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STAMPA Fatturazione Elettronica 2018 UFFICIO STAMPA Gruppo Sme.UP A A [email protected] tutte le testate appartengono ai leggittimi proprietari RASSEGNA

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STAMPAF a t t u r a z i o n e E l e t t r o n i c a

2018

UFFICIO STAMPA Gruppo Sme.UPUFFICIO STAMPA Gruppo Sme.UPUFFICIO [email protected]

tutte le testate appartengono ai leggittimi proprietari

R A S S E G N A

Rassegna Stampa dal 01/02/2019 al 15/02/2019

SME.UP

Bresciaoggi 25 Fattura elettronica dal gruppo smeup un portale ad hoc e video-tutorial

SME.UP WEB

Trend-online.com Web Fatturazione elettronica, un mese dopo: cosa pensano le imprese?

Traderlink.it Web Fatturazione elettronica, un mese dopo: cosa pensano le imprese?

Radiovera.net Web Fatturazione elettronica: un mese dopo l’entrata in vigore sme.up risponde alle preoccupazioni

Bitmat.it Web Le preoccupazioni delle imprese dopo un mese di fatturazione elettronica

Itespresso.it Web Le criticità della fatturazione elettronica a un mese dal lancio

247.libero.it Web Fatturazione elettronica: video tutorial sme.up

Qui.bs.it Web Fatturazione elettronica: video tutorial sme.up

Adnkronos.com Web Fisco: fatturazione elettronica? imprese lamentano troppa burocrazia

Adnkronos.com Web Fisco: sme.up, tema competenze importante per fatturazione elettronica

You Feed Web Le criticità della fatturazione elettronica a un mese dal lancio

Iltabloid.it Web Fattura elettronica, ad un mese dall’obbligo

FATTURA ELETTRONICA DAL GRUPPO SMEUP UN PORTALE AD HOC EVIDEO-TUTORIAL Per accompagnare le impre-se nella gestione del cambia-mento rappresentato dalla fatturazione elettronica, il gruppo Sme.UP (con quar-tier generale a Èrbusco e presieduto da Silvano Lanci-ni), tra l'altro, ha creato un portale con «Questions & Answers» e video-tutorial dedicati per capire, ad esem-pio, come effettuare il con-teggio e il versamento dell'imposta di bollo, come gestire la mancata conse-gna della fattura, quali docu-menti generare e conserva-re per operazioni verso sog-getti esteri e molto altro.

SME.UP

Fatturazione elettronica, un mese dopo: cosa pensano le imprese? Dall’1 gennaio 2019 è scattata la grande rivoluzione della fatturazione elettronica. Un obbligo che coinvolge il 56% delle partite Iva e circa 2,8 milioni di imprese e che, secondo le stime del MEF, dovrebbe permettere un recupero di gettito Iva pari a circa 1,97 miliardi di euro. Ma le difficoltà non mancano, a partire dall’eccessiva burocrazia e dai tempi lunghi di alcune operazioni. Sme.UP, Gruppo IT specializzato nella risoluzione delle complessità del business moderno, ha raccolto le principali preoccupazioni delle aziende a un mese dall’entrata in vigore della normativa suddividendole in quattro macroaree. Propensione al cambiamento Secondo l’esperta Simona Bonomi, Product Manager AFC e Fatturazione elettronica Gruppo Sme.UP, ad avere più problemi nell’affrontare la fatturazione elettronica sono le aziende meno strutturate e meno orientate al cambiamento. La normativa può essere potenzialmente efficace e utile, ma bisogna investire nei processi che ne rendono più semplice la gestione. Dunque, competenze e strumenti adeguati. Non tutte le aziende hanno compreso quanto sia importante adottare una nuova cultura in merito, evidenzia Bonomi.

Tempi di risposta Il Sistema di Interscambio (Sdl) spesso ha tempi di risposta superiori ai 5 giorni previsti, generando così problematiche di varia natura nelle imprese. Le risposte fornite, inoltre, non sempre sono puntuali. Un’eccessiva genericità nelle risposte fa sì che le imprese non sappiano quale aspetto della procedura eseguita sia andata a buon fine e quale, invece, sia stata ritenuto insufficiente. Per questo, sarebbe utile avere un intermediario capace di mediare simili situazioni, conferma Bonomi.

Vuoti normativi Sono diversi i punti su cui l’Agenzia delle Entrate non ha dato chiarimenti circostanziati. Molte aziende si chiedono come dover gestire gli omaggi o dove dover riportare le informazioni generiche che prima venivano indicate nella fattura cartacea e che invece nella fattura elettronica non hanno una collocazione specifica. Dubbi a cui si uniscono quelli legati all’effettiva datazione della fattura e che, nella quotidianità, possono rallentare notevolmente l’attività di un’azienda, continua l’esperta.

Conservazione sostitutiva Infine, tra i macrotemi che più turbano i contribuenti c’è quello della conservazione elettronica sostitutiva che riguarda, per ora, solo le fatture elettroniche e non anche i registri contabili e fiscali, ma che presto dovrà essere affrontato nella sua interezza.

Siamo convinti – conclude Bonomi – che mai come in questa fase sia fondamentale il tema delle competenze. Per questo, abbiamo tenuto dei corsi con oltre 700 rappresentanti di aziende per trasferire loro il nostro know how e con l’avvio della fatturazione abbiamo risposto sul nostro sito alle domande più frequenti con dei video tutorial per coloro che hanno necessità di più su una tematica che rappresenta, concretamente, un primo, decisivo, cambiamento culturale, amministrativo e fiscale per le aziende italiane.

http://www.traderlink.it/notizie/primo-piano/fatturazione-elettronica-un-mese-dopo-cosa-pensano-le-imprese_19032ILE80BIOU8

Fatturazione elettronica, un mese dopo: cosa pensano le imprese? Dall’1 gennaio 2019 è scattata la grande rivoluzione della fatturazione elettronica. Dall’1 gennaio 2019 è scattata la grande rivoluzione della fatturazione elettronica. Un obbligo che coinvolge il 56% delle partite Iva e circa 2,8 milioni di imprese e che, secondo le stime del MEF, dovrebbe permettere un recupero di gettito Iva pari a circa 1,97 miliardi di euro. Ma le difficoltà non mancano, a partire dall’eccessiva burocrazia e dai tempi lunghi di alcune operazioni. Sme.UP, Gruppo IT specializzato nella risoluzione delle complessità del business moderno, ha raccolto le principali preoccupazioni delle aziende a un mese dall’entrata in vigore della normativa suddividendole in quattro macroaree.

Secondo l’esperta Simona Bonomi, Product Manager AFC e Fatturazione elettronica Gruppo Sme.UP, ad avere più problemi nell’affrontare la fatturazione elettronica sono le aziende meno strutturate e meno orientate al cambiamento. La normativa può essere potenzialmente efficace e utile, ma bisogna investire nei processi che ne rendono più semplice la gestione. Dunque, competenze e strumenti adeguati. Non tutte le aziende hanno compreso quanto sia importante adottare una nuova cultura in merito, evidenzia Bonomi.

Tempi di risposta

Il Sistema di Interscambio (Sdl) spesso ha tempi di risposta superiori ai 5 giorni previsti, generando così problematiche di varia natura nelle imprese. Le risposte fornite, inoltre, non sempre sono puntuali. Un’eccessiva genericità nelle risposte fa sì che le imprese non sappiano quale aspetto della procedura eseguita sia andata a buon fine e quale, invece, sia stata ritenuto insufficiente. Per questo, sarebbe utile avere un intermediario capace di mediare simili situazioni, conferma Bonomi.

Vuoti normativi

Sono diversi i punti su cui l’Agenzia delle Entrate non ha dato chiarimenti circostanziati. Molte aziende si chiedono come dover gestire gli omaggi o dove dover riportare le informazioni generiche che prima venivano indicate nella fattura cartacea e che invece nella fattura elettronica non hanno una collocazione specifica. Dubbi a cui si uniscono quelli legati all’effettiva datazione della fattura e che, nella quotidianità, possono rallentare notevolmente l’attività di un’azienda, continua l’esperta.

Conservazione sostitutiva

Infine, tra i macrotemi che più turbano i contribuenti c’è quello della conservazione elettronica sostitutiva che riguarda, per ora, solo le fatture elettroniche e non anche i registri contabili e fiscali, ma che presto dovrà essere affrontato nella sua interezza.

Siamo convinti – conclude Bonomi – che mai come in questa fase sia fondamentale il tema delle competenze. Per questo, abbiamo tenuto dei corsi con oltre 700 rappresentanti di aziende per trasferire loro il nostro know how e con l’avvio della fatturazione abbiamo risposto sul nostro sito alle domande più frequenti con dei video tutorial per coloro che hanno necessità di più su una tematica che rappresenta, concretamente, un primo, decisivo, cambiamento culturale, amministrativo e fiscale per le aziende italiane. https://www.trend-online.com/prp/fatturazione-elettronica-imprese-010219/3.html

4/2/2019 Fatturazione elettronica: un mese dopo l’entrata in vigore Sme.UP risponde alle preoccupazioni – RadioVera

https://radiovera.net/2019/02/02/fatturazione-elettronica-un-mese-dopo-lentrata-in-vigore-sme-up-risponde-alle-preoccupazioni/ 1/4

lunedì, febbraio 4, 2019 Acque Bresciane: la condotta sublacuale tra Toscolano Maderno e Torri del Benaco. � � É Ř Œ

News  

Fatturazione elettronica: un mese dopo l’entrata

in vigore Sme.UP risponde alle preoccupazioniġ 2 Febbraio 2019 � admin { 0 Commenti

Dall’1 gennaio 2019 è scattata la grande rivoluzione della fatturazione elettronica. Un obbligo che

coinvolge il 56% delle partite Iva e circa 2,8 milioni di imprese e che, secondo le stime del MEF,

dovrebbe permettere un recupero di gettito Iva pari a circa 1,97 miliardi di euro. Ma le di�coltà non

mancano, a partire dall’eccessiva burocrazia e dai tempi lunghi di alcune operazioni. Sme.UP, Gruppo IT

specializzato nella risoluzione delle complessità del business moderno, ha raccolto le principali

preoccupazioni delle aziende a un mese dall’entrata in vigore della normativa suddividendole in quattro

macroaree.

Propensione al cambiamento – Secondo l’esperta Simona Bonomi, Product Manager AFC e

Fatturazione elettronica Gruppo Sme.UP, ad avere più problemi nell’a�rontare la fatturazione

elettronica sono le aziende meno strutturate e meno orientate al cambiamento. «La normativa può

essere potenzialmente e�cace e utile, ma bisogna investire nei processi che ne rendono più semplice

la gestione. Dunque, competenze e strumenti adeguati. Non tutte le aziende hanno compreso quanto

sia importante adottare una nuova cultura in merito» – evidenzia Bonomi.

 

Tempi di risposta – Il Sistema di Interscambio (Sdl) spesso ha tempi di risposta superiori ai 5 giorni

previsti, generando così problematiche di varia natura nelle imprese. Le risposte fornite, inoltre, non

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4/2/2019 Fatturazione elettronica: un mese dopo l’entrata in vigore Sme.UP risponde alle preoccupazioni – RadioVera

https://radiovera.net/2019/02/02/fatturazione-elettronica-un-mese-dopo-lentrata-in-vigore-sme-up-risponde-alle-preoccupazioni/ 2/4

Brescia è Campagna Amica: domenica 3 febbraio il primo appuntamento in Piazza

Vittoria

“La torre delle favole” con “La regina delle nevi” interpretata da Sonia Maria Luce

Possentini

sempre sono puntuali. «Un’eccessiva genericità nelle risposte fa sì che le imprese non sappiano quale

aspetto della procedura eseguita sia andata a buon �ne e quale, invece, sia stata ritenuto insu�ciente.

Per questo, sarebbe utile avere un intermediario capace di mediare simili situazioni» – conferma

Bonomi.

 

Vuoti normativi – Sono diversi i punti su cui l’Agenzia delle Entrate non ha dato chiarimenti

circostanziati. «Molte aziende si chiedono come dover gestire gli omaggi o dove dover riportare le

informazioni generiche che prima venivano indicate nella fattura cartacea e che invece nella fattura

elettronica non hanno una collocazione speci�ca. Dubbi a cui si uniscono quelli legati all’e�ettiva

datazione della fattura e che, nella quotidianità, possono rallentare notevolmente l’attività di

un’azienda» – continua l’esperta.

 

Conservazione sostitutiva – In�ne, tra i macrotemi che più turbano i contribuenti c’è quello della

conservazione elettronica sostitutiva che riguarda, per ora, solo le fatture elettroniche e non anche i

registri contabili e �scali, ma che presto dovrà essere a�rontato nella sua interezza.

 

Per accompagnare le imprese nella gestione di questo cambiamento epocale, Gruppo Sme.UP ha

creato un portale con “Questions & Answers” e video-tutorial dedicati per capire, ad esempio, come

e�ettuare il conteggio e il versamento dell’imposta di bollo, come gestire la mancata consegna della

fattura, quali documenti generare e conservare per operazioni verso soggetti esteri e molto altro.

Inoltre, ha messo a disposizione delle aziende un servizio accreditato che consente di gestire tutte le

fasi di invio e ricezione delle fatture in modalità digitale da e verso aziende private e verso la Pubblica

Amministrazione. Un sistema che consente anche di archiviare le fatture XML in un’unica piattaforma

integrabile ai gestionali in uso, di organizzarle, di �rmarle e trasmetterle gestendo le ricevute/noti�che.

Con il servizio si potrà anche ricevere le fatture XML e inviare noti�che di accettazione/ri�uto, portare

in conservazione a norma le fatture, ricercare e consultare le fatture emesse e corredate dai messaggi e

noti�che del SdI, da qualsiasi device mobile. Il tutto, riducendo notevolmente gli archivi cartacei,

avendo sempre a portata di mano documenti e fatture e adottando una modalità di business sempre

più integrata, smart ed e�ciente.

 

«Siamo convinti – conclude Bonomi – che mai come in questa fase sia fondamentale il tema delle

competenze. Per questo, abbiamo tenuto dei corsi con oltre 700 rappresentanti di aziende per

trasferire loro il nostro know how e con l’avvio della fatturazione abbiamo risposto sul nostro sito alle

domande più frequenti (https://www.smeup.com/faq-fatturazione-elettronica/) con dei video tutorial

per coloro che hanno necessità di più su una tematica che rappresenta, concretamente, un primo,

decisivo, cambiamento culturale, amministrativo e �scale per le aziende italiane».

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ADN0449 7 ECO 0 DNA ECO NAZ RLO FISCO: FATTURAZIONE ELETTRONICA? IMPRESE LAMENTANO TROPPA BUROCRAZIA = Brescia, 4 feb. (Adnkronos/Labitalia) - Troppa burocrazia e tempi lunghi. Sono questi, secondo le imprese, i primi effetti dell'obbligo di fatturazione elettronica, introdotto dal 1° gennaio scorso. A dirlo Sme.UP, gruppo It specializzato nella risoluzione delle complessità del business moderno, che ha raccolto le principali preoccupazioni delle aziende. Il sistema di interscambio (Sdl) spesso ha tempi di risposta superiori ai 5 giorni previsti, generando così problematiche di varia natura nelle imprese. Le risposte fornite, inoltre, non sempre sono puntuali. Inoltre, tra i macrotemi che più turbano i contribuenti c'è quello della conservazione elettronica sostitutiva che riguarda, per ora, solo le fatture elettroniche e non anche i registri contabili e fiscali, ma che presto dovrà essere affrontato nella sua interezza. Per accompagnare le imprese nella gestione di questo cambiamento epocale, Gruppo Sme.UP ha creato un portale con 'Questions & Answers' e video-tutorial dedicati per capire, ad esempio, come effettuare il conteggio e il versamento dell'imposta di bollo, come gestire la mancata consegna della fattura, quali documenti generare e conservare per operazioni verso soggetti esteri e molto altro. Ha poi messo a disposizione delle aziende un servizio accreditato che consente di gestire tutte le fasi di invio e ricezione delle fatture in modalità digitale da e verso aziende private e verso la pubblica amministrazione. Un sistema che consente anche di archiviare le fatture XML in un'unica piattaforma integrabile ai gestionali in uso, di organizzarle, di firmarle e trasmetterle gestendo le ricevute/notifiche. Con il servizio si potrà anche ricevere le fatture XML e inviare notifiche di accettazione/rifiuto, portare in conservazione a norma le fatture, ricercare e consultare le fatture emesse e corredate dai messaggi e notifiche del SdI, da qualsiasi device mobile. (Dks/Adnkronos)

ISSN 2465 - 1222 04-FEB-19 13:38 ADN0466 7 ECO 0 DNA ECO NAZ FISCO: SME.UP, TEMA COMPETENZE IMPORTANTE PER FATTURAZIONE ELETTRONICA = Brescia, 4 feb. (Adnkronos/Labitalia) - "Siamo convinti che mai come in questa fase sia fondamentale il tema delle competenze. Per questo, abbiamo tenuto dei corsi con oltre 700 rappresentanti di aziende per trasferire loro il nostro know how e con l'avvio della fatturazione abbiamo risposto sul nostro sito alle domande più frequenti, con dei video tutorial per coloro che hanno necessità di più su una tematica che rappresenta, concretamente, un primo, decisivo, cambiamento culturale, amministrativo e fiscale per le aziende italiane". A dirlo Simona Bonomi, product manager Afc e fatturazione elettronica Gruppo Sme.UP. "Ad avere più problemi - spiega - nell'affrontare la fatturazione elettronica sono le aziende meno strutturate e meno orientate al cambiamento. La normativa può essere potenzialmente efficace e utile, ma bisogna investire nei processi che ne rendono più semplice la gestione. Dunque, competenze e strumenti adeguati. Non tutte le aziende hanno compreso quanto sia importante adottare una nuova cultura in merito. Un'eccessiva genericità nelle risposte fa sì che le imprese non sappiano quale aspetto della procedura eseguita sia andata a buon fine e quale, invece, sia stata ritenuto insufficiente. Per questo, sarebbe utile avere un intermediario capace di mediare simili situazioni". "Molte aziende - continua - si chiedono come dover gestire gli omaggi o dove dover riportare le informazioni generiche che prima venivano indicate nella fattura cartacea e che invece nella fattura elettronica non hanno una collocazione specifica. Dubbi a cui si uniscono quelli legati all'effettiva datazione della fattura e che, nella quotidianità, possono rallentare notevolmente l'attività di un'azienda". (Dks/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 04-FEB-19 13:51

Home > News Le preoccupazioni delle imprese dopo un mese di fatturazione elettronica Da Redazione BitMAT - 04/02/2019

L’obbligo di fatturazione elettronica è ormai in vigore dal 1° gennaio. Si tratta di un obbligo che coinvolge il 56% delle partite Iva e circa 2,8 milioni di imprese e che, secondo le stime del MEF, dovrebbe permettere un recupero di gettito Iva pari a circa 1,97 miliardi di euro. Ma le difficoltà non mancano, a partire dall’eccessiva burocrazia e dai tempi lunghi di alcune operazioni. Sme.UP, Gruppo IT specializzato nella risoluzione delle complessità del business moderno, ha raccolto le principali preoccupazioni delle aziende a un mese dall’entrata in vigore della normativa suddividendole in quattro macroaree. Propensione al cambiamento – Secondo l’esperta Simona Bonomi, Product Manager AFC e Fatturazione elettronica Gruppo Sme.UP, ad avere più problemi nell’affrontare la fatturazione elettronica sono le aziende meno strutturate e meno orientate al cambiamento. “La normativa può essere potenzialmente efficace e utile, ma bisogna investire nei processi che ne rendono più semplice la gestione. Dunque, competenze e strumenti adeguati. Non tutte le aziende hanno compreso quanto sia importante adottare una nuova cultura in merito.” Tempi di risposta – Il Sistema di Interscambio (Sdl) spesso ha tempi di risposta superiori ai 5 giorni previsti, generando così problematiche di varia natura nelle imprese. Le risposte fornite, inoltre, non sempre sono puntuali. “Un’eccessiva genericità nelle risposte fa sì che le imprese non sappiano quale aspetto della procedura eseguita sia andata a buon fine e quale, invece, sia stata ritenuto insufficiente. Per questo, sarebbe utile avere un intermediario capace di mediare simili situazioni – conferma Bonomi. Vuoti normativi – Sono diversi i punti su cui l’Agenzia delle Entrate non ha dato chiarimenti circostanziati. “Molte aziende si chiedono come dover gestire gli omaggi o dove dover riportare le informazioni generiche che prima venivano indicate nella fattura cartacea e che invece nella fattura elettronica non hanno una collocazione specifica. Dubbi a cui si uniscono quelli legati all’effettiva datazione

della fattura e che, nella quotidianità, possono rallentare notevolmente l’attività di un’azienda – continua l’esperta. Conservazione sostitutiva – Infine, tra i macrotemi che più turbano i contribuenti c’è quello della conservazione elettronica sostitutiva che riguarda, per ora, solo le fatture elettroniche e non anche i registri contabili e fiscali, ma che presto dovrà essere affrontato nella sua interezza. Per accompagnare le imprese nella gestione di questo cambiamento epocale, Gruppo Sme.UP ha creato un portale con “Questions & Answers” e video-tutorial dedicati per capire, ad esempio, come effettuare il conteggio e il versamento dell’imposta di bollo, come gestire la mancata consegna della fattura, quali documenti generare e conservare per operazioni verso soggetti esteri e molto altro. Inoltre, ha messo a disposizione delle aziende un servizio accreditato che consente di gestire tutte le fasi di invio e ricezione delle fatture in modalità digitale da e verso aziende private e verso la Pubblica Amministrazione. Un sistema che consente anche di archiviare le fatture XML in un’unica piattaforma integrabile ai gestionali in uso, di organizzarle, di firmarle e trasmetterle gestendo le ricevute/notifiche. Con il servizio si potrà anche ricevere le fatture XML e inviare notifiche di accettazione/rifiuto, portare in conservazione a norma le fatture, ricercare e consultare le fatture emesse e corredate dai messaggi e notifiche del SdI, da qualsiasi device mobile. Il tutto, riducendo notevolmente gli archivi cartacei, avendo sempre a portata di mano documenti e fatture e adottando una modalità di business sempre più integrata, smart ed efficiente. “Siamo convinti – conclude Bonomi – che mai come in questa fase sia fondamentale il tema delle competenze. Per questo, abbiamo tenuto dei corsi con oltre 700 rappresentanti di aziende per trasferire loro il nostro know how e con l’avvio della fatturazione abbiamo risposto sul nostro sito alle domande più frequenti (https://www.smeup.com/faq-fatturazione-elettronica/) con dei video tutorial per coloro che hanno necessità di più su una tematica che rappresenta, concretamente, un primo, decisivo, cambiamento culturale, amministrativo e fiscale per le aziende italiane.” https://www.bitmat.it/blog/news/82409/le-preoccupazioni-delle-imprese-dopo-un-mese-di-fatturazione-elettronica

Le criticità della fatturazione elettronica a un mese dal lancio ITepresso, 4 febbraio 2019, 11:28

Achepuntosiamoconlafatturaelettronicaadistanzadiunmesedall’entratainvigoredell’obbligo?

RispondeGruppoSme.Up chepropone i risultatidiuna ricercae le soluzioniper chi è ancora in

difficoltà

La rivoluzione della fatturazione elettronica è scattata oramai da poco più di un mese. Gruppo IT, specializzato nella risoluzione delle complessità del business moderno, ha raccolto le principali preoccupazioni delle aziende a un mese dall’entrata in vigore della normativa, un obbligo che coinvolge il 56 percento delle partite Iva e circa 2,8 milioni di imprese, con le stime del MEF che parlano di un recuperaro del gettito Iva pari a poco meno di 2 miliardi di euro.

Quattro le macroaree con le relative evidenze, analizzate da SimonaBonomi, Product Manager AFC e Fatturazione elettronica Gruppo Sme.UP. Secondo l’esperta, ad avere più problemi nell’affrontare la fatturazione elettronica sonole aziendemeno strutturate e meno orientate al cambiamento. Bonomi spiega: “La normativa può esserepotenzialmente efficace e utile,ma bisogna investire nei processi che ne rendono più semplice la gestione.

Dunque, competenze e strumenti adeguati. Non tutte le aziende hanno compreso quanto sia importante

adottareunanuovaculturainmerito”.

Una seconda area riguarda i tempi di risposta. Il Sistema di

Interscambio (Sdl) spesso ha tempi di risposta superiori ai 5 giorni

previsti, generando così problematiche di varia natura nelle imprese.

Le risposte fornite, inoltre, non sempre sono puntuali. Si parla di eccessiva genericità nelle risposte che fa sì che le imprese non

sappiano quale aspetto della procedura eseguita sia andata a buon

fine e quale, invece, sia stata ritenuto insufficiente. Per questo,

sarebbe utile avere un intermediario capace di mediare simili

situazioni.

Terzo punto: i vuoti normativi.Sono diversi i punti su cui l’Agenzia delle Entrate non ha dato chiarimenti circostanziati.

Bonomi: “Molteaziendesichiedonocomedovergestiregliomaggiodovedoverriportareleinformazionigenerichecheprimavenivanoindicatenellafatturacartaceaecheinvecenella

fattura elettronica non hanno una collocazione specifica. Dubbi a cui si uniscono quelli legati all’effettiva

datazionedellafatturaeche,nellaquotidianità,possonorallentarenotevolmentel’attivitàdiun’azienda”. L’ultima macroarea riguarda il tema della conservazione elettronica sostitutiva. Per il momento riguarderebbe solo le fatture elettroniche e non i registri contabili e fiscali, ma si prevede che presto il tema dovrà essere affrontato nella sua interezza.

A fronte di quattro aree di incertezza Gruppo Sme.UP vuole proporre unportalededicatoaltemacondomandeerisposteeunvideotutorial per capire una serie di compiti specifici come per esempio il versamento dell’imposta di bollo, come si si gestisce una mancata consegna di fattura, i documenti da generare e conservare nel rapporto con soggetti terzi esteri. Inoltre il gruppo ha messo a disposizione un servizio accreditato per gestire proprio tutte le fasi di invio e ricezione delle fatture, da e verso privati e PA. Il sistema proposto consente di archiviare le fatture XML, in un’unica piattaforma integrabile ai gestionali in uso, di organizzarle, di firmarle e trasmetterle gestendo le ricevute/notifiche.

Con il servizio si potrà anche ricevere le fattureXML e inviare notifiche di accettazione/rifiuto, portare in conservazione a norma le fatture, ricercare e consultare le fatture emesse e corredate dai messaggi e notifiche del SdI, da qualsiasi device mobile. Il tutto, riducendo notevolmente gli archivi cartacei, avendo sempre a portata di mano documenti e fatture e adottando una modalità di business sempre più integrata, smart ed efficiente. https://www.itespresso.it/le-criticita-della-fatturazione-elettronica-a-un-mese-dal-lancio-147683.html?inf_by=5c581602671db896458b4dbd

4/2/2019 Fatturazione elettronica: video tutorial Sme.UP | QuiBrescia

https://quibrescia.it/cms/2019/02/04/fatturazione-elettronica-video-tutorial-sme-up/ 1/3

Fatturazione elettronica: video tutorial Sme.UPL'azienda con sede in Franciacorta ha realizzato un portale dedicato alle domande più

frequenti legate a questo cambiamento digitale.

Feb 4, 2019

(red.) Dal primo gennaio 2019 è scattata la grande rivoluzione della fatturazione elettronica.

Un obbligo che coinvolge il 56% delle partite Iva e circa 2,8 milioni di imprese e che, secondo le

stime del MEF, dovrebbe permettere un recupero di gettito Iva pari a circa 1,97 miliardi di euro.

Ma le difficoltà non mancano, a partire dall’eccessiva burocrazia e dai tempi lunghi di alcune

operazioni. Sme.UP, Gruppo IT specializzato nella risoluzione delle complessità del business

moderno, ha raccolto le principali preoccupazioni delle aziende a un mese dall’entrata in vigore

della normativa suddividendole in quattro macroaree. 

Propensione al cambiamento – Secondo l’esperta Simona Bonomi, Product Manager AFC e

Fatturazione elettronica Gruppo Sme.UP, ad avere più problemi nell’affrontare la fatturazioneImpostazioni sulla privacy

4/2/2019 Fatturazione elettronica: video tutorial Sme.UP | QuiBrescia

https://quibrescia.it/cms/2019/02/04/fatturazione-elettronica-video-tutorial-sme-up/ 2/3

elettronica sono le aziende meno strutturate e meno orientate al cambiamento. «La normativa

può essere potenzialmente efficace e utile, ma bisogna investire nei processi che ne rendono

più semplice la gestione. Dunque, competenze e strumenti adeguati. Non tutte le aziende

hanno compreso quanto sia importante adottare una nuova cultura in merito» – evidenzia

Bonomi.

Tempi di risposta – Il Sistema di Interscambio (Sdl) spesso ha tempi di risposta superiori ai 5

giorni previsti, generando così problematiche di varia natura nelle imprese. Le risposte fornite,

inoltre, non sempre sono puntuali. «Un’eccessiva genericità nelle risposte fa sì che le imprese

non sappiano quale aspetto della procedura eseguita sia andata a buon fine e quale, invece, sia

stata ritenuto insufficiente. Per questo, sarebbe utile avere un intermediario capace di mediare

simili situazioni» – conferma Bonomi.

Vuoti normativi – Sono diversi i punti su cui l’Agenzia delle Entrate non ha dato chiarimenti

circostanziati. «Molte aziende si chiedono come dover gestire gli omaggi o dove dover riportare

le informazioni generiche che prima venivano indicate nella fattura cartacea e che invece nella

fattura elettronica non hanno una collocazione specifica. Dubbi a cui si uniscono quelli legati

all’effettiva datazione della fattura e che, nella quotidianità, possono rallentare notevolmente

l’attività di un’azienda» – continua l’esperta.

Conservazione sostitutiva – Infine, tra i macrotemi che più turbano i contribuenti c’è quello

della conservazione elettronica sostitutiva che riguarda, per ora, solo le fatture elettroniche e

non anche i registri contabili e fiscali, ma che presto dovrà essere affrontato nella sua interezza.

Per accompagnare le imprese nella gestione di questo cambiamento epocale, Gruppo Sme.UP

ha creato un portale con “Questions & Answers” e video­tutorial dedicati per capire, ad

esempio, come effettuare il conteggio e il versamento dell’imposta di bollo, come gestire la

mancata consegna della fattura, quali documenti generare e conservare per operazioni verso

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4/2/2019 Fatturazione elettronica: video tutorial Sme.UP | QuiBrescia

https://quibrescia.it/cms/2019/02/04/fatturazione-elettronica-video-tutorial-sme-up/ 3/3

soggetti esteri e molto altro. 

Inoltre, ha messo a disposizione delle aziende un servizio accreditato che consente di gestire

tutte le fasi di invio e ricezione delle fatture in modalità digitale da e verso aziende private e

verso la Pubblica Amministrazione. Un sistema che consente anche di archiviare le fatture XML

in un’unica piattaforma integrabile ai gestionali in uso, di organizzarle, di firmarle e trasmetterle

gestendo le ricevute/notifiche. Con il servizio si potrà anche ricevere le fatture XML e inviare

notifiche di accettazione/rifiuto, portare in conservazione a norma le fatture, ricercare e

consultare le fatture emesse e corredate dai messaggi e notifiche del SdI, da qualsiasi device

mobile. Il tutto, riducendo notevolmente gli archivi cartacei, avendo sempre a portata di mano

documenti e fatture e adottando una modalità di business sempre più integrata, smart ed

efficiente.

«Siamo convinti – conclude Bonomi – che mai come in questa fase sia fondamentale il tema

delle competenze. Per questo, abbiamo tenuto dei corsi con oltre 700 rappresentanti di aziende

per trasferire loro il nostro know how e con l’avvio della fatturazione abbiamo risposto sul

nostro sito alle domande più frequenti con dei video tutorial per coloro che hanno necessità di

più su una tematica che rappresenta, concretamente, un primo, decisivo, cambiamento

culturale, amministrativo e fiscale per le aziende italiane».

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5/2/2019 Fatturazione elettronica: video tutorial Sme.UP - QuiBrescia.it - Libero 24x7

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Persone:  bonomiOrganizzazioni:  sme gruppo itTags:  tutorial aziende

Fatturazione elettronica: video tutorial Sme.UPQuiBrescia.it   1   15 ore fa

Persone: cia levanteivano moscamoraOrganizzazioni: ciaLuoghi: liguria levanteTags: aziende gruppi

Persone:meloni trumpOrganizzazioni: governoconfartigianatoLuoghi: italia chietiTags: recessione investimenti

Organizzazioni: sdiagenzia delle entrateProdotti: xmlTags: errori fatture

Persone: sant'arsenio presidenteOrganizzazioni:banca monte prunosala consilina lagonegroLuoghi: salernovallo della lucaniaTags: progetto imprese

Persone: franco gibertipresidenteOrganizzazioni:faib confesercenti faibLuoghi: modenaTags: gestori pompe

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Fatturazioneelettronica: videotutorial Sme.UPQuiBrescia.it ­  3­2­2019

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Le criticità della fatturazione elettronica a un mese dal lancio A che punto siamo con la fattura elettronica a distanza di un mese dall’entrata in vigore dell’obbligo? Risponde Gruppo Sme.Up che propone i risultati di una ricerca e le soluzioni per chi è ancora in difficoltà La rivoluzione della fatturazione elettronica è scattata oramai da poco più di un mese. Gruppo IT, specializzato nella risoluzione delle complessità del business moderno, ha raccolto le principali preoccupazioni delle aziende... http://www.youfeed.it/news/193.8773008-le-criticita-della-fatturazione-elettronica-a-un-mese-dal-lancio

Fattura elettronica, ad un mese dall’obbligo 7 Febbraio 2019 Redazione Fisco

Una delle novità introdotte nel 2019 è stato l’obbligo della fatturazione elettronica: è entrato in vigore dal primo gennaio 2019 e interessa il 56% delle Partita IVA e 2,8 milioni di imprese.

La misura è stata messa in atto proprio con l’obiettivo di ridurre l’evasione.

Fatturazione elettronica, una mano alla lotta all’evasione o no?

Tuttavia, in questo primo mese e mezzo dell’anno, si è fatto un bilancio di come questa iniziativa sia stata accolta da tutti coloro che hanno dovuto iniziare ad utilizzarla: si è evidenziato come ci siano delle problematiche evidenti che, forse, solo con il tempo e con l’abituarsi alla nuova procedura, potranno essere risolte.

Molte imprese, infatti, si sono trovate impreparate e nel caos: spesso, ad esempio, chi deve emettere la fattura elettronicamente si trova a dover fare i conti con dei malfunzionamenti di Internet oppure con rallentamenti dei portali (anche quello dell’Ufficio delle Entrate) e tutto questo si traduce in mancati invii, rigetti oppure rinvii dei documenti.

Cosa significa questo?

§ C’è più possibilità di errore e, ovviamente, questo si ripercuoterà sulla contabilità; § c’è una maggiore perdita di tempo che comporta dei costi maggiori e lunghe attese per

ricevere la fattura quando si paga oppure il dover tornare per prenderla.

§ Sme.UP ha evidenziato quali siano le principali preoccupazioni delle aziende, ad un mese dall’introduzione dell’obbligo:

§ mancanza di competenze e strumenti adeguati, soprattutto per le imprese meno strutturate e meno orientate al cambiamento;

§ difficoltà nel capire se la procedura sia andata a “buon fine” o meno; § non sapere come gestire omaggi o altre informazioni che prima avevano degli spazi

ben precisi in cui poter essere scritti sulla fattura cartacea; § il problema della conservazione elettronica sostitutiva.

Proprio per questo la Sme.UP ha messo a disposizione delle aziende, una sezione di “Domande e Risposte” e Video Tutorial per accompagnarle in questo cambiamento al meglio.

http://economia.iltabloid.it/2019/02/07/fattura-elettronica-ad-un-mese-obbligo.html