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FAC-SIMILE PIANO PER EMERGENZA INCENDIO PER STRUTTURA SANITARIA OSPEDALIERA A cura di Marialuisa Diodato Alberto Bertozzi Bruno Diano Roberto Taruffi Gianni Aiello SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE V IA A LBERTONI , 15 - 40138 BOLOGNA ! 051.63.61.371-FAX 051.63.61.358 www.aosp.bo.it/spp E-mail: [email protected]

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FAC-SIMILE PIANO PER EMERGENZA INCENDIO

PER STRUTTURA SANITARIA OSPEDALIERA

A cura di Marialuisa Diodato Alberto Bertozzi

Bruno Diano Roberto Taruffi

Gianni Aiello

SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE V I A A L B E R T O N I , 1 5 - 4 0 1 3 8 B O L O G N A !!!! 0 5 1 . 6 3 . 6 1 . 3 7 1 - FA X 0 5 1 . 6 3 . 6 1 . 3 5 8

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FAC-SIMILE PE - ISTRUZIONI SPP-AOSP-BO Pagina I di III

FAC-SIMILE - PIANO PER EMERGENZA INCENDIO PER STRUTTURA SANITARIA OSPEDALIERA

PREMESSA

L’esigenza di redigere “il piano di emergenza incendio (PE)” per un complesso ospedaliero, anche distribuito in edifici diversi (non sempre e necessariamente strutturalmente collegati fra loro), ha evidenziato immediatamente la necessità di predisporre uno strumento che sia contemporaneamente snello, adattabile ai singoli casi e velocemente aggiornabile. Seguendo le indicazioni fornite dalle linee guida nazionali è stato pertanto predisposto (con un processo laborioso e una lunga serie di consultazioni interne) un fac-simile di PE che: • semplifica la predisposizione della prima stesura in quanto già contiene gran parte delle informazioni di

base (dove per prima stesura si intende l’insieme dei PE del complesso ospedaliero), • può essere di volta in volta personalizzato (con l’ausilio di apposite check-list di sopralluogo e

adeguamento) per il singolo padiglione, edificio o intero complesso, • permette in breve tempo i successivi aggiornamenti (in quanto a stesso numero di pagina, per ogni

padiglione o edificio, corrisponde lo stesso argomento), • permette la predisposizione di archivi aziendali relativi all’equipaggiamento, segnaletica, percorsi, ecc.,

estraendo le informazioni dai singoli PE. Il fac-simile di piano è costituito da un fascicolo diviso in cinque parti (la quinta è dedicata

completamente agli allegati) che affrontano in dettaglio tutti i temi legati all’organizzazione e gestione di un’emergenza incendio. In esso è inserita una premessa nella quale sono esplicitati gli obiettivi del piano ed una descrizione sintetica dell’azienda sanitaria oggetto del piano. PARTE PRIMA – (INTRODUZIONE)

Descrizione della struttura e dell’attività. Una parte dell’introduzione è dedicata ad una descrizione edilizia della struttura (o padiglione) in esame facendo anche specifico riferimento alle attività in essa svolte.

Eventi possibili. Sulla base di quanto emerso nella valutazione dei rischi, in linea indicativa (e non certamente esaustiva) vengono descritti i possibili eventi (di tipo accidentale ed in sequenza decrescente di probabilità) che possono richiedere un intervento di emergenza. Per ognuno di essi devono essere individuate le zone e le possibili modalità di accadimento.

Eventi considerati. L’evento che viene considerato è quello relativo all’incendio in quanto è sicuramente quello che presenta maggiori probabilità di accadimento o che può provocare maggior danni alle persone e cose nelle strutture sanitarie. PARTE SECONDA – (ORGANIZZAZIONE TECNICA DELL’EMERGENZA)

Ruoli e compiti. Un piano di emergenza, affinché possa essere correttamente e globalmente gestito, deve sempre prevedere la responsabilità affidata ad un unico soggetto. Questa soluzione, all’interno delle strutture sanitarie, può non essere sempre applicabile a causa della notevole complessità organizzativa. Per questo motivo è stata operata la scelta di definire (in maniera precisa, automatica e senza necessità di mandato/delega formale) ruoli e compiti e, quindi, le relative responsabilità di tutti soggetti coinvolti nella gestione dell’emergenza.

In particolare tali ruoli e compiti (espressamente individuati per la gestione dell’emergenza) evidenziano le responsabilità nelle varie fasi di conduzione dell’attività affinché lo stato effettivo di emergenza sia raggiunto solo in casi eccezionali e non imputabile ad un’inosservanza delle funzioni che ogni operatore, a qualunque livello, è chiamato a svolgere. Tutti gli altri lavoratori hanno compiti, ruoli e responsabilità che derivano dall’osservanza delle norme di sicurezza predisposte.

Qualora si verifichi un incendio tutto il personale deve attenersi alle indicazioni fornite nell’allegato “Istruzioni per il personale in caso di incendio”.

Queste istruzioni, riportate su un cartello segnaletico presente in tutti i luoghi di lavoro, costituiscono l’istruzione operativa da seguire in caso di incendio.

I numeri telefonici riportati sono quelli utilizzabili da tutti coloro che sono collegati al centralino telefonico aziendale o all’emergenza centrale incendio (vedi “Comunicazioni”)

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FAC-SIMILE PE - ISTRUZIONI SPP-AOSP-BO Pagina II di III

Salvaguardia e protezione dell’utenza. Per quanto riguarda la protezione dell’utenza, in presenza di un incendio, vengono richiamati i compiti che il personale deve attuare in modo da tutelare al meglio i pazienti ed i visitatori. Al fine di informare in modo adeguato l’utenza rispetto ai comportamenti da adottare in caso di incendio, è stata prevista un’apposita segnaletica da installare in tutti i luoghi dell’azienda frequentati da pazienti e visitatori (Indicazioni per pazienti e visitatori in caso di incendio).

Addetti al pronto soccorso/Emergenza clinica. Il problema inerente la formazione di addetti al pronto soccorso o all’emergenza clinica all’interno di una struttura sanitaria ospedaliera di fatto non si pone in quanto la sua principale attività è appunto l’assistenza sanitaria.

Addetti alla gestione dell’emergenza. Sono costituiti da personale interno, espressamente individuato per effettuare anche questo tipo di attività, immediatamente disponibili all'occorrenza. La pronta disponibilità di questi operatori è intesa come presenza fisica sempre assicurata all’interno degli ambienti di lavoro. Il loro ruolo è descritto nello specifico allegato.

Addetti all’evacuazione. Sono considerati tali tutti gli operatori interni presenti nella struttura ed hanno il compito, in caso di emergenza, di collaborare all’eventuale evacuazione, di verificare che questa sia completa e avvenga in modo ordinato verso l’esterno della struttura, così come il rientro nei locali al segnale di “cessato pericolo”. Questi operatori devono farsi carico anche di collaborare all’evacuazione dei portatori di handicap. Gli addetti all’evacuazione sono automaticamente individuati, nel corso dell’emergenza, fra gli operatori al momento presenti.

Addetti ai servizi accessori. A questa categoria appartengono tutti quegli operatori che, pur non essendo direttamente coinvolti nella risoluzione dell’evento, ricoprono un ruolo di supporto fondamentale e indispensabile nella gestione globale dell’emergenza. Questi sono: • operatori addetti al centralino o di portineria, con il compito di rendere immediatamente e

costantemente fruibili le comunicazioni in tutto l’arco di tempo in cui viene dichiarata l’emergenza oltre che attivare il sistema automatico di chiamata.

• operatori addetti agli impianti costituito dagli operatori interni o dipendenti di ditte esterne (elettricisti, meccanici, ascensoristi, ecc.) che per normale attività hanno il compito di effettuare la manutenzione degli impianti.

• operatori coordinamento ambulanze oppure addetti al trasporto centralizzato del materiale biologico. Questi operatori, se presenti, sono considerati i più idonei a collaborare nell’eventuale spostamento di pazienti nel caso di struttura ospedaliera a padiglioni.

Equipaggiamento di emergenza. Sulla base della classificazione delle emergenze sono stati individuati i relativi equipaggiamenti. Questi sono costituiti: dai mezzi personali di protezione, dai mezzi di salvataggio, dalle attrezzature necessarie per fronteggiare l'emergenza, dalla specifica segnaletica (ad esempio per la restrizione degli accessi e per l'ulteriore segnalazione delle vie di fuga) e dei quali devono fare uso gli operatori addetti alla gestione delle emergenze.

I mezzi personali di protezione e di salvataggio previsti devono essere commisurati all’incendio ed al livello di rischio valutato.

Segnalazioni. Questo paragrafo descrive i sistemi di segnalazione incendio (allarmi e rivelatori) presenti nella struttura (o padiglione) e ne descrive i criteri di funzionamento.

Comunicazioni. Per l’attivazione del personale addetto all’emergenza incendio si propone un sistema automatico di chiamata che viene attivato dall’operatore di portineria mediante telefono o personal computer. Il sistema individua l’area dell’evento e il personale addetto all’emergenza incendio che opera in quell’area. La presenza o meno in servizio degli addetti alla gestione dell’emergenza viene accertata tramite il programma di rilevazione presenze aziendale (marcatura con il badge).

In alternativa deve essere presente (es. emergenza centrale incendio) una linea riservata dedicata per chiamare la/e portineria/e in caso di emergenza formulando uno specifico numero.

Segnaletica di sicurezza, Percorsi e vie di esodo. Devono essere riportati in modo dettagliato i percorsi di esodo, le uscite di emergenza e le caratteristiche della segnaletica utilizzata per agevolarne l’individuazione.

Accessi per gli enti di soccorso. In questo paragrafo devono essere riportati in modo dettagliato tutti possibili accessi, per gli enti di soccorso, al complesso ospedaliero. Devono inoltre essere evidenziati su apposita planimetria gli accessi alla struttura in esame e le uscite di emergenza direttamente connesse con l’esterno.

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PARTE TERZA – (GESTIONE DELL’EMERGENZA) Costituisce la parte principale del piano di emergenza in quanto racchiude le istruzioni operative per tutti

i soggetti coinvolti nelle azioni di intervento e contenimento dell’evento. In particolare sono individuate le istruzioni per:

• chi scopre l’incendio/chi riceve la telefonata dal sistema automatico, • emergenza centrale incendio/portinerie (nel documento che segue sono riportate a titolo di esempio

quattro portinerie, ovviamente vanno predisposte tante schede quante sono le portinerie effettivamente presenti e/o utilizzabili),

• addetti alla gestione dell’emergenza, • servizi tecnici di supporto (elettricisti, meccanici, ascensoristi, coordinamento ambulanze), • servizi di vigilanza, • direttore dipartimento/unità operativa/medico di guardia, • direzione medica ospedaliera e direzione infermieristica e tecnica, • zone/locali confinanti con l’incendio, • ingegneria clinica, fisica sanitaria, • direzione attività tecniche, • servizio di prevenzione e protezione • operatori di imprese esterne.

Il capitolo, all’inizio, riporta uno schema sinottico riassuntivo sulla sequenza degli interventi; lo schema può essere utilizzato anche come “promemoria” da esporre nelle zone maggiormente frequentate dai lavoratori (guardiole, officine, ecc.) PARTE QUARTA – (MANUTENZIONE DEL PIANO DI EMERGENZA)

Il piano di emergenza, essendo costituito essenzialmente da procedure e istruzioni operative, è soggetto a “manutenzione” normalmente effettuata dal SPP. Questa è possibile solo se tutti i soggetti responsabili individuati nel piano di emergenza si impegnano a comunicare tempestivamente i cambiamenti (anche se solo organizzativi) che si verificano all’interno dei vari settori di competenza. PARTE QUINTA – (ALLEGATI)

Tutto il capitolo è dedicato a raccogliere gli allegati citati nel testo: alcuni di questi sono a carattere generale in quanto valgono per tutto il complesso ospedaliero, altri sono relativi alla struttura in esame (attrezzature per fronteggiare l’emergenza, vie di esodo, ecc).

Negli allegati relativi ai “ruoli e compiti” sono riportati, in modo dettagliato per i Servizi coinvolti nella gestione dell’emergenza incendio, i ruoli e i compiti che gli operatori ad essi afferenti hanno nella gestione permanente della sicurezza e dell’emergenza. ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE

La compilazione è completamente guidata pagina per pagina dove sono inserite direttamente le istruzioni pertinenti all’argomento in esame. Questa è opportuno che sia effettuata in due fasi.

Prima fase (personalizzazione primaria): è necessario adeguare il documento proposto alle caratteristiche del complesso ospedaliero e creare un fac-simile che tenga conto di tutte la variabili e i soggetti coinvolti.

Seconda fase (personalizzazione secondaria): si interviene nelle aree residue tenendo conto che • le parti evidenziate in giallo – possono essere da: integrare, eliminare, personalizzare ulteriormente,

sostituire con informazioni specifiche, oppure modificare (se descrivono una operazione da svolgere); • i puntini (……………..) – evidenziano un campo che deve essere compilato; • le scritte poste sul foglio (in giallo) trasversalmente indicano le modalità di intervento sulle

caratteristiche dei dati contenuti nella pagina stessa; • le variabili e i soggetti non coinvolti devono essere evidenziati in grigio (o altro colore) ma non

eliminati. N.B. E’ possibile prendere visione (a titolo di esempio) dei piani di emergenza, predisposti con il sistema illustrato, dell’Azienda

Ospedaliera S.Orsola-Malpighi sul sito: www.aosp.bo.it/spp

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(LOGO AZ. SANITARIA/OSPEDALIERA)

PADIGLIONE/OSPEDALE ……(nome e/o numero)….

PPIIAANNOO PPEERR EEMMEERRGGEENNZZAA IINNCCEENNDDIIOO

MESE - ANNO

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Stato delle revisioni

Rev. N. SEZIONI REVISIONATE MOTIVAZIONE DELLA REVISIONE

DATA

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Lista di ricevimento e/o presa visione

firma data

firma data

firma

Direttori U.O

data

firma data

firma data

firma

Preposti.

data

firma Direzione Medica Ospedaliera data

firma Direzione Servizio Infermieristico e Tecnico data

firma Direzione Servizio Tecnologie Biomediche data

firma Direzione Gestione Risorse Economali e Attività Alberghiere data

firma Direzione Servizio di Fisica Sanitaria data

firma Direzione Attività Tecniche data firma Direzione Servizio di

Prevenzione e Protezione data firma Direzione Generale data

firma

RLS data

NOTA: le parti evidenziate in grigio indicano i servizi non coinvolti nella gestione del presente piano di emergenza N.B. I servizi e/ o soggetti non coinvolti non vanno eliminati ma vanno evidenziati in grigio

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Premessa Una attenta valutazione dei rischi di una attività lavorativa permette di rilevare l'eventuale

possibilità di avere incidenti anche particolarmente gravi e a bassa probabilità di accadimento, non evitabili con interventi di prevenzione e per i quali è necessario predisporre misure straordinarie da attuare in caso di reale accadimento.

L'insieme delle misure straordinarie, o procedure e azioni, da attuare al fine di fronteggiare e ridurre i danni derivanti da eventi pericolosi per la salute dei lavoratori (e della eventuale popolazione circostante) viene definito piano di emergenza.

Obiettivi principali e prioritari, di un piano di emergenza aziendale, sono pertanto quello di: • ridurre i pericoli alle persone; • prestare soccorso alle persone colpite; • circoscrivere e contenere l'evento (in modo da non coinvolgere impianti e/o strutture che a

loro volta potrebbero, se interessati, diventare ulteriore fonte di pericolo) per limitare i danni e permettere la ripresa dell'attività.

L’Azienda …………………………….. comprende un’area, di circa ………. ettari con struttura sviluppata …………………………………………………….

L’Ospedale oggi risulta composto da ………………………………………………….. La valutazione dei rischi dell’Azienda …………………….. ha evidenziato che questo

complesso, per le proprie caratteristiche generali, racchiude quattro elementi che possono essere fonte di rischio: • strutture architettoniche complesse per superficie e per altezza. Il patrimonio edilizio si è in

parte sviluppato storicamente attorno al 1800, alcuni edifici risultano vincolati dalla Soprintendenza alle belle arti;

• notevole presenza di pubblico costituito da pazienti e visitatori • struttura con funzione alberghiera. La struttura contiene un gran numero di degenti forzatamente

allettati, grandi quantità di biancheria ed altri materiali di tipo alberghiero; • struttura assimilabile ad un centro industriale. In particolare nella struttura sono concentrati

impianti e apparecchiature funzionanti a gas o vapore (spesso compressi) e alimentati da energia elettrica.

Considerato che per “emergenza” viene comunemente intesa quella situazione creatasi a seguito

di un evento a bassa probabilità di accadimento ma capace di produrre gravi danni alle persone, i cui effetti però possono essere eliminati o mitigati solo grazie ad interventi straordinari e tempestivi, si può concludere che l’incendio sia l’evento da considerare come prioritario per la stesura del piano di emergenza.

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Indice degli argomenti Lista di ricevimento e/o presa visione 3 Premessa 4

PARTE PRIMA - INTRODUZIONE 7

Descrizione della struttura e dell’attività 8 Eventi possibili 8 Eventi possibili 9 Eventi considerati 13

PARTE SECONDA - ORGANIZZAZIONE TECNICA DELL’EMERGENZA 15

Ruoli e compiti 16 Salvaguardia e protezione dell’utenza 17 Addetti al pronto soccorso / Emergenza clinica 18 Addetti alla gestione dell’emergenza 19 Addetti all’evacuazione 20 Addetti ai servizi accessori 21 Equipaggiamento di emergenza 22 Segnalazioni 23 Comunicazioni 24 Segnaletica di sicurezza 25 Percorsi e vie di esodo 26 Accessi per gli enti di soccorso 27

PARTE TERZA - GESTIONE DELL’EMERGENZA 29

Schema sinottico riassuntivo delle chiamate e delle attività in caso di incendio 30 Chi scopre l’incendio 31 Chi riceve la telefonata dal sistema automatico 32 Emergenza Centrale Incendio (tel……) 33 Addetto alla gestione dell’emergenza 34 Portineria Centrale 35 Coordinamento ambulanze 36 Portineria A 37 Portineria B 38 Portineria C 39 Portineria D 40 Altri addetti alla gestione dell’emergenza 41 Elettricista 42 Meccanico 43 Manutenzione ascensori 44 Servizio di vigilanza 45 Direttore Dipartimento /Direttore unità operativa/Medico di guardia 46 Direzione Medica Ospedaliera (DMO) 47 Direzione Servizio Infermieristico e Tecnico (DSIT) 48 Tecnologie biomediche 49 Fisica Sanitaria 50 Servizio Tecnico 51 Servizio Prevenzione e Protezione (SPP) 52

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Operatori zone/locali confinanti con l’incendio 53 Operatori addetti alle imprese esterne 54

PARTE QUARTA - MANUTENZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI EMERGENZA 56

Manutenzione del piano di emergenza 57

PARTE QUINTA - ALLEGATI 59

Allegati 60 Allegato 1 – Ruoli e compiti della Direzione Medica Ospedaliera 61 Allegato 2 – Ruoli e compiti del Direttore Dipartimento /Direttore Unità Operativa/Medico di Guardia 62 Allegato 3 – Ruoli e compiti della Direzione del Servizio Infermieristico e Tecnico 63 Allegato 4 – Ruoli e compiti del Sevizio Tecnico 64 Allegato 5 – Ruoli e compiti del Servizio di Tecnologie biomediche 65 Allegato 6 – Ruoli e compiti del Servizio di Fisica Sanitaria 66 Allegato 7 – Ruoli e compiti degli addetti alla gestione dell’emergenza 67 Allegato 8 – Ruoli e compiti degli operatori di portineria/centralino 68 Allegato 9 – Ruoli e compiti del Servizio di prevenzione e protezione 69 Allegato 10 – Istruzioni per il personale in caso di incendio 70 Allegato 11 – Indicazioni per pazienti e visitatori in caso di incendio 71 Allegato 12 – Lista di controllo per addetti alla gestione dell’emergenza 72 Allegato 13 – Comunicazione di idoneità di addetto alla gestione dell’emergenza (per l’operatore neoassunto) 73 Allegato 14 – Scheda riassuntiva delle operazioni effettuate durante l’evento 74 Allegato 15 – Comunicazione di richiesta di manutenzione del piano 75 Allegato 16 – Segnalazioni 76 Allegato 17 - Percorsi e vie di esodo 77 Allegato 18 – Equipaggiamento di emergenza 78 Allegato 19 – Schema generale delle vie di accesso al padiglione/ospedale 80 Allegato 19 – Schema generale delle vie di accesso al padiglione/ospedale 81 Allegato 20 – Schema delle vie di accesso al complesso ospedaliero 82

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PARTE PRIMA - INTRODUZIONE

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Descrizione della struttura e dell’attività Descrizione struttura …………descrivere caratteristiche edilizie……………………………………………… ………………………………………………………. Descrizione attività

descrivere attività svolta nel padiglione/ospedale esempio: L’attività lavorativa svolta all’interno del Padiglione/ospedale ……….. è principalmente e

prioritariamente rivolta alla diagnosi e cura delle malattie dei pazienti, nei luoghi di degenza e negli ambulatori.

E’ volta inoltre: • all’attività di ricerca e sperimentazione, • alla gestione amministrativa ed al controllo ed indirizzo programmatico delle attività

sanitarie, del personale e dei pazienti utenti, • alla sorveglianza fisica della radioprotezione degli ambienti, del personale, e della

popolazione a rischio radiologico per mezzo degli esperti qualificati secondo quanto stabilito dalle norme

• all’attività tecnica di produzione e manutenzione di beni e servizi di supporto e sostegno delle parti impiantistiche, del calore, del trattamento/purificazione dell’aria e delle strutture,

• al controllo e parte della manutenzione delle apparecchiature elettromedicali, • alla gestione della produzione e distribuzione interna di beni e servizi per la ristorazione, • alla acquisizione di beni e materiali di consumo interno, • allo stoccaggio temporaneo e distribuzione di …………………………………….; • all’indirizzo ed al controllo dello smaltimento di rifiuti urbani ed assimilabili, speciali

ospedalieri, e tossico nocivi. • a fornire servizi di supporto all’utenza ed ai dipendenti (bar, circolo, banca, etc…).

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Eventi possibili

Sulla base di quanto emerso nella valutazione dei rischi, in linea indicativa (e non certamente esaustiva) i possibili eventi (di tipo accidentale ed in sequenza decrescente di probabilità) che richiedono un intervento di emergenza possono essere così riassunti:

EVENTI PERCHÈ DOVE

principio di incendio

un principio di incendio può essere ipotizzabile nell’uso di fiamme libere in prossimità di prodotti e materiali combustibili; altro caso possibile è quello imputabile alla non osservanza del divieto di fumare particolarmente pericoloso all’interno di laboratori, di depositi e nella fase di cambio bombole. Infine, anche se remota, esiste una possibilità di principio di incendio legato al mal funzionamento di apparecchiature elettriche.

………………… .

Comunque la corretta applicazione delle procedure (ad esempio: regolare manutenzione degli impianti; rispetto del divieto di fumare; ecc.) può rendere questo evento, quando non di origine dolosa, trascurabile

spandimento di prodotti chimici pericolosi per infiammabilità o tossicità

questo tipo di incidente può verificarsi a seguito o di rottura o di sversamento dei contenitori contenenti ad esempio cloroformio, xilene, ecc. La rottura dei contenitori può avvenire sia durante il trasporto dal magazzino ai laboratori, che durante i travasi per l’utilizzo o lo smaltimento.

………………………

Comunque la corretta applicazione delle procedure (ad esempio: stoccaggio corretto di prodotti pericolosi non compatibili fra loro; rispetto del divieto di fumare; corretta etichettatura sopra le confezioni di sostanze pericolose, per renderle riconoscibili come tali o per riconoscerne i rischi; ecc.) può rendere questo evento trascurabile.

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fuga o formazione di gas e/o vapori pericolosi

l’evento potrebbe verificarsi per la perdita accidentale da un tubo di adduzione del gas metano (come ad esempio la formazione di fenditure in un tubo di gomma di alimentazione degli apparecchi di cucina, oppure il cedimento dei sistemi di tenuta degli stessi tubi); inconvenienti analoghi si possono avere sulle linee di alimentazione dell’idrogeno e dell’ossigeno oppure di trasporto di vapore. Si può, inoltre, avere formazione di vapori pericolosi, in occasione della rottura di recipienti contenenti prodotti come ad es. HCl o Formaldeide. Infine un’ultima possibilità di formazione di vapori può essere possibile nel caso di utilizzo (chiaramente involontario) di prodotti fra loro incompatibili.

………………………

Comunque la corretta applicazione delle procedure e dei metodi di lavoro (ad esempio: uso delle cappe; corretto stoccaggio e utilizzo di sostanze e prodotti pericolosi, per evitare che a seguito di accidentale rottura delle confezioni avvengano reazioni chimiche indesiderate; corretto trasporto e manipolazione bombole; regolare manutenzione degli impianti; rispetto del divieto di fumare; corretta etichettatura sopra le confezioni di sostanze pericolose, per renderle riconoscibili come tali o per riconoscerne i rischi, ecc.) può rendere questo evento trascurabile.

esplosione questo evento può essere possibile nel caso in cui

si formino accumuli di gas infiammabili non tempestivamente rilevati o nelle reazioni chimiche violente (per mancato controllo delle condizioni di esecuzione), oppure qualora si utilizzino prodotti infiammabili sotto cappe di aspirazione non espressamente destinate a quest’uso.

…………………….

Comunque la corretta applicazione delle procedure (ad esempio: uso delle cappe; corretto trasporto e manipolazione bombole; regolare manutenzione degli impianti; rispetto del divieto di fumare; ecc.) può rendere questo evento trascurabile.

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allagamento è considerata emergenza la fuoriuscita di grandi masse di acqua per rottura di tubazioni o per condizioni meteorologiche particolarmente avverse che potrebbero arrecare danno a persone o strutture; è normalmente limitata ai locali sotterranei e tunnel.

……………………….

Il sotterraneo è un luogo dove potrebbero verificarsi eventi di questo tipo; non esistono comunque tubazioni di sezione tale per cui si possa verificare una situazione di emergenza. Restano quindi solo situazioni meteorologiche particolarmente avverse che possono richiedere un piano di emergenza di tipo cittadino gestito dalla Protezione Civile

crollo o qualunque altro danno alle strutture

è un evento a bassissima probabilità di accadimento, che comunque non è possibile escludere a priori, anche per cause attualmente non facilmente ipotizzabili.

……………………

E’ una situazione che potrebbe verificarsi, vista la tipologia costruttiva, solo a causa di eventi esterni (es. terremoti) che comunque richiederebbero la predisposizione di piani di emergenza di tipo cittadino e gestiti dalla Protezione Civile.

contaminazione da agenti biologici

è legato alla rottura accidentale (durante il trasporto, o la sistemazione in frigorifero, ecc.) di contenitori con colture di microrganismi di classe 3 o con liquidi biologici probabilmente infetti.

……………………………..

Per questo tipo di evento, all’interno delle nostre strutture, non è opportuno parlare di piano di emergenza in quanto l’evento considerato è comunque contenibile attuando le normali procedure in uso

contaminazione da sostanze radioattive

è legato alla rottura accidentale (durante il trasporto, o la sistemazione in deposito o durante l’uso) di contenitori con sostanze radioattive non sigillate o sigillate.

……………………………

L’osservanza delle “norme interne di protezione e sicurezza” in vigore, esposte nei locali ove sono detenute e impiegate le sostanze radioattive rende tale evento controllabile da parte degli operatori, che provvedono in proprio alle più urgenti operazioni di decontaminazione, avvertendo nel contempo un esperto qualificato per gli ulteriori adempimenti.

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Gli eventi ipotizzati e descritti hanno, in linea generale, una bassa probabilità di accadimento sia

in considerazione delle quantità dei prodotti in gioco che delle modalità di utilizzo degli stessi; è comunque opportuno, nell’ambito del sistema di gestione globale, diminuire ulteriormente questa possibilità attivando una procedura specifica riguardante sia i controlli periodici, da effettuare su impianti (riscaldamento, elettrici, apparecchiature a pressione, ecc.), mezzi antincendio, uscite di sicurezza per verificarne l’efficienza e la fruibilità, che sulle modalità di lavoro.

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Eventi considerati L’unico evento che viene considerato in questo piano è quello relativo all’incendio in quanto in

termini di probabilità è sicuramente l’evento che presenta maggiori possibilità di accadimento. In particolare, abitudini e comportamenti di moltissimi operatori (appartenenti a ogni livello

gerarchico), come l’uso improprio di attrezzature o impianti elettrici o fiamme libere, nonché l’assenza del rispetto di divieto di fumo possono incidere negativamente sui processi che conducono al raggiungimento dell’obiettivo sicurezza.

Non vanno inoltre trascurati tutti quegli eventi di origine dolosa e sui quali non sempre è possibile effettuare una efficace prevenzione. Infatti non va dimenticato che la struttura ospita quotidianamente utenti di cui non è possibile a priori valutare il comportamento e sui quali non è altrettanto possibile operare un adeguato controllo.

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Pagina Bianca

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PARTE SECONDA - ORGANIZZAZIONE TECNICA DELL’EMERGENZA

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Ruoli e compiti La responsabilità, della gestione globale di un Piano di Emergenza (PE), dovrebbe essere

affidata, teoricamente, ad un unico soggetto (inteso come persona fisica sempre presente in una struttura). Questa soluzione, all’interno delle strutture sanitarie, non può sempre essere applicata a causa della notevole complessità organizzativa; pertanto la scelta è stata operata definendo (in maniera precisa, automatica e senza necessità di mandato/delega formale) i ruoli e i compiti, e quindi le relative responsabilità, di tutti soggetti coinvolti nella possibile gestione dell’emergenza.

Questi ruoli e compiti, predisposti espressamente per la gestione dell’emergenza, evidenziano le responsabilità nelle varie fasi di conduzione dell’attività stessa affinché lo stato effettivo di emergenza sia raggiunto solo in casi eccezionali e non imputabile ad un’inosservanza delle funzioni che ogni operatore a qualunque livello è chiamato a svolgere.

Tutti gli altri lavoratori hanno compiti, ruoli e responsabilità che derivano dall’osservanza di tutte le norme di sicurezza predisposte; in particolare ogni lavoratore deve: • prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone

presenti sul luogo di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni • osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dai dirigenti e dai preposti, ai fini della

protezione collettiva e individuale; • utilizzare correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze e i preparati

pericolosi, i mezzi di trasporto e le altre attrezzature di lavoro, nonché i dispositivi di sicurezza;

• utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; • segnalare immediatamente al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dispositivi di

sicurezza nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui vengono a conoscenza, • non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione

o di controllo; • non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza e

che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori. Qualora si verifichi una condizione di pericolo grave, immediato e che non può essere evitata, il

lavoratore ha il diritto/dovere di allontanarsi dal posto di lavoro o dal luogo pericoloso; per questo non può subire pregiudizio e deve essere protetto da qualsiasi conseguenza dannosa. In condizioni effettive di pericolo, tutto il personale deve attenersi alle indicazioni fornite nell’allegato “Istruzioni per il personale in caso di incendio” e affisse in tutti i luoghi di lavoro.

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Salvaguardia e protezione dell’utenza Per quanto riguarda la protezione dell’utenza, in presenza di un incendio, è assolutamente

necessario che il personale si attivi in modo da: • allontanare rapidamente le persone dal luogo dell’evento, invitandole a seguire i percorsi

indicanti le vie di emergenza ed a non fare uso degli ascensori, • rassicurare le persone per prevenire l’insorgere manifestazioni di panico, • allontanare i pazienti allettati e non in grado di collaborare e condurli all’esterno o presso

zone più sicure. Al fine di informare in modo adeguato l’utenza rispetto ai comportamenti da adottare in caso di

incendio, è stata affissa/è in fase di affissione apposita segnaletica in tutti i luoghi dell’azienda frequentati da pazienti e visitatori (Istruzioni per pazienti e visitatori in caso di incendio).

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Addetti al pronto soccorso / Emergenza clinica

Il problema dell’attivazione di un servizio di pronto soccorso all’interno dell’intero Policlinico di fatto non si pone in quanto la sua principale attività (vedi “Descrizione della struttura e dell’attività”) è mirata essenzialmente all’assistenza sanitaria che quindi rende superfluo addestrare operatori da adibire al pronto soccorso.

Gli operatori, che in caso di emergenza, si dedicano autonomamente al pronto soccorso dispongono, per tutto il periodo di gestione della prima assistenza, di una propria autonomia operativa in modo da assicurare un primo intervento immediato alle persone colpite. Questi, una volta effettuata una prima valutazione della situazione, devono: • prestare i primi soccorsi alle persone colpite o comunque assistere l’infortunato • attivare direttamente le strutture interne di Pronto Soccorso, raccogliendo tutta la

documentazione necessaria ad agevolare il lavoro del personale sanitario. Gli operatori addetti al pronto soccorso, quando non costituito da personale medico o infermieristico con controllo medico, non possono somministrare farmaci di alcun tipo.

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PE PAD/OSP

Addetti alla gestione dell’emergenza Sono costituiti da personale interno, espressamente individuato per effettuare anche questo tipo

di lavoro, immediatamente disponibili all'occorrenza. La pronta disponibilità di questi operatori è intesa come presenza fisica sempre assicurata all’interno degli ambienti di lavoro.

Compito principale degli addetti alla gestione dell’emergenza è quello di fronteggiare rapidamente e tecnicamente l’evento e ridurre per quanto possibile i danni, utilizzando i mezzi e l’equipaggiamento predisposti.

Altro compito, non meno importante, è quello di vigilare costantemente sul mantenimento delle condizioni di sicurezza, rispetto ai possibili eventi considerati, attraverso il controllo periodico • delle attrezzature predisposte per fronteggiare l’evento stesso • della fruibilità delle vie di esodo e delle uscite di sicurezza utilizzando e compilando una lista di controllo opportunamente predisposta (vedi allegato “Lista di controllo per addetti alla gestione dell’emergenza”) da inoltrare successivamente al Servizio di Prevenzione e Protezione.

Tutti questi operatori hanno seguito uno specifico corso di addestramento per l’acquisizione di tecniche per l’utilizzo dei dispositivi di spegnimento dei focolai d’incendio e di salvataggio di eventuali persone in pericolo acquisendo l’idoneità tecnica rilasciata dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco; sono peraltro facilmente individuabili in quanto sul cartellino di riconoscimento riportano il seguente simbolo.

Il gruppo di addetti alla gestione

dell’emergenza, di tutto il complesso ospedaliero è costituito da circa ……… operatori in modo da non garantire sempre una presenza numerica sufficiente a coprire le possibili situazioni (ferie, malattie, ecc.,); infatti questo dato rappresenta il ………..% del totale degli operatori normalmente presenti nell’Ospedale che risulta essere di circa ………. operatori.

Gli oper

fine di proceL’allegat

padiglione/o

CRIC

LOGO ADDETTI EMERGENZA

INCENDIO

IMMAGINE ARTELLINO DI ONOSCIMENTO

ADDETTI EMERGENZA

. ……………… SPP - DATA - REV…. Pagina 19 di 82

atori addetti alla gestione dell’emergenza, sono periodicamente convocati dal SPP, al dere agli aggiornamenti e perfezionamenti del piano di emergenza.

o esterno contiene l’elenco degli addetti alla gestione dell’emergenza presenti nel spedale

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Addetti all’evacuazione Sono tutti gli operatori interni presenti nella struttura ed hanno il compito, in caso di emergenza,

di organizzare l’eventuale evacuazione, di verificare che questa sia completa e avvenga in modo ordinato verso l’esterno della struttura, ed il rientro nei locali al segnale di “cessato pericolo”.

Questi operatori devono farsi carico anche di organizzare l’evacuazione dei portatori di handicap. Gli addetti all’evacuazione sono automaticamente individuati, nel corso dell’emergenza, fra gli

operatori, al momento presenti, pertanto i ruoli ed i compiti di questi operatori sono praticamente individuati negli allegati relativi ai “Ruoli e compiti della Direzione Medica Ospedaliera, del Direttore Dipartimento/Direttore Unità Operativa/Medico di Guardia e della Direzione del Servizio Infermieristico e Tecnico”.

Vedere anche scheda relativa alla “Salvaguardia e protezione dell’utenza”.

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Addetti ai servizi accessori In questa categoria rientrano tutti quegli operatori che, pur non essendo direttamente coinvolti

nella risoluzione dell’incidente, ricoprono un ruolo di supporto fondamentale e indispensabile nella gestione globale dell’emergenza. Questi sono:

• operatori addetti al centralino o di portineria, con il ruolo di rendere immediatamente e

costantemente fruibili le comunicazioni in tutto l’arco di tempo in cui viene dichiarata l’emergenza. Ad essi è anche richiesto di attivare tutte le comunicazioni e allertare tutti i soggetti interessati alla gestione dell’emergenza (vedi Comunicazioni) oltre ad avere la funzione di rendere accessibile la struttura ad eventuali mezzi di soccorso e di evitare l’ingresso a utenti esterni

• operatori addetti agli impianti: è costituito da quegli operatori interni e dipendenti di ditte esterne (elettricisti, meccanici, ascensoristi, ecc.) che per normale attività ha il compito di effettuare la manutenzione degli impianti (elettrico, termico, di distribuzione dei gas, di sollevamento, ecc.) ed è pertanto coinvolto direttamente nella gestione dell’emergenza sia per le conoscenze tecnico-impiantistiche di cui dispone che, per gli interventi da effettuarsi in fase di contenimento dell’evento.

• operatori coordinamento ambulanze. E’ considerato il personale più idoneo a collaborare nell’eventuale spostamento di pazienti da un padiglione(o zona) all’altro per la disponibilità di utilizzare automezzi, ed essendo in possesso delle chiavi e dei telecomandi delle sbarre e dei cancelli,……….

Questi gruppi di operatori, in virtù della collocazione strategica che occupano all’interno della

gestione aziendale ed a seguito dell’addestramento effettuato, sono da considerarsi a tutti gli effetti operatori addetti alla gestione dell’emergenza, fatto escluso quelli dipendenti da ditte esterne.

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Equipaggiamento di emergenza

Sulla base della classificazione delle emergenze sono stati individuati e predisposti/in via di predisposizione i relativi equipaggiamenti. Questi sono costituiti dai mezzi personali di protezione, dai mezzi di salvataggio, dalle attrezzature necessarie per fronteggiare l'emergenza e dalla specifica segnaletica (ad esempio per la restrizione degli accessi e per l'ulteriore segnalazione delle vie di fuga) e dei quali devono fare uso gli operatori addetti alla gestione delle emergenze. Mezzi personali di protezione e di salvataggio

I mezzi personali di protezione e di salvataggio previsti sono stati commisurati alla tipologia ed al livello di rischio considerato; infatti gli operatori addetti alla gestione dell’emergenza, per il tipo di addestramento ricevuto, sono autorizzati a compiere solo interventi che non prevedono l’uso di particolari e sofisticati dispositivi come possono essere gli autoprotettori che presuppongono l’intervento diretto dell’operatore in ambienti ad elevato rischio. I tipi di intervento più onerosi che sono richiesti agli operatori addetti alla gestione dell’emergenza del nome ospedale/padiglione possono così essere sintetizzati e classificati: intervento normale: esposizione ad intensità di calore relativamente bassa per un periodo breve di tempo; intervento di prossimità: esposizione a calore di media intensità per un periodo di tempo brevissimo. Queste considerazioni hanno portato a stabilire, come riportato nell’allegato relativo all’equipaggiamento di emergenza la massima dotazione necessaria per nome ospedale/padiglione Detto equipaggiamento è conservato in appositi armadi, ubicati in zone facilmente accessibili, dotati di chiusura a chiave universale conservata anch’essa in posizione facilmente accessibile ed in teca frangibile.

Attrezzature per fronteggiare l’emergenza Estintori. Sono essenzialmente di tipo a polvere, del peso di 6 chilogrammi, dislocati in modo omogeneo e tali da coprire una superficie massima di 100 m2; per semplificarne e agevolarne il prelievo sono stati collocati ad una altezza di circa 1,30 – 1,50 m dal pavimento. In prossimità dei locali ove sono installate apparecchiature con elevati campi magnetici (Risonanza magnetica nucleare) sono installati e devono essere usati esclusivamente estintori costruiti in materiale amagnetico (alluminio, plastica, titanio). (nell’allegato “Equipaggiamento di emergenza” è riportato il numero degli estintori presenti). Idranti e naspi. Sono presenti all’interno della struttura idranti del tipo UNI 45 e naspi UNI 25, mentre all’esterno sono collocati, idranti sopra suolo in ghisa UNI 45 e UNI 70 ed attacchi pompa sopra e sotto suolo in posizioni segnalate ed accessibili ai VVF.

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Segnalazioni

Molte zone sono dotate di segnalazioni di emergenza, costituite da pulsanti e rivelatori, di cui non è stato possibile determinare con precisione la centralina di rilevazione. Nell’allegato “Segnalazioni” si dettagliano alcune zone di cui si conosce la presenza di sistemi di rivelazione/segnalazione.

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Comunicazioni

La corretta gestione delle emergenze non è soltanto legata alle capacità di affrontare e mitigare gli effetti di un evento incidentale, è anche funzione della reale fruibilità di sistemi di comunicazione interni ed esterni.

E’ presente una linea riservata dedicata per chiamare la portineria in caso di emergenza formulando il numero ………….. Inoltre da ogni apparecchio telefonico collegato ai centralini dell’Azienda (nome…) è possibile formulare il numero ….115 per la richiesta immediata di intervento da parte dei Vigili del Fuoco.

I locali occupati da operatori universitari che dispongono invece di una linea telefonica privata e non connessa al sistema telefonico aziendale devono comporre rispettivamente ……………per comunicare con l’Emergenza Centrale Incendio e 115 per la richiesta di intervento da parte dei Vigili del Fuoco.

Per l’attivazione del personale addetto all’emergenza incendio l’Azienda si è dotata di un sistema automatico di chiamata che viene attivato dall’operatore di portineria mediante telefono.

Quando il personale di portineria riceve la comunicazione che è in atto un principio di incendio in un reparto, compone sul telefono un numero seguito da una password e registra un messaggio nel quale precisa il luogo dell’incendio. Successivamente digitando sul telefono una sequenza diversa di numeri, compreso il numero del padiglione, si attiva l’invio automatico di 30 chiamate.

Il sistema individua l’area dell’evento e il personale addetto all’emergenza incendio che opera in

quell’area. La presenza o meno in servizio degli addetti alla gestione dell’emergenza viene accertata tramite il programma di rilevazione presenze aziendale (marcatura con il badge).

Il sistema inoltre invia la chiamata a elettricisti di turno e reperibili, meccanici reperibili, termoidraulico reperibile, servizio di vigilanza, ascensorista di turno, Direzione Attività Tecniche. La persona che riceve la telefonata si farà carico dell’immediata comunicazione a tutti gli addetti

all’emergenza presenti nel proprio reparto. In caso di malfunzionamento del sistema o di sua inattivazione, l’Emergenza Centrale Incendio

attiva una procedura alternativa che non gli permette di allertare gli addetti all’emergenza incendio afferenti all’area ma, comunque di avvisare gli operatori del Sevizio tecnico.

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Segnaletica di sicurezza E’ presente la segnaletica di sicurezza sulle scale principali e all’interno dei reparti di tutti gli

edifici del Padiglione/Ospedale.

Specificare se è presente l’illuminazione di sicurezza

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Percorsi e vie di esodo

Dai vari luoghi le vie di esodo valutate più facilmente raggiungibili dagli operatori e dai pazienti sono quelle indicate nell’allegato “Percorsi e vie di esodo”. La valutazione, anche se grossolana, è stata espressa tenendo conto in qualche modo del possibile affollamento; chiaramente, qualora l’evento impedisca di utilizzare ad un determinato reparto/servizio il percorso indicato, può esserne ovviamente usato un altro.

Gli ascensori non devono assolutamente/possono essere usati come vie di esodo

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Accessi per gli enti di soccorso

Gli accessi possono essere diversi a seconda del luogo dove si verifica l’evento.

• Ingresso principale da Via • Ingresso ambulanze da Via • Uscita ambulanze da Via • ECC • • • • • • •

Ulteriori informazioni possono essere desunte dall’allegato “Schema generale delle vie di accesso al padiglione” e “Schema delle vie di accesso al complesso ospedaliero”

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Pagina Bianca

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PARTE TERZA - GESTIONE DELL’EMERGENZA Le procedure che seguono, e l’organizzazione predisposta per la gestione delle emergenze, sono

finalizzate alla risoluzione di eventi che comunque devono essere attivati in attesa dell’intervento della Pubblica Autorità.

TUTTI GLI INTERVENTI DEVONO, COMUNQUE,

ESSERE SEMPRE CONDOTTI SENZA METTERE A REPENTAGLIO LA PROPRIA SICUREZZA

ED IN CONFORMITÀ ALLE PROCEDURE PREDISPOSTE

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Schema sinottico riassuntivo delle chiamate e delle attività in caso di incendio

ALLARME CESSATO ALLARME

Chi scopre l’incendio """" """" Telefona VV.F.

tel…. 115 """"

Avvisa Emergenza Centrale Incendio …….. e addetto emergenza di zona/reparto """"

Allerta i presenti in zona """"

Chi riceve la telefonata dal

sistema automatico """"

Se designato addetto all’emergenza (vedi # addetto alla gestione

dell’emergenza) """" Se non designato addetto all’emergenza avvisa addetto all’emergenza di zona/reparto """"

Segue le

“Indicazioni per il personale in caso di incendio“

e dei VV.F.

""""

Emergenza Centrale Incendio …….. """"

Telefona VV.F.

tel…..115 """"

Attiva il sistema automatico di chiamata o della lista predisposta

""""Predispone l’accesso dei mezzi di intervento -

Avvisa coordinamento ambulanze e altre portinerie come da schema

"""" Avvisa, Dir. Dip, Dir. UO, Medico di guardia, DMO,

DSIT """"

Avvisa zone confinanti con l’evento, manutenzione ascensori, SPP """"

Limita le comunicazioni

in corso """"

Addetto gestione dell’emergenza """"

Se scopre l’incendio o riceve la telefonata assegna la procedura “chi

scopre l’incendio” (vedi $) """" Si reca sul posto munito

dell’attrezzatura """" Verifica se ci sono persone in pericolo e fa allontanare i presenti """"

Opera per circoscrivere l’emergenza

""""Riferisce alla DMO, alla DSIT, al

Dir. UO """"Si mette a

disposizione dei soccorritori

""""

Port. Centrale """" Rende disponibili gli accessi per i VV.F. """" Indirizza il personale dell’Azienda che si reca in portineria Centrale per gestire l’emergenza sul luogo concordato per l’ingresso dei VV.F. """"

Coord. Ambulanze """" Attende VV.F. presso luogo concordato con l’ Emergenza Centrale Incendio """" Accompagna VV.F. presso luogo dell’evento """"

Gli altri operatori presenti collaborano allo spostamento dei pazienti """"

Portineria. A """"

Portineria. B """" Attende VV.F. presso luogo concordato con l’ Emergenza Centrale Incendio """"

Portineria. C """"

Portineria. D """"

Rende disponibili gli accessi per i VV.F. al proprio padiglione """" Attende i VV.F. presso la propria portineria o altro luogo concordato con

l’Emergenza Centrale Incendio """"

Sopraggiunti VV.F. li accompagna sul luogo dell’evento solo se non disponibile il Coordinamento ambulanze """"

Altri addetti gestione emergenza """"

Elettricista-Meccanico """"

"""" Completano la messa in sicurezza di impianti e/o attrezzature ognuno per quanto di competenza """"

Manut. ascensori """"

Servizio di vigilanza """"

Si recano sul posto

"""" Intervengono per quanto di competenza """"

Riferiscono alla DMO, alla DSIT, al Dir. UO

Si mettono a disposizione dei

soccorritori """"

Compilano, ognuno per quanto di competenza la scheda

riassuntiva sulle operazioni effettuate

Dir. Dip - Dir. UO – medico di guardia """" Si reca sul posto """"

Organizza con il personale di reparto l’eventuale trasferimento dei pazienti eventualmente in

collaborazione del Coordinamento ambulanze """"

Coinvolge, se necessario, i tecnici di Fisica Sanitaria e/o di Tecnologie Biomediche """" Riferisce alla DMO e alla DSIT """"

Fa applicare le misure transitorie per la ripresa dell’attività - Redige relazione sugli interventi

effettuati

DMO """"

DSIT """" Si recano sul posto """" Collaborano con gli operatori

addetti alle emergenze """" Valutano le azioni da intraprendere """"

Individuano eventualmente spazi protetti di attesa per i presenti """"

Organizzano e coordinano il personale di competenza per il trattamento e trasferimento

dei pazienti """"

Stabiliscono misure transitorie per la ripresa dell’attività - Redigono relazione sull’accaduto e

sugli interventi effettuati

Tecn. Biomediche """" """" Fornisce indicazioni per reperire app. biomediche """" Collabora per circoscrivere

l’emergenza """" Fornisce indicazioni agli operatori presenti """"

Fisica Sanitaria """"

Si recano sul posto

"""" Fornisce indicazioni agli operatori presenti al fine di contenere il rischio radiologico """"

Riferiscono alla DMO e alla DSIT """" Redigono relazione sull’accaduto e sugli interventi effettuati

Servizio Tecnico """"

SPP """" Si recano sul posto """" Si mettono a disposizione dell’operatore addetto alla gestione dell’emergenza, del dirigente/preposto della zona in emergenza e dei VV.F. per fornire informazioni sulla

struttura, sugli impianti e sui sistemi di sicurezza presenti """" Stabiliscono misure transitorie di pertinenza per la ripresa dell’attività - Redigono relazione finale

Zone/locali confinanti con l’incendio """" Gli operatori presenti seguono le “Indicazioni per il personale in caso di incendio” e le indicazioni dei VV.F. quando sopraggiunti """" Rientro nei locali, in caso di evacuazione, solo su

parere DMO o DSIT o Dir. UO

Imprese esterne " Mettono in sicurezza attrezzature, apparecchiature ed impianti di propria pertinenza " Rimuovono attrezzature e apparecchiature che

costituiscono intralcio ai soccorsi "Abbandonano la struttura attraverso l’uscita più vicina - I responsabili

effettuano il censimento dei propri collaboratori """" Rientro nei locali solo su parere DMO o DSIT o direzione coinvolta

I soggetti (ed i relativi compiti) non sono coinvolti nella gestione del presente piano di emergenza incendio

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Chi scopre l’incendio

Chiunque scopra un incendio

• se non designato quale addetto alla gestione dell’emergenza

#

deve

oppure

• se designato quale addetto alla gestione dell’emergenza vedi scheda “addetto alla gestione dell’emergenza” """"

#

• telefonare ai Vigili del fuoco tel. ……..115 comunicando: l’ubicazione dell’evento (padiglione, reparto, piano, ala, ecc.)

e se possibile

l’eventuale presenza di persone in pericolo

le dimensioni dell’evento

i dati identificativi di chi trasmette

• avvisare l’emergenza centrale incendio tel. …………… e comunicare l’ubicazione dell’evento (padiglione, reparto, piano, ala, ecc.) e, se possibile, l’eventuale presenza di persone in pericolo

• avvisare immediatamente l’addetto alla gestione dell’emergenza se presente sul luogo • allertare le persone presenti in zona e gli operatori presenti nei locali confinanti

• seguire le indicazioni generali per il personale in caso di incendio oppure

• se espressamente richiesto, collaborare con l’operatore addetto alla gestione dell’emergenza

CESSATO ALLARME

• compilare, risolto l’evento, la scheda riassuntiva delle operazioni effettuate (allegato “Scheda riassuntiva delle operazioni effettuate durante l’evento”)

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Chi riceve la telefonata dal sistema automatico

ALLARME: Chi riceve il messaggio registrato inviato dalla Emergenza Centrale Incendio che richiede

l’intervento dell’addetto alla gestione dell’emergenza deve:

• se non designato quale addetto alla gestione dell’emergenza

#

oppure

• se designato quale addetto alla gestione dell’emergenza vedi scheda “addetto alla gestione dell’emergenza” """"

#

• avvisare immediatamente l’addetto/gli addetti alla gestione dell’emergenza riferendogli l’ubicazione dell’evento

• seguire le indicazioni generali per il personale in caso di incendio oppure

• se espressamente richiesto, collaborare con l’operatore addetto alla gestione dell’emergenza

CESSATO ALLARME

• compilare, risolto l’evento, la scheda riassuntiva delle operazioni effettuate (allegato “Scheda riassuntiva delle operazioni effettuate durante l’evento”)

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Emergenza Centrale Incendio (tel……) ALLARME:

In caso di segnalazione o avviso di allarme l’operatore deve:

• telefonare ai vigili del fuoco tel. …..115 comunicando: l’ubicazione dell’evento (padiglione, reparto, piano, ala, ecc.) la via di accesso più vicina all’evento l’eventuale presenza di persone in pericolo, se l’informazione è disponibile le dimensioni dell’evento, se l’informazione è disponibile i dati identificativi di chi trasmette

• attivare il sistema automatico di chiamata • effettuare le chiamate, di cui all’elenco in suo possesso, comunicando padiglione, reparto,

piano, ala, ecc • predisporre l’accesso per i mezzi d’intervento • avvisare, comunicando l’ubicazione dell’evento (padiglione, reparto, piano, ala, ecc.),

diurno sabato festivi notturno PORTINERIA CENTRALE

COORDINAMENTO AMBULANZE cercapersone

PORTINERIA A PORTINERIA B PORTINERIA C PORTINERIA D

MANUTENZIONE ASCENSORI DIR. DIPARTIMENTO/DIR. U.O. /MEDICO DI GUARDIA NEI REPARTI IN CUI È PRESENTE DIREZIONE MEDICA OSPEDALIERA DIREZIONE DEL SERVIZIO INFERMIERISTICO E TECNICO

ZONE/LOCALI CONFINANTI CON IL LUOGO DELL’EVENTO FISICA SANITARIA TECNOLOGIE BIOMEDICHE SPP

• limitare tutte le comunicazioni in corso che impegnano le linee esterne e tenerle disponibili solo per le comunicazioni legate all’emergenza in corso

CESSATO ALLARME:

• compilare, risolto l’evento, la scheda riassuntiva delle operazioni effettuate (allegato Scheda riassuntiva delle operazioni effettuate durante l’evento)

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Addetto alla gestione dell’emergenza

ALLARME L’operatore addetto alla gestione dell’emergenza:

se avvisato da chi ha scoperto l’incendio o dall’Emergenza Centrale Incendio o dal sistema automatico

se scopre l’incendio

# deve deve

• individuare immediatamente un

operatore e assegnargli la procedura di: “chi scopre l’incendio”

quindi deve #

senza mettere a repentaglio in alcun modo la propria sicurezza #

• recarsi sul luogo dell’evento munito dell’attrezzatura di pronto intervento (estintore), se questa disponibile nelle vicinanze;

oppure

• prelevare l’attrezzatura (estintore) di pronto intervento necessaria;

• recarsi sul luogo dell’evento;

• verificare che non vi siano persone in pericolo, in tal caso si attiverà per fornire i primi soccorsi;

• far allontanare dalla zona oggetto dell’intervento i pazienti, i visitatori ed altri estranei eventualmente presenti;

• operare per circoscrivere l’emergenza in attesa dei soccorsi; • riferire al medico (di turno) della Direzione Medica Ospedaliera e/o all’operatore della

Direzione del Servizio Infermieristico e Tecnico, al Direttore della propria Unità Operativa ogni situazione di pericolo e lo stato di avanzamento dell’intervento

• sopraggiunti i soccorritori, si mette a loro disposizione

CESSATO ALLARME

• compilare, risolto l’evento, la scheda riassuntiva delle operazioni effettuate (allegato “Scheda riassuntiva delle operazioni effettuate durante l’evento”)

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Portineria Centrale

ALLARME: In caso di segnalazione o avviso di allarme da parte ……………l’operatore della portineria

Centrale deve:

• rendere disponibili gli accessi ai padiglioni per i VV.F. • indirizzare il personale dell’Azienda che si reca in portineria Centrale per gestire l’emergenza

sul luogo concordato per l’ingresso dei VV.F.

CESSATO ALLARME:

• compilare, risolto l’evento, la scheda riassuntiva delle operazioni effettuate (allegato Scheda riassuntiva delle operazioni effettuate durante l’evento)

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Coordinamento ambulanze

ALLARME: In caso di segnalazione o avviso di allarme un operatore del Coordinamento ambulanze avvisato

dall’Emergenza Centrale Incendio o dal Direttore di dipartimento/Unità operativa/medico di guardia deve:

• attendere VV.F. presso luogo concordato con l’Emergenza Centrale Incendio • sopraggiunti i VV.F li accompagna sul luogo dell’evento e si mette a loro disposizione

(eventuale spostamento di pazienti in caso di evacuazione) • gli altri operatori disponibili si recano sul luogo dell’evento per collaborare all’eventuale

spostamento dei pazienti

CESSATO ALLARME

• compilare, in collaborazione con il componente della squadra già presente sul luogo e risolto l’evento, la scheda riassuntiva delle operazioni effettuate (allegato Scheda riassuntiva delle operazioni effettuate durante l’evento)

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Portineria A

ALLARME: In caso di segnalazione o avviso di allarme l’operatore della portineria A avvisato

dall’Emergenza Centrale Incendio (………) e se non disponibile il personale del Coordinamento Ambulanze deve:

• attendere VV.F. presso luogo concordato con l’Emergenza Centrale Incendio • sopraggiunti i VV.F. li accompagna sul luogo dell’evento e si mette a loro disposizione

CESSATO ALLARME:

• compilare, risolto l’evento, la scheda riassuntiva delle operazioni effettuate (allegato Scheda riassuntiva delle operazioni effettuate durante l’evento)

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Portineria B

ALLARME: In caso di segnalazione o avviso di allarme l’operatore della portineria B avvisato

dall’Emergenza Centrale Incendio (………….) e se non disponibile il personale del Coordinamento Ambulanze deve:

• attendere VV.F. presso luogo concordato con l’Emergenza Centrale Incendio • sopraggiunti i VV.F. li accompagna sul luogo dell’evento e si mette a loro disposizione

CESSATO ALLARME:

• compilare, risolto l’evento, la scheda riassuntiva delle operazioni effettuate (allegato Scheda riassuntiva delle operazioni effettuate durante l’evento)

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Portineria C

ALLARME: In caso di segnalazione o avviso di allarme l’operatore della portineria C avvisato

dall’Emergenza Centrale Incendio (…………) deve:

• rendere disponibili gli accessi al padiglione per i VV.F. • attendere i VV.F. presso la portineria C o altro luogo concordato dall’Emergenza Centrale

Incendio (………..) con i VV.F. • sopraggiunti i VV.F. li indirizza al luogo dell’evento

CESSATO ALLARME:

• compilare, risolto l’evento, la scheda riassuntiva delle operazioni effettuate (allegato Scheda riassuntiva delle operazioni effettuate durante l’evento)

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Portineria D

ALLARME: In caso di segnalazione o avviso di allarme l’operatore della portineria D avvisato

dall’Emergenza Centrale Incendio (……….) deve:

• rendere disponibili gli accessi al padiglione per i VV.F. • attendere i VV.F. presso la portineria D o altro luogo concordato dall’Emergenza Centrale

Incendio (….) con i VV.F. • sopraggiunti i VV.F. li indirizza al luogo dell’evento

CESSATO ALLARME:

• compilare, risolto l’evento, la scheda riassuntiva delle operazioni effettuate (allegato Scheda riassuntiva delle operazioni effettuate durante l’evento)

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Altri addetti alla gestione dell’emergenza

ALLARME In caso di segnalazione o avviso di allarme il personale che fa parte del gruppo di addetti alla

gestione dell’emergenza e presente nelle zone/locali non coinvolti dall’evento deve:

• recarsi sul luogo dell’evento munito dell’attrezzatura di emergenza (se questa è disponibile) • collaborare per circoscrivere e risolvere l’emergenza con l’addetto già presente • completare la messa in sicurezza di impianti o attrezzature eventualmente abbandonati dal

personale che si è allontanato • riferire al medico (di turno) della Direzione Medica Ospedaliera e/o all’operatore della

Direzione del Servizio Infermieristico e Tecnico, al Direttore della propria Unità Operativa ogni situazione di pericolo e lo stato di avanzamento dell’intervento

• sopraggiunti i soccorsi, si mette a loro disposizione

CESSATO ALLARME

• compilare, in collaborazione con l’addetto alla gestione dell’emergenza già presente sul luogo e risolto l’evento, la scheda riassuntiva delle operazioni effettuate (allegato “Scheda riassuntiva delle operazioni effettuate durante l’evento”)

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Elettricista

ALLARME: In caso di segnalazione o avviso di allarme l’elettricista avvisato dall’Emergenza Centrale

Incendio (………) o dal sistema automatico di chiamata deve:

• recarsi immediatamente sul luogo dell’evento • completare la messa in sicurezza di impianti o attrezzature eventualmente abbandonati dal

personale che si è allontanato • riferire al medico (di turno) di Direzione Medica Ospedaliera e all’operatore della Direzione

del Servizio Infermieristico e Tecnico, al Direttore della Unità Operativa nel frattempo intervenuti, lo stato dell’evento

• sopraggiunti i soccorsi, si mette a loro disposizione

CESSATO ALLARME: • compilare, risolto l’evento, la scheda riassuntiva delle operazioni effettuate (allegato Scheda

riassuntiva delle operazioni effettuate durante l’evento)

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Meccanico

ALLARME: In caso di segnalazione o avviso di allarme il meccanico avvisato dall’Emergenza Centrale

Incendio (………) o dal sistema automatico di chiamata deve:

• recarsi immediatamente sul luogo dell’evento • completare la messa in sicurezza di impianti o attrezzature eventualmente abbandonati dal

personale che si è allontanato • riferire al medico (di turno) di Direzione Medica Ospedaliera e all’operatore della Direzione

del Servizio Infermieristico e Tecnico, al Direttore della Unità Operativa nel frattempo intervenuti, lo stato dell’evento

• sopraggiunti i soccorsi, si mette a loro disposizione

CESSATO ALLARME:

• compilare, risolto l’evento, la scheda riassuntiva delle operazioni effettuate (allegato Scheda riassuntiva delle operazioni effettuate durante l’evento)

Page 48: FAC-SIMILE - aosp.bo.it PAD fac-simile osp.pdf · meccanici, ascensoristi, ecc.) che per normale attività hanno il compito di effettuare la manutenzione degli impianti. • operatori

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Manutenzione ascensori

ALLARME: In caso di segnalazione o avviso di allarme, l’operatore della ditta di manutenzione ascensori

avvisato dall’Emergenza Centrale Incendio (……….) deve:

• recarsi sul luogo dell’evento • intervenire per quanto di sua competenza senza mettere a repentaglio la propria salute e

quella degli altri operatori • mettere fuori servizio gli ascensori e comunque portarli al piano terra aperti; • riferire al medico (di turno) di Direzione Medica Ospedaliera e all’operatore della Direzione

del Servizio Infermieristico e Tecnico, al Direttore della Unità Operativa nel frattempo intervenuti, lo stato dell’evento

• sopraggiunti i soccorsi, si mette a loro disposizione

CESSATO ALLARME:

• compilare, risolto l’evento, in collaborazione con l’addetto alla gestione dell’emergenza già presente sul luogo, la scheda riassuntiva delle operazioni effettuate (allegato Scheda riassuntiva delle operazioni effettuate durante l’evento)

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Servizio di vigilanza

ALLARME: In caso di segnalazione o avviso di allarme un operatore del servizio di vigilanza avvisato

dall’Emergenza Centrale Incendio (………..) o dal sistema automatico di chiamata deve:

• recarsi sul luogo dell’evento • intervenire per quanto di sua competenza senza mettere a repentaglio la propria salute e

quella degli altri operatori • riferire al medico (di turno) di Direzione Medica Ospedaliera e all’operatore della Direzione

del Servizio Infermieristico e Tecnico, al Direttore della Unità Operativa nel frattempo intervenuti, lo stato dell’evento

• sopraggiunti i soccorsi, si mette a loro disposizione

CESSATO ALLARME:

• compilare, risolto l’evento, la scheda riassuntiva delle operazioni effettuate(allegato Scheda riassuntiva delle operazioni effettuate durante l’evento)

Page 50: FAC-SIMILE - aosp.bo.it PAD fac-simile osp.pdf · meccanici, ascensoristi, ecc.) che per normale attività hanno il compito di effettuare la manutenzione degli impianti. • operatori

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Direttore Dipartimento /Direttore unità operativa/Medico di guardia

ALLARME in caso di segnalazione di incendio o avviso di allarme di incendio il Direttore di dipartimento/Unità operativa o il Medico di guardia deve: • recarsi sul luogo dell’emergenza • valutare insieme all’addetto all’emergenza intervenuto la gravità dell’evento • organizzare con il personale di reparto l’eventuale trasferimento dei pazienti, coadiuvato

dagli operatori del Coordinamento ambulanze • coinvolgere, se necessario, i tecnici di Fisica Sanitaria e/o di Tecnologie biomediche

diurno sabato festivi notturno COORDINAMENTO AMBULANZE TECNOLOGIE BIOMEDICHE FISICA SANITARIA

• riferire al medico (di turno) di Direzione Medica Ospedaliera e all’operatore della Direzione

del Servizio Infermieristico e Tecnico, nel frattempo intervenuti, lo stato dell’evento • attendere i soccorritori, mettersi a loro disposizione e collaborare

CESSATO ALLARME

• collaborare al rientro nei locali di lavoro al “cessato pericolo” e dopo aver sentito il parere della Direzione Medica Ospedaliera

• analizzare, con i collaboratori, le cause che hanno generato l’evento • far applicare rigorosamente le misure transitorie per la ripresa dell’attività • redigere un rapporto dettagliato sull’accaduto da inoltrare alla DMO

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Direzione Medica Ospedaliera (DMO)

ALLARME in caso di segnalazione o avviso di allarme l’operatore di Direzione Medica Ospedaliera si reca

sul posto e:

• collabora con gli operatori addetti alla gestione dell’emergenza; • si raccorda con l’operatore della Direzione del Servizio Infermieristico e Tecnico sulle azioni

da intraprendere • individua in collaborazione della Direzione del Servizio Infermieristico e Tecnico gli spazi di

attesa per i presenti • organizza e coordina, se necessario, il personale di competenza per il trattamento e il

trasferimento dei pazienti in caso di evacuazione del reparto • attende i soccorritori e si mette a loro disposizione

CESSATO ALLARME

• trasmette il rientro nei locali di lavoro per “cessato pericolo” quando questo è stato definito dai soccorritori

• redige per la parte di competenza un rapporto dettagliato sull’accaduto da inoltrare alla Direzione generale

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Direzione Servizio Infermieristico e Tecnico (DSIT)

ALLARME in caso di segnalazione o avviso di allarme l’operatore della Direzione del Servizio

Infermieristico e Tecnico si reca sul posto e:

• collabora con gli operatori addetti alla gestione dell’emergenza; • si raccorda con il medico di Direzione Medica Ospedaliera sulle azioni da intraprendere • in collaborazione con la Direzione Medica Ospedaliera si attiva per individuare e reperire

eventuali spazi protetti di attesa per i presenti • organizza e coordina, se necessario, il personale di competenza per il trasferimento dei

pazienti in caso di evacuazione del reparto • attende i soccorritori e si mette a loro disposizione

CESSATO ALLARME

• trasmette il rientro nei locali di lavoro per “cessato pericolo” quando questo è stato definito dai soccorritori e sentito il parere della Direzione Medica Ospedaliera

• redige per la parte di competenza un rapporto dettagliato sull’accaduto da inoltrare alla Direzione generale

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Tecnologie biomediche ALLARME In caso di segnalazione o avviso di allarme il personale di Tecnologie biomediche deve:

• recarsi sul posto • fornire indicazioni agli operatori presenti circa i possibili rischi legati all’incendio di

apparecchiature biomediche • collaborare con gli operatori presenti al fine di evitare rischi ai pazienti e al fine di limitare i

danni ad altre apparecchiature presenti negli ambienti • fornire indicazioni per il reperimento di apparecchiature analoghe qualora necessario • riferire al medico (di turno) di Direzione Medica Ospedaliera e all’operatore della Direzione

del Servizio Infermieristico e Tecnico, nel frattempo intervenuti, lo stato dell’evento CESSATO ALLARME

• analizzare le cause che hanno generato l’evento (se dovuto ad apparecchiature di propria pertinenza)

• indicare i provvedimenti necessari per la ripresa, se possibile, dell’attività. • predisporre una relazione tecnica sull’evento contenente anche eventuali indicazioni al fine di

ridurre la probabilità che lo stesso possa ripetersi (se dovuto ad apparecchiature biomediche) da inoltrare alla Direzione generale

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Fisica Sanitaria ALLARME In caso di segnalazione o avviso di allarme, in aree con presenza di sostanze radioattive e

soggette a sorveglianza fisica della radioprotezione, il personale di Fisica Sanitaria, deve:

• recarsi sul posto • fornire indicazioni agli operatori presenti, al fine di porre sotto controllo e contenere il rischio

radiologico. • riferire al medico (di turno) di Direzione Medica Ospedaliera e all’operatore della Direzione

del Servizio Infermieristico e Tecnico, nel frattempo intervenuti, lo stato dell’evento

CESSATO ALLARME

• analizzare le cause che hanno generato l’evento (se dovuto ad apparecchiature e/o impianti di propria pertinenza)

• indicare i provvedimenti necessari, anche transitori, per la ripresa, se possibile, dell’attività. • redige per la parte di competenza un rapporto dettagliato sull’accaduto da inoltrare alla

Direzione generale

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Servizio Tecnico ALLARME L’operatore tecnico avvisato dal sistema automatico di chiamata o dall’Emergenza Centrale

Incendio (………….) deve:

• recarsi immediatamente sul luogo dell’evento • porsi a disposizione dei soccorritori • fornirne informazioni tecniche sulla struttura e impianti

CESSATO ALLARME

• attivarsi per il ripristino immediato dei locali e servizi • predisporre relazione (insieme a SPP), da inoltrare alla Direzione generale

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Servizio Prevenzione e Protezione (SPP)

ALLARME Qualunque operatore del Servizio Prevenzione e Protezione avvisato dalla Emergenza Centrale

Incendio deve:

• recarsi immediatamente sul luogo dell’evento • porsi a disposizione dei soccorritori • acquisire informazioni relative all’evento • fornire informazioni (di pertinenza) relative al luogo dell’evento

CESSATO ALLARME • fornire indicazioni (anche in tempi immediatamente successivi) sulla sicurezza per la ripresa

temporanea dell’attività • predisporre relazione (insieme al Servizio Tecnico), da inoltrare alla Direzione generale

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Operatori zone/locali confinanti con l’incendio

ALLARME in caso di segnalazione o avviso di allarme gli operatori delle zone/locali confinanti con l’evento

devono immediatamente:

• mettersi a disposizione degli operatori addetti alla gestione dell’emergenza

qualora non si ricevano indicazioni precise devono:

• rientrare immediatamente nella propria zona/locale • chiudere le finestre delle sale di degenza • sollevare le tapparelle (o aprire le persiane) • chiudere le porte • disattivare l’impianto elettrico, delle sale di degenza e/o degli ambulatori, se se questi sono

dotati di interruttore generale di zona (e se necessario) • chiudere i gas medicali e/o tecnici se i locali sono dotati di valvole di intercettazione o

rubinetti, solo se necessario • allontanare eventuali apparecchi a pressione (bombole di gas compressi, estintori, ecc.) dalla

zona prossima all’incendio • allontanare i contenitori di liquidi infiammabili dalla zona prossima all’incendio • far allontanare i pazienti, ed eventuali visitatori, dal luogo dell’evento e rassicurarli

in caso di ordine di evacuazione

• collaborare all’evacuazione ordinata dei pazienti e dei visitatori

CESSATO ALLARME

• a nessuno è consentito rientrare nei locali di lavoro fino a quando il medico (di turno) della Direzione Medica Ospedaliera o l’operatore di Direzione del Servizio Infermieristico e Tecnico o il Direttore della Unità Operativa non ha dato il benestare.

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Operatori addetti alle imprese esterne

ALLARME In caso di segnalazione o avviso di allarme il personale appartenente alle imprese esterne, deve:

• mettere in condizioni di sicurezza i propri impianti ed attrezzature (es. disattivare apparecchiature elettriche, spegnere fiamme libere, ecc.);

• rimuovere immediatamente eventuali attrezzature che potrebbero costituire intralcio agli interventi di soccorso (es.: carrelli, lava-pavimenti, scale, macchine, ecc.) e alla movimentazione in generale;

• recarsi all’esterno attraverso l’uscita più vicina senza attraversare (se possibile) la zona dell’evento;

• il più alto in grado, del personale delle imprese, verifica che non vi siano propri collaboratori in pericolo ed effettua il censimento dei propri colleghi.

CESSATO ALLARME

• a nessuno è consentito rientrare nei locali di lavoro fino a quando il medico (di turno) della Direzione Medica Ospedaliera o l’operatore di Direzione del Servizio Infermieristico e Tecnico o il direttore del servizio coinvolto nell’evento non ha dato il benestare.

• il personale attenderà dal proprio responsabile la comunicazione di “cessato pericolo” per l’accesso ai locali.

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Pagina Bianca

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PARTE QUARTA - MANUTENZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI EMERGENZA

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Manutenzione del piano di emergenza Una procedura o un’istruzione operativa correttamente messa a punto non si presenta mai come

uno strumento statico, deve invece offrire la possibilità di essere facilmente adattata alle modifiche che accompagnano la vita di una attività. Ovviamente, in caso di modifiche sostanziali o totali, ad esempio, di un impianto, la procedura specifica va nuovamente predisposta e resa compatibile con l’attività in essere.

Il piano di emergenza finora predisposto, essendo costituito essenzialmente da procedure e istruzioni operative, è soggetto pertanto a “manutenzione”; quest’ultima effettuata dal SPP è possibile solo se tutti i soggetti responsabili in esso individuati si impegnano a comunicare tempestivamente i cambiamenti (anche se solo organizzativi) che si verificano all’interno dei vari settori di competenza.

Nel caso specifico possibili situazioni che richiedono necessariamente e doverosamente l’aggiornamento del piano sono:

• introduzione di nuove tecnologie, • modifica degli assetti organizzativi, • cambio di destinazione d’uso dei locali, • impiego significativo di sostanze pericolose, • modifiche strutturali e/o impiantistiche • ecc. Per quanto riguarda le modalità di trasmissione delle informazioni da parte degli operatori addetti

alla gestione delle emergenze e di richiesta di modifiche al piano di emergenza sono stati predisposti appositi moduli da compilarsi e da inviare al SPP (Modulo per la comunicazione di idoneità di addetto alla gestione dell’emergenza dell’operatore neoassunto) e (Comunicazione di richiesta di manutenzione del piano)

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Pagina Bianca

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PARTE QUINTA - ALLEGATI

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Allegati Allegato 1 Ruoli e compiti della Direzione Medica Ospedaliera Allegato 2 Ruoli e compiti del Direttore Dipartimento/Direttore Unità Operativa/Medico

di Guardia Allegato 3 Ruoli e compiti della Direzione del Servizio Infermieristico e Tecnico Allegato 4 Ruoli e compiti del Sevizio Attività Tecniche Allegato 5 Ruoli e compiti del Servizio di Tecnologie biomediche Allegato 6 Ruoli e compiti del Servizio di Fisica Sanitaria Allegato 7 Ruoli e compiti degli addetti alla gestione dell’emergenza Allegato 8 Ruoli e compiti degli operatori di portineria Allegato 9 Ruoli e compiti del Servizio di Prevenzione e Protezione Allegato 10 Istruzioni per il personale in caso di incendio Allegato 11 Istruzioni per pazienti e visitatori in caso di incendio Allegato 12 Lista di controllo per addetti alla gestione dell’emergenza Allegato 13 Comunicazione di idoneità di addetto alla gestione dell’emergenza per

l’operatore neoassunto Allegato 14 Scheda riassuntiva delle operazioni effettuate durante l’evento Allegato 15 Comunicazione di richiesta di manutenzione del piano Allegato 16 Segnalazioni Allegato 17 Percorsi e vie di esodo Allegato 18 Equipaggiamento di emergenza Allegato 19 Schema particolareggiato delle vie di accesso al padiglione Allegato 20 Schema delle vie di accesso al complesso ospedaliero

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Allegato 1 – Ruoli e compiti della Direzione Medica Ospedaliera

condizioni normali di esercizio

• Rende disponibile e diffonde il piano di emergenza ai dirigenti e preposti di tutte le unità operative del Presidio ed ai Responsabili delle Ditte Esterne per mezzo dei servizi di supporto

• Verifica che i dirigenti e preposti effettuino la vigilanza sulla dislocazione delle attrezzature e arredi in relazione alle vie di uscita e di emergenza e alla collocazione degli estintori.

• Collabora alla realizzazione delle esercitazioni e simulazioni per le verifiche dei piani di emergenza proposte dal SPP.

• Provvede, nei limiti delle proprie competenze, a contenere e/o abbattere i fattori che possono generare situazioni di emergenza.

• Individua, in collaborazione con il SPP, gli interventi da effettuare per rendere i luoghi di lavoro conformi alla legislazione sulla prevenzione e sulla sicurezza.

condizioni d’emergenza

• Si reca sul luogo dell’emergenza. • Si mette a disposizione dei soccorritori e collabora con essi. • Su indicazione dei soccorritori, sentito il parere degli organi competenti, adotta le

disposizioni del caso e, qualora l’ufficiale dei Vigili del Fuoco dia l’ordine di evacuazione, provvederà a darne attuazione in collaborazione con la DSIT.

• Si raccorda col direttore dell’unità operativa o il medico di guardia del reparto coinvolto nell’evento sulle azioni da intraprendere

• Indica ai dipendenti, le zone protette (se esistenti) e collabora con i soccorritori alla identificazione di altre aree (se necessario) a minor rischio.

condizioni post-emergenza

• Dispone il rientro nei locali di lavoro per “cessato pericolo” dopo aver acquisito il nullaosta del Responsabile dei VV.F.

• Dispone l’applicazione rigorosa delle misure transitorie per la ripresa dell’attività. • Analizza, in collaborazione con i dirigenti e preposti, le cause che hanno generato l’evento. • Redige un rapporto dettagliato sull’accaduto e informa il SPP sulle eventuali anomalie o

difficoltà riscontrate nella gestione dell’emergenza e ne valuta possibili soluzioni. • Provvede affinché sia garantita l’informazione agli utenti e loro congiunti.

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Allegato 2 – Ruoli e compiti del Direttore Dipartimento /Direttore Unità Operativa/Medico di Guardia

condizioni normali di esercizio (Direttore Dipartimento/Direttore Unità

Operativa)

• Rende disponibile e diffonde il piano di emergenza, non appena elaborato, a tutti i collaboratori

• Si accerta che venga effettuata la necessaria vigilanza sulla dislocazione delle attrezzature e arredi in relazione alle vie d’uscita e di emergenza e alla collocazione degli estintori

• Si accerta che venga effettuata la necessaria vigilanza sul divieto di fumare • Evidenzia, segnala e comunica alla Direzione Medica Ospedaliera qualsiasi utile elemento ai

fini della prevenzione delle situazioni di emergenza • Favorisce l’attività di vigilanza degli operatori addetti alla gestione delle emergenze • Collabora con il SPP per la prevenzione delle situazioni di emergenza • Provvede nei limiti delle proprie competenze a contenere e/o abbattere i fattori che possono

generare situazioni di emergenza • Individua, in collaborazione con il SPP, gli interventi da effettuare per rendere i luoghi di

lavoro conformi alla legislazione sulla prevenzione e sulla sicurezza condizioni d’emergenza (Direttore Unità Operativa o Medico di Guardia)

• Si reca sul luogo dell’emergenza • Valuta insieme all’addetto all’emergenza intervenuto la gravità dell’evento • Organizza con il personale di reparto il trasferimento dei pazienti, eventualmente coadiuvato

dagli operatori del Coordinamento ambulanze • Riferisce al medico di guardia di Direzione Medica Ospedaliera e l’operatore professionale

dirigente di Direzione del Servizio Infermieristico e Tecnico, nel frattempo intervenuti, lo stato dell’evento

• Si mette a disposizione dei soccorritori e collabora con essi. condizioni post-emergenza (Direttore Unità Operativa o Medico di Guardia)

• Collabora al rientro nei locali di lavoro al “cessato pericolo” e dopo aver sentito il parere della Direzione Medico Ospedaliera

• Analizza, con i collaboratori, le cause che hanno generato l’evento • Informa il SPP sulle eventuali anomalie e difficoltà riscontrate nella gestione dell’emergenza • Propone e segnala, se possibile, soluzioni alle difficoltà o anomalie riscontrate durante la

gestione dell’emergenza. • Applica e fa applicare rigorosamente le misure transitorie per la ripresa dell’attività • Redige un rapporto dettagliato sull’accaduto

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Allegato 3 – Ruoli e compiti della Direzione del Servizio Infermieristico e Tecnico

condizioni normali di esercizio

• Rende disponibile e diffonde il piano di emergenza, non appena elaborato, al personale sanitario di propria competenza

• Si accerta, attraverso i preposti ad essa afferenti, che venga effettuata la necessaria vigilanza sulla dislocazione delle attrezzature e arredi in relazione alle vie d’uscita e di emergenza e alla collocazione degli estintori

• Evidenzia, segnala e comunica alla Direzione Medica Ospedaliera qualsiasi utile elemento ai fini della prevenzione delle situazioni di emergenza

• Favorisce l’attività di vigilanza degli operatori addetti alla gestione delle emergenze • Collabora alla realizzazione delle esercitazioni e simulazioni per le verifiche dei piani di

emergenza proposte dal SPP. • Collabora con il SPP per la prevenzione delle situazioni di emergenza • Provvede nei limiti delle proprie competenze a contenere e/o abbattere i fattori che possono

generare situazioni di emergenza • Individua, in collaborazione con il SPP, gli interventi da effettuare per rendere i luoghi di

lavoro conformi alla legislazione sulla prevenzione e sulla sicurezza condizioni d’emergenza

• Si reca sul luogo dell’emergenza • Su indicazione dei soccorritori, sentito il parere degli organi competenti e della DMO, adotta

le disposizioni del caso e, qualora l’ufficiale dei Vigili del Fuoco dia l’ordine di evacuazione, provvederà a darne attuazione.

• Si raccorda col direttore dell’unità operativa o il medico di guardia del reparto coinvolto nell’evento sulle azioni da intraprendere

• Si raccorda con la Direzione Medica sulle azioni da intraprendere e sul reperimento di eventuali zone protette di attesa per i presenti.

• Organizza e coordina il personale di competenza per il trasferimento dei pazienti, eventualmente coadiuvato dagli operatori del Coordinamento ambulanze

• Si mette a disposizione dei soccorritori e collabora con essi. condizioni post-emergenza

• Collabora al rientro nei locali di lavoro al “cessato pericolo” e dopo aver sentito il parere della Direzione Medica Ospedaliera

• Dispone l’applicazione rigorosa delle misure gestionali transitorie per la ripresa dell’attività. • Analizza, con i collaboratori, le cause che hanno generato l’evento • Redige un rapporto dettagliato sull’accaduto e informa il SPP sulle eventuali anomalie o

difficoltà riscontrate nella gestione dell’emergenza e ne valuta possibili soluzioni.

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Allegato 4 – Ruoli e compiti del Sevizio Tecnico

condizioni normali di esercizio

• Informa il SPP sulle modifiche strutturali e impiantistiche che coinvolgono le strutture • Attiva la procedura per l’aggiornamento della segnaletica di sicurezza in funzione delle

modifiche di cui sopra • Predispone e fa effettuare le verifiche periodiche delle attrezzature di propria pertinenza • Verifica periodicamente lo stato di conservazione, dei mezzi di salvataggio per la gestione

dell’emergenza • Predispone e fa effettuare le verifiche periodiche di tutti gli impianti tecnologici soggetti a

controllo periodico • Effettua un continuo controllo sulla corretta esecuzione dei lavori dati in appalto ad imprese

esterne • Collabora alla pianificazione delle uscite di emergenza

condizioni d’emergenza

• Dopo averne ricevuto notizia, si reca immediatamente sul luogo dell’evento • Fornisce indicazioni sulla collocazione e dislocazione degli impianti

condizioni post-emergenza

• Analizza le cause che hanno generato l’evento • Qualora sia necessario attuare misure transitorie per la ripresa dell’attività, valuta la loro

efficacia e predispone i relativi sistemi tecnici di riparazione o alternativi • Predispone una relazione riassuntiva sull’evento • Propone modifiche ai piani di emergenza al SPP

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Allegato 5 – Ruoli e compiti del Servizio di Tecnologie biomediche

condizioni normali di esercizio

• Acquisisce le apparecchiature biomediche richiedendo e verificando i requisiti richiesti dalle norme vigenti; per gli aspetti specifici di competenza si avvale anche della collaborazione del SPP, della DMO e del Servizio di Medicina del Lavoro

• Fornisce all’Ufficio inventario i dati per l’aggiornamento del database gestionale delle apparecchiature biomediche presenti e in uso presso l’azienda

• Predispone e fa effettuare le verifiche di sicurezza elettrica e funzionalità delle apparecchiature biomediche alimentate a rete e con parti applicate

• Effettua azioni di controllo sull’esecuzione delle attività date in appalto ad imprese esterne condizioni d’emergenza

• Dopo averne ricevuto notizia, si reca immediatamente sul luogo dell’evento • Fornisce indicazioni sui rischi connessi all’incendio di apparecchiature biomediche • Collabora con gli operatori presenti al fine di limitare i rischi ai pazienti • Fornisce indicazioni per il reperimento di apparecchiature analoghe qualora necessario

condizioni post-emergenza

• Analizza le cause che hanno generato l’evento • Qualora sia necessario attuare misure transitorie per la ripresa dell’attività, verifica la

disponibilità di apparecchiature analoghe da trasferire temporaneamente • Predispone una relazione riassuntiva sull’evento • Propone modifiche ai piani di emergenza al SPP

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Allegato 6 – Ruoli e compiti del Servizio di Fisica Sanitaria

condizioni normali di esercizio

• Organizza e coordina la sorveglianza fisica della radioprotezione, svolta da esperti qualificati a termini di legge, in relazione al rischio radiologico del personale, della popolazione e degli ambienti di lavoro.

• Provvede alla stesura delle “norme interne di protezione e sicurezza”, rispondenti al rischio da radiazioni ionizzanti e non (N.I.R.), comprendenti, se ritenute necessarie, indicazioni operative anche in eventuali situazioni di emergenza. Tali norme sono esposte nei luoghi di lavoro a rischio radiologico e vengono consegnate personalmente ad ogni radioesposto unitamente al "Manuale di protezione dalle radiazioni ionizzanti".

• Provvede all’individuazione e delimitazione delle aree radiologiche, in funzione delle apparecchiature in uso e delle metodiche applicate.

• Esegue i controlli periodici di radioprotezione e i controlli di qualità sulle apparecchiature radiologiche, radioterapiche e di medicina nucleare, sia in fase di collaudo sia periodicamente.

condizioni d’emergenza

• Dopo aver ricevuto la notizia di un evento coinvolgente sostanze radioattive, l’esperto qualificato competente per settore, se del caso, si reca sul posto.

• L’esperto qualificato fornisce indicazioni agli operatori, al fine di porre sotto controllo e contenere il rischio radiologico (essenzialmente dovuto alla possibilità di contaminazione radioattiva personale o ambientale).

condizioni post-emergenza

• L’esperto qualificato analizza le cause che hanno generato l’evento, se di pertinenza • Indica i provvedimenti necessari, anche transitori, per la ripresa, se possibile, dell’attività. • Predispone una relazione tecnica contenente i provvedimenti da adottare ed un’analisi sulle

cause dell’evento

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Allegato 7 – Ruoli e compiti degli addetti alla gestione dell’emergenza

condizioni normali di esercizio (nella sua zona di lavoro)

• Verifica l’accessibilità (idranti) e la non manomissione e l’indicatore di pressione delle attrezzature antincendio (estintori, ecc.)

• Controlla che tutte le porte resistenti al fuoco siano chiuse, qualora sia previsto • Controlla che lungo le vie di uscita e le uscite di piano non vengano depositati , anche

temporaneamente, rifiuti, arredi, attrezzature • Verifica il funzionamento dell’illuminazione di sicurezza • Verifica che la segnaletica indicante le vie di uscita si sempre chiaramente individuabile • Segnala al SPP eventuali carenze riscontrate o, in seguito a cambiamenti di attività,

modifiche apportate nella collocazione di segnaletica e/o attrezzature antincendio, utilizzando l’apposita scheda predisposta.

• Segnala, al proprio dirigente, le manutenzioni necessarie a quanto sopra riportato, utilizzando l’apposita scheda predisposta.

condizioni d’emergenza

• Se scopre l’incendio: dopo aver delegato ad un altro soggetto presente il compito di espletare la procedura di “chi scopre l’incendio” con l’attrezzatura che è in grado di recuperare, senza pregiudicare la sua incolumità, tenta di spegnere il principio di incendio, meglio se è coadiuvato da un altro addetto.

• Se è avvisato dalla portineria o dal sistema automatico di chiamata: deve recarsi sul luogo dell’incendio dopo essersi munito di estintore appropriato, che trova sul percorso verso il luogo dell’evento, si appresta nel più breve tempo possibile a collaborare con i colleghi già attivati.

• Se il tentativo di contenere o eliminare l’incendio non è alla portata dei mezzi in dotazione, attenderà l’intervento dei VV.F. e collaborerà con loro nel facilitare il loro intervento, vista la conoscenza della struttura

condizioni post-emergenza

• Analizza le cause che hanno generato l’evento con il SPP • Compila la scheda riassuntiva sull’evento • Segnala al SPP eventuali carenze o consigli su modifiche da apportare al piano di emergenza

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Allegato 8 – Ruoli e compiti degli operatori di portineria/centralino

condizioni normali di esercizio

• Conosce ed attua il piano di emergenza in caso di necessità • Si organizza per rispondere celermente ad eventuali emergenze con prospetti da conservare

sempre in evidenza (es. affissione in portineria) • Fa particolare attenzione alla quotidiana apertura e chiusura delle vie di uscita e di emergenza

delle strutture/zone di riferimento. • Pone attenzione alla dislocazione transitoria e/o definitiva dei materiali in ingresso nella

struttura di riferimento evitando che questi ostruiscano le vie di esodo. • Ricorda agli operatori il divieto di fumo • Evidenzia e segnala al preposto di riferimento, qualsiasi utile elemento ai fini della

prevenzione delle situazioni di emergenza. • Segnala tempestivamente condizioni di rischio di cui viene a conoscenza

condizioni d’emergenza

• In caso di avviso di allarme, di segnalazione o di chiamata per emergenza, risponde immediatamente e chiede tutte le notizie utili da comunicare agli enti di soccorso

• Attiva tutte le proprie procedure previste nel piano di emergenza • Verifica e si attiva per rendere accessibile lo stabile interessato dall’evento da parte degli

automezzi di soccorso • Limita le comunicazioni e rende disponibili le linee telefoniche esterne • Si mette a disposizione dei soccorritori.

condizioni post-emergenza

• Compila la scheda riassuntiva sull’evento • Collabora nell’analisi delle cause che hanno generato l’evento informando il SPP e il proprio

dirigente sulle eventuali anomalie difficoltà riscontrate nella gestione dell’emergenza • Propone e segnala, se possibile, soluzioni alle difficoltà o anomalie riscontrate durante la

gestione dell’emergenza

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PE PAD/OSP. ……………… SPP - DATA - REV…. Pagina 69 di 82

Allegato 9 – Ruoli e compiti del Servizio di prevenzione e protezione

condizioni normali di esercizio

• Predispone i piani generali e particolareggiati di emergenza • Organizza (in collaborazione con i servizi di formazione e aggiornamento) corsi di

formazione specifici e di aggiornamento per gli addetti alla gestione delle emergenze • Propone esercitazioni e simulazioni per le verifiche dei piani di emergenza • Collabora alla revisione della dislocazione delle attrezzature e alla pianificazione delle uscite

di emergenza condizioni d’emergenza

• Fornisce indicazioni finalizzate alla tutela della salute dei lavoratori che intervengono nel contenimento dell’evento o che ne sono coinvolti

condizioni post-emergenza

• Analizza le cause che hanno generato l’evento • Qualora sia necessario attuare misure transitorie per la ripresa dell’attività, valuta la loro

efficacia in relazione ai rischi per la salute dei lavoratori • Redige una relazione riassuntiva sull’evento • Aggiorna i piani di emergenza e la valutazione dei rischi rispetto all’analisi fatta, in

alternativa propone altre soluzioni

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PE PAD/OSP. ……………… SPP - D

Allegato 10 – Istruzioni per il personale in caso di incendio

INDICAZIONI PER IL PERSONALE IN CASO DI INCENDIO

TELEFONARE IMMEDIATAMENTE AI VIGILI DEL FUOCO Tel. ….115

AVVISARE IMMEDIATAMENTE L’ADDETTO ALL’EMERGENZA

AVVISARE L’EMERGENZA CENTRALE INCENDIO TEL. …….

METTERSI A DISPOSIZIONE DEL PERSONALE ADDETTO ALL’EMERGENZA

ALLERTARE LE PERSONE PRESENTI IN ZONA, ALLONTANARE I PAZIENTI E EVENTUALI VISITATORI DAL LUOGO DELL’EVENTO E RASSICURARLI

RIENTRARE IMMEDIATAMENTE NELLA PROPRIA ZONA/LOCALE, SOLLEVARE LE TAPPARELLE (O APRIRE LE PERSIANE), CHIUDERE LE FINESTRE, CHIUDERE LE PORTE DELLA ZONA INTERESSATA DALL’EVENTO

ALLONTANARE EVENTUALI APPARECCHI A PRESSIONE (BOMBOLE DI GAS COMPRESSI, ESTINTORI, ECC.) E I CONTENITORI DI LIQUIDI INFIAMMABILI DALLA ZONA PROSSIMA ALL’INCENDIO

SOLO LE PERSONE IN GRADO DI FARLO SONO AUTORIZZATE A FARE USO DI MEZZI DI ESTINZIONE

NON USARE GLI ASCENSORI

UTILIZZARE LE SCALE SEGUENDOLA SEGNALETICA

ATTENZIONE SEGUIRE LE FRATTEMPO SOSPOSTAMENTO

MMIISSUURREE PPRR VIETATO FUMARE E/O FARE USO DI FIAMME L

VIETATO GETTARE NEI CESTINI MOZZICONI E

VIETATO USARE APPARECCHI ELETTRICI PER

EVITARE L’ACCUMULO DI LIQUIDI INFIAMMAB

MANTENERE LIBERE LE VIE DI USCITA

OPERATORE ADDETTO ALLA

GESTIONE DELL’EMERGENZA

OPERATORE ADDETTO ALLA

GESTIONE DELL’EMERGENZA

ATA - REV…. Pagina 70 di 82

INDICAZIONI DEI VIGILI DEL FUOCO, SE NEL NO ARRIVATI, E LE DISPOSIZIONI SANITARIE PER LO DEI PAZIENTI

EEVVEENNTTIIVVEE IBERE

SIGARETTE, MATERIALI INFIAMMABILI, ECC.

SONALI NON AUTORIZZATI

ILI

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PE PA

Allegato 11 – Indicazioni per pazienti e visitatori in caso di incendio

D/OSP. ……………… SPP - DATA - REV…. Pagina 71 di 82

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PE PAD/OSP. ……………… SPP - DATA - REV…. Pagina 72 di 82

Allegato 12 – Lista di controllo per addetti alla gestione dell’emergenza

LISTA DI CONTROLLO PER ADDETTI ALLA GESTIONE DELL’EMERGENZA

Padiglione/Ospedale………………… Reparto…………………………………..………….. (specificare la zona relativa alla segnalazione) Addetto alla gestione dell’emergenza: tel. fax Carenze, relative ai mezzi di estinzione ed alle vie ed uscite di emergenza, riscontrate:

��� mancanza di estintore in presenza segnaletica ��� estintore difficilmente visibile o accessibile ��� estintore con sigillo danneggiato ��� estintore danneggiato ��� estintore scarico

��� idrante danneggiato ��� cartellino non indicante l’avvenuta verifica semestrale su idrante o estintore ��� vie o uscite ostruite da materiali ��� uscita di emergenza chiusa a chiave ��� mancanza delle attrezzature antincendio

��� ----------------------------------------------------------------------------

��� ---------------------------------------------------------------------------

��� ---------------------------------------------------------------------------

Inoltrare:

• al proprio dirigente e/o preposto del reparto/servizio • al Servizio di Prevenzione e Protezione

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Allegato 13 – Comunicazione di idoneità di addetto alla gestione dell’emergenza (per l’operatore neoassunto)

COMUNICAZIONE DI IDONEITÀ DI ADDETTO ALLA GESTIONE DELL’EMERGENZA

(solo per operatori neoassunti) Padiglione/Ospedale…………………………… – Reparto …………………………………

Nome ………………………………………………………………………………………. Cognome ………………………………………………………………………………… Sede Attuale ……………………………………………………………………………… Tel…………………………………………Fax…………………………………………….

ALLEGARE COPIA ATTESTATO DI IDONEITA’

Inoltrare al Servizio di Prevenzione e Protezione

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Allegato 14 – Scheda riassuntiva delle operazioni effettuate durante l’evento

SCHEDA RIASSUNTIVA DELLE OPERAZIONI EFFETTUATE DURANTE L’EVENTO Luogo dell’evento (dicitura completa) ____________________________________________ ___________________________________________________________________________ Data dell’evento: _____________________ Ora della scoperta dell’evento: ________________ Dati dello scrivente (nome, qualifica): ______________________________________________ Sede di lavoro (dicitura completa):._________________________________________________ tel____________________ fax _____________________ e-mail _________________________

Questionario sintetico:

Da chi è giunta la segnalazione (nome, qualifica) Ora della segnalazione

Vi sono stati problemi a recarsi sul luogo dell’evento !!!! SI !!!! NO se si quali:

Quanti addetti alla gestione dell’emergenza sono stati rintracciati N° Quanto tempo è stato impiegato per rintracciare gli addetti alla gestione dell’emergenza Ora di arrivo sul luogo dell’evento Erano disponibili i mezzi di estinzione !!!! SI !!!! NO I mezzi di estinzione erano adeguati per numero e tipologia !!!! SI !!!! NO Era disponibile l’equipaggiamento di emergenza !!!! SI !!!! NO Vi è stata disponibilità da parte degli altri operatori !!!! SI !!!! NO Le vie e le uscite di emergenza erano fruibili !!!! SI !!!! NO Sono sorti problemi nella gestione dell’utenza !!!! SI !!!! NO

È stato necessario chiamare i VV.F. !!!! SI !!!! NO se si a che ora sono stati chiamati e a che ora sono giunti /

È stato necessario effettuare l’evacuazione dei locali/piano/ecc. !!!! SI !!!! NO

Sono giunti sul posto tutti i soggetti previsti !!!! SI !!!! NO

È stata osservata l’attesa dell’ordine di rientro nei locali oggetto dell’evento !!!! SI !!!! NO ……………………………………………………………………………………….

Aggiungere anche breve relazione (in forma libera di testo) che contempli, se possibile, ipotesi sulla causa dell’evento

Inoltrare: • al proprio dirigente e/o preposto del reparto/servizio ecc. • al Servizio di Prevenzione e Protezione

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Allegato 15 – Comunicazione di richiesta di manutenzione del piano

RICHIESTA DI MANUTENZIONE/AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI EMERGENZA Luogo/hi per cui si chiede la manutenzione del piano (dicitura completa): ___________________________________________________________________________

Motivo della richiesta di aggiornamento: ___________________________________________ Data della richiesta: ___________________________________________________________ Dati del richiedente (nome, qualifica): _____________________________________________ tel.____________________ fax __________________ e-mail _________________________

Inoltrare:

al proprio Dirigente del reparto/servizio, Direttore di struttura, ecc.

% richiesta approvata % richiesta non approvata

Firma e timbro del responsabile di U.O./ Dipartimento _______________________

Inoltrare:

al Servizio di Prevenzione e Protezione

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PE PAD/OSP. ……………… SPP - DATA - REV…. Pagina 76 di 82

Allegato 16 – Segnalazioni

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PE PAD/OSP. ……………… SPP - DATA - REV…. Pagina 77 di 82

Allegato 17 - Percorsi e vie di esodo

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PE PAD/OSP. ………………

Allegato 18 – Equipaggiamento di emergenza Mezzi personali di protezione e di salvataggio per addetti alla gestione dell'emergenza

Armadio tipo 1

TIPO CARATTERISTICHE N° (per armadio)

elmetto con schermo protettivo colore rosso, marcatura CE – EN 443 2 guanti in crosta manica di lunghezza di 15 cm, - marcatura CE –En 388, EN

407 - taglia unica 2

stivaletto marcatura CE – EN 345 S3 HI HRO - tg. 40, 44 2

giaccone anticalore marcatura CE – EN 469 – tg. L, XXL 2 coperta antifiamma (180x120) in fibra di vetro, custodia in PVC rigido 2 lampada portatile con batterie sigillate sostituibili.

1

piccozzino con custodia peso max Kg 1, custodia in cuoio con moschettone 1 etichetta adesiva, luminescente, con la scritta “ATTREZZATURE

ANTINCENDIO” cm 37 x 17 da applicare sugli armadi 1

Armadio tipo 2

TIPO CARATTERISTICHE N° (per armadio)

elmetto con schermo protettivo colore rosso, marcatura CE – EN 443 1

guanti in crosta manica di lunghezza di 15 cm, marcatura CE –En 388, EN 407 - taglia unica 1

stivaletto marcatura CE – EN 345 S3 HI HRO – tg. 44 1

giaccone anticalore marcatura CE – EN 469 – tg. XXL 1 coperta antifiamma (180x120) in fibra di vetro, custodia in PVC rigido 1 lampada portatile con batterie sigillate sostituibili. 1

piccozzino con custodia peso max Kg 1, custodia in cuoio con moschettone 1

etichetta adesiva, luminescente, con la scritta “ATTREZZATURE ANTINCENDIO” cm 37 x 17 da applicare sugli armadi 1

Accessori (tipo e n° per armadio) rotolo di nastro rosso/bianco (m 200) realizzato in polietilene 1 segnale di divieto di accesso con sostegno

transito vietato ai pedoni, luminescente, quadrato, lato cm 40, completo di cavalletto in profilato zincato con asta chiudibile di altezza di cm 80

1

segnale supplementare per via di esodo con sostegno

quadrato, luminescente, con lato di cm 40 completo di A

rotolo adesivo nero alto 4 cm

B autoprotettore

C megafono con batterie ricarica

SPP - DATA - REV…. Pagina 78 di 82

cavalletto in profilato zincato con asta chiudibile di altezza di cm 80

1

1 autonomo, portatile, autonomia da 25 a 60 minuti completo di custodia, marcatura CE per DPI di III categoria – EN 137 2

bili maneggevole, potenza max 20 Watt 1

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PE PAD/OSP. ……………… SPP - DATA - REV…. Pagina 79 di 82

Collocazione degli armadi per addetti alla gestione dell'emergenza NUMERO/TIPO COLLOCAZIONE

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PE PAD/OSP. ……………… SPP - DATA - REV…. Pagina 80 di 82

Attrezzature per fronteggiare l’emergenza

REPARTO/PALAZZINA/PADIGLIONE/PIANO

N° / TIPO ESTINTORI COLLOCAZIONE

REPARTO/PALAZZINA/PADIGLIONE/PIANO

N° IDRANTI/NASPI COLLOCAZIONE

ESTERNO

N° MOTOPOMPE/IDRANTI SOPRASUOLO COLLOCAZIONE

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P

Allegato 19 – Schema generale delle vie di accesso al padiglione/ospedale

E PAD/OSP. ……………… SPP - DATA - REV…. Pagina 81 di 82

Via Palagi

Via BondiV

ia S

chia

ssi V

ia A

gnes

i

1

1

3

2

4

n uscita di sicurezza

Via Palagi

Via BondiV

ia S

chia

ssi V

ia A

gnes

i

1

11

33

22

44

nn uscita di sicurezza

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PE PAD/OSP. ……………… SPP - DATA - REV…. Pagina 82 di 82

Allegato 20 – Schema delle vie di accesso al complesso ospedaliero

P.taMazzini

Via

Maz

zini

Via Albe rtoni

Via P a la gi

Via le

Ercola ni

Via

Mas

sare

nti

S.L

azz a

ro

Cen

troC

ittà

1

2

3

4 5

76

11 12

1314

10

9

8

1516

22

1718

19

20 2123

2425

26

27

29

28

Pronto Soccorso

Punti di accesso al Policlinico

Punti di accesso sempre fruibili per i mezzi di soccorso

A

DC

B

E

F

GH

IL

MN

O

P

QRS

T

AREA "D"06-PAD.MAL. INFETTIVE

07-PAD.EX PAL. DEL RADIO

08-PAD.EM. SERAGNOLI

09-PAD.CENTRO MAMM.

10-PAD.GOZZADINI

11-PAD.CLINICA MEDICA

12-MAGAZZ. GENERALE

13-PAD.PEDIATRIA

14-PAD.L.C.PREL.-A.CARD.

15-PAD.PNEOMONEFROL.

AREA "A"01-PAD.PALAGI

AREA "B"02-PAD.ALBERTONI

03-PAL. AMMINIST.

AREA "C"04-PAD.GIN. e OST.

05-PAD.NUOV. PAT.

AREA "E"

20-LAB. CENTRALIZZ.

21-PAD.CARDIOLOGIA

22-PAD.CAMPANACCI

23-PAD.OCULISTICA

24-PAD.ANGIOLOGIA

25-PAD.CHIRURGIE

26-PAD.ONC. ADDARII

27-PAD.CHIRURGIE

28-PAD.CHIRURGIE

29-PAD.DERMAT.

16-P.S. GEN. e ORTOP.

17-PAD.PALAZZINA CUP

18-PAD.ANAT. e IST. PAT.

19-PAD.DIR. OSPEDALIERA

30

30-POLO TECNOLOGICO.

P.taMazzini

Via

Maz

zini

Via Albe rtoni

Via P a la gi

Via le

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Via

Mas

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nti

S.L

azz a

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1

2

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22

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19

20 2123

2425

26

27

29

28

Pronto SoccorsoPronto Soccorso

Punti di accesso al Policlinico

Punti di accesso sempre fruibili per i mezzi di soccorsoPunti di accesso sempre fruibili per i mezzi di soccorso

A

DC

B

E

F

GH

IL

MN

O

P

QRS

T

AREA "D"06-PAD.MAL. INFETTIVE

07-PAD.EX PAL. DEL RADIO

08-PAD.EM. SERAGNOLI

09-PAD.CENTRO MAMM.

10-PAD.GOZZADINI

11-PAD.CLINICA MEDICA

12-MAGAZZ. GENERALE

13-PAD.PEDIATRIA

14-PAD.L.C.PREL.-A.CARD.

15-PAD.PNEOMONEFROL.

AREA "A"01-PAD.PALAGI

AREA "B"02-PAD.ALBERTONI

03-PAL. AMMINIST.

AREA "C"04-PAD.GIN. e OST.

05-PAD.NUOV. PAT.

AREA "E"

20-LAB. CENTRALIZZ.

21-PAD.CARDIOLOGIA

22-PAD.CAMPANACCI

23-PAD.OCULISTICA

24-PAD.ANGIOLOGIA

25-PAD.CHIRURGIE

26-PAD.ONC. ADDARII

27-PAD.CHIRURGIE

28-PAD.CHIRURGIE

29-PAD.DERMAT.

16-P.S. GEN. e ORTOP.

17-PAD.PALAZZINA CUP

18-PAD.ANAT. e IST. PAT.

19-PAD.DIR. OSPEDALIERA

AREA "E"AREA "E"

20-LAB. CENTRALIZZ.

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22-PAD.CAMPANACCI

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25-PAD.CHIRURGIE

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27-PAD.CHIRURGIE

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16-P.S. GEN. e ORTOP.

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30-POLO TECNOLOGICO.