FINAOSTA S.p.A. · 2014. 10. 9. · Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012 5 CONVOCAZIONE...

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FINAOSTA S.p.A. FINANZIARIA REGIONALE VALLE D’AOSTA SOCIETA’ PER AZIONI BILANCIO D’ESERCIZIO e BILANCIO CONSOLIDATO 01.01.2012 - 31.12.2012 Società per Azioni uni personale con sede in Aosta Codice Fiscale e Camera di Commercio di Aosta: 00415280072 Capitale Sociale: Euro 112.000.000.i.v. Direzione e Coordinamento dell’Ente Regione Autonoma Valle d’Aosta

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FINAOSTA S.p.A.

FINANZIARIA REGIONALE

VALLE D’AOSTA

SOCIETA’ PER AZIONI

BILANCIO D’ESERCIZIO

e

BILANCIO CONSOLIDATO

01.01.2012 - 31.12.2012

Società per Azioni uni personale con sede in Aosta

Codice Fiscale e Camera di Commercio di Aosta: 00415280072

Capitale Sociale: Euro 112.000.000.i.v.

Direzione e Coordinamento dell’Ente Regione Autonoma Valle d’Aosta

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ENTI PARTECIPANTI AL CAPITALE

REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA

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ORGANI SOCIALI

Consiglio di Amministrazione

PRESIDENTE Giuseppe CILEA

CONSIGLIERI Luisa VUILLERMOZ

Peter BIELER

Nicola ROSSET

Alberto VARALLO

Comitato Esecutivo

PRESIDENTE Giuseppe CILEA

CONSIGLIERI Peter BIELER

Alberto VARALLO

Collegio Sindacale

PRESIDENTE Oscar BETRAL

SINDACI EFFETTIVI Adolfo GARBI

Andrea LEONARDI

SINDACI SUPPLENTI Federica PAESANI

Gennaro DE MARTINO

Direzione Generale

DIRETTORE GENERALE Giuseppe CILEA

Società di Revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

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CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

Vi comunichiamo che l'Assemblea Ordinaria dei Soci è convocata in Aosta, Via Festaz, n. 22, per il

giorno 28 giugno 2013, alle ore 15.00, in prima convocazione, e per il giorno 15 luglio 2013, stessi luogo ed ora, in

seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:

1) relazione del consiglio di amministrazione sulla gestione, bilancio al 31/12/2012 - costituito da stato

patrimoniale, conto economico e nota integrativa - e relazione del collegio sindacale e del revisore legale.

Per intervenire all'Assemblea l’azionista dovrà depositare le proprie azioni, nei modi e nei termini di

legge, presso la Sede legale in Aosta, Via Festaz n° 22, o presso l’Istituto UniCredit S.p.A..

Distinti saluti.

Il Presidente

(Dott. Giuseppe Cilea)

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RELAZIONI

DI ACCOMPAGNAMENTO

AL BILANCIO D’ESERCIZIO

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RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

SULLA GESTIONE

Signori Azionisti,

il bilancio dell’esercizio chiuso al 31.12.2012 è stato stilato con i criteri internazionali IAS / IFRS, così come prescritto

dalla vigente normativa in materia introdotta dal Decreto Legislativo n 38 del 28.02.2005, in base a quanto previsto dal

Regolamento UE 1606/2002, dal Provvedimento della Banca d’Italia del 13.03.2012 e successivi aggiornamenti e dal

Decreto Legislativo n. 32 del 02.02.2007 con il quale è stata data parziale attuazione alla direttiva comunitaria 51/2003.

In merito al perimetro di inclusione delle attività su mandato regionale, il Consiglio di Amministrazione, confortato

anche da un parere concorde della società di revisione Deloitte & Touche e del Collegio Sindacale, deliberò in data

31.05.2006 di includere in bilancio tutte le attività su mandato con l’esclusione delle operazioni il cui rischio ricade

esclusivamente sulla Regione. Delle operazioni escluse dal bilancio viene data separata evidenza nella parte D – Altre

informazioni – della nota integrativa e, per quanto concerne le partecipazioni in Gestione Speciale, separato commento

nella presente relazione.

Il bilancio della società è costituito:

- dallo stato patrimoniale;

- dal conto economico;

- dal prospetto della redditività complessiva;

- dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto;

- dal rendiconto finanziario;

- dalla nota integrativa, redatta in continuità rispetto al 31 dicembre 2011, che ha lo scopo di fornire l’illustrazione,

l’analisi e la comparazione con l’esercizio precedente di ogni voce di bilancio.

In relazione alla predisposizione del bilancio consolidato, in conformità ai principi contabili internazionali, secondo le

condizioni previste dal D.Lgs. 38/05, il perimetro di consolidamento accoglie le seguenti Società controllate: Aosta

Factor S.p.A., Pila S.p.A. e Finaosta Iniziative s.r.l..

NOTE ECONOMICHE

La dinamica dell’economia globale nel 2012 è rimasta debole e le stime di crescita del commercio internazionale sono

state riviste al ribasso; l’espansione del prodotto mondiale dovrebbe rafforzarsi solo nel 2014. I rischi per l’economia

mondiale non sono venuti meno, anche se si sono attenuati a seguito dell’accordo raggiunto negli Stati Uniti per evitare

il “fiscal cliff”, dell’allentamento delle tensioni finanziarie nell’area dell’euro e del consolidamento delle prospettive nei

paesi emergenti.

Nell’area dell’euro l’attività economica ha continuato a perdere vigore nell’ultimo trimestre del 2012; le conseguenze

delle tensioni finanziarie che hanno colpito, nel corso dell’anno, alcuni Paesi dell’area e gli effetti del necessario

consolidamento dei bilanci pubblici si sono trasmessi anche alle economie finora ritenute più solide; di conseguenza,

sono state riviste significativamente al ribasso le previsioni di crescita per il 2013. Le condizioni dei mercati finanziari,

il cui deterioramento aveva finora rappresentato un ostacolo alla ripresa ciclica nell’area euro, sono molto migliorate; i

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rendimenti dei titoli di Stato sono scesi nei paesi maggiormente interessati dalle tensioni; gli afflussi di capitali verso

alcune delle economie più colpite dalla crisi del debito sovrano sono ripresi.

Nel nostro paese la domanda interna non ha ancora raggiunto un punto di svolta: la dinamica del PIL è stata negativa

anche nel quarto trimestre dello scorso anno e dovrebbe rimanere debole nel 2013. Secondo le previsioni originarie, il

PIL dell’Italia sarebbe sceso sulla media dello scorso anno; la stima per il 2013 è stata rivista al ribasso, per effetto del

peggioramento del contesto internazionale e del protrarsi della debolezza dell’attività nei mesi più recenti. Lo scenario

prefigura tuttavia un ritorno alla crescita nella seconda metà dell’anno, sia pure su ritmi modesti e con ampi margini di

incertezza. La svolta ciclica sarebbe resa possibile dalla graduale ripresa degli investimenti, a seguito della

normalizzazione delle condizioni di finanziamento e del recupero della domanda nell’area dell’euro, nonché del parziale

miglioramento del clima di fiducia. In tale quadro la dinamica del prodotto resterebbe comunque negativa nella media

del 2013 e tornerebbe lievemente positiva nel 2014.

Anche i dati sul quadro economico valdostano fanno emergere una situazione caratterizzata da un rallentamento

economico per le imprese del territorio, anche se, rispetto a quanto registrato nell’ultimo periodo, i giudizi concernenti

le diminuzioni delle attività risultato più contenuti.

Nella prima parte dell’anno è proseguito il deterioramento congiunturale iniziato alla fine dell’anno scorso. Nel settore

manifatturiero l’indebolimento della domanda interna ed estera ha determinato un calo della produzione e del fatturato

delle imprese. L’attività di investimento è rimasta debole. Le aspettative delle imprese non prefigurano un

miglioramento significativo della congiuntura nei prossimi mesi.

Nelle costruzioni è proseguita la fase negativa iniziata nel 2009; vi ha influito la debolezza della domanda sia pubblica

che privata. Nei servizi la congiuntura è stata complessivamente sfavorevole; segnali positivi si sono avuti nel comparto

turistico. Le condizioni nel mercato del lavoro hanno risentito del quadro congiunturale negativo: nel primo semestre gli

occupati e il tasso di occupazione sono calati; il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 7%; è tornato a crescere il

ricorso alla Cassa integrazione guadagni.

Nei primi sei mesi dell’anno i prestiti bancari alle famiglie sono diminuiti; vi ha ancora influito la debolezza della

domanda. Dopo il picco toccato nella seconda metà del 2011, l’irrigidimento dell’offerta di prestiti si è attenuato. Il

credito alle imprese è ancora aumentato anche se a ritmi modesti: all’aumento dei finanziamenti alle aziende di

maggiori dimensioni si è contrapposta la diminuzione di quelli concessi alle imprese più piccole. La domanda di credito

delle imprese è rimasta debole, in particolare nel comparto delle costruzioni, riflettendo soprattutto una ridotta attività di

investimento in capitale fisso. Hanno invece agito in senso moderatamente espansivo le esigenze di copertura del

fabbisogno di circolante e quelle connesse con la ristrutturazione del debito. La qualità del credito erogato alle imprese

è ulteriormente peggiorata, mentre è rimasta stabile quella per le famiglie consumatrici. La raccolta bancaria presso le

famiglie e le imprese è tornata a crescere, anche se in misura lieve.

La Regione Autonoma Valle d’Aosta, al fine di continuare a fornire sostegno all’economia regionale, ha disposto con la

l.r. n.31 del 2012 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione autonoma Valle

d’Aosta) la proroga anche per l’anno 2013 degli interventi già previsti dalla l.r. 1/2009 (Misure regionali straordinarie

ed urgenti in funzione anti-crisi per il sostegno alle famiglie e alle imprese).

Tra gli interventi previsti vi è la possibilità di sospendere il pagamento delle rate dei finanziamenti contratti con

Finaosta S.p.A. in scadenza nel periodo compreso tra l’01.03.2013 e il 31.08.2013. Sono pervenute richieste di

sospensione per circa 1700 pratiche di mutuo.

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L’OPERATIVITA’ DI FINAOSTA

L’erogazione di finanziamenti (mutui e contributi) e la partecipazione a quote di capitale di imprese operanti nel

territorio regionale sono le attività caratteristiche della Vostra Società che opera sia con fondi propri, sia con fondi

regionali, per i quali vi può essere o non essere l’assunzione di rischio diretto, a seconda di quanto disciplinato dalle

convenzioni che regolamentano i rapporti con la Regione.

La gestione di progetti per conto della Regione Valle d’Aosta, l’attività di consulenza rivolta alla ristrutturazione e al

consolidamento del tessuto economico locale e il supporto all'attività delle società controllate sono state le tematiche

entro le quali si sono sviluppate le altre principali attività dell'esercizio chiuso al 31.12.2012.

In tutti i settori di intervento è ovviamente proseguita l'attività istruttoria, di finalizzazione e di "reporting" degli

interventi finanziari, articolati nelle varie tipologie, svolta sia in Gestione Ordinaria sia in regime convenzionato per

conto della Regione.

Il personale della società è inoltre sistematicamente coinvolto in varie Commissioni costituite per la definizione o

l'adeguamento degli strumenti normativi regionali.

Vi informiamo altresì che la Società non detiene né ha detenuto nel corso dell’esercizio, direttamente o indirettamente,

azioni proprie.

Gestione dei fondi propri (Gestione Ordinaria) e regionali (Gestione Speciale e Fondi di

rotazione)

Passando ad analizzare in dettaglio l’attività caratteristica della società e l’attività di gestione dei vari fondi, compresi

quelli non a rischio, si evidenzia che nel corso dell’esercizio di competenza sono stati erogati circa 145 milioni di euro

(per 1.174 interventi sotto forma di mutui, contributi e partecipazioni), che sommati a quelli degli anni precedenti

incrementano il totale delle erogazioni effettuate, a decorrere dall’esercizio 1982/1983, a oltre 3 miliardi di euro.

L’importo delle erogazioni è superiore a quello dello scorso anno di circa 21 milioni di euro, mentre il numero si è

ridotto di oltre 130 unità. Nei conteggi non sono state considerate le erogazioni dei contributi per il sostegno economico

nelle spese per il riscaldamento domestico (Bon de Chauffage) e quelli previsti dalla l.r. 3/2006 per aumentare

l’efficienza energetica degli edifici, nonché promuovere l’utilizzo delle fonti rinnovabili ed incentivare un uso razionale

dell’energia che, a decorrere dal 2011, la Regione ha affidato a Finaosta. L’impegno per assolvere tale incarico si è

concretizzato in circa 48.800 erogazioni di Bon de Chauffage per complessivi 18, 7 milioni di euro e circa 330

interventi nel settore energetico per un importo pari a 1,6 milioni di euro.

L’edilizia residenziale rimane sempre l’attività principale che occupa l’operatività della Società, con 739 erogazioni

(leggi 33/73 e 76/84) per un controvalore pari a 38,1 milioni di euro; tra le attività economiche si evidenziano i diversi

settori che fanno capo ai fondi della Gestione Speciale (circa 40 interventi per complessivi 62,4 milioni di euro) e il

settore turistico-ricettivo (alberghi e commercio) che ha prodotto 61 erogazioni per un totale di 14,6 milioni di euro.

La tabella e il grafico seguente dettagliano l’operatività della Vostra società nell’esercizio 2012, riportando il numero e

gli importi delle diverse operazioni.

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TABELLA RIEPILOGATIVA OPERATIVITA'

Gestione Rientri Delibere

(migliaia di euro) n. importo capitale interessi n. importoG.O. 86 22.629 10.635 1.785 66 9.511L.R. 101/82* 0 0 439 22 0 0L.R. 33/73 194 5.228 7.440 1.383 42 5.183L.R. 76/84 545 32.917 16.690 3.999 312 29.425L.R. 33/93* 0 0 0 0 0 0L.R. 43/96 60 3.413 731 248 17 2.767L.R. 19/01 61 14.588 2.758 590 25 13.453L.R. 6/03 25 1.513 2.676 181 21 2.979L.R. 7/04 0 0 49 5 0 0L.R. 29/06 2 178 0 14 1 332Totali gestioni conrischio diretto 973 80.466 41.418 8.227 484 63.650

G.S. 41 62.474 1.679 185 15 61.711L.R. 46/85* 0 0 771 173 0 0L.R. 84/93 8 1.934 0 0 4 1.471L.R. 9/03* 0 0 10 0 0 0L.R. DOCUP* 0 0 104 1 0 0L.R. 11/02* 0 0 1 0 0 0DGR2121/09 5 49 0 0 6 58L.R. 52/09 147 438 110 4 155 469Totali gestioni senza rischio 201 64.895 2.675 363 180 63.709

TOTALI 1.174 145.361 44.093 8.590 664 127.359* = gestioni chiuse

Erogazioni

86

194

545

60 61

25

22.629

5.228

32.917

3.413

14.588

1.513

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

550

600

G.O. L.R. 33/73 L.R. 76/84 L.R. 43/96 L.R. 19/01 L.R. 6/03

Numero e importo erogazioni: principali gestioni co n rischio diretto

n. importo

A completamento dell’esposizione riportiamo le tabelle che riepilogano il numero delle erogazioni (quietanze incluse) e

gli importi delle erogazioni (gli importi sono espressi in migliaia di euro) nei vari anni a partire dalla data di

costituzione della Società.

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NUMERO EROGAZIONI

Esercizi Gestione Gestione Fondi di rotazione di cui alle seguenti leggi regionaliordinaria * speciale** 101/82* 33/73* 76/84* 46/85 43/96* 62/93 33/93* 22/98 19/01* 84/93 6/03* 7/04* 9/03 DOCUP 11/02 29/06* 2121/09 52/09

1982/1983 12 8 72 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 92 84

1983/1984 15 27 243 24 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 309 282

1984/1985 27 39 246 80 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 392 353

1985/1986 18 62 175 90 148 23 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 516 431

1986/1987 21 43 247 95 593 22 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.021 956

1987/1988 15 36 242 182 852 70 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.397 1.291

1988/1989 30 14 213 204 909 55 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.425 1.356

1989/1990 18 44 184 189 736 26 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.197 1.127

1990/1991 21 98 257 186 930 27 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.519 1.394

1991/1992 22 31 170 217 976 41 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.457 1.385

1992/1993 79 21 173 272 923 46 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.514 1.447

1993/1994 99 19 197 291 893 48 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.547 1.480

1994/1995 54 33 151 168 890 35 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.331 1.263

1995/1996 48 77 120 220 713 36 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.214 1.101

1996/1997 94 65 159 253 710 15 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.296 1.216

1997/1998 66 76 125 244 647 15 11 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.184 1.093

1998/1999 70 55 129 190 638 24 26 0 2 14 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.148 1.055

1999/2000 117 99 86 202 594 25 38 2 4 32 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.199 1.041

2000/2001 77 58 78 209 500 15 37 0 2 40 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 1.019 903

2001/2002 77 88 29 213 505 9 36 0 2 68 9 13 0 0 0 0 0 0 0 0 1.049 871

2002/2003 83 40 15 218 635 6 25 0 0 36 91 11 0 0 0 0 0 0 0 0 1.160 1.067

2003/2004 82 87 5 229 571 2 12 0 0 7 102 10 4 0 0 0 0 0 0 0 1.111 1.005

2004/2005 49 123 1 237 411 0 19 0 0 0 78 5 19 0 0 0 0 0 0 0 942 814

2005/2006 42 138 0 282 329 1 20 0 0 0 84 6 32 0 0 0 0 0 0 0 934 789

2006 23 86 0 146 252 0 13 1 0 0 56 4 18 0 0 0 0 0 0 0 599 508

2007 66 122 0 211 468 5 28 0 0 0 60 13 53 0 2 1 0 0 0 0 1.029 886

2008 50 106 0 238 612 0 25 0 0 0 85 12 88 5 0 2 3 1 0 0 1.227 1.104

2009 62 132 0 228 596 0 23 0 0 0 64 16 69 2 0 0 3 1 0 0 1.196 1.045

2010 85 92 0 224 636 0 40 0 0 0 53 20 48 1 0 0 2 6 5 55 1.267 1.093

2011 53 112 0 270 595 0 61 0 0 0 45 0 38 0 0 0 0 3 0 133 1.310 1.065

2012 86 41 0 194 545 0 60 0 0 0 61 8 25 0 0 0 0 2 5 147 1.174 975

Totali 1.661 2.072 3.317 6.006 17.807 546 474 3 10 197 788 121 394 8 2 3 8 13 10 335 33.775 30.478*Gestioni a rischio diretto** Gestione in parte a rischio

di cui a rischio diretto

Totale

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

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650

2008 2009 2010 2011 2012

Numero erogazioniultimi 5 esercizi - gestioni principali

ordinaria *

speciale**

33/73*

76/84*

43/96*

19/01*

84/93

6/03*

52/09

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

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IMPORTO EROGAZIONI

Esercizi Gestione Gestione Fondi di rotazione di cui alle seguenti leggi regionaliordinaria* speciale** 101/82* 33/73* 76/84* 46/85 43/96* 62/93 33/93* 22/98 19/01* 84/93 6/03* 7/04* 9/03 DOCUP 11/02 29/06* 2121/09 52/09

1982/1983 2.545 5.377 1.140 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 9.062 3.685

1983/1984 1.540 10.486 3.590 1.911 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 17.528 7.042

1984/1985 1.582 8.422 3.708 3.180 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 16.893 8.470

1985/1986 3.083 13.663 3.018 3.621 4.269 6.728 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 34.382 13.990

1986/1987 2.711 10.010 4.996 6.589 17.471 5.004 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 46.781 31.767

1987/1988 2.174 6.564 6.079 9.746 20.941 10.358 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 55.861 38.940

1988/1989 4.676 3.993 5.654 11.338 22.759 4.887 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 53.308 44.427

1989/1990 2.965 15.764 4.137 14.253 16.613 1.103 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 54.835 37.967

1990/1991 3.291 13.650 7.370 16.563 23.878 2.237 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 66.990 51.103

1991/1992 3.333 21.667 6.019 20.993 20.023 4.136 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 76.170 50.367

1992/1993 12.911 13.350 5.763 20.335 23.874 6.755 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 82.989 62.884

1993/1994 10.860 17.068 7.630 18.936 20.296 4.406 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 79.197 57.722

1994/1995 14.770 62.617 6.208 13.133 19.199 3.040 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 118.967 53.310

1995/1996 12.911 40.161 4.785 11.899 13.202 5.872 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 88.830 42.797

1996/1997 13.720 30.765 6.923 12.702 16.253 994 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 81.357 49.598

1997/1998 11.502 36.679 4.855 13.374 14.476 2.680 750 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 84.316 44.957

1998/1999 23.943 36.110 5.697 9.663 15.725 5.873 1.292 0 272 739 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 99.312 56.591

1999/2000 53.245 27.592 3.593 13.457 14.362 3.748 1.418 2.582 157 1.747 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 121.901 86.232

2000/2001 15.716 430.008 3.207 10.712 12.416 1.519 1.956 0 28 2.375 0 697 0 0 0 0 0 0 0 0 478.633 44.035

2001/2002 18.846 24.603 1.550 14.015 12.665 861 1.526 0 35 4.478 813 2.901 0 0 0 0 0 0 0 0 82.293 49.450

2002/2003 13.239 5.970 1.253 10.440 18.815 326 731 0 0 2.355 15.312 3.473 0 0 0 0 0 0 0 0 71.914 59.790

2003/2004 17.835 13.767 354 6.734 17.337 46 481 0 0 274 17.603 2.610 243 0 0 0 0 0 0 0 77.284 60.587

2004/2005 18.091 20.570 65 6.119 12.265 0 870 0 0 0 12.204 678 2.350 0 0 0 0 0 0 0 73.212 51.964

2005/2006 13.379 20.969 0 7.398 11.445 191 1.135 0 0 0 15.300 1.428 3.030 0 0 0 0 0 0 0 74.275 51.687

2006 4.200 87.727 0 3.393 11.947 0 749 23 0 0 10.682 1.096 1.457 0 0 0 0 0 0 0 121.274 32.428

2007 6.320 66.112 0 5.353 21.340 4.385 1.872 0 0 0 15.167 4.049 7.816 0 42 77 0 0 0 0 132.533 57.868

2008 20.545 71.902 0 6.014 28.743 0 1.378 0 0 0 22.406 3.223 9.803 1.967 0 362 70 61 0 0 166.474 90.917

2009 11.920 98.905 0 6.384 28.956 0 937 0 0 0 14.926 6.147 10.679 209 0 0 30 31 0 0 179.124 74.042

2010 20.313 49.544 0 6.694 38.891 0 3.678 0 0 0 12.170 7.335 4.593 211 0 0 10 518 51 192 144.200 87.068

2011 18.513 43.803 0 8.087 34.597 0 4.229 0 0 0 11.019 0 2.895 0 0 0 0 272 0 536 123.951 79.612

2012 22.629 62.474 0 5.228 32.917 0 3.413 0 0 0 14.588 1.934 1.513 0 0 0 0 178 49 438 145.361 102.577

Totali 383.308 1.370.294 97.593 298.266 545.674 75.150 26.415 2.605 492 11.967 162.190 35.571 44.379 2.387 42 439 110 1.060 100 1.166 3.059.207 1.561.764*Gestioni a rischio diretto** Gestione in parte a rischio

di cui a rischio diretto

Totale

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2008 2009 2010 2011 2012

Importo erogazioniultimi 5 esercizi - gestioni principali - dati in Keuro

ordinaria*

speciale**

33/73*

76/84*

43/96*

19/01*

84/93

6/03*

52/09

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

15

Servizio COA Energia

Le attività del COA energia (Centro Osservazione e Attività sull’energia) sono proseguite secondo lo specifico Piano di

Attività annuale concordato con l’Assessorato Attività produttive.

Per quanto riguarda le attività di pianificazione energetica, nei primi mesi del 2012 il COA energia ha completato la

redazione di una prima proposta di PEAR (Piano energetico regionale ambientale) e dei documenti necessari ai fini

della “Valutazione Ambientale Strategica” (VAS), in particolare il rapporto ambientale e la relativa sintesi non tecnica.

Al termine della procedura di concertazione, attivata dai competenti uffici regionali con pubblicazione sul BUR n. 28

del 3 luglio 2012, il COA energia ha provveduto ad aggiornare, in base alle osservazioni pervenute, tutta la

documentazione. In seguito all’esito del referendum propositivo del 18 novembre 2012 sul trattamento a caldo dei rifiuti

l’approvazione del documento risultava, a fine anno, ancora sospesa.

Sono inoltre proseguiti il progetto Réseau Energie, nato dalla collaborazione tra Finaosta e CELVA al fine di dare

supporto agli enti locali sulle tematiche energetiche ed il progetto europeo Renerfor, sulla valutazione delle potenzialità

della biomassa locale.

A livello normativo, il COA energia ha collaborato alla stesura della legge regionale 26/2012 che sostituisce e

razionalizza, in particolare, le leggi regionali 21/2008 in materia di certificazione energetica in edilizia, la l.r. 3/2006 in

materia di agevolazioni per gli interventi di efficienza energetica nell’edilizia residenziale e la l.r. 23/2005 sulle

procedure autorizzative.

In tema di rendimento energetico nell’edilizia, il COA energia ha continuato a collaborare nello sviluppo e gestione del

sistema di certificazione energetica degli edifici Beauclimat, in particolare svolgendo le istruttorie di accreditamento dei

certificatori energetici, curando l’implementazione del software e la consegna delle targhe energetiche, effettuando

attività divulgativa ai cittadini e agli enti locali anche attraverso l’aggiornamento dei dati statistici significativi. Inoltre,

il COA energia ha fornito un servizio di assistenza e formazione ai professionisti, anche tramite la realizzazione di sei

sessioni di corso di aggiornamento professionale sul sistema di certificazione energetica regionale “Beauclimat” e, nella

seconda parte dell’anno, ha organizzato, in collaborazione con ARPA, il sistema di controllo degli attestati di

certificazione energetica.

In tale ambito, il COA energia ha inoltre gestito il bando per il finanziamento, a valere su fondi POR-FESR, di audit

energetici su edifici di proprietà di enti locali ed ha portato a conclusione il progetto europeo Alphouse, relativo alla

riqualificazione energetica di edifici tradizionali, con la pubblicazione del “Quaderno per il recupero energetico”. In

prosecuzione dello stesso, da settembre 2012 Finaosta partecipa come partner al progetto europeo AlpBC che intende

proporre strategie per l’integrazione dell’efficienza energetica nella pianificazione territoriale a scala intercomunale.

Il COA ha, inoltre, continuato a fornire supporto alle stazioni appaltanti nella valutazione dello sviluppo energetico di

alcuni progetti, in particolare quello della riconversione della caserma Testafochi con la trasmissione, nel maggio 2012,

delle “Osservazioni sul Progetto Definitivo e relative implicazioni energetiche” elaborate con la collaborazione del

Politecnico di Milano.

Nella primavera del 2012 è invece terminato il periodo di monitoraggio di due stabili regionali (sede dell’Assessorato

Attività Produttive e scuola Manzetti) oggetto di un incarico all’Università di Firenze, i cui risultati sono stati presentati

ad ottobre 2012 all’Assessorato Attività produttive.

Per quanto riguarda le attività di informazione, lo Sportello Info Energia Chez Nous ha fatto registrare nel corso

dell’anno circa 3.500 contatti fornendo consulenza generica od assistenza tecnica specifica in tema di energia a privati,

enti locali, imprese e professionisti. Il personale del COA ha mantenuto aggiornata la sezione “Energia” del sito

regionale ed ha attivato il servizio di “newsletter” mensile con circa 400 iscritti a dicembre 2012. Nel corso dell’anno

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

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sono stati attivati alcuni progetti formativi nelle scuole ed è stato avviato l’allestimento di due laboratori didattici

specialistici presso due istituti scolastici siti ad Aosta e Verrès.

Il COA energia ha proseguito la collaborazione con l’Assessorato Attività produttive negli aspetti operativi della legge

regionale 3/2006, in particolare nelle istruttorie valutative, nell’aggiornamento dell’elenco delle caldaie a biomassa

ammissibili a contributo e nella valutazione e gestione, assieme ad ARPA, del bando per i progetti dimostrativi.

Interventi in favore della ricerca e sviluppo

Il Servizio Studi e Assistenza alle Imprese è stato coinvolto dall’Assessorato regionale Attività Produttive

nell’aggiornamento dei criteri per la concessione dei contributi ai sensi della L.R. 84/1993, le cui disposizioni operative

sono state poi oggetto della deliberazione di Giunta regionale n. 10 dell’11 gennaio 2013. La convenzione che regola i

rapporti tra R.A.V.A. e Finaosta, rinnovata in data 27 settembre 2012, prevede tra l’altro il cofinanziamento con i fondi

del Programma Operativo FESR Competitività Regionale 2007/2013 della L.R. 84/1993.

Nel corso dell’anno 2012 il Servizio Studi e Assistenza alle Imprese ha istruito domande di finanziamento a fronte delle

quali la Giunta regionale ha deliberato la concessione di contributi per un totale di circa 1,7 milioni di euro (circa 5,1

milioni di euro nel 2011). Dal 2012 le quote aggiuntive di contributo per le aziende operanti nell’area industriale Cogne

di Aosta e nella Pépinière d’Entreprises di Pont-Saint-Martin, per un importo di circa 0,8 milioni di euro, sono state

finanziate con i fondi POR-FESR 2007/2013.

Nell’esercizio è stato verificato l’avanzamento di 13 progetti di ricerca e sviluppo presso 11 aziende a favore delle quali

sono stati erogati contributi per un importo di circa 2,9 milioni di euro, rispetto ai 4,3 milioni di euro del 2011.

Per la valutazione tecnico-scientifica dei piani di ricerca e sviluppo il Servizio si è avvalso, come peraltro già avvenuto

negli anni passati, della collaborazione di alcuni dipartimenti del Politecnico di Torino, del Politecnico di Milano e

dell'Università degli Studi di Genova.

Interventi in favore delle nuove imprese innovative

L’istruttoria economico-finanziaria delle domande di contributo a valere sulla legge regionale n. 14 del 14 giugno 2011,

e le relative erogazioni, sono oggetto della convenzione stipulata in data 8 marzo 2012 tra R.A.V.A. e Finaosta per cui,

nel corso dell’esercizio, il Servizio ha fornito il parere in merito alle pratiche presentate presso l’Assessorato regionale

Attività Produttive a fronte delle quali la Giunta regionale ha deliberato contributi per circa 0,3 milioni di euro.

Finanziamenti per la capitalizzazione

Nel corso dell’esercizio il Servizio ha istruito quattro pratiche di finanziamento, di cui una è stata oggetto di rinuncia da

parte della società proponente e tre hanno avuto esito positivo.

Nell’anno 2012 è stato stipulato un solo contratto di finanziamento per l’importo di 0,15 milioni di euro e, alla data di

chiusura dell’esercizio 2012, la disponibilità residua degli stanziamenti previsti dalle deliberazioni di Giunta regionale

n. 3202/2004, n. 608/2007, n. 42/2010 e n. 704/2010, risultava pari a circa 0,9 milioni di euro, di cui circa 0,5 milioni di

euro già impegnati per le due pratiche in attesa di perfezionamento del contratto.

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

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Interventi in regime di leasing convenzionato

Nell'ambito delle tradizionali attività sul mercato finanziario, una quota degna di nota continua ad essere rappresentata

dagli interventi di locazione finanziaria mobiliare e immobiliare in regime convenzionato con alcune società di leasing.

Nel corso dell’esercizio sono state effettuate erogazioni per un totale di 21 milioni di euro di provvista (17 milioni nel

2011) a fronte di 64 operazioni di leasing (33 l’anno precedente). Le nuove delibere nel corso del 2012 ammontano a

complessivi 7 milioni di euro circa (27 milioni nel 2011) per un totale di 49 nuove operazioni (51 l’anno precedente). Si

segnala che nel corso del 2012 l’importo massimo della provvista per singola operazione immobiliare è stato ridotto da

euro 4 milioni a euro 0,5 milioni.

Alla data di chiusura del bilancio l’accordato complessivo a favore delle società di leasing risultava essere pari a oltre

92 milioni di euro di cui 25 milioni di euro di impegni per provviste ancora da erogare (rispettivamente 93 e 40 milioni

di euro nel 2011).

Uffici di Parigi e Bruxelles

Gli Uffici esteri di Parigi, Maison du Val d’Aoste e di Bruxelles, Bureau de Représentance de Bruxelles, hanno operato

con continuità nelle reciproche sedi.

Nel caso dell’ufficio di Parigi le attività si sono sviluppate lungo i seguenti ambiti operativi:

• informazione turistica

• organizzazione di mostre di artisti valdostani

• organizzazione di conferenze e presentazioni di libri su tematiche valdostane

• attività di promozione enogastronomica

• attività di stage con l’inserimento di giovani valdostani

• attività di public relation e lobby istituzionale

• attività di gestione dell’immobile di proprietà e adempimenti tecnici e amministrativi conseguenti

• sostegno a progetti di operatori valdostani principalmente nell’ambito di operazioni commerciali e culturali

A Bruxelles una parte dell’attività si è caratterizzata dall’effettuazione di una serie di interventi di natura edile con la

realizzazione dello spazio terrazzo esterno da adibirsi a eventi e spazio pause collaboratori. Nel proseguimento

dell’attività caratteristica, l’ufficio ha espletato le attività connesse alla partecipazione della Regione al Comitato delle

Regioni, agli altri organismi dell’Unione europea e al Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa.

Inoltre, ha seguito l’evoluzione della legislazione e della giurisprudenza comunitaria, monitorando ed accogliendo gli

atti normativi comunitari, anche in collaborazione con l’Ufficio di Rappresentanza di Roma nella verifica della

sussistenza di procedure pre-contenziose e contenziose relative alla normativa regionale. L’Ufficio ha provveduto ad un

costante collegamento con le strutture regionali, informandole ed assistendole nell’adempimento dei conseguenti

obblighi. L’Ufficio ha infine partecipato a progetti di carattere istituzionale come la Festa dell’Europa, Journée portes

ouverstes interinstitutionelle e gli Open Days con raggruppamento Euroregione Alpi-Mediterraneo, Euroregione

Pirenei-Mediterraneo, Malopolska); nonché a momenti di promozione presso la NATO e presso un salone specializzato

nel settore della produzione vinicola. L’ufficio ha condotto regolarmente i programmi di stage di studenti valdostani.

Associazione Forte di Bard

A partire dal mese di ottobre 2007, Finaosta S.p.A., in veste di socio sostenitore, è entrata nella compagine societaria

dell’Associazione di diritto privato denominata Associazione Forte di Bard, con l’inserimento anche di un proprio

dirigente nel Consiglio di Amministrazione, in veste di Consigliere Delegato e con la prestazione di servizi di

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

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management. Tale azione ha consentito di rafforzare e dare maggiore continuità all’assistenza tecnica prestata sin dalla

costituzione.

L’Associazione annovera in quote paritarie tra i suoi soci fondatori la Regione Valle d’Aosta e le due Fondazioni

bancarie private Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.

I dati del 2012 hanno fatto registrare presenze per circa 211.000 unità, con un incremento delle entrate proprie di circa il

12% rispetto ai risultati conseguiti nell’esercizio precedente.

L’assistenza tecnica di Finaosta è finalizzata a coniugare alle logiche proprie di un’operazione no profit, principi di

efficienza operativa e economicità oltre a perseguire, insieme con la struttura e il Consiglio di Amministrazione, un

elevato livello di qualità dei progetti culturali, reso possibile soprattutto grazie alle relazioni internazionali apportate e

sviluppate.

Il 2012 è stato caratterizzato dal prosieguo del completamento delle opere edili e degli allestimenti permanenti con

particolare riferimento al Museo del Forte nell’Opera Ferdinando, in stretta collaborazione con la partecipata Finbard

S.p.A. che ha chiuso la propria liquidazione a fine esercizio. In termini di produzione artistica l’esercizio è stato

caratterizzato dalle proposte delle Mostre “I Tesori del Principe” e “Alberto Giacometti. L’Homme qui marche”,

incentrate l’una sulla Collezione privata del Principe del Liechtenstein e l’altra su uno dei massimi artisti della

modernità. Entrambi i progetti hanno fatto registrare un considerevole afflusso di pubblico e un buon ritorno da parte

della critica consentendo proseguire sulla via del posizionamento dell’immagine del Forte quale Polo culturale di

qualità.

Rapporti con le società partecipate nell’ambito della Gestione Ordinaria

I rapporti con le società partecipate e le relative quote di partecipazione sono elencati in apposite tabelle riportate nella

parte B - sezione 9 – e nella parte D – sezione 6 - della nota integrativa.

Di seguito si riportano sinteticamente le attività svolte dalle società ritenute più significative ai fini del presente

documento; l’elencazione è formulata sulla base della percentuale di partecipazione indicata tra parentesi accanto alla

ragione sociale di ogni società.

Nel corso dell’esercizio la società FINAOSTA INIZIATIVE s.r.l. (100%) ha continuato l’attività di locazione a favore

delle società Finaosta S.p.A. e Aosta Factor S.p.A. realizzando un risultato di esercizio positivo

La società AOSTA FACTOR S.p.A. (79%) ha proseguito regolarmente la sua attività commerciale, focalizzandola

prioritariamente in Lombardia (18%), in Valle d’Aosta (19%) e Piemonte/Liguria (21%) con una crescita dei volumi

(turnover passato da 505 a 636 milioni di euro).

Per quanto riguarda l’aspetto economico, la società, dopo la parentesi negativa dell’esercizio 2010, ha chiuso il 2012

con un risultato positivo di 1,6 milioni di euro, in crescita rispetto al precedente esercizio.

Si evidenzia che in data 25 ottobre 2012 codesto Consiglio di Amministrazione ha autorizzato il proprio Presidente a

chiedere la convocazione di un’eventuale Assemblea Straordinaria di Aosta Factor S.p.A. con all’ordine del giorno la

messa in liquidazione della società. Tale necessità è sorta a seguito di modifiche normative promosse dalla Banca

d’Italia, la cui applicazione, nel caso specifico di Aosta Factor S.p.A., contrasterebbe con i limiti operativi imposti alla

Finaosta S.p.A. dalla propria legge istitutiva e, inoltre, comporterebbe ingenti oneri di carattere organizzativo,

economico e finanziario. Al fine di salvaguardare le aziende valdostane clienti della società in oggetto si sta valutando

l’opportunità di istituire un Servizio factoring interno, con l’acquisizione, non appena organizzato, di quella parte di

personale di Aosta Factor S.p.A. ritenuta necessaria per l’esercizio di tale attività.

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

19

Il risultato del bilancio chiuso al 30 giugno 2012 dalla PILA S.p.A. (73%), titolare delle attività funiviarie

dell'omonima area sciistica direttamente collegata al capoluogo regionale, è positivo come negli anni precedenti, con

una conferma delle presenze durante la stagione invernale a 421 mila unità.

La società è coinvolta nel processo di riorganizzazione societaria del settore funiviario di cui si dirà meglio in seguito.

La società FUNIVIE MONTE BIANCO S.p.A. (35%) concessionario della parte italiana della tratta funiviaria

transfrontaliera che collega Courmayeur alla località francese di Chamonix, continua a profondere il massimo impegno

per un tempestivo avanzamento del programma di rinnovo del complesso funiviario. Nel corso del 2012 sono proseguiti

i lavori di costruzione, sospesi durante l’inverno con uno stato di avanzamento pari al 33%, in linea con il

cronoprogramma. Nel mese di gennaio 2013 è ripresa l’attività nel cantiere di valle e in marzo nei cantieri di monte. I

risultati economici permangono positivi.

La partecipazione nel Consorzio di garanzia fidi VALFIDI S.C. è stata acquisita alla fine del 2009 con lo scopo di

dotare lo stesso consorzio dei requisiti patrimoniali necessari per l’iscrizione tra gli Enti finanziari vigilati da Banca

d’Italia la cui tipologia è riportata nell’art. 107 del T.U.B.. Tale iscrizione è avvenuta il 27.04.2010.

L’attività di rilascio garanzie da parte del consorzio è proseguita regolarmente nel 2012 e l’utile di esercizio si è

incrementato, attestandosi sui 234 mila euro.

Rapporti con le società partecipate per conto della Regione nell’ambito della Gestione

Speciale

I rapporti con le società partecipate e le relative quote di partecipazione sono elencati in due tabelle riportate nella parte

D - sezione 1 - della nota integrativa.

Nel corso del 2012 è proseguito il processo di riorganizzazione societaria nel settore degli impianti a fune iniziato a

seguito del mandato ricevuto con Delibera della Giunta regionale n. 8 del 5 gennaio 2011 attraverso il completamento

della fusione per incorporazione della Cime Bianche S.p.A. nella Cervino S.p.A. e l’avvio, in esecuzione dei successivi

mandati ricevuti dalla Giunta regionale, delle fusioni per incorporazione riguardanti i seguenti gruppi di società:

- Grand Saint Bernard S.p.A., Funivie Gran Paradiso S.p.A. e Siski S.r.l. nella Pila S.p.A.

- S.I.T.I.B. S.p.A., SAGIT S.p.A. e Funivie di Champorcher S.p.A. nella Monterosa S.p.A.

- Chamois Impianti S.p.A. e SIRT S.p.A. nella Cervino S.p.A.

Come previsto nei mandati ricevuti, una volta acquisito il parere favorevole dell’AGCM in ordine all’operazione, si è

proceduto all’acquisizione, ove necessario, del controllo societario attraverso opportuni aumenti di capitale al fine di

poter agevolmente proseguire nella procedura di fusione.

Nel mese di dicembre 2012 sono state adottate le necessarie delibere Assembleari di approvazione dei progetti di

fusione ed i relativi Atti di fusione sono programmati per il mese di maggio 2013. Il completamento dell’iter di fusione

è previsto per il 31 maggio 2013.

Di seguito si descrivono sinteticamente le attività svolte dalle società ritenute più significative ai fini del presente

documento; l’elencazione è formulata sulla base della percentuale di partecipazione indicata tra parentesi accanto alla

ragione sociale di ogni società.

L’Assemblea dei soci di C.V.A. S.p.A. (100%), ha approvato, in data 30 aprile u.s., il bilancio relativo all’esercizio

2012 che chiude con un utile netto di poco più di 70 milioni di euro rispetto ai 63 milioni dell’esercizio 2011. Il valore

della produzione per il 2012 è stato pari a 236 milioni di euro, rispetto a 205 milioni del 2011; tale incremento è dovuto

all’effetto combinato della maggiore produzione e dell’incremento del prezzo dell’energia.

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

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A livello consolidato il valore della produzione è pari a circa 1.265 milioni di euro e l’utile netto si attesta a circa 74

milioni.

Sono proseguite le analisi di investimento in nuovi impianti in Valle d’Aosta e di iniziative sul territorio nazionale,

prevalentemente indirizzate verso il settore idroelettrico, fotovoltaico ed eolico, finalizzate ad accrescere la capacità

produttiva diretta del Gruppo CVA, la tutela del territorio e l’integrazione all’interno del gruppo dei servizi richiesti

dalla clientela.

Anche nell’esercizio 2012, come nei precedenti, la società ha posto in essere operazioni di carattere “straordinario”

finalizzate ad incrementare la redditività e a rafforzare la sua posizione di mercato. In particolare si segnala che:

· nel corso del primo semestre 2012 è stato acquisito un campo eolico in località Piansano (Viterbo) formato da 21 pale

eoliche;

· alla luce delle nuove regole e dei nuovi parametri economici introdotti dal DM FER del 7 luglio 2012, peggiorativi

rispetto al passato, sono stati anticipati i rifacimenti totali degli impianti di Gressoney e Nus, originariamente

programmati nel 2013; il completamento degli interventi entro dicembre 2012 ha permesso il riconoscimento degli

incentivi del precedente periodo regolatorio, apportando, quindi, una redditività incrementale all’azienda su un arco di

15 anni;

· nel primo semestre del 2012 è entrata in piena produzione la centrale di Champagne 2, soggetta ad un rifacimento

totale; i nuovi gruppi sono stati testati per l’intero esercizio e l’analisi puntuale delle produzioni ha evidenziato un

notevole aumento dell’efficienza dell’impianto, con un incremento del coefficiente energetico ed una maggior

produzione;

· a fine 2012 ha avuto luogo la fusione delle società C.V.A. Sole S.r.l., RAL S.r.l in RVA S.r.l. e quest’ultima ha

successivamente cambiato la sua denominazione in C.V.A. Sole S.r.l.; questa semplificazione societaria, terminata la

finalità delle singole società veicolo, concentra in CVA Sole le maggiori attività di produzione fotovoltaica del Gruppo

in una ottica di riduzione dei costi amministrativi;

· presso la controllata Vallenergie S.p.A – società operante, localmente, nel mercato della maggior tutela – sono state

avviate numerose attività finalizzate alla ottimizzazione del sistema informatico, al recupero dei cicli di fatturazione

attiva, alla gestione dei crediti e all’esternalizzazione delle attività di call center, che hanno portato anche ad una

riorganizzazione aziendale.

In Valle d’Aosta, la società prosegue nel programma di manutenzione, rifacimento e potenziamento del proprio parco

impianti esistente. A riguardo, nel 2012, sono stati effettuati sugli impianti di proprietà investimenti per 29 milioni di

Euro e interventi di manutenzione per 4 milioni di Euro.

La C.V.A. continua a seguire l’iter delle domande di concessione presentate negli anni passati. Purtroppo, l’elevato

livello di concorrenza presente su alcune aste comporta, spesso, l’avvio di contenziosi da parte dei concorrenti la cui

composizione dilata enormemente i tempi e aumenta l’alea per giungere all’assegnazione della concessione. Inoltre,

andando ad insistere i nuovi impianti, o i potenziamenti dei vecchi impianti, in contesti ambientali di pregio, il dialogo

con i diversi “stakeholder” accresce le problematiche realizzative dilatando, anche in questo caso, sia i tempi che i costi

stimati per la realizzazione delle opere.

La società STRUTTURA VALLE D’AOSTA s.r.l. (100%) ha proseguito le attività per la riconversione produttiva e il

popolamento dell’area ex Cogne di Aosta, nonché quelle di conduzione, manutenzione e affitto degli opifici conferiti

dalla Regione. Nel corso dell’esercizio 2012, in esecuzione dell’Accordo siglato tra Heineken Italia S.p.A. e Finaosta

S.p.A., in esecuzione della DGR n. 1128/12, ha acquisito il complesso immobiliare a destinazione industriale sito nel

comune di Pollein dalla Sima S.p.A. L’efficacia del trasferimento della proprietà ha avuto effetto in data 1 gennaio

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

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2013. In pari data è inoltre divenuto efficace il contratto con cui Struttura Valle d’Aosta S.r.l. ha concesso in locazione

alla Sima S.p.A. la parte del complesso di cui sopra inerente il birrificio.

Le perdite degli ultimi esercizi sono dovute principalmente ai costi che la Società sostiene per la manutenzione dei

fabbricati e alle difficoltà riscontrate nell’avviare a pieno regime le aree disponibili per gli insediamenti produttivi.

Il bilancio del 2012 verrà approvato entro il prossimo mese di giugno.

La società COMPLESSO OSPEDALIERO UMBERTO PARINI S.r.l. (100%) è stata costituita nel novembre del

2009 e si occupa della ristrutturazione e dell’ampliamento dell’Ospedale regionale e delle aree adiacenti. Il bilancio

chiuso al 31.12.2012, presenta un pareggio in quanto un’apposita convenzione prevede la copertura dei costi di gestione

con un contributo di pari importo erogato da Finaosta a valere sui fondi di Gestione speciale.

Nel corso dell’esercizio sono state effettuate, tra le altre, le seguenti attività: il monitoraggio delle opere di realizzazione

del parcheggio a Nord di via Roma, la progettazione preliminare e definitiva delle opere di ampliamento e

ristrutturazione dell’ospedale, la verifica progettuale, l’avvio della progettazione definitiva dell’opera e l’esecuzione dei

lavori relativi al cunicolo di sotto-attraversamento di via Roma.

Analogamente, a novembre 2009 è stata costituita la società NUOVA UNIVERSITÀ VALDOSTANA S.r.l. (100%)

che si occupa della riqualificazione della caserma Testafochi e delle aree militari al fine di realizzare un Polo

universitario. Il bilancio chiuso al 31.12.2012 presenta un pareggio in quanto un’apposita convenzione prevede la

copertura dei costi di gestione con un contributo di pari importo erogato da Finaosta a valere sui fondi di Gestione

speciale.

Per ciò che concerne le Caserme Battisti, Ramires e l’Eliporto militare di Pollein, nel mese di maggio 2012 ha avuto

luogo l’aggiudicazione definitiva dell’appalto integrato e nell’ultimo trimestre dell’anno 2012 sono state effettuate le

consegne parziali dei lavori, al fine di consentire all’impresa aggiudicataria lo svolgimento di alcune attività

propedeutiche all’esecuzione delle opere.

Per quanto riguarda il Polo Universitario, nel mese di marzo 2012 il Comune di Aosta ha approvato la proposta di intesa

per la realizzazione dell’opera, nel mese di settembre 2012 è stato approvato il progetto definitivo, suddiviso in lotti

funzionali, e nel mese di dicembre 2012 è stato consegnato alla società il progetto esecutivo del 1° lotto, che necessita

però di alcuni aggiornamenti in relazione al soddisfacimento dei parametri energetici e del contenimento dei costi e che

quindi non è ancora stato approvato.

Nel 2012 l’attività della società AUTOPORTO VALLE D’AOSTA S.p.A. (98%) è consistita nella gestione del

complesso autoportuale, oltre che nella realizzazione degli interventi di ampliamento e sistemazione della Galleria delle

Botteghe Artigiane, realizzando due negozi rispettivamente sul lato sud e sul lato nord e altri “open space” da destinare

a esposizione e commercializzazione di prodotti. I lavori per la riqualificazione dell’edificio per trasformarlo a “energia

zero”, sulla base della convenzione siglata con la Regione Autonoma Valle d’Aosta, in forza della quale la società ha

ricevuto un finanziamento pari a 470.000 euro a valere sull’attività IIB del Programma operativo Competitività

regionale 2007/2013, sono in avanzata fase di realizzazione e dovrebbero terminare presumibilmente entro il mese di

giugno 2013.

Nel primo semestre dell’anno 2012 è entrata in funzione la Torre della Comunicazione con l’insediamento dell’INVA

S.P.A., di due strutture dell’amministrazione regionale e del Bar Della Torre.

Sempre nel primo semestre è entrato in funzione il distributore per l’erogazione del metano, a fianco del quale è stata

successivamente realizzata una colonnina per la ricarica dei veicoli elettrici.

Nel corso dell’anno è stata sottoscritta con la RAVA la convenzione che concede alla società un contributo di 1,5

milioni di euro per 20 anni per il concorso nell’ammortamento di mutui per la realizzazione di due edifici destinati

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

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rispettivamente a ospitare eventi fieristici e gli archivi regionali. Al momento, la realizzazione dell’edificio da destinare

a eventi fieristici è, peraltro, stata sospesa.

Nel corso dell’esercizio 2012 vi sono state 4 cessazioni di contratti di locazione e si sono insediate 10 nuove attività.

La società ha chiuso l’esercizio in sostanziale pareggio.

La società CERVINO S.p.A. (94%) ha chiuso l’esercizio 2012 con un utile di 1,2 milioni di euro, in netto incremento

rispetto ai 494 mila euro del precedente esercizio, confermando un trend positivo dopo oltre un decennio di perdite

ininterrotte. Si rammenta che il risultato al 31 maggio 2012 si riferisce all’intero comprensorio della Valtournenche, per

effetto dell’incorporazione delle Cime Bianche S.p.A..

La stagione invernale 2011/12 ha avuto inizio il 29 ottobre 2011 e si è protratta sino al 20 maggio 2012 . L’avvio è stato

caratterizzato da buone nevicate a fine ottobre e a inizio novembre che hanno permesso, per quanto riguarda Cervinia,

di aprire il comprensorio da Plan Maison in su. Le festività dell’Immacolata e di Sant’Ambrogio, grazie alle nevicate

del 7 e 8 di dicembre 2011, hanno fatto registrare ottimi incassi. Anche durante il resto della stagione si sono riscontrati

risultati molto positivi, con la sola eccezione dei mesi di gennaio e di aprile 2012 in cui le giornate di maltempo hanno

influito negativamente, pur mantenendosi su livelli più che accettabili. Il mese di marzo 2012 ha fatto registrare il

record storico di incasso, come anche il week end di carnevale del 18 febbraio 2012 ha permesso di superare il record

storico giornaliero e del fine settimana.

Per il comprensorio delle Cime Bianche la stagione invernale si è aperta regolarmente sabato 26 novembre 2011, per

concludersi domenica 14 aprile 2012. Nei 141 giorni di apertura, il Comprensorio è rimasto completamento chiuso

causa vento per 3 giornate, mentre il collegamento con Cervinia ha registrato 12 giorni di chiusura dovute alle

condizioni meteo avverse. L’impianto di innevamento programmato ha garantito condizioni pressoché perfette sulle

piste durante l’intero l’arco della stagione.

I primi ingressi della stagione sugli impianti di Cervinia sono stati quasi 538 mila (+20 mila ingressi rispetto alla

precedente stagione, +5,8%) e i passaggi sono stati pari a 6,1 milioni (+281 mila passaggi, +5%). Per ciò che concerne

Valtournenche, i primi ingressi sono stati quasi 155 mila ( +13,1%) e i passaggi sono stati pari a 2,1 milioni (-0,5%).

Nel complesso i ricavi delle vendite e delle prestazioni ammontano a 18,8 milioni di euro.

Per fare fronte a parte degli importanti investimenti che la società ha in programma di effettuare, sono state avviate le

procedure per giungere alla vendita del patrimonio immobiliare ad oggi improduttivo.

Come noto, il processo per giungere alla fusione per incorporazione delle società Chamois Impianti S.p.A. e SIRT

S.p.A. nella Cervino S.p.A. è stato avviato e produrrà i suoi effetti giuridici entro la fine del mese di maggio 2013.

Per quanto riguarda la società consortile PROGETTO FORMAZIONE s.c.r.l. , (92%) è proseguita nel 2012 l’attività

formativa in linea con quella dei precedenti esercizi. Il bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 sarà

approvato entro la fine del prossimo mese di giugno.

CMBF S.p.A. (92%), ha chiuso il bilancio al 30.09.2012 con una perdita di esercizio di 854 mila euro, superiore

rispetto ai 150 mila euro di perdita dell’esercizio precedente.

L’esercizio 2011/12 è stato per la Courmayeur Mont Blanc Funivie S.p.A. il secondo sotto il controllo della Finaosta

S.p.A. ed è stato caratterizzato dall'effettivo avvio del piano di investimenti previsto per il rilancio del comprensorio,

con l’esecuzione, nell’estate del 2012, dei primi interventi realmente incrementativi dell'offerta: la nuova seggiovia

Bertolini, due nuove piste sul versante Val Veny, la sostituzione delle cabine della funivia “Gigante” e un nuovo Snow

Park.

Come evidenziato dagli amministratori nella relazione al bilancio, sul piano dei risultati gestionali si è trattato di un

esercizio negativo, nel quale gli incassi non hanno confermato i risultati positivi dell'inverno precedente ed i costi sono

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

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rimasti a livelli elevati, anche a causa della necessità di mettere in atto numerosi interventi manutentivi; a questo esito

negativo hanno sicuramente contribuito anche fattori contingenti quali la situazione meteo molto negativa (ad inizio e

fine stagione) e l'andamento generalmente depresso dell'economia.

La frequentazione del comprensorio è risultata in diminuzione rispetto alle precedenti stagioni: le presenze totali sono

state pari a 407 mila, contro le 488 mila unità della precedente stagione, le 441 mila della stagione ancora precedente e

le 450 mila della stagione 2008/09.

Per via di quanto sopra, i ricavi delle vendite, pari a 10 milioni di euro, sono diminuiti rispetto all’esercizio precedente

(11 milioni di euro) ed equivalgono quelli relativi alla stagione 2009/10.

I responsabili aziendali hanno aggiornato il Business Plan che individua le linee per l’organizzazione aziendale e per

l’azione commerciale, oltre che un programma di investimenti fino al 2016 per un totale di 47 milioni di euro. La

Giunta regionale ne ha preso atto e ha deliberato un ulteriore aumento di capitale sociale per 6 milioni di euro per la

copertura di parte delle necessità finanziarie previste per l’esercizio 2012/13.

Nel dicembre 2012 è stato ceduto l’immobile sede degli uffici amministrativi della società. L’incasso, di poco inferiore

a 5 milioni di euro è destinato a finanziare il programma di investimenti sopra richiamato.

Nel 2012 la società FINBARD S.p.A. in liquidazione (82%) ha ultimato la propria attività di servizi volta alla

realizzazione delle opere di recupero del forte e del borgo di Bard nel rispetto di quanto previsto nella convenzione in

essere tra R.A.V.A., Finaosta S.p.A. e Finbard S.p.A. (allestimenti museali e spaziali nel forte di Bard nonché opere

edilizio impiantistiche ad esso complementari) e nella convenzione in essere tra R.A.V.A., Finaosta S.p.A., Finbard

S.p.A., Comune di Donnas, Comune di Bard e Comune di Pont Saint Martin relativa al percorso di turismo culturale

all’interno del “microsistema Pont Saint Martin – Donnas – Bard” e, dopo aver consegnato l’ultima parte delle opere

recuperate ha presentato il bilancio finale di liquidazione ed è stata cancellata dal Regristro delle Imprese di Aosta in

data 10 dicembre 2012.

MONTEROSA S.p.A. (86%), proprietaria e gestore del comprensorio “Monterosa Ski” nelle Valli di Ayas e

Gressoney, ha chiuso il bilancio 2012 con una perdita di 1,3 milioni di euro rispetto ai 2 milioni dell’anno precedente.

I proventi netti di biglietteria relativi all'esercizio sociale 2011/12 sono stati pari a 11,1 milioni di euro, contro 11,7

milioni del 2009/10. Vi è stato dunque un calo dei ricavi legati al traffico sugli impianti rispetto al precedente esercizio

(-6% circa), con un netto calo dei primi ingressi 485 mila, contro 535 mila della precedente stagione invernale. Anche i

giorni di apertura del comprensorio hanno registrato una riduzione dovuta principalmente a condizioni meteo

sfavorevoli e in particolare a numerosi giorni di chiusura per vento.

Come noto la società Monterosa S.p.A. è coinvolta nel processo di fusione per incorporazione delle società S.I.T.I.B.

S.p.A. (comprensorio di Brusson), S.A.G.I.T. S.p.A. (comprensorio del Weismatten di Gressoney Saint Jean) e Funivie

di Champorcher S.p.A. (comprensorio di Champorcher) nella Monterosa stessa.

FUNIVIE PICCOLO SAN BERNARDO S.p.A. , (64%) titolare dell'area italiana del comprensorio sciistico

internazionale costituito tra le stazioni di La Thuile e di La Rosière (Savoia - Francia) denominato "Espace San

Bernardo" ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2012 in sostanziale pareggio rispetto alle perdite di 939 mila euro e 875

mila sofferte nei due precedenti esercizi.

Le presenze della stagione invernale 2011/12 hanno registrato un decremento del 13%, in linea con la contrazione

subita anche dai primi ingressi. Ciò nonostante a fine stagione gli incassi lordi segnavano un +3,2% rispetto

all’esercizio precedente, attestandosi a 6,7 milioni di euro (6,4 milioni nella precedente stagione).

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

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La società ha in corso le revisioni ventennali delle seggiovie Chaz Dura Express (i cui lavori sono praticamente

terminati) e Chalet Express (la cui esecuzione dovrebbe concludersi nel 2013). Per entrambe gli interventi le spese

risultano essere oggetto di contributo regionale.

La società SERVIZI PREVIDENZIALI VALLE D’AOSTA S.p.A. (50%) presta principalmente servizi

amministrativi e contabili a favore del fondo di previdenza integrativa regionale (FOPADIVA). La società si configura

come “In house” in quanto l’altro 50% del capitale è detenuto direttamente dalla Regione Valle d’Aosta. Il bilancio al

31 dicembre 2012 ha chiuso in sostanziale pareggio, in linea con il precedente esercizio.

Nel corso del 2012, la società ha proseguito nella campagna di informazione e formazione in materia di previdenza al

fine di mantenere ed incrementare le adesioni ai fondi pensione territoriali.

La società SIMA S.p.A. (49%), proprietaria dello stabilimento per la produzione di birra a Pollein, ha proseguito

l’attività di locazione dello stesso, con annessi servizi di logistica e manutenzione, alla società Heineken Italia S.p.A.,

chiudendo il bilancio al 31 dicembre 2012 con un risultato negativo di 150 mila euro.

Nel corso dell’esercizio 2012 è stato siglato tra Heineken Italia S.p.A. e Finaosta S.p.A., in esecuzione della DGR n.

1128/12, un Accordo che prevede, tra le altre cose, la prosecuzione della collaborazione industriale fino al 31 dicembre

2016. Nell’ambito dell’Accordo è prevista la cessione a Struttura Valle d’Aosta S.r.l. del complesso immobiliare a

destinazione industriale sito nel comune di Pollein. L’efficacia del trasferimento della proprietà ha avuto luogo in data 1

gennaio 2013. In pari data è inoltre divenuto efficace il contratto con cui Struttura Valle d’Aosta S.r.l. ha concesso in

locazione alla Sima S.p.A. la parte del complesso di cui sopra inerente il birrificio. Pertanto la Sima S.p.A. ha potuto

proseguire senza soluzione di continuità il proprio rapporto con Heineken Italia S.p.A. nell’ambito del contratto di

affitto di azienda e dei contratti connessi di manutenzione e logistica.

GOVERNO SOCIETARIO, ASSETTI ORGANIZZATIVI E SISTEMI DI CONTROLLO

Finaosta S.p.A. adotta il modello di governance tradizionale che, anche nel rispetto di quanto disciplinato dall’Organo

di Vigilanza in materia di gestione e controllo dei rischi, attribuisce specifiche responsabilità, in base alle rispettive

competenze, ai seguenti organi:

- il Consiglio di Amministrazione che rappresenta l’“organo con funzione di supervisione strategica”, ovvero l’organo

al quale sono attribuite funzioni di indirizzo della gestione sociale (ad esempio, mediante esame e delibera in ordine alle

operazioni strategiche della società);

- il Comitato Esecutivo e la Direzione Generale che rappresentano gli “organi con funzione di gestione”, ovvero le

funzioni aziendali alle quali spettano o sono delegati compiti di gestione corrente, intesa come attuazione degli indirizzi

deliberati nell’esercizio della funzione di supervisione strategica;

- il Collegio Sindacale che rappresenta l’“organo con funzione di controllo”, ovvero l’organo preposto a vigilare

sull’osservanza delle norme di legge, regolamentari e statutarie, sulla corretta amministrazione, sull’adeguatezza degli

assetti organizzativi di Finaosta S.p.A..

A partire dal 24.04.2012 la Direzione Generale sviluppa e gestisce i propri compiti con il supporto di due vice-Direzioni

generali, una Direzione di business:

- Vice Direzione Generale Amministrazione Finanza e Assistenza alle Imprese;;

- Vice Direzione Generale Investimenti e Sistemi;

- la Direzione Uffici Esteri e Relazioni Esterne;

oltre a due di staff:

- la Direzione Legale e Contenzioso ;

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

25

- la Direzione Risorse Umane e Organizzazione.

Coerentemente al suo costante sviluppo, all’iscrizione tra gli intermediari finanziari ex art. 107 T.U.B. e all’attenzione

riposta nella definizione di un sistema di gestione e controllo dei rischi nel quale è assicurata la netta separazione delle

funzioni di controllo da quelle produttive, Finaosta S.p.A. si è dotata di specifiche funzioni aziendali a supporto

dell’Organo Amministrativo e di quello di gestione della Società.

Al primo fanno riferimento la Funzione Controlli e il Servizio Controllo Interno, mentre al secondo ilServizio Gestione

Rischi / Funzione Antiriciclaggio ed il Servizio Compliance. Si precisa che la Funzione Controlli non è più operativa a

far data dal 31.12.2012 e la relazione conclusiva sull’attività svolta è stata presentata al Consiglio di Amministrazione

del 28.02.2013.

Dal punto di vista operativo e nel rispetto di quanto stabilito dalla normativa sono stati delineati i seguenti livelli di

controllo:

- I livello - controlli di linea: sono svolti nell'ambito delle attività operative che vengono svolte quotidianamente da

parte delle singole unità organizzative e dei responsabili dei vari uffici, sono diretti ad assicurare il corretto svolgimento

delle operazioni, normalmente sono incorporati nelle singole procedure operative;

- II livello - controlli sulla gestione dei rischi: sono affidati al Risk Manager e sono finalizzati a verificare che:

le unità organizzative aziendali svolgano le mansioni e rispettino i limiti loro assegnati;

i controlli di linea siano eseguiti in modo regolare e nel rispetto delle procedure;

l'operatività sia coerente con gli obiettivi di rischio - rendimento attesi.

Inoltre il Servizio Gestione Rischi / Funzione Antiriciclaggio ha la responsabilità di coordinare e verificare le attività

che permettono la gestione del rischio riciclaggio. A far data dal primo luglio 2012 il Servizio Gestione Rischi /

Funzione Antiriciclaggio è stato integrato con l’inserimento di una nuova risorsa collocata nell’Ufficio Gestione Rischi.

II livello – controlli di conformità alle norme: sono affidati al Servizio Compliance, istituito nel corso del 2012, e

sono finalizzati a verificare che le procedure interne siano coerenti con l’obiettivo di prevenire la violazione di

determinate normative esterne (leggi e regolamenti) e di autoregolamentazione (codici di condotta, codici etici)

applicabili a Finaosta S.p.A.

Dei risultati dell’attività svolta viene costantemente informata la Direzione Generale e periodicamente il Consiglio di

Amministrazione.

- III livello - revisione interna (Internal Auditing): attività di competenza della funzione di Internal Auditing.

L'Internal Auditing avendo accesso a tutte le attività, i dati e le documentazioni aziendali, svolge un ruolo volto ad

individuare andamenti anomali, violazioni delle regole delle procedure e soprattutto a garantire l'adeguatezza e la

funzionalità del sistema dei controlli interni nel suo complesso. Dei risultati dell’attività svolta vengono periodicamente

informati il Consiglio di Amministrazione, la Direzione Generale ed il Collegio Sindacale.

Il controllo contabile di Finaosta S.p.A. è esercitato da una società di revisione che svolge le proprie funzioni secondo

quanto previsto dall’art.14 del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n.39

Infine, si segnala che Finaosta S.p.A., adottando il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01,

ha istituito un Organismo di Vigilanza collegiale che monitora costantemente il rispetto della normativa, ne cura

l’implementazione e periodicamente relaziona le attività poste in essere all’Organo Amministrativo.

GESTIONE DEL RISCHIO DI CREDITO

Le principali fonti del rischio di credito sono riconducibili agli impieghi sotto forma di finanziamenti (mutui). Questi

vengono erogati utilizzando i fondi della gestione ordinaria e/o quelli dei fondi di rotazione ovvero della gestione

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speciale. L’esposizione verso il rischio di credito è differente a seconda delle diverse fonti: è completamente a carico di

Finaosta S.p.A. nella gestione ordinaria, è normalmente a carico della Regione Autonoma Valle d’Aosta per quanto

riguarda la gestione speciale, ad eccezione delle operazioni di cui alle DGR 453/2011 e 1465/2012, è mista per i fondi

di rotazione. Considerazioni più di dettaglio in merito al rischio di credito vengono fornite nella parte D - sezione 3 -

della nota integrativa.

L'attività di erogazione di mutui è, per la maggior parte, regolata da leggi regionali che impongono, tra l’altro, la

tipologia di controparti, i limiti massimi di importo erogabile, i tassi di interesse da applicare, la durata del

finanziamento. E' discrezione di Finaosta S.p.A. effettuare le valutazioni economico finanziarie dei progetti presentati a

corredo della richiesta di finanziamento, avendo cura di effettuare una verifica della congruità delle garanzie offerte,

sempre nel rispetto delle indicazioni statutarie che impongono alla società di concorrere allo sviluppo socio-economico

del territorio regionale.

Sempre tramite le fonti di Gestione Ordinaria vengono erogate provviste a società di leasing che provvedono a

reimpiegarle presso loro clienti nell’ambito di una convenzione stabilita con Finaosta S.p.A. in cui è specificato, tra

l’altro, che ogni rischio connesso alle operazioni di leasing, compreso quello di credito, è a totale carico della società di

leasing. Finaosta S.p.A., per contro, deve gestire il rischio di controparte, incluso in quello di credito, nei confronti delle

società di leasing stesse.

Al 31.12.2012, il portafoglio crediti (mutui) è composto al 96% da posizioni in bonis, il restante 4% è allocato nelle

fasce di crediti non performing.

Al fine di evidenziare i valori assoluti e percentuali relativi alle esposizioni per finanziamenti (mutui) a rischio, si

riporta il seguente prospetto.

Bilancio 2012 Bilancio 2011

Esp

osiz

ione

lord

a

% s

u to

t fin

anzi

amen

ti

Ret

tific

he d

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ore

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Sofferenze 9.285 1,3% 5.200 56,0% 4.085 7.597 1,2% 3.797 50,0% 3.800

Altr f inanz. Deteriorati 16.335 2,4% 3.935 24,1% 12.400 12.951 2,0% 3.132 24,2% 9.819

Totale Att. Deteriorate 25.620 3,7% 9.135 35,7% 16.485 20 .548 3,2% 6.928 33,7% 13.619

Totale Attività in bonis 669.121 96,3% 2.719 0,4% 666.401 626.426 96,8% 2.185 0,3% 624.242

Totale Finanziamenti 694.741 100,0% 11.854 1,7% 682.886 6 46.974 100,0% 9.113 1,4% 637.861

Dagli importi sopra indicati si evincono le seguenti considerazioni rispetto all’esercizio precedente:

- gli impieghi lordi sono aumentati di circa 48 milioni di euro, pari al 7,4%;

- gli impieghi in bonis sono aumentati di circa 43 milioni, pari al 6,8%;

- i crediti deteriorati si sono incrementati di oltre 5 milioni di euro; la variazione è imputabile prevalentemente agli

incagli manuali, ovvero a posizioni che pur essendo in regolare ammortamento, principalmente grazie al provvedimento

regionale di sospensione delle rate, presentano difficoltà economiche oggettive o sconfinamenti sul sistema bancario;

- le rettifiche di valore specifiche hanno registrato un incremento di circa 2,2 milioni di euro; rapportate

all’esposizione lorda generano, in termini percentuali, una copertura delle attività deteriorate pari al 36%.

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FATTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO

In data 24 aprile 2012 il Consiglio di Amministrazione ha approvato l’istituzione della “Funzione Compliance”, poi

denominata “Servizio Compliance”, organizzata in struttura unipersonale in staff alla Direzione Generale, quale

struttura autonoma e indipendente dedicata alla gestione del rischio di non conformità a determinate normative

applicabili a Finaosta S.p.A. In data 27 luglio 2012 il Consiglio di Amministrazione ha nominato il Responsabile del

Servizio Compliance ed il successivo 25 ottobre 2012 ha conferito al medesimo specifico mandato alla gestione del

rischio anzidetto.

I valori segnalati al 31.12.2012 del rischio di credito (metodo standardizzato) e del rischio operativo (metodo base) sono

stati pari rispettivamente a 55,7 e 3,4 milioni di euro.

Il Patrimonio di Vigilanza al 31.12.2012, al lordo del risultato d’esercizio, è pari a 202,4 milioni di euro, risultando

quindi congruo sia rispetto all’assicurare un grado di solvibilità elevato, sia riguardo alla normativa dei “grandi rischi”

prevista dalla Banca d’Italia, sia in considerazione delle esigenze di copertura dei rischi sopra indicati.

La Giunta regionale con deliberazione n. 453 del 4 marzo 2011 avente per oggetto “Conferimento di incarico a Finaosta

S.p.A. per il ricorso all’indebitamento a sostegno degli investimenti regionali previsti dall’articolo 40 della legge

regionale n. 40/2010. impegno di spesa”, aveva dato incarico a Finaosta di contrarre, per il periodo 2011-2015, una

linea di credito, senza obbligo di tiraggio, per un importo massimo di euro 371.000.000 a beneficio del fondo in

gestione speciale, di cui 180.000.000 milioni attivabili nel triennio 2011-2013: Le risorse finanziarie così acquisite

dovevano essere utilizzate per finanziare una serie di interventi strutturali prevalentemente concentrati nei settori degli

impianti funiviari, della sanità e della pubblica istruzione.

A seguito del mandato ricevuto Finaosta aveva predisposto, nel mese di agosto 2011, una gara aperta, finalizzata ad

individuare uno o più enti finanziatori disposti alla concessione del suddetto finanziamento, il cui termine di scadenza

venne fissato al 30 settembre 2011. La gara era andata deserta per cui, successivamente, si è cercato di approfondire le

criticità che avevano determinato tale esito negativo.

La Giunta regionale con deliberazione n. 1057 del 18 maggio 2012 ha rimodulato il piano degli interventi, fermo

restando il loro importo complessivo. La copertura delle rate del mutuo è stata prevista con stanziamenti, a valere sul

bilancio regionale, per un totale complessivo, nei 20 anni, di euro 630 milioni.

Finaosta ha quindi richiesto al sistema bancario la concessione di una prima quota del mutuo, pari a euro 95 milioni, da

erogare entro il 31 dicembre 2013, tenuto conto della rimodulazione degli investimenti prevista dalla summenzionata

delibera di Giunta. Quale controparte finanziatrice è stata individuata Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (CDP) e nel mese

di dicembre del 2012 si è proceduto ad un primo tiraggio del finanziamento per un importo pari a 21,5 milioni di euro.

La Giunta regionale, con deliberazione n. 1465 del 20 luglio 2012, ha incaricato Finaosta S.p.A., in Gestione Speciale,

di perfezionare due operazioni di mutuo chirografario di cui la prima tra Finaosta S.p.A, e Compagnia valdostana delle

acque - CVA S.p.A. per il reperimento dei fondi necessari alla seconda operazione tra. Finaosta S.p.A. e Casinò de la

Vallée S.p.A per il finanziamento di parte del piano di sviluppo di quest’ultima società; entrambi i mutui chirografari

sono stati stipulati nel mese di settembre 2012 ad un tasso di interesse fisso (determinato in base alle condizioni di

mercato) e con durata massima di anni 15 (più due anni di preammortamento). L’importo erogato al 31.12.2012 era pari

a circa 22,5 milioni di euro su un importo deliberato di 50 milioni.

La Vostra Società è soggetta all’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento dell’Ente Regione Autonoma Valle

d’Aosta. Si precisa che i rapporti intercorsi con l’Ente che esercita tale attività sono regolati secondo le disposizioni

della legge costitutiva della Società, delle leggi regionali istitutive dei fondi di rotazione e delle relative convenzioni. Ai

sensi dell’articolo 2497-bis del Codice Civile, si precisa inoltre che non esistono rapporti con le Società soggette alla

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

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medesima direzione e coordinamento. Il risultato economico derivante da tale attività corrisponde alle commissioni

attive maturate (voce 10 e 30 del Conto economico). Nella tabella che segue si evidenziano i costi sostenuti su mandato

dell’Amministrazione regionale con indicati i rispettivi rimborsi.

COSTI RICAVI

Oneri sostenuti per conto RAVA 273.283 400.099

Centro Osservazione Energia (COA) 641.336 1.423.846

Appalti/Oneri 39.588.803 39.588.803

Gestione uff ici esteri 403.521 402.108

Totale 40.906.944 41.814.856

Si precisa che i costi sostenuti per conto della Regione per l’attività di consulenza e per il COA non comprendono

l’onere del personale di Finaosta e che nei costi di gestione degli uffici esteri non sono compresi gli acquisti di beni

durevoli che vengono iscritti all’attivo dello stato patrimoniale ed ammortizzati.

I RISULTATI ECONOMICI ED IL PATRIMONIO DI FINAOSTA

Il bilancio della Vostra società chiude con un utile netto di euro 3.245.934, dopo aver operato:

- rettifiche di valore nette su attività finanziarie per euro 5.150.545;

- ammortamenti e rettifiche di valore di attività materiali e immateriali per euro 257.929;

e conteggiato imposte a carico dell’esercizio per euro 1.994.963.

Il predetto risultato di esercizio, unitamente alle riserve accumulatesi negli anni, porta il patrimonio netto della società a

euro 214 milioni, corrispondente a circa il 19% degli impieghi (rappresentati prevalentemente da crediti e

partecipazioni) della Vostra società, in essere al 31.12.2012.

Il Patrimonio di vigilanza, comprensivo del risultato di esercizio, passa quindi da 199 milioni di euro al 31.12.2011 a

202 milioni di euro al 31.12.2012.

Il capitale investito netto risulta decrementato rispetto allo scorso esercizio attestandosi a 1.135 milioni di euro (1.147

milioni al 31.12.2011) a causa della riduzione dei fondi regionali gestiti con conseguenti minori disponibilità a breve

all’attivo e minori debiti al passivo.

Nel corso dell’esercizio si è provveduto ad erogare 80 milioni di euro per finanziamenti a rischio diretto e sono state

adottate delibere per 92 milioni di euro.

Al fine di evidenziare le dinamiche e l’andamento dei principali aggregati di bilancio si espongono i dati dello stato

patrimoniale nella tabella seguente con un commento delle voci più significative.

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

29

Voci dell'attivo 31/12/2012 31/12/2011 ∆ %10. Cassa e disponibilità liquidite 6.659 7.187 -528 -7,3540. Attività f inanziarie disponibili per la vendita 1.303.993 16.391.480 -15.087.487 -92,0450. Attività f inanziarie detenute sino alla scadenza 250.619 250.934 -315 -0,1360. Crediti 1.087.834.211 1.085.248.176 2.586.035 0,2490. Partecipazioni 18.118.597 18.118.597 0 0,00

100. Attività materiali 2.248.116 2.365.132 -117.016 -4,95110. Attività immateriali 67.252 123.406 -56.154 -45,50120. Attività f iscali 6.836.186 6.491.085 345.101 5,32140. Altre attività 18.445.793 18.236.142 209.651 1,15

TOTALE ATTIVO 1.135.111.426 1.147.232.139 -12.120.713 -1,06

Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2012 31/12/2011 ∆ %10. Debiti 889.001.529 900.725.903 -11.724.374 -1,3070. Passività f iscali 14.931.995 15.795.227 -863.232 -5,4790. Altre passività 14.517.728 17.565.689 -3.047.961 -17,35

100. Trattamento di f ine rapporto del personale 2.000.355 1.734.662 265.693 15,32110. Fondi per rischi e oneri 295.833 292.605 3.228 1,10120. Capitale 112.000.000 112.000.000 0 0,00160. Riserve 97.893.048 92.745.049 5.147.999 5,55170. Riserve da valutazione 1.225.005 1.225.005 0 0,00180. Utile (Perdita) d'esercizio 3.245.934 5.147.999 -1.902.065 -36,95

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 1.135.111.426 1.147.232.139 -12.120.713 -1,06

Attività finanziarie disponibili per la vendita: la riduzione è dovuta essenzialmente alla vendita di obbligazioni bancarie

con durata triennale acquistate nel 2011.

Crediti: l’importo rappresenta le operazioni di finanziamento verso la clientela e le operazioni di investimento della

liquidità, con un incremento delle prime controbilanciato da una riduzione delle seconde di egual misura.

Altre attività: la voce è costituita prevalentemente da risconti non ricondotti relativi agli oneri fiscali dei contratti di

mutuo che dovrebbero essere a carico della clientela ma che sono pagati da Finaosta in virtù di quanto stabilito dalle

convenzioni in essere con l’Amministrazione regionale e da crediti della Gestione ordinaria nei confronti dei fondi

regionali che trovano contropartita nella voce “Altre passività”.

Debiti: ricomprende il debito verso l’Azionista per i fondi a rischio amministrati, la variazione in diminuzione riflette la

dinamica della disponibilità a breve; dal corrente esercizio sono presenti anche i debiti verso clientela ed enti finanziari

per le operazioni di finanziamento passivo precedentemente descritte con un importo pari a circa 44 milioni di euro.

Altre passività: la voce è .costituita prevalentemente dai debiti dei fondi regionali gestiti nei confronti della Gestione

ordinaria; tali debiti hanno origine nel momento in cui Finaosta anticipa per conto del cliente il pagamento degli oneri

fiscali che vengono rimborsati a rate nel periodo di ammortamento del finanziamento. La contrazione rispetto al

precedente esercizio riporta la voce sui consueti livelli in quanto quest’anno non sono più presenti le esposizioni

transitorie verso i fornitori.

Per meglio comprendere l’andamento dei risultati economici è stato riclassificato il conto economico nella tabella che

segue e sono state commentate le voci più significative.

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

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Voci 31/12/2012 31/12/2011 ∆ %10. Interessi attivi e proventi assimilati 31.316.472 32.015.272 -698.801 -2,220. Interessi passivi e oneri assimilati -15.095.563 -13.032.824 -2.062.739 15,8

Margine di interesse 16.220.908 18.982.448 -2.761.540 -14,530. Commissioni attive 4.129.250 4.951.284 -822.034 -16,640. Commissioni passive 0 -13.320 13.320 -100,0

Commissioni nette 4.129.250 4.937.964 -808.714 -16,4Margine di intermediazione 20.350.158 23.920.412 -3.570.254 -14,9

100 Rettif iche di valore nette -5.150.545 -5.312.655 162.110 3,1110 Spese amministrative -10.091.273 -9.284.111 -807.162 8,7120 Rettif iche di valore nette su attività materiali -171.056 -177.736 6.680 -3,8130 Rettif iche di valore nette su attività immateriali -86.873 -259.092 172.219 -66,5150 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -127.878 -158.160 30.282 -19,1160 Altri proventi e oneri di gestione 518.331 335.285 183.046 54,6

Risultato della gestione operativa 5.240.864 9.063.943 -3.823.079 -42,2180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 33 300 -267 -89,1

Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo delle imposte 5.240.897 9.064.243 -3.823.346 -42,2190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'attività corrente -1.994.963 -3.916.244 1.921.281 -49,1

Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto delle imposte 3.245.934 5.147.999 -1.902.065 -36,9UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 3.245.934 5.147.999 -1.902.065 -36,9

Margine di interesse: valore inferiore a quello del 2011 prevalentemente a causa della riduzione delle commissioni

percepite dalla Regione per la gestione del fondo della legge 76/84. Il margine di interesse riferito alla sola Gestione

ordinaria è sceso a 15 milioni di euro rispetto a 16,9 milioni di euro nel 2011. Si rammenta che tra gli interessi attivi

sono ricomprese le commissioni attive percepite per la gestione dei fondi regionali a rischio, pari a 10 milioni di euro

nel 2012 e 12,6 nel 2011.

Commissioni nette: la voce è costituita prevalentemente dalle commissioni regionali percepite per la gestione dei fondi

non a rischio che si sono ridotte di oltre 800 mila euro.

Rettifiche di valore nette: l’importo delle rettifiche di valore nette è riferibile per 1,3 milioni di euro al minor valore Ias

dei crediti conseguente alla sospensione del pagamento delle rate (2,1 nel 2011), mentre le rettifiche analitiche operate

sui crediti deteriorati sono state pari a 2,8 milioni di euro (1,8 milioni su incagli e 1 su sofferenze) e le riprese analitiche

sono state pari a 0,7 milioni di euro (0,4 milioni su sofferenze, 0,3 su incagli). L’accantonamento netto relativo alle

pratiche in bonis è stato pari a 0,5 milioni, mentre non sono state operate svalutazioni sulle partecipazioni iscritte tra le

attività finanziarie disponibili per la vendita. In questa voce è altresì ricompresa l’ulteirore rettifica di valore operata nel

corrente esercizio sulla garanzia rilasciata a Unicredit nell’interesse di CAS pari a 1,2 milioni di euro (1,3 milioni nel

2011).

Spese amministrative: sono cresciute di circa il 9% rispetto a quelle del precedente esercizio. Il numero di dipendenti al

31.12.2011 era pari a 81 unità, di cui 7 dirigenti e 11 part-time. Nel corso dell’esercizio si sono registrate nuove

assunzioni e dimissioni, mantenendo così il numero dei dipendenti al 31.12.2012 pari a 81 unità, delle quali 9 dirigenti e

10 part-time.

Il risultato della gestione dei fondi regionali a rischio diretto si è attestato a 15 milioni di euro che saranno riconosciuti

alla Regione Autonoma Valle d’Aosta come incremento dei Fondi regionali di esercizio. I fondi con rischio a totale

carico di Finaosta hanno registrato utili per 11,5 milioni di euro, mentre la quota di risultato dei fondi non a rischio

relativa alla gestione della liquidità, che è considerata a rischio, è stata pari a 3,6 milioni di euro su un risultato totale

positivo di tali fondi pari a 30,4 milioni di euro. I singoli incrementi sono dettagliati nella seguente tabella.

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

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Leggi di riferimentoIncremento / decremento

dei fondi (€/000)

Gestione speciale DGR 453/2011 e 1465/2012 19

L.R. 101/1982 59

L.R. 33/1973 2.572

L.R. 76/1984 6.234

L.R. 43/1996 439

L.R. 33/1993 10

L.R. 19/2001 1.671

L.R. 6/2003 469

L.R. 7/2004 23

L.R. 17/2007 23

L.R. 29/2006 26

L.R. 11/2010 1

Totale gestioni con rischio diretto 11.546

Gestione speciale 29.198

L.R. 46/1985 127

L.R. 62/1993 0

L.R. 22/1998 5

L.R. 84/1993 983

L.R. 9/2003 0

DOCUP OB.2 20

L.R. 11/2002 0

D.G.R. 2121/09 12

L.R. 52/2009 8

Totale gestioni senza rischio 30.353

Totale generale 41.899

I principali indicatori di risultato finanziari, raffrontati con quelli dell’esercizio precedente, vengono riportati nel

seguente prospetto.

Indici di redditività 2012 2011 ∆

Utile netto / Patrimonio netto (ROE) 1,5% 2,4% -38%

Utile netto / Totale attivo medio (ROAA) 0,1% 0,1% -38%

Costi operativi netti / Margine di interesse 93,1% 78,3% 19%

Spese del personale / Margine di intermediazione 36,4% 28,1% 29%

Costi operativi netti / Margine di intermediazione 74,2% 62,1% 20%

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESE RCIZIO ED

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

L’andamento dell’attività di erogazione di finanziamenti nel primo trimestre del nuovo esercizio è illustrato dalla tabella

seguente.

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32

Gestione

(migliaia di euro) n. importo

Ordinaria 23 5.117

L.R. 33/73 47 1.237

L.R. 76/84 120 6.828

L.R. 33/93 0 0

L.R. 43/96 10 383

L.R. 19/01 7 1.727

L.R. 6/03 0 0

L.R. 7/04 0 0

L.R. 29/06 0 0

Totali gestioni con

rischio diretto 207 15.292

Speciale 6 5.562

L.R. 84/93 0 0

L.R. 9/03 0 0

DOCUP 0 0

L.R. 11/02 0 0

DGR2121/09 0 0

LR52/09 57 127

Totali gestioni

senza rischio 63 5.689

TOTALI 270 20.981

Erogazioni

In base alle informazioni sinora note alla Società, si prevede che l’evoluzione dell’attività di erogazione sia in linea con

il normale andamento fino ad ora rilevato.

Per quanto riguarda il rientro dei finanziamenti erogati, si evidenzia che la l.r.31/2012 ha concesso l’opportunità di

presentare un’ulteriore richiesta per la sospensione dei pagamenti delle rate nel 2013, limitatamente ad una semestralità.

Il numero dei mutui erogati a valere sui fondi regionali per i quali la richiesta di sospensione del pagamento delle rate è

stata accettata è riportato nella seguente tabella suddivisa per tipologia di finanziamento.

Mutui sospesi Mutui in essere % sospensione

Anno Imprese Privati Totale Imprese Privati Totale Imprese Privati Totale

2009 681 1.054 1.735 1.116 8.583 9.699 61% 12% 18%

2010 732 1.178 1.910 1.131 8.912 10.043 65% 13% 19%

2011 752 975 1.727 1.176 9.357 10.533 64% 10% 16%

2012 686 1.203 1.889 1.193 9.625 10.818 58% 12% 17%

2013 659 990 1.649 1.215 9.597 10.812 54% 10% 15%

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Stante le modalità di gestione dei fondi regionali e considerando le giacenze di liquidità sui conti correnti e la possibilità

di smobilizzo nel breve termine degli investimenti finanziari, il posticipo dei rientri connessi ai mutui di cui sopra non

causerà particolari problematiche all’attività tipica di erogazione di finanziamenti.

Il Consiglio di Amministrazione della società ha approvato in data 30.04.2013 il “processo interno di determinazione

dell’adeguatezza patrimoniale (Internal Capital Adeguacy Assessment Process – ICAAP)”, conformemente a quanto

disciplinato da Banca d’Italia nella circolare 216/96, Parte Prima, Capitolo V, Sezione XI.

Attraverso un resoconto strutturato, predisposto con cadenza annuale, Finaosta S.p.A. illustra all'Organo di Vigilanza le

caratteristiche fondamentali del processo, l'esposizione ai rischi individuati e l'entità del capitale ritenuta adeguata a

fronteggiarli.

Si evidenzia che la realizzazione del processo ICAAP, essendo legato all'esecuzione di attività anche operative che

coinvolgono a diversi livelli tutte le funzioni aziendali, necessita di continui aggiornamenti.

Le fasi dell'ICAAP sono riepilogate nelle seguenti attività:

- individuazione dei rischi da sottoporre a valutazione;

- misurazione dei singoli rischi e del relativo capitale interno;

- misurazione del capitale interno complessivo;

- determinazione del capitale complessivo e riconciliazione con il Patrimonio di Vigilanza.

A livello di misurazioni dei singoli rischi, si sottolinea che rispetto al Resoconto 2011 è variata la metodologia di

quantificazione del rischio di credito: si ricorda che in data 21.09.2012 il Consiglio di Amministrazione ha, infatti,

approvato il passaggio dalla metodologia standardizzata semplificata a quella standardizzata senza il ricorso ad ECAI.

Il capitale interno complessivo è stato quantificato con la metodologia "building block semplificata" che consiste nel

sommare ai requisiti regolamentari a fronte dei rischi di primo pilastro, il capitale interno relativo ai rischi di secondo

pilastro quantificati.

Sulla base delle quantificazioni di capitale effettuate, si evidenzia come i rischi di c.d. primo pilastro assorbano al

31.12.2012 circa il 29% del Patrimonio di Vigilanza ed integrati da quelli di secondo pilastro conducano ad un

assorbimento di circa il 41%.

Si sottolinea, pertanto, come il capitale disponibile per fronteggiare i rischi non quantificati, oggetto di valutazione

qualitativa ed inclusi nel secondo pilastro, sia pari a circa il 59% del Patrimonio di Vigilanza.

Il rapporto tra Patrimonio di base e Attività di rischio ponderate (TIER 1 capital ratio) è pari al 21%.

Il Consiglio ha valutato come adeguata la situazione patrimoniale della società e non ritiene necessario valutare

l'individuazione di nuove fonti patrimoniali a copertura di tutti i rischi identificati.

INFORMAZIONI AI SENSI DEL DOCUMENTO BANCA D’ITALIA/ CONSOB/ISVAP N. 2

DEL 6 FEBBRAIO 2009 e N. 4 DEL 3 MARZO 2010

Redazione del bilancio in continuità aziendale

Gli amministratori hanno redatto il bilancio d’esercizio nell’ambito di una ragionevole aspettativa di continuità

aziendale, in quanto non sussistono indicatori finanziari e/o gestionali o eventuali incertezze che possano in qualche

modo comportare l’insorgere di seri dubbi sulla capacità di Finaosta S.p.A. di continuare ad operare.

Informazioni sui rischi finanziari

Finaosta S.p.A., sulla base delle politiche di assunzione dei rischi adottate, effettua investimenti della propria liquidità e

della liquidità detenuta per conto della Regione attraverso strumenti finanziari a breve e a medio termine adottando

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profili di rischio, sia di controparte sia di strumento finanziario, molto bassi. Detti strumenti sono, pertanto, selezionati

tra quelli che danno le maggiori garanzie in merito alle somme esposte e al rischio di default degli emittenti.

Informazioni in merito alla verifica delle riduzion i per perdite di valore

Nell’ambito della valutazione analitica dei crediti, in considerazione dell’attuale deterioramento del ciclo economico e

con la finalità di creare adeguata copertura nelle ipotesi di esito dubbio, sono stati adottati criteri di valutazione

restrittivi, anche prescindendo dall’esistenza di garanzie capienti per le esposizioni caratterizzate da maggiore criticità.

Per la determinazione del fair value dei crediti verso la clientela regolamentati da tasso fisso è stato adottato il metodo

di attualizzazione dei relativi flussi finanziari futuri secondo la curva dei tassi “zero coupon” al 31.12.2012.

Per la determinazione del fair value dei titoli di capitale iscritti tra le attività finanziarie disponibili per la vendita sono

state considerate la “significatività” e la “durevolezza” delle perdite di valore registrate.

CENNI SULLE ATTIVITA’ NON RICOMPRESE NEL PERIMETRO DI BILANCIO

Come già riportato all’inizio della presente Relazione, le attività su mandato regionale sono incluse nel perimetro di

redazione del bilancio con l’esclusione delle operazioni il cui rischio ricade esclusivamente sulla Regione. Come

conseguenza di quanto anzi detto il bilancio della Vostra società presenta, pertanto, un totale di attivo sensibilmente

ridotto rispetto a quello relativo ai bilanci redatti secondo i principi italiani. Al fine di integrare i dati del presente

bilancio, le attività non ricomprese nel perimetro sono evidenziate separatamente, nella Parte D – Altre informazioni –

Sezione 1 – punto H della nota integrativa. Si precisa che il prospetto di movimentazione dei fondi regionali gestiti

riporta valori calcolati secondo la normativa civilistica italiana.

INFORMATIVA AL PUBBLICO

L’informativa al pubblico prevista al capitolo V, sezione XII della Circolare di Banca d’Italia n. 216 del 05.08.1996

(Settimo aggiornamento) può essere reperita in un’apposita sezione del sito istituzionale della Vostra Società

(www.finaosta.com) unitamente al bilancio d’esercizio e al bilancio consolidato.

L’aggiornamento dei dati pubblicati avverrà con cadenza annuale entro 30 giorni dalla data di approvazione del bilancio

da parte dell’Assemblea dei soci.

PROPOSTA DI DESTINAZIONE DELL’UTILE DI ESERCIZIO

L’esercizio chiude, come si è già visto, con un utile netto di euro 3.245.934 che proponiamo di destinare come segue:

- a riserva legale euro 162.297 (pari al 5%)

- a riserva statutaria euro 811.484 (pari al 25%)

e euro 2.272.153 da destinarsi secondo le determinazioni dell’Assemblea.

Le riserve legale e statutaria vengono così a consolidarsi rispettivamente in euro 6.417.024 e in euro 23.606.052.

Invitiamo pertanto l’Assemblea ad approvare il bilancio così come è stato proposto, con la destinazione dell’utile di

esercizio risultante.

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

(dott. Giuseppe CILEA)

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STATO PATRIMONIALE

10. Cassa e disponibilità liquidite 6.659 7.187

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.303.993 16.391.480

50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 250.619 250.934

60. Crediti 1.087.834.211 1.085.248.176

90. Partecipazioni 18.118.597 18.118.597

100. Attività materiali 2.248.116 2.365.132

110. Attività immateriali 67.252 123.406

120. Attività fiscali 6.836.186 6.491.085

a) correnti 4.458.759 4.675.946

b) anticipate 2.377.427 1.815.139

- di cui alla L. 214/2011 2.292.157 1.728.877

140. Altre attività 18.445.793 18.236.142

TOTALE ATTIVO 1.135.111.426 1.147.232.139

10. Debiti 889.001.529 900.725.903

70. Passività fiscali 14.931.994 15.795.227

a) correnti 3.630.696 4.346.407

b) differite 11.301.298 11.448.820

90. Altre passività 14.517.728 17.565.689

100. Trattamento di fine rapporto del personale 2.000.355 1.734.662

110. Fondi per rischi e oneri 295.833 292.605

a) quiescenza e obblighi simili 0 0

b) altri fondi 295.833 292.605

120. Capitale 112.000.000 112.000.000

160. Riserve 97.893.048 92.745.049

170. Riserve da valutazione 1.225.005 1.225.005

180. Utile (Perdita) d'esercizio 3.245.934 5.147.999

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 1.135.111.426 1.147 .232.139

Voci dell'attivo 31/12/2012 31/12/2011

Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2012 31 /12/2011

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CONTO ECONOMICO

10. Interessi attivi e proventi assimilati 31.316.471 32.015.272

20. Interessi passivi e oneri assimilati -15.095.563 -13.032.824

Margine di interesse 16.220.908 18.982.448

30. Commissioni attive 4.129.250 4.951.284

40. Commissioni passive 0 -13.320

Commissioni nette 4.129.250 4.937.964

Margine di intermediazione 20.350.158 23.920.412

100. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di -5.150.545 -5.312.655

a) attività finanziarie -3.980.545 -4.012.655

b) altre operazioni finanziarie -1.170.000 -1.300.000

110. Spese amministrative -10.091.273 -9.284.111

a) spese per il personale -7.397.376 -6.723.769

b) altre spese amministrative -2.693.897 -2.560.342

120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali -171.056 -177.736

130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali -86.873 -259.092

150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -127.878 -158.160

160. Altri proventi e oneri di gestione 518.331 335.285

Risultato della gestione operativa 5.240.864 9.063.943

180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 33 300

Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo del le imposte 5.240.897 9.064.243

190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente -1.994.963 -3.916.244

Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto del le imposte 3.245.934 5.147.999

UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 3.245.934 5.147.999

Voci 31/12/2012 31/12/2011

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PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

31/12/2012 31/12/2011

10. Utile (Perdita) d'esercizio 3.245.934 5.147.999Altre componenti reddituali al netto delle imposte

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita30. Attività materiali40. Attività immateriali50. Copertura di investimenti esteri60. Copertura dei flussi finanziari70. Differenze di cambio80. Attività non correnti in via di dismissione90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti

100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto110. Totale altre componenti reddituali al netto delle i mposte 0 0

120. Redditività complessiva (voce 10 + 110) 3.245.934 5.147.999

Voci

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PROSPETTI DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Prospetto al 31.12.2011

Allocazione risultato esercizio precedente

Variazioni dell'esercizio

Operazioni sul patrimonio netto

Emissione nuove azioni

Acquisto

azioni proprie

Distribuzione

straordinaria

dividendi

Variazioni

strumenti di

capitale

Altre variazio

ni

Capitale 112.000.000 112.000.000 112.000.000

Sovrapprezzo emissioni

Riserve:a) di utili 3.918.909 3.918.909 -160.334 3.758.575b) altre 81.413.012 81.413.012 7.573.461 88.986.473Riserve da valutazione 1.225.005 1.225.005 1.225.005Strumenti di capitaleAzioni proprie

Utile (perdita) di esercizio 7.413.127 7.413.127 -7.413.127 5.147.999 5.147.999

Patrimonio netto 205.970.053 205.970.053 0 5.147.999 211.118.052

Prospetto al 31.12.2012

Allocazione risultato esercizio precedente

Variazioni dell'esercizio

Operazioni sul patrimonio netto

Emissione nuove azioni

Acquisto

azioni proprie

Distribuzione

straordinaria

dividendi

Variazioni

strumenti di

capitale

Altre variazio

ni

Capitale 112.000.000 112.000.000 112.000.000

Sovrapprezzo emissioni

Riserve:a) di utili 3.758.575 3.758.575 124.997 3.883.572b) altre 88.986.473 88.986.473 5.023.002 94.009.475Riserve da valutazione 1.225.005 1.225.005 1.225.005Strumenti di capitaleAzioni proprie

Utile (perdita) di esercizio 5.147.999 5.147.999 -5.147.999 3.245.934 3.245.934

Patrimonio netto 211.118.052 211.118.052 0 3.245.934 214.363.986

Pat

rimon

io n

etto

al 3

1/12

/201

2

Mod

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Variazioni di riserve

Esi

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l 31/

12/2

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Mod

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2011

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Riserve

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Variazioni di riserve

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Riserve

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2011

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RENDICONTO FINANZIARIOMetodo diretto

31/12/2012 31/12/2011

1. Gestione 7.850.611 12.160.730

- interessi attivi incassati (+) 31.316.472 32.015.272- interessi passivi pagati (-) -15.095.563 -13.032.824- dividendi e proventi simili (+) 0 0- commissioni nette (+/-) 4.129.250 4.937.964- spese per il personale (-) -7.120.685 -6.730.404- altri costi (-) -2.693.897 -2.560.342- altri ricavi (+) 518.331 335.285- imposte e tasse (-) -3.203.296 -2.804.221- costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell'effetto fiscale (+/-) 0 0

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finan ziarie -57.815.325 13.147.062

- attività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0- attività finanziarie valutate al fair value 0 0- attività finanziarie disponibili per la vendita 15.087.487 -15.001.250- crediti verso banche -63.910.383 76.292.996- crediti verso enti finanziari 47.413.951 -35.190.104- crediti verso clientela -56.196.727 -11.724.191- altre attività -209.654 -1.230.389

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività fina nziarie -16.077.983 31.138.135

- debiti verso banche 0 0- debiti verso enti finanziari 21.575.732 0- debiti verso clientela -33.300.106 25.737.208- titoli in circolazione 0 0- passività finanziarie di negoziazione 0 0- passività finanziarie valutate al fair value 0 0- altre passività -4.353.609 5.400.927

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività op erativa A -66.042.697 56.445.927

B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO

1. Liquidità generata da 33 300

- vendite di partecipazioni 0 0- dividendi incassati su partecipazioni 0 0- vendita/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0- vendite di attività materiali 33 300- vendite di attività immateriali 0 0- vendite di rami di azienda 0 0

2. Liquidità assorbita da -84.444 -170.800

- acquisti di partecipazioni 0 0- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 315 -106- acquisti di attività materiali -54.040 -30.518- acquisti di attività immateriali -30.719 -140.176- acquisti di rami d'azienda 0 0

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d' investimento B -84.411 -170.500

C. ATTIVITA' DI PROVVISTA

- emissione/acquisti di azioni proprie 0 0- emissione/acquisti di strumenti di capitale 0 0- distribuzione dividendi e altre finalità 0 0

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista C 0 0

LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D=A+/-B+/-C -66.127.108 56.275.427

A. ATTIVITA' OPERATIVAIMPORTO

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RICONCILIAZIONE

31/12/2012 31/12/2011Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio* 130.637.274 74.361.847Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio -66.127.108 56.275.427Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio* 64.510.166 130.637.274

* i saldi comprendono anche le disponibilità sui conti correnti bancari liberi

Importo

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NOTA INTEGRATIVA

PARTE A – POLITICHE CONTABILI ..................... .................................................................................................. 43

A.1 – PARTE GENERALE .......................................................................................................................................... 43

Sezione 1 – Dichiarazioni di conformità ai principi contabili internazionali........................................................... 43

Sezione 2 – Principi generali di redazione ............................................................................................................... 43

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio .......................................................................... 44

Sezione 4 – Altri aspetti ............................................................................................................................................ 44

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO ....................................................................... 44

A.3 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE................................................................................................................. 51

A.3.1 Trasferimenti tra portafogli ............................................................................................................................. 52

A.3.2 Gerarchia del fair value .................................................................................................................................. 52

PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE ... ..................................................................... 54

ATTIVO ....................................................................................................................................................................... 54

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 ................................................................................................. 54

Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40 ....................................................................... 54

Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50.................................................................... 55

Sezione 6 – Crediti – Voce 60 ................................................................................................................................... 56

Sezione 9 – Partecipazioni – Voce 90 ....................................................................................................................... 59

Sezione 10 – Attività materiali – Voce 100 ............................................................................................................... 60

Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 110 ........................................................................................................... 61

Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali – Voci 120 dell’Attivo e 70 del Passivo ........................................... 62

Sezione 14 – Altre attività – Voce 140 ...................................................................................................................... 65

PASSIVO ...................................................................................................................................................................... 66

Sezione 1 – Debiti – Voce 10 .................................................................................................................................... 66

Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70 ..................................................................................................................... 67

Sezione 9 – Altre passività – Voce 90 ....................................................................................................................... 67

Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 100 ...................................................................... 67

Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri – Voce 110 .................................................................................................... 69

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO ........ ........................................................................... 71

Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20 ......................................................................................................................... 71

Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40 .................................................................................................................. 72

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 100 ......................................................... 73

Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 110 .......................................................................................................... 75

Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120 ...................................................... 77

Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130 .................................................. 77

Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150 ............................................................... 77

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Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160 ...................................................................................... 78

Sezione 16 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 180 ........................................................................ 79

Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190 ............................................. 79

PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI ....................................................................................................................... 81

Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività’ svolta .......................................................................................... 81

Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura ............................................................... 89

3.1 Rischio di credito ................................................................................................................................................ 90

3.2 Rischi di mercato ................................................................................................................................................ 99

3.3 Rischi operativi ................................................................................................................................................. 101

3.4 Rischio di liquidità ............................................................................................................................................ 105

Sezione 4 – Informazioni sul patrimonio ................................................................................................................ 108

Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività complessiva ................................................................................ 112

Sezione 6 – Operazioni con parti correlate ............................................................................................................ 112

Sezione 7 – Altri dettagli informativi ...................................................................................................................... 113

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PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

Sezione 1 – Dichiarazioni di conformità ai principi contabili internazionali

La società FINAOSTA S.p.A. dichiara che il presente bilancio d’esercizio è stato predisposto, al pari di quello

dello scorso anno, in conformità di tutti i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) emanati dall’International

Accounting Standard Board e delle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation

Committee vigenti e omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura prevista dal regolamento UE n.

1606/2002 conforme al D.Lgs n° 38/2005 e della novellata normativa di Banca d’Italia del 13 marzo 2012 e

successivi aggiornamenti che hanno integralmente sostituito le precedenti istruzioni datate 16 dicembre 2009.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

La presente relazione si fonda sull’applicazione dei seguenti principi generali di redazione dettati dallo IAS 1:

1. Continuità aziendale. Il bilancio è stato predisposto nella prospettiva della continuazione dell’attività

aziendale, pertanto, attività, passività ed operazioni “fuori bilancio” sono valutate secondo valori di

funzionamento.

2. Competenza economica. Costi e ricavi vengono rilevati, a prescindere dal momento del loro regolamento

monetario, per periodo di maturazione economica e secondo il criterio di correlazione.

3. Coerenza di presentazione. Presentazione e classificazione delle voci sono mantenute costanti nel tempo allo

scopo di garantire la comparabilità delle informazioni, salvo che la loro variazione sia richiesta da un Principio

Contabile Internazionale o da una interpretazione oppure renda più appropriata, in termini di significatività e di

affidabilità, la rappresentazione dei valori. Se un criterio di presentazione o di classificazione viene cambiato,

quello nuovo si applica – ove possibile – in modo retroattivo; in tal caso vengono anche indicati la natura e il

motivo della variazione, nonché le voci interessate.

4. Aggregazione e rilevanza. Tutti i raggruppamenti significativi di voci con natura o funzione simili sono

riportati separatamente. Gli elementi di natura o funzione diversa, se rilevanti, vengono presentati in modo

distinto.

5. Divieto di compensazione. Attività e passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro, salvo che ciò

non sia richiesto o permesso da un Principio Contabile Internazionale o da una Interpretazione oppure dagli

schemi predisposti dalla Banca d’Italia per i bilanci degli Intermediari Finanziari iscritti nell’”elenco speciale”.

6. Informativa comparativa. Le informazioni comparative dell’esercizio precedente sono riportate per tutti i dati

contenuti nei prospetti contabili, a meno che un principio Contabile Internazionale o una Interpretazione non

prescrivano o consentano diversamente. Sono incluse anche informazioni di natura descrittiva o commenti,

quando utili per la comprensione dei dati.

7. Bilancio di Finaosta S.p.A.. Include interamente la gestione ordinaria ed i fondi di rotazione a rischio, la

gestione speciale e i fondi di rotazione senza rischio per la parte relativa alla gestione della liquidità. Dal lato

passivo è incluso il debito nei confronti dell’Amministrazione Regionale nei limiti dei rischi assunti ed esposti

nel lato attivo.

8. Modifiche allo IAS 1: il Regolamento n. 475/2012 ha omologato alcune modifiche allo IAS 1 finalizzate ad

aumentare la chiarezza del prospetto della redditività complessiva (Other Comprehensive Income - OCI),

mediante il raggruppamento tra poste che non saranno in futuro oggetto di rigiro a conto economico e quelle

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che potranno essere oggetto di rigiro a conto economico al ricorrere di determinate condizioni. Il medesimo

Regolamento ha omologato la nuova versione dello IAS 19, che ha l’obiettivo di favorire la comprensibilità e

la comparabilità dei bilanci, soprattutto con riferimento ai piani a benefici definiti. La novità di maggior rilievo

introdotta riguarda l’eliminazione del “metodo del corridoio”, con immediato riconoscimento nel prospetto

della redditività complessiva delle modifiche del valore delle obbligazioni e delle attività al servizio del piano.

Il Regolamento troverà applicazione a partire dall’esercizio 2013; pertanto nel presente bilancio Finaosta non

ha optato per l’applicazione anticipata della nuova versione dello IAS 19 continuando a rilevare a conto

economico le perdite attuariali che si sono manifestate nell’esercizio (pari a Euro 228.072) anziché rilevarle

direttamente a patrimonio netto.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Per quanto concerne la presente sezione si rimanda a quanto già esposto nella relazione sulla gestione nel capitolo

riguardante i fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio.

Sezione 4 – Altri aspetti

Il Bilancio della Società è sottoposto alla revisione contabile della società Deloitte & Touche S.p.A. alla quale è

stato conferito l’incarico per il periodo 2012/2020 in esecuzione della delibera assembleare del 15 giugno 2012.

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANC IO

PRINCIPI CONTABILI

I principi contabili applicati per la redazione del bilancio della Vostra società sono illustrati qui di seguito.

Per le principali voci dello stato patrimoniale si riporta l’indicazione dei criteri seguiti in ordine agli aspetti

dell’iscrizione, della classificazione, della valutazione, della cancellazione e della rilevazione delle componenti

reddituali.

STATO PATRIMONIALE - ATTIVO

VOCE 40 - Attività finanziarie disponibili per la vendita

Criteri di iscrizione

Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono iscritte inizialmente al momento del loro regolamento e sono

contabilizzate al costo inteso come il fair value dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione

direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Fatte salve deroghe previste dallo IAS 39, non sono possibili trasferimenti dal portafoglio disponibile per la

vendita agli altri portafogli e viceversa.

Criteri di classificazione

In tale categoria sono classificate le attività finanziarie non derivate e quelle non classificate come Attività

finanziarie detenute per la negoziazione, Attività finanziarie detenute sino a scadenza e Crediti.

In particolare sono incluse in tale categoria le Partecipazioni diverse da quelle di controllo, controllo congiunto o

sottoposte a influenza notevole e i titoli obbligazionari emessi da Banche o da imprese, acquistati per temporanei

investimenti di liquidità.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie sono valutate al fair value. Per la determinazione

del fair value attendibile, nel caso in cui non siano disponibili quotazioni sui mercati attivi, si tiene conto di

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transazioni recenti avvalorate anche da transazioni avvenute successivamente alla data di chiusura del bilancio che

ne confermino i valori di fair value. Qualora non siano disponibili le suddette transazioni, per la determinazione

del fair value dei titoli di capitale si utilizza il metodo patrimoniale che determina il valore della società partecipata

sulla base del saldo algebrico tra attività e passività, desunto dall’ultimo bilancio disponibile.

Qualora, a seguito di perdite registrate dalla società partecipata, risulti un valore di iscrizione in bilancio superiore

alla frazione di patrimonio netto corrispondente alla quota di partecipazione, tali attività sono sottoposte a

valutazione (impairment) al fine di determinare la “significatività” e la “durevolezza” delle perdite registrate. Nello

specifico, si reputa significativa una perdita superiore al 20% del patrimonio netto e durevole una perdita di

bilancio che si è ripetuta per più di tre esercizi consecutivi a prescindere dall’entità della stessa. Tali parametri

vengono applicati per la valutazione di imprese operative e con prospettive di continuità aziendale. Nel caso di

attività in fase di avvio (start-up) o cessazione (liquidazione, fallimento) vengono adottati parametri ad hoc dei

quali viene data evidenza in nota integrativa. Le perdite di valore che, sulla base dei parametri sopra riportati,

denotano caratteristiche di significatività o durevolezza vengono rilevate nella voce di conto economico

denominata “Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”.

La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di perdite di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di

situazione semestrale.

Criteri di cancellazione

Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate quando l’attività in esame viene ceduta,

trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi o quando scadono i diritti contrattuali sui flussi

finanziari.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi, se presenti, sono calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo che tiene conto dei costi di

transazione e sono rilevati a conto economico.

VOCE 60 - Crediti

Criteri di iscrizione

I crediti e finanziamenti vengono iscritti inizialmente al momento della loro erogazione o del loro acquisto e non

possono essere trasferiti ad altro portafoglio. Il credito deve essere incondizionato. Le operazioni di pronti contro

termine e le polizze assicurative sono iscritte in bilancio come operazioni di impiego. In particolare le operazioni di

acquisto a pronti e rivendita a termine sono rilevate come credito per l’importo versato a pronti.

La rilevazione iniziale avviene al fair value che corrisponde all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione,

integrato con i costi e i ricavi di transazione direttamente attribuibili.

Criteri di classificazione

In tale categoria sono classificati gli impieghi con banche, enti finanziari e clientela, effettuati con diverse tipologie

di rapporto tra le quali conti correnti, carte commerciali, pronti contro termine, finanziamenti a medio-lungo

termine, polizze assicurative di capitalizzazione e crediti per attività di servizio.

Si tratta di attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi e determinabili che non sono quotate in un mercato

attivo e non sono classificabili all’origine tra le “Attività finanziarie disponibili per la vendita”.

Criteri di valutazione

I crediti sono valutati – successivamente alla rilevazione iniziale – al costo ammortizzato, qualora ne sussistano i

presupposti. Il criterio del costo ammortizzato non viene applicato ai crediti a breve termine – con scadenza sino ai

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18 mesi – in quanto gli effetti di tale applicazione sono irrilevanti.

Il costo ammortizzato è il valore di prima iscrizione, diminuito o aumentato del rimborso di capitale, delle

rettifiche e riprese di valore e dell’ammortamento – calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo – della

differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza.

Il tasso di interesse effettivo rilevato inizialmente, o contestualmente alla variazione del parametro di

indicizzazione del finanziamento, viene sempre utilizzato successivamente per attualizzare i flussi previsti di cassa.

Alla chiusura di ogni bilancio annuale viene effettuata una valutazione della perdita di valore su tutto il portafoglio

crediti determinando le perdite di valore dei crediti dipendenti dal deterioramento della solvibilità dei creditori e

tenendo distinti i crediti deteriorati e i crediti in bonis così come definiti dalla normativa di Vigilanza di cui alla

circolare di Banca d’Italia n. 217, 9° aggiornamento del 02.02.2011.

Le valutazioni si basano sul principio del costo ammortizzato sottoponendo i crediti ad impairment test se

ricorrono evidenze sintomatiche dello stato di deterioramento della solvibilità dei debitori. Con riguardo

specificamente ai crediti l'impairment test si articola in due fasi:

1. le valutazioni individuali, finalizzate all'accertamento dei singoli crediti deteriorati ed alla determinazione delle

rispettive perdite di valore;

2. le valutazioni collettive, finalizzate all'individuazione secondo il modello delle "incurred losses" dei portafogli

di crediti in bonis e alla rilevazione forfetaria delle perdite in essi latenti.

Le perdite di valore attribuibili a ciascun credito deteriorato sono date dalla differenza tra il loro valore

recuperabile e il relativo costo ammortizzato. Il valore recuperabile corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa

attesi calcolato in funzione dei seguenti elementi:

a) del valore dei flussi di cassa contrattuali al netto delle perdite attese, stimate tenendo conto sia della specifica

capacità del debitore di assolvere le obbligazioni assunte sia del valore realizzabile delle eventuali garanzie

reali o personali assunte;

b) del tempo atteso di recupero stimato anche in base allo stato delle procedure in atto per il recupero del credito;

c) del tasso interno di rendimento.

L'impairment individuale è stato effettuato, in maniera conforme a quanto richiesto dal principio contabile IAS 39,

attualizzando i valori di presumibile realizzo dei crediti stessi in relazione ai tempi attesi di recupero.

I crediti per i quali non sussistono evidenze oggettive di perdita, crediti in bonis, sono soggetti a valutazione

collettiva procedendo alla loro suddivisione in gruppi omogenei tenuto conto anche delle caratteristiche

economiche e di rischio presentate dai debitori. I coefficienti di svalutazione del portafoglio sono determinati in

base a parametri di rischio, stimati su base storico-statistica, espressi dalla probabilità di insolvenza della

controparte (PD) e dal tasso di perdita in caso di insolvenza del credito (LGD).

Criteri di cancellazione

I crediti sono cancellati quando l’attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici

connessi, quando scadono i diritti contrattuali e quando il credito è considerato definitivamente irrecuperabile

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le rettifiche di valore, determinate sia analiticamente sia collettivamente, sono iscritte a conto economico.

Eventuali riprese di valore non possono eccedere l’ammontare delle svalutazioni contabilizzate in precedenza.

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VOCE 90 - Partecipazioni

Criteri di iscrizione

Le partecipazioni sono iscritte alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le interessenze

partecipative sono contabilizzate al costo, comprensivo dei costi o proventi direttamente attribuibili alla

transazione.

Criteri di classificazione

Sono considerate controllate le imprese, ad eccezione di quelle poste in liquidazione, nelle quali la capogruppo,

direttamente o indirettamente, possiede più della metà dei diritti di voto o quando pur con una quota di diritti di

voto inferiore la capogruppo ha il potere di nominare la maggioranza degli amministratori della partecipata o di

determinare le politiche finanziarie ed operative della stessa.

Criteri di valutazione

Nelle valutazioni successive, se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una

riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale

dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare incluso il valore finale di dismissione

dell’investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata

in conto economico nella voce “Utili (Perdite) delle partecipazioni”. Nel caso in cui i motivi della perdita di valore

siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore,

vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico nella voce “Utili (Perdite) delle

partecipazioni”.

La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di perdite o riprese di valore viene effettuata ad ogni chiusura di

bilancio o di situazione infrannuale

Criteri di cancellazione

Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività

stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

VOCE 100 – Attività materiali

Criteri di iscrizione

Le Attività materiali sono iscritte inizialmente al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori

sostenuti, direttamente imputabili all’acquisto ed alla messa in funzione del bene.

Per tutti gli stabili dei quali la Società è l’unica proprietaria si è proceduto alla suddivisione tra il valore del terreno

ed il valore del fabbricato con conseguente ripresa a riserva di Patrimonio netto delle pregresse quote di

ammortamento attribuibili ai terreni.

Criteri di classificazione

In questa categoria sono classificati i terreni, gli immobili, gli impianti tecnici, i mobili, gli arredi ed altre

attrezzature.

Criteri di valutazione

Le attività materiali sono valutate al costo di acquisto al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di valore

dopo la prima rilevazione.

Le attività materiali sono ammortizzate lungo la loro vita utile in modo sistematico, ad esclusione dei terreni,

acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dell’immobile, in quanto hanno vita utile indefinita.

La suddivisione del valore dell’immobile tra valore del terreno e valore del fabbricato è avvenuta, per tutti gli

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immobili, sulla base di perizia.

L’ammortamento avviene:

− per fabbricati con una aliquota annua uniforme del 3%;

− per le altre attività materiali in base ad aliquote ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzo del

cespite.

Criteri di cancellazione

Le attività materiali sono cancellate nel momento in cui vengono dismesse o quando vengono meno i benefici

economici futuri connessi al loro utilizzo.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto

economico alla voce “Rettifiche di valore nette su attività materiali” mentre i profitti e le perdite derivanti dalle

operazioni di cessione vengono allocati nella voce “Utili / perdite da cessione di investimenti”.

VOCE 110 – Attività immateriali

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto iniziale, comprensivo delle spese direttamente attribuibili e,

per quanto concerne una parte degli applicativi software, al costo del personale dedicato al suo sviluppo.

Criteri di classificazione

In tale categoria sono registrate attività non monetarie, identificabili, intangibili ad utilità pluriennale, rappresentate

nella realtà operativa della Società in particolare da oneri per l’acquisto d’uso di software. Gli oneri relativi alla

ristrutturazione di locali di proprietà di terzi presi in locazione sono esposti alla voce “ Altre attività immateriali”.

Criteri di valutazione

Le attività immateriali sono valutate, dopo la rilevazione iniziale, al netto degli ammortamenti e delle perdite

durevoli di valore.

L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali viene effettuato in quote annuali costanti in funzione della

loro vita utile.

Criteri di cancellazione

L’attività immateriale viene eliminata dallo Stato patrimoniale nel momento in cui viene dimessa o non è in grado

di fornire benefici economici futuri.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto

economico alla voce “Rettifiche di valore nette su attività immateriali”.

VOCE 120 – Attività fiscali correnti e anticipate

Criteri di iscrizione

La Società calcola le imposte sul reddito – correnti, differite e anticipate – sulla base delle aliquote vigenti e le

stesse vengono rilevate a Conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate o accreditate

direttamente a Patrimonio netto.

L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato secondo una previsione dell’onere fiscale corrente, di

quello anticipato e di quello differito. In particolare le imposte anticipate e le imposte differite sono determinate

secondo le differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad una attività o ad una

passività, sulla base di criteri civilistici, ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali.

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Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero,

valutata sulla base della capacità della società di generare con continuità redditi imponibili positivi.

Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio con la sola eccezione delle riserve in sospensione di

imposta in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di

ritenere che non saranno effettuate operazioni di iniziativa che ne comportino la tassazione.

Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza

compensazioni rispettivamente nella voce Attività fiscali e nella voce Passività fiscali.

Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere

conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote.

La consistenza delle Passività fiscali viene adeguata per far fronte agli oneri che potrebbero derivare da

accertamenti già notificati o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali.

Criteri di classificazione

Le voci includono attività fiscali correnti ed anticipate e passività fiscali correnti e differite.

Le attività fiscali correnti includono eccedenze ed acconti di pagamenti (attività correnti) e debiti da assolvere

(passività correnti) per imposte sul reddito di competenza del periodo.

Le poste di fiscalità differita rappresentano, invece, imposte sul reddito recuperabili in periodi futuri in

connessione con differenze temporanee deducibili (attività differite / anticipate) e imposte sul reddito pagabili in

periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (passività differite / differite).

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Attività e passività fiscali sono imputate a conto economico alla voce “imposte sul reddito dell’esercizio

dell’operatività corrente” salvo nel caso in cui derivino da operazioni i cui effetti sono attribuiti direttamente al

Patrimonio Netto; in questa fattispecie vengono attribuiti direttamente a Patrimonio Netto.

STATO PATRIMONIALE - PASSIVO

VOCE 10 – Debiti

Criteri di iscrizione

La prima iscrizione di tale passività finanziaria avviene nel momento della ricezione delle somme raccolte ed è

effettuata sulla base del fair value che, normalmente, è pari all'ammontare incassato.

Criteri di classificazione

I debiti accolgono tutte le forme tecniche di provvista relativamente al fabbisogno finanziario necessario all'attività

della Società.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso

di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine ove il fattore temporale risulta trascurabile.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte.

VOCE 70 – Passività fiscali correnti e differite

Si rimanda a quanto scritto per la voce 120 dell’attivo.

VOCE 100 – Trattamento di fine rapporto

Criteri di classificazione

Riflette la passività nei confronti di tutti i dipendenti relativa all’indennità da corrispondere al momento della

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risoluzione del rapporto di lavoro.

Criteri di valutazione

Il trattamento di fine rapporto del personale è iscritto sulla base del valore attuariale calcolato annualmente da

attuario indipendente.

In base a quanto disposto dallo IAS 19, il TFR rappresenta un beneficio successivo al rapporto di lavoro a

prestazioni definite, la cui rilevazione deve avvenire mediante ricorso a metodologie attuariali.

Ai fini dell’attualizzazione viene adottato il metodo della proiezione unitaria del credito che considera la

proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche e statistiche e della curva demografica; il tasso di

attualizzazione è un tasso di interesse di mercato.

VOCE 110 – Fondi per rischi ed oneri

I Fondi per rischi e oneri sono relativi all’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri dettati dal principio

IAS 19 a fronte del premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione del 25° e del 35° anno

di servizio e all’accantonamento effettuato a fronte del premio incentivante che viene di norma corrisposto al

personale dirigente nel corso dell’estate successiva all’esercizio di riferimento. La determinazione del premio di

anzianità è effettuata mediante metodologie attuariali ed è calcolata annualmente da attuario indipendente.

CONTO ECONOMICO

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

I ricavi sono riconosciuti nel momento in cui vengono percepiti o quando è probabile che saranno ricevuti i

benefici economici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile.

In particolare:

− i dividendi sono rilevati alla data di incasso;

− gli interessi contrattuali sono rilevati sulla base della maturazione “pro rata temporis”;

− gli interessi di mora sono rilevati al momento del loro incasso effettivo;

− le commissioni sono iscritte per competenza e calcolate sulla base di accordi contrattuali con

l’Amministrazione regionale.

I costi sono rilevati in conto economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi. Se l’associazione

tra costi e ricavi non può essere effettuata in modo specifico e diretto, i costi sono iscritti su più periodi con

procedure razionali e su base sistematica. I costi che non possono essere associati ai proventi sono rilevati

immediatamente a conto economico.

ALTRE INFORMAZIONI

Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio

La redazione del bilancio d’esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare

significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa

relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio.

L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive,

fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la

rilevazione dei fatti di gestione.

Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di periodo in periodo; non può quindi escludersi

che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a

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seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte del

Consiglio di Amministrazione sono:

− la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie;

− la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell’informativa di bilancio;

− l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati

attivi;

− la valutazione della congruità del valore delle altre attività immateriali;

− la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;

− le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.

La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi

necessari all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del

bilancio d’esercizio.

Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle poste

interessate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni di nota integrativa.

Iscrizione credito per rimborso IRES dell’IRAP relativa al costo del lavoro

A decorrere dal periodo di imposta 2012, l’Irap relativa al costo del lavoro è divenuta deducibile ai fini IRES in

modo integrale, in ossequio alla previsione dell’art. 2, c.1quater del D.L. 201/2011 (cd. Decreto Salva Italia),

convertito con modifiche dalla Legge 22 dicembre 2011 n. 214.

Con l’articolo 4, comma 12 del D.L. n. 16 del 2 marzo 2012 (cd. Decreto semplificazioni fiscali convertito in

Legge n. 44 del 25 aprile 2012) il legislatore è nuovamente intervenuto sul tema prevedendo la possibilità di

presentare istanze di rimborso dell’IRES, rideterminata per effetto della deducibilità dell’Irap sul costo del lavoro,

per gli anni pregressi per i quali alla data del 28 dicembre 2011 sia ancora pendente il termine di 48 mesi previsto

per il rimborso dei versamenti diretti, ai sensi dell’art. 38 DPR 602/73. Per i soggetti, come la Finaosta, con

periodo di imposta coincidente con l’anno solare sono tipicamente interessati i periodi di imposta 2007-2011.

In attuazione di tale facoltà il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha emanato, in data 17 dicembre 2012, il

Provvedimento di approvazione del modello per l’istanza di rimborso delle maggiori imposte versate ai fini IRES e

relative alle citate annualità pregresse.

Alla luce di quanto sopra, in considerazione del fatto che le disposizioni normative in parola sono in vigore già

dalla data di chiusura del presente bilancio, si è provveduto ad iscrivere un credito nella voce 120. di Stato

Patrimoniale “Attività fiscali: a) correnti”, pari a Euro 169.134 a fronte della rilevazione di minori imposte iscritte

nella voce di Conto Economico “190. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente”, come illustrato

nelle specifiche Tabelle della Nota Integrativa.

A.3 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Nel corso del 2009 lo IASB ha emesso un emendamento all'IFRS 7 introducendo una serie di modifiche volte a

dare adeguata risposta alle esigenze di maggiore trasparenza suscitate dalla crisi finanziaria e connesse con

l'elevata incertezza dei prezzi espressi dal mercato.

Al riguardo sono stati istituiti tre livelli di fair value e più precisamente:

- livello 1: riferito allo strumento finanziario quotato in un mercato attivo;

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- livello 2: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri

osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario;

- livello 3: se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri

non osservabili sul mercato.

Per quanto concerne Finaosta va precisato che gli strumenti finanziari sono costituiti generalmente da crediti a

medio-lungo termine, rivenienti da erogazioni finanziarie concesse, da impieghi di liquidità a breve termine sotto

forma principalmente di carte commerciali o operazioni di pronti contro termine e da impieghi di liquidità a medio

termine attuati mediante l’acquisto di polizze assicurative di capitalizzazione.

In via gerarchica il fair value di detti crediti è classificato al terzo livello in quanto le condizioni contrattuali del

credito sorgono da accordi privatistici di volta in volta convenuti tra le controparti e pertanto non osservabili sul

mercato.

A.3.1 Trasferimenti tra portafogli

Coerentemente con quanto sopra esposto non sono avvenuti trasferimenti tra portafogli

A.3.2 Gerarchia del fair value

A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale1. Attività f inanziarie detenute per la negoziazione2. Attività f inanziarie valutate al fair value3. Attività f inanziarie disponibili per la vendita 0 1.303.993 1.303.9934. Derivati di copertura

Totale 0 1.303.993 1.303.9931. Passività f inanziarie detenute per la negoziazione2. Passività f inanziarie valutate al fair value3. Derivati di copertura

Totale

Attività / Passività f inanziarie misurate al fair value

A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value livello 3

detenute per la negoziazione

valutate al fair value

disponibili per la vendita

di copertura

1. Esistenze iniziali 1.390.2312. Aumenti2.1. Acquisti2.2. Profitti imputati a:

2.2.1 Conto economicodi cui: plusvalenze

2.2.2 Patrimonio netto2.3. Trasferimenti da altri livelli2.4. Altre variazioni in aumento3. Diminuzioni3.1. Vendite 86.2383.2. Rimborsi3.3. Perdite imputate a:

3.3.1 Conto economicodi cui: minusvalenze

3.3.2 Patrimonio netto3.4. Trasferimenti ad altri livelli3.5. Altre variazioni in diminuzione4. Rimanenze finali 1.303.993

ATTIVITA' FINANZIARIE

Le vendite sono relative alla cessione di una partecipazione di merchant banking sottoscritta nel 2007 e nel 2008,

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conformemente agli accordi allora stipulati con i soci di riferimento della società.

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PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10

1.1 - Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide” :

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

1. Denaro contante 6.659 7.187Totale 6.659 7.187

Voci / Valori

Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40

4.1 – Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”:

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 31. Titoli di debito

- titoli strutturati- altri titoli di debito 15.001.249

2. Titoli di capitale e quote di OICR 1.303.993 1.390.2313. Finanziamenti

Totale 1.303.993 15.001.249 1.390.231

Voci / ValoriTotale Totale

31/12/2012 31/12/2011

Nel corso dell’esercizio sono stati alienati i titoli di debito, costituiti interamente da obbligazioni triennali emesse

da un istituto di credito e sottoscritte da Finaosta con i fondi della Gestione speciale quale investimento temporaneo

di liquidità.

I titoli di capitale si riferiscono alle 6 società nelle quali Finaosta detiene partecipazioni di minoranza non incluse

nel perimetro di consolidamento, tra le quali la società Funivie Monte Bianco S.p.A. partecipata per oltre il 20 %

ma che non è stata considerata collegata in quanto Finaosta S.p.A. non esercita influenza notevole.

Si segnala, inoltre, che il decremento è relativo alla vendita della partecipazione ISAV S.p.A..

4.2 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti:

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

Attività f inanziariea) Governi e Banche Centralib) Altri enti pubblicic) Banche 15.001.249d) Enti f inanziari 100.000 100.000e) Altri emittenti 1.203.993 1.290.231

Totale 1.303.993 16.391.480

Voci / Valori

Si precisa che la voce “Enti finanziari” riporta la quota di partecipazione sottoscritta nel 2009 nel consorzio di

garanzia fidi Valfidi S.C.C..

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4.3 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue:

Titoli di debitoTitoli di

capitale e quote di OICR

Finanziamenti Totale

A. Esistenze iniziali 15.001.249 1.390.231 16.391.480B. Aumenti

B.1 AcquistiB.2 Variazioni positive di fair valueB.3 Riprese di valore:

- imputate al conto economico- imputate al patrimonio netto

B.4 Trasferimenti da altri portafogliB.5 Altre variazioni

C. DiminuzioniC.1 Vendite -15.000.000 -86.238 -15.086.238C.2 RimborsiC.3 Variazioni negative di fair valueC.4 Rettif iche di valoreC.5 Trasferimenti ad altri portafogliC.6 Altre variazioni -1.249 -1.249

D. Rimanenze f inali 1.303.993 1.303.993

Variazioni / Tipologie

Per quanto concerne i titoli di capitale, la vendita si riferisce alla partecipazione ISAV S.p.A., mentre per quanto

riguarda i titoli di debito le vendite sono relative al prestito obbligazionario emesso dalla Banca Popolare di

Sondrio. Per i criteri utilizzati per le rettifiche di valore, si rimanda a quanto riportato nella Parte A della presente

nota integrativa.

Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50

5.1 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione per debitori/emittenti”:

Valore di bilancio

Valore di bilancio

31/12/2012 L1 L2 L3 31/12/2011 L1 L2 L31. Titoli di debito1.1 Ttitoli strutturati

a) Governi e Banche Centralib) Altri enti pubblicic) Banched) Enti f inanziarie) Altri emittenti

1.2 Altri titolia) Governi e Banche Centralib) Altri enti pubblici 250.619 250.619 250.934 250.934c) Banched) Enti f inanziarie) Altri emittenti

2. Finanziamentia) Bancheb) Enti f inanziaric) Clientela

Totale 250.619 250.619 250.934 250.934L1 = livello 1 L2 = livello 2 L3 = livello 3

Voci / ValoriFair value 31/12/2012 Fair value 31/12/2011

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La presente voce è costituita esclusivamente da Buoni Ordinari Regionali.

5.2 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue:

Titoli di debito Finanziamenti TotaleA. Esistenze iniziali 250.934 250.934B. Aumenti

B.1 AcquistiB.2 Riprese di valoreB.3 Trasferimenti da altri portafogliB.4 Altre variazioni

C. DiminuzioniC.1 VenditeC.2 RimborsiC.3 Rettif iche di valoreC.4 Trasferimenti ad altri portafogliC.5 Altre variazioni -315 -315

D. Rimanenze f inali 250.619 250.619

Variazioni / Tipologie

Sezione 6 – Crediti – Voce 60

6.1 – “Crediti verso banche”:

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

1. Depositi e conti correnti 64.503.507 143.630.0872. Finanziamenti

2.1 Pronti contro termine 71.863.279 68.455.9182.2 Leasing f inanziario2.3 Factoring

- pro-solvendo- pro-soluto

2.4 altri f inanziamenti 24.693.249 15.539.4473. Titoli di debito

- titoli strutturati- altri titoli di debito

4. Altre attività 64.349.220Totale valore di bilancio 225.409.255 227.625.452

Totale fair value 226.328.156 227.541.786

Composizione

Il saldo della voce è costituito da momentanee eccedenze di liquidità giacenti su conti correnti bancari, di norma

liquidabili a vista, da operazioni di pronti contro termine o di deposito a termine (classificati tra le altre attività), da

un finanziamento a medio termine concesso alla Banca di Credito Cooperativo Valdostana e dalle provviste erogate

a banche a fronte di operazioni di leasing convenzionato.

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6.2 – “Crediti verso enti finanziari”:

Deteriorate DeteriorateAcquistati Altri Acquistati Altri

1. Finanziamenti1.1 Pronto contro termine1.2 Leasing finanziario1.3 Factoring

- pro-solvendo- pro-soluto

1.4 Altri f inanziamenti 48.139.723 43.806.6262. Titoli di debito

- titoli strutturati- altri titoli di debito

3. Altre attività 40.000.104 91.747.152Totale valore di bilancio 88.139.827 135.553.778

Totale fair value 89.349.075 135.649.821

Composizione

Totale31/12/2011

Totale31/12/2012

Bonis Bonis

I crediti sopracitati sono costituiti da carte commerciali, che rappresentano un investimento temporaneo di liquidità,

e dalle provviste erogate a enti finanziari a fronte di operazioni di leasing convenzionato.

Tra i crediti per carte commerciali si segnalano 40 milioni di euro nei confronti della controllata Aosta Factor

S.p.A.

6.3 – “Crediti verso la clientela”:

Deteriorate DeteriorateAcquistati Altri Acquistati Altri

1. Leasing f inanziario- di cui: senza opzione f inale d'acquisto

2. Factoring- pro-solvendo- pro soluto

3. Credito al consumo4. Carte di credito5.

6. Altri f inanziamenti 666.400.933 16.484.684 624.241.614 13.619.397- di cui: da escussione di garanzie e impegni

7. Titoli di debito- titoli strutturati- altri titoli di debito 4.687.303 4.683.906

8. Altre attività 86.712.208 79.524.029Totale valore di bilancio 757.800.444 16.484.684 708.449.549 13.619.397

Totale fair value 767.772.239 16.557.099 661.925.901 12.466.911

Finanziamenti concessi in relazione ai servizi di pagamento prestati

Totale31/12/2011

Totale31/12/2012

ComposizioneBonis Bonis

Per la determinazione del fair value dei crediti verso la clientela regolamentati da tasso fisso è stato adottato il

metodo di attualizzazione dei relativi flussi finanziari futuri secondo la curva dei tassi “zero coupon” al 31.12.2012.

La classificazione delle esposizioni in bonis o deteriorate è stata effettuata tenendo conto delle disposizioni di

vigilanza emanate da Banca d’Italia. Tra le esposizioni in bonis da segnalare la parziale erogazione, per circa 22,5

milioni di euro, di un mutuo deliberato per complessivi 50 milioni a favore di Casinò de la Vallée S.p.A. ai sensi

del mandato conferito dalla Regione con DGR 1465/2012.

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I crediti verso la clientela per altre attività sono costituiti da crediti verso compagnie assicurative a fronte di polizze

di capitalizzazione stipulate per investire la liquidità nel medio termine e dai crediti verso la Regione Autonoma

Valle d’Aosta per le commissioni e i rimborsi spese spettanti a fronte dei servizi resi, nonché dai crediti a medio-

lungo termine nei confronti dell’Azionista sorti in seguito alla parziale esecuzione del mandato conferito con DGR

453/2011.

6.4 – “Crediti”: attività garantite:

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

Crediti verso

banche

Crediti verso enti f inanziari

Crediti verso clientelaCrediti verso

banche

Crediti verso enti f inanziari

Crediti verso clientela

VE VG VE VG VE VG VE VG VE VG VE VG

1. Attività in bonis garantite da:- Beni in leasing finanziario- Crediti per factoring- Ipoteche 621.358.539 621.358.539 599.719.122 599.719.122- Pegni- Garanzie personali 45.042.394 45.042.394 24.522.493 24.522.493- Derivati su crediti

2. Attività deteriorate garantite da:- Beni in leasing finanziario- Crediti per factoring- Ipoteche 16.193.423 16.193.423 12.475.086 12.475.086- Pegni- Garanzie personali 291.261 291.261 1.144.311 1.144.311- Derivati su crediti

Totale 682.885.617 682.885.617 637.861.012 637.861.012VE = valore di bilancio delle esposizioniVG = fair value delle garanzie

La voce riporta il saldo contabile delle posizioni garantite di cui al punto 6 della tabella 6.3 – “Crediti verso la

clientela”. Per la stima del “fair value” delle garanzie si è fatto riferimento al valore contrattuale delle stesse,

sempre superiore al capitale garantito.

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Sezione 9 – Partecipazioni – Voce 90

9.1 – Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi:

Denominazione impreseValore di bilancio

Quota di partecipazione %

Disponibilità voti %

Sede Totale attivoTotale ricavi

Importo del Patrimonio

netto

Risultato dell'ultimo esercizio

Quotazione (Si/No)

A. Imprese controllate in via esclusiva1. Aosta Factor S.p.A. 11.938.117 79,31 79,31 Aosta 137.892.056 8.147.269 27.845.516 1.646.430 No2. Pila S.p.A. 6.090.562 72,97 72,97 Aosta 23.385.838 12.483.852 12.497.640 697.978 No3. Finaosta Iniziative S.r.l. 89.918 100,00 100,00 Aosta 13.279.573 735.021 545.389 74.660 NoB. Imprese controllate in modo congiunto

C. Imprese sottoposte ad influenza notevole

Si evidenzia che i dati relativi alla società Pila S.p.A. sono stati ricavati dalla situazione patrimoniale al 31.12.2012

elaborata secondo i principi IAS e approvata dal consiglio di amministrazione della controllata.

Per le informazioni sulle singole società partecipate si rimanda alla Relazione sulla Gestione e alla Nota Integrativa

del Bilancio Consolidato di Finaosta S.p.A..

In riferimento alla partecipazione nella società Funivie Monte Bianco S.p.A., pur in considerazione al fatto che

Finaosta S.p.A. detenga oltre il 20 % dei diritti di voto, non è stata considerata collegata in quanto Finaosta S.p.A.

non esercita influenza notevole e pertanto non rientra in questa voce.

9.2 – Variazioni annue delle partecipazioni:

Partecipazioni di gruppo

Partecipazioni non di gruppo

Totale

A. Esistenze iniziali 18.118.597 18.118.597B. Aumenti

B.1 AcquistiB.2 Riprese di valoreB.3 RivalutazioniB.4 Altre variazioni

C. DiminuzioniC.1 VenditeC.2 Rettif iche di valoreC.3 Altre variazioni

D. Rimanenze f inali 18.118.597 18.118.597

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Sezione 10 – Attività materiali – Voce 100

10.1 – Composizione della voce 100 “Attività materiali”:

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value o rivalutate

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value o rivalutate

1. Attività ad uso funzionale1.1 di proprietàa) terrenib) fabbricati 15.074 15.571c) mobili 63.079 76.783d) strumentali 167.328 180.291e) altri 10.247 20.6011.2 acquistate in leasing f inanziarioa) terrenib) fabbricatic) mobilid) strumentalie) altri

Totale 1 255.729 293.2462. Attività riferibili al leasing f inanziario

2.1 beni inoptati2.2 beni ritirati a seguito di risoluzione2.3 altri beni

Totale 23. Attività detenute a scopo di investimento

- di cui: concesse in leasing operativo- di cui: altre 1.992.387 2.071.886

Totale 3 1.992.387 2.071.886Totale (1+2+3) 2.248.116 2.365.132

Totale (attività al costo e rivalutate) 2.248.116 2.365.132

Voci / Valutazione

Totale31/12/2011

Totale31/12/2012

Le attività detenute a scopo di investimento sono costituite dai terreni, dal fabbricato e dalle attrezzature utilizzate

come sede amministrativa della società fino al 2007. Le suddette attività materiali sono locate all’Amministrazione

regionale, ai sensi del contratto stipulato in data 25.05.2009, che è stato prorogato anche per il corrente anno.

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10.2 – Attività materiali: variazioni annue:

Terreni Fabbricati Mobili Strumentali Altri TotaleA. Esistenze iniziali 15.571 76.783 180.291 20.601 293.246B. Aumenti

B.1 Acquisti 57.019 57.019B.2 Riprese di valoreB.3 Variazioni positive di fair value imputate a:

a) patrimonio nettob) conto economico

B.4 Altre variazioniC. Diminuzioni

C.1 Vendite -2.423 -2.423C.2 Ammortamenti -497 -13.704 -67.003 -10.354 -91.558C.3 Rettif iche di valore da deterioramento imputate a:

a) patrimonio nettob) conto economico

C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:a) patrimonio nettob) conto economico

C.5 Altre variazioni -556 -556D. Rimanenze f inali 15.074 63.079 167.328 10.247 255.728

Le variazioni relative ai beni strumentali si riferiscono prevalentemente ad acquisti, vendite e rottamazioni di macchine

elettroniche.

Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 110

11.1 – Composizione della voce 110 “Attività immateriali”:

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value

1. Avviamento2. Altre attività immateriali

2.1 di proprietà- generate internamente 10- altre 67.252 123.3962.2 acquisite in leasing f inanziario

Totale 2 67.252 123.4063. Attività riferibili al leasing f inanziario

3.1 beni inoptati3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione3.3 altri beni

Totale 34. Attività concesse in leasing operativo

Totale (1 + 2 + 3 + 4) 67.252 123.406Totale 67.252 123.406

Voci / Valutazione

Totale31/12/2011

Totale31/12/2012

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11.2 – Attività immateriali: variazioni annue

TotaleA. Esistenze iniziali 123.406B. Aumenti

B.1 Acquisti 30.719B.2 Riprese di valoreB.3 Variazioni positive di fair value

a) patrimonio nettob) conto economico

B.4 Altre variazioniC. Diminuzioni

C.1 VenditeC.2 Ammortamenti -86.873C.3 Rettif iche di valore:

a) patrimonio nettob) conto economico

C.4 Variazioni negative di fair valuea) patrimonio nettob) conto economico

C.5 Altre variazioniD. Rimanenze f inali 67.252

Gli acquisti sono relativi alle migliorie e agli aggiornamenti apportati al sistema informativo aziendale.

Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali – Voci 120 dell’Attivo e 70 del Passivo

12.1 – Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”:

Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011

1. Crediti verso l'erario1.1 Crediti per interessi 31.160 31.1601.2 Crediti per capitale 4.427.599 4.644.786

Totale 4.458.759 4.675.946

2. Crediti per imposte anticipate 2.377.427 1.815.139

Attività f iscali correnti

Attività f iscali anticipate

I crediti verso l’erario per capitale si riferiscono principalmente agli acconti versati e ai crediti d’imposta, per 3,9

milioni di euro, mentre la restante parte si riferisce ai crediti per ritenute subite.

12.2 – Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”:

Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011

1. Debiti verso l'erario 3.630.696 4.346.407

2. Debiti per imposte differite 11.301.298 11.448.820

Passività f iscali correnti

Passività f iscali differite

I debiti verso l’erario sono composti essenzialmente per 3 milioni di euro dalle imposte correnti, per 450 mila euro

da Iva a debito e per la restante parte per ritenute alla fonte da versare.

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12.3 – Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico):

Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011

1. Esistenze iniziali 1.815.139 1.474.8112. Aumenti

2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizioa) relative a precedenti esercizib) dovute al mutamento di criteri contabilic) riprese di valored) altre 669.280 426.212

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote f iscali 459 16.5152.3 Altri aumenti

3. Diminuzioni3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio

a) rigiri -107.451 -102.399b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilitàc) dovute al mutamento di criteri contabilid) altre

3.2 Riduzioni di aliquote f iscali3.3 Altre diminuzioni

a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/2011b) altre

4. Importo f inale 2.377.427 1.815.139

Gli incrementi corrispondono alle imposte anticipate calcolate sulla eccedenza delle svalutazioni rispetto al limite

fiscalmente ammesso, sulla svalutazione di una garanzia rilasciata e sui premi al personale. Le diminuzioni si

riferiscono principalmente allo scarico dei diciottesimi delle rettifiche di valore non dedotte in precedenti esercizi e

dei premi sul personale erogati.

Nella tabella che segue sono indicati per tipologia i crediti per imposte anticipate:

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

1. Premi personale dirigente 32.782 40.0752. Premi anzianità 52.488 46.1873. Svalutazioni non dedotte 2.292.157 1.728.877

Totale 2.377.427 1.815.139

Tipologia

12.3.1 – Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011(in contropartita del conto economico):

Totale Totale

31/12/2012 31/12/2011

1. Importo iniziale 1.728.877 1.400.636

2. Aumenti 630.656 393.437

3. Diminuzioni

3.1 Rigiri -67.376 -65.196

3.2 Trasformazione in crediti d'imposta

a) derivante da perdite di esercizio

b) derivante da perdite f iscali

3.3 Altre diminuzioni

4. Importo f inale 2.292.157 1.728.877

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Il Decreto legge n. 225 del 2010, art. 2, commi da 55 a 56-bis, ha stabilito la convertibilità in crediti di imposta

delle imposte anticipate iscritte in bilancio a fronte di svalutazioni di crediti e di avviamenti, in particolare nel caso

in cui dal bilancio individuale risulti una perdita di esercizio. Tale convertibilità ha introdotto una modalità di

recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero di tali tipologie di imposte anticipate

in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa. Tale convertibilità si configura pertanto,

in ogni caso, quale sufficiente presupposto per l’iscrizione ed il mantenimento in bilancio di tali tipologie di

imposte anticipate. La suddetta impostazione trova peraltro conferma nel documento congiunto Banca d’Italia,

Consob e ISVAP n. 5 del 15 maggio 2012 (emanato nell’ambito del Tavolo di coordinamento in materia di

applicazione degli IAS/IFRS), relativo al “Trattamento contabile delle imposte anticipate derivante dalla L.

214/2011”.

12.4 – Variazione delle imposte differite (in contropartita del conto economico):

Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011

1. Esistenze iniziali 11.448.820 11.263.0232. Aumenti

2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizioa) relative a precedenti esercizi 181.538b) dovute al mutamento di criteri contabilic) altre

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote f iscali 4.2592.3 Altri aumenti

3. Diminuzioni3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio

a) rigirib) dovute al mutamento di criteri contabilic) altre -147.522

3.2 Riduzioni di aliquote f iscali3.3 Altre diminuzioni

4. Importo finale 11.301.298 11.448.820

Le diminuzioni corrispondono alle variazioni dell’accantonamento TFR e al recupero a tassazione Irap di

svalutazioni relative a precedenti esercizi.

Nella tabella che segue sono indicati per tipologia i debiti per imposte differite:

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

1. Differenze da disinquinamento 2.370.805 2.370.8052. Svalutazioni effettuate solo in dichiarazione 2.333.384 2.424.1533. Adeguamento FTA IAS fondo svalutazione collettivo 6.397.012 6.397.0124. Adeguamento FTA IAS fondo TFR 22.754 79.5075. Adeguamento FTA IAS fondo amm.to terreno 62.385 62.3856. Adeguamento FTA IAS crediti v/clientela (costo amm.to) 114.958 114.958

Totale 11.301.298 11.448.820

Tipologia

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Sezione 14 – Altre attività – Voce 140

14.1 – Composizione della voce 140 “Altre attività”:

Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011

1. Crediti verso dipendenti2. Crediti verso enti previdenziali3. Crediti verso enti assicurativi4. Crediti verso altre Gestioni 6.517.932 6.380.0775. Crediti verso la Gestione Ordinaria6. Partite in corso di liquidazione 40.192 27.1957. Altre attività 385.394 474.4478. Cauzioni 7.458 6.2889. Ratei non ricondotti10. Risconti non ricondotti 11.494.818 11.348.135

18.445.793 18.236.142Totale

Voci

Gli importi più significativi riguardano i crediti verso i fondi di rotazione relativi agli oneri fiscali che la Gestione

Ordinaria anticipa per i clienti dei fondi di rotazione a rischio, 6,5 milioni di euro, che trovano contropartita nella

voce 90 del Passivo e il risconto degli oneri fiscali, pari a 11,5 milioni di euro, che, per convenzione, la Gestione

ordinaria e alcuni fondi di rotazione devono pagare in sostituzione della clientela.

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PASSIVO

Sezione 1 – Debiti – Voce 10

1.1 – Debiti

verso banche

verso enti f inanziari

verso clientela

verso banche

verso enti f inanziari

verso clientela

1. Finanziamenti1.1 pronti contro termine1.2 altri f inanziamenti 21.575.732 22.365.842

2. Altri debiti 845.059.955 900.725.903Totale 21.575.732 867.425.797 900.725.903

Fair value 27.975.148 878.228.680 900.725.903

Totale31/12/2011

Voci

Totale31/12/2012

Nel corrente esercizio la società ha stipulato due contratti di finanziamento passivo nei confronti, rispettivamente,

di Cassa Depositi e Prestiti e di Compagnia Valdostana Delle Acque S.p.A., società controllata al 100% su

mandato della Regione in Gestione speciale.

Il primo finanziamento è stato aperto nel dicembre 2012 e potrà raggiungere un importo massimo di 95,4 milioni di

euro entro la fine del 2013, ovvero il contratto definitivo verrà chiuso sulla base degli importi effettivamente

utilizzati da Finaosta. Alla data di approvazione del presente bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione il

capitale preso a prestito ammontava a euro 43,5 milioni. Il rimborso è previsto in rate semestrali con quota capitale

costante e scadenza ultima dicembre 2032. Tale operazione rientra nell’ambito del mandato conferito dalla

Regione con DGR 453/2011 come riportato nella Relazione sulla Gestione.

Il secondo finanziamento è stato aperto nel settembre 2012 e potrà raggiungere un importo massimo di 50 milioni

di euro entro la fine del primo semestre del 2014. La provvista viene impiegata per erogare un finanziamento di

analogo importo a Casinò de la Vallée S.p.A. in esecuzione del mandato conferito dalla Giunta Regionale con

DGR 1465/2012. Alla data di approvazione del presente bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione il

capitale preso a prestito ammontava a circa 34 milioni di euro. Il rimborso del finanziamento avverrà in rate

semestrali costanti a partire dal 2017 e fino al 2031.

Gli importi degli altri debiti, invece, si riferiscono sempre all’ammontare dei fondi gestiti per conto

dell’Amministrazione regionale il cui rischio ricade sulla Società. Si tratta di 11 fondi interamente a rischio e di 10

per i quali il rischio è limitato alla sola gestione della liquidità.

Stante la tipologia del debito, non negoziabile, l’importo del fair value è stato convenzionalmente stimato pari a

quello iscritto in bilancio.

Per maggiori dettagli si rimanda alla tabella H.3.2 della Parte D, Sezione 1 della presente nota.

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Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70

Vedere la sezione 12 dell’Attivo

Sezione 9 – Altre passività – Voce 90

9.1 – Composizione della voce 90 “Altre passività”

1. Debiti verso enti previdenziali 276.900 253.0153. Debiti verso altre Gestioni 32.266 32.2664. Debiti verso Gestione Ordinaria 6.517.932 6.380.0775. Debiti verso fornitori 656.401 5.182.3056. Altre passività 4.193.292 3.015.5467. Partite in corso di liquidazione 1.775.117 1.586.1528. Ratei non ricondotti 413 09. Risconti non ricondotti 154.512 192.60710. Debiti verso dipendenti 910.895 923.721

Totale 31/12/2011

VociTotale

31/12/2012

In questa voce figurano i debiti dei fondi di rotazione nei confronti della Gestione Ordinaria relativi agli oneri

fiscali che quest’ultima anticipa per i clienti dei fondi di rotazione a rischio, che trovano contropartita nella voce

140 dell’Attivo e, tra le altre passività, l’accantonamento di 3,8 milioni di euro effettuato nel 2009, nel 2011 e nel

2012 per svalutare una garanzia rilasciata originariamente per complessivi 13 milioni di euro, con un rischio

attuale pari a 11,7 milioni.

Da segnalare, nel corrente esercizio, la riduzione dei debiti verso fornitori in quanto sono venuti meno i fenomeni

manifestatisi alla fine del 2011.

Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 100

10.1 – “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue

Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011

A. Esistenze iniziali 1.734.662 1.801.670B. Aumenti

B.1 Accantonamento dell'esercizio 276.691 -6.640B.2 Altre variazioni in aumento

C. DiminuzioniC.1 Liquidazioni effettuate 0 -52.000C.2 Altre variazioni in diminuzione -10.998 -8.368

D. Esistenze f inali 2.000.355 1.734.662

Variazioni / Tipologie

L’accantonamento è dovuto all’incidenza del calcolo attuariale in osservanza ai criteri dettati dal principio IAS 19

per un importo pari a 206 mila euro, le altre variazioni in diminuzione sono le liquidazioni dell’imposta sostitutiva.

Con riferimento alle basi tecniche di natura demografica, le analisi effettuate sulle serie storiche del personale della

Società sono state rivolte ad osservare il trend, dal 2007 al 2011, delle seguenti cause di eliminazione:

− decessi: è stata adottata la tavola di sopravvivenza ISTAT, distinta per età e sesso, del 2009;

− inabilità: si sono adottate le tavole utilizzate per il modello INPS per generare “Le prime proiezioni al 2010”;

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− pensionamento, dimissioni/licenziamenti, scadenza del contratto: tali cause di eliminazione sono state desunte

dall’osservazione dei dati aziendali. Per il personale inquadrato con contratto a tempo determinato, si è portato

l’orizzonte temporale di sviluppo fino alla scadenza prevista del contratto (non essendovi nulla di contrattualmente

garantito sul prosieguo del rapporto di lavoro) ed è stato ipotizzato che non vi siano uscite anticipate rispetto alla

scadenza del contratto. Nelle valutazioni attuariali sono state considerate le nuove decorrenze per i trattamenti

pensionistici previste dal Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201 recante “Disposizioni urgenti per la crescita,

l'equità e il consolidamento dei conti pubblici”, nonché la disciplina di adeguamento dei requisiti di accesso al

sistema pensionistico agli incrementi della speranza di vita ai sensi dell'articolo 12 del decreto-legge 31 maggio

2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122; la probabilità di uscita è stata stimata

pari asll’1,4%.

− anticipazioni di TFR: al fine di tenere conto degli effetti che tali anticipazioni hanno sul timing delle erogazioni

di TFR, e dunque, sull’attualizzazione del debito dell’azienda, sono state costruite le probabilità di uscita di parte

dei volumi maturati. Le frequenze di anticipazione, nonché le percentuali medie di TFR richieste a titolo di

anticipo sono state desunte dall’osservazione dei dati aziendali.

La probabilità annua di chiedere un anticipo di TFR è stata posta pari all’1%. L’aliquota media del Fondo

richiedibile a titolo di anticipazione, è stata prudenzialmente posta pari al 70% del TFR maturato, ovvero al

massimo previsto dalla normativa vigente in materia.

− previdenza complementare: coloro che hanno sempre devoluto interamente il proprio TFR alla previdenza

complementare sollevano la Società da impegni in termini di TFR e, dunque, non costituiscono oggetto di

valutazione. Con riferimento agli altri dipendenti, invece, le valutazioni sono state effettuate considerando le scelte

effettivamente manifestate dai dipendenti aggiornate al 31.12.2012, comunicate dalle Società.

La metodologia prevista dallo IAS 19 richiede inoltre l’adozione di basi tecniche economico-finanziarie che

riflettono la loro influenza sia sullo sviluppo prospettico dei flussi (a seguito degli incrementi salariali e degli

scenari inflazionistici prevedibili), che, soprattutto, sull’attualizzazione alla data di valutazione del debito stimato

della Società. Il tasso di sconto, infatti, è la principale assunzione da cui dipendono in maniera sensibile i risultati

dell’elaborazione.

In particolare, le ipotesi adottate nella valutazione del benefit sono:

1. l’inflazione;

2. i tassi di attualizzazione;

3. gli incrementi retributivi.

Con riferimento alla prima assunzione, lo scenario inflazionistico è stato desunto dal documento “Nota di

Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2012” adottando un tasso pari all’inflazione programmata

dell’1,5%.

Ai sensi dello IAS 19, il tasso di attualizzazione adottato nella valutazione del benefit è stato determinato con

riferimento ai rendimenti di mercato di titoli obbligazionari di aziende primarie alla data di valutazione. A tale

proposito, è stata utilizzata la curva dei tassi di interesse “Composite” di titoli emessi da emittenti Corporate di

rating A della classe “Investment Grade” dell’area Euro (fonte: Bloomberg) al 31.12.2012.

Con riferimento al Fondo TFR, al fine di tenere conto delle modifiche all’impostazione metodologica introdotte a

seguito della Riforma Previdenziale, non si rende più necessario adottare un’ipotesi di incremento retributivo per le

aziende che, mediamente, nel 2006 hanno impiegato più di 50 dipendenti, quali Finaosta.

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Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri – Voce 110

11.1 – Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”

Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011

1. Fondi di quiescenza aziendali2. Altri fondi per rischi ed oneri

2.1 Controverse legali2.2 Oneri per il personale 295.833 292.6052.3 Altri

Totale 295.833 292.605

Tipologie

L’importo si riferisce all’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri dettati dal principio IAS 19 a fronte del

premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione del 25° e del 35° anno di servizio e del

premio incentivante al personale dirigente che, di norma, viene corrisposto nell’esercizio successivo all’anno di

competenza.

11.2 – Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”

Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011

A. Esistenze iniziali 292.605 249.647B. Aumenti

B.1 Accantonamento dell'esercizio 127.878 158.160B.2 Altre variazioni in aumento

C. DiminuzioniC.1 Utilizzi o rigiri -124.650 -115.202C.2 Altre variazioni in diminuzione 0 0

D. Esistenze f inali 295.833 292.605

Variazioni / Tipologie

L’utilizzo dell’esercizio è dovuto all’erogazione del premio incentivante corrisposto al personale dirigente.

Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140, 150

12.1 – Composizione della voce 120 “Capitale”:

Importo1. Capitale

1.1 Azioni ordinarie 112.000.0001.2 Altre azioni

Tipologie

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12.5 – Altre informazioni

Composizione e variazioni della voce 160

LegaleUtili portati a nuovo

Riserva statutaria

Riserva straordinaria

Riserva di prima applicazione

Riserva IAS di utili

Totale

A. Esistenze iniziali 5.997.327 21.507.568 39.638.350 21.843.228 3.758.575 92.745.048B. Aumenti

B.1 Attribuzioni di utili 257.400 1.287.000 3.478.602 124.997 5.147.999B.2 Altre variazioni

C. DiminuzioniC.1 Utilizzi- copertura perdite- distribuzione- trasferimento a capitaleC.2 Altre variazioni 0

D. Rimanenze finali 6.254.727 22.794.568 43.116.952 21.843.228 3.883.572 97.893.048

Nella tabella seguente, come richiesto dall’art. 2427, comma 7 bis, del Codice civile, sono illustrate in modo

analitico le voci di Patrimonio netto con l’indicazione della loro origine e possibilità di utilizzazione e

distribuibilità.

Capitale sociale 2012 2011Possibilità di utilizzazione

Capitale sociale 112.000.000 112.000.000Riserva legale 6.254.727 5.997.327 BRiserva statutaria 22.794.568 21.507.568 BRiserva straordinaria 43.116.952 39.638.350 A, B, C,*Riserva di prima applicazione 21.843.228 21.843.228 A, B, CRiserva IAS di utili 3.883.572 3.758.575Riserva di valutazione 1.225.005 1.225.005Risultato di esercizio 3.245.934 5.147.999

214.363.986 211.118.052A = per aumento di capitaleB = per copertura perditeC = per distribuzione ai soci

(* la riserva straordinaria risulta indisponibile per l’ammontare di Euro 2.377.427 corrispondente al valore del

credito per imposte anticipate, come risulta dalla voce 120.b dell’attivo)

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PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20

1.1 – Composizione della voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati”:

Totale Totale

31/12/2012 31/12/2011

1. Attività f inanziarie detenute per la negoziazione2. Attività f inanziarie valutate al fair value3. Attività f inanziarie disponibili per la vendita 262.364 262.364 120.8744. Attività f inanziarie detenute f ino alla scadenza 3.469 3.469 4.2615. Crediti 0

5.1 Crediti verso banche 467.438 5.747.410 6.214.847 4.605.1495.2 Crediti verso enti f inanziari 910.570 1.229.809 2.140.380 1.730.7165.3 Crediti verso clientela 124.128 10.488.752 12.082.531 22.695.412 25.554.272

6. Altre attività X X7. Derivati di copertura X X

Totale 389.961 11.866.760 19.059.750 31.316.472 32.015.272

Altre operazioni

Voci / Forme tecnicheTitoli di debito

Finanziamenti

La voce Crediti verso banche per finanziamenti riporta gli interessi relativi al mutuo concesso alla BCC Valdostana

e quelli derivanti dalla remunerazione delle provviste erogate per operazioni di leasing in convenzione, questi

ultimi cresciuti di circa 200 mila euro.

La voce Crediti verso banche per altre operazioni rappresenta gli interessi derivanti dalla remunerazione dei

depositi di conto corrente e da operazioni di pronti contro termine e di time deposit; il maggior utilizzo delle

operazioni di Pronti Contro Termine e di Time Deposit per investire le giacenze di liquidità dei fondi di rotazione

hanno comportato, un aumento, rispetto allo scorso esercizio, di questa tipologia di ricavo (1,4 milioni).

La voce Crediti verso enti finanziari per finanziamenti riporta gli interessi derivanti dalla remunerazione delle

provviste erogate per operazioni di leasing in convenzione, incrementatisi di poco più di 200 mila euro.

La voce Crediti verso enti finanziari per altre operazioni rappresenta gli interessi derivanti da investimenti

temporanei di liquidità in operazioni di polizze di credito commerciali, aumentati anch’essi di circa 200 mila euro.

La voce Crediti verso clientela per finanziamenti riporta gli interessi relativi ai mutui concessi in Gestione

ordinaria e sui fondi regionali a rischio.

La voce Crediti verso clientela per altre operazioni è costituita essenzialmente dagli interessi maturati sulle polizze

assicurative di capitalizzazione sottoscritte per investire la liquidità e, a partire dall’esercizio 2011, dalle

commissioni riconosciute dalla Regione per la gestione dei fondi di rotazione a rischio, così come indicato nelle

istruzioni per la redazione del bilancio degli intermediari emanate nel 2012 da Banca d’Italia. L’importo di tale

tipologia di ricavo è pari a circa 10 milioni di euro nel 2012 e 12,6 milioni nel 2011. Il decremento è dovuto alla

riduzione della percentuale stabilita dalla Regione con DGR 3145/2011 per le operazioni effettuate a valere sul

fondo di rotazione della legge 76/84. Con i parametri in vigore nel 2011 le commissioni sarebbero state pari

complessivamente a circa 12,8 milioni di euro.

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1.3 – Composizione della voce 20 “Interessi passivi e oneri assimilati”:

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

1. Debiti verso banche X2. Debiti verso enti f inanziari 75.732 X 75.7323. Debiti verso clientela 254.779 X 14.765.053 15.019.832 13.032.8244. Titoli in circolazione X5. Passività f inanziarie di negoziazione6. Passività f inanziarie valutate al fair value7. Altre passività X X8. Derivati di copertura X X

Totale 330.511 0 14.765.053 15.095.563 13.032.824

AltroTitoliVoci / Forme tecniche Finanziamenti

A partire dal corrente esercizio la voce accoglie, oltre all’incremento dei fondi regionali gestiti che viene

interamente riconosciuto all’Amministrazione regionale, gli interessi verso Cassa Depositi e Prestiti e verso CVA

S.p.A. per le operazioni di finanziamento passivo accese nel corso del 2012.

Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40

2.1 – Composizione della voce 30 “Commissioni attive”:

Totale Totale

31/12/2012 31/12/20111. Operazioni di leasing f inanziario2. Operazioni di factoring3. Credito al consumo4. Attività di merchant banking5. Garanzie rilasciate6. Servizi di:

- gestione fondi per conto terzi 4.008.007 4.846.657- intermediazione in cambi- distribuzione prodotti- altri

7. Servizi di incasso e pagamento8. Servicing in operazioni di cartolarizzazione9. Altre commissioni (da specif icare) 121.243 104.627

Totale 4.129.250 4.951.284

Dettaglio

L’importo principale è relativo alle commissioni riconosciute dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta per il

servizio di gestione dei fondi di rotazione non a rischio e dell’esecuzione dei mandati dell’Amministrazione

regionale. La contrazione, analogamente a quanto indicato per la voce 10, è dovuta alle ridotte percentuali

applicate dalla Regione con DGR 3145/2011 sulle operazioni effettuate a valere sui fondi della Gestione Speciale.

Con i parametri in vigore nel 2011 le commissioni sarebbero state pari complessivamente a circa 5,7 milioni di

euro.

Le altre commissioni si riferiscono sempre a prestazioni rese nei confronti dell’Amministrazione regionale quali

istruttorie e erogazioni di finanziamenti.

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2.2 – Composizione della voce 40 “Commissioni passive”:

Totale Totale

31/12/2012 31/12/20111. Garanzie ricevute2. Distribuzione di servizi da terzi3. Servizi di incasso e pagamento4. Altre commissioni (da specif icare) 0 13.320

Totale 0 13.320

Dettaglio/Settori

La voce si riferisce alle commissioni di ingresso pagate al momento della sottoscrizione delle polizze assicurative

di capitalizzazione.

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 100

8.1 – “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”:

specif iche di portafoglio specif iche di portafoglio

1. Crediti verso banche- per leasing- per factoring- altri crediti

2. Crediti verso enti f inanziariCrediti deteriorati acquistati- per leasing- per factoring- altri creditiAltri crediti- per leasing- per factoring- altri crediti

3. Crediti verso la clientelaCrediti deteriorati acquistati- per leasing- per factoring- per credito al consumo- altri creditiAltri crediti- per leasing- per factoring- per credito al consumo- altri crediti -2.833.272 -1.930.477 643.889 139.316 -3.980.545 -3.725.766

Totale -2.833.272 -1.930.477 643.889 139.316 -3.980.545 -3.725.766

Voci / Rettif icheTotale

31/12/2012Totale

31/12/2011

Rettif iche di valore Riprese di valore

Le rettifiche di valore specifiche si riferiscono a crediti nei confronti di soggetti classificati scaduti deteriorati, ad

incaglio o a sofferenza. Si evidenzia che quest’anno il numero di soggetti classificati ad incaglio è ulteriormente

aumentato, passando da 59 a 81 posizioni, in quanto si è continuato ad inserire in tale categoria i clienti che,

avendo beneficiato del periodo di sospensione delle rate, risultano non scaduti con i pagamenti nei nostri confronti

ma sono esposti oltre i limiti di fido concessi dal sistema bancario o presentano altre situazioni oggettive che

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inducono a ritenere probabile una temporanea difficoltà degli stessi a far fronte al rimborso dei debiti contratti.

Le rettifiche di valore di portafoglio sono relative alla svalutazione dei crediti verso la clientela che ha chiesto la

sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti ai sensi della legge regionale 31/2012 per un importo pari a

circa 1,3 milioni di euro e all’accantonamento al fondo svalutazione forfettario per circa 660 mila euro. Il posticipo

di 6 mesi dei piani di ammortamento dei finanziamenti erogati determina, ai soli fini IAS, un minor valore che

verrà recuperato con i maggiori interessi negli anni futuri fino al completo rimborso dei finanziamenti.

Gli accantonamenti al fondo svalutazione forfettario risultano superiori rispetto a quelli medi dei precedenti

esercizi in quanto il Consiglio di amministrazione ha deliberato di applicare alle percentuali di PD e LGD elaborate

sulla base delle serie storiche delle maggiorazioni superiori a quella generica del 10% utilizzata negli anni

precedenti, per i settori alberghiero e dell’edilizia residenziale. Tale decisione è stata motivata, nel primo caso, con

il forte calo del valore di mercato degli immobili offerti a garanzia che potrebbe generare future perdite qualora vi

fosse la necessità di procedere al recupero forzoso di crediti che dovessero deteriorarsi; tale fattore, esterno alle

dinamiche aziendali, si somma al mancato pagamento da parte di una cinquantina di aziende alberghiere delle rate

in scadenza al termine del periodo di sospensione concesso per un semestre nel 2012. Per il settore dell’edilizia

residenziale, invece, oltre ad una più contenuta perdita di valore degli immobili, si è riscontato un aumento delle

garanzie ipotecarie offerte in secondo grado rispetto a quelle offerte in primo grado.

Le riprese di valore specifiche sono, in parte, anch’esse una conseguenza indiretta del provvedimento regionale di

sospensione dei pagamenti in quanto quest’ultimo ha consentito, ad una buona parte della clientela scaduta

deteriorata o incagliata, di far fronte ai pagamenti arretrati non dovendo più onorare nuove fatture.

Le riprese di valore di portafoglio sono, invece, relative ai clienti classificati in bonis o scaduti non deteriorati.

8.2 – “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”:

1. Titoli di debito2. Titoli di capitale e quote di OICR 0 0 0 -286.8893. Finanziamenti

Totale 0 0 0 -286.889

Voci / Rettif icheTotale

31/12/2012Totale

31/12/2011Rettif iche di

valoreRiprese di

valore

Non sono state rilevate rettifiche nel corrente esercizio.

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8.4 – Composizione della sottovoce 100.b “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni

finanziarie”:

specif ichedi

portafogliospecif iche

di portafoglio

1. Garanzie rilasciate -1.170.000 -1.170.000 -1.300.000

2. Derivati su crediti

3. Impegni ad erogare fondi

4. Altre operazioni

Totali -1.170.000 0 0 0 -1.170.000 -1.300.000

Totale 31/12/2011

Operazioni/Componenti reddituali

Rettif iche di valore Riprese di valoreTotale

31/12/2012

La rettifica, già effettuata per l’importo di 1,3 milioni di euro nel 2009 e nel 2011, è stata operata per svalutare una

garanzia rilasciata sotto forma di pegno su denaro depositato per complessivi 13 milioni di euro, ridotta a 11,7

milioni di euro nel 2012. Si è ritenuto opportuno procedere con un’ulteriore svalutazione pari al 10% dell’importo

residuo della garanzia in considerazione della delicata situazione finanziaria e reddituale della società garantita che

non ha, tra l’altro, raggiunto gli obiettivi economici che erano stati indicati nel piano industriale elaborato al

termine del primo semestre del 2012 e che era stato preso a riferimento dal sistema creditizio per un accordo

complessivo di ristrutturazione delle linee di credito a medio-lungo termine concesse all’impresa.

Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 110

9.1 – Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”:

1. Personale dipendentea) salari e stipendi 4.918.898 4.556.143b) oneri sociali 1.331.057 1.294.105c) indennità di fine rapporto 0 0d) spese previdenziali 206.986 197.587e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 276.691 -6.635f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:

- a contribuzione definita- a benefici definiti

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:- a contribuzione definita 266.385 278.037- a benefici definiti

h) altre spese 119.742 116.6472. Altro personale in attività 13.016 32.4973. Amministratori e sindaci 264.600 255.3884. Personale collocato a riposo5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società

7.397.376 6.723.769

Voci / SettoriTotale

31/12/2012Totale

31/12/2011

L’incremento pari a circa il 10% rispetto al precedente esercizio è dovuto essenzialmente all’assunzione di

nuovo personale, al passaggio di grado di una parte del personale dirigente, al rinnovo del CCNL e al ricalcolo, ai

soli fini IAS, del fondo TFR che, quest’anno, ha comportato maggiori accantonamenti per circa 300 mila euro.

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9.2 – Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria:

31/12/2012 31/12/2011 mediaa) Dirigenti 8 7 7,5b) Quadri direttivi 35 32 33,5c) Restante personale 35 33 34,0

Totale 78 72 75,0

Al 31.12.2012 i dipendenti assunti con contratto part-time erano 5 tra i quadri direttivi e 5 nelle aree professionali.

9.3 – Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”:

1. Consulenze professionali 222.105 102.099

2. Noleggio, manutenzione e gestione beni 90.078 76.138

3. Premi di assicurazione 151.269 149.928

4. Imposte indirette e tasse 445.125 440.652

5. Aff itto e gestione immobili 1.102.356 1.054.736

6. Spese telefoniche e postali 105.089 125.001

7. Altri oneri amministrativi 577.875 611.788

Totale 2.693.897 2.560.342

Voci / SettoriTotale

31/12/2012Totale

31/12/2011

Nella voce “Affitto e gestione immobili” sono ricompresi gli oneri riconosciuti a Finaosta Iniziative s.r.l. per

l’utilizzo della sede sociale per circa 1,1 milione di euro. Gli “Altri oneri amministrativi” si riferiscono

principalmente alle spese per visure, ai costi di trasferta dei dipendenti, agli oneri bancari, al costo per il controllo

contabile e la revisione del bilancio e all’acquisto di materiale di consumo e cancelleria.

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Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120

10.1 – Composizione della voce 120 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”:

(a) (b) (c) (a+b-c)1. Attività ad uso funzionale

1.1 di proprietàa) terrenib) fabbricati 497 497c) mobili 13.704 13.704d) strumentali 67.003 67.003e) altri 10.354 10.354

1.2 acquisite in leasing f inanziarioa) terrenib) fabbricatic) mobilid) strumentalie) altri

2. Attività riferibili al leasing f inanziario3. Attività detenute a scopo di investimento 79.499 79.499

- di cui concesse in leasing operativoTotale 171.056 0 0 171.056

Risultato nettoVoci / Rettif iche e riprese di valore

AmmortamentoRettif iche di valore per

deterioramento

Riprese di valore

Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130

11.1 – Composizione della voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”:

(a) (b) (c) (a+b-c)1. Avviamento2. Altre attività immateriali

2.1 di proprietà 86.873 86.8732.2 acquisite in leasing f inanziario

3. Attività riferibili al leasing f inanziario4. Attività concesse in leasing operativo

Totale 86.873 0 0 86.873

Risultato nettoVoci / Rettif iche e riprese di valore

AmmortamentoRettif iche di valore per

deterioramento

Riprese di valore

Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150

13.1 – Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”:

Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011

1. Altri fondi per rischi ed oneri1.1 Controverse legali1.2 Oneri per il personale 127.878 158.1601.3 Altri

Totale 127.878 158.160

Tipologia di spesa

L’importo si riferisce all’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri dettati dal principio IAS 19 a fronte del

premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione del 25° e del 35° anno di servizio e

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comprende anche l’accantonamento effettuato per il premio incentivante al personale dirigente che, di norma,

viene corrisposto nell’esercizio successivo all’anno di competenza.

Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160

14.1 – Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione”:

1. Oneri ristrutturazione forte e borgo di Bard -2.089.085 -2.199.6162. Oneri costruzione Telecabina Aosta-Pila 0 -267.7073. Oneri costruzione Funivia La Palud - Punta Helbronner -25.173.246 -436.9984. Oneri accordo Heineken -8.317.862 -8.892.5225. Oneri gestione Finbard -153.943 -236.7816. Spese uff icio di Parigi -301.627 -273.4617. Spese uff icio di Bruxelles -101.894 -103.0828. COA -641.336 -630.7869. Oneri gestione COUP -502.105 -311.97910. Oneri gestione NUV -479.900 -558.63411. Oneri sostenuti per conto della RAVA -273.283 -685.15112. IRAP di competenza fondi -63.240 -115.89713. Oneri f iscali L.R. -1.044.010 -976.93619. Oneri costruzione COUP -1.693.976 -270.12220. Oneri costruzione NUV -1.178.685 -1.129.32221. Contributi a fondo perso -1.008.541 -350.907

Costi sostenuti per conto di terzi -43.022.735 -17.439.90115. Sopravvenienze passive -166.249 -121.95817. Abbuoni e sconti passivi -29 -5718. Altri oneri -21.417 -11.798

Altri -187.696 -133.813

-43.210.430 -17.573.714

1. Rimborso oneri ristrutturazione forte e borgo di Bard 2.089.085 2.199.6162. Rimborso oneri costruzione Telecabina Aosta-Pila 0 267.7073. Rimborso oneri costruzione Funivia La Palud - PH 25.173.246 436.9984. Rimborso oneri accordo Heineken 8.317.862 8.892.5225. Rimborso oneri gestione Finbard 153.943 236.7816. Rimborso spese uff icio di Parigi 319.495 296.2227. Rimborso spese uff icio di Bruxelles 82.613 79.1988. COA 1.423.846 1.369.6409. Rimborso oneri gestione COUP 502.105 311.97910. Rimborso oneri gestione NUV 479.900 558.63411. Rimborso consulenze 400.099 823.21612. Rimborso IRAP 63.240 115.89713. Rimborsi spese 190.521 148.11019. Rimborso oneri costruzione COUP 1.693.976 270.12220. Rimborso oneri costruzione NUV 1.178.685 1.129.32221. Rimborso contributi a fondo perso 1.008.541 350.907

Recuperi di spesa 43.077.158 17.486.87114. Compensi nostri rappresentanti 138.510 146.55815. Sopravvenienze attive 282.031 40.34617. Abbuoni e sconti attivi 63 4818. Altri proventi 231.000 235.175

Altri 651.603 422.12743.728.761 17.908.998

518.331 335.285Totale altri proventi e oneri di gestione

Totale

31/12/2012

Totale

31/12/2011

Totale oneri

Altri oneri di gestione

Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011

Totale proventi

Altri proventi di gestione

Le prime 6 voci e le voci 9, 10, 19, 20 e 21 rappresentano i costi sostenuti su mandato regionale interamente

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rimborsati dalla Gestione speciale, mentre la voce 7 ha un rimborso parziale.

La voce 8, che si riferisce alle spese sostenute per l’attività del “Centro Osservazione e Attività sull’energia”, non

comprende, tra i costi, quello del personale che è contabilizzato interamente nella voce 110a; il rimborso indicato

tra i proventi copre interamente anche tale onere.

Gli altri proventi sono composti prevalentemente dalle penali contrattuali pagate dai clienti e dalle rimanenze finali

del materiale di consumo.

Sezione 16 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 180

16.1 – Composizione della voce 180 “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”:

1. Immobili 1.1 Utili da cessione

1.2 Perdite da cessione2. Altre attività

2.1 Utili da cessione 852 3002.2 Perdite da cessione -819 0

Risultato netto 33 300

VociTotale

31/12/2012Totale

31/12/2011

Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190

17.1 – Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”:

1. Imposte correnti 2.873.907 4.070.7752. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi -169.1343. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio3.bis

4. Variazione delle imposte anticipate -562.288 -340.3285. Variazione delle imposte differite -147.522 185.797

Imposte di competenza dell'esercizio 1.994.963 3.916.244

Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011

Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/2011

Le imposte correnti corrispondono a Ires per euro 2,2 milioni e a Irap per euro 700 mila.

Le variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi si riferiscono al rimborso Ires sulla parziale deducibilità

dell’Irap richiesto con specifica istanza (art. 2, comma 1-quater, D.l. n. 201/2011).

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17.2 – Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio:

imponibile imposta aliquota imponibile imposta aliquotaImposta sull'utile lordo di esercizio 5.240.897 1.441.247 27,50% 17.693.514 659.968 3,73%Diff temporanee tassabili in esercizi successiviDiff temporanee deducibili in esercizi successivi 2.491.922 685.279 13,08% 2.433.476 90.769 0,51%Rigiro differenze temporanee deducibili esercizi precedenti -349.359 -96.074 -1,83%Rigiro differenze temporanee tassabili esercizi precedentiDiff positive che non si riverseranno negli esercizi successivi 821.085 225.798 4,31% 862.317 32.164 0,18%Diff negative che non si riverseranno negli esercizi successivi -319.604 -87.891 -1,68% -2.073.809 -77.353 -0,44%Variazioni imposte correnti esercizi precedentiImposte sul reddito d'esercizio ed aliquota f iscale effettiva 2.168.359 41,37% 705.548 3,99%

IRES IRAP

Ai fini IRAP è stata utilizzata l’aliquota agevolata del 3,73 % prevista dalla legge regionale n. 30/2011 della Valle

d’Aosta applicabile alle banche e agli intermediari finanziari.

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PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI

Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività’ svolta

D. GARANZIE RILASCIATE E IMPEGNI

D.1 – Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni

Importo 31/12/2012

Importo 31/12/2011

1) Garanzie rilasciate di natura f inanziariaa) Bancheb) Enti f inanziaric) Clientela 7.930.000 10.400.000

2) Garanzie rilasciate di natura commercialea) Bancheb) Enti f inanziaric) Clientela

3) Impegni irrevocabili a erogare fondia) Banche

i) a utilizzo certo 13.340.747 20.729.116ii) a utilizzo incerto

b) Enti f inanziarii) a utilizzo certo 11.955.144 19.527.193ii) a utilizzo incerto

c) Clientelai) a utilizzo certo 68.272.103 40.870.593ii) a utilizzo incerto

4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi6) Altri impegni irrevocabili

Totale 101.497.994 91.526.902

Operazioni

Gli impegni ad erogare verso banche e enti finanziari si riferiscono a provviste per operazioni di leasing

convenzionato a valere sui fondi della Gestione ordinaria, mentre gli impegni verso la clientela sono relativi sia al

saldo da erogare su finanziamenti già in essere (53,1 milioni) sia a finanziamenti deliberati ancora da stipulare (15,2

milioni).

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E. MERCHANT BANKING

E.1 – Tabella riepilogativa delle partecipazioni di merchant banking

Valore originario

Totale Rettif iche di

valore / Svalutazioni

Totale Riprese di valore /

Rivalutazioni

Valore di bilancio

Valore originario

Totale Rettif iche di

valore / Svalutazioni

Totale Riprese di valore /

Rivalutazioni

Valore di bilancio

1. Partecipazionia) controllate

- banche ed enti f inanziari- altri soggetti

b) controllate congiuntamente- banche ed enti f inanziari- altri soggetti

c) sottoposte a inf luenza notevole- banche ed enti f inanziari- altri soggetti

2. Altre interessenze(Att. f inanz. disp. per la vendita.)

- banche ed enti f inanziari- altri soggetti 323.407 3.806 319.601 695.407 289.567 405.840

Totale 323.407 3.806 319.601 695.407 289.567 405.840

Totale 31/12/2012 Totale 31/12/2011

Attività f inanziarie disponibili per la vendita

E.3 – Variazioni annue delle partecipazioni di merchant banking:

A. Esistenze iniziali 405.840B. Aumenti

B1. AcquistiB2. Riprese di valoreB3. Altre variazioni

C. DiminuzioniC1. Vendite -86.239C2. Rettif iche di valore 0C3. Altre variazioni

D. Rimanenze f inali 319.601

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H. OPERATIVITA’ CON FONDI DI TERZI

H.1 – Natura dei fondi e forme di impiego

1. Attività in bonis- leasing f inanziario 13.542.385 12.998.860- factoring- altri f inanziamenti 738.979.548 675.520.663 715.899.473 656.828.099

di cui: per escussione di garanzie e impegni- partecipazioni 651.625.962 637.004.600

di cui: per merchant banking- garanzie e impegni 40.530.688 38.867.620 47.563.127 40.324.930

2. Attività deteriorate2.1 Sofferenze- leasing f inanziario 0 0- factoring- altri f inanziamenti 14.044.364 8.461.600 12.035.400 6.774.070

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni 5.798 5.7982.2 Incagli- leasing f inanziario- factoring- altri f inanziamenti 12.910.442 12.780.525 10.390.184 9.737.206

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni 256.122 256.1222.3 Esposizioni ristrutturate- leasing f inanziario- factoring- altri f inanziamenti

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni2.4 Esposizioni scadute- leasing f inanziario- factoring- altri f inanziamenti 957.079 873.065 188.796 159.263

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni

Totale 1.472.852.387 736.765.393 1.436.080.441 713.823.568

Totale 31/12/2011Fondi pubblici

di cui: a rischio proprio

Voci/Fondi

Totale 31/12/2012Fondi pubblici

di cui: a rischio proprio

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H.2 – Valori lordi e netti delle attività a rischio proprio

Valore lordoRettif iche di

valoreValore netto

1. Attività in bonis- leasing f inanziario- factoring- altri f inanziamenti 675.520.663 2.133.273 673.387.390

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni 38.867.620 38.867.620- partecipazioni

di cui: per merchant banking2. Attività deteriorate

2.1 Sofferenze- leasing f inanziario- factoring- altri f inanziamenti 8.461.600 4.524.165 3.937.435

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni 5.798 5.7982.2 Incagli- leasing f inanziario- factoring- altri f inanziamenti 12.780.525 3.627.267 9.153.258

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni 256.122 256.1222.3 Esposizioni ristrutturate- leasing f inanziario- factoring- altri f inanziamenti

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni2.4 Esposizioni scadute- leasing f inanziario- factoring- altri f inanziamenti 873.065 0 873.065

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni

Totale 736.765.393 10.284.705 726.480.688

VoceFondi pubblici

H.3 – Altre informazioni

H.3.1 – Attività a valere su fondi di terzi

Al fine di dare un’informazione integrativa, nel presente punto vengono forniti i valori più significativi delle

operazioni effettuate su mandato regionale il cui rischio ricade esclusivamente sull’Amministrazione regionale e

che pertanto non sono stati inclusi nel perimetro di redazione del bilancio.

H.3.1.1 – Attività finanziarie disponibili per la vendita.

Nella tabella seguente sono esposte le società nelle quali Finaosta S.p.A. detiene una partecipazione di minoranza

per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale (i valori sono espressi in migliaia di Euro).

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

85

Denominazione impreseValore di bilancio

Quota di partecipazione %

Disponibilità voti %

SedeTotale attivo

Totale ricavi

Importo del Patrimonio

netto

Risultato dell'ultimo esercizio

Quotazione (Si/No)

Servizi Previdenziali VDA S.p.A. 52 50,00% 50,00% Aosta 1.391 621 135 5 NoS.I.R.T. S.p.A. 947 49,00% 49,00% Torgnon 15.290 1.531 2.936 24 NoSIMA S.p.A. 10.484 49,00% 49,00% Pollein 44.089 3.317 22.065 -150 NoS.I.T. Saint Barthelemy S.r.l. 8 39,56% 39,56% Nus 72 83 44 -3 NoSISKI S.r.l. 509 33,79% 33,79% Saint Christophe 3.428 6.057 1.584 95 NoGE.CA. S.r.l. 61 30,00% 30,00% Pollein 400 526 252 -43 NoVerres S.p.A. in liquidazione 0 27,35% 27,35% Verres 10.722 18.604 1.288 4.712 NoPila S.p.A. 1.724 23,53% 23,53% Gressan 34.608 7.802 13.614 395 NoISECO S.p.A. 21 20,00% 20,00% Saint Marcel 5.979 5.863 2.323 472 NoFunivie Monte Bianco S.p.A. 39 15,18% 15,18% Courmayeur 12.665 2.368 1.406 28 NoD.T.Valgrisenche s.r.l. 2 3,56% 3,56% Valgrisenche 100 203 60 0 No

Totale 13.847

I dati di bilancio sopra riportati si riferiscono all’esercizio chiuso nel corso del 2012.

Per informazioni sull’andamento delle società partecipate si rimanda alla relazione sulla gestione.

H.3.1.2 – Partecipazioni.

Nella tabella seguente sono esposte le società nelle quali Finaosta S.p.A. detiene una partecipazione di controllo

per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale (i valori sono espressi in migliaia di Euro).

Denominazione impreseValore di bilancio

Quota di partecipazione %

Disponibilità voti %

Sede Totale attivo Totale ricavi

Importo del Patrimonio

netto

Risultato dell'ultimo esercizio

Quotazione (Si/No)

C.V.A. S.p.A. 417.481 100,00% 100,00% Chatillon 1.243.272 233.714 948.083 70.574 NoCompl. Ospedaliero U.Parini S.r.l. 907 100,00% 100,00% Aosta 2.959 3.463 907 0 NoNuova Università Valdostana S.r.l. 893 100,00% 100,00% Aosta 2.456 2.582 893 0 NoStruttura Valle d'Aosta S.r.l.* 80.267 100,00% 100,00% Aosta 92.535 3.770 70.180 -3.259 NoAutoporto Valle d'Aosta S.p.A. 36.640 98,00% 98,00% Pollein 42.449 2.486 38.015 10 NoCervino S.p.A. 43.062 92,16% 92,16% Valtournenche 83.662 18.793 54.617 1.232 NoProgetto Formazione S.c.r.l.* 1.421 91,77% 91,77% Pollein 11.018 1.634 1.747 14 NoCMBF S.p.A. 19.654 91,52% 91,52% Courmayeur 51.799 9.896 20.135 -854 NoMONTEROSA S.p.A. 9.732 85,67% 85,67% Gressoney L. T. 89.757 12.237 10.058 -1.314 NoFunivie Piccolo S. Bernardo S.p.A. 6.466 63,63% 63,63% La Thuile 19.718 7.969 11.203 2 NoFunivie Gran Paradiso S.p.A. 584 51,00% 51,00% Cogne 6.690 572 410 -651 NoS.A.G.I.T. S.p.A. 157 51,00% 51,00% Gressoney St. Jean 1.113 529 137 -500 NoS.I.T.I.B S.p.A. 505 51,00% 51,00% Brusson 1.543 380 599 -269 NoGrand Saint Bernard S.p.A. 580 50,99% 50,99% St.Rhemy en Bosses 3.204 480 926 -317 NoFunivie di Champorcher S.p.A. 787 50,88% 50,88% Champorcher 6.049 538 1.105 -418 NoChamois Impianti S.p.A. 767 50,42% 50,42% Chamois 4.220 599 966 -367 No

Totale 619.903

I dati di bilancio sopra riportati si riferiscono all’esercizio chiuso nel corso del 2012, ad eccezione delle società

Struttura Valle d’Aosta S.p.A. e Progetto Formazione S.c.r.l. per le quali l’ultimo bilancio disponibile è relativo al

2011.

Per informazioni sull’andamento delle società controllate si rimanda alla relazione sulla gestione.

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H.3.1.3 – Crediti verso la clientela.

Nella tabella seguente sono esposti i finanziamenti effettuati sotto forma di mutui, leasing e prestiti obbligazionari

per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale e nei fondi di rotazione di cui alle ll.rr. n. 46/1985,

n. 22/1998, n. 9/2003, n.11/2002, n. 52/2009 e al DOCUP Obiettivo 2.

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate1. Leasing f inanziario 13.542.385 0 12.998.860 0

- di cui: senza opzione f inale d'acquisto2. Factoring

- pro-solvendo- pro soluto

3. Credito al consumo4. Carte di credito5. Altri f inanziamenti 63.458.885 5.796.696 59.071.375 5.943.842

- di cui: da escussione di garanzie e impegni6. Titoli di debito

- titoli strutturati- altri titoli di debito 1.080.253 1.080.253

7. Altre attivitàTotale valore di bilancio 77.001.270 6.876.949 72.070.235 7.024.095

ComposizioneTotale Totale

31/12/2012 31/12/2011

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H.3.1.4 – Attività materiali.

Nella tabella che segue sono esposti i valori relativi ai cespiti acquisiti per conto dell’Amministrazione regionale,

utilizzati direttamente o concessi in locazione ed in leasing.

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value o rivalutate

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value o rivalutate

1. Attività ad uso funzionale1.1 di proprietàa) terreni 3.213.552b) fabbricati 3.575.168 2.242.370c) mobilid) strumentalie) altri1.2 acquistate in leasing f inanziarioa) terrenib) fabbricatic) mobilid) strumentalie) altri

Totale 1 6.788.720 0 2.242.370 02. Attività riferibili al leasing f inanziario

2.1 beni inoptati2.2 beni ritirati a seguito di risoluzione2.3 altri beni 13.542.385 12.998.860

Totale 2 13.542.385 0 12.998.860 03. Attività detenute a scopo di investimento

- di cui: concesse in leasing operativoTotale 3 0 0 0 0

Totale (1+2+3) 20.331.105 0 15.241.230 0Totale (attività al costo e rivalutate) 20.331.105 15.241.230

Voci / Valutazione

Totale31/12/2011

Totale31/12/2012

Gli incrementi dei terreni e dei fabbricati sono relativi all’acquisizione dei beni di proprietà della Verres S.p.A. in

liquidazione, rilocati alla stessa azienda.

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H.3.2 – Fondi di terzi

Nella tabella che segue sono elencati i fondi di dotazione gestiti per conto dall’Amministrazione regionale suddivisi tra fondi a rischio diretto di Finaosta S.p.A. e fondi il cui

rischio ricade sull’Amministrazione regionale con l’evidenziazione delle variazioni intervenute nell’esercizio a valere sui fondi stessi. Gli importi esposti sono calcolati

utilizzando i principi contabili civilistici e non quelli IAS adottati per le altre voci del bilancio.

SaldI al 31-12-2011 Variazioni in aumento Variazione in diminuzione

Norma di riferimentoFondo di dotazione

Incrementi / decrementi

esercizi precedenti

Stanziamenti dell'esercizio

Trasferimenti da altri fondi

Incrementi/ decrementi

maturati nell'esercizio

Trasferimenti ad altri

fondi

Prelievi esercizio e pagamenti

effettuati per conto RAVA

Contributi erogati

nell'esercizio (**)

Rimborsi gestione strutture

Consulenze e servizi vari addebitati

Costi di costruzione,

di ristrutturazio

ne e acquisto

attrezzature addebitati

Commissioni addebitate

SaldI al 31-12-2012

L.R. 101/1982 0 3.069.189 59.091 1.000.000 30.115 2.098.165L.R. 33/1973 102.100.847 57.090.874 2.558.151 2.299.291 330.000 425.903 2.711.771 160.581.489L.R. 76/1984 251.789.084 84.440.183 5.412.381 4.496.832 337.144.816L.R. 43/1996 28.275.202 462.020 434.964 391.803 28.780.383L.R. 33/1993 774.685 9.230 9.096 5.664 787.347L.R. 19/2001 161.332.361 0 1.426.490 2.710.210 160.048.641L.R. 6/2003 46.430.146 667.506 4.150.000 412.786 701.436 50.959.003L.R. 6/2003 (1) 807.537 5.711 600.000 9.177 207.050 5.600 1.209.776L.R. 7/2004 2.200.000 130.906 22.322 1.320.000 25.452 1.007.776L.R. 29/2006 1.850.000 28.602 28.208 20.128 1.886.683L.R. 17/2007 1.950.000 106.737 22.552 1.500.000 5.153 574.135L.R. 11/2010 200.000 22 1.465 255 201.232Tot gestioni a rischio diretto 597.709.863 146.010.981 3.158.151 4.150.000 10.137.823 4.150.000 425.903 207.050 0 0 0 11.104.419 745.279.446

LL.RR. 7/2006 art. 5, 86/92, 88/85, 76/94, 38/98 e 4/05 (*) 703.097.425 101.836.577 11.057.587 28.294.311 23.330.706 14.783.276 1.014.387 13.986.079 34.425.159 4.966.935 751.779.358L.R. 46/1985(*) 19.072.263 11.462.919 173.451 440.044 30.268.589L.R. 62/1993 (*) 0 3.961 87 10 4.038L.R. 22/1998 (*) 15.867 133.493 4.511 335 153.536L.R. 84/1993(*) 30.865.563 5.097.092 1.320.844 983.457 2.876.409 0 35.390.547L.R. 9/2003 (*) 42.375 2.399 294 0 45.068DOCUP Ob.2 (*) 1.017.374 89.042 19.732 0 1.126.149L.R. 11/2002 (*) 114.450 0 107 1.604 112.953D.G.R. 2121/2009 ( *) 1.136.378 6.341 12.322 49.350 3.000 1.102.691L.R. 52/2009 ( *) 836.900 4.946 400.000 6.417 270.000 7.050 971.213L.R. 52/2009 ( *)(1) 81.973 1.481 100.000 270.000 852 157.866 2.150 294.290Totale gestioni senza rischio 756.280.569 118.638.252 12.878.431 270.000 29.495.541 270.000 23.330.706 17.866.902 1.014.387 13.986.079 34.425.159 5.421.129 821.248.432TOTALE 1.353.990.432 264.649.234 16.036.582 4.420.000 39.633.364 4.420.000 23.756.609 18.073.952 1.014.387 13.986.079 34.425.159 16.525.548 1.566.527.878(*): Il rischio sulle operazioni in essere grava sull'Amministrazione regionale(**): Trattasi di contributi a fondo perduto erogati sulla base di disposizioni dell'Amministrazione regionale.(1): Contributi

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Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Nella presente sezione sono fornite le informazioni riguardanti i profili di rischio, le politiche di gestione e

copertura messe in atto da Finaosta S.p.A. relativamente ai rischi di seguito elencati:

• rischio di credito;

• rischi di mercato;

• rischio di tasso di interesse,

• rischio di liquidità;

• rischi operativi.

Sono state oggetto di costante aggiornamento ulteriore implementazione le attività di adeguamento alle

disposizioni di vigilanza prudenziale disciplinate da Banca d'Italia nella Circolare 216/96, con particolare

riferimento a Basilea 2.

La struttura regolamentare prudenziale si fonda sulla base di tre parti distinte, note come “pilastri”.

Primo Pilastro: Requisiti Patrimoniali

Nell’ambito del primo pilastro sono disciplinati i requisiti patrimoniali che gli intermediari sono tenuti a rispettare

affinché dispongano del patrimonio minimo necessario a fronteggiare i tipici rischi dell’attività bancaria e

finanziaria (rischio di credito e di controparte, rischi di mercato e rischi operativi).

Al fine di determinare il suddetto requisito patrimoniale, la normativa prevede, per ogni tipologia di rischio,

metodologie alternative di calcolo che gli intermediari possono adottare in funzione del livello di sofisticazione e

di complessità dei propri sistemi interni di misurazione e gestione dei rischi.

Secondo Pilastro: Processo di Controllo Prudenziale

Il secondo pilastro ha introdotto l’obbligo per le banche di attuare un processo interno di autovalutazione della

propria adeguatezza patrimoniale (“Internal Capital Adequacy Assessment Process” - ICAAP) in rapporto al

proprio profilo di rischio e di dotarsi, a tal fine, di strategie e di processi di controllo prudenziale dell’adeguatezza

patrimoniale, attuale e prospettica, volti a determinare il livello di capitale interno adeguato a fronteggiare ogni

tipologia di rischio, anche aggiuntivo rispetto a quelli presidiati dal requisito patrimoniale complessivo di primo

pilastro.

L’adeguatezza del processo interno di autovalutazione nonché l’affidabilità e la coerenza dei relativi risultati sono

sottoposti ad un processo valutativo (“Supervisory Review and Evaluation Process” - SREP) di competenza

dell’Autorità di Vigilanza, che riesamina l’ICAAP e formula un giudizio complessivo sulla banca.

Terzo Pilastro: Informativa al Pubblico

Il terzo pilastro, al fine di rafforzare la trasparenza nei confronti del mercato e di favorire una più accurata

valutazione della solidità patrimoniale degli intermediari, prevede l’obbligo di pubblicare un’informativa al

pubblico riguardante l’esposizione ai rischi con indicazione delle caratteristiche principali dei sistemi preposti

all’identificazione, misurazione e gestione degli stessi e informazioni dettagliate sull’adeguatezza patrimoniale

dell'intermediario stesso. Tali informazioni hanno carattere quantitativo e qualitativo, sono proporzionali alle

dimensioni dell’intermediario e sono oggetto di pubblicazione con periodicità annuale sul sito internet di Finaosta

all’indirizzo www.finaosta.com, nell’apposita sezione.

Coerentemente con il disposto normativo per gli intermediari di classe 3, Finaosta S.p.A. ha adottato per la

quantificazione dei rischi di primo pilastro e secondo pilastro le seguenti metodologie:

• il metodo standardizzato senza ricorso ad ECAI per quantificare il rischio di credito;

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• il metodo Basic Indicator Approach per quantificare il rischio operativo;

• il metodo semplificato secondo l'algoritmo di Granularity Adjustment per quantificare il rischio di

concentrazione single name;

• il metodo previsto dal modello ABI-PricewaterhouseCoopers per quantificare il rischio di concentrazione

geosettoriale;

• la metodologia semplificata proposta dalla normativa di vigilanza per il calcolo del rischio tasso di

interesse.

Si sottolinea il Consiglio di Amministrazione, nella seduta svoltasi il 21.09.2012, ha approvato il passaggio dalla

metodologia standardizzata semplificata a quella standardizzata senza il ricorso ad ECAI.

Al fine della quantificazione del capitale interno complessivo da allocare a fronte dei rischi misurati di Primo e

Secondo Pilastro Finaosta S.p.A. adotta la metodologia building block semplificata che prevede di sommare tra

loro i capitali interni calcolati a fronte di ciascuno dei rischi misurati.

A seguito delle suddette scelte, Finaosta S.p.A. ha posto in essere, come disposto dalla normativa in vigore, un

processo di autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale presentando a Banca d'Italia la rendicontazione ICAAP

con riferimento ai dati al 31 dicembre 2012 (approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta svoltasi il 29

aprile 2013).

Il processo ICAAP, secondo le indicazioni fornite dall'Organo di Vigilanza, è stato sviluppato identificando le

seguenti macro fasi:

• mappatura dei rischi sulla base dell’elenco fornito, a titolo esemplificativo, dall'Allegato K della Circolare

216/96, Parte Prima, Capitolo V, Sezione XI. È stata fornita per ciascuna tipologia di rischio una definizione

puntuale. Il risultato dell'attività di risk assessment è stato riepilogato nel documento "Mappa dei Rischi",

approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 28.02.2013;

• definizione dei ruoli e dei compiti degli organi societari e delle diverse funzioni aziendali coinvolte

direttamente o indirettamente nel processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale. A tal fine è stato

redatto il documento "Ruoli e Compiti degli Organi Societari e delle funzioni aziendali coinvolte nel processo

ICAAP", approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta svoltasi il 28.02.2013;

• definizione dell'articolazione del processo interno di adeguatezza patrimoniale, mediante l’illustrazione dei

passaggi logici e delle modalità operative utilizzati per calcolare il capitale interno complessivo necessario alla

copertura dei rischi rilevanti a cui Finaosta S.p.A. è esposta in termini attuali e prospettici. Tale attività è stata

illustrata nel documento "Mappatura del Processo ICAAP", approvato dal Consiglio di Amministrazione nella

seduta del 28.02.2013;

• redazione del documento "Resoconto del Processo ICAAP", approvato dal Consiglio di Amministrazione nella

seduta del 29.04.2013.

3.1 Rischio di credito

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali

Il rischio di credito è un rischio tipico dell’attività di intermediazione creditizia, può essere considerato il

principale rischio a cui Finaosta S.p.A. è esposta, tenuto conto che l’erogazione del credito costituisce la principale

attività di business esercitata dalla società.

La mission aziendale è quella di contribuire a promuovere lo sviluppo economico, sociale e territoriale della Valle

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d’Aosta. Finaosta S.p.A., infatti, come indicato nello Statuto, promuove e compie attività o pone in essere

interventi che, seguendo le linee guida di una politica di programmazione regionale ed in armonia con le direttive

da quest’ultima emanate, sono tesi a favorire lo sviluppo socio-economico del territorio regionale.

L’attività istituzionale è svolta con l’obiettivo di mantenimento della solidità patrimoniale seguendo una logica di

sana e prudente gestione aziendale.

Con riferimento alle informazioni quantitative dettagliate nel presente bilancio, Finaosta S.p.A. attua gli interventi

previsti dagli articoli 5 (oggetto sociale) e 6 dello Statuto (modalità e limiti) attraverso la Gestione Ordinaria,

utilizzando mezzi propri, o tramite risorse di terzi (Regione Autonoma Valle d’Aosta) con i Fondi di rotazione

regolati da specifiche Leggi Regionali.

L’esposizione verso il rischio di credito è completamente a carico di Finaosta S.p.A. nella Gestione Ordinaria e nei

Fondi di Rotazione a Rischio, mentre è assente per la Gestione Speciale e i Fondi di rotazione a carico della

Regione Autonoma Valle d'Aosta; questi ultimi non rientrano nel perimetro del bilancio.

Il dimensionamento e la composizione del portafoglio crediti riflettono le necessità finanziarie di due specifici

segmenti di clientela: le famiglie e l'imprenditoria di piccola e media dimensione; la localizzazione dei crediti per

finanziamenti, vista la natura istituzionale di Finaosta S.p.A., è prevalentemente la Valle d'Aosta.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

a) Principali fattori del rischio di credito

Il rischio di credito è generato principalmente nello svolgimento dell'attività tradizionale di intermediazione

creditizia; Finaosta S.p.A. è, infatti, esposta al rischio che i crediti erogati non vengano rimborsati dai prenditori

alla scadenza e debbano essere parzialmente o integralmente svalutati.

b) Sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio adottati e le strutture organizzative preposte

Il processo di gestione del rischio in esame è ispirato al principio di separatezza tra le attività proprie del processo

istruttorio rispetto a quelle di gestione / monitoraggio dei crediti.

L’intero processo del credito è costantemente oggetto di attenzione e sottoposto ad accurate verifiche.

La gestione del rischio credito viene monitorata su tre livelli:

a) a livello di singola controparte nel momento dell’istruttoria della pratica (attività espletata dai Servizi che

predispongono l’istruttoria);

b) a livello di portafoglio complessivo per quanto riguarda i finanziamenti già erogati (attività a cura del Servizio

Gestione Rischi);

c) a livello di posizione per i crediti scaduti (attività svolta dalla Direzione Legale e Contenzioso / Direzione

Investimenti e Sistemi).

Le fasi dell'istruttoria fidi (valutazione, concessione, monitoraggio) sono disciplinate nelle varie procedure interne

che sono state riviste nel corso dell'ultimo anno oggetto di costante aggiornamento.

L’istruttoria è disciplinata da procedure organizzative che concernono il controllo formale e di merito della

richiesta di finanziamento, l’inserimento dei dati nel sistema informativo, la raccolta di informazioni (esterne ed

interne) sul richiedente, l’attività di valutazione del merito del credito e delle garanzie presentate, di redazione

della relazione istruttoria, di definizione delle condizioni contrattuali e di delibera dell’agevolazione.

Sulla scorta del quadro informativo che emerge dalle analisi e dai riscontri effettuati e in seguito alla validazione e

all’interpretazione delle informazioni assunte, viene accertata la capacità di rimborso del credito richiesto, in

relazione alle potenzialità economiche e reddituali del richiedente e alla garanzia offerta.

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L’analisi può differenziarsi secondo il profilo economico del richiedente, della Legge regionale di riferimento o in

relazione all’appartenenza al settore privato/imprese.

Gli interventi sui Fondi di rotazione sono disciplinati da leggi regionali, da delibere della Giunta regionale e da

apposite convenzioni stipulate con l’Amministrazione regionale.

Tali interventi sono deliberati dall’Amministrazione regionale, che provvede alla valutazione dell’ammissibilità

della spesa, alla determinazione dell’importo del finanziamento, della durata e del tasso di interesse e sono

successivamente soggetti all’istruttoria di Finaosta S.p.A. attività che consiste nella valutazione del merito di

credito del prenditore e delle garanzie collegate.

Ciò implica una rigidità, sia sulla stratificazione del tipo di clienti affidati (per tipologia e per dislocazione

geografica) sia sulle condizioni di tasso applicate, che non è modificabile da scelte di gestione interna.

Gli interventi in Gestione Ordinaria prevedono la presentazione della richiesta direttamente a Finaosta S.p.A., che

effettua l’istruttoria e, ad avvenuta delibera, procede all’erogazione, previa acquisizione delle garanzie e

subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste nella delibera stessa.

Per quanto riguarda gli interventi in Gestione Ordinaria la politica seguita è quella di mantenere i tassi di interesse

in linea con l’azione della società secondo quanto previsto dallo statuto.

Gli interventi sulla Gestione Ordinaria sono di norma erogati a favore di imprese e sono disciplinati dalle norme

contenute nella Legge regionale 07/2006 e nello Statuto nonché in apposite delibere del Consiglio di

Amministrazione, che regolamentano, in armonia con le disposizioni emanate dalla Comunità Europea in materia

di agevolazioni a favore di imprese, i requisiti soggettivi, gli investimenti finanziabili, la percentuale di

finanziabilità, il tasso di interesse.

Nel processo di erogazione le funzioni aziendali si avvalgono di procedure informatiche personalizzate e

sviluppate anche internamente.

La Direzione Legale e Contenzioso interviene sistematicamente nella gestione delle azioni da attuare a seguito dei

ritardi di rata in termini di sollecitazione e/o altre attività mirate a contenere l'esposizione creditizia.

La procedura organizzativa interna in tema di monitoraggio del credito descrive le attività da svolgere a cura della

Direzione Legale e Contenzioso: sono dettagliati "step procedurali" diversificati a seconda della classificazione del

credito che prevedono anche l'analisi dei bilanci, l'aggiornamento delle visure e delle perizie. L' attività di revisione

degli affidamenti, ossia di aggiornamento dell'istruttoria, è svolta dalla Direzione Investimenti e Sistemi su

nominativi segnalati dalla Direzione Legale e Contenzioso.

Si sottolinea che istruttoria, monitoraggio e rendicontazione di operazioni rilevanti, seguono un iter procedurale

differente rispetto alle operazioni ordinarie; tale iter vede come attori la Vice Direzione Investimenti e Sistemi

nella fase di istruttoria e di annuale revisione degli accordati, il Servizio Gestione Rischi nelle periodiche attività di

monitoraggio del flusso di centrale rischi (trimestrale) e di proposta di passaggio di stato incaglio (di norma,

annuale) e la Direzione Generale nella proposta di valutazione analitica del credito da sottoporre al Consiglio di

Amministrazione (annuale).

Durante l’esercizio 2012 è proseguita da parte del Servizio Gestione Rischi l’attività di elaborazione e

implementazione di un sistema di reporting mensile e trimestrale che, con gradi di analiticità differenti, espone

informazioni sulla situazione del portafoglio finanziamenti offrendo una vista per gestione e settore sull'analisi dei

crediti perfoming e non perfoming, sul grado di copertura del fondo svalutazione, oltre ad un raffronto

andamentale degli stessi.

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Le analisi effettuate permettono di valutare l'esposizione dello stato di salute del portafoglio crediti anche

nell'ottica di costituire la base per le rilevazioni andamentali di anomalie.

Per il calcolo dell’esposizione netta, è attualmente previsto che il valore del fondo svalutazione analitico sia

aggiornato, complessivamente e ufficialmente, due volte all’anno in corrispondenza delle valutazioni fatte in sede

di redazione del bilancio annuale e semestrale.

La reportistica direzionale monitora, dunque, le politiche di copertura dei crediti ed ha, inoltre, il compito di

presentare all’Alta Direzione l’andamento degli indicatori sintetici di rischio (indicatori di early warning) per una

migliore e tempestiva predisposizione di piani d’azione necessari a mitigare od evitare i fattori di rischio.

La reportistica prodotta è oggetto di condivisione mensile con la Direzione Generale e trimestrale con il Consiglio

di Amministrazione.

Il processo creditizio si articola è nelle seguenti fasi:

- politica creditizia;

- valutazione del merito creditizio dei richiedenti il fido;

- concessione del credito;

- controllo andamentale dei crediti;

- gestione dei crediti non perfoming;

- misurazione e controllo dei rischi creditizi.

La politica creditizia nell'attività di erogazione di mutui è, per la maggior parte, regolata da Leggi Regionali che

impongono, tra gli altri, la tipologia di controparti, i limiti massimi di importo erogabile, i tassi di interesse da

applicare e la durata del finanziamento.

Le normative regionali sono integrate da disposizioni interne che disciplinano il processo del credito e ne

definiscono le successive fasi di gestione, monitoraggio e controllo.

Il Consiglio di Amministrazione, nell’esercizio della responsabilità attinente l’istituzione di un efficace sistema di

gestione e controllo del rischio di credito, ha:

- deliberato l’attribuzione delle responsabilità alle strutture aziendali coinvolte conferendo specifici poteri

deliberativi al Comitato Esecutivo, al Direttore Generale e ad altre figure aziendali anche con l'obiettivo di rendere

più efficaci ed efficienti i vari processi decisionali;

- individuato e approvato le Politiche di Assunzione dei Rischi, relativamente alle quali provvede ad un riesame

periodico al fine di assicurarne l’efficacia nel tempo;

- approvato le modalità attraverso le quali il rischio di credito è rilevato e valutato;

- deliberato le modalità di calcolo dei requisiti prudenziali e del valore da allocare come capitale interno a fronte

del rischio di credito.

Le "Politiche di Assunzione dei Rischi", periodicamente riviste, descrivono gli indicatori di rilevanza utili

all’individuazione di anomalie, monitorati costantemente dal Servizio Gestione Rischi. Nell’elaborazione delle

politiche creditizie è stata posta particolare attenzione al mantenimento di un adeguato profilo di rischio /

rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con le regole definite dall'Alta Direzione e approvate dal Consiglio

di Amministrazione. In ottemperanza alla normativa di Basilea 2, le Politiche di Assunzione dei Rischi citate

comprendono anche la definizione delle soglie di risk appetite e il monitoraggio dei coefficienti patrimoniali (Tier

1 Ratio e Total Capital Ratio).

Un controllo sul corretto esercizio dei poteri deliberativi è realizzato dalle funzioni di controllo di secondo e terzo

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

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livello nell’ambito delle rispettive verifiche periodiche.

c) Tecniche di mitigazione del rischio utilizzate

Nell'espletamento dell'attività istituzionale di erogazione mutui, Finaosta S.p.A. di norma acquisisce garanzie reali

(ipoteche). Al fine di tutelare maggiormente l’assunzione dei rischi, ove ritenuto necessario, come disciplinato

nelle procedure interne, acquisisce garanzie personali (fideiussioni).

Si sottolinea che relativamente alla quantificazione del capitale interno da allocare a fronte del rischio credito,

Finaosta S.p.A. non utilizza strumenti di Credit Risk Mitigation a fini prudenziali e, pertanto, non beneficia di

riduzioni in termini di ponderazioni differenti nell'attribuzione delle esposizioni nelle varie classi di attività

(portafogli regolamentari).

d) Procedure seguite e metodologie utilizzate nella gestione e nel controllo delle attività deteriorate

Le definizioni delle categorie di rischio utilizzate da Finaosta S.p.A. corrispondono a quelle prescritte ai fini di

vigilanza e redazione del bilancio integrate con disposizioni interne che fissano i criteri e le regole per il passaggio

dei crediti nell'ambito delle diverse categorie di rischio.

La classificazione del portafoglio crediti, a fini gestionali, è sintetizzata nella tabella seguente.

Bilancio In bonis Scaduti non deteriorati Scaduti deteriorati Incagli Ristrutturati Sofferenze Estinti contabilmente Passaggi a

perdite Chiuse

Codice stato

100 200 250 290 300 400 500 550 560 900 700 750 800 999

Giorni di scaduto

In bonis Entro

60

Da 61 a 90

Da 91 a 360 scad <5% esp.

Da 91 a 180 ≥5%

esp.

Da 181 a 270 ≥5%

esp.

Da 361 a 540

Da 540

Incagli Manuali

Ristrutturati Sofferenze Credito estinto

contabilmente con evidenza di perdita

Passaggi a perdite

Estinte nel mese

In particolare, le esposizioni deteriorate sono articolate nelle seguenti classi di rischio:

- esposizioni in sofferenza, rappresentate dalla totalità delle esposizioni in essere con soggetti in stato di

insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili a prescindere dalle garanzie che le assistono e/o dalle

eventuali previsioni di perdita;

- esposizioni incagliate, rappresentate dalle totalità delle esposizioni nei confronti dei debitori che vengono a

trovarsi in temporanea situazione di obiettiva difficoltà che si prevede possa essere rimossa in congruo periodo di

tempo;

- esposizioni ristrutturate, rappresentate da quelle esposizioni per le quali, a causa di un deterioramento dei

requisiti economico finanziari del debitore, si acconsente a modifiche delle originarie clausole contrattuali che

comportano una perdita;

- esposizioni scadute e/o sconfinanti, rappresentate dalle esposizioni insolute e/o sconfinanti in via continuativa

secondo parametri di importo e di durata fissati dalle vigenti disposizioni di vigilanza.

La gestione dei crediti problematici è presidiata dalla Direzione Legale e Contenzione e disciplinata nella

procedura “ Monitoraggio del credito” che descrive le attività da espletare per il monitoraggio dei crediti con la

finalità di assumere le iniziative o gli interventi necessari per ricondurre i crediti alla normalità ovvero il recupero

degli stessi in presenza di situazioni che impediscano la prosecuzione del rapporto, le valutazione degli stessi e i

flussi informativi che periodicamente vengono prodotti. La classificazione delle attività deteriorate avviene sulla

base di un processo continuo che, a partire dalla concessione iniziale del finanziamento, si esplica in attività di

monitoraggio tese alla pronta individuazione di eventuali anomalie.

Il monitoraggio è avviato su posizione creditoria a partire dal giorno in cui la procedura informatica segnala un

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ritardo da 61 a 90 giorni; la procedura consente, dunque, di intercettare tali posizioni già durante la prima fase di

sconfino. La presa in carico delle posizioni avviene giornalmente, le posizioni segnalate vengono, così, inserite

nella “Gestione del Contenzioso”.

Si sottolinea, tuttavia, che l’inserimento delle posizioni creditorie tra i crediti problematici può essere effettuato

dalla Direzione Legale e Contenzioso indipendentemente dal ritardo, ad esempio, utilizzando quotidianamente

informazioni presenti nel flusso di ritorno della Centrale Rischi che almeno semestralmente sono oggetto di

completa analisi tramite supporto del Servizio Gestione Rischi.

La presa in carico delle posizioni avviene giornalmente, le fasi del monitoraggio consistono in azioni di sollecito al

pagamento, redazione di scheda informativa, aggiornamento dell'istruttoria (attività svolta dalla Direzione

Istruttorie e Sistemi, su richiesta della Direzione Legale e Contenzioso, per le pratiche che per la prima volta

registrano codice di stato pari a 400) e valutazione di proposta di passaggio di stato ad incaglio / sofferenza

(delibera a carico della Direzione Generale).

Per quanto concerne i crediti in sofferenza, incagliati, ristrutturati e scaduti viene effettuato un monitoraggio di tipo

andamentale finalizzato a:

- verificare la reversibilità o meno dello stato di difficoltà economico-finanziaria delle controparti;

- valutare i piani di rientro presentati dai debitori con riferimento alle relative capacità di rimborso nei previsti

dai piani stessi;

- esaminare l'esito delle iniziative assunte per normalizzare / recuperare i crediti stessi;

- determinare le relative previsioni di perdita in modo analitico per gli scaduti da oltre 180 giorni, ed in modo

forfettario per i crediti in bonis e scaduti da meno di 180 giorni.

Il ripristino in bonis delle posizioni scadute ed incagliate avviene in automatico con il versamento delle rate

arretrate, mentre per le posizioni in sofferenza con specifica delibera della Direzione Generale su proposta della

Direzione Legale e Contenzioso.

In particolare, al fine di ottimizzarne il presidio sulle pratiche con stato incaglio maggiore a 400, la Direzione

Legale e Contezioso si avvale di specifiche unità organizzative facenti capo alla Direzione Istruttorie e

Investimenti per l’aggiornamento istruttorio e di perizia, tali attività sono formalizzate nella procedura “Gestione

attività di reporting” e “Valutazione, accertamento e controllo dei requisiti tecnici”; si evidenzia che

l'aggiornamento dell’istruttoria ha validità 12 mesi per le imprese e 24 mesi per i privati.

La valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore avviene analiticamente, per singola posizione,

assicurando adeguati livelli di copertura delle perdite previste, con cadenza semestrale in occasione della redazione

del bilancio annuale e semestrale.

La risoluzione da parte delle controparti dello stato di difficoltà è il fattore determinante per il ripristino delle

posizioni “in bonis”; tale evento è sostanzialmente concentrato nelle relazioni con “crediti scaduti e/o sconfinanti

in via continuativa” ed in quelle in “incaglio”.

I crediti ai quali è stato attribuito stato incaglio compreso tra 400 e 700 sono assoggettati a valutazione analitica.

Per quanto riguarda l’entità degli accantonamenti, esiste una formale policy che indica, a seconda della tipologia di

mutuo (ipotecario e chirografario), i criteri cui attenersi nella determinazione dei dubbi esiti. L’ammontare dei

singoli accantonamenti è proposto dalla Direzione Legale e Contenzioso e deliberato dal Consiglio di

Amministrazione.

Politiche di ammortamento

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La procedura "Monitoraggio del credito" disciplina l'iter da seguire in caso di estinzioni di posizioni con evidenza

di una perdita e di transazioni con il cliente. In particolare, l'attività è curata dalla Direzione Legale e Contenzioso

che all'atto di ricevimento di una proposta di transazione redige una scheda informativa da sottoporre alla

Direzione Generale che ha facoltà di delibera nell'ipotesi in cui il valore della transazione e la gestione di

riferimento rientrino nei poteri di firma propri della Direzione stessa, diversamente deve rimettere al Consiglio di

Amministrazione la delibera.

Nell’esercizio chiuso al 31.12.2012 è stata passata a perdita 1 pratica per un importo pari a circa 6.000 euro, che

non è stata oggetto di transazione con clientela.

In virtù delle complesse problematiche connesse alla gestione dei crediti anomali e delle potenziali ricadute di

natura finanziaria ed economica, i vertici aziendali e lo stesso Consiglio di Amministrazione vengono regolarmente

informati sulla materia.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia

Sofferenze IncagliEsposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute

Altre attività Totale

1. Att f inanziarie detenute per la negoziazione2. Att f inanziarie valutate al fair value3. Att f inanziarie disponibili per la vendita 0 04. Att f inanziarie detenute sino alla scadenza 250.619 250.6195. Crediti verso banche 225.409.255 225.409.2556. Crediti verso enti f inanziari 88.139.827 88.139.8277. Crediti verso la clientela 4.084.592 11.527.028 873.065 757.800.444 774.285.1308. Derivati di copertura

Totale 31/12/2012 4.084.592 11.527.028 0 873.065 1.071.600.145 1.088.084.830Totale 31/12/2011 3.800.405 9.659.728 0 159.264 1.086.880.962 1.100.500.359

Portafogli/qualità

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2. Esposizioni creditizie

2.1 Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi e netti

Esposizione lorda

Rettif iche di valore

specif iche

Rettif iche di valore di

portafoglio

Esposizione netta

A. ATTIVITA' DETERIORATEESPOSIZIONI PER CASSA- Sofferenze 9.284.541 -5.199.949 4.084.592- Incagli 15.462.322 -3.935.293 11.527.028- Esposizioni ristrutturate- Esposizioni scadute deteriorate 873.065 0 873.065ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO:- Sofferenze- Incagli- Esposizioni ristrutturate- Esposizioni scadute deteriorate

Totale A 25.619.928 -9.135.243 0 16.484.685B. ESPOSIZIONI IN BONIS

- Esposizioni scadute non deteriorate 12.372.298 -116.118 12.256.180- Altre esposizioni 748.147.326 -2.603.061 745.544.265

Totale B 760.519.624 0 -2.719.179 757.800.445Totale (A+B) 786.139.552 -9.135.243 -2.719.179 774.285.130

Tipologie esposizioni/valori

Si precisa che non esistono esposizioni in bonis oggetto di rinegoziazione nell’ambito di Accordi collettivi quali, a

titolo esemplificativo, “Accordo quadro ABI_MEF”.

Per contro, come già riportato in precedenza nella presente Nota e nella Relazione sulla Gestione, si evidenzia che

l’Amministrazione regionale con il provvedimento legislativo n. 31 del 2012 ha prolungato di un ulteriore semestre

la possibilità, per i clienti, di richiedere la sospensione del pagamento delle rate dei mutui contratti a valere sulle

leggi regionali di settore.

Le richieste pervenute hanno interessato 1649 contratti di mutuo a valere sui fondi regionali gestiti da Finaosta e 36

contratti di mutuo a valere sui fondi della Gestione ordinaria, per i quali la Società ha concesso la possibilità di

sospendere il pagamento della sola quota capitale dei finanziamenti.

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2.2 Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi e netti

Esposizione lordaRettif iche di

valore specif iche

Rettif iche di valore di

portafoglio

Esposizione netta

A. ATTIVITA' DETERIORATEESPOSIZIONI PER CASSA- Sofferenze- Incagli- Esposizioni ristrutturate- Esposizioni scadute deteriorateESPOSIZIONI FUORI BILANCIO:- Sofferenze- Incagli- Esposizioni ristrutturate- Esposizioni scadute deteriorate

Totale A 0 0 0 0B. ESPOSIZIONI IN BONIS

- Esposizioni scadute non deteriorate- Altre esposizioni 313.549.082 313.549.082

Totale B 313.549.082 0 0 313.549.082Totale (A+B) 313.549.082 0 0 313.549.082

Tipologie esposizioni/valori

3. Concentrazione del credito

3.1 – Distribuzione dei finanziamenti verso clientela per settore di attività economica della controparte:

31/12/2012

a) Amministrazioni pubbliche 36.278.525

b) Società finanziarie 313.522.975

c) Società non f inanziarie 330.303.762

d) Famiglie 417.738.780

e) Istituzioni senza scopo di lucro 1.743.353

f) Resto del mondo 101.240

g) Unità non classif icabili e non classificate 0

Totale 1.099.688.634

Settore di attività economica (Crediti lordi)

3.3 – Grandi rischi

Al fine di limitare i rischi di instabilità degli intermediari connessi a esposizioni di importo rilevante rispetto al

Patrimonio di Vigilanza, la normativa prudenziale di Banca d'Italia 216/96 (Parte Prima, Capitolo V, Sezione X)

disciplina i limiti di concentrazione in tema di Grandi Rischi.

Tali limiti, commisurati al Patrimonio di Vigilanza, riguardano i rischi assunti a qualunque titolo nei confronti

della medesima controparte (singolo cliente o gruppo di clienti connessi); sono stabiliti sia con riferimento

all'entità dei rischi nei confronti della singola controparte, sia all'ammontare complessivo delle esposizioni di

maggiore importo, la finalità della norma è quella di limitare la potenziale perdita massima che gli intermediari

potrebbero subire in caso di insolvenza di una singola controparte e di mantenere un soddisfacente grado di

frazionamento del rischio di natura creditizia.

I “grandi rischi" vengono determinati facendo riferimento al valore di bilancio delle "esposizioni". L'importo delle

"posizioni a rischio" viene fornito facendo riferimento sia al valore di bilancio sia al valore ponderato. La

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rappresentazione del doppio valore permette di evidenziare in modo più preciso il grado di concentrazione dei

crediti.

Banca d'Italia definisce grande rischio l'esposizione ponderata nei confronti di un cliente qualora sia maggiore o

uguale al 10% del Patrimonio di Vigilanza, mentre l’indicatore per il calcolo del limite individuale è posto al 25%.

N° rischio Val. nominale Val. ponderato Limiti dei grandi rischi per Finaosta

1 34.996.631 34.996.631 Limite inferiore 10% PdV 20.235.862

2 73.817.598 27.349.744 Limite individuale 25% PdV 50.589.655

Totale 108.814.229 62.346.376 Limite globale 1.618.868.944

Con finalità di monitoraggio, Finaosta S.p.A. quantifica l’esposizione al rischio di concentrazione e il relativo

assorbimento di capitale interno con cadenza trimestrale.

3.2 Rischi di mercato

Finaosta S.p.A. orienta le proprie politiche di investimento della liquidità verso strumenti a breve termine o

altamente liquidabili ed escludendo, di norma, l’investimento azionario.

La normativa 216/96 di Banca d’Italia, Capitolo V, Parte Prima, sezione VII, prevede che non sono tenuti al

rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato, con riferimento al portafoglio di negoziazione di

vigilanza, gli intermediari per i quali, di norma, il portafoglio di negoziazione di vigilanza risulti inferiore al 5 per

cento del totale dell’attivo e comunque non superi i 15 milioni di euro.

Ogni qualvolta il portafoglio di negoziazione di vigilanza risulti superiore al 6% del totale dell’attivo

dell’intermediario oppure abbia superato i 20 milioni di euro, gli intermediari sono tenuti comunque al rispetto dei

requisiti fino alla fine del trimestre in corso al momento del supero.

Ai fini del primo pilastro Finaosta S.p.A., non avendo portafoglio di negoziazione di vigilanza, non rientra tra gli

intermediari che secondo normativa sono tenuti al rispetto dei requisiti patrimoniali e non viene pertanto allocato

capitale regolamentare a fronte dei rischio di mercato.

Sono periodicamente monitorati gli investimenti della liquidità posti in essere, il Servizio Finanza fornisce

un'informativa mensile all'Alta Direzione e trimestrale al Consiglio di Amministrazione.

3.2.1 Rischio di tasso di interesse

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali

Il rischio tasso di interesse sulle posizioni incluse nel portafoglio immobilizzato consiste nella possibilità che una

variazione dei tassi di interesse si rifletta negativamente sulla situazione economico-patrimoniale

dell'intermediario, determinando una variazione del valore economico.

In presenza di differenze nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di interesse di attività e passività

finanziarie presenti in bilancio, le fluttuazioni dei tassi possono determinare una variazione del valore di mercato

delle attività e delle passività e, quindi, del valore economico del Patrimonio Netto.

Ad eccezione delle operazioni in Gestione Ordinaria, finanziate tramite mezzi propri, le operazioni effettuate sul

portafoglio immobilizzato prevedono l'applicazione dello stesso tasso di interesse riconosciuto alla Regione

Autonoma Valle d'Aosta, fornitrice della provvista.

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

100

L'operatività della Società non prevede che vi sia raccolta di fondi dal pubblico.

La provvista con cui vengono erogati la maggior parte dei finanziamenti è fornita dalla Regione Autonoma Valle

d'Aosta tramite la costituzione di appositi Fondi di rotazione.

Come stabilito dalle Leggi Regionali di riferimento gli impieghi vengono remunerati principalmente ad un tasso

che è oggetto di pieno riconoscimento al Fondo.

Per le operazioni in Gestione Ordinaria è utilizzata la liquidità propria di Finaosta S.p.A.

Finaosta S.p.A., per la quantificazione del capitale interno da allocare a fronte del rischio tasso, adotta la

metodologia semplificata proposta nell'Allegato M del Capitolo V, Parte Prima, Sezione XI della Circolare 216/96

di Banca d’Italia, ed utilizza, quindi, l'algoritmo previsto dalle Istruzioni di Vigilanza, definito come rapporto tra la

sommatoria delle esposizioni ponderate esposte al rischio di tasso e il Patrimonio di Vigilanza.

L’esposizione al rischio di tasso d’interesse è misurata con riferimento alle attività ed alle passività comprese nel

portafoglio immobilizzato (non di negoziazione).

Il modello citato, dopo una preventiva ripartizione delle poste dell’attivo e del passivo in fasce temporali diverse,

in base al corrispondente orizzonte temporale di riprezzamento consente di calcolare la variazione del valore

economico aziendale a fronte di uno scenario caratterizzato da uno shock di tasso di 200 punti base per tutte le

scadenze.

Le attività e passività sono ripartite nei 16 scaglioni temporali indicati nella Circolare 217/96 (9° aggiornamento,

Avvertenze Generali, §6 Vita residua); in particolare le attività:

− a tasso fisso sono classificate nelle fasce temporali in base alla loro vita residua;

− a tasso variabile sono ricondotte nelle diverse fasce temporali in base alla data di rinegoziazione del tasso di

interesse.

Le attività in sofferenza, gli incagli e le esposizioni scadute deteriorate sono allocate nelle pertinenti fasce di vita

residua sulla base delle previsioni di recupero dei flussi di cassa sottostanti effettuate ai fini delle ultime

valutazioni dei crediti disponibili.

La ponderazione viene effettuata utilizzando i fattori indicati dalla normativa all'allegato M sopracitato: tali fattori

sono ottenuti come prodotto tra una variazione ipotetica dei tassi – 200 punti base – e un’approssimazione della

duration modificata relativa alle singole fasce.

La somma algebrica delle posizioni ponderate nette delle 16 fasce temporali determina l’esposizione al rischio di

tasso.

L'importo ricavato viene rapportato al Patrimonio di Vigilanza ottenendo, così, l'indice di rischiosità, la cui soglia

di attenzione è fissata da Banca d'Italia al 20%.

Al 31.12.2012 tale indicatore risulta pari al 3,7%.

Finaosta S.p.A. ha stabilito di quantificare la propria esposizione al rischio tasso di interesse, secondo la

metodologia prudenziale descritta nel paragrafo precedente, con cadenza trimestrale, in modo da monitorare

l’assorbimento di capitale interno a fronte di tale rischio e il relativo indicatore soglia.

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

101

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

A v

ista

fino

a 3

mes

i

Da

oltr

e 3

mes

i fin

o a

6 m

esi

Da

oltr

e 6

mes

i fin

o a

1 an

no

Da

oltr

e 1

anno

fino

a

5 an

ni

Da

oltr

e 5

anni

fino

a

10 a

nni

Oltr

e 10

ann

i

Dur

ata

inde

term

inat

a

1. Attività

1.1 Titoli di debito 4.900.500 37.422

1.2 Crediti 87.788.057 148.862.907 25.072.075 48.738.593 237.226.862 196.633.645 328.450.856 10.373.915

1.3 Altre attività 18.452.452

2. Passività

2.1 Debiti 66.875.812 112.969.812 19.661.922 37.553.067 186.134.556 164.027.718 249.256.394 21.904.294

2.2 Titoli di debito

2.3 Altre passività 656.401

3. Derivati f inanziari

Opzioni

3.1 Posizioni lunghe

3.2 Posizioni corte

Altri derivati

3.3 Posizioni lunghe

3.4 Posizioni corte

Voci/durata residua

3.3 Rischi operativi

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Per rischio operativo si intende la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di

procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro,

le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze

contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli

strategici e di reputazione.

Per rischio operativo si intende, dunque, la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla

disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni (risk driver).

Si evidenzia che il rischio operativo è generato trasversalmente da tutte le funzioni aziendali.

Al fine di mitigare questo rischio Finaosta S.p.A. ha proseguito anche nel corso del 2012 il sostanziale piano di

rivisitazione delle procedure, concordato con la Direzione Generale, al fine di definire più puntualmente i controlli

di primo livello che devono essere effettuati e sta realizzando in collaborazione con un fornitore esterno un

sostanziale cambiamento del sistema informatico esistente.

Il presidio sul rischio in analisi è garantito da:

- controlli sulle singole attività di primo e secondo livello, definiti dalle procedure aziendali;

- controlli di terzo livello a cura del Servizio Controllo Interno;

- diffusione di una cultura aziendale improntata ai principi di onestà, correttezza e rispetto delle regole

internamente definite (Codice Etico).

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Si ricorda, altresì, le normative di Banca d’Italia relative ai sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie

in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari, sono disciplinate da apposita procedura interna; responsabile

dell’intero procedimento è l’Ufficio Reclami, istituito presso la Direzione Legale e Contenzioso.

Il Consiglio di Amministrazione riceve flussi informativi trimestrali, redatti dal Servizio Gestione Rischi, sul

numero, importo e esito dei reclami pervenuti. Con cadenza annuale, viene sottoposta all’approvazione del

Consiglio una rendicontazione sull'attività di gestione dei reclami e sulle verifiche effettuate sul rispetto dei

termini previsti dalla procedura per la tempestiva e corretta gestione dei singoli casi di reclamo, nonché per la

gestione del procedimento presso l’ABF e/o il Conciliatore Bancario, redatta a cura della Direzione Legale e

Contenzioso e oggetto di verifica da parte del Servizio Controllo Interno.

Con riferimento all’esercizio 2012, da detta relazione, si evince che nel periodo in analisi sono pervenute due

richieste di reclamo.

In entrambi i reclami veniva richiesto di effettuare da parte di Finaosta S.p.A. la sospensione delle rate dei mutui

per l’anno 2012 ai sensi della L.R. n. 30/2011 anche se al di fuori dei termini di scadenza. Le richieste non sono

state accolte in quanto non è possibile prevedere una sospensione retroattiva ad hoc delle rate.

Come previsto dalla normativa, viene data informativa del numero, ambito di applicazione e esito dei reclami in

un’apposita sezione del sito internet aziendale, aggiornata con periodicità annuale.

Allo scopo di garantire il presidio sul rischio di reputazione e di non conformità per violazione di norme vengono

effettuati controlli interni, secondo quanto previsto dalle singole procedure.

In tale prospettiva, Finaosta S.p.A. si è inoltre dotata, nel corso del 2012, del Servizio Compliance, struttura

organizzativa autonoma e indipendente, collocata in staff alla Direzione Generale, dedicata alla gestione diretta del

rischio di non conformità con riguardo a selezionate normative applicabili alla Società, nonché al presidio indiretto

del medesimo rischio, con riguardo alle normative rimaste sotto la responsabilità delle Funzioni Aziendali

competenti.

In data 19 dicembre 2012 il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato il “Regolamento del Servizio

Compliance” ed il successivo 29 marzo 2013 ha approvato il “Programma delle attività 2013” dello stesso. In tali

documenti è previsto che il Servizio Compliance individui e valuti i principali rischi di non conformità cui è

esposta Finaosta S.p.A., verificando l’adeguatezza, effettività ed efficacia dei presidi in essere, attraverso la

revisione delle procedure organizzative e normative adottate dalla Società, nonché la verifica della tenuta dei

controlli previsti dalle stesse, al fine di approntare eventuali ulteriori misure di mitigazione necessarie o opportune.

In linea con le disposizioni volte a rafforzare la gestione del rischio di non conformità, Finaosta S.p.A. si è dotata

di un modello organizzativo finalizzato a presidiare i rischi connessi alla ricettazione, al riciclaggio e all’impiego

di denaro, beni e utilità di provenienza illecita.

Le disposizioni organizzative ed operative, nonché le procedure adottate sono rispondenti alle disposizioni

legislative in materia. In particolare, è stata predisposta una procedura che disciplina i seguenti aspetti:

• adeguata verifica della clientela;

• valutazione del rischio;

• gestione del rischio;

• limitazione relative al trasferimento di denaro;

• segnalazione di operazioni sospette.

Tale complesso normativo, operativo e procedurale è finalizzato non solo ad adempiere alle inderogabili

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2012

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disposizioni di legge, ma anche ad evitare il coinvolgimento, anche inconsapevole, di Finaosta S.p.A. in fatti di

riciclaggio e terrorismo.

Ai fini della mitigazione del rischio assumono rilievo prioritario il coinvolgimento degli organi societari e il

corretto adempimento degli obblighi che su questi ricadono.

La Funzione Antiriciclaggio si è, inoltre, fatta promotrice, anche nel corso del 2012, di iniziative di formazione del

personale rivolte all’intero organico aziendale.

Particolare attenzione è stata dedicata, poi, al costante aggiornamento del personale sulle tematiche analizzate,

anche mediante la consultazione on line di un’apposita sezione dell’intranet aziendale, predisposta e

periodicamente aggiornata dalla Funzione Antiriciclaggio.

Nella procedura interna inerente la normativa sull’antiriciclaggio ed il contrasto al terrorismo sono, inoltre,

disciplinati i flussi informativi che periodicamente devono essere sottoposti all’attenzione dell’Alta Direzione, del

Consiglio di Amministrazione, dell’Organismo di Vigilanza e del Collegio Sindacale, tra gli altri si evidenzia il

report periodico contenente informazioni su:

• numero e importo delle segnalazioni sospette pervenute alla Funzione Antiriciclaggio;

• numero e importo delle segnalazioni sospette archiviate dal Responsabile Operazioni Sospette;

• numero e importo delle segnalazioni sospette inoltrate all’UIF.

La Funzione Antiriciclaggio ha predisposto una relazione annuale che evidenzia le principali attività effettuate nel

2012 e quelle pianificate per il 2013.

Finaosta S.p.A. risponde, dunque, in modo responsabile alla complessità e pericolosità dei fenomeni di riciclaggio

e di finanziamento al terrorismo, dedicando la massima attenzione alle azioni e agli strumenti di contrasto, nella

consapevolezza che la ricerca della redditività e dell’efficienza debba essere coniugata con il presidio continuo ed

efficace dell’integrità della struttura aziendale.

La Società riserva assoluto impegno alle politiche volte a prevenire il proprio coinvolgimento in fenomeni di

riciclaggio e di finanziamento del terrorismo internazionale che possano danneggiarne reputazione e stabilità. Essa

svolge le proprie attività in conformità alle disposizioni normative nazionali e comunitarie. Si dota ed aggiorna le

proprie disposizioni interne, le procedure, i programmi di formazione, le attività di monitoraggio ed i controlli

volti a garantire il rispetto della normativa vigente da parte del personale, degli amministratori, dei sindaci.

Si evidenzia, infine, che, è proseguita, da parte del Servizio Gestione Rischi, l’attività di rilevazione delle perdite

operative con la finalità di identificare e classificare i rischi in macrocategorie così da supportare la metodologia

quantitativa di base con una valutazione qualitativa degli eventi di perdita riconducibili al rischio operativo.

L'archiviazione sistematica degli eventi di perdita consente, nel tempo, una migliore comprensione dei fattori da

cui origina il rischio operativo, così da consentire l'impostazione di adeguate politiche di contenimento, controllo e

copertura del rischio al fine di ridurre l'esposizione al rischio stesso.

Tale processo gestionale richiede:

− la preventiva identificazione e classificazione dei rischi operativi, connessi con l'attività di Finaosta S.p.A.;

− la costruzione di una base dati funzionale alle successive analisi.

Finaosta S.p.A. ha definito il concetto di perdita operativa effettiva riferendosi a flussi economici e patrimoniali

negativi, indipendentemente dall'importo (non sono, quindi, indicate soglie), caratterizzati da:

− certezza della quantificazione dell'ammontare in quanto passati a conto economico, con l'inclusione degli

accantonamenti specifici e l'esclusione di quegli accantonamenti generici per i quali Finaosta S.p.A. non è in

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grado di ricondurre determinati e specifici eventi a “porzione” di tali accantonamenti. Il criterio guida è,

quindi, l’avvenuto impatto sul conto economico. La registrazione della perdita può non coincidere con

l’effettiva perdita lorda; nel database le perdite operative sono censite al lordo dei rimborsi.

− riconducibilità all'evento, direttamente o attraverso rilevazioni gestionali. La riconducibilità diretta vale sia per

la perdita che per le eventuali spese – fatturate da terzi - sostenute per la risoluzione dell’evento.

− non dovuti a compensazioni di costi o ricavi di esercizio erroneamente valutati;

− non dovuti all'introduzione di normativa retroattiva.

La fase di identificazione dei rischi e la loro classificazione in macrocategorie consentono la raccolta dei dati da

inserire nel database perdite operative aziendali.

L'identificazione delle determinanti del rischio (risk driver) e degli eventi generatori del rischio (event types) è

stata effettuata prendendo a modello gli schemi proposti dal Comitato di Basilea e recepiti dall'Allegato A e C

della Circolare di Banca d'Italia 263/2006, Parte Quarta, Titolo II, Capitolo 5. Le linee guida fornite

dall'Osservatorio del database italiano delle perdite operative, in forma abbreviata DIPO, sono risultate essere un

utile strumento per la mappatura degli event types.

L'iter di rilevazione delle perdite operative prevede che la Direzione Amministrazione e Finanza rilevi la perdita,

connessa con uno degli eventi event types mappati, è, quindi, responsabile della correttezza del dato segnalato. Con

cadenza trimestrale il Servizio Gestione Rischi richiede alla Direzione Amministrazione e Finanza l’elenco delle

perdite operative rilevate, compila, con il supporto della Direzione generatrice dell'evento di perdita, e sulla base

delle informazioni disponibili, una scheda di sintesi contenente i dati che descrivono cause e circostanze in cui si è

verificato l'evento; in seguito, alimenta il database perdite operative.

Le fonti di tipo contabile richiedono, infatti, un processo di arricchimento informativo, a garanzia della

completezza del loro contenuto. A tal fine viene redatta la scheda evento di perdita, valorizzata utilizzando le

codifiche dei risk driver, degli event types e dei loss event types, descritte del manuale database perdite operative.

Nel caso in cui la perdita sia imputabile a più direzioni si attribuisce la stessa in base al criterio della prevalenza

conseguente alle varie attività/responsabilità disciplinate nelle procedure di riferimento.

Le principali informazioni valorizzate nella scheda evento sono:

- dati sulla perdita, valore lordo, accantonamenti stimati, eventuali recuperi attesi, tipologia di esborso (esempio:

risarcimento danni, multa, interessi legali, furto, danni), breve descrizione dell'evento che ha causato la perdita;

- dati sulla direzione che ha generato la perdita, ogni perdita deve essere riferita, per quanto possibile, alla

direzione, area e fase di attività generatrice della perdita;

- dati sui fattori di rischio cui la perdita è riconducibile;

- dati sugli eventi di rischio cui la perdita è riconducibile;

- dati su eventuali rimborsi ricevuti grazie a polizze di assicurazione di copertura.

Si evidenzia che le perdite operative sono tracciate e clusterizzate nel relativo database a partire dal 2010.

La graduale rilevazione di tali dati permetterà di:

- valutare l'adeguatezza dei controlli presenti nelle procedure;

- verificare le modalità di contabilizzazione delle perdite, in modo da poter ottenere una riconducibilità più

immediata agli eventi di perdita stessi;

- migliorare il presidio sul rischio operativo sulla società.

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La progressiva costruzione di un database sulle perdite consentirà di migliorare, nel tempo, la gestione del rischio

in esame.

Le rilevazioni gestionali saranno analizzate anche sulla base delle seguenti variabili:

- la probabilità del rischio, cioè la frequenza di accadimento del rischio (frequency);

- la gravità degli effetti, ossia l'impatto economico delle perdite che sorgono per ogni evento considerato

(severity).

Con cadenza trimestrale, il Servizio Gestione Rischi predispone una reportistica informativa per il Consiglio di

Amministrazione.

Si sottolinea che le perdite operative sono state tracciate e clusterizzate nel relativo database a partire dal

01.01.2010, l’analisi svolta ha dimostrato che l’ammontare di perdite effettivamente riscontrate annualmente è

ampiamente coperta dal requisito patrimoniale determinato con il metodo base.

Con riferimento alla misurazione del requisito prudenziale a fronte del rischio operativo l’intermediario adotta la

stessa metodologia scelta per il calcolo del requisito patrimoniale, ossia il metodo base (Basic Indicator Approach

– BIA).

Il requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo viene misurato applicando il coefficiente regolamentare del

15% alla media delle ultime tre osservazioni su base annuale del margine di intermediazione riferite alla situazione

di fine esercizio (31 dicembre), determinato in base ai principi contabili internazionali IAS/ IFRS.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Il capitale interno a fronte del rischio operativo, quantificato secondo il metodo Base, al 31.12.2012 risulta pari a

3,4 milioni di euro, con un'incidenza sul Patrimonio di Vigilanza dell’1,7%.

3.4 Rischio di liquidità

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta l’eventualità che Finaosta S.p.A. non sia in grado di adempiere alle proprie

obbligazioni alla loro scadenza, con specifico riferimento agli impegni di cassa.

Il rischio di liquidità si manifesta in genere sotto forma di inadempimento ai propri impegni di pagamento, che può

essere causato da incapacità di reperire fondi (Funding Liquidity Risk), ovvero dalla presenza di limiti allo

smobilizzo delle attività (Market Liquidity Risk). Nell’ambito dei rischi di liquidità si ricomprende anche il rischio

di fronteggiare i propri impegni di pagamento a costi non di mercato, ossia sostenendo un elevato costo della

provvista, ovvero (e talora in modo concomitante) incorrendo in perdite in conto capitale in caso di smobilizzo di

attività.

Risulta fondamentale ricordare il tipo di operatività che Finaosta S.p.A. svolge.

La Regione Autonoma Valle d'Aosta, socio unico, fornisce, di norma, la provvista tramite la costituzione di

appositi Fondi di Rotazione. Finaosta S.p.A. provvede alla gestione degli stessi erogando i finanziamenti secondo

quanto sancito nelle Leggi Regionali di riferimento. La parte di Fondo non impegnata, se ritenuto opportuno a

seguito dell’analisi degli impegni ad erogare, viene investita. Le convenzioni prevedono la possibilità di

rescissione con un preavviso di 90 giorni.

Le fonti di finanziamento, al 31.12.2012, sono identificabili prevalentemente nel socio unico R.A.V.A.; per

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specifiche operazioni Finaosta S.p.A. ha fatto ricorso all’indebitamento presso Cassa Depositi e Prestiti e C.V.A.

S.p.A. come da mandato conferito con le DGR 453/2011 e 1465/2012.

Il processo di gestione del rischio di liquidità è disciplinato nella procedura “Gestione della Tesoreria” nella quale

sono descritte le modalità di svolgimento delle attività sui mercati finanziari, la gestione del profilo di rischio-

rendimento e l’amministrazione degli strumenti finanziari detenuti per conto proprio e di terzi. La gestione del

processo è ispirata a criteri di sana e prudente gestione; in tal senso, si definisce “sana” in quanto orientata alle

migliori opportunità imprenditoriali e rispettosa delle normative vigenti, e “prudente” in quanto privilegia un

profilo rischio/rendimento tale da non determinare situazioni di squilibrio finanziario all’interno della Società.

Il processo è articolato in tre fasi operative:

- Gestione liquidità: si riferisce all’analisi ed alla programmazione dei flussi in entrata ed in uscita, all’utilizzo di

un corretto mix di strumenti tali da bilanciare le scadenze dell’attivo e del passivo dello Stato Patrimoniale, senza

che questo vada a discapito della redditività complessiva dell’azienda;

- Impiego della liquidità: attiene alla creazione ed alla gestione di un portafoglio di strumenti finanziari in linea

con le indicazioni provenienti, tempo per tempo, dagli Organi Amministrativi;

- Gestione Amministrativa: attiene allo svolgimento di attività necessarie per il rispetto degli adempimenti

contabili e non, finalizzati alla riconciliazione delle operazioni, nel rispetto delle disposizioni legislative ed interne.

La struttura organizzativa preposta alla gestione della liquidità è individuata nel Servizio Finanza, facente capo alla

Direzione Amministrazione e Finanza, che opera sulla base delle indicazioni, tempo per tempo, fornite dal

Consiglio di Amministrazione.

Nel documento “Politiche di Assunzione dei Rischi”, predisposto dal Servizio Gestione Rischi per conto della

Direzione Generale e annualmente sottoposto all’approvazione del Consiglio di Amministrazione, sono individuate

le tipologie di controparti e strumenti finanziari ammessi, sono fissate le policies di gestione del rischio di liquidità

e la soglia di risk tolerance ammessa. Con riferimento a quest’ultima si evidenzia che la soglia di propensione al

rischio è stata fissata dal Consiglio di Amministrazione ad un livello di rischio “basso”.

Il controllo del rispetto dei mantenimento dei limiti stabiliti nelle “Politiche di Assunzione dei Rischi” è

demandato al Servizio Gestione Rischi.

La Direzione Generale e il Consiglio di Amministrazione sono informati dalla Direzione Amministrazione e

Finanza sullo stato della gestione della liquidità tramite appositi report.

Il Servizio Finanza fornisce alla Direzione Generale, con cadenza mensile, e al Consiglio di Amministrazione

trimestralmente un rapporto sullo stato della liquidità, nel quale sono evidenziati per singolo istituto di credito,

intermediario finanziario e compagnia di assicurazione:

- la giacenza su conto corrente e tasso di interesse applicato;

- l'esposizione in pronti contro termine;

- l'esposizione in carte commerciali;

- l'esposizione polizze di capitalizzazione;

- l'esposizione titoli pubblici e obbligazioni (residuale);

- il dettaglio e il riepilogo sulle polizze di capitalizzazione;

- la tabella dei tassi applicati nell’ultimo mese per la liquidità.

Il Servizio Gestione Rischi, con cadenza trimestrale, predispone una reportistica per l’Alta Direzione offrendo le

seguenti analisi andamentali sulla liquidità gestita:

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- disponibilità;

- distribuzione consistenze per tipologia di investimento;

- disponibilità investite per controparti in relazione;

- rispetto della soglie stabilite nelle “Politiche di Assunzione dei Rischi”.

Si ricorda che Finaosta S.p.A. valuta qualitativamente il rischio in esame secondo la metodologia della Maturity

Ladder; non viene invece quantificato l’assorbimento di capitale interno a fronte di tale rischio. Nel corso del 2012

è stata sviluppata una specifica funzionalità informatica utile alla classificazione delle attività e passività in base

alla vita residua. Per quanto riguarda l’orizzonte temporale di riferimento, l’intermediario analizza sia il rischio di

liquidità nel breve periodo (dipendente dal grado di solvibilità in un arco temporale ristretto), sia quello che si

manifesta come squilibrio finanziario nel medio/lungo termine (trasformazione delle scadenze).

Dalle analisi effettuate, vista la tipologia di operatività svolta dalla società, il tipo di strumenti ammessi alla

compravendita sia per tipologia sia per controparte, la consistente percentuale di liquidità mantenuta sui conti

correnti, si ritiene che il rischio di liquidità sia medio - basso e che le attività prontamente liquidabili siano

sufficienti a fronteggiare eventuali net cumulative cash outflows.

L'intermediario assume, di norma, impegni solo dopo aver ricevuto la dotazione necessaria dal socio unico.

Nel caso si riscontrasse un gap di liquidità sulla gestione dei fondi propri, evento che, peraltro, non si è mai

verificato, l'intermediario ricorrerebbe, comunque, al mercato.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie – Valuta di

denominazione: euro

A vistaDa oltre 1 giorno a 7

giorni

Da oltre 7 giorni a 15

giorni

Da oltre 15 giorni a 1

mese

Da oltre 1 mese f ino a 3

mesi

Da oltre 3 mesi f ino a 6

mesi

Da oltre 6 mesi f ino a 1

anno

Da oltre 1 anno fino a 3

anni

Da oltre 3 anni f ino a 5

anniOltre 5 anni

Durata indeterminata

Attività per cassa

A.1 Titoli di Stato

A.2 Altri titoli di debito 69.750 636 70.386 250.500

A.3 Finanziamenti 15.340.749 2.166.125 37.880.507 13.288.543 20.772.732 8.243.674 29.852.463 100.959.475 92.828.819 510.633.916 9.067.808

A.4 Altre Attività 64.559.254 4.027.351 19.667.051 21.783.589 31.517.404 27.318.572 27.817.918 27.313.373 16.968.482 15.842.105 1.303.993

Passività per cassa

B.1 Debiti verso:

- Banche

- Enti f inanziari 1.165.819 1.081.294 2.263.158 2.263.158 15.842.105

- Clientela 254.779 657.880 943.459 21.167.602 840.985.805

B.2 Titoli di debito

B.3 Altre passività 98.957 81.108 74.357 401.319

Operazioni "fuori bilancio"

C.1 Derivati f inanziari con

scambio di capitrale

- Posizioni lunghe

- Posizioni corte

C.2 Derivati f inanziari senza

scambio di capitrale

- Dif ferenziali positivi

- Dif ferenziali negativi

C.3 Finanziamenti da ricevere

- Posizioni lunghe 3.473.635 2.000.848 34.143.555 61.525.857 849.645

- Posizioni corte 1.091.750 3.792.571 7.410.460 8.600.456 83.580.008

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi

- Posizioni lunghe 6.938.435 14.548.963 13.169.863 14.401.154 136.985.677

- Posizioni corte 65.200 10.640 1.571.463 57.542.752 64.102.316 37.144.933 7.235.290 701.748

C.5 Garanzie f inanziarie rilasciate

Voci/scaglioni temporali

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Sezione 4 – Informazioni sul patrimonio

4.1 Il patrimonio dell'impresa

Il Patrimonio aziendale è costituito dal capitale sociale e dalle riserve, a qualunque titolo costituite.

4.1.1. Informazioni di natura qualitativa

Sotto il profilo regolamentare, la configurazione di patrimonio utilizzata è quella definita dalle disposizioni di

vigilanza. Il rispetto su base continuativa dei requisiti patrimoniali minimi, monitorato regolarmente, rappresenta

una condizione inderogabile dell’attività aziendale.

Sotto il profilo della gestione del rischio, che rappresenta una delle funzioni fondamentali dell’attività di

intermediazione, il patrimonio viene considerato come il principale presidio a fronte delle possibili perdite

originate dai diversi rischi cui Finaosta S.p.A. è esposta.

4.1.2 Informazioni di natura quantitativa

4.1.2.1. Patrimonio dell'impresa: composizione

Importo 31/12/2012

Importo 31/12/2011

1. Capitale 112.000.000 112.000.0002. Sovrapprezzi di emissione3. Riserve

- di utilia) legale 6.254.727 5.997.327b) statutaria 22.794.568 21.507.568c) azioni propried) altre 47.000.524 43.396.926- altre 21.843.228 21.843.228

4. (Azioni proprie)5. Riserve da valutazione

- Attività f inanziarie disponibili per la vendita- Attività materiali- Attività immateriali- Copertura di investimenti esteri- Copertura dei f lussi f inanziari- Differenze di cambio- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione- Leggi speciali di rivalutazione 1.225.005 1.225.005- Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti- Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al patrimonio netto

6. Strumenti di capitale7. Utile (perdita) d'esercizio 3.245.934 5.147.999

Totale 214.363.986 211.118.053

Voci/Valori

4.2 Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza

4.2.1. Patrimonio di Vigilanza

4.2.1.1. Informazioni di natura qualitativa

Il Patrimonio di vigilanza è stato determinato secondo la vigente normativa, così come definito dalle disposizioni

dell’Organo di Vigilanza.

E' costituito dalla somma del patrimonio di base, ammesso nel calcolo senza alcuna limitazione e del patrimonio

supplementare, che viene ammesso nel limite massimo del patrimonio di base. Da tale aggregato vengono

effettuate le deduzioni previste dalla normativa vigente alla data del 31.12.2012.

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Patrimonio di Base

Per Finaosta S.p.A., gli elementi positivi del patrimonio di base sono rappresentati dal capitale sociale, dalle

riserve e dall’utile dell’esercizio 2012 che, nel presupposto di approvazione della proposta di riparto da parte

dell’assemblea dei soci, verrà destinato a riserve; gli elementi negativi sono costituiti dalle immobilizzazioni

immateriali (voce 110 dell’attivo).

Le partecipazioni in banche, società finanziarie e IMEL superiori al 10% del capitale sociale dell’ente vengono

dedotte al 50% dal patrimonio di base e per il 50 % dal patrimonio supplementare.

Nessuno strumento innovativo di capitale concorre a costituire il patrimonio di base.

Patrimonio Supplementare

Il Patrimonio supplementare di Finaosta S.p.A. è composto quale elemento positivo dalle riserve da valutazione su

attività materiali (leggi speciali di rivalutazione) e quale elemento da dedurre le partecipazioni in banche, società

finanziarie e IMEL superiori al 10% del capitale sociale dell’ente.

Patrimonio di Terzo livello

Non sussistono elementi da ricomprendersi nel patrimonio di terzo livello.

4.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa

Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011

A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei fi ltri prudenziali 213.071.729 209.769.641B. Filtri prudenziali del patrimonio base: 0 0B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da ded urre (A+B) 213.071.729 209.769.641D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base 5.969.058 5.969.058E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 207.102.671 203.800.583F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 1.225.005 1.225.005G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: 0 0G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) 1.225.005 1.225.005I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare 5.969.058 5.969.058L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I) -4.744.053 -4.744.053M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementareN. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) 202.358.618 199.056.530O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 202.358.618 199.056.530

Dal raffronto con il dato riferito al precedente esercizio, si evince come il patrimonio di vigilanza si sia

incrementato di 3,3 milioni di euro, quale conseguenza della proposta di attribuzione a riserva dell’utile di

esercizio e del minor valore delle immobilizzazioni immateriali.

4.2.2. Adeguatezza patrimoniale

4.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa

L'approccio adottato per la valutazione dell'adeguatezza patrimoniale si basa su due presupposti:

- sostenere adeguatamente l'operatività di Finaosta S.p.A.;

- rispettare le indicazioni dell'Organo di Vigilanza per quanto concerne i livelli di patrimonializzazione.

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110

Si evidenzia che Finaosta S.p.A., in quanto intermediario che non raccoglie risparmio tra il pubblico, nel

rispetto della normativa prudenziale, è tenuta a mantenere costantemente, quale requisito patrimoniale a fronte

del rischio di credito, un ammontare del Patrimonio di Vigilanza pari almeno al 6% delle esposizioni ponderate

per il rischio (Total capital ratio).

Tale requisito si attesta a fine anno a circa 56 milioni di euro. In termini assoluti l'eccedenza di patrimonio rispetto

al minimo obbligatorio (capitale interno a fronte dei rischi di Primo Pilastro) è di circa 143 milioni di euro, importo

che si ritiene adeguato alle esigenze attuali e future.

Ai fini dell'attribuzione dei giudizi qualitativi in merito all'adeguatezza patrimoniale in ottica attuale, prospettica ed

in condizione di stress, Finaosta S.p.A. ha definito dei parametri interni con riferimento al valore assunto dal

rapporto tra i rischi quantificati (Primo e Secondo Pilastro) e il Patrimonio di Vigilanza. Nelle Politiche di

Assunzione dei Rischi, il Consiglio di Amministrazione ha fissato come soglia massima di assorbimento per i

rischi di Primo e Secondo Pilastro un grado di rischio medio.

Percentuale assorbimento Patrimonio di Vigilanza da parte di ogni singolo rischio quantificato

Valutazione interna livello di rischio

0% - 20% Basso 20% - 40% Medio-basso 40% - 60% Medio 60% - 80% Medio-alto 80% - 100% Alto

I risultati dell'autovalutazione dell'adeguatezza del capitale complessivo rispetto sia ai requisiti patrimoniali

obbligatori di vigilanza sia al capitale interno complessivo in ottica attuale (31.12.2012), prospettica (31.12.2013)

ed in ipotesi di stress evidenziano come:

− nessun singolo rischio quantificato supera il livello medio-basso anche considerando le ipotesi di stress;

− l’ammontare complessivo dei rischi di primo pilastro dati actual e prospettici in rapporto ai relativi valori del

Patrimonio di Vigilanza non supera il livello medio-basso;

− la quantificazione aggregata dei singoli rischi di primo e secondo pilastro in rapporto al Patrimonio di

Vigilanza ricade all’interno del livello medio sia per quanto riguarda i dati actual sia per quelli determinati in

condizioni di stress.

La situazione patrimoniale viene pertanto giudicata come adeguata, parimenti, il capitale libero disponibile è

considerato come adeguato a coprire eventuali manifestazioni negative derivanti dai rischi non quantificati.

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111

4.2.2.2. Informazioni di natura quantitativa

31/12/2012 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2011

A. ATTIVITA' A RISCHIOA.1 Rischio di credito e di controparte

1. Metodologia standardizzata 1.228.374.051 1.229.514.444 927.539.401 882.132.9942. Metodologia basata sui rating interni

2.1 Base2.2 Avanzata

3. CartolarizzazioniB. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZAB.1 Rischio di credito e di controparte 55.652.364 52.927.980B.2 Rischi di mercato

1. Metodologia standard2. Modelli interni3. Rischio di concentrazione

B.3 Rischio operativo1. Metodo base 3.385.704 3.718.3262. Metodo standardizzato3. Metodo avanzato

B.4 Altri requisiti prudenzialiB.5 Altri elementi del calcoloB.6 Totale requisiti prudenziali 59.038.068 56.646.305C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZAC.1 Attività di rischio ponderate 984.164.598 944.293.909C.2 Patrimonio di base / Attività di rischio ponderate (TIER 1 capital ratio) 21,04% 21,58%C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 20,56% 21,08%

Categorie / ValoriImporti non ponderati Importi ponderati / requisiti

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112

Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività complessiva

Importo lordo

Imposta sul reddito

Importo netto

10. Utile (Perdita) d'esercizio X X 3.245.934Altre componenti reddituali

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita:a) variazioni di fair valueb) rigiro e conto economico

- rettif iche da deterioramento- utili / perdite da realizzo

c) altre variazioni30. Attività materiali40. Attività immateriali50. Copertura di investimenti esteri:

a) variazioni di fair valueb) rigiro e conto economicoc) altre variazioni

60. Copertura dei flussi finanziari:a) variazioni di fair valueb) rigiro e conto economicoc) altre variazioni

70. Differenze di cambio:a) variazioni di valoreb) rigiro e conto economicoc) altre variazioni

80. Attività non correnti in via di dismissione:a) variazioni di fair valueb) rigiro e conto economicoc) altre variazioni

90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici defi niti100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipaz ioni valutate a patrimonio netto:

a) variazioni di fair valueb) rigiro e conto economico

- rettif iche da deterioramento- utili / perdite da realizzo

c) altre variazioni110. Totale altre componenti reddituali 0 0 0

120. Redditività complessiva (voce 10 + 110) 0 0 3.245.934

Voci

Sezione 6 – Operazioni con parti correlate

6.1 – Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

Compensi ai dirigenti con responsabilità strategica 31/12/2012Amministratori 82.975Collegio Sindacale 181.625Direttore generale e altri dirigenti 1.387.130

6.2 – Crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci:

Non sono state rilasciate garanzie a favore di amministratori e sindaci e non sussistono crediti nei confronti degli

stessi.

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6.3 – Informazioni sulle transazioni con parti correlate:

Nella tabella seguente sono dettagliati i rapporti con parti correlate:

Crediti verso enti finanziari Tipologia ImportoAosta Factor S.p.A. Polizze di credito commerciale 39.940.000Aosta Factor S.p.A. Fatture interessi polizze di credito comm. 88.618

Crediti verso clientela Tipologia ImportoFinaosta Iniziative s.r.l. Finanziamenti infruttiferi 12.271.787Pila S.p.A. Finanziamenti 28.466Pila S.p.A. Obbligazioni convertibili 4.650.000Pila S.p.A. Ratei attivi 37.303Regione Autonoma Valle d'Aosta Crediti per servizi f inanziari 10.679.318Regione Autonoma Valle d'Aosta Crediti per mandato DGR 453/2011 21.575.732

Altre attività Tipologia ImportoAosta Factor S.p.A. Crediti per servizi non finanziari 1.210Finaosta Iniziative s.r.l. Crediti per servizi non finanziari 12.968

Debiti Tipologia ImportoRegione Autonoma Valle d'Aosta Altri debiti verso clientela 839.734.434

Altre passività Tipologia ImportoFinaosta Iniziative s.r.l. Debiti per servizi non finanziari 316.269Interessi attivi e proventi assimilati Tipologia ImportoAosta Factor S.p.A. Interessi polizze di credito commerciale 1.195.096Pila S.p.A. Interessi f inanziamenti 24.114Pila S.p.A. Interessi obbligazioni convertibili 124.128Regione Autonoma Valle d'Aosta Rimborso interessi passivi mutuo CDP 75.732Interessi passivi e oneri assimilati Tipologia Importo

Regione Autonoma Valle d'Aosta Incremento fondi regionali 14.765.053Commissioni attive Tipologia Importo

Regione Autonoma Valle d'Aosta Commissioni attive 14.178.657Altre spese amministrative Tipologia Importo

Finaosta Iniziative s.r.l. Aff itti passivi 672.295Finaosta Iniziative s.r.l. Spese gestione immobile sede 395.824

Altri proventi e oneri di gestione Tipologia ImportoAosta Factor S.p.A. Affitti attivi e consulenze 2.250Finaosta Iniziative s.r.l. Gestione tecnica e amministrativa sede 12.000Finaosta Iniziative s.r.l. Servizio contabilità 1.600Regione Autonoma Valle d'Aosta Affitti attivi 6.000Regione Autonoma Valle d'Aosta Recuperi di spesa 42.823.397

Sezione 7 – Altri dettagli informativi

7.1 – Informativa ai sensi art. 2427 - 16-bis del c.c.

Il corrispettivo erogato per l’anno 2012 alla società di revisione legale per la revisione legale dei conti annuali

ammonta a euro 35 mila.

Da parte della società di revisione legale non sono stati erogati altri servizi di verifica o servizi di consulenza

fiscale o altri servizi diversi dalla revisione contabile.

7.2 – Attività di direzione e coordinamento

Si comunica che Finaosta S.p.A. è soggetta all’attività di direzione e coordinamento dell’Ente Regione Autonoma

Valle d’Aosta, con sede in Aosta, Piazza Deffeyes n.1, che detiene il 100% del capitale sociale. Si precisa che i

rapporti intercorsi con l’Ente che esercita attività di direzione e coordinamento sono regolati secondo le

disposizioni della legge costitutiva della Società, delle leggi regionali istitutive dei fondi di rotazione e delle

relative convenzioni. Ai sensi dell’articolo 2497-bis del Codice Civile, si riporta un prospetto riepilogativo dei dati

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essenziali estratti dal rendiconto generale della Regione Autonoma Valle d’Aosta per l’esercizio finanziario 2011

in quanto il rendiconto relativo al 2012 non è stato ancora approvato dal Consiglio regionale.

REGIONE AUTONOM A VALLE D'AOSTARendiconto generale per l 'esercizio finanziario 201 1

ENTRATAp. 106-107 consuntivo

SPESAp. 529-530 consuntivo

Tributi propri e gettito di tributi erariali 1.276.700 Spese correnti 1.161.970

Contributi e trasferimenti statali, Unione Europea e altri soggetti

45.798 Spese di investimento 465.348

Entrate extratributarie 43.723 Spese per rimborso di mutui e prestiti 48.757

Alienazione di beni patrimoniali, trasferimenti di capitali e rimborso di crediti

1.615

Mutui, prestiti e altre operazioni di indebitamento 180.000

Contabilità speciali e partite di giro 150.577 Spese per partite di giro 150.577

Avanzo di amministrazione 128.239 Disavanzo di amministrazione -

TOTALI 1.826.652 TOTALI 1.826.652

Approvato con l.r. 17 giugno 2012, n.18

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2012

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RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO E BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO FINAOSTA

2012

(DATI IN MIGLIAIA DI EURO)

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2012

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RELAZIONE SULLA GESTIONE

Signori azionisti,

il bilancio del Gruppo Finaosta è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività

complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario, dalla nota integrativa ed è

corredato da una sintetica relazione degli amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione del Gruppo

così come previsto dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, dai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9

del D.Lgs. n. 38/2005 e dalla normativa di Banca d’Italia per la redazione dei bilanci degli intermediari finanziari

emessa in data 13 marzo 2012 ad integrale modifica delle precedenti disposizioni. Tale normativa rimanda inoltre a

specifiche istruzioni in tema di determinazione delle partite deteriorate contenute nella circolare n° 217 del 5 agosto

1996.

Il perimetro di consolidamento comprende, oltre alla società controllante Finaosta, le società controllate Aosta Factor

S.p.A., Pila S.p.A. e Finaosta Iniziative s.r.l.. Le quote di partecipazione della società controllante sono elencate nella

tabella esposta nella parte A.1 – parte generale – sezione 5 - della nota integrativa. Si precisa che le quote di attività

finanziarie il cui rischio grava sull’Amministrazione regionale sono escluse dal bilancio di Finaosta, pertanto, esse non

entrano nel perimetro di consolidamento del bilancio del Gruppo Finaosta.

Per quanto concerne il contesto economico in cui ha operato il Gruppo Finaosta a livello nazionale e locale si rinvia, per

le considerazioni di carattere generale, a quanto descritto nelle relazioni sulla gestione di Finaosta e di Aosta Factor. Si

rinvia inoltre alle predette relazioni per i commenti sui risultati operativi, sulla situazione economica e patrimoniale e

sui fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio delle stesse società: di seguito si riporta una sintesi dei

risultati conseguiti.

L'esercizio chiuso il 31 dicembre 2012 conferma il consolidamento dell’attività del Gruppo Finaosta quale insieme di

soggetti competitivi nei servizi finanziari e nelle proposte turistiche ribadendo l’importanza strategica dello stesso

gruppo nel tessuto economico, finanziario e sociale della Regione Autonoma Valle d’Aosta.

FINAOSTA S.p.A ha realizzato un utile netto di 3,2 milioni di €, in diminuzione di circa 1,9 milioni di € rispetto al

risultato del precedente esercizio dovuto principalmente dalla riduzione delle commissioni percepite dalla Regione per

la gestione dei fondi a rischio (riduzione rispetto al 2011 di 2,6 milioni di euro) e dei fondi non a rischio (riduzione

rispetto al 2011 di 800 migliaia di euro). La capogruppo ha inoltre operato rettifiche di valore nette su attività

finanziarie per 5,1 milioni di euro, 200 migliaia di euro di rettifiche di valore su attività materiali e immateriali oltre ad

aver calcolato imposte per 1,9 milioni di euro.

Il predetto risultato di esercizio, unitamente alle riserve accumulatesi negli anni, porta il patrimonio netto della società a

euro 214 milioni, corrispondente a circa il 19% degli impieghi (rappresentati prevalentemente da crediti e

partecipazioni) in essere al 31.12.2012.

Per quanto riguarda l’andamento della società AOSTA FACTOR S.p.A., l’esercizio appena concluso, primo anno del

nuovo Piano Industriale triennale, ha fatto registrare risultati superiori alle aspettative in relazione agli obiettivi di

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2012

117

budget per il 2012, in particolare per quanto riguarda il turnover ed il margine da intermediazione. Pur in presenza di

una situazione congiunturale non favorevole, i piani aziendali sono stati orientati a valorizzare l’attività commerciale,

che continua a rappresentare il caposaldo delle strategie di successo e il punto di forza della società, a dimostrazione

delle potenzialità che il mercato è ancora in grado di offrire, in particolare rinvigorendo e potenziando le partnership

bancarie avviate in questi mesi.

Per quanto concerne i risultati operativi conseguiti nel 2012, il turnover ha raggiunto i 636 milioni di €, con un

incremento del 26 % rispetto al 2011 (505 milioni di €); il numero dei cedenti che hanno concorso al turnover è stato di

268 clienti di cui 47 di nuova attivazione. Il risultato dell’attività di sviluppo è stato determinante sui risultati del 2012,

con volumi di turnover pari a 134 milioni di €, consentendo di assicurare alla produzione il costante contributo di nuova

clientela e recuperando il deficit rappresentato dai volumi di alcuni rapporti, ai quali si è rinunciato, in quanto

abbandonati e/o ridimensionati per ragioni di rischio.

I cedenti valdostani sono stati circa 50 con un turnover di circa 120 milioni di € (106,3 milioni di € nel 2011), pari al

18,9 %, cui si aggiungono circa 25 milioni di € relativi a cedenti fuori Regione, ma con debitori residenti.

Anche il numero dei debitori intermediati, pur in sostanziale riduzione, rimane significativamente elevato, pari a 2.463,

a dimostrazione di un’azione commerciale sempre orientata alla diversificazione ed alla ripartizione dei rischi.

La Società ha chiuso l’esercizio con un utile ante imposte di Euro 2,5 milioni di euro che ha determinato un utile netto

di Euro 1,6 dopo aver stanziato rettifiche di valore lorde per deterioramento crediti per Euro 1,9 al netto di riprese di

valore per 748 migliaia di euro.

I risultati economici conseguiti nel 2012 sono stati influenzati da alcuni fattori specifici che necessariamente concorrono

alla loro valutazione: il perdurare di un ciclo economico dominato da una grave crisi congiunturale e l’instabilità dei

mercati finanziari che ha consolidato la tendenza alla restrizione del credito, l’osservanza di criteri doverosamente

prudenziali in termini di rettifiche dirette su alcune note storiche posizioni che hanno avuto origine nei passati esercizi,

nonché gli impegni assunti con la Capogruppo in termini di riduzione del sostegno finanziario.

Quest’ultimo aspetto, sul finire dell’esercizio ha determinato un rallentamento nella gestione della produzione e degli

attivi a reddito in quanto la Società è stata costretta a valutare e selezionare le opportunità in una logica di difesa e

recupero della marginalità finanziaria, anche attraverso manovre correttive dei tassi. Ciò nonostante il risultato del

margine da interessi è stato realmente migliorato, così come il sostanziale incremento delle commissioni nette, che ha

preso il via dalla progressiva crescita dei volumi intermediati, sviluppando la componente di servizio del prodotto e

determinando un incremento delle commissioni medie, specialmente attraverso un’offerta di mercato orientata alle

componenti di gestione e garanzia. Tutto ciò considerato ed avendo applicato criteri doverosamente prudenti di rettifica

sulle posizioni anomale, il risultato raggiunto è da ritenersi senza dubbio tra i migliori realizzati dalla Società, avendo

peraltro consentito di superare ampiamente i traguardi fissati a livello di budget ed anticipando decisamente gli obiettivi

del Piano Industriale.

L’esercizio chiuso dalla PILA S.p.A., titolare delle attività funiviarie dell'omonima area sciistica e turistica direttamente

collegata al capoluogo cittadino, è stato caratterizzato da una stagione invernale 2011/2012 tra le più difficili sotto

l’aspetto delle condizioni nivo-meteorologiche. La carenza di precipitazioni nevose associata alle elevate temperature

registrate nel mese di novembre e ad inizio dicembre (condizioni che non hanno peraltro permesso di attivare da subito

l’impianto di innevamento programmato in condizioni ottimali e di regime), hanno reso purtroppo necessario

posticipare la data di apertura del comprensorio, prevista per il giorno 26 novembre, sino a domenica 18 dicembre.

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Come sempre, quindi, le condizioni ambientali, se negative, condizionano fortemente i risultati sia in termini di

presenze sia in termini di incassi, soprattutto se si verificano nella prima parte della stagione, caratterizzata da una

frequentazione prevalentemente giornaliera.

Il risultato stagionale in termini di presenze e di ricavi lordi della biglietteria:

• stagione 2010/2011 (novembre ‘10/aprile ’11): presenze 460.643 e ricavi lordi 8.354 migliaia euro;

• stagione 2011/2012 (novembre ‘11/aprile ’12): presenze 425.103 e ricavi lordi 8.346 migliaia euro.

I dati di cui sopra evidenziano un decremento delle presenze pari all’8% e un decremento dei ricavi pari a 0,1% rispetto

alla stagione precedente.

L’analisi dei dati precedenti evidenzia un mese di dicembre che, considerato la data ritardata di apertura ed il

mantenimento di tariffe ridotte sino a natale, ha comunque permesso di recuperare in sole due settimane di esercizio una

buona parte del differenziale rispetto alla precedente stagione, al quale sono peraltro seguiti i migliori risultati mai

registrati a gennaio ed a febbraio. Nei mesi successivi si è tuttavia riscontrato una leggera e costante flessione a causa

delle elevate temperature registrate già a partire dai primi giorni di marzo che hanno reso conseguentemente necessario

ricorrere ad una progressiva chiusura del comprensorio fino alla chiusura definitiva in data 15 aprile.

Per quanto riguarda gli impianti di risalita non vi sono novità di rilievo per la stagione; tuttavia, al fine di adeguare

alcune infrastrutture di servizio a quanto previsto dalla vigente normativa in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di

lavoro, si è dato corso ai lavori di rifacimento della stazione di valle della seggiovia Grimod in quanto peraltro oramai

in cattive condizioni di conservazione.

Nell’ambito dell’innevamento programmato si è dato corso al programma di investimenti attrezzando il tratto terminale

della pista n°1 “Chamolé. Come sempre è stata riservata particolare attenzione alla battitura delle piste, la cui cura

rappresenta per Pila uno dei fattori competitivi di successo rispetto alla diretta concorrenza, che può invece contare su

una maggiore vastità dei comprensori sciistici.

Per quanto concerne il supporto alle attività agonistiche, la società, confermando il suo pieno sostegno all'opera svolta

dalle associazioni sportive locali e da quelle altre che l'hanno scelta come base di appoggio, è riuscita a garantire

pressoché tutte le attività agonistiche programmate, oltre che quelle di allenamento.

Il numero degli addetti in forza con contratto a tempo indeterminato, pari a 57 alla fine del precedente esercizio, non ha

subito variazioni nel corso dell’esercizio 2011/2012, mentre l'impiego di forza lavoro stagionale ha registrato una punta

massima di 60 addetti, contro i 59 del precedente esercizio in ragione del rafforzamento del settore piste. Il numero

massimo dei dipendenti in forza è stato pari a 117 unità.

Per quanto concerne il costo del lavoro, a fronte di una diminuzione delle ore effettivamente lavorate (-4,2%) è

corrisposto, rispetto al precedente esercizio, una variazione del -1,2% sostanzialmente dovuta alla cessazione di n.1

contratto a tempo indeterminato per raggiungimento dei limiti di età per il pensionamento.

La stagione estiva 2012 è iniziato il 23 giugno per concludersi il 9 settembre, estendendosi pertanto sull'arco di 79

giorni e registrando 1.742 ore di funzionamento degli impianti.

A fronte di circa 133.500 passaggi, che rappresentano la punta massima mai raggiunta nel periodo estivo, i ricavi sono

stati pari a 434 migliaia di euro (+9% rispetto all’estate 2011) derivante da un andamento positivo delle attività quali il

noleggio delle biciclette e il Parco Avventura.

Si può quindi ragionevolmente ritenere che la società disponga delle potenzialità e dei mezzi necessari per supportare

equilibratamente la continuità aziendale e, quindi, guardare con una certa serenità all'avvio della prossima stagione

invernale (apertura impianti in data 15 dicembre 2013) e all'ulteriore implementazione del programma operativo

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2012

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indispensabile per rafforzare, o per lo meno mantenere, la posizione competitiva acquisita, godendo pure di una certa

capacità di assorbire congiunture stagionali non favorevoli.

La situazione contabile annuale IAS al 31/12/2012 ha chiuso con un utile di 798 migliaia di € contro un utile di 149

migliaia di € della situazione precedente con un incremento di fatturato 900 migliaia di euro.

Nel corso dell’esercizio la società FINAOSTA INIZIATIVE s.r.l. ha proseguito l’attività di locazione a favore delle

società Finaosta e Aosta Factor. Pertanto, nell’esercizio 2012, il bilancio della società continua a realizzare un risultato

positivo attestandosi a 75 migliaia di € in diminuzione di 13 migliaia di € rispetto al risultato raggiunto nel 2011 (pari a

88 migliaia di €).

I risultati ottenuti dalle società appartenenti al Gruppo effettuate le opportune scritture di elisione, hanno determinato un

totale dell'attivo consolidato pari a 1.234 milioni di € a fronte di 1.220 milioni di € dello scorso esercizio. Il Gruppo ha

chiuso l’esercizio con un utile ante imposte di 8,8 milioni di euro determinando un utile netto di Gruppo di 5,7 milioni,

di cui 5,1 di pertinenza della capogruppo, dopo aver stanziato imposte per 3,2 milioni di euro.

Per completezza dell’informazione viene rappresentata nel grafico che segue la composizione del Gruppo Finaosta al 31

dicembre 2012.

FINAOSTA S.p.A.

FINAOSTA INIZIATIVE

s.r.l.

PILA S.p.A.

AOSTA FACTOR

S.p.A.

100% 72,97% 79,31%

A tutto il personale delle società, passato da 199 unità al 31 dicembre 2011 a 206 al 31 dicembre 2012, che ha lavorato

con competenza, dedizione e professionalità, va l'apprezzamento di tutto il Consiglio di Amministrazione di Finaosta.

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

(dott. Giuseppe CILEA)

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2012

120

BILANCIO CONSOLIDATO ESERCIZIO SOCIALE

2012 (dati in migliaia di Euro)

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121

STATO PATRIMONIALE INTERMEDIARI FINANZIARI CONSOLIDATO

10. Cassa e disponibilità liquidite 573 27540. Attività f inanziarie disponibili per la vendita 1.397 16.48450. Attività f inanziarie detenute sino alla scadenza 251 25160. Crediti 1.170.738 1.138.968100. Attività materiali 27.903 29.076110. Attività immateriali 2.255 2.337120. Attività f iscali 10.689 10.574

a) correnti 6.026 6.291b) anticipate 4.663 4.283

- di cui alla L.214/2011 2.395 1.729140. Altre attività 20.429 22.433

TOTALE ATTIVO 1.234.235 1.220.398

10. Debiti 958.000 945.54120. Titoli in circolazione 38 11070. Passività f iscali 16.932 17.359

a) correnti 4.698 4.878b) differite 12.234 12.481

90. Altre passività 18.798 22.841100. Trattamento di f ine rapporto del personale 2.957 2.576110. Fondi per rischi e oneri 376 370

b) altri fondi 376 370120. Capitale 112.000 112.000160. Riserve 109.634 104.213170. Riserve da valutazione 1.225 1.225180. Utile (Perdita) d'esercizio 5.136 5.517190. Patrimonio di pertinenza di terzi 9.139 8.646

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 1.234.235 1.220.398

Voci dell'attivo

Voci del passivo e del patrimonio netto

31/12/2012 31/12/2011

31/12/2012 31/12/2011

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122

CONTO ECONOMICO INTERMEDIARI FINANZIARI CONSOLIDATO

10. Interessi attivi e proventi assimilati 35.712 35.31020. Interessi passivi e oneri assimilati -15.926 -13.452

Margine di interesse 19.786 21.85830. Commissioni attive 6.661 6.86640. Commissioni passive -104 -138

Commissioni nette 6.557 6.728Margine di intermediazione 26.342 28.586

100. Rettif iche/riprese di valore nette per deterioramento di -6.313 -7.164a) attività f inanziarie -5.143 -5.864b) altre operazioni f inanziarie -1.170 -1.300

110. Spese amministrative -20.046 -19.033a) spese per il personale -13.513 -12.475b) altre spese amministrative -6.533 -6.558

120. Rettif iche/riprese di valore nette su attività materiali -3.252 -3.416130. Rettif iche/riprese di valore nette su attività immateriali -254 -417150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -130 -132160. Altri proventi e oneri di gestione 12.453 11.620

Risultato della gestione operativa 8.801 10.043180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 85 77

Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo del le imposte 8.886 10.120190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente -3.221 -4.518

Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto del le imposte 5.665 5.602UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 5.665 5.602

210. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi 529 85220. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo 5.136 5.517

Voci 31/12/2012 31/12/2011

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123

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ CONSOLIDATA COMPLESSIVA INTERMEDIARI FINANZIARI

Voci 31/12/2012 31/12/2011

10. Utile (Perdita) d'esercizio 5.665 7.567Altre componenti reddituali al netto delle imposte

20. Attività f inanziarie disponibili per la vendita30. Attività materiali40. Attività immateriali50. Copertura di investimenti esteri60. Copertura dei f lussi f inanziari70. Differenze di cambio80. Attività non correnti in via di dismissione90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto110. Totale altre componenti reddituali al netto delle i mposte 0 0120. Redditività complessiva (voce 10 + 110) 5.665 7.567130. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi 529 85140. Redditività consolidata complessiva di pertinenza d ella capogruppo 5.136 7.481

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124

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO INTERMEDIARI FINANZIARI - CONSOLIDATO

Prospetto al 31/12/2011

Emissione nuove azioni

Acquisto azioni proprie

Distribuzione straordinaria

dividendi

Variazioni strumenti di

capitale

Altre variazioni

112.000 112.000 112.000

Riserve:a) di utili 6.806 6.806 -160 6.646b) altre 90.747 90.747 6.820 97.567

1.225 1.225 1.225

6.690 6.690 -6.690 5.517 5.517

217.467 217.467 -28 5.517 222.956

8.571 8.571 -10 85 8.646 8.646

Esi

sten

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l 31/

12/2

010

Mod

ifica

sal

di a

pert

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Esi

sten

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l 01/

01/2

011

Allocazione risultato esercizio

precedenteVariazioni dell'esercizio

Red

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lidat

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essi

va

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cizi

o 31

/12/

2011

Pat

rimon

io n

etto

del

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ppo

al

31/1

2/20

11

Pat

rimon

io n

etto

di t

erzi

al

31/1

2/20

11

Riserve

Div

iden

di e

altr

e de

stin

azio

ni

Variazioni di riserve

Operazioni sul patrimonio netto

Patrimonio netto del gruppoPatrimonio netto di terzi

Capitale

Sovrapprezzo emissione

Riserve da valutazione

Strumenti di capitale

Azioni proprie

Utile (perdita) di esercizio

Prospetto al 31/12/2012

Emissione nuove azioni

Acquisto azioni proprie

Distribuzione straordinaria

dividendi

Variazioni strumenti di

capitale

Altre variazioni

112.000 112.000 112.000

Riserve:a) di utili 6.646 6.646 27 6.673b) altre 97.567 97.567 5.394 102.961

1.225 1.225 1.225

5.517 5.517 -5.517 5.136 5.136

222.955 222.955 -96 5.136 227.995

8.646 8.646 -36 529 9.139 9.139

Esi

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12/2

011

Mod

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sal

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l 01/

01/2

012

Allocazione risultato esercizio

precedenteVariazioni dell'esercizio

Red

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ità c

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a co

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essi

va e

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31/

12/2

012

Pat

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31/1

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12

Pat

rimon

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etto

di t

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al

31/1

2/20

12

Riserve

Div

iden

di e

altr

e de

stin

azio

ni

Variazioni di riserve

Operazioni sul patrimonio netto

Patrimonio netto del gruppoPatrimonio netto di terzi

Capitale

Sovrapprezzo emissione

Riserve da valutazione

Strumenti di capitale

Azioni proprie

Utile (perdita) di esercizio

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125

RENDICONTO FINANZIARIO INTERMEDIARI FINANZIARI CONSOLIDATO

31/12/2012 31/12/20111. Gestione 15.304 7.343

- interessi attivi incassati (+) 35.712 35.310- interessi passivi pagati (-) -15.926 -13.452- dividendi e proventi simili (+) 0 0- commissioni nette (+/-) 6.557 6.728- spese per il personale (-) -13.197 -12.475- altri costi (-) -6.533 -32.765- altri ricavi (+) 12.453 28.609- imposte e tasse (-) -3.763 -4.611- costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell'effetto f iscale (+/-) 0 0

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finan ziarie -80.367 6.481- attività f inanziarie detenute per la negoziazione 0 0- attività f inanziarie al fair value 0 0- attività f inanziarie disponibili per la vendita 15.088 -14.714- crediti verso banche -49.963 60.340- crediti verso enti f inanziari -690 -2.494- crediti verso clientela -47.617 -36.142- altre attività 2.815 -508

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività fina nziarie 7.116 49.120- debiti verso banche 25.338 13.089- debiti verso enti f inanziari 21.449 -32- debiti verso clientela -34.327 26.764- titoli in circolazione -72 1.497- passività f inanziarie di negoziazione 0 0- passività f inanziarie al fair value 0 0- altre passività -5.272 7.803

Liquidità netta generata/assorbita dall 'attività op erativa A -57.948 62.944

B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO

1. Liquidità generata da 85 145- vendite di partecipazioni 0 0- dividendi incassati su partecipazioni 0 0- vendite / rimborsi di attività f inanziarie detenute sino alla scadenza 0 0- vendite di attività materiali 85 145- vendite di attività immateriali 0 0- vendite di società controllate e rami di azienda 0 0

2. Liquidità assorbita da -3.093 -3.933- acquisti di partecipazioni 0 0- acquisti di attività f inanziarie detenute sino alla scadenza 0 0- acquisti di attività materiali -2.921 -3.554- acquisti di attività immateriali -172 -379- acquisti di società controllate e rami di azienda 0 0

Liquidità netta generata/assorbita dall 'attività di investimento B -3.008 -3.788

C. ATTIVITA' DI PROVVISTA

- emissione/acquisti di azioni proprie 0 0- emissione/acquisti di strumenti di capitale 0 0- distribuzione dividendi e altre f inalità 0 0

Liquidità netta generata/assorbita dall 'attività di provvista C 0 0

LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D=A+/-B+/-C -60.953 59.158

IMPORTOA. ATTIVITA' OPERATIVA

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126

RICONCILIAZIONE

31/12/2012 31/12/2011Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio* 136.871 77.713Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio -60.953 59.158Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio* 75.917 136.871

* i saldi comprendono anche le disponibilità sui c/c bancari liberi

Importo

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127

NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA

PARTE A – POLITICHE CONTABILI ..................... ............................................................................................... 129

A.1 – PARTE GENERALE ....................................................................................................................................... 129

Sezione 1 – Dichiarazioni di conformità ai principi contabili internazionali ....................................................... 129

Sezione 2 – Principi generali di redazione ........................................................................................................... 129

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio ...................................................................... 129

Sezione 4 – Altri aspetti ......................................................................................................................................... 129

Sezione 5 – Area e metodi di consolidamento ....................................................................................................... 130

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO .................................................................. 131

A.3 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE ............................................................................................................. 139

A.3.1. Trasferimenti tra portafoglio ...................................................................................................................... 139

A.3.2. Gerarchia del fair value ............................................................................................................................. 140

PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CON SOLIDATO ....................................... 141

ATTIVO ..................................................................................................................................................................... 141

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 ............................................................................................. 141

Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40 .................................................................... 141

Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50 ................................................................ 142

Sezione 6 – Crediti – Voce 60 ............................................................................................................................... 143

Sezione 10 – Attività materiali – Voce 100 ........................................................................................................... 146

Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 110 ....................................................................................................... 147

Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali – Voci 120 dell’Attivo e 70 del Passivo ........................................ 148

Sezione 14 – Altre attività – Voce 140 .................................................................................................................. 150

PASSIVO ................................................................................................................................................................... 151

Sezione 1 – Debiti – Voce 10 ................................................................................................................................. 151

Sezione 2 – Titoli in circolazione – Voce 20 ......................................................................................................... 151

Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70 ................................................................................................................. 151

Sezione 9 – Altre passività – Voce 90.................................................................................................................... 152

Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 100 .................................................................. 152

Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri – Voce 110 ................................................................................................. 152

Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140, 150 160 e 170 ............................................................................. 153

Sezione 13 – Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 190................................................................................... 154

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLID ATO .................................................. 155

Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20 ...................................................................................................................... 155

Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40 ............................................................................................................... 156

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 100 ..................................................... 157

Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 110 ....................................................................................................... 158

Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120 ................................................... 159

Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130 ............................................... 160

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2012

128

Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150 ........................................................... 160

Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160 ................................................................................... 161

Sezione 16 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 180 .................................................................... 162

Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190 ......................................... 162

Sezione 19 – Conto economico: altre informazioni .............................................................................................. 163

Sezione 22 – Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi – Voce 210 ........................................................... 163

PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI ..................................................................................................................... 164

Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività svolta ....................................................................................... 164

Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura ........................................................... 173

3.1 Rischio di credito ............................................................................................................................................ 173

3.2 Rischio di mercato........................................................................................................................................... 186

3.3 Rischi operativi ............................................................................................................................................... 190

3.4 Rischio liquidità .............................................................................................................................................. 195

Sezione 4 –Informazioni sul patrimonio ................................................................................................................ 200

Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva........................................................... 200

Sezione 6 – Operazioni con parti correlate ........................................................................................................... 200

Sezione 7 – Altri dettagli informativi .................................................................................................................... 201

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129

PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

Sezione 1 – Dichiarazioni di conformità ai principi contabili internazionali

Il bilancio consolidato del Gruppo Finaosta S.p.A. al 31 dicembre 2012 è redatto secondo i principi contabili

IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni

dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea,

come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 12 Luglio 2002.

Il bilancio consolidato è predisposto secondo quanto previsto dalle Istruzioni della Banca d’Italia del 13 marzo

2012 (Istruzioni per la redazione dei bilanci degli Intermediari Finanziari iscritti all’Elenco Speciale) che ha

integralmente sostituito le precedenti istruzioni datate 16 dicembre 2009 e successive modifiche.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

Il bilancio consolidato è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività

complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa.

Il bilancio consolidato è inoltre corredato da una relazione degli amministratori sull’andamento della gestione e

sulla situazione dell’intermediario e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

Il Bilancio Consolidato è redatto nella prospettiva della continuità aziendale, in applicazione del principio della

contabilizzazione per competenza economica.

Il bilancio consolidato e la nota integrativa sono redatti in migliaia di euro.

Il Regolamento n. 475/2012 ha omologato alcune modifiche allo IAS 1 finalizzate ad aumentare la chiarezza del

prospetto della redditività complessiva (Other Comprehensive Income - OCI), mediante il raggruppamento tra

poste che non saranno in futuro oggetto di rigiro a conto economico e quelle che potranno essere oggetto di rigiro a

conto economico al ricorrere di determinate condizioni. Il medesimo Regolamento ha omologato la nuova versione

dello IAS 19, che ha l’obiettivo di favorire la comprensibilità e la comparabilità dei bilanci, soprattutto con

riferimento ai piani a benefici definiti. La novità di maggior rilievo introdotta riguarda l’eliminazione del “metodo

del corridoio”, con immediato riconoscimento nel prospetto della redditività complessiva delle modifiche del

valore delle obbligazioni e delle attività al servizio del piano. Il Regolamento troverà applicazione a partire

dall’esercizio 2013; pertanto nel presente bilancio il Gruppo non ha optato per l’applicazione anticipata della

nuova versione dello IAS 19 continuando a rilevare a conto economico le perdite attuariali che si sono manifestate

nell’esercizio anziché rilevarle direttamente a patrimonio netto.

Il bilancio Consolidato è stato redatto in omogeneità ai principi e criteri contabili utilizzati nello scorso

bilancio.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Non si segnalano significativi eventi successivi alla data di riferimento di bilancio da segnalare.

Sezione 4 – Altri aspetti

Il Bilancio del Gruppo è sottoposto alla revisione contabile della società Deloitte & Touche S.p.A. alla quale è

stato conferito l’incarico per il periodo 2012/2020 in esecuzione della delibera assembleare del 15 giugno 2012.

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2012

130

Sezione 5 – Area e metodi di consolidamento

AREA DI CONSOLIDAMENTO

Il bilancio consolidato include il bilancio della Capogruppo Finaosta S.p.A. e quelli delle società delle quali

Finaosta esercita il controllo, così come definito dallo IAS 27, ossia quando il gruppo ha il potere, direttamente o

indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative di ogni impresa al fine di ottenere benefici dalla

sua attività.

Nel seguente prospetto viene fornito l’elenco delle società consolidate integralmente, comprendente la

denominazione, la sede legale, la percentuale di capitale posseduto e la percentuale dei voti esercitabili in

assemblea.

Impresa partecipante Quota %A. Imprese consolidate integralmente1. Aosta Factor S.p.A. Aosta 1 Finaosta S.p.A. 79,31 79,312. Pila S.p.A. Gressan 1 Finaosta S.p.A. 72,97 72,963. Finaosta Iniziative s.r.l. Saint-Christophe 1 Finaosta S.p.A. 100,00 100,00

Disponibilità voti %

Rapporto di partecipazioneDenominazione imprese Sede

Tipo di rapporto

tipo di rapporto:

1 = maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria

In riferimento alla partecipazione Funivie Monte Bianco S.p.A., pur in considerazione al fatto che la Finaosta

detiene il 20 % e oltre dei diritti di voto, non è stata considerata collegata in quanto la Finaosta non esercita

influenza notevole e pertanto non rientra nell’area di consolidamento.

METODI DI CONSOLIDAMENTO

Nella preparazione del bilancio consolidato, i bilanci della Capogruppo e delle sue controllate, redatti secondo i

principi contabili IAS/IFRS, sono consolidati voce per voce sommando tra loro i corrispondenti valori dell’attivo,

del passivo, del patrimonio netto, dei ricavi e dei costi.

Il valore contabile delle partecipazioni della capogruppo in ciascuna controllata e la corrispondente parte del

patrimonio netto di ciascuna controllata posseduta dalla capogruppo sono eliminati.

Tutte le operazioni significative intercorse fra le imprese del Gruppo e i relativi saldi sono eliminati nel

consolidamento.

La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nelle attività nette delle controllate consolidate è indicata

separatamente rispetto al patrimonio netto del gruppo. Tale interessenza viene determinata in base alla percentuale

da essi detenuta nei fair value delle attività e passività iscritte alla data dell’acquisizione originaria e nelle

variazioni di patrimonio netto dopo tale data.

I bilanci della Capogruppo e delle altre società utilizzati per la predisposizione del bilancio consolidato fanno

riferimento alla stessa data.

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A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANC IO

PRINCIPI CONTABILI

I principi contabili applicati per la redazione del bilancio del Gruppo Finaosta sono illustrati qui di seguito.

Per le principali voci dello stato patrimoniale si riporta l’indicazione dei criteri seguiti in ordine agli aspetti

dell’iscrizione, della classificazione, della valutazione, della cancellazione e della rilevazione delle componenti

reddituali.

STATO PATRIMONIALE - ATTIVO

VOCE 40 - Attività finanziarie disponibili per la vendita

Criteri di iscrizione

Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono iscritte inizialmente al momento del loro regolamento e sono

contabilizzate al costo inteso come il fair value dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione

direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Fatte salve deroghe previste dallo IAS 39, non sono possibili trasferimenti dal portafoglio disponibile per la

vendita agli altri portafogli e viceversa.

Criteri di classificazione

In tale categoria sono classificate le attività finanziarie non derivate e quelle non classificate come Attività

finanziarie detenute per la negoziazione, Attività finanziarie detenute sino a scadenza, Crediti verso banche e

Crediti verso clientela.

In particolare sono incluse in tale categoria le Partecipazioni diverse da quelle di controllo, controllo congiunto o

collegamento.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie sono valutate al fair value. Per la determinazione del

fair value attendibile, nel caso in cui non siano disponibili quotazioni sui mercati attivi, si tiene conto di transazioni

recenti avvalorate anche da transazioni avvenute successivamente alla data di chiusura del bilancio che ne

confermino i valori di fair value. Qualora non siano disponibili le suddette transazioni, per la determinazione del

fair value dei titoli di capitale si utilizza il metodo patrimoniale che determina il valore della società partecipata

sulla base del saldo algebrico tra attività e passività, desunto dall’ultimo bilancio disponibile.

Qualora, a seguito di perdite registrate dalla società partecipata, risulti un valore di iscrizione in bilancio superiore

alla frazione di patrimonio netto corrispondente alla quota di partecipazione, tali attività sono sottoposte a

valutazione (impairment) al fine di determinare la “significatività” e la “durevolezza” delle perdite registrate. Le

perdite di valore che, sulla base dei parametri sopra riportati, denotano caratteristiche di significatività o

durevolezza vengono rilevate nella voce di conto economico denominata “Rettifiche di valore nette per

deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”.

La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di perdite di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di

situazione semestrale.

Criteri di cancellazione

Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate quando l’attività in esame viene ceduta,

trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi o quando scadono i diritti contrattuali sui flussi

finanziari.

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Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi, se presenti, sono calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo che tiene conto dei costi di

transazione e sono rilevati a conto economico.

VOCE 60 – Crediti

Criteri di iscrizione

I crediti e finanziamenti vengono iscritti inizialmente al momento della loro erogazione o del loro acquisto e non

possono essere trasferiti ad altro portafoglio. Il credito deve essere incondizionato. Le operazioni di pronti contro

termine sono iscritte in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare le operazioni di vendita a

pronti e riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo incassato a pronti, mentre le

operazioni di acquisto a pronti e rivendita a termine sono rilevate come credito per l’importo versato a pronti.

La rilevazione iniziale avviene al fair value che corrisponde all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione,

incrementato dei costi e dei ricavi di transazione direttamente attribuibili.

Criteri di classificazione

In tale categoria sono classificati gli impieghi con banche, enti finanziari e clientela, effettuati con diverse tipologie

tra le quali conti correnti, carte commerciali, pronti contro termine, finanziamenti a medio-lungo termine, polizze

assicurative di capitalizzazione e crediti per attività di servizio.

Si tratta di attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi e determinabili che non sono quotate in un mercato

attivo e non sono classificabili all’origine tra le “Attività finanziarie disponibili per la vendita”.

Criteri di valutazione

I crediti sono valutati – successivamente alla rilevazione iniziale – al costo ammortizzato, qualora ne sussistano i

presupposti. Il criterio del costo ammortizzato non viene applicato ai crediti a breve termine – con scadenza sino ai

18 mesi – in quanto gli effetti di tale applicazione sono irrilevanti.

Il costo ammortizzato è il valore di prima iscrizione, diminuito o aumentato del rimborso di capitale, delle

rettifiche e riprese di valore e dell’ammortamento – calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo – della

differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza.

Il tasso di interesse effettivo rilevato inizialmente, o contestualmente alla variazione del parametro di

indicizzazione del finanziamento, viene sempre utilizzato successivamente per attualizzare i flussi previsti di cassa.

Alla chiusura di ogni bilancio annuale viene effettuata una valutazione della perdita di valore su tutto il portafoglio

crediti determinando le perdite di valore dei crediti dipendenti dal deterioramento della solvibilità dei creditori e

tenendo distinti i crediti deteriorati e i crediti in bonis così come definiti dalla normativa di Vigilanza di cui alla

circolare di Banca d’Italia n. 217, 9° aggiornamento del 02.02.2011.

Le valutazioni si basano sul principio del costo ammortizzato sottoponendo i crediti ad impairment test se

ricorrono evidenze sintomatiche dello stato di deterioramento della solvibilità dei debitori. Con riguardo

specificamente ai crediti l'impairment test si articola in due fasi:

1. le valutazioni individuali, finalizzate all'accertamento dei singoli crediti deteriorati ed alla determinazione delle

rispettive perdite di valore;

2. le valutazioni collettive, finalizzate all'individuazione secondo il modello delle "incurred losses" dei portafogli

di crediti deteriorati vivi e alla rilevazione forfetaria delle perdite in essi latenti.

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Le perdite di valore attribuibili a ciascun credito deteriorato sono date dalla differenza tra il loro valore

recuperabile e il relativo costo ammortizzato. Il valore recuperabile corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa

attesi calcolato in funzione dei seguenti elementi:

a) del valore dei flussi di cassa contrattuali al netto delle perdite attese, stimate tenendo conto sia della specifica

capacità del debitore di assolvere le obbligazioni assunte sia del valore realizzabile delle eventuali garanzie

reali o personali assunte;

b) del tempo atteso di recupero stimato anche in base allo stato delle procedure in atto per il recupero del credito;

c) del tasso interno di rendimento.

L'impairment individuale è stato effettuato, in maniera conforme a quanto richiesto dal principio contabile IAS 39,

attualizzando i valori di presumibile realizzo dei crediti stessi in relazione ai tempi attesi di recupero.

I crediti per i quali non sussistono evidenze oggettive di perdita, crediti in bonis, sono soggetti a valutazione

collettiva procedendo alla loro suddivisione in gruppi omogenei tenuto conto anche delle caratteristiche

economiche e di rischio presentate dai debitori. I coefficienti di svalutazione del portafoglio sono determinati in

base a parametri di rischio, stimati su base storico-statistica, espressi dalla probabilità di insolvenza della

controparte (PD) e dal tasso di perdita in caso di insolvenza del credito (LGD).

Criteri di cancellazione

I crediti sono cancellati quando l’attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici

connessi, quando scadono i diritti contrattuali e quando il credito è considerato definitivamente irrecuperabile.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le rettifiche di valore, determinate sia analiticamente sia collettivamente, sono iscritte a conto economico.

Eventuali riprese di valore non possono eccedere l’ammontare delle svalutazioni contabilizzate in precedenza.

VOCE 100 – Attività materiali

Criteri di iscrizione

Le Attività materiali sono iscritte inizialmente al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori

sostenuti, direttamente imputabili all’acquisto ed alla messa in funzione del bene.

Per tutti gli stabili dei quali il Gruppo è l’unico proprietario si è proceduto alla suddivisione tra il valore del terreno

ed il valore del fabbricato con conseguente ripresa a riserva di Patrimonio netto delle pregresse quote di

ammortamento attribuibili ai terreni.

Criteri di classificazione

In questa categoria sono classificati i terreni, gli immobili ad uso strumentale, gli immobili ad uso investimento, gli

impianti tecnici, i mobili, gli arredi ed altre attrezzature.

Criteri di valutazione

Le attività materiali sono valutate al costo di acquisto al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di

valore dopo la prima rilevazione.

Le attività materiali sono ammortizzate lungo la loro vita utile in modo sistematico, ad esclusione dei terreni,

acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dell’immobile, in quanto hanno vita utile indefinita.

La suddivisione del valore dell’immobile tra valore del terreno e valore del fabbricato è avvenuta, per tutti gli

immobili, sulla base di perizia.

L’ammortamento avviene:

- per fabbricati con una aliquota annua uniforme del 3%;

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- per le altre attività materiali in base ad aliquote ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzo del

cespite.

Criteri di cancellazione

Le attività materiali sono cancellate nel momento in cui vengono dismesse o quando vengono meno i benefici

economici futuri connessi al loro utilizzo.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto

economico alla voce “Rettifiche di valore nette su attività materiali” mentre i profitti e le perdite derivanti dalle

operazioni di cessione vengono allocati nella voce “Utili / perdite da cessione di investimenti”.

VOCE 110 – Attività immateriali

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto iniziale, comprensivo delle spese direttamente attribuibili.

Criteri di classificazione

In tale categoria sono registrate attività non monetarie, identificabili, intangibili ad utilità pluriennale, rappresentate

nella realtà operativa della Società in particolare da oneri per l’acquisto d’uso di software. Gli oneri relativi alla

ristrutturazione di locali di proprietà di terzi presi in locazione sono esposti alla voce “ Altre attività immateriali”.

Criteri di valutazione

Le attività immateriali sono valutate, dopo la rilevazione iniziale, al netto degli ammortamenti e delle perdite

durevoli di valore.

L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali viene effettuato in quote annuali costanti in funzione della

loro vita utile e viene portato in diretta diminuzione del loro valore.

Criteri di cancellazione

L’attività immateriale viene eliminata dallo Stato patrimoniale nel momento in cui viene dimessa o non è in grado

di fornire benefici economici futuri.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto

economico alla voce “Rettifiche di valore nette su attività immateriali”.

VOCE 120 – Attività fiscali correnti e anticipate

Criteri di iscrizione

La Società calcola le imposte sul reddito – correnti, differite e anticipate – sulla base delle aliquote vigenti e le

stesse vengono rilevate a Conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate o accreditate

direttamente a Patrimonio netto.

L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato secondo una previsione dell’onere fiscale corrente, di

quello anticipato e di quello differito. In particolare le imposte anticipate e le imposte differite sono determinate

secondo le differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad una attività o ad una

passività, sulla base di criteri civilistici, ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali.

Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero,

valutata sulla base della capacità della società di generare con continuità redditi imponibili positivi.

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Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio con la sola eccezione delle riserve in sospensione di

imposta in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di

ritenere che non saranno effettuate operazioni di iniziativa che ne comportino la tassazione.

Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza

compensazioni rispettivamente nella voce Attività fiscali e nella voce Passività fiscali.

Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere

conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote.

La consistenza delle Passività fiscali viene adeguata per far fronte agli oneri che potrebbero derivare da

accertamenti già notificati o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali.

Criteri di classificazione

Le voci includono attività fiscali correnti ed anticipate e passività fiscali correnti e differite.

Le attività fiscali correnti includono eccedenze ed acconti di pagamenti (attività correnti) e debiti da assolvere

(passività correnti) per imposte sul reddito di competenza del periodo.

Le poste di fiscalità differita rappresentano, invece, imposte sul reddito recuperabili in periodi futuri in

connessione con differenze temporanee deducibili (attività differite / anticipate) e imposte sul reddito pagabili in

periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (passività differite / differite).

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Attività e passività fiscali sono imputate a conto economico alla voce “imposte sul reddito dell’esercizio

dell’operatività corrente” salvo nel caso in cui derivino da operazioni i cui effetti sono attribuiti direttamente al

Patrimonio Netto; in questa fattispecie vengono attribuiti direttamente a Patrimonio Netto.

STATO PATRIMONIALE – PASSIVO

VOCE 10 – Debiti

Criteri di iscrizione

La prima iscrizione di tale passività finanziaria avviene nel momento della ricezione delle somme raccolte ed è

effettuata sulla base del fair value che, normalmente, è pari all'ammontare incassato.

Criteri di classificazione

I debiti accolgono tutte le forme tecniche di provvista relativamente al fabbisogno finanziario necessario all'attività

del Gruppo.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso

di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine ove il fattore temporale risulta trascurabile.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte.

VOCE 20 – Titoli in circolazione

Criteri di iscrizione

Le passività finanziarie in oggetto sono iscritte in bilancio secondo il principio della data di regolamento.

I titoli in circolazione sono iscritti inizialmente al fair value delle passività, rappresentato normalmente

dall’ammontare incassato o dal prezzo di emissione, incrementato dei costi di transazione direttamente attribuibili

all’emissione. Non sono invece inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che vengono recuperati a

carico della controparte o che sono riconducibili a costi interni di natura amministrativa.

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Criteri di classificazione

In tale voci sono classificati i Titoli in circolazione.

Criteri di valutazione

Le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato con il metodo del tasso di interesse effettivo, dopo la

rilevazione iniziale.

Le passività a breve termine per le quali il fattore temporale è trascurabile sono iscritte per il valore incassato.

Le passività oggetto di una relazione di copertura efficace vengono valutate in base alla normativa prevista per tale

tipologia di operazioni.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate quando sono scadute, o estinte, o riacquistate in caso di titoli

precedentemente emessi. In quest’ultimo caso la differenza tra valore contabile e importo di acquisto viene

imputata a Conto economico.

VOCE 70 – Passività fiscali correnti e differite

Si rimanda a quanto scritto per la voce 120 dell’attivo.

VOCE 100 – Trattamento di fine rapporto

Criteri di classificazione

Riflette la passività nei confronti di tutti i dipendenti relativa all’indennità da corrispondere al momento della

risoluzione del rapporto di lavoro.

Criteri di valutazione

Il trattamento di fine rapporto del personale è iscritto sulla base del valore attuariale calcolato annualmente da

attuario indipendente.

In base a quanto disposto dallo IAS 19, il TFR rappresenta un beneficio successivo al rapporto di lavoro a

prestazioni definite, la cui rilevazione deve avvenire mediante ricorso a metodologie attuariali.

Ai fini dell’attualizzazione viene adottato il metodo della proiezione unitaria del credito che considera la

proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche e statistiche e della curva demografica; il tasso di

attualizzazione è un tasso di interesse di mercato.

VOCE 110 – Fondi per rischi ed oneri

I Fondi per rischi ed oneri accolgono accantonamenti a fronte di passività con scadenza o ammontare incerti. Gli

accantonamenti rappresentano la migliore stima dell’uscita richiesta per adempiere all’obbligazione; le stime

vengono effettuate sia sull’esperienza passata sia su giudizi degli organi tecnici della Gruppo e di esperti esterni.

Tali fondi possono essere rilevati in bilancio quando ricorrono le seguenti contestuali condizioni:

1) l’impresa ha un’obbligazione attuale (legale o implicita), ossia in corso alla data di riferimento del bilancio,

quale risultato di un evento passato;

2) è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario un impiego di risorse economiche;

3) può essere effettuata una stima attendibile dell’importo necessario all’adempimento dell’obbligazione.

Tra i Fondi per rischi e oneri sono rientra inoltre l’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri dettati dal

principio IAS 19 a fronte del premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione del 25° e del

35° anno di servizio. La determinazione di detto premio è effettuata mediante metodologie attuariali ed è calcolata

annualmente da attuario indipendente. A decorrere dall’esercizio 2010 tale fondo accoglie altresì l’accantonamento

effettuato a fronte del premio incentivante che viene di norma corrisposto al personale dirigente nel corso

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dell’estate successiva all’esercizio di riferimento. In precedenza tale posta era allocata tra i debiti verso dipendenti

nella voce 90 I Fondi vengono riesaminati alla fine di ogni esercizio ed adeguati per riflettere la migliore stima

corrente.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

Non sono presenti Fondi di quiescenza e per obblighi simili.

Operazioni in valuta

Criteri di classificazione

Le operazioni in valuta sono costituite da tutte le attività e passività denominate in valute diverse dall’Euro.

Criteri di iscrizione e cancellazione

Le predette attività e passività in valuta sono inizialmente convertite in euro secondo il tasso di cambio a pronti alla

data di ciascuna operazione.

Criteri di valutazione

Alla data di riferimento della situazione contabile la conversione delle attività e passività in valuta viene effettuata

in base ai tassi di cambio a pronti a quella data.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le operazioni in valuta diverse dall’Euro sono peraltro marginali rispetto all’attività complessiva; inoltre

un’operazione di impiego in divisa estera è di norma fronteggiata da una provvista in pari valuta, non generando

pertanto le condizioni per un rischio sui cambi.

Le eventuali differenze di cambio, peraltro marginali, sono rilevate nella voce del conto economico “risultato netto

dell’attività di negoziazione”.

CONTO ECONOMICO

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

I ricavi sono riconosciuti nel momento in cui vengono percepiti o quando è probabile che saranno ricevuti i

benefici economici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile.

In particolare:

− i dividendi sono rilevati alla data di incasso;

− gli interessi contrattuali sono rilevati sulla base della maturazione “pro rata temporis”;

− gli interessi di mora sono rilevati al momento del loro incasso effettivo;

− le commissioni sono iscritte per competenza e calcolate sulla base di accordi contrattuali con

l’Amministrazione regionale.

I costi sono rilevati in conto economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi. Se l’associazione

tra costi e ricavi non può essere effettuata in modo specifico e diretto, i costi sono iscritti su più periodi con

procedure razionali e su base sistematica. I costi che non possono essere associati ai proventi sono rilevati

immediatamente a conto economico.

Altre informazioni

Azioni proprie

Il Gruppo non detiene in portafoglio azioni proprie.

Pagamenti basati su azioni

Il Gruppo non ha in essere piani di stock options a favore dei propri dipendenti e degli Amministratori.

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ALTRE INFORMAZIONI

Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio

Il Gruppo è ricorso, per la redazione del consolidato, a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi

effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle

attività e passività potenziali riportate in bilancio.

L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive,

fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la

rilevazione dei fatti di gestione.

Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di periodo in periodo; non può quindi escludersi

che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a

seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte del

Consiglio di Amministrazione sono:

− la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività

finanziarie;

− la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell’informativa di bilancio;

− l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in

mercati attivi;

− la valutazione della congruità del valore delle altre attività immateriali;

− la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;

− le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.

La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi

necessari all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del

bilancio consolidato.

Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle poste

interessate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni di nota integrativa.

Iscrizione credito per rimborso IRES dell’IRAP relativa al costo del lavoro

A decorrere dal periodo di imposta 2012, l’Irap relativa al costo del lavoro è divenuta deducibile ai fini IRES in

modo integrale, in ossequio alla previsione dell’art. 2, c.1quater del D.L. 201/2011 (cd. Decreto Salva Italia),

convertito con modifiche dalla Legge 22 dicembre 2011 n. 214.

Con l’articolo 4, comma 12 del D.L. n. 16 del 2 marzo 2012 (cd. Decreto semplificazioni fiscali convertito in

Legge n. 44 del 25 aprile 2012) il legislatore è nuovamente intervenuto sul tema prevedendo la possibilità di

presentare istanze di rimborso dell’IRES, rideterminata per effetto della deducibilità dell’Irap sul costo del lavoro,

per gli anni pregressi per i quali alla data del 28 dicembre 2011 sia ancora pendente il termine di 48 mesi previsto

per il rimborso dei versamenti diretti, ai sensi dell’art. 38 DPR 602/73. Per i soggetti con periodo di imposta

coincidente con l’anno solare sono tipicamente interessati i periodi di imposta 2007-2011.

In attuazione di tale facoltà il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha emanato, in data 17 dicembre 2012, il

Provvedimento di approvazione del modello per l’istanza di rimborso delle maggiori imposte versate ai fini IRES

e relative alle citate annualità pregresse.

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Alla luce di quanto sopra, in considerazione del fatto che le disposizioni normative in parola sono in vigore già

dalla data di chiusura del presente bilancio, si è provveduto ad iscrivere un credito nella voce 120. di Stato

Patrimoniale “Attività fiscali: a) correnti”, pari a 194 migliaia di Euro fronte della rilevazione di minori imposte

iscritte nella voce di Conto Economico “190. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente”, come

illustrato nelle specifiche Tabelle della Nota Integrativa.

A.3 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Nel corso del 2009 lo IASB ha emesso un emendamento all'IFRS 7 introducendo una serie di modifiche volte a

dare adeguata risposta alle esigenze di maggiore trasparenza suscitate dalla crisi finanziaria e connesse con l'elevata

incertezza dei prezzi espressi dal mercato.

Al riguardo sono stati istituiti tre livelli di fair value e più precisamente:

− livello 1: riferito allo strumento finanziario quotato in un mercato attivo;

− livello 2: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri

osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario;

− livello 3: se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri

non osservabili sul mercato.

Gli strumenti finanziari del Gruppo sono costituiti generalmente da crediti di breve termine, rivenienti da

erogazioni finanziarie concesse, e come in precedenza ben precisato nelle Politiche Contabili sono contabilizzati, al

momento dell'erogazione e dell'acquisto, al fair value, che è assimilabile all'importo erogato o al prezzo di acquisto.

In via gerarchica il fair value di detti crediti è classificato al terzo livello in quanto le condizioni contrattuali, che

ineriscono al credito, sorgono da accordi privatistici di volta in volta convenuti tra le controparti e pertanto non

osservabili sul mercato.

A.3.1. Trasferimenti tra portafoglio

La consistenza dell’attivo patrimoniale è sostanzialmente costituito da crediti relativi alle giacenze bancarie ed ad

operazioni di investimento della liquidità.

Non esistono pertanto attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione, da valutare al fair value, ovvero

derivati di copertura.

Per quanto sopra non sono avvenuti trasferimenti tra portafogli che hanno determinato effetti sulla redditività

complessiva.

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A.3.2. Gerarchia del fair value

A.3.2.1. Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale

1. Attività f inanziarie detenute per la negoziazione

2. Attività f inanziarie valutate al fair value

3. Attività f inanziarie disponibili per la vendita 0 1.397 1.397

4. Derivati di copertura

Totale 0 1.397 1.397

1. Passività f inanziarie detenute per la negoziazione

2. Passività f inanziarie valutate al fair value

3. Derivati di copertura

Totale

Attività / Passività f inanziarie misurate al fair value

A.3.2.2. Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value livello 3

detenute per la

negoziazione

valutate al fair value

disponibili per la vendita

di copertura

1. Esistenze iniziali 1.483

2. Aumenti

2.1. Acquisti

2.2. Profitti imputati a:

2.2.1 Conto economico

di cui: plusvalenze

2.2.2 Patrimonio netto

2.3. Trasferimenti da altri livelli

2.4. Altre variazioni in aumento

3. Diminuzioni

3.1. Vendite -86

3.2. Rimborsi

3.3. Perdite imputate a:

3.3.1 Conto economico

di cui: minusvalenze

3.3.2 Patrimonio netto

3.4. Trasferimenti ad altri livelli

3.5. Altre variazioni in diminuzione

4. Rimanenze finali 1.397

ATTIVITA' FINANZIARIE

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141

PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CON SOLIDATO

ATTIVO

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10

1.1 - Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide” :

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

1. Denaro contante 573 275

Voci / Valori

Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40

4.1 – Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”:

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1. Titoli di debito- titoli strutturati- altri titoli di debito 0 15.001

2. Titoli di capitale e quote di OICR 1.397 1.4833. Finanziamenti

Totale 0 0 1.397 0 15.001 1.483

Voci / Valorii

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

Nel corso dell’esercizio la controllante Finaosta ha alienato i titoli di debito costituiti interamente da obbligazioni

triennali emesse da un istituto di credito.

4.2 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti:

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

Attività f inanziariea) Governi e Banche Centralib) Altri enti pubblicic) Banche 0 15.001d) Enti f inanziari 120 120e) Altri emittenti 1.277 1.363

Totale 1.397 16.484

Voci / Valori

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142

4.3 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue:

Titoli di debitoTitoli di

capitale e quote di OICR

Finanziamenti Totale

A. Esistenze iniziali 15.001 1.483 0 16.484B. Aumenti

B.1 AcquistiB.2 Variazioni positive di fair valueB.3 Riprese di valore:

- imputate al conto economico- imputate al patrimonio netto

B.4 Trasferimenti da altri portafogliB.5 Altre variazioni

C. DiminuzioniC.1 Vendite -15.000 -86 -15.086C.2 RimborsiC.3 Variazioni negative di fair valueC.4 Rettif iche di valoreC.5 Trasferimenti ad altri portafogliC.6 Altre variazioni -1 0 -1

D. Rimanenze f inali 0 1.397 0 1.397

Variazioni / Tipologie

Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50

5.1 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione per debitori / emittenti:

Valore di bilancio

Valore di bilancio

31/12/2012 L1 L2 L3 31/12/2011 L1 L2 L31. Titoli di debito1.1 Ttitoli strutturati

a) Governi e Banche Centralib) Altri enti pubblicic) Banched) Enti f inanziarie) Altri emittenti

1.2 Altri titolia) Governi e Banche Centralib) Altri enti pubblici 251 251 251 251c) Banched) Enti f inanziarie) Altri emittenti

2. Finanziamentia) Bancheb) Enti f inanziaric) Clientela

Totale 251 0 0 251 251 0 0 251L1 = livello 1L2 = livello 2L3 = livello 3

Fair value 31/12/2011Voci/Valori

Fair value 31/12/2012

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143

5.2 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue

Titoli di debito Finanziamenti TotaleA. Esistenze iniziali 251 0 251B. Aumenti

B.1 AcquistiB.2 Riprese di valoreB.3 Trasferimenti da altri portafogliB.4 Altre variazioni

C. DiminuzioniC.1 VenditeC.2 RimborsiC.3 Rettif iche di valoreC.4 Trasferimenti ad altri portafogliC.5 Altre variazioni 0 0

D. Rimanenze f inali 251 0 251

Variazioni / Tipologie

Sezione 6 – Crediti – Voce 60

6.1 – “Crediti verso banche”:

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

1. Depositi e conti correnti 75.344 149.5962. Finanziamenti

2.1 Pronti contro termine 71.863 68.4562.2 Leasing finanziario2.3 Factoring

- pro-solvendo 0 14.950- pro-soluto

2.4 altri f inanziamenti 24.693 15.5393. Titoli di debito

- titoli strutturati- altri titoli di debito

4. Altre attività 66.354 1.003Totale valore di bilancio 238.255 249.544

Totale fair value 239.173 249.460

Composizione

Rispetto al 31 dicembre 2011 la voce Crediti verso Banche si è decrementata per 0,11 milioni di Euro.

Il decremento è dovuto principalmente alla chiusura da parte della controllante Aosta Factor S.p.A. di

un’operazioni di factoring che si era perfezionata con una importante banca e alla riduzione delle momentanee

eccedenze di liquidità sui conti correnti della controllante Finaosta S.p.A.

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144

6.2 – “Crediti verso enti finanziari”:

Acquistati Altri Acquistati Altri1. Finanziamenti

1.1 ProntI contro termine1.2 Leasing finanziario1.3 Factoring

- pro-solvendo 14.003 12.223- pro-soluto 0 1.509

1.4 Altri f inanziamenti 48.140 43.8632. Titoli di debito

- titoli strutturati- altri titoli di debito

3. Altre attività 0 3.858Totale valore di bilancio 62.143 0 61.453 0

Totale fair value 63.352 0 61.548 0

Totale31/12/2012 31/12/2011Composizione

Totale

Deteriorate DeteriorateBonis Bonis

6.3 – “Crediti verso la clientela”:

Acquistati Altri Acquistati Altri1. Leasing f inanziario

- di cui: senza opzione f inale d'acquisto2. Factoring

- pro-solvendo 88.525 1.424 94.857 3.447- pro soluto 19.013 711 19.008

3. Credito al consumo4. Carte di credito5.

6. Altri f inanziamenti 657.376 16.490 617.138 13.619- di cui: da escussione di garanzie e impegni

7. Titoli di debito- titoli strutturati- altri titoli di debito 29 0

8. Altre attività 86.772 0 79.797Totale valore di bilancio 851.715 18.625 810.800 17.066

Totale fair value 861.687 18.698 764.275 15.914

Totale31/12/2012

Deteriorate

Finanziamenti concessi in relazione ai servizi di pagamento prestati

DeteriorateBonis Bonis

ComposizioneTotale

31/12/2011

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145

6.4 – “Crediti”: attività garantite:

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

Crediti verso

banche

Crediti verso enti f inanziari

Crediti verso clientela

Crediti verso banche

Crediti verso enti f inanziari

Crediti verso clientela

VE VG VE VG VE VG VE VG VE VG VE VG

1. Attività in bonis garantite da:- Beni in leasing f inanziario- Crediti per factoring 0 0 14.003 13.963 80.031 79.903 14.950 14.950 12.220 12.034 90.268 90.009- Ipoteche 621.359 621.359 599.719 599.719- Pegni- Garanzie personali 51.750 51.750 31.378 31.131- Derivati su crediti

2. Attività deteriorate garantite da:- Beni in leasing f inanziario- Crediti per factoring 660 660 1.486 1.486- Ipoteche 17.281 17.281 14.406 14.406- Pegni- Garanzie personali 322 322 1.175 1.175- Derivati su crediti

Totale 0 0 14.003 13.963 771.403 771.275 14.950 14.950 12.220 12.034 738.431 737.926

VE= valore di bilancio delle esposizioniVG= fair value delle garanzie

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146

Sezione 10 – Attività materiali – Voce 100

10.1 – Composizione della voce 100 “Attività materiali”:

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value o rivalutate

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value o rivalutate

1. Attività ad uso funzionale1.1 di proprietàa) terreni 5.271 5.271b) fabbricati 13.365 12.637c) mobili 435 413d) strumentali 5.451 7.528e) altri 1.388 1.1551.2 acquistate in leasing f inanziarioa) terrenib) fabbricatic) mobilid) strumentalie) altri

Totale 1 25.912 0 27.004 02. Attività riferibili al leasing finanziario

2.1 beni inoptati2.2 beni ritirati a seguito di risoluzione2.3 altri beni

Totale 2 0 0 0 03. Attività detenute a scopo di investimento

- di cui: concesse in leasing operativo- di cui: altre 1.991 2.072

Totale 3 1.991 0 2.072 0Totale (1+2+3) 27.903 0 29.076 0

Totale (attività al costo e rivalutate) 27.903 29.076

Voci / Valutazione

Totale31/12/2011

Totale31/12/2012

10.2 – Attività materiali: variazioni annue:

Terreni Fabbricati Mobili Strumentali Altri TotaleA. Esistenze iniziali 5.271 12.637 413 7.528 1.155 27.004B. Aumenti

B.1 Acquisti 0 51 64 2.135 678 2.928B.2 Riprese di valoreB.3 Variazioni positive di fair value imputate a:

a) patrimonio nettob) conto economico

B.4 Altre variazioni 1.139 21 503 1.662C. Diminuzioni

C.1 Vendite 0 0 -2 -5 -7C.2 Ammortamenti -461 -64 -2.208 -439 -3.172C.3 Rettif iche di valore da deterioramento imputate a:

a) patrimonio nettob) conto economico

C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:a) patrimonio nettob) conto economico

C.5 Altre variazioni 0 -2.505 -2.505

D. Rimanenze finali 5.271 13.365 435 5.451 1.388 25.912

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Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 110

11.1 – Composizione della voce 110 “Attività immateriali”:

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value

1. Avviamento2. Altre attività immateriali

2.1 di proprietà- generate internamente 0 0- altre 2.255 2.3372.2 acquisite in leasing f inanziario

Totale 2 2.255 0 2.337 03. Attività riferibili al leasing f inanziario

3.1 beni inoptati3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione3.3 altri beni

Totale 3 0 0 0 04. Attività concesse in leasing operativo

Totale (1 + 2 + 3 + 4) 2.255 0 2.337 0Totale 2.255 2.337

Voci / Valutazione

Totale31/12/2011

Totale31/12/2012

11.2 – Attività immateriali: variazioni annue

TotaleA. Esistenze iniziali 2.337B. Aumenti

B.1 Acquisti 205B.2 Riprese di valoreB.3 Variazioni positive di fair value:

a) patrimonio nettob) conto economico

B.4 Altre variazioniC. Diminuzioni

C.1 Vendite -33C.2 Ammortamenti -254C.3 Rettif iche di valore imputate a

a) patrimonio nettob) conto economico

C.4 Variazioni negative di fair value:a) patrimonio nettob) conto economico

C.5 Altre variazioniD. Rimanenze f inali 2.255

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148

Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali – Voci 120 dell’Attivo e 70 del Passivo

12.1 – Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”:

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

1. Crediti verso l'erario1.1 Crediti per interessi 33 331.2 Crediti per capitale 5.994 6.258

Totale 6.026 6.291

2. Crediti per imposte anticipate1.1 Crediti per interessi1.2 Crediti per capitale 4.663 4.283

Totale 4.663 4.283

Attività f iscali anticipate

Attività f iscali correnti

12.2 – Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”:

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

1. Debiti verso l'erario 4.698 4.878

2. Debiti per imposte differite 12.234 12.481

Passività f iscali differite

Passività f iscali correnti

12.3 – Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

1. Esistenze iniziali 4.283 4.0472. Aumenti

2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizioa) realtive a precedenti esercizi 0 4b) dovute al mutamento di criteri contabilic) riprese di valored) altre 885 871

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 172.3 Altri aumenti 8

3. Diminuzioni3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio

a) rigiri -513 -656b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilitàc) dovute al mutamento di criteri contabilid) altre 0

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali3.3 Altre diminuzioni 0

4. Importo f inale 4.663 4.283

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149

12.3.1 – Variazione delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico):

Totale Totale

31/12/2012 31/12/2011

1. Importo iniziale 1.729 1.401

2. Aumenti 734 393

3. Diminuzioni

3.1 Rigiri -68 -65

3.2 Trasformazione in crediti d'imposta

a) derivante da perdite di esercizio

b) derivante da perdite f iscali

3.3 Altre diminuzioni

4. Importo finale 2.395 1.729

Il Decreto legge n. 225 del 2010, art. 2, commi da 55 a 56-bis, ha stabilito la convertibilità in crediti di imposta

delle imposte anticipate iscritte in bilancio a fronte di svalutazioni di crediti e di avviamenti, in particolare nel caso

in cui dal bilancio individuale risulti una perdita di esercizio. Tale convertibilità ha introdotto una modalità di

recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero di tali tipologie di imposte anticipate

in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa. Tale convertibilità si configura pertanto,

in ogni caso, quale sufficiente presupposto per l’iscrizione ed il mantenimento in bilancio di tali tipologie di

imposte anticipate. La suddetta impostazione trova peraltro conferma nel documento congiunto Banca d’Italia,

Consob e ISVAP n. 5 del 15 maggio 2012 (emanato nell’ambito del Tavolo di coordinamento in materia di

applicazione degli IAS/IFRS), relativo al “Trattamento contabile delle imposte anticipate derivante dalla L.

214/2011”.

12.4 – Variazione delle imposte differite (in contropartita del conto economico):

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

1. Esistenze iniziali 12.042 11.9052. Aumenti

2.1 Imposte dif ferite rilevate nell'esercizioa) relative a precedenti esercizi 88 229b) dovute al mutamento di criteri contabilic) altre

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote f iscali 32.3 Altri aumenti 2 20

3. Diminuzioni3.1 Imposte dif ferite annullate nell'esercizio

a) rigiri -164 -109c) dovute al mutamento di criteri contabilid) altre -148 0

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 03.3 Altre diminuzioni -8 -2

4. Importo f inale 11.816 12.042

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150

12.6 – Variazione delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto):

Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011

1. Esistenze iniziali 415 4152. Aumenti

2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizioa) realtive a precedenti esercizib) dovute al mutamento di criteri contabilic) altre

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote f iscali 4 02.3 Altri aumenti

3. Diminuzioni3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio

a) rigirib) dovute al mutamento di criteri contabilic) altre

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali3.3 Altre diminuzioni

4. Importo finale 418 415

Sezione 14 – Altre attività – Voce 140

14.1 – Composizione della voce 140 “Altre attività”:

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

1. Crediti verso dipendenti 2 22. Cauzioni 7 63. Crediti verso l'erario 10 104. Crediti verso altre Gestioni 6.518 6.3805. Partite in corso di liquidazione 91 316. Crediti commerciali verso clienti 1.737 3.9597. Altre attività 501 6288. Risconti non ricondotti 11.563 11.417

20.429 22.433Totale

Voci

La voce dei risconti non ricondotti di riferisce principalmente alla capogruppo Finaosta S.p.A. in riferimento ai risconti

degli oneri fiscali che, per convenzione, la Gestione Ordinaria e altri fondi di rotazione devono pagare in sostituzione

della clientela.

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151

PASSIVO

Sezione 1 – Debiti – Voce 10

1.1 – Debiti

verso banche

verso enti f inanziari

verso clientela

verso banche

verso enti f inanziari

verso clientela

1. Finanziamenti1.1 pronti contro termine1.2 altri f inanziamenti 67.579 22.932 22.365 42.260 1.481

2. Altri debiti 36 28 845.060 17 30 901.753Totale 67.615 22.960 867.425 42.277 1.511 901.753

Fair value 67.615 29.388 878.229 42.277 1.511 901.753

Totale31/12/2011

Voci

Totale31/12/2012

L’incremento dei debiti si riferisce principalmente alla controllante Finaosta S.p.A. che nel corrente esercizio ha

stipulato due contratti di finanziamento passivo nei confronti, rispettivamente, di Cassa Depositi e Prestiti e di

Compagnia Valdostana Delle Acque S.p.A..

Sezione 2 – Titoli in circolazione – Voce 20

2.1 – Composizione della voce 20 “Titoli in circolazione”

L1 L2 L3 L1 L2 L31. Titoli

- obbligazioni- strutturate- altre 9 9 110 110

- altri titoli- strutturati- altri 29 29 0 0

Totale 38 0 0 38 110 0 0 110L1 = Livello 1L2 = Livello 2L3 = Livello 3

PassivitàTotale

31/12/2012Valore di bilancio

Fair value

Totale31/12/2011

Valore di bilancio

Fair value

Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70

Vedere la sezione 12 dell’Attivo

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152

Sezione 9 – Altre passività – Voce 90

9.1 – Composizione della voce 90 “Altre passività”:

Totale Totale

31/12/2012 31/12/20111. Debiti verso enti previdenziali 606 5422. Debiti verso erario 68 713. Debiti verso altre Gestioni 32 324. Debiti verso Gestione Ordinaria 6.518 6.3805. Debiti verso fornitori 2.849 7.8006. Debiti verso dipendenti 1.279 1.1807. Altri passività 5.034 4.2198. Partite in corso di liquidazione 1.548 1.3699. Risconti non ricondotti 864 1.247

18.798 22.841

Voci

Totale

Da segnalare, nel corrente esercizio, la riduzione dei debiti verso fornitori in capo alla capogruppo in quanto sono

venuti meno i fenomeni manifestatisi alla fine del 2011.

Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 100

10.1 – “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

A. Esistenze iniziali 2.576 2.817B. Aumenti

B.1 Accantonamento dell'esercizio 316 33B.2 Altre variazioni in aumento 121 3

C. DiminuzioniC.1 Liquidazioni effettuate -45 -216C.2 Altre variazioni in diminuzione -11 -61

D. Esistenze f inali 2.957 2.576

Le altre variazioni in aumento/diminuzione sono dovute all’incidenza del calcolo attuariale in osservanza ai criteri

dettati dal principio IAS 19.

Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri – Voce 110

11.1 – Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”:

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

1. Fondi di quiescenza aziendali 0 02. Altri fondi per rischi ed oneri

2.1 rischi su crediti 0 02.2 controversie legali 81 782.3 oneri per il personale 295 2922.4 altro 0 0

Totale 376 370

Tipologia

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153

11.2 – Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”:

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

A. Esistenze iniziali 370 473B. Aumenti

B.1 Accantonamento dell'esercizio 130 283B.2 Altre variazioni in aumento

C. DiminuzioniC.1 Utilizzi o rigiri -125 -386C.2 Altre variazioni in diminuzione

D. Esistenze f inali 376 370

Variazioni / Tipologie

Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140, 150 160 e 170

12.1 – Composizione della voce 120 “Capitale”:

Importo1. Capitale

1.1 Azioni ordinarie 112.0001.2 Altre azioni

Tipologie

12.5 – Altre informazioni: composizione e variazioni della voce 160 “Riserve”

LegaleUtili

portati a nuovo

Riserva statutaria

Riserva straordinaria

Riserva di prima

applicazione

Riserva di utili

Totale

A. Esistenze iniziali 5.998 5.022 21.507 39.639 25.401 6.646 104.213B. Aumenti

B.1 Attribuzioni di utili 292 0 1.287 3.815 0 123 5.517B.2 Altre variazioni

C. DiminuzioniC.1 Utilizzi- copertura perdite- distribuzione- trasferimento a capitaleC.2 Altre variazioni 96 96

D. Rimanenze finali 6.290 5.022 22.794 43.454 25.401 6.673 109.634

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154

Sezione 13 – Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 190

13.1 – Composizione della voce 190 “Patrimonio di pertinenza di terzi”:

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

1. Capitale 5.011 5.0112. Azioni proprie3. Strumenti di capitale4. Sovraprezzi di emissione5. Riserve 3.599 3.5506. Riserve da valutazione7. Utile (Perdita) dell'esercizio 529 85

Totale 9.139 8.646

Voci / Valori

Prospetto di raccordo tra il Patrimonio netto e l’utile della Capogruppo ed il Patrimonio netto e l’utile

consolidati di pertinenza del Gruppo

Patrimonio Netto di cui Utileal 31/12/2012 d'esercizio

Bilancio di Finaosta S.p.A. individuale 214.364 3.246 Contabilizzazione del patrimonio e dei risultati conseguiti dalle controllate in sostituzione dei valori eliminati e rettif iche diverse di consolidamento

31.749 1.890

Elisioni dei valori delle partecipazioni consolidate a Bilancio Finaosta e al netto delle rettif iche di consolidamento effettuate

18.119-

Bilancio Consolidato di Gruppo 227.994 5.136 di pertinenza dei Terzi 9.139 529 Totale Gruppo e Terzi 237.135 5.665

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155

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLID ATO

Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20

1.1 – Composizione della voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati”:

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

1. Attività f inanziarie detenute per la negoziazione2. Attività f inanziarie valutate al fair value3. Attività f inanziarie disponibili per la vendita 262 262 204. Attività f inanziarie detenute f ino alla scadenza 3 3 45. Crediti

5.1 Crediti verso banche 0 706 5.874 6.580 4.7605.2 Crediti verso enti f inanziari 0 210 1.230 1.440 1.6665.3 Crediti verso clientela 0 15.344 12.084 27.428 28.860

6. Altre attività X X7. Derivati di copertura X X

Totale 265 16.260 19.188 35.712 35.310

Altre operazioni

Voci / Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti

L’incremento degli interessi attivi di circa 0,4 milioni di euro deriva da un effetto combinato dovuto da un lato

dall’incremento degli interessi attivi della controllata Aosta Factor come diretta conseguenza del maggior impiego

avvenuto nell’esercizio rispetto al precedente e dall’altro dalla riduzione degli interessi attivi a capo della

controllante derivante principalmente dalla riduzione delle commissioni riconosciute dalla Regione per la gestione

dei fondi di rotazione a rischio.

1.3 – Composizione della voce 20 “Interessi passivi e oneri assimilati”:

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

1. Debiti verso banche 809 X 809 4282. Debiti verso enti f inanziari 120 X 120 -293. Debiti verso clientela 106 X 14.765 14.871 13.0324. Titoli in circolazione X 124 124 215. Passività f inanziarie di negoziazione6. Passività f inanziarie valutate al fair value7. Altre passività X X 2 2 08. Derivati di copertura X X

Totale 1.035 124 14.767 15.926 13.452

AltroTitoliVoci / Forme tecniche Finanziamenti

Gli interessi passivo hanno subito un incremento di 2,5 milioni di euro dovuto principalmente all’:

- incremento a capo della controllata Aosta Factor in riferimento agli interessi per finanziamenti bancari derivato

dalla variazione della composizione della provvista in quanto la società ha dovuto ricorrere ad un maggiore

utilizzo degli affidamenti ricevuti dal sistema bancario piuttosto che dall’emissione di polizze commerciali con

la controllante;

- incremento a capo della controllante Finaosta a seguito delle operazioni di finanziamento passivo accese nel

corso del 2012.

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156

Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40

2.1 – Composizione della voce 30 “Commissioni attive”:

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

1. Operazioni di leasing f inanziario2. Operazioni di factoring 2.321 1.6963. Credito al consumo4. Attività di merchant banking5. Garanzie rilasciate6. Servizi di:

- gestione fondi per conto terzi 4.008 4.847- intermediazione in cambi- distribuzione prodotti- altri

7. Servizi di incasso e pagamento8. Servicing in operazioni di cartolarizzazione9. Altre commissioni (specif icare) 332 323

Totale 6.661 6.866

Dettaglio

2.2 – Composizione della voce 40 “Commissioni passive”:

Totale Totale

31/12/2012 31/12/20111. Garanzie ricevute2. Distribuzione di servizi da terzi3. Servizi di incasso e pagamento4. Altre commissioni 104 138

Totale 104 138

Dettaglio/settori

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157

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 100

8.1 – Rettifiche / riprese di valore nette per deterioramento di crediti:

specif ichedi

portafogliospecif iche

di portafoglio

31/12/2012 31/12/2011

1. Crediti verso banche- per leasing- per factoring 116 116 0- altri crediti

2. Crediti verso enti f inanziariCrediti deteriorati acquistati- per leasing- per factoring- altri creditiAltri crediti- per leasing- per factoring 78 78 0- altri crediti

3. Crediti verso la clientelaCrediti deteriorati acquistati- per leasing- per factoring- per credito al consumo- altri creditiAltri crediti- per leasing- per factoring -1.903 0 294 261 -1.348 -1.852- per credito al consumo- altri crediti -2.833 -1.939 644 139 -3.989 -3.726

Totale -4.736 -1.939 938 594 -5.143 -5.577

Totale TotaleVoci / Rettif iche

Rettif iche di valore Riprese di valore

8.2 – Rettifiche / riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita:

1. Titoli di debito2. Titoli di capitale e quote di OICR 0 0 -2873. Finanziamenti

Totale 0 0 0 -287

Voci / Rettif icheTotale

31/12/2012Totale

31/12/2011Rettif iche di valore

Riprese di valore

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158

8.4 – Composizione della sottovoce 100.b “Rettifiche / riprese di valore nette per deterioramento di altre

operazioni finanziarie”:

specif ichedi

portafogliospecif iche

di portafoglio

1. Garanzie rilasciate -1.170 -1.170 -1.300

2. Derivati su crediti

3. Impegni ad erogare fondi

4. Altre operazioni

Totali -1.170 0 0 0 -1.170 -1.300

Totale 31/12/2011

Operazioni/Componenti reddituali

Rettif iche di valore Riprese di valoreTotale

31/12/2012

Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 110

9.1 – Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”:

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

1. Personale dipendente a) salari e stipendi 8.873 8.323

b) oneri sociali 2.577 2.494c) indennità di f ine rapporto 329 162d) spese previdenziali 207 198e) accantonamento al trattamento di f ine rapporto del personale 361 70f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:

- a contribuzione def inita- a benefici def initi

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:- a contribuzione def inita 278 296- a benefici def initi

h) altre spese 296 3102. Altro personale in attività 84 1313. Amministratori e sindaci 508 4914. Personale collocato a riposo5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società

Totale 13.513 12.475

Voci / Settori

9.2 – Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria:

31/12/2012 31/12/2011 mediaa) Dirigenti 11 10 10,5b) Quadri direttivi 39 36 37,5c) Restante personale 156 153 154,5

Totale 206 199 202,5

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9.3 – Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”:

Totale Totale

31/12/2012 31/12/20111. Consulenze professionali 358 2442. Noleggio e manutenzione apparecchiature 249 3173. Noleggio e manutenzione Edp 4 204. Noleggio e spese di gestione autoveicoli 36 265. Spese manutenzione beni materiali 162 1436. Spese di spedizione documenti 1 17. Spese per premi di assicurazione 393 4738. Imposte indirette e tasse 769 7649. Affitti passivi 53 4510. Oneri per utenze e gestione immobili 49 4411. Spese telefoniche 135 16312. Spese postali 21 1613. Altri oneri amministrativi 2.257 2.16714. Materiale di consumo 2.046 2.133

Totale 6.533 6.558

Voci / Settori

Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120

10.1 – Composizione della voce 120 “Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali”:

(a) (b) (c) (a+b-c)1. Attività ad uso funzionale

1.1 di proprietàa) terrenib) fabbricati 461 461c) mobili 64 64d) strumentali 2.208 2.208e) altri 439 439

1.2 acquisite in leasing f inanziarioa) terrenib) fabbricatic) mobilid) strumentalie) altri

2. Attività riferibili al leasing f inanziario3. Attività detenute a scopo di investimento 78 78

- di cui concesse in leasing operativoTotale 3.252 0 0 3.252

Voci / Rettif iche e riprese di valore

Rettif iche di valore per

deterioramento

Riprese di valore

Risultato nettoAmmortamento

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160

Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130

11.1 – Composizione della voce 130 “Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali”:

(a) (b) (c) (a+b-c)1. Avviamento2. Altre attività immateriali

2.1 di proprietà 254 2542.2 acquisite in leasing f inanziario

3. Attività riferibili al leasing f inanziario4. Attività concesse in leasing operativo

Totale 254 0 0 254

Rettif iche di valore per

deterioramento

Riprese di valore

Risultato nettoVoci / Rettif iche e riprese di valore

Ammortamento

Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150

13.1 – Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”:

1. Altri fondi per rischi e oneri1.1 Controversie legali 2 -261.2 Oneri per il personale 128 1581.3 Altri

Totale 130 132

Tipologia di spesaTotale

31/12/2012Totale

31/12/2011

L’importo relativo agli oneri per il personale si riferisce all’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri

dettati dal principio IAS 19 a fronte del premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione

del 25° e del 35° anno di servizio e comprende anche l’accantonamento effettuato per il premio incentivante al

personale dirigente che, di norma, viene corrisposto nell’esercizio successivo all’anno di competenza

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161

Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160

14.1 – Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione”:

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

1. Rimborso oneri ristrutturazione forte e borgo di Bard 2.089 2.2002. Rimborso oneri costruzione Telecabina Aosta-Pila 0 2683. Rimborso oneri costruzione Funivia La Palud - Punta Helbronner 25.173 4374. Rimborso oneri accordo Heineken 8.318 8.8945. Rimborso oneri gestione Finbard 154 2376. Rimborso oneri COA 1.424 1.370

7.Rimborso altri oneri sostenuti per conto dell'Amministrazione regionale

400 823

8. Rimborso spese uff icio di Bruxelles 83 799. Rimborso spese uff icio di Parigi 319 29610. Rimborso oneri gestione COUP 2.196 58211. Rimborso oneri gestione NUV 480 55912. Rimborso contributi a fondo perso 1.009 35113. Rimborso IRAP 63 11614. Ricavi delle società commerciali 8.417 7.41615. Rimborsi spese 191 14816. Compensi nostri rappresentanti 139 14717. Incrementi di immobilizzazioni 85 7118. Altri proventi 4.010 4.54919. Sopravvenienze attive 561 7120. Oneri costruzione NUV 1.179 1.129

56.290 29.739Totale

Altri proventi di gestione

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

1. Oneri ristrutturazione forte e borgo di Bard -2.089 -2.2002. Oneri costruzione Telecabina Aosta-Pila -50 -2913. Oneri costruzione Funivia La Palud - Punta Helbronner -25.173 -4374. Oneri accordo Heineken -8.318 -8.8945. Oneri gestione Finbard -154 -2376. Oneri COA -641 -6317. Altri oneri sostenuti per conto dell'Amministrazione regionale -273 -6858. Spese uff icio di Bruxelles -102 -1039. Spese uff icio di Parigi -302 -27310. Oneri gestione COUP -2.196 -58211. Oneri gestione NUV -480 -55912. Contributi a fondo perso -1.009 -35113. IRAP di competenza fondi -63 -11614. Oneri f iscali L.R. -1.044 -97715. Altri oneri -588 -51216. Abbuoni e sconti passivi 0 017. Sopravvenienze passive -176 -14218. Rimborso oneri costruzione NUV -1.179 -1.129

-43.837 -18.118

12.453 11.620Totale altri proventi e oneri di gestione

Altri oneri di gestione

Totale

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162

Sezione 16 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 180

16.1 – Composizione della voce 180 “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”:

Totale Totale

31/12/2012 31/12/20111. Immobili 1.1 Utili da cessione 76 77

1.2 Perdite da cessione 0 02. Altre attività

2.1 Utili da cessione 10 02.2 Perdite da cessione -1 0

Risultato netto 85 77

Voci

Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190

17.1 – Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”:

Totale Totale

31/12/2012 31/12/20111. Imposte correnti 4.040 4.6122. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi -194 13. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio 0 03 bis

103 04. Variazione delle imposte anticipate -482 -2375. Variazione delle imposte differite -246 142

Imposte di competenza dell'esercizio 3.221 4.518

Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/2011

17.2 – Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio:

La tabella di cui sopra riporta diverse colonne in quanto, in riferimento all’IRAP, nell’anno 2012 la

capogruppo e la controllata Aosta Factor hanno applicato l’aliquota ordinaria del 3,73% applicabile per le

banche e gli intermediari finanziari, la controllata Pila S.p.A l’aliquota del 3,28% e Finaosta Iniziative

l’aliquota del 2,98%.

imponibile imposta aliquota imponibile imposta aliquota imponibile imposta aliquota imponibile imposta aliquota imponibile imposta aliquota imponibile imposta aliquota

Imposta sull'utile lordo di esercizio 7.768 2.136 27,50% 1.026 282 27,50% 137 38 27,50% 20.214 754 3,73% 5.446 179 3,28% 138 4 2,98%Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi

-233 -64 -0,82% 0 0 0,00% 0 0 0,00% -188 -7 -0,03% 0 0 0,00% 0 0 0,00%

Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi

3.272 900 11,58% -278 -76 -7,44% 11 3 2,11% 3.211 120 0,59% 0 0 0,00% 0 0 0,00%

Rigiro differenze temporanee deducibili esercizi precedenti

-349 -96 -1,24% -15 -4 -0,41% -11 -3 -2,11% 0 0 0 0

Rigiro differenze temporanee tassabili esercizi precedenti

0 0 0,00% 216 59 5,79% 0 0 0,00% 28 1 0 0

Differenze positive che non si riverseranno negli esercizi

901 248 3,19% -192 -53 -5,14% 73 19 13,89% 2.580 96 0,48% -774 -26 -0,48% 68 2 1,47%

Differenze negative che non si riverseranno negli esercizi

-1.618 -446 -5,74% 167 46 4,48% -5 -1 -1,07% -2.074 -77 -0,38% 186 6 0,11% -1 0 -0,02%

Variazioni imposte correnti esercizi precedenti

0 0 0,00%

Imposte sul reddito d'esercizio ed aliquota fiscale effettiva

2.678 34,47% 254 24,78% 56 40,32% 886 4,38% 160 2,94% 6 4,43%

Finaosta Iniziative

IRAPIRESIRES IRAPIRES IRAP

PilaFinaosta-Aosta Factor Pila Finaosta Iniziative Finaosta-Aosta Factor

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163

Sezione 19 – Conto economico: altre informazioni

19.1 – Composizione analitica degli interessi attivi e delle commissioni attive

BancheEnti

f inanziariClientela Banche

Enti f inanziari

Clientela 31/12/2012 31/12/2011

1. Leasing f inanziario- beni immobili- beni mobili- beni strumentali- beni immateriali

2. Factoring- su crediti correnti 12 451 3.953 0 119 2.138 6.673 5.041- su crediti futuri 393 63 457 459- su crediti acquistati a titoli definitivo- su crediti acquistati al di sotto del valore originario- per altri f inanziamenti 533 185 791 747

3. Credito al consumo- prestiti personali- prestiti f inalizzati- cessione del quinto

4. Garanzie e impegni- di natura commerciale- di natura f inanziaria

Totale 12 451 4.879 0 119 2.386 7.920 6.247

Totale Totale

Voci / Controparte

Interessi attivi Commissioni attive

Sezione 22 – Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi – Voce 210

22.1 – Composizione della voce 210 “Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi”:

importo1. Aosta Factor S.p.A. 3412. Pila S.p.A. 188

Totale 529

Denomnazione imprese

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164

PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI

Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività svolta

B. FACTORING E CESSIONE DI CREDITI

B.1 – Valore lordo e valore di bilancio

B.1.1 Operazioni di factoring

Valore lordo

Rettif iche di valore

Valore netto

Valore lordo

Rettif iche di valore

Valore netto

1. Attività in bonis- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo):

- cessioni di crediti futuri 8.907 122 8.785 11.098 157 10.941- altre 94.428 685 93.743 112.184 1.096 111.088

- esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto) 19.049 36 19.013 20.562 45 20.5172. Attività deteriorate

2.1 Sofferenze- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo):

- cessioni di crediti futuri 4.491 3.612 879 4.491 2.754 1.737- altre 2.083 1.728 355 2.373 1.826 547

- esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto):- acquisti al di sotto del valore nominale- altre2.2 Incagli

- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo):- cessioni di crediti futuri- altre 2.778 2.588 190 3.461 2.299 1.163

- esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto):- acquisti al di sotto del valore nominale- altre2.3 Esposizioni ristrutturate

- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo):- cessioni di crediti futuri- altre

- esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto):- acquisti al di sotto del valore nominale- altre2.4 Esposizioni scadute

- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo):- cessioni di crediti futuri- altre

- esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto):- acquisti al di sotto del valore nominale- altre 726 15 711

Totale 132.463 8.786 123.677 154.169 8.176 145.993

Totale 31/12/2012 Totale 31/12/2011Voce/Valori

B.2 – Ripartizione per vita residua

B.2.1 – Operazioni di factoring pro-solvendo: anticipi e “monte crediti”:

31/12/2012 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2011- a vista 1.476 7.261 2.139 11.763- f ino a 3 mesi 74.979 79.770 86.108 84.490- oltre 3 mesi f ino a 6 mesi 9.696 333 6.215 11.257- da 6 mesi a 1 anno 3.219 3.014 0 4.037- oltre 1 anno 1.043 682 0 1.370- durata indeterminata 13.539 34.416 47.746 38.971

Totale 103.952 125.477 142.208 151.887

Fasce temporaliAnticipi Montecrediti

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165

B.2.2 – Operazioni di factoring pro-soluto: esposizioni

31/12/2012 31/12/2011- a vista 1.062 67- f ino a 3 mesi 11.898 18.793- oltre 3 mesi f ino a 6 mesi 5.542 636- da 6 mesi a 1 anno 0 250- oltre 1 anno 0 0- durata indeterminata 1.223 771

Totale 19.725 20.517

Fasce temporaliEsposizioni

B.3 – Dinamica delle rettifiche di valore

B.3.1 Operazioni di factoring

Ret

tific

he d

i val

ore

Per

dite

da

cess

ione

Tra

sfer

imen

ti da

altr

o

stat

us

Altr

e va

riazi

oni p

ositi

ve

Rip

rese

di v

alor

e

Util

i da

cess

ione

Tra

sfer

imen

ti ad

altr

o

stat

us

Can

cella

zion

i

Altr

e va

riazi

oni p

ositi

ve

Specif iche su attività deteriorateEsposizioni verso cedenti

- Sofferenze -4.579 -1.373 -176 244 544 -5.340- Incagli -2.299 -339 49 -2.588- Esposizioni ristrutturate- Esposizioni scadute

Esposizioni verso debitori ceduti- Sofferenze- Incagli- Esposizioni ristrutturate- Esposizioni scadute -15 -15

Di portafoglio su altre attività- Esposizioni verso cedenti -1.298 455 -843- Esposizioni verso debitori ceduti

Totale -8.176 -1.727 -176 0 748 0 544 0 -8.786

Rettif iche di valore

finali

Variazioni in diminuzione

VoceRettif iche di valore

iniziali

Variazioni in aumento

B.4 – Altre informazioni

B.4.1 – Turnover dei crediti oggetto di operazioni di factoring

Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011

1. Operazioni pro soluto 97.243 46.057- di cui: acquisti al di sotto del valore nominale

2. Operazioni pro solvendo 538.824 458.880Totale 636.067 504.937

Voci

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166

B.4.3 – Valore nominale dei contratti di acquisizione di crediti futuri

Totale 31/12/2012

Totale 31/12/2011

Flusso dei contratti di acquisto di crediti futuri nell'esercizio 33.618 66.400Ammontare dei crediti in essere alla data di chiusura dell'esercizio 32.979 54.597

Voce

D. GARANZIE RILASCIATE E IMPEGNI

D.1 – Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni

Importo 31/12/2012

Importo 31/12/2011

1) Garanzie rilasciate di natura f inanziariaa) Banche 0 0b) Enti f inanziari 0 0c) Clientela 7.930 10.400

2) Garanzie rilasciate di natura commercialea) Banche 0 0b) Enti f inanziari 0 0c) Clientela 0 0

3) Impegni irrevocabili a erogare fondia) Banche

i) a utilizzo certo 13.341 20.729ii) a utilizzo incerto 0 0

b) Enti f inanziarii) a utilizzo certo 11.955 19.527ii) a utilizzo incerto 0 0

c) Clientelai) a utilizzo certo 68.272 40.871ii) a utilizzo incerto 381 753

4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi6) Altri impegni irrevocabili

Totale 101.879 92.280

Operazioni

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167

E. MERCHANT BANKING

E.1 – Tabella riepilogativa delle partecipazioni di merchant banking

Val

ore

orig

inar

io

Tot

ale

Ret

tific

he d

i

valo

re /

Sva

luta

zion

i

Tot

ale

Rip

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di

valo

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ival

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ioni

Val

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ilanc

io

Val

ore

orig

inar

io

Tot

ale

Ret

tific

he d

i

valo

re /

Sva

luta

zion

i

Tot

ale

Rip

rese

di

valo

re R

ival

utaz

ioni

Val

ore

di b

ilanc

io

1. Partecipazionia) controllate

- banche ed enti f inanziari- altri soggetti

b) controllate congiuntamente- banche ed enti f inanziari- altri soggetti

c) sottoposte a influenza notevole- banche ed enti f inanziari- altri soggetti

2. Altre interessenze (Att. Fin. disp. per la vendita)- banche ed enti f inanziari- altri soggetti 323 4 320 695 290 406

Totale 323 4 320 695 290 406

Totale 31/12/2012 Totale 31/12/2011

Attività f inanziarie disponibili per la vendita

E.3 – Variazioni annue delle partecipazioni di merchant banking:

A. Esistenze iniziali 406B. Aumenti 0

B1. AcquistiB2. Riprese di valoreB3. Altre variazioni

C. Diminuzioni 0C1. Vendite -86C2. Rettif iche di valoreC3. Altre variazioni

D. Rimanenze finali 320

E.4 – Attività e passività finanziarie verso società partecipate per merchant banking

Il gruppo non ha partecipazioni per merchant banking in società controllate, controllate congiuntamente o

sottoposte a influenza notevole.

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168

H. OPERATIVITA’ CON FONDI DI TERZI

H.1 – Natura dei fondi e forme di impiego

1. Attività in bonis- leasing finanziario 13.542 12.999- factoring- altri f inanziamenti 738.980 675.521 715.899 656.828

di cui: per escussione di garanzie e impegni- partecipazioni 651.626 637.005

di cui: per merchant banking- garanzie e impegni 40.531 38.868 47.563 40.325

2. Attività deteriorate2.1 Sofferenze- leasing finanziario 0 0- factoring- altri f inanziamenti 14.044 8.462 12.035 6.774

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni 6 62.2 Incagli- leasing finanziario- factoring- altri f inanziamenti 12.910 12.781 10.390 9.737

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni 256 2562.3 Esposizioni ristrutturate- leasing finanziario- factoring- altri f inanziamenti

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni2.4 Esposizioni scadute- leasing finanziario- factoring- altri f inanziamenti 957 873 189 159

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni

Totale 1.472.852 736.767 1.436.080 713.824

Totale 31/12/2011Fondi pubblici

di cui: a rischio proprio

Voci/Fondi

Totale 31/12/2012Fondi pubblici

di cui: a rischio proprio

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169

H.2 – Valori lordi e netti delle attività a rischio proprio

Valore lordoRettif iche di

valoreValore netto

1. Attività in bonis- leasing finanziario- factoring- altri f inanziamenti 675.521 2.133 673.387

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni 38.868 38.868- partecipazioni

di cui: per merchant banking2. Attività deteriorate

2.1 Sofferenze- leasing finanziario- factoring- altri f inanziamenti 8.462 4.524 3.937

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni 6 62.2 Incagli- leasing finanziario- factoring- altri f inanziamenti 12.781 3.627 9.153

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni 256 2562.3 Esposizioni ristrutturate- leasing finanziario- factoring- altri f inanziamenti

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni2.4 Esposizioni scadute- leasing finanziario- factoring- altri f inanziamenti 873 0 873

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni

Totale 736.765 10.285 726.481

VoceFondi pubblici

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170

H.3 – Altre informazioni

H.3.1 – Attività a valere su fondi di terzi

H.3.1.1 – Partecipazioni

Denominazione impreseV

alor

e di

bila

ncio

Quo

ta d

i par

teci

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one

%

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bilit

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Sede

Tot

ale

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Tot

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ltim

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zio

Quo

tazi

one

(Si/N

o)

C.V.A. S.p.A. 417.481 100,00% 100,00% Chatillon 1.243.272 233.714 948.083 70.574 NoCompl. Ospedaliero U.Parini S.r.l. 907 100,00% 100,00% Aosta 2.959 3.463 907 0 NoNuova Università Valdostana S.r.l. 893 100,00% 100,00% Aosta 2.456 2.582 893 0 NoStruttura Valle d'Aosta S.r.l.* 80.267 100,00% 100,00% Aosta 92.535 3.770 70.180 -3.259 NoAutoporto Valle d'Aosta S.p.A. 36.640 98,00% 98,00% Pollein 42.449 2.486 38.015 10 NoCervino S.p.A. 43.062 92,16% 92,16% Valtournenche 83.662 18.793 54.617 1.232 NoProgetto Formazione S.c.r.l.* 1.421 91,77% 91,77% Pollein 11.018 1.634 1.747 14 NoCMBF S.p.A. 19.654 91,52% 91,52% Courmayeur 51.799 9.896 20.135 -854 NoMONTEROSA S.p.A. 9.732 85,67% 85,67% Gressoney L. T. 89.757 12.237 10.058 -1.314 NoFunivie Piccolo S. Bernardo S.p.A. 6.466 63,63% 63,63% La Thuile 19.718 7.969 11.203 2 NoFunivie Gran Paradiso S.p.A. 584 51,00% 51,00% Cogne 6.690 572 410 -651 NoS.A.G.I.T. S.p.A. 157 51,00% 51,00% Gressoney St. Jean 1.113 529 137 -500 NoS.I.T.I.B S.p.A. 505 51,00% 51,00% Brusson 1.543 380 599 -269 NoGrand Saint Bernard S.p.A. 580 50,99% 50,99% St.Rhemy en Bosses 3.204 480 926 -317 NoFunivie di Champorcher S.p.A. 787 50,88% 50,88% Champorcher 6.049 538 1.105 -418 NoChamois Impianti S.p.A. 767 50,42% 50,42% Chamois 4.220 599 966 -367 NoServizi Previdenziali VDA S.p.A. 52 50,00% 50,00% Aosta 1.391 621 135 5 NoS.I.R.T. S.p.A. 947 49,00% 49,00% Torgnon 15.290 1.531 2.936 24 NoSIMA S.p.A. 10.484 49,00% 49,00% Pollein 44.089 3.317 22.065 -150 NoS.I.T. Saint Barthelemy S.r.l. 8 39,56% 39,56% Nus 72 83 44 -3 NoSISKI S.r.l. 509 33,79% 33,79% Saint Christophe 3.428 6.057 1.584 95 NoGE.CA. S.r.l. 61 30,00% 30,00% Pollein 400 526 252 -43 NoVerres S.p.A. in liquidazione 0 27,35% 27,35% Verres 10.722 18.604 1.288 4.712 NoPila S.p.A. 1.724 23,53% 23,53% Gressan 34.608 7.802 13.614 395 NoISECO S.p.A. 21 20,00% 20,00% Saint Marcel 5.979 5.863 2.323 472 NoFunivie Monte Bianco S.p.A. 39 15,18% 15,18% Courmayeur 12.665 2.368 1.406 28 NoD.T.Valgrisenche s.r.l. 2 3,56% 3,56% Valgrisenche 100 203 60 0 No

Totale 633.750

I dati di bilancio sopra riportati si riferiscono all’esercizio chiuso nel corso del 2012, ad eccezione delle società Struttura

Valle d’Aosta S.r.l. e Progetto Formazione S.c.r.l. per le quali l’ultimo bilancio disponibile è relativo al 2011.

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171

H.3.1.2 – Crediti verso la clientela

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate1. Leasing f inanziario 13.542 0 12.999 0

- di cui: senza opzione finale d'acquisto2. Factoring

- pro-solvendo- pro soluto

3. Credito al consumo (incluse carte revolving )4. Carte di credito5. Altri f inanziamenti 63.459 5.797 59.071 5.944

- di cui: da escussione di garanzie e impegni6. Titoli di debito

- titoli strutturati- altri titoli di debito 1.080 1.080

7. Altre attivitàTotale valore di bilancio 77.001 6.877 72.070 7.024

ComposizioneTotale Totale

31/12/2012 31/12/2011

Nella tabella sopra riportata sono esposti i finanziamenti effettuati sotto forma di mutui, leasing e prestito obbligazionari

per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale e nei fondi di rotazione di cui alle ll.rr. n. 46/1985, n.

22/1998, n. 9/2003, n. 11/2002, n. 52/2009 e al DOCUP Obiettivo 2.

H.3.1.3 – Attività materiali

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value o rivalutate

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value o rivalutate

1. Attività ad uso funzionale1.1 di proprietàa) terrenib) fabbricati 3.214 2.242c) mobili 3.575d) strumentalie) altri1.2 acquistate in leasing finanziarioa) terrenib) fabbricatic) mobilid) strumentalie) altri

Totale 1 6.789 0 2.242 02. Attività riferibili al leasing finanziario

2.1 beni inoptati2.2 beni ritirati a seguito di risoluzione2.3 altri beni 13.542 12.999

Totale 2 13.542 0 12.999 03. Attività detenute a scopo di investimento

- di cui: concesse in leasing operativoTotale 3 0 0 0 0

Totale (1+2+3) 20.331 0 15.241 0Totale (attività al costo e rivalutate) 20.331 15.241

Voci / Valutazione

Totale Totale31/12/2012 31/12/2011

Nella tabella sopra riportata sono esposti i valori relativi ai cespiti acquisiti per conto dell’Amministrazione regionale,

utilizzati direttamente o concessi in locazione ed in leasing.

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172

H.3.2 – Fondi di terzi

SaldI al 31-12-2011 Variazioni in aumento Variazione in diminuzione

Norma di riferimentoFondo di dotazione

Incrementi / decrementi

esercizi precedenti

Stanziamenti dell'esercizio

Trasferimenti da

altri fondi

Incrementi/ decrementi

maturati nell'esercizio

Trasferimenti ad altri fondi

Prelievi esercizio e pagamenti effettuati per conto

RAVA

Contributi erogati

nell'esercizio (**)

Rimborsi gestione strutture

Consulenze e servizi

vari addebitati

Costi di costruzione, di ristrutturazione

e acquisto attrezzature

addebitati

Commissioni addebitate

SaldI al 31-12-2012

L.R. 101/1982 0 3.069.189 58.605 1.000.000 30.115 2.097.679L.R. 33/1973 102.100.847 57.090.874 2.558.151 2.572.088 330.000 425.903 2.711.771 160.854.286L.R. 76/1984 251.789.084 84.440.183 6.233.714 4.496.832 337.966.149L.R. 43/1996 28.275.202 462.020 438.635 391.803 28.784.054L.R. 33/1993 774.685 9.230 10.453 5.664 788.704L.R. 19/2001 161.332.361 0 1.670.861 2.710.210 160.293.012L.R. 6/2003 46.430.146 667.506 4.150.000 459.347 701.436 51.005.564L.R. 6/2003 (1) 807.537 5.711 600.000 9.177 207.050 5.600 1.209.776L.R. 7/2004 2.200.000 130.906 23.489 1.320.000 25.452 1.008.943L.R. 29/2006 1.850.000 28.602 25.709 20.128 1.884.184L.R. 17/2007 1.950.000 106.737 22.552 1.500.000 5.153 574.135L.R. 11/2010 200.000 22 1.465 255 201.232Tot gestioni a rischio diretto 597.709.863 146.010.981 3.158.151 4.150.000 11.526.095 4.150.000 425.903 207.050 0 0 0 11.104.419 746.667.718

LL.RR. 7/2006 art. 5, 86/92, 88/85, 76/94, 38/98 e 4/05 (*) 703.097.425 101.836.577 11.057.587 29.217.069 23.330.706 14.783.276 1.014.387 13.986.079 34.425.159 4.966.935 752.702.116L.R. 46/1985(*) 19.072.263 11.462.919 126.280 440.044 30.221.418L.R. 62/1993 (*) 0 3.961 87 10 4.038L.R. 22/1998 (*) 15.867 133.493 4.511 335 153.536L.R. 84/1993(*) 30.865.563 5.097.092 1.320.844 983.457 2.876.409 0 35.390.547L.R. 9/2003 (*) 42.375 2.399 294 0 45.068DOCUP Ob.2 (*) 1.017.374 89.042 19.729 0 1.126.146L.R. 11/2002 (*) 114.450 0 274 1.604 113.120D.G.R. 2121/2009 ( *) 1.136.378 6.341 12.322 49.350 3.000 1.102.691L.R. 52/2009 ( *) 836.900 4.946 400.000 6.865 270.000 7.050 971.661L.R. 52/2009 ( *)(1) 81.973 1.481 100.000 270.000 852 157.866 2.150 294.290Totale gestioni senza rischio 756.280.569 118.638.252 12.878.431 270.000 30.371.740 270.000 23.330.706 17.866.902 1.014.387 13.986.079 34.425.159 5.421.129 822.124.631TOTALE 1.353.990.432 264.649.234 16.036.582 4.420.000 41.897.835 4.420.000 23.756.609 18.073.952 1.014.387 13.986.079 34.425.159 16.525.548 1.568.792.349(*): Il rischio sulle operazioni in essere grava sull'Amministrazione regionale(**): Trattasi di contributi a fondo perduto erogati sulla base di disposizioni dell'Amministrazione regionale.(1): Contributi

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L. ALTRE ATTIVITA’

Le altre attività svolte sono quelle relative alle attività tipiche delle società non finanziarie incluse nel bilancio

consolidato:

- Pila S.p.A. – gestione stazione invernale alpina;

- Finaosta Iniziative s.r.l. – gestione immobile sede delle società finanziarie del gruppo.

Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

3.1 Rischio di credito

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali

Il rischio di credito è un rischio tipico dell’attività di intermediazione creditizia, può essere considerato il

principale rischio a cui Finaosta S.p.A. è esposta, tenuto conto che l’erogazione del credito costituisce la principale

attività di business esercitata dalla società.

La mission aziendale è quella di contribuire a promuovere lo sviluppo economico, sociale e territoriale della Valle

d’Aosta. Finaosta S.p.A., infatti, come indicato nello Statuto, promuove e compie attività o pone in essere

interventi che, seguendo le linee guida di una politica di programmazione regionale ed in armonia con le direttive

da quest’ultima emanate, sono tesi a favorire lo sviluppo socio-economico del territorio regionale.

L’attività istituzionale è svolta con l’obiettivo di mantenimento della solidità patrimoniale seguendo una logica di

sana e prudente gestione aziendale.

Con riferimento alle informazioni quantitative dettagliate nel presente bilancio, Finaosta S.p.A. attua gli interventi

previsti dagli articoli 5 (oggetto sociale) e 6 dello Statuto (modalità e limiti) attraverso la Gestione Ordinaria,

utilizzando mezzi propri, o tramite risorse di terzi (Regione Autonoma Valle d’Aosta) con i Fondi di rotazione

regolati da specifiche Leggi Regionali.

L’esposizione verso il rischio di credito è completamente a carico di Finaosta S.p.A. nella Gestione Ordinaria e nei

Fondi di Rotazione a Rischio, mentre è assente per la Gestione Speciale e i Fondi di rotazione a carico della

Regione Autonoma Valle d'Aosta; questi ultimi non rientrano nel perimetro del bilancio.

Il dimensionamento e la composizione del portafoglio crediti riflettono le necessità finanziarie di due specifici

segmenti di clientela: le famiglie e l'imprenditoria di piccola e media dimensione; la localizzazione dei crediti per

finanziamenti, vista la natura istituzionale di Finaosta S.p.A., è prevalentemente la Valle d'Aosta.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

Relativamente alla Società Finaosta la politica di gestione del rischio di credito è così strutturata:

a) Principali fattori del rischio di credito

Il rischio di credito è generato principalmente nello svolgimento dell'attività tradizionale di intermediazione

creditizia; Finaosta S.p.A. è, infatti, esposta al rischio che i crediti erogati non vengano rimborsati dai prenditori

alla scadenza e debbano essere parzialmente o integralmente svalutati.

b) Sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio adottati e le strutture organizzative preposte

Il processo di gestione del rischio in esame è ispirato al principio di separatezza tra le attività proprie del processo

istruttorio rispetto a quelle di gestione / monitoraggio dei crediti.

L’intero processo del credito è costantemente oggetto di attenzione e sottoposto ad accurate verifiche.

La gestione del rischio credito viene monitorata su tre livelli:

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a) a livello di singola controparte nel momento dell’istruttoria della pratica (attività espletata dai Servizi che

predispongono l’istruttoria);

b) a livello di portafoglio complessivo per quanto riguarda i finanziamenti già erogati (attività a cura dell’Ufficio

Gestione Rischi);

c) a livello di posizione per i crediti scaduti (attività svolta dalla Direzione Legale e Contenzioso / Direzione

Investimenti e Sistemi).

Le fasi dell'istruttoria fidi (valutazione, concessione, monitoraggio) sono disciplinate nelle varie procedure interne

che sono state riviste nel corso dell'ultimo anno oggetto di costante aggiornamento.

L’istruttoria è disciplinata da procedure organizzative che concernono il controllo formale e di merito della

richiesta di finanziamento, l’inserimento dei dati nel sistema informativo, la raccolta di informazioni (esterne ed

interne) sul richiedente, l’attività di valutazione del merito del credito e delle garanzie presentate, di redazione

della relazione istruttoria, di definizione delle condizioni contrattuali e di delibera dell’agevolazione.

Sulla scorta del quadro informativo che emerge dalle analisi e dai riscontri effettuati e in seguito alla validazione e

all’interpretazione delle informazioni assunte, viene accertata la capacità di rimborso del credito richiesto, in

relazione alle potenzialità economiche e reddituali del richiedente e alla garanzia offerta.

L’analisi può differenziarsi secondo il profilo economico del richiedente, della Legge regionale di riferimento o in

relazione all’appartenenza al settore privato/imprese.

Gli interventi sui Fondi di rotazione sono disciplinati da leggi regionali, da delibere della Giunta regionale e da

apposite convenzioni stipulate con l’Amministrazione regionale.

Tali interventi sono deliberati dall’Amministrazione regionale, che provvede alla valutazione dell’ammissibilità

della spesa, alla determinazione dell’importo del finanziamento, della durata e del tasso di interesse e sono

successivamente soggetti all’istruttoria di Finaosta S.p.A. attività che consiste nella valutazione del merito di

credito del prenditore e delle garanzie collegate.

Ciò implica una rigidità, sia sulla stratificazione del tipo di clienti affidati (per tipologia e per dislocazione

geografica) sia sulle condizioni di tasso applicate, che non è modificabile da scelte di gestione interna.

Gli interventi in Gestione Ordinaria prevedono la presentazione della richiesta direttamente a Finaosta S.p.A., che

effettua l’istruttoria e, ad avvenuta delibera, procede all’erogazione, previa acquisizione delle garanzie e

subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste nella delibera stessa.

Per quanto riguarda gli interventi in Gestione Ordinaria la politica seguita è quella di mantenere i tassi di interesse

in linea con l’azione della società secondo quanto previsto dallo statuto.

Gli interventi sulla Gestione Ordinaria sono di norma erogati a favore di imprese e sono disciplinati dalle norme

contenute nella Legge regionale 07/2006 e nello Statuto nonché in apposite delibere del Consiglio di

Amministrazione, che regolamentano, in armonia con le disposizioni emanate dalla Comunità Europea in materia

di agevolazioni a favore di imprese, i requisiti soggettivi, gli investimenti finanziabili, la percentuale di

finanziabilità, il tasso di interesse.

Nel processo di erogazione le funzioni aziendali si avvalgono di procedure informatiche personalizzate e

sviluppate anche internamente.

La Direzione Legale e Contenzioso interviene sistematicamente nella gestione delle azioni da attuare a seguito dei

ritardi di rata in termini di sollecitazione e/o altre attività mirate a contenere l'esposizione creditizia.

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La procedura organizzativa interna in tema di monitoraggio del credito descrive le attività da svolgere a cura della

Direzione Legale e Contenzioso: sono dettagliati "step procedurali" diversificati a seconda della classificazione del

credito che prevedono anche l'analisi dei bilanci, l'aggiornamento delle visure e delle perizie. L' attività di

revisione degli affidamenti, ossia di aggiornamento dell'istruttoria, è svolta dalla Direzione Investimenti e Sistemi

su nominativi segnalati dalla Direzione Legale e Contenzioso .

Durante l’esercizio 2012 è proseguita da parte dell'Ufficio Gestione Rischi l’attività di elaborazione e

implementazione di un sistema di reporting mensile e trimestrale che, con gradi di analiticità differenti, espone

informazioni sulla situazione del portafoglio finanziamenti offrendo una vista per gestione e settore sull'analisi dei

crediti perfoming e non perfoming, sul grado di copertura del fondo svalutazione, oltre ad un raffronto

andamentale degli stessi.

Le analisi effettuate permettono di valutare l'esposizione dello stato di salute del portafoglio crediti anche

nell'ottica di costituire la base per le rilevazioni andamentali di anomalie.

Per il calcolo dell’esposizione netta, è attualmente previsto che il valore del fondo svalutazione analitico sia

aggiornato, complessivamente e ufficialmente, due volte all’anno in corrispondenza delle valutazioni fatte in sede

di redazione del bilancio annuale e semestrale.

La reportistica direzionale monitora, dunque, le politiche di copertura dei crediti ed ha, inoltre, il compito di

presentare all’Alta Direzione l’andamento degli indicatori sintetici di rischio (indicatori di early warning) per una

migliore e tempestiva predisposizione di piani d’azione necessari a mitigare od evitare i fattori di rischio.

La reportistica prodotta è oggetto di condivisione mensile con la Direzione Generale e trimestrale con il Consiglio

di Amministrazione.

Per quanto riguarda la società Aosta Factor la gestione del rischio di credito si propone di assicurare che le attività

di analisi, valutazione e concessione degli affidamenti garantiscano un continuo miglioramento della qualità degli

impieghi. L’attività di factoring ha peraltro alcune specificità che incidono sui relativi fattori di rischio: la presenza

di più soggetti (cedente e debitore ceduto) e la cessione a favore del factor del credito di fornitura intercorrente tra

il cedente ed il debitore ceduto. Tali fattori, da un lato, permettono di contenere il rischio di credito rispetto a

quello della ordinaria attività bancaria e, dall’altro, connotano l’intero processo creditizio che in Aosta Factor

S.p.A. è regolamentato da specifiche procedure operative.

Secondo quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione in occasione della delibera della risk policy, il

principio generale cui si ispira la gestione dell’attività riguarda l’obiettivo di ottimizzazione del rapporto rischio–

rendimento, che deve fare leva più sul contenimento del rischio che sull’ampliamento del rendimento, tenendo

conto del livello attuale e prospettico di capitalizzazione, anche in una prospettiva di medio termine, e

dell’evoluzione congiunturale.

2.1 – Aspetti organizzativi

Il processo creditizio si articola è nelle seguenti fasi:

- politica creditizia;

- valutazione del merito creditizio dei richiedenti il fido;

- concessione del credito;

- controllo andamentale dei crediti;

- gestione dei crediti non perfoming;

- misurazione e controllo dei rischi creditizi.

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La politica creditizia nell'attività di erogazione di mutui è, per la maggior parte, regolata da Leggi Regionali che

impongono, tra gli altri, la tipologia di controparti, i limiti massimi di importo erogabile, i tassi di interesse da

applicare e la durata del finanziamento.

Le normative regionali sono integrate da disposizioni interne che disciplinano il processo del credito e ne

definiscono le successive fasi di gestione, monitoraggio e controllo.

Il Consiglio di Amministrazione, nell’esercizio della responsabilità attinente l’istituzione di un efficace sistema di

gestione e controllo del rischio di credito, ha:

− deliberato l’attribuzione delle responsabilità alle strutture aziendali coinvolte conferendo specifici poteri

deliberativi al Comitato Esecutivo, al Direttore Generale e ad altre figure aziendali anche con l'obiettivo di

rendere più efficaci ed efficienti i vari processi decisionali;

− individuato e approvato le Politiche di Assunzione dei Rischi, relativamente alle quali provvede ad un

riesame periodico al fine di assicurarne l’efficacia nel tempo;

− approvato le modalità attraverso le quali il rischio di credito è rilevato e valutato;

− deliberato le modalità di calcolo dei requisiti prudenziali e del valore da allocare come capitale interno a

fronte del rischio di credito.

Le "Politiche di Assunzione dei Rischi", periodicamente riviste, descrivono gli indicatori di rilevanza utili

all’individuazione di anomalie, monitorati costantemente dall'Ufficio Gestione Rischi. Nell’elaborazione delle

politiche creditizie è stata posta particolare attenzione al mantenimento di un adeguato profilo di rischio /

rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con le regole definite dall'Alta Direzione e approvate dal Consiglio

di Amministrazione. In ottemperanza alla normativa di Basilea 2, le Politiche di Assunzione dei Rischi citate

comprendono anche la definizione delle soglie di risk appetite e il monitoraggio dei coefficienti patrimoniali (Tier

1 Ratio e Total Capital Ratio).

Un controllo sul corretto esercizio dei poteri deliberativi è realizzato dalle funzioni di controllo di secondo e terzo

livello nell’ambito delle rispettive verifiche periodiche.

2.2 – Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Nell'espletamento dell'attività istituzionale di erogazione mutui, Finaosta S.p.A. di norma acquisisce garanzie reali

(ipoteche). Al fine di tutelare maggiormente l’assunzione dei rischi, ove ritenuto necessario, come disciplinato

nelle procedure interne, acquisisce garanzie personali (fideiussioni).

Si sottolinea che relativamente alla quantificazione del capitale interno da allocare a fronte del rischio credito,

Finaosta S.p.A. non utilizza strumenti di Credit Risk Mitigation a fini prudenziali e, pertanto, non beneficia di

riduzioni in termini di ponderazioni differenti nell'attribuzione delle esposizioni nelle varie classi di attività

(portafogli regolamentari).

Procedure seguite e metodologie utilizzate nella gestione e nel controllo delle attività deteriorate: le definizioni

delle categorie di rischio utilizzate da Finaosta S.p.A. corrispondono a quelle prescritte ai fini di vigilanza e

redazione del bilancio integrate con disposizioni interne che fissano i criteri e le regole per il passaggio dei crediti

nell'ambito delle diverse categorie di rischio.

In particolare, le esposizioni deteriorate sono articolate nelle seguenti classi di rischio:

− esposizioni in sofferenza, rappresentate dalla totalità delle esposizioni in essere con soggetti in stato di

insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili a prescindere dalle garanzie che le assistono e/o dalle

eventuali previsioni di perdita;

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− esposizioni incagliate, rappresentate dalle totalità delle esposizioni nei confronti dei debitori che vengono a

trovarsi in temporanea situazione di obiettiva difficoltà che si prevede possa essere rimossa in congruo periodo

di tempo;

− esposizioni ristrutturate, rappresentate da quelle esposizioni per le quali, a causa di un deterioramento dei

requisiti economico finanziari del debitore, si acconsente a modifiche delle originarie clausole contrattuali che

comportano una perdita;

− esposizioni scadute e/o sconfinanti, rappresentate dalle esposizioni insolute e/o sconfinanti in via continuativa

secondo parametri di importo e di durata fissati dalle vigenti disposizioni di vigilanza.

La gestione dei crediti problematici è presidiata dalla Direzione Legale e Contenzione e disciplinata nella

procedura “ Monitoraggio del credito” che descrive le attività da espletare per il monitoraggio dei crediti con la

finalità di assumere le iniziative o gli interventi necessari per ricondurre i crediti alla normalità ovvero il recupero

degli stessi in presenza di situazioni che impediscano la prosecuzione del rapporto, le valutazione degli stessi e i

flussi informativi che periodicamente vengono prodotti. La classificazione delle attività deteriorate avviene sulla

base di un processo continuo che, a partire dalla concessione iniziale del finanziamento, si esplica in attività di

monitoraggio tese alla pronta individuazione di eventuali anomalie.

Il monitoraggio è avviato su posizione creditoria a partire dal giorno in cui la procedura informatica segnala un

ritardo da 61 a 90 giorni; la procedura consente, dunque, di intercettare tali posizioni già durante la prima fase di

sconfino. La presa in carico delle posizioni avviene giornalmente, le posizioni segnalate vengono, così, inserite

nella “Gestione del Contenzioso”.

Si sottolinea, tuttavia, che l’inserimento delle posizioni creditorie tra i crediti problematici può essere effettuato

dalla Direzione Legale e Contenzioso indipendentemente dal ritardo, ad esempio, utilizzando quotidianamente

informazioni presenti nel flusso di ritorno della Centrale Rischi che almeno semestralmente sono oggetto di

completa analisi tramite supporto del Servizio Gestione Rischi.

La presa in carico delle posizioni avviene giornalmente, le fasi del monitoraggio consistono in azioni di sollecito al

pagamento, redazione di scheda informativa, aggiornamento dell'istruttoria (attività svolta dalla Direzione

Istruttorie e Sistemi, su richiesta della Direzione Legale e Contenzioso, per le pratiche che per la prima volta

registrano codice di stato pari a 400) e valutazione di proposta di passaggio di stato ad incaglio / sofferenza

(delibera a carico della Direzione Generale).

Per quanto concerne i crediti in sofferenza, incagliati, ristrutturati e scaduti viene effettuato un monitoraggio di

tipo andamentale finalizzato a:

− verificare la reversibilità o meno dello stato di difficoltà economico-finanziaria delle controparti;

− valutare i piani di rientro presentati dai debitori con riferimento alle relative capacità di rimborso nei previsti

dai piani stessi;

− esaminare l'esito delle iniziative assunte per normalizzare / recuperare i crediti stessi;

− determinare le relative previsioni di perdita in modo analitico per gli scaduti da oltre 180 giorni, ed in modo

forfettario per i crediti in bonis e scaduti da meno di 180 giorni.

Il ripristino in bonis delle posizioni scadute ed incagliate avviene in automatico con il versamento delle rate

arretrate, mentre per le posizioni in sofferenza con specifica delibera della Direzione Generale su proposta della

Direzione Legale e Contenzioso.

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In particolare, al fine di ottimizzarne il presidio sulle pratiche con stato incaglio maggiore a 400, la Direzione

Legale e Contezioso si avvale di specifiche unità organizzative facenti capo alla Direzione Istruttorie e

Investimenti per l’aggiornamento istruttorio e di perizia, tali attività sono formalizzate nella procedura “Gestione

attività di reporting” e “Valutazione, accertamento e controllo dei requisiti tecnici”; si evidenzia che

l'aggiornamento dell’istruttoria ha validità 12 mesi per le imprese e 24 mesi per i privati.

La valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore avviene analiticamente, per singola posizione,

assicurando adeguati livelli di copertura delle perdite previste, con cadenza semestrale in occasione della redazione

del bilancio annuale e semestrale.

La risoluzione da parte delle controparti dello stato di difficoltà è il fattore determinante per il ripristino delle

posizioni “in bonis”; tale evento è sostanzialmente concentrato nelle relazioni con “crediti scaduti e/o sconfinanti

in via continuativa” ed in quelle in “incaglio”.

In base a quanto dettagliato nella procedura "Monitoraggio del Credito", i crediti, a fini gestionali e di

monitoraggio, sono internamente classificati con le seguenti codifiche (codici di stato):

Bilancio In bonis Scaduti non deteriorati Scaduti deteriorati Incagli Ristrutturati Sofferenze Estinti contabilmente Passaggi a

perdite Chiuse

Codice stato

100 200 250 290 300 400 500 550 560 900 700 750 800 999

Giorni di scaduto

In bonis Entro

60

Da 61 a 90

Da 91 a 360 scad <5% esp.

Da 91 a 180 ≥5%

esp.

Da 181 a 270 ≥5%

esp.

Da 361 a 540

Da 540

Incagli Manuali

Ristrutturati Sofferenze Credito estinto

contabilmente con evidenza di perdita

Passaggi a perdite

Estinte nel mese

La Direzione Legale e Contenzioso avvia il monitoraggio delle posizioni creditorie a partire dal giorno in cui la

procedura automatizzata segnala un credito in ritardo da 61 fino a 90 giorni.

I crediti ai quali è stato attribuito stato incaglio compreso tra 400 e 700 sono assoggettati a valutazione analitica.

Per quanto riguarda l’entità degli accantonamenti, esiste una formale policy che indica, a seconda della tipologia di

mutuo (ipotecario e chirografario), i criteri cui attenersi nella determinazione dei dubbi esiti. L’ammontare dei

singoli accantonamenti è proposto dalla Direzione Legale e Contenzioso e deliberato dal Consiglio di

Amministrazione.

Politiche di ammortamento

La procedura "Monitoraggio del credito" disciplina l'iter da seguire in caso di estinzioni di posizioni con evidenza

di una perdita e di transazioni con il cliente. In particolare, l'attività è curata dalla Direzione Legale e Contenzioso

che all'atto di ricevimento di una proposta di transazione redige una scheda informativa da sottoporre alla

Direzione Generale che ha facoltà di delibera nell'ipotesi in cui il valore della transazione e la gestione di

riferimento rientrino nei poteri di firma propri della Direzione stessa, diversamente deve rimettere al Consiglio di

Amministrazione la delibera.

Nell’esercizio chiuso al 31.12.2012 è stata passata a perdita 1 pratica per un importo pari a circa 6.000 euro, che

non è stata oggetto di transazione con clientela.

In virtù delle complesse problematiche connesse alla gestione dei crediti anomali e delle potenziali ricadute di

natura finanziaria ed economica, i vertici aziendali e lo stesso Consiglio di Amministrazione vengono

regolarmente informati sulla materia.

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Relativamente alla società Aosta Factor la politica di gestione del rischio di credito è così strutturata:

2.1 – Aspetti organizzativi

L’assunzione del rischio di credito è disciplinata dalle politiche deliberate annualmente dal Consiglio di

Amministrazione ed è regolata da procedure interne che definiscono le attività di gestione, misurazione e controllo

e identificano le unità organizzative responsabili delle stesse.

Con riferimento al 2012, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato le seguenti linee guida in materia di

composizione e dimensione del portafoglio impieghi:

− In osservanza alla normativa di Vigilanza sulla concentrazione dei rischi – che dal 1 gennaio 2012 fissa nel

25% (ex 40%) del patrimonio di vigilanza il livello massimo dei grandi rischi individuali o di gruppo – il

fondamentale ed incontrovertibile limite è rappresentato dalla direttiva di Banca d’Italia pro tempore vigente,

che si intende quindi integralmente richiamata. Fermo quanto precede , e nel rispetto dei limiti di rischio

considerati, viene confermata la possibilità di superare tale plafond, esclusivamente nelle tipologie di

affidamento che prevedano la ponderazione del rischio sui debitori ceduti, adeguatamente frazionati, se

soddisfatti i requisiti operativi volti ad assicurare che il recupero delle esposizioni creditizie dipenda dai

pagamenti effettuati dai debitori ceduti piuttosto che dalla solvibilità dei cedenti; in tali casi il limite massimo

assoluto per ciascun cedente ( singole aziende o gruppi) potrà essere pari al 60% del patrimonio netto della

Società, con un valore assoluto fissato a € 15.000.000 (importo a sua volta basato sull’ipotesi prudenziale del

Patrimonio di Vigilanza). Eventuali eccezioni, per gruppi o singoli cedenti, dovranno essere motivate

esclusivamente dal riconosciuto standing dei nominativi e solo dopo approfondita analisi del loro merito di

credito e/o del rating qualora convenuto. Analogo limite è fissato per i debitori ceduti (singole aziende o

gruppi), ancorchè eventualmente ponderati sul cedente, esclusivamente nei rapporti pro solvendo e pro soluto

“mitigato” (che non abbia superato il test per la derecognition), per la determinazione dei “grandi rischi

individuali” ai sensi della normativa di Vigilanza pro tempore vigente;

− Con riferimento al settore merceologico non si ritiene necessaria l’esclusione a priori di aziende operanti in

determinati settori, ma è altresì evidente che il protrarsi, ed in alcuni casi l’aggravarsi, della crisi economica

impongono una valutazione approfondita e il più possibile circostanziata della situazione economica e

patrimoniale delle imprese maggiormente esposte. Criteri prudenziali devono essere tenuti in debita

considerazione soprattutto per quanto concerne le aziende che svolgono la loro attività in settori quali

l’edilizia, il tessile/abbigliamento e l’automotive; quest’ultimo inteso nel senso più ampio, comprendendo tutto

l’indotto, diretto e indiretto. E’ evidente che l’area geografica di primario interessa per la nostra società è

anche quella maggiormente soggetta ai contraccolpi legati all’andamento e alle scelte strategiche e finanziarie

operate da primario gruppo automobilistico italiano. Tendenzialmente non graditi sono interventi nel comparto

del direct marketing (che si traducono in pratica in pagamenti anticipati a fronte di vendite rateali). Eventuali

eccezioni dovranno tenere in conto il consolidamento dell’iniziativa, nonché l’immagine e la serietà del

cedente e/o lo standing complessivo del gruppo di appartenenza.

− Consistenza del cedente. Fermi i limiti assoluti già individuati, l’importo deliberato deve essere congruo

rispetto agli aspetti dimensionali e patrimoniali del soggetto, considerate anche la natura e la consistenza di

eventuali garanzie accessorie. Inoltre, ove disponibile, dovrà essere tenuto nel debito conto il rating attribuito

al nominativo dalle agenzie accreditate ai sensi della normativa “Basilea 2”;

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− Valutazione dell’andamento reddituale. Pur confermando rilievo sull’andamento economico, storico e

prospettico, le valutazioni poste in atto nel 2012 non possono non tenere conto dei riverberi della crisi attesi sui

bilanci 2011. Si conferma che, in presenza degli ultimi due esercizi consecutivi e completi in perdita (se questa

supera il 2% del fatturato), ove gli effetti delle perdite sul patrimonio aziendale siano, cumulate fra loro,

superiori al 10 % dello stesso, la proposta deve esplicitare le motivazioni analitiche per le quali si ritiene

comunque proponibile il rapporto, ma in tale valutazione si terrà debito conto della particolarità del biennio

2010-2011;

− Tipologia di rapporto. L’indicazione strategica è orientata a privilegiare i rapporti di factoring a contenuto più

tipico (cessione di crediti notificati nei confronti di pluralità di nominativi), nella tipologia pro solvendo. Ove

si ritenga di prendere in considerazione approcci diversi per cogliere opportunità commerciali ritenute

interessanti e correlate a volumi consistenti, dovrà essere valutato con adeguata attenzione la rispondenza dei

cedenti (NOFI) e/o dei debitori ceduti (pro soluto). Il ridotto livello di delega già in essere per i rapporti a

contenuto più finanziario (operazioni finanziarie, senza notifica, con notifica ma su debitori infragruppo,

anticipi su ordini / contratti, che non dovranno di norma superare, salvo eccezioni adeguatamente motivate e

correlate sia allo standing del cedente, che ai contenuti della prestazione, il 25 % del contratto stesso) e, seppur

in misura attenuata, per i rapporti di factoring monoceduto, esprime la volontà di valutare con particolare

attenzione e collegialità tali tipologie di rapporto. L’aspetto oggettivo deve peraltro essere abbinato a quello

soggettivo, selezionando quindi lo standing del cedente in presenza di rapporti oggettivamente più rischiosi ed

enfatizzando invece la componente rapporto tipico / rispondenza dei debitori ceduti in presenza di cedenti a

minor capitalizzazione e/o di recente avvio. Da valutare bene, inoltre, la natura del credito (soprattutto in

termini di contestabilità), la tipologia dei debitori (oltre alla rispondenza, la disponibilità alla collaborazione in

termini di controllo del credito ceduto e/o di riconoscimenti), la durata attesa (di norma entro i 180 giorni,

salvo degli EE.PP. “fuori Valle” ed in particolare delle A.S.L.), e le modalità di incasso, ove diverse dallo

standard (bonifico bancario).

− Localizzazione clientela. Premesso che la Società intende operare prioritariamente in Valle d’Aosta, nelle zone

limitrofe e comunque nel Nord Ovest, eventuali eccezioni devono essere motivate da una logica di “factoring

indiretto” (debitori ceduti valdostani o limitrofi) o da considerazioni di opportunità, supportate da adeguati

riscontri economici (rapporti di dimensione medio grande, tali da giustificare i più complessi aspetti logistici) e

da tutelanti valutazioni di rischio o, in ultima analisi, dalla tipologia operativa “pool passivi”, per i quali la

localizzazione della clientela è sostanzialmente priva di rilievo pratico.

− Aspetti economici. La valutazione deve essere fatta sia in relazione alla complessità gestionale sia, soprattutto,

nell’ottica di obiettivi espressi in termini di rischio/rendimento. In base al principio generale stabilito al punto

precedente, l’ottimizzazione del profilo rischio-rendimento deve fare leva più sul contenimento del rischio che

sull’ampliamento del rendimento. La valutazione del margine di contribuzione atteso dal rapporto si conferma

uno degli aspetti di rilievo dell’istruttoria, con margini unitari adeguati allo standing del rapporto ed ai volumi

attesisi.

Le linee guida di politica del credito sono riviste e aggiornate almeno su base annuale da parte del Consiglio di

Amministrazione e sono comunicate sia alle Aree Commerciali sia alla Funzione Operativa.

Il Consiglio ha inoltre stabilito obiettivi di allocazione del capitale interno a fronte del rischio di credito e degli altri

rischi di primo e secondo pilastro, definendo gli indicatori di rilevanza utili nell’individuazione di anomalie.

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I poteri di delibera in materia di affidamenti sono stati attribuiti dal Consiglio di Amministrazione al Comitato

Esecutivo, a Presidente e Direttore Generale e ad alcune funzioni aziendali, secondo il principio della firma

congiunta e della separatezza tra attività istruttorie e attività di gestione e monitoraggio dei crediti.

Il controllo sul rispetto dei limiti stabiliti dalle politiche del credito e dalle procedure è affidato agli organi di

controllo di secondo e di terzo livello (Risk Controller e Internal Auditing), nell’ambito delle rispettive verifiche

periodiche, i cui esiti sono portati all’attenzione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale con

periodicità trimestrale.

Procedure specifiche disciplinano le seguenti attività:

- istruttoria, delibera e rinnovo del credito,

- valutazione debitori,

- gestione dei crediti ad andamento anomalo.

Ulteriori procedure normano i diversi profili connessi con le diverse fasi operative di gestione e monitoraggio del

credito. In tutte le procedure sono specificati i controlli di primo e di secondo livello sulle singole attività e sono

indicate le unità organizzative responsabili. Le procedure sono oggetto di continua manutenzione e di

aggiornamento in relazione all’evoluzione delle normative e delle esigenze dell’attività aziendale.

2.2 - Sistemi di gestione, misurazione e controllo

La gestione del rischio credito viene monitorata su tre livelli:

a) a livello di singole controparti (cedente e debitore/i ceduto/i) nel momento dell’istruttoria della pratica (attività di

competenza della Funzione Operativa);

b) a livello di portafoglio complessivo per quanto riguarda i crediti erogati (attività di competenza del Risk

Controller);

c) a livello di posizione per i crediti scaduti (attività di competenza della Funzione Operativa).

In fase di assunzione della delibera, gli organi incaricati verificano innanzitutto la coerenza delle operazioni

proposte con le politiche del credito.

Nella fase di istruttoria viene acquisita tutta la documentazione necessaria per effettuare un’adeguata valutazione

del merito creditizio del potenziale cliente sia per quanto riguarda il profilo patrimoniale sia per quello reddituale.

Vengono inoltre raccolte le informazioni riguardanti i debitori al fine di ottenere la valutazione degli stessi che si

esplicita in una formale delibera sia nei casi di pro soluto che di pro solvendo.

Tutte le informazioni raccolte vengono sempre valutate in relazione al prodotto e servizio che si prevede di

collocare al potenziale cliente. Le Aree Commerciali possono richiedere garanzie a copertura dell’operazione.

In funzione delle politiche di assunzione del rischio di credito, la struttura del fido cedente può prevedere modalità

di erogazione specifiche.

La fase di affidamento cedente viene attivata inizialmente dall’Area Commerciale e successivamente acquisita e

proseguita, nell’ottica della contrapposizione dei ruoli, dall’Ufficio Fidi. Al fine di garantire una omogeneità di

giudizio, tale ufficio si occupa di inserire, riclassificare e commentare i bilanci e le altre informazioni raccolte ed

inoltre, valutando l’intera operazione, proporre eventuali modifiche alla struttura del fido.

Le Aree Commerciali non intervengono in alcun modo nel processo di delibera relativo alla valutazione debitori.

La successiva delibera del fido cedente viene assunta in forma collegiale secondo i livelli di autonomia previsti. In

questa fase possono essere inseriti vincoli gestionali o ulteriori richieste di garanzie.

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Successivamente vengono attivate le fasi di “perfezionamento” ed “attivazione” finalizzate alla preparazione della

modulistica necessaria all’apertura del rapporto, alla raccolta dei documenti di identificazione dei soggetti, al

perfezionamento della cessione dei crediti attraverso lo scambio dei moduli e della corrispondenza con i cedenti ed

eventualmente con i debitori. Quanto sopra avviene nel rispetto delle specifiche normative vigenti.

Al fine di valutare correttamente l’esposizione dell’azienda, sono quindi raccolte ed aggiornate, ove possibile in

modo automatizzato, le informazioni legate alle vicende dei crediti acquisiti nell’ambito delle operazioni di

factoring (situazione dei debitori ceduti, andamento del contenzioso, etc.) ed alla situazione degli obbligati

principali nel caso di “limiti di credito” concessi con acquisizione di garanzie.

Sono inoltre previste azioni di monitoraggio atte ad evidenziare eventuali deterioramenti delle posizioni di rischio

mediante l’utilizzo di alcuni supporti informatici tra i quali il flusso di ritorno della Centrale dei Rischi e il tabulato

dei crediti in essere, suddiviso tra crediti scaduti e crediti a scadere (“aging”). Nel processo di analisi sono prese in

considerazione anche informazioni relative ad eventi esterni che possono incidere sulla determinazione del giudizio

complessivo, quali eventi pregiudizievoli e informazioni dirette.

Qualora si evidenzino situazioni di rischio, vengono messe in atto misure per recuperare il credito. I casi di

inadempienza sono gestiti tramite apposite procedure interne, fino al passaggio in contenzioso.

I rinnovi dei “limiti di credito” cedenti sono normati da procedure interne. Nell’iter di rinnovo si tengono peraltro

in considerazione tutti i dati e gli elementi che derivano dalla sperimentazione del rapporto stesso.

L’attività di gestione ordinaria (ivi comprese le posizioni codificate in”watch-list” e “sorvegliate”) è affidata

all’Ufficio Debitori. L’Ufficio gestisce i crediti scaduti attraverso un apposito applicativo che permette anche

eventuali annotazioni sugli interventi eseguiti. I nominativi oggetto di particolare attenzione sono segnalati in una

apposita “watch list” aziendale che funge da sistema di early warning.

Il rischio di credito è sottoposto a monitoraggio continuo e capillare da parte degli organi preposti come indicato

all’interno delle procedure. Il monitoraggio dà luogo a flussi informativi strutturati e ad eventuali attività di

approfondimento in merito a particolari argomenti di rilievo.

Si evidenzia, inoltre, che per quanto riguarda la nuova regolamentazione prudenziale, ai fini della determinazione

dei requisiti patrimoniali per il rischio credito Aosta Factor S.p.A. ha adottato la metodologia standardizzata. A tal

fine, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di utilizzare i rating esterni pubblicati dall’agenzia di

valutazione del merito di credito (ECAI, External Assessment Credit Institution) FitchRatings, solo per i seguenti

portafogli regolamentari:

- “Esposizioni verso Amministrazioni Centrali e Banche Centrali”,

- “Esposizioni verso o garantite da enti territoriali”,

- “Esposizioni verso o garantite da enti senza scopo di lucro ed enti del settore pubblico”, “Esposizioni verso o

garantite da intermediari vigilati”.

Le valutazioni del merito di credito relative alle esposizioni non sono estese a esposizioni e/o portafogli

comparabili.

Aosta Factor S.p.A. ha inoltre posto in essere un sistema di misurazione del rischio di concentrazione del

portafoglio crediti. Tale rischio è considerato particolarmente rilevante a causa della limitata dimensione operativa

concentrata in un territorio abbastanza circoscritto. Ciò nonostante, la Società riesce a mantenere contenuta la

numerosità delle posizioni configurabili come grandi rischi e a garantire una relativa diversificazione settoriale

della propria clientela. La misurazione del rischio è svolta secondo la metodologia semplificata del Granularity

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Adjustment proposta dalla normativa prudenziale in materia di Processo ICAAP. Su tale base, il rischio di

concentrazione è monitorato trimestralmente dal Risk Controller ai fini della verifica del rispetto dei limiti stabiliti

dal Consiglio di Amministrazione in materia di assorbimento di capitale interno.

2.3 - Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Aosta Factor S.p.A. non si avvale di tecniche di mitigazione del rischio di credito ai sensi della normativa

prudenziale e, pertanto, non beneficia di riduzioni in termini di ponderazioni differenti nell'attribuzione delle

esposizioni alle varie classi di attività (portafogli regolamentari).

Al fine di tutelare maggiormente l’assunzione dei rischi, si acquisiscono peraltro, se ritenuto necessario, garanzie

personali (fideiussioni) o reali. La gestione di tali garanzie è normata da una apposita procedura operativa.

2.4 - Attività finanziarie deteriorate

La classificazione delle attività nelle varie categorie (sofferenze, incagli, ristrutturate, scadute e in bonis) fa

riferimento alla normativa emanata in materia da Banca d'Italia, integrata con disposizioni interne che fissano i

criteri e le regole per il passaggio dei crediti nell'ambito delle diverse categorie di rischio.

L’attività di gestione e coordinamento delle attività finanziarie deteriorate (“incagli” e “sofferenze”) è affidata al

Responsabile della Funzione Operativa, in stretta collaborazione con l’Alta Direzione e con il Servizio Legale (in

outsourcing).

Il Consiglio di Amministrazione riceve, in occasione di ogni riunione mensile, i principali dati relativi alle

posizioni in “contenzioso” (incagli, sofferenze, passaggi a perdita), prodotti dalla Funzione Operativa anche sulla

base dei vari aggiornamenti forniti dal Servizio Legale o dai legali esterni, assumendo le conseguenti decisioni in

merito alle azioni da intraprendere per il recupero del credito, che trovano poi riscontro nelle relazioni periodiche

degli Organi di controllo interno di 2° e 3° livello.

La classificazione è analitica (per singolo debitore) e per classe di rischio (sofferenze, incagli). L’eventuale ritorno

in bonis viene proposto sulla base del ripristino delle normali condizioni di rotazione dei crediti ceduti e del venir

meno del presupposti soggettivi che avevano determinato il passaggio fra le attività deteriorate ed è demandato a

specifica delibera del Consiglio di Amministrazione.

Il definitivo ammortamento delle partite deteriorate viene valutato dal Consiglio di Amministrazione sui

presupposti di effettiva irrecuperabilità e previa verifica dei relativi requisiti civilistici e fiscali. Tale valutazione

viene effettuata di norma alla fine del primo semestre ed alla fine di ciascun esercizio. Negli ultimi due esercizi vi

sono stati passaggi a perdita per Euro 544.526 (media per esercizio Euro 272.213), tutti relativi a partite già in

sofferenza. Non vi sono quindi stati passaggi a perdita relativi a posizioni classificate “in bonis”.

Le posizioni scadute deteriorate e gli incagli oggettivi sono monitorate giornalmente attraverso programmi che

segnalano in via anticipata le situazioni di scaduto che potenzialmente saranno oggetto di segnalazione, dando la

possibilità per un controllo preventivo.

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INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia

Sofferenze IncagliEsposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute

Altre attività

Totale

1. Attività f inanziarie detenute per la negoziazione2. Attività f inanziarie valutate al fair value3. Attività f inanziarie disponibili per la vendita 73 734. Attività f inanziarie detenute sino alla scadenza 251 2515. Crediti verso banche 238.226 238.2266. Crediti verso enti f inanziari 62.143 62.1437. Crediti verso la clientela 5.319 11.717 1.590 851.715 870.3418. Derivati di copertura

Totale 31/12/2012 5.319 11.717 0 1.590 1.152.407 1.171.033Totale 31/12/2011 6.085 10.822 0 159 1.178.130 1.195.196

Portafogli/qualità

2. Esposizioni creditizie

2.1 Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi e netti

Esposizione lorda

Rettif iche di valore

specif iche

Rettif iche di valore di

portafoglio

Esposizione netta

A. ATTIVITA' DETERIORATEESPOSIZIONI PER CASSA- Sofferenze 15.858 -10.540 5.318- Incagli 18.240 -6.523 11.717- Esposizioni ristrutturate- Esposizioni scadute deteriorate 1.605 -15 1.590ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO:- Sofferenze- Incagli- Esposizioni ristrutturate- Esposizioni scadute deteriorate

Totale A 35.703 -17.078 0 18.625B. ESPOSIZIONI IN BONIS

- Esposizioni scadute non deteriorate 27.582 -351 27.232- Altre esposizioni 844.621 -3.213 841.408

Totale B 872.204 0 -3.564 868.640Totale (A+B) 907.907 -17.078 -3.564 887.265

Tipologie esposizioni/valori

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2.2 Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi e netti

Esposizione lorda

Rettif iche di valore

specif iche

Rettif iche di valore di

portafoglio

Esposizione netta

A. ATTIVITA' DETERIORATEESPOSIZIONI PER CASSA- Sofferenze- Incagli- Esposizioni ristrutturate- Esposizioni scadute deteriorateESPOSIZIONI FUORI BILANCIO:- Sofferenze- Incagli- Esposizioni ristrutturate- Esposizioni scadute deteriorate

Totale A 0 0 0 0B. ESPOSIZIONI IN BONIS

- Esposizioni scadute non deteriorate- Altre esposizioni 340.418 -20 340.397

Totale B 340.418 0 -20 340.397Totale (A+B) 340.418 0 -20 340.397

Tipologie esposizioni/valori

3. Concentrazione del credito

3.1 – Distribuzione dei finanziamenti verso la clientela per settore di attività economica della controparte

31/12/2012

a) Amministrazioni pubbliche 36.279

b) Società finanziarie 313.523

c) Società non finanziarie 440.483

d) Famiglie 417.739

e) Istituzioni senza scopo di lucro 1.743

f) Resto del mondo 12.029

g) Unità non classif icabili e non classif icate 0

Totale 1.221.796

Branca di attività economica

3.2 – Distribuzione dei finanziamenti verso la clientela per area geografica della controparte

Aree geografiche 31/12/2012Italia 1.209.767

Nord ovest 1.024.463Nord Est 46.501Centro 128.820Sud 7.708Isole 2.275

Europa 12.029

Totale 1.221.796

3.3 – Grandi rischi

31/12/2012 31/12/2011

a) ammontare 119.819 95.360b) numero 14 10Totale 119.833 95.370

Grandi rischi

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4. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di credito

Al fine di limitare i rischi di instabilità degli intermediari connessi a esposizioni di importo rilevante rispetto al

Patrimonio di Vigilanza, la normativa prudenziale di Banca d'Italia 216/96 (Parte Prima, Capitolo V, Sezione X)

disciplina i limiti di concentrazione in tema di Grandi Rischi.

Tali limiti, commisurati al Patrimonio di Vigilanza, riguardano i rischi assunti a qualunque titolo nei confronti

della medesima controparte (singolo cliente o gruppo di clienti connessi); sono stabiliti sia con riferimento

all'entità dei rischi nei confronti della singola controparte, sia all'ammontare complessivo delle esposizioni di

maggiore importo, la finalità della norma è quella di limitare la potenziale perdita massima che gli intermediari

potrebbero subire in caso di insolvenza di una singola controparte e di mantenere un soddisfacente grado di

frazionamento del rischio di natura creditizia.

I “grandi rischi" vengono determinati facendo riferimento al valore di bilancio delle "esposizioni". L'importo delle

"posizioni a rischio" viene fornito facendo riferimento sia al valore di bilancio sia al valore ponderato. La

rappresentazione del doppio valore permette di evidenziare in modo più preciso il grado di concentrazione dei

crediti.

Banca d'Italia definisce grande rischio l'esposizione ponderata nei confronti di un cliente qualora sia maggiore o

uguale al 15% del Patrimonio di Vigilanza.

Con finalità di monitoraggio, Finaosta S.p.A. quantifica l’esposizione al rischio di concentrazione e il relativo

assorbimento di capitale interno con cadenza trimestrale.

Aosta Factor S.p.A. adotta, ai fini della misurazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito,

l’approccio standardizzato previsto dalla nuova normativa prudenziale. Il ricorso ai rating esterni è peraltro

limitato, per il momento, alle controparti rappresentate da Amministrazioni Centrali e Banche Centrali, Enti

territoriali, Intermediari Vigilati ed Enti del settore pubblico.

3.2 Rischio di mercato

Finaosta S.p.A. orienta le proprie politiche di investimento della liquidità verso strumenti a breve termine o

altamente liquidabili ed escludendo, di norma, l’investimento azionario.

La normativa 216/96 di Banca d’Italia, Capitolo V, Parte Prima, sezione VII, prevede che non sono tenuti al

rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato, con riferimento al portafoglio di negoziazione di

vigilanza, gli intermediari per i quali, di norma, il portafoglio di negoziazione di vigilanza risulti inferiore al 5 per

cento del totale dell’attivo e comunque non superi i 15 milioni di euro.

Ogni qualvolta il portafoglio di negoziazione di vigilanza risulti superiore al 6% del totale dell’attivo

dell’intermediario oppure abbia superato i 20 milioni di euro, gli intermediari sono tenuti comunque al rispetto dei

requisiti fino alla fine del trimestre in corso al momento del supero.

Ai fini del primo pilastro Finaosta S.p.A., non avendo portafoglio di negoziazione di vigilanza, non rientra tra gli

intermediari che secondo normativa sono tenuti al rispetto dei requisiti patrimoniali e non viene pertanto allocato

capitale regolamentare a fronte dei rischio di mercato.

Sono periodicamente monitorati gli investimenti della liquidità posti in essere, il Servizio Finanza fornisce

un'informativa mensile all'Alta Direzione e trimestrale al Consiglio di Amministrazione.

Aosta Factor S.p.A. non ha nel proprio portafoglio prodotti che espongono la Società ad elevati rischi di mercato; il

rischio di cambio è l’unica forma di rischio di mercato a cui può essere sottoposta marginalmente l’attività.

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3.2.1 Rischio di tasso di interesse

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali

Il rischio tasso di interesse sulle posizioni incluse nel portafoglio immobilizzato consiste nella possibilità che una

variazione dei tassi di interesse si rifletta negativamente sulla situazione economico-patrimoniale

dell'intermediario, determinando una variazione del valore economico.

In presenza di differenze nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di interesse di attività e passività

finanziarie presenti in bilancio, le fluttuazioni dei tassi possono determinare una variazione del valore di mercato

delle attività e delle passività e, quindi, del valore economico del Patrimonio Netto.

In riferimento a Finaosta, ad eccezione delle operazioni in Gestione Ordinaria, finanziate tramite mezzi propri, le

operazioni effettuate sul portafoglio immobilizzato prevedono l'applicazione dello stesso tasso di interesse

riconosciuto alla Regione Autonoma Valle d'Aosta, fornitrice della provvista.

L'operatività della Società non prevede che vi sia raccolta di fondi dal pubblico.

La provvista con cui vengono erogati la maggior parte dei finanziamenti è fornita dalla Regione Autonoma Valle

d'Aosta tramite la costituzione di appositi Fondi di rotazione.

Come stabilito dalle Leggi Regionali di riferimento gli impieghi vengono remunerati principalmente ad un tasso

che è oggetto di pieno riconoscimento al Fondo.

Per le operazioni in Gestione Ordinaria è utilizzata la liquidità propria di Finaosta S.p.A.

Finaosta S.p.A., per la quantificazione del capitale interno da allocare a fronte del rischio tasso, adotta la

metodologia semplificata proposta nell'Allegato M del Capitolo V, Parte Prima, Sezione XI della Circolare 216/96

di Banca d’Italia, ed utilizza, quindi, l'algoritmo previsto dalle Istruzioni di Vigilanza, definito come rapporto tra la

sommatoria delle esposizioni ponderate esposte al rischio di tasso e il Patrimonio di Vigilanza.

L’esposizione al rischio di tasso d’interesse è misurata con riferimento alle attività ed alle passività comprese nel

portafoglio immobilizzato (non di negoziazione).

Il modello citato, dopo una preventiva ripartizione delle poste dell’attivo e del passivo in fasce temporali diverse,

in base al corrispondente orizzonte temporale di riprezzamento consente di calcolare la variazione del valore

economico aziendale a fronte di uno scenario caratterizzato da uno shock di tasso di 200 punti base per tutte le

scadenze.

Le attività e passività sono ripartite nei 16 scaglioni temporali indicati nella Circolare 217/96 (9° aggiornamento,

Avvertenze Generali, §6 Vita residua); in particolare le attività:

• a tasso fisso sono classificate nelle fasce temporali in base alla loro vita residua;

• a tasso variabile sono ricondotte nelle diverse fasce temporali in base alla data di rinegoziazione del tasso

di interesse.

Le attività in sofferenza, gli incagli e le esposizioni scadute deteriorate sono allocate nelle pertinenti fasce di vita

residua sulla base delle previsioni di recupero dei flussi di cassa sottostanti effettuate ai fini delle ultime

valutazioni dei crediti disponibili.

La ponderazione viene effettuata utilizzando i fattori indicati dalla normativa all'allegato M sopracitato: tali fattori

sono ottenuti come prodotto tra una variazione ipotetica dei tassi – 200 punti base – e un’approssimazione della

duration modificata relativa alle singole fasce.

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188

La somma algebrica delle posizioni ponderate nette delle 16 fasce temporali determina l’esposizione al rischio di

tasso.

L'importo ricavato viene rapportato al Patrimonio di Vigilanza ottenendo, così, l'indice di rischiosità, la cui soglia

di attenzione è fissata da Banca d'Italia al 20%.

Al 31.12.2012 tale indicatore risulta pari al 3,7%.

Finaosta S.p.A. ha stabilito di quantificare la propria esposizione al rischio tasso di interesse, secondo la

metodologia prudenziale descritta nel paragrafo precedente, con cadenza trimestrale, in modo da monitorare

l’assorbimento di capitale interno a fronte di tale rischio e il relativo indicatore soglia.

Per quanto concerne Aosta Factor l’operatività di factoring è per sua natura concentrata nel breve termine; i

finanziamenti concessi sono di tipo autoliquidante ed hanno una vita residua breve direttamente connessa ai tempi

di incasso dei crediti commerciali ceduti.

Inoltre, il factor ha di norma la facoltà contrattuale di:

- modificare i tassi in qualsiasi momento in ragione della variazione del costo della provvista, con l’unico vincolo

del preavviso previsto dalla vigente normativa in tema di “trasparenza”;

- chiedere il rimborso delle somme anticipate a fronte del corrispettivo dei crediti ceduti.

Già tali caratteristiche determinano una mitigazione notevole dell’esposizione al rischio di tasso di interesse.

Aosta Factor ha peraltro adottato una politica di “pricing” che prevede per la sostanziale totalità della clientela

l’indicizzazione contrattuale, su base mensile, del tasso di interesse ad un parametro di mercato, che di norma è la

media dell’Euribor a 3 mesi. Ciò determina un automatico ed immediato adeguamento dei ricavi finanziari

all’andamento del mercato, senza necessità di modifiche unilaterali o concordate della parte economica degli

aspetti contrattuali. Eventuali, sporadiche operazioni a “tasso chiuso”, di durata che non eccede di norma i tre mesi,

sono fronteggiate con provvista di analoga durata e, a sua volta, a condizioni economiche predefinite.

Sul fronte della provvista, la situazione è più variegata, in quanto, assieme a forme tecniche rivedibili “a vista” ed

indicizzate al mercato (anche in questo caso il parametro di riferimento è l’Euribor) non sono infrequenti

operazioni che prevedano la fissazione del tasso di interesse per tutta la durata dell’operazione; peraltro, tale durata

si colloca sempre nel “range” del brevissimo termine: da 1 settimana a tre mesi. Ciò limita oggettivamente la

portata del rischio di tasso sul versante della provvista ed assume valenza potenzialmente sfavorevole, ancorché

limitata, solo in presenza di una tendenza a flettere dei tassi di interesse.

Il presidio del rischio di tasso di interesse è affidato al alla Direzione Generale, che si avvale di servizi in

outsourcing per l’esecuzione materiale delle transazioni e per il controllo dei flussi e delle condizioni applicate

sulle operazioni di raccolta.

Controlli periodici sulle attività di tesoreria svolte in outsourcing sono effettuati dalla funzione Internal Auditing.

Dell’esito di tali verifiche la funzione fornisce un resoconto al Consiglio di Amministrazione nell’ambito delle

proprie relazioni trimestrali.

La società Pila S.p.A. non risulta esposta al rischio di tasso in quanto i tassi fissi ai quali sono soggetti i

finanziamenti ottenuti a valere sulle leggi regionali di settore, erogati dalla Finaosta, sono considerevolmente al di

sotto degli attuali tassi di mercato mentre per il prestito obbligazionario è previsto un tasso di interesse con una

forma di variabilità che ne garantisce una quantificazione sicuramente migliore rispetto alle normali condizioni di

mercato.

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INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

A v

ista

Fin

o a

3 m

esi

Da

oltr

e 3

mes

i fin

o a

6 m

esi

Da

oltr

e 6

mes

i fin

o a

1 an

no

Da

oltr

e 1

anno

fin

o a

5 an

ni

Da

oltr

e 5

anni

fino

a

10 a

nni

Oltr

e 10

ann

i

Dur

ata

inde

term

inat

a

1. Attività1.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 4.900 0 371.2 Crediti 99.253 275.684 25.789 49.330 238.060 196.634 328.451 10.3741.3 Altre attività 0 0 0 0 0 0 0 18.525

2. Passività2.1 Debiti 70.527 176.965 19.696 37.893 186.849 164.320 249.256 21.9042.2 Titoli di debito 0 40.046 0 0 0 3.100 1.550 02.3 Altre passività 0 656 0 0 0 0 0 0

3. Derivati f inanziariOpzioni3.1 Posizioni lunghe3.2 Posizioni corteAltri derivati3.3 Posizioni lunghe3.4 Posizioni corte

Voci / durata residua

2. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di tasso di interesse

Nell’ambito del Processo ICAAP, Aosta Factor rileva periodicamente la propria esposizione al rischio di interesse

mediante un’analisi della struttura per scadenze dell’attivo e del passivo.

3. Altre informazioni quantitative in materia di rischio di tasso di interesse

In osservanza a quanto stabilito dai principi dettati dallo IFRS 7 par. 41 e 42 si sono determinati gli effetti, secondo

le metodologie prima descritte, sul patrimonio nell’ipotesi di variazioni sostanziali sul mercato dei tassi di interessi.

Per Aosta Factor in presenza di una variazione in aumento dei tassi di 400 punti base, riferita all’ammontare degli

impieghi e della relativa provvista al 31 dicembre 2012, si rileva un assorbimento percentuale del patrimonio di

vigilanza pari al 2,08%.

Nel caso, invece, di una variazione in diminuzione dei tassi di 100 punti base, sempre riferita all’ammontare degli

impieghi e della relativa provvista al 31 dicembre 2012, non si registra assorbimento di patrimonio di vigilanza in

quanto l’effetto risulta negativo per una percentuale pari allo 0,52%.

3.2.2 Rischio di prezzo

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Il gruppo investe la liquidità in strumenti a breve equiparabili a cash mentre, per gli strumenti a medio periodo,

utilizza polizze di capitalizzazione, preferendo attività non soggette alla negoziazione in mercati regolamentati.

In virtù del tipo di portafoglio gestito, si è ritenuto di non approntare modelli di valutazione del VaR ai fini della

stima della probabilità di perdite in eccesso rispetto a livelli fissati.

Nel portafoglio non sono presenti azioni di società quotate e strumenti derivati.

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3.2.3 Rischio di cambio

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Il rischio di cambio nel Gruppo risulta assolutamente marginale in riferimento unicamente alla controllata Aosta

Factor S.p.A. vista la sporadicità e l’esiguità delle operazioni in valuta. Inoltre, gli aspetti contrattuali consentono

sempre una rivalsa sul cedente per eventuali oneri legati al rischio di cambio.

In caso di impiego in divisa (peraltro attualmente non utilizzato), l’azienda provvede ad accendere una provvista

correlata per valuta e scadenza, neutralizzando quindi il rischio potenziale anche a beneficio del cedente.

Nell’esercizio 2012 la Società ha effettuato un’unica operazione di impiego in divisa fronteggiata da una provvista

di pari valuta.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati

Dollari USA Sterline YenCorone svedesi

Dollari canadesi

Altre valute

1. Attività f inanziarie1.1 Titoli di debito1.2 Titoli di capitale1.3 Crediti 2.817 1.4 Altre attività f inanziarie

2. Altre attività3. Passività f inanziarie

3.1 Debiti 2.817 3.2 Titoli di debito3.3 Altre passività f inanziarie

4. Altre passività5. Derivati

5.1 Posizioni lunghe5.2 Posizioni corte

Totale attività 2.817 Totale passività 2.817

Sbilancio -

Valute

Voci

3.3 Rischi operativi

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Relativamente a Finaosta per rischio operativo si intende la possibilità di subire perdite derivanti

dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi

esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni

dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è

compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Per rischio operativo si intende, dunque, la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla

disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni (risk driver).

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Si evidenzia che il rischio operativo è generato trasversalmente da tutte le funzioni aziendali.

Al fine di mitigare questo rischio Finaosta S.p.A. ha proseguito anche nel corso del 2012 il sostanziale piano di

rivisitazione delle procedure, concordato con la Direzione Generale, al fine di definire più puntualmente i controlli

di primo livello che devono essere effettuati e sta realizzando in collaborazione con un fornitore esterno un

sostanziale cambiamento del sistema informatico esistente.

Il presidio sul rischio in analisi è garantito da:

- controlli sulle singole attività di primo e secondo livello, definiti dalle procedure aziendali;

- controlli di terzo livello a cura del Servizio Controllo Interno;

- diffusione di una cultura aziendale improntata ai principi di onestà, correttezza e rispetto delle regole

internamente definite (Codice Etico).

Si ricorda, altresì, le normative di Banca d’Italia relative ai sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie

in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari, sono disciplinate nella procedura interna n° 48 “Sistemi di

risoluzione stragiudiziale delle controversie”; responsabile dell’intero procedimento è l’Ufficio Reclami, istituito

presso la Direzione Legale e Contenzioso.

Il Consiglio di Amministrazione riceve flussi informativi trimestrali, redatti dall’Ufficio Gestione Rischi, sul

numero, importo e esito dei reclami pervenuti. Con cadenza annuale, viene sottoposta all’approvazione del

Consiglio una rendicontazione sull'attività di gestione dei reclami e sulle verifiche effettuate sul rispetto dei termini

previsti dalla procedura per la tempestiva e corretta gestione dei singoli casi di reclamo, nonché per la gestione del

procedimento presso l’ABF e/o il Conciliatore Bancario, redatta a cura della Direzione Legale e Contenzioso e

oggetto di verifica da parte del Servizio Controllo Interno.

Con riferimento all’esercizio 2012, da detta relazione, si evince che nel periodo in analisi sono pervenute due

richieste di reclamo. In entrambi i reclami veniva richiesto di effettuare da parte di Finaosta S.p.A. la sospensione

delle rate dei mutui per l’anno 2012 ai sensi della L.R. n. 30/2011 anche se al di fuori dei termini di scadenza. Le

richieste non sono state accolte in quanto non è possibile prevedere una sospensione retroattiva ad hoc delle rate.

Come previsto dalla normativa, viene data informativa del numero, ambito di applicazione e esito dei reclami in

un’apposita sezione del sito internet aziendale, aggiornata con periodicità annuale.

Allo scopo di garantire il presidio sul rischio di reputazione e di non conformità per violazione di norme vengono

effettuati controlli interni, secondo quanto previsto dalle singole procedure. In tale prospettiva, Finaosta S.p.A. si è

inoltre dotata, nel corso del 2012, del Servizio Compliance, struttura organizzativa autonoma e indipendente,

collocata in staff alla Direzione Generale, dedicata alla gestione diretta del rischio di non conformità con riguardo

a selezionate normative applicabili alla Società, nonché al presidio indiretto del medesimo rischio, con riguardo

alle normative rimaste sotto la responsabilità delle Funzioni Aziendali competenti.

In data 19 dicembre 2012 il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato il “Regolamento del

Servizio Compliance” ed il successivo 29 marzo 2013 ha approvato il “Programma delle attività 2013” dello

stesso. In tali documenti è previsto che il Servizio Compliance individui e valuti i principali rischi di non

conformità cui è esposta Finaosta S.p.A., verificando l’adeguatezza, effettività ed efficacia dei presidi in essere,

attraverso la revisione delle procedure organizzative e normative adottate dalla Società, nonché la verifica della

tenuta dei controlli previsti dalle stesse, al fine di approntare eventuali ulteriori misure di mitigazione necessarie o

opportune.

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In linea con le disposizioni volte a rafforzare la gestione del rischio di non conformità, Finaosta S.p.A. si è dotata

di un modello organizzativo finalizzato a presidiare i rischi connessi alla ricettazione, al riciclaggio e all’impiego

di denaro, beni e utilità di provenienza illecita.

Le disposizioni organizzative ed operative, nonché le procedure adottate sono rispondenti alle disposizioni

legislative in materia.

In particolare, è stata predisposta una procedura che disciplina i seguenti aspetti:

− adeguata verifica della clientela;

− valutazione del rischio;

− gestione del rischio;

− limitazione relative al trasferimento di denaro;

− segnalazione di operazioni sospette.

Tale complesso normativo, operativo e procedurale è finalizzato non solo ad adempiere alle inderogabili

disposizioni di legge, ma anche ad evitare il coinvolgimento, anche inconsapevole, di Finaosta S.p.A. in fatti di

riciclaggio e terrorismo.

Ai fini della mitigazione del rischio assumono rilievo prioritario il coinvolgimento degli organi societari e il

corretto adempimento degli obblighi che su questi ricadono.

La Funzione Antiriciclaggio si è, inoltre, fatta promotrice di iniziative di formazione del personale nel corso del

2011, alcune ripetute in più edizioni e rivolte all’intero organico aziendale.

Particolare attenzione è stata dedicata, poi, al costante aggiornamento del personale sulle tematiche analizzate,

anche mediante la consultazione on line di un’apposita sezione dell’intranet aziendale, predisposta e

periodicamente aggiornata dalla Funzione Antiriciclaggio.

Nella procedura 20 “Presidio normativa sull’antiriciclaggio ed il contrasto al terrorismo” sono, inoltre, disciplinati

i flussi informativi che periodicamente devono essere sottoposti all’attenzione dell’Alta Direzione, del Consiglio

di Amministrazione, dell’Organismo di Vigilanza e del Collegio Sindacale, tra gli altri si evidenzia il report

periodico contenente informazioni su:

− numero e importo delle segnalazioni sospette pervenute alla Funzione Antiriciclaggio;

− numero e importo delle segnalazioni sospette archiviate dal Responsabile Operazioni Sospette;

− numero e importo delle segnalazioni sospette inoltrate all’UIF.

La Funzione Antiriciclaggio ha predisposto una relazione annuale che evidenzia le principali attività effettuate nel

2012 e quelle pianificate per il 2013

Finaosta S.p.A. risponde, dunque, in modo responsabile alla complessità e pericolosità dei fenomeni di riciclaggio

e di finanziamento al terrorismo, dedicando la massima attenzione alle azioni e agli strumenti di contrasto, nella

consapevolezza che la ricerca della redditività e dell’efficienza debba essere coniugata con il presidio continuo ed

efficace dell’integrità della struttura aziendale.

La Società riserva assoluto impegno alle politiche volte a prevenire il proprio coinvolgimento in fenomeni di

riciclaggio e di finanziamento del terrorismo internazionale che possano danneggiarne reputazione e stabilità. Essa

svolge le proprie attività in conformità alle disposizioni normative nazionali e comunitarie. Si dota ed aggiorna le

proprie disposizioni interne, le procedure, i programmi di formazione, le attività di monitoraggio ed i controlli

volti a garantire il rispetto della normativa vigente da parte del personale, degli amministratori, dei sindaci.

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Si evidenzia, infine, che, è proseguita, da parte dell’Ufficio Gestione Rischi, l’attività di rilevazione delle perdite

operative con la finalità di identificare e classificare i rischi in macrocategorie così da supportare la metodologia

quantitativa di base con una valutazione qualitativa degli eventi di perdita riconducibili al rischio operativo.

L'archiviazione sistematica degli eventi di perdita consente, nel tempo, una migliore comprensione dei fattori da

cui origina il rischio operativo, così da consentire l'impostazione di adeguate politiche di contenimento, controllo e

copertura del rischio al fine di ridurre l'esposizione al rischio stesso.

Tale processo gestionale richiede:

- la preventiva identificazione e classificazione dei rischi operativi, connessi con l'attività di Finaosta S.p.A.;

- la costruzione di una base dati funzionale alle successive analisi.

Finaosta S.p.A. ha definito il concetto di perdita operativa effettiva riferendosi a flussi economici e patrimoniali

negativi, indipendentemente dall'importo (non sono, quindi, indicate soglie), caratterizzati da:

- certezza della quantificazione dell'ammontare in quanto passati a conto economico, con l'inclusione degli

accantonamenti specifici e l'esclusione di quegli accantonamenti generici per i quali Finaosta S.p.A. non è in

grado di ricondurre determinati e specifici eventi a “porzione” di tali accantonamenti. Il criterio guida è,

quindi, l’avvenuto impatto sul conto economico. La registrazione della perdita può non coincidere con

l’effettiva perdita lorda; nel database le perdite operative sono censite al lordo dei rimborsi;

- riconducibilità all'evento, direttamente o attraverso rilevazioni gestionali. La riconducibilità diretta vale sia per

la perdita che per le eventuali spese – fatturate da terzi - sostenute per la risoluzione dell’evento;

- non dovuti a compensazioni di costi o ricavi di esercizio erroneamente valutati;

- non dovuti all'introduzione di normativa retroattiva.

La fase di identificazione dei rischi e la loro classificazione in macrocategorie consentono la raccolta dei dati da

inserire nel database perdite operative aziendali.

L'identificazione delle determinanti del rischio (risk driver) e degli eventi generatori del rischio (event types) è

stata effettuata prendendo a modello gli schemi proposti dal Comitato di Basilea e recepiti dall'Allegato A e C

della Circolare di Banca d'Italia 263/2006, Parte Quarta, Titolo II, Capitolo 5. Le linee guida fornite

dall'Osservatorio del database italiano delle perdite operative, in forma abbreviata DIPO, sono risultate essere un

utile strumento per la mappatura degli event types.

L'iter di rilevazione delle perdite operative prevede che la Direzione Amministrazione e Finanza rilevi la perdita,

connessa con uno degli eventi event types mappati, è, quindi, responsabile della correttezza del dato segnalato.

Con cadenza trimestrale l’Ufficio Gestione Rischi richiede alla Direzione Amministrazione e Finanza l’elenco

delle perdite operative rilevate, compila, con il supporto della Direzione generatrice dell'evento di perdita, e sulla

base delle informazioni disponibili, una scheda di sintesi contenente i dati che descrivono cause e circostanze in

cui si è verificato l'evento; in seguito, alimenta il database perdite operative.

Le fonti di tipo contabile richiedono, infatti, un processo di arricchimento informativo, a garanzia della

completezza del loro contenuto. A tal fine viene redatta la scheda evento di perdita, valorizzata utilizzando le

codifiche dei risk driver, degli event types e dei loss event types, descritte del manuale database perdite operative.

Nel caso in cui la perdita sia imputabile a più direzioni si attribuisce la stessa in base al criterio della prevalenza

conseguente alle varie attività/responsabilità disciplinate nelle procedure di riferimento.

Le principali informazioni valorizzate nella scheda evento sono:

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− dati sulla perdita, valore lordo, accantonamenti stimati, eventuali recuperi attesi, tipologia di esborso (esempio:

risarcimento danni, multa, interessi legali, furto, danni), breve descrizione dell'evento che ha causato la perdita;

− dati sulla direzione che ha generato la perdita, ogni perdita deve essere riferita, per quanto possibile, alla

direzione, area e fase di attività generatrice della perdita;

− dati sui fattori di rischio cui la perdita è riconducibile;

− dati sugli eventi di rischio cui la perdita è riconducibile;

− dati su eventuali rimborsi ricevuti grazie a polizze di assicurazione di copertura.

Si evidenzia che le perdite operative sono tracciate e clusterizzate nel relativo database a partire dal 2010.

La graduale rilevazione di tali dati permetterà di:

− valutare l'adeguatezza dei controlli presenti nelle procedure;

− verificare le modalità di contabilizzazione delle perdite, in modo da poter ottenere una riconducibilità più

immediata agli eventi di perdita stessi;

− migliorare il presidio sul rischio operativo sulla società.

La progressiva costruzione di un database sulle perdite consentirà di migliorare, nel tempo, la gestione del rischio

in esame.

Le rilevazioni gestionali saranno analizzate anche sulla base delle seguenti variabili:

− la probabilità del rischio, cioè la frequenza di accadimento del rischio (frequency);

− la gravità degli effetti, ossia l'impatto economico delle perdite che sorgono per ogni evento considerato

(severity).

Con cadenza trimestrale, l’Ufficio Gestione Rischi predispone una reportistica informativa per il Consiglio di

Amministrazione.

Si sottolinea che le perdite operative sono state tracciate e clusterizzate nel relativo database a partire dal

01.01.2010, l’analisi svolta ha dimostrato che l’ammontare di perdite effettivamente riscontrate annualmente è

ampiamente coperta dal requisito patrimoniale determinato con il metodo base.

Con riferimento alla misurazione del requisito prudenziale a fronte del rischio operativo l’intermediario adotta la

stessa metodologia scelta per il calcolo del requisito patrimoniale, ossia il metodo base (Basic Indicator Approach

– BIA).

Il requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo viene misurato applicando il coefficiente regolamentare del

15% alla media delle ultime tre osservazioni su base annuale del margine di intermediazione riferite alla situazione

di fine esercizio (31 dicembre), determinato in base ai principi contabili internazionali IAS/ IFRS.

Per quanto concerne Aosta Factor S.p.A., in base alle definizioni di Basilea II, recepite in seguito anche da ABI e

Banca d’Italia, il rischio operativo è il rischio di perdite derivate da processi inadeguati o inefficaci, dai sistemi

informativi, dal personale o da eventi esterni.

Poiché il rischio operativo origina da eventi estremamente eterogenei, è necessario procedere ad una classificazione

di eventi di rischio, che deve partire da un’analisi molto dettagliata di tutti i microprocessi operativi per individuare

i fenomeni che li generano e rendere possibile una rilevazione sistematica degli eventi pregiudizievoli e delle

perdite sopportate. A tale scopo, Aosta Factor ha definito una mappa dei processi aziendali (articolata in aree,

macroprocessi e processi), cui sono state ricollegate le diverse procedure operative, e una classificazione degli

eventi pregiudizievoli (risk event) specifici per la propria attività, sulla base di una griglia proposta da Assifact,

Associazione italiana per il factoring, nell’ambito del Progetto GRIFO - Governo dei rischi operativi nel factoring.

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Tale modello supporta un’attività di assessment periodico della rilevanza (peso/frequenza) dei singoli risk event,

effettuata dalla funzione di internal auditing con il personale operativo e con i responsabili delle singole unità

organizzative, e una valutazione di adeguatezza dei controlli (di primo e secondo livello) finalizzata a rinforzare i

presidi sulle aree di rischio a più alto impatto economico.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

In riferimento a Finaosta S.p.A. il capitale interno a fronte del rischio operativo, quantificato secondo il metodo

Base, al 31.12.2012 risulta pari a 3,4 milioni di euro, con un'incidenza sul Patrimonio di Vigilanza dell’ 1,7 %.

Ai fini della misurazione del rischio operativo, Aosta Factor adotta il metodo base (BIA – Basic Indicator

Approach), proposto dall’Autorità di Vigilanza. Il requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo al

31.12.2012 è pari a 728 migliaia di euro pari al 15% della media dei margini di intermediazione 2010-2012, di €

4,85 milioni di euro.

3.4 Rischio liquidità

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta l’eventualità che Finaosta S.p.A. non sia in grado di adempiere alle proprie

obbligazioni alla loro scadenza, con specifico riferimento agli impegni di cassa.

Il rischio di liquidità si manifesta in genere sotto forma di inadempimento ai propri impegni di pagamento, che può

essere causato da incapacità di reperire fondi (Funding Liquidity Risk), ovvero dalla presenza di limiti allo

smobilizzo delle attività (Market Liquidity Risk). Nell’ambito dei rischi di liquidità si ricomprende anche il rischio

di fronteggiare i propri impegni di pagamento a costi non di mercato, ossia sostenendo un elevato costo della

provvista, ovvero (e talora in modo concomitante) incorrendo in perdite in conto capitale in caso di smobilizzo di

attività.

Risulta fondamentale ricordare il tipo di operatività che Finaosta S.p.A. svolge.

La Regione Autonoma Valle d'Aosta, socio unico, fornisce, di norma, la provvista tramite la costituzione di

appositi Fondi di Rotazione. Finaosta S.p.A. provvede alla gestione degli stessi erogando i finanziamenti secondo

quanto sancito nelle Leggi Regionali di riferimento. La parte di Fondo non impegnata, se ritenuto opportuno a

seguito dell’analisi degli impegni ad erogare, viene investita. Le convenzioni prevedono la possibilità di

rescissione con un preavviso di 90 giorni.

Le fonti di finanziamento, al 31.12.2012, sono identificabili nel socio unico R.A.V.A.; per specifiche operazioni

Finaosta S.p.A. ha fatto ricorso all’indebitamento presso Cassa Depositi e Prestiti e C.V.A. S.p.A..

Il processo di gestione del rischio di liquidità è disciplinato nella procedura “Gestione della Tesoreria” nella quale

sono descritte le modalità di svolgimento delle attività sui mercati finanziari, la gestione del profilo di rischio-

rendimento e l’amministrazione degli strumenti finanziari detenuti per conto proprio e di terzi. La gestione del

processo è ispirata a criteri di sana e prudente gestione; in tal senso, si definisce “sana” in quanto orientata alle

migliori opportunità imprenditoriali e rispettosa delle normative vigenti, e “prudente” in quanto privilegia un

profilo rischio/rendimento tale da non determinare situazioni di squilibrio finanziario all’interno della Società.

Il processo è articolato in tre fasi operative:

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196

− Gestione liquidità: si riferisce all’analisi ed alla programmazione dei flussi in entrata ed in uscita, all’utilizzo

di un corretto mix di strumenti tali da bilanciare le scadenze dell’attivo e del passivo dello Stato Patrimoniale,

senza che questo vada a discapito della redditività complessiva dell’azienda;

− Impiego della liquidità: attiene alla creazione ed alla gestione di un portafoglio di strumenti finanziari in linea

con le indicazioni provenienti, tempo per tempo, dagli Organi Amministrativi;

− Gestione Amministrativa: attiene allo svolgimento di attività necessarie per il rispetto degli adempimenti

contabili e non, finalizzati alla riconciliazione delle operazioni, nel rispetto delle disposizioni legislative ed

interne.

La struttura organizzativa preposta alla gestione della liquidità è individuata nel Servizio Finanza, facente capo

alla Direzione Amministrazione e Finanza, che opera sulla base delle indicazioni, tempo per tempo, fornite dal

Consiglio di Amministrazione.

Nel documento “Politiche di Assunzione dei Rischi”, predisposto dall’Ufficio Gestione Rischi per conto della

Direzione Generale e annualmente sottoposto all’approvazione del Consiglio di Amministrazione, sono

individuate le tipologie di controparti e strumenti finanziari ammessi, sono fissate le policies di gestione del

rischio di liquidità e la soglia di risk tolerance ammessa. Con riferimento a quest’ultima si evidenzia che la soglia

di propensione al rischio è stata fissata dal Consiglio di Amministrazione ad un livello di rischio “basso”.

Il controllo del rispetto dei mantenimento dei limiti stabiliti nelle “Politiche di Assunzione dei Rischi” è

demandato all’Ufficio Gestione Rischi.

La Direzione Generale e il Consiglio di Amministrazione sono informati dalla Direzione Amministrazione e

Finanza sullo stato della gestione della liquidità tramite appositi report.

Il Servizio Finanza fornisce alla Direzione Generale, con cadenza mensile, e al Consiglio di Amministrazione

trimestralmente un rapporto sullo stato della liquidità, nel quale sono evidenziati per singolo istituto di credito,

intermediario finanziario e compagnia di assicurazione:

− la giacenza su conto corrente e tasso di interesse applicato;

− l'esposizione in pronti contro termine;

− l'esposizione in carte commerciali;

− l'esposizione polizze di capitalizzazione;

− l'esposizione titoli pubblici e obbligazioni (residuale);

− il dettaglio e il riepilogo sulle polizze di capitalizzazione;

− la tabella dei tassi applicati nell’ultimo mese per la liquidità.

L’Ufficio Gestione Rischi, con cadenza trimestrale, predispone una reportistica per l’Alta Direzione offrendo le

seguenti analisi andamentali sulla liquidità gestita:

− disponibilità;

− distribuzione consistenze per tipologia di investimento;

− disponibilità investite per controparti in relazione;

− rispetto della soglie stabilite nelle “Politiche di Assunzione dei Rischi”.

Si ricorda che Finaosta S.p.A. valuta qualitativamente il rischio in esame secondo la metodologia della Maturity

Ladder; non viene invece quantificato l’assorbimento di capitale interno a fronte di tale rischio. Nel corso del 2012

è stata sviluppata una specifica funzionalità informatica utile alla classificazione delle attività e passività in base

alla vita residua Per quanto riguarda l’orizzonte temporale di riferimento, l’intermediario analizza sia il rischio di

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liquidità nel breve periodo (dipendente dal grado di solvibilità in un arco temporale ristretto), sia quello che si

manifesta come squilibrio finanziario nel medio/lungo termine (trasformazione delle scadenze).

Dalle analisi effettuate, vista la tipologia di operatività svolta dalla società, il tipo di strumenti ammessi alla

compravendita sia per tipologia sia per controparte, la consistente percentuale di liquidità mantenuta sui conti

correnti, si ritiene che il rischio di liquidità sia medio - basso e che le attività prontamente liquidabili siano

sufficienti a fronteggiare eventuali net cumulative cash outflows.

L'intermediario assume, di norma, impegni solo dopo aver ricevuto la dotazione necessaria dal socio unico.

Nel caso si riscontrasse un gap di liquidità sulla gestione dei fondi propri, evento che, peraltro, non si è mai

verificato, l'intermediario ricorrerebbe, comunque, al mercato.

La gestione della liquidità e della tesoreria di Aosta Factor è di competenza del Direttore Generale, che opera sulla

base delle linee guida definite dal Consiglio di Amministrazione. Il Direttore Generale si avvale, per l’esecuzione

e il controllo delle transazioni, delle strutture competenti dell’outsourcer Factorit. La politica della liquidità –

formulata dal Direttore Generale – è approvata dal Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio è informato

periodicamente della situazione di liquidità della Società. Al riguardo Aosta Factor, pur nel rispetto delle proprie

specificità, è allineata ai principi relativi alla governance del rischio di liquidità stabiliti dal documento del

Comitato di Basilea, Principles for Sound Liquidity Risk Management and Supervision, del settembre 2008

(principi nn. 1-4), richiamato dal documento dello stesso Comitato, Basel III: International framework for liquidity

risk measurement, standards and monitoring, del dicembre 2010. Si è inoltre tenuto conto, per quanto applicabile

all’attività di factoring, dei principi di “governo e gestione del rischio di liquidità”, di cui alla Circolare Banca

d’Italia, n.263/2006, 7° agg. del 28 gennaio 2011, Titolo V, Capitolo 2. La Società, pur avendo considerato

analiticamente i contenuti della documentazione “Basilea III” prodotta dal Comitato di Basilea, ritiene invece di

non dover calcolare i due ratios formulati nel documento del dicembre 2010 (Liquidity Coverage Ratio e Net

Stable Funding Ratio), non detenendo riserve di liquidità dal lato dell’attivo, ma avvalendosi solo di fonti di

provvista di liquidità rappresentate dai margini di fido inutilizzati verso la Capogruppo e il sistema bancario, e non

avendo investimenti oltre il breve termine. Le linee guida deliberate dal Consiglio stabiliscono che la provvista

finanziaria della Società debba essere articolata totalmente sul breve termine e con forme tecniche tali da escludere

il rischio di cambio (provvista in valuta solo a fronte di analoghi impieghi) e da minimizzare il rischio di tasso, con

operazioni a “tasso chiuso” (tipiche degli anticipi s.b.f., dei finanziamenti “denaro caldo” e delle polizze di credito

commerciale) per durate da 15 giorni a massimo 3 mesi; eventuali operazioni di durata maggiore possono essere

attivate solo in presenza di un corrispondente impiego sulla clientela. Il Direttore Generale ha l’obbligo di riferire

al Consiglio di Amministrazione, con cadenza quanto meno trimestrale, in ordine al totale dei fidi in essere, agli

utilizzi per ciascuna forma tecnica ed al relativo costo pro tempore. L’attività svolta dall’outsourcer in materia di

gestione della liquidità e della tesoreria è disciplinata da uno specifico Service Level Agreement che costituisce

parte integrante del contratto di service ed è periodicamente sottoposto a revisione interna da parte dell’Internal

Auditing di Aosta Factor.

Il rischio di liquidità, che nel caso di Aosta Factor si configura come funding risk non essendovi né un’attività di

trading né investimenti in valori mobiliari, è stato rilevato nell’ambito del Processo ICAAP mediante l’approccio

dei flussi di cassa (maturity ladder). Il rischio è mitigato dalla presenza di entrate (incasso dei crediti) ed uscite

(pagamento anticipato dei crediti) che normalmente si equivalgono nel caso di turnover costante.

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Per la società Pila S.p.a. gli strumenti finanziari attivi rappresentano l’impiego di temporanee eccedenze di

liquidità investite in prodotti finanziari con scadenza nel breve periodo (o comunque rapidamente monetizzabili) i

quali, si ritiene, non espongono la società ad alcun rischio finanziario apprezzabile stante la natura delle

controparti e le condizioni contrattuali in linea con i riferimenti di mercato. Gli strumenti finanziari passivi sono

rappresentati dalle fonti di finanziamento alle quali si è fatto ricorso per finanziare gli investimenti di lungo

termine della società. Non si ritiene che la società sia esposta in misura apprezzabile al rischio liquidità in

considerazione delle riserve di liquidità a disposizione e del cash flow che la gestione sociale è, ragionevolmente,

in grado di generare. Inoltre il rapporto tra attività e passività a breve e quelle a lungo deve ritenersi assolutamente

equilibrato.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie. – Valuta di

denominazione: EURO

A vistaDa oltre 1 giorno a 7

giorni

Da oltre 7 giorni a 15

giorni

Da o ltre 15 giorni a

1 mese

Da oltre 1 mese

fino a 3 mesi

Da o ltre 3 mesi fino a 6

mesi

Da oltre 6 mesi fino a 1 anno

Da o ltre 1 anno fino a 3

anni

Da o ltre 3 anni

fino a 5 anni

Oltre 5 anni

Durata indeterm

inata

A tt iv ità per cassa

A.1 Tito li di Stato

A.2 Altri tito li di debito 70 1 70 250

A.3 Finanziamenti 25.623 8.526 49.413 40.761 63.141 23.425 33.056 102.010 92.829 510.634 24.722

A.4 Altre Attività 64.571 4.027 19.667 21.784 31.517 27.319 27.818 27.313 16.968 15.842 1.324

P assiv ità per cassa

B.1 Debiti verso:

- Banche 3.511 140 10.086 37.086 13.851

- Enti finanziari 28 1.166 1.081 2.263 2.263 15.842

- Clientela 1.282 658 943 21.168 840.986

B.2 Tito li di debito 14.122 16.657 9.220

B.3 Altre passività 123 81 74 811

Operazio ni "fuo ri bilancio "

C.1

- Posizioni lunghe

- Posizioni corte

C.2

- Differenziali positivi

- Differenziali negativi

C.3 Finanziamenti da ricevere

- Posizioni lunghe 3.474 2.001 34.144 61.526 850

- Posizioni corte 1.092 3.793 7.410 8.600 83.580

C.4

- Posizioni lunghe 6.938 14.549 13.170 14.401 136.986

- Posizioni corte 3 1 67 87 1.679 57.650 64.102 37.145 7.235 785

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate

Voci/scaglioni temporali

Derivati finanziari con scambio di capitrale

Derivati finanziari senza scambio di capitale

Impegni irrevocabili a erogare fondi

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2. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie. – Valuta di

denominazione: USD

A vistaDa oltre 1 gio rno a 7

giorni

Da o ltre 7 giorni a 15

giorni

Da oltre 15 giorni a

1 mese

Da oltre 1 mese

fino a 3 mesi

Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi

Da o ltre 6 mesi fino a 1 anno

Da o ltre 1 anno fino a 3

anni

Da oltre 3 anni

fino a 5 anni

Oltre 5 anni

Durata indeterm

inata

A tt iv ità per cassa

A.1 Tito li di Stato

A.2 Altri tito li di debito

A.3 Finanziamenti 2.817

A.4 Altre Attività

P ass iv ità per cassa

B.1 Debiti verso :

- Banche 2.817

- Enti finanziari

- Clientela

B.2 Tito li di debito

B.3 Altre passività

Operazio ni "fuo ri bilanc io "

C.1

- Posizioni lunghe

- Posizioni corte

C.2

- Differenziali positivi

- Differenziali negativi

C.3 Finanziamenti da ricevere

- Posizioni lunghe

- Posizioni corte

C.4

- Posizioni lunghe

- Posizioni corte

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate

Derivati finanziari con scambio di capitrale

Derivati finanziari senza scambio di capitale

Impegni irrevocabili a erogare fondi

Voci/scaglioni temporali

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200

Sezione 4 –Informazioni sul patrimonio

Si rimanda a quanto indicato in Nota Integrativa ed a quanto indicato nel bilancio separato di Finaosta S.p.A.

Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva

Importo lordo

Imposta sul

reddito

Importo netto

10. Utile (Perdita) d'esercizio X X 5.665Altre componenti reddituali

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita:a) variazioni di fair valueb) rigiro e conto economico

- rettif iche da deterioramento- utili / perdite da realizzo

c) altre variazioni30. Attività materiali40. Attività immateriali50. Copertura di investimenti esteri:

a) variazioni di fair valueb) rigiro e conto economicoc) altre variazioni

60. Copertura dei flussi finanziari:a) variazioni di fair valueb) rigiro e conto economicoc) altre variazioni

70. Differenze di cambio:a) variazioni di valoreb) rigiro e conto economicoc) altre variazioni

80. Attività non correnti in via di dismissione:a) variazioni di fair valueb) rigiro e conto economicoc) altre variazioni

90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici defi niti100.

a) variazioni di fair valueb) rigiro e conto economico

- rettif iche da deterioramento- utili / perdite da realizzo

c) altre variazioni110. Totale altre componenti reddituali 0 0 0

120. Redditività complessiva (voce 10 + 110) 0 0 5.665130. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi 529140. Redditività consolidata complessiva di pertinenza d ella capogruppo 5.136

Voci

Quota delle riserve da valutazione delle partecipaz ioni valutate a patrimonio netto:

Sezione 6 – Operazioni con parti correlate

6.1 – Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

Compensi ai dirigenti con responsabilità strategica 31/12/2012

Amministratori 208

Collegio Sindacale 299

Direttori generali e altri dirigenti 1.387

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2012

201

6.2 – Crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci: non sono state rilasciate garanzie a favore

di amministratori e sindaci.

6.3 – Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Nella tabella seguente sono dettagliati i rapporti con parti correlate:

Crediti verso clientela Tipologia ImportoRegione Autonoma Valle d'Aosta Crediti per servizi f inanziari 10.679Regione Autonoma Valle d'Aosta Crediti per mandato DGR 453/2011 21.576

Debiti Tipologia ImportoRegione Autonoma Valle d'Aosta Altri debiti verso clientela 839.734Interessi attivi e proventi assimilati Tipologia ImportoRegione Autonoma Valle d'Aosta Rimborso interessi passivi mutuo CDP 76Interessi passivi e oneri assimilati Tipologia Importo

Regione Autonoma Valle d'Aosta Incremento fondi regionali 14.765Commissioni attive Tipologia Importo

Regione Autonoma Valle d'Aosta Commissioni attive 14.179Altri proventi e oneri di gestione Tipologia Importo

Regione Autonoma Valle d'Aosta Recuperi di spesa 42.823Regione Autonoma Valle d'Aosta Affitti attivi 6

Sezione 7 – Altri dettagli informativi

7.1 Corrispettivi spettanti per la revisione legale dei conti e per servizi diversi dalla revisione (Art. 2427, n. 16-bis

Codice civile)

Il corrispettivo di Gruppo erogato per l’anno 2012 alla società di revisione per la revisione legale dei conti

ammonta a euro 89 mila.

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Aosta Factor S.p.A. Situazione economico-patrimoniale 01/01/2012 – 31/12/2012

202

SITUAZIONE ECONOMICO-PATRIMONIALE DELLA SOCIETA’ AOSTA FACTOR S.p.A.

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Aosta Factor S.p.A. Situazione economico-patrimoniale 01/01/2012 – 31/12/2012

203

STATO PATRIMONIALE

10. Cassa e disponibilità liquidite 2.381 1.49340. Attività f inanziarie disponibili per la vendita 20.000 20.00060. Crediti 134.763.824 156.086.934100. Attività materiali 26.948 48.915120. Attività f iscali 3.046.601 3.413.743

a) correnti 772.951 948.890b) anticipate 2.273.650 2.464.853

- di cui alla L. 214/2011 103.278 0130. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione140. Altre attività 32.302 70.833

TOTALE ATTIVO 137.892.056 159.641.918

10. Debiti 67.642.875 43.334.07020. Titoli in circolazione 39.999.664 87.888.31170. Passività f iscali 1.473.679 1.029.750

a) correnti 689.671 245.898b) differite 784.008 783.852

90. Altre passività 727.148 1.013.775100. Trattamento di f ine rapporto del personale 123.437 99.169110. Fondi per rischi e oneri 79.737 77.757

a) quiescenza e obblighi simili 0 0b) altri fondi 79.737 77.757

120. Capitale 14.993.000 14.993.000160. Riserve 11.206.086 10.989.230180. Utile (Perdita) d'esercizio 1.646.430 216.856

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 137.892.056 159.641.918

Voci dell'attivo

Voci del passivo e del patrimonio netto

31/12/2012 31/12/2011

31/12/2012 31/12/2011

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Aosta Factor S.p.A. Situazione economico-patrimoniale 01/01/2012 – 31/12/2012

204

CONTO ECONOMICO

10. Interessi attivi e proventi assimilati 5.615.564 4.370.31020. Interessi passivi e oneri assimilati -2.007.707 -1.436.810

Margine di interesse 3.607.857 2.933.50030. Commissioni attive 2.531.705 1.914.26140. Commissioni passive -104.083 -124.185

Commissioni nette 2.427.622 1.790.076Margine di intermediazione 6.035.479 4.723.576

100. Rettif iche di valore nette per deterioramento di -1.162.752 -1.851.807a) attività f inanziarie -1.162.752 -1.851.807d) altre operazioni f inanziarie 0 0

110. Spese amministrative -2.421.769 -2.357.454a) spese per il personale -1.226.945 -1.242.531b) altre spese amministrative -1.194.824 -1.114.923

120. Rettif iche di valore nette su attività materiali -21.995 -31.317150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -1.980 25.793160. Altri proventi e oneri di gestione 66.714 58.049

Risultato della gestione operativa 2.493.697 566.840180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 9.179 0

Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo del le imposte 2.502.876 566.840190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'attività corrente -856.446 -349.984

Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto del le imposte 1.646.430 216.856UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 1.646.430 216.856

Voci 31/12/2012 31/12/2011

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Pila S.p.A. – Situazione economico - patrimoniale 01/01/2012 – 31/12/2012

205

SITUAZIONE ECONOMICO - PATRIMONIALE DELLA SOCIETA’ PILA S.p.A.

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Pila S.p.A. – Situazione economico - patrimoniale 01/01/2012 – 31/12/2012

206

STATO PATRIMONIALE

10. Cassa e disponibilità liquidite 563.083 264.64340. Attività f inanziarie disponibili per la vendita 72.595 72.70660. Crediti 5.070.295 3.217.900100. Attività materiali 12.899.183 13.425.522110. Attività immateriali 2.187.907 2.213.475120. Attività f iscali 751.213 598.349

a) correnti 742.854 598.349b) anticipate 8.358 0

140. Altre attività 1.841.563 4.068.958TOTALE ATTIVO 23.385.838 23.861.554

10. Debiti 1.384.444 1.824.37620. Titoli in circolazione 4.696.500 4.688.75070. Passività f iscali 421.477 455.160

a) correnti 272.286 206.719b) differite 149.191 248.441

90. Altre passività 3.552.560 4.219.606100. Trattamento di f ine rapporto del personale 833.218 742.296120. Capitale 7.060.000 7.060.000150. Sovrapprezzi di emissione 6.183 6.183160. Riserve 4.733.479 4.715.836180. Utile (Perdita) d'esercizio 697.978 149.347

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 23.385.838 23.861.5 54

Voci dell'attivo

Voci del passivo e del patrimonio netto

31/12/2012 31/12/2011

31/12/2012 31/12/2011

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Pila S.p.A. – Situazione economico - patrimoniale 01/01/2012 – 31/12/2012

207

CONTO ECONOMICO

10. Interessi attivi e proventi assimilati 125.605 54.89120. Interessi passivi e oneri assimilati -168.023 -115.433

Margine di interesse -42.418 -60.542Margine di intermediazione -42.418 -60.542

110. Spese amministrative -8.676.942 -8.496.911a) spese per il personale -4.888.238 -4.509.149b) altre spese amministrative -3.788.704 -3.987.762

120. Rettif iche/riprese di valore nette su attività materiali -2.496.961 -2.634.610130. Rettif iche/riprese di valore nette su attività immateriali -167.043 -157.413160. Altri proventi e oneri di gestione 12.312.023 11.622.012

Risultato della gestione operativa 928.659 272.536180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 76.137 76.451

Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo del le imposte 1.004.796 348.987190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'attività corrente -306.819 -199.640

Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto del le imposte 697.978 149.347UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 697.978 149.347

Voci 31/12/2012 31/12/2011

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Finaosta Iniziative S.r.l. Situazione economico – patrimoniale 01/01/2012 – 31/12/2012

208

SITUAZIONE ECONOMICO - PATRIMONIALE DELLA SOCIETA’ FINAOSTA INIZIATIVE S.R.L.

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Finaosta Iniziative S.r.l. Situazione economico – patrimoniale 01/01/2012 – 31/12/2012

209

STATO PATRIMONIALE

10. Cassa e disponibilità liquidite 1.232 1.40160. Crediti 28.030 82.232100. Attività materiali 12.728.840 13.236.738120. Attività f iscali 54.949 70.962

a) correnti 51.738 67.751b) anticipate 3.211 3.211

140. Altre attività 466.522 423.729TOTALE ATTIVO 13.279.573 13.815.062

10. Debiti 12.271.786 12.856.67470. Passività f iscali 105.300 78.868

a) correnti 105.300 78.868b) differite 0 0

90. Altre passività 357.098 408.790120. Capitale 98.127 98.127160. Riserve 372.602 285.019180. Utile (Perdita) d'esercizio 74.660 87.584

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 13.279.573 13.815.0 62

Voci dell'attivo

Voci del passivo e del patrimonio netto

31/12/2012 31/12/2011

31/12/2012 31/12/2011

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Finaosta Iniziative S.r.l. Situazione economico – patrimoniale 01/01/2012 – 31/12/2012

210

CONTO ECONOMICO

10. Interessi attivi e proventi assimilati 1.199 2.27520. Interessi passivi e oneri assimilati -1.798 0

Margine di interesse -599 2.275Margine di intermediazione -599 2.275

110. Spese amministrative -24.003 -28.407a) spese per il personale 0 0b) altre spese amministrative -24.003 -28.407

120. Rettif iche/riprese di valore nette su attività materiali -561.773 -572.663130. Rettif iche/riprese di valore nette su attività immateriali 0 -390160. Altri proventi e oneri di gestione 723.494 738.652

Risultato della gestione operativa 137.119 139.467Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo del le imposte 137.119 139.467

190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'attività corrente -62.459 -51.883Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto del le imposte 74.660 87.584UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 74.660 87.584

Voci 31/12/2012 31/12/2011

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Finanziaria Regionale Valle d'Aosta S.p.A. - Società unipersonale

Soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte della Regione Autonoma Valle d’Aosta.

Sede legale: Via Festaz, 22 - Aosta

Capitale sociale: euro 112.000.000,00 interamente versato

Iscrizione Registro Imprese di Aosta e codice fiscale n. 00415280072

Elenco generale UIF n. 806 - Elenco speciale BANKIT n. 33050

VERBALE DELL'ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI DEL 28 GIUGNO 2013

L'anno duemilatredici, il giorno ventotto, del mese di giugno, alle ore quindici, in Via Festaz, 22, si è riunita

l'Assemblea generale ordinaria dell’azionista della società, convocata in prima convocazione per questo

giorno, luogo e ora, per discutere e deliberare sul seguente:

ORDINE DEL GIORNO

1) RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE, BILANCIO AL 31/12/2012 -

COSTITUITO DA STATO PATRIMONIALE, CONTO ECONOMICO E NOTA INTEGRATIVA - E

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE E DEL REVISORE LEGALE.

Assume la Presidenza il Presidente, dott. Giuseppe CILEA, funge da Segretario il Consigliere di

amministrazione, dott.ssa Luisa VUILLERMOZ.

Il Presidente constatato che:

. l'Assemblea è stata regolarmente convocata in prima convocazione per il giorno 28 giugno 2013, in Aosta

- Via Festaz, 22, alle ore quindici e in seconda convocazione per il giorno 15 luglio 2013, stessi luogo ed

ora;

. è presente l’azionista unico della società in persona del dott. Augusto ROLLANDIN, Presidente della

Regione;

. sono presenti i sottoelencati componenti il Consiglio di amministrazione:

avv. Alberto VARALLO e dott.ssa Luisa VUILLERMOZ;

. sono presenti i sottoelencati componenti il Collegio sindacale:

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rag. Oscar BETRAL, Presidente, dott. Adolfo GARBI e dott. Andrea LEONARDI, Sindaci effettivi;

. scusano l’assenza i Consiglieri di amministrazione, dott. Peter BIELER e rag. Nicola ROSSET;

. partecipano altresì alla riunione il dott. Ezio BONATTO della Società di revisione “Deloitte & Touche

S.p.A.”, i due Vice Direttori Generali, dott. Roberto Francesconi e dott. Riccardo Trisoldi e il dott. Christian

HAUSHERR, Responsabile della Direzione Amministrazione e Finanza;

. la riunione è da considerarsi valida in prima convocazione risultando rappresentato il 100% del capitale

sociale di euro 112.000.000,00 ed essendo stati regolarmente depositati i titoli rappresentanti il suddetto

capitale sociale, contenuti nei certificati azionari n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8, presso l’istituto di credito

designato, come fa fede il biglietto di ammissione all'Assemblea rilasciato dall’Istituito bancario “UniCredit

S.p.A.”, in data 4 giugno 2013.

Il Presidente, prima di passare all'esame dell'ordine del giorno, rivolge un saluto al rappresentante

dell'azionariato, ai componenti gli Organi sociali e agli altri intervenuti.

Il Presidente dichiara, quindi, aperta la seduta e passa all'esame dell'ordine del giorno:

I - RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULL A GESTIONE, BILANCIO AL 31/12/2012 -

COSTITUITO DA STATO PATRIMONIALE, CONTO ECONOMICO E NOTA INTEGRATIVA - E

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE E DEL REVISORE LEG ALE

Il Presidente, avuta la dispensa dall’azionista unico, omette la lettura della relazione del Consiglio di

amministrazione sulla gestione, che si allega al presente verbale sotto la lettera A) e del bilancio al 31

dicembre 2012 costituito da stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa, che si allega al

presente verbale sotto la lettera B) , e fornisce una sintesi dei principali fatti e dati contenuti nei documenti

sopra citati.

Più precisamente il Presidente ricorda che nell’anno 2012 il contesto economico nazionale e internazionale

hanno confermato le criticità degli anni precedenti, permanendo la fase di recessione già in atto che ha

comportato una riduzione del PIL italiano a -2,4%, con una previsione negativa anche per l’anno in corso,

indicata dall’OCSE in -1,8%. Notevole incremento ha avuto il ricorso alla cassa integrazione, sia ordinaria sia

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straordinaria che in deroga, con un livello di disoccupazione che ha raggiunto oltre il 12,8% della forza lavoro,

con oltre 3,3 milioni di disoccupati, di cui quella giovanile oltre il 41% dei giovani attivi. A tale proposito

bisogna ricordare che anche nell’euro zona il livello medio di disoccupazione si è attestato su una

percentuale pari al 12,2%, a conferma delle difficoltà comuni dei paesi europei. Anche la nostra regione non

poteva sottrarsi agli effetti di una tale crisi economica che ha coinvolto, in particolare modo, il settore

dell’edilizia, pubblica e privata, il comparto manifatturiero in generale, il settore del commercio mentre una

tenuta soddisfacente si è riscontrata nel settore turistico. A tutto ciò si deve aggiungere la stretta del credito

attuata dal mondo bancario che, per altro, è alle prese con un ammontare di sofferenze pari a 133 miliardi di

euro. Sotto l’aspetto della disoccupazione nella nostra regione si è verificato un incremento significativo che

ha raggiunto il 7% della forza lavoro, ben lontano, comunque, dai livelli nazionali e dell’euro zona.

Per l’anno 2012, e ugualmente per l’anno 2013, l’Amministrazione regionale ha confermato, rimodulandolo, il

provvedimento legislativo che permette ai titolari dei mutui perfezionati con FINAOSTA, la sospensione del

pagamento delle rate che per l’anno 2012 ha interessato complessivamente n. 1889 posizioni, ridottesi

nell’anno 2013 a 1649, con una incidenza pari a circa il 55% a fronte dei finanziamenti relativi alle imprese e

10% per quelli relativi ai privati.

Una ulteriore valutazione può essere fatta con la media degli insoluti a fronte della ripresa dei pagamenti in

scadenza al gennaio 2013 che è risultata di circa il 3% dei mutui in scadenza con una incidenza del 10% dei

mutui del settore alberghiero e commerciale, del 7% del settore industriale, del 5% del settore agricolo e

dell’1% del settore privati.

Altri interventi sono stati confermati dall’Amministrazione regionale quali la riduzione della percentuale

dell’IRAP, il sostegno dell’attività dei Confidi, i contributi nel settore dell’energia e altri attinenti più in generale

all’ambito sociale.

Il Presidente ricorda, inoltre, sinteticamente i risultati dell’attività di erogazione dei finanziamenti nonché

alcuni cenni alle società partecipate da FINAOSTA. Complessivamente sono stati erogati 1174 finanziamenti,

contro i 1310 dell’anno precedente, mentre gli importi erogati sono aumentati a euro 145 milioni, contro euro

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123 milioni dell’anno precedente. A conclusione dei 30 anni di attività i finanziamenti erogati da FINAOSTA

ammontano a n. 33775 per un totale erogato di circa euro 3 miliardi.

I contributi erogati per i progetti di ricerca e sviluppo sono ammontati a euro 3 milioni.

Per quanto concerne il settore dei leasing agevolati sono stati erogati euro 21 milioni incrementando il totale

a euro 92 milioni.

Tra le società partecipate si ricordano innanzi tutto le società consolidate nel bilancio e cioè:

AOSTA FACTOR S.p.A. che ha incrementato fatturato e risultato netto di esercizio a circa euro 1,6 milioni;

PILA S.p.A. che ha chiuso l’esercizio con un risultato netto di circa euro 700.000;

FINAOSTA INIZIATIVE S.r.l. proprietaria dell’immobile dell’ex Albergo Alpino.

Si ricordano, inoltre, le principali società controllate in Gestione speciale e cioè:

FUNIVIE MONTE BIANCO S.p.A. che ha in corso la realizzazione della nuova funivia di collegamento con

Punta Helbronner, i cui lavori, nel rispetto del cronoprogramma, sono stati realizzati al 36%;

CVA S.p.A. che ha chiuso il bilancio di esercizio 2012 con un utile netto di euro 70 milioni, rispetto a euro 63

milioni dell’anno precedente. La società ha proseguito negli investimenti nel settore idroelettrico e,

soprattutto, in quello fotovoltaico ed eolico gestendo, inoltre, le società di nuova acquisizione, DEVAL S.p.A.

e VALLENERGIE S.p.A., nonché la realizzazione del progetto del Teleriscaldamento;

STRUTTURA VALLE D’AOSTA S.r.l. che ha proseguito nella gestione degli immobili industriale locati alle

imprese e, su incarico regionale, ha acquisito dalla società SIMA S.p.A. il complesso immobiliare dove viene

svolta l’attività della società industriale HEINEKEN;

COUP S.r.l. (Complesso Ospedaliero Umberto Parini S .r.l.) che ha proseguito nella predisposizione della

progettazione finalizzata all’ampliamento e ristrutturazione dell’ospedale;

NUV S.r.l. (Nuova Università Valdostana S.r.l.) che ha in corso la ristrutturazione delle Caserme Battisti e

Ramires e dell’Eliporto di Pollein, propedeutica alla successiva realizzazione del Polo Universitario.

COA che ha proseguito l’attività nel settore dell’energia secondo il piano concordato con l’Assessorato Alle

Attività Produttive.

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L’ASSOCIAZIONE FORTE DI BARD che ha ottenuto risultati notevoli sia come presenze, pari a 212.000, sia

come ricavi, pari a euro 1.776.000.

Il Presidente ricorda, infine, sempre nel settore degli impianti a fune, la partecipazione nelle società

CERVINO S.p.A., COURMAYEUR MONT BLANC FUNIVIE S.p.A., MONTEROSA S.p.A. e FUNIVIE

PICOLO SAN BERNARDO S.p.A.. A tale proposito ricordiamo che nel mese di maggio 2013 si sono

perfezionate le incorporazioni delle società minori del settore degli impianti di risalita e, più precisamente:

CERVINO S.p.A.: CHAMOIS IMPIANTI S.p.A.

CIME BIANCHE S.p.A.

S.I.R.T. S.p.A. (Torgnon)

MONTEROSA S.p.A.: FUNIVIE DI CHAMPORCHER S.p.A.

S.A.G.I.T. S.p.A. (Gressoney)

S.I.T.I.B. S.p.A. (Brusson)

PILA S.p.A.: GRAND SAINT BERNARD S.p.A.

SISKI S.r.l.

FUNIVIE GRAN PARADISO S.p.A.

Successivamente alla chiusura dell’esercizio Il Presidente rammenta il perfezionamento, per circa euro 95

milioni, di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti finalizzato a sostenere gli investimenti deliberati dalla

Regione, attualmente utilizzato per circa euro 27 milioni e che si prevede di utilizzare completamente entro la

fine del 2013. Altro intervento importante è stato il finanziamento di euro 50 milioni erogato alla società

Casino’ de la Vallée S.p.A., a fronte degli investimenti in corso, utilizzando un finanziamento di pari importo

concesso dalla CVA S.p.A. e attualmente erogato per circa euro 34 milioni.

Per quanto concerne l’ammontare dei crediti deteriorati la percentuale è risultata stabile e pari, al netto delle

rettifiche, al 2,44% del totale dei crediti, rispetto al 2,55% dell’anno 2011, con una copertura delle sofferenze

pari al 57%, contro il 50% dell’anno 2011.

Ai sensi del Principio contabile internazionale n. 27 e secondo il nuovo schema del provvedimento della

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Banca d’Italia del 13 marzo 2012, relativo ai bilanci consolidati, è stato predisposto il bilancio consolidato del

gruppo FINAOSTA, composto dalle società FINAOSTA S.p.A., AOSTA FACTOR S.p.A., PILA S.p.A. e

FINAOSTA INIZIATIVE S.r.l., di cui il Presidente illustra i dati principali.

Al termine dell’esposizione, il Presidente invita il rag. Oscar BETRAL - Presidente del Collegio sindacale - ad

esporre all'Assemblea il testo della relazione del Collegio sindacale al bilancio d'esercizio, che si allega al

presente verbale sotto le lettere C).

Il Presidente invita, quindi, il dott. Ezio BONATTO della società “Deloitte & Touche S.p.A.” ad esporre

all'Assemblea il testo della relazione della Società di revisione sul bilancio d'esercizio, che si allega al

presente verbale sotto la lettera D).

Il Presidente, quindi, propone all'Assemblea di accantonare l'utile conseguito al 31 dicembre 2012, pari a

euro 3.245.934, a riserva legale per euro 162.297, a riserva statutaria per euro 811.484 ed euro 2.272.153

da destinarsi secondo le determinazioni dell'Assemblea.

Prende, quindi, la parola il Presidente della Regione, dott. Augusto ROLLANDIN, che condivide l’analisi

illustrata dal Presidente in merito alla crisi economica in atto e sottolinea in particolare l’urgenza di interventi

di politica economica utili per affrontare il problema della disoccupazione giovanile e della mancanza di

crescita.

La Regione Autonoma Valle d’Aosta ha comunque fatto fronte alla crisi in atto reiterando le misure anticrisi

ed in particolare prevedendo la sospensione dei pagamenti delle rate dei mutui FINAOSTA.

Pur nel difficile contesto economico, il Presidente riconosce i positivi risultati ottenuti dalla gestione

FINAOSTA e da tutte le sue partecipate, risultati che hanno contribuito ad attenuare le criticità dell’attuale

situazione economica.

Il Presidente della Regione conclude ringraziando il Consiglio di amministrazione e il suo Presidente per il

proficuo lavoro svolto.

Al termine dell’esposizione il dott. Augusto ROLLANDIN esprime parere favorevole circa l’approvazione dei

documenti posti a votazione proponendo la destinazione del residuo libero dell’utile d’esercizio a riserva

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straordinaria.

Il Presidente ringraziando l’azionista per il suo intervento, pone a votazione i documenti sopra indicati per

alzata di mano.

L'ASSEMBLEA

DELIBERA

. di approvare i documenti posti a votazione, disponendo di accantonare l'utile conseguito al 31 dicembre

2012, pari a euro 3.245.934, a riserva legale per euro 162.297, a riserva statutaria per euro 811.484 e a

riserva straordinaria per euro 2.272.153;

. di prendere atto del contenuto del bilancio consolidato.

* * *

Null'altro essendovi da deliberare, la seduta è tolta alle ore quindici e quarantacinque minuti.

Il Segretario Il Presidente

(dott.ssa Luisa VUILLERMOZ) (dott. Giuseppe CILEA)