Fascismo e arte

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A cura di Ilaria Zangaris FASCISMO E ARTE

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A cura di Ilaria Zangaris

FASCISMO E ARTE

CARBONIA, CENTRO URBANO SARDO FONDATO IN EPOCA FASCISTA

• Inaugurata, davanti ad una folla oceanica, da Mussolini il 18 dicembre 1938.• Sito minerario per l’estrazione di carbone più grande

d’Europa, dopo quello tedesco della Ruhr; dava lavoro a migliaia di lavoratori. • Obiettivo per l'Italia: raggiungere

l'autosufficienza energetica in virtù della proclamata autarchia.• In soli 300 giorni il regime riuscì a mettere in piedi

una città intera: Carbonia. Essa costò allo Stato 325 milioni di lire e in appena due anni la sua popolazione arrivò a 29 mila unità diventando così la terza città della Sardegna dopo Cagliari e Sassari. La città fu costruita seguendo i dettami dell'architettura fascista ed ancora oggi è possibile distinguerne in modo estremamente chiaro l'origine.

CARBONIA

INAUGURAZIONE CARBONIA

Il 29 ottobre 1928 veniva inaugurato il “Villaggio

Mussolini”, diventato comune autonomo due anni dopo con il

nome di Mussolinia di Sardegna. Questa fu la prima città di

fondazione creata dal fascismo, dotata di tutte le principali strutture amministrative e politiche ed abitata da un

numero crescente di residenti: oltre tremila, ad appena sei anni dalla fondazione. Il nome della città muterà per decreto il 17 febbraio 1944: “nasceva” così

Arborea

ARBOREA, CENTRO URBANO SARDO FONDATO IN EPOCA FASCISTA

INAUGURAZIONE ARBOREA

L’IDROVORA DI SASSU

IDROVORA DI SASSU

• Il 4 novembre 1934 venne inaugurata alla presenza delle massime autorità fasciste dell'isola.

• La bonifica dello stagno di Sassu aveva rivelato un terreno paludoso e sabbioso, dal quale era necessario drenare e raccogliere acque stagnanti e malariche. Ciò rese necessario l'uso delle strutture dell'idrovora.

• Si segnala per la sua altezza e per le forme moderniste e futuriste.

• L'edificio, dovuto all'ingegnere Flavio Scano, ha soluzioni decisamente innovative, proprie del Futurismo e del Razionalismo, collegate a riferimenti di matrice fascista. Il tema ricorrente è infatti il fascio littorio come elemento sia decorativo sia simbolico.

Nasce nel 1909 con il Manifesto pubblicato nella rivista parigina

«Le Figaro»

IL FUTURISMO

Movimento italiano che

coinvolge arti come

letteratura, musica, pittura, teatro, scultura, architettura e

politica (Fascismo)

Nella pittura i principali esponenti sono Russolo, Carrà,

Boccioni, Balla e Severini. Essi

suggeriscono l’idea del movimento

attraverso:

• La scomposizione e compenetrazione di una forma in un’altra

• Colori accesi• Piani obliqui e

curvi

Esprime un nuovo criterio di bellezza, il

DINAMISMO UNIVERSALE

E’ bello tutto ciò che si

muove verso il futuro e il progresso

Rifiuta il passato e la tradizione

accademica

Esalta il progresso tecnico, la

macchina e la velocità

Gli artisti inneggiano

ingenuamente LA GUERRA

Che definiscono come «Unica

igiene del mondo»

• Analogie tra futurismo e cubismo: il cubismo scomponeva l’oggetto in varie immagini e poi le ricomponeva in una nuova rappresentazione, il futurismo interseca direttamente diverse cose tra loro. Il risultato stilistico molto simile.

• Differenze tra i due movimenti: il diverso valore dato al tempo: nella pittura dal cubismo si trattava di un tempo lento, fatto di osservazione, riflessione e meditazione; il futurismo ha invece il culto del tempo veloce. Del dinamismo che agita tutto e deforma l’immagine delle cose.

•Nei quadri futuristi, la velocità si traduceva in linee di forza rette che davano l’idea della scia che lasciava un oggetto che correva a grande velocità.

PITTURA(CONFRONTO COL CUBISMO)

In altri quadri, soprattutto di Balla, la sensazione

dinamica era ricercata come moltiplicazione di immagini messe in sequenza tra loro.

Così che le innumerevoli gambe che compaiono su un

suo quadro non appartengono a più persone,

ma sempre alla stessa bambina vista nell’atto di

correre («Bambina che corre sul balcone»).

PITTURA

• Nata con la nascita del razionalismo in Germania, e poi ripreso in Italia con l’ascesa del Fascismo nel 1919. Questo nuovo stile doveva distaccarsi dal passato riprendendo solo alcuni vecchi elementi (es. il fascio littorio romano, l’aquila).

• Si diede inizio alla costruzione di opere pubbliche in cui si doveva rispecchiare la grandezza del regime. L’architettura può essere divisa in 2 fasi:

RAZIONALISTA e MONUMENTALISTA.

ARCHITETTURA

• Usata a scopo propagandistico: gli edifici erano freddi, statici senza decorazioni perchè il regime doveva essere portatore di solidità, ordine e rigore. • Il suo migliore

esponente fu l’architetto Giuseppe Terragni.

ARCHITETTURA RAZIONALISTA

CASA DEL FASCIO DI

COMO(SEDE DEL

PNF)

ASILO DI SANT’ELIA

• Mirava alla costruzione di edifici spettacolari poichè dovevano stupire sia per la loro grandezza sia per il maggior uso del marmo a ricordo dell’Impero Romano.

• Il maggiori architetti furono Marcello Piacentini e Arnaldo Foschini.

ARCHITETTURA MONUMENTALISTA

PALAZZO DI GIUSTIZIA DI MILANO

BASILICA DEI SANTI PIETRO E PAOLO

INGRESSO DELL’UNIVERSITÀ DI ROMA

PALAZZO DELLA FARNESINA(EX PALAZZO LITTORIO)

PROGETTO PALAZZO LITTORIO

ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO

PALAZZO DEI CONGRESSI (EUR)

PALAZZO DELLA CIVILTÀ ITALICA (EUR)

Mario Sironi è nato a Sassari il 12 maggio

1885, è stato principalmente un pittore

italiano, ma anche scultore, architetto,

illustratore, scenografo e grafico.

Nel 1922 è stato uno dei fondatori del movimento

artistico "Novecento Italiano".

Negli anni Trenta ha teorizzato e praticato il

ritorno alla pittura murale.

MARIO SIRONI

1935, AFFRESCO DI SIRONI NELL’AULA MAGNA DELL’UNIVERSITÀ LA SAPIENZA

DI ROMA

1935, AFFRESCO DI SIRONI NELL’AULA MAGNA DELL’UNIVERSITÀ LA SAPIENZA DI

ROMA

Commissionata a Sironi dall’allora ministro Giuseppe Bottai per celebrare il documento di riforma del lavoro promulgato nel 1927.

L’artista, al suo primo incarico pubblico, decise di realizzare un’opera monumentale (di quasi 75 mq) delineando le iconografie del lavoro, dei cicli delle arti e dei mestieri, considerata l’opera più importante tra quelle monumentali.

Arcate ferroviarie, ciminiere d’industria, stormi d’aerei in un cielo cupo, personaggi dalle forme possenti e statuarie: Sironi, nel suo primo tentativo di pittura murale celebrativa, cercò di esprimere con grande forza espressiva la fatica, ma anche il valore assoluto del lavoro.

VETRATA NELLA SEDE DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO A ROMA

PARTICOLARE DELLA VETRATA DEL PALAZZO PIACENTINI

PARTICOLARE DELLA VETRATA DEL PALAZZO PIACENTINI

SANT’ELIA

• I suoi disegni rappresentano raggruppamenti azzardati con utilizzo su larga scala di piani che creano un espressionismo industriale ed eroico.• La sua visione riguardava una città del futuro estremamente industrializzata e meccanizzata.• Proposta attentamente elaborata: grattaceli monolitici, numerosi ponti, ascensori, piani stradali per vari mezzi di locomozione e vie pedonali, a vari livelli, per rispondere alle esigenze di mobilità dell'intensa vita cittadina. • Impiego di nuovi materiali (cemento, vetro, ferro) nella progettazione della città, illuminata da luci elettriche, di cui alcune anche con funzione pubblicitaria.

SANT’ELIA

SANT’ELIA

SANT’ELIA

Centrale elettrica

L'inesistenza di piante e sezioni dei disegni hanno negato all’architetto ogni possibilità realizzativa alle

sue opere: in realtà egli dava ai suoi edifici una volumetria in cui erano

leggibili la struttura planimetrica e le sezioni.

Recenti studi hanno dimostrato che le sue

prospettive sono così esatte da essere state giudicate come "disegni esecutivi", fatti con fini realizzativi.

Disegno appartenente a La Città Nuova, 1914.

Raffigura una enorme costruzione

che funge sia da stazione ferroviaria,

sia da aeroporto

SANT’ELIA

A cura di Ilaria Zangaris

« Le CASE dureranno meno di NOI. Ogni generazione dovrà fabbricarsi la

sua città. Questo costante rinnovamento dell'ambiente

architettonico contribuirà alla vittoria del Futurismo. »

A. Sant’Elia