facciamo rinascere continuamente grazie alla nostra Fede ... · contro e ce ne rendiamo conto...

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Numero Anno Primo PARROCCHIA di SAN GIACOMO - CARRARA "…ma come sei cresciuto! " L'abbiamo letto sull'invito per questo nostro terzo in- contro e ce ne rendiamo conto rivedendo i bimbi dei nostri compagni di avventura: chi a settembre stava in braccio a mamma e papà adesso sgambetta ardito, i più grandi corrono complici a giocare e noi restiamo come al solito affascinati di fronte alle nostre creature. Ci salutiamo e si inizia subito, i piccoli con degli straordinari giocolieri, Mario Cagetti e Claudio, e noi in Chiesina dove gli animatori, Enrico e Giovanna, ci introdu- cono il tema della serata e cioè il "ri-generare", il "nascere a nuova vita". Dopo avere letto dal Vangelo di Giovanni il brano sull'incontro tra Gesù e il vecchio Nicodemo, il Don ci fa riflettere su come la festa della Pasqua rende certi, poiché Cri- sto è morto e risorto, che la vita non finisce e c'è sempre la possibilità di cambiare, di essere rigenerati dallo Spirito e a nostra volta, come genitori ri-generare continua- mente i nostri bambini. Non solo noi genitori abbiamo messo al mondo dei figli, ma li facciamo rinascere continuamente grazie alla nostra Fede in Dio. La proposta che ne scaturisce è di generare, far germogliare e crescere nei nostri figli anche la fede e pensare a noi stessi come alla buona terra, dispensatrice di nutrimento e sostegno per le nostre "giovani piantine". Il momento trascorso nella chiesina dell'Istituto Sacro Cuore si conclude con la preghiera a Dio Padre di tutti perché ci sostenga nel nostro essere educatori. Quando arriva il suo turno, la nostra psicologa Cristina ci spiega come fare per diventare questa buona terra: per una equilibrata e sana crescita, nei bambini deve essere presente un adeguato sviluppo fisico ed emotivo - affettivo senza trascurare però lo sviluppo del senso religioso, in loro innato, ma da coltivare. Come? Insegnando a leggere la vita senza fermarsi alla superficie, facendo leva sulla naturale meraviglia e curiosità dei bimbi nella esperienza quotidiana, con la celebrazione di particolari momenti propri di ogni famiglia. Passare dalla valorizzazione del senso religioso ad un vero e proprio incontro con Dio sarà allora naturale, pur essendo in questo caso determinante l'incontro con Dio che i genitori hanno vissuto in prima per- sona. Un sentito commento di Suor Amalia conclude la parte "teorica" della serata, poi i piccoli ci raggiungono e tutti assieme riempiamo dei vasetti con terra e semini: do- vremo averne cura fino al Giovedì Santo, quando li porteremo davanti all'altare. Dagli occhi scintillanti e dalle manine sporchissime dei nostri figli non è difficile intuire che l'esperimento avrà sicuro successo! Chiara e Massi Cronaca dell’incontro 13/03/2009 13/03/2009 - Terzo Incontro GIORNALINO di COLLEGAMENTO PARROCCHIA - FAMIGLIE PROGETTO “ZEROSEI” Progetto ZEROSEI sito internet: http://www.parrocchiadisangiacomo.it/momenti_educativi_zerosei.html

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"…ma come sei cresciuto! " L'abbiamo letto sull'invito per questo nostro terzo in-

contro e ce ne rendiamo conto rivedendo i bimbi dei nostri compagni di avventura: chi a settembre stava in braccio a mamma e papà adesso sgambetta ardito, i più grandi corrono complici a giocare e noi restiamo come al solito affascinati di fronte alle nostre creature. Ci salutiamo e si inizia subito, i piccoli con degli straordinari giocolieri, Mario Cagetti e Claudio, e noi in Chiesina dove gli animatori, Enrico e Giovanna, ci introdu-cono il tema della serata e cioè il "ri-generare", il "nascere a nuova vita". Dopo avere letto dal Vangelo di Giovanni il brano sull'incontro tra Gesù e il vecchio Nicodemo, il Don ci fa riflettere su come la festa della Pasqua rende certi, poiché Cri-sto è morto e risorto, che la vita non finisce e c'è sempre la possibilità di cambiare, di essere rigenerati dallo Spirito e a nostra volta, come genitori ri-generare continua-mente i nostri bambini. Non solo noi genitori abbiamo messo al mondo dei figli, ma li facciamo rinascere continuamente grazie alla nostra Fede in Dio. La proposta che ne scaturisce è di generare, far germogliare e crescere nei nostri figli anche la fede e pensare a noi stessi come alla buona terra, dispensatrice di nutrimento e sostegno per le nostre "giovani piantine". Il momento trascorso nella chiesina dell'Istituto Sacro Cuore si conclude con la preghiera a Dio Padre di tutti perché ci sostenga nel nostro essere educatori. Quando arriva il suo turno, la nostra psicologa Cristina ci spiega come fare per diventare questa buona terra: per una equilibrata e sana crescita, nei bambini deve essere presente un adeguato sviluppo fisico ed emotivo - affettivo senza trascurare però lo sviluppo del senso religioso, in loro innato, ma da coltivare. Come? Insegnando a leggere la vita senza fermarsi alla superficie, facendo leva sulla naturale meraviglia e curiosità dei bimbi nella esperienza quotidiana, con la celebrazione di particolari momenti propri di ogni famiglia. Passare dalla valorizzazione del senso religioso ad un vero e proprio incontro con Dio sarà allora naturale, pur essendo in questo caso determinante l'incontro con Dio che i genitori hanno vissuto in prima per-sona. Un sentito commento di Suor Amalia conclude la parte "teorica" della serata, poi i piccoli ci raggiungono e tutti assieme riempiamo dei vasetti con terra e semini: do-vremo averne cura fino al Giovedì Santo, quando li porteremo davanti all'altare. Dagli occhi scintillanti e dalle manine sporchissime dei nostri figli non è difficile intuire che l'esperimento avrà sicuro successo!

Chiara e Massi

Cronaca dell’incontro 13/03/2009

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sito internet: http://www.parrocchiadisangiacomo.it/momenti_educativi_zerosei.html

PERCHE’

TEMA ...Ma come sei cresciuto…!!!

Grazie papà ! Grazie mamma !

La nostra realtà umana

Secondo il Piaget, psicologo dell’età evolutiva, la conoscenza è un proces-

so, non uno stato ed il bambino costruisce la sua attraverso una serie di azioni, prima fisiche e corporee, poi mentali. Semplificando al massimo: i bimbi molto piccoli comprendono il mondo attraverso le azioni fisiche che esercitano su esso e i più grandini, anche grazie alla funzione del linguaggio, conoscono la realtà tramite la rappresentazione mentale degli oggetti di cui hanno conoscenza.

In questo delicato periodo, che va dai zero ai sei anni, gli adulti possono attivamente contribuire a rendere quanto più possibile serena la crescita dei bambini, guar-dando alla totalità dell’individuo che si sta for-mando. Senza trascurare pertanto la dimensio-ne propriamente fisica e quella emotiva-affettiva, diventa importante fare attenzione allo sviluppo del senso religioso, che nel bambi-no dipende dallo sviluppo mentale. Le convin-zioni che i nostri bimbi maturano sono infatti intimamente legate alla loro vita emozionale e affettiva. I nostri bimbi hanno già, innata, natura-le e del tutto spontanea una loro religiosità; sta primariamente ai genitori, aiutare e valorizzare questa dimensione spirituale. Allora impariamo a partecipare al loro stupore, perché si stupi-scono e provano meraviglia quasi per tutto, una lumachina, un fiore, un buchino in cui guardare e li avvicineremo alla dimensione contemplativa della vita; e ancora sottolineiamo il piacere del-la ritualità nei piccoli gesti quotidiani, il bacio del risveglio e quello della buonanotte, la dome-nica mattina nel lettone e ritroveranno questo piacere nella preghiera; valorizzando poi certe particolari semplici azioni che la famiglia è solita fare riunita attorno al tavolo, co-me impastare per la pizza o per un dolce, renderemo quel tavolo un altare e il no-stro fare diventerà un celebrare.

Con queste premesse l’incontro con Dio sarà allora naturale anche se sicu-ramente dipenderà da come genitori sapranno presentarlo e sicuramente dal loro modo di viverlo in prima persona.

La realtà umana vista con gli occhi della fede

Quando Don Mario ci ha parlato del rigenerarsi, del nascere a vita nuova, ci

siamo scoperti a riflettere su quanto la nostra vita sia mutata negli ultimi tempi. Già nel momento stesso in cui abbiamo saputo che saremmo diventati genitori, abbiamo cominciato a cambiare, grati a Dio per il dono della vita e tutti preoccupati di poter essere una buona guida per la nostra creaturina.

Vedendola crescere ci rendiamo conto che il cambiamento continua e pro-gredisce assieme ai piccoli passi del nostro bimbo. Lui assorbe la quasi totalità del-

la nostra energia ma ce la rende rinnovata ogni giorno perché ogni giorno ci pare di com-prendere l’amore di Dio Padre meglio di quan-to ci sia mai successo prima ed anche perché ci insegna a vedere la realtà sotto tante sfu-mature diverse. Quando per esempio osser-viamo orgogliosi e commossi le quotidiane conquiste della nostro monello, ci viene spon-taneo andare col pensiero alle emozioni dei nostri genitori un tempo ed a parteciparvi a-desso. Immaginiamo le loro gioie e le loro preoccupazioni, le nostre gioie e preoccupa-zioni, e li guardiamo con occhi nuovi, con rin-novato rispetto, e scopriamo una particolare complicità che prima non riuscivamo nemme-no ad immaginare. Anche l’amore e la fede in Dio sono di-versi, più consapevoli e motivati; per noi è il Padre che da sempre ci ama teneramente, che ha sofferto quando temeva smarrissimo la strada giusta pur lasciandoci liberi di sceglie-re, che ci ha accolto senza riserve quando ci siamo affidati a Lui perché ci sembrava di non avere più la speranza, è il Padre cui affidarsi

totalmente senza paura per superare ogni tipo di ostacolo. Per questo vorremmo dare a nostro figlio le giuste basi affinché un giorno possa consapevolmente affi-darsi al Signore e sentirsi pienamente realizzato come uomo.

Chiara e Massi