Firenze 20 - 21 Ottobre 2011 Centro Studi Cisl 1 · di brevetto Lo scenario internazionale del...
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“La situazione nel settore Chimico”
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“La situazione nel settore Chimico”
Gianluca Bianco Segretario Nazionale Femca
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La lunga crisi segna ancora l’andamento dell’economia
• crisi dei debiti sovrani in Europa
• difficoltà nel mercato del lavoro e delle
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• difficoltà nel mercato del lavoro e delle costruzioni
• problemi del deficit e del debito americanocrescita dell’inflazione
• politiche monetarie conseguenti nei Paesi emergenti, in Europa, negli USA
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Il settore chimico è sensibile al ciclo economico
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Andamento della produzione mondiale
Prezzi delle materie prime (petrolio, virginnafta, organici di base,….)
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Andamento della produzione
In tutte le economie mondiali segnali di rallentamento dell’attività industriale
Economie emergenti tengono il passo di crescita elevato
Per alcuni paesi più deboli il rallentamento potrebbe tradursi in recessione
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Prezzi delle materie prime
• Il petrolio è la materia più importante
• Prezzo del petrolio rimarrà elevato e volatile
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• Prezzo del petrolio rimarrà elevato e volatile (non inferiore ai 100$ prossimo biennio)
• Costo dell’energia elettrica, di conseguenza, continua ad aumentare (Italia costo più alto d’Europa, chimica settore energivoro)
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Impatto su tutta la filiera chimica
• Prezzi della virgin naphta e organici di base sono andati in parallelo, quindi con una buona capacità di trasferimento dei costi a valle
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• Alcuni intermedi a valle sotto forti tensioni e carenze prolungate
• Nuove capacità mediorientali assorbite dalla domanda asiatica (impianti ad etano che non rendono disponibili derivati di etilene e propilene utili per resine, vernici, ausiliari)
• Razionalizzazione di impianti europei
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Prezzo della virgin naphta (€)e degli organici di base (prezzi contratto in €, indice 2000)
Indice di costo INCOM-CCIAA per vernici, cosmetici, adesivi, ausiliari per tessile-concia(indice 2007=100)
Cosmetici
Tessile e concia
105
115
125
135
145
550
650
750
850
160
180
200
220Organici di base
(scala dx)
Fonte: ICIS, EIA, Eurostat, Camera di Commercio di Milano - Prometeia
2007 2008 2009 2010 2011
Var. % giu 2011 su gen 2010
Pitture e vernici
Tessile e concia
+48.2
+19.4Cosmetici +33.0
Colle e adesivi +50.7
Pitture e vernici
Cosmetici
Colle e adesivi
2007 2008 2009 2010 201165
75
85
95
105
50
150
250
350
450
60
80
100
120
140Virgin naphta
(scala sx)
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La chimica a livello mondiale ha superato del 9% i livelli di produzione pre-crisie a luglio 2011 un aumento del 5,9%
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e a luglio 2011 un aumento del 5,9%sostenuta dal processo di sviluppo
dei paesi emergenti
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Chimica per l’agricoltura
Chimica per il consumo
Chimica di base
Inorganici
Gen- lug 20102008
5.014.7
6.07.7
6.38.6
5.45.7
Var % gennaio- luglio 2011 rispetto a
Produzione chimica mondiale
Chimica
Organici
Resine plastiche
Gomme sintetiche
Fibre man-made
Chimica delle specialità
Vernici e adesiviAltre specialità
6.97.0
4.710.1
14.416.0
8.618.5
5.18.4
4.02.45.510.9
5.98.9
Fonte: elaborazioni su dati American Chemistry Council10
La produzione chimica in Italia nel 2010 cresciuta del 8% in volume mentre a luglio 2011 crescita sul anno precedente 2-3%, ancora lontana dai livelli pre-crisi
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• Sviluppo sostenuto dalla domanda estera
• +26,3 % in valore nel 2010, +14 % in valore a luglio 2011
• Domanda interna debole e stagnante, normalizzazione magazzini
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Produzione chimica e produzione industriale in Italia(indici 2007=100)
95
100
105
Chimica
Media 2007
Produzione chimica In Italia e in Europea(indici 2007=100)
Media 2007
95
100
105
EU27
2007 2008 2009 201070
75
80
85
90 Chimica
Industria
20112007 2008 2009 2010
Italia
201175
80
85
90
Fonte: elaborazioni Federchimica su dati Istat, Cefic12
Export totale di chimica(indici 2007=100, in valore)
70
80
90
100
110
120
130
Italia
Germania
Paesi UE esclusa Germania
2007 2008 2009 2010 2011
Export totale extra UE di chimica(indici 2007=100, in valore)
Italia
Germania
UE esclusa Germania
2007 2008 2009 2010 201170
80
90
100
110
120
130
140
2007 2008 2009 2010 2011
Fonte: Eurostat13
La domanda interna dei settori industriali rimarrà debole a lungo
• Effetti della crisi anche sul consumo finale, es. detergenza
• Depressa la domanda di dei settori Made In Italy, tessile-cuoio-calzature,
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mobile, ma anche auto, costruzioni, elettrodomestici
• Pochi i settori che recupereranno livelli di produzione pre-crisie a basso contenuto di chimica
• Le costruzioni sembra abbiano raggiunto il punto di svolta del ciclo negativo, prospettiva legata ad un aumento di contenuto di chimica (riqualificazione energetica)
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Distanza dal pre-crisi al 2015(fatturato deflazionato, indice 2007=100)
Fonte: elaborazioni su Prometeia15
Novità dal settore auto
• BMW: progettazione sostituzione scocca metallica, abitacolo in resina rinforzata con fibra di carbonio
• SMART Forvision e BASF: miglioramento isolamento termico e acustico attraverso resine, plastiche, e cerchioni in fibra di
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acustico attraverso resine, plastiche, e cerchioni in fibra di carbonio; vernici e pellicole inserite nei parabrezza e vetri laterali per filtrare i raggi infrarossi
•…….. ma anche innovazioni nel campo delle gomme ( per la riduzione dei consumi, durata, sostituzione materiali cancerogeni con biomescole) e del vetro (ricerca nei polimeri trasparenti)
• QUINDI……SEMPRE PIU’ CHIMICA
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Polimeri Europa, torna un interesse per la chimica
• Presentato il nuovo piano industriale, da circa 900 Ml a 1600 Ml
• Progetto di riconversione del sito di Porto Torres, circa 500 Ml
• Rafforzamento produzioni su cui si può puntare alla leadership, elastomeri, stirenici, ma anche specializzazioni da etilene e polietilene, propilene (resine, ausiliari)
• Progetto di riqualificazione del sito di Priolo
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La “ Chimica verde” italiana
• Matrica, Joint venture tra Novamont e PE investimento complessivo di
500 milioni di euro, sette nuovi impianti, una catena
di produzione integrata da olio vegetale alle bio-plastiche,
un centro di ricerca dedicato alla bio-chimica (una centrale a biomasse)
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• Beta Renewables, nuova società tra M&G TPG Capital e TPG Biotech
per produzione di etanolo e prodotti chimici ricavati da biomasse
• M&G ha avviato partnership con Genomatica nel butandiolo da biomasse cellulosiche
• Proliferare di iniziative nel settore in Italia …. ma anche di grandi investimenti da parte delle grandi multinazionali
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DOW, una risposta per rispondere alla globalizzazione
• Dow Chemical e il gruppo petrolchimico arabo Saudi Arabian Oil Company(Saudi Aramco) hanno raggiunto un accordo di joint-venture 50-50 peruna nuova società, Sadara Chemical Company.
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una nuova società, Sadara Chemical Company.
• SDC costruirà un cracker world-scale e 26 impianti petrolchimici con una capacità, tra intermedi chimici e materie plastiche, pari a 3 milioni di tonnellate annue, tra cui materie prime per poliuretani, ossido e glicole di propilene, elastomeri, polietilene a bassa densità e lineare, eteri di glicole e ammine.
• Gli impianti diverranno operativi tra il 2015 e il 2016.
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Ore autorizzate di CIG (Indice 1° trimestre 2007=100)
Manifattura
500
600
700
800
600
700
800
900
Ore autorizzate di CIG nella chimicaper tipologia di intervento(Indice 1° trimestre 2007=100)
Ordinaria
Fonte: elaborazioni su dati INPS, settore chimico e farmaceuticodati disponibili fino ad agosto 2011
Chimica
e farmaceutica
2007 2008 2009 2010 2011
0
100
200
300
400
500
0
100
200
300
400
500
600
2007 2008 2009 2010 2011
Straordinaria
e deroga
L’occupazione nel settore si attesta su 115 mila addetti con un calo del 10% rispetto al 2007
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Conclusioni
Industria chimica
- buona performance all’export, sia nel confronto con gli altri Paesi europei, sia con gli altri settori
- per molti settori ridimensionamento della domanda in Italia- andamento meno positivo della media europea- ancora lontana dai livelli pre-crisi
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La ripresa è molto diversificata sia per settori, sia per impresee inizia a mostrare segnali di rallentamento
Per tutti, costi elevati e pressioni sui margini
Opportunità e criticità
• Innovazione (biotecnologie, nanotecnologie)• Efficienza e razionalizzazioni• Export nei mercati lontani e dinamici• Clienti / filiere “vincenti”
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“La situazione nel settore Farmaceutico”
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“La situazione nel settore Farmaceutico”
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Alcuni dati di settore nel 2010
• 66.700 addetti diretti (6.050 Ricercatori) e 25 miliardi di fatturato
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• 14 miliardi di esportazioni
• 2,4 miliardi di investimenti: 1,2 in R&S (12% del totale industria), 1,2 in Produzione
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Export in % sulla produzione farmaceutica realizzata in Italia
70
60
50
40
30
20
56%
Caratteristiche strutturali dell’industria farmaceutica in Italia
Valore aggiunto
Farmaceutica
Investimenti in
Industria Manifatturiera
Intensità R&S
Quota laureati e diplomati
218 100
305 100
670 100
89% 56%
Rapporti per addetto
59% (stima 2011)
Fonte:elaborazioni su dati Istat
20
10
01991 1996 2001 2006 2010
Investimenti in Produzione e R&S
Esportazioni
Investimenti ambientali
305 100
286 100
333 100
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La sfida della sostenibilità del SSN in una società che invecchia rapidamente
• La vita media dal 1951 ad oggi è aumenta di 16 anni
• L’industria farmaceutica contribuisce a questo fenomeno
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• L’industria farmaceutica contribuisce a questo fenomenoper il 40%
• Come conseguenza dell’invecchiamento, il SSN ha vincoli di bilancio sempre più stringenti, a maggior ragione per la bassa crescita economica
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Tassi di crescita del PIL (var % medie annue)
2
3
4
1
2025
2015
2009
Italia
EU 27 (2009)
2035
65-79
80 e più
65-79 >80
Over 65 in Italia e in Europa (%
sul totale della popolazione)
1
01971-1980 1981-1990 1991-2000 2001-2010
2035
2045
0 5 10 15 20 25 30 35
Fonte: Eurostat
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Rallentamento della crescita del mercato mondiale
Dal 15% nel 1999 al 5% in media 2009-2014
Pressione sui prezzi dei medicinali
Dal 2001 al 2010 in Italia prezzi dei medicinali -26%; inflazione 21%
Importanti scadenze di brevetto
Lo scenario internazionale del settore è profondamente cambiato
Dal 2010 al 2014 diventa off-patent il 50% del mercato ancora in-patentdi brevetto
Fonte: elaborazioni su dati IMS
del mercato ancora in-patent
Aumento dei costi della Ricerca
Per scoprire un farmaco innovativo negli anni ’90 erano necessari 800 milioni di dollari, oggi ne servono 1.300
Crescita dei Paesi emergenti
L’Italia perde posizioni nella classifica dei maggiori mercati farmaceutici
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27
10
9
8
7
6
5
4
32
1
Brazil
United Kingdom
Spain
Canada
Italy
China
France
GermanyJapan
United States
2009 Rank
10
9
8
7
6
5
4
32
1 United StatesUnited States1
IndiaBrazil10
SpainChina9
CanadaSpain8
ItalyCanada7
BrazilUnited Kingdom6
FranceItaly5
GermanyGermany4
ChinaFrance3JapanJapan2
2014 Rank2004 Rank
10
9
8
7
6
5
4
32
1
Brazil
United Kingdom
Spain
Canada
Italy
China
France
GermanyJapan
United States
2009 Rank
10
9
8
7
6
5
4
32
1 United StatesUnited States1
IndiaBrazil10
SpainChina9
CanadaSpain8
ItalyCanada7
BrazilUnited Kingdom6
FranceItaly5
GermanyGermany4
ChinaFrance3JapanJapan2
2014 Rank2004 Rank
L’Italia scende nella classifica internazionale del mercato farmaceutico
15
14
13
12
11
Turkey
Australia
India
Mexico
Russia
15
14
13
12
11
United KingdomAustralia12
RussiaMexico11
South KoreaNetherlands15
TurkeyIndia14
VenezuelaSouth Korea13
15
14
13
12
11
Turkey
Australia
India
Mexico
Russia
15
14
13
12
11
United KingdomAustralia12
RussiaMexico11
South KoreaNetherlands15
TurkeyIndia14
VenezuelaSouth Korea13
Fonte: IMS
Crescita demografica e migliori condizioni economiche determinano la crescita della domanda di Salute nei Paesi emergenti. Nelle Economie Avanzate il mercato rallenta per effetto di manovre di contenimento dei costi
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Spesa sanitaria pubblica e
sue componenti (indice 2001=100)
altre spese sanitarie +63%
PIL +24%130
140
160
150
170
Germania
Francia
Spagna
Spesa farmaceutica pubblica nel 2010 (canale farmacia, stime)
euro procapite over 65 (in %)
355
330
255
20,7
16,6
16,2
In Italia popolazione più anziana, ma spesa più bassa e in calo
Fonte: stime su Aifa, Istat, MEF, Associazioni Nazionali
farmaceutica convenzionata -5%
PIL +24%
90
100
110
120
130
2001 2004 2006 2008 2010
Regno Unito
Italia (incl. distr. diretta)
Italia
Big 5 Ue
206
214
181
273
16,4
20,2
20,2
18,4
inflazione +21%
Tra gennaio e agosto spesa ancora in calo (-7%)
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Spesa ospedaliera in flessione, con prezzi più bassi della media dei Big Ue
130
140
Spesa ospedaliera in Italia (dati mensili,
indice 2007=100)
Germania
Francia
Spagna
Prezzi dei principali prodotti ospedalieri nel 2010 (prodotti in classe H in Italia, misurati in base
al prezzo di cessione, Italia=100)
100
110
120
2008 2009 2010 2011
+11% (mediaannua)
+5% -2% (gennaio-agosto)
80 90 100 110 120 130
UK
Media Big Ue
Italia
Fonte: Cergas Bocconi (2011), IMS
Complessivamente in farmacia e in ospedale la spesa farmaceutica pubblica procapite è inferiore ai grandi Paesi Ue del 25%
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Necessario contrastare il gap di redditività con azioni per la competitività
Redditività farmaceutica in Italia e in Europa (ROI, valori mediani) Nella rilocalizzazione globale
del settore, per l’Italia pesano:
prezzi più bassi
costi spesso più alti(ad es. energia, trasporti, burocrazia)
redditività più bassa e in calo
100
110
120
130
140
Ue 15
Altri Big Ue
(anche per una pressione fiscale
più alta di 10-15 punti percentuali
(l’esposizione commerciale, a causa dei
lunghi tempi di pagamento, in Italia è
26,4% del fatturato, con l’Ue15 a 19% e il
minimo in Germania del 7,5%)
tempi di pagamento più lunghi
Fonte: Prometeia
Una situazione che riflette i vincoli del sistema Paese e penalizza lavoratori e imprese perché limita la possibilità di investire e crescere
70
80
90
100
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Italia
Ue 15più alta di 10-15 punti percentuali
rispetto agli altri Big Ue)
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0
20
40
60
80
100
Attese sull’andamento dell’occupazione dell’industria farmaceutica in Italia
In crescita
Da trend dei prezzi e attese sull’occupazione segnali di preoccupazione
100
110
120
130
+20,5%
Italia: Prezzi dei farmaci e inflazione (indice 2001=100)
inflazione
-100
-80
-60
-40
-20
0
In calo
2003 2005 2007 2009 2011
Fonte: Istat
Ad agosto i prezzi dei farmaci sono scesi del 2,3% (unica voce in calo della sanità)
rispetto a un’inflazione del 3% (il gap 2001-2011 tra prezzi dei farmaci e inflazione è di
50 punti percentuali)
70
80
90
100
2001 2003 2005 2007 2009 ‘10
-26,2%
prezzi dei farmaci (rimborsabili e non)
prezzi dei farmaci rimborsabili: -33%
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Addetti nell’industria farmaceutica in Italia (in migliaia)
Dal 2006 l’occupazione farmaceutica è diminuita di 8 mila addetti (-11%), soprattutto nella rete esterna (80% del totale del calo)
-11%
(~8 mila
addetti)
65
70
75
-3%-1%
Fonte: Farmindustria, Istat
60
65
1999 20071997 20052001 2003 2010
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Conclusioni
Dalla crescita dell’export, modesti aumenti della produzione (circa 1%)
Dal 2000 al 2010 l’export ha determinato l’85% della crescita
Nel 2010 senza export (+15%) la produzione sarebbe scesa (-1%) Nel 2011 dati il rallentamento dell’export (gen-lug: +6%) e un mercato interno in calo, livelli produttivi stagnanti (+0-0,5%)
8
(circa 1%)
Nel prossimo triennio mercato interno debole (e in calo nel canale farmacia)
Il trend stagnante dell’attività si contrappone debolmente agli effetti dei cambiamenti strutturali in atto nel settore
Ulteriori difficoltà per i livelli occupazionali
Riorganizzazione modello ricerca
Fusioni ed acquisizioni
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Contrattazione, dal CCNL ad oggi
• Nuovo manuale SSA
• Attività congiunta formazione RLSSA, introduzione e aggiornamento
• Avviamento banca dati RLSSA, www.anagraferlssa.it
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• Progetto formativo congiunto parti sociali, CSEI progetto pilota
• Istruito lavoro per linee guida per il fondo aziendale di sostegno al reddito
• Indagine conoscitiva e definizione proposte sul ODL impianti chimici
• Giornata Nazionale SSA, Fabbriche aperte, Premio migliori esperienze aziendali
• Patto per il sostegno e il rilancio della competitività e dell’occupazione
Dalla Contrattazione di secondo livello…
• Relazioni Industriali: Osservatori e modalità di confronto per informazione e consultazione
• Responsabilità sociale: permessi retribuiti per paternità e assistenza ai figli, part-time, iniziative su territorio, prevenzione
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• Aumento di contribuzione a Fonchim
• Faschim estensione copertura ai familiari
• Gestioni orari di lavoro, ROL
• Tipologie di rapporto di lavoro, staff leasing, contratti a termine, ecc.
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