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PROMOTION TRA TARGET E LOYALTY TRA GLI ELEMENTI DEL MARKETING, LA PROMOTION RESTA UNO DEI PRESUPPOSTI FONDAMENTALI PER PRESENTARSI AL MERCATO. È SEMPRE PIÙ IMPORTANTE PER MANTENERE ALTA L’ATTENZIONE SUL PROPRIO MARCHIO, FIDELIZZARE I CLIENTI E CERCARNE DI NUOVI. A PAG. 4 numero 02 | marzo 2015 SCIENZA, TECNOLOGIA, ARTE DELLA STAMPA E DELLA COMUNICAZIONE Nuovo Look & Feel > ricorda la corrispondenza fisica e digitale, così come il simbolo dell’infinito. Neopost Italia srl / via Sirtori 34, 20017 Rho (MI)/Per informazioni 800 412 999 - neopost.it - neopostshop.it Evolviamo, ma rimaniamo sempre il partner unico per la gestione delle stampe e dei documenti. Nuovo Slogan > esprime l’impegno di Neopost ad aiutare le aziende nelle interazioni e supportarle nella spedizione e ricezione di comunicazioni e merci. Nuovo Colore > il verde ci rappresenta ed evoca idee di crescita, armonia e sicurezza. In un mondo sempre più digitale, Neopost ha adottato una nuova straordinaria brand identity WWW. PRINTPUB. NET >PRODOTTI E TECNOLOGIE TRATTAMENTO UV/EB NEL FOOD A PAG. 16 >STEP BY STEP “FACES”, L’ANTOLOGIA CHE RACCONTA I VOLTI A PAG. 28 >EVENTI REPORT DAGLI INNOVATION DAYS DI LUCERNA A PAG. 44 FIGURINE UNA PASSIONE A PORTATA DI MANO PER CERTI VERSI, LE FIGURINE SONO IL PRIMO MASS MEDIUM VISUALE. CON UN SECOLO E MEZZO DI VITA, SONO DIFFUSE OGGI A LIVELLO MONDIALE, GRAZIE ALLA PASSIONE DEI COLLEZIONISTI CHE CREANO VOLUMI DI VENDITE DA CAPOGIRO. IN QUESTO DOSSIER, RACCONTIAMO L’EVOLUZIONE STORICA E TECNOLOGICA DELLE FIGURINE DAL PUNTO DI VISTA DI ALCUNI IMPORTANTI PROTAGONISTI DEL MERCATO. A PAG. 20

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PROMOTION TRA TARGET E LOYALTYTRA GLI ELEMENTI DEL MARKETING, LA PROMOTION RESTA UNO DEI PRESUPPOSTI FONDAMENTALI PER PRESENTARSI AL MERCATO. È SEMPRE PIÙ IMPORTANTE PER MANTENERE ALTA L’ATTENZIONE SUL PROPRIO MARCHIO, FIDELIZZARE I CLIENTI E CERCARNE DI NUOVI.

A PAG. 4

numero 02 | marzo 2015

SCIENZA, TECNOLOGIA, ARTE DELLA STAMPA E DELLA COMUNICAZIONE

Nuovo Look & Feel > ricorda la corrispondenza fisica e digitale, così come il simbolo dell’infinito.

Neopost Italia srl / via Sirtori 34, 20017 Rho (MI)/Per informazioni 800 412 999 - neopost.it - neopostshop.it

Evolviamo, ma rimaniamo sempre

il partner unico per la gestione delle stampe e dei documenti.

Nuovo Slogan > esprime l’impegno di Neopost ad aiutare le aziende nelle interazioni e supportarle nella

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Nuovo Colore > il verde ci rappresenta ed evoca idee di crescita, armonia e sicurezza.

In un mondo sempre più digitale, Neopost ha adottato una nuova straordinaria brand identity

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>PRODOTTI E TECNOLOGIETRATTAMENTO UV/EB NEL FOODA PAG. 16

>STEP BY STEP“FACES”, L’ANTOLOGIA CHE RACCONTA I VOLTIA PAG. 28

>EVENTIREPORT DAGLI INNOVATION DAYS DI LUCERNAA PAG. 44

FIGURINEUNA PASSIONE A PORTATA DI MANOPER CERTI VERSI, LE FIGURINE SONO IL PRIMO MASS MEDIUM VISUALE. CON UN SECOLO E MEZZO DI VITA, SONO DIFFUSE OGGI A LIVELLO MONDIALE, GRAZIE ALLA PASSIONE DEI COLLEZIONISTI CHE CREANO VOLUMI DI VENDITE DA CAPOGIRO. IN QUESTO DOSSIER, RACCONTIAMO L’EVOLUZIONE STORICA E TECNOLOGICA DELLE FIGURINE DAL PUNTO DI VISTA DI ALCUNI IMPORTANTI PROTAGONISTI DEL MERCATO.

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DOSSIER20

FIGURINE PASSIONE A PORTATA DI MANO

RG • Marzo 2015

PER CERTI VERSI, LE FIGURINE SONO IL PRIMO MASS

MEDIUM VISUALE. CON UN SECOLO E MEZZO DI VITA,

SI CARATTERIZZANO OGGI PER UNA DIFFUSIONE

MONDIALE, PER L’ATTRAZIONE INTRAMONTABILE

DA PARTE DEI COLLEZIONISTI E UN VOLUME DI VENDITE

DA CAPOGIRO. IN QUESTO DOSSIER, RACCONTIAMO

L’EVOLUZIONE STORICA E TECNOLOGICA DEL MONDO

DELLE FIGURINE DAL PUNTO DI VISTA DI SUOI ALCUNI

IMPORTANTI PROTAGONISTI.

Il mondo delle figurine panini ap-partiene all’universo dell’infanzia di ognuno di noi. La spensieratezza con cui tutti abbiamo aperto una bustina panini, almeno una volta nella vita, e

l’entusiasmo di trovare l’ultima magica figurina per completare l’album sono le sensazioni che ci hanno accompagnato in questa esperienza di svago unica nel suo genere. Ma dove ha origine questo fenomeno e quale è stata la sua evolu-zione? Le prime figurine, con tutta proba-bilità, nacquero in Francia nella seconda metà dell’Ottocento, ma si diffusero ra-pidamente nel resto dell’Europa e negli Stati Uniti, grazie al fertile incontro tra la stampa cromolitografica e le esigen-ze pubblicitarie create dalla rivoluzione industriale. Per molti aspetti diverse da quelle attuali, le figurine ottocentesche consistevano

in piccole stampe a colori recanti un messaggio pubblicitario. Generalmen-te prodotte in serie di sei o di dodici, accomunate da uno stesso soggetto, venivano date in omaggio da negozi e grandi magazzini, per invogliare i loro clienti a tornare.Questa formula si rivelò un incentivo all’acquisto talmente azzeccato che ben presto le varie litografie iniziarono a stampare immagini apposite, lasciando in alcuni casi degli spazi bianchi costituiti da cartigli, cartelloni, vele ed altro, che permettevano di inserire in maniera più artistica il messaggio. In altri, su richiesta del negoziante, venivano inseriti oggetti che alludevano alla sua attività, come ad esempio un orologio per un orologiaio. Alcune ditte, come i grandi magazzini Bon Marché, iniziarono a commissionare immagini originali ed esclusive.

In Italia la figurina per così dire “moderna” è un’immagine plastifi-

cata adesiva da collezionismo. Il formato standard di una figurina

è 4.9×6.5 cm, ma possono anche essere più grandi. Le figurine

vengono prodotte in una precisa serie tematica, ad esempio di

calciatori, serie TV o film. Vengono raccolte nel corrispondente

“album di figurine”, un libretto appositamente disegnato a tal

fine, di solito avente formato 23x27cm, con circa 32 pagine e

progettato per ospitare dalle 180 alle 240 figurine. Naturalmente

questi numeri sono standard, oggi modelli e formati sono di tutti

i tipi. La prima e la quarta di copertina sono spesso dedicate al

soggetto della raccolta. Le pagine interne possono includere testo

ed immagini del soggetto, così come illustrazioni ed altri elementi

grafici correlati. È consuetudine, in fase di realizzazione, accludere

all’interno dell’album un foglio contenente 4 figurine della raccolta

come omaggio all’acquirente. Per incollare una figurina sull’album

occorre rimuovere la pellicola (in genere carta siliconata) sul

retro della figura, liberando così la parte adesiva. Sulla pellicola è

stampato il numero identificativo della figurina, che costituisce il

riferimento alla posizione all’interno dell’album.

Le figurine vengono vendute nelle edicole o nei centri commerciali

a pacchetti (bustine), in numero variabile. Di solito ogni bustina

contiene dalle 4 alle 7 figurine. L’assortimento di figurine all’in-

terno dei pacchetti è casuale, così capita spesso che vengano

acquistate figurine già in possesso. Il collezionista quindi si forma

presto quello che viene chiamato mazzetto delle doppie, utile per

gli scambi di figurine con altri collezionisti.

L ’ O R D I N A R I O M O N D O D E L L E R A C C O L T E F I G U R I N E

LE FIGURINE MODERNELa Seconda Guerra Mondiale spacca il Novecento in due tronconi, lasciando l’Italia sofferente e sconfitta. Il nostro Pa-ese è diviso, alla ricerca delle energie per risorgere e pacificarsi. È lo sport a fungere da collante: le imprese straor-dinarie di Coppi e Bartali nel ciclismo, la leggendaria avventura del Grande Tori-no nel calcio restituiscono agli italiani la voglia di sognare e l’entusiasmo, dando loro nuovi simboli nei quali riconoscer-si. In questo clima affonda le sue radici la figurina moderna che, progressiva-mente, si svincola dal legame con altri prodotti. È proprio lo sport a dare slancio alle iniziative di piccole ma vivacissime case editrici che, sfoderando creatività e sperimentando nuove formule, condu-cono la figurina, in pochi anni, al rango di filone editoriale a sé stante. Si prepara

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così il terreno per la nascita di imprese esclusivamente dedicate alla produzione di figurine.

LA NASCITA DELLE AUTOADESIVEFino alla metà del 1900 le figurine non erano autoadesive, come quelle che si conoscono oggi, per incollarle sugli albi si utilizzava la colla, poteva essere la famo-sa Coccoina, dall’inconfondibile piacevole odore, oppure, in periodi precedenti, an-che colla prodotta poveramente in casa, con acqua e farina. Lungo il cammino tra la colla e le figurine autoadesive, val forse la pena menzionare le famose celline in-ventate dalla Panini, “triangolini biadesivi da apporre sul retro della figurina per attaccarla all’album”.Il primo album Calciatori totalmente autoadesivo della Panini fu quello del 1972-73. Ma già alcune figurine erano apparse prima di quel momento, come ad esempio i 19 scudetti adesivi in pla-stica che facevano parte della seconda raccolta Calciatori Panini per il campio-nato 1962-63. Fino a prova contraria,

questa risulta la prima apparizione as-soluta di autoadesivi nel mondo delle figurine in Italia (almeno in relazione alle serie “organizzate”), un altro merito che si aggiungerebbe quindi a quelli già ben noti della famosa famiglia modenese.La carta autoadesiva esisteva già pri-ma degli anni ’70, ma furono i Panini ad avere l’idea di utilizzarla per le figurine, soprattutto per ovviare ai fastidi procurati dalla colla. La produzione di carta autoadesiva all’in-terno dell’azienda modenese avvenne all’inizio degli anni ‘80. Per molti anni la vendita diretta di questa carta adesiva è stata una delle maggiori entrate della Panini: oltre a produrla per sé, veniva prodotta per conto terzi. Se ne occupava - con un proprio marchio - una società del gruppo, l’Adespan (Adesivi Panini), con sede a Bomporto, nei dintorni di Modena. Adespan ha venduto in tutto il mondo e divenne per un certo periodo fra i primi dieci produttori nel settore. Nel 2000 la società del gruppo è stata ceduta alla multinazionale statunitense Avery Dennison.

NON SOLO SPORTMa le figurine non sono rimaste solo un hobby riservato agli sportivi, negli anni hanno saputo attirare l’attenzione di un pubblico molto vasto, dagli adulti ai più piccoli. Intorno alla metà degli anni ’50, gli italiani cominciano ad appassionarsi alle figurine, che non sono più abbinate a un qualche prodotto commerciale, ricordiamo le famose Lavazza, ma vendute come prodotto di per sé da collezionare. Intorno agli anni ’60 le tematiche più diffuse erano gli avveni-menti storici, il western, la fantascienza e naturalmente le collezioni scientifiche. Di queste ultime, il successo maggiore viene riservato da sempre agli album degli animali, attualmente tra le più note con questa tematica troviamo i famosi “Cucciolotti” di Pizzardi editore, molto amate dai bambini. Dopo gli anni ’60 compaiono le prime collezioni legate alle serie televisive e ai film, ricordiamo Mary Poppins, Ben Hur e la serie Sandokan, che ha riscosso enorme favore di pubblico. Negli anni ’80 i cartoni animati giap-

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ALBUM DI FIGURINE

ponesi la fanno da padroni, i bambini impazziscono nella raccolta di figurine dei loro amati personaggi tv, dall’orfa-nella delle montagne Heidi ai megaro-bot d’acciaio. Tutto diventa collezionabile. Oggi la passione per le figurine si è adeguata alla rivoluzione del web, ma resiste all’evoluzione tecnologica dell’u-niverso ludico con la forza di un’icona pop globalizzata.

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Le figurine Panini sono un caso di successo nato in Italia, ma che si è evoluto e diffuso oltreconfine. Ci parla di questa evoluzione?

La nascita della Panini, editrice di figu-rine come la conosciamo oggi, coincide con la commercializzazione della prima collezione “Calciatori”, la 1961-62. In realtà, la prima scintilla dell’impegno editoriale di questa famiglia scocca già nel 1945 quando Olga Panini, vedova e ma-dre di otto figli, acquista una piccola edi-cola nel centro di Modena.In particolare i quattro figli maschi, stimolati dal vulcanico Giuseppe, allargano l’impresa: aprono un’agenzia di Distribuzione Giornali e spe-rimentano la commercializzazione in vari formati di ogni genere di prodotto edito-riale dell’epoca. Questi originali tentativi di assecondare la crescente richiesta di “evasione”, dopo le tristezze del Ventennio e della guerra, culminano all’alba degli anni Sessanta.Giuseppe, Benito, Umberto e Franco Panini incontrano “la figurina” e, in breve ne fanno un fenomeno indu-striale tipico di quel periodo tutto italiano: intraprendenza familiare, costruzione della fabbrica, riconoscibilità del marchio, un’in-tera città che cresce anche grazie a loro.Quando il boom economico italiano esau-risce la sua spinta, diviene imperativo al-largare gli orizzonti. Così, nel 1970, la Cop-

pa del Mondo di calcio in Messico (quella passata alla storia per Italia-Germania 4-3) costituisce il trampolino di lancio per l’internazionalizzazione dell’attività, la cui traccia di stampo tecnico-editoriale resta l’apparizione – sugli album – della prima didascalia multilingue. Gli anni ’70 e ’80 vedono la nascita di filiali nei principali paesi europei e anche le prime attività nel continente americano. La logica di approccio, con metodi che seguono l’evo-luzione dei tempi, è, da sempre, “glo-cal”: ‘globale’ in termini di marchio, strategie sui grandi eventi e partner; ‘locale’ per management, distribuzione e strategie di marketing oltre che nello sviluppo di attività su fenomeni originali sportivi e di entertainment. Gli anni ’90 e l’inizio del terzo Millennio sono quelli del consolida-mento dello status internazionale dell’a-zienda. La famiglia Panini esce di scena, subentra una nuova compagine sociale e di management. Oggi il gruppo Panini ha 12 filiali, controllate pienamente dalla casa madre italiana: Francia, Spagna, Germania, Regno Unito, Svizzera, Rus-sia, Turchia, Brasile, Cile, Messico e Stati Uniti . Dove non vi sia una filiale, l’azienda opera tramite uffici locali o con partner distributivi selezionati e specializzati. La collezione “2014 FIFA World Cup Brasil” è stata distribuita in oltre 120 paesi nei 5 continenti.

Cosa c’è dietro il successo delle figurine Panini? Al di là del piacere insito nel colleziona-re, che vedremo nel dettaglio, vi sono almeno 3 punti cardine che possono spiegare il successo delle figurine Pa-nini, 50 anni fa come oggi, punti che sono stati tra l’altro raccontati in una delle ultime interviste rilasciate alla Rai da Giuseppe Panini nei primi anni ‘90: ricchezza editoriale, distribuzione e rispetto per il consumatore.Gli album Panini si distinguevano dagli altri per dovizia e precisione di dati e informazioni statistiche. Didascalie molto accurate ma di semplice lettura li trasformarono in un vero e proprio strumento di conoscenza. Mancava inoltre all’epoca una distri-buzione tempestiva e capillare per un prodotto di questo tipo e i fratelli Pa-nini, grazie all’esperienza maturata in precedenza, riuscirono ad implemen-tare un sistema efficiente. Fondamentale infine era, ed è a mag-gior ragione oggi, il rispetto per il col-lezionista: venne sùbito istituito un ‘Servizio Figurine Mancanti’ e lanciato il motto “le collezioni Panini si comple-tano sempre!”. Si voleva che il gioco non diventasse ossessione ma rimanesse, al contrario, un piacere.

Come è riuscita Panini a rende-re la raccolta delle figurine un hobby sempre attuale, anche in un mondo sempre più virtuale?Per tentare di spiegare come mai an-cora oggi vi siano milioni di appassio-nati che provano piacere a collezionare “pezzi di carta” adesivi (pur in presenza di attrazioni virtuali sempre più ricche), bisogna pensare a cosa è in realtà una raccolta di figurine. E’ una magia esplosiva: nel momento stesso in cui il collezionista acquista la sua bustina deve, quasi fosse un gesto liberatorio, strapparla. Ne rivela così il contenuto

IL BINOMIO PANINI E FIGURINE NON È LEGATO SOLAMENTE

AGLI ALBUM DEI CALCIATORI CHE HANNO ACCOMPAGNATO

GIOCHI E PASSIONI SPORTIVE DI GENERAZIONI DI BAMBINI

IN ITALIA E ALL’ESTERO. DA OLTRE 50 ANNI SULLE FIGURINE

PANINI SONO STATI RAFFIGURATI I PERSONAGGI PIÙ AMATI

DAI PICCOLI, MA ALCUNE COLLEZIONI HANNO APPASSIONATO

E CONTINUANO AD APPASSIONARE ANCHE I PIÙ GRANDI,

MENTRE ALTRE SONO DIVENTATE OGGETTO DI CULTO E

DI VALORE. ANTONIO ALLEGRA, DIRETTORE DEL MERCATO

ITALIA DELLA PANINI, CI RACCONTA QUESTO CASO

DI SUCCESSO TUTTO ITALIANO.

FIGURINE PANINI COLLEZIONISMO CHE PASSIONE!

Antonio Allegra, Direttore Mercato Italia Panini

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e, ancor prima di verificarlo, percepisce il profumo delle figurine; una ad una scopre se ha trovato quella mancante o quella del proprio eroe che potrà poi portare sempre con se o incollare in quello “scrigno delle meraviglie” che è l’album. Pian piano proseguirà nella collezione, condividendo la passione con gli amici grazie allo scambio delle doppie e ai giochi che comunque ancora oggi si possono fare con le figurine ( giusto come nota di cronaca, il Panini Tour 2015 ha avuto come sottotitolo “le Figuriniadi”, proprio per sottolinearne i momenti ludici) È quasi superfluo de-scrivere la gioia che si prova venendo in possesso dell’ultima figurina e si com-pleta l’album...Tutte queste sensazioni non si riescono a riprodurre digitalmen-te. Nonostante Panini abbia comun-que sviluppato, con successo, anche collezioni di figurine virtuali così come ha consentito interazioni tra prodotto fisico e multimediale, il successo rimane sostanzialmente legato al primo.

Quanto sono importante la qua-lità della grafica e della stampa rispetto al valore del prodotto? Quali le applicazioni particolari e speciali dal punto di vista pro-duttivo e dei materiali e come si è strutturato il progetto grafico della collezione “Calciatori 2014-2015”

Qualità di stampa e grafica sono fon-damentali per valorizzare il contenuto editoriale del prodotto, oggi come 50 anni fa. E’ evidente che tecnologia e materiali abbiano conosciuto un’impor-tante evoluzione e il ruolo dell’impatto “fisico” e visivo del prodotto è cresciuto di pari passo, forse oltre le aspettative considerando il livello della “concorren-

za” a livello di stimoli sensoriali.Al riguardo, per ogni collezione faccia-mo uno studio ‘ad hoc’ sui formati di figurine e album così come sui materiali da utilizzare. Tutto deve essere funzio-nale al tema trattato e al target primario della collezione.Calciatori, di cui pubblichiamo quest’an-no la 54ma edizione, impone uno sforzo particolare per “innovare nella tradi-zione”: non tradendo cioè le attese dei collezionisti che hanno bisogno di punti fermi, ma anche facendo sì che ogni anno la bustina contenga qualche “sor-presa” già a partire dal progetto grafico e dai materiali utilizzati.Per l’album, da molti anni mantenia-mo lo stesso formato, pur realizzando lavorazioni diverse sulla copertina, an-che per valorizzare le immagini scelte. Quest’anno, oltre alla stampa in qua-dricromia abbiamo previsto una ver-niciatura ibrida e una “embossatura”, tutto al fine di far risaltare le diverse componenti presenti in copertina, dalla testata al “calciatore in rovesciata”, dai giocatori ai diversi loghi.La bustina, oramai da qualche anno, è stampata su materiale olografico – che cambia, in termini di trama e colore ogni anno – realizzato esclusivamente per Panini, e con l’uso di un 5° colore speciale.Per le figurine vi è una varietà di ti-pologie, in funzione del formato e dei materiali: già per le figurine “standard”, in carta autoadesiva, vi sono diversi fogli stampa – data la numerosità dei soggetti – con diversi tipi di fustellature. Per le figurine delle divise si è scelto un materiale “raso”, con la fustellatura a riprodurre la sagoma di magliette e pantaloncini. Per quelle degli scudetti di serie A e B si è utilizzato un ‘cold foil’

con stampa in quadricromia, vernice ibrida, “embossatura” a rilievo e verni-ce lucida serigrafica; alcune di queste figurine erano inoltre fustellate; per gli altri scudetti, sempre su cold foil, ci si è limitati a verniciatura e fustella.Novità assoluta di quest’anno, la pre-senza di una maxi-card all’interno delle scatole da 100 bustine: si tratta di card 100x140 realizzate con un accoppiato pet-cartoncino con stampa in quadri-cromia, vernice e lamina.

Qualche numero delle figurine negli anni… Quante ne sono state stampate?In occasione dei 50 anni della collezione Calciatori abbiamo provato a calcolare quante figurine ne fossero state stam-pate dalla prima collezione ad allora. La stima più attendibile indicava oltre 25 miliardi di figurine ( sottolineiamo: solo di Calciatori); il dato si incrementa di qualche centinaio di milioni ogni anno. Giusto per dare un’idea, mettendole in fila otterremmo una striscia di figurine lunga di quasi 2 milioni di km, 5 volte la distanza tra la Terra e la Luna…

ALBUM FIGURINE

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La storia di Pizzardi Editore coin-cide con la storia professiona-le del suo fondatore, l’editore Dario Pizzardi, che da oltre trent’anni “colleziona” successi

editoriali nel settore dei collezionabili. Questa storia inizia negli anni ottanta con gli entusiasmi giovanili dei mitici e collezionatissimi “Paninari”, a cui hanno fatto seguito altre collezioni e prodot-ti editoriali di grande successo come: “Squadra Mia”, “Paperotti”,“I Bellissimi” e “American Tattoo”, i primi tatuaggi temporanei “realistici”. Nel 1995 avvie-ne la svolta decisiva verso collezioni su tematiche ambientaliste e animaliste, che hanno riscosso il grande favore del pubblico. La prima di queste collezioni, “Alla Scoperta degli Animali”, verrà pubblicata per diversi anni successivi. In abbinamento, esce la prima colle-zione 3D sugli animali: “I Cucciolotti”. Nel 1998 l’editore Dario Pizzardi inizia a sviluppare la sua originale intuizione di

marketing etico, che lo porterà nel cor-so degli anni a investire ingenti risorse finanziare e umane sulla Responsabilità Sociale, inaugurando la collaborazione con l’Ente Nazionale Protezione Anima-li. Nello stesso anno esce la collezione “Cuccioli” e nel ‘99 le collezioni “Cane e Gatto” e “Le Figurone – Animali e Cuc-cioli” con figurine formato “gigante”. Nel 2006 esce la raccolta 3D “Amici Dogs” e nel settore delle figurine la collaborazione con ENPA diventa un sodalizio con la realizzazione della prima campagna solidale a favore dell’ente, promossa attraverso l’album “Io sto con gli Animali!”.

LA NASCITA DEL BRANDNel 2007 l’editore decide di realizzare un suo grande sogno: far diventare la propria vocazione sociale un pilastro della sua azienda. Nasce così il marchio “Amici Cucciolotti”, e il suo principale prodotto commerciale, la collezione di

figurine, si trasforma da semplice “bene di consumo” in “progetto sociale”. Ormai conosciutissimi, gli albumi di “Amici Cucciolotti” coinvolgono attra-verso il “gioco” della raccolta di figuri-ne, milioni di bambini assieme alle loro famiglie, in azioni concrete a favore degli animali e dell’ENPA! Il sodalizio con l’Ente Nazionale Protezione Animali Onlus si concretizza in iniziative solidali in difesa degli animali. Il claim “le figuri-ne che salvano gli animali”, che accom-pagna il logo, è da considerarsi il cuore della mission aziendale. Attraverso due associazioni onlus che operano a favore dei bambini, Pizzardi distribuisce ogni anno milioni di album e figurine affinché i piccoli sfortunati possano riappropriar-si del loro diritto al gioco.

LA COLLEZIONE 2015Anche se il posizionamento di questo prodotto sul mercato è molto forte, Pizzardi Editore non smette di stupi-re ogni anno il suo pubblico regalando delle sorprese. Per la prima volta nella storia delle collezioni “Amici Cucciolot-ti”, l’album 2015 sarà disponibile in due versioni: l’album libro classico in bros-sura cucita e plastificato e l’album libro morbidoso in brossura cucita cartonato e plastificato. Grandi numeri anche per la nuova edizione con 625 figurine, 12 amici doppio lotti, 23 fuori raccolta con ministickers trasparenti e figurine con lettere numeri e simboli, oltre a 246 retri per giocare. Collezionando le figurine

2015, i bambini verranno coinvolti dai loro amici “nasoni” in un avventuroso viaggio attraverso i parchi naturali. E ancora si può completare il puzzle del mondo.

STRATEGIE DI MARKETINGOgni anno, l’investimento di Pizzardi Editore per la campagna pubblicitaria è ingente e si sviluppa su migliaia di passaggi spot televisivi e radiofonici. Naturalmente non manca la massiccia presenza di cartelloni e pagine pubblici-tarie sulle più importanti testate giornali-stiche. Ma non è tutto… l’album classico viene distribuito gratuitamente con due bustine omaggio davanti alle scuole. Un invito ad iniziare la collezione. I prodotti Pizzardi vengono distribuiti in 32.000 punti vendita in tutta Italia grazie all’ef-ficienza e alla tempestività della SO.DI.P S.p.A., il più importante distributore na-zionale che riesce a dare un servizio di diffusione del prodotto avvalendosi di una capillare rete di distributori locali.

CARTA, GREEN E QUALITA’Le figurine e le pagine dell’album sono caratterizzate da grafica, illustrazioni e fotografie che hanno raggiunto elevati livelli di accuratezza e studio dei detta-gli, tali da rendere la collezione “Amici Cucciolotti” un prodotto editoriale di pri-ma qualità. La scelta, apparentemente tradizionalista, di sviluppare un prodotto esclusivamente cartaceo, senza con-taminazione tecnologiche, è risultata

I NUMERI PARLANO CHIARO: DAL 2007 AL 2014 SONO STATI STAMPATI

19.485.000 DI ALBUM, 358.236.500 DI BUSTINE E 2.405.032.000

FIGURINE. GLI ALBUM “AMICI CUCCIOLOTTI”, EDITI DA PIZZARDI

EDITORE, SONO UN FENOMENO NAZIONALE ORMAI CONSOLIDATO

NEL PANORAMA DEI COLLEZIONABILI. MA NON SI PARLA SOLO

DI BUSINESS STAVOLTA, PERCHÉ DIETRO VI È UN PROGETTO SOCIALE

CHE VALE LA PENA DI ESSERE RACCONTATO.

AMICI CUCCIOLOTTIGLI ALBUM CON UNA MISSION “DIFFERENTE”

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fino ad oggi vincente. Questa strategia ha restituito alla collezione di figurine l’importante funzione di “gioco sociale”, che crea affinità e promuove relazione tra i bambini e le famiglie, in un’epoca in cui le amicizie sono sempre più “vir-tuali”. Dario Pizzardi è stato trai i primi editori nell’ambito dei collezionabili ad utilizzare solo carta certificata per gli album e le figurine, perché il senso di responsabilità e la coerenza che con-traddistinguono il marchi impongono la salvaguardia delle foreste primarie e degli animali che le abitano. Pizzardi Editore ha ottenuto la doppia certificazione FSC e PEFC per potersi garantire le forniture di materiale car-taceo certificato.

LA STAMPA: QUALITà E TEMPESTIVITA’ Rotolito Lombarda si prende cura della stampa degli Amici Cucciolotti ed è in grado di garantire a Pizzardi qualità e rispetto dei tempi di consegna richiesti.Pizzardi pone una particolare attenzione

alla qualità di stampa: sullo stampato non deve esserci la benché minima im-perfezione (un piccolo puntino bianco non è accettato). La prima tiratura di Amici Cucciolotti 2015 è stata distri-buita all’inizio di gennaio e dopo po-chissimi giorni è stata commissionata la prima ristampa di 400.000 copie che doveva essere pronta in 15 giorni. Il confezionamento del libro è un punto fondamentale del ciclo di produzione di Amici Cucciolotti. La copertina del libro è il primo elemento che cattura l’attenzione dell’acquirente ed è quindi importante che sia perfetta e confezio-

nata a regola d’arte. La copertina dell’e-dizione 2015 è stata fatta in cartonato fresato con imbottitura, nella legatoria interna di Rotolito Lombarda. Affidarsi ad uno stampatore in grado anche di confezionare il prodotto stampato è un’ulteriore garanzia del rispetto dei tempi di consegna. Se il libro venisse confezionato da una legatoria esterna e non dallo stesso stampatore, ci sarebbe il rischio di al-lungare i tempi di consegna. Essere in grado di gestire tutto il ciclo produttivo consente anche di offrire maggiori cer-tezze sui tempi di consegna.

album DI fIgurIne

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Page 8: FIGURINE...raccolta Calciatori Panini per il campio-nato 1962-63. Fino a prova contraria, questa risulta la prima apparizione as-soluta di autoadesivi nel mondo delle figurine in Italia

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Il vostro core business è basa-to sulla progettazione e rea-lizzazione di figurine adesive e album personalizzati. Come nasce l’idea di rivolgersi a que-

sto mercato di nicchia?Un po’ per caso ed un po’ per necessità. Abbiamo iniziato a fare album persona-lizzati quasi in contemporanea con la crisi del mercato nelle edicole. Adesso stare in edicola è molto rischioso, soprattutto se non si hanno grandi budget, inoltre qualsiasi idea provi a mettere in un sog-getto originale viene subito “utilizzata” dai soliti “grandi”. Aspettiamo tempi nuovi, nel frattempo mettiamo creativi-tà ed esperienza in questa frastagliata e variegata nicchia.

Che tipo di servizi potete offrire? A chi vi rivolgete?Per semplificare potremmo dire di offri-re 4 servizi, grafica di album e figurine, stampa album, stampa e imbustamen-to figurine e distribuzione. Le due aree che fanno più volumi sono la stampa e l’imbustamento. Raggiunti dal sito Figuri-neItalia.it abbiamo clienti diretti che sono

per lo più associazioni sportive e scuole, e grazie alle nostre piattaforme abbiamo sottoscritto accordi di partnership con le principali Federazioni sportive italiane. Ci sono poi le agenzie di comunicazioni e marketing, nostri partner da sempre e da qualche anno lavoriamo per molte tipografie. Capita che le tipografie abbia-no richieste sia di album che di figurine imbustate, e se per loro l’album non ha misteri è tutt’altra cosa quando si tratta d’imbustare. In Italia ci sono centinaia d’aziende che imbustano qualsiasi cosa, ma se chiedete di mescolare le figurine secondo certi criteri e obiettivi scoprirete che non sono attrezzate per farlo e il ri-sultato potrebbe essere un vero disastro. Quello che nessun consumatore vuole, sia che abbia acquistato la bustina o che gli sia offerta come premio, è trovare due figurine uguali all’interno della stessa bu-stina, o trovare due bustine con lo stesso contenuto, in un attimo tutto il fascino e la magia della collezione svanisce. È un patto non scritto, ma è l’unico che il consumatore si aspetta venga rispettato. Qualcuno sceglie di affidarsi al caso per risparmiare qualche centesimo, persino

usando le “antiche” bustine opaline, col rischio (quasi una costante) di non fare una seconda collezione.

Dal punto di vista strettamente produttivo, che tipo di grafica, stampa, prodotti e imbustamento siete in grado di realizzare?Per la grafica e l’impaginazione riuscia-mo a dare originalità e precisione pur rimanendo veloci, principalmente grazie agli applicativi d’impaginazione proprie-

tari, sviluppati in ambiente open source. Per la stampa abbiamo sia macchine digitali che offset e nei momenti di pic-co del pre Natale ci appoggiamo a due tipografie storiche nella zona. Possiamo imbustare sia in flowpack a 3 saldature (come il pacchetto dei crackers) che con incarti a 4 saldature, anche se qui il pe-so della personalizzazione per le piccole quantità si fa sentire. Per la delicata lavorazione di mescola, abbiamo macchine miscelatrici a fogli e

MYE SRL È L’AZIENDA MADE IN ITALY CHE, DAL 2011, HA FOCALIZZATO IL PROPRIO CORE

BUSINESS E IL PROPRIO SUCCESSO SULLE FIGURINE ADESIVE E ALBUM PERSONALIZZATI

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SOCIETÀ, RACCONTA LA NASCITA DI QUESTO PROGETTO E LA SUA EVOLUZIONE.

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“a risme sciolte” e, quando il cliente o la raccolta lo richiede, possiamo mescolare in linea di stampa per avere la sicurezza che le figurine scelte, possano trovarsi secondo percentuali o proporzioni desi-derate. Senza possibilità d’errore.

Per un servizio di progettazione grafica online b2c, quanto è im-portante la facilità d’uso di una piattaforma online? E’ molto importante, facilità significa ven-dita. Abbiamo iniziato nel 2013 con la piattaforma MyStickers.net e dal 10 mar-zo, cioè a due anni di distanza, siamo on line con My-e.eu una piattaforma molto intuitiva, senza obbligo di registrazione,

dove è possibile personalizzare qualsiasi area di album e figurine. L’utente può progettare la propria figurina (colore, di-mensione, forma, carattere didascalia, ecc.) e man mano che impagina decidere se avere l’immagine composta da una o più figurine (fino a 24) senza calcoli, tagli o fatica, semplicemente con un drag & drop. Vorrei aggiungere che le piattafor-me sono utili anche al promotion, l’azien-da che non vuole o non può permettersi di pagare costose licenze qui trova buoni motivi per realizzare comunque un al-bum di figurine. Mi spiego: ipotizziamo di sostituire i personaggi disegnati con i “famosi” protagonisti del territorio, magari partendo dai giovanissimi atleti

ALBUM DELLE FIGURINE

1518-22 May 2015

Co logne

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ALLA SCOPERTA DELL’UNIVERSO DELLA STAMPA

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18-22 MAGGIO 2015 / COLONIA / GERMANIA

delle società sportive. Ecco che diven-tano testimonial nella nuova frontiera del passaparola. Ottima idea ma chissà che fatica: contattare le società sportive, fotografie, liberatorie, controllare tutte le didascalie, telefonate di reclamo “perché non c’è mio figlio?” ed altre per la richie-sta di figurine mancanti…. Noi sappiamo come farlo ed abbiamo sviluppato una piattaforma digitale per la gestione diretta e completa del successo. Tutto on line e customizzabile. Alle aziende di marketing e ai brand chiediamo solo di avere le idee chiare riguardo i propri obiettivi, sapere quante realtà e quanti consumatori desiderano coinvolgere per ogni provincia e regione, al resto pensiamo noi.

Nell’era del networking e delle community virtuali, quale valore aggiunto può avere un prodotto editoriale come l’album delle fi-gurine? Probabilmente, ma azzardo, la risposta sta proprio nell’essere contenuto edito-riale cartaceo, che a differenza del con-

tenuto digitale non è liquido, si diffonde meno ma continua a dare quella rassicu-rante percezione di qualcosa di durevole. La carta istituzionalizza e soprattutto nel mondo sportivo giochiamo tutti col se-greto desiderio di sentirci campioni. E poi c’è la parte fisica, tattile. Avete mai provato a “strappare” la bustina digitale, e “attaccare” la stessa nella posizione definita? ...Brr che freddo! Non a caso le attività di marketing rea-lizzate con album/bustine/figurine digitali sono con poche figurine, la storia di un campione o tutt’al più di una squadra.

Nella vostra filosofia aziendale avete individuato due aspetti es-senziali: il made in Italy e il gre-en. Ci spiegate le motivazione di questa scelta?Il made in Italy è la nostra storia e non è robetta. Se non fossimo italiani farem-mo fatica a intestardirci sulla qualità di rettangolini di carta. La difesa dell’ambiente è un dovere non solo individuale e peccato chi non lo capisce.

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