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Tiratura: 70.000 Diffusione: 78.000 Lettori: n.d.Dir. Resp.:Raffaela Vitulano
Servizi di Media Monitoring
Sezione:ASSOCIAZIONI CONFINDUSTRIA Foglio:1/1Estratto da pag.:2
Edizione del:07/02/19
Peso:13%400-116-080
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Federacciai: giusto salvaguardare l’import UeBanzato: «Necessario avviare un lavoro di ricalcolo sulle quantità effettive per allinearle ai consumi»
6 febbraio 2019
Nessun dubbio sulla necessità di tutela dei produttori europei dall'effetto rimbalzo causato dai dazi imposti dagli Stati Uniti. Federacciai appare piùche giustificato il varo delle misure definitive di salvatuardia dell'impoto di acciaio, per tutelare la produzione europea da incontrollati e ingiustificatiincrementi delle importazioni dovuti da un lato ai dirottamenti dei flussi commerciali e dall’altro alla massiccia sovraccapacità produttivaesistente in molti Paesi produttori, prima fra tutti la Cina.
«La struttura delle misure definitive migliora certamente alcuni aspetti - spiega il presidente dell'associazione Alessandro Banzato -, in particolare conl’inserimento di alcune categorie di prodotti di cui era ancora in corso l’esame, e per la gestione delle quote, ripartite per i Paesi maggiori importatorie con cadenza trimestrale per le rimanenti. Tuttavia rimangono da rivalutare e ridimensionare gli incrementi complessivi delle quote, + 5% a febbraio e unaltro + 5% previsto già a luglio partendo dalla media del triennio 2015-2017, periodo già record per le importazioni, per renderli congruenti all’andamentoprevisto del consumo di acciaio in Europa, decisamente più limitato e previsto inferiore all’1% nel 2019. In caso contrario si rischia di vanificarel’obiettivo principale delle misure, ovvero quello di mantenere un mercato aperto e bilanciato tra gli interessi dei produttori e dei consumatorisenza costituire pregiudizio per l’industria comunitaria».
Per Banzato, oltre al ridimensionamento degli incrementi delle quote, è importante «anche monitorare attentamente le distorsioni e gli incrementi deiflussi di importazione per prevenire possibili aggiramenti della salvaguardia o dei dazi antidumping esistenti. I primi dati del 2018 mostrano già alcunifenomeni sui quali porre particolare attenzione, come ad esempio le importazioni dalla Turchia, che a fronte di una costanza del livello produttivo nel2018 ha quasi raddoppiato le importazioni in Europa di prodotti siderurgici, o dell’Indonesia, esclusa dalla salvaguardia in quanto Paese in via disviluppo con importazioni per esempio di coils e lamiere inossidabili nel triennio di riferimento inferiori al 3% del totale europeo, ma saliteimprovvisamente a più del doppio nel 2018. Infine bisogna anche monitorare le importazioni dalla Cina, Paese destinatario di diverse misure antidumpingche, ad esempio per i coils zincati, ha visto un significativo incremento delle importazioni in Italia nel 2018 nonostante l’industria destinataria di questimateriali, in particolare l’auto, abbia segnato il passo».
I produttori italiani infine auspicano quindi che a seguito dell’entrata in vigore delle misure di salvaguardia definitive venga ora avviato un lavoro diricalcolo a livello europeo sulle quantità effettive, possibilità di revisione peraltro prevista dalla stessa misura di salvaguardia, e venga rinforzatal’attenzione dei singoli Paesi membri alla sorveglianza e alla verifica sul campo della congruenza delle importazioni siderurgiche con tutti i requisiti di legge.
D. L.
16 SAVONA GIOVEDÌ 7 FEBBRAIO 2019ILSECOLOXIX
IL CAMPUS E LA CITTA’
A Legino il laboratorio della Danieli Centro Combustion dove si studia il trattamento dell’acciaio
Forni a basso inquinamentola siderurgia diventa greenSilvia Campese
C redono nell’impor-tanza della speri-mentazione conti-nua.Ehannocreduto
nel Campus universitario,tanto da collocare il loro cen-trodiricercaesperimentazio-ne proprio nell’ateneo di Sa-vona,dovestudianocomemi-gliorare i prodotti e come ri-durre l’impatto ambientale.Sono gli ingegneri della Da-nieli CentroCombustion, unadelleaziende leadernel setto-re dei Forni di riscaldo e trat-tamento termico per l’acciaioe non ferrosi. Le innovazionistudiate nella sede aziendaledi Genova e sperimentate nelCampussavonesecostituisco-no i prototipi per lanciare sulmercato innovazioni, chever-ranno vendute nell’Americadel nord e del sud, nell’Euro-pa dell’est, in Russia, ma an-che in Cina, in Tailandia e inMalesia. Creando, così, un le-game indiretto tra Savona e ilresto del mondo, passando
per l’India, dove Danieli, aMumbai, ha una propriaazienda.«Il rapporto con la ricerca el’università è fondamentale –dice Enrico Mozzi, Cto (chieftechnical officer), membrodel cda e responsabile dellafunzione ricerca per Danieli-Il nostro rapporto con l’Uni-versità di Genova è semprestato privilegiato, proprio per
le competenze specifiche chel’ateneo vantanel settore.Dal2012 la collaborazione si è in-tensificata con l’apertura delcentro nel Campusdi Savona.Nell’arco di sette anni abbia-mo investito in questa realtàpassandodaununico fornodiricerca a un impianto conquattro forni e un unico siste-
ma di controllo, che raccogliee centralizza tutti i dati».Tre gli ingegneri impegnatinel laboratorio, spesso in col-laborazionecondocentiostu-denti dell’Universitàattraver-so la formula dello stage.Un’occasioneper i giovani delCampus che, nel centro savo-nese, possono entrare a con-tattoconunarealtà lavorativadiprimopianoconfrontando-si, così, con una professioneche li attenderà dopo la lau-rea.«A Savona – dice Mozzi- stu-diamo come migliorare lefiamme e come ridurne leemissioni inquinanti, anche afrontedellenormativedelset-tore, sempre più restrittive.Nonmancanoleoccasioniperla realizzazione di progetti ericerche congiunte con l’ate-neo “vicino di casa”».Un’azienda dalla storia radi-catalaDanieliCentroCombu-stion.Nasceagli inizideglian-ni Novanta nel milanese. Nel2000 vive unmomento di for-te rinnovamento spostando ilproprio fulcro suGenova, chevanta un’ampia tradizionenell’ambito siderurgico. Pas-sando, così, da un fatturato di25 a quasi 100milioni di euroodierniecirca200dipendentitra le sedi aziendali diCinisel-lo Balsamo, Genova, Torino ePune (India) in stretta rela-zione operativa con il gruppoDanieli.«La ricerca è fondamentale –concludeMozzi-Non solo per
stareal passo,maperpermet-tereall’aziendadiconfrontar-si con la concorrenza interna-zionale. In questo periodonellaboratorio savonese stiamolavorando allo studio di unbruciatore a fiamma liberaper un forno orizzontale de-stinato a una linea per la zin-caturadinastrodiacciaio,de-stinato alla Russia. Ma abbia-mogiàpronte altre sperimen-tazioni, da avviare alCampus». —
Il macchinario sperimentale del gruppo Danieli
«A Savona studiamocomemigliorare lefiamme e come ridurnele emissioni inquinanti»
LA SCHEDA
Attività emercaticosì funziona il Centro
Danieli Centro CombustionCentro di ricerca e speri-
mentazione con sede nelCampus
Totale dipendenti: 200Ingegneri nel centro di spe-
rimentazione savonese: 3 ac-compagnati da docenti, ricer-catori e studenti del Campus
Ambito di ricerca: combu-stione dell’acciaio e riduzionedegli impatti ambientali
EnricoMozzi è responsabiledella funzione ricerca e ctoDanieli Centro Combustione
Esportazioni in America delnordedel sud, Europadell’est,Asia.
Sedi aziendali: Milano, Ge-nova,Torino, Indiaoltreal cen-tro di ricerca savonese
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ROMANZI, DIARI, MEMORIE PER RIVIVERE LA STORIA, LE GESTA E I VALORI DI UN CORPO GLORIOSO.Sono un pezzo fondamentale della storia del nostro Paese. Sono protagonisti di imprese eroiche. Hanno scelto la montagna come casa. Sono gli Alpini, un Corpo temerario che ha fatto di valori come solidarietà, fratellanza e difesa dell’ambiente la sua bandiera. Una collana che raccoglie le pagine più celebrate e quelle meno note, ma altrettanto fondamentali, per entrare nel cuore dell’esperienza umana delle penne nere.
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Gio 07/02/2019 Il Secolo XIX (ed. Savona) Pagina 16
Riproduzione autorizzata licenza Ars PromoPress 2013-2016 Pagina 4 di 10Scenario..siderurgico
Tiratura: 10.143 Diffusione: 14.085 Lettori: 236.000Dir. Resp.:Claudio Scamardella
Servizi di Media Monitoring
Sezione:ASSOCIAZIONI CONFINDUSTRIA Foglio:1/2Estratto da pag.:13
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Sezione:ASSOCIAZIONI CONFINDUSTRIA Foglio:2/2Estratto da pag.:13
Edizione del:07/02/19
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Brazil wants compensation for EU safeguards on steel goods
Steel News - Published on Thu, 07 Feb 2019 Agencia Brasil reported that Brazilian government said that the circumstances under the Agreement on Safeguards of the World Trade Organization for the provision of compensation applicable in case of tariffs, with quotas of 25 percent on steel imports, as recently announced by the European Union. In this connection, Brazil will continue to seek the adequate compensations from the European Union to balance out the adverse effect of these safeguards on the commercial flow Since the beginning, the Brazilian government has observed the EU’s proceedings regarding the safeguards, and has expressed his opposing stance several times. On February 1, the European Union published its regulations on the introduction of definitive safeguards on steel imports. The measures will take the shape of 25 percent tariffs on imports above the limits set according to product category. In March 2018, the EU had initiated an assessment on the introduction of safeguards, which were temporarily implemented in June last year. The goal of making the measures definitively effective was reported by the EU to the WTC on January 4, 2019. The measure expires on June 2021. According to a note by the Brazil’s Foreign Ministry, the safeguard “will make an impact on Brazilian exports.” The Brazilian government, it goes on to say, “has talked to the European Union in a bid to preserve the exports of domestic businesses.” The ministry also declared it will continue to work with the federal government as well as the private sector “to spare no efforts to protect the interests of Brazilian exporters.”
Source : AGENCIA BRASIL
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Decision to cancel safeguards on steel imports into Mexico
Steel News - Published on Thu, 07 Feb 2019 SP Global reported that Mexican industry associations regret the government's decision to not renew its 15% safeguard on steel imports from countries with which Mexico does not have trade agreements as the decision could lead to Mexico being used as an interim destination for goods headed to the US. Members of the National Chamber of the Iron and Steel Industry Canacero and the workers of the mining-steel industry said "It is necessary to establish a [safeguard] percentage similar to that of our main trading partner (the US) in order to avoid being considered a triangulation platform for steel into that country. The sum of all these measures has helped to increase national production and has been implemented in line with what all other countries are doing to defend their investments and jobs. The fundamental problem has not yet been solved and the signs of recovery are still incipient so we cannot slacken the pace." Canacero, in its statement, said: "The Mexican steel industry, which maintains a workforce of more than 700,000 direct and indirect jobs throughout the country, is facing a complex situation from the crisis generated by the global steel overcapacity, and aggravated by the 25% tariffs imposed unilaterally and unfairly by the US against our exports." The safeguard measure was first imposed in October 2015, valid for six months, and was subsequently renewed since then. It was applied on imports of slab, plate, hot- and cold-rolled coil and wire rod.
Source : SP GLOBAL
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