EXtra n. 5

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In evidenza Progetto Mercurio Enasarco e Area vasta Veneto pag. 3 I prodotti EXIT-Read ed EXIT- Energy pag. 8 Il Network Verifica Banche Dati Catastali pag. 5 | i n q u e s t o n u m e r o | Trimestrale d'informazione sul mondo EXITone n. 5 | 2011

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Il numero cinque del nostro house organ, EXtra

Transcript of EXtra n. 5

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In evidenza Progetto Mercurio Enasarco e Area vasta Veneto

pag. 3

I prodotti EXIT-Read ed EXIT-Energy

pag. 8

Il NetworkVerifi ca BancheDati Catastali

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Trimestrale d'informazione sul mondo EXITonen. 5 | 2011

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Cari Lettori, siamo sempre qui per confron-tarci con voi su quanto accadu-to in Italia e nel

mondo in questo ini-zio d’anno e sulla diret-trice da mantenere per conquistare, con co-stante dedizione, sem-pre più ampi riconosci-menti, di qualificazione dal mercato.

La prima riflessione che vogliamo con-dividere con Voi tutti è che la direzione pre-sa da EXITone, ancor prima della grande cri-si corrente, circa il recupero del patrimonio immobiliare esistente attraverso le attività di advisory ed i necessari strumenti legati ai servizi di ingegneria, è esattamente quella che il mercato, sia pubblico sia privato, sta intraprendendo, con evidenze sempre più significative.

E, forti anche della recente esperienza che ci ha visti attenti ed attivi partecipanti al Mipim 2011 (articolo di approfondimen-to a pag. 12), oggi possiamo affermare con positiva e reale convinzione che la luce in fondo al tunnel comincia a intravedersi e la strada da seguire è proprio quella da noi in-dicata. Ce lo confermano i dati provenienti dal settore.

Infatti, prendiamo ad esempio le casse previdenziali, pubbliche e private, che de-tengono un patrimonio immobiliare stima-to, a valori di bilancio, pari a circa 9,46 mi-liardi di euro (Fonte: Sole 24Ore - Analisi Mercati Finanziari). Queste devono garan-tire la loro attività statutaria (il versamento delle pensioni agli aderenti) per trent’anni, ed è quindi necessario cominciare a consi-derare imprescindibile il momento delle ri-valutazioni a valori correnti di mercato (che certificano un coefficiente moltiplicativo pa-ri a 1,5) del patrimonio immobiliare.

Si prospetta quindi una stagione di grandi dismissioni, per esigenze sì di bilan-cio, ma il cui impatto sarà soprattutto quello di rilanciare un mercato, quello immobilia-re, che stenta a recuperare le posizioni degli anni passati.

A partire dalla Fondazione Enasarco e Banca d’Italia (percorsi di dismissione già intrapresi), attraverso la Cassa dei Ragio-nieri e l’INPS (che hanno già dichiarato di

voler percorrere questa virtuosa strada), ci vengono offerte opportunità uniche di con-solidamento e crescita del mercato di riferi-mento, e per le organizzazioni come la no-stra si apre un triennio di condizioni partico-larmente adatte per confermare la posizione di leader. Ma il valore di mercato come vie-ne definito, e da chi? Per poter essere rico-nosciuti leader, non basta più l’esperienza, e la qualità dei servizi erogati non è altro che la base di partenza che gli stakeholders richiedono. Bisogna possedere le più alte qualificazioni, riconosciute a livello inter-nazionale.

EXITone ha quindi visto con lungimiran-za la necessità di diventare un “Esperto indi-pendente” per tutte le attività ingegneristi-che legate alla valorizzazione degli immobili e del territorio, raggiungendo inoltre l’am-bito riconoscimento di Organismo di Ispe-zione accreditato per le attività di valutazio-ne immobiliare che, unitamente a quello già ottenuto relativo alle attività ispettive relati-ve al cosiddetto “Servizio Energia” (ai sensi della norma 17020), ci pone al primo posto in Italia per palmares di attestazioni vigenti.

Il mercato, che vede i Fondi d’investi-mento, le SGR, gli Istituti di Credito e le As-sicurazioni quali grandi proprietari di patri-moni immobiliari e quindi come fruitori di “servizi d’eccellenza”, ci vorrà confermare che le scelte strategiche di EXITone sono modelli da seguire (vedi box a pag. 14).

Ma a confermare che la strada da noi in-dicata è foriera di risultati positivi, ci sono anche i dati provenienti dalla stessa comu-nità dei professionisti.

Secondo un’indagine condotta dall’Os-servatorio del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Con-servatori (Cnappc) e dal Cresme (di cui vi parliamo nell’articolo a pag. 11), i segna-li più confortanti arrivano dalla riqualifica-zione del patrimonio residenziale esistente (il 30,7% dei 600 professionisti intervistati lo vede in crescita) e, soprattutto, dalle at-tività legate al risparmio energetico, il cui sviluppo è incoraggiato anche dalla partico-lare attenzione prestata a queste tematiche dal legislatore (box delle novità normative a pag. 15). La sostenibilità ambientale, il ri-sparmio energetico e l’attenzione alle impli-cazioni sociali relative alle operazioni di ri-conversione e riqualificazione immobiliare sono da sempre alla base degli scenari di valorizzazione prospettati da EXITone, e la

possibilità di diventare Certificatori Energe-tici abilitati è un’altra opportunità che vie-ne messa a disposizione del mercato, attra-verso le partnership che ci vedono sempre protagonisti. È infatti il CENSIS a conferma-re che l’80% del patrimonio immobiliare ita-liano è costituito dal residenziale, ed è noto che l’unico in movimento, nell’industria im-mobiliare, è proprio il mercato dell’usato.

Le nuove normative circa la necessità di allegare agli atti di compravendita e locazio-ne di unità immobiliari il Certificato Energe-tico, devono essere quindi viste non solo co-me un ulteriore balzello, ma come una con-dizione adatta a sviluppare il mercato di rife-rimento del tecnico di settore per le proprie professionalità.

Perché la norma va senz’altro ad “obbli-gare” la trasparenza nel mercato immobi-liare, e quindi della tutela del consumatore, che sarà messo così in grado di conoscere oggettivamente il bene da acquistare, per poter scegliere coerentemente con le pro-prie necessità l’investimento corretto, aven-do come supporto un professionista di chia-ra “imparzialità”.

Per chi si dimostra particolarmente in-traprendente poi, coniugando elevati skills a visioni imprenditoriali d’avanguardia nello sfruttare le normative, si prospettano scena-ri di ulteriore sviluppo, come ben ci descrive il nostro Tutor dell’Immobile Leonardo Im-broglini (cfr. intervista a pag. 5).

Certo, dalla manifestazione del Mipim è arrivato anche l’invito alla cautela da parte di importanti economisti ed esper-ti del mercato immobiliare, ma è incorag-giante e, allo stesso tempo, fortemente sti-molante pensare che una delle tendenze emerse con più forza dall’evento che riu-nisce la comunità internazionale del Re-al Estate, sia l’attenzione alla sostenibili-tà ambientale e alla predisposizione a pro-gettare e costruire ambienti abitativi, di studio, di lavoro che garantiscano una mi-gliore qualità della vita.

Cari lettori, la strada è tracciata, e noi, con voi, vogliamo essere protagonisti, ora e do-mani, del grande processo di rinnovamen-to che sta prendendo piede nel nostro Pae-se, malgrado la forte indeterminatezza, e certi di contribuire a “creare” un mercato immo-biliare trasparente, garantito e certificabile.

A presto per i nostri prossimi racconti!

Alexandra Mogilatova

Esperienza e trasparenza: il futuro degli esperti immobiliari |

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A lexandra Mogi latova

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Il Progetto Mercurio della Fondazione Enasarco: una best practice di Social Housing nazionale che vede EXITone tra i principali attori |

Nel 2008 il Consiglio di Amministrazio-ne della Fondazione Enasarco, ha ap-provato il Piano per la dismissione del patrimonio immobiliare, denominato Progetto Mercurio. L’anno successivo,

attraverso il bando europeo pubblicato il 28 gennaio 2009 sulla GUCE, la Fondazione ha individuato i partner per l’erogazione di mutui a condizioni vantaggiose; l’assistenza alla vendita; la due diligence amministrati-va, tecnica e legale nonché la gestione dei fondi immobiliari in cui far confluire le unità invendute: EXITone si è aggiudicata la gara, come Capogruppo di apposito RTI, relativa-mente all’esecuzione delle attività di due di-ligence e di supporto alla vendita.

Al RTI sono quindi affidati i servizi com-plementari e strumentali al piano di dismis-sione del patrimonio immobiliare della Fon-dazione Enasarco: Lotto 1 (Roma, Pomezia, Palermo, Bologna, Casalecchio di Reno, Ancona, Perugia, Torino, Taranto) e Lotto 2 (Roma, Milano, Pieve Emanuele, Rho, Me-legnano) per un numero di 18.026 unità di cui 17.063 appartamenti e 963 negozi e una superficie commerciale totale pari a circa 2 milioni 600mila metri quadri.

Il progetto Mercurio si caratterizza nel panorama italiano dei processi di dismissio-ne immobiliare, non solo per le dimensioni e la vastità del patrimonio, ma soprattutto per le finalità che ne hanno determinato l’avvio e che lo rendono, a pieno titolo, una best practice nazionale nell’ambito delle esperienze di Housing Sociale. Si tratta in-fatti della prima operazione di dismissione di patrimoni immobiliari locati di proprietà degli Enti previdenziali, con vendita diretta agli inquilini, e la prima che prevede una massima tutela delle fasce deboli della po-polazione residente.

Vediamone da vicino gli aspetti operativi e i principi ispiratori.

Aspetti operativi La dismissione avviene attraverso la ven-dita diretta agli inquilini (per contratto titolari del diritto di prelazione), quale strumento trasparente per massimizzare i ricavi, rendere positivo l’impatto socia-le, gestire direttamente le problematiche

connesse alle unità immobiliari. Il Piano di Vendita è strutturato in due anni, pre-ceduto da un periodo necessario per le attività di due diligence, predisposizione delle strutture di assistenza alla vendita e per le convenzioni con gli istituti di credi-to per l’erogazione di mutui agli inquilini. I cespiti non prelazionati saranno conferiti ad appositi Fondi immobiliari.

Nell’ambito di questo processo, le at-tività di EXITone – che si occupa di tutti i servizi complementari e strumentali al pia-no di dismissione del patrimonio immobi-liare – si suddividono in tre principali cate-gorie (due diligence tecnica, due diligence amministrativa-legale, assistenza alla ven-dita) e vengono svolte da un responsabile della due diligence con esperienza plurien-nale nel settore, che coordina team di ad-detti al rilievo documentale, team di ad-detti alle analisi tecniche e ai sopralluoghi, team di addetti alle regolarizzazioni ed alla predisposizione dei fascicoli; da staff amministrativo coadiuvato da un team per l’analisi contrattualistica per quanto riguarda la due diligence amministrativa-legale; da un team con esperienza plurien-nale per l’assistenza alla vendita.

Tutti i dati relativi al patrimonio oggetto della dismissione, vengoni inseriti all’inter-no di una data room virtuale, equivalente elettronico di una “stanza fisica” di archivia-zione dei documenti. Interamente consulta-bile in modalità remota via Web mediante autenticazione, si tratta di uno strumento che si caratterizza per la facilità di consul-tazione (la ricerca dei documenti d’archivio può avvenire semplicemente attraverso cri-teri diversificati) e la comodità di accesso (possibilità di accedere in qualunque mo-mento alle informazioni che interessano, in modo indipendente e senza la necessità di recarsi sul posto).

Tutela inquilini e fasce deboliPer tutelare gli inquilini, in particolar modo, quelli appartenenti alle fasce più deboli e raggiungere quindi le finalità sociali del progetto, il Piano di Vendita ha previsto le seguenti condizioni, contenute nell’accordo siglato l’11/09/2008 con le Organizzazioni

Sindacali dei conduttori: Estensione della possibilità di acquista-

re a favore di parenti ed affini fino al 4° grado (tutela introdotta per incrementare sensibilmente la possibilità di acquisto degli appartamenti condotti in locazione).

Scambio di appartamenti nell’ambito del-lo stesso complesso immobiliare (tutela introdotta per venire incontro alle even-tuali richieste degli inquilini);

Mutui a condizioni agevolate caratterizza-te da:1. durata fino a 40 anni indipendentemen-

te dall’età del mutuario;2. spread al massimo ribasso e senza spe-

se accessorie;3. importo del mutuo pari al prezzo

dell’unità immobiliare e spese connes-se alla compravendita;

4. condizioni agevolate per i costi notarili;5. agevolazioni per acquisti collettivi (ulte-

riore sconto del 10% rispetto al prezzo di acquisto).

Tutele per gli inquilini che non possono acquistare:1. contratto di locazione a canone concor-

dato di durata 5+3 anni per le fasce di reddito famigliare sino a 42.000;

2. acquisto di solo diritto di usufrutto/ abitazione per i nuclei composti da ultra 67enni.

EXITone è orgogliosa di mettere a dispo-sizione il suo know how per un progetto di così vasta portata nel campo del Social Hou-sing. Un’esperienza che consente di rendere concreti i principi già enunciati nella nostra più recente iniziativa editoriale, il volume “Il servizio abitativo sociale. Nuovi sistemi per valorizzare l’edilizia residenziale pubbli-ca e promuovere le politiche dell’Housing Sociale” (a cura di E. Bigotti, ed. Il Sole 24 Ore, 2009), dove veniva delineata la figura del N.O.A.S. (Nuovo Operatore dell’Abitare Sostenibile), nuovo soggetto che ricerca allo stesso tempo la sostenibilità economica e sociale nell’introduzione di un nuovo mo-dello abitativo. Ci auguriamo vivamente di poter mettere a frutto i risultati di questa im-portante esperienza a supporto delle annun-ciate dismissioni di altri Enti Previdenziali.

Alessandro Lozar

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Area vasta VENETO - ENERGIA E CALORE SOTTO CONTROLLO |

Nel 2009 EXITone e Poliedra Sanità si sono aggiudicate, in RTI con SI-RAM Spa, (mandataria) e GEFI Spa, la gara d’appalto per la gestione dei servizi energia e calore per l’Area

Vasta di Venezia e Rovigo, comprenden-te le seguenti strutture Sanitarie e Socio Sanitarie: ULSS 12 VENEZIANA (Capofi -la), ULSS 10 VENETO ORIENTALE, ULSS 13 MIRANO, ULSS 14 CHIOGGIA, ULSS 18 ROVIGO, ULSS 19 ADRIA.

I Servizi oggetto dell’affi damento comprendono le prestazione connesse a:1. “Servizio energia impianti termici”

quali la fornitura di beni e servizi in-cluso il combustibile, l’esercizio degli impianti termici.

2. “Servizio energia impianti elettrici”, quali la fornitura di beni e servizi in-cluso la fornitura di energia elettrica; l’esercizio degli impianti elettrici; la manutenzione ordinaria e straordi-naria.

3. “Esercizio e manutenzione altri im-pianti ed apparecchiature”: fornitura di beni e servizi; esercizio; la manu-tenzione ordinaria e straordinaria.

4. “Diagnosi energetica” (alla fase di produzione dell’energia; alla fase di distribuzione e utilizzo dell’energia) e riferita agli impianti, alle strutture ed ai comportamenti.

5. Esecuzione dei lavori di “Messa a norma, riqualifi cazione ed ottimizza-zione energetica”.

Qui di seguito un’intervista al team che lavora alla commessa.

D. Quali sono gli obiettivi del progetto?R. L’obiettivo dell’RTI è quello di af-

fi ancare la Stazione Appaltante nella gestione e valorizzazione del patrimonio impiantistico di proprietà di ogni singo-la Azienda ULSS dell’Area Vasta. La va-lorizzazione si sta attuando mediante la fornitura di beni e servizi necessari ad as-sicurare e mantenere nel tempo le condi-zioni di comfort, di effi cienza, di sicurezza e salvaguardia ambientale, provvedendo nel contempo al miglioramento del pro-cesso e controllo energetico negli immo-bili oggetto dell’Appalto.

In quest’ottica l’RTI ha voluto dare particolare rilievo a tutto ciò che concer-ne la progettazione ed il coordinamen-to dei processi gestionali e delle scelte d’investimento. Pertanto, l’obiettivo di

EXITone (e di Poliedra Sanità) è quello di affi ancare ed orientare le scelte stra-tegiche e progettuali basate sulla giu-sta cognizione di causa e sul costante dialogo costruttivo con i referenti del Committente, non solo su temi tecnico-gestionali, ma anche su quelli clinici e sanitari che, per la propria centralità, de-vono guidare qualunque scelta gestio-nale o tecnologica.

D. Quali sono gli aspetti che rendo-no maggiormente qualifi cante il modus operandi del RTI?

R. Ad implementazione del sistema di comunicazione interno dei presidi ospedalieri, il Raggruppamento ha pro-posto la creazione di una bacheca vir-tuale realizzata mediante uno schermo di grandi dimensioni che al suo interno presenta un vero e proprio PC, una sche-da di rete, un ricevitore televisivo e un rice-trasmettitore bluetooth. La bacheca, progettata da EXITone, in collaborazione con il Politecnico di Torino e la Fondazio-ne Torino Wireless, è stata già sperimen-tata con successo presso l’università to-rinese e consentirebbe agli utenti delle strutture sanitarie di scaricare mediante bluetooth tutte le informazioni utili come ad esempio orari delle visite, ubicazio-ne dei reparti, orario e ubicazione degli sportelli, modalità di prenotazione, etc… A corredo delle attività di Anagrafi ca Tec-nica-impiantistica l’RTI ha inoltre propo-sto il censimento delle apparecchiature biomedicali. L’attività, condotta da Polie-dra Sanità, analogamente al censimento impiantistico prevede la raccolta dei dati che saranno successivamente classifi ca-ti e codifi cati all’interno di un database. Tale censimento potrà essere utilizzato ad esempio, per ottimizzare la gestione delle apparecchiature o permettere la programmazione strategica fi nalizzata all’assegnazione dei fondi disponibili. La proposta sarà implementata su una struttura ospedaliera pilota e sarà suc-cessivamente estesa, quale servizio su richiesta, alle strutture individuate dal Committente.

Infi ne, il nostro progetto contiene una proposta di Modello energetico che, attraverso la scomposizione in macro aree simili in termini di consumi ener-getici e livelli prestazionali, permette il confronto delle prestazioni energetiche anche di strutture fortemente disomo-

genee. Il modello energetico per l’Area Vasta Venezia e Rovigo è stato proposto per la struttura campione “Ospedale di San Donà di Piave”.

D. Quali professionalità sono impie-gate attualmente nella commessa?

R. Nell’ambito delle commessa sono state impiegate risorse interne con atti-tudini nella gestione delle attività degli affi liati e con competenze tecniche spe-cifi che nell’ambito degli impianti tecno-logici.

D. Che tipo di strumentazione tecno-logica viene utilizzata?

R. Alcuni degli strumenti sono di co-mune utilizzo (come il disto laser), men-tre altri sono tecnologicamente più avan-zati (come la stazione totale o il PDA). In particolar modo il PDA (Personal Digital Assistant) permette di “alimentare” in tempo reale il database, effettuando costantemente tutte le azioni di verifi ca indispensabili per garantire l’affi dabilità delle informazioni restituite. Inoltre per l’attività di Diagnosi Energetica sono sta-te utilizzate attrezzature complesse quali termocamere per analisi termografi che di apparecchiature ed edifi ci fi nalizzate all’esatta individuazione delle dispersio-ni termiche di un edifi cio o alla ricerca di perdite negli impianti di riscaldamento.

D. Quale nuovo Know-how si potrà ottenere con questo progetto?

R. La commessa ha permesso un ulteriore accrescimento professiona-le del personale impiegato, connesso con i servizi erogati da EXITone quali ad esempio l’Anagrafi ca Tecnica, che ha raggiunto un livello di dettaglio im-piantistico particolarmente complesso, o nell’ambito della redazione delle Dia-gnosi Energetiche fi nalizzate al conte-nimento dei consumi energetici e nella valorizzazione del patrimonio immobi-liare delle strutture sanitarie oggetto dell’appalto.

Ciò ha contribuito alla crescita del database di EXITone per quanto inerente gli elementi di benchmark sulle attività di gestione dell’energia, permettendoci quindi di poter fornire ai prossimi Clienti un servizio ancora più accurato.

a cura di Carolina Brunetti in collaborazione con l’Area Asset Management

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Controllo banche dati e verifi ca delle rendite catastali proposte: un’opportunità da non perdere per i Comuni |

Della Circolare n. 2 diffusa nel luglio 2010 dall’Agenzia del Territorio si è tanto parlato per i chiarimenti in materia di dichiarazione di va-riazione in catasto. Ma la stessa

Circolare sottolinea un’interessante op-portunità per i Comuni, che pochi han-no fi nora colto: la possibilità di visio-nare in tempo reale gli accatastamenti di nuove costruzioni e di denuncia di variazione delle unità immobiliari e le relative Rendite Catastali. Una novi-tà che consente di rafforzare il dialogo tra Agenzia delle Entrate e Comuni e di migliorare la qualità delle banche dati catastali ai fi ni fi scali. Ne parliamo con il Tutor dell’Immobile EXITone, Ing. Leo-nardo Imbroglini titolare dell’omonimo Studio Tecnico di Forlì che, avvalendosi di professionisti altamente qualifi cati, si occupa di progettazione, calcoli struttu-rali, direzione lavori, analisi ambientali, impianti, collaudi, consulenze, stime e perizie.

Ingegnere, prima di tutto chiariamo quali sono le modalità per stimare la Rendita Catastale di un immobile o di un’unità immobiliare.

Per quanto riguarda gli immobili o le unità immobiliari a categoria ordinaria, la Rendita Catastale viene proposta da un tecnico di parte in modo tabellare: l’unità immobiliare viene inserita in una scala di valori continua, costituita dalle unità tipo differenti per categoria e clas-se di appartenenza. Gli immobili a cate-goria speciale (“D” ed “E”) seguono lo stesso principio logico, con la differenza che la Rendita Catastale viene determi-nata con stima diretta; in questo caso l’Agenzia del Territorio esegue controlli a campione con sopralluoghi e verifi che (circa il 30% delle denunce presentate). In entrambi i casi il biennio di riferimen-to è il 1988/’89.

In che modo il Comune può inter-venire nel processo di determinazione della Rendita Catastale?

Come già stabilito dalla Legge 80/2006, fi no a quando non sarà operati-vo il modello unico digitale per l’edilizia, l’Agenzia del Territorio invia ai Comuni per via telematica le dichiarazioni di va-riazione e di nuova costruzione presen-tate a far data dal 1° gennaio 2006 e i Comuni verifi cano la coerenza delle ca-ratteristiche dichiarate dell’unità immo-biliare rispetto alle informazioni dispo-nibili, sulla base degli atti in loro posses-so. Il Comune potrà segnalare eventuali incoerenze all’Agenzia del Territorio, che provvede agli adempimenti di compe-tenza. Il successivo D.L.31/05/2010 n°78 ha incentivato i Comuni a partecipare all’attività di accertamento tributario, dando loro la possibilità di accedere alla banca dati catastali aggiornata in tem-po reale: le amministrazioni comunali possono, con regolare cadenza, verifi -care la veridicità del documento DocFa presentato presso lo sportello catastale

mediante confronto con la documenta-zione in atti presso i propri uffi ci (D.I.A., P. di C., S.C.I.A., ecc.) e procedere quin-di alla verifi ca della Rendita Catastale proposta (riferita al biennio ‘88/’89) che dovrà essere compatibile con l’evoluzio-ne del territorio. L’Agenzia del Territorio ha dodici mesi di tempo per procedere alla verifi ca ed eventuale rettifi ca della Rendita Catastale proposta dal libero professionista; trascorso detto periodo la Rendita Catastale proposta diviene defi nitiva a tutti gli effetti.

Un’attività che ha bisogno dunque di un’attenta fase di start-up per le Amministrazioni Comunali. Da dove partire?

Statisticamente, dalle pubblicazio-ni della Agenzia del Territorio stessa, è emerso che le variazioni catastali per nuove costruzioni e/o denunce di varia-zione interessano circa 1,5-2% dell’in-tero patrimonio pari a circa 1 milione e 200 mila unità immobiliari: proprio su queste dovrà essere concentrata l’atten-zione delle Amministrazioni Comunali.

E i circa 2 milioni di immobili ‘fan-tasma’ sconosciuti al fi sco emersi tra il 2009 e il 2010, grazie al progetto di ri-cerca attuato dall’Agenzia del Territorio e Agea?

Per questi immobili è stata fi ssata la scadenza del 30 Aprile 2011 per proce-dere alla regolarizzazione catastale. De-corso questo termine, il Comune, preso atto delle segnalazioni dell’Agenzia del Territorio, provvederà a comunicare al Catasto le caratteristice degli immobili non denunciati con potenziale Rendi-ta Catastale e di quelli che, per effetto dell’autodenuncia, sono stati inseriti in banca dati nell’ultimo semestre del 2010. Trattandosi di autodenuncia, il classamento può essere sottostimato, ma si possono riscontrare anche abu-

Planimetria catastale

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si diffi cilmente sanabili. Il decreto mille proroghe, ha inoltre introdotto una novi-tà: per chi si metterà in regola dopo il 30 aprile 2011 le rendite comunque attribui-te produrranno effetti fi scali a partire dal 1°gennaio del 2007 (retroattività), salva la prova contraria fornita dagli interessati con la procedura dell’autotutela da pro-

durre a dimostrazione di una diversa de-correnza. Quindi il Comune è fortemente incentivato a controllare queste unità im-mobiliari e a porre molta attenzione alla causale del loro accatastamento.

Ma quali sono i principali vantaggi che l’Amministrazione può conseguire nell’avviare questo tipo di attività?

Il collegamento con il Catasto permette al Comune di analizzare, in un ristret-to lasso di tempo, la Rendita Catastale proposta ed accertare eventuali incon-gruenze con la DIA o progetto deposita-to dalla parte, con l’ubicazione dell’im-mobile, con la destinazione d’uso, con il grado di rifi nitura ecc... Salvaguardan-do il principio dell’autonomia catastale dell’Agenzia del Territorio nell’attribuire la Rendita Catastale, il Comune, facilita-to dalla conoscenza diretta del proprio territorio, segnalerà le incongruenze. In questo modo l’Amministrazione potrà assumere un ruolo attivo nel migliorare il grado di apprezzamento della Rendi-ta Catastale stessa, conseguendo così notevoli vantaggi anche ai fi ni fi scali. Questa “collaborazione” tra Comune e Agenzia del Territorio, può essere attiva-ta ed attuata quotidianamente, favoren-do il controllo e il monitoraggio sempre più puntuale del territorio.

Occorre dunque sensibilizzare i Co-muni sui vantaggi che possono derivare dall’incrementare l’attività di controllo banche dati e verifi ca delle rendite cata-stali proposte. Che ruolo può svolgere il Network 2.0 EXITone nel promuovere questa consapevolezza presso le Ammi-nistrazioni?Si tratta di un’interessante opportu-nità per tutti i Tutor dell’Immobile del Network EXITone che, grazie a una co-noscenza approfondita del territorio di loro competenza, possono supportare i Comuni nell’attività di controllo e veri-fi ca banche dati delle rendite catastali, in maniera puntuale e professionale. In particolare il Tutor dell’Immobile EXIT-one rappresenta una fi gura professiona-le particolarmente qualifi cata nel fornire ai Comuni consulenza per implementa-re un sistema effi cace che permetta loro di svolgere un ruolo sempre più attivo nell’attività di accertamento tributario. Si tratta naturalmente di un’attività che può coinvolgere l’intero Network sia per il tipo di competenze richieste sia per la collocazione territoriale, visto che la corretta identifi cazione delle Rendite Catastali rappresenta un’esigenza per le Amministrazioni Comunali di tutta Italia.

Alessandro Lozar

I corsi per gli Affi l iati EXIToneL’Accademia EXITone ha dato il via a

una nuova sessione formativa di cor-

si di formazione per gli Affi liati.

Il primo, dal titolo “Valorizzazione Del

Patrimonio Immobiliare Pubblico e Pri-

vato”, si è tenuto il 5 maggio scorso nella

sede di Roma (via Bissolati) e verrà ripetu-

to il prossimo 16 giugno presso il Master

Point di EXITone di Pinerolo: partendo dallo

status attuale dell’applicazione delle nor-

me in materia di Valorizzazione, il Corso si

concentra su una case history di rilievo e si

conclude con un approfondimento circa le

attività tecniche in un’ottica di commercia-

lizzazione del servizio di valorizzazione del

patrimonio immobiliare pubblico/privato.

Sono inoltre previsti nel periodo giu-

gno - luglio 2011, le sessioni formative dei

seguenti corsi:

- “Norma EN ISO/IEC 17020”: l’attività

dell’Organismo di Ispezione relativa

ai settori: impianti tecnologici, due

diligence e valutazione immobiliare.

- “Prodotto EXIT-Read”.

In relazione agli interventi di rispar-

mio e riqualifi cazione energetica per i

condomini, ricordiamo inoltre, la partner-

ship siglata tra EXITone e la società spe-

cializzata in erogazione di fi nanziamenti,

Harley&Dikkinson. L’accordo permette

ai professionisti affi liati al Network 2.0

di EXITone di promuovere, in particolare

presso amministratori di condominio e

società di costruzioni, soluzioni fi nanziarie

specifi che per la realizzazione di interventi

di manutenzione, restauro ed innovazione

tecnologica volta al risparmio energetico

di stabili in condominio. Tutti i condòmini

posso rivolgersi alla nostra sede per in-

formazioni. Per saperne di più, scrivici su

[email protected] specifi cando la tipo-

logia della tua richiesta!

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Il settore immobiliare italiano soffre di una malattia cronica: la scarsa trasparenza che per anni ha caratterizzato le operazioni le-gate alle attività di valutazione immobiliare. A differenza di quanto accade in altri Paesi

Europei - ad esempio nel Regno Unito, dove le valutazioni vengono effettuate esclusiva-mente da professionisti indipendenti accre-ditati da enti come il RICS (Royal Institution Chartered Surveyors) – in Italia troppo spesso ci troviamo davanti a stime e perizie immo-biliari effettuate da “valutatori” improvvisati o, peggio ancora, chiaramente ”di parte“. Nel nostro Paese, prima ancora del legisla-tore, è stato il settore bancario a muoversi per segnalare la necessità di un’inversione di tendenza: lo scorso novembre, è stato in-fatti siglato un protocollo di Intesa tra l’ABI, le principali società di valutazione immo-biliare e gli ordini professionali dei periti e Tecnoborsa, proprio allo scopo di garantire l’applicazione di specifiche linee guida per la valutazione degli immobili in tutta Italia.

Sono i primi tentativi di mettere ordine in una situazione ancora fortemente confu-sa, che raggiunge livelli di pericolosa dege-nerazione nel mercato della piccola e media proprietà, dove le stime vengono spesso realizzate senza attenersi a criteri e standard adeguati, con il duplice danno di scoraggia-re gli investitori e penalizzare gli acquirenti e/o i venditori. Una condizione che non è più possibile sostenere per il settore immobiliare italiano, che deve necessariamente adeguarsi agli standard degli altri Paesi, se vuole cre-scere e diventare una leva di sviluppo econo-mico e sociale, ed avere una propria dignità riconosciuta nel contribuire alla crescita del sistema Paese. Ecco perché in un mercato come quello attuale, in cui è forte la tendenza all’internazionalizzazione e in cui la traspa-renza sta diventando una componente sem-pre più importante nel determinare la fiducia degli operatori, non c’è spazio per una politica del lasseiz faire, ma si impone una posizione netta: la strada da seguire è quella dell’indi-pendenza, della trasparenza e dell’affidabilità. Una valida soluzione, esistente ed attuale, è quella di affidarsi a un Organismo di Ispezio-ne, indipendente e accreditato, che attesti la validità e la conformità delle stime effettuate.

La corretta “lettura” delle dinamiche di mercato ha portato EXITone S.p.A., ad un im-portante risultato: è stato infatti accreditato

dall’Ente Nazionale di Accreditamento, Ac-credia, come Organismo di Ispezione (OdI) di tipo “C” (certificato n. 056E) e ai sensi della normativa UNI CEI EN ISO/IEC 17020: in quan-to tale effettua attività ispettive sul servizio di Gestione e valutazione di patrimoni immo-biliari e relativi servizi, comprendenti le Due Diligence, le valutazioni, le stime e le perizie immobiliari. EXITone inoltre, è l’unico Organi-smo di Ispezione in Italia ad essere accredita-to sia per il servizio di Gestione e valutazione di patrimoni immobiliari sia per effettuare attività ispettive sul servizio di presidio tec-nologico e manutenzione degli impianti tec-nologici, comprendenti il servizio di gestione energetica, il cosiddetto “Servizio Energia”.

L’attività di ispezione circa il servizio di Ge-stione e valutazione di patrimoni immobiliari, può includere l’esame della documentazione prodotta dal soggetto/oggetto di verifica, la verifica dello stato dei luoghi, l’analisi per le eventuali difformità, la verifica delle procedu-re di lavoro, la determinazione della confor-mità ai requisiti applicabili e la successiva re-lazione sui risultati di queste verifiche al Clien-te e, ove richiesto, all’autorità di controllo.

Il Mercato di riferimento. Il servizio è de-stinato alle Società di Gestione del Risparmio (SGR), ai grandi proprietari immobiliari Pub-blici e Privati ed è erogato da EXITone nel ri-spetto dei principi di eguaglianza, imparziali-tà, integrità e riservatezza.

I servizi di ispezione sono offerti da EXITone S.p.A. a favore ad esempio, come detto, delle Società di Gestione Risparmio, le quali, affi-dando l’incarico di esprimere il parere di me-rito tecnico (Valutazione di Conformità) sulle

attività di valutazione effettuate da esperti indi-pendenti (ex art. 17 del DM 24 maggio 1999, n. 228 e smi), rendono il processo di valutazione degli Asset ancora più rigoroso e trasparente, a maggiore tutela degli interessi dei quotisti dei Fondi gestiti dalle SGR medesime.

Il Cliente può richiedere di usufruire del servizio a diversi livelli: ad esempio può ri-chiedere all’OdI di monitorare il servizio reso da se stesso verso un determinato Commit-tente, per dare conto del risultato attraverso un report elaborato da un organismo indi-pendente o, naturalmente, controllare e mo-nitorare l’appalto dei propri subappaltatori. In tutti i casi, il Cliente avrà la garanzia di operare con una Società accreditata per le attività di Ispezione, che rispetta i principi di affidabi-lità, trasparenza, correttezza ed imparzialità previsti dalla UNI CEI EN ISO/IEC 17020 e as-sicura l’economicità del processo, attraverso l’industrializzazione dei costi e la standardiz-zazione delle procedure operative di utilizzo.

Ancora una volta EXITone si pone in pri-ma fila nel mercato immobiliare, per offrire soluzioni innovative che interpretano in anti-cipo la domanda più qualificata di servizi, certi che la rotta presa sia foriera di ottimi risultati!

Per maggiori informazioni: [email protected]

Alessandro Lozar

Nuove frontiere di trasparenza per le valutazioni immobiliari:EXITone come Organismo di Ispezione |

Il Team Ecco la squadra che EXITone mette in

campo come Organismo di Ispezione:

• Alexandra Mogilatova (Direttore Ge-nerale): Responsabile Organismo di Ispezione, coadiuvata da Simone Odi-no, Assistente di Direzione;

• Antonio Romano (Controllo Tecnico): Responsabile Tecnico Organismo di Ispezione;

• Vanni Varalda (Sistema Gestione Inte-grato): Responsabile Qualità Organi-smo di Ispezione;

• Hatem Shahwan (Servizio Energia): Ispettore; Paola Terrando (Due Dili-gence, perizie/rapporti di valutazione immobiliare): Ispettore; Andrea Coppa (Servizio Energia & Due Diligence, pe-rizie/rapporti di valutazione immobilia-re): Ispettore.

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Da sempre EXITone ha sostenuto la cruciale importanza della conoscen-za come base di ogni buon pro-cesso di gestione e valorizzazione immobiliare. Proprio per questo ha

messo a punto due prodotti, EXIT-Read ed EXIT-Energy, che costituiscono dei veri e propri strumenti decisionali in me-rito agli interventi da mettere in atto per accrescere il valore dei beni ed aumentar-ne l’effi cienza, destinati sia ai gestori e/o proprietari di grandi patrimoni immobi-liari pubblici e privati, ai quali EXITone si rivolge direttamente, sia alla piccola pro-prietà diffusa, attraverso i servizi erogati dai Tutor dell’Immobile del Network 2.0.

Mentre EXIT-Read consente di deline-are un quadro complessivo e di diagno-si globale del patrimonio immobiliare, EXIT-Energy si concentra, nello specifi co, sulla Diagnosi e Certifi cazione Energeti-ca basandosi sui più aggiornati standard nazionali. Entrambi, come tutti i prodotti EXITone, hanno tra i loro vantaggi l’eco-nomicità – garantita dall’industrializza-zione dei costi e dalla standardizzazione delle procedure operative di utilizzo – l’af-fi dabilità, la trasparenza e l’effi cienza del processo, certifi cato ai sensi della norma ISO 9001:2000, oltre, naturalmente, alla garanzia e alla certifi cazione di professio-nalità di un operatore dall’esperienza con-solidata e dei suoi Tutor dell’Immobile.

Il prodotto READà Scenario: conoscere per valorizzare Il recupero e la valorizzazione del patri-monio costruito rappresentano senza ombra di dubbio le principali leve su cui investire per affrontare e superare la crisi economica che non ha risparmiato il settore edilizio – immobiliare. Lo con-fermano i dati provenienti da indagini

effettuate presso i professionisti che giorno per giorno lavorano nel settore. Ad esempio, secondo la ricerca realizza-ta dall’Osservatorio Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianifi catori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc) – Cresme (vedi articolo a pag.11) intervistando 600 pro-fessionisti tra Milano, Como, Treviso, Bari, i segnali più confortanti arrivano dalla riqualifi cazione del patrimonio re-sidenziale esistente (il 30,7% degli inter-vistati lo vede in crescita) e, soprattutto, dalle attività legate al risparmio energe-tico, il cui sviluppo è incoraggiato anche dalla particolare attenzione prestata a queste tematiche a livello legislativo. Un esempio per tutti, le Direttive co-munitarie che hanno reso obbligatoria, anche in Italia, la Certifi cazione Energe-tica degli edifi ci nuovi e nelle compra-vendite e locazioni di quelli già esistenti. Ma prima di mettere in atto qualunque azione di recupero e valorizzazione è ne-cessario conoscere approfonditamente l’immobile o il patrimonio immobiliare oggetto dell’intervento.

àLa nostra soluzionePer rispondere alle esigenze di pro-prietari e gestori che hanno necessità di costruire un quadro conoscitivo e di diagnosi globale del proprio patrimonio immobiliare, EXITone ha realizzato il prodotto EXIT-Read (Real Estate Audit & Diagnosis), un vero e proprio strumento decisionale che permette di orientare le scelte in merito agli interventi e alle stra-tegie di gestione da attuare sul patrimo-nio immobiliare per preservarne o ac-crescerne il valore e utilizzarlo al meglio.

àChe cos’è il prodotto EXIT-ReadDestinato a proprietari e utilizzatori im-mobiliari (Enti pubblici, Aziende, Privati), ad Amministratori e Gestori di patrimo-ni immobiliari per conto terzi, EXIT-Read (Real Estate Audit & Diagnosis) è uno strumento che consente di costruire un quadro conoscitivo e di diagnosi globa-le (diagnosi generale o audit di primo livello) di tutti gli aspetti caratteristici del patrimonio immobiliare oggetto di indagine, attraverso una serie di esplo-

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Conoscere per valorizzare gli immobili e renderli piu’ effi cienti: i prodotti EXIT-Read ed EXIT-Energy |

Il report generato da EXIT-Read

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razioni tese a raccogliere informazioni preliminari sulla consistenza e sulle con-dizioni di “stato” di un bene (o di un insieme di beni immobili). EXIT-Read è strutturato per l’analisi e la diagnostica degli immobili di qualsiasi dimensione e destinazione d’uso e utilizza una Piat-taforma informatica proprietaria web based, che produce percorsi guidati ed elabora automaticamente una serie di informazioni secondo criteri prestabiliti e tecniche statistiche appropriate ai ri-sultati che si desidera raggiungere (algo-ritmi di calcolo che determinano indici di criticità in funzione di “punti” e “voti”), consentendo una diagnostica con livelli di qualità e standard omogenei, verifi-cati e certificati dal sistema. Attraverso EXIT-Read, è possibile eseguire contem-poraneamente due tipi di diagnosi: una diagnosi oggettiva, che tiene conto del contesto normativo e procedurale di ri-ferimento, delle variabili economiche e delle regole di buona tecnica e una dia-gnosi soggettiva, che prende in conside-razione aspetti maggiormente legati alla soggettività del Cliente e alla peculiarità dell’immobile. Il risultato di EXIT-Read è un report (vedi figura a pag. 8) che individua gli elementi salienti del bene diagnosticato e ne classifica il livello di rilevanza/criticità sotto il profilo tecnico, economico, giuridico ed amministrativo.

à Qual è il valore aggiunto del prodot-to che lo distingue dagli altri presenti sul mercato Strumento di conoscenza a 360°. L’ope-razione di audit condotta sul patrimonio permette di giungere ad un’esatta cono-

scenza della consistenza, delle poten-zialità di valorizzazione e delle carenze gestionali, ambientali, normative. L’in-terpretazione di questi risultati consente al Cliente di supportare la definizione delle strategie e degli interventi di valo-rizzazione del bene avviando opportune azioni correttive per garantire la conformi-tà tecnica e amministrativa degli ambien-ti in funzione dell’effettiva destinazione d’uso; la sicurezza degli edifici e delle at-tività ivi svolte; la congruità dei parame-tri gestionali (tecnica e amministrativa); l’individuazione della migliore strategia di valorizzazione e di riduzione dei costi.

Pieno coinvolgimento del proprietario/gestore in modo da studiare soluzioni personalizzate. Il gestore/proprietario viene coinvolto in prima persona nella definizione del quadro conoscitivo, in modo da poter studiare con lui una serie di soluzioni personalizzate e tarate sulle sue esigenze.

Vasto ambito di applicazione. EXIT-Read (come mostra la figura sopra) può es-sere applicato all’interno di un ambito molto ampio di interventi (qualificazio-ne dei beni, Facility, Property ed Energy Management, adeguamenti normativi…), diventando uno strumento centrale nelle strategie di gestione dei servizi integrati tecnico-amministrativi all’immobile.

Economicità. Altro vantaggio del pro-dotto EXIT-Read è la sua economicità, garantita dall’industrializzazione del processo e dalla standardizzazione delle procedure operative di utilizzo.

Il prodotto EXIT - EnergyàScenario: l’efficienza energetica de-gli edifici Secondo una recente indagine di Le-gambiente realizzata attraverso imma-gini termografiche, in Italia 9 edifici su 10 sprecano energia (vedi news a pag. 15). Pareti senza isolamento, finestre sottili e montate male, ponti termici tra diversi materiali, serramenti e solai che facilitano le dispersioni di calore: gli edifici in cui abitiamo e lavoriamo sono responsabili nella maggior parte dei casi di rilevanti dispersioni di calore e costringono a usare riscaldamento e condizionatori, facendo così aumentare i costi in bolletta e diminuire il comfort e la vivibilità. Gli edifici pubblici italiani non se la passano meglio di quelli pri-vati: il loro dispendio energetico appare di gran lunga superiore ai consumi medi registrati in sede europea, con un con-sumo specifico pari ad oltre 200 kWh/m2 anno. In particolare per le Ammini-strazione Pubbliche – tenute da un lato a rispettare il Patto di Stabilità e dall’altro a raggiungere gli obiettivi del pacchetto <20-20-20>, concordato in sede europea – diventa cruciale e inevitabile agire sul proprio parco immobiliare per ridurre i consumi energetici ad essi legati e per aumentarne l’efficienza energetica.

à La nostra soluzioneProprio per rispondere alle esigenze di professionalità e servizi in ambito ener-getico-edilizio sia pubblico sia privato,

Struttura di EXIT-Read

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EXITone ha realizzato EXIT-Energy, uno strumento per la Diagnosi e la Certifi ca-zione Energetica secondo le norme na-zionali UNI/TS 11300.

àChe cos’è il prodotto EXIT - EnergyEXIT-Energy è uno strumento di lavo-ro comune che permette di veicolare e condividere conoscenza (knowledge transfert) ed esperienze all’interno di un Network di professionisti locali esperti di problematiche energetiche ed impiantistiche. Il prodotto è infatti sviluppato attraverso una Piattaforma Informatica proprietaria web oriented, di cui sfrutta tutte le potenzialità di con-divisione delle competenze ingegneri-stiche nel settore energetico. Gli output del prodotto EXIT-Energy sono la rela-zione di Diagnosi Energetica e l’attesta-to di Qualifi cazione Energetica nonché l’attestato di Certifi cazione Energetica ove richiesto dalle normative regionali.

à Qual è il valore aggiunto del prodot-to che lo distingue dagli altri presenti sul mercato Strumento di conoscenza. Le informa-zioni condivise nella base dati consen-

tono di valutare preventivamente le ca-ratteristiche di prestazione energetica di immobili affi ni tra loro. I parametri che vengono presi in considerazione (benchmark energetici) per realizzare tale analisi comparativa sono ad esem-pio: la collocazione ed il contesto terri-toriale, la categoria dell’edifi cio, la volu-metria dell’immobile, i consumi specifi ci di energia, la tipologia di combustibile, i costi della bolletta energetica, la tipolo-gia impiantistica, ecc.

Strumento decisionale. EXIT-Energy permette di realizzare analisi decisiona-li sulla scorte del benchmark. L’analisi dei dati presenti nel catasto energetico, costituito dai dati di benchmark raccolti, rappresenta un ulteriore strumento utile a sensibilizzare gli enti proprietari e stabilire gli obiettivi di miglioramento dell’effi cien-za energetica ed i conseguenti interventi applicabili, nonché le scadenze tempora-li. La realizzazione del catasto energetico consente infi ne di avere un quadro dia-gnostico sullo stato di effi cienza energeti-ca del patrimonio immobiliare analizzato e poter quindi individuare le strategie di intervento per migliorare l’effi cienza ener-getica degli edifi ci.

Oltre a consentire al singolo pro-fessionista di realizzare Diagnosi e Certifi cazioni Energetiche, EXIT-Energy permette di effettuare delle valutazioni energetiche basandosi su diagnosi e/o certifi cazioni realizzate precedentemen-te, distribuite sull’intero territorio nazio-nale e già presenti nella base dati comu-ne del prodotto. Ogni singola Diagnosi o Certifi cazione Energetica realizzata attraverso EXIT-Energy, contribuisce a formare una banca dati di informazioni utili alla rappresentazione energetica del patrimonio immobiliare analizza-to ed alla individuazione di benchmark energetici, cioè di parametri oggettivi di riferimento.

La piattaforma web – oriented per-mette, ad un’ampia rete di tecnici, la condivisione e la diffusione delle prassi operative corrette, delle modalità di rac-colta e di analisi dei dati immobiliari per gli operatori presenti in diversi contesti; il tutto al fi ne di pervenire ad una gestio-ne energetica degli immobili integrata e razionale.

A cura di Letizia Cavallaro

in collaborazione con l’Area Consulting

La piattaforma web oriented di EXIT-Energy

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Formazione, specializzazione, ag-giornamento professionale: è con queste armi che gli architetti italiani affrontano la crisi. È quanto emerge dalla ricerca realizzata dall’Osserva-

torio Consiglio nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc) – Cresme e relativa a 600 rile-vazioni distribuite tra gli Ordini di Mila-no, Como, Treviso e Bari. Il 22,5% degli intervistati evidenzia una forte polarizza-zione sul mercato tra chi “la crisi non la sente” e chi invece “perde terreno”; un 17,1% sostiene che la crisi si concentra in alcuni segmenti e non in altri mentre, per il 19%, è in realtà una grande occa-sione di trasformazione. Un architetto su cinque segnala - sia per il 2009 sia per il 2010 - la perdita di circa un quarto del proprio fatturato. Ma c’è anche chi cresce in modo rilevante: circa il 3,6% dei pro-fessionisti ha visto aumentare il proprio giro d’affari, nel 2009, di oltre il 25%; nel 2010 questa percentuale è salita al 6,8%. Crollano i dati relativi alla progettazione di nuove costruzioni residenziali (nel 2010, il 54% degli intervistati la vede in calo, con un 41,5% che stima un calo superiore al 25% ), e grandi difficoltà si notano anche nella nuova produzione non residenzia-le e nelle opere pubbliche. I segnali più confortanti arrivano invece dalla riquali-ficazione del patrimonio residenziale esi-

stente (il 36% lo vede in calo, ma il 30,7% lo vede in crescita) e, soprattutto, dalle attività legate al risparmio energetico.

La rivoluzione delle eco-professioni, infatti, è in atto anche in Italia, incoraggia-ta da apposite leggi che hanno recepito le direttive Comunitarie in materia. E come evidenziato dal rapporto di Ermesambiente, “Lavorare Verde. Guida ai Green Jobs” (di-sponibile sul nostro blog al seguente link http://blog.exitone.it/?p=1603), tra i profili professionali al momento più richiesti c’è quello del Certificatore Energetico, figu-ra diventata particolarmente importante negli ultimi due anni, da quando diverse Regioni che hanno legiferato in materia hanno reso obbligatorio l’ACE (Attestato di Certificazione Energetica) per la com-pravendita e in molti casi anche per la locazione di un’unità immobiliare. Oltre al rilascio dell’Ace, Il Certificatore può svol-gere numerose funzioni nel mercato della bioedilizia e delle energie rinnovabili e, in generale, esplicitando i consumi energeti-ci di un edificio, può incentivare il mercato degli immobili eco-efficienti e innescare, quindi, un meccanismo in cui è lo stesso mercato a premiare gli edifici di classe su-periore. Ad esempio, già a partire dal 21 febbraio 2011 in Lombardia (legge regio-nale n. 3 del 2011), è stato introdotto l’ob-bligo di evidenziare il risultato della dia-gnosi (identificato dalle lettere comprese

fra la A e la G, dalla migliore alla peggiore performance in quanto a consumi ener-getici) in tutti gli annunci immobiliari: su quelli esposti all’esterno delle agenzie, nei media e su internet (vedi sezione News Normative a pag. 15).

I requisiti per diventare Certificatore Energetico variano a seconda delle nor-mative regionali. Nella maggior parte dei casi è necessario essere in possesso di di-ploma/laurea tecnica e seguire un Corso abilitante riconosciuto dalla Regione (vedi articolo sotto). A seconda delle Regioni può essere richiesta o meno l’iscrizione ad un Albo Professionale: la Lombardia, ad esempio, ha di recente eliminato que-sto obbligo (vedi sezione News Normative a pag. 15).

Carolina Brunetti

L’aggiornamento del professionista: il Certificatore Energetico |

Corsi in FAD per Certificatore Energetico: sconti fino al 45% |

Continua la partnerhsip tra EXITone e COSVIFOR - Project Group, che per-mette a tutti i professionisti interessa-ti, di acquistare i Corsi per diventare Certificatore Energetico in modalità

FAD (Formazione a Distanza) per le Regio-ni Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte con possibilità di risparmiare fino al 45%.

Accreditati a livello regionale, i corsi sono accessibili 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana su piattaforma dedicata, a cui è possibile collegarsi in ogni momento della giornata da una qualunque postazione con accesso Internet. La durata varia da 24 a 30 ore complessive, quasi la metà del tem-po previsto per i corsi in modalità frontale,

con la possibilità di usufruire di una com-pleta assistenza di tutoring e mentoring per tutta la durata dei corsi. A completamento del percorso formativo, sarà poi possibile sostenere gli esami necessari per iscriversi all’elenco dei soggetti Certificatori Energeti-ci delle Regioni.

Il prezzo di un singolo corso, a scelta fra i tre, è di Euro 600 + Iva, a fronte degli Euro 800 + Iva di listino.

E inoltre: più corsi si seguono e maggio-re è il risparmio. È possibile infatti acquista-re dei pacchetti di corsi, che permetteranno di usufruire di ulteriori sconti: - Pacchetto di 2 corsi (a scelta tra Emilia

Romagna, Lombardia e Piemonte): Euro

1.000 + Iva a fronte degli Euro 1.600 + Iva di listino.

- Pacchetto di 3 corsi (a scelta tra Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte): Euro 1.300 + Iva a fronte degli Euro 2.400 + Iva di listino.Per saperne di più, conoscere i detta-

gli dei corsi e scaricare un’anteprima delle lezioni, è possibile iscriversi gratuitamen-te alla piattaforma P-Learning - EXITone (http://exitone.p-learning.com), oppure contattarci all’indirizzo email: [email protected] o al num. 0121. 041.658.

Carolina Brunetti

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Ottimisti sì, ma con cautela. È lo spirito che ha caratterizzato l’edi-zione 2011 del Mipim, il maggio-re evento internazionale dedicato alla proprietà immobilare, tenutosi

in Francia, a Cannes, dall’8 all’11 marzo scorsi. Un’edizione che indubbiamen-te ha lanciato segnali più confortanti ri-spetto a quella dello scorso anno, lon-tana però dall’euforia che caratterizzava il settore fino a qualche anno addietro. Ma cominciamo ad analizzare i numeri dell’evento, proseguendo poi con l’evi-denziare le tendenze emerse ed i proget-ti più interessanti.

I numeriCresce il numero dei partecipanti ri-

spetto all’edizione dello scorso anno, così come quello degli investitori. I vi-sitatori del Mipim 2011 sono stati infat-ti 18.622, provenienti da oltre 100 Paesi (+8%), di cui circa 4.000 investitori inter-nazionali (+6%). Nonostante le variazio-ni positive, rimane il fatto che il nume-ro di partecipanti resta comunque infe-riore di circa il 30% rispetto al periodo pre-crisi del 2008. In risalita invece, ed a sorpresa!, la presenza dell’Italia, con circa 80 espositori e 217 società registra-te, in rappresentanza di un settore im-mobiliare che, secondo i dati di Scenari Immobiliari, nel nostro Paese vale 114,9 miliardi di euro, di cui ben 94 nel solo settore residenziale.

Largo agli investimenti, ma con prudenza

Filo conduttore di questa edizione, caratterizzata tra l’altro da un gran nu-mero di covegni e dibattiti, evidenza della necessità di maggiore confronto tra gli operatori, è stato quello dell’in-vestimento. In un momento storico così delicato per l’economia globale, la do-manda di fondo che ha caratterizzato gli

incontri è stata: dove e come investire? Secondo la società di Asset Manage-ment, Standard Life Investments, pro-tagonista di uno dei meeting tenutosi nell’ambito del Mipim, il settore uffici in Australia e quello industriale in Canada offono buone prospettive, ma il “respi-ro” è evidentemente limitato. Anche ne-gli USA il settore uffici si sta riprenden-do dopo aver toccato il punto più basso degli ultimi 30 anni. Allo stesso tempo in Europa crescono centri come Londra, Parigi e Stoccolma. Secondo la società di consulenza Jones Lang La Salle sta tornando la fiducia sugli investimenti transfrontalieri, cresciuti a livelli che non si erano più visti dalla fine del boom, vale a dire da circa cinque anni: il volu-me di questi investimenti è salito infatti nell’ultimo anno di 130 miliardi di dol-lari, + 40% rispetto all’anno precedente. Invito alla prudenza da parte dell’ospi-te di eccezione dell’evento, il professor Nouriel Roubini, che nel 2006 era stato uno dei pochi economisti a prevedere la

“grande crisi”: “Nelle economie mon-diali si stanno facendo strada dei trends positivi - ha affermato al Mipim Roubini - ma la ripresa è ancora lenta e precaria in molte zone. Si tratta di una curva ad U, non certo di una ripresa veloce a V”. Per Philippe Tannenbaum, senior advi-sor all’IEIF (Institut de l’Epargne Immo-biliere & Fonciere), “c’è un crescente ot-timismo, ma gli investitori sono ancora poco propensi al rischio”.

Il benessere al primo posto La tendenza emersa con più forza

nell’ultima edizione del Mipim è l’atten-zione all’eco-compatibilità, intesa non soltanto come sostenibilità ambientale, ma soprattutto come predisposizione a progettare e costruire ambienti abitati-vi, di studio, di lavoro che garantiscano una migliore qualità della vita. Tra le ini-ziative più interessanti a riguardo, è da citare il progetto belga “Ecolys”, un par-

Dal MIPIM 2011 ottimismo cauto |

Visitatori all’ingresso del MIPIM

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co per attività situato a Namur basato sulla eco-costruzione, che ospiterà labo-ratori, uffici e un centro di servizi, inte-ramente alimentato da energie rinnova-bili e aperto esclusivamente alle auto in car-sharing. O ancora le WaterHouses di Amburgo, che utilizzano tecnologie in-telligenti e architetture modulari per ga-rantire il risparmio energetico. Sempre più massiccia, infine, la presenza di pro-getti misti che combinano immobiliare commerciale, residenziale e turistico e che tengono conto, al tempo stesso, del contesto ambientale e dell’integrazione del progetto stesso nel tessuto urbano.

È il caso, ad esempio, dell’impres-sionante progetto Baku White City in Azerbaidjan che si pone come obiettivo quello di riqualificare un sito di 221 etta-ri nel cuore della città di Baku, sorta con il primo boom petrolifero.

Nel settore pubblico protagoniste le città

Importante la presenza delle pubbli-che amministrazioni provenienti da tutto il mondo: le vere protagoniste del setto-re sono state le città, in cerca di iniziati-ve che permettano loro di essere sempre più competitive nell’investire sulle pro-prie potenzialità. A farsi notare sono state soprattutto le città britanniche, supportate anche dallo status di Paese Ospite d’Ono-re conferito al Regno Unito dagli organiz-zatori del Mipim 2011. Ha lasciato il segno, il discorso del Sindaco di Londra Boris Jo-hnson, secondo cui “le città sono il futuro, ma la vera sfida è riportare la dimensione del villaggio all’interno dei centri urbani”. E, sempre durante i giorni dela manifesta-zione, la città di Manchester ha annuncia-to che investirà 349 milioni di Euro per fi-nanziare progetti di riqualificazione basati su un approccio non-tradizionale. La pa-rola d’ordine per le città, sembra dunque essere quella di rinnovarsi con un occhio al passato e uno al futuro. Il cambiamento è necessario, come ha spiegato Rosema-ry Feenan, direttore delle ricerche interna-zionali di Jones Lang LaSalle, soprattutto per le città occidentali più antiche, se non vogliono perdere terreno nei confronti dei centri emergenti in Asia e America Latina:

“Gli urbanisti di tutto il mondo - ha affer-mato Feenan - stanno ripensando ai mo-delli delle città del futuro”.

Italia: tanti i progetti, ma occorre recuperare credibilità

Ma come si è presentato il nostro Pa-ese al Mipim 2011? La presenza dell’Ita-lia è stata sostanzialmente in crescita rispetto a quella dello scorso anno, re-cuperando inoltre terreno sulla parteci-pazione del settore pubblico, che l’anno scorso aveva registrato qualche debacle di troppo. Tra i progetti italiani di punta, la “Variante 200”, imponente progetto del Comune di Torino che prevede il re-cupero e la riqualificazione di due grandi aree a nord della città per un milione di mq e un investimento pubblico - priva-to di due miliardi di Euro, e il Da Vinci Business Center, che sorgerà nei pressi dell’Aereoporto di Fiumicino, compo-sto da due immobili collegati tra loro, che ospiteranno principalmente uffici su un’area di circa 29mila metri quadri. Molto in linea con le tendenze emerse nel corso del Mipim 2011, il progetto Ve-nezia lifestylecenter, luogo di incontro con negozi, farmer market e spazi per eventi ricreativi. Tra le novità assolute, la presenza di Bagnolifutura, società di tra-sformazione urbana costituita da Comu-

ne e Provinca di Napoli e Regione Cam-pania con l’obiettivo di bonifica e valoriz-zazione di un’area di circa 340 ettari. Fa notizia a sé l’assenza del Ministero della Difesa, che nel 2009 aveva scelto proprio il Mipim come tribuna per annunciare, con gran clamore, la dismissione del proprio patrimonio immobiliare. Ma dal Mipim arriva per il Belpaese un primo premio: ad aggiudicarselo il progetto del nuovo stadio di Siena, arrivato appunto primo nella catagoria “retail and leisu-re” dell’edizione 2011 del Mipim Archi-tectural Review Future Awards. I progetti e le iniziative, quindi ci sono: il vero pro-blema del no-stro Paese in questo mo-mento è quello di acquisire credibilità agli occhi degli investitori internazionali. Come ha affermato infatti Chris Morris della Gic Real Estate di Singapore, du-rante un incontro organizzato al Mipim da Assoimmobiliare: “il rischio italiano al momento è ancora alto, mancano seri chiarimenti normativi in materia di fon-di immobiliari e giudichiamo anche che la trasparenza dei dati non sia adegua-ta”. La palla quindi passa ora al Governo che, oltre a promuovere inziative per sti-molare gli investimenti nel nostro Paese, dovrà allo stesso tempo lavorare per ela-borare regole certe, chiare e trasparenti. Una sfida cruciale per risollevare le sor-ti non solo del Real Estate italiano, ma dell’intera ecomonia nazionale.

Un’immagine del progetto Baku White City - www.bakuwhitecity.com

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Periodo intenso per EXITone, che si conferma operatore di primo piano nelle attività di gestione di grandi patrimoni immobiliari. Ecco tre dei principali progetti che ci ve-

dono impegnati negli ultimi mesi e ci rendono orgogliosi di mettere a disposi-zione il nostro know how nell’ambito di iniziative di importante rilievo.

Banca d’Italia: servizi di advisory per la dismissione di un complesso di immobili Il 20 aprile 2011 il Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) formato da Colliers International S.p.A. in qua-lità di mandataria e da EXITone S.p.A. in qualità di mandante, ha fi rmato il contratto per l’affi damento dei servizi di advisory fi nalizzati alla dismissione di un complesso di immobili di proprietà della Banca d’Italia. Il portafoglio, del valore di oltre 300 milioni di Euro, com-prende ex fi liali ed alcune pertinenze ad uso residenziale distribuite su tutto il territorio nazionale, con una superfi cie totale di circa 240mila metri quadri. La gara, bandita e pubblicata nel maggio 2010, prevede un contratto di tre anni, prorogabile di altri due, durante i quali Colliers ed EXITone avranno il compito di promuovere la vendita del patrimo-nio della Banca. La gestione dell’opera-zione avverrà con i più alti standard di trasparenza e nel rispetto dei requisiti di qualità, ambiente, sicurezza, anche in-formatica, e responsabilità sociale con-

formi agli standard internazionali ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001, ISO/IEC 27001 e SA8000 posseduti dal Raggrup-pamento.

Enasarco: servizi di supporto alla vendita delle unità immobiliari – Progetto MercurioEntra nel vivo l’attività di EXITone nell’ambito del Progetto Mercurio re-lativo alla dismissione del patrimonio immobiliare della Fondazione Enasar-co (vedi articolo a pag. 3). Come an-nunciato nello scorso numero di Extra, EXITone si è aggiudicata l’appalto per la gestione dei “Servizi di supporto alla vendita delle unità immobiliari”, nel ruolo di mandataria in RTI con I.C. ITA-LIANA CONTROLLI s.r.l.Ad EXITone sono affi dati i servizi com-plementari e strumentali al piano di dismissione del patrimonio immobilia-re della Fondazione Enasarco: Lotto 1 (Roma, Pomezia, Palermo, Bologna, Ca-salecchio di Reno, Ancona, Perugia, To-rino, Taranto) e Lotto 2 (Roma, Milano, Pieve Emanuele, Rho, Melegnano) per un numero di 18.026 unità di cui 17.063 appartamenti e 963 negozi e una super-fi cie commerciale totale pari a circa 2 milioni 600mila metri quadri. Le attività si suddividono in tre principa-li categorie (due diligence tecnica, due diligence amministrativa-legale, assi-stenza alla vendita) e vengono svolte da un responsabile della due diligence con esperienza pluriennale nel settore, che coordina team di addetti al rilievo docu-

mentale, team di addetti alle analisi tec-niche ed ai sopraluoghi, team di addetti alle regolarizzazioni ed alla predisposi-zione dei fascicoli; da staff amministra-tivo coadiuvato da un team per l’analisi contrattualistica per quanto riguarda la due diligence amministrativa-legale; da un team con esperienza pluriennale per l’assistenza alla vendita.

CSI Piemonte:attività di Ingegneria e Consulenza per la ricostruzione e l’ottimizzazione dei costi storici gestionali dei servizi ausi-liari ed afferenti il patrimonio immobi-liare in uso al Consorzio CSI Piemonte.EXITone ha ricevuto un incarico da parte del CSI Piemonte (Consorzio per il Siste-ma Informativo Piemontese), una delle principali aziende italiane di Information & Communication Technology. L’incarico prevede l’erogazione di attività ingegneri-stiche e consulenziali che avranno come obiettivo la ricostruzione e l’ottimizzazio-ne dei costi storici gestionali dei servizi ausiliari ed afferenti il patrimonio immo-biliare in uso al Consorzio CSI Piemonte. Le attività si svolgeranno in tre fasi: inda-gine conoscitiva; diagnosi e proposta per ottimizzare i costi storici gestionali dei servizi ausiliari.Le attività saranno svolte con il supporto del software “Condominio Moderno” svi-luppato da EXITone su piattaforma web oriented, che permette di diagnosticare ed attestare i costi di gestione del patri-monio immobiliare oggetto di analisi.

a cura di Carolina Brunetti e Letizia Cavallaro

Lavori in corso! |

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l e n e w s | 1 5 |

Studi, rapporti, vademecum |Risparmio Energetico: in Ita-lia “spreconi” 9 edifi ci su 10

Pareti senza isolamento, fi nestre sottili e montate male, ponti termici tra diversi materiali, serramen-ti e solai che facilitano le dispersioni di calore. Gli edifi ci in cui abitiamo e lavoriamo sono responsa-bili, in nove casi su dieci, di rilevanti dispersioni di calore e ci costringono a usare riscaldamento e condizionatori, facendo così aumentare i costi in bolletta e diminuire il comfort e la vivibilità. È quanto emerge da una ricerca effettuata da Le-gambiente che ha analizzato 100 edifi ci in 15 città italiane. Per mostrare difetti e pregi degli edifi ci sono state utilizzate immagini termografi che re-alizzate con un macchinario capace di evidenzia-re le caratteristiche termiche ed energetiche dei materiali nelle pareti esterne dell’edifi cio. Solo 11 gli edifi ci promossi, tutti costruiti a Bolzano. In questo contesto assumono grande importanza le disposizioni normative che hanno reso obbligato-ria (delegando la normativa alle Regioni), anche in Italia, la Certifi cazione Energetica degli edifi ci nuovi e nelle compravendite e locazioni di quelli già esistenti. Una normativa che apre interessanti opportunità ai professionisti che offrono questo tipo di servizi e, in particolare, ai Certifi catori Energetici (vedi articolo a pag. 11). Il rapporto di Legambiente è disponibile sul nostro blog al link http://blog.exitone.it/?p=1733

Condominio: da Anaci le linee guida per il bilancio trasparenteAnaci e Ordine dei Commercialisti di Napoli, han-no pubblicato il documento “Linee Guida per la Redazione del Rendiconto Condominiale”. Pensa-to per gli amministratori, il testo è molto interes-sante anche per proprietari e inquilini, in quanto interviene a far chiarezza nell’ambito di un settore ancora poco regolamentato. Il Codice Civile, infat-ti, si limita a stabilire che, alla fi ne di ogni anno, l’amministratore deve rendere conto della propria gestione e che l’assemblea dei condòmini deve approvare il rendiconto annuale. Il documento di Anaci e Commercialisti di Napoli propone 10 quesiti da utilizzare come parametri per valutare la bontà del bilancio condominiale, divisi in sei argomenti chiave: rendiconto, stato patrimoniale, situazione di cassa, riparto consuntivo, relazione di gestione, fatture ricevute. È possibile scaricare le Linee Guida, in formato pdf, dal nostro blog http://blog.exitone.it/?p=2048

News normative |ACE per tutti i rogitiÈ stato pubblicato in Gazzetta Uffi ciale lo scor-so 28 marzo, il Decreto Legislativo del 3 marzo 2011, n. 28, che contiene nuove disposizioni in materia di Certifi cazione Energetica. All’art.11

il Decreto stabilisce che “nei contratti di com-pravendita o di locazione dell’edifi ci o di singole unità immobiliari, è inserita apposita clausola con la quale l’acquirente o il conduttore danno atto di aver ricevuto le informazioni e la docu-mentazione in ordine alla Certifi cazione Energe-tica degli edifi ci” e che “nel caso di offerta di tra-sferimento a titolo oneroso di edifi ci o di singole unità immobiliari, a decorrere dal 1° gennaio 2012, gli annunci commerciali di vendita riporta-no l’indice di prestazione energetica contenuto nell’attestato di certifi cazione energetica”. Per le compravendite di immobili situati in Regioni che non hanno ancora legiferato in materia, di-venta quindi obbligatoria la redazione dell’Ace, che fi no a questo momento era stata derogabile quando l’acquirente lo permetteva.

Certifi catori Energeti-ci: eliminato l’obbligo di iscrizione all’Albo per la LombardiaDallo scorso 12 marzo in Lombardia non è più in vigore l’obbligo di essere iscritti a ordini o collegi professionali per accre-ditarsi come Certifi catori Energetici. È una delle principali novità della Legge Regionale n. 3 del 21 febbraio 2011 che, all’art. 17, modifi ca la Leg-ge Regionale del 25 giugno 2009. In seguito a questa modifi ca è possibile quindi - dopo aver superato l’esame del relativo corso riconosciuto dalla Regione - iscriversi all’elenco regionale dei Certifi catori Energetici in Regione Lombardia an-che per tutti i tecnici che non sono iscritti all’Al-bo Professionale. Permane il vincolo del titolo di studio previsto dalla norma: ingegneri, architetti, geometri, periti industriali e agrari, agronomi, chimici, laureati in Scienze e tecnologie ambien-tali e forestali.

Lombardia: dal 1° gennaio 2012 classe energetica obbligatoria anche sugli annunci immobiliariCon la Legge n.3 del 21 febbraio 2011, la Lom-bardia ha inoltre stabilito l’obbligo, a partire dal 1° gennaio 2012, di riportare su tutti gli annun-ci commerciali, fi nalizzati alla compravendita o alla locazione, la classe e l’indice di prestazione energetica dell’edifi cio o della singola unità abi-tativa. Una disposizione normativa che punta a garantire la massima trasparenza nel mercato immobiliare e, prevede, in caso di violazioni, una sanzione amministrativa dai 1.000 ai 5.000 Euro.

Valle d’Aosta: approvate le metodologie regionali per la determinazione delle pre-stazioni energetiche degli edifi ci Un importante passo avanti nell’attivazione dei sistemi locali di certifi cazione, si registra inoltre in Valle d’Aosta, dove la Regione ha approvato con Deliberazione del 23 dicembre 2010, le meto-dologie di calcolo regionali per la determinazio-ne delle prestazioni energetiche degli edifi ci. Il documento approvato integra la Legge Regionale 21/2008, che ha stabilito l’obbligatorietà dell’ACE nel caso di rogito che abbia a oggetto un fabbrica-to di nuova costruzione.

Sicilia: approvata la Legge Regionale sulla Certifi cazione EnergeticaLo scorso 25 Marzo è stato pubblicato sulla Gaz-zetta Uffi ciale della Regione Siciliana, il Decre-to Dirigenziale del 3 marzo 2011 in materia di Certifi cazione Energetica degli edifi ci. Il Decreto stabilisce che, in caso di compravendita o di lo-cazione di un edifi cio, l’ACE deve essere redat-to in tempo utile per essere reso disponibile al momento della stipula dell’atto. Di particolare interesse, gli articoli 2 e 3 sui soggetti abilitati a svolgere l’attività di Certifi catore Energetico e sul relativo Elenco Regionale. Per i requisiti pro-fessionali, la Legge Regionale Siciliana fa riferi-mento all’allegato III del dlgs. 30.05.08, n. 115. In via provvisoria la Regione Sicilia ha istituito un elenco dei soggetti abilitati al rilascio dell’ACE, che costituisce una sorta di pre-accreditamento dei soggetti certifi catori. I professionisti interes-sati devono presentare la richiesta di iscrizione al Dipartimento Regionale dell’Energia, compi-lando il modello contenuto nell’allegato A del Decreto. A partire dal 26 giugno 2011, infatti, non saranno ritenuti validi gli ACE privi del nu-mero identifi cativo regionale del soggetto cer-tifi catore.

Controversie civili e commerciali: la mediazione diventa obbligatoriaDallo scorso 21 marzo nell’ambito delle con-troversie civili e commerciali, è obbligatorio ricorrere alla conciliazione tra le parti. È entrato infatti in vigore, dopo un anno dalla sua emana-zione, il Dlgs 28/2010, che rende la mediazione obbligo e condizione di procedibilità. Il media-tore è un professionista con requisiti di terzietà in possesso dei seguenti caratteristiche: titolo di studio non inferiore al diploma di laurea univer-sitaria triennale ovvero, in alternativa, iscrizione a un ordine o collegio professionale; specifi ca formazione e aggiornamento almeno bienna-le, acquisiti presso appositi enti di formazione; onorabilità. Alla formazione dei mediatori prov-vederanno enti come Camere di Commercio, ordini e collegi professionali, società private, autorizzati dal Ministero della Giustizia.

Fotovoltaico: pubblicato sulla Gazzetta Uffi ciale il Quarto Conto Energia È stato pubblicato sulla Gazzetta Uffi ciale del 12 maggio scorso il Quarto Conto Energia, che ridefi nisce il sistema degli incentivi al fotovoltai-co. Il decreto si applica agli impianti fotovoltaici che entrano in esercizio dopo il 31 maggio 2011 e fi no al 31 dicembre 2016, per un obiettivo in-dicativo di potenza installata a livello nazionale di circa 23.000 MW, corrispondente ad un costo indicativo cumulato annuo degli incentivi sti-mabile tra 6 e 7 miliardi di euro. Per i ‘piccoli impianti’ fotovoltaici (impianti fi no a 1000 kW realizzati su edifi ci, impianti fi no a 200 kW ope-ranti in regime di scambio sul posto, impianti di potenza qualsiasi realizzati su edifi ci ed aree delle Amministrazioni pubbliche) non è previsto alcun tetto di spesa fi no a fi ne 2012. Per i ‘grandi impianti’ sono previsti tetti di spesa semestrali fi no al 2012.

a cura di Letizia Cavallaro

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INDI

CE

2 Esperienza e trasparenza: il futuro degli esperti immobiliari

3 Il Progetto Mercurio della Fondazione Enasarco: una best practice di Social Housing nazionale che vede EXITone tra i principali attori

4 Area vasta Veneto - ENERGIA E CALORE SOTTO CONTROLLO

5 Controllo banche dati e verifi ca delle rendite catastali proposte: un’opportunità da non perdere per i Comuni

7 Nuove frontiere di trasparenza per le valutazioni im-mobiliari: EXITone come Organismo di Ispezione

8 Conoscere per valorizzare gli immobili e renderli più effi cienti: i prodotti EXIT-Read ed EXIT-Energy

11 L’aggiornamento del professionista: il Certifi catore Energetico

Corsi in FAD per Certifi catore Energetico: sconti fi no al 45%

12 Dal MIPIM 2011 ottimismo cauto14 Lavori in corso!15 Studi, rapporti, vademecum News normative16 Il Progetto Mercurio e l’Housing Sociale Colliers ed EXITone per Banca d’Italia

EXtra, Trimestrale d’informazione sul mondo EXIToneRegistrazione presso Tribunale di Pinerolo n. 1/2009 del 29/06/09

DIRETTORE RESPONSABILE: Alexandra Mogilatova

REDAZIONE: Stradale San Secondo, 96 - 10064 PINEROLO (TO)

STAMPATO PRESSO: TIPOGRAFIA ALZANI V. A. Grandi, 5 - 10064 Pinerolo (TO)

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Il RTI Colliers International Italia – EXITone è l’advisor scelto da Banca d’Italia per la dismissione di un portafoglio di immo-bili di oltre 300 milioni di euro con una superfi cie totale di circa 240.000 mq. L’incarico è stata assegnato attraverso una gara che prevede un contratto di tre anni, prorogabile di altri due. La gestione dell’operazione avverrà con i più alti standard di trasparenza e nel rispetto dei requisiti di qualità, ambiente, sicurezza, anche informatica, e responsabilità sociale confor-mi agli standard internazionali ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001, ISO/IEC 27001 e SA8000 posseduti dal Raggruppamen-to. Ulteriore garanzia di merito tecnico sarà, inoltre, assicurata dai controlli che verranno effettuati dall’Organismo di Ispe-zione EXITone S.p.A., accreditato ai sensi della ISO/IEC 17020 per l’attestazione della conformità dei servizi di Due Diligence e Valutazione immobiliare.

Colliers ed EXITone per Banca d’Italia

L’RTI sarà presente all’E.I.R.E. 2011 presso lo stand di Colliers International Italia K36-K40 - Pad. 2

Il progetto sarà presentato all’E.I.R.E. 2011 nel corso del convegno “Il progetto di dismissione immobiliare di Banca d’Italia” che si terrà martedì 07/06/2011 presso la Sala Brown Conference Room alle 16.00.

Attraverso il Progetto Mercurio la Fon-dazione Enasarco sta procedendo alla dismissione del suo vasto patrimonio immobiliare. EXITone ha un ruolo di primo piano all’interno del progetto, in quanto si è aggiudicata l’appalto per la gestione dei “Servizi di suppor-to alla vendita delle unità immobiliari”,

come mandataria in RTI con I.C. ITALIANA CONTROLLI s.r.l.

Ad EXITone sono affi dati i servizi complementari e strumen-tali al piano di dismissione del patrimonio immobiliare della Fondazione Lotto 1 e Lotto 2 per un numero di 18.026 unità di cui 17.063 appartamenti e 963 negozi e una superfi cie com-merciale totale pari a circa 2 milioni 600mila metri quadri.

Mercurio si colloca a pieno titolo tra i più interessanti progetti di Housing Sociale del panorama nazionale attuale. Si tratta infatti della prima operazione di dismissione di patrimoni immobiliari locati di proprietà degli Enti previdenziali con vendita diretta agli inquilini, e la prima che prevede una massima tutela delle fasce deboli della popolazione.

Il Progetto Mercurio e l’Housing Sociale

Del progetto Mercurio si parlerà all’E.I.R.E. 2011 mercoledì 08/06/2011 nell’ambito del convegno “Fondazione Enasarco: il Progetto Mercurio di dismissione del patrimonio immobiliare” che si terrà presso la Sala White Conference Room alle 16.00.

La Fondazione Enasarco è presente all’E.I.R.E. 2011 nella Social Housing Exhibition presso lo stand n. U56 - Pad. 2