Faber Dollmar

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With the passing of ti- me, the industrial sector of kitchen hoods has undergone a globalized development, which is very important in terms of numbers and techno- logy. Eastern and Western people are increasingly mounting economic kitchens in their ho- mes, which are equip- ped with suction hoods that can supply family life with increased wel- lbeing and life quality. In Italy, the presence of Faber in Fabriano (An), a large factory that manufactures kitchen ventilation hoods, has demonstrated again the excellence of “made in Italy” (see the box) products to the interna- tional market: three million hoods manufactured each year in six countries and seven plants in the world represent one of the several manufacturing 1 - Stefano Mearelli, al centro, tra colleghi e fornitori nel reparto di verniciatura della Faber di Fabriano. 1 - Stefano Mearelli, in central position, among colleagues and suppliers at the coating department of Faber in Fabriano. 674 44_Verniciatura Industriale_523_novembre/november 2011 La Rivista del Colore Danilo O. Malavolti Anver – Vimercate (MB) Raddoppio della resistenza alla corrosione, eliminazione dei rifiuti fangosi, riduzione della manutenzione e molto altro, quando si utilizzano le nanotecnologie di pretrattamento alla verniciatura di cappe aspiranti da cucina REDOUBLING OF RESISTANCE TO CORROSION, REMOVAL OF WASTE SLUDGE, REDUCED MAINTENANCE AND MUCH MORE, WHEN YOU USE COATING PRE-TREATMENT NANOTECHNOLOGIES FOR KITCHEN VENTILATION HOODS L’opinione dell’utilizzatore The user’s opinion Nel corso degli anni, il settore industriale del- le cappe di cucina ha vissuto uno sviluppo globalizzato e molto importante in termini di numero e di tecno- logia. Ogni volta di più i popoli dell’Est e dell’Ovest si montano in casa cucine economi- che equipaggiate con cappe d’aspirazione d’aria, in grado di dare al proprio vivere fami- liare migliore benesse- re e qualità di vita. In Italia la presenza di una grande fabbrica di cappe aspiranti da cucina come la Faber di Fabriano (An), ha dimostrato, ancora una volta, al mercato mon- diale, l’eccellenza del “made in Italy” (vedi riquadro), perché tre mi- lioni di cappe prodotte ogni anno in sei nazioni e 7 stabilimenti nel mondo, rappresentano uno

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With the passing of ti-me, the industrial sector of kitchen hoods has undergone a globalized development, which is very important in terms of numbers and techno-logy.Eastern and Western people are increasingly mounting economic kitchens in their ho-mes, which are equip-ped with suction hoods that can supply family life with increased wel-lbeing and life quality.In Italy, the presence of Faber in Fabriano (An), a large factory that manufactures kitchen ventilation hoods, has demonstrated again the excellence of “made in Italy” (see the box) products to the interna-

tional market: three million hoods manufactured each year in six countries and seven plants in the world represent one of the several manufacturing

1 - Stefano Mearelli, al centro, tra colleghi e fornitori nel reparto di verniciatura della Faber di Fabriano.

1 - Stefano Mearelli, in central position, among colleagues and suppliers at the coating department of Faber in Fabriano.

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Danilo O. MalavoltiAnver – Vimercate (MB)

Raddoppio della resistenza alla corrosione, eliminazione dei rifiuti fangosi, riduzione della manutenzione e molto altro, quando si utilizzano le nanotecnologie di pretrattamento alla verniciatura di cappe aspiranti da cucina

REDOUBLING OF RESISTANCE TO CORROSION, REMOVAL OF WASTE SLUDGE, REDUCED MAINTENANCE AND MUCH MORE, WHEN YOU USE COATING PRE-TREATMENT NANOTECHNOLOGIES FOR KITCHEN VENTILATION HOODS

L’opinione dell’utilizzatoreThe user’s opinion

Nel corso degli anni, il settore industriale del-le cappe di cucina ha vissuto uno sviluppo globalizzato e molto importante in termini di numero e di tecno-logia.Ogni volta di più i popoli dell’Est e dell’Ovest si montano in casa cucine economi-che equipaggiate con cappe d’aspirazione d’aria, in grado di dare al proprio vivere fami-liare migliore benesse-re e qualità di vita.In Italia la presenza di una grande fabbrica di cappe aspiranti da cucina come la Faber di Fabriano (An), ha dimostrato, ancora una volta, al mercato mon-diale, l’eccellenza del “made in Italy” (vedi riquadro), perché tre mi-lioni di cappe prodotte ogni anno in sei nazioni e 7 stabilimenti nel mondo, rappresentano uno

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industries that are significant for the Italian eco-nomy.Faber is located in one of the Italian districts that are devoted to household appliances: it is located in the Marche region, which does credit to our Country in such a period of relentless difficulties, with investments in quality, internationalization, research and development, as well as manufactu-ring processes.It was the case of introducing powder coating cor-rosion-resistance preparation nanotechnologies for the above-mentioned kitchen ventilation hoods to replace the traditional polluting phosphate coating methods, whose waste sludge must be purified or rather removed by companies that are authorised to do so by law.Everybody agrees to declare that the metal pre-treatment technology, together with the use of low environmental impact coatings, improve the qua-lity and the work environment, as well as the air, thus remarkably contributing to the improvement of life quality. However, a few people are convin-ced, like Faber managers, Giorgio Rossi in the first place, that it can reduce the operating costs thanks to the halving or more of the waste that comes from the removed oils and the removal of phosphatic sludge, the reduction in water consumption, in the quantities of chemical products being used, in energy consumption and thanks to the offering of many additional advantages.“We were so convinced – Stefano Mearelli (fig. 1) quality, safety and environment manager of the Italian multinational company, confirmed – that we were able to consider that the advantages of the new alkaline washing process with nanotech-nology-based passivation applied with the Soft-Rain system were extremely positive. We installed the aforesaid system in two coating plants that are operating at the factory in Fossalto di Vico (Pg), Italy, and precisely:� increased degreasing ability for metal items� increased stability of the washing process� reduced defects in coated items� redoubling of corrosion resistance in metal items (quality of manufactured goods)� removal of (polluting) phosphates within the process� to halving of the creation of waste that derives from degreasing and washing water� removal of waste that derives from sludge� 20% reduction in the consumption of incoming water� almost total reduction in the operating expenses for the maintenance of the washing plants� 15% reduction in the quantity of chemical pro-ducts that are used for the degreasing operation� 50% reduction in the quantities of traditional

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dei numerosi settori produttivi importanti per l’economia italiana.La Faber si trova in uno dei distretti italiani dell’elettrodomestico, quello delle Marche, che onora il nostro Paese, in questi momenti di ac-canita difficoltà che lo attanaglia per gli investi-menti in qualità, internazionalizzazione, ricerca e sviluppo e processi produttivi.Come è stato il caso dell’introduzione delle na-notecnologie di preparazione anticorrosiva alla verniciatura a polvere delle citate cappe aspi-ranti da cucina, in sostituzione dei tradizionali metodi di fosfatazione inquinanti, i cui fanghi di risulta devono essere depurati oppure asportati da aziende a ciò autorizzate per legge.Tutti sono d’accordo nell’affermare che la tecno-logia di pretrattamento metallico, unita all’uso di vernici a basso impatto ambientale, migliora la qualità e l’ambiente di lavoro e atmosferico, dando un contributo non indifferente al miglio-ramento della qualità della vita. Ma pochi sono convinti, come invece sono i dirigenti della Faber, Giorgio Rossi in primis, che essa sia in grado di ridurre i costi operativi, grazie al dimezzamen-to e più dei rifiuti derivanti dagli oli rimossi ed eliminazione dei fanghi fosfatici, riduzione dei consumi di acqua, delle quantità di prodotti chi-mici utilizzati, dei consumi energetici e di offrire molti altri vantaggi ancora.“Tanta convinzione – ci ha confermato Stefano Mearelli (fig. 1), manager della qualità, sicurezza e ambiente della multinazionale italiana – ci ha permesso di considerare straordinariamente po-sitivi i vantaggi del nuovo processo di lavaggio alcalino con passivazione nanotecnologica appli-cata con il Soft-Rain , che abbiamo installato sui due impianti di verniciatura in funzionamento nello stabilimento di Fossalto di Vico (Pg), e pre-cisamente:� maggiore capacità di sgrassaggio dei pezzi metallici� maggiore stabilità del processo di lavaggio� minore difettosità dei particolari verniciati� raddoppio della resistenza alla corrosione dei pezzi metallici (qualità dei manufatti)� eliminazione dei fosfati (inquinanti) del pro-cesso� dimezzamento della produzione dei rifiuti derivanti dallo sgrassaggio e dalle acque di la-vaggio� eliminazione dei rifiuti derivanti dai fanghi� riduzione del 20% dei consumi di acqua in ingresso� riduzione, pressoché totale delle spese ope-rative per la manutenzione degli impianti di la-vaggio� riduzione del 15% delle quantità dei prodotti

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passivator.”This way, the visit to the huge Faber factory in Fabriano showed us the way the aforesaid idea was industrialized by the unquestionable ability of its engineers and managers; this concept is some-times difficult to make real because some results are not always simple and indisputable from the corrosion-resistance point of view. Verniciatura Industriale has now been lucky to hear it from Faber’s engineers in person, Roberto Mela, Claudio Marini and Mauro Monacelli. The factory manufactures millions of kitchen ventila-tion hoods both with pre-coated metal sheets and with coated manufactured goods in two plants – which operate over two work shifts – that use a large number of colours that are required by the consumers (fig. 2).“This way, environmental and ecological problems are solved at the source” - Rodolfo Fiorani, mainte-nance manager, affirmed.The attention to outer environment, as well as health and safety of workers have been the key driving elements in replacing the old polluting phosphate-coating processes: internal and exter-nal risk factors were removed and replaced with “clean” materials that assure ventilation hoods are characterised by high functionality, duration and cheapness simultaneously.Thanks to this important technological modifica-tion concerning metal pre-treatment, Faber de-monstrated that quality, manufacturing rates, che-apness and environment protection not only can coexist, but they integrate together.

The nanotechnology-based pre-treatment processAfter the loading area for miscellaneous items (fig. 3) and different models of kitchen ventilation ho-

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chimici utilizzati per lo sgrassaggio� riduzione del 50% delle quantità di passivan-te tradizionale.”Così la visita al grande stabilimento della Faber di Fabriano ci ha dimostrato come questo con-cetto, a volte difficoltoso da concretizzare perché alcuni risultati non sempre riescono semplici e indiscutibili dal punto di vista anticorrosivo, sia stato industrializzato dalla indiscutibile capacità dei suoi tecnici e dirigenti. Verniciatura Industriale ora ha avuto la fortu-na di sentirlo dalla viva voce dei tecnici della Faber, Roberto Mela, Claudio Marini e Mauro Monacelli, nel cui stabilimento si producono mi-lioni di cappe aspiranti da cucina sia con lamiere già preverniciate sia con manufatti verniciati su due impianti - funzionanti su due turni di lavoro – che utilizzano un gran numero di colori richie-sti dal consumatore (fig.2).“Si risolve così alla fonte il problema ambienta-le ed ecologico” - ci ha affermato il responsabile della manutenzione Rodolfo Fiorani.L’attenzione per l’ambiente esterno, la salute e la sicurezza dei lavoratori sono state l’elemen-to chiave della sostituzione dei vecchi processi inquinanti di fosfatazione, eliminando fattori di rischio interno ed esterno con materiali “puliti”, che garantiscono al tempo stesso cappe aspiranti di elevata funzionalità, durata ed economicità.Con questa importante modifica tecnologica del pretrattamento metallico, la Faber ha dimostrato che qualità, ritmi di produzione, economicità e difesa dell’ambiente non solo possono coesiste-re, ma si integrano a vicenda.

Il processo di pretrattamento nanotecnologicoDopo la zona di carico dei pezzi vari (fig.3) e dei vari modelli di cappe aspiranti da cucina ed es-sersi avvicinati al tunnel di pretrattamento me-

2 - Gran numero di colori per milioni di cappe aspiranti per cucina.

2 – Wide range of colours for millions of kitchen ventilation hoods.

3 - Zona di carico dei pezzi da verniciare sul primo impianto.

3 – Area to load the items that must be coated in the first plant.

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4 - In primo piano, a sinistra, la bocca del tunnel di pretrattamento metallico.

4 - In the foreground, on the left, the entrance of the metal pre-treatment tunnel.

5 - Il tunnel di pretrattamento: in primo piano l’apparecchiatura di rimozione di oli e grassi dai detergenti alcalini dopo sgrassaggio delle lamiere.

5 - The pre-treatment tunnel: in the foreground, the equipment that removes oils and greases from the alkaline cleansing agents after the degreasing of metal plates.

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Faber, on air dal 1955: tecnologia, design e benessere in cucina Faber, “on air” since 1955: technology, design and wellbeing in the kitchen

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Tre milioni di cappe realizzate ogni anno. 7 stabilimenti in 6 nazioni di 3 continenti. Oltre cinquanta anni di storia per uno dei marchi d’eccellenza del made in Italy nel mondo. Sono questi i numeri di Faber, leader mondiale nella produzione di cappe da cucina a marchi propri. Tecnologia, ricerca e de-sign al servizio della qualità dell’aria e del benessere sono gli elementi distintivi di Faber, che ne hanno decretato il succes-so internazionale. Tanto che oggi, in Italia una cappa su due è Faber.

Nata nel 1955 come azienda specializzata nella lavorazione delle materie plastiche e delle resine sintetiche, a partire dal 1958 si dedica alla produzione di cappe aspiranti per cucina, realizzando il primo modello in plexiglas e creando il cosid-detto “distretto fabrianese della cappa”: è infatti da Faber che hanno poi avuto origine le altre realtà del settore.

L’eccellenza del made in italy per una leadership mondialeImpegno, solidità, passione e dinamismo caratterizzano da sempre il Gruppo Faber, facendone una realtà industriale che occupa una posizione importante nel campo produttivo e tecnologico mondiale. Il gruppo è primo nel suo settore in Italia, ed è presente in tutto il mondo sia con il proprio mar-chio sia con locali marchi leader.

Faber è infatti presente in 3 continenti, con 7 stabilimenti in 6 paesi quali Italia, Svezia, Francia, Turchia, India, Argentina, cui si aggiungono una filiale commerciale negli Stati Uniti e un ufficio rappresentativo in Russia.

La continua internazionalizzazione e apertura verso nuove sfide ha portato oggi Faber a far parte di Franke, la grande multinazionale svizzera leader nel “kitchen system”, con l’importante incarico di Hoods Business Unit. Insomma, se in passato, Faber ha trasformato la cappa per cucina da sem-plice elemento da incasso ad elettrodomestico bello e funzio-nale, adesso, grazie ai continui successi ottenuti nel campo della qualità totale, dell’innovazione e del design, Faber è una grande azienda al servizio della qualità dell’aria e del benessere.

Continui investimenti in qualità, internazionalizzazione, R&D e processi produttivi

Qualità della risposta ai bisogni del mercato e consapevolez-za della sua globalità sono le due linee di sviluppo perseguite con convinzione dal Gruppo, che per raggiungerle investe fortemente sia nell’ambito della “ricerca & sviluppo” e auto-mazione dei processi sia in quello dell’espansione produttiva nel mondo, con l’obiettivo di raggiungere la massima effi-cienza e qualità, garantendo sempre di più prodotti di eleva-to profilo, servizi ottimali, sicurezza operativa e rispetto per l’ambiente.

Three millions of hoods manufactured each year; 7 plants in 6 countries over 3 continents. More than fifty years of history for one of the excellence trademarks of made in Italy worldwide. They are Faber’s numbers: it is the international leader in manufacturing kitchen hoods with its own trademarks. Technology, research and design that allow air quality and wellbeing: these are Faber’s distinguishing marks that make it successful at international level. Nowadays, in Italy, one hood out of two is made by Faber.

The company was founded in 1955 and it was specialized in processing plastic materials and synthetic resins; since 1958, it has devoted itself to the manufacturing of kitchen ventilation hoods, creating the first Plexiglas model and the so-called “Fabriano district of the hood”: indeed, it was Faber that led to the creation of the other businesses within this industry.

The excellence of made in Italy for worldwide leadershipCommitment, solidity, passion and dynamism have always characterised the Faber Group, making it an industrial business that has a leading position in worldwide technological and manufacturing fields. The group is at the top of its own industry in Italy and is present at international level both with its own brand and with local leading brands.

Indeed, Faber is to be found in 3 continents with 7 plants in 6 countries, such as Italy, Sweden, France, Turkey, India, Argentina, together with a commercial branch in the United States and a representative office in Russia.

The continuous internationalization and the opening towards new challenges, today, has led Faber to be a member of Franke, the huge Swiss multinational company, “kitchen system” leader, with the important task of Hoods Business Unit. In other words, in the past Faber transformed kitchen hoods from simple built-in element into a fine and functional household appliance; now, thanks to the continuous successes achieved in the field of total quality, innovation and design, Faber has become a large company serving air quality and wellbeing.

Continuous investments in quality, internationalisation, R&D and manufacturing processes

Quality of the reply to market needs and awareness of its own global conditions are the two development lines pursued with conviction by the Group. To reach them, the Group strongly invests both in “research & development” and process automation, as well as in manufacturing growth at international level, with the purpose of reaching maximum efficiency and quality, always assuring higher and higher profile products, optimal services, operating safety ad environment protection.The quality policy takes the shape of reliable, effective and silent products, which are set off by new aesthetical content

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La politica della qualità si concretizza in prodotti affidabi-li, efficaci e silenziosi, valorizzati da nuovi contenuti esteti-ci e da innovazioni tecnologiche, spesso brevettate, e in un allargamento dei propri orizzonti produttivi e commerciali che oggi consentono al gruppo di affrontare più globalmen-te le numerose tematiche legate allo sviluppo industriale. L’internazionalità della presenza Faber si inserisce a pieno ti-tolo nel percorso strategico del Gruppo ed è ormai un fattore consolidato, di sicuro arricchimento culturale e di crescita. Faber da sempre investe fortemente nell’ambito della “ricerca & sviluppo” del prodotto, ricoprendo ormai da anni il ruolo di pioniere del settore, indiscusso traino e punto di riferimen-to del mercato. Sue le innovazioni che hanno segnato l’evolu-zione del prodotto cappa, che da semplice elettrodomestico nascosto nel pensile è divenuto elemento centrale della cu-cina, fulcro di tecnologia e stile. Suoi i primati in ambito di automazione, qualità e ottimizzazione dei processi produt-tivi . Un approccio che le ha permesso di ottenere nel 1995, per prima al mondo nel suo settore, la certificazione del siste-ma qualità aziendale secondo le norme ISO 9001. Nel 2002 il Sistema Integrato Qualità, Sicurezza e Ambiente di Faber è stato anche certificato dall’ente SGS, secondo le norme ISO 9001:2000, OHSAS 18001 e ISO 14001. Per questo l’azienda ha ricevuto l’Attestato di Eccellenza SGS, il primo in assoluto nel mondo, il numero 001.

Ancora una volta prima nel settore, dal 2005 Faber applica a diversi livelli aziendali il metodo Lean Six Sigma, un si-stema innovativo di governance dei processi ideato nel 2004 dall’Università del Michigan (Usa), che si propone di rendere efficaci ed efficienti i processi, riducendone, al contempo, i costi. Come suggerisce il nome, l’LSS combina gli strumen-ti del Lean Manufacturing, metodo reso celebre da Toyota, che pone l’accento sulla velocità, e del Six Sigma, tradizional-mente focalizzato sulla qualità, sviluppato da Motorola negli anni ’80. Faber è stato tra gli assoluti pionieri nel settore ad introdurre questo sistema, assieme ad altre importantissime realtà im-prenditoriali come General Electric, Textron, Honeywell e Caterpillar.

Accanto a queste attività, continui investimenti nell’automa-zione più avanzata in ambito produttivo: solo negli ultimi 2 anni Faber ha investito più di 7 milioni di euro, di cui 3 nel 2009 per l’implementazione di 2 linee produttive altamente automatizzate (da cui esce un prodotto finito ogni 40 secon-di) e 4 stanziati nel 2011 per potenziare l’efficacia dei proces-si, per l’integrazione di impianti già esistenti ma di nuova concezione, per lo sviluppo di nuove unità automatiche di lavoro che consentiranno l’esecuzione di prodotti dalle carat-teristiche assolutamente innovative.

L’attenzione di Faber all’eccellenza produttiva si traduce poi in prodotti magistralmente eseguiti, in una cura del dettaglio e in una qualità esecutiva riconosciuti da tutti i mercati e che rendono i modelli Faber realmente unici.

and technological, often patented, innovations and by the enlargement of its manufacturing and commercial horizons that, today, allow the group to face the several topics connected with the industrial development in a more global way. The international character of Faber is fully included in the strategical path of the Group and, by this time, it has become a well-established, culturally enriching and growth-oriented factor. Faber has always invested a lot in the field of product “research & development”, having been an industry pioneer for many years, undisputed driving force and reference point for the market. Its innovations characterised the evolution of the hood product, which initially was a simple household appliance hidden in the wall unit to become a central element in the kitchen, with technological and stylish features. It reached records concerning automation, quality and streamlining of the manufacturing processes. This approach allowed the company to obtain, in 1995, first in its industry, the certification for the corporate quality system according to the ISO 9001 standards. In 2002, Faber’s Integrated Quality, Safety and Environment System also obtained the certification by the SGS body, according to the ISO 9001:2000, OHSAS 18001 and ISO 14001 standards. The company received the SGS’s Excellence Certificate, the first in the world, number 001.

Again first in the industry, since 2005 Faber has applied the Lean Six Sigma method at different corporate levels: it is an innovatory process governance system that was conceived in 2004 by the Michigan University (USA). It aims at making the processes effective and efficient, thus reducing, at the same time, the relevant costs. As it is suggested by its name, the LSS combines Lean Manufacturing instruments, a method that was made renowned by Toyota, which emphasizes speed, and Six Sigma, which traditionally focuses on the quality, it was developed by Motorola in the ‘80s. Faber has been one of the absolute pioneers within the industry that introduced this system, together with other very important entrepreneurial activities, such as General Electric, Textron, Honeywell and Caterpillar.

Together with the aforesaid activities, continuous investments in the most advanced manufacturing automation systems: just in the last 2 years, Faber has invested more than 7 million Euros, 3 millions of which in 2009 for the implementation of 2 highly automated manufacturing lines (they create a finished product every 40 seconds) and 4 millions allocated in 2011 to strengthen the effectiveness of the processes, for the integration of previously existing but new concept plants, for the development of new automatic work units that will allow executing products with absolutely innovatory features.

Faber’s attention to manufacturing excellence is then translated into masterfully executed products, care to details and execution quality that are recognised by all markets and making Faber models really unique.

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ods, and approaching the metal pre-treatment tun-nel for powder coating (fig.4), we received the con-firmation that good improvements in industrial processes are often obtained by remembering so-me basic chemistry and physics laws: this was true during the development of noteworthy formula-tions for organic-inorganic nanotechnology-based products (Dollcoat SA 115 by Dollmar), but always used in the traditional tunnel (fig. 5) combined with an appliance for spraying the solutions of the same products (fig.6).Outstanding components of the nanotechnology-based solutions are oligomers derived from silanes bonded with oxides of zirconium, cerium, titanium and other that, by reacting with the ferrous surfa-ce, passivate it, thus protecting it against corrosion thanks to an organic-inorganic film with nanome-tric thickness (50-60 nm).The patented spraying equipment is formed by two opposite ramps that are equipped with:� micro-nozzles that contain rotating micro-chan-nels with the function to create millions of dro-plets, whose mist is passed through by metal items that must be pre-treated with a surface conversion reaction (fig. 7)

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tallico alla verniciatura a polveri (fig.4), abbiamo avuto la conferma che, spesso, buoni migliora-menti dei processi industriali si ottengono ricor-dando alcune leggi fondamentali della chimica e della fisica: questo è stato vero nello sviluppo di notevoli formulazioni di prodotti nanotecno-logici organo-inorganici (Dollcoat SA 115 della Dollmar), ma utilizzati sempre nel tradizionale tunnel (fig.5), accoppiato ad un’apparecchiatura per la nebulizzazione delle soluzioni degli stessi prodotti (fig.6).Componenti salienti delle soluzioni nanotecno-logiche sono gli oligomeri derivati dai silani le-gati a ossidi di zirconio, cerio, titanio e altro che, reagendo con la superficie ferrosa, la passivano, proteggendola dalla corrosione con un film or-gano-inorganico di spessore nanometrico (50-60 nm).Componenti della brevettata apparecchiatura di nebulizzazione sono le due rampe opposte do-tate di:� micro-ugelli che al loro interno portano micro canali ruotanti con la funzione di creare milio-ni di goccioline, la cui nebbia è attraversata dai pezzi metallici da pretrattare con una reazione

6 - La classica apparecchiatura di nebulizzazione dei prodotti nanotecnologici Dollmar: il Soft Rain.

6 - The typical equipment Dollmar’s nanotechnology-based products: the Soft Rain system.

7 - La nebbia, di dimensioni quasi gassose, dentro cui sono passati e pretrattati chimicamente i pezzi visti in figura.

7 - The fog, almost gaseous, through which the items shown in the figure pass and are chemically pre-treated.

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� a single tank with an approx. 50 l volume, out of the tunnel, which allows transferring – in a program-mable sequence – the sprayed solu-tions in the reaction chamber for the conversion of the metal surface, thus completely avoiding the typical carr-yover of materials that always pollu-tes the baths in the traditional cycle.

Pre-treatmentThe pre-treatment cycle, thanks to the completely alkaline degreasing operation, starts by skipping the first stage of the pre-degreasing tunnel, which is not used. Removed oils, greases and other substances will be immediately eliminated from the Dollmar cleansing agent by means of centrifugation; therefore, the cle-ansing agent will keep perfectly cle-ar without any emulsified polluting substance (fig. 8).After that, two rinsing cycles are per-formed; the last rinsing operation is demineralised (fig. 9), while the hoods and the relevant components reach the spraying area that takes up

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di conversione superficiale (fig.7)� un solo serbatoio dal volume di 50 litri circa, esterno al tunnel, che consente di trasferire – in successio-ne programmabile- le soluzioni ne-bulizzate nella camera di reazione di conversione della superficie me-tallica, evitando totalmente i classici trascinamenti, che inquinano sem-pre i bagni nel ciclo tradizionale.

PretrattamentoIl ciclo di pretrattamento, grazie alla fase di sgrassaggio comple-tamente alcalino, inizia saltando il primo stadio del tunnel di pre-sgrassaggio, che viene inutilizzato. Oli, grassi e altro, rimossi, vengo-no immediatamente eliminati dal detergente Dollmar per centrifu-gazione, mantenendolo perfetta-mente limpido senza alcuna parte inquinante emulsionata (fig.8).Seguono poi due risciacqui, di cui l’ultimo demineralizzato (fig.9), mentre le cappe e i loro compo-nenti raggiungono l’area di nebu-lizzazione, che occupa il minimo

8 - L’apparecchiatura di rimozione e trattamento delle parti inquinanti la soluzione del detergente alcalino.

8 - The equipment that removes and treats the substances that pollute the alkaline cleansing-agent solution. 9 - L’impianto di demineralizzazione delle acque di processo.

9 - The process water demineralisation plant.10 - Solo 60 cm alla fine del tunnel di pretrattamento sono occupati dall’area di conversione nanotecnologica.10 - Only 60 cm at the end of the pre-treatment tunnel are taken up by the nanotechnology-based conversion area.

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a minimum space of 60 cm inside the tunnel (fig. 10). The spraying operation is performed by the control unit (characterised by the innovatory pre-treatment technology) and it does not create any by-product due to the reaction with the metal she-et; therefore, it does not produce polluting sludge that, on the contrary, characterises all traditional phospho-degreasing and phosphate-coating ope-

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spazio di 60 cm all’interno del tunnel (fig.10); nebulizzazione creata dalla centralina di co-mando ( caratterizza la innovativa tecnologia di pretrattamento), che non crea alcun sotto-prodotto di reazione con la lamiera e, quindi, non produce quei fanghi inquinanti, che carat-terizzano invece tutte le fasi della fosfatazione e fosfosgrassaggio tradizionale (fig.11).

11 - La centrale di comando del processo di conversione nanotecnologica: si notino le modestissime quantità della soluzione (10 litri), rispetto alle migliaia di litri di prodotto fosfatante utilizzato nelle vasche tradizionali.

11 - The control unit for the nanotechnology-based conversion process: note the very low quantities of solution (10 litres) compared with the thousands of litres of phosphating product that is used in traditional tanks.

12 - Il forno di asciugatura del pretrattamento.

12 - Pre-treatment drying oven.

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rations (fig. 11).After that, there is a normal Dollmar SA 115 film drying operation in the hot-air bell oven (fig. 12) before the items are sent to the powder coating bo-oth by Gema in Trezzano sul Naviglio (Mi), Italy: fig. 13.

Powder finishingFaber’s kitchen ventilation hoods are finished with powder coating products after the nanotechnolo-gy-based pre-treatment, as previously described, in a modern booth by Gema. By means of speci-fic guns, this booth applies an absolute protection coating also in the corners and in the areas with “Faraday cages”, mainly obtaining an excellent ae-sthetical result (fig. 14).On the contrary, the internal components of the hoods are coated with one (of a set of) Epistolio ro-bots, called Retrofit, which is automatically driven by the item photography that will be displayed in the mimic board (fig. 15).The three robots, two of which deal with prelimina-ry touch-up operations (fig. 16 and 17), are harmo-niously installed in parallel in the initial area of the booth, and each of them was taught by Epistolio and Faber operators how to “obey” the display of the outline in the photography that is shown in the screen of the control panel. This way, the powder will be directly applied on the item, which will be finished by means of Gema guns installed on the

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Segue poi la normale asciugatura del film di Dollmar SA 115 nel forno ad aria calda (fig.12) del tipo a campana, prima che i pezzi vengano inviati alla cabina di erogazione polveri della Gema di Trezzano sul Naviglio (Mi): fig.13.

Finitura a polveriLa finitura delle cappe aspiranti da cucina del-la Faber è eseguita con prodotti vernicianti in polvere, dopo il pretrattamento nanotecnolo-gico come precedentemente descritto, in una moderna cabina della Gema, che con le proprie pistole applica un rivestimento con assoluto potere protettivo anche negli angoli e nelle aree con “gabbie di Faraday”, ottenendo soprattutto un ottimo risultato estetico (fig.14).Le parti interne delle cappe sono invece verni-ciate con uno (di una serie) di robot Epistolio, chiamati Retrofit, guidati automaticamente dal-la fotografia del pezzo, che viene riportata sul quadro sinottico (fig.15).I tre robot, di cui due di preritocco (figg. 16 e 17), sono armonicamente inseriti in parallelo nella area iniziale della cabina e ad ognuno di loro Epistolio e gli operatori Faber hanno in-segnato come “obbedire” alla visualizzazione della sagoma presentata dalla fotografia, che appare sullo schermo del quadro di comando, per erogare la polvere direttamente sul pezzo, che viene rifinito da pistole Gema applicate sui

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13 - La cabina di erogazione polveri della ITW Gema.

13 - Powder coating booth by ITW Gema.

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14 - Particolare della cabina a polveri durante l’erogazione sui pezzi pretrattati nanotecnologicamente.

14 - Detail of the powder coating booth during the application on the nanotechnology-based pre-treated items.

15 - Il robot Retrofit che vernicia l’interno della cappa, guidato dalla lettura fotografica del pezzo (nel riquadro il comando è quello di stoppare l’erogazione della polvere).

15 - The Retrofit robot that coats the inside of the hood, guided by the photographic reading of the item (in the box, the control stops the application of the powder).

16 - Vista generale di uno dei due robot di preritocco della parte esterna.

16 – General view of one of the two preliminary touch-up robots for the external surface.

17 - Il primo robot ritoccatore.

17 - The first touch-up robot.

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18 - Le cappe all’uscita della cabina di erogazione polveri.

18 - The hoods at the exit of the powder coating booth.

19 - Vista generale della centrale di erogazione polveri, filtrazione e recupero dell’overspray di cabina.

19 – General view of the powder coating control unit, filtering and recovery of booth overspray.

20 - L’impianto Gema di verniciatura a polveri.

20 - The Gema powder coating plant.

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reciprocators.The powders are applied in the booths (fig. 18, 19 and 20) and polymerized afterwards in the bell oven at traditional temperatures (fig. 21 and 22) at its exit; after that, they will be cooled down, as well as visually (fig. 23) and instrumentally (fig.24) controlled to be able to later unload the items, which will be immediately packaged to be shipped to the purchasers. The coated manufac-tured goods will be inspected as follows:� film thickness� surface hardness� drawing and direct/indirect collision resi-stance.

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reciprocatori.Applicate nelle cabine (figg. 18, 19 e 20) e poli-merizzate successivamente, nel forno a campa-na con le tradizionali temperature (figg. 21 e 22) all’uscita dallo stesso, e dopo raffreddamento, sono controllate visivamente (fig.23) e strumen-talmente (fig.24) per poi poter scaricare i pezzi, che sono immediatamente imballati per la spe-dizione agli acquirenti. I collaudi sul manufatto verniciato vengono eseguiti come segue:� spessore del film� durezza superficiale� imbutitura e resistenza all’urto diretto e in-diretto.

21 - Le cappe, a destra, in uscita dal forno di cottura polveri.

21 - The hoods, on the right, going out of the powder polymerisation oven.

22 - Particolare della fig.21.

22 - Detail of fig. 21.

23 - Fase di controllo visivo dell’aspetto del film di polvere indurito.

23 - Visual inspection concerning the look of the hardened powder film.

24 - Controllo degli spessori dello stesso.

24 - Control of the relevant thicknesses.

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25 - Particolare del pretrattamento nanotecnologico con il Soft Rain nel secondo impianto della Faber, dove si trattano pezzi particolari delle cappe aspiranti per cucina.

25 - Detail of the nanotechnology-based pre-treatment with the Soft Rain system in the second Faber plant, where special items of kitchen ventilation hoods are treated.

26 - Vista generale del tunnel di pretrattamento nanotecnologico: la nebulizzazione del Dollmar SA 115 è illustrato nell’estrema destra di figura.

26 - General view of the nanotechnology-based pre-treatment tunnel: the spraying of Dollmar SA 115 is shown on the far right of the figure.

27 - André Bernasconi della Dollmar aggiorna gli operatori sul funzionamento del Soft Rain.

27 - André Bernasconi of Dollmar is explaining the operation of the Soft Rain system to the operators.

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Pre-treatment and coating in the second plant

The same pre-treatment and powder finishing technologies are used in the second plant.The pre-treatment step is performed by using Dollmar SA 115 nanotechnology-based conver-sion products, always applied with the spraying method (fig. 25, 26 and 27), dried in oven (fig. 28), powder coated (fig. 29) with preliminary touch-up robot (fig.30) and with subsequent re-ciprocators that include a set of guns, all protec-ted with suitable safety devices (fig. 31) against possible risks in the booths (fig. 32).

ConclusionsThe increase in the manufacturing volumes in Italy to meet international demands and the success achieved in the USA for the perfect cor-rosion-resistance behaviour of coating after the long trip by sea in the typical wet-corrosive cli-mate, allowed the company to stand out within the international markets, leaving product qua-lity and design speak for themselves.At present, the flexibility of the two coating lines, including the innovatory sprayed treatment for the conversion of the metal surface with the na-notechnologies by Dollmar managed by Andrè Bernasconi, allows the company in the Marche

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Pretrattamento e verniciatura nel secondo impianto

Le stesse tecnologie di pretrattamento e di finitura a polvere vengono utilizzate nel secondo impian-to.La fase di pretrattamento è eseguita con l’utiliz-zo di prodotti di conversione nanotecnologica Dollmar SA 115, applicati sempre con il metodo della nebulizzazione (figg. 25, 26 e 27), asciugate a forno (fig.28), verniciate a polvere (fig.29) con robot di pre ritocco (fig.30) e con successivi re-ciprocatori che portano una serie di pistole tutte protette con sicurezze idonee (fig.31), da eventuali rischi nelle cabine (fig.32).

ConclusioniL’aumento dei volumi produttivi in Italia per sod-disfare le richieste mondiali e il successo ottenuto negli USA per il perfetto comportamento anticor-rosivo della verniciatura, dopo il lungo viaggio via mare nel classico clima umido-corrosivo han-no portato la società ad imporsi all’attenzione dei mercati mondiali, lasciando parlare design e qua-lità dei prodotti.Attualmente la flessibilità delle due linee di ver-niciatura, tra cui l’innovativo trattamento nebu-lizzato di conversione della superficie metallica con le nanotecnologie della Dollmar, guidata da

28 - Il forno di asciugatura dello strato di conversione nanotecnologica.

28 - The oven that dries the nanotechnology-based conversion layer.

29 - La cabina di erogazione polveri nel secondo impianto.

29 - The powder coating booth in the second plant.

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Andrè Bernasconi, consente all’azienda marchi-giana di porsi anche come interlocutore per il si-stema industriale di verniciatura molto avanzata del Centro-Nord italiano: notevole premio alla vo-lontà di innovare qualitativamente la verniciatura di cappe aspiranti da cucina dalla direzione e delle maestranze della Faber di Fabriano (An).

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30 - Un altro robot Epistolio nella cabina del secondo impianto Faber.

30 - Another Epistolio robot in the booth of the second Faber plant.

31 - Le apparecchiature di sicurezza Atex della cabina a polveri.

31 - The Atex safety equipments in the powder coating booth.

32 - Un altro aspetto della cabina.

32 - Another aspect of the booth.

region to be also the interlocutor for the indu-strial system of extremely advanced coating in the Italian Central-Northern area. It is a consi-derable reward to the Management and the em-ployees of Faber in Fabriano (An), Italy for their desire to innovate the quality of the coating of kitchen ventilation hoods.

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