Esempio di Osservatorio Imprese Leanus
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ANALISI DI 90 PICCOLE E MEDIE IMPRESE
CON SEDE NELLA PROVINCIA DI SONDRIO
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Versione BASIC:
€ 290,4 (iva inclusa)
EXECUTIVE SUMMARY
Presentazione dell’Osservatorio: Tratti distintivi
Il campione, comprendente 90 imprese con sede legale nella provincia di Sondrio, è eterogeneo
per appartenenza settoriale. Tra i principali ambiti d’attività dell’aggregato segnaliamo in
particolare le imprese impegnate nel settore alimentare, nell’edilizia, nella metalmeccanica, e
nella lavorazione delle materie plastiche, oltre che nel terziario avanzato.
Considerando che il campione è composto dalle imprese della provincia di Sondrio di media
dimensione, selezionate in base ad alcuni limiti minimi e massimi riguardanti il valore aggiunto e i
ricavi (vedi infra p. 4), si segnalano alcuni dati di sintesi:
• La dimensione media dei ricavi dell’intero campione è di euro 9,85 milioni
• Le prime 12 imprese per ricavi hanno una simile quota di mercato, ma marginalità
piuttosto differenti
• L’azienda più grande è BALTIMORE AIRCOIL ITALIA s.r.l. (22,68 milioni di ricavi)
• 23 imprese hanno una PFN (Posizione Finanziaria Netta) negativa, ossia la loro liquidità è
maggiore del totale dei debiti finanziari
• Solo 9 Imprese su 90 registrano un margine operativo lordo negativo
• 65 imprese hanno chiuso l’esercizio con un reddito netto positivo
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Di fronte a ricavi totali per 886,3 milioni di euro, le imprese di medie dimensione con sede legale
nella provincia di Sondrio realizzano complessivamente un utile netto di 14,5 milioni di euro, pari a
1,63% dei ricavi. Questo risultato garantisce un ritorno sul capitale proprio del 4,6%.
Il totale dei debiti di natura finanziaria è di 235 milioni di euro, mentre la liquidità è di 56 milioni di
euro, pari al 6,32% dei ricavi.
Il PIL realizzato dall’aggregato in analisi è di 258,7 milioni di euro nel 2011 e di 244, 8 milioni di
euro nel 2010, pari, rispettivamente, a 0,16373 ‰ ed a 0,15493 ‰ del PIL italiano negli stessi
anni.
Si evidenzia, inoltre, che il costo del personale è passato da 122 milioni nel 2010 a 133,9 milioni
nel 2011.
La solidità economico, patrimoniale e finanziaria dell’aggregato è giudicata positiva, con un
Leanus® Score* pari a 3 per entrambi gli anni.
* Leanus® Score: è un indicatore proprietario che esprime la probabilità di fallimento di un’impresa e che valorizza,
rispetto allo Z‐Score di Altman, la situazione finanziaria dell'impresa nel breve termine e la qualità del ciclo del
circolante. Il Leanus® Score, che si misura sulla stessa scala dello Z‐score di Altmann, è positivo per valori superiori a 3,
negativo per valori inferiori a 1.8
Presentazione dell’Osservatorio: Alcuni dati sull’aggregato
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Criteri di selezione delle imprese
Sono 114 le società di capitali censite dal Registro delle Imprese con sede legale nella provincia di
Sondrio e con valore della produzione compreso tra i 5 e i 25 milioni di Euro. A queste sono state
tolte, per avere un gruppo di classe dimensionale maggiormente omogenea, 8 imprese con ricavi
minori di 5 milioni e maggiori di 25 milioni di Euro. In questo modo sono state selezionate le
imprese di media grandezza della provincia di Sondrio, senza imporre la loro appartenenza ad uno
specifico settore. Sono pertanto stati caricati 106 bilanci sull’ambiente Leanus (e sono accessibili a
tutti i sottoscrittori della versione Leanus Platinum).
Ulteriormente, 16 bilanci sono stati scartati dall’analisi per l’assenza della specificazione, anche
nelle note integrative, di importanti voci di bilancio quali la separazione dei crediti verso clienti
dagli altri crediti, piuttosto che dei debiti verso fornitori dagli altri debiti e dai finanziamenti a
breve come da quelli a medio lungo termine.
Il campione utilizzato per l’Osservatorio risulta pertanto composto da 90 Imprese.
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Distribuzione delle imprese per classe dimensionale
• La scomposizione delle imprese dell’aggregato per classe dimensionale evidenzia la loro
somiglianza sotto i profili economico, patrimoniale e finanziario.
• Le imprese con un fatturato compreso tra i 7 e i 12 Milioni di euro, che sono peraltro il
sottogruppo più numeroso, hanno una solidità patrimoniale ottima e più elevata rispetto agli
altri aggregati.
• I tre raggruppamenti sono caratterizzati da un discreto equilibrio economico e patrimoniale. La
situazione è invece critica se si esamina l’equilibrio finanziario. Tutti e tre i sottogruppi, e di
conseguenza l’aggregato nel suo insieme, mostrano una forte difficoltà nel riscuotere i crediti e
nel gestire le rimanenze, nonché nel generare un adeguato flusso di cassa, in relazione ai ricavi,
con la gestione caratteristica.
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Distribuzione delle imprese per modello di business*
• L’equilibrio economico e patrimoniale dei raggruppamenti secondo il modello di business è
abbastanza buono. Le migliori prestazioni medie sotto il profilo economico sono riscontrabili
nelle imprese impegnate nel segmento dei servizi; mentre sono le imprese manifatturiere ad
avere mediamente una maggiore solidità patrimoniale rispetto agli altri aggregati.
• Come per il raggruppamento creato in base alla dimensione delle imprese, anche in questa
segmentazione si evidenzia un diffuso problema legato all’equilibrio finanziario. Similmente
all’altra suddivisione, inoltre, le criticità finanziarie sono per lo più rappresentate dai giorni
crediti, giorni rimanenze e dalla capacità di generare cassa dalla gestione operativa, piuttosto
che dal livello di liquidità in rapporto ai ricavi.
* Il modello di business è derivato da un dato di Conto Economico: il valore aggiunto. Secondo dei parametri stabiliti
statisticamente, è infatti possibile afferire che ad un certo livello di valore aggiunto percentuale sulle ricavi
corrisponda un determinato modello di business. Questi ultimi sono riconducibili a tre categorie: reseller, imprese
manifatturiere tradizionali e imprese dei Servizi.
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Distribuzione delle imprese per andamento economico e solidità
L’analisi riporta su un unico grafico tutte le imprese del campione tenendo conto di due parametri:
• La variazione dei ricavi sull’asse orizzontale
• Il Leanus Score (indicatore della solidità economica, patrimoniale e finanziaria) sull’asse
verticale
o 20 STAR (pari al 22,22% del totale): i loro ricavi sono cresciuti più del 7% tra il 2010 e il 2011,
mantenendo un ottimo equilibrio economico, patrimoniale e finanziario.
o 10 Stuck (pari al 11,11% del totale): i loro ricavi decrescono e corrono il rischio di default o di
subire tensioni finanziarie nel breve periodo.
o 18 Runner (pari al 20% del totale): sono imprese con ricavi in crescita di oltre il 7%, ma una
solidità economico, patrimoniale e finanziaria da monitorare o negativa.
o 11 Stable (pari al 12,22% del totale): sono imprese con ricavi decrescenti, ma che nel
complesso si mostrano mediamente solide da un punto di vista economico, patrimoniale e
finanziario.
o 31 To Investigate (pari al 34,44 % del totale): categoria residua che raccoglie imprese con
valori in intervalli di confine tra le altre categorie.
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STEP 3 – INSERISCI I DATI ANAGRAFICI E GLI ESTREMI PER LA FATTURAZIONE
Elenco Imprese
1) A.E.B. APPARECCH. EROG. BEV. SRL
2) ACCISA SPA
3) ADDA AVICOLA ALIMENTARE S.r.l. unipersonale
4) B & C FRUIT COMPANY S.R.L.
5) BALGERA S.R.L.
6) BALTIMORE AIRCOIL ITALIA SURL
7) BITRE' S.R.L.
8) BONINI S.r.l.
9) C.O.A.V.
10) CARNAZZOLA GEOM. CAMILLO S.P.A.
11) CARPENTERIA LEGGERA AEROTECNICA ‐ C.L.A.
S.R.L. UNIPERSONALE
12) CENTRAUTO SRL
13) COLSAM GAS S.R.L.
14) COLSAM SRL
15) COM‐TECH ITALIA SPA
16) CONCRETA SRL
17) COOP. ORT. DI PONTE IN VALT. SCA
18) CORE SRL
19) COSTRUZIONI CERRI S.R.L.
20) CREZZA S.R.L.
21) CY.PAG. S.R.L.
22) DELLA CAGNOLETTA SRL
23) DISPOTECH SRL
24) ECOCALOR S.R.L.
25) EDIL ‐ STRADE VALTELLINA SOC.CONS.COOP.
26) EDILBI SPA
27) EDILIZIA COLOMBINI SRL
28) EDILNORD S.R.L.
29) ESPRESSO ITALIA SRL
30) EUROPROFIL S.R.L.
31) EUROTECH S.R.L.
32) F.LLI BONACINA SRL
33) FAMIGLIA COOPERATIVA DI CONSUMO ED
AGRICOLA SOC.COOPERATIVA
34) FARMACEUTICA VALTELLINESE SRL
35) FRATELLI MALUGANI S.R.L.
36) FRATELLI TRUSSONI SRL
37) GELCOM S.R.L.
38) GLOBAL SERVICE SRL UNIPERSONALE
39) GUERRA GOMME SRL
40) IDROTERMICA S.P.A.
41) INDUSTRIA LEGNAMI TIRANO S.R.L .
42) LA BOTTEGA DEL CONTADINO S.r.l.
43) LATTERIA SOCIALE DI CHIURO ‐ SOCIETA'
COOPERATIVA PER AZI
44) LATTERIA SOCIALE VALTELLINA S.C.A.
45) LATTESI' VALTELLINA SOCIETA' COOPERATIVA
AGRICOLA
46) LONGA CARNI S.R.L.
47) MARGI SRL SOCIETA' UNIPERSONALE
48) MEDITALIA SRL
49) MET S.P.A.
50) MOIOLA MARKET SRL
51) MOTTOLINO SPA
52) OKAY SRL
53) OMMES SRL
54) PAGANONI COSTRUZIONI SRL SOC. UNI.
55) PAGANONI DISTRIBUZIONE ALIMENTARE
SRL
56) PAGANONI SALCA S.R.L.
57) PASTIFICIO DI CHIAVENNA SRL
58) PEZZINI S.P.A.
59) POZZOLI DEPURAZIONE SRL
60) PRUNERI COSTRUZIONI S.R.L.
61) QC TERME E BENESSERE SRL
62) S.I.B. SOCIETA' IMPIANTI BORMIO S.P.A.
63) SALUMIFICIO MOTTOLINI SRL
64) SALUMIFICIO PANZERI SRL
65) SALUMIFICIO SOSIO SRL
66) SAVAL SRL
67) SELVA S.P.A.
68) SI LIN TSI S.R.L.
69) SKIAREA VALCHIAVENNA SPA
70) SO.GE. SONDRIO GESTIONI SRL
71) SO.LOG S.R.L.
72) SOC. COOP. SOCIALE PROGETTO VITA
73) SOCIETA' AGRICOLA MELAVI'
SOC.COOPERATIV
74) SOCIETA'ELETTRICA IN MORBEGNO
SOC.COOP PER AZIONI
75) STELLINE SERVIZI IMMOBILIARI S.P.A.
76) STPS‐SOCIETA' TRASPORTI PUBBLICI
SONDRIO
77) T.2. S.r.l.
78) T.C.V.V.V. S.P.A.
79) T.M.G. SCAVI S.R.L.
80) TECNOFAR S.p.A.
81) TIRASO SRL
82) TRE.CAR. S.R.L.
83) VALFIN S.P.A.
84) VALLE SPLUGA S.P.A.
85) VALME S.R.L. UNIPERSONALE
86) VALT PLASTIC S.R.L.
87) VALTECNE SRL
88) VALTELLINA CHEESE S.R.L.
89) VALTELLINA RETAIL SRL
90) VAMP GAS S.R.L.
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Analisi di bilancio dell’aggregato
Il reddito netto realizzato è positivo e pari a 14,5 milioni di euro. Tuttavia le marginalità realizzate
sono modeste:
• Il patrimonio netto complessivo è di 315 milioni di euro, a cui corrisponde un ritorno sullo
stesso pari al 4,6%;
• Il ritorno sugli investimenti è del 4,7%, mentre quello sulle vendite è pari al 2,9%.
Rispetto al patrimonio netto, i debiti finanziari non paiono eccessivi. Tuttavia, il costo del debito,
pari al 4,8%, risulta di poco superiore al rendimento degli investimenti. Questa è una
determinante della modesta redditività del capitale proprio che infatti si riduce quando i>ROI (leva
finanziaria negativa).
Nonostante l’andamento economico modesto, l’equilibrio patrimoniale di lungo periodo sembra
ben bilanciato, con il patrimonio netto che copre 64% dell’attivo fisso netto. Anche il livello di
liquidità pare sufficiente e corrisponde al 10,2% del capitale investito netto (CIN).
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Analisi di bilancio dell’aggregato
Principali aspetti positivi:
• Nel biennio considerato, nonostante l’influenza macroeconomica della crisi, i ricavi sono
cresciuti del 12,35%;
• Il livello di indebitamento è ottimo, con i mezzi di terzi inferiori ai mezzi propri,
rappresentando il 92% di questi ultimi;
• La disponibilità di cassa, spesse volte punto critico nei momenti di difficoltà economica del
sistema paese e di stretta creditizia, è adeguata ai ricavi;
• Mediamente, la solidità patrimoniale e l’equilibrio economico delle imprese sono buoni.
Principali aspetti negativi:
• La capacità di generare cassa della gestione operativa è insufficiente. Infatti, il cash flow
operativo è, in rapporto ai ricavi, solamente pari al 4,07%;
• La somma dei giorni dei crediti commerciali e delle rimanenze, che fornisce una misura
dell’impegno finanziario a breve, è da monitorare in quanto supera ampliamente il valore
soglia di 90 giorni;
• Le marginalità operativa (EBITDA) e ante‐imposte (EBIT) sono discrete e conducono, nel 2011,
a una redditività netta generale inferiore al 2%.
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Dalla disamina comparata di questi due grafici è possibile valutare l’andamento economico
dell’aggregato che pare modesto. Infatti, sebbene i ricavi siano cresciuti in modo considerevole tra
il 2010 e il 2011, tale aumento è stato accompagnato da una diminuzione delle marginalità,
calcolate in rapporto ai ricavi stessi.
In particolare, in valore assoluto, il margine operativo lordo (MOL o EBITDA) è diminuito di 2,83
milioni di euro, mentre il margine operativo netto (MON) e il reddito ante imposte (EBT) sono
decresciuti rispettivamente di 4,34 e 2,91 milioni di euro.
Il MOL si mantiene comunque buoni livelli essendo il 7,41% dei ricavi, mentre più preoccupante è
la redditività ante‐imposte che arriva ad essere nel 2011 solamente il 3,28% dei ricavi.
Andamento dei ricavi e dei margini
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Costo del personale e incidenza del personale sul totale dei costi
Il costo per il personale è aumentato significativamente tra il 2010 e il 2011, passando da 122,05 a
133,92 milioni di euro, ossia una crescita di 9,73 punti percentuali. Nonostante tale aumento in
termini assoluti, in percentuale al totale dei costi, sia fissi che variabili, esso è leggermente
diminuito.
Dall’analisi dei dati si nota che, com’è d’altronde intuibile desumere, un aumento dei ricavi
(segnalato nei precedenti grafici), è stato accompagnato da un aumento dei costi variabili. Inoltre,
come verrà approfondito in seguito, anche gli investimenti sono aumentati. La somma di questi
effetti ha determinato il decremento segnalato nell’incidenza del personale sui costi totali.
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Stima dell’andamento dell’occupazione
Partendo dai dati riguardanti il costo del personale è possibile stimare l’andamento
dell’occupazione*. Per il 2011 è calcolato un aumento occupazionale, per il totale delle imprese
presenti nell’osservatorio, di circa 237 unità.
Questo indicatore si muove in senso opposto rispetto ai dati ufficiali sull’occupazione nazionale.
Infatti, la crescita dell’occupazione individuata, pari al 9,73%, è sostenuta e nettamente maggiore
rispetto a quella nazionale rilevata dall’ISTAT nel Luglio 2011 rispetto all’anno precedente, pari ad
un modesto 0,4%.
In sostanza, le imprese nella provincia di Sondrio sembrano lanciare un segnale positivo di
sviluppo delle loro attività attraverso un investimento in capitale umano.
* La stima dell’occupazione in un dato anno è calcolata rapportando il costo del personale al costo medio di un
dipendente, posto pari a 50.000 euro lordi all’anno.
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Andamento degli investimenti
In valore assoluto gli investimenti sono leggermente aumentati in tutte e tre le categorie in cui si
suddividono.
In rapporto al Capitale Investito Netto, tuttavia, le immobilizzazioni materiali sono passate dal
rappresentarne l’81,5% al 76,9%. Le atre due tipologie di immobilizzazioni, finanziarie e
immateriali, hanno invece confermato il loro trend di crescita anche sotto questo aspetto,
passando rispettivamente dal 7,7% al 9,5% e dal 3% al 3,7% del Capitale Investito Netto. Tale
andamento è dovuto al fatto che le immobilizzazioni materiali siano in valore assoluto
preponderanti rispetto alle altre due tipologie di investimento, ma il loro incremento relativo è
stato, rispetto ad esse, più contenuto. In effetti, le immobilizzazioni materiali sono cresciute del
2,31%, mentre le immobilizzazioni finanziarie sono cresciute del 33,05% e quelle immateriali del
34,36%.
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Andamento dell’indebitamento
I debiti finanziari sono aumentati del 7,1% nel 2011 rispetto all’anno precedente. All’interno di
questa tipologia di debiti, l’incremento maggiore, sia in termini relativi che percentuali, riguarda i
finanziamenti a breve termine che sono passati da 164,2 a 179,5 milioni di euro, ossia un aumento
del 9,3%. Comunque, anche i finanziamenti a medio/lungo termine sono aumentati, passando da
106 a 111,5 milioni di euro, marcando un +5,2%.
L’indebitamento non finanziario* è anch’esso aumentato, passando da 336,4 a 383,7 milioni di
euro.
Visto il buono stato dell’equilibrio patrimoniale analizzato in precedenza, l’aumento
dell’esposizione creditizia e dell’indebitamento complessivo rimangono al momento sotto
controllo e possono essere associati al rilancio delle diverse attività aziendali considerate
nell’aggregato. Questo trend in aumento resta in ogni caso un fattore di rischio da monitorare per
evitare una sovra‐esposizione finanziaria.
* L’Indebitamento non Finanziario comprende i debiti vs i fornitori, i debiti rappresentati da titoli di credito, i debiti
tributari, i debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale, la voce di Stato Patrimoniale “Altri Debiti” e i ratei e
risconti passivi.
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