FITOPATOLOGIA MEDODI DI DIFESA DELLE PRODUZIONI … OLIVO2.pdf · fitosanitari secondo uno schema...
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PRINCIPI DI FITOPATOLOGIA
DEFINIZIONE MALATTIA:insorgenza nelle pianta di processi fisiologici anormali di tipo persistente o semipersistente che ne riducono il valore economico o l’aspetto estetico
PRINCIPI DI FITOPATOLOGIA
DIFFERENZA TRA LESIONE E MALATTIA
LESIONE: è un’alterazione improvvisa di struttura o funzione causata da un fattore irritante discontinuo (ferite, composti tossici, ecc.)
MALATTIA: è il prodotto di un mutuo conflitto e di una costante reciproca influenza tra la pianta e il patogeno
PRINCIPI DI FITOPATOLOGIA
MALATTIE INFETTIVE
(PARASSITARIE)
Batteri
VirusFitoplasmiFunghiNematodiAlgheProtozoi…
MALATTIE NON INFETTIVE
(NON PARASSITARIE)
Vento
Grandine neveAnormale illuminazioneStress termiciStress idriciCarenze e eccessi minerali Inquinanti fitotossiciFerite
PRINCIPI DI FITOPATOLOGIA
MECCANISMO DI ATTACCO
1-PENETRAZIONE: i patogeni superano le barriere protettive esterne
2-COLONIZZAZIONE: i patogeni si moltiplicano e diffondono all’interno
PRINCIPI DI FITOPATOLOGIA
DANNI DEI PATOGENI
DIRETTI: perdita del prodotto e/o della pianta
INDIRETTI: alterazioni nelle fasi di trasformazione e
Conservazione
Ridurre i danni usando mezzi agronomici di cura e
prevenzione e impiego di fitofarmaci nel rispetto delle
normative
MEZZI DI DIFESA
L’agricoltura spesso non riesce a prescindere dall’utilizzo di prodotti fitosanitari per al difesa delle colture. Questo però deve avvenire nel rispetto delle regole per contenere gli effetti negativi sull’uomo, sugli animali e in generale su tutti gli organismi che contribuiscono alla biodiversità ed al mantenimento di un equilibrio biologico nei campi
MEZZI DI DIFESA
METODOLOGIA
DI DIFESA
LOTTA A CALENDARIO
LOTTA GUIDATA
LOTTA BIOLOGICA
LOTTA INTEGRATA
MEZZI DI DIFESALOTTA A CALENDARIO
LOTTA CHIMICA SEMPLICE prevede l’utilizzo dei prodotti
fitosanitari secondo uno schema fisso prestabilito
Basata sull’utilizzo di un prodotto fitosanitario in una
determinata fase fenologica indipendentemente dalla
presenza effettiva del parassita da combattere
Si fa riferimento alle caratteristiche del prodotto (a largo
spettro, sistemico…) prevedendo la sequenza degli
interventi in funzione, anche , della persistenza del prodotto
MEZZI DI DIFESALOTTA A CALENDARIO
CONSEGUENZE NEGATIVE
• Fitofagi divenuti resistenti ai fitofarmaci
• Scomparsa di specie utili
• Moria di insetti pronubi
• Aumento casi di intossicazione da fitofarmaci
• Aumento dei rischi igenici-sanitari e dell’inquinamento
• Aumento delle spese aziendali
MEZZI DI DIFESALOTTA GUIDATA
LA LOTTA CHIMICA GUIDATA prevede l’utilizzo di prodotti
fitosanitari al superamento di una soglia di tolleranza
riferendosi a bollettini informativi e servizi di avvertimento
I prodotti fitosanitari sono scelti considerando quelli che
sono gli effetti secondari e tossici per l’uomo
Si cercano informazioni che possono essere utili come
trappole a feromoni o cromotropiche ma anche
informazioni meteorologiche
MEZZI DI DIFESALOTTA GUIDATA
Si limita l’utilizzo del prodotto chimico solamente quando è
strettamente necessario e quando la probabilità dell’attacco
è più alta non si fanno spese inutili
TRAPPOLE
Usate come mezzi di monitoraggio per stimare la densità di
Popolazione degli insetti dannosi e per individuare i
momenti in cui intervenire efficacemente con insetticidi
Anche nel caso del DISERBO possiamo intervenire quando
il grado di infestazione delle malerbe ha superato la soglia
di tolleranza
MEZZI DI DIFESALOTTA BIOLOGICA
LA LOTTA BIOLOGICA prevede l’utilizzo dei mezzi biologici,
biotecnici, metodi colturali e varietà resistenti, mentre
esclude l’impiego di prodotti chimici di sintesi
“Lotta fatta usando organismi vivi” trae beneficio
dall’antagonismo delle diverse specie nella lotta contro i
fitofagi e i patogeni nemici delle piante. Gli antagonisti
naturali possono essere già presenti sulla coltura o immessi
atificialmente (provenienti dalle biofabbriche)
MEZZI DI DIFESALOTTA INTEGRATA
LA LOTTA INTERGRATA prevede l’utilizzo integrato di
diversi mezzi biologici, biotecnici e mezzi colturali.
Gli interventi chimici vengono effettuati al superamento
della soglia di tolleranza.
Inoltre si deve tener conto:
• dello stato nutrizionale e delle concimazioni
• dello stato idrico e di eventuali stress della pianta
• dell’utilizzo di mezzi alternativi alla chimica
• di mezzi meccanici che coadiuvano la difesa
MEZZI DI DIFESALOTTA INTEGRATA
Il diserbo chimico va integrato con appropriate tecniche agronomiche come il diserbo meccanico, falsa semina, pacciamatura
VANTAGGI DELLA LOTTA INTEGRATA
•PER L’AMBIENTE: meno prodotti meno residui•PER GLI OPERATORI: meno rischi di intossicazione e quindi migliori condizioni lavorative•PER I CONSUMATORI: prodotti meno trattati e più salubri•PER L’ IMPRENDITORE: contenimento dei costi
MEZZI DI DIFESALOTTA LEGISLATIVA
LEGISLAZIONE
In ogni paese gli ordinamenti legislative devono
regolamentare il comportamento interno con lotta
obbligatoria, certificazioni fitosanitarie, controlli
Fitosanitari alle importazioni.
Deve anche regolamentare gli scambi commerciali con
norme doganali ben precise
MALATTIE BATTERICHEROGNA DELL’OLIVO
Batteriosi causata da Pseudomonas syringae subsp.
Savastanoi
SINTOMATOLOGIA
La malattia si manifesta su tutti gli organi epigei e ipogei
ma soprattutto nei rami giovani.
Si formano escrescenze di forma sferoidale (da pochi mm
a parecchi cm), brunastri, con aperture per facilitare l’uscita
dei batteri
MALATTIE BATTERICHEROGNA DELL’OLIVO
DIFFUSIONE
I batteri vengono trasportati dall’acqua piovana o dall’
irrigazione soprachioma.
MEZZI DI LOTTA
Lavorazioni del terreno
Drenaggio
Concimazioni equilibrate
Anticipare le operazioni di potatura
In primavera il rame protegge la pianta dai freddi e dagli
agenti meteorici
Misure di natura
preventiva
INSETTI
Attraversano diversi stadi di sviluppo
INSETTI A SVILUPPO DIRETTO
Uovo neanide-ninfa adulto
Es. rincoti (cicaline, cocciniglie, cimici…), acari
INSETTI A SVILUPPO INDIRETTO
Uovo larva/neanide pupa/crisalide adulto
Es. lepidotteri (tignole, piralidi, processionaria…), ditteri (mosca
dell’olivo…), coleotteri, imenotteri, tisanotteri
INSETTI
• Gli insetti a sviluppo diretto, solitamente, sono sensibili ai trattamenti in tutti gli stadi di sviluppo
• Gli insetti a sviluppo indiretto sono sensibili ai trattamenti nello stadio di uovo e larva
Variando la sensibilità degli insetti ai trattamenti è
importante scegliere il momento d’intervento e il principio
Attivo da utilizzare
INSETTIBACTROCERA OLEAE
La mosca sverna in diversi stadi ma soprattutto come pupa. Gli sfarfallamenti avvengono da febbraio-marzo dal terreno
PERIODO BIANCO:le mosche si disperdono nel territorio (febbraio-agosto)
Intanto l’oliva cresce e richiama la mosca nell’oliveto.
In toscana le drupe diventano ricettive all’inizio d’agosto (nocciolo completamente lignificato), arriva la mosca femmina e depone l’uovo
INSETTIBACTROCERA OLEAE
Dopo pochi giorni l’uovo schiude una larvetta, mangia, cresce e muta (1^, 2^ e 3^ età).
Fa un buco nella superficie della drupa e se la temperatura è giusta si lascia cadere a terra e si inpupa.
Se l’olio viene fatto quando ci sono solo uova o larvette, la qualità dell’olio è buona, ma se la larva è nell’3^ età può raggiungere anche 8 mm e si hanno perdite del prodotto e della sua qualità.
INSETTIBACTROCERA OLEAE
SINTOMATOLOGIA
Dopo la puntura rimane un triangolino con un puntino al centro
INSETTIBACTROCERA OLEAE
FATTORI DI LIMITAZIONE
• ABIOTICI alta mortalità uova e larve ber bassa umidità relativa e alte temperature (estate).
Anche il freddo può decimare le popolazioni
• BIOTICI predatori e parassitoidi
MONITORAGGIO
• Trappola a feromoni selettiva
• Trappola cromotropica gialla
• Trappola chemiotropica (esche proteiche, sali ammoniacali)
INSETTIBACTROCERA OLEAE
MISURA DI LOTTA
• MEZZI AGRONOMICI raccolta anticipata
• MEZZI BIOLOGICI lancio di opius concolor
• MEZZI CHIMICI lotta larvicida con fosforganici ad azione citotropica, rame con effetto antiadeponente, sterilizzante (la mosca diventa sterile)