Etica della comunicazione - Lezione 1
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Transcript of Etica della comunicazione - Lezione 1
Introduzione
Programma• Definizione di etica. • Definizione di comunicazione. • Etica generale ed etiche applicate• I significati e le forme della comunicazione.• L’etica nei media e nel discorso.• Etica della (o nella ) comunicazione Vs Etica dei
media.• L’approccio deontologico.
Approccio al problema
• Di cosa parliamo: Etica & Comunicazione
• Sguardo ai media e alla scuola, ma anche al mondo esterno.
• Necessità di legare alla media education.
Definizione di etica
• Elabora e fissa principi morali
Definizione di etica
• Etimologia: ɛθοσ ma anche ηθοσ. • Ɛθοσ invoca la prassi e il costume
individuali, e sta a significare comportamento, consuetudine, costume
• Ηθοσ accentua il legame di ogni comportamento rispetto alla comunità.
• Etica è quindi riflessione sui fatti all’interno di un contesto (sociale) allargato.
• Etica si differenzia dalla morale: la morale non si limita a descrivere, e neppure a comprendere, ma indica all’uomo la norma che deve osservare nel suo agire. E’ dunque per sua essenza normativa.
• ‹‹La morale comanda, l’etica raccomanda››.
L’etica• È una misura qualitativa del comportamento che
permette di ragionare su atti e agire umano. • Nomina anche il complesso di criteri che guidano
l’azione , i principi e le consuetudini che regolano i comportamenti del singolo o di una comunità.
• Studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di distinguere i comportamenti umani in buoni, giusti, o moralmente leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente inappropriati.
Etica è
• Teoria dei principi che guidano le azioni degli uomini.
• Fondamento della praxis, da cui nascono gli atti umani.
• Basata sulla comprensione (fatta da ragione ed emozione) e sulla conoscenza.
Definizione di etica• Etica è questione centrale dalla filosofia greca,
con Aristotele, ed ha percorso tutto il pensiero occidentale passando per Kant fino a coloro che si sono occupati di etica della comunciazione: Karl Otto Apel e Jurgen Habermas.
• L’etica è un concetto di valori condivisi e dinamici nello sviluppo di ogni civiltà.
• L’etica si modifica con l’avanzare della civiltà, dei sistemi sociali e dei concetti filosofico politici che sottintendono a detti sistemi.
• Basti pensare all’etica del lavoro.
La questione è duplice:• individuare e analizzare sia la linguisticità dell'ethos
(dunque il carattere linguistico-comunicativo delle abitudini condivise, dei doveri, degli affetti e delle passioni -> veicolo) che l'eticità del linguaggio (dunque le implicazioni morali insite in qualsiasi enunciazione, anche in quelle soltanto descrittive -> etica della comunicazione -> veicolato).
• In tutte le civiltà i comportamenti etici individuali derivano da impostazioni culturali e religiose che vengono accettate per il loro valore spirituale che sono al contempo anche una proposta di modelli di comportamento funzionali alla vita sociale.
• Nella vita quotidiana non occorre scomodare i massimi sistemi filosofici; basta pensare, nell’utilizzo dei mezzi di comunicazione, alle funzioni che vari strumenti tecnici messi a disposizione possono svolgere.
• E difatti è la tecnica una delle grandi imputate di questo asservimento dei mezzi al giudizio.
• Etiche applicate -> mettono in dubbio
Etica ed Etica• Etica esiste non solo
nelle speculazioni filosofiche ma anche nella pratica e nella tecnica.
• Evitare di derespon-sabilizzare l’agire tecnico.
• Rischio di autonomia della tecnica
Etica generale ed etiche applicate.
Il perché di un plurale.
Nella pratica….
• Per Apel: “La vera sfida sta nel distinguere una comunicazione in grado di emanciparci, da una comunicazione fondata sulla dissimulazione tesa a sostenere una visione paricolare, dove la dissimulazione nasce da un racconto presumibilmente veritiero o corretto ma che in realtà sottintende orientamenti ben definiti”.
Le domande dell’etica
• Cosa sto facendo? Come lo sto facendo? Spinto da quale istanza? Per quale scopo?
Aristotele• Da domande si ricava che l’etica studia non solo i
comportamenti, sarebbe pragmatica, ma i comportamenti buoni, giusti.
• Il bene è fine e scopo dell’umanità. L’agire stesso dell’uomo è un processo che mira a realizzare uno scopo. È lo stesso essere dell’uomo, come soggetto dell’azione, a venire individuato nel tendere alla realizzazione del bene. È un tendere naturale.
• L'etica non è più scienza dell'essere, ma scienza del divenire (e in divenie).
• Individua scala di beni, in cima bene supremo: eudaimonia.• Tenta di instaurare doppio equilibrio:interno al singolo uomo; fra
tutti gli uomini.
• Il bene dei singoli individui si riconduce alla dimensione del bene comune che i vari uomini per natura perseguono, anche se non sempre è facilmente riconoscibile.
• Esiste un bene comune?• Secondo altri approcci il bene si ritrova in
Dio e nella religione, e da questi è dettato.
Media Education
La Media Education è una disciplina di studio che si pone epistemologicamente al confine tra le Scienze della Comunicazione e le Scienze dell’Educazione.
• Media svolgono ruolo fondamentale nella società -> Società dell’informazione
• Questo ruolo consiste nella trasmissione delle conoscenze
MA • I media non si limitano ad una semplice
funzione di trasmissione di contenuti, essi partecipano attivamente a questo processo condizionandolo.
L’ambiente mediatico
• Pervasività dei mezzi di comunicazione• Convergenza mediatica delle conoscenze
e dei contenuti culturali• Potere modellizzante dei mezzi
di comunicazione, da comprendere, neutralizzare e volgere al proprio utile
Necessità di coltivare e sviluppare una quarta dimensione dell’apprendimento, oltre a “leggere, scrivere e fare di conto”
• Il termine inglese di Media Education si presta meglio di altri usati nelle lingue latine (educazione ai media, éducation à l’actualité, educación para los medios, lectura critica, ecc.) per indicare, in modo diretto e sintetico, il rapporto tra il mondo dell’educazione e quello della comunicazione mediale:
• “educazione con i media”, considerati come strumenti della didattica,
• “educazione ai media”, con riferimento alla compren-sione critica dei media, intesi come linguaggio, risorsa, ambiente e cultura.
• “educazione per i media” (formazione dei professionisti).
Educazione Educazione a/con i mediaa/con i media
Ampliamento dei confini contenutistici.Estensione metodologica.I media come sistema.
19701990
Educazione tra Educazione tra i mediai media
Attenzione per linguaggio cinematografico.Attività di selezione di opere e autori meritevoli.Questione del valore .
19601970
Educazione Educazione contro i mediacontro i media
Prospettiva difensiva.I media come attacco alla cultura alta (scuola).Pubblico dei minori come soggetto da proteggere.
19301960
ME COMEME COMECARATTERISTICHECARATTERISTICHE
Didattica e Media