F E S I K · 2020. 3. 21. · f e s i k il giornale dellafederazione educativa...

14
FESIK IL GIORNALE DELLA FEDERAZIONE EDUCATIVA SPORTIVA ITALIANA KARATE E DISCIPLINE ASSOCIATE MAGAZINE ANNO 6 N. 1 LUTTO IN FESIK TEMPO DI VALUTAZIONI ANALISI DI BASSAI DAI DOPPIA SFIDA UNA NUOVA STAGIONE: STAGE DI GAETA DALLE REGIONI

Transcript of F E S I K · 2020. 3. 21. · f e s i k il giornale dellafederazione educativa...

  • F E S I KIL GIORNALE DELLA FEDERAZIONE EDUCATIVA

    SPORTIVA ITALIANA KARATE E DISCIPLINE ASSOCIATE

    M A G A Z I N E

    ANNO 6 N. 1

    LUTTO IN FESIK

    TEMPO DI VALUTAZIONI

    ANALISI DI BASSAI DAI

    DOPPIA SFIDA

    UNA NUOVA STAGIONE: STAGE DI GAETA DALLE REGIONI

  • Con infinita tristezza la Fesikcomunica che il M° DemetrioDonati, 9° Dan, socio fondatoredella Fesik e ConsiglierePersonale del Presidente, èvenuto a mancare all’età di 75anni a seguito di una malattiaincurabile.Una grave perdita non solo perla nostra federazione ma pertutto il Karate italiano.Il Consiglio Federale e tutta lafederazione si stringono allafamiglia Donati nel cordoglio.

    LUTTO IN FESIKLUTTO IN FESIK PER LA SCOMPARSA DEL M° DONATI

  • La Fesik compie un altro anno e prima di entrare nellanuova stagione accademica si analizzano le attivitàsvolte e le prospettive future. Viene mantenuto tra iprogetti federali più significativi l’opportunità di dare atutti un confronto, sia tecnico che agonistico, attraverso itre settori del Karate: Tradizionale, Generale e Contatto.Un confronto tecnico attraverso la partecipazione digrandi insegnanti Nazionali ed Internazionali per i dueprincipali stage nazionali, il primo in ottobre a Gaeta ed ilsecondo in marzo aperto a tutti i tecnici federali eriservato principalmente ai docenti regionali e nazionali.Il perfezionamento dei programmi federali, lo studio deiKata nella piena osservanza delle direttive indicate dalleprincipali scuole riconosciute a livello internazionale el’insegnamento delle strategie e tattiche dicombattimento sono la base per lo sviluppo delle proprieconoscenze. Il confronto agonistico attraversol’attenzione che la Fesik ripone sulla Squadra Nazionale,offrendo ai propri atleti la possibilità di competere nelleprincipali organizzazioni internazionali, dalla Wukf, WorldUnion of Karatedo Federations, per il Karate Generale,alla Etkf, European Traditional Karate Federation, per ilKarate Tradizionale. A queste si aggiunge da quest’annol’affiliazione alla Wkmo, World Karate Martial ArtsOrganization, nella quale è evidente l’importanza cheviene riposta anche al Karate di Contatto e che prenderàil posto della Wuko (che dopo tanti anni chiude ildiscorso con la Wkf per l’attribuzione del marchio).Scopo della Wkmo, oltre alla promozione del Karatenella sua globalità e delle Arti Marziali sotto l’aspetto

    tecnico ed agonistico, è la divulgazione delle disciplinemarziali attraverso l’aspetto sociologico. “E’ evidente chele Arti Marziali sono un patrimonio dell’umanità – spiegail M° Paolo Bolaffio presidente della Wkmo – ed è perquesto la la Wkmo ha iniziato il processo diriconoscimento dello status di ‘Tesoro dell’Umanità’presso l’Onu, le Nazioni Unite. Crediamo fermamenteche le Arti Marziali possano essere un valido ‘antivirus’per il mondo di oggi”.Tradizionale, Generale e Contatto sono sempre megliorappresentati all’interno della Fesik. Una scelta vincenteche sta coinvolgendo e riunendo al di sotto dellafederazione alcune importanti realtà del karate italiano.L’inserimento della Fesik come rappresentante nazionaleitaliana all’interno della Etkf ha portato il consigliofederale a promuovere nel nuovo programma federale lecategorie Fukugo ed Enbu. Le prime importantemedaglie conquistate dagli atleti di Tradizionale aicampionati in Romania sono la logica conseguenza di unlavoro particolarmente accurato da parte degli insegnantitecnici e dei selezionatori della Nazionale..L’Accademia Nazionale Italiana Karate (Anika) prosegue,attraverso la gestione del rettore Ilio Semino, con laformazione ed aggiornamento tecnico, scientifico eculturale.E’ evidente lo sforzo economico per dare ai propritesserati gli strumenti più moderni: un nuovo sistema ditesseramento online che consente di trasmetterefacilmente tutti i dati all’ente di promozione sportivaconvenzionato per l’inserimento nel registro del Coni,

    TEMPO DI VALUTAZIONIANALISI SU PRESENTE E FUTURO ED ORGANIGRAMMADELLA FEDERAZIONE EDUCATIVA SPORTIVA ITALIANA

  • una nuova tessera della durata di 5 anni con la quale,attraverso il codice Qr, gli affiliati possono vedere intempo reale l’aggiornamento dei propri gradi e qualifiche.La Federazione cresce nella qualità e nei numeri ed èevidente ogni qualvolta viene organizzato un campionatonazionale; numeri sempre elevati che pocheorganizzazioni possono vantare. Ancora una volta èstato registrato il record di presenze al CampionatoItaliano 2019 riservato alle categorie Preagonisti dai 6 ai14 anni.Sempre importante è l’apporto fornito dai tecniciRegionali. Gli stage regionali per l’acquisizione di gradoconsente a tutti gli affiliati di migliorare ed incrementarele proprie conoscenze. Ottimo il lavoro svolto daiCommissari o Comitati regionali, presenti su tutto ilterritorio nazionale.Prosegue con tanta passione anche il lavoro svolto dallaCommissione Progetti Sociali, nata per dare importanzaall’integrazione degli atleti disabili, con evidenti risultatisia sotto l’aspetto formativo che su quello agonistico. Lamedaglia d’oro ottenuta da Mattia Allesina, l’argento diDaniele Montanari ed il bronzo di Sara Gatti, atleti con lasindrome di down, al Campionato Mondiale Wukf, sonorisultati importanti e di elevato prestigio.Qualche variazione è stata apportata all’organigrammadella Fesik. Oltre al Presidente Sean Henke, 7° Dan, ilconsiglio federale Fesik è composto dal VicepresidenteEvro Margarita, 7° Dan, ed dai consiglieri FrancescoRomano Bonizi, 8° Dan, Michel Nehme, 7° Dan, NicolaAltieri, 6° Dan, Cristian Piani, 6° Dan, e Marco Fassero,2° Dan. Il Consiglio di Presidenza è composto oltre chedal Presidente e Vicepresidente anche da Demetrio

    Donati, 9° Dan e Consigliere personale del Presidente,tra i personaggi storici più esperti del Karate italiano.Segretario Generale è stato nominato il M° Andrea Lotti,8° Dan, mentre la Segreteria è affidata a Katy Bravo,Biagio Marra, 3° Dan, ed a Stefano Fenoglio, 4° Dan eprogrammatore informatico. Nel ruolo di Giudice Sportivol’Avv. Luigi Barbieri, mentre la commissione Federaled’Appello è composta dagli Avvocati Matteo Barbieri eFrancesco Maria Galli e dal dott. Demetrio Donati;membri supplenti l’Avv. Barbara Viale, 3° Dan, ed il Dott.Ruben Oddenino, 5° Dan. Andrea Lotti ricopre anchel’importante ruolo di Direttore di gara, coadiuvato da

    Paolo Mammarella, 6° Dan eMichele Campaniello. PieroLassi, 7° Dan, è il DirettoreSportivo della federazione ed ildott. Roberto Bani, 5° Dan,mantiene la carica diresponsabile delle RelazioniInternazionali. Il collegio deirevisori dei conti è composto dalpresidente Fabio Musico e daimembri Giovanni Rizzi ePierangelo Casini. Luigi Arnone,8° Dan, e Rodolfo Corrazzo, 7°Dan, sono gli ispettori federali.La Fesik si avvale delleconoscenze della Dott.saBarbara Pedemonte per leconsulenze fiscali. Si mantienela divisione dei diversi settori

  • all’interno della Squadra Nazionale. Nadia Ferluga, 8°Dan, è Direttore Tecnico per quanto riguarda ilTradizionale, mantenendo anche la conduzione generaledel Kata Shotokan mentre conserva il suo ruolo comeallenatore di Kumite Luigi Marra, 6° Dan. Nel KarateGenerale il direttore tecnico è Sergio Di Folco, 7° Dan,che si avvale della collaborazione degli allenatoriStefano Colussi, 6° Dan, per il Kumite e RiccardoRagno, 5° Dan, per il Kata Shito Ryu. Nel Karate diContatto Paolo Bolaffio, 9° Dan, è il Direttore Tecnico,allenatore di Kumite Fulvio Pascut, 7° Dan, conassistente Giuseppe Mandaglio, 5° Dan, e di KataCorrado Savino, 5° Dan. Cristian Piani, 6° Dan, èstabilmente referente federale nell’ambito delle SquadreNazionali. Stefano Colussi ricopre anche il ruolo dipreparatore atletico così come Massimo Magli il ruolo diFisioterapista della Squadra Nazionale. La commissioneAttività Culturale e Didattica è composta dal presidenteRoberto Antonietti e dai membri Cristina Fiore e SilviaDel Conte. La Commissione Tecnica Nazionale ha subitocambiamenti ed è composta dal presidente FaustoFreddie Minerba, 8° Dan, e dai membri Lido Lombardi,8° Dan, e Pierangelo Serra, 7° Dan. Mantengono i ruolinella Commissione Nazionale Insegnanti Tecnici ilpresidente Antonio Cicatiello, 8° Dan, ed i membriIsidoro Volpe, 8° Dan, e Carlo Pedrazzini, 8° Dan. A lorosi aggiunge Nestore Miceli, 7° Dan. Lido Lombardi èpresidente della Commissione Tecnica Shotokan e vienecoadiuvato da Pietro Dall’Olmo, 8° Dan e da RobertoPiccini, 7° Dan. Il M° Ilio Semino, 8° Dan, ricoprel’importante ruolo di Consulente Federale per la stessacommissione Shotokan. Nello Shito Ryu il M° Sei Iwasa,8° Dan, è Consulente Tecnico, Pierangelo Serra, 7° Dan,

    presiede lacommissione i cuimembri sonoCostantino Da Ros,7° Dan, MaurizioGabiati, 7° Dan, eRenato Caracciolo,6° Dan. Mantengonoi loro ruoli nellacommissione tecnicadi Wado Ryu ilpresidente FaustoFreddy Minerba, 8°Dan, ed i membriMassimo Ravera, 8°Dan, ed AurelioVerde, 8° Dan,mentre lacommissione tecnica

    Shotokai è composta dal presidente Ivo Faralli, 7° Dan,e dai membri Federico Livi, 4° Dan, e MassimilianoPresi, 3° Dan. Responsabile Nazionale per lo stile GojuRyu è Simonetta Lungo, 7° Dan, mentre responsabileper stile Sankukai è Ferruccio Baratelli, 7° Dan, che siavvale della collaborazione di Andrea Ambrosini, 4° Dan,e Andrea Annoni, 2° Dan. La commissione Makotokai ècomposta dal Presidente Maurizio Mantesso, 6° Dan,dal Vicepresidente Michelangelo Soldano, 4° Dan, e daimembri Aldo Costa 5° Dan, Raul Gregori 5° Dan, RudyPanozzo 5° Dan, Diego Ferri 5° Dan, Emiliano Hlacia 5°Dan e Fabrizio Macrì, 5° Dan. Il Direttore Tecnico èPaolo Bolaffio, 9° Dan, Silvio Marangon, 5° Dan, ricopreil ruolo di Capo degli Arbitri mentre Riccardo Savino, 5°Dan e Corrado Savino 4° Dan sono i Presidenti diGiuria. Nel ruolo di presidente dell’importantecommissione attività giovanile troviamo VincenzoCellamaro, 7° Dan, che si avvale della collaborazionedei membri Giorgio Cresio, 7° Dan, Karen Torre, 5° Dan,e Beatrice Strignano, 5° Dan. La commissione Ufficiali diGara è presieduta da Vincenzo Ferri, 7° Dan, mentre imembri sono Gustavo Cagiano, 7° Dan ed Andrea Lotti,8° Dan. Coordinatore della medesima CommissioneAlfredo Brigantino, 6° Dan. Giacomo Canfora èpresidente della Commissione Nazionale Presidenti diGiuria ed è coadiuvato da Simonetta Paoletti e GabriellaMerlo. La commissione medica è composta da AliceRuttar, Annarita Berretta, Annarose Gschwaendler eRuben Oddenino. Da quest’anno la commissionemedica si avvale della consulenza del Dott. EmilioBonizzoni. La Commissione Progetti Sociali, con un forteinteresse nei confronti degli atleti disabili, è composta

  • dal presidente Mario Campise, 7° Dan, e dai membriPaolo Mammarella, 6° Dan, Francesco Russo Tomaso,6° Dan, Luigi Gogna, 4° Dan, e Giacomo Canfora.Consulente Tecnico Rolando Gaido, 7° Dan, econsulente arbitrale Salvatore Strummiello, 7° Dan. LaCommissione Nazionale di Kumite è presieduta daMaurizio Ferri, 7° Dan, che si avvale della collaborazionedi Dario Regina, 7° Dan, Francesco D’Agostino, 7° Dan,Vincenzo Cellamaro 7° Dan, e Luigi Marra, 6° Dan. LaCommissione Settore Discipline Associate è compostadal presidente Michel Nehme, 7° Dan, e dai membriQuirino De Santis, 8° Dan, Giovanni Gogna, 5° Dan,Evro Margarita, 6° Dan, e Claudio Parmelli, 7° Dan, Nelsettore Aikido il presidente Michel Nehme si avvale dellapiena collaborazione dei membri Enrico Marri, 7° Dan,Flavio Pellicelli, 7° Dan, Massimiliano Furlanetto, 6° Dan,Gaspare Giacalone, 6° Dan, Marilena Dellorusso, 5°Dan, e Fabio Bartolomei, 5° Dan. Il vice presidente EvroMargarita segue anche la Commissione NazionaleSettore Self Defence, suddivisa in ulteriori settori: laDifesa Personale con Nicola Altieri, Davide Bocci, LidoLombardi, Flavio Pellicelli, Gaspare Giacalone,Francisco Saia e con i consulenti della stessaCommissione Dr.ssa Cristina Fiore (Psicologia dellaDifesa Personale) e Avv. Luigi Barbieri (Aspetti Legalidella Difesa Personale), il settore Krav Maga con ilpresidente Giovanni Gogna, 5° Dan, i membri ClaudioParmelli e Gustavo Cagiano, il settore Ju Jitsu èattualmente gestito dal M° Giacomo Spartaco Bertoletti,Shike Iemoto kaiji cofounder, e infine il settore M.I.D.E.(Metodo Istintivo Difesa Personale) con FrancescoGrassi, 5° Dan. La commissione Taiji Quan e Qigong èseguita dal presidente Lorenzo Lombardi e dai membriQuirino De Santis, 8° Dan, e Silvia Del Conte. VincenzoLa Camera, 5° Dan, è responsabile del settore KarateKoryu Uchinadi.Claudio Parmelli, 7°Dan, è responsabiledel settore Judo, JuanRamon Galvez Marin(Lama Jampa Gyatso)del settore Kung FuInfine la gestioneregionale con ipresidenti, commissario delegati diriferimento ecomposta da BiagioMarra in Piemonte eValle d’Aosta, LuigiGogna in Lombardia,

    Alessandro Michelin in Veneto, Elsa Kozina Kirchmayerin Friuli Venezia Giulia, Michele La Placa in Trentino AltoAdige, Giuseppe Ricci in Liguria, Andrea Mascaro inToscana, Annarita Berretta in Umbria e Marche, PaoloMammarella nel Lazio e Abruzzo, Raffaele Gaita inCampania e Molise, Gustavo Cagiano in Puglia eBasilicata, Simone Cocco in Sardegna e VincenzoGemma in Sicilia.“Si apre una nuova stagione e siamo coscienti degliimpegni che dovremmo affrontare durante l’anno sia perla formazione, sia per l’organizzazione dellecompetizioni – spiega il vicepresidente Margarita – ma lesensazioni sono buone. Al campionato mondiale dellaWukf la Fesik è arrivata al quarto posto su 83organizzazioni in gara. Questo vuol dire che le nostrescelte sono risultate vincenti. Proseguiamo su questastrada cercando di mantenerci al passo con i tempi sottoogni profilo, implementando quello che abbiamocostruito e rinnovando quello che già ha datosoddisfazioni in passato”.

  • Si Per il ventunesimo anno di seguito gli atleti ed i tecnicidella Fesik si sono radunati a Gaeta alla fine disettembre per lo stage tecnico Nazionale, principaleappuntamento tecnico che abbina le fatiche degliallenamenti al rilassamento su uno dei più belli litoralilaziali. Un connubio, quello con la direzione dell’hotelSerapo ed il Comune di Gaeta, più saldo che mai.Oltre al Karate, disciplina principale all’interno dellafederazione, si sono svolte anche le lezioni di Aikido e diTaijiquan. La scelta invece di spostare al nord lo stageTecnico Nazionale di Krav Maga ha portato araddoppiare i partecipanti amanti dell’ arte marziale diorigine israeliana.La settimana è iniziata con il XXII CorsoIntensivo Qualifiche Tecniche, gestito comeormai avviene da tanti anni dai Maestri LidoLombardi e Pietro Dall’Olmo per lo stileShotokan, dal M° Fausto Freddie Minerbaper lo stile Wado Ryu e dal M° PierangeloSerra per lo stile Shito Ryu; a loro si sonoaggiunti il M° Andrea Lotti per l’arbitraggio, ilM° Demetrio Donati per la storia del Karateitaliano, il M° Francesco Romano Bonizi perla preparazione atletica e la Dott.sa AliceRuttar, coadiuvata dal M° Annarita Berrettaper la medicina.Al termine del corso hanno ottenuto laqualifica di Allenatore Radu Grosu, MariaRosa Giordano, Gaia Bernardinello, DanieleDugnani, Gaia De Carolis, Rosario

    Chessari, Giacomo Casazza, Alessandro Borsotto,Lucrezia Gasparrini, Mario De Vivo, Roberto Coletti,Piertommaso Imperatori, Alice Mazzoleni, Giulia Milan,Roberto Sonzogni, Franco Petrilli, MassimilianoNocentini, Sara Gargiulo, Bruno Giombelli, AlessiaRanucci, Sara Colani, Davide Castelluccio, GiadaPeruta, Kevin Reiter, Giuseppina Curcu, FrancescoLivrieri, Alessandro Petrucci, Massimo Aiello, ColetteMiolli e Mirea Ballarin; di Istruttore Claudio Peroni,Michele Zanchi, Federico Pasquetti, Paolo Grillo, MatteoMalavasi, Giovanni De Bilio, Marco Livrieri, Sara Ahmade Giuseppe Algeri; di Maestro Battita Puié, Dario Prina,Gianluca Gibellini, Daniele Invernizzi, Massimo Pierotti,

    RADUNI DELLA FESIK

    UNA NUOVA STAGIONEGRANDE QUALITA’ ALLO STAGE TECNICO NAZIONALE DI GAETA CON I

    MAESTRI SCOTT LANGLEY DALL’IRLANDA E IWAO YOSHIOKA DAL GIAPPONE.ED ANCORA UN CONFERMA SUGLI ALTI NUMERI DEI PARTECIPANTI.

  • Matteo Martelli e Danilo Campolattano; di DocenteRegionale Biagio Marra, Luigi Gogna, Tommaso Bertoni,Claudio Zucchelli, Francesco Savoldi e Davide MarcelloLima; infine di Docente Nazionale Giovanni Gogna.A seguire ha avuto luogo il XXIX Stage TecnicoNazionale con i maestri Paolo Bolaffio, 9° DanMakotokai, Ilio Semino, 8° Dan Shotokan, Aurelio Verde,8° Dan Wado Ryu, Lido Lombardi, 8° Dan Shotokan,Pietro Dall’Olmo, 8° Dan Shotokan, Ferruccio Baratelli,7° Dan Sankukai, Ivo Faralli, 7° Dan Shotokai, ePierangelo Serra, 7° Dan Shito Ryu, che ha sostituito ilM° Iwasa, costretto a rinunciare per motivi di salute.Ospiti d’onore internazionali il Maestro Scott LangleyLangley, 6° Dan ed in passato Direttore Tecnico dellaJKS in Gran Bretagna e, coadiuvato dal M° GiampaoloDel Nero, il Grande Maestro Iwao Yoshioka, 10° DanWado Ryu.Unitamente allo Stage Tecnico Nazionale di Karate si èsvolto lo Stage Tecnico di Aikido e Taijiquan con i MaestriMichel Nehme, 7° Dan per l’Aikido ed il maestro JuanRamon Galvez Marin (Lama Djampa Gyatso), 8° Duan,per il Taijiquan. Quasi cinquanta i praticanti dell’arte diUeshiba, impegnati a seguire le lezioni del M° Nehmesia al coperto sia sulla splendida spiaggia del lungomareSerapo. Moltoapprezzateanche le lezionidi Taijiquancondotte conarmonia dal M°Galvez,profondostudioso dellearti orientali.Ancora più

    elevata quest’anno la partecipazione degli atletivisionabili al raduno delle squadre nazionali, svoltosisotto la direzione del M° Sergio di Folco, 7° Dan, con gliallenatori Nadia Ferluga, 8° Dan, per il Kata Shotokan,Riccardo Ragno, 5° Dan, per il Kata Shito Ryu, MartaCiabatta, 5° Dan, per il Kata Goju Ryu, Luigi Marra, 6°Dan, per il Kumite Shobu Ippon, Stefano Colussi, 7°Dan, per il Kumite Shobu Sanbon e Fulvio Pascut, 7°Dan, per il Kumite di contatto, coadiuvati dagli assistentiSaverio Valentini, Silvia Notari, ed Arcangelo Romano.Alla fine dello stage il Presidente Sean Henke haconsegnato i diplomi di grado ad alcuni atleti edinsegnanti presenti allo stage: il riconoscimento diIstruttore a Gianfranco Clarelli, il conferimento del 4° Danagli ex atleti Azzurri Raffaele Fico, Angela Carella edErika Zuin, il 6° Dan a Giovanni Salafia, Paolo Venanzi,Giuseppe De Lucia, Luca Cadeddu, Pier Paolo Andolinae Francesco Grassi ed il 7° Dan a Stefano Colussi eFrancesco Russo Tomaso. In ricordo del 25°anniversario dalla fondazione della Fesik, avvenuta aFirenze il 19 maggio 1993, sono stati consegnati ai socifondatori Pierangelo Casini ed Angiolo Banelli i diplomiWuko con i titoli corrispondenti al grado RenshiRokudan. Consegnati anche i diplomi Wkmo a ScottLangley e Iwao Yoshioka. Gradito ospite alla cena di galaanche il M° Giovanni Gordiani che nell’occasione haconsegnato i certificati europei Etsia/Euretics.A conclusione della serata, poco prima del consuetotaglio della torta, si è voluto rendere omaggio ad unpersonaggio storico non solo per la Fesik ma per l’interokarate italiano consegnando la cintura rossa a DemetrioDonati, 9° Dan.La stagione Fesik riprende con il Campionato ItalianoAssoluto a Pomezia, in provincia di Roma, e gli eventiinternazionali organizzati dalla Wukf e dalla Wkmo. Unanuova stagione, un nuovo inizio.

  • Nel precedente articolo, partendo dalle origini abbiamodelineato i tratti “somatici” di bassai dai, riconducendoloal suo significato principale utilizzato dalla maggioranzadei praticanti, sfondare abbattere la fortezza del nemico.Abbiamo poi proposto di analizzarlo sotto un altroaspetto legato a un significato più interiore che porta aduna chiave di lettura diversa e cioè togliere un sassodalla base che lo colloca con una notevole assonanzanei confronti di tutta la pratca del karate. Togliere unsasso dalla basepuo' rappresentarenel senso generaledella pratica queimomenti nei quali latecnica vienealterata causaimperfezionistilistiche o peggioancorabiomeccaniche.Spesso nellaspiegazione delsignificato di DAI eSHO inserito dopo ilnome del kata, tutti imaestri insegnanoche questi duetermini si riferisconoalle tecnichepeculiari dei varikata e a secondadella lorodimensione comestruttura diventanograndi o piccole maspesso questaspiegazione si limitasolamente adun'analisi esteriorenon certo allapotenza o alla forzache possonoesprimere. A ragiondel vero una delle spiegazioni spesso ricorrenti su bassaidai è quella di associare a grande la tecnica peculiare diquesto kata e cioè yama tsuki, citando come riferimentoche yama significa montagna e quindi ci da ladimensione della grandezza della tecnica. Certamenteda un punto di vista strutturale e visivo nessuno puòobiettare che yama tsuki rispetto ad altre tecniche nonsia più “grande”. Questa analisi puramente esteriore puòservire a differenziare un kata dall'altro e questo siintuisce con una certa faciltà. Diversamente quandovogliamo capire di piu' sul significato di grande e piccolo,dobbiamo analizzare da vicino il kata in modo da portarealla luce quegli aspetti meno evidenti, che ci permettonodi avvicinarci piano piano a capire cosa veramente siintende per dai e sho. La grandezza o meno della

    tecnica non si misura con il metro. Infatti rimanendo inambito di yama tsuki, possiamo dire che si assistesempre più spesso ad esecuzioni dove l'inclinazionedelle spalle non viene unita correttamente alla spintadella gamba anteriore e le braccia non sono collocatecon la giusta curvatura. I due pugni oltre a non essereallineati sulla linea verticale sono troppo distanti tra loronel senso che soprattutto il pugno inferiore è posizionatoil più delle volte troppo in basso. Si assiste ad una

    tecnica considerata “grande”mentre è piccola nella suaessenza. E qui cade dal puntodi vista stilistco l'espressione ditecnica grande e tecnicapiccola. Tutte le tecniche sonograndi e piccole nella lorogrande difficoltà esecutiva.Parlando sempre di bassai dai,un elemento che contribuisce afar diventare “piccola” latecnica, è quando viene toltoquel “sasso” dalla base, cheporta ad avvilire i contenutistilistici sgretolando tutte lecomponenti adeguate di forzapotenza e velocità. Si, aveteletto bene, componentiadeguate, perchè spesso iparametri soprattutto di forzasono eccessivi e anche latroppa dirompensa unita atensioni isometricheesasperate e poco costruttive,possono portare a togliere unsasso dalla base. Detto questoè doveroso chiarire comeesprimere corettamente laforza all'interno del movimentostesso, soprattutto in un katacome bassai dai annoveratonell'area shorei, altrimenti latecnica “dai” che visivamenteci appare più grande e quindi

    più forte può trasformarsi in una tecnica piccola e quindiconsiderata più debole. Su questa falsa riga addirittura letecniche piccole potrebbero risultare superiori allegrandi. Diciamo piuttosto che la tecnica può essereidentificata in grande o piccola, ma oltre ad essere legataalla difficoltà di esecuzione dipende da come noisentiamo o meno questa difficoltà.Credo sia proprio questo il messaggio che con la doppiatraduzione di bassai dai ci voleva trasmettere il M°Funakoshi. Da un lato forza e vigore per abbattere lafortezza del nemico, dall'altro pieno controllo di tutte lefacoltà psicofisiche in possesso per evitare dispersionedi energia e quindi togliere il sasso dalla base chevanifica tutto. E' come se il maestro nel tentativo di farcapire il legame indissolubile tra spirito e corpo avesse di

    CULTURA

    ANALISI DI BASSAI DAIARTICOLO DEL MAESTRO LIDO LOMBARDI

  • proposito inserito questa doppia interpretazione sulsignificato di bassai dai. Ma come spiegavo nelprecedente articolo il messaggio sembra esseretalmente subliminale che è quasi sfuggito e togliere unsasso dalla base viene accostato sempre meno alsignificato del kata e alla pratica in genere.E' pur vero che il primo movimento chiarisce fin troppol'idea del kata e cioè di sfondare e abbattere tutto quelloche si presenta difronte. Diventa quasi scontatoattribuire questa condizione come pincipale significato alkata bassai dai. Ma allora c'è da chiedersi perchè il fortedinamico e potente movimento in avanti non è associatoad un attacco ma ad una parata che tutti traducono inuchi uke rinforzato (migi chudan uchi uke soete osemplicemente morote uchi uke), e c'è da chiedersiancora se questa è una tecnica grande o piccola.Sicuramente non facile! Con grande probabilità non eraquesta la tecnica antica del kata. Al di là di questo chepotrebbe essere il tema di uno dei prossimi articoli, al dilà della scelta di caricare o meno il ginocchio, ilmovimento che identifica bassai dai, prevede una fortespinta in avanti in profondità dove l'ottimo esecutoreriesce a generare la sensazione di irrompere appuntocon grande energia. Di contro spesso si assiste ad errorinon solo stilistici ma soprattuto biomeccanici quando adesempio si balza in avanti battendo con forza il piededestro prima di arrivare in posizione kosa dachi. Questamodalità accompagna ancora la pratica di chi ne ha fattoormai un isterismo personale dal quale non vuole uscire.Le vibrazioni anomale prodotte sul piede si scaricanolungo il corpo, sottraendo energia al movimento diparata. Peggio ancora, quando la parte anatomica delpiede a poggiare per prima è il tallone.I kata iniziano con una tecnica di difesa per significareche il karate non è mezzo di attacco o di danno (karateni sente nashi). Ma il secondo dei dieci elementi del kataINYO (attivo e passivo) ci ricorda che la parata puòessere vissuta come un attacco e viceversa. Diconseguenza è l'esecutore che fa la differenza nella suaabilità di trasmettere tramite la tecnica, se si tratta di unasemplice parata o di una parata che può distruggere.Tanto e' vero che il messaggio trasmesso dal kata sullanatura non belligerante del karate spesso pococonvince. Infatti se la parata diventa attiva e si trasformain attacco non devastante ma solo di ammonimento eavvertimento è comunque in sintonia con la natura nonviolenta della disciplina. E' come dire al nostroaggressore che non vogliamo combattere ma nonperchè ci sentiamo inferiori. Certo cosa non facile dadimostrare durante l'esecuzione evitando di togliere ilsasso dalla base. Si tratta infatti di dimostrare conun'abilità tecnica decisamente superiore che anchesenza scomporre o esasperare il gesto tecnico, ancheuna parata può diventare devastante. Tornando al katabassai dai e analizziamo la tecnica di ryo sho tsukamiuke (presa con entrambe le mani) seguita datsukamiyose (tirare) e sokuto gedan kekomi (calciospinto verso il basso). Sono tecniche grandi o piccole?Diciamo che il movimento di presa semicircolare seeseguito correttamente non è molto ampio e la tecnica dicalcio in realtà potrebbe sembrare un normale fumikomiquindi apparentemente tecnica piccola. E inveceassistiamo sempre più spesso alla difficoltà di unire il

    movimento dell'anca con quello delle braccia in quellasincronia che conferisce al gesto tecnico energia edeleganza allo stesso tempo. Tutto questo quando è unitoad un caricamento insufficiente della gamba con il piedenell'angolazione sbagliata e ad un movimento pococoordinato tra il richiamo delle braccia al tronco e ladistenzione per eseguire gedan kekomi, rende la tecnicapovera di contenuti. E questo ci fa capire come unsemplice choku tsuki (pugno diretto sul posto) seeseguito correttamente necessità di grande attenzione epuò trasformarsi continuamente da una tecnica piccola agrande e viceversa. Ancora un'analisi! Da manji uke(jodan uchi uke gedan uke), a gedan barai in kiba dachie sul posto sokumen chudan haisho kake uke (paratalaterale con il dorso della mano che aggancia). Tecnicapiccola o grande? Perbacco! Si tratta di una tecnica sulposto! In fin dei conti devo solo caricare il braccio estenderlo lateralmente. Quindi con il paramentro chestiamo considerando e' una tecnica piccola. Si moltopiccola quando viene privata di tutti gli elementi che lafanno diventare grande. Se invece la riempio di karatefacendo un corretto caricamento con la mano girata nelmodo giusto, faccio fare un percorso di distenzione delbraccio con la corretta angolazione delle spalle che siunisce in un sincronismo perfetto con le anchegenerando quel movimento fluido lento dinamico tipico diquesta tecnica, allora diventa di una difficoltàdevastante. Tradotto in parole povere si assiste il piùdelle volte solo al caricamento peraltro sbagliato delbraccio e alla sua distensione in assenza totale dipartecipazione dell'anca scollando completamente laparte inferiore da quella superiore. Proseguendo nellanostra analisi, un altro momento tecnico importante doveanche qui assistiamo a non uno ma a più sassi tolti dallabase è dopo mikatsuki geri e chudan empi uchi, quandosi devono fare i conti con i tre gedan barai. Questomovimento eseguito sul posto risulta essere di grandedifficoltà proprio per il fatto che se i parametri tecnici ebiomeccanici legati all'uso dell'anca in una commistionedi parziale rotazione e vibrazione non vengono attivatinel modo adeguato, si avverte una sensazione di disagioperchè non c'è produzione di energia e questo capitasempre più spesso nei praticanti attenti nei momenti incui si studia più da vicino la tecnica. Volendo darealcune indicazioni per migliorare, possiamo dire che oltreall'attivazione dell'energia che parte dai piedi, si devonotenere le spalle nella loro condizione naturale con ilbraccio che sta in kamae e quello che esegue gedanbarai alla giusta distanza dal tronco. All'attivazionedell'energia dal basso deve corrispondere una rotazionevibrazione delle anche eseguita nei tempi corretti. Chedire! Stiamo parlando ancora di una tecnica eseguita sulposto. Dovrebbe risultare semplice, piccola, mentreinvece non è proprio cosi. Passiamo ad occuparci diun'altra tecnica peculiare e importante di bassai dai ecioè sukui uke dopo il terzo yama tsuki. Oltre alladifficoltà di eseguirla con la rotazione sul tallone cheancora per molti rappresenta un lato oscuro, si assistesempre più spesso ad un cambio di tecnica. E'trasformata in uchi uke, tecnica ormai quasi accettatama assolutamente non corretta che rappresenta solouna mera digressione personale che porta fuori strada,non solo dalla comprensione di ciò che vuole trasferire il

  • Gennaio26 > STAGE DEL CUORE VIGEVANO PVFebbraio14/15/16 > STAGE TECNICO ED ARBITRALE DI KARATE TRADIZIONALE CON IL M°VLADIMIR JORGA21/22/23 > CORSO NAZIONALE UFFICIALI DI GARA E RADUNO SQUADRE NAZIONALI ERADUNO RAPPRESENTATIVA GIOVANILE MONTECATINI PTMarzo20/21/22 > STAGE DOCENTI SESTO FIORENTINO FI29 > GRAND PRIX ITALIA GERENZANO VAAprile18/19 > CAMPIONATO ITALIANO PREAGONISTI FESIK RAGAZZI – RIMINI25 > STAGE DI BENEFICENZA "AMICI DI MERONI"– SELVINO BG26 > XIX COPPA CITTA’ DI VERBANIA VERBANIAMaggio16/17 > CAMPIONATO ITALIANO AGONISTI CA/JU/SE/VE FESIK CAMPIONATO ITALIANOMAKOTOKAI FESIK CAMPIONATO ITALIANO A SQUADRE MONTECATINI TERME PTGiugno20/21 > CAMPIONATO WUKFITALIA LIVORNO1721 > CAMPIONATI EUROPEI ETKF PRAGA (REP. CECA)2428 > 2* SUMMER CAMP WKMO BOJINI (SLOVENIA)Luglio15 > CAMPIONATO MONDIALE WUKF STETTINO (POLONIA)511 > CAMPO ESTIVO FESIK SELVINO BGSettembre25/26/27 > STAGE TECNICO NAZIONALE AIKIDO, RADUNO SQUADRE NAZIONALE ERADUNO RAPPRESENTATIVA GIOVANILE GAETA28/29/30 Settembre e 1/2/3/4 Ottobre CORSO INTENSIVO QUALIFICHE TECNICHE GAETAOttobre2/3/4 > STAGE TECNICO NAZIONALE GAETA CAMPIONATO EUROPEO WUKF25 > CAMPIONATO ITALIANO ASSOLUTO TROFEO DELLE REGIONINovembre1115 > CAMPIONATO EUROPEO WUKF LIVORNO27/28/29 > 1st WKMO EUROPEAN CHAMPIONSHIP MEMORIAL CARLO HENKEDicembreATTIVITA' REGIONALI CHRISTMAS CUP

    APPUNTAMENTI FEDERALI 2020

    kata ma anche da cosa ne scaturisce come movimentoin se legato sempre a sentire le componenti di energia.Per non parlare poi del passaggio dal primo sukui uke alsecondo. Qui l'errore più grossolano, è quello dispostare in questo caso il piede destro mentre ci deveessere solo un cambio di direzione mantenendo i piedisulla stessa linea. Ma questo è niente nei confronti dicome deve essere svilupppato il movimento per arrivarea sukui uke e di che grande lavoro devono sviluppare leanche per dare incisività ad una tecnica che nellatradizione dovrebbe parareagganciare la gamba eproiettarla verso il basso. In un'esecuzione tra il buono el'ottimo questa sensazione di parata aggangio e

    proiezione viene trasmessa all'osservatore attento nelmodo corretto, così come il collegamento con l'energiasviluppata dalle anche. Direi che a questo punto è inutilegirarci inorno! Da questa analisi di bassai dai cheovviamente si può estendere non solo ad altre parti diquesto kata ma a tutti gli altri, è emerso che le tecniche“grandi e piccole” apparentemente semplici o anchecomplesse, necessitano di quella attenzione costanteche fa una differenza incolmabile nella pratica e se siriesce ad evitare di togliere i sassi dalla base, miglioratutto il bagaglio tecnco in nostro possesso.

    Lido Lombardi

  • CAMPIONATI INTERNAZIONALI

    DOPPIA SFIDAOTTIMI RISULTATI OTTENUTI DALLA SQUADRA NAZIONALE FESIK AI

    CAMPIONATI INTERNAZIONALI, L’EUROPEO ETKF ED IL MONDIALE WUKF

    Nello spazio di una settimana gli atleti della squadraNazionale della Fesik hanno partecipato a giugno a dueeventi internazionali di rilevante importanza: ilCampionato Europeo della European Traditional KarateFederation ed il Campionato Mondiale della World Unionof Karatedo Federations, una doppia sfida che gli Azzurridella Fesik hanno saputo sostenere con risultatistrepitosi, a volte al di sopra delle migliori aspettative.Dopo la prima esperienza non molto fortunata diBelgrado lo scorso anno sono arrivate a Pitesti, inRomania, le prime medaglie di karate Tradizionale per laFesik. Il Campionato Europeo della Etkf, ottimamenteorganizzato dal presidente Vladimir Jorga, dal vicepresidente Serban Valeca e dal presidente dellafederazione rumena Nicolae Marandici, ha visto lapresenza di 14 organizzazioni e circa 300 atleti. Lasquadra Nazionale della Fesik, accompagnata dalpresidente Sean Henke, dall’allenatore federale Luigi edagli arbitri internazionali Andrea Lotti e PietroDall’Olmo, hanno ottenuto due medaglie d’oro conMarco Zacchetti nel Kata Youth e Chiara Bargiggia nelKata Senior e due medaglie di bronzo con la Squadradi Kumite Ippon composta da Valerio Reali, CristianRobert Bira, Daniele Miranda e Marco Bracchi e con laSquadra Enbu Mista con Chiara Bargiggia e MarcoBracchi.Molto impegnativo, sia sotto l’aspetto qualitativo chesotto quello quantitativo, è stato il CampionatoMondiale Wukf, tenutosi a Bratislava, in Slovacchia dal20 al 23 giugno.Con 12 medaglie d’oro, 13 d’argento e 15 di bronzo laFesik si è posizionata al 4° posto nella classifica finale

    su 83 organizzazioni, dietro alla Fkrwukf Romania,alla Sfkma Slovacchia ed alla Kko Inghilterra. Unrisultato estremamente importante che proietta laFesik ai vertici del Karate internazionale.Le medaglie d’oro sono arrivate da Mattia Allesinanel Kata Adapted (atleti con disabilità), daGiovanni Balducci nel Kata Veterani oltre 61 anni,da Filippo Casazza nel Kata All Styles Cadets B,da Filippo Casazza nel Kata Shito Ryu Cadets B,da Danilo Campolattano nel Kata ShotokanSeniores, da Veronica Fumagalli nel Kata ShitoRyu Cadets B e nel Kata All Styles Cadets B, daRocco Ryan Greco nel Kumite Shobu NihonChildren 11 anni cm 150, da Samuele Guidonenel Kata All Styles Children bianca/arancione 6/7

    anni, da Alessia Michelin nel Kata Shito Ryu Juniors, daMichael Mioni nel Kata All Styles Children marrone/nera11 anni e dalla Squadra Maschile Shobu SanbonJuniores composta da Michele Bonomi, Edoardo Busetti,Federico Raissi ed Alfio Sanfilippo.Le medaglie d’argento son state ottenute da GiacomoCasazza nel Kata Shito Ryu Cadets A, da Gioele Famànel Kumite Shobu Nihon Children 11 anni cm 150, daRocco Ferrara nel Kata Shotokan Mini Cadetsverde/nera 13 anni, da Federico Fioravant nel Kata AllStyles Cadets A, da Daniele Montanari nel Kata Adapted(atleti con disabilità), da Beatrice Pezzotti nel Kata AllStyles Children verde/blu 10 anni, da Francesca

  • Romano nel Kata All Styles Children verde/blu 11 anni,da Giulia Santanna nel Kata All Styles Cadets B, daGiulia Santanna nel Kata Shito Ryu Cadets B, da LiviaSavignano nel Kumite Sanbon Seniores kg 55, dallaSquadra Kata All Styles Femminile Seniores compostada Federica Creta, Elisa Orsi ed Alessandra Reghenzi,dalla Squadra Kata All Styles Maschile Seniorescomposta da Danilo Campolattano, Andrea Lippo eRiccardo Bonetti, dalla Squadra All Styles Mini Cadets13 anni composta da Rocco Ferrara, Gioele Famà eRocco Ryan Greco).Infine conquistano la medaglia di bronzo SusannaBelletti nel Kumite Sanbon Seriores Open Weight, nelKumite Sanbon Seriores kg +65 e nel Kata Shito RyuSeniores, Edoardo Busetti nel Kumite Sanbon JunioresOpen Weight, Danilo Campolattano nel Kata All StylesSeniores, Giacomo Casazza nel Kata All Styles CadetsA, Federica Creta nel Kata Shotokan Seniores, SaraGatti nel Kata Adapted (atleti con disabilità), AlessiaScicolone nel Kata All Styles Children bianca/arancione12 anni, Asia Scribano nel Kata Shotokan Cadets B,Angela Sorosina nel Kata All Styles Cadets A, GiovanniSultano nel Kumite Shobu Sanbon Cadets B kg 55,Arianna Tandurella nel Kata All Styles verde/blu 12 anni,Vincenzo Zerulo nel Kumite Shobu Sanbon Senior kg+85 e la Squadra Maschile Kata Cadets B composta daGiovanni Sultano, Andrea Federic e Gaetano Federico.Ottima prova anche da parte degli arbitri della Fesikconvocati nell’occasione: i maestri Paolo Chiavenna,Francesco Russo Tomaso, Alfredo Brigantino edEugenio Galli.“Siamo molto contenti dei risultati ottenuti – commenta il

    presidente Henke –, ma la più grande soddisfazione èstata vedere l’impeccabile comportamento che tutta lasquadra nazionale ha mantenuto durante lamanifestazione. E’ un gruppo stupendo, ottimamentegestito dagli allenatori, sempre rispettoso nei confronti ditutti. Tornare a casa con una medaglia al collo portaprestigio a chi la vince, ai propri insegnanti ed allafederazione, ma pratichiamo una disciplina che valorizzaprima di tutto il rispetto, la lealtà, l’educazione e questiprincipi dovranno sempre essere prioritari”.

  • TRIVENETO

    DALLE REGIONI

    Inizio di stagione pieno di attività e di risultati per ilComitato FESIK Triveneto, che debutta ufficialmente congli atleti CASK nel contesto delle competizioniInternazionali: nella 1° WKMO World Cup, tenutasi aMontecatini Terme dal 22 al 24 Novembre, il Triveneto ha

    infatti partecipato sotto l’egida CASK con le squadre diKumite Sanbon, portando a casa un terzo posto, con gliatleti Riccardo Bressanello, Luca Minguzzi, Niccolò Sofia,Luca Pengo, Dawid Drzewicki e Alberto Quartesan,nonché diversi risultati individuali, sia di kata che dikumite, di atleti facenti parte della massimarappresentativa Regionale.Ottimi risultati anche per la prima manifestazione sportivaregionale 2019/2020, il 1° Trofeo NordEst tenutosi il 17Novembre a Brugnera (PN), che ha visto lapartecipazione di circa 200 atleti dai 6 ai 18 anni,cimentarsi nelle categorie di kata e kumite individuali e asquadre. Il trofeo è stato conquistato dalla CSKS Mestre,affiancati sul podio dalla Dojo Keiken S. Lucia di Piave edal Karate Club Cordignano, società organizzatrice.Podi di rilievo internazionale per il Triveneto anche nelIMG World Games e Memorial Carlo Henke di Carrara(MC) dei giorni 2 e 3 Novembre: Valentina Zago dellaDojo Kun Karatedo conquista il primo posto nellacategoria Seniores Nere Shotokan e il terzo posto nellacategoria assoluta nere, riservata al Memorial CarloHenke.Una menzione va anche ai riconoscimenti individuali:nella cornice dello Stage Nazionale di Gaeta, il M°Stefano Colussi, coordinatore delle attività CASKregionali, nonché responsabile del Kumite per le SquadreNazionali, è stato insignito del grado di 7° Dan, menteErika Zuin, pluricampionessa italiana ed internazionale diKumite Sanbon individuale e a squadre è stata insignitadel grado di 4° Dan per meriti sportivi.

    Come quasi ogni anno, la società Shin Kami si èimpegnata nell'organizzazione del Trofeo di Natale ilquale si è tenuto il giorno 15 Dicembre 2019 e che havisto coinvolti circa 690 atleti, molti provenienti dasocietà al di fuori della Campania come Puglia, Lazio eMolise.Tutti i partecipanti sono stati premiati perché più cheuna competizione agonistica, la Shin Kami si è servitadi questa Festa per festeggiare insieme il Santo Natalee per augurare a tutti, un nuovo inizio anno sportivo.

    Campionati del mondo Wkmo Montecatini Terme 22 2324 novembre 2019 1"Classificata KARATE PUGLIAcomposta dai Maestri Cagiano Gustavo dell"Asd DlfSLIM GYM di Foggia, Salvatore e Vincenzo Brigidadell"Asd Funakoshi di Manfredonia, Lello Falco eFrancesco D"Agostino della ASD Renshi Bari e gliallenatori Gianfranco Clarelli e Angela Carella anchequest"ultimi della Renshi.

    PUGLIA

    CAMPANIA