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Facoltà di SACRA TEOLOGIA PROGRAMMA DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2010-2011 PONTIFICIA UNIVERSITAS LATERANENSIS

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Facoltà di

SACRA TEOLOGIA

PROGRAMMA DEGLI STUDI

ANNO ACCADEMICO 2010-2011

PONTIFICIA UNIVERSITAS LATERANENSIS

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PONTIFICIA UNIVERSITAS LATERANENSIS00120 CITTÀ DEL VATICANOPiazza S. Giovanni in Laterano, 4Tel. +39.06.698.95.599Fax +39 06 698.865.08

Contatti:• Sito internet: http://www.pul.it• Decano: [email protected] – Tel. 06.698.95.645• Segreteria del Decano: [email protected] - Tel. 06.698.95.534• Segreteria Generale: [email protected]• Segreteria Accademica: [email protected]

N.B. • Le richieste di informazioni di tipo generale riguardanti la Facoltà di

S. Teologia vanno rivolte, in prima istanza, alla Segreteria del Decano.• Le richieste di informazioni riguardanti le iscrizioni, i piani di studio ed

altre questioni accademiche vanno rivolte alla Segreteria Accademica.• Gli uffici della PUL (al di fuori degli orari stabiliti) comunicano con il

pubblico, compresi gli studenti, tramite posta elettronica.

Iscrizioni:• dal 1° giugno al 5 ottobre 2010.• dal 6 al 29 ottobre saranno consentite previo pagamento della tassa di

mora.

Lezioni ed esami:• 1° semestre: lezioni dall’11 ottobre 2010 al 21 gennaio 2011.

esami dal 26 gennaio all’11 febbraio 2011.• 2° semestre: lezioni dal 17 febbraio 2011 al 25 maggio 2011.

esami dal 31 maggio al 1° luglio 2011.esami dal 12 settembre al 30 settembre 2011.

Esami di grado:• Licenze: 12 e 13 ottobre 2010; 10 e 11 febbraio 2011; 13 e 14 aprile2011; 23 e 24 giugno 2011.• Dottorati: 12 e 13 ottobre 2010; 10 e 11 febbraio 2011; 13 e 14aprile 2011; 14 e 15 giugno 2011.

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Decano: Prof. Renzo GERARDI

Vice-Decano: Prof. Agostino MONTAN

Professori stabili

CARDELLINI Innocenzo

CHENAUX Philippe

CIOLA Nicola

COZZOLI Mauro

GERARDI Renzo

LANZA Sergio

LORIZIO Giuseppe

MONTAN Agostino

PITTA Antonio

ŽAK Lubomir

Professori incaricati

ANCONA Giovanni

BACCARI Luciano

BONANNI Sergio Paolo

COSTACURTA Bruna

DE PALMA LUIGI Michele

DODARO Robert

FARRUGIA Edward G.

FERRI Riccardo

FUSS Michael

LAMERI Angelo

LEE Jae-Suk

MANZONE Giovanni

MARIANI Luca

MAZZOLENI Danilo

MERLO Paolo

NARDIN Roberto

PASQUALE Gianluigi

PIRONE Bartolomeo

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S. TEOLOGIA

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PULCINELLI Giuseppe

RAVA Eva Carlota

SABETTA Antonio

SCHÜTZ Achim

SELVADAGI Paolo

SERRETTI Massimo

SGUAZZARDO Pierluigi

TANGORRA Giovanni

TREMBLAY Réal

Professori emeriti

AUGÈ Matias

BORDONI Marcello

GHERARDINI Brunero

GROSSI Vittorino P.

HONINGS Bonifatius

MARINELLI Francesco

PENNA Romano [invitato]

SANNA Ignazio

SENSI Mario [invitato]

SKALICKY Karel

N.B.: i dati qui pubblicati non sono da considerare definitivi per l’a.a. 2010-2011.

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S. TEOLOGIA

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Gli studi della Facoltà di S. Teologia si suddividono in tre cicli:

1) Primo ciclo, o Triennio istituzionale: si attua in tre anni, dopo il Bien-nio filosofico, e si conclude con il conseguimento del primo grado acca-demico, il Baccalaureato in S. Teologia.

2) Secondo ciclo, o Biennio di specializzazione: si attua in due anni, e siconclude con il conseguimento del secondo grado accademico, la Licen-za specializzata in S. Teologia.Nelle tre Specializzazioni della Facoltà (Teologia Fondamentale, Cristolo-gia, Ecclesiologia) è possibile conseguire la Licenza in S. Teologia, oltreche in Teologia Fondamentale, Cristologia, Ecclesiologia, anche neiseguenti indirizzi: Scienze della religione, Teologia della vita cristia-na, Storia.

3) Terzo ciclo, o Biennio superiore di ricerca: si attua in due anni, dopouna Licenza in S. Teologia, e si conclude con il conseguimento del terzogrado accademico, il Dottorato in S. Teologia.

La Facoltà di S. Teologia, inoltre, riconosce nel Pontificio Istituto PastoraleRedemptor Hominis (secondo e terzo ciclo) le Specializzazioni in TeologiaPastorale (indirizzi di Licenza: Teologia pastorale della comunità ecclesiale,Teologia dell’evangelizzazione, Teologia dell’educazione, Teologia della co-municazione) e in Dottrina Sociale della Chiesa.

Nell’ambito della Facoltà vi sono anche 3 Istituti incorporati, che fungono daSpecializzazioni (secondo e terzo ciclo), ma che godono di autonomia: l’Acca-demia Alfonsiana (Istituto Superiore di Teologia morale); l’Istituto Patristico «Au-gustinianum»; l’Istituto di Teologia della vita consacrata «Claretianum».

Alla Facoltà sono aggregati 2 Istituti teologici: Marchigiano (sedi di Anconae di Fermo); di Assisi.

Alla Facoltà sono affiliati 19 Istituti Teologici: Seminario di Alba Iulia (Roma-nia); Communauté St. Martin di Candé sur Beuvron (Francia); Seminario diChieti (Italia); Josephinum di Columbus (Ohio / USA); Studium Theologicum diCuritiba (Paraná / Brasile); Seminario di Denver (Colorado / USA); SeminarioPatriarcale Latino di Gerusalemme; Seminario di Guadalajara (Jalisco / Messico);Seminario di Guam (USA); Seminario di Györ (Ungheria); Willibrordhuis di Vo-gelenzang - Haarlem (Paesi Bassi); Seminario di Iaši (Romania); Seminario diGorodok - Kamyanets-Podilskyi (Ucraina); Seminario di Montréal (Québec / Ca-nada); Seminario di Rīga (Lettonia); Seminario di Rolduc - Roermond (PaesiBassi); Seminario di San Pietroburgo (Russia); Seminario di Telšiai (Lituania); Se-minario di Vilnius (Lituania).

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S. TEOLOGIACICLI

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Alla Facoltà sono collegati 11 Istituti Superiori di Scienze Religiose: in Italia:Lumen Gentium di Ancona; Mater Gratiae di Ascoli Piceno; di Assisi; AlbertoTrocchi di Civita Castellana; Ss. Alessandro e Filippo di Fermo; Fides et Ratio diL’Aquila; Giovanni Paolo II di Pesaro; G. Toniolo di Pescara; Ecclesia Mater inRoma; in Lettonia: di Rīga; nei Paesi Bassi: San Bonifacio di Haarlem. Inoltre fi-no al 31 dicembre 2010 rimangono collegati anche i 3 ISSR italiani: Redempto-ris Mater Marchigiano; Vittorio Fusco di Campobasso; San Pio X di Chieti.

Tabella delle qualifiche di merito:Qualifica Votazione in /30 Votazione in /90

Probatus 18 – 19,99 54 -59Bene probatus 20 – 22,99 60 - 68Cum laude 23 – 25,99 69 - 77Magna cum laude 26 – 28,99 78 - 86Summa cum laude 29 - 30 87 - 90

Tabella di corrispondenza fra i CFU (= crediti formativi universitari, se-condo l’European Credits Transfer System) e i crediti utilizzati in prece-denza:

CFU / ECTS “vecchi crediti”

3 25 36 48 510 6

Tabella di corrispondenza fra i CFU/ECTS e le ore di lezione:CFU / ECTS Ore di lezione “frontali”

1 82 163 244 325 366 488 6010 72

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S. TEOLOGIA

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1. Per potersi immatricolare come alunno ordinario al 1° anno del Ci-clo Istituzionale della Facoltà di S. Teologia è necessario presentare do-cumentazione originale attestante: a. il conseguimento del titolo di studio (Diploma di Scuola Superiore),

che permetta l’iscrizione all’Università civile nella propria nazione; b. il conseguimento del grado accademico di Baccalaureato in Filosofiaoppure la frequenza di un Biennio di studi filosofici o filosofico-teologi-ci in una Università Pontificia o in una Facoltà Teologica o in un Istitu-to Filosofico-Teologico, per almeno 120 CFU / ECTS (= crediti formati-vi universitari, secondo l’European Credits Transfer System);

c. la conoscenza della lingua latina, della lingua greca, di una lingua mo-derna “straniera”;

d. la conoscenza della lingua italiana.La mancanza anche di uno solo dei precedenti requisiti può comportare

l’iscrizione come alunno straordinario o la non iscrizione alla Facoltà. In via transitoria, con delibera del Decano può essere immatricolato an-

che lo studente che abbia compiuto il Biennio Istituzionale di studi filosofici,sostenendo tutti gli esami fondamentali obbligatori di filosofia teoretica e distoria della filosofia, secondo il piano di studio approvato.

Il debito relativo alle lingue (latina, greca, straniera) deve essere comun-que assolto durante i primi due anni di iscrizione al Ciclo Istituzionale.

La certificazione dei titoli di studio, dei gradi accademici e degli esami so-stenuti deve essere prodotta in originale.

2. Per potersi immatricolare come alunno ordinario al 2° o al 3° annodel Ciclo Istituzionale della Facoltà di S. Teologia è necessario presenta-re documentazione originale attestante: a. il conseguimento del titolo di studio (Diploma di Scuola Superiore),

che permetta l’iscrizione all’Università civile nella propria nazione; b. il compimento di studi filosofici e il superamento di esami in discipline

teologiche per almeno 3 o 4 anni (6 o 8 semestri), con un minimo di180 CFU / ECTS, in una Università Pontificia o in una Facoltà Teologicao in un Istituto Filosofico-Teologico;

c. la conoscenza della lingua latina, della lingua greca, di una lingua mo-derna “straniera”;

d. la conoscenza della lingua italiana (livello B2).La mancanza anche di uno solo dei precedenti requisiti può comportare

l’iscrizione come alunno straordinario o la non iscrizione alla Facoltà. Spetta al Decano deliberare sui casi particolari, tenendo conto della fase

transitoria nell’applicazione del “Processo di Bologna” per il computo deicrediti (CFU / ECTS).

La certificazione dei titoli di studio, dei gradi accademici e degli esami so-stenuti deve essere prodotta in originale.

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S. TEOLOGIAPRIMO CICLO: TRIENNIO ISTITUZIONALE (BACCALAUREATO)

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3. La richiesta di riconoscimento e/o convalida di corsi/esami soste-nuti in altra Istituzione – da farsi per iscritto all’atto dell’immatricolazione,allegando documentazione in originale e completa, rilasciata dall’Istitutodi provenienza – comporta:a. l’accettazione della votazione, stabilita con delibera dell’Autorità Accade-

mica, sulla base della verifica del numero di crediti, del programma, edella congruenza con il piano di studi della Facoltà Teologica della PUL;

b. l’assegnazione di eventuali altri crediti formativi o debiti relativi anche adiscipline proprie della Facoltà di Filosofia, in ragione del numero tota-le di CFU/ECTS, che non può essere inferiore a 300 nel QuinquennioFilosofico-Teologico.

La richiesta di riconoscimento di esami sostenuti in una Istituzione acca-demica civile non può essere superiore a 60 CFU / ECTS.

4. Lo studente ha la possibilità di iscriversi annualmente fuori corso alCiclo istituzionale per due volte dopo il terzo anno di corso, nel caso in cuinon abbia completato gli esami entro la sessione di ottobre.Lo studente che, dopo i due anni consentiti per l’iscrizione fuori corso alCiclo istituzionale, non ha ancora adempiuto a tutti gli obblighi richiestiper poter conseguire il grado accademico di Baccalaureato, deve chiedere– con il permesso del Decano – di essere iscritto “per una seconda volta”al terzo anno di corso.

5. Per poter conseguire il grado accademico di Baccalaureato in S.Teologia è necessario:a. aver conseguito il titolo di studio (Diploma di Scuola Superiore), che

permetta l’iscrizione all’Università nella propria nazione; b. aver ottenuto almeno 180 CFU / ECTS nelle discipline previste dalla Fa-

coltà di S.Teologia, dopo aver compiuto gli studi filosofici previi; c. aver assolto gli obblighi previsti dall’ordinamento;d. aver superato l’esame orale finale o la prova scritta sostitutiva (nel Se-

minario del terzo anno).La votazione del Baccalaureato è assegnata dall’Autorità Accademica, sulla

base della media dei voti degli esami delle discipline teologiche prescritte.

6. Una valutazione particolare viene compiuta nel caso dello studente cheabbia conseguito i gradi accademici di Magistero in Scienze Religio-se oppure di Baccalaureato (Laurea) o Licenza (Laurea magistra-le) in Scienze religiose prima di essere iscritto alla Facoltà Teologica. Inogni caso sono richiesti due anni di iscrizione in corso.

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S. TEOLOGIA

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Anno primo

Primo Semestre:10102 Introduzione alla Teologia10101 Teologia fondamentale: Epistemologia10111 Introduzione alla S.Scrittura: Introduzione generale e al N.T. 10112 Teologia trinitaria: Metodo e prospettiva biblica10123 Cristologia: Problemi di metodo10114 Teologia morale - I: Il fondamento10115 Patrologia e Patristica: Epoca pre-nicena 10117 Ebraico 10156 Metodologia

Secondo Semestre:10101 Teologia fondamentale: Rivelazione e credibilità10111 Introduzione alla S. Scrittura: Introduzione all’A.T. 10112 Teologia trinitaria: Prospettiva storico-sistematica10123 Cristologia: Prospettiva storico-sistematica10114 Teologia morale - I: La norma e la libertà10115 Patrologia e Patristica: Da Nicea a Gregorio Magno 10103 Greco neo-testamentario

Anno secondo

Primo Semestre:10122 Esegesi N.T. - I: I Vangeli canonici10113 Antropologia teologica ed escatologia: Creazione, Peccato originale, Grazia10126 Liturgia e sacramentaria generale: Temi generali 10124 Teologia morale - II: Vita e virtù teologali10125 Storia della Chiesa - I: fino a Gregorio VII10116 Diritto Canonico: Introduzione, fonti, norme generali e libro I del CIC

Secondo Semestre:10121 Esegesi A.T. - I: Profeti e Sapienziali10113 Antropologia teologica ed escatologia: Escatologia10126 Liturgia e sacramentaria generale: Temi speciali10127 Teologia morale - III: Morale della vita, Morale sociale10125 Storia della Chiesa - I: La civiltà basso-medioevale10116 Diritto Canonico: I libri II-V del CIC

un seminario

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S. TEOLOGIASTRUTTURA DEGLI STUDI

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Anno terzo

Primo Semestre:10131 Esegesi A.T. - II: Pentateuco e libri storici10133 Ecclesiologia e Mariologia: Il mistero della Chiesa 10134 Teologia sacramentaria: Battesimo e Confermazione10135 Teologia morale - IV: Morale religiosa, Morale sessuale, Matrimonio10136 Storia della Chiesa - II: Dal Medioevo al secolo XVIII10137 Diritto matrimoniale10128 Teologia spiritualeun seminario

Secondo Semestre:10132 Esegesi N.T. - II: Atti, Corpus paulinum, Apocalisse10133 Ecclesiologia e Mariologia: Missione salvifica della Chiesa, Mariologia,

Ecumenismo10134 Teologia sacramentaria: Eucaristia e Ordine sacro10135 Teologia morale - IV: Penitenza e Unzione degli infermi10136 Storia della Chiesa - II: I secoli XIX e XX10138 Teologia pastorale

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S. TEOLOGIA

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CFU Ore di insegnamentoalla settimana

1° sem. 2° sem.

ANNO PRIMO10102 Introduzione alla Teologia L. ZAK 6 4 -

10101 Teologia fondamentale G. LORIZIO 10 2 4

10111 Introduzione alla S. Scrittura G. PULCINELLI-

P. MERLO 8 3 2

10112 Teologia trinitaria R. FERRI 8 2 3

10123 Cristologia N. CIOLA 8 2 3

10114 Teologia morale – I M. COZZOLI 8 2 3

10115 Patrologia e Patristica R. DODARO 8 2 3

10103 Greco neo-testamentario G. PULCINELLI 3 - 2

10117 Ebraico P. MERLO 3 2 -

10156 Metodologia A. SABETTA 3 2 -

ANNO SECONDO10121 Esegesi A.T. - I I. CARDELLINI 6 - 4

10122 Esegesi N.T. - I A. PITTA 6 4 -

10113 Antropologia teologica ed escatologia A. SCHÜTZ 10 4 2

10126 Liturgia e sacramentaria generale A. LAMERI 10 2 4

10124 Teologia morale - II M. COZZOLI 5 3 -

10127 Teologia morale - III R. GERARDI 5 - 3

10125 Storia della Chiesa - I L.M. DE PALMA 10 4 2

10116 Diritto Canonico A. MONTAN 10 3 3

Seminario: 3 - 2

15214 Studio esemplare di salmi scelti P. MERLO

15125 Le parabole di Gesù G. PULCINELLI

15189 Tecnologie e vita umana G. MANZONE

15195 Questioni di archeologia cristina D. MAZZOLENI

15213 Le immagini della Madonna nell’arte L. MARIANI

15220 Modelli di santità fra antichità e medioevo L.M. DE PALMA

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S. TEOLOGIAPIANO DEGLI STUDI: ANNO ACCADEMICO 2010-2011

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CFU Ore di insegnamentoalla settimana

1° sem. 2° sem.

ANNO TERZO10131 Esegesi A.T. - II I. CARDELLINI 6 4 -

10132 Esegesi N.T. - II A. PITTA 6 - 4

10133 Ecclesiologia e Mariologia G. TANGORRA 10 2 4

10134 Teologia sacramentaria R. NARDIN 10 2 4

10135 Teologia morale - IV R. GERARDI 10 4 2

10136 Storia della Chiesa - II PH. CHENAUX 10 2 4

10137 Diritto matrimoniale A. MONTAN 3 2 -

10128 Teologia spirituale E. C. RAVA 3 2 -

10138 Teologia pastorale S. LANZA 3 - 2

Seminario: 4 2 -15221 Seminario di sintesi teologica - A R. FERRI15222 Seminario di sintesi teologica - B A. LAMERI

15223 Seminario di sintesi teologica - C R. NARDIN

15224 Seminario di sintesi teologica - D E. C. RAVA

15225 Seminario di sintesi teologica - E A. SCHÜTZ15219 Seminario di sintesi teologica - F L. ZAK

N.B.:La scelta del Seminario va fatta all’atto dell’iscrizione all’anno accademico 2010-2011. Il Seminario del II anno si conclude con un breve lavoro scritto.Il Seminario del III anno si conclude con un lavoro scritto (di circa 20-25 pagine), da consegnarsial Docente e al Decano.

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S. TEOLOGIA

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In attuazione dell’art. 63,1, degli Statuti («In ciascuna Facoltà si hanno diver-se sezioni, distinte in base alle specializzazioni, che devono essere definite dalConsiglio di Facoltà nelle Ordinazioni”), applicando i successivi art. 89 e 94, ilConsiglio di Facoltà ha stabilito che il secondo ciclo, o Biennio di Specializza-zione della Facoltà di S. Teologia, si articoli in tre Specializzazioni:

Teologia Fondamentale;Cristologia;Ecclesiologia.

Inoltre, in ognuna delle tre Specializzazioni, è istituito uno speciale “percor-so”, rispettivamente:

Scienze della Religione (indirizzo della Spec. in Teologia Fondamentale); Teologia della vita cristiana (indirizzo della Spec. in Cristologia);Storia (indirizzo della Spec. in Ecclesiologia).

Norme per l’iscrizione:

1. Per potersi immatricolare o iscrivere come alunno ordinario al 1°anno del Ciclo di Specializzazione della Facoltà di S.Teologia è neces-sario presentare documentazione originale che attesti:a. il conseguimento del titolo di studio (Diploma di Scuola Superio-

re), che permetta l’iscrizione all’Università civile nella propria na-zione;

b. il conseguimento del grado accademico di Baccalaureato in S. Teolo-gia;

c. la conoscenza della lingua italiana (livello B2).

2. Chi ha compiuto gli studi filosofico-teologici istituzionali in un Semina-rio o in uno Studentato religioso ed è privo del Baccalaureato in S.Teologia può, fino a nuova norma, essere ammesso come alunno ordi-nario al Biennio di Specializzazione dopo aver sostenuto un esame sualcuni temi (riguardanti la Sacra Scrittura, la Teologia Dogmatica e laTeologia Morale) e aver frequentato uno speciale corso di Metodolo-gia.

3. Per potersi iscrivere come alunno ordinario al 2° anno è necessario cer-tificare la conoscenza di due lingue moderne (italiano, francese, ingle-se, tedesco, spagnolo, portoghese), oltre la propria lingua materna.

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S. TEOLOGIASECONDO CICLO: BIENNIO DI SPECIALIZZAZIONE (LICENZA)

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4. Lo studente ha la possibilità di venire iscritto annualmente “fuoricorso” al Ciclo di Specializzazione per tre volte dopo il secondo annodi corso, nel caso in cui non abbia completato gli esami entro la ses-sione di ottobre. Lo studente che, dopo i tre anni consentiti per l’iscrizione fuori corso alCiclo di Specializzazione, non ha ancora adempiuto a tutti gli obblighirichiesti per poter conseguire il grado accademico di Licenza, devechiedere, con il permesso del Decano, di essere iscritto “per una se-conda volta” al secondo anno di corso.

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S. TEOLOGIA

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A. per gli studenti “in corso”:

Il totale dei CFU / ECTS (= crediti formativi universitari, secondo l’Euro-pean Credits Transfer System) nel Biennio di Specializzazione è 120, dei qua-li:

66 crediti per i corsi (2 corsi comuni obbligatori e 20 corsi propri dellaSpecializzazione);

10 crediti per i due seminari obbligatori (ciascuno con elaborato scrit-to);

14 crediti per attività formative elettive (corsi opzionali, partecipazione acongressi e convegni, altre attività universitarie, ecc…), approvate dal Coor-dinatore, secondo le indicazioni del Consiglio di Facoltà (cfr. Regolamentodelle AFE);

30 crediti per la tesi scritta e l’esame orale finale di Licenza.Si tenga conto che 1 CFU (“credito formativo universitario” secondo

l’ECTS) equivale a circa 25 ore di impegno dello studente.

Il piano di studio deve essere approvato dal Decano della Facoltà o dal Co-ordinatore della Specializzazione, e presentato in Segreteria entro i terminiprevisti.

Con il permesso del Decano (o del Coordinatore) lo studente può intro-durre nel piano di studio anche alcune discipline non appartenenti alla Spe-cializzazione scelta.

B. per gli studenti “fuori corso” iscritti alla Licenza nell’a.a. 2006-2007 oin precedenza:

Nel “vecchio Piano di studi” il totale dei crediti obbligatori nel Biennio eradi 42 (secondo il criterio “precedente” per il quale un credito corrisponde adun’ora settimanale d’insegnamento per un semestre, cioè 12 ore di lezione).Nel numero totale dei crediti non venivano computati i seminari. Il piano degli studi nel Biennio prevedeva:- 2 corsi comuni (obbligatori per tutti);- 19 corsi caratterizzanti: fondamentali (obbligatori) e speciali, propri di

ciascuna delle specializzazioni;- 2 seminari (ciascuno con lavoro scritto conclusivo).

Dall’anno accademico 2011-2012 tutti gli studenti saranno tenuti a conformar-si al “nuovo Piano di studi”.

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S. TEOLOGIAPIANO DI STUDIO

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Dissertazione per la Licenza

Durante il Biennio di Specializzazione lo studente è tenuto a preparareuna dissertazione scritta, mediante la quale egli dimostri capacità di lavoroscientifico e idoneità alla ricerca e all’insegnamento.

Per l’attuazione di tale norma, valgono le seguenti direttive:

1. Alla fine del I anno del Biennio, lo studente prenda opportuni accordicon un docente (stabile o incaricato) della Specializzazione, allo scopo dipreparare la predetta dissertazione.

2. Lo studente è tenuto ad inserire nel proprio piano di studio la disciplinadel professore con cui intende svolgere la dissertazione, e a consegnarealla Segreteria (entro il 1° semestre del II anno) una scheda con il titolodella dissertazione stessa e la firma del professore relatore (per la appro-vazione da parte del Decano).

3. La dissertazione scritta, di un minimo di 50 pagine ed in 4 copie, deve es-sere presentata in Segreteria nei tempi previsti per le sessioni di febbraio,aprile, giugno ed ottobre.Assieme alle copie della dissertazione deve essere consegnato il modulo del

«Nulla osta» (firmato dal professore relatore) e della scelta degli altri due profes-sori (componenti la Commissione per l’esame orale), firmato dal Decano dellaFacoltà, che indica anche il Presidente della Commissione stessa (nella qualedeve essere sempre presente almeno un professore stabile della Facoltà).

All’atto della consegna in Segreteria lo studente deve apporre la sua firmasu apposito verbale.

Esame finale di licenza

Il Biennio di Specializzazione si conclude con l’esame finale orale (delladurata minima di mezz’ora) davanti alla Commissione.

Tale esame, organicamente collegato con la discussione della dissertazio-ne scritta, mira ad accertare la fondamentale preparazione teologica e meto-dologica del candidato in vista della ricerca scientifica e dell’insegnamento,nonché la sua visione d’insieme dei temi fondamentali della Specializzazionescelta.

La Commissione esprime la votazione in novantesimi, con un giudizio dimerito (espresso con le qualifiche di “summa cum laude” o di “magna cumlaude”) sull’idoneità del candidato al proseguimento degli studi nel campodella ricerca per il Dottorato.

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S. TEOLOGIA

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Regolamento delle Attività Formative Elettive (AFE)nel Biennio di Specializzazione

(approvato “ad triennium” il 19.1.2010

dal Consiglio di Facoltà di S. Teologia e dal Consiglio del Pontificio Istituto Pastorale)

Articolo 1: Definizione e contenutoLe attività formative elettive costituiscono parte integrante del curricolo formativo

dello studente nella misura di 14 crediti formativi (CFU/ECTS), da realizzare duranteil Biennio di Licenza (armonicamente distribuiti nei due anni) oppure eventualmenteanche negli anni “fuori corso”.

Le attività formative elettive sono finalizzate all’approfondimento di specifiche co-noscenze e aspetti formativi che migliorino la preparazione e la formazione dellostudente.

Articolo 2: Tipologia delle attività formative elettiveLa tipologia delle attività formative elettive è basata su:

– Corsi opzionali e Seminari della Facoltà/dell’Istituto o di altre Facoltà o Istituti uni-versitari;

– Partecipazione certificata a Congressi e Convegni; frequenza a stages (per l’Istituto Pa-storale);

– Elaborati scritti (rassegne bibliografiche, recensioni di testi scientifici e simili).

Articolo 3: Indicazione e scelta di attività formative elettive I Coordinatori delle specializzazioni (anche su indicazione dei docenti) sono invi-

tati a presentare, all’inizio di ogni semestre, un elenco di proposte di attività formati-ve elettive, in modo che lo studente possa compiere le proprie scelte secondol’orientamento di studio.

Si suggerisce, in particolare: nel primo anno, una bibliografia ragionata; nel se-condo anno, una recensione di un libro o di un articolo scientifico; esse devono es-sere indicate e approvate da un docente della specializzazione.

La proposta di attività formative elettive, da parte dello studente, deve essere in-dicata o nel piano di studio o in apposito modulo, e autorizzata o dal Decano o dalCoordinatore (dal Preside, per l’Istituto Pastorale).

Le attività formative elettive vanno svolte in orari tali da non interferire con le al-tre forme di attività didattica. Non può essere indicato come attività formativa elettivaun corso già richiesto obbligatoriamente dall’ordinamento universitario (ad esempio,un corso di lingua).

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S. TEOLOGIAREGOLAMENTO DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE ELETTIVE

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Articolo 4: Valutazione e certificazione delle attività formative elettiveI crediti di ciascuna attività formativa elettiva vengono acquisiti dagli studenti solo

se essi hanno raggiunto la frequenza adeguata predefinita. Ogni attività formativaelettiva deve concludersi con una verifica (scritta od orale).

La responsabilità delle verifiche spetta al Decano (o al Preside, per l’Istituto Pa-storale) o al Coordinatore o a un Docente della Specializzazione.

I corsi e seminari che vengono scelti come “liberi”, una volta superato l’esame,valgono per il numero di crediti ottenuti, ma la votazione non viene calcolata nellamedia finale di grado.

Gli elaborati scritti (relazioni su Convegni o Congressi, recensione, rassegna bi-bliografica, ecc.) possono essere redatti in una delle lingue consentite all’Università.

I crediti assegnati alle attività formative elettive sono calcolati secondo le seguentilinee guida (con un massimo di 3 crediti per attività):– Corsi opzionali e Seminari: i crediti stabiliti dall’organo accademico competente (nor-

malmente 3 crediti);– Relazione scritta sulla partecipazione certificata a Congressi e Convegni: da un mi-

nimo di 0,50 crediti per modulo di mezza giornata (a condizione che la relazionescritta venga valutata positivamente);

– Elaborati scritti (rassegne bibliografiche, recensioni, ecc.): da un minimo di 1 credito.Ogni studente deve presentare in segreteria il modulo di “certificazione AFE”

ogni volta che ha avuto l’assegnazione di crediti da parte del Docente, o ha superatoun esame “libero”, in modo che ne possa essere fatta la registrazione.

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S. TEOLOGIA

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1. Tutti i corsi, attivati nel Biennio di Specializzazione nell’anno accademi-co 2010-2011, hanno ciascuno due ore di insegnamento alla settimanaper un semestre (totale di 24 ore). A ciascun corso sono assegnati 3 CFU /ECTS (corrispondenti a 2 “vecchi crediti”).

2. Ad ogni seminario, attivato nel Biennio di Specializzazione nell’annoaccademico 2010-2011, vengono assegnati 5 CFU / ECTS. Lo studente ha l’obbligo di frequentare ogni anno un seminario, che vie-ne tenuto sotto la responsabilità del Coordinatore della Specializzazione,oltre che del Docente incaricato.Ogni seminario si conclude con un lavoro scritto, di circa 20-25 pagine,che avvia alla dissertazione scritta per la Licenza.

3. Ogni studente è tenuto a scegliere, nel Biennio, due corsi comuni.

CORSI COMUNIattivati nell’anno accademico 2010-2011:

10237 L’orizzonte cristologico-trinitario dell’escatologiacontemporanea N. CIOLA 1 s.

10518 Paolo, fra antiche e nuove prospettive d’interpretazione A. PITTA 1 s.10521 Vedere l’invisibile B. COSTACURTA 1 s.10509 La logica della testimonianza cristiana G. LORIZIO 2 s.10517 Etica teologica della libertà M. COZZOLI 2 s.10519 Corpo e persona nella teologia contemporanea G. ANCONA 2 s.

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S. TEOLOGIAPIANO DEGLI STUDI DEL BIENNIO DI SPECIALIZZAZIONE 2010-2011

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Specializzazione in TEOLOGIA FONDAMENTALE

Coordinatore: Prof. Giuseppe Lorizio

1. La specializzazione in Teologia Fondamentale ha come suo oggetto for-male la rivelazione di Dio nel suo compimento escatologico in Gesù Cristo,crocifisso e risorto, che effonde la pienezza dello Spirito Santo (cf. DV 4),considerata in tutta la sua ampiezza nella storia universale della salvezza.Perno della specializzazione è, dunque, il tema della rivelazione cristianae della sua trasmissione nella Chiesa, con riferimento al pensiero modernoe contemporaneo e all’impegno dell’inculturazione della fede.

2. Una significativa attenzione viene data anche al contesto contemporaneo(questione del pluralismo delle religioni a livello planetario, significato dal-la persistente critica alla religione nel mondo occidentale, nascita dei nuo-vi movimenti religiosi), con l’obiettivo di offrire i fondamenti di una teolo-gia delle religioni e del dialogo interreligioso.

3. Il piano completo degli studi del Biennio di Specializzazione in TeologiaFondamentale prevede i seguenti corsi (attivati ad anni alterni):

Corsi fondamentali 10209 Gesù Cristo pienezza della rivelazione e il pluralismo religioso (P. CODA) - 10301 Teologia delle reli-gioni e del dialogo inter-religioso (P. SELVADAGI) - 10302 La critica della religione nel pensiero moderno e con-temporaneo (P. SELVADAGI) - 10303 Introduzione alle scienze della religione (G. LORIZIO) - 10305 Rivelazionee Tradizione: dal Concilio di Trento alla Dei Verbum (G. LORIZIO) - 10348 Storia delle religioni (M. FUSS) - 10509La logica della testimonianza cristiana (G. LORIZIO).

Corsi specialiTeologia della rivelazione:10176 La storia “luogo teologico” per la teologia contemporanea (G. PASQUALE) - 10177 L’analisi della fede:elementi filosofico-teologici (A. SCHÜTZ) - 10244 ‘Fides et ratio’: prospettive epistemologiche e interculturali(M. SERRETTI) - 10339 Rivelazione cristiana, modernità e post-modernità (G. LORIZIO) - 10346 Storia dei criteridi verità della rivelazione (M. SERRETTI) - 10350 Rivelazione cristologica e filosofia (A. SABETTA) - 10440 La sal-vezza in Cristo. Dialogo con il pensiero moderno e post-moderno e con le religioni universali (M. FUSS) -10510 Fenomenologia e cristologia in Hegel (P. CODA) - 10511 Fede e ragione. Analisi storiche e prospettiveper il presente (A. SABETTA) - 10715 La “fede di Gesù” e la credibilità della rivelazione cristiana (G. PASQUALE).Religioni: 10159 Sviluppi della dogmatica islamica (B. PIRONE) - 10160 Unicità di Dio e Trinità: Cristianesimo e Islam aconfronto (B. PIRONE) - 10250 Introduzione all’Islam (B. PIRONE) - 10251 Islam e cristianesimo a confronto(B. PIRONE) - 10311 L’Ebraismo post-biblico - 10731 Le religioni dell’Estremo Oriente (J.-S. LEE) - 10313 Il Bud-dismo (J.-S. LEE) - 10314 Le religioni africane tradizionali - 10316 L’Ebraismo post-biblico - II - 10319 Le re-ligioni del mondo biblico - I (P. MERLO) - 10320 L’Induismo (C. RIZZI) - 10322 Confucianesimo e Taoismo (J.-S. LEE) - 10323 Le religioni del mondo biblico - II (P. MERLO) - 10341 Rivelazione e mistica nel cristianesimoe nelle altre religioni (P. CODA) - 50351 Fenomenologia dell’esperienza religiosa (A. ALES BELLO).

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S. TEOLOGIAINDIRIZZI DI SPECIALIZZAZIONE

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Corsi attivatinell’anno accademico 2010-2011

SPECIALIZZAZIONE IN “TEOLOGIA FONDAMENTALE”

Corsi obbligatori:10305 Rivelazione e Tradizione dal Concilio di Trento

alla Dei Verbum G. LORIZIO 1 s.10346 Storia dei criteri di verità della rivelazione M. SERRETTI 1 s.10511 Fede e ragione. Analisi storiche e prospettive

per il presente A. SABETTA 1 s.10302 La critica della religione nel pensiero moderno

e contemporaneo P. SELVADAGI 2 s.10440 La salvezza in Cristo. Dialogo con il pensiero moderno e

post-moderno e con le religioni universali M. FUSS 2 s.10514 Il Cristo come ‘essenza del cristianesimo’ in alcuni autori

contemporanei A. SCHÜTZ 2 s.10715 La “fede di Gesù” e la credibilità della rivelazione cristiana G. PASQUALE 2 S.

Corsi opzionali:10250 Introduzione all’Islam B. PIRONE 1 s.10319 Le religioni del mondo biblico - I P. MERLO 1 s.10520 Regno di Dio e Chiesa G. ANCONA 1 s.10509 La logica della testimonianza cristiana G. LORIZIO 2 s.10523 Medioevo ebraico: religione, identità, società A. FOA 2 s.

Altri corsi opzionali nella Facoltà di Filosofia:50637 Questioni di filosofia della religione R. DI CEGLIE 1 s.50642 Pensiero e religioni orientali J.-S. LEE 1 s.50651 Fenomenologia dell’esperienza religiosa - II P. MANGANARO 1 s.50351 Fenomenologia dell’esperienza religiosa A. ALES BELLO 2 S.50641 Pensiero e religione africana M. NKAFU 2 s.

Altri corsi opzionali nell’Istituto “Ecclesia Mater”:D111 Storia delle religioni [cr. 6] R. ROSSI 1-2 s.DC106 Psicologia dei fatti religiosi A. PANIZZOLI 1 s.DC107 Sociologia dei fatti religiosi M. SIMEONI 1 s.

Seminario obbligatorio - 1 e 2 anno:15226 Dai miracoli come segni della rivelazione alla rivelazione

come miracolo A. SABETTA 2 s.

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S. TEOLOGIA

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Indirizzo in SCIENZE DELLA RELIGIONE(nella specializzazione in Teologia Fondamentale)

Pro-Coordinatore: Prof. Paolo Selvadagi

1. Questa speciale sezione si propone di condurre lo studente ad acquisire uncorretto metodo di studio e di ricerca nell’ambito delle “scienze della re-ligione”. La tematica della rivelazione cristiana e della sua trasmissione –centrale nella specializzazione in teologia fondamentale – viene qui artico-lata, sotto il profilo antropologico, con la tematizzazione dell’esperienza re-ligiosa, nel suo significato originario ed universale, e nelle sue concrete emolteplici espressioni storiche nelle diverse religioni, a partire dall’inter-pretazione delle scienze della religione e da un corretto utilizzo dei loro ri-sultati in ambito teologico fondamentale.Particolare attenzione viene data al contesto contemporaneo (questione delpluralismo delle religioni a livello planetario, significato della persistente cri-tica alla religione nel mondo occidentale, nascita dei nuovi movimenti reli-giosi), con l’obiettivo precipuo di offrire i fondamenti di una teologia dellereligioni e del dialogo interreligioso.

2. Il piano di studio personale, preparato dal Decano o dal Coordinatore te-nendo conto anche degli studi precedenti del candidato, prevede ogni an-no un corso tutoriale obbligatorio a carattere introduttivo-metodologico. Sono previsti, poi, corsi tematici che toccano vari aspetti delle Scienze dellareligione, delle Religioni e della Teologia Fondamentale.Ogni anno è obbligatorio un seminario, specifico per l’indirizzo.

3. Si delinea così uno speciale “percorso” (che può essere tracciato attingen-do anche a corsi offerti in altri Istituti e Facoltà dell’Università), col quale lostudente arriva a conseguire la Licenza Teologica specializzata in “Scienzedella Religione”, nell’ambito della Specializzazione in Teologia Fondamen-tale.

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S. TEOLOGIAINDIRIZZI DI SPECIALIZZAZIONE

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Corsi attivatinell’anno accademico 2010-2011

INDIRIZZO DI SPECIALIZZAZIONE IN “SCIENZE DELLA RELIGIONE”

Corsi obbligatori:10720 Corso introduttivo-metodologico I -

Ind. Scienze della Religione L. BACCARI 1 s.10250 Introduzione all’Islam B. PIRONE 1 s.10319 Le religioni del mondo biblico - I P. MERLO 1 s.10511 Fede e ragione. Analisi storiche e prospettive

per il presente A. SABETTA 1 s.10302 La critica della religione nel pensiero moderno

e contemporaneo P. SELVADAGI 2 s.10440 La salvezza in Cristo. Dialogo con il pensiero moderno e

post-moderno e con le religioni universali M. FUSS 2 s.10523 Medioevo ebraico: religione, identità, società A. FOA 2 s.

Corsi opzionali:10305 Rivelazione e Tradizione dal Concilio di Trento

alla Dei Verbum G. LORIZIO 1 s.10346 Storia dei criteri di verità della rivelazione M. SERRETTI 1 s.10514 Il Cristo come ‘essenza del cristianesimo’

in alcuni autori contemporanei A. SCHÜTZ 2 s.10527 Pietà cristiana fra antichità e medioevo L. M. DE PALMA 2 s.

Altri corsi opzionali nella Facoltà di Filosofia:50637 Questioni di filosofia della religione R. DI CEGLIE 1 s.50642 Pensiero e religioni orientali J.-S. LEE 1 s.50651 Fenomenologia dell’esperienza religiosa - II P. MANGANARO 1 s.50351 Fenomenologia dell’esperienza religiosa A. ALES BELLO 2 S.50641 Pensiero e religione africana M. NKAFU 2 s.

Altri corsi opzionali nell’Istituto “Ecclesia Mater”:D111 Storia delle religioni [cr. 6] R. ROSSI 1-2 s.DC106 Psicologia dei fatti religiosi A. PANIZZOLI 1 s.DC107 Sociologia dei fatti religiosi M. SIMEONI 1 s.

Seminario obbligatorio - 1 e 2 anno: 15210 Religioni e ricerca della sapienza J.-S. LEE 2 s.

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S. TEOLOGIA

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Specializzazione in CRISTOLOGIA

Coordinatore: Prof. Nicola Ciola

1. L’oggetto di studio e di ricerca è il «mistero di Cristo», centro della fede del-la Chiesa e della sua missione nel mondo.

2. Attraverso la proposta di questa specializzazione, la Facoltà Teologica in-tende integrare la linea ecclesiologica e quella fondamentale-antropologica,consentendo il rinnovamento delle discipline teologiche, auspicato dal Con-cilio Vaticano II, derivante da «un contatto più vivo col mistero di Cristo econ la storia di salvezza» (OT 16). Infatti l’approfondimento cristologico consente non solo una più profondaconoscenza teologica del ‘volto nuovo di Dio’ rivelato in Gesù Cristo (di-mensione teologico-trinitaria della fede), ma anche una più profonda co-noscenza del ‘volto nuovo dell’uomo’ (dimensione antropologica della fede).

3. Il piano completo degli studi del Biennio di Specializzazione in Cristolo-gia prevede i seguenti corsi (attivati ad anni alterni):

Corsi fondamentali 10245 Croce e risurrezione: soteriologia cristiana (N. CIOLA) - 10326 Gli inizi della cristologia neo-testamentaria. I. La fase gesuana (R. PENNA) - 10327 Gli inizi della cristologia neotestamentaria. II.La fase post-pasquale (R. PENNA) - 10351 Il paradosso cristiano dell’Incarnazione (N. CIOLA) - 10403Lo sviluppo del dogma cristologico - I (R. DODARO) - 10413 Cristologia di s. Paolo e della tradizionepaolina (R. PENNA) - 10436 Lo sviluppo del dogma cristologico - II (R. DODARO) - 10442 Cristologiae pneumatologia (N. CIOLA) - 10733 La cristologia tra epoca moderna e contemporanea - I (P. SGUAZ-ZARDO) - 10525 La cristologia tra epoca moderna e contemporanea - II (P. SGUAZZARDO).Corsi specialiArea biblica:10205 Riscatto e redenzione nell’Antico Testamento (I. CARDELLINI) - 10207 “Il Re-Messia”. Evo-luzione storica e religiosa del tema (I. CARDELLINI) - 10211 Testi messianici dell’Antico Testamento(I. CARDELLINI) - 10414 Cristologia dell’Apocalisse di Giovanni (R. PENNA).Area storica:10165 Fondazione cristologico-trinitaria della teologia in P.A. Florenskij (L. ZAK) - 10166 La figuradi Cristo in s. Agostino (R. DODARO) - 10179 Le raffigurazioni di Cristo nell’arte (L. MARIANI) - 10219Introduzione alla cristologia di H.U. Von Balthasar (M. SERRETTI) - 10352 Cristologia e antropo-logia in s. Agostino (R. DODARO) - 10353 Trinità e Incarnazione - II. S. Anselmo, s. Tommaso es. Bonaventura (R. NARDIN) - 10419 La Parola e il Soffio: la teologia delle processioni divine nelMedioevo (S. P. BONANNI) - 10420 Trinità e Incarnazione. I. L’eredità agostiniana nella riflessionemedievale fino alle sintesi del XII secolo (S. P. BONANNI) - 10422 La cristologia pre-dogmatica delII secolo (G. LETTIERI) - 10448 Gesù Cristo e la Chiesa in s. Tommaso d’Aquino (G. IAMMARRONE)- 10501 “Christus totus”. Il tema tra cristologia ed ecclesiologia in Agostino (R. DODARO) - 10503Cristo e Chiesa nella teologia di Martin Lutero (L. ZAK) - 10512 La cristologia in Occidente da s.Ambrogio a s. Leone Magno (R. DODARO) - 10513 La questione soteriologica: dal Medioevo al-l’inizio dell’età moderna (R. NARDIN) - 10732 Le cristologie gnostiche (G. LETTIERI) - 10735 Cristo,Spirito e Chiesa nella teologia ortodossa del Novecento (L. ZAK).Area sistematica:10218 Kenosi di Cristo e mistero della Chiesa (L. ZAK) - 10355 Gesù Cristo «Mediatore» nella teo-logia del XX secolo (M. SERRETTI) - 10356 La risurrezione di Cristo nella teologia contemporanea(G. ANCONA) - 10440 La salvezza in Cristo. Dialogo con il pensiero moderno e post-moderno econ le religioni universali (M. FUSS) - 10444 I fondamenti cristologici della morale cristiana - II(R. TREMBLAY ) - 10445 I fondamenti cristologici della morale cristiana - I (R. TREMBLAY) - 10470La discesa di Gesù Cristo agli inferi: prospettive cristologiche ed ecclesiologiche (G. ANCONA) -10510 Fenomenologia e cristologia in Hegel (P. CODA) - 10514 Il Cristo come ‘essenza del cri-stianesimo’ in alcuni autori contemporanei (A. SCHÜTZ).

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S. TEOLOGIAINDIRIZZI DI SPECIALIZZAZIONE

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Corsi attivatinell’anno accademico 2010-2011

SPECIALIZZAZIONE IN “CRISTOLOGIA”

Corsi obbligatori:10207 “Il Re-Messia”. Evoluzione storica e religiosa del tema I. CARDELLINI 1 s.10326 Gli inizi della cristologia neotestamentaria - I R. PENNA 1 s.10436 Lo sviluppo del dogma cristologico - II R. DODARO 1 s.10525 La cristologia tra epoca moderna e contemporanea - II P. SGUAZZARDO 1 s.10327 Gli inizi della cristologia neotestamentaria - II R. PENNA 2 s.10442 Cristologia e pneumatologia N. CIOLA 2 s.10513 La questione soteriologica: dal medioevo all’inizio

dell’età moderna R. NARDIN 2 s.

Corsi opzionali:10218 Kenosi di Cristo e mistero della Chiesa L. ZAK 1 s.10419 La Parola e il Soffio: la teologia delle processioni divine

nel Medioevo S. P. BONANNI 1 s.10445 I fondamenti cristologici della morale cristiana - I R. TREMBLAY 2 s.10501 “Christus totus”. Il tema tra cristologia ed ecclesiologia

in Agostino R. DODARO 2 s.10503 Cristo e Chiesa nella teologia della Riforma L. ZAK 2 s.

Altri corsi opzionali:10440 La salvezza in Cristo. Dialogo con il pensiero moderno e

post-moderno e con le religioni universali M. FUSS 2 s.10514 Il Cristo come ‘essenza del cristianesimo’ in alcuni autori

contemporanei A. SCHÜTZ 2 s.10522 L’identità dei cristiani orientali tra cristologia

ed ecclesiologia E. FARRUGIA 2 s.10715 La “fede di Gesù” e la credibilità della rivelazione cristiana G. PASQUALE 2 s.

Seminario obbligatorio - 1 anno: 15201 La cristologia del XX secolo e il contributo di Sant’Agostino P. SGUAZZARDO 2 s.

Seminario obbligatorio - 2 anno:15202 Cristo-Verità in alcune interpretazioni

medioevali e contemporanee R. FERRI 1 s.

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S. TEOLOGIA

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Indirizzo in TEOLOGIA DELLA VITA CRISTIANA(nella Specializzazione in Cristologia)

Coordinatore: Prof. Mauro Cozzoli

1. Questa speciale sezione si propone di condurre lo studente ad acquisire uncorretto metodo di studio e di ricerca nell’ambito delle scienze morali, se-guendo l’indicazione di Optatam totius 16, e dunque con un’esposizionescientifica che illustri l’altezza della vocazione dei fedeli in Cristo e il loroobbligo di apportare frutto di carità per la vita del mondo. Ciò significa porre la riflessione morale nell’ambito della riflessione teologicasul processo nel quale l’uomo, creato ad immagine di Dio e redento da Cri-sto, tende verso la pienezza della sua realizzazione, secondo le esigenze dellavocazione alla santità, nel contesto dell’economia della salvezza storicamenteattuata nella Chiesa.

2. Il piano di studio personale, preparato dal Decano o dal Coordinatore te-nendo conto anche degli studi precedenti del candidato, prevede ogni an-no un corso tutoriale obbligatorio a carattere introduttivo-metodologico. Il primo corso introduttivo comprende un’introduzione alla “teologia dellavita cristiana” e alcune tematiche di morale biblica e di storia della morale. Il secondo corso introduttivo tratta del “metodo della teologia morale” e dialcuni temi di morale fondamentale. Sono previsti, poi, altri corsi tematici che toccano vari aspetti della teologiadella vita cristiana, sia sotto il profilo fondamentale che speciale, in relazioneagli ambiti: biblico, patristico-storico, sistematico, filosofico, antropologico. Ogni anno è obbligatorio un seminario, specifico per l’indirizzo.

3. Si delinea così uno speciale “percorso” (che può essere tracciato attingen-do anche a corsi offerti in altri Istituti e Facoltà dell’Università), col quale lostudente arriva a conseguire la Licenza Teologica specializzata in “Teologiadella vita cristiana”, nell’ambito della Specializzazione in Cristologia.

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S. TEOLOGIAINDIRIZZI DI SPECIALIZZAZIONE

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Corsi attivatinell’anno accademico 2010-2011

INDIRIZZO DI SPECIALIZZAZIONE IN “TEOLOGIA DELLA VITA CRISTIANA”

Corsi obbligatori:10721 Corso introduttivo metodologico I -

Ind. Teol. della vita cristiana R. GERARDI 1 s.60166 Situazione pastorale della morale cristiana D. BIJU-DUVAL 1 s.60320 Antropologia ed etica sociale cristiana - I G. MANZONE 1 s.10442 Cristologia e pneumatologia N. CIOLA 2 s.10445 I fondamenti cristologici della morale cristiana - I R. TREMBLAY 2 s.10517 Etica teologica della libertà M. COZZOLI 2 s.60333 La vita cristiana in prospettiva soteriologica M. COLLU 2 s.

Corsi opzionali:10440 La salvezza in Cristo. Dialogo con il pensiero moderno e

post-moderno e con le religioni universali M. FUSS 2 s.60213 Problemi affettivi dei fedeli e aiuto pastorale D. BIJU-DUVAL 2 s.

Altri corsi opzionali nell’Accademia Alfonsiana:xxxxx La legge e i profeti F. LAGE MARTINEZ 1 s.xxxxx Morale della fede e della speranza M. COZZOLI 1 s.xxxxx La coscienza e la sua formazione nella visione di S. AlfonsoS. MAJORANO 2 s.xxxxx La grazia nella teologia morale T. KENNEDY 2 s.

Altri corsi opzionali nel Pontificio Istituto Giovanni Paolo II:70xxx Virtù ed etica cristiana L. MELINA 1 s.70xxx Il matrimonio nell’Antico Testamento: Legge e Profeti B. OGNIBENI 1 s.70xxx Verità dell’uomo e verità dell’amore G. MARENGO 2 s.70xxx La virtù della castità J. NORIEGA 2 s.

Seminario obbligatorio:15208 Temi di storia della teologia morale R. GERARDI 2 s.

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S. TEOLOGIA

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Specializzazione in ECCLESIOLOGIA

Coordinatore: Prof. Agostino Montan

1. Scopo principale della Specializzazione in Ecclesiologia è quello di ap-profondire con rigore scientifico il Mistero della Chiesa, e presentarlo in ter-mini accessibili al mondo di oggi, perché il Mistero diventi esperienza.

2. Oggetto di studio e di ricerca è, dunque, la realtà della Chiesa, sia come«mistero» che come «soggetto storico». La Chiesa è, infatti, popolo di Dio, rea-lizzazione storica del disegno salvifico. Il carattere di «mistero» la designa inquanto «Ecclesia de Trinitate», ed è «soggetto storico» perché Popolo che vi-ve la memoria e l’attesa di Cristo Gesù, fondamento della sua missione.Se l’originaria comunione è il Dio Trinitario, strutture e relazioni dellaChiesa devono riflettere ed esprimere tale «communio», nell’unità della fedee della carità. Composta di uomini, riuniti insieme nel Cristo e guidati dalloSpirito nel loro pellegrinaggio verso il Regno del Padre, la Chiesa si senteanche «realmente e intimamente solidale con il genere umano e con la suastoria» (GS 1); perciò essa nulla può e deve sottrarre «al bene temporale diqualsiasi popolo, ma al contrario favorisce e accoglie tutte le risorse, le ric-chezze, le consuetudini dei popoli, nella misura in cui sono buone, e ac-cogliendole le purifica, le consolida e le eleva» (LG 13).

3. Il piano completo degli studi del Biennio di Specializzazione in Ecclesio-logia prevede i seguenti corsi (attivati ad anni alterni):

Corsi fondamentali 10180 La Chiesa orante: la liturgia delle Ore (A. LAMERI) - 10405 Storia dell’ecclesiologia (G. TAN-GORRA) - 10406 Ecclesiologia del Concilio Vaticano II (G. TANGORRA) - 10472 La costituzione ge-rarchica della Chiesa: elementi teologici e aspetti giuridici (A. MONTAN) - 60103 La chiesa parti-colare: strutture e missione (A. MONTAN) - 10719 Le ecclesiologie del XX secolo (G. TANGORRA) -10730 Ecclesiologia patristica (R. DODARO).Corsi specialiTemi di ecclesiologia biblica:10407 Ecclesiologia dell’Antico Testamento (I. CARDELLINI) - 10727 L’ecclesiologia del corpo nellelettere paoline (A. PITTA).Tematiche in prospettiva storica:10484 La Chiesa del Concilio Vaticano II: 1958-1978 (Ph. CHENAUX) - 10489 La Chiesa e i nazionalismiin Europa (Ph. CHENAUX) - 10501 “Christus totus”. Il tema tra cristologia ed ecclesiologia in Agostino (R.DODARO) - 10506 La riforma del clero al Concilio di Trento (L. M. DE PALMA) - 10516 La Chiesa e l’unitàcristiana nel XX secolo (Ph. CHENAUX) - 10729 La Chiesa, gli Ebrei e i Musulmani fra medioevo ed etàmoderna (L. M. DE PALMA) - 10736 Sinodi e visite pastorali tra medioevo ed età moderna (M. SENSI).Tematiche in prospettiva sistematica: 10218 Kenosi di Cristo e mistero della Chiesa (L. ZAK) - 10448 Gesù Cristo e la Chiesa in s. Tom-maso d’Aquino (G. IAMMARRONE) - 10470 La discesa di Gesù Cristo agli inferi: prospettive cristo-logiche ed ecclesiologiche (G. ANCONA) - 10515 Sacramenti della chiesa e antropologia (G. TAN-GORRA) - 10712 Il ministero ordinato nella Chiesa (A. LAMERI).Temi di ecclesiologia ecumenica:10488 L’ecclesiologia ortodossa russa (L. ZAK) - 10503 Cristo e Chiesa nella teologia di Martin Lu-tero (L. ZAK) - 10522 L’identità dei cristiani orientali tra cristologia ed ecclesiologia (E. FARRUGIA)- 10735 Cristo, Spirito e Chiesa nella teologia ortodossa del Novecento (L. ZAK).

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S. TEOLOGIAINDIRIZZI DI SPECIALIZZAZIONE

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Corsi attivatinell’anno accademico 2010-2011

SPECIALIZZAZIONE IN “ECCLESIOLOGIA”

Corsi obbligatori:10405 Storia dell’ecclesiologia G. TANGORRA 1 s.10516 La Chiesa e l’unità cristiana nel XX secolo Ph. CHENAUX 1 s.10524 Eucaristia e unità della Chiesa A. LAMERI 1 s.10496 Ministero e ministeri nella Chiesa S. LANZA 1 s.10407 Ecclesiologia dell’Antico Testamento I. CARDELLINI 2 s.10503 Cristo e Chiesa nella teologia della Riforma L. ZAK 2 s.60103 La Chiesa particolare: strutture e missione A. MONTAN 2 s.

Corsi opzionali:10218 Kenosi di Cristo e mistero della Chiesa L. ZAK 1 s.10520 Regno di Dio e Chiesa G. ANCONA 1 s.10526 “Mulieres in Ecclesia” tra istituzione e profezia M. SENSI 1 s.10501 “Christus totus”. Il tema tra cristologia ed ecclesiologia

in Agostino R. DODARO 2 s.10522 L’identità dei cristiani orientali tra cristologia

ed ecclesiologia E. FARRUGIA 2 s.10527 Pietà cristiana fra antichità e medioevo L. M. DE PALMA 2 s.

Seminario obbligatorio - 1 e 2 anno: 15227 Le ecclesiologie del XX secolo G. TANGORRA 2 s.

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S. TEOLOGIA

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Indirizzo in STORIA(nella Specializzazione in Ecclesiologia)

Coordinatore: prof. Philippe Chenaux

1. La speciale sezione in Storia intende fornire allo studente una proposta dimetodo e di strumenti che aiutino a riflettere e ad indagare sulla Chiesa esulla teologia “sotto la legge della storia”, nella consapevolezza che “sto-ria/storicità” è una categoria fondamentale della fede cristiana e della Chie-sa di Cristo, e dunque della teologia.Pertanto, evitando il rischio di una generale “reductio in historiam” e ognitentazione di relativismo, ci si propone di offrire i criteri per una corretta “teo-logia della storia”, con l’elaborazione di genuine categorie storiche teologi-che, grazie ad una rigorosa indagine sulla “storia della fede” (storia dellaChiesa, dei dogmi, della/e teologia/e, della liturgia e dell’arte cristiana).Non potrà, quindi, mancare la presentazione dei criteri per accostarsi allo stu-dio delle fonti esemplari dei vari periodi ed alle principali interpretazioni sto-riografiche.

2. Il piano di studio personale, preparato dal Decano o dal Coordinatore te-nendo conto anche degli studi precedenti del candidato, prevede ogni an-no un corso tutoriale obbligatorio a carattere introduttivo-metodologico. Il primo corso costituisce un “avviamento alla ricerca storica” ed in parti-colare alla “storia della Chiesa antica e medioevale”. Il secondo corso verte sulle “fonti della storia della chiesa moderna e con-temporanea”. Sono previsti, poi, altri corsi tematici che toccano i vari aspetti implicati dallasezione di specializzazione.Ogni anno è obbligatorio un seminario, specifico per l’indirizzo.

3. Si delinea così uno speciale “percorso” (che può essere tracciato attingendoanche a corsi offerti in altri Istituti e Facoltà dell’Università), col quale lo stu-dente arriva a conseguire la Licenza Teologica specializzata in Storia, nel-l’ambito della Specializzazione in Ecclesiologia.

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S. TEOLOGIAINDIRIZZI DI SPECIALIZZAZIONE

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Corsi attivatinell’anno accademico 2010-2011

INDIRIZZO DI SPECIALIZZAZIONE IN “STORIA”

Corsi obbligatori:10724 Corso introduttivo metodologico II - Ind. Storia Ph. CHENAUX 1 s.10405 Storia dell’ecclesiologia G. TANGORRA 1 s.10436 Lo sviluppo del dogma cristologico - II R. DODARO 1 s.10516 La Chiesa e l’unità cristiana nel XX secolo Ph. CHENAUX 1 s.10526 “Mulieres in Ecclesia” tra istituzione e profezia M. SENSI 1 s.10523 Medioevo ebraico: religione, identità, società A. FOA 2 s.10527 Pietà cristiana fra antichità e medioevo L. M. DE PALMA 2 s.

Corsi opzionali:10250 Introduzione all’Islam B. PIRONE 1 s.10419 La Parola e il Soffio: la teologia delle processioni divine

nel Medioevo S. P. BONANNI 1 s.10511 Fede e ragione. Analisi storiche e prospettive

per il presente A. SABETTA 1 s.60128 Il monachesimo per l’evangelizzazione L. DATTRINO 1 s.10501 “Christus totus”. Il tema tra cristologia ed ecclesiologia

in Agostino R. DODARO 2 s.10503 Cristo e Chiesa nella teologia della Riforma L. ZAK 2 s.10513 La questione soteriologica: dal medioevo all’inizio

dell’età moderna R. NARDIN 2 s.10522 L’identità dei cristiani orientali tra cristologia

ed ecclesiologia E. FARRUGIA 2 s.

Altri corsi opzionali nell’Istituto “Ecclesia Mater”:D111 Storia delle religioni [cr. 6] R. ROSSI 1-2 s.

Seminario obbligatorio:15150 Questioni di storia della Chiesa moderna e contemporanea Ph. CHENAUX 2 s.

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S. TEOLOGIA

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Il terzo ciclo (o BIENNIO SUPERIORE DI RICERCA), che «forma esperti nella ricerca teo-logica e futuri docenti nelle Facoltà e negli Istituti di S. Teologia» (Stat., art. 95),si conclude con il conseguimento del III grado accademico o Dottorato in S.Teologia.

A/ Condizioni per l’iscrizione al terzo cicloPer essere ammesso al Terzo Ciclo, lo studente deve:a) aver conseguito la Licenza in S. Teologia [e non in altre discipline] con

la qualifica “summa cum laude” o “magna cum laude” (o equivalente);b) garantire di disporre del tempo necessario e di condizioni favorevoli al

lavoro scientifico, e dar saggio di adeguata conoscenza delle lingue clas-siche e moderne indispensabili al tipo di ricerca prescelto.

B/ Obbligo di corsi/seminaria) Chi ha conseguito la Licenza in S. Teologia come studente iscritto alla Fa-

coltà Teologica o al Pontificio Istituto Pastorale della Pontificia UniversitàLateranense non ha obbligo di corsi o seminari.

b) Chi ha conseguito la Licenza in S. Teologia come studente iscritto ad unIstituto Aggregato o Incorporato alla Facoltà Teologica Lateranense, op-pure come iscritto ad altra Facoltà o Istituto universitario deve frequen-tare 3 corsi/seminari (con relativi esami); la scelta dei corsi deve essereapprovata dal Docente relatore (e poi dalla speciale Commissione per ilDottorato), oppure dal Decano.

C/ Iscrizioni fuori-corso e “in attesa di laurea”Lo studente che, dopo il secondo anno di corso, non ha concluso gli esami,è tenuto ad iscriversi all’anno fuori corso.Lo studente al quale rimanga solo da discutere la tesi, dopo i due anni “incorso” ha a disposizione altri cinque anni, durante i quali dovrà iscriversiin qualità di studente “in attesa di grado” (l’iscrizione va ripetuta ognianno).Trascorsi sette anni dalla prima iscrizione al Terzo Ciclo, lo studente, che nonabbia ancora discusso la tesi, deve chiedere - con il permesso del Decano- una nuova iscrizione al 2° anno di Dottorato.

D/ Scelta ed approvazione del titolo e dello schema della tesi di Dottora-to e del piano di studioa) All’inizio del terzo Ciclo, il candidato sceglie tra i professori (stabili o in-caricati) della Facoltà un relatore, con cui concordare il tema per la tesidi Dottorato e l’eventuale piano di studio.Sotto la guida del professore relatore della tesi, lo studente prepara loschema di lavoro (in due o più pagine) e lo presenta in Segreteria in cin-

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S. TEOLOGIATERZO CICLO: BIENNIO SUPERIORE DI RICERCA (DOTTORATO)

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que copie (firmate anche dal professore relatore), per l’esame da partedella Commissione.

b) La Commissione, nominata e presieduta dal Decano, si riunisce tre volteall’anno per approvare i piani di studio e per esaminare titoli e schemidelle tesi di Dottorato, ed assegnare ad ogni candidato, d’intesa con il pro-fessore relatore della tesi, due professori correlatori, che lo seguirannonella stesura del lavoro. La Commissione ha la facoltà di apportare modifiche al piano di studio,al titolo e allo schema della tesi.

c) Il candidato è tenuto a mantenere frequenti contatti con i tre professori(relatore e correlatori), a garanzia del metodo scientifico nel lavoro di ri-cerca e nella stesura della tesi.

E/ Pre-discussione della tesia) Non prima dell’inizio del secondo anno lo studente consegna in Segre-

teria quattro copie dattiloscritte della stesura provvisoria della tesi, con il«nulla osta» previo alla pre-discussione, firmato dai tre professori (relatoree correlatori).

b) La consegna della tesi per la pre-discussione può essere fatta in Segre-teria dal 1° settembre al 15 maggio. La pre-discussione avrà luogo dopoalmeno tre settimane dalla consegna.

c) La pre-discussione accerta se la tesi costituisca un vero contributo nelcampo scientifico.

d) La Commissione per la pre-discussione è composta dal Decano (o dal ViceDecano) che la presiede, e dai tre professori (relatore e correlatori), la pre-senza dei quali è necessaria per la validità.

e) La Commissione non assegna un voto alla tesi, ma esprime solo un giu-dizio, in cui specifica le eventuali modifiche da apportare.

f) Se nella pre-discussione sono richieste modifiche rilevanti, il candidatodovrà ripresentare la tesi per una seconda pre-discussione, secondo lemodalità ed entro i termini di tempo fissati dalla stessa Commissione.

F/ Discussione della tesia) È ammesso alla discussione pubblica il candidato che ha consegnato

alla Segreteria sette copie dattiloscritte rilegate e una copia non rilegatadella tesi di Dottorato, assieme al «nulla-osta» rilasciato dai tre professori(relatore e correlatori).

b) La Commissione per la discussione è composta da sei docenti: il Decano(o il Vice Decano) che la presiede, il relatore, i due correlatori e altri duedocenti. La Commissione esprime una valutazione in novantesimi, con laqualifica di merito (secondo la tabella di corrispondenza riportata in que-sto Ordo) e giudica sulla pubblicabilità (totale o parziale) della tesi.

c) Al termine della discussione pubblica della tesi, il presidente della Com-

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S. TEOLOGIA

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missione proclama la qualifica e la votazione assegnata al candidato dot-tore in S. Teologia (doctor renuntiatus).

d) Il Diploma di dottore in S. Teologia (doctor creatus) può essere conferitosoltanto dopo la pubblicazione della tesi; tra la discussione e la pubbli-cazione della tesi non devono passare più di 10 anni.

G/ Norme per la stampa della tesi di Dottoratoa) Sulla base della decisione della Commissione esaminatrice, lo studente

deve provvedere alla pubblicazione integrale o parziale del proprio la-voro di tesi.Se si tratta della pubblicazione parziale, l’estratto non deve essere infe-riore alle cinquanta pagine a stampa, di una parte del lavoro presa inte-gralmente (secondo le indicazioni della Commissione). All’inizio devonoessere riportati un’introduzione e lo schema generale della tesi (con l’in-dicazione dei capitoli che vengono pubblicati nell’estratto). Alla fine del-l’estratto vanno riportati la bibliografia e l’indice dell’estratto stesso.

b) Prima della stampa definitiva, lo studente deve ottenere l’imprimi potest.Pertanto, tramite la Segreteria, lo studente provvede a presentare al De-cano una copia delle ultime bozze di stampa corrette: formato 17 x 24,stampato su fogli A4. Il Decano, presa visione del testo in stampa, autorizza lo studente (op-pure non autorizza, comunicando le motivazioni) a consegnare tre copiedelle bozze di stampa in Segreteria, per ciascuno dei tre docenti - rela-tore e correlatori della tesi -, chiedendo un giudizio scritto e il “nihil ob-stat” alla pubblicazione. Raccolti i tre giudizi, il Decano, se non vengono richieste correzioni dalrelatore o dai correlatori, presenta la copia delle bozze al Rettore Ma-gnifico per l’imprimatur; altrimenti il Decano informa il candidato dellecorrezioni segnalate e, solo dopo che queste sono state apportate, pro-cede alla richiesta di imprimatur da parte del Rettore Magnifico.Nel verso del frontespizio del volume a stampa va riprodotto integralmenteil nihil obstat rilasciato dalla Commissione e l’imprimi potest da parte delRettore.

c) Il volume deve avere il formato 17 x 24, con copertina di colore bianco,senza illustrazioni.

d) Si ottiene il diploma di Dottore in S. Teologia (doctor creatus), con tuttii diritti, solo dopo che, stampata la tesi con le debite autorizzazioni, sifanno pervenire alla Segreteria ottanta copie della pubblicazione, che ver-ranno inviate alle Biblioteche delle Facoltà Teologiche. Tra la discussione e la pubblicazione della tesi non devono passare piùdi 10 anni.

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S. TEOLOGIA

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S. TEOLOGIA

PUBBLICAZIONE INTEGRALE DELLA TESI

Fac-simile di copertina

PONTIFICIA UNIVERSITAS LATERANENSISFACULTAS S. THEOLOGIAE

_________________________________________________

nome cognome

titolo della tesi

Thesis ad Doctoratum in S. Theologia

Romae 2010

Fac-simile di frontespizio

PONTIFICIA UNIVERSITAS LATERANENSISFACULTAS S. THEOLOGIAE

_________________________________________________

nome cognome

titolo della tesi

Thesis ad Doctoratum in S. Theologia

Roma, 2010Pontificia Università Lateranense

Piazza San Giovanni in Laterano, 4

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PUBBLICAZIONE PARZIALE DELLA TESI (ESTRATTO)

Fac-simile di copertina

PONTIFICIA UNIVERSITAS LATERANENSISFACULTAS S. THEOLOGIAE

_________________________________________________

nome cognome

titolo della tesi

Excerptum theseos ad Doctoratum in S. Theologia

Romae 2010

Fac-simile di frontespizio

PONTIFICIA UNIVERSITAS LATERANENSISFACULTAS S. THEOLOGIAE

_________________________________________________

nome cognome

titolo della tesi

Excerptum theseos ad Doctoratum in S. Theologia

Roma, 2010Pontificia Università Lateranense

Piazza San Giovanni in Laterano, 4

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Corsi dei Docenti della Facoltà di S. Teologiaattivati nell’anno accademico 2010-2011

con gli orari di lezione

1 s. = primo semestre2 s. = secondo semestreLU = lunedì; MA = martedì; ME = mercoledì; GI = giovedì; VE = venerdì1-2 = prima e seconda ora di lezione, ecc…

ANCONA Giovanni

10520 Regno di Dio e Chiesa 1 s. MA 3-410519 Corpo e persona nella teologia contemporanea 2 s. MA 1-2

BACCARI Luciano10720 Corso introduttivo-metodologico I - Ind. Scienze

della Religione 1 s. MA 3-4

BONANNI Sergio Paolo

10419 La Parola e il Soffio: la teologia delle processioni divinenel Medioevo 1 s. MA 1-2

CARDELLINI Innocenzo

10121 Esegesi A.T. - I 2 s. LU 3-4 VE 3-410131 Esegesi A.T. - II 1 s. LU 3-4 VE 3-410207 Il “Re Messia” 1 s. ME 3-410407 Ecclesiologia dell’Antico Testamento 2 s. MA 3-4

CHENAUX Philippe

10136 Storia della Chiesa - II 1 s. LU 1-22 s. LU 1-2 ME 1-2

10516 La Chiesa e l’unità cristiana nel XX secolo 1 s. ME 3-410724 Corso introduttivo metodologico II - Ind. Storia 1 s. LU 4-515150 Questioni di storia della Chiesa moderna e contemporanea 2 s. LU 4-5

CIOLA Nicola

10123 Cristologia 1 s. GI 1-22 s. MA 1 GI 1-2

10237 L’orizzonte cristologico-trinitario dell’escatologia contemporanea 1 s. VE 1-2

10442 Cristologia e pneumatologia 2 s. ME 1-2

COSTACURTA Bruna

10521 Vedere l’invisibile 1 s. GI 7-8

COZZOLI Mauro

10114 Teologia morale - I 1 s. ME 1-22 s. ME 1 GI 3-4

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10124 Teologia morale - II 1 s. GI 1 VE 1-210517 Etica teologica della libertà 2 s. VE 3-4

DE PALMA Luigi Michele

10125 Storia della Chiesa - I 1 s. ME 3-4 GI 3-42 s. ME 3-4

15220 Modelli di santità fra antichità e medioevo 2 s. GI 3-410527 Pietà cristiana fra antichità e medioevo 2 s. ME 9-10

DODARO Robert

10115 Patrologia e Patristica 1 s. MA 1-22 s. LU 1-2 MA 2

10436 Lo sviluppo del dogma cristologico - II 1 s. GI 3-410501 “Christus totus”. Il tema tra cristologia ed ecclesiologia

in Agostino 2 s. GI 1-2

FARRUGIA Edward G.

10522 L’identità dei cristiani orientali tra cristologia ed ecclesiologia 2 s. MA 1-2

FERRI Riccardo

10112 Teologia trinitaria 1 s. VE 3-42 s. ME 2 VE 3-4

15221 Seminario di sintesi teologica - A 1 s. ME 3-415202 Cristo-Verità in alcune interpretazioni medioevali

e contemporanee 1 s. MA 3-4

FOA Anna

10523 Medioevo ebraico: religione, identità, società 2 s. ME 7-8

FUSS Michael

10440 La salvezza in Cristo. Dialogo con il pensiero modernoe post-moderno e con le religioni universali 2 s. MA 1-2

GERARDI Renzo

10127 Teologia morale - III 2 s. LU 1-2 MA 410135 Teologia morale - IV 1 s. MA 1-2 ME 1-2

2 s. MA 1-210721 Corso introduttivo metodologico I - Ind. Teol. della vita

cristiana 1 s. LU 8-915208 Temi di storia della teologia morale 2 s. MA 9-10

LAMERI Angelo

10126 Liturgia e sacramentaria generale 1 s. MA 1-22 s. ME 1-2 GI 1-2

15222 Seminario di sintesi teologica - B 1 s. ME 3-410524 Eucaristia e unità della Chiesa 1 s. GI 3-4

LANZA Sergio

10138 Teologia pastorale 2 s. VE 1-210496 Ministero e ministeri nella Chiesa 1 s VE 1-2

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[60101 Teologia pastorale fondamentale - I 1 s. GI 1-2

[60232 Diventare cristiani. Iniziazione, catecumenato, catechesi 2 s. GI 1-2

[65227 Il “Portico dei Gentili”. Incontrare i cercatori di Dio

sulla linea di confine 2 s. GI 9-10

LEE Jae-Suk

15210 Religioni e ricerca della sapienza 2 s. GI 1-2

LORIZIO Giuseppe

10101 Teologia fondamentale 1 s. LU 4-5

2 s. LU 3-4 MA 3-4

10305 Rivelazione e Tradizione dal Concilio di Trentoalla Dei Verbum 1 s. ME 3-4

10509 La logica della testimonianza cristiana 2 s. ME 3-4

MANZONE Giovanni

15189 Tecnologie e vita umana 2 s. GI 3-4

MARIANI Luca

15213 Le immagini della Madonna nell’arte 2 s. GI 3-4

MAZZOLENI Danilo

15195 Questioni di archeologia cristiana 2 s. GI 3-4

MERLO Paolo

10117 Ebraico 1 s. ME 3-4

10111 Introduzione alla S. Scrittura 2 s. ME 3-4

15214 Studio esemplare di salmi scelti 2 s. GI 3-4

10319 Le religioni del mondo biblico - I 1 s. GI 1-2

MONTAN Agostino

10116 Diritto canonico 1 s. ME 1-2 GI 2

2 s. MA 1 VE 1-2

10137 Diritto matrimoniale 1 s. VE 1-2

[60103 La chiesa particolare: strutture e missione 2 s. ME 7-8

NARDIN Roberto

10134 Teologia sacramentaria 1 s. GI 3-4

2 s. ME 3-4 GI 3-4

15223 Seminario di sintesi teologica - C 1 s. ME 3-4

10513 La questione soteriologica: dal medioevo all’iniziodell’età moderna 2 s. MA 3-4

PASQUALE Gianluigi

10715 La “fede di Gesù” e la credibilità della rivelazione cristiana 2 s. ME 9-10 GI 1-2 quind.

PENNA Romano

10326 Gli inizi della cristologia neotestamentaria - I 1 s. VE 3-4

10327 Gli inizi della cristologia neotestamentaria - II 2 s. VE 3-4

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PIRONE Bartolomeo 10250 Introduzione all’Islam 1 s. MA 1-2PITTA Antonio10122 Esegesi N.T. - I 1 s. LU 3-4 MA 3-410132 Esegesi N.T. - II 2 s. LU 3-4 MA 3-410518 Paolo fra antiche e nuove prospettive d’interpretazione 1 s. MA 9-10

PULCINELLI Giuseppe10103 Greco neo-testamentario 2 s. VE 1-210111 Introduzione alla S. Scrittura 1 s. LU 3 VE 1-215125 Le parabole di Gesù 2 s. GI 3-4

RAVA Eva Carlota10128 Teologia spirituale 1 s. MA 3-415224 Seminario di sintesi teologica – D 1 s. ME 3-4

SABETTA Antonio10156 Metodologia 1 s. GI 3-410511 Fede e ragione. Analisi storiche e prospettive per il presente 1 s. ME 1-215226 Dai miracoli come segni della rivelazione alla rivelazione

come miracolo 2 s. ME 1-2

SCHÜTZ Achim10113 Antropologia teologica ed escatologia 1 s. LU 1-2 VE 3-4

2 s. MA 2-315225 Seminario di sintesi teologica - E 1 s. ME 3-410514 Il Cristo come ‘essenza del cristianesimo’

in alcuni autori contemporanei 2 s. GI 3-4

SELVADAGI Paolo10302 La critica della religione nel pensiero moderno

e contemporaneo 2 s. VE 1-2

SENSI Mario10526 “Mulieres in Ecclesia” tra istituzione e profezia 1 s. ME 6-7

SERRETTI Massimo10346 Storia dei criteri di verità della Rivelazione 1 s. GI 3-4

SGUAZZARDO Pierluigi10525 La cristologia tra epoca moderna e contemporanea - II 1 s. ME 1-215201 La cristologia del XX secolo e il contributo di Sant’Agostino 2 s. ME 7-8

TANGORRA Giovanni10133 Ecclesiologia e Mariologia 1 s. GI 1-2

2 s. GI 1-2 VE 3-410405 Storia dell’ecclesiologia 1 s. VE 3-415227 Le ecclesiologie del XX secolo 2 s. ME 1-2

TREMBLAY Réal10445 I fondamenti cristologici della morale cristiana- I 2 s. VE 1-2

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ZAK Lubomir10102 Introduzione alla Teologia 1 s. LU 1-2 MA 3-415219 Seminario di sintesi teologica - F 1 s. ME 3-410218 Kenosi di Cristo e mistero della Chiesa 1 s. GI 1-210503 Cristo e Chiesa nella teologia della Riforma 2 s. ME 3-4

Corsi del Pontificio Istituto Pastoraleattivati anche nella Facoltà di S. Teologia

nell’anno accademico 2010-2011con gli orari di lezione

BIJU-DUVAL Denis60166 Situazione pastorale della morale cristiana 1 s. MA 7-8 60213 Problemi affettivi dei fedeli e aiuto pastorale 2 s. MA 7-8

COLLU Mario Fedele60333 La vita cristiana in prospettiva soteriologica 2 s. MA 3-4

DATTRINO Lorenzo60128 Il monachesimo per l’evangelizzazione 1 s. MA 9-10

MANZONE Giovanni60320 Antropologia ed etica sociale cristiana - I 1 s. MA 1-2

MONTAN Agostino60103 La chiesa particolare: strutture e missione 2 s. ME 7-8

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PROGRAMMI DEI CORSI

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Il corso si sviluppa in tre momenti:

1) Momento epistemologico: che cos’è la teologia fondamentale?StoriaModelli (modello neoscolastico - metodo dell’immanenza - modello epistemologi-co - modello antropologico-trascendentale - modello ermeneutico - modello ke-rygmatico - modello contestuale)Progetto: il modello fondativo-contestuale come attuazione della teologia fonda-mentale in quanto “disciplina di frontiera” e “scienza dei fondamenti”.

2) Momento fondativo: la teologia della rivelazione come automanifestazione di Dioin CristoRivelazione e Scrittura - Rivelazione nella ScritturaRivelazione e storia - Rivelazione e parolaRivelazione e Tradizione - Rivelazione nella TradizioneSviluppi del pensiero rivelativo: Rivelazione cristiana e “metafisica della carità”.

3) Momento contestuale: la credibilità della rivelazione cristiana nell’orizzonte cultu-rale della postmodernità (Rivelazione come orientamento)L’istanza neopagana dell’immanenzaL’istanza neoebraica della trascendenzaL’istanza neognostica della conoscenzaLe dimensioni fondamentali della credibilità/affidabilità della Rivelazione.

Bibliografia: – Per il momento epistemologico:P. Sguazzardo, Storia della teologia fondamentale, in G. Lorizio (ed.), Teologia fondamentale.I: Epistemologia, Città Nuova, Roma 2004, 237-338; IV: Testi antologici, Città Nuova, Roma 2004,7-123.A. Sabetta, Modelli di teologia fondamentale del XX secolo, in G. Lorizio (ed.), Teologia fonda-mentale. I: Epistemologia, Città Nuova, Roma 2004, 341-405; IV: Testi antologici, Città Nuova,Roma 2004, 124-174. G. Lorizio, Il progetto: verso un modello di teologia fondamentale fondativi-contestuale in pro-spettiva sacramentale, in Id. (ed.), Teologia fondamentale. I: Epistemologia, Città Nuova, Roma2004, 407-431. - Per il momento fondativo: G. Lorizio (ed.), Teologia fondamentale. II: Fondamenti, Città Nuova, Roma 2005 (in particola-re: 7-234). Per il momento contestuale: G. Lorizio, Rivelazione cristiana, modernità, postmodernità, San Paolo, Cinisello Balsamo 1999. Id. (ed.), Teologia fondamentale. III: Contesti, Città Nuova, Roma 2005 (in particolare: 237-283).

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10101Teologia fondamentale

Giuseppe Lorizio | Annuale | 10 CFU (72 ore di lezione)

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10102Lubomir Žak | 1° semestre | 6 CFU (48 ore di lezione)

introduzione alla Teologia

Il corso intende introdurre ad alcuni temi principali dell’epistemologia teologica, ri-guardanti l’utilizzo dei metodi, delle fonti e degli strumenti della teologia quale intel-lectus e auditus fidei. Il programma è diviso in quattro parti:(a) La prima parte esamina i molteplici significati del termine ‘teologia’, adoperato pres-

so i filosofi greci, i Padri greci e i teologi in Occidente (dal periodo medievale finoall’età moderna), significati che permettono di gettare uno sguardo di sintesi sul-l’essenza del teologare cristiano.

(b)La seconda parte offre una riflessione più specifica sul rapporto tra storia e teolo-gia. Viene presentata una ‘mappa’ di tredici modelli storici di teologia, con l’inten-zione di spiegare più da vicino, a partire dall’analisi delle coordinate del contesto,le cause e le dinamiche strutturali delle costanti variazioni di stile e di metodo teo-logico, come anche quelle del pluralismo epistemologico.

(c) La terza parte si occupa di alcune questioni-chiave dell’epistemologia teologica (sianella versione specificamente cattolica sia in quella riformata e ortodossa), deter-minate dal modo in cui vengono posti in relazione Sacra Scrittura e Tradizione, Ma-gistero e sensus fidei/fidelium, fede e ragione (filosofia).

(d) Infine, la quarta parte tratta del proprium del teologare cristiano, sviluppando l’ideadella rivelazione trinitaria di Dio-Amore in Gesù Cristo, per mezzo dello Spirito San-to, come evento fondativo e forma originaria/esemplare della teologia tout court.

Bibliografia:L. Žak, La teologia: statuto, metodo, fonti, strumenti. Epistemologia generale, in G. Lorizio (ed.),Teologia fondamentale, I, Città Nuova, Roma 2004, 11-233.Paolo VI, Lumen Ecclesiae, in EV 5, 689-726.Congregazione per l’Educazione Cattolica, Lo studio dei Padri della Chiesa nella formazio-ne sacerdotale, in EV 11, 2831-2897.Giovanni Paolo II, Fides et ratio, in EV 17, 1175-1399.Pontificia Commissione Biblica, L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa, LEV, Città del Va-ticano 1993.

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Attraverso la lettura e l’analisi filologica di alcuni brani del N.T. ci si propone essen-zialmente di:- entrare in familiarità con il testo originale- saper tradurre personalmente il testo (anche con l’uso degli strumenti, dizionari,

lessici, ecc.)- rendersi conto dei problemi di traduzione (interpretazione)- saper valutare le varie traduzioni- mettere la base per una corretta esegesi.Per quanto riguarda il ricorso alla grammatica: il corso non prevede uno studio dellagrammatica secondo il metodo induttivo (dalla regola all’esempio), ma deduttivo: dalcaso concreto eventualmente si risale alla regola grammaticale, il cui ripasso rimaneper lo più a carico dello studente.

N.B. Prerequisiti per frequentare il corso:aver superato l’esame di Lingua Greca (corso 70001) o aver conseguito la maturità clas-sica.

Bibliografia: Una edizione critica del Nuovo Testamento in greco.E.G. Jay, Grammatica greca del Nuovo Testamento, Piemme, Casale Monferrato 19942.C. Rusconi, Vocabolario del greco del Nuovo Testamento, Dehoniane, Bologna 19972.M. Zerwick - M. Grosvenor, A Grammatical Analysis of the Greek New Testament, PIB, Roma19934.

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10103Greco neo-testamentario

Giuseppe Pulcinelli | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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1. Introduzione generale e al Nuovo Testamento Ispirazione, Sacra Scrittura (e Tradizione) alla luce della Dei Verbum; ermeneuticabiblica (alla luce di: Pontificia Commissione Biblica, L’interpretazione della Bibbianella Chiesa, Città del Vaticano 1993).Il canone biblico e la sua formazione storica; il testo greco del N.T. (LXX). Ambiente storico-culturale delle origini cristiane; i manoscritti di Qumran.La letteratura del N.T.:

Vangeli: genere, formazione, questione sinotticaAtti degli ApostoliCorpus paolino e tradizione paolinaAltre lettereCorpus giovanneo: Vangelo, Lettere, Apocalisse.

2. Introduzione all’Antico Testamento Quadro storico-geografico di Israele.Il testo dell’A.T.: formazione e trasmissione.La letteratura dell’A.T.:

Torah (Pentateuco): formazione e temi teologiciProfeti anteriori (Libri storici): l’opera storiografica deuteronomistica e temi teo-logiciProfeti posteriori (Libri profetici): il profeta, storia e generi profeticiScritti (Libri sapienziali): tradizione sapienziale; il Libro dei Salmi.

Bibliografia:A. M. Artola - J. M. Sanchez Caro, Bibbia e Parola di Dio, Paideia, Brescia 1994.Aa.Vv., Introduzione generale alla Bibbia, LDC, Torino-Leumann 2006 (Logos - Corso di StudiBiblici 1).R. E. Brown, Introduzione al Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2001.D. Marguerat (ed.), Introduzione al Nuovo Testamento, Claudiana, Torino 2004.T. Römer - J.-D. Macchi - C. Nihan (ed.), Guida di lettura all’Antico Testamento, EDB, Bolo-gna 2007.P. Merlo (ed.), L’Antico Testamento. Introduzione storico-letteraria, Carocci, Roma 2008.

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10111Introduzione alla S. Scrittura

Giuseppe Pulcinelli - Paolo Merlo | Annuale | 8 CFU (60 ore di lezione)

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I - Parte istituzionale1. Introduzione epistemologica e metodologica: a) il centro e il luogo della riflessio-

ne sulla fede trinitaria; b) il contesto storico-culturale; c) il metodo della teologiatrinitaria: il monoteismo, la distinzione manualistica tra “De Deo Uno” e “De DeoTrino”, l’“assioma fondamentale” di K. Rahner, la centralità dell’evento pasquale.

2. La rivelazione veterotestamentaria: a) il Dio dei Patriarchi; b) Mosè e la rivelazionedel Nome; c) il Dio santo e misericordioso dei profeti; d) dallo jahvismo al mono-teismo; e) Dio nella riflessione sapienziale e nell’apocalittica.

3. La rivelazione del Dio Uno e Trino in Gesù Cristo: a) Gesù di Nazareth e l’annun-cio di Dio/Abba; l’identità e l’autocoscienza filiale di Gesù; Gesù e lo Spirito; b)l’evento pasquale come atto del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo; c) la fedetrinitaria della Chiesa apostolica: formule trinitarie e inni cristologici nell’epistolariopaolino; lo Spirito Santo in Paolo e Luca; il Logos e il Paraclito nel Corpus Joan-neum.

4. Sviluppo storico-dogmatico, la riflessione sul Dio Uno e Trino nel cammino dellaChiesa: a) il periodo pre-niceno: gli Apologisti, Ireneo e gli Alessandrini; b) i sim-boli di Nicea e di Costantinopoli; c) dai primi due Concili al Medioevo, ulteriore ap-profondimento dogmatico e speculativo; d) l’epoca moderna, la Trinità riconside-rata a partire dalla croce e dalla storia; e) le sfide del tempo presente e le propostecontemporanee.

5. Prospettive sistematiche: a) Unità e Trinità di Dio, il rapporto tra natura e Personedivine: processioni, relazioni e missioni; la creazione; b) riflessi sull’ontologia: l’on-tologia trinitaria; c) la forma trinitaria dell’esistenza cristiana.

II - Parte monograficaLettura e commento di alcuni testi trinitari significativi tratti dal De Trinitate di Ago-stino d’Ippona (con particolare riferimento ai libri I; IV; V-VII; VIII; XV).

Bibliografia:Dispense del docente.P. Coda, Dio Uno e Trino. Rivelazione, esperienza e teologia del Dio dei Cristiani, San Paolo, Ci-nisello Balsamo (MI) 20034.Id., Sulla Trinità, Città Nuova, Roma 2010.N. Ciola, Teologia Trinitaria. Storia, metodo, prospettive, Edizioni Dehoniane, Bologna 1996.A. Cozzi, Manuale di Dottrina Trinitaria, Queriniana, Brescia 2009.B. Forte, Trinità come storia. Saggio sul Dio cristiano, Paoline, Roma 1985.G. Greshake, Il Dio Unitrino. Teologia trinitaria, Queriniana, Brescia 2000.W. Kasper, Il Dio di Gesù Cristo, Queriniana, Brescia 1984.L. F. Ladaria, Il Dio vivo e vero. Il mistero della Trinità, Piemme, Casale Monferrato 1999.

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10112Teologia trinitaria

Riccardo Ferri | Annuale | 8 CFU (60 ore di lezione)

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1. Propedeutica: la svolta antropologica 1) “Chi è l’uomo?” – la perplessità attuale. 2) Le sfide dell’uomo contemporaneo. 3)Colonne portanti della terminologia antropologica. 4) Alcune tappe storiche di unadisciplina “giovane”. 5) Modelli scelti di antropologia teologica.

2. L’origine: Dio Creatore 1) Considerazioni speculative sul concetto d’inizio. 2) Creatio ex nihilo. 3) La crea-zione secondo la S. Scrittura e la Tradizione. 4) Cristocentrismo e impronta trinita-ria. 5) La libertà creatrice di Dio. 6) Conservazione del mondo creato. 7) Gli ange-li e satana. 8) Il problema del male.

3. Pluridimensionalità: l’uomo creatura 1) La dignità dell’uomo. 2) Scienze umane e teologia. 3) L’uomo come immaginedi Dio. 4) L’unità dell’uomo. 5) Il peccato originale.

4. L’uomo ricreato dalla grazia di Dio 1) Il concetto biblico e teologico della grazia. 2) La giustificazione come perdonodei peccati. 3) In Cristo: la filiazione divina. 4) Il difficile cammino della santifica-zione.

5. L’uomo destinato alla vita eterna 1) Piccola fenomenologia teologica della speranza. 2) Questioni ermeneutiche edepistemologiche. 3) Modelli scelti del pensiero escatologico. 4) Semi della testimo-nianza biblica. 5) I temi classici (morte, anima umana, i novissimi). 6) Cristo e ilcompimento del Regno in Dio. 7) La verità escatologica come essenza del cristia-nesimo?

6. Prospettiva: la cultura dell’uomo creatura 1) L’uomo tra grandezza e piccolezza. 2) Coltivare l’immagine dell’uomo. 3) Unanuova cultura umana. 4) Conclusione: “Al polso della verità”.

Bibliografia:G. Ancona, Escatologia cristiana, Queriniana, Brescia 2007.J. Auer, Die Welt – Gottes Schöpfung, Pustet, Regensburg 1983 (Kleine Katholische Dogmatik III)[tr. it. Il mondo come creazione, Cittadella, Assisi 1977].G. Colzani, Antropologia teologica. L’uomo paradosso e mistero, Dehoniane, Bologna 1988.E. Dirscherl, Grundriss Theologischer Anthropologie. Die Entschiedenheit des Menschen ange-sichts des Anderen, Pustet, Regensburg 2006.M. Kehl, Und Gott sah, dass es gut war. Eine Theologie der Schöpfung, Herder, Freiburg-Basel-Wien 2006.L. F. Ladaria, Antropologia teologica, Piemme, Casale Monferrato 1995.A. Nitrola, Escatologia, Piemme, Casale Monferrato 1992.O. H. Pesch, Freisein aus Gnade. Theologische Anthropologie, Freiburg 1983 [tr. it. Liberi per gra-zia. Antropologia teologica, Queriniana, Brescia 1986].J. Ratzinger, Eschatologie – Tod und ewiges Leben, Pustet, Regensburg 1990 (Kleine Katholis-che Dogmatik IX) [tr. it. Escatologia. Morte e vita eterna, Cittadella, Assisi 1985].I. Sanna, L’antropologia cristiana tra modernità e postmodernità, Queriniana, Brescia 2002 (BTC116).Id., Chiamati per nome. Antropologia teologica, Paoline, Cinisello Balsamo 1998.A. Schütz, Dispensa di Antropologia teologica (ad uso degli studenti), PUL, Roma 2010.

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10113Antropologia teologica ed escatologia

Achim Schütz | Annuale | 10 CFU (72 ore di lezione)

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Il corso è uno studio di teologia morale fondamentale. Esso ha lo scopo d’introdurre al-la teologia morale e di metterne in luce gli elementi portanti e peculiari. Sulla basedell’“universale umano” della morale, espressione della sapienza creatrice divina, il cor-so ne configura e approfondisce lo “specifico cristiano”, espressione della novità dellavita in Cristo. Esso procede lungo le direttrici costitutive della morale - il fondamento, lanorma e la libertà - analizzate nei loro elementi strutturali. Lungo la prima direttrice, èdelineata la natura e il metodo della teologia morale, con particolare riferimento al rin-novamento avviato dal Concilio Vaticano II. A partire dal carattere pratico della teologia,relativo all’agire, è enunciata e spiegata la definizione di teologia morale; ne sono evi-denziate le fonti e le vie conoscitive, nella sinergia di fede e ragione; è precisato il ruo-lo e il rapporto con il magistero morale della Chiesa. Dopo aver tracciato alcuni linea-menti di metodo per un corretto approccio all’insegnamento morale della Bibbia, è ana-lizzato tale insegnamento nei suoi momenti ed elementi essenziali. Segue un breve ex-cursus storico della teologia morale. È quindi affrontato il problema del fondamento del-la morale, secondo un triplice approccio. Il primo, d’ordine socio-culturale, è una rico-gnizione delle forme espressive dei modelli fondativi (autonomia, eteronomia e teono-mia) nei comportamenti della gente. Il secondo, di carattere antropologico, traccia le li-nee di una fondazione personalistica della morale. Fondazione che prende forma teolo-gica e specificamente cristologica nel terzo approccio. Lungo la seconda direttrice, è mes-sa a tema la norma nelle sue diverse espressioni. In primo luogo i valori, i beni pro-priamente morali, in cui prende forma l’esigenza di rispetto rappresentata dal bene ba-silare e centrale della persona. In secondo luogo i principi primi, traduzione imperativaimmediata dei valori. E quindi i principi secondi, traduzione operativa più determinatae concreta, rappresentata dalla legge morale. Di questa vengono analizzate le varie espres-sioni, il cui cardine è costituito dalla legge naturale, in rapporto alla quale è vista la leg-ge eterna e la legge nuova, da una parte, e la legge positiva, divina e umana, dall’altra.In terzo luogo la coscienza, nella sua duplice espressione: la coscienza fondamentale,nella quale la norma morale oggettiva prende forma personale; e la coscienza attuale,nella quale essa si fa giudizio di coscienza, attraverso il discernimento della prudenza.Lungo la terza direttrice, è presa in considerazione la libertà, costitutiva della persona edell’agire morale. A partire dal messaggio biblico, dal Vangelo in particolare, essa è mes-sa in luce nelle due polarità che la scandiscono: l’autodeterminazione e l’autorealizza-zione, lungo il cammino di maturazione dal libero arbitrio alla libertà morale. Della li-bertà è messa in evidenza la radice ontologica e l’estrinsecazione nell’agire; la scansionedi intelligenza e volontà; la forma storica; il doppio paradosso della irrinunciabilità e delvincolo morale; il legame con la verità e il bene; la sinergia con la grazia; la consistenzaetica nelle virtù che la esprimono come libertà morale; il dispiegamento nella fedeltà; ildinamismo creatore; la perfezione in Dio e nei beati; il rovescio del peccato e la con-versione dal peccato. Da ultimo la libertà è considerata negli atti, di cui sono analizzatele condizioni e le fonti di moralità.

Bibliografia:M. Cozzoli, Corso Fondamentale di Teologia Morale, Pro manuscripto, Roma 2005. Id., I fondamenti della vita morale, AVE, Roma 1988. Id., Etica teologica della libertà, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 2004. Id., Per una teologia morale della virtù e della vita buona, Lateran University Press, Roma 2002. S. Pinckaers, Les sources de la morale chrétienne, Editions Universitaires - Editions du Cerf, Fri-bourg-Paris 1985 [tr. it. Le fonti della morale cristiana. Metodo, contenuto, storia, Ares, Milano1992].

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10114Teologia morale - I

Mauro Cozzoli | Annuale | 8 CFU (60 ore di lezione)

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Il corso inizierà con un esame di questioni riguardo alla terminologia: Patrologia, Pa-tristica, Padri della Chiesa, Letteratura cristiana antica e Tradizione cristiana (nozione esignificato in relazione allo studio della teologia).

Seguirà una discussione del metodo per la lettura e la comprensione delle opere deiPadri della Chiesa.

Il corso tratterà la diffusione del cristianesimo e della sua dottrina nell’evo antico.Si esaminerà quindi la vita dei fedeli comprese le dottrine, le istituzioni, e le testimo-nianze.

Verranno presentate le divisioni della letteratura cristiana: i Padri subapostolici, gli apo-logisti (greci e latini), la letteratura apocrifa, gli atti e passioni dei martiri, la scuola ales-sandrina, gli scrittori orientali ed occidentali dei secoli III – VII (sino a Gregorio Ma-gno).

Attenzione particolare sarà dedicata allo sviluppo delle dottrine trinitarie e cristologi-che, nonché dei primi sviluppi dell’ecclesiologia.

Verrà infine esaminato il rapporto dei cristiani con le istituzioni civili e con le altre re-ligioni, in particolare col giudaismo e la religione pagana dell’Impero romano.

Bibliografia:J. Liébaert - M. Spanneut - A. Zani, Introduzione generale allo studio dei Padri della Chiesa,Queriniana, Brescia 1998.H. R. Drobner, Patrologia, Piemme, Casale Monferrato 1998 [= The Fathers of the Church. AComprehensive Introduction, Hendrickson, Peabody MA 2007].V. Grossi - A. Di Berardino, La Chiesa antica: ecclesiologia e istituzioni, Borla, Roma 1984.

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10115Patrologia e Patristica

Robert Dodaro | Annuale | 8 CFU (60 ore di lezione)

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Il corso ha per oggetto l’introduzione generale al diritto e, in specie, al diritto canoni-co, come pure lo studio sistematico dei libri I e II del Codice di diritto canonico, concenni ai libri III, IV e V.

Nel primo semestre è svolta la parte intitolata: Introduzione generale al diritto e in spe-cie al diritto canonico. Il libro I del Codice di diritto canonico. Comprende l’appro-fondimento del concetto di diritto e la definizione dei termini maggiormente ricorren-ti. La riflessione sull’esperienza giuridica comporta gli approfondimenti delle relazioniche intercorrono tra diritto e morale, tra legalità e giustizia nella ricerca della defini-zione del concetto di ordinamento giuridico. Lo studio del diritto canonico inizia conl’analisi dei fondamenti dottrinali della disciplina ricercati nella Scrittura e nello svi-luppo storico della teologia e delle istituzioni. Lo studio delle fonti di conoscenza deldiritto canonico consente di individuare testi e autori che hanno segnato la scienza ca-nonica. L’approccio al Codice di diritto canonico è preceduto dall’analisi del contestostorico che ha portato alla codificazione con i suoi vantaggi ma anche con i problemiche ne sono derivati. In parallelo viene studiato il Codice dei canoni delle Chiese cat-toliche orientali. Lo studio del Libro I del Codice latino conduce gli studenti al primoaccostamento alla legislazione positiva della Chiesa.

Nel secondo semestre è svolta la parte intitolata: Studio del Codice di diritto canonico:Libro II, Il popolo di Dio; Libro III, La funzione di insegnare della Chiesa (cenni); LibroIV, La funzione di santificare della Chiesa (cenni); Libro V, I beni temporali della Chie-sa (cenni). Lo studio del Libro II del Codice permette di mostrare come la legislazionesi sforzi di tradurre in linguaggio canonistico la dottrina del concilio Vaticano II, in par-ticolare la sua dottrina ecclesiologica. Lo studio della categoria fondamentale di chri-stifidelis consente di evidenziare le fondamentali novità del Codice del 1983 rispetto aquello del 1917. L’approfondimento della comunione ecclesiale è sviluppato studian-do le relazioni giuridiche e l’identità propria della Chiesa particolare e della Chiesa uni-versale. Vengono analizzati sia i canoni riguardanti la Suprema Autorità della Chiesa egli organismi dei quali si avvale il Romano Pontefice nel governo della Chiesa univer-sale, sia i canoni riguardanti le Chiese particolari, i loro raggruppamenti e la loro arti-colazione interna. Dopo una puntuale presentazione, dei libri III-IV-V sono studiati iprincipali canoni riguardanti la funzione di insegnare, di santificare e i beni temporalidella Chiesa.

Bibliografia:Codex Iuris Canonici (1983); Codex canonum Ecclesiarum orientalium (1990). Versioni nellelingue correnti.A. Montan, Il diritto nella vita e nella missione della Chiesa. Introduzione. Norme generali. Ilpopolo di Dio. Libri I e II del Codice, Edizioni Dehoniane, Bologna 2006².

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10116Diritto Canonico

Agostino Montan | Annuale | 10 CFU ( 72 ore di lezione)

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Elementi fondamentali di fonetica e di morfologia ebraica biblica.

Alla fine del corso gli studenti dovranno essere in grado di leggere testi biblici voca-lizzati e padroneggiare alcune forme fondamentali della morfologia ebraica biblica: ar-ticolo, preposizioni, terminazioni dei sostantivi, pronomi personali indipendenti e suf-fissi, pronomi dimostrativi e relativo, paradigma del verbo forte nella forma qal.

Si consiglia vivamente agli studenti di avere una sommaria conoscenza dei caratteriebraici già alla prima lezione.

N.B. Agli studenti sarà richiesto di svolgere regolarmente alcuni esercizi a casa.

Bibliografia:G. Deiana - A. Spreafico, Guida allo studio dell’ebraico biblico, Roma 1992.Un fascicoletto con esercizi di traduzione sarà distribuito dal docente.

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10117Ebraico

Paolo Merlo | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Durante il corso si affrontano tematiche rilevanti in ambito testuale, letterario e teolo-gico di parti della letteratura profetica, di alcuni Salmi e di brani sapienziali dell’A.T..Attraverso esempi concreti di esegesi il corso si propone l’obiettivo didattico di crearenegli studenti la capacità di apprendere e di applicare un metodo di indagine per lostudio della Sacra Scrittura.

1) Sapienza dell’antico Israele. Considerazioni generali. Studio dei termini tecnici:h.�okmâ, bînâ, da‘at, mezimmâ, mûsar, haśkîl, ‘ormâ, s.edeq, mišpāt.�, mêšarîm, ‘ēs.â, tah.�b-ulôt, māšal e h.�îdâ.

II) I Salmi: titolatura, autori, generi letterari, suddivisione del salterio e datazione. Ese-gesi dei Salmi 1 e 2: questioni di critica testuale e di analisi filologica; struttura, con-testo e commento; excursus sui Salmi regali.

III) Il libro di Giobbe: nome, datazione, genere letterario (aspetto formale e materiale;situazione vitale). Esegesi del capitolo 3: questioni testuali, analisi letteraria, strut-tura, contesto e commento.

IV) Il corpo profetico e l’ottica deuteronomistica: letteratura profetica e suo significatonel quadro canonico TaNaK; figure profetiche e racconti di vocazione di Isaia, Ge-remia e Ezechiele.

1) Isaia 40-55: testo, tematiche contenutistiche, quadro storico e rapporto con Isaia 1-39. Il libro di Isaia II e i carmi del servo: suddivisione, questione letteraria e studiodel termine «servo». Isaia 52,13-53,12 in relazione con Is 42,1-4; 49,1-6; 50,4-9.

2) Isaia 52,13-53,12: critica testuale, analisi filologica, questione letteraria e struttura;valutazione teologica. Indagine sul concetto di sostituzione nel retroterra culturalesemitico. Excursus sul servo e sulla giustizia alla luce dei testi del Medio OrienteAntico.

3) Michea: l’uomo, il profeta e la struttura del libro. Esegesi di Mi 5,1.[2].3.4a: questionetestuale; analisi filologica; critica letteraria e commento.

4) Osea: l’uomo, il profeta e la struttura del libro. Esegesi di Os 2,4-15: questione te-stuale; analisi filologica e comparativa; critica letteraria e commento.

V) Il libro della Sapienza: autore, datazione. Esegesi di Sap 6: analisi filologica e com-mento.

N.B.: sono inoltre tema di esame lo studio personale dei Salmi 19, 51, 110, dei Prov31,10-31 (La donna forte). Inoltre, è richiesta la conoscenza del libro di Ruth: narra-zione, levirato e relazione con l’oracolo di Michea 5,1-4a.

Bibliografia:Si richiede agli studenti di munirsi del testo ebraico, secondo l’edizione Biblia Hebraica Stutt-gartensia (o fotocopie dei brani che sono oggetto di indagine).La bibliografia specifica verrà segnalata durante le lezioni. È richiesto, comunque, l’uso costan-te di più Commentari per lo studio dei brani elencati.

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10121Esegesi A.T. – I

Innocenzo Cardellini | 2° semestre | 6 CFU (48 ore di lezione)

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Il corso verterà sui quattro Vangeli canonici. Dopo un breve cenno ai problemi introduttori propri di ciascuno (caratteristiche lette-rario-teologiche e struttura), si farà esegesi direttamente sul testo greco secondo unprocedimento soprattutto analitico e solo parzialmente cursivo, come segue:

1. Dai Vangeli sinottici: Mc: esegesi cursiva di Mc 1-3;

esegesi analitica di Mc 1,14-15 (compendio dell’annuncio di Gesù); Mc 4,1-20 (pa-rabola della semina e sua spiegazione).

Mt: esegesi cursiva di Mt 5,1-7,25 (il discorso del monte); esegesi analitica di Mt 5,1-12 (le beatitudini); Mt 6,9-13 (il Pater Noster).

Lc: esegesi cursiva di Lc 1-2 (vangelo dell’infanzia); esegesi analitica di Lc 4,16-30 (Gesù nella sinagoga di Nazaret); Lc 15,11-32 (pa-rabola del padre misericordioso); Lc 23,39-49 (il buon ladrone e la morte di Ge-sù).

2. Dal Quarto Vangelo: esegesi analitica di Gv 1,1-18 (il prologo); Gv 2,1-11 (nozze di Cana); Gv 13,1-20(la lavanda dei piedi);esegesi cursiva di Gv 21,1-25.

3. A scelta (obbligatoria) dello Studente: esegesi di un brano qualsiasi di almeno 10 versetti tratto da uno qualunque dei quat-tro Vangeli (eccettuati i brani elencati sopra); la preparazione si farà su una biblio-grafia (di almeno due commentari) concordata con il Professore.

Bibliografia:– Testo del corso: una edizione critica del NT (o una traduzione affidabile).– Testo sussidiario: R. Penna, Letture evangeliche. Saggi esegetici sui quattro Vangeli, Borla, Ro-ma 1989. – Altra bibliografia specifica (commenti e monografie) verrà indicata di volta in volta durantel’esame dei singoli Vangeli.

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10122Esegesi N.T. – I

Antonio Pitta | 1° semestre | 6 CFU (48 ore di lezione)

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Il corso comprende tre parti. 1) La prima di carattere metodologico indaga sull’auditus temporis. Ci si domanda qua-

le sia la sensibilità contemporanea riguardo all’irresistibile attrattiva di Gesù di Na-zaret. Dopo un’analisi del Gesù dei letterati, del Cristo dei filosofi, del Gesù consi-derato dalle grandi religioni istituzionali e dalle nuove forme di religiosità in gene-re, si offrono alcuni saggi sintetici che presentano Gesù nel dialogo tra ebraismo ecristianesimo, Gesù e l’Islam, Gesù e le religioni asiatiche, Gesù e la domanda disacro, e tutto questo nella ricerca dell’autentico volto di Gesù di Nazaret. Si passapoi a definire che cosa è la cristologia sistematica e il suo metodo. Qui viene mes-so in luce come la fede pasquale della Chiesa rappresenti il punto di partenza del-la cristologia. Ciò è reso possibile dall’equilibrata impostazione del rapporto Storiae Fede, come questione che ha dominato il dibattito intorno alla cristologia tra XIXe XX secolo. Da qui discendono altri aspetti della problematica come: cristologia erivelazione escatologica del nuovo volto di Dio-Trinità; cristologia in prospettivauniversale: tra protologia, pneumatologia ed escatologia; cristologia e antropologia,fino al tema più recente dell’unica mediazione cosmica e universale di Gesù Cristoe l’odierno dibattito intorno al pluralismo religioso.

2) Nella seconda parte del corso si intende ricostruire, nella prospettiva del rapportostoria-fede, il volto del Gesù della storia inscindibile dagli inizi della confessione difede cristologica. Vengono così presentati in successione: l’anamnesi ecclesiale del-la storia di Gesù di Nazaret, le attese messianiche di Israele, Gesù compimento del-la speranza di Israele, la cui ‘Causa’ è il Regno di Dio. Gesù è ‘oratore popolare’, lasua prassi parabolica e il suo stile mostrano una straordinaria autorevolezza. Gesùsi auto-designa ‘Figlio dell’uomo’ e vive un’esperienza religiosa in rapporto al Pa-dre, che costituisce il polo centrale della sua esistenza. Si passa poi ad indagare sul-la crisi della Galilea e la ‘salita’ verso Gerusalemme, fino al suo destino di fronte al-la passione e morte e alla portata soteriologica ed escatologica dell’evento. La ri-surrezione infine rappresenta il compimento della storia di Gesù, che invia lo Spi-rito Santo che Egli aveva ricevuto in pienezza. Vengono poi analizzati i linguaggiattraverso i quali la fede della Chiesa ha annunziato il Crocifisso-Risorto come ‘Si-gnore e Cristo’: nella prospettiva escatologica, in quella di ‘Persona divina preesi-stente’ e di ‘Persona divina incarnata’.

3) La terza ed ultima parte del corso intende approfondire gli sviluppi della cristolo-gia tra epoca patristica, medievale e moderno-contemporanea. Partendo dagli inizidella cristologia nella Chiesa antica, si passa ad illustrare la dottrina dei primi con-cili ecumenici fino alle prospettive soteriologiche e trinitarie della cristologia me-dievale. Quindi si studia il dibattito cristologico di fronte: alla svolta antropologicamoderno-contemporanea, all’ingresso della categoria ‘storia’, alle istanze del futu-ro, all’emergere del nichilismo, del pensiero debole e del ‘nuovo sacro’. Infine laproposta sistematica intende portare la riflessione teologica sulla Croce del Risortocome rivelazione dell’amore trinitario di Dio. La Risurrezione del Crocifisso vienevista come liberazione e riconciliazione dell’uomo (cristologia e soteriologia) e an-nuncio della parusia. Divengono a questo punto centrali la riflessione sul signifi-cato personale, la rilevanza storica e antropologica del mistero della preesistenzadi Cristo, nonché sull’incarnazione del Figlio di Dio e le conseguenti riflessioni si-stematiche sul mistero della persona e della coscienza di Cristo. Fondamentale inquesta impostazione è il ‘principio di incarnazione’ nel processo di ‘personalizza-zione’ degli esseri umani e in ordine alla missione della Chiesa nel mondo.

Bibliografia:N. Ciola, Elementi di cristologia sistematica fondamentale. I, Roma 2009 [Pro manuscripto]. Id., Cristologia e Trinità, Borla, Roma 2002. M. Bordoni, Gesù di Nazaret. Presenza, memoria, attesa, Queriniana, Brescia 20004.

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10123Cristologia

Nicola Ciola | Annuale | 8 CFU (60 ore di lezione)

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Il corso completa lo studio della teologia morale fondamentale con l’approfondimen-to teologale, diretto a mettere in luce la novità cristiana della morale. Esso si articolain quattro momenti, ciascuno dei quali comprende due parti: la prima di carattere me-taetico-fondativo, la seconda di carattere etico-operativo.Lo studio prende avvio dalla vita cristiana come vita teologale: partecipazione dell’uo-mo alla vita divina. Di essa è delineato il profilo biblico e teologico nella prima partee il vissuto di fede, carità e speranza nella seconda. Della triade teologale sono consi-derate la indivisibilità e diversità, il fondamento biblico, la vicenda storica, il caratteredi virtù, la fonte sacramentale, l’incidenza su tutto il vissuto morale.Il secondo momento concerne la fede, di cui sono messi in evidenza i presupposti an-tropologici, secondo un duplice approccio: epistemologico il primo, inteso a legitti-mare il credere in un quadro della conoscenza; ed esistenziale il secondo, inteso a de-lineare la questione del senso come “luogo” della fede. É sviluppato, quindi, il dialo-go teologale della fede: l’atto, il contenuto e la verità. Nella parte etica sono messi inluce: la responsabilità e la fedeltà che la fede comporta; la comprensione della mora-le e dei suoi contenuti nell’orizzonte di senso della fede; il soggetto etico nell’econo-mia di grazia della fede; la plausibilità razionale del radicalismo etico della fede.Il terzo momento riguarda la carità, compresa a partire dalla sua fontalità divina (“Dioè carità”), nel modo in cui la dice a noi l’evento di Gesù Cristo, e dalla nostra parteci-pazione alla carità trinitaria: espressione della dimensione primariamente ontologicadella carità nel cristiano, la quale prende forma ecclesiale ed eucaristica. Amore “daDio” – amore-charis – la carità è principio del vissuto agapico del cristiano. Essa è at-tinta alla croce, da cui la impariamo; e al battesimo (ed ai sacramenti) da cui la rice-viamo. Scandita da donazione, accoglienza e comunione, la carità è una sola, nella in-divisibilità di amore di Dio e amore del prossimo. Amore che ha in Cristo il principioesemplare e motivante, la carità è messa in luce nella doppia valenza di eros e agape,nella scansione di universalità e prossimità, nella pluralità delle forme che la esprimo-no, nel rapporto di reciprocità con la giustizia. Da ultimo è messo in evidenza il pri-mato della carità nella vita morale ed il suo valore permanente.Il quarto momento è relativo alla speranza. La riflessione porta dalla speranza dell’uo-mo, provata come attesa e invocazione, al “Dio della speranza”, che in Cristo si fa “no-stra speranza”. Questa è attinta al Vangelo, a Gesù testimone e principio di speranza.Ne vengono messe in luce l’indole, il fondamento, la certezza, la valenza personale edinsieme sociale, cosmica e storica. Nella parte etica, a partire dalle critiche rivolte allasperanza cristiana, è messo in evidenza il ruolo eticamente fondante della speranzateologale, la carica propulsiva di cui è portatrice, le prospettive di senso e di motiva-zione che essa dischiude e che attivano e sostengono l’impegno, la fedeltà e la parre-sia. La conclusione è uno sguardo sintetico sulla vita teologale: vita di carità, per la fedenella speranza. L’accento è posto sull’essenzialità e unità della triade teologale nel vis-suto cristiano. Ma “la più grande è la carità” (1Cor 13,13), nella quale la fede e la spe-ranza sono assorbite, quando dalla forma itinerante del mondo e della storia la parte-cipazione alla vita divina prende la forma della pienezza escatologica.

Bibliografia:M. Cozzoli, Etica teologale. Fede Carità Speranza, San Paolo, Cinisello Balsamo 20033.Id., “Forti di tale speranza, ci comportiamo con molta «parresia»”: la speranza, principio e fon-te di fedeltà morale in A. Altobelli - S. Privitera (ed.), Speranza umana e speranza escatologi-ca, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004, 207-232.

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10124Teologia morale – II

Mauro Cozzoli | 1° semestre | 5 CFU (36 ore di lezione)

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Fa da apertura un’introduzione, di carattere metodologico, allo studio della Storia del-la Chiesa fra antichità e medioevo.

1. Le persecuzioni e la svolta costantiniana. 2. Il monachesimo. Le eresie trinitarie e cristologiche e i primi quattro concili ecume-

nici. Lo scisma dei tre capitoli. Le controversie sulla grazia. 3. Penetrazione dei popoli germanici nell’Impero e formazione del Medioevo. Il pa-

pato medioevale: Gregorio Magno. Monaci e vescovi missionari. 4. Il Monotelismo. L’iconoclasmo. Da Nicea II al trionfo dell’ortodossia. 5. L’Islam. La svolta del secolo VIII: Chiesa romana e creazione dell’impero d’Occi-

dente. Riforme carolingie delle istituzioni ecclesiastiche. Il declino della Casa Caro-lingia.

6. La Chiesa bizantina e la sua missione evangelizzatrice. La cristianizzazione degli sla-vi: Cirillo e Metodio. Il patriarca Fozio e la crisi con Roma. Lo “scisma” d’Oriente(1054).

7. Feudalesimo e particolarismo ecclesiastico del sec. X: la decadenza del papato e la“Renovatio imperii” degli Ottoni. Il rinnovamento monastico: Cluny; centri mona-stici italiani.

8. La riforma della Chiesa nel secolo XI. Il papato riformatore e la nuova ecclesiolo-gia.

9. Il pontificato di Gregorio VII e la lotta per la “libertas Ecclesiae”. Gli sviluppi dellaquestione delle investiture: Pasquale II. Il Concordato di Worms.

10.Urbano II e la crociata. Gli ordini cavallereschi e la vita spirituale dei laici. 11.Nuove strutture della Chiesa in Occidente. Il risveglio evangelico del sec. XII: ere-

mitismo, vita comune del clero, i nuovi ordini. 12. Il papato e la Chiesa dal I al III concilio lateranense. Lo scisma del 1130. S. Ber-

nardo e la Chiesa del suo tempo. Papato e impero nel sec. XII: “schisma inter sa-cerdotium et regnum”.

13. L’eresia medievale. Le origini. Catari e Valdesi. La repressione dell’eresia: crociatacontro gli Albigesi, l’inquisizione.

14. Il pontificato di Innocenzo III: la riforma della Chiesa e il IV concilio lateranense.Gli ordini mendicanti.

15.Ultime contese del papato con l’impero degli Staufen. Il I e il II concilio di Lione.Celestino V, Bonifacio VIII e la crisi della Cristianità medioevale.

Bibliografia:M. Sensi, La storia della Chiesa, in Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricercapluridisciplinari, ed. G. Lorizio - N. Galantino, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004, 329-375.J. Lortz, Storia della Chiesa considerata in prospettiva di storia delle idee, I, San Paolo, Cinisel-lo Balsamo 2004.K. Bihlmeyer - H. Tuechle, Storia della Chiesa, I-II, Morcelliana, Brescia 1983.

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10125Storia della Chiesa – I

Luigi Michele de Palma | Annuale | 10 CFU (72 ore di lezione)

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Il corso ha per oggetto lo studio degli elementi fondamentali della liturgia della Chie-sa e delle questioni che riguardano la sacramentaria generale: la nozione di myste-rion/sacramentum, l’istituzione da parte di Cristo, il settenario sacramentale, l’efficaciae gli effetti dei sacramenti, la celebrazione e la ministerialità, il rapporto fede-sacra-menti. Dopo un’introduzione, dedicata allo status quaestionis del rapporto tra teologia dei sa-cramenti e liturgia, una prima parte approfondirà tematiche di carattere generale: na-tura della liturgia cristiana, teologia del culto, linguaggio simbolico-rituale. L’attenzio-ne alla storia, accostata in prospettiva ermeneutica, aiuterà a cogliere l’evoluzione del-la riflessione sulla celebrazione della Chiesa attraverso i più significativi modelli inter-pretativi: mistagogia, allegorismo, devozionalismo, fino alla separazione tra teologiadei sacramenti e liturgia. L’attenzione alla vicenda del Movimento Liturgico e al magi-stero di Pio XII (enciclica Mediator Dei) condurrà ad un approfondito esame della teo-logia liturgico-sacramentaria, promossa dalla Costituzione conciliare SacrosanctumConcilium, con le conseguenti ricadute sulla riflessione teologica contemporanea.La seconda parte del corso affronterà alcuni temi di liturgia speciale: la celebrazionedell’Eucaristia secondo l’Ordinamento Generale del Messale Romano (III edizione), lacelebrazione del mistero di Cristo nel tempo (Anno liturgico e Liturgia delle Ore), i sa-cramentali, la spiritualità liturgica, alcuni aspetti di diritto liturgico.

Bibliografia:- Per la prima parte:S. Rosso, Un popolo di sacerdoti. Introduzione alla liturgia, Elle Di Ci, Leumann (TO) 2007. J. Ratzinger, Introduzione allo spirito della liturgia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001.Aa. Vv., Scientia liturgica. Manuale di liturgia. I. Introduzione alla liturgia, Piemme, CasaleMonferrato 1998.N. Conte, Benedetto Dio che ci ha benedetti in Cristo. Liturgia generale e fondamentale, Elle DiCi, Leumann (TO) 1999. A. Gerhards - B. Kranemann, Einführung in die Liturgiewissenschaft, Wissenschaftliche Buch-gesellschatf, Darmstadt 2006.C. Rocchetta, Sacramentaria fondamentale. Dal «mysterion» al «sacramentum», EDB, Bologna1989 (Corso di teologia sistematica, 8). G. Colombo, Teologia sacramentaria, Glossa, Milano 1997 («Quaestio», 6).- Per la seconda parte:R. Falsini - A. Lameri (ed.), Ordinamento Generale del Messale Romano. Commento e testo,EMP, Padova 2006 (Formazione, 7). A. Lameri, L’anno liturgico come itinerario biblico, Queriniana, Brescia 1998 (Interpretare laBibbia oggi, 4.5).Id. (ed.), La Liturgia delle Ore, EMP, Padova 2009 (Documenti, 6).

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10126Liturgia e sacramentaria generale

Angelo Lameri | Annuale | 10 CFU (72 ore di lezione)

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Il corso ha per oggetto alcune tematiche della Morale speciale, che possono essere sin-tetizzate nel comandamento «Ama il prossimo tuo come te stesso». Esse riguardano le responsabilità personali e comunitarie nei confronti dell’ambiente,della vita e della salute dell’uomo, della verità e dell’onore, della vita socio-politica edella pace, della vita socio-economica e del lavoro, della cultura.

1. AMO E RISPETTO LA CREAZIONE

Amo e rispetto il cosmo creato da Dio - Amo e rispetto la vita.

2. MI PRENDO CURA DELLA PERSONA

A servizio della vita e della salute - Ricerca e sperimentazioni per il bene dell’uo-mo - Il rispetto della vita iniziale - Il rispetto della vita in situazioni diverse - Il ri-spetto della vita nel suo compimento.

3. PER UNA VITA BUONA IN UN MONDO PIÙ BELLO

Rispetto il prossimo e i suoi beni - Amo il lavoro - Amo la cultura e l’arte - Per unavita buona nella casa degli uomini - Amo gli altri popoli come il mio - Amo e co-struisco la pace.

Bibliografia:R. Gerardi, La gioia dell’amore. Riflessioni sull’ordo amoris per una teologia della vita cristia-na, LUP, Città del Vaticano 2009.

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10127Teologia morale – III

Renzo Gerardi | 2° semestre | 5 CFU (36 ore di lezione)

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Il corso ha come oggetto la presentazione delle linee fondamentali del rapporto spiri-tuale fra l’uomo e Dio nel cammino verso la santità. Si articola in tre parti.

La prima parte comprende le premesse: dal punto di vista storico-metodologico le que-stioni introduttive in cui si studiano alcune linee di storia della spiritualità; lo statutoepistemologico della teologia spirituale, la sua definizione, fonti e metodo; gli orien-tamenti della spiritualità contemporanea, sottolineando la natura specifica dell’espe-rienza spirituale cristiana e l’importanza di una spiritualità di comunione. Dal punto divista ontologico: il tema della Santità divina, sorgente e traguardo della vita spiritua-le, in cui si prende in esame la vita trinitaria, fonte e modello di vita spirituale, la me-diazione di Cristo e della Chiesa; il tema della vocazione alla santità.

La seconda parte studia, in base all’esperienza spirituale occidentale ed orientale, lacollaborazione dell’uomo all’azione di Dio: l’esigenza della conoscenza e del dominiodi sé nella prospettiva di una spiritualità dei valori; la singolare fisionomia psico-etico-spirituale nella complessità delle sue componenti per poter giungere alla purificazio-ne del cuore. Si prendono in esame il peccato, le tentazioni e le prove nella vita spiri-tuale, la necessità del discernimento, la conversione, il combattimento spirituale, la pra-tica delle virtù, in particolare de l’umiltà come disposizione alla contemplazione e al-l’azione di Dio.

La terza parte riguarda l’azione di Dio nell’uomo alla luce del percorso di san Giovannidella Croce e di santa Teresa di Lisieux. Comprende quattro temi: la portata de l’inse-gnamento sangiovanneo e della sua mistica notturna; la notte mistica: la notte attiva epassiva dei sensi e dello spirito, che operano il passaggio dall’operare umano a quel-lo divino e lo sviluppo pieno della vita teologale; la trasformazione in amore tramitel’azione dello Spirito Santo: il fidanzamento e il matrimonio spirituale, che guida il cri-stiano verso la gloria della risurrezione. Per ultimo, in base ad alcuni testi teresiani, ilrapporto fra contemplazione e azione e l’unità trascendente dell’amore in cui la vitadel cristiano diventa totale servizio alla Chiesa.

Bibliografia:E. C. Rava, La grazia di Dio che è con me, PUL, Roma 2010.Id., Il Cantico dei Cantici alla luce di Teresa d’Avila e Teresa di Lisieux, in Lateranum 73 (2007),437-484.O. Clément, Alle fonti con i Padri. I mistici cristiani delle origini. Testo e commento, Città Nuo-va, Roma 2004.T. Spidlík, La preghiera secondo la tradizione dell’Oriente cristiano, Lipa, Roma 2002.

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10128Teologia spirituale

Eva Carlota Rava | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Nel corso si mettono a fuoco le idee maestre del grande progetto teologico dell’operasacerdotale, esposto nel primo racconto della creazione e nella complessa pericope si-naitica (Es 19-Nm 10,10). Allo studente viene presentata la ricchezza religiosa di que-sti racconti e l’uso del metodo di ricerca comparativa e di analisi filologica di brani cul-tuali, legislativi e narrativi all’interno del loro ambito storico attraverso applicazioni pra-tiche di esegesi dei testi.

I) La Pericope del Sinai:1) Il Pentateuco, il Corpus profetico e gli altri Scritti nel TaNaK e loro significato

teologico.2) La pericope del Sinai, un grande progetto compositivo: conclusione dell’allean-

za Es 19,1 - 24,11; costruzione del Santuario Es 24,12 - 40,38; formazione e cri-tica letteraria di Es 19-24.

3) Suddivisione e contenuto della pericope sinaitica (Es 19-Nm 10,10): sistema sa-crificale (Lv 1-7); cenni di metrologia; Leggi di santità (Lv 17-26). Temi e inte-ressi: Lv 21-22 (santità dei sacerdoti e consumazione dei cibi sacri); Lv 23 (le fe-ste in Israele e la questione del calendario); Lv 24 (lampada perenne, 12 pani elegge del taglione); Lv 25: problematica storica e legislativa dell’anno sabbaticoe dell’anno giubilare.

4) Esegesi dei seguenti testi: a) Lv 14 (rituale di purificazione del lebbroso e della muf-fa dei muri delle case; terminologia, evoluzione del rito, struttura del testo e signi-ficato delle azioni rituali; significato del sacrificio specifico ’āšām); b) Excursus: i ri-tuali Nam-búr-bi a Babilonia e confronti culturali con i rituali biblici; c) Nm 5,11-31(sospetto di adulterio della sposa; ordalìa: tra diritto consuetudinario-penale e giu-dizio di Dio; struttura casistica delle singole azioni e descrizione del rituale; signifi-cato delle espressioni: minh.�at qenā’ōt - mê hammārîm ham’ārerîm); d) Es 29 e Lv 8,rituale di investitura sacerdotale: struttura del testo: composizione prescrittiva (Es19) e descrittiva (Lv 8); analisi terminologica, significato delle azioni rituali e del sa-crificio specifico: millu’îm; e) hāddebārîm e Decalogo (esegesi di Es 20 e di Dt 5;confronto con i Targum; recita del Decalogo nelle filatterie precristiane trovate aQumran e in quelle postcristiane trovate a Murabba‘at); f) mišpā.tîm e Codice del-l’Alleanza: esegesi di Es 21,1-6: caso dell’asservito per debiti; confronto letterario egiuridico con Dt 15,12-18; studio di Es 21, 28-32 ed evoluzione storica della normache regola i danni causati da animali domestici.

II) Storia delle Origini:1) Questione letteraria e teologica; necessità di una visione d’insieme di Gen 1-11.2) Creazione e creazioni: confronti culturali con la letteratura e con il pensiero me-

sopotamico.3) Gen 1,1-2,3: analisi filologica, esegesi, struttura letteraria del brano e valutazio-

ne teologica.4) Problematica letteraria dei versi 4a e 4b di Gen 2.

Bibliografia:I. Cardellini, I Sacrifici dell’antica alleanza. Tipologie, Rituali, Celebrazioni, San Paolo, Cini-sello Balsamo 2001.K. Elliger - W. Rudolph (ed.), Biblia Hebraica Stuttgartensia, Stuttgart 1967-1977. Reallexikon der Assyriologie, Berlin 1932ss.E. Jenni - C. Westermann (ed.), Theologisches Handwörterbuch zum Alten Testament, Mün-chen-Zürich 1971. 1976 [trad. ital. editrice Marietti].Theologisches Wörterbuch zum Alten Testament, Bd. I-VIII, Stuttgart-Berlin-Köln-Mainz, 1970-1995.

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10131Esagesi A.T. – II

Innocenzo Cardellini | 1° semestre | 6 CFU (48 ore di lezione)

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Il corso verte su tutti gli scritti del N.T., ad eccezione dei Vangeli. Una scelta perciò èobbligata e sarà fatta nel modo seguente, partendo da alcuni problemi introduttori pro-pri di ciascuno scritto:

1. Atti degli Apostoli: esegesi analitica di At 1,6-11 (‘ascensione’ di Gesù); At 2,1-13 (la Pentecoste).

2. Prima lettera ai Corinzi: lectio cursiva di tutto il testo epistolare; esegesi analitica di 1Cor 1,18-25 (la croce di Cristo, scandalo e follia); 1Cor 13 (en-comio dell’agàpe).

3. Seconda lettera ai Corinzi:lectio cursiva di tutto il testo epistolare;esegesi analitica di 2Cor 1,4-11 e confronto con Ef 1,3-14 (euloghia iniziale).

4. Lettera ai Galati:lectio cursiva di tutto il testo epistolare; esegesi analitica di Gal 4,1-7 (la figliolanza divina).

5. Lettera ai Romani: lectio cursiva di tutto il testo epistolare; esegesi analitica di Rm 1,16-17 (propositio della Ia Parte); Rm 7,7-25 (Legge e pec-cato); Rm 12,1-2 (propositio della IIa Parte).

6. Apocalisse di Giovanni: esegesi analitica di Ap 2,1-3,22 (le lettere alle sette chiese).

7. A scelta (obbligatoria) dello studente: studio personale di un intero scritto neotesta-mentario (al di fuori di quelli elencati sopra), di cui è richiesta la struttura e l’ese-gesi di almeno 10 versetti. La bibliografia su cui prepararsi (almeno due commentari) sarà concordata con ilProfessore.

Bibliografia:– Testo del corso: una edizione critica del NT (o una traduzione affidabile). – Testo sussidiario: A. Pitta, Sinossi paolina, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994. – Altri testi sussidiari (commenti e monografie) saranno suggeriti durante la trattazione di ognisingolo scritto.

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10132Esagesi N.T. – II

Antonio Pitta | 2° semestre | 6 CFU (48 ore di lezione)

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Il corso ha per oggetto principale lo studio della Chiesa, vista nella prospettiva del Con-cilio Vaticano II, collocato nell’insieme nella tradizione ecclesiale.Dopo un’introduzione generale di carattere metodologico, che ha lo scopo di offriregli strumenti necessari per il lavoro e dare una visione sintetica di come oggi è impo-stato il trattato, si entra nella parte storica, delineando l’autocomprensione della Chie-sa nella scrittura, nei padri, nella liturgia, nel magistero e nella riflessione dei teologi. L’approccio sistematico si propone di offrire una visione globale della Chiesa, dalla ri-scoperta del fondamento trinitario per procedere in modo descrittivo con l’analisi del-le grandi categorie: Chiesa mistero (sacramento) e istituzione, popolo di Dio e corpodi Cristo, tempio dello Spirito e comunione. Ci si concentra, quindi, sulle quattro pro-prietà ecclesiali, dalle quali far scaturire alcune questioni specifiche: il rapporto tra Chie-sa locale e Chiesa universale; la santità della e nella Chiesa; la missione salvifica e ilrapporto con il mondo; la teologia dell’apostolicità, il ministero, il rapporto tra prima-to ed episcopato. Si conclude con l’approfondimento della dimensione escatologica.Due capitoli a parte saranno dedicati all’ecumenismo e al tema della Beata Vergine Ma-ria. Il primo intende sviluppare la conoscenza delle chiese e delle comunità ecclesiali se-parate, al fine di promuovere l’unità dei cristiani. Vi rientra la storia del movimentoecumenico e l’esame dell’Unitatis redintegratio. Lo studio della mariologia intende giustificare l’inserimento di questo capitolo nell’ec-clesiologia: Maria in quanto modello e tipo della Chiesa, di ciò che questa è ed è chia-mata a diventare. Chiave di lettura è il capitolo VIII della Lumen gentium, estendendolo studio alla considerazione del dogma e del culto mariano.

Bibliografia:Y. Congar, Proprietà essenziali della Chiesa, in Mysterium Salutis, 7, Queriniana, Brescia 1972,439-605.J. Ratzinger, Il nuovo popolo di Dio. Questioni ecclesiologiche, Queriniana, Brescia 1992.B. Forte, La Chiesa della Trinità, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995.S. Wiedenhofer, La Chiesa. Lineamenti fondamentali di ecclesiologia, San Paolo, Cinisello Bal-samo 1994.M. Semeraro, Mistero, comunione e missione, EDB, Bologna 1997.G. Tangorra, Dall’assemblea liturgica alla Chiesa, EDB, Bologna 1999.Id., La Chiesa secondo il Concilio, EDB, Bologna 2007.G. Bruni, Grammatica dell’ecumenismo, Cittadella, Assisi 2005.S. De Fiores - S. Meo (ed.), Nuovo dizionario di mariologia, Paoline, Cinisello Balsamo 1985.

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10133Ecclesiologia e Mariologia

Giovanni Tangorra | Annuale | 10 CFU (72 ore di lezione)

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Il corso ha per oggetto la teologia dei sacramenti dell’iniziazione cristiana (Battesimo,Confermazione ed Eucaristia) e dell’Ordine sacro. La prospettiva metodologica in cui è colto l’intellectus fidei di ciascun sacramento si po-ne in un duplice e sincronico orizzonte. Il primo è caratterizzato sia dall’auditus tem-poris et culturae, in cui si evidenzia lo sfondo contestuale dove situare la riflessioneteologica, sia dall’auditus fidei in historia, che costituisce il momento fondativo dellaSacramentaria. Il secondo orizzonte metodologico è determinato dalla circolarità tra lexcredendi, lex orandi e lex vivendi con cui viene declinato l’in historia dell’auditus fi-dei. I sacramenti, quindi, sono colti quali culmen et fons della historia salutis. Dopo alcune lezioni preliminari in cui focalizzare il contesto antropologico nell’oriz-zonte dell’esperienza ecclesiale attuale e nella prospettiva culturale, interculturale e in-terreligiosa contemporanea, nonché alcuni rilievi di sacramentaria fondamentale, il cor-so affronta i sacramenti dell’iniziazione cristiana attraverso una modalità unitaria, evi-denziandone lo sviluppo storico e le problematiche teologiche che si sono succedutesino ai nostri giorni. Quindi, di ogni sacramento sono presi in esame:1. La fondazione biblica sia nella testimonianza cristica come in quella ecclesiale (Chiesa

apostolica) del Nuovo Testamento, sia nella prospettiva veterotestamentaria (Israele). 2. La fondazione patristica negli scritti, nell’esperienza liturgica e nella vita dei Padri

della Chiesa.3. Il percorso diacronico dello sviluppo e del rapporto tra lex credendi, lex orandi e

lex vivendi nella storia della teologia dal medioevo alla postmodernità, in uno sguar-do ecumenico, con particolare sottolineatura all’apporto dei Concili, nonché dei do-cumenti del magistero e delle scuole teologiche e dei teologi più significativi.

4. La prospettiva sistematica e interdisciplinare, nella quale sono evidenziate le varieproblematiche sacramentali, non solo all’interno della riflessione teologica (lex cre-dendi), ma anche sul piano liturgico (lex orandi) e in quello morale, spirituale, giu-ridico e pastorale (lex vivendi).

5. La prospettiva sintetica in cui sono focalizzate alcune questioni rilevanti per im-portanza e attualità.

Bibliografia:- Manuali:M. Augè, L’iniziazione cristiana, LAS, Roma 2004. F. Courth, I sacramenti. Un trattato per lo studio e la prassi, Queriniana, Brescia 1999. 20053,106-303, 361-428 [or. ted. Freiburg i. B. 1995]. M. Florio - C. Rocchetta, Sacramentaria speciale I, EDB, Bologna 2004. M. Florio - R. Nkindji - G. Cavalli - R. Gerardi, Sacramentaria speciale II, EDB, Bologna 2003,203-258. A. Grillo - M. Perroni - P. R. Tragan (ed.), Corso di teologia sacramentaria, II, Queriniana, Bre-scia 2000, 33-225, 379-446.G. Mazzanti, I sacramenti: simbolo e teologia, II, EDB, Bologna 1998.Th. Schneider (ed.), Nuovo corso di dogmatica, II, Queriniana, Brescia 1995, 265-361, 411-432[or. ted. Düsseldorf 1992]. C. Rocchetta, I sacramenti della fede, II, EDB, Bologna 1982, 20018, 7-149, 227-281.B. Testa, I sacramenti della Chiesa, Jaca Book, Milano 20012, 115-237, 285-313.- Testi di approfondimento: E. Castellucci, Il ministero ordinato, Queriniana, Brescia 2002. R. Nardin - G. Tangorra (ed.), Sacramentum caritatis. Studi e commenti sull’Esortazione Apo-stolica postsinodale di Benedetto XVI, LUP, Città del Vaticano 2008.Iniziazione cristiana degli adulti, CLV-Edizioni liturgiche, Roma 1998.

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10134Teologia sacramentaria

Roberto Nardin | Annuale | 10 CFU (72 ore di lezione)

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Il corso ha per oggetto: la morale religiosa e sacramentale; la morale personale ses-suale; il sacramento del matrimonio; il sacramento della penitenza; il sacramento del-l’unzione degli infermi (i tre sacramenti vengono trattati sotto i vari aspetti: biblico, sto-rico, liturgico, dogmatico, morale, pastorale, giuridico).

I. Morale religiosa e sacramentale: «Adoreranno il Padre in spirito e verità…»1. Religione ed esperienza religiosa - 2. Vita sacramentale e vita morale cristiana –3. Chiesa, fede e sacramenti – 4. «Ama il Signore Dio tuo…» (i primi tre comanda-menti).

II. Morale personale sessuale: «Maschio e femmina li creò…»1. Antropologia sessuale - 2. Principi fondamentali dell’etica sessuale - 3. La virtùdella castità: significato e compiti - 4. La sessualità in situazioni particolari - 5. Lapreparazione al matrimonio.

III. Teologia ed etica del sacramento del matrimonio: «E i due saranno una carne sola…»1. Il matrimonio nell’antica alleanza - 2. Il matrimonio nella nuova alleanza - 3. Ilmatrimonio nella Chiesa antica - 4. Il matrimonio nella Chiesa del medioevo - 5. Ilmatrimonio nella Chiesa in età moderna - 6. Il matrimonio nella Chiesa contempo-ranea - 7. Essenza e proprietà del matrimonio - 8. La sessualità nella vita coniugale.

IV. Teologia ed etica del sacramento della penitenza: «Ha affidato a noi il ministerodella riconciliazione…»1. Alla ricerca della riconciliazione - 2. Il mistero dell’iniquità - 3. Il dono e la ri-sposta (la riconciliazione e la penitenza) - 4. Il vangelo del perdono e della ricon-ciliazione - 5. La disciplina penitenziale ecclesiale - 6. L’annuncio rinnovato dellariconciliazione penitenziale - 7. Essere penitente - 8. Il ministro della penitenza sa-cramentale - 9. Dalla liturgia della riconciliazione alla riconciliazione nella vita.

V. Teologia ed etica del sacramento dell’unzione degli infermi: «Qualcuno è malatofra di voi?…»1. Il mistero della malattia e della sofferenza nella «historia salutis» - 2. Il sacramentodell’unzione nella prassi e nella riflessione ecclesiale - 3. Orientamenti per la pa-storale - 4. Alcune questioni etiche relative ai malati gravi ed ai morenti.

Bibliografia:R. Gerardi, La gioia dell’amore. Riflessioni sull’ordo amoris per una teologia della vita cristia-na, LUP, Città del Vaticano 2009.Id., Il sacramento del matrimonio, in Sacramentaria Speciale II, EDB, Bologna 2003, 259-358.Id., Teologia ed etica della penitenza, EDB, Bologna 2001.

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10135Teologia morale – IV

Renzo Gerardi | Annuale | 10 CFU (72 ore di lezione)

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1. La Chiesa alla fine del Medioevo : Il papato avignonese. I movimenti religiosi delTrecento.

2. La Chiesa d’Occidente alla ricerca dell’unità: Il grande scisma. Il conciliarismo edi suoi fautori. Nuove eresie e movimenti religiosi nazionali. Le relazioni con l’Orien-te. La Chiesa e gli Ebrei nella prima metà del sec. XV.

3. La Chiesa alla svolta del sec. XV-XVI: I papi del Rinascimento. Il caso Savonarola.La riforma del clero. Umanesimo e cristianesimo.

4. La Riforma protestante: La riforma luterana. Zwingli, Bucero, Calvino. La riformaanglicana. Gli Stati cattolici fra tolleranza e Inquisizione.

5. Il concilio di Trento e la riforma cattolica: Le origini. L’opera. L’applicazione.6. La Chiesa missionaria (sec. XV- XVIII): Missione e colonizzazione. La Santa Sede e

la direzione delle missioni. La questione dei riti cinesi e malabarici.7. Il papato e la politica europea nei sec. XVII-XVIII: Dalla cristianità all’Europa. Il de-

clino della Santa Sede in Europa. Chiesa e Stato nell’età illuministica.8. Il giansenismo: Origini e figure. La «querelle» dell’Unigenitus. Giansenismo e illu-

minismo.9. La Chiesa alle soglie dell’età contemporanea: la Chiesa e la Rivoluzione in Francia.

La Restaurazione. Le rivoluzioni liberali e nazionali del 1830.10.La Chiesa e la Contro-Rivoluzione: Pio IX e la Questione romana. La centralizza-

zione. Il concilio Vaticano I. Il Kulturkampf.11.L’età leonina: La diplomazia di Leone XIII. La questione sociale. L’impulso missio-

nario. I rapporti con l’Oriente cristiano.12.Da un modernismo all’altro: La crisi modernista. La Grande Guerra. La condanna

dei nazionalismi.13.La Chiesa nell’età dei totalitarismi: La sfida totalitaria negli anni trenta. Pio XII e la

seconda guerra mondiale. La guerra fredda e la decolonizzazione. 14.Il concilio Vaticano II: l’annuncio, la preparazione, lo svolgimento, gli insegnamenti.15.La Chiesa postconciliare: le riforme, la crisi, il rinnovamento. Il pontificato di Gio-

vanni Paolo II.

Bibliografia: G. Bedouelle, Storia della Chiesa, 14, Jaca Book, Milano 1993. K. Bihlmeyer - H. Tuechle, Storia della Chiesa, 3 (1294-1648), 4 (1648-ai nostri giorni), Mor-celliana, Brescia 1958-1996. G. Martina, La Chiesa nell’età dell’assolutismo, del liberalismo, del totalitarismo, 4 vol., Morcel-liana, Brescia 1970-1979.

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10136Storia della Chiesa – II

Philippe Chenaux | Annuale | 10 CFU (72 ore di lezione)

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Il corso ha per scopo lo studio del diritto matrimoniale canonico.Lo studio della normativa è preceduto da una riflessione sui concetti di matrimonio efamiglia, la loro evoluzione e la messa in questione da parte della cultura contempo-ranea. Il confronto è con l’insegnamento del concilio Vaticano II, in particolare dellacostituzione Gaudium et spes, nn. 48-52. Precisate le categorie di approccio al matrimonio - beni del matrimonio, essenza, pro-prietà, fini e patto - sono studiate l’evoluzione della dottrina e della disciplina canoni-ca del matrimonio, le basi bibliche e sacramentali, l’indissolubilità.

Si passa quindi allo studio sistematico del Codice di diritto canonico, cann. 1055-1165.Approfonditi i canoni preliminari, si studiano i seguenti argomenti: la cura pastorale egli atti da premettere alla celebrazione del matrimonio, gli impedimenti matrimoniali,il consenso matrimoniale, la forma della celebrazione del matrimonio, gli effetti delmatrimonio, la separazione dei coniugi e la convalidazione del matrimonio, la causadi nullità matrimoniale. Particolare attenzione è riservata al capitolo riguardante i ma-trimoni misti e la disciplina canonica particolare circa il matrimonio tra cattolici e isla-mici. Il confronto con il matrimonio nel Codice dei canoni delle Chiese cattoliche orientaliconclude lo studio.

Nota. L’esame può essere sostenuto soltanto dagli studenti che hanno superato l’esa-me fondamentale di diritto canonico.

Bibliografia:Codex Iuris Canonici (1983). Codex canonum Ecclesiarum Orientalium (1990). Versioni nellelingue correnti.A. Montan, Il matrimonio nel diritto canonico, Roma 2008.

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10137Diritto matrimoniale

Agostino Montan | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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L’agire ecclesiale esige vaglio e progettualità teologica. Il corso introduce rapidamen-te alla problematica teoretica e fornisce i riferimenti essenziali per una corretta confi-gurazione dell’azione pastorale.La teologia pastorale: finalità, oggetto, metodo.La “qualità” dell’azione ecclesiale.I soggetti e gli ambiti.Fare pastorale oggi: evangelizzazione, conversione pastorale, comunità cristiane.

Bibliografia:S. Lanza, La parrocchia in un mondo che cambia - Situazioni e prospettive, OCD, Roma 2003.Id., Convertire Giona - Pastorale come progetto, OCD, Roma 2005.Dispense del Professore.

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10138Teologia Pastorale

Sergio Lanza | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Dall’epistemologia teologica alla metodologia, da “che cos’è la teologia” a “come si fala teologia”; la dimensione sapienziale del sapere teologico; la dimensione scientificadel sapere teologico e le sue esigenze; le discipline teologiche e le loro rispettive me-todologie; teologia e interdisciplinarietà: teologia e scienze umane, teologia e scienzenaturali.

1. Le persone, i luoghi e le strutture: le istituzioni, il curriculum degli studi, l’unità delsapere teologico.

2. Lo studio e le sue modalità: le lezioni cattedratiche, i seminari.3. La ricerca e le sue fasi: la scelta del tema, raccolta e schedatura del materiale, let-

tura dei testi, status quaestionis, schema e prima stesura di un elaborato.4. Gli strumenti di lavoro: la biblioteca, i sussidi bibliografici, le riviste, le banche da-

ti.5. Indicazioni per la stesura degli elaborati: le sigle, metodologia delle citazioni, com-

pilazione della bibliografia.

Nel corso delle lezioni si cercherà di mettere lo studente a contatto diretto con le prin-cipali fonti ed i più importanti strumenti specifici relativi alle discipline teologiche (au-ditus fidei ed intellectus fidei). È prevista una visita guidata in biblioteca e la descrizione delle modalità del suo uti-lizzo. Al termine del corso ogni studente consegnerà delle schede (bibliografiche e di con-tenuto), su temi concordati con il docente.

Bibliografia:G. Lorizio - N. Galantino (ed.), Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca plu-ridisciplinari, San Paolo, Cinisello Balsamo 20033.J. M. Prellezo - J.M. García, Invito alla ricerca. Metodologia del lavoro scientifico, LAS, Roma20042.A. Fanton, Metodologia per lo studio della teologia, Messaggero - Fac. Teol. Triveneto, Padova2009.F. Metitieri - R. Ridi, Ricerche bibliografiche in Internet. Strumenti e strategie di ricerca, OPACe biblioteche virtuali, Apogeo, Milano 1998.

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10156Metodologia teologica

Antonio Sabetta | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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La figura del Re-Messia, studiata nel suo retroterra religioso del Vicino Oriente Antico:evoluzione storica, culturale e teologica.

1) Aspetti introduttivi: alleanze con Adamo, Noè, Abramo, Mosè e alleanza eterna; pre-messa sulla regalità: essa non è il risultato di eroismi dei singoli personaggi, ma èun dono divino, al quale i singoli re devono conformarsi.

2) La regalità nel Vicino Oriente Antico (la cosiddetta ideologia regale): mito e mito-logia, concetto di sostituzione, feste di intronizzazione e festa dell’Akitu, il re pa-ziente, il re immagine di dio; questione sulla deificazione dei sovrani.

3) Istituzione della regalità in Israele: Saul e David.4) Oracoli protomessianici: oracoli di Balaam (Nm 23,7-24,10); benedizioni di Giacob-

be (Gn 49,8-12); vaticinio di Michea 5,1-4.5) Il libro dell’Emmanuele (Is 6-12) e il servo sofferente (Is 52,13-53,12).6) Salmi messianici per la chiesa cristiana (Sal 2; 110; 16; 45; 89,20-38; 102,26-28; 118,22-

26).7) Messianismo dopo l’esilio: Malachia, Daniele, 2Mac 10,1-8, 1Mac 3,1-9.8) Epoca intertestamentaria: Qumran, Sadducei, Esseni e Farisei.9) Messianismo di Gesù: perdono dei peccati; autorità sul sabato; tasse pagate ai ro-

mani (Mc 12,13-17); Gesù il Messia.

Bibliografia:La bibliografia specifica verrà indicata dal professore durante il corso. È necessario, comunque, l’uso dei Commentari dei libri biblici per i brani studiati.

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10207Il “Re Messia”

Innocenzo Cardellini | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso intende far conoscere un interessante e, insieme, contraddittorio capitolo del-la cristologia e dell’ecclesiologia ortodossa dell’800 e del ‘900, scritto in particolare daiteologi e dai filosofi di lingua russa i quali, dialogando con l’idealismo tedesco e con-frontandosi, criticamente o meno, con la teologia protestante, hanno prodotto un’im-ponente e ampiamente articolata riflessione sul tema della kenosi di Cristo (e di Dio),collocandola al centro delle loro concezioni filosofiche e dogmatiche. Dopo una breve introduzione dedicata al tema della sofferenza di Cristo nella religio-sità e nella spiritualità russe, verranno presentate le due correnti più significative delkenotismo ortodosso russo: la scuola ‘moralista’ (M.M. Tareev, A.D. Beljaeev) e la scuo-la di tradizione ‘slavofila’ (S.N. Bulgakov, P.A. Florenskij, L.P. Karsavin). La prima corrente ha elaborato un’idea psicologico-etica della kenosi che, ponendo alcentro le tentazioni e le sofferenze interiori di Gesù, esalta l’interiorità umana (la co-scienza) quale luogo dell’autentica esperienza di fede, relativizzando l’importanza, perquest’ultima, della realtà storica e visibile della Chiesa. La seconda corrente ha messo la kenosi di Gesù Cristo in relazione con il mistero tri-nitario di Dio (kenosi intratrinitaria), interpretandola non solo come via della Rivela-zione, ma anche come forma tipica della fede cristiana, possibile grazie alla vita in mez-zo ai fratelli, nella Chiesa, icona della Santissima Trinità.

Bibliografia:P. A. Florenskij, La colonna e il fondamento della Verità, tr. it., Rusconi, Milano 19982.S. N. Bulgakov, L’Agnello di Dio, tr. it., Città Nuova, Roma 1990.Id., La sofiologia della morte, tr. it., in P. Coda, L’altro di Dio, Città Nuova, Roma 1998, 161-222.L. P. Karsavin, Il poema sulla morte, tr. it., in A. D. Siclari, L’estetico e il religioso in Karsavin,Franco Angeli, Milano 1998, 53-126.Id., Corona di sonetti, tr. it., in A. D. Siclari, I sonetti di L.P. Karsavin, Franco Angeli, Milano2004, 89-129. L. Žak, La kenosi di Cristo nell’«età d’argento» dell’Ortodossia russa: la prospettiva di L.P. Karsa-vin (1882-1952), in P. Coda - M. Crociata (ed.), Il Crocifisso e le religioni, Città Nuova, Roma2002, 209-229.Id., La teologia kenotica di M.M. Tareev. Un capitolo di storia della teologia ortodossa russa, inLa sapienza della croce, 18 (2003), n. 1, 9-29.Id., La croce, fonte della teologia in S.N. Bulgakov, in G. Cicchese - P. Coda - L. Žak (ed.), Dioe il suo avvento, Città Nuova, Roma 2003, 283-313.Id., Kenosi di Cristo e mistero della Chiesa nella sofiologia di S.N. Bulgakov, in La sapienza del-la croce, 20 (2005), n. 2, 117-136 (I); n. 3, 233-253 (II);Id., Kenosi di Dio e mistero della Chiesa nella teologia di Pavel A. Florenskij, in La sapienza del-la croce, 20 (2005), n. 4, 347-370 (I); 21 (2006), n. 1, 13-37 (II).

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10218Kenosi di Cristo e mistero della Chiesa

Lubomir Žak | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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1. Approccio metodologico: rifondazione dell’escatologia oltre il settoriale.– Il ripensamento dell’intera teologia sistematica in chiave escatologica.– Il futuro nell’orizzonte della rivelazione biblica.– Centralità di cristologia e pneumatologia in quanto norma e fondamento del-

l’escatologia cristiana.– Il dato antropologico, il problema linguistico e la questione ermeneutica riguar-

do al discorso escatologico.– L’“escatologico cristiano” e i compiti della pastorale e della catechesi contempo-

ranea.

2. Il dato biblico e la tradizione ecclesiale sull’escatologia– Prospettive della speranza escatologica nell’Antico e Nuovo Testamento.– L’orizzonte escatologico del pensiero patristico, medievale e moderno.– L’escatologia nel XX secolo: l’impulso della dottrina del Vaticano II e del recente

magistero. – Le diverse posizioni circa l’escatologia dal punto di vista ecumenico.

3. Proposta sistematicaA. L’esistenza cristiana presente nel segno dell’eschaton.

– Il rapporto tempo-eternità vissuto nella dimensione personale ed ecclesialein prospettiva cristologico-trinitaria.

B. L’“Hora mortis” alla luce del mistero pasquale-pentecostale di Cristo.– Il contesto culturale e pastorale odierno riguardo la ‘morte umana’.– L’evento della morte come situazione definitiva in ordine al destino eterno

dell’uomo. – Prospettive antropologiche ed ecclesiologiche della morte come momento

personale di incontro con l’offerta di grazia Gesù Cristo. – Giudizio, purificazione e beatitudine eterna come comunione con Dio-Tri-

nità.– Il dramma della “morte seconda”.

C. L’esistenza cristiana come evento parusiaco.– Il fondamento cristologico/pneumatologico della Parusia del Signore– Le dimensioni ecclesiologiche ed antropologiche dell’evento parusiaco.– Il significato cristologico-antropologico della risurrezione dei morti.– L’orizzonte trinitario dell’evento parusiaco nella sua valenza cosmico-uni-

versale.

Bibliografia:M. Bordoni - N. Ciola, Gesù nostra speranza. Saggio di escatologia in prospettiva trinitaria,EDB, Bologna 20002.ATI, L’escatologia contemporanea. Problemi e prospettive, ed. G. Canobbio - M. Fini, Ed. Mes-saggero, Padova 1995. N. Ciola (ed.), Spirito, eschaton e storia, Mursia-Pul, Roma 1998.

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10237L’orizzonte cristologico-trinitario dell’escatologia contemporanea

Nicola Ciola | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Coordinate geografiche, religiose, sociali e storiche dell’Arabia prima della venuta diMuhammad. Presenza di comunità pagane, ebraiche, cristiane o di altre appartenenzee ispirazioni religiose. La venuta di Muhammad: cenni sulla sua vita prima della rivelazione del Corano. Mu-hammad e la gente della Mecca. Muhammad a Medina.Elementi essenziali della professione di fede: unicità assoluta di All-ah, certezza dellamissione profetica di Muhammad, necessità della preghiera, del digiuno, del pellegri-naggio alla Mecca e dell’elemosina per una dignitosa edificazione della ummah o co-munità islamica. Specificità del culto islamico e sue dinamiche interiorizzanti. I primi califfi e l’opera da essi svolta per il consolidamento del credo islamico. Caratteristiche del Corano. Fasi della redazione finale del testo sacro. Le quattro scuole teologiche e giuridiche che determinano una serie di diversità tra iprincipali gruppi di fede musulmana. Sunniti e sciiti. Cenni sulla storia e sulle peculiarità della mistica islamica nelle sue diverse aggrega-zioni.

Bibliografia:A. T. Khoury, I fondamenti dell’Islam, Editrice Missionaria Italiana, Bologna 1999.Il Corano, ed. A. Bausani, BUR, Milano 2006.B. Pirone, Considerando l’Islam: linee di religiosità essenziale, in Lateranum 69 (2003), 7-59;301-341; 503-563. Z. Meriboude, Islamisme, Soufisme, Evangélisme, éd. Labor et Fides, Ginevra 2010.

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10250Introduzione all’Islam

Bartolomeo Pirone | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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1. Introduzione epistemologica. La critica della religione tra fede e ragione.2. Il concetto di religione: la fede, la religione e l’esperienza religiosa in teologia.3. La lunga storia dell’esodo di Dio dall’Europa: modernità, illuminismo, secolarizza-

zione.4. Le antropologie contemporanee e la fede cristiana.5. Le culture e cristianesimo in Europa. Significato e limiti dell’attuale cultura razio-

nalistica tecnico-scientifica.6. L’agnosticismo.7. La non credenza.8. L’indifferenza religiosa.9. Le nuove forme di religione.

10. La Chiesa a confronto con le sfide interne e con la laicità.11. Le vie della nuova evangelizzazione.

Bibliografia:Pontificio Consiglio della Cultura – Gruppo di Ricerca e informazione Socio-Religiosa,Fede cristiana, non credenza e indifferenza religiosa, in Religioni e Sette nel Mondo, 26, Anno7 2 (2003-2004).J. Ratzinger, La crisi delle culture, in Id., L’Europa di Benedetto nella crisi delle culture, Canta-galli, Firenze 2005, 27-79.A. Scola, Una nuova laicità. Temi per una società plurale, Marsilio, Padova 2007. P. Selvadagi, La teologia cristiana e il dibattito moderno e contemporaneo sulla religione, in Id.,Cristianesimo e religioni, Roma 1998, 85-113.Id., La domanda religiosa e i suoi interlocutori. Chiesa Vangelo e cultura, EDB, Bologna 2010.

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10302La critica della religione nel pensiero moderno e contemporaneo

Paolo Selvadagi | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso intende percorrere il cammino del Magistero e della teologia in ordine a duetematiche cruciali della teologia fondamentale, offrendo delle chiavi interpretative delpassato e tentando nuove vie per l’elaborazione di nuove categorie capaci di interpel-lare la cultura della postmodernità. La prospettiva di fondo sarà data dal modello fon-dativo-contestuale in prospettiva sacramentale, esposto nel corso istituzionale, i cuicontenuti si danno per acquisiti da parte degli studenti.

La scaletta dei contenuti verrà così strutturata:Verso la Riforma - Teologie della Riforma – Il Concilio di Trento e il decreto Sa-crosancta – Teologia cattolica postridentina - Apologetica in età illuministica - L’Ot-tocento cattolico: La scuola di Tubinga - Newman - Rosmini - Il Vaticano I e la DeiFilius - Correnti e autori del Novecento teologico - Il Vaticano II: Dei Verbum.

Bibliografia:I documenti del Magistero concernenti il tema: Decreto tridentino sui libri sacri, Dei Filius, DeiVerbum, Fides et ratio (in lingua latina).B. Sesboüé - Ch.Theobald, La parola della salvezza. XVI-XX secolo. Dottrina della Parola diDio, Rivelazione, Fede, Scrittura, Tradizione, Magistero, in Idd. (edd.), Storia dei dogmi, IV, Piem-me, Casale Monferrato 1998.P. Sguazzardo, Storia della teologia fondamentale, in G. Lorizio (ed.), Teologia fondamentale.I: Epistemologia, Città Nuova, Roma 2004, 302-338 ; IV: Testi antologici, Città Nuova, Roma 2004,60-123.G. Lorizio, Teologia fondamentale, in G. Canobbio – P. Coda (edd.), La teologia del XX seco-lo. Un Bilancio. I: Prospettive storiche, Città Nuova, Roma 2003, 391-499.A. Sabetta, Modelli di teologia fondamentale del XX secolo, in G. Lorizio (ed.), Teologia fonda-mentale. I: Epistemologia, Città Nuova, Roma 2004, 341-405; IV: Testi antologici, Città Nuova, Ro-ma 2004, 124-174.G. Lorizio, Teologia della Rivelazione ed elementi di cristologia fondamentale, in Id. (ed.), Teo-logia fondamentale. II: Fondamenti, Città Nuova, Roma 2005, 168-185.Id., Globalizzazione e tradizione, in Id. (ed.), Teologia fondamentale. III: Contesti, Città Nuo-va, Roma 2005, 237-283. La bibliografia sui singoli Autori e le diverse correnti di pensiero teologico verrà offerta duran-te il corso.

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10305Rivelazione e Tradizione dal Concilio di Trento alla Dei Verbum

Giuseppe Lorizio | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Nell’ultimo secolo l’interesse storico e le scoperte archeologiche di testi antichi hannocontribuito a collocare la religione dell’antico Israele all’interno di un più ampio con-testo culturale e religioso. La religione biblica viene pertanto sempre più vista “in dia-logo” con l’ambiente religioso a lei circonvicino.La comprensione delle religioni del mondo siro-palestinese in cui sorse e si sviluppòl’antica religione di Israele, assieme alla lettura dei testi religiosi di queste popolazio-ni, costituirà il centro delle lezioni.La struttura del corso si articolerà come segue:1. Metodo e fonti per lo studio della storia e della religione dell’Israele antico e le cul-

ture ad esso circonvicine;2. La religione di Ugarit (divinità, lettura dei testi religiosi; il culto);3. La religione delle città stato fenicie (divinità; i santuari; il culto; il culto dei morti);4. La religione dei popoli aramaici;5. La religione dell’area transgiordanica (Ammon, Edom, Moab) e filistea;

Bibliografia:P. Merlo, La religione dell’antico Israele, Carocci, Roma 2009.P. Xella, Religione e religioni in Siria Palestina, Carocci, Roma 2007.H. Niehr, Il contesto religioso dell’Israele antico, Paideia, Brescia 2002.J. M. Blásquez, Dioses, mitos y rituales de los semitas occidentales en la antigüedad, Ed. Cri-stianidad, Madrid 2001.Ulteriore bibliografia (anche per coloro che conoscono il francese o l’inglese) sarà presente nel-le dispense, che verranno distribuite.

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10319Le religioni del mondo biblico - I

Paolo Merlo | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso inizierà con alcune note metodologiche (1) sull’importanza del Gesù terrenoper la cristologia, con la differenza sia tra messianologia e cristologia, sia tra gesuolo-gia e cristologia, (2) sui possibili diversi approcci alla cristologia del Nuovo Testamento,e (3) sul criterio del duplice inizio della cristologia neotestamentaria.

Si prenderà poi in esame l’autocomprensione del Gesù terreno, in base a determinaticriteri di autenticità. Anzitutto, essa sarà studiata secondo le sue azioni: – l’inquadramento sociale, – il rapporto con i discepoli, – il compimento di miracoli, – il gesto compiuto nel Tempio, – l’atteggiamento verso la Legge e i suoi trasgressori.

In secondo luogo, si considererà l’autocomprensione del Gesù terreno in base alle sueparole: – le dichiarazioni sull’amore per i nemici,– la portata dei loghia e delle parabole, – l’annuncio del regno di Dio,– i tioli cristologici: Profeta, Messia/Cristo, Figlio dell’uomo, Figlio di Dio, – l’atteggiamento di fronte alla sua morte.

Bibliografia:R. Penna, I ritratti originali di Gesù il Cristo. Inizi e sviluppi della cristologia neotestamentaria,I, San Paolo, Cinisello Balsamo 2010. Altra bibliografia verrà suggerita di volta in volta a seconda dei vari momenti in cui si sviluppe-rà la trattazione della materia. Allo Studente è richiesta anche la lettura di una monografia o di due-tre articoli attinenti al-l’argomento trattato, da concordare con il Professore.

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10326Gli inizi della cristologia neotestamentaria – I

Romano Penna | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso si strutturerà in base a una ripartizione, insieme metodologica e storica, chedistingue tra l’esperienza pasquale dei discepoli (= secondo inizio della cristologia) ele cristologie sviluppatesi su di essa.

Si comincerà con lo studio sia della questione posta dalla risurrezione di Gesù, sia del-le sue prime confessioni: – la risurrezione nella coscienza di Gesù, – la risurrezione di Gesù come evento inatteso, – il sepolcro vuoto e le apparizioni del Risorto, – il diversificato linguaggio pasquale,– le più arcaiche confessioni di fede: 1Cor 15,3-5; Rm 1,3b-4a.

Si proseguirà con gli sviluppi cristologici post-pasquali, di cui si prenderanno in esa-me i seguenti: – il giudeo-cristianesimo delle origini: il racconto pre-marciano della Passione; la fon-

te Q; la confessione aramaica di Gesù come Mar/Mar�’, – le prospettive cristologiche dei singoli Sinottici, – la cristologia alta del Quarto Vangelo.

Bibliografia: R. Penna, I ritratti originali di Gesù il Cristo. Inizi e sviluppi della cristologia neotestamentaria,I-II, San Paolo, Cinisello Balsamo 2010. Altra bibliografia verrà suggerita di volta in volta a seconda dei vari momenti in cui si sviluppe-rà la trattazione della materia. Allo studente è richiesta anche la lettura di una monografia o di due-tre articoli attinenti all’ar-gomento trattato, da concordare con il Professore.

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10327Gli inizi della cristologia neotestamentaria – II

Romano Penna | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso prende avvio dalla constatazione che l’uomo, pro statu isto, si trova ad essereesposto ad una varietà di “rivelazioni”, “nuove rivelazioni” dalle quali non di rado sor-gono nuovi movimenti religiosi le cui proporzioni tendono a raggiungere l’ecumeneintera. Dinanzi ad un tale fenomeno, che attraversa per intero la storia dell’umanità dal-la sua caduta fino al presente, ci si chiede quali siano i criteri di verità che consenta-no una discrezione (diakrisis) e impediscano l’esposizione «ad ogni spirito» (1Gv 4,1).Lo svolgimento del corso avviene nella considerazione che la Rivelazione ebraico-cri-stiana fornisce essa stessa il quadro e i criteri veritativi a partire dai quali esercitare ilgiudizio. Il quadro veritativo è posto dall’azione divina stessa, che istituisce un “luo-go” storicamente riconoscibile del discernimento e a prescindere dal quale ogni crite-riologia resta inevitabilmente astratta e quindi inutilizzabile. Ci sono quindi dei sovra-criteri, che la Sacra Scrittura addita e che vanno assunti e obbediti in forma previa, erappresentano le pre-condizioni di ogni esame sensato. Il più generale di questi sovra-criteri è che il soggetto proprio del discernimento nonè tanto il soggetto umano, quanto Dio stesso. Nella storia della salvezza le condizionidel discernimento sono poste da Dio stesso. Egli «mette alla prova», «soppesa», «esami-na», «formula il giudizio», «separa», pone la linea di demarcazione. É solo in risposta aquesta azione divina che l’uomo può intraprendere il lato soggettivo del discernimen-to. Da questo punto di vista il problema, dall’emergere della devotio moderna fino ainostri giorni, è che si assume la dimensione soggettiva e individuale come quella pro-pria del discernimento e quindi si parte dal discernimento dell’uomo per affrontare ildiscernimento di Dio. Mostreremo come la Sacra Scrittura ci presenta esattamente l’in-verso. Un altro grande sovra-criterio è che la Rivelazione del Dio ebraico-cristiano istituisceuna storia a partire dalla sua eternità e questa storia, che è storia santa, chiede una ap-partenenza che a sua volta fonda l’intelligenza della fede e l’acume discretivo. A partire dalla ricostruzione di queste premesse generali si andranno a considerare isingoli criteri di verità e il loro peculiare nesso organico, in assenza del quale nessu-no di essi singolarmente preso è in grado di garantire il giudizio veritativo.

Bibliografia:M. Serretti, Il discernimento di Dio, Città Nuova, Roma 2003.J. Guillet, Discernement des esprits. I. Dans l’Écriture; Ancient Testament, in Dictionnaire deSpiritualité, III, 122-1231.H. U. von Balthasar, Thomas und die Charismatik, Johannes Verlag Einsiedeln, Freiburg i. Br.1996.H.-I. Marrou, Teologia della storia, Jaca Book, Milano 1979.

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10346Storia dei criteri di verità della rivelazione

Massimo Serretti | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso ha lo scopo di focalizzare, sul piano storico, la disciplina di riferimento alladottrina della Chiesa. Benché l’ecclesiologia nasca esplicitamente nel XV secolo, si do-vrà esaminare in che misura essa è già presente nel Nuovo Testamento e nelle inter-pretazioni dei Padri. Si analizzeranno quindi gli orientamenti della tradizione occiden-tale e orientale del primo millennio, proseguendo attraverso la riflessione medioevale,della Riforma e del concilio di Trento, coi movimenti che l’hanno accompagnato e se-guito. Seguirà lo studio delle nuove tendenze nel secolo XIX (la scuola romantica te-desca e la scuola romana), per soffermarsi sul concilio Vaticano I.

Bibliografia:Y. Congar, L’ecclésiologie au XIX siècle, Cerf, Paris 1960.Id., L’Église. De saint Augustin à l’époque moderne, Cerf, Paris 1997.A. Antón, El misterio de la Iglesia. Evolución histórica de las ideas eclesiológicas, I-II, Bac, Madrid-Toledo 1986-1987.E. Vilanova, Storia della teologia cristiana, Borla, Torino 1994.J. Rigal, L’ecclésiologie de communion. Son évolution historique et ses fondements, Cerf, Paris1997.P. Tihon, La Chiesa, in H. Bourgeois - B. Sesboüé, I segni della salvezza (Storia dei dogmi, III),Piemme, Casale Monferrato 1998, 303-443. Appunti del professore.

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10405Storia dell’ecclesiologia

Giovanni Tangorra | 1 semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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In questo corso monografico viene presentata una indagine sullo sviluppo della co-scienza di sentirsi popolo di Dio lungo i toruosi percorsi della storia, sottolineando l’im-portanza dell’esperienza di essere una convocazione sacra in ambito cultuale.

Evoluzione e coscienza dell’essere miqra-’ qo-deš (convocazione sacra) in Israele: aspet-ti culturali, storici, cultuali e terminologici.1) Linee introduttive: funzione del tempio nel Vicino Oriente Antico; analogie e inno-

vazioni nell’Antico Testamento.2) Elementi principali del concetto di assemblea nelle culture extrabibliche: mondo

mesopotamico e ugaritico; assemblea degli dèi in Egitto; mondo sud-arabico prei-slamico antico.

3) Considerazioni sull’assemblea nell’AT: indagine semantica e terminologica sui ter-mini qa-hal, ‘�e-dâ, ‘am, sôd, marze-a.h�, ja-.h�a-d e .h�abu-râ.

4) Sviluppo del concetto di convocazione sacra (miqra-a-’ qo-deš) e la riforma teologi-ca a Babilonia: la festa dell’akitu e la lettura del poema Enuma-elish; testi storici si-gnificativi: 1Re 8; 2Re 18,1-4; 22-23; 2Cr 29.30.34.35; testi normativi: Es 12; Lv 23;Nm 28-29; Ez 46; Neemia 8 e sua rilevanza.

5) La ekklesia sacra, la circoncisione del cuore a Qumran e gli influssi nella prima co-munità cristiana.

Bibliografia:La bibliografia specifica verrà indicata dal professore durante il corso. È necessario, comunque, l’uso dei Commentari dei libri biblici per i brani studiati e un costan-te utilizzo dei lessici THAT [E. Jenni - C. Westermann (edd.), Theologisches Handwörterbuchzum Alten Testament, München-Zürich 1971-1976; ed. ital. Marietti] e TWAT [Theologisches Wör-terbuch zum Alten Testament, Bd. 1-8.10, Stuttgart-Berlin-Köln-Mainz, 1970-1996; ed. ital. Pai-deia].

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10407Ecclesiologia dell’Antico Testamento

Innocenzo Cardellini | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso intende presentarsi come una riflessione a partire dalla lectio di alcune pagi-ne di Anselmo (De processione Spiritus sancti), Abelardo (Theologia Scholarium) eTommaso (Summa Theologiae).Il diverso approccio al problema del filioque, da parte degli autori considerati, sarà col-to come occasione per evidenziare da una parte la ricchezza degli esiti dell’eredità ago-stiniana nell’occidente latino, dall’altra la conseguente possibilità di posizioni differen-ziate nell’ambito del confronto con il pensiero trinitario dell’oriente greco. Alcune no-te sul Concilio di Firenze (1442) contribuiranno a gettare luce sull’orientamento di fon-do della riflessione medievale sul mistero del Dio Unitrino.

Bibliografia:– Fonti: Agostino, La Trinità, a cura di A. Trapé - M. F. Sciacca, traduzione di G. Beschin, Città Nuo-va, Roma 1973.De processione spiritus sancti, in S. Anselmi Cantuariensis Archiepiscopi opera omnia, ed. F. S.Schmitt, I/II, Frommann Verlag, Stuttgart - Bad Canstatt 1968, 177-219.M. Corbin (ed.), L’oeuvre d’Anselme de Cantorbéry, IV. La conception virginale et le péché ori-ginel. La procession du Saint Esprit. Lettres sur les sacraments de l’Église. Du pouvoir et de l’im-puissance, a cura di M. Corbin, A. Galonnier, P. Gilbert, A. Lauras, E. De Ravinel, Cerf, Pa-ris 1990.Petri Abaelardi Opera Theologica III. Theologia Scholarium. Theologia Summi Boni, ed. E. M.Buytaert - C. J. Mews, Brepols, Turnhout 1987 (CCCM XIII).Tommaso d’Aquino, La Somma Teologica. La SS. Trinità (I, qq. 27-43), Salani, Firenze 1952. – Studi:P. Gilbert, La confession de foi dans le “De processione Spiritus sancti” de Saint Anselme, in L’at-tualità filosofica di Anselmo d’Aosta, Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, Roma 1990 (Studia Ansel-miana 101).G. D’Onofrio, Anselmo d’Aosta in Storia della teologia nel Medioevo. I. I princìpi, Piemme, Ca-sale Monferrato 1996.S. P. Bonanni, Parlare della Trinità. Lettura della ‘Theologia Scholarium’ di Abelardo, Pontifi-cia Università Gregoriana, Roma 1996 (Analecta Gregoriana 268).J. P. Torrell, Tommaso d’Aquino. L’uomo e il teologo, Piemme, Casale Monferrato 1994.

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10419La Parola e il Soffio. La teologia delle processioni divine nel Medioevo

Sergio Paolo Bonanni | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Dal Concilio di Nicea al Concilio di Calcedonia

La Cristologia va avvicinata, metodologicamente, nel suo insieme, vale a dire la per-sonalità di Gesù di Nazareth va in qualche modo considerata nella sua relazione allaTrinità e nella sua relazione con l’umanità. Partendo dall’eredità cristologica del Concilio di Nicea, il corso prenderà in esame i se-guenti passi storici e scrittori: 1) Atanasio di Alessandria; 2) Ilario di Poitiers, 3) Apol-linare di Laodicea; 4) Basilio di Cesarea; 5) Gregorio di Nazianzo; 6) Teodoro di Mop-suestia; 7) il Concilio di Costantinopoli (381); 8) Cirillo di Alessandria; 9) Nestorio; 10)il Concilio di Efeso; 11) Teodoreto di Ciro; 12) Agostino; 13) Leone Magno; 14) il Con-cilio di Calcedonia.

Bibliografia:M. Simonetti (ed.), Il Cristo 2. Testi teologici e spirituali in lingua greca dal IV al VII secolo, Mon-dadori, Milano 20035.A. Grillmeier, Gesù il Cristo nella fede della Chiesa. Dall’età apostolica al concilio di Calcedo-nia (451), I,1-2, Paideia, Brescia 1982.B. Studer, Dio salvatore nei Padri della Chiesa, Borla, Roma 1986. B. Sesboüé, Gesù Cristo nella tradizione della Chiesa, Paoline, Cinisello Balsamo 1987.

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10436Lo sviluppo del dogma cristologico – II

Roberto Dodaro | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso mira a mettere in dialogo la prospettiva cristiana della salvezza in Gesù Cristocon le proposte salvifiche/non salvifiche del contesto culturale moderno/postmoder-no (umanesimo antropocentrico, nichilismo postmoderno, “New Age”) e delle religio-ni universali (induismo, buddismo, islàm). Nella prima parte saranno esposte le posizioni fondamentali di tali proposte culturalie religiose. Nella seconda parte verrà discussa la visione cristiana, secondo la quale Dioin Gesù Cristo, mediatore unico e universale, offre la salvezza all’umanità e al mondo.Nella terza parte verrà fatto un confronto teologico aperto e nel contempo critico tra icontenuti qualificanti delle visioni non cristiane e della prospettiva cristiana della sal-vezza

Bibliografia:Aa.Vv., Salvezza, in Nuovo dizionario di Teologia, Paoline, Cinisello Balsamo, 1988, 1369-1405.Aa.Vv., Salvezza universale e salvezza in Cristo. Confronto di tradizioni religiose, San Paolo, Ci-nisello Balsamo 1994.Commissione Teologica Internazionale, Alcune questioni sulla teologia della redenzione, inCiv Catt 146 (1995), 551-599 [anche in Il Regno 41 (1996), 89-107].Congregazione per la Dottrina della Fede, Dominus Iesus. Dichiarazione circa l’unicità el’universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa, LEV, Città del Vaticano 2000.M. Crociata (ed.), Gesù Cristo e l’unicità della mediazione, Paoline, Milano 2000, 13-44.G. Dal Ferro, Alla ricerca di Dio. Analisi antropologica e teologica delle religiosità alternative,Messaggero, Padova 2000.Id., La luce dell’Oriente. Religioni orientali a confronto con il Cristianesimo, Messaggero, Pado-va 2005.M. Gronchi (ed.), La salvezza degli altri. Soteriologia e religioni, San Paolo Cinisello Balsamo2004.S. M. Heim, Salvations. Truth and Difference in Religion, Orbis, Maryknoll NY 1995.H. Waldenfels, Il concetto di salvezza nelle religioni, in AA.VV., Il cristianesimo e le religioni, inCommunio (1996/147), 34-44.

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10440La salvezza in Cristo. Dialogo con il pensiero moderno e post-moderno e con le religioni universali

Michael Fuss | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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1. Problemi odierni circa il rapporto cristologia-pneumatologia.2. L’esperienza dello Spirito come orizzonte dell’esperienza cristiana.3. Spirito e Parola nell’A.T.; “nello” Spirito e “per” lo Spirito la Parola si fa carne (nel

N.T.).4. Discorso strutturale e contenuti: l’Unzione del Cristo da parte dello Spirito e il Do-

no dello Spirito da parte del Cristo.5. Riflessi trinitari del rapporto cristologia-pneumatologia. Approccio sistematico at-

tuale.

Bibliografia:M. Bordoni, La cristologia nell’orizzonte dello Spirito, Queriniana, Brescia 1995.N. Ciola, Cristologia e Trinità, Borla, Roma 2002.

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10442Cristologia e pneumatologia

Nicola Ciola | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Nel tempo della postmodernità in cui diviene difficile, addirittura quasi impossibile in-terrogarsi sui fondamenti dell’agire morale dell’uomo, la fede cristiana propone la Per-sona di Cristo come radice viva della morale cristiana: “Io sono la via, la verità e la vi-ta” (Gv 14, 6). I modelli per approfondire un tale dato di fede sono molteplici nel campo della teo-logia morale fondamentale odierna. Questo corso ne presenta uno di tipo filiale, par-ticolarmente sensibile all’ontologia e capace di offrire una proposta significativa per lavita del credente d’oggi ed affascinante per quella del non credente. In questo contesto saranno toccati anche problemi di grande attualità, come il ruolodell’autonomia dell’uomo nel campo morale, il rapporto tra ragione e fede (ricerca del-la norma morale), tra libertà e verità, la giustificazione della “concentrazione cristolo-gica” (vs K. Barth), il rispetto dovuto all’humanum inserito nel più della grazia filiale,la possibilità di una morale per tutti, lo specificum della morale cristiana, ed altri.

Bibliografia:Aa. Vv., Cristologia e morale cristiana: Una morale filiale, in RTM 36 (2004) 142. H. U. von Balthasar - J. Ratzinger - H. Schürmann, Prospettive di morale cristiana sul pro-blema del contenuto e del fondamento dell’ethos cristiano, Città Nuova, Roma 1986. A. Chendi, La morte del Figlio. Il mistero del Crocifisso e il suo significato per la fondazione del-la morale nella riflessione teologica di Hans Urs Balthasar, Ed. Camilliane, Torino, 2009 (Miste-ro pensiero, 3).A.-M. Jerumanis, L’uomo splendore della gloria di Dio. Estetica e morale, EDB, Bologna 2005.Id., In Cristo, con Cristo, per Cristo (di prossima pubblicazione, Jaca Book, Milano).L. Lorenzetti, Una nuova fase di rinnovamento? La proposta di R. Tremblay, in RTM 35 (2003)81-95.L. Raniero, Gesù Cristo, fondamento di un’etica universale. Linee di confronto con alcuni laiciitaliani, in RTM 35(2003), 97-109R. Tremblay, Cristo e la morale in alcuni documenti del Magistero, EDR, Roma 1996.Id., Radicati e fondati nel Figlio. Contributi per une morale di tipo filiale, EDR, Roma 1997. Id., L’«Innalzamento» del Figlio, fulcro della vita morale, PUL, Roma 2001.Id., Voi, luce del mondo… La vita morale dei cristiani: Dio fra gli uomini, EDB, Bologna 2003.Id., «Ma io vi dico…». L’agire eccellente specifico della morale cristiana, EDB, Bologna 2005.R. Tremblay - S. Zamboni, Figli nel Figlio. Una teologia morale fondamentale, EDB, Bologna2008.T. Trigo, El debate sobre la especificidad de la moral cristiana, Eunsa, Pamplon, 2003.S. Zamboni, Chiamati a seguire l’Agnello. Il martirio compimento della vita morale, EDB, Bo-logna 2007.C. Zuccaro, Cristo e morale. Storia, interpretazione, prospettive, EDB, Bologna 2003.

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10445I fondamenti cristologici della morale cristiana – I

Réal Tremblay | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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1. Teologia dei ministeri come tema teologico-pratico. Una introduzione epistemolo-gica e metodologica.

2. La radice biblica. Natura e figura dei ministeri ecclesiali secondo il Nuovo Testa-mento.

3. La fede della Chiesa: sacerdozio comune e sacerdozio ministeriale (natura del mi-nistero ordinato e della ministerialtà ecclesiale).

4. L’incrinatura della tipologia post-tridentina e le sue conseguenze: analisi teologicadella situazione contemporanea, colta nelle sue dinamiche e nelle sue istanze.

5. Il ministero della guida come determinazione teologico-pratica della “leadership”ecclesiale.

6. Difficoltà (oscillazione teoretica e indeterminatezza pratica) intorno al ministero deldiacono.

7. I ministeri “laicali”: ragioni e forme di collaborazione al ministero ordinato, oltre laretorica della “chiesa tutta ministeriale”.

8. Spiritualità ministeriale: la carità pastorale come forma euristica.9. La formazione ai ministeri ecclesiali.

Bibliografia:– Principali documenti magisteriali:Concilio Vaticano II, Presbyterorum Ordinis; Christus Dominus; Optatam Totius.Synodus Episcoporum, Ultimis temporibus (De sacerdotio ministeriali, 1971).Paolo VI, Ministeria Quaedam (1972).Giovanni Paolo II, Christifideles laici; Pastores dabo vobis; Pastores gregis.Congregazione per i Vescovi, Ecclesiae imago (Direttorio per il ministero pastorale dei vescovi,1973).Congregazione per il Clero, Direttorio.CTI, De Sacerdotio catholico (1970).– Studi tematici:J. Delorme (ed.), Il ministero e i ministeri secondo il Nuovo Testamento, Paoline, Cinisello Bal-samo 1977 [Paris 1974].A. Vanhoye, Sacerdoti antichi e nuovo sacerdote. Secondo il Nuovo Testamento, Elle Di Ci, Leu-mann (Torino) 1980.AA.VV., Il prete. Identità del ministero e oggettività della fede, Glossa, Milano 1990.G. Greshake, Essere preti. Teologia e spiritualità del ministero sacerdotale, Queriniana, Brescia1995 [Freiburg i. B. 1991].

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10496Ministero e ministeri nella Chiesa

Sergio Lanza | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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L’immagine paolina di Cristo come «capo del corpo, cioè della chiesa» (Col 1, 18; cfr.Ef 1, 22-23; ib. 5, 23; Rom 12, 4-5) sta al centro della riflessione agostiniana su Cristoin rapporto con la Chiesa. Secondo un principio, che Agostino esprime metaforica-mente nei termini del «commercium diuinum» (cfr. En. Ps. 30, II, 1, 3), Cristo scambiala sua uirtus divina con l’infermità umana dei fedeli in modo da rendersi vulnerabilealla debolezza e alla sofferenza umana e, vicendevolmente, di portare all’uomo la sal-vezza. La dottrina che emerge da questa riflessione sull’incarnazione afferma l’unionedi grazia e di partecipazione fra Cristo e la Chiesa, cioè «le membra del suo corpo», checontinua ad animare tutti gli aspetti della vita ecclesiale in ogni epoca storica. Il corso prenderà in esame le fonti bibliche e patristiche di questa riflessione in Ago-stino, il suo sviluppo (con riferimento anche ai suoi contesti polemici, e.g., donatismo,pelagianesimo), e la sua applicazione in diverse questioni ecclesiali. Qui, tra altro, si tratterà delle questioni che riguardano: 1) l’appartenenza alla Chiesa e la salvezza mediata all’uomo per mezzo di Cristo;2) la ecclesia sancta e la questione della remissio peccatorum;3) la Chiesa come res publica caelestis in rapporto con la sfera politica terrena;4) i diversi ruoli ecclesiali dei ministri sacri e dei fedeli laici (cfr. Rom 12, 4-5).

Bibliografia:R. Desjardins, Le Christ « sponsus» et l’Eglise « sponsa » chez saint Augustin, in Bulletin de litté-rature ecclésiastique 67 (1966), 241-256.M. Reveillaud, Le Christ-Homme, tête de l’Église. Études d’ecclésiologie selon les Enarrationes inPsalmos d’Augustin, in Recherches Augustiniennes 5 (1968), 67-94.P. Borgomeo, L’Église de ce temps dans la prédication de saint Augustin, Études augustiniennes,Paris 1972.A. Giacobbi, La Chiesa in S. Agostino, 1. Mistero di comunione, Roma 1978.R. Bernard, La prédestination du Christ total selon saint Augustin, in Recherches Augustiniennes3 (1965) 1-58.J. Niewiadomski, Gewaltfreiheit und die Konzeption des totus Christus? Anmerkungen zum Pro-blem einer augustinischen Einheitsvorstellung, in Augustiniana 41 (1991), 567-574.É. Lamirande, Ecclesia, in Augustinus-Lexikon, a cura di C. Mayer, vol. 2, Schwabe, Basel 1996-2002, 687-720.T.J. van Bavel, The ‘Christus Totus’ Idea. A Forgotten Aspect of Augustine’s Spirituality, in Stud-ies in Patristic Christology. Proceedings of the Third Maynooth Patristic Conference 1996, a cu-ra di T. Finan e V. Twomey, Four Courts Press, Dublino 1998, 84-94.R. Dodaro, Christ and the Just Society in the Thought of Augustine, Cambridge University Press,Cambridge 2004.

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10501“Christus totus”. Il tema tra cristologia ed ecclesiologia in Agostino

Robert Dodaro | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso intende contribuire ad una maggiore conoscenza della teologia di tradizioneluterana, presentando i temi centrali e le proposte interpretative di fondo della sua cri-stologia ed ecclesiologia.La prima parte si concentrerà sull’approfondimento del pensiero cristologico ed ec-clesiologico di Martin Lutero. Dopo un’iniziale e sintetica esposizione di quelli che so-no i concetti e le prospettive fondamentali – di chiara matrice soteriologica e stauro-logica (theologia crucis) – della teologia del Riformatore, verranno trattati i seguenti te-mi: Gesù Cristo - Mediatore e Salvatore (solus Christus), i paradossi cristologici, la per-sona di Gesù Cristo e il mistero di Dio Trinità, la Chiesa come creatura Verbi, la Chie-sa come communio sanctorum, le proprietà e i segni esterni della Chiesa. La seconda parte si dedicherà a esaminare alcune significative proposte della teologialuterana del ’900, soffermandosi in particolare sulla cristologia di Jürgen Moltmann (Dergekreuzigte Gott. Das Kreuz Christi als Grund und Kritik christlicher Theologie) esull’ecclesiologia di Dietrich Bonhoeffer (Sanctorum Communio. Eine dogmatische Un-tersuchung zur Soziologie der Kirche).

Bibliografia:M. Lutero, Il servo arbitrio, tr. it., Claudiana, Torino 1993.Id., Il piccolo Catechismo. Il Grande Catechismo, tr. it., Claudiana, Torino 1998.Id., I concili e la chiesa, tr. it., Claudiana, Torino 2002. J. Moltmann, Il Dio crocifisso. La croce di Cristo, fondamento e critica della teologia cristiana,tr. it., Queriniana, Brescia 20025.D. Bonhoeffer, Sanctorum communio. Una ricerca dogmatica sulla sociologia della Chiesa, tr.it., Queriniana, Brescia 1994.B. Gherardini, La Chiesa nella storia della teologia protestante, Borla, Torino 1969.Id., Creatura verbi, Vivere in, Roma 1994.M. Lienhard, Luther témoin de Jésus-Christ, Cerf, Paris 1973.Id., Au cœur de la foi de Luther - Jésus-Christ, Desclée, Paris 1991. L. Žak, La trasmissione della Rivelazione e la costituzione della Chiesa secondo la teologia di Lu-tero, in E. Herms - L. Žak (edd.), Fondamento e dimensione oggettiva della fede secondo la dot-trina cattolico-romana ed evangelico-luterana, LUP - Mohr Siebeck, Roma-Tübingen 2008, 561-598.W. Härle, «Creatura Evangelii». La costituzione della Chiesa mediante la rivelazione di Cristo se-condo la dottrina luterana, in E. Herms - L. Žak (edd.), Fondamento e dimensione oggettiva,cit., 599-624.

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10503Cristo e Chiesa nella teologia della Riforma

Lubomir Žak | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso intende mettere a tema, nella prospettiva della teologia fondamentale con-temporanea, la tematica della testimonianza proponendo una riflessione a tutto cam-po, che tuttavia non privilegia il momento etico-prassico, ma quello speculativo e piùpropriamente teologico:

1. La testimonianza nella dinamica della struttura sacramentale della Rivelazione.2. La dimensione cristologica e trinitaria della testimonianza.3. La testimonianza nella Creazione (DV, 3).4. Il carattere testimoniale della fede.5. Tradizione e testimonianza.6. La testimonianza nell’orizzonte del pensiero rivelativo e della metafisica agapica.7. Valenza ecclesiologica e dimensione secolare (mondana) della testimonianza.

Bibliografia :G. Lorizio, La logica della fede. Itinerari di teologia fondamentale, San Paolo, Cinisello Balsa-mo 2002.P. Ricoeur, Testimonianza, Parola e Rivelazione, Dehoniane, Roma 1997. G. Lorizio, Fede e ragione. Due ali verso il Vero, Paoline, Milano 20072.La bibliografia per l’approfondimento verrà indicata all’inizio del corso.

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10509La logica della testimonianza cristiana

Giuseppe Lorizio | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso muove dall’incipit dell’enciclica Fides et ratio che ha definito la fede e la ra-gione come “le due ali con le quali lo spirito umano s’innalza verso la contemplazio-ne della verità”. Riprendendo dunque il tema del rapporto tra fede e ragione si cer-cherà di ricostruire le vicende storiche del loro controverso rapporto con particolareriferimento all’epoca moderna onde verificare se e in che termini si sia consumata la“tragedia di una ragione separata dalla fede”. L’analisi sarà condotta attraverso i docu-menti più significativi del magistero da Pio IX (in particolare le encicliche Qui pluri-bus, Quanta cura e il Sillabo) alla costituzione Dei Filius del Concilio Vaticano I, a Leo-ne XIII (le encicliche Aeterni Patris e Libertas praestantissimum) fino alle moltepliciconsiderazioni contenute in Fides et ratio e in alcuni interventi di Benedetto XVI, inparticolare la lectio magistralis di Regensburg.In un secondo momento si provvederà ad uno sguardo sincronico per mettere in lucele questioni teoretiche e le prospettive per una riproposizione del rapporto tra fede eragione nella direzione della circolarità secondo una duplice direzione: dalla fede allaragione, mostrando quindi la valenza speculativa della rivelazione e come essa “im-mette nella nostra storia una verità universale e ultima che provoca la mente dell’uo-mo a non fermarsi mai” (Fides et ratio 14); dalla ragione alla fede, evidenziando le pro-vocazioni e le interpellanze che la contemporaneità, soprattutto filosofica, rivolge og-gi alla fede cristiana.

Bibliografia:Fides et ratio (ed altri testi del magistero che verranno indicati durante le lezioni).A. Sabetta, Dal senso cercato al senso donato. Pensare la ragione nell’orizzonte della fede, LUP,Città del Vaticano 20092 [tr. ingl: Faith and reason. Historical analysis and perspectives for thepresent, The Davies Group Publishers, Aurora (CO) 2010].G. Lorizio, Fede e ragione. Due ali verso il vero, Ed. Paoline, Milano 20082.A. Livi - G. Lorizio (edd.), Il desiderio di conoscere la verità. Teologia e filosofia a cinque annida Fides et ratio, LUP, Roma 2005.M. Mantovani - S. Thuruthiyil - M. Toso (edd.), Fede e ragione. Opposizione, composizione?,LAS, Roma 1999.G. Sgubbi - P. Coda (edd.), Il risveglio della ragione. Proposte per un pensiero credente, CittàNuova, Roma 2000.Aa. Vv., Dio salvi la ragione, Cantagalli, Siena 2007.K. Wenzel (ed.), Le religioni e la ragione. Il dibattito sul discorso del Papa a Ratisbona, Queri-niana, Brescia 2008.J. V. Schall, The Regensburg lecture, St. Augustine’s Press, South Bend (Ind.) 2007.A. Nichols, From Hermes to Benedict XVI. Faith and reason in Modern Catholic Thought,Gracewing, Leominster 2009.D. Ruel Foster - J. W. Koterski (edd.), The two wings of catholic thought. Essays on Fides et ra-tio, The Catholic University of America Press, Washington (D.C.) 2003.

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10511Fede e ragione. Analisi storiche e prospettive per il presente

Antonio Sabetta | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Nel primo momento, dopo una breve introduzione sulla rilevanza semantica della “sal-vezza” e sulla declinazione della categoria della satisfactio nella teologia contempora-nea, si prenderà in esame la questione soteriologica agli inizi del secondo millenniocristiano, ossia in un momento di svolta nella storia della soteriologia. È in questa epo-ca - secondo la nota tesi che il teologo luterano svedese Gustaf Aulén iniziò ad argo-mentare a partire dagli anni Trenta del secolo scorso, tesi poi ripresa da altri impor-tanti autori – che si ha il passaggio da una comprensione della mediazione cristologi-ca discendente a una ascendente. Da una redenzione - del primo millennio - operaesclusiva di Dio (da Dio all’uomo attraverso Cristo, il quale vince il male e libera l’uo-mo dal peccato, dalla morte e dal diavolo), ad una ascendente in cui accanto all’ope-ra salvifica di Dio si pone l’azione soddisfattoria dell’umanità di Gesù (dall’uomo a Dioattraverso Gesù il quale offrendosi in sacrificio al Padre soddisfa la giustizia divina) -del secondo millennio. Questo passaggio è segnato dal Cur Deus homo di Anselmod’Aosta che il corso intende analizzare in prospettiva soteriologica e alla luce delle mol-teplici e spesso contraddittorie interpretazioni che hanno caratterizzato gli ultimi de-cenni. Nel secondo momento si prenderà in esame lo sviluppo della questione soteriologicaattraverso la categoria della satisfactio inaugurata da s. Anselmo. In particolare si cer-cherà di metterne in evidenza la portata all’interno della riflessione teologica scolasti-ca (soprattutto s. Tommaso) senza escludere altri ambiti meno noti, come quello mo-nastico (s. Bernardo).Nel terzo momento si allargherà l’orizzonte della riflessione soteriologica medievale esi coglieranno gli elementi che confluiscono nelle categorie di soddisfazione, sacrifi-cio, sostituzione ed espiazione nelle modalità di solidale, vicaria, penale, ontologica emorale, all’interno della soteriologia medievale. L’analisi verrà condotta sia eviden-ziandone i presupposti patristici, in particolare l’influsso di s. Agostino, sia mettendo-ne in evidenza le valenze speculative e gli sviluppi spirituali e mistici.

Bibliografia:R. Nardin, Il «Cur Deus homo» di Anselmo d’Aosta. Indagine storico-ermeneutica e orizzonte tri-prospettico di una cristologia, LUP, Roma 2002.Id., Cristologia: temi emergenti, in P. Coda - G. Canobbio (edd.), La teologia del XX secolo. Unbilancio, II, Città Nuova, Roma 2003, 23-87.Id., Soddisfazione vicaria o rappresentanza solidale? Una rilettura della satisfactio di Anselmod’Aosta, in Filosofia e teologia 22/1 (2008) 89-111.B. Sesboüé, Gesù Cristo l’unico mediatore. Saggio sulla redenzione e la salvezza, I, Problema-tica e rilettura dottrinale, Paoline, Cinisello Balsamo 1991, 315-317; 369-428 [or. fr. Paris 1988].

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10513La questione soteriologica: dal medioevo all’inizio dell’età moderna

Roberto Nardin | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Nasce, assieme al crescente interesse storico, la domanda sull’essenza del cristianesi-mo: sotto i tanti relativismi, individuati durante l’epoca moderna, si cerca di scavare unpunto fermo ossia un vero centro della vita e del pensiero. Come poi lo focalizza ilConcilio Vaticano II, è la figura del Cristo che si propone da sempre come vera es-senza, come autentico centro del Cristianesimo (contestando in questa maniera ognitipo di dispersione analitica e sistematica). Una tale ottica si rispecchia e si articola consfumature diverse da parte di alcuni teologi importanti per il ‘900. Partendo dalle riflessioni critiche di Hegel, Kierkegaard, Feuerbach, von Harnack e Hei-degger, il corso mira a presentare una sintesi delle numerose panoramiche nelle qualiviene vista, in senso autentico, l’essenza del cristianesimo. Sono vari gli elementi che sitrovano incorporati in una discussione propositiva a tale riguardo. Oltre al momento an-tropologico del cristianesimo, vengono messe in evidenza le sue caratteristiche storiche,esistenziali, estetiche, apologetiche, confessionali, spirituali, soprannaturali e staurologi-che. In questa maniera si dispiegano inoltre la centralità di una critica della cultura, la for-te valenza gnoseologica, l’indirizzo linguistico-simbolico e il ruolo chiave del mistero. Ac-canto ad autori come Rousselot, Balthasar, Rahner, de Lubac, Ebeling, Jüngel, Kasper eRatzinger, si dedica un interesse particolare a Guardini e alla sua visione del mondo cat-tolica e cristocentrica. Il percorso storico-sistematico fa emergere la specificità del cristia-nesimo, il quale non è mai riducibile a nessun altro fenomeno. Rimane sempre più gran-de, più ricco di quanto un unico pensatore possa esprimere. Segue nella sua globalità -sia formalmente sia materialmente - la logica del “et…et”. Quest’ultima si rivela, fino dalproprio principio divino-umano, come sua struttura e dinamica interiore. Tutto conflui-sce nella figura del Cristo perché già sempre plasmato in e da Lui.

Bibliografia:H. U. von Balthasar, Theologie der drei Tage, Johannes, Einsiedeln / Freiburg 1990 [tr. it. Teo-logia dei tre giorni, Queriniana, Brescia 2000]. M. Delgado (ed.), Das Christentum der Theologen im 20. Jahrhundert. Vom “Wesen des Chris-tentums” zu den “Kurzformeln des Glaubens”, Kohlhammer, Stuttgart 2000. J. S. Drey, Lo spirito e l’essenza del cattolicesimo. E altri saggi, Lateran University Press, Città delVaticano 2007. G. Ebeling, Das Wesen des christlichen Glaubens, Mohr, Tübingen 1959 [trad. it. La chiamataall’esistenza nella fede, P. Gribaudi, Torino 1971]; L. Feuerbach, Das Wesen des Christentums, Reclam, Stuttgart 2002 [trad. it. L’essenza del cri-stianesimo, Laterza, Roma / Bari 1997]. B. Forte, L’essenza del Cristianesimo, Mondadori, Milano 2002. R. Guardini, Das Wesen des Christentums, in: Id., Das Wesen des Christentums – Die menschli-che Wirklichkeit des Herrn, Grünewald / Schöningh, Mainz / Paderborn 1991, 7-70 [trad. it. L’es-senza del cristianesimo, Morcelliana, Brescia 1938]. A. von Harnack, Das Wesen des Christentums, Kaiser, Gütersloh 1999 [trad. it. L’essenza del cri-stianesimo, Queriniana, Brescia 1922]. W. Kasper, Jesus der Christus, Grünewald, Mainz 1974 [trad. it. Gesù il Cristo, Queriniana, Bres-cia 1996]. J. Ratzinger, Einführung in das Christentum. Vorlesungen über das apostolische Glaubensbe-kenntnis, Deutscher Taschenbuch Verlag, München 1971 [trad. it. Introduzione al cristianesimo,Queriniana, Brescia 1969]. A. Schütz, Al cuore della fede. La ricerca contemporanea sull’essenza del Cristianesimo, LateranUniversity Press, Città del Vaticano 2008. X. Tilliette, Le Christ de la philosophie, Cerf, Paris 1990. H. Wagenhammer, Das Wesen des Christentums. Eine begriffsgeschichtliche Untersuchung, Grü-newald, Mainz 1973.

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10514Il Cristo come “essenza del Cristianesimo” in alcuni autori contemporanei

Achim Schütz | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso intende ripercorrere le grandi tappe dell’impegno della Chiesa e dei cattoliciin favore dell’unità cristiana nel XX secolo.Si cercherà, in modo particolare, di far vedere come si è passati progressivamente dauna strategia “unionista”, mirando a favorire il ritorno dei dissidenti nella Chiesa cat-tolica, all’apertura di un vero dialogo “ecumenico” con le altre Chiese e confessioni cri-stiane. Il Concilio Vaticano II rappresenta, da questo punto di vista, un momento di svolta es-senziale, al quale dedicheremo la massima attenzione. Ci soffermeremo inoltre su alcune iniziative (le Conversazioni di Malines, la Settimanadi preghiere per l’Unità, la Conferenza cattolica per le questioni ecumeniche, il Segre-tariato per l’Unità dei cristiani) e su alcune grande figure dell’ecumenismo cattolico(Mercier, Congar, Bea, Willebrands) che hanno contribuito a preparare il rinnovamen-to conciliare.

Bibliografia:J. Ernesti, Breve storia dell’ecumenismo. Dal cristianesimo diviso alle Chiese in dialogo, EDB,Bologna 2010.E. Fouilloux, Il cammino dell’ecumenismo, in Storia della Chiesa. XXIII: I cattolici nel mondocontemporaneo (1922-1958), Paoline, Cinisello Balsamo 1991, 495-516.Id., L’ecumenismo da Giovanni XXIII a Giovanni Paolo II, in Storia della Chiesa. XXV/2: La Chie-sa del Vaticano II, Paoline, Cinisello Balsamo 1994, 250-270.A. Maffeis, Le vie dell’unità, Piemme, Casale Monferrato 2001.V. Peri, Orientalis Varietas. Roma e Chiese d’Oriente. Storia e Diritto canonico, PIO, Roma 1994.M. Velati, Una difficile transizione. Il cattolicesimo tra unionismo e ecumenismo (1952-1964),Il Mulino, Bologna 1996.

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10516La Chiesa e l’unità cristiana nel XX secolo

Philippe Chenaux | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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“Voi, fratelli, siete stati chiamati alla libertà”, è il lieto annunzio di san Paolo. “Noi sia-mo condannati alla libertà”, è la tragica conclusione di J.P.Sartre. Sono due vedutecontrastanti, che segnano a fondo ed agli antipodi il significato e la sorte della libertà.La “condanna” di Sartre è la condizione e il destino di una libertà abbandonata all’in-significanza. La “chiamata” di san Paolo è il disegno e il compito di una libertà apertasu un orizzonte di senso. Libertà: abbandono e tormento o risorsa e progetto? Le due grandi sfide rappresenta-no l’alternativa radicale di fronte a cui è posta oggi la libertà, la quale è sottratta alla“condanna” dall’apertura alla “chiamata”. Questa dà significato creaturale e filiale allalibertà. Significato che la libera da ipertrofia come da atrofia, la mette al riparo da ogniassolutizzazione e dissoluzione, correlandola a quell’universo di valori che ne fannoda un potere vuoto e arbitrario un volere intelligente e creatore. La libertà, che la persona è e la costituisce come soggetto morale, è messa in luce sul-le due polarità che la scandiscono e la definiscono: l’autodeterminazione e l’autorea-lizzazione. A partire dai significati diffusi e dai paradossi della libertà nella socio-cul-tura contemporanea – attraverso un percorso insieme fenomenologico e antropologi-co, d’impianto biblico e teologico – è analizzato e delineato il significato e il valoredella libertà. Questa è un dato e insieme una conquista. Un bene dinamico, tracciatodal cammino che va dalla libertas minor alla libertas maior, dal libero arbitrio alla li-bertà morale.Della libertà è messa in luce la radice ontologica e l’estrinsecazione nell’agire; la scan-sione di intelligenza e volontà; la forma storica; il doppio paradosso della irrinuncia-bilità e del vincolo morale; il legame con la verità e il bene; la sinergia con la grazia;la consistenza etica nelle virtù, che la esprimono come libertà morale; il dispiegamen-to nella fedeltà; il dinamismo creatore; la perfezione in Dio e nei beati; il rovescio delpeccato e la conversione dal peccato. Il tutto in riferimento al messaggio biblico, alvangelo in particolare, che in una cultura debole e rinunciataria prende forma di pu-rificazione e di sfida per l’intelligenza, provocata a un atteggiamento più fiducioso ecordiale verso la libertà.

Bibliografia:M. Cozzoli, Etica Teologica della Libertà, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 2004.

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10517Etica teologica della libertà

Mauro Cozzoli | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Nell’ultimo trentennio gli studi sulla teologia, l’epistolografia, l’ambiente e la sociolo-gia dell’Apostolo Paolo hanno fatto registrare notevoli cambiamenti, rispetto alle pro-spettive classiche delle sue lettere. Quali sono gli ambiti principali di mutazione? E co-me le nuove prospettive si rapportano alle cosiddette classiche visioni della teologiapaolina, come la giustificazione per la fede o per le opere? Mediante l’analisi di braniscelti, tratti dalle lettere autoriali, si cercherà di verificare l’impatto e la consistenza del-le nuove prospettive, focalizzando l’attenzione sulla cristologia, l’ecclesiologia, la pneu-matologia, la toralogia, l’etica e l’uso della Scrittura nel pensiero paolino.

Bibliografia:J. D. G. Dunn, The New Perspective on Paul: Collected Essays, Mohr Siebeck, Tübingen 2005(WUNT 185).S. Kim, Paul and the New Perspective. Second Thoughts on the Origin of Paul’s Gospel, Eerd-mans, Grand Rapids - Cambridge 2002.W. A. Meeks, The First Urban Christians. The Social World of the Apostle Paul, Yale University,New Haven - London 1983. A. Pitta, Paolo, La Scrittura e la Legge: Antiche e nuove prospettive, EDB, Bologna 2009 (SB 57).E. P. Sanders, Paolo e il giudaismo palestinese. Studio comparativo su modelli di religione, Pai-deia, Brescia 1986 (BT 21).

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10518Paolo fra antiche e nuove prospettive d’interpretazione

Antonio Pitta | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso intende focalizzare l’attenzione sugli elementi fondamentali che contrassegna-no la teologia cristiana del corpo. La prospettiva sistematica è preceduta da un percorso critico intorno a quei filoni dipensiero che hanno influenzato essenzialmente la riflessione teologica sul corpo, in-teso come elemento costitutivo in una definizione integrale della persona umana.

Bibliografia:G. Bonaccorso, Il corpo di Dio. Vita e senso della vita, Cittadella, Assisi 2006.U. Galimberti, Il corpo. Antropologia, psicanalisi, fenomenologia, Feltrinelli, Milano 1983.W. Pannenberg, Antropologia in prospettiva teologica, Queriniana, Brescia 1987.R. Repole (ed.), Il corpo alla prova dell’antropologia, Glossa, Milano 2007.Hermeneutica n.s. 2007 (Corpo e persona).

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10519Corpo e persona nella teologia contemporanea

Giovanni Ancona | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso intende esporre criticamente e sistematicamente, in primo luogo, la sottile especiale relazione che esiste tra Chiesa e Regno di Dio, a partire dall’assunto di LG 5.In secondo luogo, prospettare il servizio che la Chiesa deve rendere al Regno di Dio,per la sua diffusione e crescita, a partire soprattutto dall’assunto della RM. In terzo luo-go, cercare di riflettere sulla escatologica manifestazione del Regno di Dio, a partiredall’assunto di GS 39.

Bibliografia:G. Ancona, Regno di Dio, in G. Calabrese - Ph. Goyret - O. F. Piazza (edd.), Dizionario di ec-clesiologia, Città Nuova, Roma 2010, 1165-1179.Commissione Teologica Internazionale, Temi scelti di ecclesiologia (7 ottobre 1985).Giovanni Paolo II, Lettera enciclica Redemptoris Missio su la permanente validità del manda-to missionario (7 dicembre 1990).V. Subilia, Il Regno di Dio. Interpretazioni nel corso dei secoli, Claudiana, Torino 1993.

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10520Regno di Dio e Chiesa

Giovanni Ancona | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Scopo del corso è riflettere sull’esperienza dell’incontro tra Dio e l’uomo così comeviene delineata nell’Antico Testamento. Attraverso l’esame di alcuni testi particolar-mente significativi, si cercherà di vedere come il manifestarsi del mistero di Dio è pre-sentato nella storia dei Patriarchi e in quella dell’Esodo, nella letteratura profetica e ne-gli Scritti. In particolare, si insisterà sulla dimen sione paradossale del rivelarsi di Dio all’uomo esulla ri sposta di fede da parte del credente, chiamato a confrontarsi con la presenza diDio ma anche con la sua assenza. A colui che fa esperienza del divino, infatti, è chie-sto di “vedere l’invisibile” e, andando al di là delle appa renze, di riconoscere la fedel-tà di Dio anche dove le vicende della storia sembrano smentirne le promesse.

Una bibliografia specifica riguardante i diversi testi biblici che verranno esaminati sarà indica-ta durante il corso.

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10521Vedere l’invisibile

Bruna Costacurta | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso consiste in due parti.La prima parte, storica, dà una sinossi della storia delle Chiese orientali, come sonoemerse dalle controversie cristologiche, e come si è sviluppata la loro identità ulte-riormente, nei tentativi che si sono intrapresi per ripristinare l’unità andata persa. La seconda parte, dogmatica, cerca di elaborare cosa vuol dire identità ecclesiale in ge-nere e per ogni comunità di Chiese in particolare, e i problemi che con tale identità sipongono: uniatismo, proselitismo, ecumenismo, comunione.

Scopi del corso:– capire cosa vuol dire identità ecclesiale in genere, condizionata dal patrimonio li-

turgico, teologico, spirituale e canonico di ciascuna Chiesa sui juris.- capire cosa vuol dire l’identità: 1. della Chiesa assira d’Oriente, 2. della Chiesa or-

todossa bizantina, che fa capo a Costantinopoli; 3. del gruppo di Chiese orientaliconosciute come non-calcedonesi o pre-calcedonesi; 4. delle Chiese orientali cat-toliche.

- capire quale è l’identità a confronto, cioè la difficoltà e speranza ecumenica di que-sti gruppi in interazione e dialogo.

Bibliografia: Documenti del Concilio Vaticano II (SC, LG, OE, UR).Documenti dei Concili ecumenici.P. Kawerau, Il cristianesimo d’Oriente, Jaca Book, Milano 1981.E. G. Farrugia, Dizionario enciclopedico dell’Oriente cristiano, P.I.O., Roma, 2000.Id., Las sendas del cristianesimo oriental, in Historia del cristianesimo IV. El mundo contempo-raneo, ed. F. J. Carmona Fernandez, Madrid 2010, 617-669.

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10522L’identità dei cristiani orientali tra cristologia ed ecclesiologia

Edward G. Farrugia | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso intende cogliere gli elementi costitutivi dell’identità degli ebrei nella diasporaeuropea tra il primo Medioevo e il XV secolo, affrontando:– da una parte, le caratteristiche della loro religione e delle sue trasformazioni nel

tempo (penetrazione nell’alto medioevo della cultura talmudica babilonese sul pri-mitivo strato gerosolimitano, formarsi della cultura ashkenazita, caratteristiche del-la religiosità dei hasidei ashkenazim, razionalismo e misticismo sefardita);

– dall’altra parte, i rapporti con il mondo cristiano e le percezioni ebraiche dell’esterno; – dall’altra parte, infine, il formarsi delle diverse società ebraiche, il consolidarsi del-

la preminenza rabbinica, la crescita dell’organizzazione comunitaria.

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10523Medioevo ebraico: religione, identità, società

Anna Foa | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso prende spunto dall’affermazione di S. Agostino in De civitate Dei 10,6: «Que-sto è il sacrificio dei cristiani: Molti e un solo corpo in Cristo. La Chiesa celebra que-sto mistero nel sacramento dell’altare». I temi ecclesiologici dell’unità della Chiesa, della communio, del ruolo del Vescovo sa-ranno studiati a partire dalle preghiere eucaristiche, analizzate sotto il profilo storico,letterario, teologico.Lo studio delle preghiere eucaristiche sarà arricchito dal confronto con la riflessionedei Padri e dei teologi medioevali, per giungere a due recenti teorie interpretative del-la Prex eucharistica relativamente alla sua struttura letteraria e ai suoi contenuti, cosìcome proposti nelle quattro principali Preghiere presenti nell’attuale Messale romano.

Bibliografia:A. Hänggi - I. Pahl, Prex Eucharistica. Textus e variis liturgiis antiquioribus selecti, AcademicPress, Fribourg 1968 (Spicilegium Friburgense, 12).A. Gerhards - H. Brakmann - M. Klöckener (ed.), Prex Eucharistica, Academic Press, Fri-bourg 2005 (Spicilegium Friburgense, 45).E. Mazza, La celebrazione eucaristica. Genesi del rito e sviluppo dell’interpretazione, EDB, Bo-logna 2005.C. Giraudo, La struttura letteraria della preghiera eucaristica, Biblical Institute Press, Roma 1981(Analecta Biblica, 92).Id., Preghiere eucaristiche per la Chiesa. Prospettive teologiche a partire dalla lex orandi, Gre-gorian University Press, Roma 1989.E. Mazza (ed.), Segno di unità. Le più antiche eucaristie delle chiese, Ed. Qiqajon, Bose 1996.A. Hamman, Prières eucharistiques des premiers siècles à nos jours, Desclée, Paris 1969.L. Brandolini, Unus panis unum corpus. La liturgia sorgente della vita e della missione dellaChiesa, Edizioni Liturgiche, Roma 2007.

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10524Eucaristia e unità della Chiesa

Angelo Lameri | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Le principali linee di sviluppo della cristologia del XX secolo

Continuando la riflessione già iniziata nel percorso di studio sulla cristologia tra epo-ca moderna e contemporanea (I. Il Cristo del Lumi e la teologia manualistica), il pre-sente corso intende affrontare più da vicino il Novecento teologico e mettere a temale cristologie che si sono susseguite anche a seguito della svolta impressa alla teologiadal Vaticano II.In primo luogo si tratterà di prendere in esame le conseguenze di alcuni documenticonciliari (cfr. OT,16; PO,19) sul piano dello studio della cristologia, al fine di potermeglio individuare i nodi cruciali attorno ai quali si è verificato il suo mutamento.Seguirà, quindi, l’analisi delle principali istanze che fanno da cornice al rinnovato trat-tato di cristologia: il nuovo statuto epistemologico di questa disciplina, il rinnovato me-todo teologico applicato alla cristologia e la conseguente riorganizzazione dei suoi con-tenuti fondamentali.A partire da queste premesse, essenziali per il nostro tema, si tratterà poi di esamina-re alcune proposte cristologiche che hanno caratterizzato il XX secolo e che si posso-no raccogliere attorno a quattro linee di sviluppo principali:1. la cristologia nel quadro della problematica della fede (R. Bultmann – G. Ebeling);2. la cristologia nel quadro della storia (W. Pannenberg – J. Moltmann);3. la cristologia come sviluppo della teologia trinitaria (K. Barth – H. U. von Balthasar);4. la cristologia nel quadro delle problematiche dell’uomo contemporaneo (K. Rahner

– T. de Chardin – E. Schillebeeckx):5. il passaggio dal XX al XXI secolo (W. Kasper – M. Bordoni)Infine, si tratterà di concludere questo studio cercando di delineare quali possono esse-re i compiti essenziali che la cristologia si deve porre nell’attuale contesto storico e teo-logico. In particolare si tratterà di porre attenzione: da un lato, al tema dell’unica me-diazione cosmica e universale di Cristo e il problema del pluralismo religioso; e, dall’al-tro lato, di riflettere sul tema dell’incarnazione riletto all’interno dell’orizzonte trinitario.

Bibliografia:A. Schilson - W. Kasper, Cristologie, oggi. Analisi critica di nuove teologie, Paideia, Brescia 1979.B. Forte, Cristologie del Novecento. Contributi di storia della cristologia ad una cristologia comestoria, Queriniana, Brescia 1995 [Giornale di Teologia, 145].F. G. Brambilla, Nuovi impulsi per il manuale di cristologia, in Teologia 23 (1998), 248-288.M. Bordoni, Cristologia: lettura sistematica, in G. Canobbio - P. Coda (ed.), La Teologia del XXsecolo. Un bilancio, 2: Prospettive sistematiche, A. T. I. - Citta Nuova, Roma 2003, 5-22.M. Bordoni, Christus omnium Redemptor. Saggi di cristologia, ed. G. Ancona, LEV, Città delVaticano 2010.N. Ciola, L’unica mediazione cosmica e universale di Gesù Cristo e l’odierno dibattito intornoal pluralismo religioso, in Id., Cristologia e Trinità, Borla, Roma 2002, 211-245.K.-H. Menke, Gesù Cristo: l’Assoluto nella storia? La questione circa il significato universale diun fatto storico, in M. Serretti (ed.), Unicità e universalità di Gesù Cristo. In dialogo con le re-ligioni, , San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi) 2001, 229-261.Gesù Cristo rivelatore di Dio e dell’uomo. Atti del seminario di studi «Insegnare teologia oggi. Ge-sù Cristo rivelatore di Dio e dell’uomo» (P.U.L., 22 – 24 settembre 2009), in Lateranum 75 (2009)1 (in particolare i saggi di P. Coda, N. Ciola, L. F. Ladaria).R. Nardin, Cristologia: temi emergenti, in G. Canobbio - P. Coda (ed.), La Teologia del XX se-colo. Un bilancio, 2: Prospettive sistematiche, A. T. I. - Citta Nuova, Roma 2003, 23-81..

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10525La cristologia tra epoca moderna e contemporanea - II

Pierluigi Sguazzardo | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Da Chiara d’Assisi (†1253) a Giuliana di Norwich (†1416)

Nel basso Medioevo, tutto uno strato di santità locale è costituito da eremiti e da re-cluse, alcune delle quali - vissute nell’Italia centrale - hanno raggiunto i vertici dellamistica (Angela da Foligno e Caterina da Siena). Si tratta di un fenomeno di portata eu-ropea sul quale la storiografia, solo di recente, ha cominciato a riflettere. Punto di partenza del corso è un quadro del movimento beghinale/bizzocale, messoa raffronto con il monachesimo tradizionale. Quindi si passano ad esaminare, alcune punte di iceberg - donne sigillate da altrettantisegni inequivocabili della loro teandria, come Chiara d’Assisi, Margherita Colonna, Mar-gherita da Cortona, Angela da Foligno, Chiara da Montefalco, Chiara da Rimini, Vannada Orvieto, Brigida di Svezia, Caterina da Siena, Giuliana di Norwich -, con la letturadi brani scelti; fermo restando che l’attenzione è rivolta al ruolo che queste donne han-no svolto e continuano a svolgere nella Chiesa.

Bibliografia:Scrittrici mistiche italiane, ed. G. Pozzi - C. Leonardi, Marietti, Genova 1988.Anchoritic Traditions of Medieval Europe, ed. L. H. McAvoy, The Boydell Press, Woodbridge,2010 (in particolare il saggio di M. Sensi, Anchorites in the Italian tradition, p. 62-90).M. Sensi, Mulieres in Ecclesia. Monache e bizzoche tra Umbria e Marche, 2 voll., Centro Italia-no di studi sull’Alto Medioevo, Spoleto 2010.

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10526“Mulieres in Ecclesia” tra istituzione e profezia

Mario Sensi | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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La parte introduttiva del corso intende operare innanzitutto un chiarimento termino-logico in rapporto alle espressioni: folklore, magia, superstizione, religione, religiosi-tà, cattolicesimo popolare e pietà popolare, ponendo in evidenza il significato e le dif-ferenze di ciascuna nel contesto della ricerca e del dibattito storiografico.

La seconda parte è destinata a cogliere la valenza della pietà popolare in quanto cate-goria storica e la sua rilevanza nella storia della Chiesa. In particolare, per l’età anticae medievale, verranno esaminate le significative testimonianze della vita di pietà con-nesse con il culto dei santi e delle reliquie, il culto delle immagini, i santuari e i pelle-grinaggi.

Bibliografia: P. Brown, Il culto dei santi. L’origine e la diffusione di una nuova religiosità, Einaudi, Torino1983.P.J. Geary, Furta sacra. La trafugazione delle reliquie nel Medioevo (secoli IX-XI), Vita e Pen-siero, Milano 2000.H. Belting, Il culto delle immagini. Storia dell’icona dall’età imperiale al tardo medioevo, Ca-rocci, Roma 2001.J. Chélini - H. Branthomme (ed.), Le vie di Dio. Storia dei pellegrinaggi cristiani. Dalle origi-ni al medioevo, Jaca Book, Milano 2004.

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10527Pietà cristiana fra antichità e medioevo

Luigi Michele de Palma | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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La credibilità della rivelazione cristiana, provocata nel dibattito attuale sul cristianesi-mo quale “vera religio”, deve anche rispondere alla questione della cosiddetta “fidesJesu”. Questa, nell’ambito della Teologia fondamentale, rimane, oggi più che mai, una“quaestio disputata”. Il Corso: 1) mette a fuoco le fasi della problematica nella posizione scolastica e nella ripresa te-

matica del XX secolo (K. Rahner e H.U von Balthasar, ma anche con un significa-tivo accenno al beato A. Rosmini);

2) chiarisce l’esegesi teologica dell’espressione “pistis Christou” tenendo conto che iracconti evangelici evitano (certo non a caso) di attribuire a Gesù il più comunepredicato dei credenti, mai dichiarandolo come soggetto di “pisteu�”;

3) analizza le tre valenze semantiche dei testi paolini: quella di tipo fondativo-origi-naria (Gal 2,16d; 3,22; Rm 3,21; 3,26), quella di tipo strumentale-operativo (Fil 3,9;Gal 2,16b; Ef 3,12), quindi lo schiudersi di una sorta di “condizione trascendenta-le”, particolarmente visibile (cf Gal 2,20), che caratterizzerebbe tutta l’esistenza diPaolo e, perciò, il suo “vivere in Cristo” e il “vivere di Cristo in lui”;

4) approfondisce l’affermazione del Nuovo Testamento, secondo cui Gesù è “autoree perfezionatore della nostra fede” (Eb 12,2);

5) all’interno della cosiddetta “conciliazione delle sentenze” che vorrebbe comporrela rifrazione della visione e della fede nell’anima, il Corso conclude sistematica-mente prendendo posizione sul binomio “fides quae” e “fides qua”, rispettivamen-te applicabili oppure no a Gesù Cristo unico Rivelatore del Padre.

Bibliografia:Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae. Pars III, qq. 7-12, in Id., La Somma Teologica, XXIII.L’incarnazione: a) il modo, traduzione e commento a cura dei Domenicani Italiani, Ed. Salani,Roma 1969.I. G. Wallis, La fede di Gesù nelle tradizioni cristiane antiche. Traduzione, adattamento dellenote e Postfazione di G. Pasquale, LUP, Città del Vaticano 2010 (Saggi per il Nostro Tempo 20).K. Rahner, Considerazioni dogmatiche sulla scienza e conoscenza di Cristo, in Id., Saggi di cri-stologia e di mariologia, Paoline, Roma 1965, pp. 199-238 [or. tedesco, Dogmatische Erwägun-gen über das Wissen und Selbstbewusstsein Christi, in Schriften zur Theologie, V, Benziger Ver-lag, Einsiedeln 1962].H. U. von Balthasar, Fides Christi, in Id., Sponsa Verbi. Saggi Teologici, II, Morcelliana, Brescia1969 [or. tedesco Sponsa Verbi. Skizzen zur Theologie, II, Johannes Verlag, Einsiedeln 1961].G. O’ Collins, La fede di Gesù, in Id., Cristologia. Uno studio biblico, storico e sistematico su Ge-sù Cristo, Queriniana, Brescia 1997 (BTC 90) [or. inglese Christology. A biblical, Historical andSystematic Study of Jesus Christ, Oxford University Press, Oxford 1995].G. Pasquale, Sull’unicità della persona di Gesù Cristo. Un saggio di grammatica teologica, in Ri-cerche Teologiche 14 (2003) 319-341.G. Canobbio (ed.), La fede di Gesù. Atti del Convegno tenuto a Trento il 27-28 Maggio 1998,Scienze Religiose. Nuova Serie 2, Edizioni Dehoniane, Bologna 1998.

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10715La “fede di Gesù” e la credibilità della rivelazione cristiana

Gianluigi Pasquale | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso si propone di introdurre lo studente allo studio delle religioni, tenendo contodel metodo storico in generale e della eccezionale accortezza filosofica che occorreavere nelle questioni che riguardano gli inizi esistenziali o culturali. Si analizzerà in particolare lo statuto epistemologico delle scienze delle religioni, rile-vando nel contempo un adeguato concetto di religione, che solo può avvalorare la cor-rettezza di quello statuto.

Bibliografia:G. Filoramo - C. Prandi, Le scienze delle religioni, Morcelliana, Brescia 1997 3, 7-29.P. Selvadagi, Il concetto di religione in teologia, in Lateranum 72 (2006), 439-455.L. Baccari, La rivelazione nelle religioni, Borla, Roma 1996.Id., Episteme e rivelazione, Borla, Roma 2000.

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10720Corso introduttivo-metodologico I – Ind. Scienze della Religione

Luciano Baccari | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso – fondamentale ed obbligatorio nell’indirizzo di specializzazione in “Teologiadella vita cristiana” – viene condotto con una speciale metodologia “tutoriale”, e com-prende due parti:1. Introduzione alla “teologia della vita cristiana”.2: Temi di morale biblica.

Bibliografia:Pontificia Commissione Biblica, Bibbia e Morale. Radici bibliche dell’agire cristiano, LEV, Cit-tà del Vaticano 2008.W. H. Schmidt, I dieci comandamenti e l’etica vetero-testamentaria, Paideia, Brescia 1996.R. Schnackenburg, Il messaggio morale del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 1989.R. Fabris, Morale del Nuovo Testamento, in Nuovo Dizionario di Teologia Morale, Paoline, Ci-nisello Balsamo 1990, 786-800.

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10721Corso introduttivo-metodologico I – Ind. Teologia della vita cristiana

Renzo Gerardi | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso intende offrire un percorso di formazione personalizzato, destinato a permet-tere allo studente interessato di familiarizzarsi con le fonti, i metodi e i problemi dellaricerca storica nel campo della storia della Chiesa moderna e contemporanea. Esso comporterà diversi aspetti: – la conoscenza e la padronanza degli strumenti della ricerca storica (dizionari, enci-

clopedie, grande collane e riviste di storia ecclesiastica);– la preparazione di schede bibliografiche dettagliate su diversi argomenti di storia

della Chiesa moderna e contemporanea;– la lettura e l’analisi di una fonte edita di storia della Chiesa moderna e contempo-

ranea (testo del magistero, opera teologica, carteggio di corrispondenze, memorie,ecc.);

– l’approfondimento di una problematica specifica in relazione con gli interessi di ri-cerca dello studente.

Bibliografia:M. Heim, Introduzione alla storia della Chiesa, Einaudi, Torino 2002.H. Jedin, Introduzione alla storia della chiesa, Morcelliana, Brescia 1973.H.-I. Marrou, La conoscenza storica, Il Mulino, Bologna, 2005.Storia del cristianesimo. Bilanci e questioni aperte (Atti del seminario per cinquantesimo del Pon-tificio Comitato di Scienze Storiche, Città del Vaticano, 3-4 giugno 2005), ed. G. M. Vian, LEV,Città del Vaticano 2007.

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10724Corso introduttivo metodologico II – Ind. Storia

Philippe Chenaux | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso ha per scopo lo studio di uno dei fatti più importanti del concilio Vaticano II,la riscoperta della Chiesa particolare. Dopo un rapido excursus storico sul ricupero delplurale “le Chiese” passato da secoli in secondo ordine, vengono studiati i testi conci-liari che fanno riferimento alla Chiesa particolare (SC; LG; OE; UR; CD; AG). Individuati gli elementi costitutivi della Chiesa particolare («Tutto ciò che conviene altutto [la Chiesa di Dio] conviene anche, in certo qual modo, a ciascuna parte»: S. PierDamiani), viene approfondita la sua incarnazione storica e quindi la sua configurazio-ne canonica nella diocesi e nelle altre figure assimilate. L’attenzione è, poi, portata sui ministeri ordinati presenti nella Chiesa particolare: il mi-nistero pastorale del vescovo, il ministero dei presbiteri, il ministero dei diaconi. La figura dei laici è studiata con attenzione alla loro presenza nella Chiesa che si rea-lizza in un determinato luogo, nel loro duplice impegno di edificazione della comuni-tà cristiana e di testimonianza nel “mondo” (nel senso della Gaudium et spes: famiglia,società, economia, politica, cultura). Particolare attenzione è riservata alla questionedei ministeri affidati ai laici. Il tema della “sinodalità” è studiato tenendo conto delle prospettive del Vaticano II edel loro sviluppo. Sono oggetto di studio il sinodo diocesano, i consigli pastorali, dio-cesano e parrocchiale, il consiglio per gli affari economici. Particolare attenzione è ri-servata alla comunità parrocchiale e alla sua nuova comprensione nella comunionediocesana. La riflessione sulla Chiesa particolare non sarebbe completa se si trascurasse un suoelemento irrinunciabile: la vita consacrata. A partire dal concilio Vaticano II, la sua com-prensione si è rinnovata in prospettiva ecclesiologica. Il corso sarà concluso con alcuni riferimenti alla missionarietà della Chiesa particolaree al suo impegno per l’ecumenismo.

Bibliografia:A. Montan, La Chiesa particolare. Strutture e missione, Roma 2006.

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60103La Chiesa particolare: strutture e messione

Agostino Montan | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Esiste oggi un indubbio interesse per il grande fenomeno determinatosi nei secoli IVe V, allorché migliaia di “laici” fervorosi, rinunciando ai beni ed agli agi del mondo, siappartarono nei luoghi solitari per “vivere con Dio” sugli esempi tracciati dal Vangelo.Questo caratteristico e complesso movimento ebbe inizio dapprima in Oriente, e si dif-fuse in seguito anche in Occidente, fino a costituire un aspetto singolare della vita stes-sa della Chiesa. Nel versante orientale dell’impero bisogna ricordare Antonio (il padre del monachesi-mo) e Pacomio (autori di un primo tentativo di dare una “regola” ai “carismatici”). In-dispensabile tracciare un panorama del monachesimo sviluppatesi in Palestina, in Si-ria, in Mesopotamia e in Asia minore (Eustazio di Sebaste e Basilio di Cesarea). In Occidente vengono individuate le origini della vita monastica in Gallia con Martinodi Tours e con Giovanni Cassiano, uomo ponte, discepolo in oriente e maestro in Oc-cidente. Prima di Benedetto incontriamo l’autore della Regola del Maestro, documentoche viene utilizzato per la redazione della celebre Regola benedettina adottata dallatarda antichità fino ai giorni nostri dai figli del grande carismatico di Norcia. Non pos-siamo trascurare, per concludere, il monachesimo sorto in Irlanda ed in Provenza.Un’attenzione particolare sarà dedicata alle Istituzioni cenobitiche di Giovanni Cassiano:1. La tendenza alla golosità, 2. Lo spirito della fornicazione, 3. Lo spirito dell’avarizia,4. Lo spirito della collera, 5. Lo spirito della tristezza, 6. Lo spirito dell’accidia, 7. Lospirito della vanagloria, 8. Lo spirito della superbia.

Bibliografia:L. Bouyer, La spiritualità dei Padri, 3/B Il monachesimo, ed. L. Dattrino, EDB, Bologna 1986,9-290.L. Dattrino (ed.), Evagrio Pontico, Trattato pratico sulla vita monastica, Città Nuova, Roma 1992.Id., Il primo monachesimo, Studium, Roma 1984. Id. (ed.), Giovanni Crisostomo, Contro i detrattori della vita monastica, Città Nuova, Roma 1996.Id. (ed.), Giovanni Cassiano, Conferenze ai monaci, 2 voll., Città Nuova, Roma 2000.Id. (ed.), Giovanni Cassiano, Le Istituzioni cenobitiche, Abbazia di Praglia, Praglia 20082.

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60128Il monachesimo per l’evangelizzazione

Lorenzo Dattrino | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Si propone una riflessione sullo statuto della morale cristiana nell’azione ecclesiale.Saranno affrontati i problemi seguenti:– La morale cristiana: urgenza di una riflessione pastorale sul tema– Il contesto culturale: la morale cristiana tra modernità e post-modernità– Vita morale e vita teologale– Chiesa, santità e peccato– Testimonianza, insegnamento, educazione.– Giustizia e misericordia– La casistica, tra necessità ed eccessi.– La morale sessuale in prospettiva pastorale– Ricchezze e povertà, possedere e donare.– Potere, autorità, obbedienza.

Bibliografia:Giovanni Paolo II, Lettere encicliche Veritatis Splendor e Evangelium Vitae.L. Melina, Morale, tra crisi e rinnovamento, Ares, Milano 1993.S. Pinckaers, Les sources de la morale chrétienne, Cerf, Paris, 1985 [trad. it. Le fonti della mo-rale cristiana, Ares, Milano1992].

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60166Situazione pastorale della morale cristiana

Denis Biju-Duval | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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In un contesto culturale in cui la dimensione spirituale viene frequentemente confusacon quella psichica, questo corso intende identificare i criteri di discernimento pasto-rale da usare per aiutare i fedeli ad una corretta integrazione dell’affettività.

1. Aspetti antropologici– la terminologia biblica (psichè, spirito) e i suoi significati– le passioni dell’anima secondo S. Tommaso– l’integrazione della persona secondo alcuni autori moderni (Bernard, Wojtyla)– statuto delle scienze psicologiche

2. Questioni affettive nella Sacra Scrittura– Il libro di Giobbe– I Salmi– L’affettività di Cristo– Atteggiamenti spirituali che coinvolgono l’affettività (lode, tentazione, senso di

colpa, pace)3. Alcune questioni affettive ricorrenti

– L’affettività nella vita di preghiera– Eros, philia, agapè– Offese e perdono– Ferite interiori e cammini di guarigione

Bibliografia:C. A. Bernard, Théologie affective, Cerf, Paris 1984 [trad. it. Teologia affettiva, Paoline, Torino1985)D. Biju-Duval, Le psychique et le spirituel, Emmanuel, Paris 2001 (trad. it. La profondità del cuo-re, ed. Effatà, Cantalupa 2009)

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60213Problemi affettivi dei fedeli e aiuto pastorale

Denis Biju-Duval | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso si propone di porre alla luce, partendo dalla metodologia del discernimento,la permanenza della questione teologica all’interno dell’esperienza sociale stessa, con-siderata nella sua interezza e nelle sue diverse dimensioni. Per questo è necessario restaurare, a tutti i livelli del l’esperienza individuale e colletti-va, lo spazio di interro gazione, nel quale la parola della fede diviene comprensibile. Ciò significa cogliere i diversi livelli dell’azione sociale e i mutamenti degli stessi rap-porti sociali per vedere la pertinenza dei vari apporti interpretativi (c.1-2); correlare lasperanza cristiana, colta nelle sue radici bibliche, negli interventi autoritativi della Dot-trina sociale della Chiesa e nella riflessione teologica (teologia sociale), alle condizio-ni oggettive dell’esperienza sociale resti tuite alla loro originaria qualità etica, facendoemergere in tal modo la circolarità dell’agape e della giustizia nelle relazioni sociali(cap. 3-4-5); attestare un “bene” superiore ad ogni preciso obiettivo storico e materia-le, un bene che assume figura concreta in una comunità di libertà secondo modalitàappropriate agli ordinamenti istituzionali concretamente vigenti all’interno della socie-tà (c.6).Il contributo della teologia sociale al bene comune è pienamente compatibile con ilpluralismo e la libertà in quanto il bene comune viene determinato come società giu-sta che promuove e garantisce l’esistenza di tutti i membri (c.7). Si è così chiamati al-la cura per il destino e la libertà dell’altro in gioco nelle stesse organizzazioni istitu-zionali (cap.8). E si supera la definizione esclusivamente burocratica dei ruoli di mo-do che questi non siano semplici mezzi per l’autorealizzazione individuale, ma il luo-go del possibile reciproco riconoscimento (c.9).Così la missione sociale della chiesa confessa la bontà del riconoscimento di una rela-zione fondatrice nel registro simbolico dell’alleanza gratuita, che incardina il senso del-l’impegno con gli altri, con rigore e profondità, in una comunità di libertà, connotatadall’at titudine del dono e dalla tenacia della prossimità (cap.10).

Bibliografia:G. Manzone, Una comunità di libertà.Introduzione alla teologia sociale, Messaggero, Padova2008.Id., Invito alla Dottrina sociale della Chiesa, Borla, Roma 2005.W. Kerber, Etica sociale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002.D. Hollenbach, The Common Good and Christian Ethics, Cambridge University Press, Cam-bridge 2002..

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60320Antropologia ed etica sociale cristiana - I

Giovanni Manzone | 1° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il corso si propone di affrontare il tema della vita cristiana da un punto di vista benpreciso: quello della salvezza. Il concetto di salvezza, in generale, presuppone un bi-sogno, che può essere soddisfatto solo da altri. In senso teologico, la salvezza cristia-na implica il peccato, che può essere cancellato solo da chi ha subito l’offesa. Tratteremo sommariamente le varie prospettive di salvezza proposte dalla filosofia, dal-l’antropologia, dalle teologie delle varie religioni e, in particolare, dalle Scritture giu-daico-cristiane. Ci proponiamo, poi, di chiarire i concetti di vita cristiana e di salvezza. Ogni individuoha una sua maniera di vivere la propria fede, così pure ogni comunità ed ogni epoca.Cercheremo, allora, di definire ciò che contraddistingue il modo di vivere cristiano, in-dipendentemente dall’epoca storica e dalla cultura.Ci soffermeremo, infine, sulle varie teologie della salvezza presenti nell’Antico e nelNuovo Testamento. Dentro questi due grandi contesti � quello giudaico e quello cri-stiano � si possono incontrare tanti tipi di salvezza, quante sono le culture teologichedentro le quali essi si sviluppano. Analizzeremo i concetti di salvezza e di vita cristia-na a partire dai dati biblici come risposta alle salvezze e ai modi di vivere presenti aldi fuori di essi.

Bibliografia:J. Ratzinger, Fede, verità, tolleranza. Il cristianesimo e le religioni del mondo, Edizioni Canta-galli, Siena 2003.B. Sesboüé, Gesù Cristo l’unico mediatore. Saggio sulla redenzione e la salvezza, 2 voll., Paoli-ne, Cinisello Balsamo 1991-1994.D. Vitali (ed.), Le virtù teologali. La vita cristiana nella fede, speranza, carità, San Paolo, Mila-no 2005.

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60333La vita cristiana in prospettiva soteriologica

Mario Fedele Collu | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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PROGRAMMI DEI SEMINARI

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Il seminario si propone come obiettivo l’apprendimento del metodo esegetico appli-cato allo studio delle parabole di Gesù nei sinottici.

- Introduzione con cenni sulla storia dell’interpretazione.– Teoria attuale sulla funzione delle parabole come genere letterario interno ai van-

geli.– Esempio di esegesi su una parabola lucana.– Lavoro personale degli studenti su una parabola a loro scelta.

N.B.: È indispensabile che lo studente abbia una sufficiente conoscenza del greco bi-blico (deve aver superato in modo soddisfacente l’esame di Greco Neotestamentario)

Bibliografia:V. Fusco, Oltre la parabola. Introduzione alle parabole di Gesù, Borla, Roma 1983.J. Jeremias, Le parabole di Gesù, Paideia, Brescia 19732 [orig. ted.: Göttingen 19657].H. Weder, Metafore del regno. Le parabole di Gesù: ricostruzione e interpretazione, Paideia, Bre-scia 1991 [orig. ted.: Göttingen 1978. 19843. rist. 1989].

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15125Le parabole di Gesù

Giuseppe Pulcinelli | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il seminario – riservato agli studenti dell’indirizzo di Specializzazione in “Storia” – ap-profondisce alcune tematiche particolari di storia moderna e contemporanea, appli-cando quanto esposto nel corso introduttivo metodologico.

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15150Questioni di storia della Chiesa moderna e contemporanea

Philippe Chenaux | 2° semestre | 5 CFU (24 ore di lezione)

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Tecnologie e vita umana: la dilatazione del possibile in doveroso?

Il seminario ha per oggetto le ricadute antropologiche delle tecnologie migliorative(farmacologiche, genetiche e ricostruttive) e della procreazione, ripensando la loro pre-senza culturale e non solo pratica, presenza che delinea un’immagine dell’uomo e del-le sue relazioni. È in gioco un aspetto specifico della condizione umana e una dellecostanti della sua prassi: il binomio del possibile e del limite. Oggi la dilatazione del-le possibilità tecnologiche porta all’incremento della cate goria del desiderio. La tecnica non è solo un mezzo, ma è divenuta un ambiente e un modo di vita: è ciòrispetto a cui l’uomo di oggi giunge a una conoscenza delle sue esperienze fonda-mentali della vita, del corpo, della morte, della malattia, della procreazione. L’uomopercepisce sé stesso attraverso l’apparato tecnico che lui stesso ha disposto: questo am-biente riflette i suoi progetti, le sue speranze e le sue paure.L’ambivalenza della tecnica è strettamente connessa alla verità del progetto umano, al-la verità cioè della condizione degli umani.Partendo dal principio dell’“adiuvatio naturae” indagheremo il concetto di “vita” e di“natura” al fine di rispondere alle questione: che cosa significa “aiutare” e “sostituire”?Contestualizzando l’annuncio dell’Evangelo della vita nella cultura tecnologica la chie-sa offre un contributo originale e imprescindibile per la dignità dell’uomo nella so-cietà contemporanea.

Bibliografia:G. Manzone, La tecnologia dal volto umano, Queriniana, Brescia 2004.Aa. Vv., La bioetica, Glossa, Milano 1998.

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15189Tecnologie e vita umana

Giovanni Manzone | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il seminario ha per oggetto l’esposizione degli elementi essenziali propedeutici allostudio dell’archeologia cristiana, con particolare riguardo alle più antiche testimonian-ze archeologiche relative al culto dei martiri e alle iscrizioni, come essenziale fonte diconoscenza della società cristiana dei primi secoli.Dopo aver delineato un’introduzione all’archeologia cristiana e aver definito le diver-se parti che la compongono, dall’iconografia all’epigrafia, dalla topografia all’architet-tura, si parlerà sinteticamente della storia degli studi in epoca moderna, dalla riscopertadelle catacombe all’epoca di Antonio Bosio (fra XVI e XVII secolo) al rigore metodo-logico e all’intensa attività scientifica di Giovanni Battista de Rossi (1822-1894), veropilastro della disciplina, fino alle ricerche e agli studi di epoca recente.Si esamineranno, quindi, i documenti archeologici utili a ricostruire il percorso dellanascita e dello sviluppo del culto dei martiri, soprattutto nelle catacombe, privilegian-do le testimonianze pittoriche e quelle epigrafiche, a cominciare dagli epigrammi dipapa Damaso. In particolare, si vedrà come gli affreschi catacombali mostrino rara-mente scene inerenti il martirio, mentre l’iconografia martiriale, di cronologia piuttostoavanzata, rappresenta quei “testimoni della fede” come intercessori, o già nella gloriaceleste, non di rado accanto a Cristo. Si analizzeranno, quindi, gli indizi di vario ge-nere, che si possono rivelare utili a riconoscere la presenza di un sepolcro veneratonei cimiteri sotterranei.L’ultima parte del seminario riguarderà le iscrizioni funerarie, partendo dai testi più an-tichi, di cui saranno evidenziate le peculiarità e ponendo in rilievo come proprio leepigrafi consentano di conoscere tanti dettagli altrimenti ignoti sui sentimenti, la reli-giosità, gli affetti familiari, gli aspetti sociali, la lingua parlata dai fedeli, appartenentialle più antiche comunità cristiane. In particolare, saranno approfonditi temi come i ri-ferimenti al lavoro nella documentazione epigrafica, siano esse indicazioni contenutenei testi, oppure figurazioni incise sulle lapidi. Tutte le lezioni in aula saranno sempreintegrate da un abbondante apparato di immagini.Completeranno il seminario due visite di studio, rispettivamente a una catacomba e aduna basilica paleocristiana, per riscontrare quali siano le caratteristiche di un complessofunerario comunitario, come si possano riconoscere le diverse fasi del suo sviluppo ecome fosse strutturato un edificio di culto paleocristiano, in cui esigenze liturgiche sug-gerirono la creazione di determinati organismi.

Bibliografia:V. Fiocchi Nicolai - F. Bisconti - D. Mazzoleni, Le catacombe cristiane di Roma, Schnell & Stei-ner, Regensburg 1998 [consigliato, disponibile in cinque lingue].D. Mazzoleni, Epigrafi del Mondo Cristiano antico, LUP, Città del Vaticano 2002.F. Bisconti - D. Mazzoleni, Alle origini del culto dei martiri. Testimonianze nell’archeologia cri-stiana, Aracne Editrice, Roma 2005. S. Carletti, Catacombe di Priscilla, Pont. Commissione di Archeologia Sacra, Città del Vaticano1981 [disponibile in varie lingue].La Basilica di S. Sabina all’Aventino, Genova s.a..

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15195Questioni di archeologia cristiana

Danilo Mazzoleni | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il seminario – riservato agli studenti del primo anno del Biennio di Specializzazione inCristologia – si propone di analizzare, sia sotto il profilo metodologico che sotto il pro-filo contenutistico, le eredità che la riflessione teologica dell’Ipponate ha saputo con-segnare alla teologia trinitaria e alla cristologia del nostro tempo.In un primo momento si tratterà di chiarire la questione dibattuta circa il punto di par-tenza o approccio di sant’Agostino alla riflessione intorno al mistero Trinitario e al mi-stero di Cristo, cercando di indagare se l’impostazione di fondo della sua opera sia sta-ta prima teo-logica e solo successivamente si sia arricchita dell’apporto della riflessio-ne cristologica.A partire da qui si tratterà poi di analizzare:- da un lato, le acquisizioni della riflessione agostiniana intorno al mistero di Cristo conparticolare riferimento al tema della Incarnazione del Verbo (cfr Conf. VII, 18, 24 – 19,25; Ep. 137 a Volusiano e De Trin. IV), senza tralasciare il coinvolgimento esistenzialein questa riflessione attraverso l’impegno ecclesiale e pastorale dell’Ipponate;- dall’altro lato, l’importanza e la rilevanza delle dottrine circa le relazioni trinitarie, ilconcetto di persona e le analogie, con particolare riferimento all’analogia caritatis (DeTrin. VIII) così come esse vengono evidenziate lungo il corso di tutto il De Trinitate.In questo modo, attraverso il diretto contatto con i testi, sarà possibile riprendere il pro-blema ermeneutico che sottende a tutta l’opera del Dottore della Carità: cogliendo ilpensiero di sant’Agostino a partire dal testo e dai suoi contesti, al di là delle interpre-tazioni più o meno preconcette che di esso sono state date, e riconducendo questa let-tura alle problematiche della teologia contemporanea e ai suoi interrogativi circa l’in-telligenza della fede nel contesto presente.

Bibliografia:A. Trapè, Introduzione generale a sant’Agostino, ed. F. Monteverde, NBA - Città Nuova, Roma2006.G. Madec, La patria e la via. Cristo nella vita e nel pensiero di sant’Agostino, Borla, Roma 1993.A. Grillmeier, Gesù il Cristo nella fede della Chiesa, 1/2. Dall’età apostolica al Concilio di Cal-cedonia (451), Paideia, Brescia 1982, 766-778.N. Ciola, Immagine di Dio – Trinità e socialità umana. Un’eredità e un compito per l’anima-zione cristiana dell’Europa, in Id., Cristologia e Trinità, Borla, Roma 2002, 159-187.P. Sguazzardo, Sant’Agostino e la teologia trinitaria del XX secolo. Ricerca storico-ermeneuticae prospettive speculative, Città Nuova, Roma 2006.B. Studer, Augustinus De Trinitate. Eine Einführung, Schöningh, Paderborn-München-Wien-Zürich 2005.Id., La teologia trinitaria in Agostino di Ippona. Continuità della tradizione occidentale?, in Cri-stianesimo e specificità regionali nel Mediterraneo latino (sec. IV – VI), Institutum Patristicum Au-gustinianum, Roma 1994, 161-177 [XXII Incontro di studiosi dell’antichità cristiana, Roma, 6-8maggio 1993].

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15201La cristologia del XX secolo e il contributo di sant’Agostino

Pierluigi Sguazzardo | 2° semestre | 5 CFU (24 ore di lezione)

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Il seminario - riservato agli studenti del secondo anno dell’indirizzo di Specializzazio-ne in “Cristologia” - intende cogliere la valenza cristologico-trinitaria della Verità, insi-ta nell’auto-affermazione di Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita» (Gv 14,6). In particolare, verranno prese in considerazione alcune interpretazioni di tale versettoevangelico, appartenenti sia al periodo patristico-medievale, sia all’epoca contempo-ranea: cominciando da Agostino d’Ippona e soffermandoci su Tommaso d’Aquino, giun-geremo fino all’attuale proposta di Marcello Bordoni.Per quanto riguarda i due Dottori della Chiesa, l’analisi verterà principalmente sui ri-spettivi commentari al Vangelo di Giovanni (dove in maniera più immediata appare ilconfronto col dato scritturistico) e si estenderà poi ad un confronto degli elementi lìemergenti con le principali opere sistematiche dell’Ipponate e dell’Angelico. Nel periodo contemporaneo noteremo come la riflessione teologica si sia lasciata sol-lecitare da una rinnovata consapevolezza ermeneutica e da un approfondimento deglistudi esegetici. In tale contesto viene nuovamente tematizzata la questione della Veri-tà nella sua valenza cristologico-trinitaria: valuteremo alcune prospettive del XX seco-lo, concludendo con quella di Bordoni, che ha dedicato alcuni suoi recenti studi allariflessione teologica sulla Verità.Per ogni singolo caso si cercherà di cogliere sia la specifica pre-comprensione filoso-fica di Verità, caratteristica del contesto culturale in cui ogni teologo è collocato, sia lari-configurazione della nozione di Verità prodotta dall’incontro con la novità della ri-velazione cristiana, sia la peculiare portata della Verità cristologica che ultimamenteemerge.

Bibliografia:Agostino d’Ippona, Commento al Vangelo e alla Prima Epistola di San Giovanni (edizione bi-lingue), 2 voll., Città Nuova, Roma 19852 (Nuova Biblioteca Agostiniana).Tommaso d’Aquino, Lectura super Ioannis Evangelium, ed. R. Cai, Marietti, Torino 1952 [tr. it.Commento al Vangelo di Giovanni, 3 voll., Città Nuova, Roma 1990-1993].H. U. von Balthasar, Verità di Dio, Jaca Book, Milano 1987.M. Bordoni, La cristologia odierna di fronte alla questione della verità, in M. Serretti (ed.), Uni-cità e universalità di Gesù Cristo: in dialogo con le religioni, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001,65-111.R. Ferri, Il Verbo incarnato, rivelazione della Verità in Agostino, in R. Ferri - P. Manganaro,Gesto e Parola. Ricerche sulla rivelazione, Città Nuova, Roma 2005, 231-247.Id., Gesù e la verità. Agostino e Tommaso interpreti del Vangelo di Giovanni, Città Nuova, Roma2007.A. Milano, Quale verità. Per una critica della ragione teologica, EDB, Bologna 1999.

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15202Cristo-Verità in alcune interpretazioni medievali e contemporanee

Riccardo Ferri | 1° semestre | 5 CFU (24 ore di lezione)

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Il seminario, strettamente collegato al corso introduttivo metodologico – fondamenta-le ed obbligatorio nell’indirizzo di specializzazione in “Teologia della vita cristiana” –viene condotto con una speciale metodologia “tutoriale”, e ha come argomento le prin-cipali tematiche nella storia della teologia morale.

Bibliografia:R. Gerardi, Storia della Morale, EDB, Bologna 2003.L. Vereecke, Storia della teologia morale, in Nuovo Dizionario di Teologia Morale, Paoline, Ci-nisello Balsamo 1990, 1314-1338.

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15208Temi di storia della teologia morale

Renzo Gerardi | 2° semestre | 5 CFU (24 ore di lezione)

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Le religioni vengono considerate come vie di sapienza, la quale talvolta diventa sino-nimo della salvezza. Il seminario analizza alcuni testi sacri e dottrine delle religioni monoteistiche (Cristia-nesimo, Ebraismo ed Islam), considerate religioni rivelate e profetiche, e delle religio-ni mistiche e sapienziali dell’Oriente (Induismo, Buddhismo, Confucianesimo e Taoi-smo). Si dà attenzione alla dimensione di sapienza universale e storica delle tradizioni mo-noteistiche nel confronto con la gnosi, nonché alla conoscenza intuitiva e “non-duale”dell’Oriente.

L’obiettivo del seminario è triplice: 1) esplorare il ruolo importante della sapienza nelle grandi religioni del mondo ed ap-

profondire la dimensione della sapienza vissuta collocandola di fronte alla nozio-ne di amore;

2) offrire un contributo al dialogo inter-religioso e alla teologia della inculturazione;3) riconoscere l’identità e peculiarità della sapienza cristiana.

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15210Religioni e ricerca della sapienza

Jae-Suk Lee | 2° semestre | 5 CFU (24 ore di lezione)

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Premessa.Definizione poetica e teorica del termine “arte” - le forme dell’arte figurativa - il lin-guaggio artistico - significato del termine “immagine”.Capitolo 1.Il concetto di arte sacra - gli attributi dell’opera d’arte sacra - il successo del tema sa-cro.Capitolo 2.La donna nell’arte - la figura femminile nell’arte sacra: Eva e la Maddalena - gli attri-buti della Beata Vergine Madre.Capitolo 3.La storia di Maria per immagini: la nascita - l’Annunciazione - l’Epifania - la Maestà del-la Madonna - la Sacra Famiglia - la Vergine e la Passione del Figlio - l’Immacolata, l’In-coronata e l’Assunta.Capitolo 4.Analisi storica dell’immagine di Maria nell’arte: i primi secoli - le Icone mariane e il ri-tratto di Maria - il Medioevo - il Trecento - il Rinascimento - il Seicento - il Settecento- l’Ottocento - l’arte contemporanea.

Bibliografia:O. Casazza - S. Olivieri, La vita della Madonna nell’arte, Nardini, Firenze 1985.G. Gharib, Le icone mariane, storia e culto, Città Nuova, Roma 1988.A. Grabar, Le vie della creazione nell’iconografia cristiana, Jaca Book, Milano 1983.G. Fallani, La Madonna: profilo iconografico, in Orientamenti dell’Arte Sacra dopo il VaticanoII, Minerva Italica, Bergamo 1969.La Maddalena tra sacro e profano, ed. M. Mosco, Mondadori, Milano 1986.V. Francia, Splendore di bellezza. L’iconografia dell’Immacolata Concezione nella pittura rina-scimentale italiana, LEV, Città del Vaticano 2004.L. Castelfranchi - M. A. Crippa, Iconografia e arte cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004.

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15213Le immagini della Madonna nell’arte

Luca Mariani | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Il libro dei Salmi può essere avvicinato con approcci di studio diversi. Il seminario siproporrà un duplice scopo: da una parte intende iniziare lo studente a compiere in pri-ma persona un primo esercizio pratico di studio biblico, d’altra parte offrire la possi-bilità di confrontarsi con metodi esegetici diversi sul medesimo testo biblico.Dopo un’introduzione ai Salmi ed una presentazione degli strumenti e della metodo-logia fatta dal docente, gli studenti avranno la possibilità non solo di esercitarsi con unpiccolo saggio esegetico, ma anche di poter valutare criticamente un commentario (unodiverso per ogni studente) nel confronto con gli altri studenti.

Bibliografia:K. Seybold, Introducing the Psalms, T. & T. Clark, Edinburgh 1990.Id., Poetica dei Salmi, Paideia, Brescia 2007.C. Westermann, Salmi. Generi ed esegesi, Piemme, Casale Monferrato 1990.I commentari (ad es. Alonso-Sch�kel, Castellino, Kraus, Lorenzin, Ravasi, Weiser), scelti an-che in funzione della lingua madre dello studente, saranno distributi nel primo incontro.

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15214Studio esemplare di salmi scelti

Paolo Merlo | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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Rivelazione e fede: un tema teologico fondativo e unificatore

La proposta tematica del seminario si ispira alle parole della Fides et ratio di GiovanniPaolo II: «Lo scopo fondamentale a cui mira la teologia consiste nel presentare l’intel-ligenza della rivelazione ed il contenuto della fede. Il vero centro della sua riflessionesarà, pertanto, la contemplazione del mistero stesso del Dio Uno e Trino» (n. 93). Partendo dal presupposto che la rivelazione di Dio rappresenta per la fede (intesa co-me fides quae e fides qua di un singolo e, insieme, di una comunità) un evento costi-tutivo, determinante sul piano della struttura e dei contenuti, ed evidenziando la di-namica/l’intelligenza trinitaria e agapica dell’essere/accadere di entrambe, il seminariointende presentare e studiare il rapporto tra rivelazione e fede come una realtà teolo-gica basilare. Realtà che, all’interno di un discorso teologico sistematico, diventa un te-ma di carattere fondativo e unificatore: sia perché in esso affondano le loro radici tut-ti gli altri temi teologici, sia perché si impone come prospettiva interpretativa di fondoche (alla luce del proprium della rivelazione e della fede cristiana) orienta l’approfon-dimento di questi ultimi. Dopo una lezione introduttiva del docente, ognuno dei partecipanti sarà invitato aesplorare il tema in questione in riferimento o all’antropologia, o alla cristologia, o al-l’ecclesiologia, o alla teologia morale, o alla teologia spirituale. Verranno suggeriti per-corsi e opere che permetteranno il raggiungimento dell’obiettivo prestabilito. Proposto all’ultimo anno del ciclo istituzionale di teologia, il seminario ha lo scopo diformare ad uno sguardo di sintesi sui temi chiave della teologia (nella sua diversifica-zione interdisciplinare), sintesi che non potrà non essere raggiunta se il suo punto dicongiunzione verrà cercato sull’orizzonte teologico-fondamentale, ossia di un’ontolo-gia trinitaria della carità.

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15219Seminario di sintesi teologica – F

Lubomir Žak | 1° semestre | 4 CFU (24 ore di lezione)

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Il martire, il monaco, il vescovo, il militare, la vergine, il pellegrino.

Bibliografia:Storia dei santi e della santità cristiana, vol. 1-6, Grolier Hachette International, Milano 1991.Storia della santità nel cristianesimo occidentale, Viella, Roma 2005.A.Vauchez, La santità nel Medioevo, Il Mulino, Bologna 2009..

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15220Modelli di santità fra antichità e medioevo

Luigi Michele de Palma | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

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La nozione di “persona” tra teologia trinitaria, cristologia e antropologia

Il seminario vuol ripercorrere, dal punto di vista storico e speculativo, il sorgere e l’evol-versi della nozione di “persona”, tenendo in considerazione i tre ambiti in cui essa siè sviluppata: quello trinitario, quello cristologico e quello antropologico.Data l’ampiezza dell’oggetto in esame, verranno approfondite solamente alcune figu-re (singoli teologi e snodi concettuali) particolarmente significativi per comprendere lacomplessa valenza di un’idea da cui ancor oggi, nonostante le critiche a cui è stata sot-toposta, non si può prescindere per accostarsi al mistero di Dio e dell’uomo.Il percorso proposto si articola dunque nel seguente modo:– Il lento determinarsi, a livello terminologico e contenutistico, del concetto di “per-

sona” nell’età patristica: le incertezze della teologia prenicena e l’apporto determi-nante di Tertulliano nell’ambito linguistico latino; il contributo dei Cappadoci in teo-logia trinitaria; il dibattito cristologico sulla “persona” fino al Concilio di Calcedo-nia; il Concilio Costantinopolitano II; Agostino d’Ippona;

– La definizione boeziana (col prevalere dell’aspetto antropologico), sintesi della ri-flessione classica e il suo valore autoritativo per il medioevo;

– Il contributo dei teologi medievali: Riccardo di San Vittore e Tommaso d’Aquino; – La svolta dell’età moderna: il sorgere dell’idea di “soggetto” e il rapporto tra “sog-

getto” e “persona”;– Le critiche contemporanee alla nozione trinitaria di persona: K. Barth e K. Rahner;– Le proposte attuali.

Bibliografia: N. Ciola, Immagine di Dio-Trinità e società umana. Un’eredità e un compito per l’animazionecristiana dell’Europa, in I. Sanna (ed.), La teologia per l’unità d’Europa, Edizioni Dehoniane,Bologna 1991, 157-180.P. Coda, Personalismo cristiano, crisi nichilistica del soggetto e della socialità e intersoggettivitàtrinitaria, in I. Sanna (ed.), La teologia per l’unità d’Europa, Edizioni Dehoniane, Bologna 1991,181-205.N. Galantino, Sulla via della persona. La riflessione sull’uomo: storia, epistemologia, figure, per-corsi, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2006.G. Greshake, Il Dio Unitrino. Teologia trinitaria, Queriniana, Brescia 2000, 75-244.V. Grossi, La categoria teologica di persona nei primi secoli del cristianesimo. L’ambito latino,in I. Sanna (ed.), La teologia per l’unità d’Europa, Edizioni Dehoniane, Bologna 1991, 11-45.V. Melchiorre (ed.), L’idea di persona, Vita e Pensiero, Milano 1996.A. Milano, Persona in teologia, Edizioni Dehoniane, Roma 19962.A. Milano, “Persona,” in: G. Barbaglio - G. Bof - S. Dianich (ed.), Teologia (Dizionari San Pao-lo), Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2002, 1138-1157.A. Pavan - A. Milano (edd.), Persona e personalismi, Edizioni Dehoniane, Napoli 1987.I. Sanna, L’identità aperta. Il cristiano e la questione antropologica, Queriniana, Brescia 2006.

130

15221Seminario di sintesi teologica – A

Riccardo Ferri | 1° semestre | 4 CFU (24 ore di lezione)

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Il recupero del “rito” come orizzonte per una rinnovata teologia sacramentaria

Il seminario intende riprendere in chiave sintetica le tematiche classiche della sacra-mentaria generale, indagandole con una particolare attenzione al momento celebrati-vo come luogo sorgivo per l’intelligenza del sacramento. L’obiettivo è mostrare l’aspetto vincolante della mediazione liturgica, articolando in uni-tà l’assolutezza trascendente di Dio e la particolarità temporale dell’uomo, senza cheuna sia affermata a scapito dell’altra.

Bibliografia:G. Tangorra - M. Vergottini (ed.), Sacramento e azione. Teologia dei sacramenti e liturgia,Glossa, Milano 2006.J. Ratzinger (Benedikt XVI), Gesammelte Schriften. Theologie der Liturgie, Herder, Freiburg2008 [tr. it.: Libreria editrice Vaticana).E. Ruffini, Teologia dei sacramenti e Liturgia, in Aa. Vv., Teologia e Liturgia, Edizioni Deho-niane, Bologna 1974, 97-116.Id., Sacramentaria, in Nuovo Dizionario di Teologia, Edizioni Paoline, Roma 1982, 1352-1375.S. Marsili - D. Sartore, Sacramenti, in Liturgia, San Paolo, Roma-Cinisello Balsamo 2001, 1750-1764.A. Grillo, Rito, in G. Barbaglio - G. Bof - S. Dianich (ed.), Teologia, Edizioni San Paolo, Cini-sello Balsamo 2002, 1311-1336.S. Ubbiali, Liturgia e sacramento, in Rivista liturgica 75 (1988), 292-320.Id., La teologia sacramentaria e l’azione liturgica, in Aa. Vv., Liturgia: itinerari di ricerca, Edi-zioni liturgiche, Roma 1997, 245-277.F.-J. Nocke, Parola e gesto. Per comprendere i sacramenti, Queriniana, Brescia 1988, 7-32.A. M. Triacca, Per una trattazione sei Sacramenti in prospettiva liturgica. Approccio ad un son-daggio di opinioni, in Rivista liturgica 75 (1988), 340-358.

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131

15222Seminario di sintesi teologica – B

Angelo Lameri | 1° semestre | 4 CFU (24 ore di lezione)

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Teologia, esperienza e sapienza

Il seminario si divide in due parti.Nella prima, scandita in quattro punti, il docente presenterà i presupposti epistemolo-gici ed ermeneutici per un orizzonte esperienziale e sapienziale della teologia, quindiverrà posto in evidenza lo sviluppo storico della teologia come sapienza.Nella seconda parte, in vista dell’elaborato scritto, lo studente dovrà analizzare e pre-sentare un autore, a scelta dalla bibliografia che verrà indicata, nel quale dovrà coglierel’aspetto metodologico sapienziale e come questi influenzi i contenuti e i risultati del-la riflessione dell’autore studiato.

Prima parte:1. Dopo una breve introduzione sul recupero del valore dell’esperienza avvenuto nel-

la teologia del Novecento, si passerà alla presentazione dei principali mutamentidei paradigmi ermeneutici compiuti nell’ultimo secolo nella lettura della storia del-la teologia.

2. Presentazione della teologia sapienziale che dall’epoca patristica sfocia, da un lato,nella teologia monastica occidentale e, dall’altro, nella teologia dell’Oriente cristia-no.

3. Sottolineatura di aspetti sapienziali presenti nei teologi scolastici.4. Illustrazione dell’orizzonte sapienziale presente in alcune figure dell’Ottocento e del

Novecento teologico.

Seconda parte:Studio di testi di: Agostino, Bernardo, Anselmo, Tommaso, Bonaventura, Giovannidella Croce, Rosmini, Bulgakov, Guardini, Bonhoeffer, Edith Stein, Balthasar, Rah-ner.

Bibliografia:A. Bertuletti, Il concetto di ‘esperienza’, in G. Colombo (ed.), L’evidenza della fede, Glossa, Mi-lano 1988, 112-181.F. Bruno - E. Cattaneo, La teologia a partire dall’esperienza di fede, in Rassegna di teologia 42(2001), 592-603.J. Castellano Cervera, Teologia e contemplazione del mistero, in Euntes docete 53 (2000), 99-121.L. Melina - O. Bonnewijn (ed.), La sequela Christi. Dimensione morale e spirituale dell’espe-rienza cristiana, LUP, Città del Vaticano 2003 (soprattutto i contributi di L. Melina e C. Stercal).R. Nardin, La teologia sapienziale tra medioevo e postmodernità, in Lateranum 70 (2004), 573-581.

132

15223Seminario di sintesi teologica – C

Roberto Nardin | 1° semestre | 4 CFU (24 ore di lezione)

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Carità, comunione e amicizia.

Alla luce delle lettere di Giovanni Paolo II Novo Millennio Ineunte (n. 43) e di Bene-detto XVI Deus caritas est (n.18), il seminario si propone di approfondire il nesso vi-tale fra amore di Dio, amore di sé e amore del prossimo.

Il seminario si articola in due fasi.

In un primo momento si prendono in considerazione alcuni aspetti salienti della trat-tazione sull’amicizia e la comunione nel mondo antico, confrontandoli con la rifles-sione sull’amicizia e la comunione così come emerge nella Sacra Scrittura, in partico-lare negli scritti paolini e giovannei. La novità dell’incarnazione, la vita di Gesù con isuoi discepoli e la comunione come tratto caratterizzante della prima comunità cri-stiana permetteranno di cogliere la profonda trasformazione che subiscono questi rap-porti umani in forza della rivelazione e la loro portata come espressione dell’amore fral’uomo e Dio e degli uomini fra di loro.

In un secondo momento si studierà la polarità e complementarietà fra comunione eamicizia nell’esperienza ecclesiale, allo scopo di individuare il loro fondamento trinita-rio e cristologico così come il valore antropologico-spirituale e la forza evangelizzatri-ce ivi presente. A questo proposito si prenderanno in considerazione alcuni padri edottori della Chiesa, diversi testimoni della spiritualità moderna e contemporanea edalcune esperienze di comunione più significativi nella riflessione e vita della Chiesa.

Bibliografia:Giovanni Paolo II, Lettera apostolica Novo Millennio Ineunte (6 gennaio 2001).Benedetto XVI, Lettera enciclica Deus caritas est (25 dicembre 2005).F. Ciardi, Koinonia. Itinerario teologico-spirituale della comunità religiosa, Città Nuova, Roma1992.Dizionario di Spiritualità Biblico-Patristica. v. 3: Amore- Carità- Misericordia, Borla, Roma 1993.

133

15224Seminario di sintesi teologica – D

Eva Carlota Rava | 1° semestre | 4 CFU (24 ore di lezione)

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L’uomo davanti a Dio. Considerazioni antropologiche per una teologia della vocazione

In questi ultimi anni è stato dedicato, in modo particolare nell’ambito filosofico, un cre-scente interesse all’ars vivendi. La questione principale, che caratterizza tali ricerche,focalizza l’impostazione fondamentale dell’esistenza umana: come si deve vivere peressere autentici? Qual è la via verso la vera umanità? La tradizione cristiana, per secoli, ha riflettuto su domande simili parlando della voca-zione concreta dell’uomo. Ogni individuo è situato da sempre in un rapporto unicocon Dio; Lui viene percepito non soltanto come passato originario ed originante del-l’esserci, ma anche come suo presente e suo futuro. Proprio in quest’ottica si colloca,da un punto di vista sistematico spesse volte non sufficientemente considerato, il te-ma della vocazione, articolando l’interesse prospettico che Dio nutre per la sua crea-tura. Facendo riferimento, oltre ai più recenti sviluppi filosofici, soprattutto al pensiero diBergson, di Marcel e di Camus, si giunge all’analisi teologico-speculativa nel senso stret-to del termine. Seguendo le indicazioni che derivano dal metodo trascendentale di Rah-ner, si dispiegano le modalità secondo le quali Dio rivela la sua volontà sulla direzio-ne, sulle scelte e sull’indirizzo di una biografia. Decisivi sono inoltre il contributo diIgnazio di Loyola sul discernimento e la fenomenologia di Balthasar a proposito deidiversi stati di vita. Tra i due grandi poli di libertà e di necessità si plasmano alcunecoordinate teologiche della vocazione intesa come cultura personale di ogni esistenzacristiana.

Bibliografia:H. Alphonso, La vocazione personale. Trasformazione in profondità per mezzo degli esercizispirituali, Centrum Ignatianum Spiritualitatis, Roma 1991.O. Bayer, Gott als Autor. Zu einer poietologischen Theologie, Mohr Siebeck, Tübingen 1999.M. Bellet, Vocation et liberté, Desclée, Brügge 1963.Ch. A. Bernard, L’idée de vocation, in Gregorianum 49 (1968), 479-509.P. Ciardella - M. Gronchi (ed.), Testimonianza e verità. Un approccio interdisciplinare, CittàNuova, Roma 2000.A. Dulles, Finding God’s will. Rahner’s Interpretation of the Ignatian Election, in Woodstock Let-ters 114 (1965), 139-152.R. Guardini, Die Annahme seiner selbst, in Id., Die Annahme seiner selbst. Den Menschen kenntnur, wer von Gott weiß, Grünewald, Mainz 1987, 7-35 [tr. it. Accettare se stessi, Morcelliana, Bres-cia 1993].M. Höffner, Berufung im Spannungsfeld von Freiheit und Notwendigkeit. Eine transzenden-talphänomenologische Annährung, Münster 2007.P. Martinelli, Vocazione e stati di vita del cristiano. Riflessioni sistematiche in dialogo con H.U.von Balthasar, Laurentianum, Roma 2001 (Dimensioni Spirituali 15).L. M. Rulla, Anthropology of the christian vocation I: Interdisciplinary Bases, Gregorian Univer-sity Press, Roma 1986.I. Sanna, L’identità aperta. Il cristiano e la questione antropologica, Queriniana, Brescia 2006[BTC 132].M. Sauvage, Art. Vocation. Réflexions, in DSp 16, Paris 1994, 1123-1158.F. Wagner, Art. Berufung. Dogmatisch, in TRE 5, Berlin-New York 1980, 688-713.

134

15225Seminario di sintesi teologica – E

Achim Schütz | 1° semestre | 4 CFU (24 ore di lezione)

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L’intento del seminario è riflettere sul miracolo in una prospettiva teologico-fonda-mentale nell’orizzonte della teologia della rivelazione. In un primo momento verrà ri-percorsa la visione del miracolo nella teologia da Agostino a Tommaso, quindi si esa-minerà la critica al miracolo proveniente dalla filosofia moderna (Spinoza, Hume ecc.)e l’utilizzazione teologico-fondamentale nel modello scolastico del miracolo come se-gno della rivelazione, dimostrativo della divinità di Gesù Cristo e dell’origine divinadella stessa rivelazione da questi compiuta. Successivamente alla luce del dato biblicosui miracoli, soprattutto i miracoli di Gesù, tenuto conto delle acquisizioni della terzaricerca sul Gesù storico, si procederà con una ricognizione del riferimento al miraco-lo e una messa fuoco della valenza epistemologica della tematica miracolo-segno (rap-porto rivelazione-miracolo, ermeneutica del miracolo ecc.) in prospettiva teologica (mi-racolo e creazione, miracolo come segno e come sacramento nell’orizzonte della sa-cramentalità fondamentale di Cristo e della Chiesa), e in particolare in rapporto al sa-pere filosofico e alle interpretazioni delle scienze sperimentali.

Bibliografia:R. Latourelle, Miracoli di Gesù e teologia del miracolo, Cittadella, Assisi 1987.Id., Du prodige au miracle, Editions Bellarmin, Montréal 1995.J. P. Meier, Un ebreo marginale. 2. Mentore, messaggio e miracoli, Queriniana, Brescia 2002.G. Lorizio, Il miracolo. Una prospettiva teologico-fondamentale, in P. Coda - R. Presilla (ed.),Interpretazioni del reale, PUL-Mursia, Roma 2000, 27-50.L. Monden, Le miracle signe de salut, Desclée de Brouwer, Bruxelles 1960.C. F. D. (ed.), Miracles. Cambridge studies in their philosophy and history, Mowbray, London1965.B. L. Blackburn, The miracles of Jesus, in B. Chilton - C. A. Evans (ed.), Studying the histori-cal Jesus. Evaluations of the State of Current Research, Brill, Leiden-New York-Köln 1994, 353-394.G. de Broglie, I segni di credibilità della rivelazione cristiana, Ed. Paoline, Catania 1965.

135

15226Dai miracoli come segni della rivelazione alla rivelazione come miracolo

Antonio Sabetta | 2° semestre | 5 CFU (24 ore di lezione)

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Giovanni Tangorra | 2° semestre | 3 CFU (24 ore di lezione)

Le ecclesiologie del XX secolo15227

136

Il seminario si collega direttamente al corso sulla storia dell’ecclesiologia, ma con unapproccio più teologico. Partendo dal presupposto che la conoscenza della maggior parte dei grandi autori con-temporanei, che hanno scritto sulla Chiesa, avviene di solito per nozioni disperse, cisi propone una riflessione ordinata, generale e monografica, dei singoli che hanno se-gnato il periodo dall’epoca immediatamente precedente al concilio Vaticano II fino ainostri giorni. Un’attenzione specifica sarà data anche ai manuali più recenti, in modo da compren-derne gli orientamenti, la metodologia e le domande.

Bibliografia:La conoscenza della bibliografia, riguardante i singoli autori, costituisce un oggetto specifico dielaborazione durante il seminario. Per iniziare, si suggerisce:E. Ménard, L’ecclésiologie hier et aujourd’hui, Desclée de Brower, Bruges-Paris 1966. J. Frisque, L’ecclesiologia del XX secolo, in R. Vander Gucht - H. Vorgrimler (edd), Bilanciodella teologia del XX secolo, 3, Città Nuova, Roma 1972, 211-262.B. Mondin, Le nuove ecclesiologie. Un’immagine attuale della Chiesa, Paoline, Roma 1980.D. Valentini (a cura di), L’ecclesiologia contemporanea, EMP, Padova 1994.Facoltà teologica interregionale di Milano, L’ecclesiologia dal Vaticano I al Vaticano II, LaScuola, Brescia 1973.

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ORARI DELLE LEZIONI

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S. TEOLOGIAORARI

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S. TEOLOGIAORARI

Orario delle lezioni – 2010-2011

CICLO ISTITUZIONALECORSI OBBLIGATORISeminari

Anno primo

1° s. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 10102 ZAK 10115 DODARO 10114 COZZOLI 10123 CIOLA 10111 PULCINELLI

2 10102 ZAK 10115 DODARO 10114 COZZOLI 10123 CIOLA 10111 PULCINELLI

3 10111 PULCINELLI 10102 ZAK 10117 MERLO 10156 SABETTA 10112 FERRI

4 10101 LORIZIO 10102 ZAK 10117 MERLO 10156 SABETTA 10112 FERRI

5 10101 LORIZIO

2° s. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 10115 DODARO 10123 CIOLA 10114 COZZOLI 10123 CIOLA 10103 PULCINELLI

2 10115 DODARO 10115 DODARO 10112 FERRI 10123 CIOLA 10103 PULCINELLI

3 10101 LORIZIO 10101 LORIZIO 10111 MERLO 10114 COZZOLI 10112 FERRI

4 10101 LORIZIO 10101 LORIZIO 10111 MERLO 10114 COZZOLI 10112 FERRI

5

1° s. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 10113 SCHÜTZ 10126 LAMERI 10116 MONTAN 10124 COZZOLI 10124 COZZOLI

2 10113 SCHÜTZ 10126 LAMERI 10116 MONTAN 10116 MONTAN 10124 COZZOLI

3 10122 PITTA 10122 PITTA 10125 DE PALMA 10125 DE PALMA 10113 SCHÜTZ

4 10122 PITTA 10122 PITTA 10125 DE PALMA 10125 DE PALMA 10113 SCHÜTZ

2° s. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 10127 GERARDI 10116 MONTAN 10126 LAMERI 10126 LAMERI 10116 MONTAN

2 10127 GERARDI 10113 SCHÜTZ 10126 LAMERI 10126 LAMERI 10116 MONTAN

3 10121 CARDELLINI 10113 SCHÜTZ 10125 DE PALMA 10121 CARDELLINI

4 10121 CARDELLINI 10127 GERARDI 10125 DE PALMA 10121 CARDELLINI

1° s. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 10136 CHENAUX 10135 GERARDI 10135 GERARDI 10133 TANGORRA 10137 MONTAN

2 10136 CHENAUX 10135 GERARDI 10135 GERARDI 10133 TANGORRA 10137 MONTAN

3 10131 CARDELLINI 10128 RAVA 10134 NARDIN 10131 CARDELLINI

4

10131 CARDELLINI 10128 RAVA 10134 NARDIN 10131 CARDELLINI

2° s. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 10136 CHENAUX 10135 GERARDI 10136 CHENAUX 10133 TANGORRA 10138 LANZA

2 10136 CHENAUX 10135 GERARDI 10136 CHENAUX 10133 TANGORRA 10138 LANZA

3 10132 PITTA 10132 PITTA 10134 NARDIN 10134 NARDIN 10133 TANGORRA4 10132 PITTA 10132 PITTA 10134 NARDIN 10134 NARDIN 10133 TANGORRA

Anno secondo

Anno terzo

15214 Merlo15125 Pulcinelli15189 Manzone15195 Mazzoleni15213 Mariani15220 De Palma

15221 Ferri15222 Lameri15223 Nardin15224 Rava15225 Schütz15219 Zak

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S. TEOLOGIAORARI

140

1° S. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 10237 Ciola

2 10237 Ciola

3

4

5

6

7 10521 Costacurta

8 10521 Costacurta

9 10518 Pitta

10 10518 Pitta

2° S. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 10519 Ancona

2 10519 Ancona

3 10509 Lorizio 10517 Cozzoli

4 10509 Lorizio 10517 Cozzoli

5

6

7

8

9

10

Orario delle lezioni – 2010-2011

CICLO DI SPECIALIZZAZIONE

Corsi comuni

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S. TEOLOGIAORARI

141

1° S. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 10250 Pirone 10511 SABETTA 10319 Merlo

2 10250 Pirone 10511 SABETTA 10319 Merlo

3 10520 Ancona 10305 LORIZIO 10346 SERRETTI

4 10520 Ancona 10305 LORIZIO 10346 SERRETTI

5

6

7

8

9

10

2° S. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 10440 FUSS 15226 Sabetta 10715 PASQUALE* 10302 SELVADAGI

2 10440 FUSS 15226 Sabetta 10715 PASQUALE* 10302 SELVADAGI

3 10509 Lorizio 10514 SCHÜTZ

4 10509 Lorizio 10514 SCHÜTZ

5

6

7 10523 Foa

8 10523 Foa

9 10715 PASQUALE*

10 10715 PASQUALE*

Orario delle lezioni – 2010-2011

CICLO DI SPECIALIZZAZIONE

“TEOLOGIA FONDAMENTALE”

CORSI OBBLIGATORICorsi opzionali Seminari

* il corso 10715 (prof. Pasquale) si tiene ogni due settimane.Per l’orario dei corsi 50351 50641 nella Facoltà di Filosofia, cfr. il rispettivo Programma degli studi.Per l’orario del corso D111 nell’ISSR Ecclesia Mater, cfr. il rispettivo Programma degli studi.

Per l’orario dei corsi 50651 50637 50642 nella Facoltà di Filosofia, cfr. il rispettivo Programma degli studi.Per l’orario dei corsi D111 DC106 DC107 nell’ISSR Ecclesia Mater, cfr. il rispettivo Programma degli studi.

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S. TEOLOGIAORARI

142

1° S. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 10250 PIRONE 10511 SABETTA 10319 MERLO

2 10250 PIRONE 10511 SABETTA 10319 MERLO

3 10720 BACCARI 10305 Lorizio 10346 Serretti

4 10720 BACCARI 10305 Lorizio 10346 Serretti

5

6

7

8

9

10

2° S. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 10440 FUSS 15210 Lee 10302 SELVADAGI

2 10440 FUSS 15210 Lee 10302 SELVADAGI

3 10514 Schütz

4 10514 Schütz

5

6

7 10523 FOA

8 10523 FOA

9 10527 De Palma

10 10527 De Palma

CORSI OBBLIGATORICorsi opzionali Seminari

Orario delle lezioni – 2010-2011

CICLO DI SPECIALIZZAZIONE

“SCIENZE DELLA RELIGIONE”

Per l’orario dei corsi 50351 50641 nella Facoltà di Filosofia, cfr. il rispettivo Programma degli studi.Per l’orario del corso D111 nell’ISSR Ecclesia Mater, cfr. il rispettivo Programma degli studi.

Per l’orario dei corsi 50651 50637 50642 nella Facoltà di Filosofia, cfr. il rispettivo Programma degli studi.Per l’orario dei corsi D111 DC106 DC107 nell’ISSR Ecclesia Mater, cfr. il rispettivo Programma degli studi.

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S. TEOLOGIAORARI

143

1° S. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 10419 Bonanni 10525 SGUAZZARDO 10218 Zak

2 10419 Bonanni 10525 SGUAZZARDO 10218 Zak

3 15202 Ferri 10207 CARDELLINI 10436 DODARO 10326 PENNA

4 15202 Ferri 10207 CARDELLINI 10436 DODARO 10326 PENNA

5

6

7

8

9

10

2° S. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 10440 Fuss10522 Farrugia 10442 CIOLA 10501 Dodaro

10715 Pasquale* 10445 Tremblay

2 10440 Fuss10522 Farrugia 10442 CIOLA 10501 Dodaro

10715 Pasquale* 10445 Tremblay

3 10513 NARDIN 10503 Zak 10514 Schutz 10327 PENNA

4 10513 NARDIN 10503 Zak 10514 Schutz 10327 PENNA

5

6

7 15201 Sguazzardo

8 15201 Sguazzardo

9 10715 Pasquale*

10 10715 Pasquale*

CORSI OBBLIGATORICorsi opzionali Seminari

Orario delle lezioni – 2010-2011

CICLO DI SPECIALIZZAZIONE

“CRISTOLOGIA”

* Il corso 10715 (prof. Pasquale) si tiene ogni due settimane

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S. TEOLOGIAORARI

144

1° S. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 60320 MANZONE

2 60320 MANZONE

3

4

5

6

7 60166 BIJU-DUVAL

8 10721 GERARDI 60166 BIJU-DUVAL

9 10721 GERARDI

10

2° S. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 10440 Füss 10442 CIOLA 10445 TREMBLAY

2 10440 Füss 10442 CIOLA 10445 TREMBLAY

3 60333 COLLU 10517 COZZOLI

4 60333 COLLU 10517 COZZOLI

5

6

7 60213 Biju-Duval

8 60213 Biju-Duval

9 15208 Gerardi

10 15208 Gerardi

CORSI OBBLIGATORICorsi opzionali Seminari

Orario delle lezioni – 2010-2011

CICLO DI SPECIALIZZAZIONE

“TEOLOGIA DELLA VITA CRISTIANA”

Per l’orario dei corsi nell’Accademia Alfonsiana, cfr. il rispettivo Programma degli studi.Per l’orario dei corsi nel Pontificio Istituto Giovanni Paolo II, cfr. il rispettivo Programma degli studi.

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S. TEOLOGIAORARI

145

1° S. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 10218 Zak 10496 LANZA

2 10218 Zak 10496 LANZA

3 10520 Ancona 10516 CHENAUX 10524 LAMERI 10405 TANGORRA

4 10520 Ancona 10516 CHENAUX 10524 LAMERI 10405 TANGORRA

5

6 10526 Sensi

7 10526 Sensi

8

9

10

2° S. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 10522 Farrugia 15227 Tangorra 10501 Dodaro

2 10522 Farrugia 15227 Tangorra 10501 Dodaro

3 10407 CARDELLINI 10503 ZAK

4 10407 CARDELLINI 10503 ZAK

5

6

7 60103 MONTAN

8 60103 MONTAN

9 10527 De Palma

10 10527 De Palma

CORSI OBBLIGATORICorsi opzionali Seminari

Orario delle lezioni – 2010-2011

CICLO DI SPECIALIZZAZIONE

“ECCLESIOLOGIA”

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S. TEOLOGIAORARI

146

1° S. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 10250 Pirone10419 Bonanni 10511 Sabetta

2 10250 Pirone10419 Bonanni 10511 Sabetta

3 10516 CHENAUX 10436 DODARO 10405 TANGORRA

4 10724 CHENAUX 10516 CHENAUX 10436 DODARO 10405 TANGORRA

5 10724 CHENAUX

6

7 10526 SENSI

8 10526 SENSI

9 60128 Dattrino

10 60128 Dattrino

2° S. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

1 10522 Farrugia 10501 Dodaro

2 10522 Farrugia 10501 Dodaro

3 10513 Nardin 10503 Zak

4 15150 Chenaux 10513 Nardin 10503 Zak

5 15150 Chenaux

6

7 10523 FOA

8 10523 FOA

9 10527 DE PALMA

10 10527 DE PALMA

CORSI OBBLIGATORICorsi opzionali Seminari

Orario delle lezioni – 2010-2011

CICLO DI SPECIALIZZAZIONE

“STORIA”

Per l’orario del corso D111 nell’ISSR Ecclesia Mater, cfr. il rispettivo Programma degli studi.

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S. TEOLOGIAORARI

147

INDICE

PAGINA

Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2

Docenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

Cicli e Tabelle. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5

Primo Ciclo: Triennio Istituzionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

Secondo Ciclo: Biennio di Specializzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

Terzo Ciclo: Biennio Superiore di ricerca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

Corsi dei docenti con orari delle lezioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37

Programmi dei Corsi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

Programmi dei Seminari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117

Orari delle Lezioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137

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Finito di stampare in maggio 2010dalla Tipar Arti Grafiche

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