FISIOPATOLOGIA E PRESENTAZIONI CLINICHE - usl7.toscana.it Polmonare... · di uno o più rami...
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Auditorium Nottola30 Marzo 2015
FISIOPATOLOGIA E PRESENTAZIONI CLINICHE
Focus sull’EMBOLIA POLMONARESEMINARIO INTERDIPARTIMENTALE
dott. L. AbateUOC Medicina
Ospedali Riuniti della Val di Chiana senese
Abate
Definizione
Si definisce Embolia Polmonare
• l'ostruzione acuta, completa o parziale, di uno o più rami dell'arteria polmonare:
– da parte di materiale embolico di origine
extrapolmonare,
– molto più raramente per fenomeni di trombosi
locale.
L. Abate
Sostanze che possono embolizzare nel circolo polmonare
Materiale trombotico
• Nel 95% dei casi proveniente da una TVP:– prevalentemente da TVP degli arti inferiori,
– rare da flebotrombosi superficiale,
– raramente da materiale trombotico proveniente da:• vene del piccolo bacino,
• vene degli arti superiori,
• dal cuore destro.
L. Abate
Sostanze che possono embolizzare nel circolo polmonare
Materiale non trombotico• In circa il 5% dei casi (EP non trombotiche):
– Gassose:• aria, bolle di azoto,
– Liquide:• liquido amniotico,
– Grassose:• emboli di tessuto adiposo in seguito a frattura di ossa
lunghe, ustioni, contusioni, interventi di artroplastica,
– Solide:• vegetazioni cardiache, corpi estranei, parassiti, granuli di
talco e fibre di cotone iniettate insieme a droghe, aggregati cellulari tumorali, cristalli di bariosolfato dopo clisma opaco, capelli, pallini da caccia, sostanze vegetali, cateteri cardiaci, frammenti di cateteri venosi a permanenza, midollo osseo...
L. Abate
• 3°emergenza cardiovascolare dopo SCA ed eventi cerebrovascolari,
• Incremento esponenziale di prevalenza, incidenza, mortalità e morbilità con l’età,
• Diagnosi sottostimata,
• Mortalità e morbilità elevate, soprattutto in pazienti con polipatologie e con instabilità emodinamica,
• Tasso di complicanze non trascurabile:• emorragie da TAO,
• ipertensione polmonare cronica post tromboembolica,
• recidive tromboemboliche.
Impatto epidemiologico
L. Abate
Impatto epidemiologico
Worcester VenousThromboembolism Study
(1999)
Olmsted County, Minnesota, Rochester Epidemiology Project
(1966-1990)
Incidenza TEV x 100.000 ab./anno.
J.Gen.Intern.Med. 2006;21;722-727. Arch.Inten.Med. 1998;158:585-593.L. Abate
• Dati epidemiologici EP – Italia
• 30-33 nuovi casi /anno/100.000 ab. Veneto
• 80 nuovi casi/anno/100.000 ab. Friuli Venezia Giulia
• 100 nuovi casi/anno/100.000 ab. Toscana
(Cardiologia 1999;44:735-748)
(Cardioangiologia 2001;abstract)
(Chest 1995;107(suppl.I):3S-9S)
Impatto epidemiologico
L. Abate
Stasi
del
flusso ematico
Anomalia della
parete vasale
Ipercoagulabilità
Triade di Virchow (1856)
• Tumore• Gravidanza• Estrogeni• Trauma • Chirurgia• etc..
• Aterosclerosi• Trauma • Chirurgia • Catetere• etc..
• Immobilizz.• SC• FA • Insuff. Venosa• etc..
Il paziente a rischio
L. Abate
Fisiopatologia
• In presenza di un sospetto clinico di EP si deve:
– confermare la diagnosi con esami strumentali,
– valutarne entità e gravità per decidere quale terapia adottare.
• Le conseguenze fisiopatologiche e clinichedipendono da due fattori:
1. dalle alterazioni respiratorie e cardiocircolatorie indotte dall'embolo,
1. dalle condizioni cardiorespiratorie preesistenti
L. Abate
1 - Ripercussioni fisiopatologiche
Alterazioni respiratorie.
L. Abate
1 - Ripercussioni fisiopatologiche
• Riguardano la meccanica polmonare e gli scambi dei gas:– consistono in contrazione riflessa della muscolatura liscia delle
vie aeree contigue all'area sede dell'embolizzazione,
– aumento dello spazio morto alveolare,
– iperventilazione,
– ipossiemia,
– ipocapnia,
– alcalosi respiratoria.
• La patogenesi di alcune di queste alterazioni èmultifattoriale.
Le alterazioni respiratorie
L. Abate
1 - Ripercussioni fisiopatologiche
• Il meccanismo dell'ipossiemia non è del tutto noto. Riconosce molteplici cause:– alterazione del rapporto
ventilazione/perfusione,
– riduzione della portata cardiaca,
– ridotta affinità dell'emoglobina per l'ossigeno.
• L’iperventilazione, in compenso all'ipossia, rende conto dell'ipocapniaarteriosa e dell'alcalosi respiratoria.
• Alla riduzione dei volumi polmonari contribuiscono la ridotta sintesi del surfactante alveolare e la ridotta espansibilità della gabbia toracica.
Le alterazioni respiratorie
L. Abate
Rapporto V/Q
La perfusione viene
forzatamente deviata verso
le zone non embolizzate.
La ventilazione si ridistribuisce verso le zone non embolizzate, ma in misura minore.
1 - Ripercussioni fisiopatologiche
Riduzione del volume polmonare
• Ridotta espansibilità
della gabbia toracica
per il dolore toracico
e per la ridotta sintesi
di surfactante
alveolare.
L. Abate
1 - Ripercussioni fisiopatologiche
Alterazioni emodinamiche.
L. Abate
1 - Ripercussioni fisiopatologiche
• Le maggiori conseguenze di un evento tromboembolico polmonare.
• Cominciano a manifestarsi in presenza di un’ostruzione del letto vascolare polmonare >30-50%.
L. Abate
Le alterazioni emodinamiche
1 - Ripercussioni fisiopatologiche
• Per il brusco aumento delle resistenze vascolari polmonari cui consegue incremento della pressione in arteria polmonare.
• L'aumento delle resistenze è dovuto principalmente all'ostruzione meccanica prodotta dall'embolo, ma può contribuire:– una vasocostrizione reattiva di arteriole polmonari non direttamente
interessate dall'embolo dovuta al rilascio di serotonina e sostanze serotonino simili da parte delle piastrine presenti negli emboli e all'ipossia.
• In condizioni normali il circolo polmonare è un sistema sottoposto a basse pressioni e basse resistenze:– la pressione arteriosa polmonare sistolica non supera i 25 mm di Hg,
– la diastolica i 10 mm di Hg,
– la media i 15 mm di Hg,
– le resistenze vascolari polmonari sono 1-2 mmHg/l/min.
Le alterazioni emodinamiche
L. Abate
Aumento della pressione arteriosa polmonare
L. Abate
2 - Ripercussioni fisiopatologiche
1. Pazienti senza preesistente patologia cardio respiratoria.
– relazione lineare tra ostruzione vascolare polmonare e pressione media in arteria polmonare.
– Quando supera il 30% del letto vascolare polmonare, la pressione media in arteria polmonare comincia ad aumentare.
– è necessaria un'ostruzione di più del 50% per avere un significativo incremento della pressione polmonare.
2. Pazienti con preesistente patologia cardiovascolare.– a parità di ostruzione le alterazioni
emodinamiche, sono significativamente maggiori e piùgravi.
Le alterazioni emodinamiche
L. Abate
2 - Ripercussioni fisiopatologiche
• In pazienti senza preesistente cardio pneumopatia il ventricolo destro non è in grado di sviluppare pressioni sistoliche superiori a 60 mmHg e medie superiori a 40 mmHg.– Un improvviso aumento della pressione in arteria polmonare, al
di sopra di questi livelli, provoca dilatazione acuta ventricolare, scompenso, riduzione della gittata sistolica destra, riduzione del riempimento del ventricolo sinistro, ipotensione arteriosa sistemica.
– un rapido aumento della pressione ventricolare destra interferisce comunque con la meccanica del ventricolo sinistro (per spostamento paradosso del setto) con riduzione della distensibilità e ostacolo al riempimento.
– Qualora si instauri ipotensione arteriosa sistemica, si può avere diminuzione della perfusione coronarica con conseguente possibile ischemia miocardica o addirittura infarto miocardico.
Le alterazioni emodinamiche
L. Abate
Fisiopatologia
• L'occlusione embolica può talora produrre un'area di infarto polmonare.
• E’ un’evenienza complessivamente poco frequente (compare in non più del 10% di tutte le EP):– è un po' più frequente nei pazienti con preesistente patologia
cardiopolmonare (in particolare con compromissione del circolo arterioso bronchiale e delle vie aeree relative all'area interessata dall'episodio embolico).
• Compare, quasi esclusivamente, in corso di EP occludente arteriole periferiche e subsegmentali.
Le alterazioni emodinamiche
L. Abate
Fisiopatologia
• La relativa rarità dell'infarto polmonare è legata al fatto che il parenchima polmonare riceve ossigeno attraverso 4 diverse vie:– il circolo arterioso polmonare,
– il circolo arterioso bronchiale,
– le vie aeree,
– la diffusione retrograda dalle vene polmonari.
• Spesso si instaurano anastomosi tra arterie polmonari e bronchiali.
• L'infarto polmonare può:– riassorbirsi completamente senza lasciare traccia,
– oppure risolversi con riassorbimento e fibrosi dando esito ad una cicatrice lineare.
Le alterazioni emodinamiche
L. Abate
Principali marker per la stratificazione del rischio nell’embolia polmonare acuta.
L. Abate
Biomarkers nell’EP acuta
EVENTO EMBOLICO
Aumento delle resistenze vascolari polmonari
Aumento della pressione intra VD
Aumento dello stress di parete nel VD
Aumentata secrezione di peptidi natriuretici
DANNO
Microinfarti nel VD
Aumento della troponina
DISFUNZIONEL. Abate
Presentazioni cliniche
MIMI
ShockShock
Potenzialmente stabile
Potenzialmente stabile
StabileStabile
Non diagnosticata/Subclinica
3% ?
15%
37%
45%
?
Circulation 2000;101;2817-2822L. Abate
Determinanti della risposta emodinamica alla EP
Dimensionidell’embolo
Riservacardio-
respiratoria
Attivazioneneuro-endocrina
L. Abate
Presentazioni cliniche
Possono essere schematicamente divise in due categorie molto utili per la terapia da adottare
1. SENZA IMPEGNO EMODINAMICO (EP minori, le forme "pneumologiche" degli Autori francesi).
1. CON IMPEGNO EMODINAMICO (EP maggiori, le forme "cardiologiche" degli Autori francesi):• con pressione sistolica polmonare maggiore di 40 mmHg e pressione media
maggiore di 25 mmHg,
• oppure con segni ecocardiografici di dilatazione delle cavità cardiache destre, gradiente Vds/Ads superiore a 35 mmHg, setto inter ventricolare paradosso.
• a loro volta ulteriormente distinte in base alla modalità di presentazione clinica:a. pazienti critici: con arresto cardiaco, dissociazione elettromeccanica, shock,
sincope;
b. pazienti non critici: cioè più o meno clinicamente compromessi, ma non ad immediato rischio di vita.
Presentazione clinica
Concompromissione
emodinamica
Senza compromissione
emodinamica
Mortalità in acuto per EP: 32%
Mortalità in acuto per EP: 0 - 5%
Embolia polmonare acuta
L. Abate
Presentazioni cliniche
• Dispnea - tachipnea 73%
• Dolore pleurico 66%
• Tosse 37%
• Gonfiore ad una gamba 28%
• Dolore ad una gamba 26%
• Emottisi 13%
• Palpitazioni 10%
• Sibili in ed espiratori 10%
• Dolore simil anginoso 4%
• Stato ansioso
Segni e sintomi sono aspecifici
CHEST 1991;100:598-603.L. Abate
Presentazioni cliniche
• Le manifestazioni cliniche di embolia polmonare sono eterogenee e variano da paziente a paziente.
• Emboli multipli o di grosse dimensioni, possono provocare:– Morte improvvisa, generalmente dovuta a
dissociazione elettromeccanica,
– manifestare sincope e/o ipotensione sistemica che possono progredire verso lo shock e la morte a causa di insufficienza ventricolare destra.
L. Abate
Presentazioni cliniche
• Una dislocazione verso sinistra del setto interventricolarepuò determinare un’ulteriore compromissione della gittata cardiaca come conseguenza della disfunzione diastolica ventricolare sinistra.
L. Abate
Fisiopatologia dell’EP: alterazioni emodinamiche
VSxVDx
Pressione TDVDx(setto paradosso)
Compliance VSx
L. Abate
Presentazione clinica
• Il sospetto diagnostico che determina l’inizio del percorso diagnostico è motivato dalla presenza di sintomi clinici come:– la dispnea, il dolore toracico e la sincope.
• Presentazione tipica:– dispnea non spiegata,
– dolore toracico (pleurico) o emottisi,
– sincope con o senza ipotensione prolungata.
Un Rx torace normale non esclude una EP
Segno di Westermark
(oligoemia)sensibilità: 14%; specificità: 92%.
Segno di Fleishner
(> calibro AP)sensibilità: 20%; specificità: 80%.
Gobba di Hampton
(infarto polmonare)sensibilità: 22%; specificità: 82%.
Radiology 1993 ;189:133-6.
L. Abate
Ecocardiografia
TAPSE - escursione sistolica dell'anello. tricuspidale
Valori normali: > a 2 cm.L. Abate
Utilitàdiagnostica
Utilitàprognostica
Sintomilievi / assenti Shock
MAX
MIN
Uti
lit à
Ruolo dell’ecocardiografia nell’EP
L. Abate
Angio TC torace e dilatazione VD
Circulation. 2004;109:2160-2167.L. Abate
Angio TC spirale nell’EP
• Segni di TEP acuta:
• occlusione completa del lume del vaso con aumento di calibro dello stesso,
• presenza di difetti di opacizzazione al centro del vaso circondati da mdc:– segno della “mentina polo” nelle scansioni assiali rispetto
all’asse del vaso,
– segno della “ferrovia” nelle scansioni longitudinali rispetto all’asse del vaso).
• difetto di opacizzazione periferico, eccentrico che forma angoli ottusi rispetto alle pareti arteriose nelle scansioni assiali rispetto al vaso.
L. Abate
Criteri diagnostici della TC spirale multistrato nell’EP criteri PIOPED II)
• Difetto di opacizzazione:• intero lume vasale, che
può essere aumentato di calibro.
• parziale, circondato da mdc in scansione assiale.
• parziale con mdc tra difetto e parete vasale in scansione longitudinale.
• periferica che forma un angolo acuto con la parete del vaso.
NEJM 2006;354:2317-2325.L. Abate