FESTA DEL FUOCO - Venerdì 19 giugno SCUOLA RUDOLF STEINER ... · Giovanni Battista. Nel Vangelo...

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FESTA DEL FUOCO - Venerdì 19 giugno ore 17.45 Saluto del collegio alla XII ore 18.15 Presentazione dell’uscita sociale in Romania a cura dell’XI classe in teatro (solo interno). ore 18.45 Cena in comune ognuno porta le proprie specialità, in quantità ragionevole, da condividere con gli altri (ricordarsi posate per servire!). Per evitare inutili sprechi invitiamo tutti a portare piatti, bicchieri e posate personali (prima di tornare a casa ricordarsi di riprendere stoviglie e teglie, quello che sarà abbandonato verrà acquisito come materiale per la mensa) e vi chiediamo un po’ di riguardo per la raccolta dei rifiuti, come quando facciamo un bel pic-nic in montagna. Grazie di cuore. ore 22.00 Accensione del fuoco Canti e danze intorno al fuoco, il salto della brace dei più audaci! La festa si terrà con qualsiasi tempo (se piove in palestra). “O fiamma sali... Che la tua luce Diventi pura Guidi il mio cuor...” PARCHEGGI al Tiro (in cima alla stradina davanti al piazzale) È vietato parcheggiare sulla strada, attenzione alle multe!

Transcript of FESTA DEL FUOCO - Venerdì 19 giugno SCUOLA RUDOLF STEINER ... · Giovanni Battista. Nel Vangelo...

SCUOLA RUDOLF STEINER – ORIGLIO

FESTA DEL FUOCO - Venerdì 19 giugnoore 17.45Saluto del collegio alla XII

ore 18.15 Presentazione dell’uscita sociale in Romania a cura dell’XI classein teatro (solo interno). ore 18.45Cena in comuneognuno porta le proprie specialità, in quantità ragionevole, da condividere con gli altri(ricordarsi posate per servire!).

Per evitare inutili sprechi invitiamo tutti a portare piatti, bicchieri e posate personali (prima di tornare a casaricordarsi di riprendere stoviglie e teglie, quello che sarà abbandonato verrà acquisito come materiale per la mensa) e vi chiediamo un po’ di riguardoper la raccolta dei rifiuti, come quando facciamo un bel pic-nic in montagna.Grazie di cuore.

ore 22.00Accensione del fuoco

Canti e danze intorno al fuoco, il salto della brace dei più audaci!

La festa si terrà con qualsiasi tempo(se piove in palestra).

“O fiamma sali... Che la tua luce Diventi pura

Guidi il mio cuor...”

PARCHEGGI al Tiro (in cima alla stradinadavanti al piazzale) È vietato parcheggiaresulla strada, attenzione alle multe!

La Festa del Fuoco e San Giovanni

Proprio mentre la Vita della Terra contempla due aspetti: l'uno di apertura completa della

natura alla luce, al calore e all'aria (a qualcosa che potremmo definire cosmico), e l’altro più rivolto all'uomo, di ottundimento del pensiero accompagnato dal desiderio di librarsi e abbandonarsi al calore estivo, si festeggia San Giovanni. Questo accade il 24 giugno.

Il Santo di cui si celebra la ricorrenza è San Giovanni Battista. Nel Vangelo egli viene descritto come "Colui che venne prima"di Gesù. Giovanni Battista era suo parente stretto, suo cugino. Egli battezzò Gesù riconoscendo in lui il Cristo, come forza solare.

Dappertutto in questo periodo domina il verde e la fioritura delle rose. Anche in posti poco appariscenti, tra lastre di pietra e fessure dei muri spuntano erbe e piccoli fiori. La rosa rossa, che fiorisce nel giorno di San Giovanni vale come simbolo di questo giorno di festa, che all’interno dell’anno, è in precisa opposizione al 24 dicembre. 

In questo periodo si celebrava nell'antichità, il cambio di direzione che il sole compie tra il 21 e il 22 giugno, una specie di "sosta" del sole (da qui solstizio), in cui il sole per alcuni giorni sorge e tramonta sempre nella stessa posizione, finchè il 24 giugno, ricomincia a sorgere, giorno dopo giorno sempre più a sud sull'orizzonte. Ciò era atteso e celebrato come l'inizio di un nuovo periodo di vita, come inizio dell'estate.

Le solennità di origine pagana, legate all'osservazione del moto del sole, si fusero più avanti con la tradizione cristiana dando vita a tutta una serie di ricorrenze e celebrazioni a metà tra il sacro e il profano. Nella festa di San Giovanni infatti convergono riti di aggregazione e incontro legati all'elemento della luce e del fuoco. Nella notte del 24 giugno le campagne e anticamente anche le città si arricchivano di imponenti fuochi propiziatori, per allontanare le forze avverse, purificare l'aria e proteggere i campi. Attorno al fuoco si danzava e cantava, poichè che nella notte magica potevano avvenire prodigi.Il fuoco di San Giovanni ardeva fino all'alba, quando appariva il sole.

Questa usanza era conosciuta in tutti i paesi d’Europa. Ad essa erano collegate ogni sorta di credenze popolari; si pensava per esempio che il fuoco purificasse dagli spiriti cattivi, nel caso il fuoco avesse fatto un bel fumo. Alla fine si saltava al di là del fuoco, per superare sfortuna e malattia.

La creazione della pira è qualcosa che crea e rafforza la comunità. Troviamo in Rudolf Steiner che questa festa è "pura" apertura al futuro. Ciò che non è andato nell'anno precedente viene bruciato e ciò permette di ricominciare il ciclo con un'apertura interiore al nuovo.

Apriamo dunque una riflessione sui contenuti da dare a questa festa: il futuro ci chiede di avere più coscienza e trasformare la materia per orientarci verso lo Spirito. 

“La rigogliosa crescita suscita l’impressione che, grazie all'azione del Sole, il cosmo chiami la Terra ad aprirsi all’universo: e tutto questo culmina intorno al giorno di San Giovanni. E’ infatti da quel giorno che comincia una regressione del rigoglio vegetativo…”

Rudolf Steiner Citazione tratta dal calendario scolastico 2009-2010