europa in stage

91
Università degli Studi di Genova Facoltà di Architettura corso di laurea specialistica in disegno industriale curriculum in progettazione, gestione e comunicazione di eventi Genova, 27 marzo 2012 Relatore: Prof. Carlo Vannicola Correlatore: Annalisa Gatto Candidato: Giovanna Gandus, matricola 2912132 europa in stage istruzioni per l uso Progetto di una collana di guide per stagisti all’estero

description

This is my second thesis. I realised a graphic and editorial project for a guide series addressed to young students going abroad for an apprenticeship

Transcript of europa in stage

Page 1: europa in stage

Università degli Studi di GenovaFacoltà di Architetturacorso di laurea specialistica in disegno industrialecurriculum in progettazione, gestione e comunicazione di eventi

Genova, 27 marzo 2012

Relatore: Prof. Carlo Vannicola Correlatore: Annalisa GattoCandidato: Giovanna Gandus, matricola 2912132

europainstageistruzioni per l’uso Progetto di una collana di guide per stagisti all’estero

Page 2: europa in stage
Page 3: europa in stage

Introduzione

1 Stage

1.1 Nozioni di base1.2 Programmi LLP

2 Supporti informativi esistenti

2.1 Guide in formato pdf2.2 Brochures2.3 Paris est à nous2.4 Bologna SMART

3 Target di riferimento

3.1 Individuazione del target3.2 I giovani adulti

4 Riferimenti grafici

4.1 Cenni storici4.2 Penguin Books4.3 Lonely Planet

5 Progetto

5.1 Concept 5.2 Struttura

6 Elementi base

6.1 Formato6.2 Griglia della copertina6.3 Griglie delle pagine interne6.4 Caratteri tipografici6.5 Colore

7 Organizzazione dei contenuti 7.1 Sommario7.2 Gerarchia delle pagine — aperture — contenuti — note — focus box

8 Ipotesi di applicazione per iPhone

Bibliografia

Sommario

Page 4: europa in stage
Page 5: europa in stage

Introduzione

Page 6: europa in stage
Page 7: europa in stage

7

Questa tesi nasce dalla volontà di trasformare un’esperienza personale in uno strumento utile per coloro che si troveranno a dover affrontare lo stesso tipo di percorso.L’idea è nata dopo aver concluso uno stage di tre mesi presso lo studio Intégral Ruedi Baur di Parigi. L’esperienza è stata molto positiva ed essenziale per la mia formazione, ma non priva di qualche difficoltà: vivere e lavorare – anche solo per un breve periodo – in un paese straniero, rappresenta per uno studente che sta concludendo gli studi un’opportunità importante sotto il profilo professionale, così come una prova di maturità, capacità di adattamento, di organizzazione e di autogestione in un ambiente non familiare. I canali attraverso i quali cercare il luogo dove si andrà a vivere, l’elenco dei negozi più economici dove fare la spesa, le tariffe agevolate riservate ai giovani per musei e spettacoli, o ancora i diversi mezzi per spostarsi in città, i luoghi dove praticare sport e attività di svago, le associazioni di studenti ed altro, sono tutte informazioni essenziali, e se raccolte in modo funzionale e pratico, possono costituire un ottimo “vademecum dello stagista” e rendere più agevole il suo soggiorno all’estero. Per questo motivo ho deciso di progettare una collana di guide per stagisti in Europa, contenente le informazioni e i suggerimenti raccolti dagli stessi giovani che hanno effettua-to il loro periodo di tirocinio all’estero, perché credo che solo chi ha già vissuto questo momento possa dare dei consigli opportuni, contribuendo a migliorare e perfezionare un’esperienza già di per sé costruttiva ed interessante, che forse tutti dovrebbero provare.

Page 8: europa in stage
Page 9: europa in stage

1 Stage

Page 10: europa in stage

10

Il termine “stage” non è inglese ma francese anche perché, pronunciato all’inglese, “stage” vuol dire palcoscenico. Tradotto in italia-no significa “tirocinio”, cioè un periodo di tempo che si trascorre in un’azienda, in uno studio professionale, in una banca o in un’al-tra realtà produttiva, nel quale si ha modo di apprendere e osservare come si svolge una determinata professione e mansione. Lo stage permette ai giovani di avvicinarsi al mondo del lavoro, di passare cioè dalla teo-ria alla pratica, è un’occasione di crescita, un passo molto importante dato i rari contatti con il mondo del lavoro che, normalmente, vengono offerti durante il periodo degli stu-di. Lo stage deve essere dunque considera-to un investimento di cui vanno affrontatati con cura tutti gli aspetti: il più importante

è la scelta del tempo giusto nel quale farlo, soprattutto se si decide di cercarlo all’estero, affinché l’investimento sia proficuo. Lo stage all’estero è, infatti, considerato come una preziosa opportunità per ampliare la conoscenza di una lingua straniera o acqui-sire una competenza professionale specifica e contemporaneamente confrontare la propria formazione con gli standard europei. Lo sta-ge effettuato in un contesto stimolante come quello europeo, inoltre, consente un accre-scimento significativo di esperienza e rende quindi più interessante per le aziende il cur-riculum del candidato: in molti casi l’espe-rienza maturata all’estero costituisce un vero e proprio passaporto che rende più facile e gratificante l’inserimento lavorativo per gio-vani diplomati e/o laureati.

1.1 Nozioni di base

Definizione

Page 11: europa in stage

11

È importante ricordare, in linea con quel-lo che accade nella maggior parte dei paesi europei, che lo stage va fatto durante il pro-prio percorso di studi, al massimo entro i 6 mesi e comunque oggi, per legge, non oltre i 12 mesi dalla laurea o dal diploma (se non si intende continuare a studiare). Secondo la nuova normativa, ad oltre 1 anno dal ter-mine della laurea o del diploma è possibile fare uno stage in base a specifici regolamen-ti regionali, solo se si è inoccupati (quando non si è mai lavorato prima) o disoccupati (quando si è perso il precedente lavoro) e si desidera inserirsi o reinserirsi nel mercato.

Se in passato la normativa sugli stage in Italia consentiva un utilizzo spesso distorto dello strumento, soprattutto per quanto riguarda la durata (fino a 12 mesi, che diventano tuttora 24 per i soggetti portatori di handicap), oggi, con la nuova Legge 148/2011, le regole sono profondamente cambiate soprattutto per gli stage non curriculari, ossia svolti al di fuori di un percorso di studi. D’ora in poi, gli sta-ge extra curriculari non solo non potranno durare più di 6 mesi, proroghe incluse, ma dovranno essere fatti esclusivamente da neo diplomati e neo laureati da non più di 12 mesi.

Normativa

Page 12: europa in stage

12

1.2 I programmi LLP

La Commissione Europea promuove e so-stiene da sempre la mobilità di giovani e studenti attraverso lo sviluppo di specifici programmi e iniziative. Sono circa 380.000 i giovani europei che beneficiano ogni anno di una borsa di mobilità e tra questi circa 25.000 sono cittadini italiani. Tale numero, seppur ancora relativamente limitato rispetto alla potenziale domanda, è destinato a cre-scere nel prossimo futuro.

Tra i diversi programmi e iniziative comu-nitarie che attualmente finanziano azioni di mobilità, ve ne sono due in particolare che offrono l’opportunità di completare il pro-prio percorso di studio e formazione con un esperienza pratica di lavoro, stage o tirocinio all’estero: il Programma Erasmus Placement e il Programma Leonardo da Vinci entrambi appar-tenenti al grande Programma per l’apprendi-mento permanente LLP – Lifelong Learning Programme, istituito nel novembre 2006 con Decisione del Parlamento europeo e del Consiglio (Decisione n. 1720/2006/CE).

Page 13: europa in stage

13

Il Programma settoriale Erasmus, accanto alla tradizionale mobilità per studio, prevede dal 2007 una seconda forma di mobilità transna-zionale denominata Erasmus Placement che offre agli studenti la possibilità di effettuare all’estero uno Student Placement ovvero un tirocinio formativo presso imprese, centri di ricerca, di formazione e organizzazioni di ogni altro tipo. Attraverso l’esperienza Era-smus Placement lo studente ha l’opportunità di acquisire conoscenze e competenze in uno specifico settore professionale e di migliorare al contempo la comprensione della cultura socioeconomica della nazione ospitante. Prima della partenza gli studenti possono av-valersi del supporto di corsi di preparazione e aggiornamento nella lingua del Paese di accoglienza e/o nella lingua di lavoro, fina-lizzati ad agevolare il loro inserimento nel contesto sociale e lavorativo del Paese ospi-tante (corsi EILC).Il tirocinio, se portato a termine con succes-so, può valere a tutti gli effetti come tirocinio curricolare, anche se riconosciuto ex-post, a cui possono essere attribuiti crediti formativi da parte dell’università di appartenenza. Ogni anno più di 30.000 studenti in tutta Europa usufruiscono di una borsa di mobili-tà Erasmus Placement e di questi quasi 2.000 sono italiani.

DestinatariPossono partecipare alla mobilità per place-ment tutti gli studenti universitari regolar-mente iscritti ad un corso di laurea, laurea magistrale, dottorato di ricerca, master e scuole di specializzazione presso istituti di istruzione superiore titolari di “EUC estesa” (Extended University Charter)” o di “EUC Placement”. Ogni studente può svolgere so-lamente una mobilità per placement durante la sua carriera accademica. Possono accedere al Programma anche i cittadini stranieri pur-ché regolarmente iscritti presso un’università o un istituto di istruzione superiore in Italia.

DurataI tirocini all’estero possono avere una durata compresa tra un minimo di 3 e un massimo di 12 mesi, anche se di norma la loro durata non supera i 6 mesi.

Contributo finanziario Per tutta la durata del tirocinio lo studente riceve un contributo forfettario leggermen-te maggiore rispetto a quello previsto per la tradizionale mobilità per studio, equivalente a circa 500 euro mensili.

Dove si può andareE’ possibile recarsi in uno dei 27 Paesi EU, nei 3 Paesi dello Spazio Economico Euro-peo (Islanda, Liechtenstein e Norvegia) e nei Paesi candidati per i quali sono già stati sot-toscritti degli accordi bilaterali con la Com-missione Europea.

Erasmus Placement

Page 14: europa in stage

14

Il programma settoriale Leonardo da Vinci of-fre la possibilità a giovani inseriti in percor-si di istruzione e formazione professionale iniziale e a persone diplomate o laureate di-sponibili nel mercato del lavoro (inoccupati, disoccupati, lavoratori) di svolgere un’espe-rienza di formazione e lavoro, in uno dei Pa-esi europei aderenti al Programma.Attraverso l’esperienza di tirocinio o stage in impresa all’estero, il partecipante ha così l’opportunità di sperimentare sul campo le conoscenze e le competenze acquisite nel suo percorso di formazione e di ottenerne di nuove. Se portata a termine con successo, la mobilità Leonardo è in grado, per coloro che sono in uscita da percorsi formali di appren-dimento, di favorire la transizione dal mondo formativo al mondo del lavoro, e per chi è invece già inserito nel mercato del lavoro e di migliorarne la posizione lavorativa.Come per il Programma Erasmus, prima della partenza, i partecipanti possono avva-lersi del supporto di corsi di preparazione pedagogica, culturale e linguistica finalizzati ad agevolare il loro inserimento nel contesto sociale e lavorativo del Paese ospitante.

Per le persone ancora impegnate in per-corsi di istruzione e formazione professio-nale (IVT), lo stage può a tutti gli effetti essere riconosciuto come parte integrante del percorso formativo e sostituire in par-te o interamente il tirocinio curriculare. All’esperienza di mobilità possono inoltre essere attribuiti crediti formativi da parte della scuola o dell’ente di formazione di ap-partenenza. Per tutti i partecipanti è prevista comunque un’attestazione delle competenze e delle capacità acquisite attraverso il dispo-sitivo comunitario Europass Mobility o altre forme di riconoscimento da parte delle or-ganizzazioni d’invio.Ogni anno circa 80.000 cittadini europei realizzano un tirocinio in impresa all’estero grazie al Programma Leonardo da Vinci e di questi quasi 5.000 sono italiani.in Italia.

Leonardo da Vinci

Page 15: europa in stage

15

DestinatariPossono partecipare ai tirocini Leonardo due diverse categorie di persone:– giovani ancora inseriti in percorsi di istru-zione e formazione professionale di secondo livello – Istituti tecnici e professionali e cen-tri di formazione professionale (IVT – Initial Vocational Training) – giovani già usciti dai percorsi formativi e disponibili sul mercato del lavoro: diplomati e laureati, inoccupati e disoccupati, lavoratori dipendenti o autonomi (PLM – People in the Labour Market). Non possono invece partecipare al Program-ma gli studenti universitari (ivi compresi i dottorandi e gli iscritti a master e corsi post lauream) per i quali è previsto il Programma Erasmus Placement. Al programma Leonardo possono aderire anche cittadini stranieri comunitari ed ex-tra- comunitari, purché residenti stabilmente in Italia.

DurataI tirocini all’estero possono avere una dura-ta compresa tra un minimo di 2 settimane e un massimo di 39 settimane per coloro che sono ancora iscritti a percorsi di istruzione e formazione professionale (IVT) e tra un minimo di 2 settimane e un massimo di 26 settimane per le persone ormai fuori dai per-corsi formativi e disponibili sul mercato del lavoro (PLM). Di norma, la durata della mo-bilità IVT non supera le 4-5 settimane.

Contributo finanziarioIl contributo comunitario copre le spese di viaggio e sussistenza dei partecipanti (allog-gio, vitto, trasporti locali e assicurazioni) ed è calcolato in base a tariffe di costi unitari giornalieri, settimanali o mensili variabili da Paese a Paese, a seconda della lunghezza del periodo.

Dove si può andareE’ possibile recarsi in uno dei 27 Paesi EU, nei 3 Paesi dello Spazio Economico Euro-peo (Islanda, Liechtenstein e Norvegia) e nei Paesi candidati per i quali sono già stati sot-toscritti degli accordi bilaterali con la Com-missione Europea (l’elenco aggiornato è consultabile sul sito dell’Agenzia Nazionale).

Page 16: europa in stage

16

Page 17: europa in stage

2 Supporti informativi

Page 18: europa in stage

18

2.1 Guide in formato pdf

Manuale dello stage in Europa L’Isfol, Istituto per lo sviluppo della for-mazione professionale dei lavoratori, è un Ente pubblico di ricerca che opera in col-laborazione con il Ministero del Lavoro, al-tre Amministrazioni dello Stato, le Regioni, le Province Autonome e gli Enti locali, nel campo della formazione, dell’orientamento, delle politiche sociali e del lavoro, al fine di contribuire alla crescita dell’occupazione, al miglioramento delle risorse umane, all’inclu-sione sociale e allo sviluppo locale. Con la pubblicazione “Manuale dello Sta-ge in Europa” (per ora solo nella versione online scaricabile come pdf), partendo dal presupposto che uno stage fatto all’estero è un investimento importante e fondamentale per il proprio futuro professionale, l’ISFOL

ha preso in esame tutti gli aspetti più impor-tanti per chi intende intreprendere quest’e-sperienza, proponendo un percorso analitico che guidi ogni giovane su come affrontarla.Nella seconda parte vengono presentate am-pie e dettagliate schede-Paese per ognuno dei membri dell’Unione Europea, includen-do anche i tre paesi compresi nello Spazio Economico Europeo.In questo manuale i giovani possono ottene-re risposte a tematiche come:- perché è importante fare uno stage in Eu ropa- progettare uno stage su misura,- la certificazione delle competenze lingui-stiche,- cosa vogliono le aziende,- ecc

Page 19: europa in stage

19

Guida allo stage in aziendaLa guida è rivolta a giovani italiani interes-sati ad uno stage in Europa. Con il progetto “Come aiutare la mobilità in Europa attra-verso lo stage in impresa” il Ministero del La-voro e della Previdenza Sociale - Direzione Generale per le Politiche per l’Orientamen-to e la Formazione – ha voluto rispondere alla crescente domanda di informazione sulla realizzazione di stage all’estero, capitalizzan-do l’esperienza del Centro Risorse Nazio-nale per l’Orientamento nell’ambito della mobilità europea. Il progetto è stato realizzato con il contributo del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale - Direzione Generale per le Politiche per l’Orientamento e la Formazione. A cura del Centro Risorse Nazionale per l’Orientamento.

Page 20: europa in stage

20

2.2 Guide

Live and Work in France di Victoria Pybus

Live and Work in France è un utilissmo libro per chi decide di recarsi a vivere e lavora-re in Francia, ricco di storie e suggerimenti di persone che hanno deciso di spostarsi in questo Paese. Il libro da informazioni essen-ziali sugli usi, le leggi e le abitudini di vita del Paese ospitante, e fornisce consigli su come assicurarsi un permesso di residenza, ottenere la migliore assistenza sanitaria, fare amicizia con i locali, aprire un conto in banca, trovare la casa ideale, ottenere un’ipoteca competi-tiva e sfruttare al meglio il proprio tempo libero. Progettato per essere di facile com-prensione, ogni capitolo guida il lettore attra-verso i passi principali del suo trasferimento in Francia, con informazioni sulle principali

città – in particolare Parigi – accompagnate da cartine che mostrano le diverse aree resi-denziali e descrivendo quali zone sono mi-gliori per le famiglie, per i singoli e per gli studenti.

Page 21: europa in stage

21

Più di 90.000 americani vivono in Francia, formando una delle più grandi comunità all’estero del mondo. Questo pratico manua-le è ricco di preziosi suggerimenti su come ottenere il meglio dalla propria esperienza in Francia. Passo dopo passo, la guida insegna al lettore (americano) a integrarsi nella cultura francese e a sentirsi a casa in questo paese fa-moso per le sue peculiarità e la sua storia. Gli autori, due americani che hanno trascorso molti anni in Francia, forniscono informa-

zioni dettagliate che vanno dalle procedure per l’assistenza sanitaria a come redigere il proprio curriculum vitae.Inoltre nella guida si possono trovare indi-cazioni su siti Internet utili, annunci di lavo-ro, come scegliere il proprio corso di studi e altre informazioni essenziali per chi voglia vivere, studiare o lavorare in Francia.

Living, Studying and Working in Francedi Saskia Reilly e Lorin Davis Kalisky

Page 22: europa in stage

22

2.3 Paris est à nous

Page 23: europa in stage

23

Si tratta di una collezione di 68 libri tascabili che hanno lo scopo di dare preziosi consigli e guidare il lettore attraverso le innumerevoli attività che si possono svolgere nella capitale francese: dalla guida dei migliori brunch di Parigi, a come essere “chic et jolie à petits prix”, ai posti romantici dove baciarsi, pas-sando per i locali underground e i miglio-ri bar e negozi vintage. Ogni libro contiene consigli, indirizzi e notizie insolite, che non si trovano in una guida qualsiasi.

Il formato ridotto (110x174 mm) che li rende pratici per essere portarti in borsa, la grafica minimale (a parte la copertina, le gui-de sono interamente in bianco e nero senza foto all’interno) e le circa 110 pagine che compongono ogni volume, ne giustificano il prezzo ridotto: solo 6 euro.Questa collana di guide ha avuto in brevissi-mo tempo un enorme sucesso nella capitale francese.

Page 24: europa in stage

24

Bologna SMART è un progetto innovativo che ha come obiettivo la diffusione, mediante le nuove tecnologie multimediali per telefoni cellulari, di informazioni rivolte ai turisti e di notizie di servizio utili alla cittadinanza ed agli studenti universitari.

Bologna SMART è un’iniziativa promos-sa dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna che vede la partecipazione del Comune di Bologna e dell’Università degli Studi di Bologna ed il coordinamento ope-rativo di PromoBologna, l’Agenzia di mar-keting territoriale dell’area metropolitana bolognese. Partner tecnici del progetto sono www.maptoapp.com, piattaforma online per la creazione di applicazioni mobile, ed Eikon srl società specializzata nel campo della co-municazione.

2.4 Bologna SMART

Page 25: europa in stage

3 Target

Page 26: europa in stage

26

La guida è riferita ad un target specifico: gio-vani italiani nella fascia d’età compresa tra i 20 e i 30 anni, che si spostano a vivere in un paese straniero per un periodo compreso tra i tre mesi e un anno, per intraprendere un tirocinio formativo. Immagino inoltre di progettare una guida per delle persone di-namiche, attive, sensibili alla vita culturale della città in cui si recano e curiose. Non di monore importanza è il budget che questi ragazzi hanno a propria disposizione; la guida infatti fornisce informazioni mirate a perso-ne con un budget mensile piuttosto ridotto (ca 800 euro) ma che spesso possono ancora usufruire di sconti e agevolazioni (es: sconti per studenti, per minori di 26 anni, ecc.).

3.1 Individuazione del target

Page 27: europa in stage

27

3.2 Giovani adulti

«Solo i giovani hanno di questi momenti. Non parlo dei giovanissimi. No, i giovanissimi, per essere esatti, non hanno momenti. È il privilegio della prima gioventù di vivere in anticipo sui propri giorni, in tutta una bella continuità di speranze che non conosce pause né introspezioni. Uno chiude dietro a sé il piccolo cancello della mera fanciullezza ed entra in un giardino incantato. Là perfino le ombre splendono di promesse. Ogni svolta del sentiero ha una sua seduzione. E non perché sia una terra ignota. Si sa bene che tutta l’umanità ha percorso quella strada. Ma si è attratti dall’incanto dell’esperienza universale da cui ci si attende di trovare una sensazione singolare o personale: un po’ di se stessi».

La linea d’ombraJoseph Conrad

Page 28: europa in stage

28

AdultitàIl giovane a cui ci si riferisce è colto in un momento particolare della sua vita: il sal-to dalla vita da studenta a quella adulta, del mondo del lavoro. Momento delicato, di transizione, di crescita e anche momento in cui bisogna fare le scelte giuste e mettere fi-nalmente in pratica i risultati di anni di stu-dio e preparazione universitaria.

Page 29: europa in stage

29

«Il passaggio dall’ adolescenza all’adultità avviene sempre piu’ lentamente. Nel nostro Paese appaiono determinanti l’aumento del livello di scolarizzazione e la massiccia disoccupazione giovanile. È così divenuto arduo decidere quando un giovane possa essere considerato inserito nel ruolo adulto. Non possono essere più utilizzati come parametri la conclusione del percorso formativo, né l’ eventualità di occupare una posizione stabile nel lavoro. Neppure l’abbandono della casa dei genitori riesce a definire come oramai adulto un giovane. Forse sono solo il matrimonio e la paternità o la maternità che riescono a definire l’ ingresso nel ruolo di adulto, ma tali soglie evolutive vengono attraversate a un’età sempre più avanzata, di modo che si è venuta a creare una frangia di soggetti compresi fra l’adolescenza e l’adultità che non e’ facile definire. Negli ultimi anni gli studi sociologici e psicologici su questo fenomeno utilizzano il termine di “giovane adulto” per definire questo nuovo soggetto che non è certo più un adolescente e che per altro possiede troppo poche caratteristiche dell’adulto. Generalmente i giovani adulti vivono con i genitori, non sono autonomi economicamente e hanno un’ eta’ compresa fra i 20 e i 30 anni».

Gustavo Pietropolli Charmetda un articolo de Il Corriere della Sera

Page 30: europa in stage

30

La fisionomia e lo spazio dei giovani-adulti si è venuto delineando non tanto sulla base di delimitazioni cronologiche, ma in relazione ad una concreta situazione di vita e ad un percorso storico che presenta tratti peculiari, riconducibili ad elementi comuni. Quelladei giovani-adulti è l’età delle deci-sioni, della progressiva assunzione di respon-sabilità personali e sociali. È l’età in cui gli ideali e l’orientamento etico complessivo sono chiamati a farsi vita, traducendosi nelle decisioni piccole e grandi che danno forma all’esistenza personale e comunitaria.È il tempo del consolidarsi delle grandi scel-te comuni della vita: l’assunzione definitiva del proprio “status”, un lavoro continuativo, un ruolo sociale e comunitario definito.

Ma è anche il tempo di scelte quotidiane sempre più impegnative per il carico di re-sponsabilità che comportano e rese più dif-ficili dalle complessità e dalla mutevolezza delle situazioni storiche in cui vanno matu-rate ed espresse: la fascia di età che va dai 20 ai 30 anni si connòta, nel più vasto ambito dei giovani-adulti e adulti-giovani, per al-cune peculiarità. Potremmo infatti definirla età di cerniera tra la mobile precarietà della condizione giovanile e la dinamica stabilita di un’età adulta. È un’età di passaggio, l’età in cui più propriamente si vive il divenire adulti.

Page 31: europa in stage

4 Riferimenti grafici

Page 32: europa in stage

32

Nello sviluppo della moderna società di massa anche la cultura dovette fare i conti con le dimensioni dei mercati e con la cres-cente richiesta di prodotti che contribuis-sero alla divulgazione della ricerca di più alto profilo intellettuale e fornissero comunque conoscenze scientifiche o emozioni di nat-ura estetica. Di ciò fu subito protagonista il cinema, infaticabile narratore di storie per un pubblico indifferenziato; ma anche il set-tore editoriale, che del resto aveva intuito da tempo la svolta della modernità e si andava organizzando secondo i modelli industriali, si mostrò sensibile al mutamento.Emblematica di questa nuova prospettiva fu la nascita, nel 1935, a Londra, dei Pen-guin Books, una casa editrice fondata da Allen Lane. Nella produzione di libri eco-nomici – pocket books o «tascabili», come in seguito furono definiti a causa del loro piccolo e comodo formato – il ruolo del-la grafica è rimasto centrale. Essa fu subito chiamata a creare un difficile equilibrio tra l’immediatezza della comunicazione visiva, sempre rivolta a un pubblico di massa, e la qualità estetica della soluzione progettuale, che identifica la casa editrice e ne garantisce la posizione sul mercato. Per questo il suo peso nel successo economico della produzi-one editoriale è risultato notevole.

Il liguaggio visivo, che soprattutto nella co-pertina interagisce strettamente con i codici verbali, espliciti o impliciti, può infatti assu-mere valenze simboliche che vanno oltre la natura del prodotto. Da questo punto di vista il caso dei «gialli» Mondadori resta quanto mai indicativo. La collana, nata nel 1929, ebbe subito un vasto successo per la natura dei racconti e la scelta oculata degli autori (da S.S. van Dine a Edgar Wallace e Agatha Christie); proprio per questo il colore gial-lo della copertina, tagliata da un semicerchio rosso comprendente l’immagine figurativa, divenne a tal punto familiare al lettore italia-no che questi ne attribuì il nome – «giallo», per l’appunto, – non solo alla collana, ma ad-diritttua all’intero genere poliziesco.

4.1 Cenni storiciL’editoria di massa: nascono i tascabili

Page 33: europa in stage

33

Le collane editoriali: struttura grafica e sue declinazioni

Nel clima di generale rinnovamento tecnico e culturale diffuso nel dopoguerra, l’editoria imboccò nuovi percorsi, per un verso mod-ernizzando la propria produzione e per un altro dandosi una struttura aziendale meglio definita. Le vecchie case editrici sottoposero ad una drastica revisione non solo i conte-nuti dei loro cataloghi, ma anche la loro im-magine, nell’intento di adeguarla alle regole di un mercato sempre più dominato dalla comunicazione visiva di massa; quelle nuove tentarono di imporsi attraverso una grafica di forte impronta moderna, che aveva il com-pito di esprimere la novità degli argomenti.Tra le case editrici europee, i primi a puntare su questo rinnovamento furono, come abbi-amo visto, i Penguin Books, che nel 1962 af-fidarono a Romek Marber la rielaborazione

della gabbia della copertina. In Italia, invece, nel solco del generale pro-cesso di modernizzazione delle strutture produttive e culturali, fu l’intero settore a procedere a una riorganizzazione capillare, accompagnata dalla nascita di nuovi editori e di nuove collane. In particolare il disegno delle copertine tese spesso ad assumere i tre livelli comunicativi del nome dell’autore, del titolo e della casa editrice come elementi spaziali organizzati in fasce parallele scandite dalla presenza di un’ immagine nel settore centrale.

Romek Marber,griglia per le copertinedella collana Penguin Crime,1962

Page 34: europa in stage

34

Nel 1947 l’ufficio grafico della casa edi-trice Einaudi disegnò una serie di copertine nelle quali il segno grafico si condensava nell’immagine quadrata, lasciando vuoto e bianco quasi tutto lo spazio rimanente. Questo modello fu rielaborato in seguito da Bruno Munari, che conservò il ruolo del segno quadrato, ma lo rilanciò in una più complessa ed eloquente figurazione, nella quale l’elemento cromatico aveva un ruolo primario. Nel 1958 usciva l’Universale Eco-nomica Feltrinelli, con un programma di cultura scientifica e popolare; il progetto gra-fico di Albe Steiner, sempre strutturato per fasce orizzontali, ne assecondava la natura di collana economica e moderna, caratterizzata da volumi di piccolo formato e dal colore delle copertine variabile a seconda degli ar-gomenti. Due anni dopo Egidio Bonfante disegnava le copertine delle Edizioni di Co-munità – casa editrice fondata da Adriano Olivetti – organizzandole secondo il modulo quadrato della tradizione bauhausiana, ma con un più sottile equilibrio delle parti e un forte impatto espressivo del logo.

Nel 1968 la nuova casa editrice Boringh-ieri affidò a Enzo Mari il progetto grafico delle sue copertine. Mari suddivise lo spazio nelle tre fasce ormai tradizionali, ma lo sat-urò utilizzando in negativo, bianco su nero, le scritte presenti in quella alta e in quella bassa, e riempì quella centrale con un’immagine reiterata su un modulo quadrato, seguendo in ciò la sua personale poetica, ma non senza impliciti richiami alla Pop Art e all’opera di Andy Warhol.Fra le preoccupazioni degli editori, agli inizi degli anni Sessanta, vi era quella di mettere ordine nelle proposte editoriali e dare visi-bilità alle collane; questa era considerata una priorità assoluta.La tendenza generale, dunque, fu quella di imporre collane fortemente connotate dal punto di vista grafico, al fine di una imme-diata identificazione da parte del pubblico.

Page 35: europa in stage

35

Enzo Mari,copertina per la collanaUniversale scientifica Boringhieri, 1968

Bruno Munari,copertina per la collanaPiccola Biblioteca Einaudi1964

Albe Steiner,copertina per la collanaUniversale Economica di Feltrinelli, 1958

Egidio Bonfante,copertina per le Edizioni di Comunità, 1960

Page 36: europa in stage

36

Numerosi editori, soprattutto in Germania, hanno continuato a sostenere nel tempo formule editoriali ritenute autorevoli, lim-itandosi a poche significative variazioni. In Italia, il primo fra tutti fu Einaudi, con l’attenta ed equilibrata progettazione di Munari. Inoltre, bene si sono imposte le copertine di alcune collane Feltrinelli, con-traddistinte da un forte segno di colore nei progetti dell’Unimark, inizialmente firmati da Bob Noorda e Massimo Vignelli e succes-sivamente da Noorda e Salvatore Gregori-etti. Altre collane che si sono mantenute nel tempo sono quelle di saggistica, da quelle già citate di Boringhieri realizzate con il pro-getto di Mari a quelle di Laterza curate da Mimmo Castellano. Un caso pressoché uni-

co rimane comunque quello di Adelphi, che su uno schema estremamente semplificato – la classica cornice tipografica che inquadra un’immagine – e un fondo di colore sempre diverso ha costruito tutta la produzione.Al contrario c’è chi ha avvertito molto presto la necessità di rompere quegli schemi fissi, di liberare la copertina da qualsiasi costrizione, sia per infonderle una dinamica compositiva, sia per strutturare la collana in sottosezioni o per serie di argomenti. Un esempio impor-tante è quello dei già citati Penguin Books, sotto la guida artistica di Germano Facetti.

Copertina per la Biblioteca Adelphi, 1967

Bob Noorda e Massimo Vignelli,copertina per la collana SC/10di Feltrinelli, 1966

Page 37: europa in stage

37

In Italia, la crescita di nuove generazioni e una formazione scolastica e universitaria di massa, oltre a un maggiore benessere gener-ale raggiunto, hanno favorito l’incremento e un accelerato consumo anche della produzi-one editoriale. Un caso clamoroso rimane indubbiamente quello degli Oscar Mon-dadori, che ha avuto inizio nel 1965 con la pubblicazione settimananle e la distribuzione in edicola, come se si trattasse di periodici, di narrativa di qualità. Anche gli Oscar nascono ingabbiati in una griglia fissa e costante, ma,

poiché venne fatta una intelligente operazi-one di brand image, ci si rese conto che la formula editoriale poteva costituire un for-midabile «contenitore» per l’editore. Si de-cise pertanto di distruggere qualsiasi schema e costruire, un po’ alla volta, tante sezioni identificabili con un proprio segno, creando in questo modo più case editrici nella stessa casa editrice. Un esempio, questo, che verrà preso a modello da numerosi altri editori in varie parti d’Europa.

Page 38: europa in stage

38

4.2 Penguin Books

Page 39: europa in stage

39

I paperback Penguin sono nati dall’idea ri-voluzionaria del signor Allen Lane di pubbli-care libri di alta qualità letteraria a un prezzo accessibile a tutti. A quell’epoca, infatti (era il 1935), solo la letteratura popolare di intrat-tenimento si trovava in formato paperback.Il primo design Penguin era caratterizzato dalla scelta di differenti colori per indicare i diversi generi: arancione per la narrativa, blu per le biografie, verde per il genere “crime ad mistery”, e così via. I primissimi Penguin avevano una copertina molto sottile, che ri-portava sul retro informazioni sullo scrittore. Il titolo del libro e il nome dell’autore erano scritti con un carattere molto sobrio, il Gill Sans Serif, mentre le parole “Penguin Books” in Ultra Bodoni.

Il design della prima collana Penguin Books rispondeva alla richiesta di un layout econo-mico e d’effetto. La combinazione del carat-tere, di larghe fasce colorate e di dimensio-ni convenienti, decretò la fortuna di questa serie. Nascono così i paperback che hanno valore letterario, sono maneggevoli ed eco-nomici, ma anche belli da guardare.

Page 40: europa in stage

40

Già negli anni Quaranta la casa editrice affi-dò la direzione della grafica al tipografo tede-sco Jan Tschichold, che studiò una struttura con una posizione prestabilita per il titolo e il nome dell’autore, con una linea orizzontale a dividerli. Diede a tutta la copertina – piat-to, quarta e dorso – un’uniformità che rese i libri inconfondibili.

Page 41: europa in stage

41

Poi negli anni Settanta la direzione artisti-ca passo all’ italiano Germano Facetti, a cui venne affidato il compito di ridare la perduta vitalità alla lunga tradizione di design delle copertine Penguin . Senza andare a toccare la gerarchia delle informazioni (logo, serie, ti-tolo, autore), mantenne la griglia orizzonta-le che doveva contenerle, sostituì il carattere Gill Sans Serif con l’ Intertype e lo Standard Medium e andò ad aggiungere una fotogra-fia o un’illustrazione che alludessero al con-tenuto del libro.

Iniziò dalla serie dei gialli, ma il risultato fu così sorprendente che applicò la stessa struttura a tutte le altre serie. Facetti, quin-di, continuò la tradizione di design della casa editrice e lo fece in modo rivoluzionario, in-troducendo un aprrocciò coerente per cen-tinaia di titoli, quando gli altri editori ancora consideravano ogni titolo un progetto a sé stante. La copertina divenne con lui unica ma riconoscibile come appartenente a una famiglia.

Page 42: europa in stage

42

Gli anni Duemila vedono la collaborazione della casa editrice con il grafico inglese Da-vid Pearson, il quale ha curato diverse colla-ne, introducendo innovazioni sia nella grafi-ca che nel formato. Nel 2003 si occupa della collana Penguin Reference, alla quale dona un nuovo look che associa riferimenti alla storia della Penguin stessa, con l’elemento tattile – gli angoli arrotondati dei libri – arricchendo i libri di grazia estetica e durabilità. Il richiamo storico lo troviamo nella divisio-ne dello spazio della copertina nelle tre fa-sce orizzontali, come era nelle edizioni del 1935, e nell’utilizzo della tipogrfia sul dorso dei libri, che si rifà al lavoro di Derek Birdsall per la collana Penguin Education del 1971. In questo anno venne inoltre introdotto ca-rattere Futura per la collana dei classici.

Nel 2004 il direttore artistico Jim Stoddart gli affidò il progetto grafico della collana Great Ideas, dedicata ai grandi classici del pensiero filosofico. Ritornando all’origina-rio formato A e usando quasi esclusivamente caratteri tipografici ed elementi decorativi tipici dell’epoca in cui vissero i vari filosofi, Pearson ha differenziato un’opera dall’altra dando ad ogni libro una forte identità. L’operazione, potenzialmente molto rischio-sa, ha invece portato ad un aumento delle vendite in quello che solitamente è un setto-re poco profittevole, tanto che un anno dopo Pearson e Stoddart furono nominati per il Designer Museum’s Designer of the Year Award. Pearson ha curato inoltre le collane Pocket Penguin (2005), Great Journeys, Popular Classics relaunch, Great Lovers (2007) e il libro Penguin by Design a cover story 1935 – 2055 di Phil Baines.

Penguin by Design, 2005

Page 43: europa in stage

43

Reference Relaunced, 2004 – 05

Great Ideas volume I, 2004

Pocket Penguins, 2005

Great Loves, 2007

Page 44: europa in stage

44

Page 45: europa in stage

45

Il punto interessante è il pensiero che sta die-tro la storia di questi libri, la determinazione di non rinunciare alla bellezza, pur abbando-nando la preziosità. Allen Lane ha realizzato la forma più con-creta di democrazia culturale non solo rega-lando a tutti la possibilità di comprare libri di qualità, ma veicolando attraverso l’aspetto di quegli stessi libri quella bellezza a cui nessun uomo dovrebbe mai rinunicare.

Il pregio del design è proprio questo: fa en-trare la bellezza nella nostra quotidianità. Mettere piede in una libreria oggi è un’espe-rienza cromatica irrinunciabile, che rimane però un’attività di pochi, perché nonostante il libro sia diventato un prodotto di massa, con copertine accattivanti e titoli che desta-no la curiosità, suscita ancora molta diffiden-za, perlomeno in Italia. Il design non è fine a se stesso, è un mezzo per legare bellezza e funzionalità, il creatore con il fruitore.

Page 46: europa in stage

46

4.3 Guide Lonely Planet

Lonely Planet è una casa editrice australiana, con sede a Footscray un sobborgo di Mel-bourne, che diffonde guide turistiche in tut-to il mondo, in Italia tradotte e pubblicate dalla casa editrice EDT di Torino, partner italiano di Lonely Planet.Il suo successo iniziò nel ottobre 1973 con Across Asia on the cheap, la prima guida che Maureen e Tony Wheeler, i fondatori, scris-sero al ritorno dal loro lungo viaggio attra-verso l’Europa e l’Asia. In tre mesi vendette ottomila copie.Inizialmente centrato sull’Asia, l’interesse di Lonely Planet si estende a tutto il globo. Nel 1989 erano in catalogo oltre 70 titoli che co-privano tutto il mondo fatto salvo per Eu-ropa Occidentale, Unione Sovietica e Stati Uniti.

Nei primi anni Novanta, in un periodo in cui il boom delle guide di viaggio non è an-cora esploso, EDT inizia a promuovere con grande convinzione la diffusione di guide scritte per viaggiatori indipendenti: era il di-cembre del 1991 quando venne pubblicata la prima guida dell’URSS, proprio mentre l’URSS stava vivendo uno dei momenti più tragici della sua esistenza e il futuro del paese era molto incerto. La guida, dalla vita assai breve, ricevette molti apprezzamenti anche da parte degli stessi cittadini sovietici, che per la prima volta ebbero a disposizione un testo omnicomprensivo sul loro sterminato paese. Oggi le guide Lonely Planet sono note e co-nosciute ovunque, nonché leader di mercato in Italia e nel mondo.

Page 47: europa in stage

47

Il successo ottenuto può essere spiegato con alcune caratteristiche specifiche del prodotto. Le guide Lonely Planet, infatti, sono:– indipendenti:non hanno pubblicità e gli autori non accet-tano sconti o denaro in cambio di segnala-zioni favorevoli– ricche di contenuti sempre nuovi: più di 300 autori professionisti provenien-ti da tutto il mondo vagliano e controllano personalmente le informazioni fornite in ogni nuova edizione– attente all’ambiente: in collaborazione con i fornitori il gruppo lavora per migliorare le caratteristiche di ecocompatibilità della carta utilizzata per la stampa dei volumi; essa è sottile, per ridurre il peso dei volumi e, di conseguenza, il costo del trasporto. – struttura grafica adeguata: viene utilizzata una struttura grafica standard e ciò permette di ridurre lo spreco di carta per la produzione di “bozze”.

Page 48: europa in stage

48

Le collaneAccurate, personali, indipendenti, le informazioni raccolte dagli au-tori autori sono organizzate in for-ma diversa: ogni collana nasce per soddisfare esigenze diverse.– guide paese– guide regionali– guide città– guide incontri– guide tematiche– guide itinerari d’autore– i frasari – fotografici

Page 49: europa in stage

49

Page 50: europa in stage

50

Page 51: europa in stage

5 Progetto

Page 52: europa in stage

52

5.1 Concept

Sulla base delle esigenze emerse dai capitoli precedenti, ho realizzato un progetto grafi-co/editoriale per una collana di guide relati-ve alle principali città europee dove studenti o giovani neolaureati italiani – di tutti i corsi di studio – possono recarsi per svolgere un periodo di tirocinio, con informazioni mira-te al target scelto.Il target, come già anticipato, è costituito da giovani di età compresa tra i 23 e i 30 anni, che hanno a disposizione un budget mensile di circa 800 euro, stranieri rispetto al paese in cui si recano, attivi e sensibili alla vita cultu-rale della città ospitante.Lo scopo del progetto è quello di dare un supporto utile e soprattutto innovativo a coloro che in futuro affronteranno la mia stessa esperienza, con la consapevolezza che solo chi ha già vissuto questo momento può fornire preziosi consigli che non si trovano nelle comuni guide turistiche. I contenuti della guida, perciò, non saranno altro che le informazioni raccolte dagli stessi stagisti – at-

traverso un blog o un questionario di fine stage – modificate e incrementate di anno in anno.Dal punto di vista grafico la guida è proget-tata in modo da avere dei costi di produzione ridotti, così da poter essere fornita dall’Uni-versità di appartenenza, o venduta nelle li-brerie a basso prezzo, poiché l’obiettivo è che sia accessibile e di facile divulgazione.Pertanto avremo uso di un solo colore al di fuori del nero, assenza di fotografie, un’im-postazione delle pagine contenenti la mas-sima quantità di informazioni possibili (per ridurre il numero di pagine totali), stampa su carta sottile e reciclata e un formato ridotto.Il progetto viene inoltre integrato con un’i-potesi di realizzazione di un’applicazione per smartphone e tablet - iphone, ipad e androiddella guida stessa, poiché è ormai quasi d’ob-bligo pensare aggiornare anche i più tradi-zionali supporti come una guida stampata con le moderne tecnologie.

Page 53: europa in stage

53

Page 54: europa in stage

54

5.2 Struttura

La guida è strutturata in modo da essere fun-zionale ma di facile comprensione, con una gerarchia delle informazioni logica ed im-mediata. Si apre con una panoramica d’in-troduzione dove viene presentata la città, de-lineandone brevemente il profilo e la cultura, per poi affrontare i sette argomenti d’inte-resse: alloggio, spostamenti, pasti, acqusti, vita culturale, vita notturna, sport e benessere. Ognuno viene sviluppato in un capitolo a sé stante, suddiviso a sua volta in ulteriori sotto-capitoli che ne analizzano le tematiche.Le informazioni più schematiche e che de-vono essere riconosciute a prima vista (come indirizzi di siti internet, nomi di riviste, ecc.), verranno raccolte in speciali focus box così da permettere al lettore di individuarle con fa-cilità ed immediatezza. Il testo è inoltre ar-ricchito dalle note contenenti brevi appro-fondimenti del tema in questione, piuttosto che spiegazioni dello stessa.

La griglia prevede a lato di ogni pagina uno spazio bianco dove, disposto con differenti altezze per ogni capitolo, si trova un rettan-golo nero con alll’interno il pittogramma rappresentante l’argomento in questione, così da poter trovare con facilità il capitolo desiderato.L’indice e la struttura rimangono invariati per ogni guida, cambiano solo i testi.Anche i colori utilizzato per i testi sono gli stessi per ogni numero della guida – nero e ciano – ma cambia il colore della banda ret-tagolare posta in copertina in modo da creare un elemento di differenza tra le diverse città trattate nelle guide.

Page 55: europa in stage

55

Page 56: europa in stage

56

Page 57: europa in stage

6 Progettografico

Page 58: europa in stage

58

6.1 Formato

Ho scelto il formato B6 (125x176 mm) per-ché è pratico per il lettore in quanto tascabile e maneggevole, e graficamente permette di distribuire ordinatamente i contenuti senza riempire eccessivamente lo spazio. L’area dei fogli della serie B è una media geometrica dei fogli della A, così il B1 si trova fra l’A0 e l’A1, con un’area di 0.71 m². Ne risulta che il B0 è lungo 1 metro, e le altre taglie della serie B ne sono la metà, il quarto e le altre frazioni di un metro. Anche se meno comu-ne nell’uso giornaliero e da ufficio, trova im-piego in una grande quantità di usi speciali.Questo formato viene usato principalmente dai Paesi Nordamericani.

Page 59: europa in stage

59

125 mm

176

mm

Page 60: europa in stage

60

6.2 Griglia della copertina

Temporerum duciandaecte dolorec estius ulpa siniet omnis ad eiustion ratem ea

sum consed ut apiendi cusam dolorehenit, odia sus. Xernatem ra voluptaturia que

vene venimincilit latium eum estrum inciendesti ium essi audic te prat quae quias

ea num estemporpor alibus es moloritenes et litas am si ut aut officab is et lam et

poriberest que sit et eum ratquisque non cus. Emporro ea duciliquam, tet experio

magni dolectat am eum ero eum reicae natur autatempos rem et ea nullupient.

Page 61: europa in stage

61

Temporerum duciandaecte dolorec estius ulpa siniet omnis ad eiustion ratem ea

sum consed ut apiendi cusam dolorehenit, odia sus. Xernatem ra voluptaturia que

vene venimincilit latium eum estrum inciendesti ium essi audic te prat quae quias

ea num estemporpor alibus es moloritenes et litas am si ut aut officab is et lam et

poriberest que sit et eum ratquisque non cus. Emporro ea duciliquam, tet experio

magni dolectat am eum ero eum reicae natur autatempos rem et ea nullupient.

Page 62: europa in stage

62

Proposte di copertine

Page 63: europa in stage

63

Page 64: europa in stage

64

Copertina definitiva

Page 65: europa in stage

65

Page 66: europa in stage

66

6.2 Gabbia pagine interne

A

Page 67: europa in stage

67

A

Page 68: europa in stage

68

6.2 Caratteri tipografici

Per la composizione del logotipo e dei testi ho deciso di utilizzare due famiglie di ca-ratteri tipografici diversi: un carattere senza grazie ed uno graziato. Ho usato il Frutiger, nelle varianti 75 Black e 45 Light, e il ca-rattere graziato Arnhem Fine, alternando la versione Normal a quella Italic.Questo accostamento lo troviamo prima di tutto nel logotipo, dove le parole europa e sta-ge sono scritte in Frutiger 75 Black, mentre la parola in che sta al centro, è scritta in Ar-nhem Fine Italic.

I titoli dei capitoli sono scritti in Frutiger 75 Black, i testi in Arnhem Fine Normal, e le note in Frutiger 45 Light. Questa costante alternanza crea un ordine gerarchico tra le diverse parti del testo, oltre a dare un effetto di dinamicità, enfatizzato anche dall’alter-nanza dei due colori, nero e ciano. Inoltre, ho diminuito la spaziatura tra le singolo lettere che compongono il logotipo e il nome della guida, così da creare un effetto di blocco uni-co che da forza alla parola stessa.

Page 69: europa in stage

69

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

Frutiger 75 Black, disegnato nel 1975 da Adrian Frutiger per la fonderia Linotype

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

Frutiger 45 Light, disegnato nel 1975 da Adrian Frutiger per la fonderia Linotype

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

Arnhem Fine Normal, disegnato da Fred Smeijers nel 2001 per la fonderia belga Our Type

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

Arnhem Fine Italic, disegnato da Fred Smeijers nel 2001 per la fonderia belga Our Type

Page 70: europa in stage

70

Costruttivo logotipo

Parigi*

europainstage

Page 71: europa in stage

71

Parigi*

Crenature

europainstage-50 -50 -10 -40 -20 -40 0 -30 -30 -20 -40 -40

-60 -60 -50 -60 -100

Page 72: europa in stage

72

6.3 Colore

c: 0m: 0y: 0k: 100%

c: 100 %m: 0y: 0k: 0

La guida è interamente progettata con l’uso di soli due colori: nero e ciano.L’uso del ciano (CMYK Cyan) infatti per-mette di risparmiare sui costi di della stam-pa, poiché, trattandosi di un colore primario, non è dato dalla miscela di più colori, ne consegue che verrà usato un solo cestello di colori della stampante per realizzare la guida.

Page 73: europa in stage

7 Organizzazione dei contenuti

Page 74: europa in stage

74

7.1 Sommario

Il sommario è uguale per tutte le guide della collana. Gli argomenti trattati ed elencati dai capitolo, sono stati scelti pensanso alle esi-genze più comuni nella vita quotidiana di uno stagista, pertanto ho ritenuto che questo format potesse essere valido per qualsiasi de-stinazione scelta.

La parola “sommario” e richiama il logotipo “europa in stage” poiché è posta nello stesso punto della pagina e con uguale font.L’elenco dei capitoli e relativo sottocapitoli, vede alternarsi i due caratteri che costituo-scono l’intera guida.

Page 75: europa in stage

75

4 Introduzione

5 Mappa dei quartieri

7 Trovare casa Dove andare a vivere Agenzie immobiliari Riviste e giornali Siti Internet Consigli utili

13 Muoversi in città

Metropolitana e RER Bus e Tram Vélib Itinerari a piedi

17 Dove mangiare

Colazione Pranzo Cena Caffè

23 Acquisti

Fare la spesa Librerie Shopping

29 Cultura e spettacoli

Musei e gallerie Opera e Teatro Cinema Biblioteche

35 Locali e vita notturna

Cabaret Clubbing Eventi

39 Sport e benessere

Attività Palestre e piscine

45 Informazioni pratiche

Ambasciate e consolati Assistenza sanitaria Assicurazioni

sommario

Page 76: europa in stage

76

Le aperture, come si deduce dal nome stesso, introducono il capitolo, facendo una pano-ramica generale sull’argomento in questione.A differenza delle altre parti della guida, qui abbiamo un allineamento a bandiera (a sini-stra), e un margine di distanza dal bordo della pagina maggiore.

7.2 Gerarchia delle pagineAperture

Page 77: europa in stage

77

Apertura

Um faceperes aut et pos nimolup tatquassusto totature evenihic

te rem senimolestio ent doluptat autem nonet oditatiate pa sint il

et endaepta quo odipidelit, qui beaquo eum eatia qui volorestis ea

plab inci delendisimus quiatur, ullam sant aut ad et odigendit ex es

abo. Ihictes explaborem disseri nos aut velectius.

Equo minciae vollest iorem. Esto modia volo et pro molorpo

reprehendae ad quam renis num fuga. Et omnimagnim fuga. Ut

fugiae minihic atquae corrum fugias magnia pro oditem. Illorep

restiatum quo voluptae pel maximet veris solor sumquatur as que

omnia asit fugia que pore volorescius acia quodigenem eum quasit

volorerae. Nam aperepe llandisquam ipsunt ent acipsum eat. Sum

verum sam arcid quatur? Ducid ma quunt, quam eaqui remolor

renis ipsapedipite conet voluptati cus dolest, seque repudaepudi do-

lore ne nobitia consequibus. Odit atiae lab ipsaesecta conse nobitia

et et latem ide conecerferi apic tem fuga. Lut alitiasim cullaborest,

quae dollam as rest harunda esendaecte nesequatem et fuga. Itat

voloriam, ad eos sust hicae posandi tature, nullibu sandios sa sitatin

venimus modiati ationsedit quat.

A

Page 78: europa in stage

78

Ogni capitolo viene suddiviso in ulteriori sottocapitoli in cui si analizzano i diversi par-ti argomenti in modo esaustivo ma allo stes-so tempo stringato, con informazioni mirate al target. L’allineamento del testo in questo caso è giustificato.

Contenuti

Page 79: europa in stage

79

Sotto capitoletto

Temporerum duciandaecte dolorec

estius ulpa siniet omnis ad eiustion ra-

tem ea sum consed ut apiendi cusam

dolorehenit, odia sus. Xernatem ra vo-

luptaturia que vene venimincilit latium

eum estrum inciendesti ium essi audic

te prat quae quias ea num estemporpor

alibus es moloritenes et litas am si ut

aut officab is et lam et poriberest que sit

et eum ratquisque non cus. Emporro ea

duciliquam, tet experio magni dolectat

am eum ero eum reicae natur autatem-

pos rem et ea nullupient, cus eum que

pratiis as isim quam lacero ducient

laccusaest acil eum quia volo experov

itatqui quam ressim eaqui ut volupta

cus estia quiaerspere vel intioss inumet

laborehenis am nonse

Sotto capitoletto

Que nonsedi il et vidus delitet lam, offic

te laborehendem nos ipsam, od exerchil

inctas ma es ducia duntissum quo to

core venditi to derum corum ium even-

der natibea ne re, cusae pernam sapicid

quam, ut veribus daecte ommo dolest,

utae comnihicia volorion re endest mo-

luptiis digendi gnatia voluptate dolo

eos aut que sit que pore cus eicil in el-

lam et qui consequibus sit, ommoditae

cus doluptatur sinctatem qui omnimus

dolorrum hilia di ullori tenihil luptae

pa digent quaerisciae. Itatendellor mo-

lupta speriam adio. Itaquatur se non

nonsero verferro venectiamust modit pe

enet istio volupta tectotatium fuga. Ut

eoste volo teceperion pra in prate dus

autem ide omnimin ihicil is denihicat

as dolupicimpos a corum fugiatus min

prescia is aliquam ustiores alictissit do-

lum accab idelentus et voleste cullant.

Occus, offic tenim vitatur aliquam imus

et harum none vent vendebitin conser-

natur, cum vere providis esecea vit de

il ipicilibus dem eatureriam volupta es

escium ex eum restium, nonet offic tem

comnit dissum, oditiore pre as dunt est

officidit reprerum hil invenihit reraepe

A

Page 80: europa in stage

80

Come ogni guida che si rispetti anche qui tro-viamo nella maggior parte delle pagine delle note a lato del testo che sviluppano brevemen-te parti dell’argomento trattato nella pagina stessa, dando ulteriori informazioni al lettore.In questo caso il testo è scritto in Frutiger 45 Light con allineamento a bandiera a sinistra, colore ciano.

Note

Page 81: europa in stage

81

Eventuali dida, cer actocontere un coerfec lo const con viris. Efac le veriortes sedem ut omnenatus; potiquiu simis. Epsenius aertre iaignoxim enatiquo con.

Turibuntem aus, addumomnos escerbis, se tr nos auro cotissum la hostiqui scerei patu inatis? Picta iam, dunque mu dientique conti licae, paredie. Dida, cer acto possi bilicontere un coerfec lo const con viris. Efac le veriortes potiquiu simis.

Epsenius re iaignoximenatiquo con. inatis? Picta iam, dunque mu dientique conti licae, paredie. Dida, cer acto po inatis? Picta iam, dunque mu dientique conti licae, paredie. Dida, cer acto po

A

Eventuali dida, ceracto contere un coerfec lo const con viris. Efac le veriortes sedem omnenatus; potiquiu simis. Epsenius aertre facbipusiaignoxim enatiquo con. Turibuntem aus, addumomnos escerbis, se tr nos auro cotissum la hostiqui scerei patu inatis? Picta iam, dunque mu dientique conti licae, paredie. Dida, cer acto possibicontere un coerfec lo const con viris. Efac le veriortes potiquiu simis antes pro.

Epsenius re iaignoximenatiquo con. inatis? Picta iam, dunque mu dientique conti licae, paredie. Dida, cer acto po inatis? Picta iam, dunque mu dientique conti licae, paredie.

Epsenius re iaignoximenatiquo con. inatis? Picta iam, dunque mu dientique conti licae, paredie. Dida, cer acto po inatis? Picta iam, dunque mu dientique conti licae, paredie.

Page 82: europa in stage

82

L’ultima parte della guida è costituita dai focus box: riquadri dove vengono segnalati in modo sintetico e schematico informazioni relative all’argomento del capitolo a cui appartengono,come elenchi di siti Internet, nomi di giornali o riviste utili, indirizzi, letture, ecc.Sono disposti nelle pagine alternati al testo quando necessario e alla fine di ogni capitolo in una pagina unica. Come per le note, anche qui il testo è scritto in Frutiger 45 Lignt, in ciano su sfodo dello stesso colore con un’o-pacità del 5%.

Focus box

Page 83: europa in stage

83

Eventuali dida:Cer acto contere un coerfec lo const con viris. Efac le veriortes sedem ut omnenatus; potiquiu simis. Epsenius aertre iaignoxim enatiquo con. Turibuntem aus, addum omnos escerbis, se tr nos auro cotissum la hostiqui scerei patu inatis? Picta iam, dunque mu dientique conti licae, paredie. Dida, cer acto possi bili contere un coerfec lo const con viris. Efac le veriortes potiquiu simis.enatiquo con.Ducid ma quunt, quam eaqui remolor renis ipsapedipite conet voluptati cus dolest, seque repudaepudi dolore ne nobitia consequibus. Odit atiae lab ipsaesecta conse nobitia et et latem ide conecerferi apic tem fuga.

www.loremipsum.comwww.veniam.frwww.officia-deserunt.com

Eventuali dida: Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisici elit, sed eiusmod tempor incidunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquid ex ea commodi consequat. Quis aute iure reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint obcaecat cupiditat non proident, sunt in culpa qui officia deserunt mollit anim id est laborum.

www.loremipsum.comwww.veniam.frwww.officia-deserunt.com

Eventuali dida: Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisici elit, sed eiusmod tempor incidunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquid ex ea commodi consequat. Quis aute iure reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint obcaecat cupiditat non proident, sunt in culpa qui officia deserunt mollit anim id est laborum.

www.loremipsum.comwww.veniam.frwww.officia-deserunt.com

Page 84: europa in stage

84

Page 85: europa in stage

8 Ipotesi di applicazione per iPhone

Page 86: europa in stage

86

Al giorno d’oggi esiste un’applicazione pra-ticamente per tutto, la tecnologia avanza velocemente facendo passi da gigante e l’o-biettivo è quello di alleggerire le tasche delle persone, permettondogli di poter avere lette-ralmente a portata di mano tutte le informa-zioni e i servizi di cui possono aver bisogno quando si trovano fuori casa e in particolar modo quando viaggiando. Nonostante l’e-terno fascino e la bellezza del libro stampa-to, oggi anche libri e guide oggi si possono trovare in formato digitale, così da avere una sorta di biblioteca trasportabile.

In particolar modo per quanto riguarda le guide, questo strumento risulta particolar-mente utile ed efficace poiché permette di poter aggiornare in tempo reale le informa-zioni, in quanto spesso sono soggette a mo-difiche e aggiornamenti (si tratta infatti di orari, indirizzi, date, che col tempo possono cambiare), senza dover stampare di volta in volta nuovi volumi con conseguenti sprechi di materiale. A mio avviso questi strumenti non devono sostituire il cartaceo ma diven-tare un supporto aggiuntivo.

Page 87: europa in stage

87

Page 88: europa in stage

88

Ho immaginato che l’applicazione abbia quattro funzioni riferite alle tre attività che si pssono trovare anche nella guida stampata, più urgenti e di immediata consultazione, di cui il giovane stagista in questione può avere bisogno quando si trova in giro per la città: trovare un posto dove mangiare, scegliere il mezzo più adatto al suo itinerario con cui spostarsi e l’indicazione dei luoghi dove an-dare ad acquistare ciò che gli serve in quel preciso momento. Tutto ciò guidato dalla funzione “dove” che localizza il soggetto e gli indica i luoghi più vicini a lui per l’attivi-

tà richiesta. Ho realizzato quattro icone che riprendono i pittogrammi usati nella guida. L’utente, una volta scelta l’applicazione desi-derata, devo solo digitare, grazie alla funzione “cerca” il nome del servizio desiderato e la sua posizione in città ed aspettare i consigli della guida. Questo sistema permette di ve-locizzare la ricerca ed assicurare la costante fruibilità del servizio offerto dalla guida eu-ropa in stage.

Page 89: europa in stage

89

Page 90: europa in stage

90

Page 91: europa in stage

91

Bibliografia

La forma del libro,Jan TschicholdEdizioni Sylvestre Bonnard, 2005

Gli elementi dello stile tipograficoRobert BringhurstEdizioni Sylvestre Bonnard, 2001

Penguin by designPhil BainesPenguin 2005

Storia del design graficoDaniele Baroni, Maurizio VittaEdizioni Longanesi, 2010

Il dizionario del graficoGiorgio Fioravanti,Edizioni Zanichelli, 2008

The typographic gridHans Rudolf Bossard,Niggli 2002

www.penguin.comwww.sdz.aiap.itwww.lonelyplanetitalia.itwww.vignelli.comwww.gettyimages.comwww.programmillp.itwww.thegridsystem.com