SPAZIOFARINI6 fotografia www.spaziofarini6.com via Farini 6 Milano t. 0262086626 info@spaziofarini6.com

La Galleria SPAZIOFARINI6 a MIA FAIR 2013

la fiera d’arte dedicata alla fotografia e al video

dal 10 al 12 Maggio 2013 a Superstudio Più . Via Tortona 27 . Milano

Nell’edizione di MIA Fair 2013, al padiglione 2, negli stand 9, 11 e 13

Galleria SPAZIOFARINI6 presenterà opere di tre artisti

FAUSTO MELI ANDREA ROVATTI RICCARDO VARINI

Fausto Meli

Andrea Rovatti

Riccardo Varini

SPAZIOFARINI6 fotografia www.spaziofarini6.com via Farini 6 Milano t. 0262086626 info@spaziofarini6.com

Fausto Meli, fotografo di Piacenza, già presente a MIA 2012, a cui SPAZIOFARINI6 ha dedicato in ambito Photofestival 2013 la personale “Reflexion”, ancora in esposizione in galleria fino al 15 maggio. Tra i lavori qui presentati l’inedito “Alchimie”, una serie di immagini scattate l’estate 2012 a Cracovia in ambienti, pub e caffè, che sono pervasi di memorie, di luci morbide di candele, di fotografie ai muri, di silenzi meditativi, che rievocano atmosfere nostalgiche e pensose della Mittleuropa. Nota Gigliola Foschi che “ciò che colpisce in particolare di tali immagini è proprio il silenzio assorto e sospeso che aleggia, il tempo quieto e vagamente malinconico che raffigurano... il momento in cui il passato – con tutto il suo carico di ricordi – sembra farsi presente, come alchimia del silenzio colto nel tempo precedente il suo divenir parola”. Altra serie di Meli qui presentata, “Perdersi nella notte” (2010-12), è un lavoro scattato con luce notturna, dove antiche dimore dell’Appennino emiliano si fanno ricettacolo di invisibili presenze nella quiete notturna che si trascolora in un misterioso chiarore. Alchimie Perdersi nella notte Reflexion

Andrea Rovatti lavora a Milano dove si occupa di fotografia e design della comunicazione. Dice che è anche dal suo lontano incontro con Enzo Mari che nasce la sua attrazione per il graphic design e da allora fotografia e grafica convivono costantemente nel suo lavoro. Sua firma stilistica infatti, fin dall’inizio, si riassume nel lavoro di ricerca in forma di texture, immagini ripetute, che compongono opere fortemente grafiche e al tempo stesso profondamente fotografiche, declinate in differenti serie, alcune naturali, alcune più geometriche e altre ancora più architettoniche come ad esempio quelle del progetto “Mi vs NY” esposto in galleria fino al 15 maggio e “Venezia” qui presentata. Partendo dall’osservazione analitica di architetture della città, o di paesaggi, l’autore opera una sorta di metamorfosi attraverso la reiterazione delle immagini generando forme, geometrie e prospettive diverse in una sorta di meta-immagine. E’ questo trasferimento percettivo che consente alle sue immagini di essere figurative, ma al tempo stesso quasi astratte nel loro comporsi finale, espressione formale e al tempo stesso emozionale. Venezia New York

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Riccardo Varini, fotografo di Reggio Emilia, ha uno stile molto personale, rarefatto, essenziale, dai toni smorzati e privo di rumore o movimento. In una parola, poetico. Ricerca poetica che l’artista porta avanti dagli anni ‘90 e che nasce dall’amore per la natura, dalla passione per le cose semplici che condivide con Luigi Ghirri, e dalla sobrietà dei pittori chiaristi. Fotografie, stampate rigorosamente su carta cotone, che si caratterizzano per la presenza di ampi spazi vuoti dai quali emergono piccoli segni della natura, per rendere - scrive Arturo Carlo Quintavalle - «la dimensione del tempo, un tempo lungo, fermo, che troppe volte nella foto di oggi è stato dimenticato». Un racconto di solitudini dove tutto sembra sfocare in una morbida luce. Presentiamo a questa edizione di MIA estratti del suo lavoro “Silenzi”, immagini di paesaggi dell’anima, si tratta di foto spesso sovraesposte, quasi sempre con la presenza della neve che semplifica e pulisce il paesaggio e al contempo, crea un viatico da un visibile reale ad un invisibile astratto con la complicità spesso del chiarore creato dalla nebbia. Esposte anche immagini dei lavori“Geometrie marine” e “Hopper figures”, l’ultimo progetto ispirato all’omonimo pittore americano. Geometrie Marine Silenzi Hopper figures