nelissen.Mercoledì 10, alle 20.30, in una sede d’eccezione, ilDuomo di San Marco, La passion de Jeanne d’Arc diDreyer, con la partitura di Touve Ratovondrahety ese-guita dall’Orchestra e Coro San Marco di Pordenone.Ingresso libero previo ritiro di un coupon d’accessopresso gli uffici del festival (dati i soli 500 posti dispo-nibili, la prova generale, sempre in duomo, martedì 9,ore 20.30, sarà aperta al pubblico; per assistervi, ri-chiedere agli uffici l’apposito coupon).L’evento conclusivo, sabato 13, alle 20.30 (replica ilgiorno dopo a cura del Teatro Verdi), è A Woman of Af-fairs, con Greta Garbo, accompagnato dalla FVG Mit-teleuropa Orchestra diretta da Carl Davis.

Collegium e MasterclassesL’Auditorium della Regione FVG (Via Roma 2) ospitagli incontri del Collegium dal 7 al 12 ottobre, dalle ore13 alle 14.30, e le Masterclasses dall’8 al 12 ottobre,dalle ore 11 alle 13. L’ingresso è libero.Il Collegium mira ad avvicinare al cinema muto lenuove generazioni. Le Masterclasses puntano invecea raffinare e sviluppare la tecnica dell’accompagna-mento per pianoforte dei film muti.

Mostra È visitabile al Teatro Verdi, fino a domenica 14, la mo-stra “Dickens in Italia”, curata da Laura Minici Zotti.

CatalogoIl catalogo delle Giornate 2012 è in vendita ( €10) allacassa del festival presso il Verdi oppure lo si può scari-care dal sito www.giornatedelcinemamuto.it.

Il festival e dedicato con affetto e rimpianto all'amica e collaboratrice Sara Moranduzzo.

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sabato 6 ottobre

Serata inauguralerealizzata con il sostegno di

LES AVENTURES DE ROBINSON CRUSOÉ(FR 1902; 13') di Georges Méliès.Accompagnamento musicale: MaudNelissen (piano), Yamila Bavio(flauti), Daphne Balvers (soprano sax),Frido ter Beek (percussioni, effetti).Narratore: Paul McGann.Nel 2011, un collezionista depo-sitò presso la Cinémathèque fran-çaise i suoi film infiammabili. Traquesti, incredibilmente, la versionemélièsiana del classico di Defoe dicui si conosceva fino ad oggi solo un breve fram-mento in pessime condizioni. Ora potremo apprez-zare nello splendore dei suoi colori quello che perl’epoca era un vero kolossal.

A seguire

THE PATSY (Fascino biondo) (US 1928; 78')di King Vidor, con Marion Davies, Orville Caldwell,Marie Dressler, Dell Henderson.Partitura composta e diretta da Maud Nelissen; eseguela FVG Mitteleuropa Orchestra.

ore 20.30 “Io sono una donna e sono piena dipunti di vista!” dichiara Pat (Ma-rion Davies), al corteggiatore dellasorella di cui è segretamente inna-morata. Lui la considera soltantouna bambina e, ignaro di esserel’oggetto dei suoi desideri, le offreconsigli per conquistare gli uomini.Pat è ormai decisa a diventare irre-sistibile “come la modella che fa lapubblicità alle calze”.The Patsy – scrive Kevin Brownlownel catalogo delle Giornate – è unmagnifico esempio di come unapièce teatrale possa essere agevol-mente trasferita sullo schermosenza tradire troppo le sue origini.Realizzato all’avvento del sonoro, cisi aspetterebbe che gli autori cer-

cassero di ridurre al minimo le didascalie, in realtàaccade l’opposto. Il film ne contiene a iosa e per lagran parte spassose – frutto dell’ingegno del più sti-mato scrittore di didascalie dell’epoca, Ralph Spence,che ebbe comunque un valido supporto nella fortu-nata omonima commedia di partenza scritta da BarryConnors. Si tratta perciò di un “silent talkie”, unodei migliori mai prodotti a Hollywood. E non è dif-ficile immaginare il desiderio del pubblico del 1928di udire i suoi beniamini pronunciare davvero questeargute battute di spirito.

domenica 7 ottobre

A COLPI DI NOTEA cura della Mediateca Pordenonedi Cinemazero; con il sostegno diBanca Popolare FriulAdria CréditAgricole.

WE FAW DOWN (US 1928; 21')LIBERTY (US 1929; 20')di Leo McCarey, con Stan Laurel,Oliver Hardy.Le orchestre delle scuole medie diPordenone e Cordenons si sfidanoa colpi di note accompagnando dalvivo queste due esilaranti comiche.

ore 20.30

Oliver!

OLIVER TWIST (US 1922; 75')di Frank Lloyd, con Jackie Coogan,Lon Chaney, Edouard Trebaol, Ge-orge Siegmann, Gladys Brockwell.

“Jackie Coogan, l’asso degli artistiminuscoli, sotto le spoglie di Oli-viero Twist, è assai piacevole …pare quasi che il Dickens abbia scritto per lui questoromanzo. I vari artisti lavorano a meraviglia, ed in-sieme al piccolo attore rendono questo film interes-sante e piacevole. La messa in scena è molto buona ecosì pure la fotografia, che è nitidissima ed eseguita aperfezione. Dato il grandioso concorso di pubblico,il film ottiene uno dei maggiori successi.” (La Rivi-sta Cinematografica, 8/1924)

ore 16.00 Il produttore di Oliver Twist, SolLesser, aveva bruciato il negativooriginale del film per recuperarnel’argento e nessuna copia risultavasopravvissuta, finché l’amico delleGiornate David Shepard – premioJean Mitry 1993 – non scoprì un35mm d’epoca in un archivio cine-matografico jugoslavo e lo restauròcon la collaborazione di JackieCoogan e dell’ottuagenario Lesser. Nel film Coogan riprende per ilruolo di Oliver la caratterizzazionedel Monello (1921) di Chaplin e ilragazzo mite e un po’ sprovvedutodel romanzo e della maggior partedelle trasposizioni cinematograficheviene rielaborato in funzione del-l’accattivante personalità sbarazzinaormai incarnata dal celebre “enfantprodige”.

A seguire

TWIST OLIVÉR (HU 1919; 55')di Márton Garas, con Sára Almási,Emil Fenyvessy, József Hajdú.

Recentemente riscoperto a Belgrado, quest’adatta-mento ungherese delle vicissitudini del piccolo or-fano dickensiano è davvero encomiabile e in grado direggere il confronto con qualsiasi altra versione con-temporanea in lingua inglese. La sua ingegnosa strut-tura si basa su una molteplice serie di flashback e suuna retrostoria che spiega molto prima che nel ro-manzo le ragioni dell’odio di Monks verso Oliver.

lunedi 8 ottobre

LA RAGAZZA CON LA CAP-PELLIERA (USSR 1927; 99')di Boris Barnet con Anna Sten, Vla-dimir Mikhailov, Vladimir Fogel,Ivan Koval-Samborskii.

Boris Barnet (1902-1965) definì ilsuo debutto come regista indipen-dente una “commedia della vitaquotidiana, dei costumi”. La sua scommessa era incentratasull’interpretazione degli attori e lapersonalità più intensa è ancor oggiquella di Anna Sten, qui interpretedella giovane modista Natasha chevive in campagna con il nonno etutti i giorni deve andare a Mosca per consegnare i cap-pelli da lei confezionati. Un giorno, incontra uno stu-dente in cerca di una sistemazione e i due contraggono

ore 20.30 un matrimonio fasullo per essere inregola con le disposizioni del Comi-tato Condominiale. Quando la pro-prietaria del negozio di cappelli,invece del compenso, rifila alla ra-gazza un biglietto della lotteria senzavalore (ma sarà quello vincente!), ilgiovane interviene per difenderla.La Sten portò sullo schermo sovie-tico un tipo completamente nuovo:una ragazza moderna, autentica.Era molto bella, ma soprattutto eradotata di talento. Solo con una starcome lei, Barnet poté inventare ilnuovo genere della commedia se-midocumentaria, rischiando di di-

menticare che il film era stato ordinato dalCommissariato popolare delle Finanze per promuo-vere la lotteria nazionale.

martedi 9 ottobre

THE SPANISH DANCER (Lagitana) (US 1923; 105') di Her-bert Brenon, con Pola Negri, Anto-nio Moreno, Wallace Beery,Kathlyn Williams, Adolphe Men-jou, Dawn O’Day.Speciale accompagnamento musicaleper chitarra.

“È questo un film che incatenal’attenzione del pubblico dalla prima all’ultima scena,senza … Il soggetto, tratto da Don Cesare di Bazan eridotto magistralmente per lo schermo, contienequanto occorre per entusiasmare il pubblico: senti-

ore 20.30 mentalismo, idillio, romanticismo.Pola Negri ha personificato la pas-sionale figura di Maritana in modoencomiabile; è stata perfetta in ogniscena. È questa indubbiamente unadelle sue migliori interpretazioni.Le è stato degno compagno AntonoMoreno, che ha creato divina-mente, mantenendosi sempre inuna linea austera e signorile la fi-

gura di Don Cesare di Bazan. Il film è stato messo inscena col solito sfarzo di costumi e di scenario, che èormai noto a tutti, quando si tratta di un film Para-mount.” (La Rivista Cinematografica, 21/1925)

giovedi 11 ottobre

PHONO-CINÉMA-THÉÂTRE(FR 1900; 75') di Paul Decauville,con Sarah Bernhardt, Cléo de Mé-rode, Brunin, Jeanne Chasles … Accompagnamento musicale per pia-noforte di John Sweeney; effetti spe-ciali: Frank Bockius, Romano Todesco.

Iniziata col Kinetoscope Edison, lalunga storia del cinema sonoro fa unprodigioso balzo in avanti a Parigi durante l’Esposi-zione universale del 1900. Tra gli spettacoli ivi presen-tati, il Phono-Cinéma-Théâtre è uno dei più riusciti siadal punto di vista tecnico che artistico. Mescola unamolteplicità di generi (film sonori sincronizzati col fo-nografo; danze e pantomime col solo accompagna-mento di un pianista o di un’orchestra) e presentaprestigiosi artisti della Comédie Française, dei teatri deiGrands Boulevards, del music-hall e del circo.

ore 20.30 THE VIKING (US 1928; 90') diR. William Neill con Donald Crisp,Pauline Starke, LeRoy Mason.

Anticipiamo la futura rassegna concui celebreremo il centenario dellaTechnicolor presentando il primolungometraggio interamente a co-lori e con soundtrack. Scriveva Va-riety il 26 dicembre 1928: “TheViking è un piacere per gli occhi

ormai stanchi del bianco e nero, che importa se il verdedel mare è troppo intenso? È comunque un coloresplendido, così come lo è tutto il resto, barbe com-prese. Nel ruolo della regina vichinga Pauline Starke èabbagliante: l’elmo che indossa è sempre intonato allagonna e il corpetto di scaglie e borchie metalliche sem-bra costantemente riverberare riflessi del medesimo co-lore. Le sfumature di verde e di bruno esaltano l’ororamato dei suoi capelli.”

mercoledi 10 ottobre

ore 20.30

Duomo di San Marco

LA PASSION DE JEANNED’ARC (FR 1928; 97')di Carl Theodor Dreyer con RenéeFalconetti, Eugène Sylvain, AndréBerley, Antonin Artaud.Partitura orchestrale composta daTouve R. Ratovondrahety ed eseguita dall’Orchestra eCoro San Marco.Direttore del coro: Roberto Spremulli.Voce bianca: Veronika Neucebauer, Irene Callegaro.Violoncello: Giuseppe Barutti. Organo: Andrea Tomasi.

Per realizzare questa grandiosa epopea storica, Dreyerottenne dalla SGF Société Générale de Films cartabianca e un budget illimitato. Il tema era irresistibile edi grande attualità: canonizzata nel 1920, Jeanne d’Arcsarebbe rimasta la santa nazionale più amata dai fran-cesi. Grazie all’interpretazione di Renée Falconetti (tut-tora universalmente riconosciuta come una delle piùgrandi della storia del cinema), il film trasmette esat-tamente quella che Roger Elbert ha definito la “terri-bile intimità” tra lei e i suoi aguzzini: “Per il pubblicomoderno, abituato a un tipo di cinema che affidal’emozione al dialogo e all’azione più che ai volti, unfilm come La passione di Giovanna d’Arco è un’espe-

rienza sconvolgente, così intima dafarci temere la rivelazione di segretiche forse non vorremmo conoscere… Esausta, affamata, infreddolita,costantemente intimorita, appenadiciannovenne al momento della suamorte, vive in un incubo dove i voltidei suoi persecutori si ergono comedemoni spettrali.” Per Cocteau ilfilm era come “un documento sto-

rico di un’epoca in cui il cinema non esisteva”.Touve R. Ratovondrahety: “Sono consapevole che è dapresuntuosi creare un ennesimo nuovo accompagna-mento musicale per il capolavoro di Dreyer, che ha giàispirato così tanti musicisti. Io ho dalla mia la fortunadi aver vissuto per otto anni a Orléans, dove il Festivalde Jeanne d’Arc è un evento molto amato e magnifi-camente celebrato ogni anno a maggio. Inoltre, la ‘So-lennité de Jeanne d’Arc’ è sempre una straordinarialiturgia annuale anche nella chiesa parigina in cui la-voro adesso: tutto ciò ha determinato l’atmosfera e lascelta del testo, che rappresenta la parte più difficile diquesto progetto. Il testo è in latino. Il vantaggio per lospettatore non latinista è di non dover obbligatoria-mente dare un significato ai testi, mentre l’immagina-zione, nutrita dalle immagini del film, può inventare,grazie alla particolare risonanza delle parole latine: loscopo è di non interferire con le ‘parole’ del film.”

venerdi 12 ottobre

DIE FREUDLOSE GASSE (Lavia senza gioia) (DE 1925; 151')di Georg Wilhelm Pabst con AstaNielsen, Greta Garbo, Agnes Ester-hazy, Werner Kraus, Henry Stuart.Pesantemente censurato all’epocadella sua prima distribuzione perl’esplicita sessualità, la violenza bru-tale e il suo incendiario finale, Diefreudlose Gasse rimane un film prezioso, denso di sfac-cettature e di risonanze, soprattutto in un periodo disconvolgimenti socio-economici come quello attuale.Ambientato nel 1921, il film rievoca il cruciale fer-mento degli anni del dopoguerra, quando gli austriacidovettero affrontare la disorientante nuova realtà so-

ore 20.30

ciopolitica dopo la dissoluzione del-l’Impero Austro-Ungarico e offreuno spaccato veritiero della societàviennese altamente stratificata, dovel’abbondanza, l’allegria e la gratifica-zione sono contrapposte alla fame,alla miseria e alla frustrazione.Pabst si avvalse di un cast interna-zionale che comprendeva la star da-

nese Asta Nielsen, l’attore teatrale e cinematograficotedesco Werner Kraus, la ballerina e artista di cabaretebreo-tedesca Valeska Gert e l’incantevole giovane at-trice svedese Greta Garbo, che sarebbe partita perHollywood nell’autunno dello stesso anno.Titolo dell’edizione italiana d’epoca: L’ammaliatrice.

sabato 13 ottobre

Evento finalerealizzato con il sostegno di

A WOMAN OF AFFAIRS (Destino) (US 1928; 97')di Clarence Brown con GretaGarbo, John Gilbert, Lewis Stone,Douglas Fairbanks Jr.Partitura scritta e diretta da CarlDavis; esegue la FVG MitteleuropaOrchestra.

Carl Davis: “La partitura è basatasu un pezzo per pianoforte di Lisztche musica i versi del Petrarca, il‘Sonnet de Pétrarque’ n. 123, nellarevisione degli Années de pèlerinage del compositore.Avevo usato questo brano nell’episodio della serie te-levisiva Hollywood dedicato agli scandali, quando sivede una scena d’amore tra la Garbo e John Gilberttratta da A Woman of Affairs – quella in cui lei perdel’anello. Quel brano per pianoforte è diventato labase dell’intero film.L’organico è di 18 elementi. Non ho impiegato per-

ore 20.30cussioni, per avere una maggioremorbidezza di suono, in sintoniacon le luci del film. Quando nonc’è Liszt, ho cercato un suono sofi-sticato che rendesse l’atmosfera del-l’Inghilterra di quel periodo. Quelladelle Giornate è la prima esecu-zione pubblica dal vivo della miapartitura.”

“Artisticamente siamo di fronte adun’opera notevolissima … Destino èun dramma psicologico e ClarenceBrown lo ha messo in scena conmolto tatto e notevole finezza d’os-servazione … In questo film v’è unasorprendente armonia tra soggetto,messinscena, tecnica, gioco di par-

ticolari ed interpretazione e il tutto non tradisce sforzidi sorta … risultando perfetto.” (Kines, 2/1930)

Domenica 14 ottobre, alle ore 16.00, A Woman ofAffairs viene riproposto con lo stesso accompagna-mento musicale all’interno della stagione musicale delTeatro Verdi. Serata fuori abbonamento. Informa-zioni e biglietteria: 0434-247624.