Ex Oriente Lux, Luxus, Luxuria
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Editrice FiorentinaSocietà
religioni identità culture
Ex Oriente lux, luxus, luxuria è la triade protagonista di questo volume. Una tria-de tenuta assieme da un’intenzione, da un programma di ricerca, da una scelta di metodo. Triade che è occasione per tirare le fila e tessere assieme gli esiti di un lavoro di ricerca attorno a temi ad essa attinenti: quello dello studio delle diverse forme di fascinazione e di interesse per l’‘Oriente’; quello dell’‘Oriente’ rappresen-tato e percepito come fonte di lusso simbolico e di beni culturali pregiati; quello dell’‘Oriente’ inteso come un’opportunità, più o meno onirica, per la soddisfazione della brama e dei ‘desideri’ degli occidentali. Ex Oriente lux, luxus, luxuria è dunque il luogo dell’incontro fra questi differenti ambiti. È il punto di vista da cui si possono delineare e tracciare schemi di correlazioni e di nessi, grazie ai quali unire fra loro elementi autonomamente collegati a uno o più termini della triade. Elementi che ora possono essere abbinati secondo gradi di affinità reciproca, oppure attraverso il riconoscimento di speciali omologie. In questo senso Ex Oriente lux, luxus, luxu-ria è la sigla di una chiave interpretativa per accedere alla comprensione di tutta una serie di fenomeni, a partire dall’odierna diffusione di pratiche e credenze di matrice sudasiatica, fino alle maniere in cui oggi intendiamo e rappresentiamo la dimensione religiosa.
Federico Squarcini dottore di ricerca presso l’Università di Bologna, insegna Sto-ria delle religioni dell’India all’Università di Firenze e Indologia alle Università di Roma ‘La Sapienza’ e di Bologna. Ha pubblicato varie raccolte di studi e mono-grafie, fra le quali si vedano Verso l’India, Oltre l’India. Scritti e ricerche sulle tradi-zioni intellettuali sudasiatiche (2002); Boundaries, Dynamics and Construction of Traditions in South Asia (2005); Il Buddhismo contemporaneo. Rappresentazioni, Istituzioni, Modernità (2006).
Federico Squarcini
Ex Oriente Lux, Luxus, LuxuriaStoria e sociologia delle tradizioni religiose sudasiatiche in Occidente
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euro 14,00www.sefeditrice.it
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religioni identità culture
La collana ‘Religioni, Identità, Cultu-re’ costituisce uno spazio di riflessione scientifica dedicato ai fenomeni reli-giosi. Uno spazio aperto a materiali provenienti da diversi contesti geogra-fici e da differenti periodi storici. Uno spazio in cui sono ospitati studi relativi ad aree distanti fra loro, a partire dagli ambiti asiatici fino a quelli sudameri-cani. Il suo obiettivo è quello di rende-re pubblici i risultati delle più recenti ricerche di area, assieme alle nuove acquisizioni metodologiche, in manie-ra da illustrare, con sempre maggiore dettaglio, il reticolo relazionale che, ovunque, unisce fra loro le nozioni di ‘religione’, di ‘identità’ e di ‘cultura’.
consulenza scientifica di areaSergio BottaPiero CapelliChiara Letizia
Alessandro SaggioroAlessandro Vanoli
Marco Ventura
coordinamento di collanaFederico Squarcini
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Federico Squarcini
Ex Oriente Lux, Luxus, LuxuriaStoria e sociologia delle tradizioni religiose sudasiatiche in Occidente
Editrice FiorentinaSocietà
© �007 Società Editrice Fiorentinavia G. Benivieni � - �0��� Firenze
tel. 0�� ����9��fax 0�� ����08�
isbn 978-88-60��-0�0-8
prima edizione: ottobre �006prima ristampa: ottobre �007
Proprietà letteraria riservataRiproduzione, in qualsiasi forma, intera o parziale, vietata
Indice
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Considerazioni introduttive
I. ‘Religione’, ‘Oriente’, ‘spiritualità’, ‘spirito del tempo’, ‘beni simbolici’, ‘mercato’, ‘consumismo’
II. Imago Indiae. Elementi di storia delle rappresentazioni dell’‘Oriente’ nell’immaginario occidentale
III. Da Empoli a Osaka. Rappresentazioni condivise e modelli di consumo del buddhismo contemporaneo
IV. Quando alla Renault si recita Oṃ namo śivāya. Le rappresentazioni dell’‘induismo’ contemporaneo e il mercato globale della ‘spiritualità’
V. Il laicismo e l’‘Oriente’. Notazioni sullo studio del religioso contemporaneo
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Considerazioni introduttive
Ex Oriente lux, luxus, luxuria è la triade protagonista di questo volume. Una triade tenuta assieme da un’intenzione, da un programma di ricerca, da una scelta di metodo. Riferendomi a questa triade, posso tirare le fila e tessere assieme gli esiti di un lavoro di ricerca che da qualche anno mi impegna su temi ad essa attinenti: quello dello studio delle diverse forme di fascinazione e di interesse per l’‘Oriente’; quello dell’‘Oriente’ rappresentato e percepito come fonte di lusso simbolico e di beni culturali pregiati o elitari; quello dell’‘Oriente’ inteso come un’opportunità, più o meno onirica, per la soddisfazione della brama e dei ‘desideri’ degli occidentali. Una triade che ha permesso alla mia ricerca di guadagnare la fisionomia di un progetto unitario e il carattere di una vera e propria scelta di campo.
Prima di questo momento di sintesi, ognuno dei termini della triade è stato il soggetto e l’oggetto di riflessioni e di letture autonome: ci sono stati momenti in cui ho privilegiato lo studio del luxus orientalis e altri in cui mi sono dedicato all’idea di una lux che viene dall’‘Oriente’. Parallelamente, ho portato avanti la ricerca sulla ricezione, in Occidente, delle forme simboliche, delle dottrine e delle pratiche ‘orientali’.
Ex Oriente lux, luxus, luxuria, è dunque il luogo dell’incontro fra questi differenti ambiti. È il punto di vista da cui si possono delineare e tracciare schemi di correlazioni e di nessi, grazie ai quali unire fra loro elementi autonomamente collegati a uno o più termini della triade. Elementi che ora possono essere abbinati secondo gradi di affinità reciproca, oppure attraverso il riconoscimento di speciali omologie.
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Questa triade, quindi, è il fulcro semantico di tutta una serie di tematiche e questioni che altrimenti non sembrerebbero avere alcuna relazione fra loro.
In questo senso Ex Oriente lux, luxus, luxuria è la sigla di una chiave interpretativa.
Il mio intento, infatti, non è quello di predisporre uno studio compilativo e descrittivo dei vari elementi che compongono la triade –studi che, peraltro, da un lato abbondano e dall’altro esulano dalle mie competenze scientifiche–, ma di proporre una chiave di lettura da utilizzare durante le pratiche di interpretazione delle realtà religiose sudasiatiche presenti nei paesi non asiatici.
Descritte, in breve, le ragioni e le finalità di questa raccolta di studi, ecco ora una sintesi schematica della logica che ne motiva la struttura, la quale è così disposta: il primo capitolo presenta una panoramica critica sul lessico, le categorie, i modelli e le possibilità analitiche impiegate da chi, oggi, si affaccia ai mondi religiosi di matrice sudasiatica. Il secondo capitolo è una rassegna –dal carattere quasi cronologico– riguardante esempi di produzione e diffusione di rappresentazioni e immagini stereotipiche relative all’ampio orizzonte delle tradizioni, credenze, pratiche e culture sudasiatiche. Questi primi due capitoli fungono sia da repertorio sia da strumentario. I capitoli terzo e quarto, rispettivamente, sono due esempi di come potrebbe essere condotta una ricerca che intenda comprendere come siano composte e collocate, all’interno dell’odierno religious market globale, le due galassie di pratiche e di credenze definite ‘buddhismo’ e ‘induismo’. Il quinto e ultimo capitolo è invece una digressione critica sul metodo da adottare in vista di ricerche su tematiche affini a quelle trattate in questa sede.
Durante lo svolgersi di tutto questo lavoro, il mio sforzo è stato quello di tenere assieme –spero in maniera cogente– quanto è stato detto all’interno dei dibattiti che negli ultimi anni hanno interessato le discipline dedite allo studio delle religioni sudasiatiche. Ho infatti cercato di tener presenti le problematiche sollevate dalle discussioni sul ruolo del discorso
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neohindū, sulle diverse forme e configurazioni dell’induismo e del buddhismo contemporaneo, sull’incontro fra le tradizioni religiose sudasiatiche e l’impresa coloniale, sulle condizioni epistemiche e pratiche per poter pensare all’attualità della ‘spiritualità orientale’. Anche per permettere di seguire gli snodi e le articolazioni di questi dibattiti, ho voluto che l’apparato delle note mantenesse un carattere sia informativo che ricostruttivo, ragion per cui ho scelto di non limitarle né ridurle e di disporle seguendo un criterio temporale (ossia dal riferimento alle opere più recenti a quelle più distanti, con solo poche eccezioni, le quali seguono la logica opposta).
I materiali qui raccolti sono il frutto di quasi un decennio di ricerca. Infatti, alcune parti dei capitoli di questo libro sono state precedentemente pubblicate. Tuttavia, visto il significativo rimaneggiamento e la rivisitazione di gran parte di questi testi, ho ritenuto superfluo far riferimento alle precedenti versioni.
In ultimo, il piacevole dovere dei ringraziamenti. Grande è stato l’apporto dei tanti che hanno saputo con
tribuire a questo mio lavoro: Emanuele Bindi, Piero Capelli, Mario Caricchio, Marta Sernesi, Lara Tavarnesi, Rita Venturi, sono i primi che voglio ringraziare pubblicamente. Nonostante mi abbiano onorato con i loro consigli, il loro impegno e le loro competenze, i miei limiti sono tali da esser comunque riuscito a produrre un testo tutt’altro che soddisfacente. A loro, oltre ai miei sinceri ringraziamenti, vanno dunque anche le mie scuse.
Questa seconda edizione, lievemente rivista, ha inoltre beneficiato dello sguardo attento e scrupoloso di Luca Mori, che ringrazio sentitamente.
Federico Squarcini
Considerazioni introduttive
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Ex Oriente lux, luxus, luxuria
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‘Religione’, ‘Oriente’, ‘spiritualità’, ‘spirito del tempo’, ‘beni simbolici’, ‘mercato’, ‘consumismo’.
�. La scusa delle parole
Chi legge potrà restare sorpreso dal mio tentativo di affrontare in questo capitolo introduttivo, tutte assieme, parole complesse e semanticamente ricche come ‘religione’, ‘Oriente’, ‘spiritualità’, ‘spirito del tempo’, ‘beni simbolici’, ‘mercato’, ‘consumismo’.1 Voglio rassicuralo subito, dicendo che il mio scopo non è quello di entrare nel vivo della lunga storia semantica di ognuna di esse, né quello di percorrere l’infinita galassia dei loro odierni possibili significati. Nel presentarle in maniera abbinata intendo, invece, richiamare l’attenzione sul sistema di relazioni che le unisce, sul quale tornerò a fornire maggiori dettagli nei capitoli seguenti.
Il mio intento è quello di presentare una proposta teorica che possa contribuire allo sforzo di descrivere e comprendere il fenomeno mondiale della diffusione, secondo vari e diversi registri, della ‘religione orientale’2 in Occidente. Un fenome
1 Ritengo che le tre parole latine che costituiscono il titolo di questo libro –ossia lux, luxus, luxuria– possano esser messe in relazione con questa serie di termini in ragione di una loro omologia strutturale, che cercherò di mostrare durante tutto lo svolgersi di questo mio lavoro.
2 L’uso al singolare di nozioni anacronistiche come quella di ‘religione orientale’ –oppure di ‘spiritualità orientale’, di ‘saggezza orientale’, di ‘cultura orientale’– è comune presso la gran parte degli europei e americani. Questa tendenza continua a svolgere una chiara funzione semantica e identitaria, poiché serve, in quanto scorciatoia, a raggruppare acriticamente una sconfinata pluralità di soggetti ‘orientali’. Ora, nonostante l’uso del singolare per indicare tutto ciò che è ‘orientale’ non fosse univoco presso certi autori precedenti alla stagione coloniale britannica (come si apprende, ad es., dal frontespizio dell’importante opera a carattere enciclopedico