FINANZA AGEVOLATA: Analisi di contesto e normativa · La finanza agevolata per i commercialisti ......

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Finanza agevolata: procedure di analisi della finanziabilità dei progetti di sviluppo 1 ODCEC Torino 13/03/2018 Relatore: dott. Simone Cavallera

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Finanza agevolata: procedure

di analisi della finanziabilità

dei progetti di sviluppo

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ODCEC Torino 13/03/2018

Relatore: dott. Simone Cavallera

PARTE I

INTRODUZIONE AL CONCETTO DI FINANZA AGEVOLATA

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Definizione

Finanza agevolata: insieme degli strumenti messi a disposizione dal legislatore per favorire la nascita, gli investimenti e lo sviluppo delle

imprese.

Si riferisce ad interventi di legge che tipicamente vanno a finanziare attività di investimento e di

sviluppo.

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La finanza agevolata per i commercialisti

Perché un commercialista dovrebbe interessarsi a questo argomento?

1. Offrire un servizio aggiuntivo ai propri clienti: molto spesso i clienti domandano: Devo acquistare un macchinario, c’è qualche bando?

Il Professionista potrà dunque assistere il cliente nel:

Ricercare l’ agevolazione

Monitorare le agevolazioni disponibili per loro

Assisterli nella redazione del Business Plan da presentare all’Ente erogante

Assisterli nella fase di rendicontazione

2. Possibilità di attrarre nuovi clienti: ottenere un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti grazie ai servizi offerti relativi alla finanza agevolata.

3. I professionisti possono beneficiare delle agevolazioni: a partire dal 2014, anche i professionisti possono accedere ai contributi europei, nazionali e regionali.

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Tipologie di investimento

Investimenti: beni durevoli classificabili tra le immobilizzazioni, ovvero gli acquisti effettuati dall’azienda che possono essere capitalizzati come oneri pluriennali, il cui costo può essere ripartito su più esercizi con l’ammortamento.

IMMATERIALI MATERIALI

MacchineAttrezzatureUtensileria

Spese di impiantoCosti ricerca e sviluppoCosti di pubblicitàBrevetti e licenze

Il costo degli investimenti va indicato sulla base dei preventivi raccolti, dettagliati ed esplicati in rapporto alle diverse fasi del ciclo produttivo.

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Tipologie di agevolazioni Contributo in conto capitale: consiste nel classico contributo a fondo perduto, calcolato in percentuale delle spese ammissibili e non è prevista alcuna restituzione di capitale o pagamento di interessi;

Contributi in conto esercizio (gestione) : corrisponde ad un contributo in conto capitale, differisce per quanto riguarda l’imposizione fiscale alla quale viene assoggettato. Il contributo viene identificato come ricavo e deve essere tassato nel periodo di competenza e per l’intero importo;

Contributo in conto interessi: viene concesso quando si stipula un finanziamento a medio e lungo termine. L’entità dell’agevolazione è calcolata attualizzando la differenza tra tasso ordinario e tasso agevolato;

Contributo in conto canoni: è paragonabile ad un contributo in conto interessi, l’agevolazione è concessa per abbattere il costo di un contratto di locazione finanziaria (leasing) stipulato a costi di mercato;

Garanzia: l’agevolazione consiste nell’offrire garanzie per finanziamenti a medio e lungo termine che altrimenti il beneficiario non sarebbe in grado di fornire. A questo scopo particolare importanza rivestono i fondi di garanzia istituiti presso i Consorzi di Garanzia Collettiva Fidi. 6

Contributo a fondo perduto Vs Finanziamento a tasso agevolato

Per un’impresa è conveniente ricercare un contributo a fondo perduto oppure un finanziamento a tasso agevolato?

Dipende dalla tipologia di impresa, dalla situazione economico/finanziaria e dalla fase di vita dell’impresa.

Finanziamento a tasso agevolato: indicato per le Start up che non hanno liquidità sufficiente da investire.

Contributo a fondo perduto: indicato per imprese che dispongono di capitale proprio da investire. Poco indicato per le Start up.

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PARTE II

FONDI A GESTIONE DIRETTA E INDIRETTA

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Strumenti europei, nazionali e comunitari

PROGRAMMI COMUNITARII Programmi Comunitari sono fondi diretti e quindi gestiti direttamente dalla Commissione Europea attraverso bandi periodici (call for proposal), ovvero “inviti a presentare proposte” su ambiti definiti e in merito a temi precisi. Hanno scadenze predefinite e si riferiscono a settori determinati quali l'ambiente, la ricerca, l'energia, la cultura, l'informazione o la salute.

I "Programmi tematici, a gestione diretta comunitaria" sono gestiti direttamente dalle varie Direzioni Generali della Commissione europea che stabiliscono un rapporto diretto con i beneficiari. I programmi tematici rappresentano il principale strumento attraverso il quale vengono erogate le sovvenzioni (grants) direttamente gestite dall’Unione europea a sostegno di progetti europei.

Il sostegno diretto avviene attraverso l’erogazione di denaro, mentre il sostegno indiretto si configura come la fornitura di servizi cosiddetti reali (corsi di formazione, consulenze, informazione su aspetti fiscali e giuridici ecc..)

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I principali programmi dell’UE 2014-2020 rivolti alle imprese sono:

- Programma COSME: Programma per la competitività delle imprese e delle PMI, in particolar modo micro-imprese, imprese artigiane, le professioni autonome e le imprese sociali

A CHI SI RIVOLGE: PMI e Professionisti di tutti i settori industriali, manifatturieri e dei servizi, compreso il settore del turismoCOSA FINANZIA: semplifica l’accesso ai finanziamenti da parte delle PMI, incentiva la competitività sul mercato europeo e incoraggia lo sviluppo della cultura imprenditoriale.

- Programma ERASMUS per Giovani Imprenditori e Professionisti: offre ai nuovi imprenditori la possibilità di acquisire esperienza e competenze da imprenditori già affermati che gestiscono piccole o medie imprese in un altro Paese partecipante al programma.

A CHI SI RIVOLGE: nuovi imprenditori che siano intenzionati ad avviare una nuova impresa oppure ne abbiano già costituita una da meno di 3 anni e imprenditori ospitanti.COSA FINANZIA: spese di viaggio e di soggiorno per un periodo di lavoro (fino a 6 mesi) presso la sede dell’imprenditore esperto.

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FONDI EUROPEI A GESTIONE DIRETTA

PRINCIPALI PROGRAMMI GESTITI

DALL’UNIONE EUROPEA- ERASMUS PLUS per l’istruzione, la formazione, i giovani e lo sport: è il Programma dell’UE nei settori nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport per il periodo 2014/2020.

- Programma Horizon 2020: è lo strumento di finanziamento alla ricerca scientifica all’innovazione dell’UE.

CHE COSA FINANZIA: progetti di ricerca o azioni volte all’innovazione scientifica e tecnologicache portino un significativo impatto sulla vita dei cittadini europei.

A CHI SI RIVOLGE: possono partecipare tutte le persone fisiche (limitatamente ad alcune misure) o giuridiche (es. PMI, grandi imprese, enti di ricerca, università)

Esistono inoltre anche altri programmi comunitari che prevedono il sostegno alle imprese in diversi settori tematici, ovvero:

Terzo programma per la salute: si pone l’obiettivo di sostenere gli Stati membri nel miglioramente della sanità pubblica, nella prevenzione delle malattie e riduzione dei rischi di malattie fisiche e mentali.

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PRINCIPALI PROGRAMMI GESTITI DALL’UNIONE EUROPEA

- EUROPA CREATIVA (cultura): finanzia progetti europei nel settore culturale, cinematografico, artistico e creativo e prevede due sottoprogrammi:

- Il sottoprogramma CULTURA: a sostegno dei settori culturali e creativi

- Il sottoprogramma MEDIA: a sostegno del settore audiovisivo e multimediale.

- Programma per l'ambiente e l'azione per il Clima LIFE (Ambiente): è il nuovo programma a sostegno dei progetti europei nel settore ambientale e prevede due sottoprogrammi:

- Il sottoprogramma Ambiente: a sostegno dei settori culturali e creativi

- Il sottoprogramma Azione per il clima: a sostegno del settore audiovisivo e multimediale

- Meccanismo per collegare l'Europa (Connecting Europe Facility, CEF) (Infrastrutture, trasporti, energia, telecomunicazioni e TIC)

-Programma per l’occupazione e l’innovazione Sociale (EaSI, EU programme for Employment and Social Innovation)

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Caratteristiche principali dei fondi diretti

1) Dimensione transnazionale: i progetti devono essere presentati da un partenariato formato da un numero variabile di organizzazioni (PMI, Enti Pubblici, Associazioni, ecc…) appartenenti a Stati Membri diversi.

2) Cofinanziamento con risorse proprie: i beneficiari devono contribuire al cofinanziamento. Di norma la sovvenzione comunitaria copre una sola parte dei costi del progetto (dal 50% all’ 80%).

3) Divieto di cumulo: in nessun caso il bilancio dell’Unione può finanziare due volte i medesimi costi. Ciò implica che una medesima azione o un medesimo beneficiario non possono ricevere sovvenzioni nell’ambito di più programmi cofinanziate dal bilancio UE.

4) Divieto di retroattività: le sovvenzioni non possono essere concesse per attività svolte prima della firma del contratto con la Commissione europea.

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DOCUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE :

-Programma operativo nazionale (PON): documento a titolarità nazionale approvato dalla Commissione ai fini dell'attuazione di un quadro comunitario di sostegno, articolato in assi prioritari ed in misure pluriennali;- Programma operativo regionale (POR): documento a titolarità regionale approvato dalla Commissione ai fini dell'attuazione di un quadro comunitario di sostegno, articolato in priorità strategiche (Assi), azioni pluriennali (Misure) per la realizzazione del quale è possibile fare ricorso ad uno o più Fondi;-Piano di sviluppo rurale (PSR): elaborato dalle autorità regionali ed approvato dalla Commissione europea, descrive la situazione del settore agricolo della regione, la strategia di sviluppo proposta e la pianificazione finanziaria recante una sintesi delle risorse finanziarie nazionali e comunitarie impiegate e corrispondenti agli obiettivi prioritari di sviluppo rurale previsti dal piano.

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FONDI EUROPEI A GESTIONE INDIRETTA

FONDI EUROPEI A GESTIONE INDIRETTAE’ possibile individuarne quattro fondi strutturali:

- FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale): tale strumento promuove la coesione economica e sociale nell'Unione europea tramite azioni destinate a ridurre le disparità tra regioni o gruppi sociali

- FSE (Fondo sociale europeo): è lo strumento finanziario che consente all'Unione di concretizzare gli obiettivi strategici della politica per l'occupazione. Scopo del FSE è prevenire e combattere la disoccupazione, sviluppare le risorse umane e favorire l’inserimento professionale dei disoccupati delle categorie svantaggiate nel mercato del lavoro, in particolare sostenendo azioni di formazione e sistemi di sostegno all’assunzione;

- FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale): il Fondo contribuisce a migliorare la competitività del settore agricolo e forestale, l’ambiente e il paesaggio, la qualità della vita nelle zone rurali e la diversificazione dell’economia rurale.

- FEAMP (Fondo Europeo per gli affari marittimi e la Pesca): Il Fondo europeo per la pesca (FEP) deve contribuire alla realizzazione degli obiettivi della politica comune della pesca (PCP) ossia deve garantire la conservazione e lo sfruttamento sostenibile delle risorse marine.

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Da chi sono gestiti i fondi a gestione diretta

Sono gestiti dalle autorità nazionali e locali ma finanziati dalla Commissione europea nei seguenti modi:

• La Commissione europea negozia e approva i programmi di sviluppo proposti dai singoli Stati Membri e stanzia le risorse finanziarie.

• Gli Stati Membri e le Regioni gestiscono i programmi, li attuano attraverso la selezione, il controllo e la valutazione dei progetti

• La Commissione è coinvolta nella fase di monitoraggio, si impegna nel pagare le spese approvate ed effettua verifiche attraverso un sistema di controllo

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Regime de minimis

Lo Stato e le altre Amministrazioni pubbliche possono erogare aiuti alle imprese solo nel limite di determinati massimali, fissati in percentuale sugli investimenti, autorizzati espressamente dalla Commissione europea. Ogni progetto di legge agevolativa deve pertanto essere notificato alla Commissione stessa. Fanno eccezione gli aiuti di piccola entità, definiti dalla UE de minimis, che si presume non incidano sulla concorrenza in modo significativo. Le pubbliche autorità possono quindi erogare aiuti alle imprese di qualsiasi dimensione, in regime de minimis, senza obbligo di notifica, nel rispetto delle condizioni di cui, attualmente, al regolamento UE della Commissione n. 1407/2013 e 1408/2013.Nel caso un'agevolazione concessa in de minimis superi il massimale individuale a disposizione in quel momento dell'impresa beneficiaria, l'aiuto non potrà essere concesso nemmeno per la parte non eccedente tale tetto.

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Regolamento UE N. 1407/2013

Il nuovo regolamento "de minimis“ prevede il massimale di 200mila euro (100mila euro nel settore del trasporto di merci su strada per conto terzi) per gli aiuti che un’impresa unica può ricevere nell’arco di tre anni da uno Stato membro.Il regolamento si applica agli aiuti concessi alle imprese di qualsiasi settore, ad eccezione:•delle imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura;•della produzione primaria dei prodotti agricoli;•delle imprese operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, limitatamente ad alcune fattispecie;•degli aiuti per attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri o direttamente collegati ai quantitativi esportati;•degli aiuti subordinati all’impiego di prodotti nazionali rispetto a quelli di importazione.

Regolamento UE N. 1408/2013

Il nuovo regolamento sugli aiuti "de minimis" nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli raddoppia – passando da 7.500 a 15.000 euro – il massimale di aiuto ottenibile per beneficiario, per un periodo di tre esercizi finanziari.

Benefici dei fondi indiretti

I fondi strutturali gestiti dalle Regioni possono risultare di più facile accesso da parte di imprese ed enti.

La loro maggior accessibilità e popolarità non deriva tanto da differenze intrinseche quanto da altri fattori:

I progetti possono essere presentati in italiano

Le informazioni sono più facili da reperire

Di norma non vengono richieste Partnership e nel caso esclusivamente a livello locale.

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Dopo l'equiparazione tra PMI e Professionisti in materia di finanziamenti UE, è possibile accedere tramite bandi specifici alle risorse dei Fondi Europei.

L’art. 1, comma 821 della Legge 28.12.2015 n. 208 (Stabilità 2016) ha finalmente equiparato i liberi professionisti alle PMI. Ciò essenzialmente significa che

i professionisti, così come le PMI, possono accedere ai fondi strutturali europei 2014/2020. In particolare, la Legge di Stabilità ha introdotto, anche per

coloro che svolgono la libera professione, la possibilità di accesso ai fondi strutturali FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e FSE (Fondo Sociale

Europeo) nonché ai Piani operativi PON (Programma Operativo Nazionale) e POR (Piano Operativo Regionale).

In base alla Regione di appartenenza sono previsti specifici bandi, dall’accesso al microcredito al fondo per i giovani professionisti, dal finanziamento per le nuove attività a quello per la maternità o assistenza ai familiari.

Fondi UE per liberi professionisti

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La legge di Stabilità 2018 prevede numerose novità, alcune conferme ed una serie di ottime notizie in termini di agevolazioni che potranno essere richieste da PMI, Startup e liberi professionisti.

Nello specifico:

1. Incentivo strutturale per l’occupazione giovanile stabile

Un incentivo che prevede una riduzione dei contributi del 50%, della durata di 36 mesi, per le imprese che assumono con contratto a tutele crescenti lavoratori fino a 35 anni di età.

2. Credito di imposta investimenti pubblicitari o bonus pubblicità

Uno sgravio fiscale dal 75% al 90% per gli investimenti in pubblicità su radio analogiche e online, tv e giornali quotidiani e periodici (anche online) pensato per grandi aziende, piccole e medie imprese e lavoratori autonomi.

3. Incremento delle risorse previste per il Fondo Centrale di Garanzia per le PMI

Lo strumento di garanzia del credito, gestito da Medio Credito Centrale, beneficerà di un incremento della dotazione finanziaria disponibile di 200 Milioni di Euro nel solo 2018.

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Le agevolazioni previste dalle Legge di Stabilità 2018

4. Sostegno per le grandi imprese in crisiIstituzione di uno stanziamento ad hoc, all’interno delle risorse previste dal Fondo per la crescita sostenibile, per le Grandi Imprese con difficoltà finanziarie.

I finanziamenti che verranno erogati saranno destinati ad aziende di grandi dimensioni con l’obiettivo di fornire un sostegno concreto ai fini della continuazione delle attività produttive e del mantenimento dei livelli occupazionali.

5. Super ammortamento e iper ammortamento

Proroga per il 2018 delle deduzioni extra contabili previste per l’acquisto di beni strumentali.

6. Proroga della Nuova Sabatini – beni strumentali

Il contributo in conto interessi gestito dal Ministero dello Sviluppo economico e pensato per favorire gli investimenti in macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali.

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Le agevolazioni previste dalle Legge di Stabilità 2018

Le agevolazioni previste dalle Legge di Stabilità 2018

7. Credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno

Uno sgravio fiscale concesso fino ad un massimo del 45 % a favore delle imprese che acquistano beni strumentali da destinare a strutture produttive nelle regioni del Mezzogiorno.

8. Bonus assunzioni sud

Una riduzione totale dei contributi del 100% per il primo anno, e del 50% per il secondo e terzo anno, per le assunzioni di lavoratori nelle regioni del Mezzogiorno.

I datori di lavoro che assumono, a tempo determinato o indeterminato, giovani o disoccupati durante il corso del 2018, potranno ricevere un incentivo all’occupazione che può arrivare fino a 8.060 euro, nel caso di contratto a tempo indeterminato.

9. Fondo sviluppo e coesione

La legge di Stabilità prevede un incremento delle risorse destinate alle aree sottoutilizzate.

10. Istituzione del Fondo imprese Sud

Un fondo da € 150 Milioni volto alla crescita dimensionale delle piccole e medie imprese.

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PARTE III

ELEMENTI COSTITUTIVI DI UN BANDO E RELATIVI ESEMPI

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• Finalità del bando (in conformità con gli obiettivi e contenuti della relativa scheda tecnica di misura);

• Soggetti beneficiari;

• Localizzazione degli interventi;

• Tipologie di intervento ammissibili;

• Quantificazione delle risorse disponibili;

• Forma ed entità del contributo pubblico;

• Procedura e tempistica per la presentazione delle domande;

• Tipologie di spesa ammissibili a finanziamento;

• Modalità di istruttoria formale di ammissibilità delle domande;

• Modalità di valutazione dei progetti (criteri prioritari e parametri di valutazione);

• Disposizioni riguardanti la formazione e approvazione della graduatoria e la liquidazione dei benefici;

• Disposizioni relative ad eventuali variazioni progettuali, revoche o rinunce;

• Informazioni relative al procedimento (tempistica e responsabile);

• Indirizzi presso i quali è possibile ottenere la documentazione informativa necessaria al fine della presentazione della proposta di progetto.

Gli elementi costitutivi di un bando

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Esempio 1:L.R. 34/08 Piemonte

Finanziamento a tasso agevolato fino al 100% a sostegno di iniziative di

autoimpiego per la creazione d’impresa e l'avvio di lavoro

autonomo.

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Finalità del bando

La Legge Regionale 34/08 prevede due linee d'intervento:

AZIONE A. Obiettivo degli Interventi è quello di sostenere investimenti per favorire la nascita e lo sviluppo di iniziative di autoimpiego nella forma di attività di creazione d’impresa.

Il presente provvedimento é finalizzato alla concessione di agevolazioni pubbliche sotto forma di finanziamento a tasso agevolato a favore di imprese individuali/società.

Documentazione ufficiale: http://www.regione.piemonte.it/lavoro/imprendi/imprendi/artt_09_42.htm

AZIONE B. Obiettivo degli Interventi è quello di sostenere investimenti per favorire la nascita e lo sviluppo di iniziative di autoimpiego nella forma di attività di lavoro autonomo.

Il presente provvedimento è finalizzato alla concessione di agevolazioni pubbliche sotto forma di finanziamento a tasso agevolato a favore di lavoratori autonomi.

Documentazione ufficiale: http://www.regione.piemonte.it/lavoro/imprendi/imprendi/autonomo.htm

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AZIONE A.

Possono presentare domanda per il finanziamento previsto le imprese individuali, le società di persone, le società di capitali comprese le società a responsabilità limitata semplificata nella cui composizione siano presenti soggetti appartenenti ad almeno una delle categorie sottoelencate:

a) soggetti inoccupati e disoccupati in cerca di occupazione;b) soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale;c) soggetti occupati con contratti di lavoro che prevedono prestazioni discontinue, con orario e reddito ridotto;d) soggetti occupati a rischio di disoccupazione;e) soggetti che intendono intraprendere un'attività di autoimpiego.

AZIONE B.

Possono presentare domanda di finanziamento i soggetti appartenenti ad almeno una delle categorie sottoelencate:a) soggetti inoccupati e disoccupati in cerca di occupazione;b) soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale;c) soggetti occupati con contratti di lavoro che prevedono prestazioni discontinue, con orario e reddito ridotto;d) soggetti occupati a rischio di disoccupazione;e) soggetti che intendono intraprendere un'attività di autoimpiego.

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Soggetti Beneficiari

AZIONE A.

Sono considerati ammissibili al finanziamento a tasso agevolato le spese per i seguenti investimenti:a) acquisto di macchinari, attrezzature;b) acquisto di automezzi connessi e strumentali all’attività aziendale;c) opere murarie, impianti elettrici, idraulici, ristrutturazioni in genere nonché spese di progettazione;d) acquisto di arredi strumentali;e) acquisto di apparecchiature informatiche e relativi programmi applicativi;f) spese per la realizzazione del logo e/o del sito.

AZIONE B.

Sono considerate ammissibili al finanziamento a tasso agevolato le spese per i seguenti investimenti produttivi:a) acquisto di macchinari e attrezzature;b) acquisto di automezzi connessi e strumentali all’attività;c) acquisto di arredi strumentali;d) acquisto di apparecchiature informatiche e relativi programmi applicativi;e) spese per la realizzazione del sito fino ad un tetto massimo di spesa di Euro 2.000,00, IVA esclusa

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Tipologie di spese ammissibili

AZIONE A.

Vengono considerati prioritari gli interventi a sostegno degli investimenti per le domande presentate da beneficiari (ad esclusione delle società a responsabilità limitata semplificata) a conduzione o a prevalente partecipazione femminile.

Il finanziamento a tasso agevolato copre fino al 100% degli investimenti e delle spese ritenuti ammissibili e viene erogato con le seguenti modalità:a) ambiti prioritari d’intervento:- 60% fondi regionali a tasso zero;- 40% fondi bancari a tasso convenzionatob) ambiti non prioritari:- 50% fondi regionali a tasso zero;- 50% fondi bancari a tasso convenzionato.

Il limite massimo di finanziamento è di € 120.000,00 (IVA esclusa), il limite minimo è di €10.000,00 (IVA esclusa).

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Entità e forma dell’agevolazione

AZIONE B.

Vengono considerati prioritari gli interventi a sostegno degli investimenti per le domande presentate da lavoratrici autonome.

Il finanziamento copre fino al 100% degli investimenti e delle spese ritenute ammissibili e viene erogato con le seguenti modalità:

a) ambiti prioritari d’intervento:

- 60% fondi regionali a tasso zero;

- 40% fondi bancari a tasso convenzionato;

b) ambiti non prioritari:

- 50% fondi regionali a tasso zero;

- 50% fondi bancari a tasso convenzionato.

Il limite massimo di finanziamento è di € 60.000,00.

Il limite minimo di finanziamento è di € 5.000,00.

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…segue Entità e forma dell’agevolazione

Esempio 2:

Marchi+3

Contributo a fondo perduto fino al 90% per favorire la registrazione di

marchi comunitari ed internazionali.

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l Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) prevede la realizzazione di azioni finalizzate a supportare le imprese, in particolare le PMI, per la valorizzazione dei titoli della proprietà industriale.

Con il presente Bando si intende supportare le imprese di micro, piccola e media dimensione nella tutela dei marchi all’estero attraverso le seguenti Misure agevolative:

Misura A - Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi dell’Unione Europea presso EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici;

Misura B - Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi internazionali presso OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici.

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Finalità del bando

Soggetti beneficiari

Sono ammissibili alle agevolazioni previste dal presente Bando le imprese che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, siano in possesso dei seguenti requisiti:

a. avere una dimensione di micro, piccola o media impresa;

b. avere sede legale e operativa in Italia;

c. essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle Imprese, attive e in regola con il pagamento del diritto annuale;

d. non essere in stato di liquidazione o scioglimento e non essere sottoposte a procedure concorsuali;

e. non avere nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione;

f. essere titolari del/i marchio/i oggetto della domanda di agevolazione;

g. aver ottenuto per il/i marchio/i oggetto della domanda di agevolazione la pubblicazione della domanda di registrazione sul Bollettino dell’EUIPO per la misura A e/o sul registro internazionale dell’OMPI (Romarin) per la Misura B e di aver ottemperato al pagamento delle relative tasse di deposito.

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…segue soggetti beneficiari

Possono richiedere l’agevolazione le imprese titolari del/i marchio/i oggetto della domanda che, a decorrere dal 1 giugno 2016 e comunque in data antecedente la presentazione della domanda di agevolazione, abbiano effettuato almeno una delle seguenti attività:

MISURA A – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi dell’Unione Europea presso EUIPO attraverso l’acquisto di servizi specialistici

- deposito domanda di registrazione presso EUIPO di un marchio e pagamento delle tasse di deposito.

MISURA B – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi internazionali presso OMPI attraverso l’acquisto di servizi specialistici

- deposito domanda di registrazione presso OMPI di un marchio registrato a livello nazionale presso UIBM o di un marchio dell’Unione Europea registrato presso EUIPO e pagamento delle tasse di deposito;

- deposito domanda di registrazione presso OMPI di un marchio per il quale è già stata depositata domanda di registrazione presso UIBM o presso EUIPO e pagamento delle tasse di deposito;

- deposito domanda di designazione successiva di un marchio registrato presso OMPI e pagamento delle tasse di deposito.

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Tipologia di spese ammissibili

MISURA A

L’impresa può richiedere un’agevolazione per le spese sostenute per:

a. Progettazione del marchio (ideazione elemento verbale – ad esclusione dell’ideazione di un elemento verbale coincidente con la denominazione dell’impresa stessa – e/o progettazione elemento grafico) effettuata da un professionista grafico titolare di partita IVA relativa all’attività in oggetto o da un’azienda di progettazione grafica/comunicazione;

b. Assistenza per il deposito effettuata da un consulente in proprietà industriale iscritto all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale o da un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati o da un centro PATLIB - Patent Library;

c. Ricerche di anteriorità per verificare l’eventuale esistenza di marchi identici e/o di marchi simili che possano entrare in conflitto con il marchio che si intende registrare, effettuate da un consulente in proprietà industriale iscritto all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale o da un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati o da un centro PATLIB - Patent Library;

d. Assistenza legale per azioni di tutela del marchio in risposta a opposizioni/rilievi seguenti al deposito della domanda di registrazione effettuata da un consulente in proprietà industriale iscritto all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale o da un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati;

e. Tasse di deposito presso EUIPO.

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…segue Tipologia di spese ammissibili

MISURA B

L’impresa può richiedere un’agevolazione per le spese sostenute per:

a. Progettazione del marchio nazionale/EUIPO (ideazione elemento verbale – ad esclusione dell’ideazione di un elemento verbale coincidente con la denominazione dell’impresa stessa – e/o progettazione elemento grafico) utilizzato come base per la domanda internazionale, a condizione che quest’ultima venga depositata entro 6 mesi dal deposito della domanda di registrazione presso UIBM o presso EUIPO. L’attività di progettazione del marchio deve essere effettuata da un professionista grafico titolare di partita IVA relativa all’attività in oggetto o da un’azienda di progettazione grafica/comunicazione;

b. Assistenza per il deposito effettuata da un consulente in proprietà industriale iscritto all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale o da un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati o da un centro PATLIB - Patent Library;

c. Ricerche di anteriorità per verificare l’eventuale esistenza di marchi identici e/o di marchi simili che possano entrare in conflitto con il marchio che si intende registrare, effettuate da un consulente in proprietà industriale iscritto all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale o da un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati o da un centro PATLIB - Patent Library;

d. Assistenza legale per azioni di tutela del marchio in risposta a opposizioni/rilievi seguenti al deposito della domanda di registrazione effettuata da un consulente in proprietà industriale iscritto all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale o da un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati. L’agevolazione per tale servizio potrà essere richiesta – nel rispetto dei limiti previsti per singolo marchio – anche a fronte di un’agevolazione già concessa a valere sul presente Bando presentando, entro i termini di vigenza dello stesso, una nuova successiva domanda di agevolazione;

e. Tasse sostenute presso UIBM o EUIPO e presso OMPI per la registrazione internazionale.

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Entità e forma dell’agevolazione

L’agevolazione è concessa fino all’80% (90% per USA o CINA) delle spese ammissibili sostenute e nel rispetto degli importi massimi previsti per ciascuna tipologia di servizio.

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PARTE IV

CASE STUDYReport FPA - piano di sviluppo

industriale

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Case studyReport FPA - piano di sviluppo industriale

1 ANAGRAFICA AZIENDA

1.1 Azienda

1.2 Dati identificativi Legale Rappresentante

1.3 Sede legale e sedi secondarie

1.4 Requisiti generali per partecipare alle agevolazioni pubbliche

2 CARATTERISTICHE AZIENDALI

2.1 Storia della Società

2.2 Settore Produttivo – Codici ATECO

2.3 Mercato di riferimento

2.4 Principali Competitor

2.5 Principali Clienti

2.6 Peculiarità, Know How e Brevetti/Marchi

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3 DIMENSIONE AZIENDALE

3.1 Organigramma Societario

3.2 Imprese ASSOCIATE/COLLEGATE

3.3 Risorse Umane

3.4 Sintesi dimensione aziendale

4 ANALISI ECONOMICA – PATRIMONIALE

4.1 AZIENDA X

4.1.1 Riclassificazione Conto Economico (Valore Aggiunto):

4.1.2 Riclassificazione Stato Patrimoniale (Criterio della Liquidità)

4.1.3 Indicatori Economici/Finanziari/Patrimoniali

5 AGEVOLAZIONI

5.1 Domanda FPA Attive (alla data di valutazione)

5.2 Regolamento “De Minimis”

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6 CONCLUSIONI E INQUADRAMENTO FPA

7 QUADRO DEGLI INVESTIMENTI

7.1 Descrizione degli ambiti di interventi principali

7.2 Matrice Opportunità FPA

7.3 Analisi Comparativa delle Opportunità FPA

7.4 Conclusioni – Next Steps

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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