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1 Pontificia Università Lateranense Facoltà di S. Teologia a.a. 2015/16 Corso 10134 TEOLOGIA SACRAMENTARIA 4 a P a r t e Eucaristia Roberto Nardin Ad uso degli studenti L’ E U C A R I S T I A E U C A R I S T I A 2 Gli studenti, oltre a studiare in uno dei manuali consigliati, sono tenuti a prendere accurata visione di: - Tutti i riferimenti biblici e del magistero indicati negli schemi. - I Praenotanda ai riti [disponibili in files]. - Il CCC e il CIC [disponibili in files]. - L’esortazione apostolica postsinadale di Benedetto XVI Sacramentum caritatis [disponibile in file]. Si consiglia la lettura di: I commentari biblici per le pericopi prese in esame soprattutto per il NT. Le parole chiave di sacramentaria biblica speciale nel GLNT. I commentari del conc. Vat. II per i passi citati negli schemi. Un commento all’esortazione apostolica postsinodale Sacramentum caritatis (es. Scola, Fisichella, Semeraro). I temi fondamentali di sacramentaria nei dizionari teologici. La bibliografia da portare per l’esame è segnalata a parte. 3 4 INDICE L’EUCARISTIA Premesse - Prospettiva fonomenologica - Terminologia 1. Il fondamento biblico 1.1. La radice veterotestamentaria 1.1.1. Gli eventi tipologico-eucaristici nell’AT - La Pasqua di liberazione dall’Egitto - Il sangue e il sacrificio dell‘alleanza - Il banchetto di comunione - La dimora di Dio 1.1.2. La berākāh 5 1.2. Il Nuovo Testamento 1.2.1. L’istituzione dell’Eucaristia - Le quattro redazioni - La Cena di Gesù: un banchetto pasquale ebraico? 1.2.2. L’Eucaristia in Paolo - La comunione con il Signore - Il vincolo di unità - L’annuncio di Cristo crocifisso - Il banchetto escatologico 1.2.3. L’Eucaristia in Giovanni - La Cena di Gesù: lavanda dei piedi - L‘Eucaristia: rimanere in Cristo 1.2.4. Tematiche bibliche - Cultura biblica di sfondo - Mangiare insieme - Morte e vita 6 2. L’esperienza e la riflessione patristica 2.1. L’Eucaristia nel II secolo 2.1.1. Didaché 2.1.2. Ignazio di Antiochia 2.1.3. Giustino 2.1.4. Ireneo di Lione 2.1.5. Ippolito di Roma 2.1.1. Tematiche A. Rendere grazie: - Anamnesi - Sacrificio - Benedizione - epiclesi B. Valenze: - Ecclesiologiche - Cristologiche - Antropologiche

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1

Pontificia Universit LateranenseFacolt di S. Teologia a.a. 2015/16

Corso 10134

TEOLOGIASACRAMENTARIA

4a P a r t eEucaristia

Roberto Nardin

Ad uso degli studenti

LL E U C A R I S T I AE U C A R I S T I A

2

Gli studenti, oltre a studiare in uno dei manuali consigliati,sono tenuti a prendere accurata visione di:- Tutti i riferimenti biblici e del magistero indicati negli schemi.- I Praenotanda ai riti [disponibili in files].- Il CCC e il CIC [disponibili in files].- Lesortazione apostolica postsinadale di Benedetto XVI

Sacramentum caritatis [disponibile in file].

Si consiglia la lettura di: I commentari biblici per le pericopi prese in esame

soprattutto per il NT. Le parole chiave di sacramentaria biblica speciale nel GLNT. I commentari del conc. Vat. II per i passi citati negli schemi. Un commento allesortazione apostolica postsinodale

Sacramentum caritatis (es. Scola, Fisichella, Semeraro). I temi fondamentali di sacramentaria nei dizionari teologici.

La bibliografia da portare per lesame segnalata a parte.3 4

INDICELEUCARISTIA

Premesse

- Prospettiva fonomenologica- Terminologia

1. Il fondamento biblico

1.1. La radice veterotestamentaria1.1.1. Gli eventi tipologico-eucaristici nellAT

- La Pasqua di liberazione dallEgitto- Il sangue e il sacrificio dellalleanza- Il banchetto di comunione- La dimora di Dio

1.1.2. La berkh

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1.2. Il Nuovo Testamento1.2.1. Listituzione dellEucaristia

- Le quattro redazioni- La Cena di Ges: un banchetto pasquale ebraico?

1.2.2. LEucaristia in Paolo- La comunione con il Signore- Il vincolo di unit- Lannuncio di Cristo crocifisso- Il banchetto escatologico

1.2.3. LEucaristia in Giovanni- La Cena di Ges: lavanda dei piedi- LEucaristia: rimanere in Cristo

1.2.4. Tematiche bibliche- Cultura biblica di sfondo- Mangiare insieme- Morte e vita

6

2. Lesperienza e la riflessione patristica

2.1. LEucaristia nel II secolo2.1.1. Didach2.1.2. Ignazio di Antiochia2.1.3. Giustino2.1.4. Ireneo di Lione2.1.5. Ippolito di Roma

2.1.1. TematicheA. Rendere grazie:

- Anamnesi- Sacrificio- Benedizione - epiclesi

B. Valenze:- Ecclesiologiche- Cristologiche- Antropologiche

2

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2.2. Padri latini

2.2.1. Tertulliano

2.2.2. Cipriano

2.2.3. Ambrogio- Segno sacramentale- Consecratio- Sacrificio- Cancellare i peccati

2.2.4. Agostino- Platonismo agostiniano- Dimensione cristologica- Dimensione ecclesiologica- Dimensione sacrificale

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3. Il medioevo3.1. Lepoca carolingia: Pascasio Radberto - Ratramno

3.2. Linizio del II millennio: Lanfranco - Berengario3.3. Corpus Christi verum / mysticum3.4. I Concili medievali: la trasustanziazione3.5. La piet eucaristica

3.6. La Scolastica:- Pietro Lombardo; Ugo di S. Vittore- Tommaso- Bonaventura

3.7. Il tardo Medioevo:- Teorie- Limiti- Negazioni

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4. La Riforma protestante4.1. Lutero4.2. Zwingli4.3. Calvino

5. Il concilio di Trento5.1. La presenza reale di Cristo nellEucaristia5.2. La comunione5.3. La Messa come sacrificio

6. Dal concilio di Trento al concilio Vaticano II6.1. La presenza reale di Cristo nellEucaristia6.2. Il carattere sacrificale della celebrazione eucaristica6.3. La frequenza alla comunione eucaristica6.4. Il movimento liturgico6.5. La teologia dei misteri6.6. Pio XII, Enciclica Mediator Dei (1947)

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7. Il concilio Vaticano II

7.1. Sacrosanctum concilium- Mistero pasquale- Partecipazione attiva- Unit della Messa

7.2. Lumen gentium- Eucaristia: culmen et fons

7.3. Unitatis redintegratio

8. La celebrazione del sacramento

8.1. Paolo VI, Missale Romanum (1969)8.2. Institutio Generalis Messalis Romani

(Principi e norme per luso del MR)

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9. Magistero postconciliare9.1. Paolo VI, Enciclica Mysterium fidei (1965)9.2. Giovanni Paolo II, Encicl. Ecclesia de Eucharistia (2003)9.3. Benedetto XVI, Esort. Sacramentum caritatis (2007)9.4. Benedetto XVI, Cost. Ap. Summorum Pontificum (2007)

10. Aspetti10.1. Ecumenismo10.2. Aspetti liturgici

11. Tematiche11.1. La transustanziazione11.2. LEucaristia come sacrificio (questioni soteriologiche)11.3. La centralit dellEucaristia11.4. La frequenza della celebrazione eucaristica11.5. Il culto eucaristico11.6. LEucaristia e liniziazione cristiana11.7. Pubblicazioni sullEucaristia

Indicazioni bibliograficheIndicazioni bibliografiche

R. Nardin - G. Tangorra (edd.), Sacramentum caritatis. Studi e commenti sullesortazione apostolica postsinodale, LUP,

Citt del Vaticano 2008, bibliografia pp. 775-804.12

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Indicazioni bibliograficheIndicazioni bibliografiche

M. Brouard (ed.), Eucharistia. Enciclopedia dellEucaristia, EDB, Bologna 2004, bibl. 101-102; 131-134; 235-237; 885-907

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PP rr ee mm ee ss ss ee::

-- ProspettivaProspettiva fenomenologicafenomenologica

-- TerminologiaTerminologia

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P R O S P E T P R O S P E T TT I V AI V A

F E N O M E N O L O G I C AF E N O M E N O L O G I C A

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Prospettivafenomenologica

Dimensioneantropologica

Dimensionebiblica(AT)

Aspettoindividuale

Aspettoconviviale

Dimensionesacrificale

17

LEucaristia:

realt che si inserisce

nellambito pi profondo dellesistenza umana,

trasfigurandolo in una tangibilit

che dice, invera e anticipa

la comunione con Dio,

vivendo la comunione con i fratelli e le sorelle

Il mangiare e il bere

LEucaristia nella sua radice antropologica pone inevidenza il valore del nutrimento nella vita terrena,nei suoi vari aspetti, annunciando il Veronutrimento per la vera Vita.

Mangiare e bere

Aspetto individuale(= nutrirsi; avere la vita)

Aspetto conviviale (= stare insieme; communio)

18

Dimensione antropologica

4

Il mangiare e il bere

Comunque sia, il luogo normale del pasto (e, perla maggior parte degli uomini, il luogo reale,almeno una volta al giorno) la famiglia o ancheunaltra comunit di vita, la communitas vitae checomporta e suppone sempre la communitasvictus. Il punto importante che il nutrirsi siacondividere il cibo comune e non prendereinsieme un cibo individuale, anche se occorre chela ripartizione sia equa tra tutte le persone

Gh. Lafont, Eucaristia il pasto e la parola, 38

19

Dimensione antropologica

Il mangiare e il bere

Laspetto conviviale esprime e rafforza la comunione tra i membri di un gruppo.

Il pasto del gruppo si compie nei momenti pi importanti

della sua vita o della vita di un suo membro.

(Nascita, matrimonio, funerale, ricorrenze)

Nella cultura dellantico Oriente e non solo ...20

Dimensione antropologica

Il mangiare e il bere (AT)

Nellaspetto individualepermette di vivere

e di compiere ci che si deve fare

21

Dimensione biblica

- Saul senza forze mangia (1Sam 28,20-25)

- Davide mangia pani dellofferta (1Sam 21,4-7; Mt 12,3-4)

- Elia cammin per 40 giorni Oreb (1Re 19,5-8)

- Mangiare segno di vita- Non mangiare segno di morte

Il mangiare e il bere (AT)

Nellaspetto conviviale si esprime la comunione umana

che si manifesta come:

- Ospitalit (Gen 18,1-8)

- Suggello di unalleanza (Gen 26,30; 31,4)non tollerabile la presenzadi un falso amico o di un traditore (Sal 41,10)

- Perdono (2Re 25,27-30)

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Dimensione biblica

Il mangiare e il bere (AT)

Nellaspetto convivialesi esprime la comunione con la divinit.

- Sacrifici di comunione con il Dio dIsraele(Lv 7,15; Dt 12,7.18; Sir 35,1; Ez 43,27; 44,3)

- Pasti sacri: mangiare carni immolate agli idoli(1Cor 10,14-30)

23

Dimensione biblica

Il mangiare e il bere

Il cibarsi implica il morire

Qualcosa cessa di vivere (si dona/sacrifica)

perch possa diventare cibo

che d la vita24

Dimensione sacrificale

5

T E R M I N O L O G I AT E R M I N O L O G I A

F. Courth, I sacramenti, 202-204

J. Auer - J. Ratzinger, Il mistero dellEucaristia, 195-196

CCC 1328-1332

GLNT

25

Eucaristia , perch rendimento di graziea Dio. I termini - (Lc 22,19; 1Cor11,24) e - (Mt 26,26; Mc 14,22)ricordano le benedizioni ebraiche che soprattutto durante il pasto proclamano leopere di Dio: la creazione, la redenzione e lasantificazione.

CCC 1328 (cf. berkh)

EucaristiaSi dice in molti nomi

CCC 1328-1332

26

EucaristiaSi dice in molti nomi

CCC 1328-1332

Cena del Signore , (cf. 1Cor 11,20)perch si tratta della Cena che il Signoreha consumato con i suoi discepoli lavigilia della sua passione edellanticipazione della cena delle nozzedellAgnello (cf. Ap 19,9) nellaGerusalemme celeste.

CCC 1329

27

EucaristiaSi dice in molti nomi

CCC 1328-1332

Frazione del pane , perch questo rito, tipico della cenaebraica, stato utilizzato da Ges quando benediceva edistribuiva il pane come capo della mensa, (cf. Mt 14,19;15,36; Mc 8,6.19) soprattutto durante lultima Cena (cf Mt26,26; 1Cor 11,24). Da questo gesto i discepoli loriconosceranno dopo la sua risurrezione (cf. Lc 24,13-35),e con tale espressione i primi cristiani designeranno le loroassemblee eucaristiche (cf. At 2,42.46; 20,7.11). In talmodo intendono significare che tutti coloro che mangianodellunico pane spezzato, Cristo, entrano in comunione conlui e formano in lui un solo corpo (cf. 1Cor 10,16-17).

CCC 1329 (cf. Didach 14, 1)

28

EucaristiaSi dice in molti nomi

CCC 1328-1332

Assemblea eucaristica (), inquanto lEucaristia viene celebratanellassemblea dei fedeli, espressionevisibile della Chiesa (cf. 1Cor 11,17-34).

CCC 1329

29

EucaristiaSi dice in molti nomi

CCC 1328-1332

Memoriale della passione e dellarisurrezione del Signore.

CCC 1330 (cf. shekinh)

30

6

EucaristiaSi dice in molti nomi

CCC 1328-1332

Santo sacrificio , perch attualizza lunicosacrificio di Cristo Salvatore e comprendeanche lofferta della Chiesa; o ancora santosacrificio della Messa, sacrificio di lode (Eb13,15) (cf. Sal 116,13.17), sacrificiospirituale (cf. 1Pt 2,5), sacrificio puro (cf Ml1,11) e santo, poich porta a compimento esupera tutti i sacrifici dellAntica Alleanza.

CCC 1330 (cf. Eb 10,5.10.14)

31

EucaristiaSi dice in molti nomi

CCC 1328-1332

Santa e divina liturgia , perch tutta la liturgiadella Chiesa trova il suo centro e la sua pidensa espressione nella celebrazione di questosacramento; nello stesso senso che lo si chiama purecelebrazione dei santi misteri .Si parla anche del Santissimo Sacramento , inquanto costituisce il sacramento dei sacramenti.Con questo nome si indicano le specieeucaristiche conservate nel tabernacolo.

CCC 1330 (cf. Fons et culmen: SC 10)32

EucaristiaSi dice in molti nomi

CCC 1328-1332

Comunione , perch, mediante questo sacramento,ci uniamo a Cristo, il quale ci rende partecipi del suoCorpo e del suo Sangue per formare un solo corpo(cf. 1Cor 10,16-17)viene inoltre chiamato le cose sante ( ;sancta) (Didach 9,5) il significato originaledellespressione comunione dei santi di cui parla ilSimbolo degli Apostoli pane degli angeli, pane del cielo, farmacodimmortalit (Ignazio di Antiochia), viatico ....

CCC 133033

EucaristiaSi dice in molti nomi

CCC 1328-1332

Santa Messa , perch la liturgia, nellaquale si compiuto il mistero dellasalvezza, si conclude con linvio dei fedeli(missio) affinch compiano la volont diDio nella loro vita quotidiana.

CCC 1330

34

EucaristiaSi dice in molti nomi

Calice del Signore (1Cor 11,27)Comunione con il sangue di Cristo

(e fare la Sua volont)

Non comunione con il calice di demoni

(1Cor 10,21)35

Paolo

EucaristiaSi dice in molti nomi

Sacramentum altaris .

Agostino, Sermo 59, 3

Sacramentum unitatis et caritatis .

Agostino, Super Ioannem tract. 26,13

36

Agostino

7

EucaristiaSi dice in molti nomi

Sacramentum caritatis .

Tommaso, STh III, q. 73, a. 3, ad 3 [et alia]

Est autem haec Eucharistia specialitersacramentum unitatis et caritatis , ut dicitAugustinus, Super Ioannem.

Tommaso, Super Primam Ep. ad Corinthios

R. Ferri, Sacramentum caritatis nel pensiero di Tommaso dAquinoin R. Nardin - G. Tangorra (edd.), Sacramentum caritatis, 163-176

37

Tommaso

Eucaristia nel NT

due riferimenti fondamentali

1. Cena del Signore (1Cor 11,20)

2. Frazione del pane (At 2,42; 20,7.11)

1. Riferimento allevento dellultima cena del Signore

2. Riferimento alla celebrazione della Chiesa apostolica

38

Eucaristia nel NT

1. Cena del Signore (1Cor 11,20.23-26)

Partecipare al mistero pasqualenella memoria di quanto il Kyrios ha detto e fatto:

- Nella notte in cui fu tradito (1Cor 11,23): gesuano

- Il calice il pane comunione con Cristo (1Cor 10,16): cristologico

- Siamo un solo corpo (1Cor 10,17): ecclesiologico

- Ogni volta annunciate la morte del Signore finchegli venga (1Cor 11,26; cf. Ap 19,9): escatologico

39

Eucaristia nel NT

2. Frazione del pane (At 2,42; 20,7.11; cf. CCC 1329)

Riferimento alla cena pasquale ebraica

Antipasto:- Benedizione del capofamiglia sul 1calice- Verdure intinte nella passata di frutta (cf. Mc 14,20)

Pasto principale:- Benedizione del capofamiglia sul 2calice- Benedizione del capofamiglia sul pane non fermentato- Il capofamiglia spezza il panee ne distribuisce un pezzo ai commensali

40

41

I L F O N D A M E N T OI L F O N D A M E N T O

B I B L I C OB I B L I C O

L A R A D I C E L A R A D I C E

V E T E R O T E S T A M E N T A R I AV E T E R O T E S T A M E N T A R I A

42

8

43

L A R A D I C EV E T E R O T E S T A M E N T A R I A

1. Gli eventi tipologico-eucaristici nellAT

2. La berkh

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G L I E V E N T I

T I P O L O G I C O - E U C A R I S T I C I

N E L L A T

1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit dellEgitto

2. Il sangue e il sacrificio dellalleanza

3. Il banchetto di comunione

4. La dimora di Dio

Eventi tipologico-eucaristici dellAT nel NT

Comprensione storico salvifica che guarda alpassato, lo rende presente e lo annuncia per unulteriore intervento di Dio nella storia (Messia)

45 46

Evento Evento CRISTOCRISTO

ATAT

NTNT

typos

anti typos

Arche typosProto typos

Eventi tipologico-eucaristici dellAT nel NT

Eventi tipologico-eucaristici dellAT

a. Passaggiodalla schiavit senza identit alla libert di servire Diocome popolo in camminonella mediazione (Mos) verso la terra promessa

b. Il mangiare pane azzimo

c. Limmolazione dellagnello

d. Essere sotto la nube e attraversare il mare

e. La manna dal cielo e la bevanda dalla roccia

f. Un paese dove scorre latte e miele

1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto

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Evento tipologico-eucaristico dellAT

Pasqua

festa di primavera legate alle primizie:- frutti della terra con offerta di pane azzimo (nord)- pastorizia con lofferta dellagnello (sud).

Dopo la liberazione dallEgittodiventa memoria del passaggiodalla schiavit alla libert.

Evento centrale della storia di salvezza di Israeleche verr sempre richiamato dai profeti.

1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto

48

9

Evento tipologico-eucaristico dellAT

a. Passaggio

- dalla schiavit senza identit (insieme di trib, un non-popolo)

- alla libert di servire Dio(offrire il sacrificio nel deserto: Es 3,18; 5,1 )

- come popolo in cammino(il popolo di Dio nella storia, la storia historia salutis)

- nella mediazione (Mos) verso la terra promessa(pellegrinare non vagabondare)

1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto

49

1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto

Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT

Prima della festa di Pasqua, sapendo che eragiunta la sua ora di passare da questo mondo alPadre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondoli am sino alla fine. Mentre cenavano [] depose levesti, e preso un asciugatoio, [] (Gv 13,1-2)

Pasqua di Cristo : - passaggio da questo mondo al Padre

- orizzonte agapico-diaconale- offre se stesso (il suo corpo e il suo sangue)- per la salvezza di tutti (Gv 3,13-15; 12,32) nuovo esodo

50

Evento tipologico-eucaristico dellAT

Pane azzimo (senza lievito): partire in fretta.

Es 12,15-19

- Far sparire il lievito dalle case

- Si mangia pane non lievitato

b. Il mangiare pane azzimo

1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto

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Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT

b. Il mangiare pane azzimo

Togliete via il lievito vecchio , per essere pastanuova , poich siete azzimi . E infatti Cristo, nostraPasqua, stato immolato . Celebrate dunque lafesta non con il lievito vecchio , n con lievito dimalizia e di perversit , ma con azzimi di sincerit edi verit (1Cor 5,7-8)

- Partire in fretta: urgenza della conversione

- Far sparire il lievito: radicalit della conversione

- Si mangia pane non lievitato: esperienza concreta

1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto

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Evento tipologico-eucaristico dellAT

Es 12,3-14Il sangue dellagnello immolato aveva preservatogli ebrei dallangelo sterminatore (sono salvati)

c. Limmolazione dellagnello (in Egitto)

Limmolazione dellagnello celebrata nella terra promessa

rende partecipi i frutti della liberazione dallEgitto:la salvezza

1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto

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Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT

c. Limmolazione dellagnello

Ges, nellultima Cena, quando il momento dimangiare lagnello, prende il pane e il vino,benedice e rivela: Questo il mio corpo dato pervoi questo il mio sangue versato per voi

Lultima Cena lanticipazione dellevento dellamorte di Ges espressa attraverso i simboli delpane dato e del vino versato.

La morte di Ges limmolazione del vero agnello

1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto

54

10

Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT

c. Limmolazione dellagnello

Ges :

- Agnello che toglie il peccato del mondo(Gv 1,29)

- Agnello immolato in piedi, riceve adorazione(Ap 5,6-14)

1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto

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Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto

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d. Essere sotto la nube e attraversare il maree. La manna dal cielo e la bevanda dalla roccia

[] i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, tuttiattraversarono il mare, tutti furono battezzati inrapporto a Mos nella nuvola e nel mare,tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tuttibevvero la stessa bevanda spirituale: bevevanoinfatti da una roccia spirituale che li accompagnava,e quella roccia era Cristo.Ma della maggior parte di loro Dio non sicompiacque e perci furono abbattuti nel deserto.

1Cor 10,1-5

Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto

57

Evento Evento CRISTOCRISTO

ATAT

NTNT

typos

anti typos

Arche typosProto typos

1Cor 10,1-5

Nube e mare1

Morti 2

Mannabevanda(Roccia)

3

Battesimo1

Morti2

Eucaristia

3

Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto

58

e. Manna dal cielo e bevanda dalla roccia

Eucaristia Sangue

Battesimo

di CristoDio

Ermeneutica patristica di 1Cor 10, 3

Ambrogio (De myst. 48; De sacr. V,3-4)

(De myst.)

(De sacr.)

Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT

Es 3,8; Is 7,22

Tipologia nel catecumenato:

Dopo il battesimo e la confermazioneprima di ricevere il corpo e il sangue di Cristosi mangiava del miele intinto nel latte.Simbolo della terra promessaormai raggiunta con limminente Eucaristia

f. Un paese dove scorre latte e miele

1. La Pasqua di liberazione dalla schiavit di Egitto

59

2. Il sangue e il sacrificio dellalleanza

Evento tipologico-eucaristico dellAT

- Abramo (gesto ancestrale) nel sangue (Gen 15,9-18)

- Al Sinai: Mos asperge con il sangue

laltare e il popolo (Es 24,8)

- Unica oblazione sacrificale con il Messia (Ml 1,1-11)

60

11

Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT

Ges nellultima Cena pone un riferimento esplicito allalleanza

Mc 14,24; Mt 26,27Mio sangue dellalleanza

Lc 20,20; 1Cor 11,25Calice, nuova alleanza nel mio sangue

61

2. Il sangue e il sacrificio dellalleanza

Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT

Il sangue della croce il sangue della nuova ed eterna alleanza(1Pt 1,18-19; Eb 8,6-13)

Il sangue di Ges d la vita al mondo(Gv 6,51-56)

LEucaristia: memoria dellalleanza definitiva

Partecipare allEucaristia: dimorare nellalleanza(Gv 6,56-57)

62

2. Il sangue e il sacrificio dellalleanza

Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT

Lultima cena anticipa la morte di Gesquale oblazione di sacrificio della croce.

La croce di Cristoricapitola e porta a compimentotutti i precedenti sacrifici

- A livello antropologico (Abele)

- A livello religioso (Melchisedech)

- A livello di fede biblica dellAT (Abramo)63

2. Il sangue e il sacrificio dellalleanza 3. Banchetto di comunione

Evento tipologico-eucaristico dellAT

- Ancestrale indica comunione con la divinit (1Cor 10,14-30)

- I profeti descrivono lalleanza messianica come un banchetto in cui tutti sono invitati

(Is 25,6; 55,1-3)

64

3. Banchetto di comunione

Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT

- Banchetto messianico(Lc 22,29-30)

- Mostrato dal Ges storico

- Anticipo messianico della presenza dello sposo(Mc 2,18-22)

65

4. Dimora di Dio (shekinh)

Evento tipologico-eucaristico dellAT

- In mezzo al suo popolo (Ez 37,27)

- In Gerusalemme (Ez 48,35)

- Dio un Dio-con-noi (Is 7,14)

- Nel tempio (1Re 8,10-13)

- Nella tenda (cielo)che contiene larca dellalleanza

- Dio vicino ogni volta che lo invochiamo (Dt 4,7)

AbsideAltare

Nome Presenza/essenza(Dt 12,5)

66

12

4. Dimora di Dio (shekinh)

Evento tipologico-eucaristico dellAT nel NT

Cristo nuova e definitiva presenza di Dio:

- Incarnazione (Gv 1,14)

Per giungere alla:

- Gerusalemme celeste (Ap 21,3)

LEucaristia si pone come intermedio

67 68

Evento Evento CRISTOCRISTO

ATAT

NTNT

typos

anti typos

Arche typosProto typos

Eventi tipologico-eucaristici dellAT nel NT

69

Evento Evento CRISTOCRISTO

ATAT

NTNT

Eventi tipologico-eucaristici dellAT nel NT

Liberaz. Egitto1 Sacrificio2

Manna3

Dimora di Dio4

- Passaggio al Padre- Unico sacrificio- Pane della vita- Dimora di Dio piena

Salvezza Chiesa (1Cor 10,6)

1

Offrire la vita(Rm 12,1)

2

Mangiare pane = avere vita(Gv 6,58) 3

Noi siamo il tempio del Dio viventeDio stesso ha detto: Abiter in mezzo a loro

(2Cor 6,16)

4

Is 43,18-21

Non ricordate pi le cose passate,

non pensate pi alle cose antiche.

Ecco io faccio una cosa nuova :

Proprio ora germoglia , non ve ne accorgete?

Aprir anche nel deserto una strada,

immetter fiumi nella steppa.

[]

Il popolo che io ho plasmato per me

celebrer le mie lodi 70

Is 43,22-23

Invece tu non mi hai invocato , o Giacobbe;

Anzi ti sei stancato di me, o Israele.

Non mi hai portato neppure un agnello

per olocausto ,

Non mi hai onorato con i tuoi sacrifici .

[]

mi hai stancato con le tue iniquit.

Io, io cancello i tuoi misfatti,

per riguardo a me non ricordo pi i tuoi peccati

71 72

L A B E R K H

13

73

La berkh

N o n s e m p l i c e r i n g r a z i a m e n t oN o n s e m p l i c e r i n g r a z i a m e n t o

Comprende:

Lode, narrazione, ricordo, dossologia.

Celebrazione che rimanda e ripresenta

le meraviglie compite da Dio nella storia.

Comprendere lEucaristianellorizzonte della storia della salvezza

Atto di rendimento di grazie

come risposta ai benefici operati da Dio

in favore del suo popolo

Non semplice gesto rituale (formale ed estrinseco)

Non semplice gratitudine (affettiva e soggettiva)

Stupore

ConfessioneBerkh

(primi atteggiamenti)

Berkh

74

1. Stupore e ammirazione per le opere di Dio (alleluja)

- Canto di lode

- Contemplare le opere di Dio

- Contemplare lo splendore di Dio

Sal 111; 113; 116-118; 135-138; 145-150

Berkh

75

Berkh

2. Confessione di fede

- Proclamazione di Dio come unico liberatore (Esodo)

- Proclamazione di Dio come unico Signore (nel deserto)

- Proclamazione di Dio come unico Dio (2Esodo)

Sal 30; 46-47; 66; 68

76

Riconoscimento dellinfedelt allalleanza

Stupore

ConfessioneBerkh

(primi atteggiamenti)

Opere di Dio

- Domanda di perdono

- Abbandono fiducioso in DioSal 106-107

77

Berkh

Operedi Dio

Berkh

78

14

Opere di Dio :

- Creazione (il novum) (Sal 104)

- Redenzione (nella storia) (Sal 103; 144)

Berkh

- Discendente

- AscendenteSal 75,2; 115,12-15

79

La berkh ha radici extra cultuali

Benedizione del servitore di Abramo (Gen 24,27)

Benedizione di Jetro (Es 18,10)

Entra nella liturgia del tempio (Sal 106)

80

Berkh, tre componenti:

1. Benedizione (iniziale, breve)

2. Memoriale (anamnesi) delle opere di Dio

3. Benedizione finale (dossologia)

1; 3 inclusione

2 Pi sviluppato

81

Memoriale :

- Ricordo delle opere di Dio (passato-memoria)

- reso contemporaneo (presente-celebrazione)

- prepara e anticipa lincontro (futuro-profezia)

82

E poich le opere divine vanno dalla creazione allanascita dIsraele fino ai tempi messianici, ilrendimento di grazie abbraccia in un solo sguardotutta la storia, diventando memoria collettiva di ciche di grande JHWH ha compiuto per larealizzazione del suo disegno eterno di salvezza.Proprio per questa sua ampiezza, la berkh biblica non in genere una produzione estemporanea diindividui isolati, ma lespressione della fede delpopolo ed pronunciata dallassemblea. Unesempio significativo, in tal senso, ci fornito dallapreghiera di benedizione del libro di Neemia,capitolo 9

C. Rocchetta, I sacramenti della fede, II, 120-12183

Fondamentale la comunit:il soggetto Israele

Neemia 9

Berkh

- Benedizione introduttiva

- Memoriale (anamnesi) delle opere di Dio

- Benedizione dossologica

84

15

Opera di Dio (AT) per eccellenza e sintetica: Esodo

- liberazione dallEgitto

- passaggio del mar Rosso

(Dt 6,2-22; 26,5-8; Gs 24,3-7)

Festa di Pasqua (Es 12,14.25-27; Dt 16,1-3)

Pane

Calice85 86

Berkh LXX

Mt/Mc per il pane

Mt/Mc per il calice

Paolo/Lc in generale

I L N U O V O T E S T A M E N T OI L N U O V O T E S T A M E N T O

87 88

Il NUOVO TESTAMENTO

1. Listituzione dellEucaristia1.1. Le quattro redazioni1.2. La Cena di Ges: un banchetto pasquale ebraico?

2. LEucaristia in Paolo2.1. La comunione con il Signore2.2. Il vincolo di unit2.3. Lannuncio di Cristo crocifisso2.4. Il banchetto escatologico

3. LEucaristia in Giovanni3.1. La Cena di Ges: lavanda dei piedi3.2. LEucaristia: rimanere in Cristo

4. Tematiche bibliche4.1. Cultura biblica di sfondo4.2. Mangiare insieme4.3. Morte e vita

LLISTITUZIONE DELLISTITUZIONE DELLEUCARISTIAEUCARISTIATriplice dimensione

- Il tempo di Ges

Lultima cena di Ges con gli apostoli prima di morire

- Il tempo della Chiesa

Cristallizzazione liturgica palestinese e antiochena

- Il tempo degli scritti

Tradizione comune, concorde e con peculiarit proprie

A

89

IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia

Dato storico:

La cena di Ges

come memoria anticipata e profezia in atto

dellevento pasquale

B

Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20

Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26

P.-R. Tragan, La cena del Signore negli scritti sinottici e paolini, in LEucaristia nella Bibbia, 82-127

(Dizionario di spiritualit biblico-patristica 19)90

16

IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia C

Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20

Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26

- Cena di Ges con gli apostoli in contesto pasquale

- Due riti (giudaismo):1. Benedizione e distribuzione del pane2. Offerta del calice ai commensali

- Ges pone una duplice relazione tra 1. Suo corpo e pane dato per2. Suo sangue e vino versato per

Concordanze delle 4 redazioni

91

IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia D

Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20

Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26

- Legame tra ultima cena e mistero della Pasqua diGes, quale servo che dona la vita in riscatto dimolti (Is 53,12)

- Legame tra ultima cena e il banchetto escatologico

- Eco della valenza liturgica gi vissuta dalla Chiesa

Concordanze delle 4 redazioni

92

IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia E

Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20

Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26

Lc - 1Cor rispettano maggiormente lordine giudaico

Divergenze delle 4 redazioni

Lc - 1Cor

Maggiore distinzione tra la benedizione sul pane(prima della cena) e quella sul vino (dopo la cena)

93

IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia F

Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20

Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26

Mt - Mc risentono della prassi liturgica della Chiesa

Divergenze delle 4 redazioni

Mt - Mc le due benedizioni sono unite da sembrare una

94

IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia G

Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20

Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26

Divergenze delle 4 redazioni

Lc - 1CorOrdine di Ges fate questo in memoria di me

Lc - 1Cor rispettano maggiormente la convinzionegiudaica, sulla necessit di ripetere in formacelebrativa levento fondamentale e costitutivo

95

IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia H

Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20

Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26

Divergenze delle 4 redazioni

Mt - Mc risentono della prassi liturgica della Chiesa

Mt - McNon c lOrdine di Ges

fate questo in memoria di me

96

17

IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia I

Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20

Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26

Divergenze delle 4 redazioni

Mt - Mcil mio sangue dellalleanza

Lc - 1Corla nuova alleanza nel mio sangue

97

IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia L

Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20

Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26

Tradizione palestinese(prima del 40)

Tradizione antiochena(prima del 45)

PietroGerusalemme

Ambito semitico

PaoloAntiochia

Ambito ellenistico98

IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia

Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20

Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26

Ges benedicendo il paneporta come motivo non solo fare memoria dellapasqua di liberazione dallEgitto, ma la Pasquadella sua morte, espresso nella corrispondenza:

Ges benedicendo il vinopone il passaggio dallantica alla nuova alleanza nel mio sangue

99

Pane spezzato corpo donato

Novit sostanziali a livello gesuano

IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia

Mt 26,20-21.26-29 Lc 22,14-20

Mc 14,17-18.22-25 1Cor 11,23-26

Due modalit complementaridi descrizione dellultima cena

- Necessit di contestualizzare le pericopi

- Necessit di cogliere la vicenda di Ges in unaprospettiva globale che tiene conto del passatoe del futuro

100

IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia

La prospettiva delle due tradizioni,

palestinese e antiochena, fortemente separate,

non accolta da tutti gli esegeti

Molteplici posizioni negli ultimi decenni:J. Jeremias, Le parole dellultima cena (or. 1935, 19674)

R. Pesch (1978); G. Friedrich (1982); X. Lon Dufour (1983); H. Schrmann (1987); I.H. Marshall (1999)

101

IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia

- Prioritaria la paradosi di Mc 14,22-25 a causa didiversi semitismi e del logion testamentario sulfrutto della vite (R. Pesch).

- Prioritaria la tradizione di 1Cor 11,23-25 a causadella sequenza della cena che prevede la frazionedel pane (v. 24), la consumazione del pasto (v.25a) e le parole sul calice (I.H. Marshall).

- Prioritaria la tradizione di Lc 22,15-20 a motivo delcontesto pasquale della cena (H. Schrmann).

- Nessuna tradizione prioritaria ma per ogni termine ilpeso della bilancia cade sulluna o sullaltraparadosi (G. Barbaglio).

A. Pitta, Quale impatto comunitario della paradosi di 1Cor 11,17-34?in R. Nardin - G. Tangorra (edd.), Sacramentum caritatis, 81-94

102

18

IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia

A. Pitta, Quale impatto comunitario della paradosi di 1Cor 11,17-34?in R. Nardin - G. Tangorra (edd.), Sacramentum caritatis, 81-94, 83

Rispetto al dibattito sulle diverse paradosidellistituzione eucaristica ci sembra di potersostenere lipotesi che prevede a livello pre-paolinoe pre-sinottico la compresenza di due tradizioniautonome a causa della redazione lucana cheattesta di conoscere quella paolina e quellamarciana [...].I dati di continuit di Lc 22,15-20 rispetto a 1Cor11,23-25 e a Mc 14,22-25 si spiegano soltanto conla dipendenza dalle due tradizioni confluite nellaredazione paolina e in quella marcianadellistituzione e non con il percorso inverso

103

IstituzioneIstituzione delldellEucaristiaEucaristia

Mc 14,22-25 1Cor 11,23-25

Tradizione presinottica Tradizione prepaolina

[Mt 26,20-21.26-29] Lc 22,15-20

104

Ges istituisce lEucaristiaallinterno della cena pasquale ebraica?

Dove vuoi che andiamo a preparareperch tu possa mangiare la Pasqua?

(Mc 14,12; Mt 26,17; cf. Lc 22,8)

per i Sinottici la cena del Signore nel contesto di un banchetto pasquale.

105

Ges istituisce lEucaristiaallinterno della cena pasquale ebraica?

per Gv la cena del Signore avvenuta il giorno prima di Pasqua

quindi non in un contesto di un banchetto pasquale.

Ges muore poco prima della notte di Pasqua(Gv 18,28; 19, 14.31.42)

106

14 Nisan13 Nisan 15 Nisan

Immolazione agnelli al Tempio

Consumazione dellagnello.

Ultima cena(pasquale)

AT

Sinottici

Gv

Morte di Ges

Morte di GesUltima cena

(non pasquale)

107

La cronologia giovannea dettata da unamotivazione teologica: presentare Ges come ilvero agnello pasquale (cf. Gv 1,29; 19,36).

J. Jeremias , Le parole dellUltima Cena, Paideia, Brescia 1973 (or. ted. 1935, 19674),

Influsso esegetico, teologico, liturgico, pastorale enorme

Storicit della cronologia sinottica

108

19

Nei racconti della cena del Signore assente ogniriferimento agli elementi tipici della cena pasqualeebraica: gli azzimi, lagnello e le erbe amare

G. Ogg, The Chronology of the Last Supper, in D.E. Nineham et al. (edd.), Historicity and Chronology in

the New Testament, SCM Press, London 1965, 75-96.

Apre il dibattito

Storicit della cronologia giovannea

109

Morte storica di Ges in concomitanzadellimmolazione degli agnelli al tempio.

Scoperta dei rotoli di Qumran

Storicit della cronologia giovannea

Ultima Cena secondo il calendario di Qumran,quindi almeno un giorno prima della Pasqua ebraica

LUltima Cena non fu pasquale

110

111

Si molto discusso fino a qualche tempo fa, ad esempio,sulla cronologia della passione di Ges e sulla datadellultima Cena. Qualunque sia linteresse di questediscussioni io mi domando se esse non abbiano lasciatotroppo da parte ci che sembra in realt lintenzioneconvergente dei vangeli sinottici e di san Giovanni. Poichnon concordano sullultimo pasto di Ges vuol dire che ilproblema di sapere se questultimo pasto di Ges statoeffettivamente e letteralmente un pasto pasquale giudeonon gli interessa. Ci che vogliono dire, invece, e chedicono molto bene, ognuno a suo modo, che la morte diGes celebrata nellEucaristia della Chiesa la veraPasqua . a partire da qui realt che occorre comprendereluso del vocabolario pasquale della redenzione

G. Lafont, Dio, il tempo e lessere, Piemme, 1992, 152-153

LEucaristia in Paolo

1Cor 10,1-5.14-22; 11,17-34

Tema poco presente (a differenza del battesimo)

Tratta dellEucaristiacostretto dalla situazione di Corinto:

lecito mangiare la carne offerta agli idoli?

Gli idoli non esistono, per:non si pu entrare in comunione con essi

A

112

LEucaristia in Paolo

1Cor 10,1-5.14-22; 11,17-34

1. La comunione con il Signore (1Cor 10,14-16)

2. Il vincolo di unit (1Cor 10,17)

3. Lannuncio di Cristo crocifisso (1Cor 11,26)

4. Il banchetto escatologico (1Cor 11,26)

B

113

LEucaristia in Paolo

1Cor 10,1-5.14-22; 11,17-34

1. Eucaristia: la comunione con il Signore

(1Cor 10,14-16)

C

Il calice che benediciamocomunione con il sangue di Cristo

Il pane che spezziamocomunione con il corpo di Cristo

114

20

LEucaristia in Paolo1Cor 10,1-5.14-22; 11,17-34

D

Il corpo di Cristo presente attraverso la figura del pane

Il calice che benediciamocomunione con il sangue di Cristo

Il pane che spezziamocomunione con il corpo di Cristo

La comunione con il Signore realizzata nella mensa offerta dal Signore

115

LEucaristia in Paolo1Cor 10,1-5.14-22; 11,17-34

E

2. Eucaristia: il vincolo di unit

(1Cor 10,17)

Comunit/Chiesa: non una semplice unionedi persone, che sanziona la propriaunit/identit attraverso la celebrazionedelleucaristia, ma:

Corpo di Cristo unificato dallEucaristia(1Cor 10,17)

116

A

B

LEucaristia in Paolo1Cor 10,1-5.14-22; 11,17-34

E

2. Eucaristia: il vincolo di unit

(1Cor 10,17)

Eucaristia funzionale alla comunit/Chiesa

117

A

B Eucaristia fondativa della comunit/Chiesa

A

B

LEucaristia in Paolo1Cor 10,1-5.14-22; 11,17-34

F

Chiesa Eucaristia

Corpo di Cristo

2. Eucaristia: il vincolo di unit

(1Cor 10,17)

118

LEucaristia in Paolo1Cor 10,1-5.14-22; 11,17-34

G

3. Eucaristia: lannuncio di Cristo crocifisso

(1Cor 11,26)

LEucaristia non semplice ripetizionedel banchetto pasquale (ultima cena), ma:

annuncio (del testimone delloggettivit)della presenza del Signore nelloggi della storia.

119

LEucaristia in Paolo1Cor 10,1-5.14-22; 11,17-34

H

4. Eucaristia: il banchetto escatologico

(1Cor 11,26)

Eucaristia come prefigurazione e speranzaper il futuro.

NellEucaristia si ha gi la comunione con Cristoma al tempo stesso si tratta del non ancoradi una comunione piena e definitiva.

120

21

LEucaristia in GiovanniGv 2,1-10; 6; 13; 15,1-7; 19,31-37

2,1-10

6

13

15,1-7

19,31-37

Acqua - vino - Maria

Acqua - sangue - Maria

Rimanere in Cristo: pane

Rimanere in Cristo: vite

Ultima cena - Lavanda dei piediX

Inclusione

A

A

B

B

C

121

LEucaristia in GiovanniGv 13

Descrizione dellultima cenacon la lavanda dei piedi, senza Eucaristia

La lavanda presente nel banchetto pasquale ebraico

122

Varianti di Ges rispetto al banchetto ebraico:

- Il soggetto: non il pi giovane che lava (Giovanni)ma chi presiede il banchetto (Ges).Primi sono ultimi, autorit come servizio

- Loggetto: non vengono lavate le manima i piedi.Non semplice gesto rituale-cultuale (purificazione)ma servizio concreto

LEucaristia in GiovanniGv 13

Descrizione dellultima cenacon la lavanda dei piedi, senza Eucaristia

La lavanda dei piedi (schiavo)

il senso dellEucaristia

Amore incondizionato

Vi ho dato lesempio perch, come ho fatto io,

facciate anche voi Gv 13,15

Memoria dellEucaristia nella diakonia123

LEucaristia in GiovanniGv 13

Descrizione dellultima cenacon la lavanda dei piedi, senza Eucaristia

- LEucaristia gi descritta dai sinottici

- LEucaristia gi celebrata nella Comunit

- Tutto Gv eucaristico-pasquale

Cristo passa/ritorna al PadreCristo offre la vita124

LEucaristia in GiovanniGv 6, 26-59 [66]

Cercare Ges

non perch visto dei segni

ma saziati del pane (v. 26) Antropologico

Teologico

Cristologico

Credere in colui che egli ha mandato v. 29

Antropologico

Cristologico

Teologico

125

LEucaristia in GiovanniGv 6, 26-59 [66]

Inizio il v. 31:

Diede loro da mangiare pane dal cielo

vv. 26-59 = esegesi del v. 31

Es 16,1; Sal 77,23-24; 104,40

Manna come nutrimento dato da Dio:- Durante lesodo- Nel tempo messianico

126

22

LEucaristia in GiovanniGv 6, 26-59 [66]

vv. 26-51 mangiare = credere in Ges

vv. 51-59 mangiare = carne e sangue di GesA

B

A

B

Prospettiva simbolica (fede)

Prospettiva reale (sacramento)

A

B

Accolta dal mondo protestante

Non accolta dal mondo protestante (Bultmann)

Aggiunta redazionale127

LEucaristia in GiovanniGv 6, 26-59 [66]

- Necessit della fede (vv. 26-51)

- Comunione nel mistero cristologico (vv. 53s; 57; 58a)

- Dimorare con Cristo (v. 56)

- Necessit del mangiare la sua carne bere il suo sangue, si oppone al docetismo

- Comunicazione della vita (v. 53)

128

129

Cultura biblica di sfondo

Mangiare insieme

Morte e vita

Tematiche bibliche

130

Cultura biblica di sfondo A- Pane e vino (doni):

Frutto della terra (promessa) e del lavoro delluomo

- Benedizione (comunione con Dio, suo dono): Atto in cui passa la vita divina

- Mangiare insieme (comunione tra i fratelli):Comunione con i commensali

Ges pone esplicitamente una relazionetra lui e i doni (pane e vino)

nella benedizione e comunione

I doni indicano e realizzano la relazione comunionale con lui

131

Cultura biblica di sfondo B

Corpo :

- Totalit della persona (che si dona)(valenza cristologica)

- Mantiene in unit le membra (1Cor 12)(valenza ecclesiologica)

- Per molti (Mc/Mt):Totalit degli uomini

Il soggetto del memoriale Dio:- AT ha liberato dalla schiavit dellEgitto- NT ha risuscitato Ges

132

Cultura biblica di sfondo C

Memoriale :

1. Ricordo delle opere di Dio: passato-memoria

2. Reso contemporaneo: presente-celebrazione

3. Prepara e anticipa: futuro-profezia

AT:

1. Ricordo delle opere di Dio: esodo

2. Reso contemporaneo: celebrazione pasquale

3. Prepara e anticipa: tempi messianici

23

133

Cultura biblica di sfondo D

Ultima cena :

1. Ricordo delle opere di Dio: esodo / le opere di Ges

2. Reso contemporaneo: pane donato, vino versato

3. Prepara e anticipa: morte in crocevenuta escatologica

Eucaristia :

1. Ricordo delle opere di Dio: ultima cena/pasqua Christi

2. Reso contemporaneo: pane donato, vino versato

3. Prepara e anticipa: la venuta escatologica134

Cultura biblica di sfondo E

Ultima cena (protestanti):

Semplice allegoria della morte prossima

Rappresentazione simbolica

I doni non sarebbero segni realistici della morte di Ges

Solo predizione della morte imminente

135

Cultura biblica di sfondo F

Ultima cena :

Non semplice allegoria della morte prossima.

Nella dinamica della rivelazione cristologicail rivelarsi con parabole indica il Regno del Padre

nellultima cena Ges rivela se stesso come colui checompie in pienezza la volont del Padre, donando lapropria vita (croce)

Momento decisivo della vita di Ges: compimento136

Cultura biblica di sfondo G

Ultima cena :

Non semplice allegoria della morte prossima.

Nella vita di Ges i momenti forti di rivelazione sono espressi da realt concrete:- Risurrezione di Lazzaro (verificabile) segno che

Ges d la vita (tempi messianici)

- Guarigione dello storpio (verificabile) segno cheGes pu perdonare i peccati

- Morte in croce (verificabile) segno che Ges pudare da mangiare il suo corpo e da bere il suosangue

137

Mangiare e bere

Dimensione biologica (= nutrirsi)

Dimensione conviviale (= stare insieme)

- Ospitalit (Gen 18,1-8)

- Suggello di unalleanza (Gen 26,30; 31,4)

- Perdono (2Re 25,27-30)

AMangiare insieme

138

BMangiare insieme

Pasto giudaico nelle feste:

Ha un carattere liturgico, simile alla cena pasquale:

- Il capofamiglia alza la focaccia di pane, benedice Dio,rende grazie, la distribuisce

- Si aveva il pasto vero e proprio

- Il capofamiglia alza il calice del vino, benedice il vino, nebeve un po e lo distribuisce

- Alle due benedizioni: iniziale sul pane e finale sul vino tuttii commensali rispondono Amen

24

139

CMangiare insieme

Non un semplice mangiare insieme,ma una comunione profondaorizzontale e verticale

Comunionecon Dio

Comunione con i commensali

Partecipare della stessa benedizione di Dio

Pasto giudaico nelle feste:

140

CMangiare insieme

Non possibile mangiare con i peccatori, ipagani ... con gli esclusi dallalleanza conDio, significava partecipare con loroallesclusione dellalleanza.

Davanti al peccatore lunico modo persalvare Israele era la sua eliminazionedalla comunit.

Ges stravolge questa concezione:

Non eliminare il peccatore ma il peccato

141

DMangiare insieme

Ges banchetta con i peccatori!

Comunionecon Dio

Comunione con i commensali

Partecipare della stessa benedizione di Dio

Pasto giudaico nelle feste:

142

EMangiare insieme

Ges banchetta con i peccatori!

Pasto giudaico nelle feste:

I profeti descrivono lalleanza messianica come un banchetto

in cui tutti sono invitati (Is 25,6; 55,1-3)

Remissione dei peccati (Mt 26,28)

Pregustazione delle banchetto messianico-escatologico (Mc 14,25; Mt 26,29)

143

FMangiare insieme

Ges mangia con i discepoli dopo la risurrezione

Lc 24,13-35; 24,36-43; Gv 21,9-14

- Convincerli della risurrezione (meno importante)

- Il Risorto, Signore, continua ad essere presente nel segno pasquale del pasto (pi importante)

144

GMangiare insieme

Non si possiede il Risorto (Emmaus),ma il pane spezzato segno (simbolo)di presenza/assenza del Risorto.

Non semplice dato fenomenico (espressivo):- necessit della Parola accolta nella fede- e dello spezzare il pane

La Comunit ecclesiale ha consapevolezzadi essere il nuovo popolo di Dioriunito attorno al Risorto mangiando (At 10,40-43)

lEucaristia divieneespressione del fondamento della Chiesa(1Cor 10,14-17; 11,17-26; At 2,42.46; 20,7-12)

25

145

- Contesto della passione (sinottici)

- Nella notte in cui fu tradito (1Cor 11,23)

Inizio (morte)

Conclusione (escatologia)

- Versetto escatologico (Mt 26,29; Mc 14,25; Lc 22,18)Non berr finch lo berr nuovo nel regno

- Finch egli venga (1Cor 11,26)

AMorte e vita(croce - risurrezione - venuta escatologica)

146

BMorte e vita(croce - risurrezione - venuta escatologica)

Il contesto dellistituzione dellEucaristianon pu essere separatodalla morte imminente di Ges

Inizio (morte)

Conclusione (escatologia)

La celebrazione dellEucaristia annuncia il banchetto escatologicosuppone la glorificazione/risurrezionedi Ges, Signore

147

CMorte e vita(croce - risurrezione - venuta escatologica)

Inizio: Ges muore in croce

Conclusione: Ges ritorna glorioso

Presente: Ges risorto148

DMorte e vita(croce - risurrezione - venuta escatologica)

Croce - risurrezione - venuta escatologica

Croce

Risurrezione

Venutaescatologica

149

EMorte e vita(croce - risurrezione - venuta escatologica)

Croce: compimento della volont del Padre

Morire per

Morte di Cristo come schaton di salvezza

Risurrezione/glorificazione

Gv 19,30150

FMorte e vita(croce - risurrezione - venuta escatologica)

Discepoli:

facendo memoria ,

in obbedienza al comando del Signore

di quanto Ges ha vissuto in s

entrano nel dinamismo

di risurrezione

perch il Risorto presente

per dare la vita senza fine

26

LEucaristia NT

Consumare questi segni dellalleanza significaavere la vita (Giovanni).Paolo approfondisce lidea sinottica delleucaristiacome funzione costitutiva ed unificante dellastessa comunit . I discepoli celebrano econsumano il santo banchetto come permanentememoria , ricordando la morte di Ges,proclamando la sua presenza (Paolo) eattendendo , in speranza, il suo ritorno (sinottici,Paolo

F. Courth, I sacramenti, 226

151

LL O R I Z O R I Z ZZ O N T E P A T R I S T I C OO N T E P A T R I S T I C O

D E L D E L LL E U C A R I S T I AE U C A R I S T I A

152

Si formano

- Il Canone della Scrittura ispirata

- Il Simbolo apostolico

- La preghiera eucaristica

Primi tre secoli

Sensibilit occidentale

Sensibilit orientale

153

Eucaristia (II secolo)

Indica lazione liturgica e i doni

- Didach 9-10; 14-15 (web)

- Ignazio di Antiochia (+117): Efeso, Filadelfia, Smirne

- Giustino (+165): Apologia I (web); Dialogo con Trifone

- Ireneo (+202): Adversus haereses IV

- Ippolito (+235?): Traditio apostolica (web)

154

Eucaristia (II secolo)

1. Anamnesi

2. Sacrificio

3. Benedizione

Rendere grazie eucaristico :

tre aspetti

155

Eucaristia (II secolo)

1. Riguardo alleucaristia, cos rendete grazie :2. dapprima per il calice : Noi ti rendiamo grazie, Padrenostro, per la santa vite di David tuo servo, che ci hairivelato per mezzo di Ges tuo servo. A te gloria nei secoli.3. Poi per il pane spezzato : Ti rendiamo grazie, Padrenostro, per la vita e la conoscenza che ci hai rivelato permezzo di Ges tuo servo. A te gloria nei secoli.4. Nel modo in cui questo pane spezzato era sparso qua el sopra i colli e raccolto divenne una sola cosa , cos siraccolga la tua Chiesa nel tuo regno dai confini della terra;perch tua la gloria e la potenza, per Ges Cristo neisecoli.

Didach 9,1-4

Rendere grazie - 1. Anamnesi

156

27

Eucaristia (II secolo)

1. Dopo che vi sarete saziati, cos rendete grazie : 2. Tirendiamo grazie, Padre santo, per il tuo santo nome che haifatto abitare nei nostri cuori , e per la conoscenza, la fede elimmortalit che ci hai rivelato per mezzo di Ges tuo servo. Ate gloria nei secoli. 3. Tu, Signore onnipotente, hai creato ognicosa a gloria del tuo nome; hai dato agli uomini cibo ebevanda a loro conforto, affinch ti rendano grazie ; ma a noihai donato un cibo e una bevanda spirituali e la vita eternaper mezzo del tuo servo. 4. Soprattutto ti rendiamo grazieperch sei potente. A te gloria nei secoli. 5. Ricordati , Signore,della tua chiesa , di preservarla da ogni male e di renderlaperfetta nel tuo amore; santificata, raccoglila dai quattro ventinel tuo regno che per lei preparasti. Perch tua la potenza ela gloria nei secoli. 6. Venga la grazia e passi questo mondo.

Didach 10,1-5

Rendere grazie - 1. Anamnesi

157

1. Anamnesi (lode riconoscente): Didach

- per la redenzione (storia della salvezza)

- per la salvezza in Cristo

- per il dono di Cristo presente

- per il cibo e la bevanda per la vita eterna

- per la creazione

- tensione verso lunit della Chiesa

Eucaristia (II secolo)

Rendere grazie - 1. Anamnesi

158

Giustino

Preghiera (Apologia I,13,1)

Doni, pane e vino (Dialogo Trifone)

Ireneo

Rendere grazie al Signore

Consacrare i doni, pane e vino(Adversus haeresesIV,18,6)

Eucaristia (II secolo)

Rendere grazie - 2. Sacrificio

Sacrificio come nome

Sacrificio come azione

159

DidachDopo aver confessato i peccatiaffinch il vostro sacrificio sia puro (14,1)

Eucaristia (II secolo)

Ippolito

Rendere grazie sui doni, pane e vino

Consacrare i doni, pane e vino(Traditio apostolica 4)

Rendere grazie - 3. Benedizione

160

161

Eucaristia (II secolo)

Il vescovo , con tutto il collegio dei sacerdoti ,pronuncer questa azione di grazie [] Tirendiamo grazie , o Dio, per mezzo del tuo Figliodiletto, Ges Cristo, che nella pienezza dei tempici hai inviato come salvatore, redentore e portatoredella tua volont. [] si manifestato come tuofiglio, nato dallo Spirito Santo e dalla Vergine. Hafatto la tua volont e per acquistarti un popolosanto, ha steso le mani, mentre soffriva, ondeliberare dalla sofferenza coloro che hanno credutoin te.

Traditio apostolica, 4

Ippolito

162

Eucaristia (II secolo)

Allora, sottostando ad una sofferenza liberamenteaccettata, per distruggere la morte, calpestarelinferno, illuminare i giusti, confermare il testamentoe manifestare la sua risurrezione, egli prese delpane, rese grazie e disse: Prendete, mangiate,questo il mio corpo che sar spezzato per voi.Cos pure per il calice, disse: Questo il miosangue che sparso per voi. Quando fate ci,fatelo in memoria di me .

Traditio apostolica, 4

Ippolito

28

163

Ricordandoci dunque della sua morte e dellasua risurrezione, ti offriamo il pane e il calice,rendendoti grazie , perch ci hai giudicati degni distare davanti a te e di servirti. Ti chiediamo diinviare il tuo Spirito sullofferta della santaChiesa, di raccogliere nellunit coloro che sicomunicano, di colmarli dello Spirito Santo , perrinforzare la loro fede nella verit. Cos vogliamolodarti e glorificarti per mezzo del tuo Figlio, GesCristo. Per lui ti siano resi gloria ed onore, Padre eFiglio con lo Spirito Santo nella santa Chiesa ora enei secoli dei secoli. Amen.

Traditio apostolica, 4

IppolitoIppolito

1. Anmnesis

2. Prosphor(offerta cultuale)

3. Epiclesis

Rendere grazie eucaristico :

tre aspetti

164

Eucaristia (II secolo)

1. Anamnesi

2. Sacrificio

3. Benedizione

Rendere grazie eucaristico :

tre aspetti

165

Rendere grazie

Anamnesi

Sacrificio

Benedizione

Convito

Comunione con Cristo

Anamnesi

Offerta(prosphor)

Anamnesi

Epiclesi

Eucologia

Martyria

Cristologia

Anamnesi

Corpo e sangue di Cristo

Risurrezione del credente

166

Eucaristia (II secolo)

Ignazio di Antiochia

LEucaristia

Causa lunit della Chiesa (Filadelfia)

la carne di Cristo (Smirne, Roma)

Medicina per vivere in Cristo e antidodo per non morire

(Efeso)

(dimensione ecclesiologica)

(dimensione cristologica)

(dimensione antropologica)

167

Ignazio di Antiochia

- Eucaristia causa e segno dellunit

Preoccupati di attendere a una solaeucaristia . Una la carne di nostro SignoreGes Cristo e uno il calice nellunit nelsuo sangue , uno laltare come uno solo il vescovo con il presbiterio e i diaconi, mieiconservi.

Filad. IV

168

29

Ignazio (alla Chiesa di Filadelfia)

LEucaristia causa lunit della Chiesa

Rendimento di grazie Unit della Chiesa

- una sola eucaristia- una sola carne di Cristo- un solo calice- un solo altare- un solo vescovo

Eucaristia (II secolo)

169

Ignazio di Antiochia

- Eucaristia causa dellunit

Procurate di radunarvi pi frequentementeper la divina Eucaristia e per lodare ilSignore. Perch quando vi adunate confrequenza, le forze di Satana restanoannientate e la rovina che egli porta si dissipanella concordia della vostra fede .

Efes. 13,1

170

Ignazio di Antiochia

- Eucaristia la carne e il sangue di Cristo

Voglio il pane di Dio,quel pane che la carne di Ges Cristo ,figlio di David,voglio per bevanda il suo sangue ,che amore incorruttibile.

Rm. 7,3

171

Ignazio (alle Chiese di Smirne, Roma)

Eucaristia = carne di Cristo

- Pane di Dio = carne di Cristo, della stirpe di Davide- Bevanda = il sangue di Cristo

Eucaristia (II secolo)

172

Ignazio di Antiochia

Ciascuno di voi in particolare e tutti insieme,sorretti dalla grazia, animati da una stessa fede, econcordi in Ges Cristo, della stirpe di Davidesecondo la carne, figlio delluomo e figlio di Dio,mantenetevi indissolubilmente unitinellobbedienza ai vescovi e al collegio deipresbiteri, spezzando un unico pane, che farmaco dimmortalit, antidoto che preservadalla morte e assicura per sempre la vita inGes Cristo

(Efes. 20, 2)

- Eucaristia farmaco dimmortalit

173

Ignazio (alla Chiesa di Efeso)

Eucaristia =

- Medicina per vivere sempre in Cristo Ges

- Antidoto per non morire

- necessaria la comunione nella Chiesa

Eucaristia (II secolo)

174

30

Ignazio

LEucaristia non una cosa,

ma un processo di

identificazione con Cristo

F. Courth, I sacramenti, 231

Si tratta di un processoche avviene nella communio della Chiesa

Eucaristia (II secolo)

175

Giustino (Apologia I)

- Rapporto con il battesimo e la vita

- Analogia con lincarnazione

- Celebrazione eucaristica

Eucaristia (II secolo)

176

Questo cibo chiamato da noi Eucaristia , e anessuno lecito parteciparne, se non a chi crede chei nostri insegnamenti sono veri, si purificato con illavacro per la remissione dei peccati e larigenerazione, e vive cos come Cristo hainsegnato (I Apologia, 66,1)

dopo aver cos lavato chi divenuto credente eha aderito, lo conduciamo presso quelli chechiamiamo fratelli, dove essi si trovano radunati, perpregare insieme fervidamente, [], affinch, appresala verit, meritiamo di essere nei fatti buoni cittadinie fedeli custodi dei precetti, e di conseguire lasalvezza eterna (I Apologia, 65,1)

Giustino (rapporto con il battesimo e la vita)

Giustino (Apologia I)

Analogia con lincarnazione

Cristo = Verbo di Dio ha preso la carne e il sangue

Alimento consacrato = preghiera fatta al Verbo che diviene corpo e sangue del Verbo incarnato

Eucaristia (II secolo)

178

Giustino (Apologia I)

Analogia con lincarnazione

1. Eucaristia = carne e sangue del Verbo fatto Uomo

2. Parallelo allincarnazione

LEpiclesi al VerboPreghiera eucaristica in nuce

Pneumatologia in nuce

Eucaristia (II secolo)

179

Infatti noi li prendiamo non come pane comune ebevanda comune; ma come Ges Cristo, ilnostro Salvatore incarnatosi, per la parola diDio, prese carne e sangue per la nostrasalvezza , cos abbiamo appreso che anchequel nutrimento , consacrato con la preghiera checontiene la parola di Lui stesso e di cui si nutronoil nostro sangue e la nostra carne pertrasformazione, carne e sangue di quel Gesincarnato

I Apologia, 66,2

Giustino (analogia con lincarnazione)

31

Eucaristia (II secolo)

181

Nel primo giorno chiamato del sole , si fa unariunione in uno stesso luogo di tutti quelli cheabitano sparsi per le citt o le campagne, evengono lette le memorie degli apostoli o gli scrittidei profeti, finch il tempo lo consente. Quando illettore ha terminato, colui che preposto allacomunit , mediante un discorso, ammonisce edesorta allimitazione di queste belle cose.

I Apologia, 67,3-4

Giustino (celebrazione) Ireneo (Adversus haereses)

Eucaristia(sacrificio)

Rendere grazie al Signore

Consacrare i doni

Noi non gli offriamo questo sacrificioper i suoi (di Dio ) bisogni, ma- per ringraziarlo della sua potenza- e per consacrare le offerte

Creazione

Redenzione

Eucaristia (II secolo)

182

Ireneo (Adversus haereses)

Rendere grazie

Dualismo, gnosi

Bont della creazione

Unit di carne e spirito

Pane dalla terra Eucaristiaterreno

celeste

(due elementi)

Eucaristia (II secolo)

183

Ireneo (Adversus haereses) Dualismo, gnosi

Eucaristiaterreno

celeste

Bont della creazione

Azione del Verbo(trasformante)

Antropologia: il nostro corpo nel raggio della salvezza

perch nutrito dal corpo di Cristo

Eucaristia (II secolo)

184

Scuola alessandrina

Attenzione allo spirito (Platone)

Il Verbo rivela la Verit

Comunione = conoscenza della Verit

Nuovo thos (cuore biblico)

Svalutazione della materia185

Scuola antiochena (+ cappadoci)

Attenzione alla materia (Aristotele)

Il Verbo si rivela nella storia

Comunione = partecipazione

alla ri-presentazione nella storia

del mistero di Cristo

Lo spirito attualizza la storia salvifica186

32

Padri latini

Attenzione ai doni offerti (ambito pragmatico)

1. Attenzione alla fisicit

2. Sottolineatura giuridica

3. Rilevanza della presenza di Cristonelle offerte

Tertulliano

- Tertulliano (+220), Adversus Marcionem- Cipriano (+258), Epistula 63; 70

187

Padri latini

Tertulliano

Carattere sacrificale dellEucaristia

Legame con la croce

Come se Cristo morisse di nuovo

Eucaristia: sacrificium crucis in forma sacramentale

188

Padri latini

Azione che rende presente loblazione di Cristo

nella comunit.

La comunit rivive quella azione

partecipandovi in prima persona

venendo trasformata in essa.

189

Padri latini

Cipriano

LEucaristia non solo ricorda la Pasqua di Cristo

ma la rende presente

quando la comunit ne fa memoria.

Comunione della Chiesa

frutto e presupposto

dellEucaristia190

Padri latini

- Ambrogio (+397)

- Agostino (+430)

- Gregorio M. (+604)

Dottrina eucaristica

Teologia(Trinit, antropologia)

(Medioevo latino)

Spiritualit

(Medioevo latino)

(Medioevo latino)

191

Ambrogio

De mysteriis

Segno sacramentale: corpo e sangue di Cristo, presente

Consecratio:parola di Cristo, ripetuta

oggettivitcristica

De sacramentis Sacrificio

Cancellare i peccati

192

33

Ambrogio

De mysteriis

Vera utique caro Christi , quae crucifixa est, quaesepulta est: vere ergo carnis illius sacramentumest

la vera carne di Cristo , che venne crocifissa esepolta. , quindi, veramente il sacramento diquella carne.

Segno sacramentale: corpo e sangue di Cristo, presente

193

Ambrogio

Corpo e sangue di Cristo sono presenti

- oggettivamente: nel segno sacramentale

- non soggettivamente: nella fede di chi partecipa

194

Ambrogio

La consecratio non causata:

- dallepiclesi al Verbo

- dallepiclesi allo Spirito Santo

Consecratio:parola di Cristo, ripetuta

La consecratio causata dalla parola di Cristo ripetuta

195

AmbrogioConsecratio:

parola di Cristo, ripetuta

Dato liturgico (De sacramentis):- parola del vescovo : prega, loda- parola di Cristo: ottiene la consacrazione

Dato biblico (De mysteriis):- parola di Elia : fa scendere il fuoco- parola di Cristo: ottiene la consacrazione

Dato cosmologico (De sacramentis):- parola del Signore : crea dal nulla- parola di Cristo: trasforma la creazione

196

AmbrogioConsecratio:

parola di Cristo, ripetuta

Cambiamento causato dalla parola di Cristo:

- Non cambiamento di significato (nuova funzione)

- Trasformazione reale (nuova realt)

- Non percepibile allesterno

Necessitdella fede

197

Ambrogio

Eucaristia

sacrificio

cancellare i peccati

Ricordo della morte di Ges

Assumere il sacramento

198

34

Agostino

Ambrogio Identit (del sacramento)

Agostino Soggetti

Ecclesiale

Antropologico

Prospettiva liturgica: realismo

Prospettiva ecclesiologica: simbolismo

199 200

Agostino

Eucaristia

Platonismo agostiniano

Dimensione cristologica

Dimensione ecclesiologica

Dimensione sacrificale

Agostino

Agostino

Realista (cattolici)

Simbolica (protestanti)

(ermeneutica) (Aristotele)

(Platone)

Non leggere Agostino con una ermeneutica posteriore e pre-definita.

Costituirebbe un apriori ideologico

che applicherebbe ad Agostino

problematiche successive201

Leggere Agostino nel suo contesto

e nellorizzonte dei destinatari

Recupero di Agostino recente

Concilio Vaticano II

Agostino

202

I due aspetti (simbolo e realt)

oggi sono visti come complementari

non vi contrapposizione tra immagine e realt

Eucaristia: simbolo reale

Agostino

203

Agostino

Realista: catechesi

Simbolico: trattati

Pastore

Teologo

Realista e simbolico nella stessa opera

1

2

Agostino

Agostino

204

35

Nessuno mangia di quella carne senza prima essersi prostrato in adorazione

Realista

Agostino

lo Spirito che d la vita, la carne non giova a nulla;le parole che vi ho detto sono Spirito e vita (Gv 6,63)

Simbolico

Ci che vi ho detto dovete intenderlo in modo spirituale

Agostino, En. in Ps. 98,9205

Realista:

Simbolico:

Agostino

Annuncio dellEucaristia come corpo e sangue di Cristo

Segno che indica unaltra realt: pneumatica

206

La copia

(signum, segno esteriore, immagine, figura)

non una semplice ombra

senza valore rispetto alla realt (res),

ma la forma in cui loriginale

si rende storicamente presente.

Platonismo agostiniano

207

Il signum contiene(secundum quaedam modum) la res

senza esaurirla

perch al tempo stesso rimandaad essa (res ipsa)

trascendendo il signum

Aliud videtur, aliud intelligitur

Platonismo agostiniano

208

signum res

Aliud videtur, aliud intelligitur

209

signum res

Eucaristia Corpo e sangue di Cristo

Ricevono gli indegni

Ricevono i buoni

Motivo ecclesiologico:

Non in comunione con Cristo.

Signum poco importante

Polemica antidonatista:non ricevono Cristo

Motivo cristologico:comunione con Cristo

Res importante

Platonismoagostiniano

Realt

TerrestreCeleste

Aristotele

RealtPrototipo(ontologico)

ImmagineFiguraCopia

Platone

RealtPrototipo(ontologico)

Res

ImmagineFiguraCopia

Signum

Platonismo-agostiniano

210

36

211

Sacramentum tantum

Res tantum

Segno esteriore 1

Effetto del sacramento 2

Agostino (cristologico)

2. Dimorare in Cristo che dimora in me (simbolismo)

1. Mangiare la carne (realismo)

212

Sacramentum tantum

Res tantum

Segno esteriore 1

Effetto del sacramento 2

Agostino (ecclesiologico)

2. Membra del Corpo di Cristo , la Chiesa (simbolismo)

1. Mangiare la carne (realismo)

213

Il tuo nutrimento sia la vita, la tua bevanda sia lavita; avrai la vita e la vita sussiste nella suaintegrit. Allora avverr questo, cio, che corpo esangue di Cristo saranno la vita per ognuno,se ci che si riceve visibilmente nelSacramento si mangi spiritualmente, si bevaspiritualmente nella realt propria significata .Abbiamo ascoltato il Signore stesso che dice: lo Spirito che d la vita; la carne, invece, nonserve a nulla. Le parole che vi ho detto sonospirito e vita (Gv 6, 54-65).

Agostino, Sermo 131 (comm. Gv 6,54-66)

214

Una giustizia che essi presumevano dalle loroforze, illudendosi di poterla compiereappoggiandosi sulla propria virt . Ora, nessunopu adempiere la legge, senza laiuto dellagrazia, che il pane che discende dal cielo .Compie la legge - dice in maniera concisalApostolo, - soltanto chi ama (Rm 13, 10): chiama non il denaro, ma chi ama Dio; chi ama nonla terra o il cielo, ma colui che ha fatto il cielo e laterra. Donde attinge, luomo, questo amore? .

Agostino, In Jo tr. 26,1 (comm. Gv 6,41-59)

215

Ascoltiamo lo stesso Apostolo: Lamore di Dioviene riversato nei nostri cuori per mezzo delloSpirito Santo che ci stato donato (Rm 5, 5). IlSignore, che avrebbe donato lo Spirito Santo,afferm di essere il pane che discende dal cielo,esortandoci a credere in lui . Mangiare il panevivo, infatti, significa credere in lui . Chi crede,mangia; in modo invisibile saziato, come inmodo altrettanto invisibile rinasce . Egli rinascedi dentro, nel suo intimo diventa un uomonuovo . Dove viene rinnovellato, l viene saziato.

Agostino, In Jo tr. 26,1 (comm. Gv 6,41-59)

E tutti bevvero la medesima bevanda spirituale .Era diversa la loro bevanda dalla nostra solo nellaspecie visibile, ma era identica nella virtspirituale da essa significata. In che senso essibevevano la medesima bevanda? Bevevano - dice ad una pietra spirituale che li accompagnava, equella pietra era Cristo (1Cor 10, 4). []. Questo - dunque il pane che discende dal cielo,affinch chi ne mangia non muoia (Gv 6, 50). Maquesto si riferisce alla virt del sacramento, nonalla sua forma visibile: ci che conta che unomangi interiormente, non solo esteriormente:che mangi col cuore, non che mastichi coidenti .

Agostino, In Jo tr. 26,12 (comm. Gv 6,41-59)

37

217

Chi mangia la mia carne e beve il miosangue, dimora in me ed io in lui (Gv 6,57). Mangiare questo cibo e bere questabevanda, vuol dire dimorare in Cristo eavere Cristo sempre in noi. Colui inveceche non dimora in Cristo , e nel qualeCristo non dimora, n mangia la suacarne n beve il suo sangue, ma mangiae beve a propria condanna [].

Agostino, In Jo tr. 26,18 (comm. Gv 6,41-59)

218

Ci che vedete sopra laltare di Dio,lavete visto anche nella notte passata;ma non avete ancora udito che cosa sia,che cosa significhi, di quale grande realtnasconda il mistero. Ci che vedete ilpane e il calice : ve lo assicurano i vostristessi occhi. Invece secondo la fedeche si deve formare in voi il pane ilcorpo di Cristo, il calice il sangue diCristo .

Agostino, Sermo 272 (Omelia ai neofiti )

219

[] questo pane come pu essere ilsuo corpo? E questo calice, o meglio ciche contenuto nel calice, come puessere il sangue suo? Queste cose,fratelli, si chiamano sacramenti proprioperch in esse si vede una realt e se neintende unaltra (Aliud videtur, aliudintelligitur ). Ci che si vede ha unaspetto materiale, ci che si intendeproduce un effetto spirituale.

Agostino, Sermo 272 (Omelia ai neofiti )

Se vuoi comprendere [il mistero] del corpo di Cristo,ascolta lApostolo che dice ai fedeli: Voi siete il corpo diCristo e sue membra (1Cor 12,27). Se voi dunque siete ilcorpo e le membra di Cristo, sulla mensa del Signore deposto il mistero di voi: ricevete il mistero di voi. A ci chesiete rispondete: Amen e rispondendo lo sottoscrivete. Ti sidice infatti: Il Corpo di Cristo, e tu rispondi: Amen. Siimembro del corpo di Cristo, perch sia veritiero il tuoAmen. Perch dunque [il corpo di Cristo] nel pane? []ascoltiamo sempre lApostolo il quale, parlando di questosacramento, dice: Pur essendo molti formiamo un solopane, un solo corpo (1Cor 10,17). Cercate di capire edesultate. Unit, verit, piet, carit. Un solo pane: chi questo unico pane? Pur essendo molti, formiamo un solocorpo. Ricordate che il pane non composto da un solochicco di grano, ma da molti.

Agostino, Sermo 272

Quando si facevano gli esorcismi su di voi venivate,per cos dire, macinati; quando siete stati battezzati,siete stati, per cos dire, impastati; quando avetericevuto il fuoco dello Spirito Santo siete stati, percos dire, cotti. Siate ci che vedete e ricevete ciche siete. Questo disse lApostolo in riguardo alpane. E ci che dobbiamo intendere del calice,anche se non stato detto, ce lha fatto capireabbastanza. Come infatti perch ci sia la formavisibile del pane molti chicchi di grano vengonoimpastati fino a formare ununica cosa - come seavvenisse quanto la sacra Scrittura dice dei fedeli:Avevano unanima sola e un solo cuore protesiverso Dio (At 4, 32) - cos anche per il vino.

Agostino, Sermo 272222

Ci che i segni del pane e del vinoindicano a livello visibile (videtur)(unit di pi chicchi di frumento, di pi acini di uva)

[tra il videtur e lintelligitur c similitudo]

il sacramento (lEucaristia) realizza a livello invisibile (intelligitur)(unit della Chiesa, aspetto mistico)

La Chiesa quando celebra lEucaristiadiventa ci che : comunione,

quindi unit ecclesiale e corpo di Cristo

Il signum (videtur ) similitudo alla res (intelligitur )

38

223

Se dunque avrete in lui la vita, sarete con lui inuna sola carne . Non infatti che questosacramento dia il corpo di Cristo per poi lasciarveneseparati. E lApostolo ricorda che questo era gistato predetto nella santa Scrittura: I dueformeranno una carne sola . Questo mistero grande, soggiunge, lo dico in riferimento a Cristo ealla Chiesa (cf. Ef 5,31-32). E in un altro passo,riguardo a questa medesima Eucarestia, dice:Uno solo il pane, e noi, pur essendo molti,siamo un corpo solo (1 Cor 10,17).

Agostino, Sermo 228 B

LEucaristia letta in chiave sponsale224

Voi quindi cominciate a ricevere quel

che gi avete cominciato ad essere ,

purch non lo riceviate indegnamente,

mangiando e bevendo la vostra condanna.

Agostino, Sermo 228 B

225

La virt propria di questo sacramento

lunit :

ununit tale che,

riuniti nel suo corpo e divenuti sue membra ,

noi siamo ci che riceviamo.

Agostino, Sermo 57,7,7

Sintesi su Agostino

226

Sintesi su Agostino

La Chiesa quando celebra lEucaristia

diventa ci che : comunione,

quindi unit ecclesiale e corpo di Cristo

e noi diventiamo ci che riceviamo (Cristo).

227

Sintesi su Agostino

Unit ecclesiale

Corpo di Cristo

Eucaristia

Implicazione antropologica:diventiamo ci che riceviamo

E P O C A M E D I E V A L EE P O C A M E D I E V A L E

228

39

Medioevo eucaristico

Epoca carolingia (IX sec.)Pascasio Radberto - Ratramno

Inizio II millennio (XI sec.)Berengario - Lanfranco

Scolastica (XIII sec.)TommasoBonaventura

229

Epoca carolingia (IX sec.)

Area culturalefranco-germanica

Orizzonte metafisico

Orizzonte ermeneutico

230

Area culturale franco-germanica

Esiste solo ci che presente in re

Limmagine, la figura, non ha in s una vera realt,

come nel platonismo agostiniano

Orizzontemetafisico

231

Epoca carolingia (IX sec.)

Ermeneutica: lettera e/o allegoria

- Lettera grammatica: Parola = etimologia

- Allegoria retorica: Parola = significato nella frase

(Aristotele, Antiochia)

(Platone, Alessandria)

Trivium: grammatica, retorica, dialettica

232

Epoca carolingia (IX sec.)

Domanda:

presenza di Cristo nellEucaristia

vera o simbolica?

Prospettiva patristica: greca e latina

Simbolico = reale

che rimanda alla realt piena, quella celeste

233

Epoca carolingia (IX sec.)(Pascasio Radberto - Ratramno)

Eucaristia

Realismo-materiale

Simbolismo-spiritualista

(Alcuino, Amalario di Metz)

(Beda, Gv Scoto Eriugena, Floro)

Lettera

Spirito

Pascasio Radberto[Lanfranco]

Ratramno[Berengario]

Metafisica Ermeneutica

234

Epoca carolingia (IX sec.)(Pascasio Radberto - Ratramno)

40

Pascasio Radberto Ratramno21 Tempo

Carlo il calvo

Pascasio Radberto

Ratramno

(Cf. G. dOnofrio, Storia della teologia medievale, I, 201-202)

A

B

A o B ?

1 ?

2 ?

235

Epoca carolingia (IX sec.)(Pascasio Radberto - Ratramno)

Epoca carolingia (IX sec.)(Pascasio Radberto - Ratramno)

Pascasio Radberto (+859)

Eucaristia =

Eucaristia = ripete la passione di Ges

De corpore et sanguine Domini

(Abate di Corbie)

corpo storicodi Ges

= nato da Maria

= posto sulla croce

236

Ratramno (+868)

De corpore et sanguine Domini

(Monaco di Corbie)

RealtPrototipo

Res

ImmagineFiguraCopia

Signum

Platonismo-agostiniano

Veritas

MysteriumImago

Species

Ratramno

Corpo di Cristo storico/metastorico(da Maria, crocifisso e risorto)

Eucaristia

(Corporaliter) (Spiritualiter)237

Epoca carolingia (IX sec.)(Pascasio Radberto - Ratramno) Inizio II millennio (XI sec.)

(Lanfranco - Berengario)

Eucaristia

Realismo-materiale

Simbolismo-spiritualista

Lettera

Spirito

Berengario

Lanfranco

S.P. Bonanni, La controversia eucaristica dellXI secoloin R. Nardin - G. Tangorra (edd.), Sacramentum caritatis, 145-161

238

Berengario di Tours (+1088)

Inizio II millennio (XI sec.)(Lanfranco - Berengario)

Magister della scuola di Tours(ex discepolo di Chartres)

scopre il

De corpore et Sanguine Domini

di Ratramno

lo attribuisce a Giovanni Scoto Eriugena

Lermeneutica simbolica autorevole (Eriugena)239

Berengario

Inizio II millennio (XI sec.)(Lanfranco - Berengario)

Scrive a Lanfranco

che in un concilio a Roma (1050).

La lettera di Berengario letta (pubblicamente)

Lanfranco deve esprimersi (pubblicamente)

Il concilio scomunica di Berengario

240

41

Berengario

Inizio II millennio (XI sec.)(Lanfranco - Berengario)

Invitato al sinodo di Vercelli

non si presenta

Sinodo di Roma 1059(sensualiter)

241

Inizio II millennio (XI sec.)(Lanfranco - Berengario)

Sinodo di Roma 1059 (DH 690)(sensualiter)

Berengario, Scriptum contra Synodum

Lanfranco, De corpore et sanguine Domini

Sinodo di Roma 1079 (DH 700)(converti, substantialiter, substantia, veram )

242

RealtPrototipo(ontologico)

Res

ImmagineFiguraCopia

Signum

Platonismo-agostiniano

Inizio II millennio (XI sec.)(Lanfranco - Berengario)

Veritas FiguraBerengario

Corpo di Cristo storico/metastorico(da Maria, crocifisso e risorto)

Eucaristia

(Invisibile) (Visibile)Sostanza = accidenti

= pane e vino 243

Importanza del soggetto

che riceve il sacramento

il quale non oggettivamente

in corpo di Cristo

ma lo per luomo spirituale

Berengario

Inizio II millennio (XI sec.)(Lanfranco - Berengario)

244

Berengario

Inizio II millennio (XI sec.)(Lanfranco - Berengario)

RealtPrototipo(ontologico)

ImmagineFiguraCopia

Platone

anima

- Estremizza Agostino (= gli eretici non ricevono Cristo)

- Importanza del soggetto (sec. XI, Abelardo)

- Platonismo ontologico

245

Inizio II millennio (XI sec.)(Lanfranco - Berengario)

Lanfranco di Pavia (+1089)

Sostanza Corpo e sangue di Cristo

Figure esteriori (species) Pane e vino

Guitmondo di Aversa (+1095)

Substantialiter transmutata

Substantia mutari246

42

Transustanziazione

panem et vinum, quae ponitur in altari, per mysteriumsacrae orationis et verba nostri Redemptoris substantialiterconverti in veram et propriam ac vivificantem carnem etsanguinem Iesu Christi Domini nostri et post consecrationemesse verum Christi corpus [...] in veritate substantiae

(DH 700)

Gregorio VII, sinodo di Roma 1079

cuius [Iesus Christus] corpus et sanguis in sacramentoaltaris sub specibus panis et vini veraciter continetur,transsubstantiatis pane in corpus, et vino in sanguinem

(DH 802)

Concilio Lateranense IV (1215)

247

Transustanziazione : aspetti accolti e positivi

- La presenza di Cristo realt previa alla fede

- Ricucita la frattura tra sacramentum tantum e res sacramenti

- Cristo presente nellEucaristia in modo sostanziale, quindi:

1. Non ha dimensioni, immateriale e invisibile

2. Merita ladorazione

248

Transustanziazione : obiezioni del XX secolo

- Termine troppo filosofico, quindi:

1. Piega la fede a una visione razionale

2. Difficolt di comprensione in una diversa visione concettuale(scienze naturali, prospettiva meno metafisica)

249

RealtPrototipo(ontologico)

Res

ImmagineFiguraCopia

Signum

Platonismoagostiniano

Invisibile Visibile

250

Res tantumRes sacramenti

Signum tantumSacramentum

Sacr.tum tantum

Prima scolasticaPietro Lombardo

(Summa Sententiarum)

Res et signumRes et sacramentum

Res tantumRes sacramenti

Signum tantumSacr.tum tantum

Sacramentum tantum

Res et sacramentum

Res sacramenti

1 Segno esteriore, specie visibili, sacramento in s e per s

2 Effetto intermedio:

3 Fine del sacramento: Grazia dona

Species (segno) Visibile

Veritas (realt)

Virtus (potenza) Invisibile

1

2

3

Ugo di S. Vittore

Visibile/invisibile

Tommaso

Attualizzazione del sacrificio di CristoPresenza reale del suo corpo e sangue

Incontro col SignoreAppartenenza alla Chiesa

A

B

C

D

Primo millennio

Spirito SantoEffetti / Grazia

Corpus Christieucaristico

Corpus Christiecclesiale

B D

3

Secondo millennio

2e 3momento

Dimensione sacrificale

Dimensione individuale

A

C

Accentuazioni

252

43

Corpus Christieucaristico

B

MemoriaSacrificio di

Cristo

Corpus Christieucaristico

Corpus Christiecclesiale

B D

Primo millennio

Secondo millennio

A

Incontro(individuale) col Signore

C

253

I millennio II millennio

Corpus Christi verum

Corpus Christi mysticum

Chiesa (unit) Eucaristia

Chiesa (unit)Eucaristia

H. de Lubac, Corpus mysticum (1944)

RadbertoRatramno(nominale)

P. Sguazzardo, Corpus Christi tra primo e secondo millennioin R. Nardin - G. Tangorra (edd.), Sacramentum caritatis, 131-144

254

Corpus Christi Mysticum (Eucaristia)

Dallambito sacramentale

Primo millennio

Corpus Christi Verum (Chiesa)

Fine: unit della Chiesa

Visibile e invisibile insieme

255

Corpus Christi Mysticum (Chiesa)

Naturale e sociale (giuridico)

Secondo millennio (Pietro Lombardo)

Corpus Christi Verum (Eucaristia)

Presenza reale del corpo e sangue di Cristo

256

Primo millennio

Res sacramenti Chiesa (unit)

Secondo millennio

Res sacramenti Presenza reale

257 258

Ignazio di Antiochia (I millennio)

Eucaristia al centroCelebrata dal vescovo che presiede la comunit:- leucaristia fonda la comunit- il vescovo il primo ministro delleucaristia- lepiscopato come sacramento originario dellOrdine

Tommaso (II millennio)

Eucaristia al centroCelebrata dal singolo presbitero che consacra:- leucaristia indipendente dalla comunit- leucaristia questione privata del presbitero- lepiscopato non un sacramento

44

Prospettiva ieratica della celebrazione

- Preghiera eucaristica in silenzio

- Comunione sotto una specie

- Frequenza alla comunione bassissima

Concilio Lateranense IV (1215): comunione almeno una volta allanno

259

Piet eucaristica

Negazione della presenza reale (Berengario)

- Adorazione eucaristica

- Festa del Corpus Domini (1264)

- Sottolineatura dei miracoli eucaristici

260

Deviazioni

- Vedere lOstia senza fare la comunione

- Il sacrificio eucaristico

non posto in rapporto sacramentale al sacrificio di Cristo sulla crocema svincolato da esso

Sacrificio = opera buona da compiere e da offrire a Dio

Moltiplicazione delle Messe e degli altari261

Tommaso

Summa theologiae III, qq. 73-83

Primo, del sacramento in se stesso [q. 73]; secondo, dellasua materia [q. 74]; terzo, della sua forma [q. 78]; quarto, deisuoi effetti [q. 79]; quinto, di coloro che lo ricevono [q. 80];sesto, del suo ministro [q. 82]; settimo, del suo rito [q. 83].Sul primo tema esamineremo:1. Se lEucaristia sia un sacramento;2. Se sia un sacramento unico o molteplice;3. Se sia necessario per la salvezza;4. Le sue denominazioni;5. La sua istituzione;6. Le sue prefigurazioni

STh III, q. 73, Pr.

262

Tommaso

Summa theologiae III, q. 73, a. 1 resp.

Sacramento: segno e strumento

della vita spirituale dellessere umano

Sacramenta Ecclesiae ordinantur adsubveniendum homini in vita spirituali. Vita autemspiritualis vitae corporali conformatur, eo quodcorporalia spiritualium similitudinem gerunt

263

Tommaso

Summa theologiae III, q. 73, a. 1 resp

Et ideo, sicut ad vitam spiritualem oportuit esseBaptismum, qui est spiritualis generatio, etconfirmationem, quae est spirituale augmentum;ita oportuit esse sacramentum Eucharistiae ,quod est spirituale alimentum

264

45

Tommaso

Summa theologiae III, q. 73, a. 1, ad 2um

Sicut autem se habet virtus spiritus sancti

ad aquam Baptismi, ita se habet corpus Christi verum

ad species panis et vini

265

Tommaso

Summa theologiae III, q. 73, a. 1, ad 3um

Nam in sacramento Eucharistiae id quodest res et sacramentum, est in ipsa materia;id autem quod est res tantum, est insuscipiente, scilicet gratia quae confertur.In Baptismo autem utrumque est insuscipiente, et character, qui est res etsacramentum; et gratia remissionispeccatorum, quae est res tantum.Et eadem ratio est de aliis sacramentis

266

Tommaso

Summa theologiae III, q. 73, a. 3, resp.

Baptismus est principium spiritualis vitae, etianua sacramentorum. Eucharistia vero est quasiconsummatio spiritualis vitae, et omniumsacramentorum finis , ut supra dictum est, persanctificationes enim omnium sacramentorum fitpraeparatio ad suscipiendam vel consecrandamEucharistiam. Et ideo perceptio Baptismi estnecessaria ad inchoandam spiritualem vitam,perceptio autem Eucharistiae est necessaria adconsummandam ipsam

267

Tommaso

Summa theologiae III, q. 73, a. 3, ad 3um

quod Baptismus est sacramentum mortis etpassionis Christi prout homo regeneratur inChristo virtute passionis eius. Sed Eucharistiaest sacramentum passionis Christi prout homoperficitur in unione ad Christum passum. Unde,sicut Baptismus dicitur sacramentum fidei, quaeest fundamentum spiritualis vitae; ita Eucharistiadicitur sacramentum caritatis , quae estvinculum perfectionis , ut dicitur Coloss. III [Col.3, 14