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Evoluzione del paesaggio Maria Chiara Turrini – Lettere, arti e archeologia - Università degli Studi di Ferrara – A.A. 2018/2019

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Evoluzione del paesaggio

Maria Chiara Turrini – Lettere, arti e archeologia - Università degli Studi di Ferrara – A.A. 2018/2019

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Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini

La tettonica delle placche La tettonica delle placche è il modello sulla dinamica della Terra su cui concorda la maggior parte degli scienziati che si occupano di scienze della Terra. Questa teoria è in grado di spiegare, in maniera integrata e con conclusioni interdisciplinari, i fenomeni che interessano la crosta terrestre quali: attività sismica, orogenesi, la disposizione areale dei vulcani, le variazioni di chimismo delle rocce magmatiche, la formazione di strutture come le fosse oceaniche e gli archi insulari, la distribuzione geografica delle faune e flore fossili durante le ere geologiche e di come le zone interessate da attività vulcanica e quelle di attività sismica siano concentrate su determinate zone.

http://it.wikipedia.org/wiki/Tettonica_delle_placche

Sulla base di studi geofisici e petrologici si è riconosciuto che la crosta terrestre, insieme alla parte più esterna del mantello superiore sottostante, forma la cosiddetta litosfera, un involucro caratterizzato da un comportamento fragile anche alla scala del tempo geologico. La litosfera è suddivisa in una decina di "zolle" (o meglio "placche") principali di varia forma e dimensione, più numerose altre micro placche; queste placche si possono paragonare a zattere che "galleggiano" (in equilibrio isostatico) sullo strato immediatamente sottostante del mantello superiore, l'astenosfera.

Mappa delle placche tettoniche della Terra.

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Le placche litosferiche possono essere formate: – esclusivamente da litosfera oceanica; – prevalentemente da litosfera continentale; – da porzioni di litosfera dei due tipi.

I bordi delle singole placche, chiamati margini, sono distinti, a seconda dei movimenti relativi, in tre tipi. 1. I margini costruttivi corrispondono al movimento di divergenza tra placche; sono le dorsali oceaniche. 2. I margini distruttivi corrispondono al movimento di convergenza tra placche; sono le fosse oceaniche. 3. I margini conservativi sono le faglie trasformi, lungo le quali i lembi di litosfera scorrono uno a fianco dell’altro, in direzioni opposte.

http://online.scuola.zanichelli.it/LupiaSaraceni_ScienzeIntegrate-files/Zanichelli_Lupia_Saraceni_Scienze_Sintesi_UD3.pdf

1- Astenosfera; 2- Litosfera; 3- Punto caldo; 4- Crosta oceanica; 5- Placca in subduzione; 6- Crosta continentale; 7- Zona di rift continentale (Nuovo margine di placca); 8- Placca a margine convergente; 9- Placca a margine divergente; 10- Placca a margine trasforme; 11- Vulcano a scudo; 12- Dorsale oceanica; 13- Margine di placca convergente; 14- Strato vulcano; 15- Arco isola; 16- Placca 17- Astenosfera; 18- Fossa

http://it.wikipedia.org/wiki/Tettonica_delle_placche

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I modelli basati sulla teoria della tettonica delle placche descrivono le interazioni che avvengono tra le zolle e le conseguenze macroscopiche di queste interazioni.

Si basano principalmente su quattro ipotesi di base:

• nuova litosfera oceanica viene generata lungo le dorsali oceaniche, in maniera continuativa o episodica, a causa del processo di "espansione dei fondali oceanici": si tratta di magma che si solidifica nelle porzioni di crosta terrestre lasciate vuote dall'allontanamento delle zolle interessate;

• la crosta oceanica appena creata entra a far parte di una zolla rigida (e può includere anche continenti);

• l'area totale della superficie terrestre rimane invariata nel tempo, ossia la lunghezza del raggio terrestre rimane costante, e pertanto ciò implica che le zolle venendo a contatto fra loro devono quindi essere consumate da qualche parte con la stessa velocità con cui vengono create;

• le zolle litosferiche trasmettono lateralmente tutti gli sforzi a cui sono sottoposte (hanno appunto un comportamento rigido).

http://it.wikipedia.org/wiki/Tettonica_delle_placche

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Direzione e velocità del movimento delle placche

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Margini divergenti o costruttivi

In corrispondenza di questo tipo di margini si genera nuova crosta terrestre per solidificazione di magma basaltico che risale dalla sottostante astenosfera (per questo sono detti costruttivi) e, nello stesso tempo, le due placche adiacenti divergono fra loro (per questo sono detti anche divergenti), allontanandosi a una velocità che può essere anche di qualche centimetro all'anno.

http://online.scuola.zanichelli.it/LupiaSaraceni_ScienzeIntegrate-files/Zanichelli_Lupia_Saraceni_Scienze_Sintesi_UD3.pdf

Quasi ovunque la sommità delle dorsali è percorsa da una depressione larga qualche decina di chilometri: è la rift valley. Le dorsali non corrono rettilinee, ma sono suddivise in segmenti da un sistema di fratture trasversali: le faglie trasformi.

https://www.youtube.com/watch?v=DdIUuUY0L9c pillow lava, ocean crust, croûte océanique, basalt.mp4

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Elementi di Geologia - Scienze e tecnologie per i Beni Culturali - Maria Chiara Turrini -

Università degli Studi di Ferrara

Margini costruttivi - Islanda

https://www.youtube.com/watch?v=re9PxzJFxbE

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L’Islanda è un’isola di origine vulcanica, geologicamente giovane (circa 20 milioni di anni) e ancora in corso di formazione. La geologia di quest'isola è molto particolare, infatti l'Islanda è la più ampia parte emergente della lunga dorsale medio-atlantica ed è l’espressione terrestre e visibile di ciò che troveremo, al di sotto della superficie marina, nella dorsale medio oceanica.

La nascita geologica dell’Islanda si suppone essere causata dall’incontro tra la dorsale medio atlantica e un “Hot spot” (punto caldo): ciò ha creato le condizioni necessarie affinché nella zona occupata oggi dall'Islanda si realizzasse, sul fondo oceanico, un'intensa attività eruttiva che col tempo ha fatto accumulare così tanto materiale eruttivo da far nascere l’isola islandese. L’Islanda ha quindi un’origine esclusivamente vulcanica e l’intensa attività vulcanica è ben visibile tutt’oggi con moltissimi vulcani sparsi per tutta l’isola.

http://it.wikipedia.org/wiki/Vulcani_dell'Islanda

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Apertura di un nuovo oceano La separazione di due placche litosferiche coincide con la formazione di nuova crosta oceanica. In alcuni luoghi delle terre emerse è possibile osservare gli stadi iniziali della separazione di due placche litosferiche. Un esempio è la Great Rift Valley: la depressione del Mar Rosso che attraversa tutta l’Africa orientale.

http://online.scuola.zanichelli.it/LupiaSaraceni_ScienzeIntegrate-files/Zanichelli_Lupia_Saraceni_Scienze_Sintesi_UD3.pdf

Le rift valley continentali sono depressioni più piccole e meno profonde delle dorsali oceaniche, che si aprono nella litosfera continentale; esse possono essere occupate da laghi (laghi tettonici) e determinare successivamente la formazione di nuovi mari e oceani in seguito all'ingresso, parziale e intermittente, delle acque marine nella depressione.

http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/scienza/La-tettonica/Le-teorie-tettoniche/I-margini-delle-placche.html

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La Rift Valley è una vasta formazione geografica e geologica che si estende per circa 6000 km in direzione nord-sud della circonferenza terrestre, dal nord della Siria al centro del Mozambico.

La valle varia in larghezza dai 30 ai 100 km e in profondità da qualche centinaio a parecchie migliaia di metri. Si è creata dalla separazione delle placche tettoniche africana e araba, che iniziò 35 milioni di anni fa, e dalla separazione dell'Africa dell'est dal resto dell'Africa, processo iniziato da 15 milioni di anni.

La Rift Valley è stata una ricca sorgente di scoperte paleoantropologiche. Gli abbondanti sedimenti della valle, provenienti dalla rapida erosione degli altopiani circostanti, crearono un ambiente favorevole alla preservazione dei resti umani. Sono infatti state trovate numerose ossa di ominidi, antenati della moderna specie umana, tra cui anche quelle della cosiddetta "Lucy", uno scheletro quasi completo di australopiteco

http://it.wikipedia.org/wiki/Rift_Valley

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Margini convergenti o distruttivi

In corrispondenza di questo tipo di margini, la litosfera si consuma e si distrugge andando in subduzione, cioè immergendosi nella sottostante astenosfera. Contemporaneamente le due placche adiacenti si avvicinano reciprocamente (perciò sono detti convergenti), cioè si scontrano. I fenomeni che si manifestano in seguito allo scontro di due placche sono diversi, a seconda che la collisione coinvolga due placche oceaniche, due placche continentali o una placca oceanica e una continentale.

Sui fondi oceanici, oltre alle dorsali, esistono altre strutture caratterizzate da intensa attività: sono le fosse abissali, strette depressioni, lunghe migliaia di chilometri, molte delle quali superano i 10 km di profondità. Il vulcanismo associato alle fosse è altamente esplosivo, e sono anche sede di intensa attività sismica.

La Fossa di Porto Rico.

http://it.wikipedia.org/wiki/Fossa_oceanica

http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/scienza/La-tettonica/Le-teorie-tettoniche/I-margini-delle-placche.html

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http://online.scuola.zanichelli.it/LupiaSaraceni_ScienzeIntegrate-files/Zanichelli_Lupia_Saraceni_Scienze_Sintesi_UD3.pdf

L’attrito al contatto tra i due margini fa ripiegare verso il basso anche il margine della zolla subducente (qui si generano fosse profonde) che va incontro a parziali fusioni, originando serbatoi magmatici da cui il magma fuoriesce attraverso le numerose fratture che sono presenti nella zona; ne nascono isole vulcaniche allineate ad arco (arco magmatico o insulare), come l’Arcipelago nipponico e quello filippino.

http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=1946

Il piano lungo il quale avviene la subduzione si chiama Piano di Benjoff e si configura chiaramente come una zona intensamente sismica.

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La collisione tra due placche oceaniche provoca la subduzione, quindi la distruzione, della densa litosfera oceanica in pieno oceano; la litosfera si incurva verso il basso, immergendosi nell'astenosfera, secondo un piano inclinato in cui si localizza un'intensa attività sismica, detto piano di Benioff. Scesa nell'astenosfera, la litosfera oceanica comincia a fondere, determinando un'accentuata attività vulcanica.

Come conseguenza della collisione, nei fondali oceanici si formano profonde depressioni, dette fosse oceaniche, e, parallelamente a esse, archi magmatici insulari, cioè fasce di isole vulcaniche originatesi per risalita verso la superficie di magma proveniente dalla fusione della litosfera. Nel loro insieme, le fosse oceaniche e gli archi magmatici insulari costituiscono i cosiddetti sistemi arco-fossa, di cui si trovano numerosi esempi lungo le coste occidentali dell'oceano Pacifico (per esempio, lungo l'arcipelago del Giappone o lungo le isole Marianne, presso l'omonima fossa).

http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/scienza/La-tettonica/Le-teorie-tettoniche/I-margini-delle-placche.html

http://online.scuola.zanichelli.it/LupiaSaraceni_ScienzeIntegrate-files/Zanichelli_Lupia_Saraceni_Scienze_Sintesi_UD3.pdf

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Sistemi arco – fossa della cintura di fuoco

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La collisione fra una placca continentale e una oceanica, più densa, fa sì che quest'ultima vada in subduzione, inserendosi sotto la placca continentale e immergendosi nell'astenosfera, secondo il piano di Benioff.

La subduzione della placca oceanica forma delle profonde fosse oceaniche e sulla placca continentale si origina un arco magmatico, costituito da una serie di vulcani con andamento parallelo alla fossa. Proseguendo la subduzione, però, la placca continentale si corruga e, dietro all'arco magmatico, si forma una catena montuosa, il cui sollevamento continua finché la subduzione è attiva.

Questa situazione si osserva lungo la costa sudorientale dell'Oceano Pacifico, in corrispondenza alla fossa del Perù-Cile (originatasi per subduzione della placca di Nazca sotto alla placca sudamericana), parallelamente alla quale si estende la catena montuosa delle Ande (formata da due cordigliere parallele, una occidentale e una orientale).

http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/scienza/La-tettonica/Le-teorie-tettoniche/I-margini-delle-placche.html

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http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=1946

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Margini convergenti – scontro crosta continentale con crosta continentale La sostanziale corrispondenza di densità tra le due placche interessate al fenomeno fa sì che non ci sia subduzione; i margini delle zolle, che portano grande potenza di materiali leggeri, si sovrappongono e si accavallano l’uno all’altro, dando così origine a catene montuose interne ai continenti: l’imponente sistema Alpino-himalayano, che inizia dai Pirenei per spegnersi con le sue ultimissime propaggini nella penisola di Kamciatka, attraverso l’arco alpino, i Balcani, i monti della penisola anatolica, i sistemi dell’Hindukush e del Karakorum, la catena himalayana, le sue digitazioni verso l’Asia sud orientale, la Cina propriamente detta, la Cina settentrionale e la Russia nord-orientale, è la manifestazione esterna e non definitiva dello scontro avvenuto tra il blocco euroasiatico e le placche africana e indiana.

http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=1946

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http://www.treccani.it/enciclopedia/orogenesi/ Orogenesi

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Questa orogenesi è stata causata dalla chiusura dell'oceano Tetide a motivo della risalita verso nord dell'Africa, dell'Arabia e del Subcontinente indiano verso l'Eurasia.

Con la collisione delle masse continentali si sono formate numerose catene montuose che costituiscono la catena Alpino-Himalaiana a partire dal Marocco e per arrivare fino alla penisola indocinese. Queste catene si trovano nell'Africa del nord, in Europa ed attraversano tutto il bordo meridionale dell'Asia.

Carta delle catene montuose formatesi a causa dell'orogenesi alpina.

Mappa tettonica dell'Europa meridionale e Medio Oriente con la formazione delle catene montuose.

http://it.wikipedia.org/wiki/Orogenesi_alpina

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L’arco della catena alpina è la manifestazione superficiale della subduzione, su un fronte di migliaia di chilometri, della placca europea sotto la placca africana o le sue adiacenze.

http://www.naturaosta.it/geoturismo/manuale.htm

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http://www.naturaosta.it/geoturismo/manuale.htm

Carta geologico-strutturale dell’arco alpino occidentale

EC: crosta europea.

Moho: limite crosta-mantello. EM: mantello europeo.

AM: mantello adriatico.

AS: mantello astenosferico.

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Sono margini trasformi o conservativi quando, in corrispondenza di questo tipo di margini, la litosfera non si accresce né si consuma (perciò sono detti conservativi), mentre le placche adiacenti scorrono l'una rispetto all'altra generando fratture sia sui continenti, sia sui fondali oceanici, a cui si dà il nome di faglie trasformi e che sono sede di terremoti.

Le faglie trasformi si osservano lungo le dorsali oceaniche, che risultano così suddivise in tronconi relativamente corti, scorrenti lateralmente l'uno rispetto all'altro.

Le faglie trasformi, che interrompono il percorso delle dorsali, sono scarpate molto ripide, quasi verticali, sedi di frequenti terremoti solamente nel tratto che raccorda i due tronconi della dorsale, in cui l'ipocentro dei terremoti è sempre superficiale e l'energia che essi liberano relativamente bassa.

http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/scienza/La-tettonica/Le-teorie-tettoniche/I-margini-delle-placche.html

http://www.le.ac.uk/geology/art/gl209/lecture5/lecture5.html

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La faglia di Sant'Andrea in California è una faglia trascorrente con movimento destro che si estende per 1300 km attraverso la California, tra la placca nordamericana e la placca pacifica. È famosa per i devastanti terremoti che si sono verificati nelle sue immediate vicinanze.

htthttps://www.youtube.com/watch?v=Re45k__zkJMps://www.youtube.com/watch?v=03KiG4j748U The San Andreas Fault https://www.youtube.com/watch?v=IPRmIiqGl6E https://www.iris.edu/hq/about_iris#vision

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Punti caldi – Hot Spot

Un punto caldo (Hot-Spot in inglese) è un punto della superficie terrestre interessato da un'anomala risalita del mantello verso la superficie terrestre e che presenta attività vulcanica da un lunghissimo periodo di tempo; è il caso, per esempio, delle isole Hawaii. Molte di queste aree vulcaniche sono collocate nel mezzo delle placche, anziché ai confini di esse come prevede la teoria generale della tettonica delle zolle, anche se non mancano importanti punti caldi posizionati sulle dorsali, per esempio quello dell’Islanda.

Mappa che mostra la posizione di alcuni dei punti caldi più importanti

https://it.wikipedia.org/wiki/Punto_caldo modificato

https://www.tankonyvtar.hu/hu/tartalom/tamop425/0033_SCORM_MFFTT600120-EN/sco_10_01.scorm

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http://www.appstate.edu/~abbottrn/vlcns/vlcnos.html

http://ase.tufts.edu/cosmos/print_images.asp?id=4

A hot spot that is anchored deep within the Earth has recently fed molten lava through a long pipe to Mauna Loa on the big island of Hawaii. The moving Pacific Plate has carried three other volcanic islands away from the hot spot. As the plate moves on, wind and water erodes the peaks, reducing the older ones to sunken islands known as seamounts. An underwater volcano, named Loihi, is now forming over the hot spot; it should rise above the ocean to become another Hawaiian island in about 50 thousand years.

Diagram showing a cross section through the Earth's lithosphere (in yellow) with magma rising from the mantle (in red)

https://en.wikipedia.org/wiki/Hotspot_(geology)

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Schematic of the hotspot and the Yellowstone Caldera

Past locations of the hotspot in millions of years

https://en.wikipedia.org/wiki/Yellowstone_hotspot

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Per effetto combinato delle elevate temperature, pressioni e dei lunghi tempi di applicazione degli sforzi l'astenosfera, pur essendo allo stato solido, ha un comportamento plastico, ovvero si comporta come un fluido ad elevata viscosità, i cui movimenti sono significativi su scala geologica, ovvero per tempi dell'ordine dei milioni di anni. Le zolle tettoniche si possono muovere sopra l'astenosfera e collidere, scorrere l'una accanto all'altra o allontanarsi fra loro. Per tale motivo, nel corso della storia della terra, l'estensione e la forma di continenti ed oceani hanno subito importanti trasformazioni.

http://www.casainnovativa.com/wordpress/wp-content/uploads/2009/02/terra_terre1.jpg

Basically, the driving forces that are advocated at the moment, can be divided in three categories: mantle dynamics related, gravity related (mostly secondary forces), and Earth rotation related.

http://it.wikipedia.org/wiki/Tettonica_delle_placche

Ipotesi sul motore del movimento delle placche

http://en.wikipedia.org/wiki/Plate_tectonics

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Si ritiene che la causa fondante del movimento sia una disomogenea distribuzione del calore all'interno della Terra, che provoca la formazione di celle di convezione all'interno del mantello. Non si sa però quante siano, se interessino l'intero spessore del mantello, solo lo strato superficiale, oppure celle nel mantello superiore coesistenti con quelle del mantello inferiore.

http://www.siripro.it/dipgeopa.asp?structure=education&where=tettonica&cap=02&subc=8b&lang=it

https://www.gmpe.it/tettonica/motore-placche

Movimenti correlati alla dinamica del mantello

Alcuni autori ritengono comunque che le placche siano trascinate per attrito da queste correnti convettive.

Poiché le dorsali sono interrotte dalle faglie trasformi, non si sa se siano interrotte anche le celle convettive sottostanti.

Ci sono problemi anche se si osservano le placche dell'Africa e dell'Antartide: sono circondate da tre lati da dorsali, senza avere margini convergenti.

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https://en.wikipedia.org/wiki/African_Plate

https://it.wikipedia.org/wiki/Placca_somala

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https://en.wikipedia.org/wiki/Antarctic_Plate https://it.wikipedia.org/wiki/Placca_antartica

La placca antartica è un caso particolare tra tutte le placche dato che per gran parte dei suoi confini geologici sono margini divergenti (ad eccezione di due piccole porzioni, il Cile meridionale e la parte orientale della placca Scotia, che invece sono a margine convergente), quindi l'intera placca viene "compressa" da tutti i lati dalle altre placche.

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I pennacchi ascendenti, che sulla superficie terrestre sono evidenziati dai punti caldi, potrebbero essere la causa della spinta laterale che muove le placche. Tali pennacchi caldi si originerebbero al confine tra mantello e nucleo: raggiunta la base della litosfera, si espanderebbero e trascinerebbero via le placche dalla zona di risalita, che apparirebbe in superficie come una zona di rigonfiamento della crosta. Lungo i sistemi di dorsali della Terra, sono stati identificati una ventina di punti caldi proprio in zone in cui essi potrebbero contribuire a far divergere le placche.

Punti caldi come motore dei movimenti

Non va tuttavia dimenticato che alcuni punti caldi, come quello che ha dato origine alle Isole Hawaii, non si trovano in corrispondenza di dorsali. Quindi, anche questo modello ha dei limiti.

https://www.gmpe.it/tettonica/motore-placche

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La fredda litosfera oceanica ha una densità maggiore della sottostante astenosfera: quando la placca comincia a scendere in corrispondenza di una fossa, la porzione pesante che affonda trascina con sé il resto della litosfera, ed è quindi la causa del suo movimento. Questa ipotesi è simile a quella di un altro modello, secondo il quale sarebbe invece la posizione rilevata della dorsale oceanica a far scivolare lungo i suoi fianchi inclinati la litosfera, a causa della forza di gravità «spingendo» così da dietro l'intera placca.

http://www.columbia.edu/~vjd1/driving_forces_basic.htm

La gravità come motore dei movimenti

Spinta - Dorsale

Trascinamento - Fossa

Dato però che alcuni oceani, come l'Atlantico, non hanno zone di subduzione, il meccanismo di trazione non può essere chiamato in causa per spiegare l'espansione che si verifica in corrispondenza delle loro dorsali.

https://www.gmpe.it/tettonica/motore-placche

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La rotazione terrestre

La Terra sta progressivamente subendo un fenomeno di decelerazione a causa delle maree e delle oscillazioni dell'asse di rotazione. Poiché la crosta è più leggera del mantello, rallenta più in fretta producendo un moto relativo della stessa verso ovest; il movimento non è omogeneo perché la crosta ha spessore e densità diverse negli oceani e nei continenti, ed è questa differenza a causare la convergenza o la divergenza delle placche: se tra due zolle che migrano verso ovest, quella occidentale è più veloce si ha una divergenza, mentre se è più lenta si ha una convergenza.

La prova che viene fornita è quella delle inclinazioni diverse del piano di Benioff: quelli che immergono verso ovest sono sempre più inclinati (40° - 90°) rispetto a quelli che piegano verso est (15° - 40°). I primi, immergendosi sotto la litosfera, sarebbero "raddrizzati" dallo scorrimento verso est del mantello, mentre i secondi sarebbero "appiattiti" dal medesimo flusso.

https://www.gmpe.it/tettonica/motore-placche

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Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini

http://www.youtube.com/watch?v=PSN5qYI0474 Struttura interna terra, placche tettoniche e vulcani

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-7890b0d4-a0f6-4c82-b184-19b4d9593f4e.html Terremoti, eruzioni, tettonica delle zolle - Geo Scienza

https://www.youtube.com/watch?v=L3EVZebOHc4 Passaggio a Nord-Ovest ► Il fenomeno dei terremoti e tsunami

https://www.youtube.com/watch?v=DodYeiWEv9U Terremoti in Italia - Parte 1 : La storia https://www.youtube.com/watch?v=U63oC355QtY Terremoti in Italia Parte 2 : Le sequenze sismiche

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Elementi di tettonica

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Evoluzione del paesaggio – Maria Chiara Turrini

Ramo delle scienze della Terra che ha per oggetto lo studio della dinamica delle deformazioni superficiali del pianeta.

Nel senso più ampio del termine, comprende sia lo studio delle grandi strutture geologiche costituenti la litosfera terrestre, sia lo studio, a una scala più locale, delle geometrie tridimensionali che assumono i corpi rocciosi quando sono sottoposti a sforzi che modificano le loro originarie configurazioni strutturali.

http://www.treccani.it/enciclopedia/tettonica/

Gli agenti della tettonica crostale sono soprattutto forze endogene capaci di produrre due tipi di deformazione negli strati rocciosi: le fratture e le pieghe.

Fratturazione dell’ammasso roccioso

Piega in ammasso roccioso

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La stratificazione rappresenta la più ovvia struttura sedimentaria.

Uno strato è la più piccola unità di una roccia sedimentaria depositatasi sotto le medesime condizioni fisiche. Gli strati sono separati fra loro da superfici di non deposizione (dette piani di strato o anche giunti di strato o di stratificazione) o da superfici che testimoniano l'improvviso cambiamento dei parametri sedimentari.

Lo strato, per definizione, è delimitato superiormente (ossia al tetto) e alla sua base (ossia al letto) da superfici temporalmente istantanee e dunque isocrone; esso può essere considerato una vera e propria unità cronostratigrafica informale. Lo strato può essere internamente omogeneo, oppure al suo interno possono essere evidenti laminazioni o variazioni verticali di granulometria dei suoi costituenti.

http://it.wikipedia.org/wiki/Strato_(geologia)

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Di uno strato può essere misurata la "potenza" (ovvero il suo spessore), cioè la distanza misurata perpendicolarmente tra le due superfici limite, e la sua "giacitura", ossia la sua orientazione nello spazio rispetto al nord e al piano orizzontale.

http://it.wikipedia.org/wiki/Strato_(geologia)

La direzione dello strato è rappresentata dalla sua intersezione con il piano orizzontale. L’immersione è la linea di massima pendenza, perpendicolare alla direzione, che indica verso quale direzione è inclinato lo strato. L’inclinazione è l’angolo che la superficie di stratificazione forma con il piano orizzontale .

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In ambito geologico viene definita piega una deformazione duttile di masse rocciose nella quale delle superfici, in origine planari, vengono piegate o incurvate. Queste possono essere strati delle rocce sedimentarie, foliazioni metamorfiche o layering (alternanze nella roccia di livelli di differente composizione mineralogica). Solitamente le pieghe sono il risultato di forze compressive agenti in modo non omogeneo entro la massa rocciosa e tali da determinarne un comportamento duttile, ossia una deformazione plastica (cioè permanente) e continua (senza rotture). Tale comportamento delle rocce è favorito da elevate temperature e/o pressioni litostatiche.

https://it.wikipedia.org/wiki/Piega_(geologia)

Per questo i piegamenti avvengono in genere ad una certa profondità nel sottosuolo, mentre in superficie prevalgono comportamenti fragili (faglie e fratture). Il piegamento superficiale può avvenire quando le forze sono di debole intensità e la loro azione è diluita nel tempo oppure quando la deformazione interessa sedimenti non ancora litificati. in quest'ultimo caso si parla di pieghe sinsedimentarie.

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Pieghe a livello di catena montuosa

Pieghe a livello di affioramento Pieghe a livello di campione

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Una monoclinale è una piega a gradino (detta step-like fold) in strati rocciosi composta da una zona di maggiore inclinazione all'interno di una successione poco inclinata o suborizzontale.

diagramma a blocco di una monoclinale

La Monoclinale Grandview-Phantom nel Grand Canyon, Arizona

Monoclinale presso il Colorado National Monument

http://it.wikipedia.org/wiki/Monoclinale

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In base alla convessità (dal punto di vista stratigrafico):

pieghe anticlinali: hanno la convessità rivolta verso l'alto; sono il risultato degli sforzi compressivi a cui sono state sottoposte le rocce nel corso del tempo, che le ha deformate plasticamente. Si possono riconoscere su una carta geologica per la presenza delle rocce più antiche al nucleo della sequenza stratigrafica, dovuto alla successiva erosione; le anticlinali sono tipicamente affiancate dalle sinclinali, pieghe con convessità verso il basso, in sistemi formatisi durante le fasi orogenetiche.

pieghe sinclinali: rivolte verso il basso (gli strati più giovani vengono a trovarsi in prossimità del nucleo)

http://it.wikipedia.org/wiki/Piega_(geologia)

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Classificazione delle pieghe: in base alla direzione verso cui è rivolta la convessità degli strati (a); in base all'età delle rocce al nucleo (b); in base all'inclinazione del piano assiale (c); in base all'angolo formato dai fianchi (d). Ci sono pieghe con un solo fianco (monoclinali, e) e pieghe ripiegate (f rappresenta pieghe isoclinali coricate con piano assiale P1 ripiegate successivamente da pieghe diritte aperte con piano assiale P2). Duomi e bacini (g e h) sono particolari pieghe in cui il rapporto lunghezza/larghezza è di 1:1.

https://it.wikipedia.org/wiki/Piega_(geologia)

antiforme

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Piega - faglia

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La faglia è una frattura della roccia che mostra evidenze di movimento relativo tra le due masse rocciose da essa divise. La superficie lungo cui si è verificata la frattura si chiama superficie di faglia oppure piano di faglia, o anche specchio di faglia. Le rocce in prossimità di una faglia risultano spesso intensamente frantumate e si parla in questo caso di rocce di faglia quali le cataclasiti o le miloniti.

Faglia in affioramento

Cataclasite

Specchio di faglia

Diaclasi: fratture delle rocce senza spostamento.

https://it.wikipedia.org/wiki/Faglia

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Affioramento di roccia cataclasitica

http://users.monash.edu.au/~weinberg/Pages/Alpine_fault/Alpine_fault.htm

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Per la classificazione delle faglie dirette e inverse è utile definire il concetto di tetto e di letto o muro. Il primo è la massa rocciosa sovrastante il piano di faglia, il secondo quella sottostante al piano stesso.

Faglie trascorrenti: una faglia si dice trascorrente se il piano è verticale o obliquo con spostamento orizzontale relativo delle masse rocciose. Tali faglie sono distinte in destre o sinistre; il senso è determinabile ponendosi sulla linea di faglia e osservando il senso della dislocazione del blocco roccioso che si ha di fronte. Un esempio di questo tipo di faglia è la famosissima faglia di Sant'Andrea.

http://it.wikipedia.org/wiki/Faglia

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Faglie dirette o normali: una faglia si dice diretta quando il tetto scende rispetto al muro. In questo caso il settore di crosta terrestre è interessato da un regime tettonico distensivo o divergente (ad esempio in occasione dell'apertura di un rift). Solitamente tali faglie presentano un piano avente inclinazione elevata, attorno ai 60°.

Faglie inverse: una faglia si dice inversa se il tetto sale rispetto al muro. In questo caso il settore di crosta risulta raccorciato a causa di un campo di stress tettonico compressivo. Gli angoli del piano di faglia sono piuttosto bassi (attorno ai 30°). Nel caso di angoli molto bassi o nulli si parla di sovrascorrimenti.

http://www.physicalgeography.net/fundamentals/10l.html

http://www.physicalgeography.net/fundamentals/10l.html

https://it.wikipedia.org/wiki/Faglia

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Le faglie sono raramente isolate; di solito sono associate in sistemi o famiglie.

Una tipica associazione di faglie dirette, presente ad esempio in Sardegna nel Campidano, è quella che determina una fossa tettonica anche conosciuta nella letteratura scientifica tedesca come Graben: due sistemi paralleli di faglie dirette, aventi immersione opposta, provocano l'abbassamento della sezione di crosta tra essi interposta (fossa) rispetto alle due parti laterali.

http://it.wikipedia.org/wiki/Faglia

http://www.physicalgeography.net/fundamentals/10l.html

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http://www.physicalgeography.net/fundamentals/10l.html

A horst fault is the development of two reverse faults causing a block of rock to be pushed up

Se due o più fosse tettoniche si fiancheggiano, i settori che le separano, rimasti relativamente sollevati, prendono il nome di pilastri tettonici o Horst.

The Vosges Mountains in France and Black Forest in Germany are examples of horsts

USGS image

http://en.wikipedia.org/wiki/Horst_(geology)

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Se la deformazione non causa la rottura delle rocce, si parla di pieghe; se le rocce si rompono e i due blocchi che si formano scorrono uno rispetto all’altro, si parla di faglie. Le pieghe sono deformazioni comuni nelle rocce e in genere non si presentano isolate ma in gruppi, che formano catene di pieghe. A seconda dell’inclinazione dei fianchi, le pieghe possono essere diritte, inclinate o rovesciate. In presenza di una frattura, le parti separate possono spostarsi una rispetto all’altra o restare nella posizione originale. Nel primo caso le fratture vengono chiamate faglie, mentre nel secondo caso sono dette diaclasi.

http://online.scuola.zanichelli.it/LupiaSaraceni_ScienzeIntegrate-files/Zanichelli_Lupia_Saraceni_Scienze_Sintesi_UD3.pdf

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Carta geologica

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A geologic map shows the distribution, relationship, and composition of earth materials such as rocks and surficial deposits (landslides, sediments) and shows structural features of the earth (faults, folded strata). Special purpose maps or derivative maps may only show details of faulting, landsliding, mineralization or other geologic processes or features.

http://www.conservation.ca.gov/cgs/information/geologic_mapping

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