Fenomeni Globali

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QUALCHE PROBLEMA DI DEFINIZIONE Globale < globus (sfera, palla, globo nel senso di Terra); syn. sferico, cattolico, cosmopolita, ecumenico, planetario, mondiale, generale, inclusivo, complessivo Regionale < regio (direzione, confine, distretto, paese) < regere (reggere, dominare, guidare, governare, stessa radice di rex, ma anche tenere le redini, tirare una linea); syn. localizzato Nazionale < natio (nazione, razza, stock) < natus, natura Locale < locus (posto, luogo); syn. localizzato, insulare, topico (di parte di un organismo)

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QUALCHE PROBLEMA DI DEFINIZIONE

• Globale < globus (sfera, palla, globo nel senso di Terra);syn. sferico, cattolico, cosmopolita, ecumenico, planetario, mondiale, generale, inclusivo, complessivo

 

• Regionale < regio (direzione, confine, distretto, paese) < regere (reggere, dominare, guidare, governare, stessa radice di rex, ma anche tenere le redini, tirare una linea);syn. localizzato

 

• Nazionale < natio (nazione, razza, stock) < natus, natura

• Locale < locus (posto, luogo);syn. localizzato, insulare, topico (di parte di un organismo)

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“Think globally, act locally” (Dubos, UNCHD, Stockholm, 1972)

•“… (un ordine mondiale in cui) unità naturali e sociali (nel loro specifico contesto fisico, climatico e culturale) mantengano o riprendano la propria identità, ma al tempo stesso interagiscano le une con le altre attraverso un complesso sistema di comunicazione” •“The interaction of many subsystems acting locally may result in the emergence of global phenomena in the form of meaningful behaviour of the system, constituted by these subsystems. This meaningful behaviour may be the result of the evolution of

the subsystems and their interaction or, in the case of most man-made systems, the development of the subsystems may be guided so that the system produces the behaviour sought by the designer. (Of course, in the case of evolution, "the designer" might be thought of as a combination of the system's environment and natural

selection).” •“Global variables may look like a good solution to a programming problem, but changing your programming patterns to avoid them can be a better one in the long run.”

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Globalizzazione/globalization

• People around the globe are more connected to each other than ever before. Information and money flow more quickly than ever. Goods and services produced in one part of the world are increasingly available in all parts of the world. International travel is more frequent. International communication is commonplace.

 • The trend toward looking at economic and financial issues,

instruments, and portfolios from a worldwide rather than asingle-country viewpoint.

 • The globalization is the process of integration of the world

community into a common system either economical or social. 

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Ecosistema

• An ecological community together with its environment, functioning as a unit.

 • A dynamic complex of plant, animal and microorganism

communities and their non-living environment interacting as a functional unit. (Article 2 of the Convention on Biological Diversity)

 This definition does not specify any particular spatial unit or scale ... Thus, the term "ecosystem" does not, necessarily, correspond to the terms "biome" or "ecological zone", but can refer to any functioning unit at any scale. Indeed, the scale of analysis and action should be determined by the problem being addressed. It could, for example, be a grain of soil, a pond, a forest, a biome (an extensive community of plants, animals, and microorganisms, whose makeup is determined by soil and climatic conditions) or the entire biosphere.

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QUALCHE PROBLEMA DI SCALA(e di definizione)

•Pianeta•Continente (Eurasia, Afri-Eurasia intorno al Mediterraneo)•Zona biogeografica: Mediterranea•(Macro)regione: Bacino del Mediterraneo, Stati rivieraschi del Mediterraneo, Balcani

•Complesso transnazionale di regioni: Catalogna – Linguadoca – Provenza Costa Azzurra – Liguria

•Nazione (di diverse dimensioni)•Super-regione (ipotesi)•“Piccola patria”•Regione (moderna) (unicità/disomogeneità del termine)•Provincia (moderna), prefettura, contea, distretto•“Dipartimento”•Mandamento (ex suddivisione di provincia)•(Piccola) regione “storica”•Comunità montana (moderna)•Città metropolitana (non realizzata)•Comune (di diverse dimensioni), municipio,city,town•Circoscrizione o municipalità subcomunale•Quartiere, sestiere, rione, contrada, frazione, zona suburbana

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GLOBAL (> REGIONAL > LOCAL) PHENOMENA Climate Atmosphere, chemical composition Photochemical reactions Stratospheric ozone Geological and biological cycle of carbon Other biogeochemical cycles Oceans and seas, including sea/atmosphere interface Water cycle Geodynamic structure Drought and desertification Extreme phenomena (floods, eruptions, great fires, asteroid impacts, etc.) Biological diversity (genetic, specific, ecosystemic, landscape) Homo sapiens (and domesticated, commensal, and parasitic species)

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Economia e (bio)ecologia: uso della biodiversità, al suo valore economico e all’ambiente (vivente) intesi come servizi. I difficili problemi di raccordo tra le due discipline si possono sintetizzare nella ricerca costante di un profitto nella prima enella molteplicità dei parametri considerati dalla seconda.

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Nel Bacino del Mediterraneo la biodiversità ha una lunghissima storia legata all’uomo, attraverso i fenomeni di domesticazione, l’agricoltura, l’irrigazione, l’inurbamento.

Anche le vicende storiche e socio-economiche, da quelle più remote a quelle più recenti, come la creazione e l’espansione di stati e di burocrazie, l’industrializzazione ed, in prospettiva, la dematerializzazione sono permesse dall’uso delle risorse viventi ed influiscono sulla biodiversità e sulle modificazioni subite nel tempo dal territorio.

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Zona biogeografica

Mediterranea

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IL PROCESSO DI RIO

• Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo

(UNCED, Rio de Janeiro, 1992)• Convenzione quadro sui Cambiamenti Climatici (FCCC)

(firmato 1992, ratificato 1994)Protocollo di Kyoto (1998)

• Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD)(firmato 1992, ratificato 1994)

Protocollo di Cartagena (2000) • Convenzione per la Lotta alla Desertificazione (CCD) nei

Paesi sottoposti a scarsità d’acqua e/o a Desertificazione, con particolare riguardo all’Africa

(firmato 1994, ratificato 1997)Annex IV for Southern European

Countries

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Quindi: Tipicità/vocazionalità italiana (mediterranea) nell’”incrocio/snodo”(bio)diversità/natura/agricoltura/territorio/turismo, in collegamento con l’agricoltura “multifunzionale” e con il futuro dell’ambiente rurale, in supporto al risanamento del territorio ed alla lotta alla siccità/desertificazione, contribuendo alla crescita di reti e new(e)-economy

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INTERCONNESSIONI:

• Protocollo di Montreal sullo strato di ozono

• Altri strumenti sull’inquinamento atmosferico transfrontaliero

• I Principi sulle Foreste

• Il Processo FAO (risorse genetiche)

• Convenzioni sulla protezione delle specie, degli habitat e della natura

• Convenzioni sul mare

• Convenzione UNEP di Barcellona (regionale)

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LA CONVENZIONE SULLA DIVERSITA' BIOLOGICA (CBD)

La CBD ha come obiettivi (art. 1): • la conservazione della biodiversità; e• l'uso sostenibile delle sue componenti; e• l'equa ripartizione dei benefici derivanti

dall'utilizzazione delle risorse genetiche.

La biodiversità oggetto della convenzione (art. 2) comprende la diversità:

• all'interno delle specie (genetica);• tra le specie (specifica); • degli ecosistemi (ecosistemica); 

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Altri due livelli di diversità biologica sono considerati in maniera implicita:

• “Landscape”;

• Biodiversità culturale.

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Nel Bacino del Mediterraneo la biodiversità ha una lunghissima storia legata all’uomo, attraverso la domesticazione, l’agricoltura, l’irrigazione, l’inurbamento.

Anche le vicende storiche e socio-economiche, da quelle più remote a quelle più recenti, come la creazione e l’espansione di stati e burocrazie, l’industrializzazione e, in prospettiva, la dematerializzazione sono state permesse dall’uso delle risorse viventi ed influiscono sulla biodiversità e sulle modificazioni subite nel tempo dal territorio.

Francesco Mauro

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Francesco Mauro

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L’Italia è un paese prevalentemente collinare e montuoso.

Considerare gli ambienti montani come prime tipologie ambientali da trattare nell’ambito di un Piano sullo Sviluppo Sostenibile risulta una scelta con elevato significato programmatico. E’ bene ricordare, infatti, che in Italia le aree montane sono in genere connotate da:

• elevato valore delle componenti di biodiversità; • impronta umana nella “costruzione” del paesaggio,non in contrasto con la “naturalità dello stesso;• presenza di aree socio-economicamente depresse;• presenza di aree marginali e/o dismesse da precedenti attività produttive, di tipo agricolo ed industriale.

Tali aree sono quelle in cui prevedere esperienze ed attività di conservazione ed uso della biodiversità ai fini di uno sviluppo sostenibile a livello locale.

Francesco Mauro