feroci CAVEDANI · tenzione sui sistemi di pesca più produttivi; si scoprirà alla fi-ne che il...

6
TECNICA SPINNING feroci CAVEDANI

Transcript of feroci CAVEDANI · tenzione sui sistemi di pesca più produttivi; si scoprirà alla fi-ne che il...

TECN

ICA

SP

INN

ING

ferociCAVEDANI

Strano destino, quello del cavedano: il più bistrat-tato tra i predatori, il meno nobile e certamenteil più comune, è tuttavia anche il più ricercato separliamo di acque correnti del piano. Ad esso ri-volgiamo infatti le nostre mire per gran partedell’anno e, soprattutto nei mesi più caldi, neifiumi e canali di pianura, è proprio il cavedano

l’obiettivo numero uno per tantissimi spinner. Spesso, graziea una voracità che in certe situazioni sfiora la ferocia, è anchel’unico carnivoro capace di risolvere giornate negative: si cer-cano trote, persici o lucci nel nostro fiume preferito e dopouna bella serie di lanci improduttivi ecco arrivare la botta de-cisa e inequivocabile della sua mangiata, a salvarci dal cap-potto. Ma il bello dello spinning al cavedano sta anche nella

varietà di tecniche che si possono attuare per insidiarlo, tec-niche che si sono adattate ai vari ambienti che lo ospitano e altipo di alimentazione. Per questa occasione passeremo in ras-segna proprio questi ambienti, cercando di focalizzare l’at-tenzione sui sistemi di pesca più produttivi; si scoprirà alla fi-ne che il cavedano è un avversario molto divertente, ma piùimpegnativo di quanto si possa immaginare.

fiumi del pianoIl fiume di pianura caratterizzato da lame veloci, raschi, bu-che e sponde in frana, con acqua tiepida in estate e mai trop-po limpida, è certamente l’habitat ideale per cavedani grandie piccoli. Un tempo abbondanti, i cavedani di fiume hanno

2/2017 • MOSCA e SPINNING • 17

RENZO DELLA VALLE [[email protected]]

dovuto vedersela in questo inizio millennio con problemati-che di vario genere, dalla comparsa di parenti più voraci (l’a-spio) all’arrivo in massa dei cormorani, che ne hanno decima-to le file. Sotto questo aspetto i torrenti di pianura con habi-tat analoghi ma più ristretti hanno subìto meno danni, tantoche onestamente, dovendo individuare la preferenza per uncorso d’acqua nel quale effettuare una battuta al cavedano, lascelta oggi dovrebbe ricadere proprio su queste piccole acquecorrenti di pianura. In ogni caso, fiumi e torrenti del pianosono divertentissimi da affrontare da maggio-giugno a set-tembre, quando le tiepide linfe spingono il cavedano ad at-taccare deciso il classico rotante da 4 a 9 grammi. Le pescatedi decine di soggetti sono purtroppo un ricordo del passato eoggi dovremo accontentarci di poche abboccate; in compen-

so, la taglia degli esemplari sarà quasi sempre notevole dopola selezione impietosa attuata da cormorani e aspi sui caveda-ni più piccoli.Una pesca decisamente più impegnativa è invece quella suifiumi emissari dei principali laghi subalpini, caratterizzati daacque molto limpide e più fresche. Qui il cavedano diventamolto più sospettoso e meno incline ad attaccare i piccoli ro-tanti che in acque più tiepide e opaline fanno da sempre ladifferenza. I cavedanoni dei limpidi fiumi di pianura si la-sciano convincere più spesso da piccole imitazioni di pesceforaggio, palettate e non, e la loro cattura non avviene maiper caso ma è frutto di una ricerca ragionata e di tecnichemolto specifiche. Sempre molto valido, per esempio, è l’im-piego di minnow lipless nel periodo tardo-primaverile, checoincide con la frega delle alborelle e degli stessi cavedani,dato che questi ultimi perdono momentaneamente l’innata

RENZO DELLA VALLE • FEROCI CAVEDANI

diffidenza sia per l’abbondanza delle loro piccole prede, siaper la fase riproduttiva, che li rende più nervosi e voraci. Unlipless di 6-8 cm poco affondante, recuperato lungo i raschighiaiosi e controcorrente, è spesso l’unico artificiale capacedi far scattare i cavedani a ripetizione, procurando botte ‘dainfarto’ sul cimino sensibile della nostra spinning rod.

street fishing in canaleIn questi ultimi tempi acque dimenticate come i canali dipianura, originati dagli stessi fiumi che abbiamo appena de-scritto, sono tornate in auge e sono i giovani spinner a fre-quentarli più spesso, data la loro relativa vicinanza a casa e lacomodità di raggiungerli senza sobbarcarsi lunghe trasferte.Si parla in tal caso di ‘street fishing’, un insieme di sistemivolti alla ricerca delle varie specie di pesci carnivori che po-polano queste mini acque. I canali del piano riproducono spesso, quanto a popolazioneittica, la fauna che popola il fiume di origine e il cavedano vitrova sempre un ambiente molto favorevole per lo sviluppo:specialmente i canali poco soggetti ad asciutte totali possonoospitare cavedani da capogiro, anche se va detto che la loropesca non è quasi mai facilissima. A parte i soggetti più pic-coli, che cedono facilmente le armi, i più grossi ed elusiviesemplari vanno cercati con metodo, insidiandoli quasi a vi-sta in quegli spot dove sarà posibile celare al meglio la nostrapresenza e portare attacchi a breve distanza con lanci bencalibrati e pose leggere: tratti dove la corrente accelera a val-

SQUALETTI DI LAGOSu grandi laghi prealpini il cavedano ha da sempre fama di temibilepredatore. La sua indole carnivora è infatti orientata sul pesce fo-raggio, principalmente alborelle ma in questi ultimi anni anche gar-don di piccola taglia. Un’ottima imitazione di questo pesce foraggiosono i lipless, che nei loro movimenti a S simulano molto bene il nuo-to dei piccoli ciprinidi a mezz’acqua. L’italianissima Pelican produceda anni il Colibrì e il Bombix (vedi foto sopra) che, nella misura da 6cm, pesanti rispettivamente 6 e 15 g, sono perfetti per la pescaestiva a cercare i branchi di cavedani in caccia di foraggio. Il Colibrì èuna versione shallow runner più adatta a una pesca di superficie osottoriva, mentre il Bombix, con un peso maggiore e un effetto rolliopiù evidente, è perfetto per cercare cavedani molto distanti da rivao nelle giornate di forte vento.

le di briglie e sbarramenti, oppure sponde con abbondanzadi vegetazione dove i cavedani attendono l’arrivo di qualcheinsetto di passaggio.Sui canali (ma anche sui torrenti del piano) possiamo metterein pratica la pesca a galla con le imitazioni di insetti terrestri.È una pesca divertentissima, esercitata a vista, che cominciaverso aprile e si protrae fino a ottobre, impiegando piccolissi-me imitazioni di cavallette, api, vespe, e altri grossi insettitrascinati in acqua dal vento o caduti accidentalmente dallesponde. I cavedani, da bravi pesci opportunisti, amano spessovariare la dieta con questi animaletti e non si lasciano maisfuggire la ghiotta occasione di attaccare tali ‘terrestrial’, bol-landoli decisi a galla.

grossi cavedani lacustriPer chi si dedica al cavedano con una certa frequenza, l’in-contro con i più grossi ciprinidi di questa specie sui grandi la-ghi subalpini ha il suo momento clou nel mese di maggio,quando le grandi femmine si portano lungo le spiaggetteghiaiose e sabbiose – ma anche presso la foce dei piccoli im-missari – per deporre le uova, seguite dai maschi più piccoli.Resi nervosi dalla fase riproduttiva, cavedani grandi e piccoliperdono parte dell’innata diffidenza e attaccano tutti i piccolipesci che entrano nel loro territorio, alborelle e gardon com-presi, questi ultimi voraci mangiatori delle loro uova. Un’imi-tazione di questi piccoli pesci abilmente manovrata sottoriva,con un controllo a vista per individuare le reazioni dei sog-getti più grossi e per farli scattare con passaggi dell’esca pro-

CAVEDANI CARNIVORIIn condizioni di acqua fredda, o in quegli ambienti dove le popolazionidi alborelle e gardon sono abbondanti, il cavedano accentua la sua in-dole di predatore carnivoro e le imitazioni di pesce foraggio trovanopertanto un ottimo campo di impiego. Nella foto due piccoli minnowdella giapponese Smith, il D-Incite e il D-Contact (vedi foto sopra),espressamente ideati per la trota ma che sono risultati ottimi anchenella caccia al cavedano nelle acque limpide di fiumi e laghi. Il profilodel D-Contact lascia intravedere una massa magra, propria dei nor-mali artificiali galleggianti e quindi delle piccole prede. Tuttavia, l’al-tezza del corpo e la disposizione e calcolo delle zavorre in tungstenoin esso inserite fanno di questo artificiale un heavy sinking molto pe-sante, che permette di raggiungere lunghe distanze, profonditàestreme e precisioni millimetriche. Il D-Contact va animato con recu-pero lineare e piccoli colpi della cima oppure facendolo lavorare dal-l’alto al basso (da cascate, rocce o muretti) a canna alta, un po’ comela tecnica manié. Il D-Incite è invece caratterizzato da fianchi ampi aimitare un gardoncino e offre la particolarità di animarsi con maggiorfacilità nelle correnti robuste dei torrenti del piano e dei fiumi con di-screta pendenza. Il profilo molto alto permette una grande stabilità eaumenta l’effetto vibrante in caso di vigorose correnti d’acqua.

20 • MOSCA e SPINNING • 2/2017

RENZO DELLA VALLE • FEROCI CAVEDANI

prio dinanzi al loro muso, può scatenare attacchi violenti chericordano quelli della trota in torrente. È senza dubbio unapesca divertentissima dove i piccoli minnow palettati suspen-ding o appena sinking la fanno da padrone. Più avanti nellastagione, a frega terminata, sarà la volta dei cavedani cercarealborelle e gardon per mangiarsele. Dovremo allora cercare ibranchi di cavedani più al largo e saranno anche i minnowsenza paletta a risolvere egregiamente la giornata, con recu-peri calcolati appena sotto la superficie e sfruttando magari lebrezze periodiche che, sui grandi laghi naturali, soffiano danord e da sud con cadenza giornaliera risvegliando la ferociadei cavedani più grossi.

A CACCIA DI INSETTI… PALETTATIDa bravo pesce spazzino, il cavedano mangia un po’ di tutto, ed es-sendo un opportunista non si lascia sfuggire voluminosi insetti diprovenienza terrestre (cavallette, vespe, calabroni, api, grilli, coleot-teri) che, nelle giornate di vento, finiscono in acqua permettendoglidi variare la dieta. Nella foto sopra, la Crickhopper e la Bumblebugdell’americana Rebel, lunghe rispettivamente 3,8 e 3,7 cm, galleg-gianti ma dotate di peso sufficiente a essere scagliate a distanzeutili con un nylon dello 0,16 o un trecciato dello 0,08. Ottimi per lapesca di sorpresa, a battere i sottoriva infrascati o le rive ombreg-giate da alberi e arbusti, questi due ‘hard terrestrial’ si lanciano conpose delicate e si recuperano con strappetti, facendoli cerchiare insuperficie. Il vantaggio di avere il timone di profondità permette diattuare anche un recupero lineare appena sotto la superficie, chepuò sortire abboccate decise.

2/2017 • MOSCA e SPINNING • 21

RENZO DELLA VALLE • FEROCI CAVEDANI