Facoltà di Scienze della formazione - UniBgGIACOMO CANOBBIO, Delegato Vescovile per la cultura,...

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Corso di Laurea in Scienze dell’educazione e della formazione Facoltà di Scienze della formazione 1

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  • Corso di Laurea in Scienze dell’educazione e della formazione

    Facoltà di Scienze della formazione

    1

  • 2

    Convegno

    FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE

    Nel 50° della sede di Brescia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

    Brescia città dell’educazione Per una cultura dell’incontro

    Giovedì 21 aprile 2016 Aula Magna, ore 9.30 Via Trieste, 17 - Brescia

    Ore 9.30 Indirizzi di saluto FRANCO ANELLI, Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore EMILIO DEL BONO, Sindaco di Brescia MONS. GIACOMO CANOBBIO, Delegato Vescovile per la cultura, Diocesi di Brescia MONS. CLAUDIO GIULIODORI, Assistente Ecclesiastico Generale, Università Cattolica del Sacro Cuore

    LUIGI PATI, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione, Università Cattolica del Sacro Cuore Ore 10.30 Tappe e protagonisti di un cammino: 1965-2015 LUCIANO CAIMI, Università Cattolica del Sacro Cuore Ore 11.00 Testimonial Video-interviste a laureati della Facoltà PAOLA BIGNARDI, Responsabile educativa Casa Famiglia S. Omobono – Cremona ALBINO CLAUDIO BOSIO, Preside della Facoltà di Psicologia, Università Cattolica del Sacro Cuore

    SILVIA BONIZZONI, Dirigente Servizi alla Persona, Comune di Brescia LAURA QUARANTA, Responsabile Politiche Attive del Lavoro e Risorse Umane Apindustria, Brescia Ore 11.30 La città dell’incontro Introduce DOMENICO SIMEONE, Università Cattolica del Sacro Cuore

    Intervengono CLAUDIA MAZZUCATO, Università Cattolica del Sacro Cuore MANLIO MILANI, Casa della Memoria, Brescia Video La città resiliente Intervista di JEAN-PIERRE POURTOIS, Università di Mons-Hainaut a BORIS CYRULNIK, Università di Toulon-Var

    Ore 14.30 Next. La città che apprende Introduce DANIELE MONTANARI, Università Cattolica del Sacro Cuore

    Interviene PIERLUIGI MALAVASI, Università Cattolica del Sacro Cuore Ore 15.00 I luoghi dell’incontro: esperienze e immagini

    Famiglia MONICA AMADINI, Università Cattolica del Sacro Cuore MARIA VILLA ALLEGRI, Presidente ANFFAS Brescia Scuola CRISTINA BIRBES, Università Cattolica del Sacro Cuore MARIO MAVIGLIA, Dirigente Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia

    Lavoro ALESSANDRA VISCHI, Università Cattolica del Sacro Cuore MARIO UBIALI, Amministratore Delegato Zinco Service

    Chiesa Mons. GIACOMO CANOBBIO, Predetto MICHELE BONETTI, Presidente Fondazione Tovini, Brescia

    Editoria PIERPAOLO TRIANI, Università Cattolica del Sacro Cuore ILARIO BERTOLETTI, Direttore editoriale Editrice La Scuola e Morcelliana

    Carcere MADDALENA COLOMBO, Università Cattolica del Sacro Cuore FRANCESCA PAOLA LUCREZI, Direttrice Carcere di Verziano, Brescia

  • 1991  Facoltà  di  Magistero  

    CORSO    DI    LAUREA    IN    SCIENZE  DELL’EDUCAZIONE  D.M.  11  Febbraio  1991  “disattiva  C.d.L.  Pedagogia  ed  

    istituisce  il  C.d.L.  in  Scienze  dell’Educazione  e  i  relativi  indirizzi”  

     Insegnante  di  

    Scienze  dell’Educazione  

    Educatore Professionale

    Extrascolastico

    Esperto nei processi formativi

  • 1995  FACOLTÀ    DI  SCIENZE  DELLA  FORMAZIONE  

    D.M.  2  Febbraio  1995  del  MURST    “Modificazione  dell’ordinamento  didattico  Universitario  

    relativamente  alla  trasformazione  della  Facoltà  di  Magistero  in  Scienze  della  Formazione”  

     

  • 1999  NUOVO  ORDINAMENTO  UNIVERSITARIO  

    SCIENZE  DELLA  FORMAZIONE  (3+2)  D.M.    509/99,  Regolamento  recante  norme  concernenti  

    l’autonomia  didattica  degli  atenei.  Prima  applicazione  dell’Accordo  di  Bologna  in  Italia  

    Modificato  con  D.M.  270/04    

  • La formazione dell’educatore e del pedagogista presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore

    Classe di laurea

    Denominazione Città Iscritti

    L-19 Scienze dell’educazione e della formazione Milano 328 (963) L-19 Scienze dell’educazione e della formazione Brescia 111 (330) L-19 Scienze dell’educazione e della formazione Piacenza 61 (209) LM-50 Consulenza Pedagogica per la disabilità e la

    marginalità Milano 98 (228)

    LM-85 Scienze pedagogiche Milano 48 (96) LM-50 Progettazione pedagogica e formazione delle risorse

    umane Brescia 36 (61)

    LM--50 Progettazione pedagogica nei servizi per minori Piacenza 41 (78) 6

  • LT in Scienze dell’educazione e della formazione

    Servizi alla persona

    Educazione per l’infanzia

    Formazione degli adulti 7

  • I anno CFU Pedagogia generale o Pedagogia della persona 10 Storia della pedagogia o Storia delle istituzioni educative 10 Sociologia e ricerca nei servizi educativi o Sociologia dell’educazione 10 Psicologia del ciclo di vita o Psicologia generale 10 Storia della filosofia o Filosofia morale o Filosofia della prassi umana 10 Cultura e istituzioni del Medioevo europeo o Storia della civiltà moderna o Storia del mondo contemporaneo

    10

    Lingua straniera (inglese, francese, spagnolo, tedesco) 5 ICT e società dell’informazione 5

    8

  • II anno CFU Pedagogia sociale e interculturale o Pedagogia della famiglia 10 Storia dell’educazione o Storia della lettura e della letteratura per l’età evolutiva o Pedagogia del ciclo di vita

    5

    Elementi di didattica e pedagogia speciale o Progettazione didattica e delle attività speciali o Metodologia delle attività formative speciali

    10

    Antropologia filosofica o Elementi di bioetica o Elementi di filosofia politica 5 Psicologia sociale o Psicologia dei gruppi o Psicologia dei legami famigliari 5 Sociologia della famiglia e dell’infanzia o Antropologia culturale ed etnologia o Sociologia dei processi associativi e del terzo settore

    10

    Letteratura italiana moderna o Letteratura italiana contemporanea o Lingua italiana nella comunicazione letteraria e giornalistica

    10

    Tirocinio 5 Laboratorio di progettazione 1 9

  • III anno CFU Ricerca nel lavoro educativo o Metodi e strumenti per la sperimentazione educativa o Ricerca e formazione

    10

    Metodologie educative per la prevenzione della marginalità o Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento o Storia della comunicazione educativa

    5

    Psicologia clinica dello sviluppo o Psicologia dell’infanzia o Psicologia giuridica e processi di sviluppo

    5

    Sociologia dei servizi alla persona o Sociologia del disagio e della devianza o Teorie e istituzioni della cittadinanza in eà̀ moderna e contemporanea

    5

    Elementi di diritto della famiglia e dei minori(3) o Storia dell’Italia contemporanea

    5

    Tirocinio 5 Laboratorio di gestione delle relazioni 1 Ai piani di studio sopra riportati bisogna aggiungere: Insegnamenti a libera scelta 15 Prova finale 3

    10

  • EDUCATORE NEI SERVIZI ALLA

    PERSONA EDUCATORE PER L’INFANZIA

    11

    facilitatore di processi di cambiamento

    professionista impegnato nel promuovere, realizzare e valutare percorsi di cambiamento e miglioramento attraverso relazioni di

    cura lungo tutto l’arco della vita.

  • Gli sbocchi professionali

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    educatore nei servizi extra-

    scolastici

    educatore nei servizi socio-

    educativi educatore domiciliare

    educatore di comunità

    educatore di micro-nido,

    asilo nido, sez. primavera

  • FORMATORE

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    professionista impegnato nel promuovere, realizzare e valutare percorsi di crescita e di miglioramento continui rivolti ad adulti in

    ambito lavorativo e preparazione professionale.

    facilitatore dell’apprendimento

  • Gli sbocchi professionali

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    progettista di formazione

    esperto nei processi di

    orientamento

    formatore nell'impresa, nei servizi, nella PA

    tutor d'aula e/o on-line

    selezionatore del personale

    esperto nei processi di valutazione

  • Tirocinio Obiettivi formativi

    15

    Osservare, sperimentare e approfondire alcune competenze chiave della professione

    Rielaborare criticamente le azioni compiute e ricercare senso e significato dall’esperienza

    Sperimentare il gruppo come luogo di crescita e di formazione

    Valutare il proprio percorso formativo in relazione alle competenze professionali

  • Obiettivi inerenti la professione

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    Facilitare l’apprendimento di prassi, tecniche e strumenti metodologici nelle diverse fasi dell’intervento

    educativo-formativo Promuovere la conoscenza della figura professionale

    traguardo

    Esplorare i diversi contesti di possibile esercizio della professione

    Sviluppare le competenze di base necessarie alla gestione delle relazioni educative e formative

    Favorire forme di auto-riflessione in riferimento all’attività professionale

  • Tirocinio 2° anno

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    colloqui individuali

    incontri di gruppo

    testimonianze visiting

    tirocinio nell’ente

    Finalità: introdurre ai temi fondamentali della professionalità educativa e formativa, presentando alcune esperienze lavorative significative.

    rielaborazione personale

  • Tirocinio 2° anno

    18

    Progetto formativo per tirocinio nell’ente

    studente

    tutor ente

    tutor università

  • Tirocinio 3° anno

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    colloqui individuali

    incontri di gruppo

    rielaborazione personale

    Tirocinio nell’ente

  • Spazio tirocinio in Blackboard

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    http://blackboard.unicatt.it Username > cognome.matricola Password > utente Aggiornare indirizzo e-mail! Cosa troverete in Bb? •  Avvisi •  Materiale didattico •  Forum di discussione

  • I Laboratori Promuovere la conoscenza e la sperimentazione di singoli

    elementi della professionalità.

    Stimolare il confronto tra i fondamenti teorici e metodologici delle diverse fasi del processo formativo e dell’intervento

    educativo.

    Supportare il processo di orientamento culturale e professionale.

    APPRENDERE dal FARE Manipolare Riflettere

    Analizzare Formalizzare Provarsi in situazione protetta

  • II ANNO PROGETTAZIONE

    4 incontri da 5 ore

    III ANNO

    GESTIONE DELLE RELAZIONI 4 incontri da 5 ore

    I temi

  • IL LAVORO DELL’EDUCATORE TRA ENGAGEMENT E BURNOUT Formazione e costruzione dell’identità professionale

  • L’EDUCATORE: PROFESSIONE COMPLESSA IN CERCA D’IDENTITÀ

    •  Dimensioni del lavoro socio-educativo: lavoro in

    rete e il lavoro di prossimità sempre più complessi •  Fragilità del profilo professionale: identità

    professionali debole e riconoscimento economico e sociale scarso

    •  Pluralità dei percorsi di formazione:

    assenza di un quadro professionale definitivo e di un ordine professionale

  • Alta motivazione

    Mancanza di riconoscimento

    Gli educatori di fonte ad una sfida

  • Burnout

    •  Strategia difensiva accompagnata da una caduta motivazionale dell'operatore impegnato in una relazione professionale di aiuto che gli impone un elevato costo emotivo, e che può indurre reattivamente un atteggiamento di indifferenza nei confronti dell’utenza

    esaurimento emotivo

    depersonalizzazione

    realizzazione personale

  • Burnout e stress lavorativo

    •  Sindrome tipica delle professioni di aiuto •  Insieme di cambiamenti di atteggiamento e di

    comportamento innescati da eccessive richieste lavorative

    •  Effetto di un processo reattivo-difensivo che avviene nell’ambito del proprio ruolo professionale e di una situazione organizzativa vissuta come ambivalente, conflittuale e deludente sul piano dell’identità personale e professionale (Salvini, Malagnino e Turchi, 2000)

  • Modello di sviluppo del burnout (Maslach e Goldberg, 1998)

    Risorse

    Carenza di Sostegno sociale Competenze professionali Autonomia Coinvolgimento nelle decisioni Coping passivo

    Burnout Costi

    Turnover Assenteismo Salute Prestazioni professionali

    Richieste dell’ambiente

    di lavoro Sovraccarico lavorativo Conflitti

  • Una prospettiva ecologica

    Il burnout è il segnale di un malessere diffuso nell’organizzazione, che può essere compreso e affrontato solo se lo si considera in una prospettiva ecologica.

    Contesto culturale

    Territorio

    Ente, Unità operativa

    Operatore

  • Il continuum tra engagement e burnout

    Engagement Burnout

  • Le aree della vita lavorativa

    Aree della vita lavorativa

    Job Engagement Job Burnout

    Carico di lavoro Carico sostenibile Sovraccarico di lavoro Controllo Esperienza di scelta e di

    controllo Mancanza di controllo

    Riconoscimento Riconoscimento Riconoscimenti insufficienti

    Integrazione sociale Senso di integrazione sociale

    Crollo dell’integrazione sociale

    Equità Equità, rispetto, giustizia Assenza di equità Valori Lavoro significativo Conflitto di valori

  • Dare significato al proprio lavoro

    La possibilità di cogliere il significato del proprio lavoro è un prerequisito fondamentale per l’attività professionale. Perché questo avvenga è necessario che il proprio lavoro sia: • Vario (tipologia dei compiti) • Ricco di occasioni formative • Sostenuto da continui feedback sul progresso degli utenti e sul funzionamento istituzionale

  • Strategie d’intervento

    Modificare il contesto lavorativo e potenziare gli operatori

  • Tra emergenza personale…

    Organizzazione

    Gruppo

    Ruolo

    Persona

    ..ed emergenza di sistema

  • Livelli Dimensioni Individuale Ruolo Gruppo Organizzazione

    Psico-fisica

    Riconoscimento e gestione stress Cura del sé

    Carico di lavoro Attese di ruolo Rapporto risorse/compiti

    Stile di supporto Richieste contradditorie Gestione/diffusione potere (empowerment)

    Relazione con l’utente

    Livello di coinvolgimento Competenze empatiche Capacità comunicative

    Professionalità Capacità in rapporto alla attese di ruolo Rapporto con altri ruoli

    Strategia educativa condivisa Modalità relazionali Opportunità di miglioramento

    Allineamento attese organizzative e di ruolo Coerenza tra servizio offerto e attese dell’utenza

    Competenza professionale

    Pianificazione del lavoro Gestione del tempo Gestione eventi inattesi Senso di efficacia

    Obiettivi, attività compiti Partnership Qualità e quantità di lavoro Specializzazione

    Progetti di sviluppo professionale Nuovi obiettivi Gestione trasformazioni

    Competenza manageriale Opportunità di sviluppo Partecipazione scelte gestionali

    Aspettative esistenziali

    Rapporto impegno e attese professionali Sensazione di equità e giustizia

    Aspettative verso la professione Attese di riconoscimento

    Livello di integrazione Ideali e valori

    Strategie di lungo periodo Cultura organizzativa Valori e vision

    Indicatori di analisi dei bisogni

  • Tipologia di interventi formativi

    Individuale

    Consulenza educativa Counselling

    Ruolo

    Coaching Comunità di pratica omogenea

    Gruppo

    Action learning Supervisione

    Organizzazione

    Change Laboratory Learning Laboratory

    Per ridare senso e significato alle pratiche di lavoro

    Senso e significato

    alle pratiche di

    lavoro