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Mareno di Piave – percorso ciclopedonale Via San Lorenzo Pag. 1 di 18

A. PREMESSA

B. PICIL

C. STATO DI FATTO E PROGETTO

D. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

E. PROGETTO

F. CALCOLI ELETTRICI

G. PARAMETRI VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE

H. VERIFICHE L.R. 17/2009

I. PIANO DI MANUTENZIONE

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A. PREMESSA L’impianto di progetto cui si riferisce la presente relazione riguarda la ricostruzione e potenziamento dell’impianto di pubblica illuminazione di un tratto di Via S. Lorenzo, a Mareno di Piave, in corrispondenza della nuova pista ciclabile. La piattaforma da illuminare ha larghezza complessiva di 8,75 - 9,50 ml circa ed è così articolata:

a) percorso ciclabile larghezza (1,75÷2,50) + 0,50ml b) piano viabile larghezza 6,50ml

I centri luminosi verranno collocati al ciglio interno della pista ciclabile ad interasse di circa 30 ml e altezza f.t. 8,00ml (rapporto i/h > 3,7). In alcuni tratti singolari, per la presenza di cancelli, incroci, pali Enel e Telecom e/o altri ostacoli, causa forza maggiore, l’interdistanza deve esser ridotta a meno di 3,7 h, in deroga alla L.R. 17/2009.

Vi sono inoltre: un incrocio a sud con Via Baradei, la cui rotatoria è illuminata da tre P.L. centrali, ed un incrocio a nord, con Via S. Pio X, che è illuminato da 2 P.L. di Via S. Lorenzo (progetto) e 2 esistenti della linea di Via S. Pio X, tutti 4 esterni alla rotatoria. B. PICIL Il Comune di Mareno di Piave si è dotato di un Piano della luce comunale (PICIL), con l’obbiettivo di eseguire una classificazione del territorio per permettere la futura progettazione illuminotecnica di strade, piazze, giardini, piste ciclabili, incroci principali. La classificazione illuminotecnica adottata nel Piano della luce comunale non implica il dover illuminare quanto classificato, ma serve a definire i parametri di progetto in caso di interventi in ambito illuminotecnico che devono essere rispettati dai progettisti e seguiti dai tecnici comunali. La classificazione illuminotecnica di ambiti stradali ha come fine ultimo la definizione dei valori progettuali di luminanza che devono rispettare i progetti illuminotecnici. A tal fine, la classificazione di una strada può essere effettuata da un professionista in accordo con l’amministrazione comunale sulla base del seguente approccio metodologico: − In caso di presenza di PICIL o PUT: Utilizzare la classificazione

illuminotecnica definita nel piano della luce e/o la classificazione del Piano Urbano del Traffico (PUT). Verificare che la classificazione del PUT sia coerente con quanto definito dal codice della Strada (D.Lgs.285 del 30/4/1992 e s.m.i.) e sulla base del D.M. n.6792 del 5/11/2001 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade” emanato dal Ministero

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Infrastrutture e Trasporti, in quanto a volte la classificazione riportata nel PUT è imprecisa ai fini dell’illuminazione del territorio.

− In mancanza di strumenti di pianificazione: Identificare la classificazione illuminotecnica applicando la norma italiana UNI 11248 e la norma UNI EN 13201.

Nel caso oggetto della presente progettazione si fa riferimento al Piano predisposto dall’ing. Diego Bonata, per il Comune, secondo il quale, come da immagine sotto riportata, la classificazione è la seguente: − Via San Lorenzo M5 − Rotatoria C3

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Estratto PICIL

B. STATO DI FATTO E PROGETTO Il Quadro Elettrico, Q.E., attuale, è monofase e collocato in Via Baradei, presso la cabina elettrica di trasformazione; esso sarà sostituito da nuovo Quadro, sempre monofase, a norma, nella stessa posizione. La linea esistente esce dal Quadro, attraversa la rotatoria, che alimenta, e attraversa quindi la strada fino ad entrare nella pista ciclabile di Via S. Lorenzo, in I5, ove si dirama verso nord, per 553 ml fino all’incrocio con Via S. Pio X; da I5’ si dirama anche verso sud, per 107 ml ed entra, poi, in Via S. Marco per 200 ml circa (questi ultimi esistenti da mantenere). I cavidotti di attraversamento dell’incrocio (QE – I5) si conservano e si sostituiscono i cavi, oltre ai 3 Punti Luce a led della Rotatoria. In Via S. Lorenzo nord, l’impianto esistente, costituito da cavi e cavidotto obsoleti e da alcuni Punti Luce a led di ridotta potenza, verrà sostituito con linea nuova e 19 P.L. a led nuovi da 52W. In Via S. Lorenzo sud (I5-I7) c’è una linea vecchia che va rimossa e sostituita con cavi e cavidotto + 4 PL a led 52W nuovi; in Via S. Marco si conservano la linea vecchia esistente con 3 P.L., presumibilmente da 100W, aventi lampade del tipo a scarica, che verranno allacciati alla nuova, in I7.

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C. RIFERIMENTI NORMATIVI Di seguito si riportano i principali riferimenti normativi utilizzati per la progettazione e verifica dell’impianto di illuminazione. UNI EN 12665 Luce e illuminazione - Termini fondamentali e

criteri per i requisiti illuminotecnici UNI EN 13032 2005 Luce e illuminazione – Misurazione e

presentazione dei dati fotometrici di lampade e apparecchi

UNI 11630 2016 Progetto illuminotecnico EN 13201 2004 Illuminazione requisiti illuminotecnici UNI EN 12464-2 Illuminazione di ambienti di lavoro esterni UNI 11248 2012 Illuminazione Stradale requisiti illuminotecnici UNI 10819* 1999 Impianti di illuminazione esterna. Requisiti per la

limitazione della dispersione verso l’alto del flusso luminoso. *Per quanto applicabile

UNI 11356 Caratterizzazione fotometrica di apparecchi d’illuminazione a LED

UNI 11431 Applicazione in ambito stradale dei dispositivi regolatori di flusso luminoso

EN 61347-2-13 2006 Prescrizioni di sicurezza per unità di alimentazione elettroniche a.c. e d.c. per moduli LED

EN 62384 2006 Prestazioni per unità di alimentazione elettroniche a.c. e d.c. per moduli LED

CEI EN 60598 2009 Moduli LED per illuminazione–Specifiche sicurezza

CEI EN 62031 Apparecchi di illuminazione CEI 34-33 Apparecchi di illuminazione. Parte II: Prescrizioni

particolari. Apparecchi per l’illuminazione stradale

CEI 34 Relative a lampade, apparecchiature di alimentazione ed apparecchi di illuminazione

DM Dic. 2013 “CAM” Criteri minimi ambientali illuminazione pubblica. L.R. Veneto n. 17/2009 e s.m.i.

Nuove norme per il contenimento dell'inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell'illuminazione per esterni e per la tutela dell'ambiente e dell'attività svolta dagli osservatori astronomici.

Legge n° 1086 del 05/11/71 Disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica

Norma UNI EN 40 1-2-3-4-5 Specifiche per pali per illuminazione pubblica di

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acciaio Norma It. CEI 0-10 Guida alla manutenzione degli impianti elettrici Norma It. CEI 0-11 Guida alla gestione in qualità delle misure per la

verifica degli impianti elettrici ai fini della sicurezza

Norma It. CEI 11-4 Norme tecniche per la costruzione di linee elettriche aeree esterne

Norma It. CEI 11-17 Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica - Linee in cavo

Norma It. CEI 11-27 Esecuzione dei lavori su impianti elettrici Norma It. CEI EN 50110-1/2 Parte 1 -2 Norma It. CEI EN 50191 Installazione ed esercizio degli impianti elettrici

di prova Norma It. CEI 11-48 Esercizio degli impianti elettrici Norma It.CEI EN 61439-1-2-3-4-5

Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)

Norma It. CEI 17-70 Guida all'applicazione delle norme dei quadri di bassa tensione

Norma It. CEI-UNEL 35024/1-2

Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua

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C. PROGETTO La categoria illuminotecnica della strada, secondo UNI 11248/2016 è strada “F” con velocità 50Km/h = M4 con Emed ≥ 0,75cd/mq Impiegando corpi illuminanti a Led con sorgente luminosa bianca 4000°K e indice resa cromatica I.R.C.≥ 60, la Norma UNI 11248/2007 al cap. 7.4, consente di ridurre di 1 livello la categoria illuminotecnica, della strada, che diventa pertanto M5 con Emed ≥ 0,50cd/mq.

La categoria illuminotecnica dell’incrocio con Via Baradei è C3. I corpi illuminanti avranno emissione verso l’alto = 0. Le verifiche illuminotecniche allegate alla presente relazione indicano che: a) lungo la strada l’illuminamento medio è: 1) strada = Em 0,69-0,54cd/mq Uo 0,55-0,59 Ul 0,75 2) pista = Em11,3 lux Uo 0,44

corpo illuminante: h=8,00m AEC ITALO 1 STW 4.7-2M H. 8MT – 1x LED52W – 5730 Lumen (o equivalente approvato da DL).

b) incroci l’illuminazione media è: 1) incrocio 1 con Via Baradei = Em 18,2 lux

corpo illuminante incrocio 1: n.3 AEC ITALO 1 STW OF3 4.7-2M H. 8MT – 1x LED52W – 5730 Lumen (o equivalente approvato da DL).

corpo illuminante incrocio 2 : come strada

I cavidotti nuovi, in pvc corrugato a doppia parete, di pubblica illuminazione, interrati, conterranno i cavi elettrici del tipo: cavo unipolare entro canalizzazione predisposta, idoneo per posa interrata diretta o indiretta, in aria libera, con conduttori flessibili di rame rosso ricotto classe 5, isolamento in HEPR di qualità G16, riempitivo in materiale non fibroso e non igroscopico, guaina in mescola termaplastica R16, tipo FG16(O)R16, tensione nominale Uo 600V(ac) - 1800V(dc), tensione nominale U 1000V(ac) - 1800V(dc), tensione di prova 4000V, temperatura massima di esercizio +90°C, temperatura minima di esercizio-15°C. Compreso applicazione all'estremità del cavo di codici di origine e destinazione (codici che saranno ripetuti in alcuni punti chiave lungo il percorso), mediante fascette riportanti anche una freccia indicante il verso dell'energia, formazione teste cavo, capicorda, allacciamenti, ogni altro onere ed accessorio:

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Si riporta di seguito la sezione stradale tipo di Via S. Lorenzo:

Sez. stradale tipo di Via S. Lorenzo

E. CALCOLI ELETTRICI In base alla CEI 64-7, l'impianto in argomento rientra nel tipo B ed è alimentato con tensione pari a 220 V - 1 FASE + N in corrente alternata, frequenza 50 Hz, sistema di distribuzione TT (T = collegamento diretto di un punto a terra, in genere il neutro, T = masse collegate direttamente a terra). I calcoli elettrici nel seguito riportati si riferiscono all'impianto di illuminazione pubblica stradale nel tratto rientrante nell'ambito dell'intervento di progetto. I cavi di alimentazione, con conduttori flessibili di rame rosso ricotto classe 5, isolamento in HEPR di qualità G16, riempitivo in materiale non fibroso e non igroscopico, guaina in mescola termoplastica R16, tipo FG16(O)R16, tensione nominale Uo 600V(ac) - 1800V(dc), tensione nominale U 1000V(ac) - 1800V(dc), tensione di prova 4000V sono posati entro i cavidotti, in PVC, interrati. L'alimentazione è del tipo monofase + neutro, con derivazione fase-neutro per i singoli punti luce, entro asole con morsettiera, su palo. La protezione, contro i contatti indiretti, dei componenti , cioè dei pali metallici e delle armature in classe 1, è realizzata mediante collegamento delle masse da proteggere all'impianto di terra, costituito da corda continua nuda di rame,

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interrata, sez. 35 mmq e da dispersori in acciaio zincato a T, entro i pozzetti; nell'impianto dovrà essere verificata la seguente relazione (CEI 64.8 - fascicolo 1919 - punto 413.1.4.2).

RA x IA ≤ 50 V ove:

RA = Σ resistenza dispersori e conduttori di protezione in ohm IA = corrente (ampere) che provoca l'intervento automatico del

dispositivo di protezione (differenziale o magnetotermico) V = Volt

L'intero impianto dovrà essere verificato per una resistenza di isolamento verso terra non inferiore a:

2 Uo (mega ohm) L+N

ove:

Uo = tensione normale verso terra in K Volt (=1 per tensione normale < 1KW) L = lunghezza complessiva dei conduttori delle linee in Km (minimo 1 = 1Km) N = numero lampade del sistema

Ciascun tronco di linea, provato con tensione di 500 Volt, deve avere una resistenza di isolamento Ris, tra fase e neutro/fase e PE/neutro e PE:

Ris ≥ 0.5 mega ohm

La derivazione dalla linea principale alle utenze (punti luce), avverrà entro il corpo del palo mediante morsettiere, le diramazioni, nei pozzetti, con muffole isolate; ogni pozzetto dovrà contenere una adeguata scorta di cavi elettrici (1,5 ml).

La scelta delle sezioni dei cavi di alimentazione si è fatta nella limitazione delle cadute di tensione entro il limite del 4% del voltaggio nominale di fase, nel punto più periferico di ogni singola linea. La caduta di tensione si calcola con la formula:

∆V = ∆U x I x L = 0.036 IxL/S 1000

ove:

∆V = caduta di tensione in volt

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∆U = caduta di tensione unitaria del cavo scelto 1000x0.036/S (con cosφ= 0.8) S = sezione del cavo mmq I = corrente che percorre il cavo (ampere) L = lunghezza del cavo (ml)

Ogni linea in uscita del quadro è protetta con interruttore magnetotermico.

Lavori: RICOSTRUZIONE ILLUMINAZIONE PUBBLICA DI VIA S. L ORENZO – MARENO di P. UBICAZIONE DI CALCOLO: Nuovo Quadro Elettrico –Q.E. – in Via Baradei.

Le linee verificate sono: Q.E. - rotatoria, Q.E.-Via S. Lorenzo nord, Q.E.-Via S. Lorenzo sud CORRENTE ATTUALE RICHIESTA: 0,8+5,07+3,11 = 8,98 A POTENZA RICHIESTA: 141+893+584 = 1618 watt ALIMENTAZIONE 1 FASE + NEUTRO: derivazione lampade = FASE + NEUTRO 220 Volts

LAMPADE INSTALLATE DI PROGETTO: TIPO

POTENZA NOMINALE (W)

LED 52 W

POTENZA ASSORBITA

(W/cad) 47 W

V = ∆U x I x L = 0,036 I x L I = W .

1000 S 220 x cosφ x n° fasi

CALCOLI ELETTRICI

Tratto Lunghezza

(ml) Numero punti luce

alimentati

Numero e

potenza assorbita lampade

Potenza totale

assorbita (W)

Corrente (A)

Numero cavi e

sezione (mmq)

Caduta di

tensione (Volts)

∆V %

1) IMPIANTO DI PROGETTO VIA S. LORENZO

QE - 1

30,00

Rotatoria1= 3x 52

W led

3x47 141 0,80 2x1x10

0.086

0,04

QE-I5-I1

603,00 Via S. Lorenzo nord 19x52 W led

19x47 893 5,07 2x1x16 6,87 3,12

Caduta massima tensione impianto di progetto 6,87 3,12

QE-I5-I7-via S. Marco

108,00 + 200,00 via S. Marco

4LEDx52 W + 3Naap 100W via

S. Marco

4x47 W 3x120W

548 3,11 2x1x10 fittizio(*)

3,45 1,57

(*) in via S. Lorenzo disporre 2x1x16 ed in Via S. Marco lasciare cavi esistenti, supposti almeno 2x1x6

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F. PARAMETRI VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE Le commissioni “Luce ed illuminazione” e “Costruzioni stradali ed opere civili delle infrastrutture” hanno elaborato la Norma UNI 11248 entrata a far parte del corpo normativa nazionale il 04/10/2007 come “Illuminazione stradale – Selezione delle categorie illuminotecniche”. Il documento fornisce le linee guida per determinare le condizioni di illuminazione in una data zona, identificate e definite poi (a livello dimensionale e prestazionale) della UNI EN 13201-2 “Illuminazione stradale – Parte 2: requisiti prestazionali”. Per la strada in oggetto e per la retrostante pista ciclabile la classificazione e la categoria illuminotecnica di riferimento stabilita dalla UNI 11.248-2007 è:

A) STRADA

- Strada locale urbana (Tipo F del D.M. 04/11/2001) - Limite di velocità 50 Km/h (la categoria illuminotecnica di Norma è la M4,

La Norma UNI 11248, al capo 7.4 prevede che, qualora si utilizzino lampade con indice di resa cromatica Ra > 60 (= luce bianca) si può ridurre di 1 la categoria illuminotecnica della strada ( = categoria M5, in armonia con il Picil) , se invece si usano lampade con indice di resa cromatica < 30 (ad esempio Sodio a.p.) si deve aumentare di 1 la classe della strada. Le lampade a LED hanno resa cromatica Ra > 65 ed efficienza lumin/W > 90, totalmente sfruttata in quanto la luce viene trasmessa direttamente e non riflessa come per le lampade a scarica (pertanto la categoria illuminotecnica della strada da ME 4a può scendere a ME 5, quindi con luminanza >= 0,5 cd/mq). - Categoria illuminotecnica di riferimento M5 cui corrispondono a norma della UNI EN 13201-2 i seguenti requisiti illuminotecnici minimi:

a) luminanza media del manto stradale a strada asciutta: L ≥ 0,5 cd/mq

b) uniformità globale Uo = L min sulla carreggiata: Uo ≥ 0,35

L med sulla carreggiata

c) uniformità longitudinale Ui = L min in mezzeria corsia: Ui ≥ 0,40 L med in mezzeria corsia

d) abbagliamento debilitante Ti< 15%

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B) PISTA CICLABILE

Categoria illuminotecnica di riferimento: S3 pista ciclabile cui corrispondono, a norma della UNI EN 13201-2 i seguenti requisiti illuminotecnici minimi:

a) illuminamento orizzontale medio: S3 pista ciclabile Emed ≥ 7,5 lux

b) illuminamento minimo: S3 pista ciclabile Emin ≥ 1,5 lux

C) INCROCI La categoria illuminotecnica degli incroci è: C3, cui corrispondono, a norma della UNI EN 13201-2, i seguenti requisiti illuminotecnici minimi: a) luminanza media del manto stradale : Emed = 15 lux

b) uniformità globale Uo = L min : Uo ≥ 0,40

L med

Le verifiche illuminotecniche allegate alla presente relazione, come sopra anticipato, indicano che: a) lungo la piattaforma stradale l’illuminamento medio è: 1) strada = 0,64-0,59cd/mq Uo = 0,59-0,55 Ul =0,75 2) pista = 11,3 lux Uo =0,44

corpo illuminante: h=8,00m AEC ITALO 1 OF3 STW 4.7-2M H. 8MT – 1x LED52W – 5730 Lumen (o equivalente approvato da DL).

b) all’ incrocio con via Baradei l’illuminazione media è: 1) incrocio 1 (con Via Baradei) 18,2 lux Uo= 0,59

corpo illuminante incrocio 1: AEC ITALO 1 OF3 STW 4.7-2M H. 8MT – TRIPLO 1x LED52W – 5730 Lumen (o equivalente approvato da DL).

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G. VERIFICHE L.R. 17/2009

Va evidenziato inoltre che la L.R. 17/2009 “Nuove norme per il contenimento dell’inquinamento luminoso ...” prescrive:

− art. 9.2.b: “è consentito l’impiego di lampade con Ra > 65 ed efficienza

comunque ≥ 90 lumen/W (corrispondenti alle caratteristiche dei led) esclusivamente per monumenti e zone pedonalizzate in centri storici; i nuovi apparecchi a led possono essere impiegati anc he in ambito stradale a condizione che siano conformi al comma 2.a (cioè intensità luminosa massima compresa fra 0,00-0,49 candele (cd) per 1000 lumen di flusso luminoso emesso a 90°) e al comma 2.c, cioè a condizione che la luminanza media non sia superiore a 1 cd/mq (il che, a maggior ragione induce a scendere alla categoria M5 (0,5 cd/mq per l’illuminazione a led nel ns caso specifico)”.

− art. 9.2.d: gli impianti siano provvisti di appositi dispositivi che abbassano i costi energetici e manutentivi, che agiscono puntualmente su ciascuna lampada o in generale sull’intero impianto e riducono il flusso luminoso in misura superiore al 30% rispetto al pieno regime di operatività entro le ore ventiquattro. La riduzione di luminanza, in funzione dei livelli di traffico è obbligatoria per i nuovi impianti”.

− Nel caso dei corpi illuminanti con lampade a LED, l’alimentatore dell’apparecchio viene programmato con un profilo di dimerazione automatica (e/o variabile a piacimento anche dopo l’installazione in campo), il tutto montato e cablato entro l’apparecchio che quindi dovrà operare con un quadro elettrico normale, senza controllore elettronico.

− art. 9.9.a: “gli impianti di illuminazione stradale devono garantire un rapporto fra interdistanza delle sorgenti luminose non inferiore al valore di 3,7 ...” ( nel progetto in esame, i vincoli delle preesistenze impongono, in alcuni casi, di scendere al di sotto del rapporto 3,7).

I requisiti richiesti dalla L.R. 17, a meno dell’interdistanza per cause di forza

maggiore, sono rispettati dal progetto. H. PIANO DI MANUTENZIONE Il “piano di manutenzione” degli impianti di illuminazione pubblica è richiesto espressamente dalla legge quadro sui lavori pubblici, L. 11-2-1994 n. 109 e sue successive modifiche, L. 2-6-1995 n. 216 e L. 18-11- 1998 n. 415, D.Lgs. 50 del 18.04.2016 e successive modifiche e dal Regolamento D.P.R. n. 207 del 2010 e successive modifiche. Il piano costituisce un sistema per la gestione e il controllo degli strumenti e obiettivi della manutenzione.

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Esso si articola in: o manuale d’uso, o piano di manutenzione, o programma di manutenzione.

Il manuale d’uso si riferisce alle parti più importanti dell’impianto e contiene gli elaborati grafici con l’ubicazione di tali parti. Il piano di manutenzione contiene gli stessi elementi di identificazione di cui al manuale d’uso e, inoltre, le possibili anomalie, le operazioni manutentive e le risorse relative, il livello minimo delle prestazioni. Il programma di manutenzione riporta le prestazioni delle parti, gli interventi manutentivi e i tempi relativi, i controlli per il mantenimento dei livelli prestazionali. MANUALE D’USO L’impianto elettrico di pubblica illuminazione è conforme alle norme CEI e i suoi componenti elettrici sono provvisti di marchio di qualità e/o comunque della marcatura CE. Le parti principali dell’impianto sono le seguenti:

- quadro elettrico di zona; - condutture elettriche; - apparecchi di illuminazione per illuminazione stradale; - pali di acciaio verniciato; - impianto di protezione contro i contatti indiretti.

La ditta installatrice deve fornire un fascicolo con i necessari libretti d’uso e manutenzione del materiale e delle apparecchiature elettriche installati. Allo scopo di individuare i vari tronchi di linee, nel quadro elettrico in corrispondenza dei dispositivi di protezione e comando saranno da inserire dei contrassegni. PIANO DI MANUTENZIONE Ai fini della gestione dell’impianto elettrico, occorre considerare che esso comporta manutenzione, controlli e interventi per anomalie o guasti. Tali operazioni devono essere effettuate da personale autorizzato, allo scopo specializzato, il quale dovrà sempre disporre della documentazione di progetto. A tale fine, il personale autorizzato deve disporre di tutti i dispositivi personali di protezione, secondo le norme in vigore, e degli attrezzi e strumenti necessari, tenuti in perfetta efficienza in luogo adatto. In caso di interventi di manutenzione straordinaria e di modifiche per mutate esigenze degli impianti o ammodernamenti, questi dovranno essere eseguiti da ditte specializzate. Compito del titolare dell’impianto è quello di provvedere alla progettazione della manutenzione, considerando preliminarmente che essa deve essere del tipo

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preventivo. Così come indicato dalle norme UNI, la strategia da adottare per la manutenzione preventiva può essere di vari tipi: ciclica, su condizione, predittiva, migliorativa. I principi fondamentali che devono guidare nella scelta della strategia sono: conservare per la vita prevista (circa trenta anni) tutti i componenti nelle condizioni prestazionali iniziali di progetto, eseguire la manutenzione in sicurezza per il personale adibito e per le persone che ne usufruiscono e in condizioni di convenienza economica. Allo scopo di raggiungere tale obiettivo, occorre definire le procedure di pianificazione della manutenzione attraverso: piano di manutenzione, organizzazione del servizio, formazione e aggiornamento del personale. Le risorse per gli interventi manutentivi, ordinari e straordinari, saranno quantificate e fatte oggetto di apposite previsioni di spesa. Le risorse da impegnare per la manutenzione sono rappresentate da: manodopera, materiali e mezzi. Naturalmente, allo scopo di assicurare la migliore economia di gestione, è importante tener conto del costo globale di tutto il servizio, osservando criteri di sicurezza, economicità, tecnici ecc. Il piano di manutenzione, con gli interventi di seguito indicati, consentirà di mantenere il livello prestazionale dell’impianto elettrico, così come previsto dal progetto, in modo da soddisfare le esigenze connesse all’uso della struttura. In caso di anomalie per eventi non ordinari ma eccezionali, si provvederà di volta in volta ad intervenire. Per prevenire le anomalie che invece possono derivare dall’uso ordinario, e cioè nell’uso dell’impianto elettrico entro i parametri previsti in sede di progetto, si devono prevedere gli interventi manutentivi che riguardano i seguenti aspetti:

- ricambio delle lampade; - pulizia degli apparecchi di illuminazione; - stato di conservazione dell’impianto; - verniciatura dei pali.

Il ricambio delle lampade sarà effettuato secondo un programma adeguato, dopo un certo numero di ore di funzionamento. Le lampade a led degli apparecchi di illuminazione sui pali hanno una vita media di circa 50.000 ore, per cui tenendo conto che l’utilizzazione degli impianti si aggira intorno alle 4000 ore all’anno, si procederà alla sostituzione delle lampade orientativamente ogni dodici anni. Il periodo compreso tra due ricambi va comunque meglio definito con l’esperienza fatta nel tempo e secondo quanto detto prima. Naturalmente in concomitanza dei ricambi delle lampade sarà effettuata la pulizia degli apparecchi di illuminazione. Se gli apparecchi non hanno sufficiente tenuta, potrà essere necessaria una pulizia intermedia tra due ricambi di lampade. Gli automezzi per la manutenzione degli impianti dovranno essere attrezzati per

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consentire l’accesso agli apparecchi di illuminazione. Per i pali alti fino a 3,5 m basteranno delle normali scale doppie. Per i sostegni di altezza superiore si dovrà disporre di automezzi con piattaforme o cestelli sostenuti da bracci, che consentano di raggiungere tali altezze. Il quadro elettrico deve essere pulito periodicamente, ogni anno, assicurandosi che i contrassegni conservino la loro leggibilità Ogni anno occorre controllare le linee nei pozzetti. Per quanto riguarda i sostegni di acciaio, essi vanno tenuti in osservazione, in relazione alle condizioni atmosferiche, al fine di provvedere alla verniciatura quando necessaria. Una periodicità per la verniciatura, in ogni caso, può essere prevista intorno ai sette anni. In caso di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per sostituzione di componenti elettrici, occorre utilizzare materiali identici a quelli esistenti. Diversamente è necessario impiegare componenti di prestazione equivalente, valutandone la compatibilità con l’intero impianto esistente tramite tecnici che all’occorrenza procederanno ad eseguire un progetto ed ad aggiornare la documentazione tenuta sul posto. Particolare attenzione va posta nella sostituzione dei cavi, che dovranno avere lo stesso colore dell’isolante ( es. azzurro per il neutro e giallo-verde per il conduttore di protezione). Analogamente, per tutti i componenti a tenuta, in caso di interventi manutentivi è necessario ripristinare il grado di protezione originario, indicato dal progetto. Tutti gli interventi manutentivi, ordinari e straordinari e le modifiche devono essere riportati su un apposito registro, con data e firma del responsabile che li ha eseguiti. PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Ai fini della programmazione della manutenzione, sono previsti gli interventi sopra richiamati e i controlli periodici di seguito indicati. Ciò soltanto, come detto in precedenza, può assicurare il mantenimento dei livelli prestazionali delle varie parti dell’impianto elettrico, che si possono ricondurre ai seguenti:

o assicurare il necessario livello di illuminamento degli apparecchi di illuminazione;

o assicurare la continua efficienza degli ausiliari delle lampade, delle apparecchiature e dispositivi di protezione e comando del quadro elettrico;

o mantenere la perfetta efficienza delle condutture elettriche e delle derivazioni terminali agli apparecchi di illuminazione.

A tale scopo sono previsti gli interventi manutentivi del tipo e con le periodicità richiamati nel paragrafo precedente. Circa i controlli da fare, essi sono costituiti dalle verifiche periodiche previste dalle Norme CEI 64-8, che saranno effettuate a cura del personale tecnico, i quali dovranno riportare i risultati in apposito registro. A tal fine, è importante, come detto in precedenza, tenere a disposizione la documentazione di progetto.

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Le verifiche periodiche da effettuare sono quelle riportate dalle norme sopra indicate, con esame a vista e prove. Tra le prove saranno previste le seguenti:

o Efficienza dell’impianto di terra, se presente, e dei dispositivi di protezione differenziale, con intervallo di almeno cinque anni (la prova di scatto dei pulsanti degli interruttori differenziali va fatta con la periodicità prevista dal costruttore);

o Isolamento dei circuiti, con periodicità quinquennale accertando che la resistenza di isolamento (in MΩ) abbia un valore ≥ 2 / (L + N) [M Ω]

Dove: L = lunghezza complessiva linee di alimentazione in Km (=1 per lunghezze inferiori al km) N = numero di apparecchi presenti nel sistema elettrico Si definisce il seguente programma specifico delle manutenzioni e la tempistica degli interventi programmati e periodici per mantenere integra l’efficienza dell’impianto, la sua conformità alla norma UNI11248 e agevolare un servizio qualità e una migliore gestione delle risorse.

PROGRAMMA DEI CONTROLLI

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PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI

Montebelluna, lì 02/08/2017

il progettista

ALLEGATI:

− Foto quadro elettrico esistente in via Baradei − Verifica illuminotecnica − Dich. conformità LR 17/09 − Report fotometrico apparecchio

QUADRO VIA BARADEI

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VERIFICA ILLUMINOTECNICA PISTA CICLABILE + STRA ROTATORIA +DAImpianto : MARENO DI PIAV Lorenzo San Via -E

.

Sommario

Pagina 2/12

Copertina 1Sommario 21 Via San Lorenzo - strada + pista1.1 Descrizione, Via San Lorenzo - strada + pista1.1.1 Pianta 31.2 Riepilogo, Via San Lorenzo - strada + pista1.2.1 Panoramica risultato, Strada 51.2.2 Panoramica risultato, Pista ciclabile 61.3 Risultati calcolo, Via San Lorenzo - strada + pista1.3.1 Tabella, Strada (L) 71.3.2 Tabella, Strada (L) 81.3.3 Tabella, Pista ciclabile (E orizzontale) 92 Impianto esterno 12.1 Descrizione, Impianto esterno 12.1.1 Pianta 102.2 Riepilogo, Impianto esterno 12.2.1 Panoramica risultato, Superficie di misurazione 2 112.3 Risultati calcolo, Impianto esterno 12.3.1 Tabella, Superficie di misurazione 2 (E) 12

1 Via San Lorenzo - strada + pista1.1 Descrizione, Via San Lorenzo - strada + pista1.1.1 Pianta

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-30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60 [m]1 : 1000

-4

2

[m]

StradaProfilo stradale : Senza spartitrafficoLarghezza della corsia : 6.50 mNumero delle corsie : 2Tipo di superficie stradale: CIE C2q0 : 0.07

Tipo di palo :ITALO 1 STW 4.7-2M H. 8 MTPosizionamento punti luce: Fila a destraAltezza del punto luce : 8.00 mDistanza dei pali : 29.00 mDistanza dalla strada : 3.20 mInclinazione del punto luce: 0.00°

Posizionamento punto luce per :ITALO 1 STW 4.7-2M H. 8 MT Posizione Rotazione

x[m] y[m] z[m] Z[°] C0[°] C90[°]ITALO 1 0F3 STW 4.7-2M : 0.00 0.40 8.00 0 0 0

Zona limite: =>

1 Via San Lorenzo - strada + pista1.1 Descrizione, Via San Lorenzo - strada + pista1.1.1 Pianta

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Zona limite:

Pista ciclabileProfilo stradale : Area genericaLarghezza della corsia : 3.00 mNumero delle corsie : 1Distanza dalla strada : 0.00 m

Via San Lorenzo - strada + pista1.2 Riepilogo, Via San Lorenzo - strada + pista1.2.1 Panoramica risultato, Strada

Pagina 5/12 VERGANI STUDIO

b

h

u

Dati punti luceMarca : Codice : ITALO 1 STW 4.7-2M H. 8 MTNome punto luce : ITALO 1 STW 4.7-2M H. 8 MTSorgenti : 1 x LED 52 W / 5730 lm

Profilo stradale : Senza spartitraffico Posizionamento punti luce : Fila a destraLarghezza della corsia (b) : 6.50 m Altezza del punto luce (h) : 8.00 mNumero delle corsie : 2 Distanza dei pali (a) : 29.00 mTipo di superficie stradale : CIE C2 Distanza dalla strada (u) : 3.20 mq0 : 0.07 Inclinazione del punto luce : 0.00°Circolazione a destra Fattore di manut. : 0.80

LuminanzaPosizione osservatore 1 : x=89.00m, y=1.63m, z=1.50mMedio : 0.59 cd/m² (ME5 min. 0.5)Uo (min/media) : 0.59 (ME5 min. 0.35)

Posizione osservatore 2 : x=-60.00m, y=4.88m, z=1.50mMedio : 0.64 cd/m² (ME5 min. 0.5)Uo (min/media) : 0.55 (ME5 min. 0.35)

Uniformità longitudinaleUI (B1: x = 89.00, y = 1.63, z = 1.50) : 0.75 (ME5 min. 0.4)UI (B2: x = -60.00, y = 4.88, z = 1.50) : 0.76 (ME5 min. 0.4)

Bagliore / chiarore dei dintorniTI (B1: y=1.63m) : 10 % (ME5 max. 15)SR : 0.72 SR : 0.72 (ME5 min. 0.5)

1.2 Riepilogo, Via San Lorenzo - strada + pista1.2.2 Panoramica risultato, Pista ciclabile

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Zona limite : Area generica Vedi riassuntivo stradaleLarghezza della corsia (b) : 3.00 m Distanza dalla strada (d) : 0.00 m

Illuminamento orizzontale EMedio : 11.3 lxMinimo : 5 lx

1 Via San Lorenzo - strada + pista1.3 Risultati calcolo, Via San Lorenzo - strada + pista1.3.1 Tabella, Strada (L)

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Posizione osservatore 1 : x = 89, y = 1.63, z = 1.5Luminanza media Lm : 0.59 cd/m²Luminanza minima Lmin : 0.35 cd/m²Uniformità totale Uo Lmin/Lm : 0.59Aumento della soglia di percezione TI : 10 %Uniformità longitudinale UI Llmin/Llmax : 0.75

0.81 0.77 0.8 [0.85] 0.84 0.81 0.8 0.76 0.73 0.8

0.7 0.64 0.7 0.8 0.78 0.7 0.69 0.63 0.6 0.67

0.63 0.59 0.63 0.75 0.72 0.64 0.62 0.54 0.53 0.6

0.57 0.55 0.57 0.68 0.64 0.58 0.56 0.48 0.49 0.54

0.49 0.47 0.49 0.55 0.52 0.49 0.48 0.42 0.43 0.47

0.39 0.37 0.39 0.41 0.4 0.39 0.38 (0.35) 0.36 0.39

1.45 4.35 7.25 10.15 13.05 15.95 18.85 21.75 24.65 27.55 [m]Luminanza [cd/m²]

0.54

1.63

2.71

3.79

4.88

5.96[m]

1.3 Risultati calcolo, Via San Lorenzo - strada + pista1.3.2 Tabella, Strada (L)

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Posizione osservatore 2 : x = -60, y = 4.88, z = 1.5Luminanza media Lm : 0.64 cd/m²Luminanza minima Lmin : 0.35 cd/m²Uniformità totale Uo Lmin/Lm : 0.55Aumento della soglia di percezione TI : 5 %Uniformità longitudinale UI Llmin/Llmax : 0.76

0.91 0.88 0.93 [0.96] [0.96] 0.95 0.94 0.86 0.82 0.86

0.75 0.71 0.74 0.81 0.81 0.86 0.87 0.74 0.68 0.74

0.64 0.59 0.61 0.69 0.7 0.78 0.8 0.66 0.62 0.66

0.57 0.52 0.51 0.59 0.61 0.67 0.71 0.59 0.57 0.58

0.49 0.45 0.44 0.5 0.51 0.55 0.58 0.51 0.49 0.5

0.4 0.37 (0.35) 0.39 0.4 0.41 0.43 0.39 0.38 0.4

1.45 4.35 7.25 10.15 13.05 15.95 18.85 21.75 24.65 27.55 [m]Luminanza [cd/m²]

0.54

1.63

2.71

3.79

4.88

5.96[m]

1.3 Risultati calcolo, Via San Lorenzo - strada + pista1.3.3 Tabella, Pista ciclabile (E orizzontale)

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Altezza del piano di riferimento: 0.00 m

Illuminamento medio Em : 11.3 lxIlluminamento minimo Emin : 5 lxIlluminamento massimo Emax : 20.5 lxUniformità Uo min/media : 1 : 2.28 (0.44)Uniformità Ud min/max : 1 : 4.14 (0.24)

19.6 13.6 7.9 5.9 (5) (5) 5.9 7.9 13.6 19.6

[20.5] 14.8 9 6.7 5.9 5.9 6.7 9 14.8 [20.5]

20.3 15.2 10.4 7.8 6.9 6.9 7.8 10.4 15.2 20.3

1.45 4.35 7.25 10.15 13.05 15.95 18.85 21.75 24.65 27.55 [m]Illuminamento [lx]

-2.50

-1.50

-0.50[m]

2 Impianto esterno 12.1 Descrizione, Impianto esterno 12.1.1 Pianta

Pagina 10/12 VERGANI STUDIO

20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 [m]1 : 1000

0

10

20

30

40

50

60

70

80[m]

N

2 Impianto esterno 12.2 Riepilogo, Impianto esterno 12.2.1 Panoramica risultato, Superficie di misurazione 2

Pagina 11/12 VERGANI STUDIO

20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 [m]

0

10

20

30

40

50

60

70

80[m]

N

10 15 20 30 50Illuminamento [lx]

GeneraleAlgoritmo di calcolo utilizzato: Percentuale indiretta mediaAltezza area di valutazione 0.00 mAltezza del punto luce [m]: 8.00 mFattore di manut. 0.80

Flusso luminoso di tutte le lampade 17190 lmPotenza totale 156 WPotenza totale per superficie (7957.73 m²) 0.02 W/m²

IlluminamentoIlluminamento medio Em 18.2 lxIlluminamento minimo Emin 10.8 lxIlluminamento massimo Emax 27.9 lxUniformità Uo Emin/Em 1:1.69 (0.59)Uniformità Ud Emin/Emax 1:2.59 (0.39)

Tipo Num. Marca

9 1 Codice : Nome punto luce : ITALO 1 STW 4.7-2M H. 8 MT TRIPLO con : 3 x ITALO 1 0F3 STW 4.7-2MSorgenti : 1 x LED 52 W / 5730 lm

2 Impianto esterno 12.3 Risultati calcolo, Impianto esterno 12.3.1 Tabella, Superficie di misurazione 2 (E)

Pagina 12/12 VERGANI STUDIO

Altezza del piano di riferimento: 0.00 m

Illuminamento medio Em : 18.2 lxIlluminamento minimo Emin : 10.8 lxIlluminamento massimo Emax : 27.9 lxUniformità Uo Emin/Em : 1 : 1.69 (0.59)Uniformità Ud Emin/Emax : 1 : 2.59 (0.39)

16.5 17.3 16 16 14 (10.8)

14.9 17.6 21.1 20.9 20.5 17.8 14.1 11.7

12.9 16.9 20.4 26 21.7 16.7 16 13

13.2 17.9 25 25.2 19.2 15.5

13.6 17.1 22 16.8

14.2 18.6 24.6 19.2

15.3 19.9 26.4 27.1 21.1 17.2

14.5 17.6 23.4 [27.9] 24.7 22 17.8 15

16.7 20.4 21.8 22.2 20.1 16.7 16.5 15

17.1 16.1 17.1 16.4 13.7 11.9

0 2 4 6 8 10 12 14 16 [m]Illuminamento [lx]

0

2

4

6

8

10

12

14

16[m]