Flacco E- learning-e_la_mediazione_formativa

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  • 1. PIANO OPERATIVO NAZIONALE -OBIETTIVO D ANNUALITA 2010/2011- FSE 2010 cod.816 E-Learning e mediazione formativa Per costruire ambienti di apprendimento e gestirli in piattaforma moodle Esperti: Valentina Baldini,Maurizio Maggiora,Francesco Sicolo, Tutor: M.Celeste MaurogiovanniLocandina by F.S. 1

2. Questo corso si colloca nelle linee dazione del P.O.N. 2007-2013 competenze per lo sviluppo. In particolare Azione D1: interventi formativi rivolti ai docenti sulle nuove tecnologie della comunicazione.Titolo del progetto:E-learning e la mediazione formativaTutor:Esperti:prof.ssa Maurogiovanni M. Celeste Prof.ssa Baldini ValentinaProf. Maggiora MaurizioProf. Sicolo Francescoby F.S.2P.O.N. 2007-2013 Azione D1 3. Programma del corsoAttivit previsteContenuti Competenze specifiche MetodologieEspertoLuoghi Ore DatedidatticaAccoglienzaConoscenze delle TIC e di tecnologia didattica di baseComprendere limportanzaUtilizzo di schede esplicative; SicoloAula Multimediale 3h MercolediDidattica e e-learning:Le-learning e la mediazione formativa:panoramica delle-learning a scuolaCooperative learning. 15,00/ 18,00 19/10/2011 sugli aspetti teorici, comunicativi e pedagogiciDidattica e e-learning Le-learning e gli strumenti del web 2.0.: blog, i wiki, i Usare le-learning e gli strumenti del web 2.0 Utilizzo di schede esplicative; SicoloAula Multimediale 3h MercoledLa cultura della rete - il blogpodcast,nella didattica per realizzare un blog Esercizi di pratica; Cooperative learning.15,00/ 18,00 26/10/2011 Comunicazione e scrittura in rete.Didattica e e-learning Le-learning e gli strumenti del web 2.0. Usare le-learning e gli strumenti del web 2.0Utilizzo di schede esplicative; SicoloAula Multimediale 3h MercoledLa cultura della rete - il wiki, podcast Comunicazione e scrittura in rete.nella didattica per realizzare un wiki, unEsercizi di pratica; Cooperative learning 15,00/ 18,00 9/11/2011 podcastDidattica e e-learning:Learning object: definizione e struttura. Conoscere gli strumenti per Utilizzo di schede esplicative; Baldini Aula3h MercoledLearning Object (L.O.) Download della borsa degli attrezzi e relativarealizzare pacchetti didatticiEsercizi di pratica; Cooperative learningMultimediale 15,00/18,0016/11/2011 presentazioneDidattica e e-learning: Learning Object Xerte: editor di Learning Object Saper progettare un L.O. conUtilizzo di schede esplicative; Baldini Aula Multimediale 3h Mercoled Xerte Esercizi di pratica; Cooperative learning 15,00/18,0023/11/2011Didattica e e-learning: Learning Object Exelearning: editor di Learning Object Saper progettare un L.O. conUtilizzo di schede esplicative; Baldini Aula Multimediale 3h Mercoled Exelearning Esercizi di pratica; Cooperative learning 15,00/18,0030/11/2011Didattica e e-learning: MOODLE Struttura di una piattaforma MOODLE Installazione e configurazioneUtilizzo di schede esplicative;Maggiora Aula Multimediale 3h luned Esercizi di pratica; Cooperative learning 15,00/18,005/12/2011Didattica e e-learning: MOODLE Strumenti ed interazioni sincroni ed asincroniChat, forum, posta elettronicaUtilizzo di schede esplicative;Maggiora Aula Multimediale 3h luned Esercizi di pratica; Cooperative learning 15,00/18,0012/12/2011Didattica e e-learning: MOODLE Creare e gestire corsiTecniche di amministrazione Utilizzo di schede esplicative;Maggiora Aula Multimediale 3h Gioved Esercizi di pratica; Cooperative learning 15,00/18,0015/12/2011Verifica finaleLe-learningTest risposta multipla sui tre moduli Baldini Aula Multimediale 3h Marted I Learning ObjectMaggiora 15,00/18,0020/12/2011 La piattaforma Moodleby F.S.Sicolo3 4. L.C. Orazio FLACCO Bari a.s. 2010-2011P.O.N. 2010-2011Modulo a cura delprof. Sicolo Francesco 5. Lamentenonha bisogno,come un vaso,di essere riempita ma, piuttosto,come legna,di una scintilla che laccenda e vinfondalimpulso e un amore ardente perla verit. [ Plutarco, Larte di ascoltare ]by F.S.5 6. LA MEDIAZIONE FORMATIVA quale come quando dove - chiE-learningMediazione E-learning formativaby F.S. 6 7. Docente e il sapere professionaleMappa mediazione disciplinagiovane sapere formalesapere informale/non formaleE-learning affiancare e arricchire i percorsi formativi tradizionali.by F.S. 7 8. LA STORIA SOCIALE DELLUOMO ATTRAVERSO IL RAPPORTO CON I MEDIA4 svolte fondamentali nella storia della comunicazione umanaidentificano 4 tipi di societ:1. La societ orale2. La societ della scrittura3. La societ della stampa4. La societ elettricaIl passaggio dalluna allaltra hasempre comportato delle Rivoluzioni educativeMarshall Mc Luhan in La Galassia Gutenberg. Nascita delluomo tipografico, Armando Editore, ripercorre la storiasociale delluomo attraverso il rapporto con i media. by F.S. 8 9. Levoluzione della comunicazione by F.S. 9 10. Un primo sussidio didattico Frammento romano proveniente dai pressi di Trier.E databile al 200 a.C. e mostra una scuola dove linsegnante siede di fronte adue studenti mentre legge un rotolo di pergamena. Sulla destra un altrostudente arriva con la sua lavagnetta (il tablet PC o laptop) sulla quale potrscrivere. by F.S.10 11. Loggetto libro ha subito nel corso del tempo notevolicambiamenti dal punto di vista materiale e strutturaleCodex vs volumenhttp://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=EsAF3sQQzxA Rotolo di papiro Codex Sinaiticus III sec. d.c.Atto notarile del 1557 vergatosu pergamenaby F.S. 11 12. Non c nessuna icona da cliccare. E una lavagna a gesso by F.S.12 13. Il ruolo della scuola nella societEtimologia della parola scuolaLa Ratio Studiorum dei Gesuiti 1599Voci critiche sull Organizzazione scolastica tra il XIX e il XX secoloCrescono gli alieni nelle nostre scuole o aliena la nostra scuola?La scuola di Annaby F.S. 13 14. Etimologia della parola scuola Scuola deriva dal greco schol che vuol dire riposo. E questo perch nellantichit gli uomini, i soli che praticavano gli studi, essendo le donne escluse, trascorrevano i pochi momenti liberi dalle armi o dai lavori nei campi nellesercizio della mente: un riposo piacevole, uno svago ristoratore . by F.S. 14 15. La Ratio Studiorum dei Gesuiti 1599 Un modello scolastico che vive fino ai giorni nostriIn essa sono contenuti minute istruzioni operative, didattiche e dicomportamento, che anticipano linsieme dellintero armamento, materiale enormativo, (del)la scuola cos come la conosciamo oggi: divisione dellanno scolastico in semestri determinazione dellorario giornaliero delle lezioni impiego del registro modalit della correzione delle prove degli allievi della valutazione della pubblicazione degli esiti degli esami, ecc.by F.S.15 16. dipintoby F.S. 16 17. foto by F.S. 17 18. Voci critiche sullorganizzazione scolastica ieri Tra il XIX e il XX secolo Giovanni Vailati (1863/1906 filosofo e matematico): Uomini colti, insegnanti e studiosi di pedagogia ..non sembrano vedere lassurdit didattica, igienica e psicologica di ordinamenti scolastici che costringono i ragazzi a rimanere inchiodati, in media per cinque ore al giorno sui banchi di scuola, come se non vi fossero altri mezzi per ottenere gli scopi che si crede di voler raggiungere.Nello stesso senso si esprimevano Gaetano Salvemini (1873/1957), AugustoMonti (1881/1966)/e Luigi Einaudi (1874/1961). Di Monti si ricorda lintervento contro il sovraccarico delle materie e deicompiti a casa. Di Einaudi, insegnante di Liceo, noto il suo intervento sul Corriere dellasera in cui polemizzava contro gli orari lunghi (nel 1913 il liceo occupava iragazzi 24 ore la settimana). by F.S. 18 19. Voci critiche sullorganizzazione scolastica oggi2010 - Benedetto Vertecchi (sul riordino dei cicli scolasticci): siamo difronte ad una nozione ottocentesca del servizio scolastico, centrata sullacoincidenza tra orario della scuola e orario delle lezioni.Vertecchi cita in particolare la Finlandia come esempio di un temposcuola pi lungo del tempo lezione.Noi pensiamo allestensione del tempo scuola che la rete e gli strumenti dicomunicazione digitale permettono. by F.S.19 20. Divari digitaliCrescono gli alieni nelle nostre scuole o aliena la nostra scuola? I giovani di oggi, nativi digitali *, sono abituati a ricevere informazioni in tempo reale, a gestireprocessi parallelie multitask, a lavorare per immagini e suoni pi che su testi scritti, in costante connessione a internet. Essi danno molta importanza alle conoscenze informali.Se le statistiche nazionali e internazionaliparlanodi aumentocostantedellassenteismo, della violenzanellescuole, della dispersione, degli insuccessi, non il caso di fermarci a pensare se aliena lascuola cos come oggi?by F.S. 20 21. La scuola di AnnaRapporto sulla scuola in Italia 2010 ed. LaterzaMaria Teresa Mecchia by F.S.21 22. Studenti, insegnanti e nuove tecnologie:Una fotografia del presenteFondazione Agnelli - Rapporto sulla scuola in Italia 2010 Ed. Laterza by F.S.22 23. Dotazioni di ICT delle scuole italianeOcse-PISA 2006: 1 pc ogni 17 studentiMIUR a.s. 2007-08: 1 computer ogni 10 studenti Computer scolastici connessi a INTERNET85,9% per il MIUR in Europa 86,7%dal 2000 al 2008 il MIUR ha impiegato 260 miliardidi euro by F.S. 23 24. Studenti e ITCdigital nativesI giovani nati a partire dai primi anniNovanta, cresciuti nel mondo di Internet e delleICT, mostrano abilit cognitive frutto di unapprendimento non formale e dimostrano unacapacitdisvolgere pi compiticontemporaneamente (multitasking).by F.S.24 25. Insegnanti e ITCTutte le indagini condotte (utile lindagine IARD)sul tema concordano sul dato che solo unaminima parte (10%) dei docenti non dispone di unPC o di PC collegati a Internet.Per la frequenza duso: 47% tutti i giorni84% almeno una volta a settimana.Gli uomini (68%) superano le donne (41%).by F.S.25 26. Insegnanti e ITC a scuolaun problema di atteggiamento culturaleSe relativamente alto , infatti, il consenso peruna definizione delle tecnologie comeelemento importante della didatticamoderna (57,4%),Bassissima (appena 6%) la convinzione che sitratti di un supporto insostituibile per illavoro dellinsegnanteby F.S. 26 27. Dagli atteggiamenti culturalialla praticaLuso delle ICT per documentarsi e preparare le lezioniriguarda meno del 40% degli insegnanti,insomma, la rete come enciclopedia virtuale;quello per comunicare con altri docenti o per corsi diformazione on-line si attesta su percentuali ancora pibasse: 12,4% e 7,1%.Pressoch assente dallorizzonte lutilizzo a scopididattici e di apprendimento delle possibilit di lavorocooperativo offerte dal Web2.0 inclusalapartecipazione attiva degli allievi. by F.S. 27 28. Elementi di riflessione la diffusione dei media con la loro potenzacomunicativa/educativa/formativa la Scuola (non) (pi) la sola Agenzia Educativa/Formativa le tecnologie presenti sul mercato sono ormai di uso comune tra inostri studenti ma stentano ad assumere un ruolo positivo nellaScuola il tempo e lo spazio scolastico cos come sono intesi oggi non sonoin grado di favorire una esperienza scolastica tesa ad unapprendimento collaborativo e alla creazione di comunit educativepi ampie (rete).by F.S. 28 29. Dove sta andando la scuola?Tra un quarto di secolo cosa distinguer le scuole da quelledi oggi?I sistemi scolastici stanno perdendo, se purlentamente, il monopolio dellistruzione.Simpara molto anche fuori dalla scuola e secondomodalit non scolastiche. (sapere formale, nonformale, informale)by F.S.29 30. Studi e ricerche Schooling for Tomorrow Personalizing Education I sei scenari dellOCSENel 2006 viene presentata la ricerca sulle scuoledel futuro:I sei possibili scenari sono raggruppati a due a due intre categorie: conservazione dello status quo ri-scolarizzazione o rilancio della scuola de-scolarizzazioneUn giorno di scuola nel 2020 Convegno internazionale organizzato dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo di Torino, marzo 2009by F.S. 30 31. I due scenari dello status quoI sistemi scolastici esistenti mantengono le loroprincipali caratteristiche, per scelta politica o perincapacit di realizzare cambiamenti sostanzialiPrimo scenario: Permanenza dei sistemi scolastici burocraticiSecondo scenario: Il collassoby F.S. 31 32. Scenario dello status quoPrimo scenario: Permanenza dei sistemi scolastici burocraticiLo scenario costruito sulla convinzione che i sistemiscolastici vigenti sono solidi e che la burocrazia scolasticaresta il perno di tutto il meccanismo scolastico.Le tecnologie dellinformazione e della comunicazione (TIC)continuano a diffondersi, senza per alterare gli assettiistituzionali.Gli insegnanti formano un corpo compatto, efficacementerappresentato da sindacati e da associazioni politicamenteinfluenti. by F.S.32 33. scenario dello status quoSecondo scenario il collassoPresuppone che le riforme intraprese per tenere in vita gliattuali sistemi scolastici porteranno alla lunga al crollo deisistemi.LOCSE usa il termine disintegrazione:- scomparsa degli insegnanti, conseguenza delrapido invecchiamento della professione e degliinsoddisfacenti livelli di motivazione dei docenti, semprepi attratti da altre diverse e pi appetibili opportunit dilavoro. by F.S. 33 34. I due scenari di ri-scolarizzazionePrimo scenario: Le scuole centri di socializzazioneSecondo scenario: Scuole come organizzazioni ch apprendonoby F.S.34 35. scenario di ri-scolarizzazione Primo scenario: Le scuole centri di socializzazioneQueste simpongono come fulcro della comunit locale e si allontano dalmodello tradizionale, imperniato sullo svolgimento di programmidinsegnamento predeterminati e da erogare uniformemente su tutto ilterritorio nazionale.Le scuole saranno uno strumento per compensare la frammentazione dellefamiglie e delle comunit; diventeranno e saranno percepite come centri per latutela e la promozione del capitale sociale.Le scuole diventano poli per listruzione permanente.Il prestigio (e il reddito) degli insegnanti trarrebbe beneficio da questa nuovacentralit. by F.S. 35 36. scenario di ri-scolarizzazione Secondo scenario:Scuole come organizzazioni che apprendonoRecupera la funzione cognitiva della scuola e ne ristabilisce il ruoloindispensabile, ma nella prospettiva delineata dalle ricerche sullo sviluppo dellamente condotte nel corso del XX secolo.Le scuole diventeranno centri nei quali esistono e si sviluppano le condizionifavorevoli per avviare gli studenti lungo nuovi percorsidapprendimento, individuali e collettivi.In questa operazione un posto centrale sar assegnato alle TIC.Per gli insegnanti si aprono prospettive di sviluppo professionale, ma ancheaccentuata mobilit da e verso altre professioni. by F.S. 36 37. I due scenari di de-scolarizzazionePrimo scenario: Reti dapprendimento e societ di retiSecondo scenario: Estensione del modello di mercato by F.S. 37 38. scenario di de-scolarizzazione Primo scenario: Reti dapprendimento e societ di retiDeriva dallo sviluppo dellemergente societ della rete esi fonda sul presupposto che si possa imparare facendoprogressivamente a meno dellistruzione scolastica infavore di una moltitudine di reti di apprendimento.La figura tradizionale dellinsegnante destinata ascomparire, mentre si svilupperanno nuove professionidellistruzione.by F.S. 38 39. scenario di de-scolarizzazione Secondo scenario:Estensione del modello di mercatoLultimo scenario prevede che listruzione assuma sempre pile sembianze di un mercato.Le scuole tradizionali sopravvivranno, ma in un mercatodellapprendimento nel quale molte nuove agenzie formativesaranno sollecitate ad entrare.Lo Stato non eserciter pi una funzione di indirizzo e dicontrollo.Il mercato chieder nuovi profili di professionistidellinsegnamento. by F.S. 39 40. Nessuno dei sei scenari, avverte lOCSE, si realizzer mai in forma pura. Anzi, in una certa misura, lacontaminazione tra elementi dei diversi scenari sar inevitabile(e auspicabile). by F.S.40 41. Le funzioni della scuola * 4 possibili scenari1) Diversificazione nellerogazione dellistruzione:le scuole manterranno le loro attuali funzioni, maperderanno il monopolio dellistruzione perlavvento di nuovi soggetti erogatori di servizieducativi* 2002- Rapporto del National College for School Leadershipa cura di Riel Miller F.S. bye Tom Bentley 41 42. 2) Modernizzazione della scuola:le scuole riusciranno a mantenere sia le loro funzionisia il loro monopolio, perch riusciranno atrasformarsi e diventeranno capaci di impartireinsegnamenti personalizzatiby F.S.42 43. 3) La scuola come parametro di riferimento:le scuole perderanno il monopolio a favore di altreagenzie, ma assumeranno una nuova funzione , quelladi parametro di riferimento per tutti gli altri entierogatori dei servizi educativiby F.S. 43 44. 4) La scuola mediatrice dellapprendimento:le scuole manterranno soltanto la funzione discreening o di selezione. Laula scomparir e allescuole sar affidato il solo compito di validare gliapprendimenti degli studenti e operare comeregolatrici e fonti di informazione per i nuovierogatori dei servizi educativi.by F.S.44 45. Principi guidaNel coniugarsi al futuro, la scuola dovrebbe muoversi lungoqueste direttrici: creare una scuola per leconomia della conoscenza (senzafarsi sedurre dallidea che sia esistita una et delloro dellascuola a cui ritornare - immutabilit) modificare le logiche di apprendimento dei natividigitali la centralit degli insegnanti (migranti digitali) by F.S.45 46. Quale ruolo per la scuola nella societdella conoscenza oggiLa scuola (in Italia) listituzione pi conservata (e nonconservatrice).Da secoli identica a se stessa. deve uscire dalla rischiosasituazione di stallo: una istituzione che trasmette cultura da una generazione allaltra, una istituzione che garantisce continuit e stabilit nel tempo, una istituzione che come organo di riproduzione della societ stessa, per riuscire nei suoi scopi "conservativi", dovrebbe evitare fluttuazioni troppo rapide nellincorporare e trasmettere novit.by F.S. 46 47. La scuola deve farsi carico di interagire - con dinamismopropositivo - con il territorio, e di accogliere le sollecitazioniculturali provenienti dalla societ-comunit, altrimenti rischiauna pericolosa marginalizzazione Anche tenendo conto della tecnologia che oggi incide a fondo sullanostra cultura e sulla stessa epistemologia [G. Longo, Informatica,cultura e apprendimento, in Dossier: Strumenti per la scuola. ITER.Ist. Treccani, a. II, n. 6 (sett.-dic.99]. La formazione diventa il nodo, centrale in tutte le societ avanzate[Libro Bianco Istruzione U.E., Bruxelles, 1996] Per dominare il cambiamento occorrono conoscenze approfondite especifiche abilit (skills. by F.S. 47 48. Compito dei docenti anche insegnare ad accedere e a muoversi agevolmentenellimmenso mondo della conoscenza, facilitare luso dei saperi incontinua evoluzione guidare gli alunni dalla cabina delle carte marine, fare in modo chenon naufraghino [J. London, Martin Eden] e questo non pu avvenire soltanto nella formatradizionaleby F.S.48 49. Non solo libri nella scuola del nuovo millennio La conoscenza si raggiunge non pi solo sui libri ma sui media audiovisivi e informatici con:costi sempre pi bassieccezionale velocit di aggiornamentomaggiore funzionalit ai bisogniimpressionante presa sul pubblico Oggi, raggiungere le fonti primarie dei saperi e dellinformazione significa: 1. mettere in discussione il monopolio del supporto cartaceo, 2. moltiplicare le competenze di accesso ai diversi media, 3. orientarsi in sistemi non canonici di organizzazione della conoscenza, 4. elaborare criteri di selezione su tipologie di documenti non usuali.by F.S. 49 50. E-learning al servizio della didatticaby F.S.50 51. Dalla F.A.D. alle-learning: evoluzionePeriodoMedia utilizzati Qualitdellinterazione PrimaDal 1830 allaMateriali cartaceiBassagenerazione met degli annispediti per posta 60 del secolo successivoSecondaDalla seconda Tecnologie dellamediagenerazione met degli annicomunicazione 60 alla prima(radio, TV,met degli anni telefono) 80 del XX secolo Terza Dalla met degliNuove tecnologie Altagenerazioneanni 80 fino addellingormazion oggi e e dellacomunicazione(TV satellitare, reti telematiche)by F.S.51 52. Non mai troppo tardi Alberto Manzi http://youtu.be/l04yEbxudf8 La Scuola Radio Elettra di Torinoby F.S.52 53. E-learning?Da Wikipedia (it):Per e-learning, in italiano teledidattica[si intende la possibilit di impararesfruttando la rete internet e la diffusione di informazioni a distanza;Lapprendimento supportato dalle tecnologie della rete.http://it.wikipedia.org/wiki/E-learningLa definizione della UE: le-learning listruzione di domaniLe-learning lutilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di Internet permigliorare la qualit dellapprendimento agevolando sia laccesso alle risorse e aiservizi, sia gli scambi e la collaborazione a distanza, quindi perprogettare, distribuire, selezionare, amministrare, supportare e diffonderelaformazione, anche attraverso percorsi formativi personalizzati. http://www.elearningeuropa.info/it/?by F.S. 53 54. Il Consiglio dellUnione europea, riunito a Lisbona nel marzo 2000, invitava igoverni nazionali a una rapida accelerazione informatica per adottare i livelliformativi e informativi necessari per la Societ europea del terzo millennio.Sulla base di tali orientamenti la Commissione europea ha adottato liniziativae-learning pensare allistruzione di domani:tutti gli stati membri sono stati invitati a perseverare negli sforzi concernentileffettiva integrazione delle ITC nei sistemi di istruzione e formazione, e asfruttare pienamente le potenzialit di internet, degli ambienti multimedialie di apprendimento virtuale per migliori e pi rapide realizzazioni dieducazione permanente.Le Linee guida del Governo per lo sviluppo della societ dellinformazionedel Ministro per linnovazione dichiarano che la formazione erogata via e-learning uno dei dieci obiettivi del Piano di Governo: almeno un terzo dellaformazione nella pubblica amministrazione sar disponibile on-line entro il2005.by F.S.54 55. Le competenza chiave by F.S. 55 56. Il concetto di e-learningnon deve essere ridotto a quello di semplice trasferimento dicontenuti formativi attraverso una rete di telecomunicazione;(e-learning 1.0)deve essere visto come un modo di concepire la didattica cheaccresca il valore dellinsegnamento tradizionale conlintegrazione delle tecnologie della comunicazione;alle innovazioni tecnologiche devono corrispondere ancheinnovazioni didattiche, per cui emerge la necessit dimodificare il modello delleducazione: non con lintento disostituire, bens di affiancare e arricchire i percorsi formativitradizionali. by F.S.56 57. Glossario Glossario Elearning Osservatorio TecnologicoLink on-lineLink off-lineby F.S.57 58. Apprendere al tempo del web 2.0Lavvento delle-learning e la diffusione del web 2.0hanno rivoluzionato interamente i modelli, lemetodologie e gli strumenti della didatticatradizionale.Le parole chiave sono: partecipazione e condivisione frammentazione e ricomposizione degli spazi, deitempi e dei modi. by F.S.58 59. Le nuove tecnologie hanno ampliato Le occasioni di formazione Le modalit della formazione Lefficacia della formazione by F.S. 59 60. Mappa didattica e web by F.S. 60 61. Il vecchio e il nuovo Una rivoluzione nei modi di apprendereby F.S. 61 62. apprendere by F.S. 62 63. Modello di formazioneby F.S. 63 64. Collaborare - Cooperareby F.S. 64 65. Nuovi siti e servizi web 2.0 by F.S. 65 66. by F.S. 66 67. Nuove parole by F.S. 67 68. Social networkingby F.S. 68 69. Mappa apprendimento studenti con i nuovi media by F.S. 69 70. Il modello dellinsegnante in reteby F.S.70modello dellinsegnante in rete 71. Necessit di trasformazioni radicaliNon possiamo continuare a pensare alla scolarizzazione eallapprendimentocos come sono oggi organizzati:unaula, quattro pareti, libri di testo tradizionali, lezioni excathedra, interrogazioni, voti, esami, il tutto svolto entro tempirigidamente stabiliti.Abbiamo provato a migliorare ogni aspetto dellattuale sistemaeducativo: vedi lintroduzione di nuovi curricoli, pi esami, piaccountability, pi sviluppo professionale, miglior impiego dellerisorse.Tuttavia, i miglioramenti ottenuti nei risultati dellapprendimentosono risultati marginali.by F.S. 71 72. Nuove e vecchie competenzeLa nuova economia dellinformazione richiede lo sforzo di educaretutti i giovani e di rendere leducazione universale.I giovani hanno bisogno di qualcosa di pi di leggere, scrivere e fardi conto. by F.S.72 73. APPRENDIMENTO = f (CONTENUTO, MOTIVAZIONE, TEMPO)Marshall S. Smith: Penso che la definizione: APPRENDIMENTO = f (CONTENUTO, MOTIVAZIONE, TEMPO) sia unutile semplificazione dei fattori che incidono sullapprendimento.by F.S.73 74. I contenuti includono gli insegnanti (conoscenza, energia), il curricolo(contenuti e abilit) e la pedagogia.La motivazione ha una variet di componenti compreso la reattivitdello studente (salute, fiducia in s, livello di attenzione, autocontrollodel proprio apprendimento).Il tempo si riferisce alla quantit di tempo necessaria a un determinatostudente per imparare un determinato contenuto. Il tempo variaprincipalmente in relazione alle precedenti conoscenze, alle abilit nelsettore in cui impegnato ad apprendere.Lorario scolastico non dovr essere fissato in maniera rigida e soltantoallinterno della scuola, in futuro lo studente deve potersi portare lascuola appresso.E assolutamente necessario modificare tutte e tre le componenti: contenuti, motivazione, tempo.by F.S. 74 75. Immigranti e nativi digitali: Capacit comunicative e stili di ammprendimentoDigital immigrants Digital native Codice alfabeticoCodice digitaleApprendimento Multitasking Apprendimento lineareCondividere e creare la Stile comunicativo uno a conoscenza (Mp3 Wikipedia) moltiApprendere ricercando Apprendimento pergiocando esplorando assorbimento Esternalizzazioniedellapprendimento InternalizzazioneComunicazione versus riflessioneriflessione Autorit del testo No autorit del testomulticodicalitPrimo leggereConnettersi navigare edby F.S. esplorare75 76. Confronto tra vecchi e nuovi metodi di apprendimentoLe modalit con cui i nativi digitali apprendono sono completamente diverse da quelle chela scuola tuttora utilizza. Alcune delle principali trasformazioni. Dai vecchi ai nuovi modi di apprendere Dagli apprendimenti imposti e Agli apprendimenti motivati, partecipati, subiti creativi Dal controllo esterno (esami, voti,Allautocontrollo (questionari, feedbck, ripetenze,bocciature, punizioni) adesione alle norme) Dallapprendimento in uno spazio Allapprendimento in un contesto reale: virtuale: Immobilit-circolazione limitataSpazio condiviso, circolazione illimitata Lentezza del testo scrittoImmediatezza Condivisione ridotta Importanza delle interfacce grafiche Scarso feed backCostante feedback Punizioni individuali Sanzioni collettive Dalle conoscenze disciplinari Alle competenze Dallapprendimento-consumoAllapprendimento-partecipazione Dallapprendimento uno-a-uno Allapprendimento molti-a-molti (many- (peer-to-peer) by F.S. to-many) 76 77. mappa by F.S. 77 78. by F.S. 78 79. Il docente nella scuola che educa e istruisce Nel processo di apprendimento, e sar assolutamente indispensabile,imprescindibile, la mediazione culturale, il tutoring cognitivo, cio Lopera del docente! Il docente deve, comunque, compiere la sua rivoluzione culturale! by F.S. 79 80. Nuovo spazio alla funzione del docenteNuovo mediatore didattico, regista daula, tutor del processo diapprendimentoProgettista e gestore di percorsi formativi complessi, dove elementodistintivo risulta essere la competenza nellindividualizzazionedellinsegnamento e nelluso delle tecnologie a fini didatticiOperatore consapevole di una nuova epistemologia delle disciplinaSelezionatore di conoscenze e competenzeElaboratore di nuove strategie didattiche ch conducano alla conoscenzaattraverso lazione di gruppoSuggeritore di metodologie euristiche, attive, induttive: lavoro cooperativoe collaborativo, analisi di casi, problem solving, didattica laboratorialeCentro attivo della strategia tesa a conseguire le competenze fondamentaliper il domani: imparare ad imparare progettare e comunicare collaborare e partecipare risolvere problemi individuare collegamenti e relazioni acquisire e interpretare linformazioneby F.S. 80 81. by F.S. 82 82. by F.S. 83 83. by F.S. 84 84. Le ICT migliorano gli apprendimenti?! Slide presentata nel 2009 al Convegno: Da Socrate a Googleby F.S. 85 85. Le ICT migliorano gli apprendimenti?Levidenza empirica a favore dei benefici che le ICT possono portare aglistudenti non ancora sufficiente.Tuttavia non esistono nemmeno casi di esperienze di integrazione delleICT nella scuola dimostratesi fallimentari in termini di apprendimento.Anzi, come emerge dal rapporto New Millenium Leaners 2009, esiste unachiara relazione positiva fra i punteggi PISA in scienze e il numero dianni desperienza che i ragazzi hanno con il computer a casa e a scuola.Il rapporto Impact 2006 (Regno Unito, 4 paesi scandinavi, Paesi Bassi)mette in luce che lintroduzione delle ICT nella scuola ha portatorisultati positivi in termini di motivazione e di interesse per il lavoroscolastico da parte degli studenti.by F.S. 86 86. Sul piano degli apprendimenti un esempio interessante viene dallaricerca-azioneDANT-Didatticaassistitadalle nuovetecnologie, realizzata nelle scuole elementari del trentino persviluppare e introdurre una metodologia di apprendimento basata suivideogiochi.Sempre nel trentinoProgetto DIDADUEZERO: una ricerca-azione per sperimentare lutilizzodel web2.0 come strumento che favorisce i rapporti tra scuola e territorio.Qui di seguito una delle esperienze condotte:Stranieri da sempre- costruire mappe interculturali del territorioAnche noi non siamo da meno: Cyber-cl@sse: studiare con le TICby F.S. 87 87. UNA RIVOLUZIONE NEI MODI DI APPRENDERE by F.S. 88 88. La COMMISSIONE EUROPEA ha dle-learning come:il nuovo modo di studiare reso possibile dalletecnologie dellinformazione e della comunicazione.Con tale espressione si indica, quindi, luso della tecnologia per: progettare distribuire selezionare amministrare supportare diffondere la formazione realizzando percorsiformativi personalizzati. by F.S.89 89. E-learning 2.0Come integrazione alla didattica tradizionale: I contenuti diventano sempre disponibili, ( bene coinvolgere gli studenti stessi nella costruzione, aggiornamento ed integrazione). Tutto questo allevia la ripetitivit liberando energie per la riflessione, interazione, ricerca.Come supporto alle attivit di recupero: basti pensare a quanto investe una scuola in corsi I.D.E.I equanto, purtroppo, investono le famiglie in lezioni private. Gialcuni Istituti Superiori hanno attivato i corsi di recupero on linerendendo pi fruibile e meno dispendiosa questa attivit, anchein termini di tempo per studenti e docenti.Come erogazione di servizi relativi ad argomenti extracurricolari omultidisciplinari:alcuni esempi possono essere lorientamento in entrata ed inuscita, leducazione alla salute, allambiente, la patente per ilciclomotore, la prevenzione alla tossicodipendenza, ecc., tutteattivit che sono istituzionalmente richieste ma che non hannone tempi n F.S.by spazi propri. 90 90. Lera del docente 2.0Gestire la conoscenza ai giorni nostri significa gestire lacomplessit delle-learning caratterizzata dalle molteplicistrutture di comunicazione. Secondo una indagine di EDU TECH il 40% di docenti dichiara che il web favorisce linterazione con gli studenti, diventando sempre di pi uno strumento indispensabile per lo sviluppo delle loro competenze. Di contro, quasi il 30% degli insegnanti afferma che Internet non aiuta a fare il docente, essendo una perdita di tempo e un pericolo per la seriet della ricerca didattica. by F.S.91 91. Allinizio del 21 secolo si assistito ad una svolta ulteriore allinternostesso di Internet, con conseguente influenza sui modelli della conoscenzae dellapprendimento.Ci si riferisce al passaggio indicato comunemente con lespressione web2.0, che comincia a diffondesi a partire dal 2004 e che sottolinea un decisivocambiamento nel rapporto tra lutente e la rete, nel senso di unaccresciutapartecipazione attiva da parte del primo.Gli utenti diventano soggetti-autori in un contesto di condivisione ocollaborazione: Internet sempre meno un luogo in cui si ricercanoinformazioni sempre pi un luogo in cui si costruiscono contenutipersonali con strumenti come i blog e i wikis, si condividono risorse e sicomunica in forme pi coinvolgenti tramite strumenti comepodcast, instant messager, servizi di condivisione di foto o filmati.Il web 2.0 caratterizzato dal cosiddetto social networking.by F.S.92 92. Mappa concettuale Strumenti per le-learningProduzione audio Produzione graficaProduzione video Content Management SystemProduzione animazioni Strumenti per la produzioneStrumenti di simulazione autoringStrumenti per le-learningStrumenti per lapprendimentochat Learning Management Systemconferenze on-linee-portfoliotest Learning Content Management System BlogWiki classi virtuali Podcastby F.S. 93 93. by F.S. 94 94. The machine is Us/ing Usby F.S.95 95. Il Progetto Classi 2.0http://youtu.be/fZFWzkqOCvc Il mobile learning un elemento importante per la dilatazione spazio/tempo dellesperienza educativa che va oltre la classe. http://youtu.be/FWabv00OgVMProgettiby F.S. 96 96. Una esperienza in classe con gli strumenti del web 2.0 Liceo Classico G.Garibaldi Palermo https://docs.google.com/Doc?id=ajbh3pcdtkfq_1259g295pm9kNuovi ambienti di apprendimento: Ipad alla Cecco Angiolieri di Siena http://youtu.be/fZFWzkqOCvc by F.S. 97 97. Piattaforma di E-learning delLiceo Scientifico Statale R. Nuzzi di AndriaIl progetto Cyber-cl@asse: studiare con le TicdellaScuola secondaria di 1 grado Michelangelo - Bari by F.S. 98 98. Non c nulla di pi difficile e pericolosoche introdurre un nuovo ordine dicose, poich il cambiamento ha per fierinemici tutti coloro che si trovano benenelle vecchie condizioni e solo tiepididifensori tra quelli che si troverannomeglio nelle nuove.Macchiavelli by F.S. 99 99. GRAZIE!Arrivederci al prossimo incontro. by F.S.100