FIASO ISTUD Christian Quaggia- Management della complessità

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LA COMPLESSITA VISTA DA UN HCP HOME CARE PROVIDER Christian Quaggia – Direttore Vivisol Area Nord

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Convegno FIASO ISTUD Christian Quaggia Direttore Vivisol Gestione della complessità vista da Home Care Provider

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LA COMPLESSITA VISTA DA UN HCPHOME CARE PROVIDER

Christian Quaggia – Direttore Vivisol Area Nord

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L’ORIGINE DELLA COMPLESSITA ? L’INCROCIO DEI SAPERI

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Economiche

Sociali

Sanitarie

Professionali

Organizzative

Tecnologiche

MOTIVAZIONE DELLA COMPLESSITA

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MOTIVAZIONE DELLA COMPLESSITAMOTIVAZIONE DELLA COMPLESSITA

SOCIALI multivariabili del contesto (ambientali, psicofisici, familiari)

SANITARIE impatto sull’ organizzazione della governance clinica

ECONOMICHE ottimizzazione delle risorse

TECNOLOGICHE introduzione di nuovi standard/paradigmi tecnici

PROFESSIONALI maggiore autonomia e responsabilità delle figure - skill mix

ORGANIZZATIVE impatto su diversi livelli organizzativiPolitica sanitaria/Direzioni strategiche/Modelli operativi

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WHO RANKINGMISURARE LA COMPLESSITA

W.H.O. RANKING (es)

SSN Italia : 2^ posto mondiale

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• Significa Alta specializzazione in più aree funzionali

• E’ un sistema complesso di reti, nodi e link

• Governo della complessità in funzione di – Vincoli– Esigenze– Necessità– Risultati attesi

SSN/SSR hanno come missionla promozione della salute delle persone

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Vincoli epidemiologici (invecchiamento , cronicità)

Vincoli economici

Esigenze /qualità percepitaNecessità

sotto il profilo diagnostico terapeutico e di rendicontazione del debito informativo

Risultati attesi miglioramento clinico in termini di efficacia ed efficienza

Vincoli normativi (in tema di sicurezza ,

responsabilità legale, gestione del rischio)

GOVERNO DELLA COMPLESSITA

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Ministero della Salute I 15 mattoni (mettere ordine nei fondamenti del SSN)

Ministero della Salute I 15 mattoni (mettere ordine nei fondamenti del SSN)

1.Classificazione delle strutture2.Classificazione delle Prestazioni

ambulatoriali3.Evoluzione del sistema DRG

nazionale4.Ospedali di riferimento5.Standard minimi di quantità di

prestazioni6.Tempi di attesa7.Misura dell’appropriatezza8.Misura dell’outcome

9.Realizzazione del Patient File10.Prestazioni farmaceutiche11.Pronto soccorso e 11812.Prestazioni residenziali e

semiresidenziali13.Assistenza primaria e

prestazioni domiciliari14.Misura dei costi del SSN15.Assistenza sanitaria collettiva

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Fino ad oggi SITUAZIONE ATTUALE delle CURE

• Risposta funzionale o dipartimentale• Assistenza domiciliare Disintegrata(es pluralità e frammentazione di servizi ed

erogarori e l’integrazione ricade sull’home care provider)

Da sistemi inerziali a sistemi adattativi

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•diversa distribuzione delle risorse NUOVA TENDENZA:PRENDERSI CURA

Visione olistica della persona, delle sue patologie e delle necessità assistenziali-continuative nel tempo -incentrate sul concetto di recupero (almeno parziale) delle funzioni perdute -orientata alla prevenzione-‘integrata’ e coordinata nell’ambito di un sistema di SERVIZI di RETE

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Responsabile Ufficio ADI Responsabile Ufficio ADI dr.ssa Vincenza Iannonedr.ssa Vincenza Iannone 2121

22-- Analisi dei Bisogni dei pazienti SLAAnalisi dei Bisogni dei pazienti SLA

BISOGNI SANITARIBISOGNI SANITARII bisogni sanitari si possono riferire a queste principali I bisogni sanitari si possono riferire a queste principali 4 aree4 aree , e , e

possono riguardare prestazioni sanitarie, servizi e forniture.possono riguardare prestazioni sanitarie, servizi e forniture.Sono variabili e legati all’evolversi della patologia nel singolSono variabili e legati all’evolversi della patologia nel singolo o

soggetto:soggetto:

1.1. RESPIRAZIONERESPIRAZIONE

2.2. MOTRICITA’MOTRICITA’

3.3. NUTRIZIONENUTRIZIONE

4.4. COMUNICAZIONECOMUNICAZIONE

Protocollo per la presa in carico domiciliare del Protocollo per la presa in carico domiciliare del paziente affetto da SLApaziente affetto da SLA

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La complessità della gestione della cronicità: l’infrastruttura di rete e di servizi

• Occorre una infrastruttura che contenga, ordini e coordini come REGIA le risorse verso obiettivi di sistema chiari e condivisi con l’utente e la committenza

• Gli sviluppi organizzativi e le tecnologie dell’informazione consentono l’utilizzo di “reti virtuali”di informazione e di cooperazione a costi bassi e con alta efficacia

• Si possono costituire “catene Assistenziali”gestite in reti virtuali di realtà dedicate alla sanita

• Perseguire obiettivi di salute riorganizzando le risorse esistenti

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• Forniture di Medical device e farmaci• Erogazione di prestazioni sanitarie• Servizi di centrale operativa h24 • Servizi di second opinion• Servizi di telemedicina• Ambulatori dedicati per patologia• Informatizzazione e debito regionale• Controllo di gestione• Infrastruttura organizzativa

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PROPOSTEPROPOSTE EVOLUTIVE

• Identificazione di LEA domiciliari • Identificazione di COSTI STANDARD/DRG domiciliari• COMPETIZIONE QUALITATIVA su servizi integrati• Requisiti di accreditamento per H.C.P.• Non mera aquisizione di beni e servizi ma gestione

terapeutica degli assistiti con garanzia di continuitàassistenziale

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Per ragioni economiche, di sviluppo scientifico , tecnologico, sanitario sociale e culturaleLA SFIDA DELLA COMPLESSITÀ È INELUDIBILE

Come per ogni sfida evolutivaaffrontarla in una prospettiva di cambiamento e sviluppoè l’unica alternativa all’involuzione ed al declino.

CONCLUSIONI