Firenze 21/11/07 ARPAT – Sezione regionale del Catasto rifiuti: I rifiuti speciali in provincia di...

Firenze 21/11/07 ARPAT – Sezione regionale del Catasto rifiuti: IARPAT – Sezione regionale del Catasto rifiuti: I rifiuti speciali in provincia di Firenzerifiuti speciali in provincia di Firenze 1

Il Catasto regionale rifiuti:Il Catasto regionale rifiuti:I rifiuti speciali nella Provincia di FirenzeI rifiuti speciali nella Provincia di Firenze

ARPAT – Sezione regionale del Catasto rifiutiARPAT – Sezione regionale del Catasto rifiutipresentazione a cura di Silvia Cerofolinipresentazione a cura di Silvia Cerofolini

[email protected][email protected]


PremessaPremessa

Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 152/06 viene introdotta l’esclusione dall’obbligo di dichiarazione MUD dei produttori di rifiuti non pericolosi (Art. 189). A livello regionale se confrontiamo il numero di dichiaranti nel 2004 e nel 2005 assistiamo a una riduzione netta di 1.933 unità pari al 6% in meno rispetto al 2004.Tale esenzione si somma a quella “strutturale” del MUD Nella provincia di Firenze la diminuzione di dichiaranti è più contenuta ma ugualmente presente: 152 dichiarazioni in meno rispetto al 2004 (-2%), per contro non si osserva un corrispondente decremento delle schede rifiuti (+0,5% rispetto al 2005 in provincia di Firenze, contro -2% rispetto al 2005 per la Toscana).


Correlazione tra PIL e produzione RS – Correlazione tra PIL e produzione RS – Provincia di FirenzeProvincia di Firenze

25.000

25.500

26.000

26.500

27.000

27.500

28.000

28.500

29.000

29.500

30.000

2003 2004 2005

mln€

1.000.000

1.100.000

1.200.000

1.300.000

1.400.000

1.500.000

1.600.000

1.700.000

t/aPIL

ProduzioneRS

Fonte dati PIL: IRPET


Produzione Rifiuti Speciali TotaliProduzione Rifiuti Speciali Totali


Produzione Rifiuti Speciali Totali nelle Produzione Rifiuti Speciali Totali nelle province Toscaneprovince Toscane

0

200.000

400.000

600.000

800.000

1.000.000

1.200.000

1.400.000

1.600.000

Arezzo Firenze Grosseto Livorno Lucca Massa Pisa Prato Pistoia Siena

t/a

2002

2003

2004

2005


Ripartizione percentuale della produzione Ripartizione percentuale della produzione di Rifiuti Speciali Totali tra le province di Rifiuti Speciali Totali tra le province

ToscaneToscane

Arezzo6%

Grosseto8%

Livorno14%

Lucca13%

Massa9%

Pisa11%

Prato5%

Pistoia6%

Siena6%

Firenze22%


Ripartizione percentuale della produzione Ripartizione percentuale della produzione di Rifiuti Urbani Totali tra le province di Rifiuti Urbani Totali tra le province

ToscaneToscane

Arezzo8%

Grosseto7%Livorno

10%Lucca11%

Massa6%

Pisa11%

Pistoia8%

Prato8%

Siena7%

Firenze24%


Produzione Rifiuti Speciali Non PericolosiProduzione Rifiuti Speciali Non Pericolosi


Articolazione per macrocategorie – Articolazione per macrocategorie – Provincia di FirenzeProvincia di Firenze

0

100.000

200.000

300.000

400.000

500.000

600.000

t/a

Rifiuti primari

Inerti

Rifiuti da gestioneacque e rifiuti

Rifiuti da impiantitrattamento RU

Rifiuti primari 489.747 445.448 491.771 492.305

Inerti 331.221 342.582 408.744 578.586

Rifiuti da gestione acque erifiuti

179.688 190.883 223.849 208.834

Rifiuti da impiantitrattamento RU

204.792 195.780 210.394 245.119

2002 2003 2004 2005


Rifiuti primari: articolazione per CER2Rifiuti primari: articolazione per CER2

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

350.000

400.000

450.000

500.000

2002 2003 2004 2005

t/a

CER 18

CER 20

CER 16

CER 15

CER 14

CER 13

CER 12

CER 11

CER 10

CER 09

CER 08

CER 07

CER 06

CER 05

CER 04

CER 03

CER 02

CER 01


Dettaglio comunale: i 6 comuni con Dettaglio comunale: i 6 comuni con produzione >50.000 t/aproduzione >50.000 t/a

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

350.000

2002 2003 2004 2005

t/a

CALENZANO

EMPOLI

FIRENZE

FIRENZUOLA

MONTESPERTOLI

S. FIORENTINO


Dettaglio Comunale: analisi per Dettaglio Comunale: analisi per macrocategoriemacrocategorie

Calenzano

Empoli

Firenze

Firenzuola

Montespertoli

Sesto Fiorentino

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

350.000

2002

2003

2004

2005

2002

2003

2004

2005

2002

2003

2004

2005

2002

2003

2004

2005

2002

2003

2004

2005

2002

2003

2004

2005

t/a

RifiutiPrimari

Rifiuti daimpiantitrattamentoRU

Rifiuti dagestioneacque erifiuti

Rifiuti Inerti


Produzione Rifiuti Speciali PericolosiProduzione Rifiuti Speciali Pericolosi


Incidenza dei rifiuti pericolosi sui rifiuti Incidenza dei rifiuti pericolosi sui rifiuti speciali totalispeciali totali

4%6%

7%8%

0

200.000

400.000

600.000

800.000

1.000.000

1.200.000

1.400.000

1.600.000

1.800.000

2002 2003 2004 2005

t/aRS pericolosi

RS nonpericolosi


Confronto tra produzione rifiuti speciali Confronto tra produzione rifiuti speciali pericolosi e non pericolosipericolosi e non pericolosi

0

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

2002 2003 2004 2005

t/a

0

200.000

400.000

600.000

800.000

1.000.000

1.200.000

1.400.000

1.600.000

1.800.000

t/a

RS-P

RS-NP


Gestione Rifiuti SpecialiGestione Rifiuti Speciali


Impianti di gestione rifiuti - numeroImpianti di gestione rifiuti - numero

Dai dati degli atti autorizzativi rilasciati dalla provincia di Firenze e gestiti da ARPAT (SIRA) in un database specifico, risulta che al 31/12/2005 il numero di impianti di gestione rifiuti situati nella provincia ammontava a 232, 71 dei quali ricadenti nel territorio dell’ATO 5.

Regime N° impiantiAutorizzazione 52Comunicazione 155"Misto" 25

Totale 232

Ogni impianto in regime semplificato può essere autorizzato per più operazioni di recupero e per più tipologie di rifiuti

Pur essendo versatili dal punto di vista della gestione gli impianti più problematici, anche dal punto di vista del controllo, sono quelli con regimi misti (e con più operazioni e più tipologie)


Impianti di gestione rifiuti - localizzazioneImpianti di gestione rifiuti - localizzazione


Quantitativi gestiti 2002-2005Quantitativi gestiti 2002-2005

0

100.000

200.000

300.000

400.000

500.000

600.000

700.000

800.000

900.000

1.000.000

1.100.000

1.200.000

1.300.000

Discarica Termodistrutti Recuperati Altro StoccatiGiacenza

t/a

2002

2003

2004

2005


Smaltimento in discarica: impianti Smaltimento in discarica: impianti presenti nel territorio provincialepresenti nel territorio provinciale

Anno Provincia Comune LocalitaVolume Autoriz

Volume Residuo

Tipologia

2005 Firenze Borgo San LorenzoVigiano - Lanciafame

200.000 161.000 Mista

2005 Firenze Cerreto Guidi Corliano 142.000 25.000 Mista2005 Firenze Firenzuola Il Pago 548.000 RU2005 Firenze Montespertoli Borro Sartori 680.000 38.000 Mista2005 Firenze Sesto Fiorentino Case Passerini 590.000 130.000 Mista2005 Firenze Incisa in Val d'Arno I Piani 55.000 Inerti

2005 Firenze ScandicciSan Colombano

42.000 Inerti

2005 Firenze Sesto Fiorentino Palastreto 276.000 50.000RS anche pericolosi

I volumi residui sono riferiti al 31/12/2005


Smaltimento in discarica: quantitativi Smaltimento in discarica: quantitativi dichiarati dai singoli impianti (t/a)dichiarati dai singoli impianti (t/a)

0

35.000

70.000

105.000

140.000

175.000

210.000

2002 2003 2004 2005

t/a

SESTOFIORENTINO

SCANDICCI

MONTESPERTOLI

LASTRA A SIGNA

INCISA IN VALD'ARNO

FIRENZUOLA

CERRETO GUIDI

BORGO SANLORENZO


Confronto tra smaltimento in discarica e Confronto tra smaltimento in discarica e recupero FOS a copertura (t/a)recupero FOS a copertura (t/a)

ComuneSmaltimento in discarica

(t/a)

FOS a copertura

(t/a)Totale

Borgo San Lorenzo 260 0 260Cerreto Guidi 43.282 11.488 54.769Firenzuola 129 0 129Incisa Val d'Arno 8.487 0 8.487Montespertoli 24.859 18.963 43.823Scandicci 238 0 238Sesto Fiorentino 71.296 12.013 83.309Empoli 0 9.137 9.137

Totale 148.552 51.601 200.152


Recupero: quantitativi dichiarati per Recupero: quantitativi dichiarati per operazione 2002-2005 (t/a) operazione 2002-2005 (t/a)

0 100.000 200.000 300.000 400.000 500.000 600.000 700.000 800.000

Recupero en. Legno

Recupero solventi

Recupero organico

Recupero metalli

Recupero inorganico

Recupero acidi e basi

Recupero oli

Ripristino

Utilizzazione

Scambio

Giacenza 31/12

Produzione CDR

R13 sezione VFU

t/a

2002

2003

2004

2005


Recupero rifiuti inorganici: tipologie Recupero rifiuti inorganici: tipologie maggiormente incidentimaggiormente incidenti

Recupero dei rifiuti inerti: mostra quantitativi sempre elevati e nel 2005 arriva a 585.000 t circa con incidenza sul totale recuperato in R5 del 71%. Si tratta di rifiuti non pericolosi prodotti a seguito di demolizioni e costruzioni, di sbancamenti di terra e rocce e di lavori stradali

Recupero ceneri (CER 10): i quantitativi sono sempre superiori alle 80.000 t con incidenza sul totale nel 2005 dell’11%. Le ceneri sono prodotte essenzialmente da un impianto di estrazione pietre situato in provincia di Arezzo e sono recuperate nel processo di produzione del cemento dal cementificio di Greve in Chianti.

Recupero vetro (CER 200102): i quantitativi sono piuttosto variabili negli anni e il recupero è sempre a carico di due grossi impianti della provincia che negli anni vedono variare i quantitativi trattati anche in dipendenza dalle esigenze di mercato. Nel 2005 il vetro recuperato ammonta a 54.000 t circa pari al 7% del totale.


Capitolato di appalto per i rifiuti inertiCapitolato di appalto per i rifiuti inerti

DGRT n. 337 del 15/05/2006: approvazione del “Capitolato speciale di appalto tipo a carattere prestazionale per l’utilizzo di materiali inerti riciclati da costruzione e demolizione”.

È rivolto soprattutto alle Pubbliche Amministrazioni ma anche a tutti coloro che operano nel campo del recupero e riciclaggio dei rifiuti inerti nonché alle aziende costruttrici.

Stabilisce il vantaggio di prevedere il riciclaggio e il riuso delle materie da risulta da attività di demolizione e costruzione.

Per ciascuna opera sono stati indicati i requisiti qualitativi dei materiali e i parametri delle prestazioni che l’opera dovrà garantire dopo la sua ultimazione.


Recupero rifiuti organici: tipologie Recupero rifiuti organici: tipologie maggiormente incidenti – anno 2005maggiormente incidenti – anno 2005

L’operazione R3 nel periodo preso in esame mostra valori sempre superiori alle 150.000 t e, nel 2005 in particolare, si assesta intorno alle 222.000 t circa, di queste il 65% è rappresentato dai rifiuti urbani (ad esclusione di quelli indifferenziati) e in particolare si tratta di:

Rifiuti biodegradabili (CER 200108 – 200201) e rifiuti dei mercati (CER 200302) avviati a impianti di compostaggio: circa 100.000 t pari al 67% del totale e a carico dei tre impianti attivi in provincia (Ponterotto, Borro Sartori e Case Passerini)

Recupero legno (CER 200138) 8.000 t circa a carico di un unico impianto. L’attività di recupero legno in realtà è molto più consistente perché coinvolge altre tipologie di rifiuti: gli scarti da lavorazione (CER 030105) e da selezione (CER 191207); complessivamente quindi il legno recuperato nel 2005 ammonta a circa 38.000 t pari al 18% del totale.

Recupero carta (CER 200101): 40.000 t circa pari al 27% del totale recuperato in R3 a carico di un unico impianto di trattamento attivo da gennaio 2004. A queste si sommano le 24.000 t recuperate di carta da imballaggio (CER 150101).


Gestione Rifiuti Speciali PericolosiGestione Rifiuti Speciali Pericolosi

La gestione dei rifiuti pericolosi nella provincia di Firenze riguarda quantitativi intorno alle 43.000 t nel 2005 e di questi quasi metà (47%) sono avviati a recupero. Si tratta quasi esclusivamente di veicoli fuori uso che vengono sottoposti all’operazione di bonifica dalle componenti e dai liquidi pericolosi negli impianti di autodemolizione. Quantitativi intorno alle 9.800 t (con incidenza sul totale dei rifiuti pericolosi trattati intorno al 23%) vengono avviati a smaltimento nella discarica di Palastreto, l’unica autorizzata a ricevere rifiuti pericolosi; seguono gli stoccaggi per circa 9.700 .


Categorie specifiche di rifiutiCategorie specifiche di rifiuti


Veicoli Fuori UsoVeicoli Fuori Uso

La sezione Veicoli fuori uso è stata introdotta nel MUD con DPCM il 22/12/2004 pertanto i primi dati a disposizione sono quelli relativi all’anno e ad oggi quindi possiamo effettuare un primo confronto tra quanto dichiarato nel 2004 e quanto nel 2005.

Nel 2004 il numero di dichiaranti presenti nella sezione VFU è pari 80 mentre per il 2005 a 83, le attività svolte nell’unità locale sono distinte in:

Autodemolizione: processo di messa in sicurezza del veicolo

Rottamazione: compattazione del veicolo

Frantumazione: operazione di separazione del veicolo compattato in parti da avviare a successivo recupero.

A seconda del tipo di attività svolta nell’unità locale il dichiarante dovrà compilare una o più sezioni della dichiarazione cosicché il numero dei dichiaranti non potrà mai coincidere con il numero totale delle schede presentate


Bilancio VFU anno 2005 – Provincia di Bilancio VFU anno 2005 – Provincia di FirenzeFirenze

160104: 20.500 t

160106: 4.400 t

GESTIONE

COMPONENTI P:465 t

COMPONENTI NP: 2.940 t

FLUFF: 1.160 t

160106: 16.700 t

Fuori Regione:17.800 t

Fuori Regione:350 t

Fuori Regione:3.057 t

Provincia di Firenze


Rifiuti da apparecchiature elettriche ed Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)elettroniche (RAEE)

0

500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

3.500

4.000

4.500

2002 2003 2004 2005

t/a

Produzione

Smaltimento indiscarica

Recupero metalli

Recuperosostanzeinorganiche

Stoccaggio


Rifiuti contenenti PCBRifiuti contenenti PCB

2004 2006Apparecchi dichiarati 758 95Esclusi dall'inventario 431 2Ricampionati 76 7Smaltiti 144 16Soggetti ad inventario 107 70

Ancora soggetti ad inventario alla fine del 2006 risultavano 70 apparecchi mentre il numero degli apparecchi smaltiti in quell’anno ammonta a 16 unità; va precisato che la gestione di questi rifiuti non è stata effettuata nella provincia di Firenze. Infatti risultano autorizzati al trattamento di PCB in provincia di Firenze 7 impianti ma essenzialmente per operazioni di stoccaggio e deposito temporaneo.

Legge n.62 del 18/04/2005 Art.18 comma 3: “I soggetti autorizzati, ai sensi del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, allo stoccaggio ed al trattamento di rifiuti costituiti da apparecchi contenenti PCB e dai PCB in essi contenuti avviano allo smaltimento finale detti rifiuti entro sei mesi dalla data del loro conferimento”.


Rifiuti da Imballaggi - produzioneRifiuti da Imballaggi - produzione

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

70.000

80.000

2002 2003 2004 2005

t/a

assorbenti, materialiflitranti, stracci

tessili

vetro

misti

compositi

metallo

legno

plastica

carta


Rifiuti da Imballaggi - GestioneRifiuti da Imballaggi - Gestione

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

2002 2003 2004 2005

t/a

Stoccaggio/Depositotemporaneo

Recupero

Discarica


Rifiuti del comparto conciarioRifiuti del comparto conciario

Il comparto conciario è individuato, a livello di attività economica, dal codice ISTAT 191 (“Preparazione e concia del cuoio”); analizzando il numero di dichiaranti contraddistinti da questo ATECO nel 2004 e 2005 si assiste ad una diminuzione di circa 26 unità per un totale di 12.000 t di rifiuti speciali prodotti.

Questo è conseguenza probabilmente sia della crisi del settore che perdura da alcuni anni, sia dell’entrata in vigore del D.Lgs.152/06 e dell’esonero dalla dichiarazione dei produttori di rifiuti non pericolosi, categoria nella quale rientrano molte aziende del comparto.

Al momento non è possibile valutare quale sia l’effetto della delocalizzazione di alcune attività delle aziende.


Rifiuti del comparto conciario – Rifiuti del comparto conciario – andamento della produzione di rifiutiandamento della produzione di rifiuti

33.612

26.228

17.996

6.149

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

2002 2003 2004 2005

t/a


Rifiuti del comparto conciario – gestioneRifiuti del comparto conciario – gestione

Nel 2005 i rifiuti specifici del settore rappresentano la quasi totalità dei rifiuti prodotti dalle aziende conciarie (93%) e sono diretti interamente in Toscana e in particolare:

il 35% va a smaltimento in un impianto di depurazione reflui ubicato in provincia di Pisa che effettua recupero del cromo

il 12% va a recupero per produzione fertilizzanti

il 25% va a due grossi impianti di stoccaggio e trattamento intermedio del pisano

Si può riassumere dicendo che il comparto fiorentino è un settore produttivo con uscite minime verso impianti extra-regionali e nessun ingresso da altre province toscane e non.

La gestione però viene effettuata nella provincia di Pisa che è l’altra grande componente del comparto ove sono effettivamente ubicati gli impianti di smaltimento e recupero


Flussi di Rifiuti SpecialiFlussi di Rifiuti Speciali


Rifiuti Speciali in entrata e uscita dalla Rifiuti Speciali in entrata e uscita dalla provincia di Firenze: flussi interregionaliprovincia di Firenze: flussi interregionali


Rifiuti Speciali in entrata e uscita dalla Rifiuti Speciali in entrata e uscita dalla provincia di Firenze: flussi intraregionaliprovincia di Firenze: flussi intraregionali


Sch

em

a d

ei

flu

ssi

di

Rifi

uti

S

chem

a d

ei

flu

ssi

di

Rifi

uti

S

peci

ali

nell

a p

rovi

nci

a d

i S

peci

ali

nell

a p

rovi

nci

a d

i F

iren

zeF

iren

ze

ITALIA

TOSCANA

PROVINCIA DI FIRENZE

397.476 t 8.762 t

42 t 8 t

65.129 t 4.562 t

623.697 t 27.252 t

95 t 583 t

422.241 t 25.650 t

Firenze 21/11/07 ARPAT – Sezione regionale del Catasto rifiuti: I rifiuti speciali in provincia di...

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