ESAMI DI STATO DI II CICLO A.S. 2016-2017 I.I.S. Renato Cartesio - Olevano Romano Liceo Scientifico...

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1 I.I.S. Renato Cartesio - Olevano Romano Liceo Scientifico e Linguistico: "R.Cartesio" Via San Martino Annunziata, 21 00035 Olevano Romano (RM)- Tel. 06121126140 Fax 069563775 Sede Associata: I.T.I.S. "G.Boole" Via P. Nenni s.n.c. 00030 Genazzano (RM) - Tel.06121126480 Fax 0695570047 ESAMI DI STATO DI II CICLO A.S. 2016-2017 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Indirizzo: Liceo scientifico classe: Quinta sez. A

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I.I.S. Renato Cartesio - Olevano Romano

Liceo Scientifico e Linguistico: "R.Cartesio" Via San Martino Annunziata, 21

00035 Olevano Romano (RM)- Tel. 06121126140 Fax 069563775

Sede Associata: I.T.I.S. "G.Boole" Via P. Nenni s.n.c.

00030 Genazzano (RM) - Tel.06121126480 Fax 0695570047

ESAMI DI STATO DI II CICLO

A.S. 2016-2017

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Indirizzo: Liceo scientifico

classe: Quinta sez. A

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INDICE

1. Composizione del Consiglio di classe.....................................................................3

2. Profilo della classe

2.1. Elenco degli alunni componenti la classe.......................................................4

2.2. Storia della classe nel triennio...........................................................................5

2.3. Situazione dettagliata della classe alla fine del quarto anno......................5

2.4. Continuità didattica nel triennio.......................................................................6

2.5. Presentazione della classe.................................................................................7

2.6. Relazione del consiglio sull’andamento del processo di apprendimento e

frequenze e partecipazione alla vita scolastica............................................7

2.7. Partecipazione delle famiglie...........................................................................9

3. Sintetica descrizione della scuola

3.1. Strutture ed attrezzature....................................................................................9

3.2. Relazioni tra scuola e territorio..........................................................................9

3.3. Collaborazione tra scuola e altre istituzioni...................................................11

4. Organizzazione dell’attività didattica

4.1. Obiettivi generali educativi e formativi / capacità trasversali di tipo

relazionale, comportamentale e cognitivo..................................................11

4.2. Obiettivi didattici..............................................................................................12

4.3. Obiettivi raggiunti dalla classe........................................................................13

4.4. Tipologia di lavoro collegiale..........................................................................13

5. Percorso formativo

5.1. Attività finalizzate all’integrazione del percorso formativo.........................14

5.2. CLIL.....................................................................................................................15

5.3. Scambi con l’estero, progetti di partenariato ecc......................................15

5.4. Tipologia delle attività formative per ciascuna disciplina...........................15

5.5. Laboratori ed aule speciali utilizzate nel processo formativo.....................16

6. Criteri e strumenti di valutazione adottati

6.1. Parametri di osservazione del comportamento e del processo di

apprendimento.................................................................................................16

6.2. Valutazioni e verifiche formative....................................................................16

6.3. Criteri di valutazione.........................................................................................17

Allegati:

Simulazioni di Prima prova...............................................................................18

Simulazioni di Seconda prova..........................................................................38

Simulazioni di Terza prova.................................................................................40

Griglie di valutazione prove d’esame.............................................................43

Programmi svolti e relazioni finali per disciplina.............................................51

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1. Composizione del Consiglio di Classe

Discipline curricolo Docente Firma

1.Italiano De Prosperis Annarita

2. Latino De Prosperis Annarita

3. Matematica e Fisica Guglielmotti Anna

4. Inglese Burzacca Maria Laura

5. Religione Cinti Alfredo

6. Filosofia e Storia Quintiliani Alessandra

7. Disegno-Storia dell’Arte Crescenzi Vanessa

8. Scienze Staulo Gigliola

9.Scienze motorie Vari Alessandro

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2. Profilo della classe

Indirizzo di studi : Liceo SCIENTIFICO

2.1. Elenco degli alunni componenti la classe

1. Angelocola Valerio

2. Bizzi Riccardo

3. Cangemi Riccardo

4. Carpentieri Giacomo

5. Carrarini Elisa

6. Ceci Ivan

7. Constantin Jennifer Elena

8. Falanesca Claudia

9. Falanesca Gaia

10. Falcone Gian Marco

11. Ferrante Emanuela

12. Giustiniani Daniele

13. Magistri Andrea

14. Mastropietro Martina

15. Medoli Emanuele

16. Milana Martina

17. Nasufi Alba

18. Nera Giulia

19. Rrokaj Dragush

20. Sancamillo Chiara

21. Sbardella Valerio

22. Sforza Carlo

23. Spoletini Eleonora

24. Venanzi Dario

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2.2. Storia della classe nel triennio

Classe N°

Studenti

Iscritti da

altra

classe

Trasferiti Ripetenti

stessa classe

Promossi

a giugno

Promossi

con

debito

Non

promossi

Terza 24 0 0 1 13 9 2

Quarta 24 1 0 1 16 8 0

Quinta 24 0 0 0

2.3. Situazione dettagliata della classe alla fine del quarto anno

MATERIA PROMOSSI IN QUINTA CON

DEBITO F. 6 7 8 9-10

Italiano 0 10 8 5 1

Latino 0 11 6 2 5

Storia 0 9 7 6 2

Filosofia 2 11 5 4 2

Matematica 6 10 3 3 2

Fisica 0 11 8 3 2

Scienze 2 9 5 3 5

St. Arte 0 6 9 6 3

Inglese 1 11 4 2 6

Scienze motorie 0 0 2 9 12

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2.4. Continuità didattica nel triennio

Materia

Classe III A Classe IV A Classe V A

Italiano

Mastrogiacomo

Bruno

Mastrogiacomo

Bruno

De Prosperis

Annarita

Latino

Liberati Barbara Mastrogiacomo

Bruno

De Prosperis

Annarita

Matematica e Fisica

Guglielmotti Anna Guglielmotti Anna Guglielmotti Anna

Storia

Baroni Maria Rita

Baroni Maria Rita

Quintiliani

Alessandra

Filosofia

Baroni Maria Rita

Baroni Maria Rita

Quintiliani

Alessandra

Scienze

Staulo Gigliola

Staulo Gigliola

Staulo Gigliola

Disegno-St. dell’Arte Cuccari Egidio Cuccari Egidio Crescenzi Vanessa

Inglese Tomassi Francesca Oliva Graziina Burzacca Maria

Laura

Religione Cinti Alfredo Cinti Alfredo Cinti Alfredo

Scienze motorie Ciamberlano

Pierluigi

De Vita Maria

Donata

Vari Alessandro

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2.5. Presentazione della classe

La classe V sez. A è costituita complessivamente da ventiquattro studenti, di cui

undici femmine e tredici maschi.

Un alunno si è inserito nella classe al terzo anno e due alunni al quarto anno in

quanto ripetenti. Tre studenti del gruppo di partenza sono stati respinti nel corso

degli anni.

Oltre che da Olevano Romano, sede dell’istituto, gli allievi provengono dai

comuni limitrofi di Bellegra, Rocca S. Stefano, San Vito, Roiate, Genazzano e

Cave.

2.6. Relazione del consiglio sull’andamento del processo di apprendimento e

frequenze e partecipazione alla vita scolastica

La classe si presenta complessivamente consapevole dei doveri

comportamentali richiesti dalla comune convivenza civile. I rapporti sia con la

componente docente, sia con i compagni sono stati improntati ad una

sostanziale correttezza e al rispetto reciproco, grazie ad un attento lavoro svolto

dal cdc, a seguito di un episodio di bullismo verificatosi durante il secondo

anno. La continuità didattica dell'ultimo triennio in alcune discipline ha

consentito di rafforzare il patto educativo stipulato con gli allievi e di migliorare i

rapporti interpersonali. Il confronto sulle regole di conduzione del dialogo è

risultato più disteso nel corso del tempo, sebbene taluni allievi risultino ancora

poco inclini a sottoporsi ai consueti momenti di verifica e controllo degli obiettivi

didattici programmati, ricorrendo a strategiche uscite anticipate o ingressi

posticipati.

Nel suo insieme la classe risulta ancora piuttosto eterogenea sul piano

cognitivo e sul piano affettivo-relazionale. Più della metà degli allievi si è

impegnata con costanza e ha partecipato con attenzione all’attività didattica,

intervenendo alle lezioni con osservazioni e suggerimenti utili allo sviluppo dei

contenuti proposti e applicandosi in autonomia e con costanza al lavoro

pomeridiano a casa. Qualcuno ha spesso manifestato una scarsa motivazione

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e attenzione verso il lavoro svolto in classe, concedendosi spesso momenti di

distrazione. Un allievo si distingue per una particolare fragilità emotiva, espressa

attraverso uno stato ansioso che si ripercuote in particolar modo sull'area del

linguaggio e che spesso, in talune discipline, ha pregiudicato l'esito di verifiche

sia scritte sia orali; tuttavia se l'alunno viene posto in condizione di gestirla, l'esito

è a notevole beneficio delle sue capacità di analisi,sintesi e rielaborazione

personale. Egli, infatti, ha preso parte con interesse ed entusiasmo a tutte le

attività di potenziamento extracurriculari dell'ambito fisico-matematico,

facendo registrare anche ottimi risultati.

Il livello di preparazione raggiunto è complessivamente soddisfacente. In

ambito linguistico la maggior parte degli studenti è riuscita ad acquisire un

metodo di lavoro personalizzato che si differenzia o per una naturale

predisposizione ed interesse per l’apprendimento della lingua o per spiccate

doti logico-organizzative. Per l’ambito storico-filosofico si segnalano capacità

critiche decisamente apprezzabili in una discreta parte degli studenti.

Per l’ambito scientifico un cospicuo numero di studenti hanno acquisito in modo

adeguato i contenuti fondamentali delle discipline ed utilizzano correttamente

la terminologia specifica.

Durante tutto l’anno sono stati attivati interventi di recupero in itinere. Tali

strategie e strumenti hanno sortito una maggior motivazione personale e

miglioramento del livello di attenzione, traducendosi in auto-monitoraggio,

impegno e intento di recupero più significativi.

In base a conoscenze ed abilità si può ipotizzare la seguente suddivisione:

CONOSCENZE ABILITA’

1° GRUPPO Frammentarie e/o lacunose Opera Analisi e Sintesi

Parziali

2° GRUPPO Sufficienti Opera Analisi e Sintesi

Semplici

3° GRUPPO Complete con qualche imprecisione Guidato sa argomentare

4°GRUPPO Complete e sicure Opera autonomamente

analisi e sintesi

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2.7. Partecipazione delle famiglie

I colloqui con i genitori, utili a una miglior conoscenza delle problematiche degli

alunni, si sono svolti durante i due incontri pomeridiani posti in calendario, e

durante le ore di ricevimento antimeridiano dei singoli docenti. Si è entrati in

relazione, in singolo scambio, con le famiglie di quasi tutti gli alunni.

3. Sintetica descrizione della scuola

3.1. Strutture ed attrezzature

L'istituto dispone di:

• Aula Multimediale

• Aula di Disegno

• Laboratorio di Scienze

• Laboratorio di Fisica

• Aula multimediale polifunzionale ,

tutti dotati di lavagna interattiva multimediale con connessione ad Internet;

• Palestra

• Biblioteca

• Aula Magna

Tutte le aule sono dotate di un computer con LIM ed accesso ad Internet

Gli studenti che frequentano il Liceo Scientifico partecipano alle esperienze

internazionali nell’ambito dei progetti ERASMUS PLUS.

3.2. Relazione tra scuola e territorio

La storia dell’istituto

L’Istituto Istruzione Superiore “Renato Cartesio” nasce dalla fusione delle due

singole realtà del Liceo Scientifico “Renato Cartesio” di Olevano Romano e

dell’Istituto Tecnico Industriale “G. Boole” di Genazzano.

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Il Liceo scientifico è nato in Olevano Romano nel 1964 come sezione staccata

del Liceo Spallanzani di Tivoli, espressione della volontà e dell’impegno

dell’Amministrazione Comunale e del parroco Don Umberto Carletti, che

accolsero e fecero proprie le esigenze della popolazione olevanese e di quella

dei paesi limitrofi: realizzare un punto di riferimento culturale nel territorio, nella

fattispecie un Liceo Scientifico, il primo della zona.

Nel 1972 questo Liceo è diventato autonomo, assumendo il nome di “Renato

Cartesio”, riferimento non casuale ad una cultura scientifica che affonda le sue

radici nelle Scienze Umane.

Fin dai primi anni di attività il numero degli alunni frequentanti è stato sempre

crescente ed è raddoppiato negli ultimi tempi, segno che davvero questa

scuola rappresenta un vivo punto di aggregazione culturale e sociale nel

territorio; molti sono infatti gli alunni provenienti dalle vicine località di Rocca

Santo Stefano, Bellegra, Roiate, San Vito Romano, Genazzano, Cave e delle

meno vicine: Serrone, La Forma, Paliano, Palestrina, Gallicano, realtà questa

che consente un più intenso scambio culturale tra i nostri giovani.

Nel 1986 il Liceo si è trasferito nel nuovo edificio, dotato di spaziose e funzionali

strutture: una palestra di dimensioni olimpioniche, una fornita biblioteca,

attrezzate aule di Fisica e di Scienze, moderni laboratori informatici e linguistici

nonché aule ampie e luminose.

Dal 1991 è attivo un corso linguistico finalizzato all’approfondimento dello studio

delle tre lingue comunitarie Inglese, Francese e Tedesco.

Il Liceo affianca le certificazioni linguistiche all’insegnamento ordinario delle

lingue. L’apprendimento linguistico è certificato dal Cambridge Institute, dal

Centre Linguistique Français di Roma e dal Goethe Institute, rispettivamente per

l’Inglese, il Francese e per il Tedesco.

Dal 2011 è attivo il percorso di studio Esabac,un percorso di formazione,

integrato all’Esame di Stato, della durata di tre anni al termine del quale si

conseguono simultaneamente due diplomi a partire da un solo esame: l’Esame

di Stato italiano e il Baccalauréat francese.

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Due discipline specifiche, la lingue e letteratura francese e la storia in francese,

vengono integrate al percorso di studi tradizionale. Ciò permette ai nostri allievi

di acquisire la lingua e la cultura del paese partner studiando, in modo

approfondito, in una prospettiva europea e internazionale, i contributi della

letteratura italiana e di quella francese. Con il programma comune di storia si

intende costruire una cultura storica comune ai due paesi, di fornire agli allievi le

39 chiavi di comprensione del mondo contemporaneo e di prepararli ad

esercitare le loro responsabilità di cittadini europei.

L’Istituto è accreditato come test Center presso l’AICA per La European

Computer Driving Licence (ECDL)

3.3. Collaborazione tra scuola e altre istituzioni

Il Liceo si caratterizza per le esperienze dei progetti Europei realizzati, attraverso i

bandi Comenius dell’Agenzia Nazionale LLP,con i seguenti Istituti

o Gymnasium di Michelstadt (Germania), gemellato ufficialmente dal 1996,

o Collège Notre-Dame e il Lycée Saint Jean di Besançon (Francia),

o Collège Lycée Saint Michel di Chateau Goutier (Francia),

o Ruoveden Yhteiskoulun Lukio di Ruovesi (Finlandia),

o Gymnazium U. Balvanu di Bratislava (Repubblica Slovacca),

o Gymnazium di Jablonec (Repubblica Ceca),

o Gymnazium di Lemvig (Danimarca)

o Escola Secundaria di Pombal (Portogallo).

4. Organizzazione dell’attività didattica

4.1. Obiettivi generali educativi e formativi / capacità trasversali di tipo

relazionale, comportamentale e cognitivo

Interiorizzazione delle regole di democrazia, pluralismo e

partecipazione;

Sviluppo dell’autostima e della capacità di autovalutazione;

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Sviluppo del senso di responsabilità e della partecipazione attività in

seno alla comunità

Sviluppo dell'autonomia operativa;

Potenziamento delle abilità cognitive (in particolare: logico-deduttive,

di analisi e sintesi);

Potenziamento delle abilità trasversali multidisciplinari;

Consolidamento delle capacità critiche e di rielaborazione personale.

4.2. Obiettivi didattici

CONOSCENZE

Conoscenza basilare dei contenuti disciplinari;

Conoscenza del contesto;

Conoscenza della lingua e dei linguaggi disciplinari;

COMPETENZE

Saper esporre in maniera corretta ed appropriata;

Saper organizzare un testo o discorso in maniera pertinente, coerente

e coesa;

Saper analizzare, sintetizzare e contestualizzare un testo;

Saper operare collegamenti tra temi e concetti;

Saper problematizzare a partire da “un contenuto” dato.

CAPACITA’

Saper discutere in forma dialogica e con strumenti concettuali

appropriati;

Saper padroneggiare gli strumenti culturali e formativi nella varietà

delle situazioni, assumendo atteggiamenti consapevoli e personali;

Saper organizzare autonomamente e con profitto il proprio lavoro.

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4.3. Obiettivi raggiunti dalla classe

In virtù degli obiettivi che sono stati esplicitati, il Consiglio di Classe

concordemente rileva che ad oggi la maggior parte della classe ha,

mediamente, conseguito un discreto livello di preparazione, sia in termini di

conoscenze, sia in termini di abilità.

4.4. Tipologia di lavoro collegiale

Consigli di classe: durante l’anno scolastico sono stati regolarmente

convocati vari Consigli di classe nei quali i docenti, oltre a definire gli

obiettivi comuni e i nuclei fondanti delle varie discipline, hanno di volta in

volta esaminato le situazioni concrete e le possibilità di raccordo

interdisciplinare ai fini della programmazione curricolare ed

extracurricolare. Nella programmazione iniziale sono stati perciò definiti gli

obiettivi formativi e cognitivi comuni ed i criteri di valutazione ad essi

collegati. Ove possibile, si è cercato il coordinamento di percorsi tematici

inter-pluridisciplinari.

5. Percorso formativo

Le metodologie, le strategie, i materiali e gli strumenti didattici utilizzati dai

docenti sono stati differenziati in relazione alla specificità delle singole discipline,

ma sulla base di un criterio uniforme: promuovere l’acquisizione di abilità

trasversali di tipo cognitivo e metacognitivo.

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5.1. Attività finalizzate all’integrazione del percorso formativo svoltesi

nell'ultimo anno

Attività extracurriculari

Partecipazione di n° 3 studenti alla seconda fase

dello stage formativo presso i laboratori di ricerca

della Macroarea di Scienze dell'Università di Roma

Tor Vergata relativamente ai seguenti moduli

didattici :

Fisica delle Particelle: Rivelatori di particelle per lo

studio dei raggi cosmici

Scienza dei Materiali: Dispositivi ottici per ICT

Biologia Cellulare: Anatomia comparata e

morfologia sperimentale

Olimpiadi della Matematica

Olimpiadi della Fisica

Giochi Matematici del Centro Pristem- Università

Bocconi (Mi)

Progetto "Fisica e dintorni"

Visite guidate Partecipazione "Notte europea dei ricercatori

2016" presso i laboratori ENEA di Frascati

Orientamento

universitario fuori sede

Partecipazione alla giornata denominata “Salone

dello Studente - Campus Orienta”.

Partecipazione alle giornate di orientamento

presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata,

Roma La Sapienza, Roma Tre

Orientamento

universitario in sede

Partecipazione al seminario di orientamento in

Scienza dei Materiali a cura dell’Università degli

Studi di Roma Tor Vergata

Presentazione dell’offerta formativa della facoltà

di Economia dell'Università di Roma Tor Vergata.

Conferenze

Progetto "Femminicidio"

Young International Forum

Conferenza sul lupo

Incontro con il prof. ALDO ARMISI sul tema “IL

LINGUAGGIO NON BASTA” - lezione/conferenza sul

linguaggio scientifico e filosofico

Partecipazione al seminario "I giovani incontrano

Piero Angela" presso l'aula magna della facoltà di

lettere dell'Università di Roma Tor Vergata

Partecipazione "Matinèe della scienza- Il mondo

superconduttivo" presso i LNF - Frascati

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Servizi e campagne di

sensibilizzazione

Sportello di supporto psicologico C.I.C. attivato

dalla scuola

Campagne di donazione del sangue AVIS.

5.2. CLIL

In ottemperanza ai DPR 88 e 89/2010 che prevedono l'obbligo, nel quinto anno,

di insegnare una disciplina non linguistica (DNL) in lingua straniera secondo

la metodologia CLIL, sono stati sviluppati alcuni argomenti salienti del

programma del quinto anno di Chimica organica e Biochimica, secondo

quanto indicato nella relazione disciplinare in allegato.

5.3. Scambi con l’estero, progetti di partenariato ecc.

Alcuni studenti hanno partecipato, nell'arco del triennio, alla mobilità

studentesca internazionale e agli scambi di classe nell’ambito del progetto

ERASMUS PLUS.

5.4. Tipologia delle attività formative per ciascuna disciplina

Ita Lat Mat. / Fis. Scienze Sto / Filo Arte Ingl Rel. Ed.

fisica

Lavori di gruppo ●

Lezioni frontali ● ● ● ● ● ● ● ● ●

Relazioni

Tesine

Mappe

concettuali

● ● ● ●

Interrogazioni ● ● ●

Analisi del testo ● ● ●

Lezioni

partecipate

● ● ●

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5.5. Laboratori ed aule speciali utilizzate nel processo formativo

Ita Lat Mat / Fis Scienze Sto/

Filosofia

Arte Ingl. Rel. Scienze

motorie

Lab. Fisica ●

Lab. Informatica ●

Palestra ●

Aula di scienze ●

Aula di disegno

Aula

multimediale

LIM

● ● ● ● ● ● ● ●

Biblioteca

6. Criteri e strumenti di valutazione adottati

6.1. Parametri di osservazione del comportamento e del processo di

apprendimento

Regolarità nella frequenza ed esecuzione dei lavori assegnati

Partecipazione attiva e costruttiva alle lezioni

Rispetto delle regole della Comunità scolastica

Possesso di adeguato metodo di studio

Capacità di attenzione, di concentrazione, di rielaborazione e di

comunicazione

Progressi rispetto alla situazione di partenza (a.s. in corso)

Progressi rispetto alla situazione iniziale del segmento educativo

Profitto generale nella materia

6.2. Valutazioni e verifiche formative

Le verifiche in itinere (prove scritte, orali e pratiche) hanno fornito le informazioni

utili per adattare il processo di insegnamento-apprendimento ai reali bisogni

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della classe e, al contempo, hanno consentito agli studenti di acquisire

coscienza della progressione degli apprendimenti e dei livelli raggiunti. I diversi

livelli, da assolutamente insufficiente ad eccellente, vengono distinti tenendo

presenti i seguenti indicatori:

Acquisizione delle conoscenze

Capacità di comprensione, analisi e rielaborazione di testi e contenuti

Abilità linguistiche, espressive e di comunicazione

Capacità di stabilire collegamenti intra ed interdisciplinari

Indicatori elencati al paragrafo 5.1

Sulla base degli esiti delle verifiche, le attività di recupero e sostegno sono state

pianificate dal singolo docente secondo le modalità ritenute più appropriate

alla singola disciplina.

6.3. Criteri di valutazione

Il C.d.C., tenendo conto di comuni linee programmatiche, propone, i criteri di

valutazione espressi per le diverse discipline per la formulazione del giudizio

delle prove scritte secondo le griglie in allegato.

Criteri di valutazione per la conduzione del colloquio orale

Come si legge nell'art. 4, commi 5 e 7, del D.P.R. 323/98

"5. Il colloquio tende ad accertare la padronanza della lingua, la capacità di

utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell’argomentazione e di

discutere ed approfondire sotto vari profili i diversi argomenti. Esso si svolge su

argomenti di interesse pluridisciplnare attinenti ai programmi e al lavoro

didattico dell’ultimo anno di corso".

"7. Il colloquio ha inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze

di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato. Esso,

tenendo conto di quanto previsto dal comma 8, prosegue su argomenti proposti

al candidato a norma dell’art.4, comma 5. Gli argomenti possono essere

introdotti mediante la proposta di un testo, di un documento, di un progetto o di

altra indicazione di cui il candidato individua le componenti culturali,

discutendole. Nel corso del colloquio deve essere assicurata la possibilità di

discutere gli elaborati relativi alle prove scritte".

In ottemperanza a quanto sopra il C.d.C. propone criteri di valutazione del

colloquio orale secondo la griglia in allegato.

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ALLEGATI

SIMULAZIONI DI PRIMA PROVA

Liceo Scientifico-Linguistico “R. Cartesio” di Olevano Romano (Rm)

Esami di Stato a.s. 2016 – 2017

SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Giovanni Verga, I Malavoglia, Firenze, La Nuova Italia, 1994.

Stavolta i Malavoglia erano là, seduti sulle calcagna davanti al cataletto1, e

lavavano il pavimento dal gran piangere, come se il morto fosse davvero fra

quelle quattro tavole, coi suoi lupini al collo, che lo zio Crocifisso gli aveva

dati a credenza perché aveva sempre conosciuto padron ‘Ntoni per

galantuomo; ma se volevano truffargli la sua roba, col pretesto che Bastianazzo

s’era annegato, la truffavano a Cristo, com’è vero Dio! Ché quello era un

credito sacrosanto come l’ostia consacrata, e quelle cinquecento lire ei

l’appendeva ai piedi di Gesù crocifisso; ma, santo diavolone! Padron ‘Ntoni

sarebbe andato in galera! La legge c’era anche a Trezza!

Intanto Don Giammaria buttava in fretta quattro colpi di aspersorio2 sul

cataletto, e mastro Cirino cominciava ad andare attorno per spegnere i lumi

colla canna3. I confratelli si affrettavano a scavalcare i banchi colle braccia in

aria, per cavarsi il cappuccio, e lo zio Crocifisso andò a dare una presa di

tabacco a padron ‘Ntoni, per dargli animo, che infine quando uno è galantuomo

lascia buon nome e si guadagna il paradiso, questo aveva detto a coloro che gli

domandavano dei suoi lupini: «Coi Malavoglia sto tranquillo, perché son

galantuomini e non vorranno lasciar compare Bastianazzo a casa del diavolo;

padron ‘Ntoni poteva vedere coi suoi propri occhi se si erano fatte le cose

senza risparmio, in onore del morto; e tanto costava la messa, tanto i ceri, e

tanto il mortorio» ei faceva il conto sulle grosse dita ficcate nei guanti di

cotone, e i ragazzi guardavano a bocca aperta tutte quelle cose che costavano

caro, ed erano lì pel babbo: il cataletto, i ceri, i fiori di carta; e la bambina,

vedendo la luminaria, e udendo suonar l’organo, si mise a galloriare4.

La casa del nespolo era piena di gente; e il proverbio dice: «Triste quella casa

dove c’è la visita pel marito5!». Ognuno che passava, al vedere sull’uscio quei

piccoli Malavoglia col viso sudicio e le mani nelle tasche, scrollava il capo e

1 cataletto: struttura che serve a sostenere la bara durante il trasporto.

2 aspersorio: strumento liturgico che serve a benedire con acqua benedetta.

3 canna: bastone fornito all’estremità di un piccolo cono di lamiera per spegnere i ceri.

4 galloriare: esultare.

5 la visita pel marito: è la visita di condoglianze, cui partecipano tutti i vicini e i conoscenti che vogliono esprimere

la loro solidarietà ai parenti dell’estinto.

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diceva: «Povera comare Maruzza6! ora cominciano i guai per la sua casa!». Gli

amici portarono qualche cosa, com’è l’uso: pasta, ova, vino e ogni ben di Dio,

che ci sarebbe voluto il cuor contento per mangiarsi tutto, e perfino compar

Alfio Mosca era venuto con una gallina per mano. «Prendete questa qua, gnà7

Mena», diceva, «che avrei voluto trovarmici io al posto di vostro padre, vi

giuro. Almeno non avrei fatto danno a nessuno, e nessuno avrebbe pianto». La

Mena, appoggiata alla porta della cucina, colla faccia nel grembiule, si sentiva

il cuore che gli sbatteva e gli voleva scappare dal petto, come quelle povere

bestie8 che teneva in mano. La dote di Sant’Agata

9 se n’era andata colla

Provvidenza, e quelli che erano a visita nella casa del nespolo pensavano che lo

zio Crocifisso ci avrebbe messo le unghie addosso10

.

Alcuni se ne stavano appollaiati sulle scranne11

, e ripartivano senza aver aperto

bocca, da veri baccalà che erano12

; ma chi sapeva dir quattro parole, cercava di

tenere uno scampolo di conversazione13

, per scacciare la malinconia, e distrarre

un po’ quei poveri Malavoglia i quali piangevano da due giorni come fontane.

Compare Cipolla14

raccontava che sulle acciughe c’era un aumento di due

tarì15

per barile, questo poteva interessargli a padron ‘Ntoni, se ci aveva ancora

delle acciughe da vendere; lui a buon conto se n’era riserbati un centinaio di

barili; e parlavano pure di compare Bastianazzo, buon’anima, che nessuno se

lo sarebbe aspettato, un uomo nel fiore dell’età, e che crepava di salute,

poveretto!

Giovanni Verga (Catania, 1840-1922), autore di

capolavori quali I Malavoglia (1881) e Mastro-don

Gesualdo (1889), rivoluzionò le tecniche narrative

tradizionali introducendo il criterio dell’impersonalità

dell’opera letteraria che doveva avere le caratteristiche

di un “documento umano”. La visione pessimistica della

vita e la mancata fiducia nelle possibilità di

cambiamento (sia del destino dell’uomo, sia della

società) sono i temi portanti del primo romanzo in cui

l’umile famiglia dei Malavoglia deve affrontare le

tragiche conseguenze delle scelte di vita di alcuni suoi

componenti. Dal passo riportato si viene a conoscenza

della morte di Bastianazzo, figlio del vecchio ‘Ntoni,

naufragato con la barca, la Provvidenza, e il carico di

lupini avuti a credito da zio Crocifisso.

1. Comprensione del testo

Riassumi il contenuto del testo.

2. Analisi del testo

2.1 Analizza la posizione del narratore rispetto alla storia e individua quale punto di vista è

adottato nel brano.

6 Maruzza: è la vedova di Bastianazzo.

7 gnà: voce del dialetto siciliano; significa «signora», «signorina». Compar Alfio ama Mena e ne è ricambiato; ma è

troppo povero e non può sperare di sposarla; ecco perché è triste e avrebbe voluto essere lui il morto, e non compare

Bastianazzo. 8 quelle povere bestie: le galline portate da compare Alfio.

9 Sant’Agata: nomignolo con il quale viene chiamata Filomena o Mena, la figlia maggiore dei Malavoglia; era detta

Sant’Agata perché stava sempre al telaio, ed era tutta dedita alla casa. 10

ci avrebbe messo le unghie addosso: se ne sarebbe impadronito. 11

scranne: sedie. 12

da veri baccalà che erano: da veri stupidi che erano. 13

uno scampolo di conversazione: una conversazione corta, di poca importanza. 14

Compare Cipolla: è un piccolo proprietario, egoista e tutto teso a difendere i propri interessi, egli non può parlar

d’altro che di affari, e non perde l’occasione per dimostrare la propria abilità. 15

tarì: moneta in corso nel regno borbonico.

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2.2 Quali espedienti narrativi sono utilizzati per rappresentare i modi di pensare e l’ottica

della realtà arcaico-rurale degli abitanti di Aci Trezza?

2.3 Sulla base del passo letto, spiega in che cosa consiste l’artificio dello straniamento.

2.4 Individua e presenta le principali caratteristiche linguistiche, lessicali e stilistiche del

brano.

2.5 Basandoti sulle caratteristiche finora rilevate, definisci il genere dell’opera da cui è tratto

il brano.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Approfondisci l’ideologia di Verga quale si coglie nei Malavoglia in relazione:

● alla storia e al modo in cui essa sconvolge il modello di vita del villaggio rurale;

● al progresso e alle leggi che lo regolano;

● al sistema dei personaggi rappresentati nel romanzo.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte,

e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue

conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che

l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

B1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: La bellezza salverà il mondo?

DOCUMENTI

«Bellezza è verità, verità è bellezza, - questo solo

sulla Terra sapete, ed è quanto basta.»

John Keats, Ode on a Grecian Urn, vv. 49-50

«L'umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più

vivere perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo. Tutto il segreto è qui. Tutta la storia è qui».

Fiodor Dostoevskij, I Demoni

«Egli era per così dire tutto impregnato d’arte […]. Dal padre appunto ebbe il culto delle cose d’arte, il culto

spassionato della bellezza, il paradossale disprezzo de' pregiudizi, l'avidità del piacere. […] fin dal principio egli fu

prodigo di sé; poiché la grande forza sensitiva, ond’egli era dotato, non si stancava mai di fornire tesori alle sue

prodigalità. Ma l’espansione di quella forza era in la distruzione di un’altra forza, della forza morale che il padre

stesso non aveva ritegno a reprimere. [...] Il padre gli aveva dato, tra le altre, questa massima fondamentale: bisogna

fare la propria vita come un’opera d’arte. Bisogna che la vita d'un uomo d’intelletto sia opera di lui. La superiorità

vera è tutta qui».

G. D’Annunzio, Il piacere, libro I, cap. II

«Ma nessuno tra loro (i poeti), più generoso e più ardente, si levava a rispondere:«Difendete la Bellezza! E’ questo il

vostro unico officio. Difendete il sogno che è in voi! Poiché oggi non più i mortali tributano onore e riverenza ai

cantori alunni della Musa che li predilige, come diceva Odisseo, difendetevi con tutte le armi, e pur con le beffe se

queste valgono meglio delle invettive. [...] Difendete il Pensiero ch’essi minacciano, la Bellezza ch’essi oltraggiano!

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Verrà un giorno in cui essi tenteranno di ardere i libri, di spezzare le statue, di lacerare le tele. Difendete l’antica

liberale opera dei vostri maestri e quella futura dei vostri discepoli, contro la rabbia degli schiavi ubriachi. Non

disperate essendo pochi. Voi possedete la suprema scienza e la suprema forza del mondo: il Verbo ».

G. D’Annunzio, Le vergini delle rocce, libro I

Intervista Prof. Magatti La bellezza salverà il mondo?

Non c’è salvezza senza bellezza (anche in economia). Sì, la bellezza salverà il mondo. Le società moderne, che l'hanno dimenticata, interpretando il benessere come una

questione materiale, stanno andando verso la propria infelicità proprio a causa di questa dimenticanza

Prof. Magatti, la bellezza salverà il mondo? E questo ha a che fare in qualche modo con la crisi che l”Italia sta

vivendo?

Non c’è salvezza senza bellezza. Il mondo non può essere salvato dall'economia, dalla tecnologia e neppure dalla

religione, se ci si dimentica della bellezza. Senza bellezza non c’è salvezza, lo sanno tutte le religioni che associano

all’idea del Paradiso l’idea della bellezza, le regioni antiche lo hanno sempre saputo.

Spesso il concetto di bellezza si accompagna a quello di tentazione. E’ una distorsione che nulla ha a che fare con la religione e neppure con la religione cristiana. Basterebbe citare

San Tommaso per dire che la bellezza è un elemento costitutivo del bene. Non possediamo la bellezza. La bellezza è

qualche cosa che ci prende, che ci rapisce, nella quale ci immergiamo ma non possiamo possederla, non è

qualcosa che possiamo acquistare. La bellezza non è un possesso, ma si contempla, ci riempie, ci trasforma, ci fa

respirare e ci fa vedere le cose diversamente da come le vediamo senza, allarga lo sguardo e il cuore.

Tutti sono in grado di fruirne? La bellezza è qualche cosa che gli uomini riconoscono. Ciò non vuol dire che i canoni della bellezza siano gli stessi

per tutti. Ciascuno di noi ha concezioni estetiche diverse, che dipendono da fattori culturali, contingenti, soggettivi.

Ma la disposizione di fondo all’esperienza estetica della bellezza è costitutiva dell’essere umano. Tutti percepiamo

la bellezza come qualche cosa di desiderabile, superiore, abbondante, che ci fa stare bene.

Se la bellezza è abbondanza e salvezza, le nostre economie ricche si salveranno? La bellezza è ricchezza, dove non c’è bellezza siamo tutti un po’ più poveri. Ma lo sviluppo che cerca solo

efficienze non raggiunge il suo obiettivo, che è quello di creare benessere. Sin dall’antichità l’uomo ha avuto

chiari questi concetti. E’ paradossale che nelle società avanzate ci si dimentichi proprio della bellezza, la quale è

un elemento costitutivo e non un elemento riconducibile alla mera materia. Le società antiche, più povere, si sono

sempre date cura della bellezza. L’idea di benessere tende ad ammalarsi quando si associa al benessere un valore

quantitativo.

Intervista a Massimo Cacciari “La bellezza salverà il mondo?”

Prof. Cacciari ma davvero la bellezza salverà il mondo? Oggi la celebre frase di Dostoevskij la ripetono tutti, ma l'impressione è che pochi la comprendano. Alla sua

domanda rispondo che dipende da cosa si intende per bellezza. Tra i tanti che oggi ripetono e condividono la frase

di Dostoevskij, quanti si sono chiesti che cosa sia effettivamente la bellezza? […]. Per Dostoevskij la bellezza non

ha nulla di sentimentale. E un concetto impegnativo, profondo. La bellezza per lui può salvare il mondo, in quanto

è teofania, è manifestazione della Trinità. Se ci poniamo sul livello della frase di Dostoevskij, la bellezza può

realmente salvare il mondo perché è lo splendore in terra della verità, e per lui la verità è Dio, il Dio cristiano, la

Trinità, in particolare nella inflessione ortodossa, che tuttavia possiede dimensioni che troviamo anche in Tommaso d'Aquino. Ben diverso il discorso se si prende la concezione classica della verità.

Ci dica… Per i greci Kalon, il bello, indica la funzionalità, ciò che funziona bene. Ciò che è bello, lo è perché utile, serve, è

dentro una funzionalità armonica. […]. Il problema è che oggi prevale un'idea puramente estetica di bellezza. La

bellezza è il piacere e nulla più. Se la bellezza è solo questo, non salva proprio un bel niente.

Perché? Perché se la bellezza si identifica con il piacere, allora ognuno è chiuso nella propria reazione personale, ovvero

proprio in quell'individualismo che è il grande limite della società attuale. Se la bellezza é questo si alimenta quello

che è il grande problema della società di oggi, ovvero l'individualismo. Far coincidere il bello con il "mi piace" è

un disastro, altroché salvezza! Oggi siamo immersi in un mondo devastato, immerso nell’individualismo e bisogna

uscirne.

Cosa può spezzare questa chiusura? E chi può saperlo? Forse davvero occorre un Dio che scenda sulla terra. E già venuto una volta, ed é andata come

è andata. Magari una seconda volta andrà meglio!

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La nascita di Venere (Botticelli)

B2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO

ARGOMENTO: La dipendenza dalla tecnologia

DOCUMENTI

«Chat, siti porno, videogame online e gioco d’azzardo: un mondo parallelo dove sono però i social network (e

Facebook in particolare) a farla da padroni. Una dipendenza che può portare, nei casi peggiori, a trascorrere fino a

18 ore al giorno di fronte a uno schermo. “Non è possibile dedicare a un’attività tutto questo tempo e non avere

conseguenze a livello cerebrale – commenta all’emittente inglese il medico David Cox, – [...] L’”Internet Addiction

Disorder” (IAD) è una vera e propria patologia che condiziona la vita di chi ne soffre come qualunque altro tipo di dipendenza. Una escalation di disturbi: difficoltà a dormire, necessità di trascorrere sempre più tempo sul web,

mancanza di concentrazione, difficoltà a creare relazioni sociali, disinteresse verso altri tipi di attività oltre a quella

online, fino ad arrivare a depressione e ansia. [...] Anche in Italia esistono istituti dove curare l’Internet addiction.

Dal 2009 è nato il Centro per le psicopatologie da web del Policlinico Agostino Gemelli di Roma mentre, un anno

dopo, è sceso in campo l’ambulatorio dell’ospedale Molinette di Torino. “La dipendenza da internet è una patologia

che si sta diffondendo a livello epidemico”, racconta lo psichiatra Federico Tonioni, a capo dell’ambulatorio al

Gemelli, evidenziando come i Facebook-dipendenti siano almeno due iscritti su dieci. E proprio come ogni altra

dipendenza, l’astinenza porta a crisi e “sintomi fisici molto simili a quelli manifestati da tossicomani in crisi da

astinenza”. Proprio come accade ai giocatori d’azzardo o a quanti hanno abusato di alcol e droghe».

Elisa Murgese, Dipendenza dalla tecnologia, quando lo schermo rovina la vita

in Il fatto quotidiano, 6 ottobre 2015

«Adolescenti iperconnessi, le nuove patologie che preoccupano sono like addiction, vamping e challenge. A

spiegare che cosa c'è dietro questi termini, e a quali pericoli si espongono giovani e giovanissimi perennemente

online, sono gli specialisti dell'Osservatorio nazionale adolescenza e del portale AdoleScienza.it, coordinati dalla

dottoressa Maura Manca, psicoterapeuta e psicologa clinica.

"Sei adolescenti su 10 - fa il punto l'esperta, sintetizzando i risultati delle ricerche più recenti - dichiarano di non

poter più fare a meno di WhatApp, che si conferma essere l'app da loro più amata. Il 99 per cento dei ragazzi tra i 14

e i 19 anni la utilizza ogni giorno, il 93 per cento si scambia i compiti attraverso il gruppo-classe e il 70 per chatta in

maniera compulsiva. Per quanto riguarda i pre-adolescenti, dagli 11 ai 13 anni, il 96 per cento utilizza WhatsApp,

nella metà dei casi per chattare in maniera sistematica e ripetitiva. L'82 per cento ha il gruppo-classe per scambiarsi i

compiti, il 40 per cento per condividere selfie con gli amici".

Si chiama vamping, spiegano sempre gli specialisti dell'Osservatorio, "la moda degli adolescenti di trascorrere numerose ore notturne sui social media, diventata una abitudine per molti di loro. Sei su 10 dichiarano di rimanere

spesso svegli fino all'alba a chattare, parlare e giocare con gli amici oppure con il fidanzato e la fidanzata. Nella

fascia dei preadolescenti siamo a quattro su dieci". [...]

"Ormai da alcuni anni - continua la dottoressa Maura Manca - sembra che si sia completamente annullato il concetto

di intimità, infatti per 5 adolescenti su 10 è normale condividere tutto quello che fanno, comprese foto personali e

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private, mettendo tutto in vetrina, sottoponendolo alla severa valutazione della macchina dei 'mi piace' o dei 'non mi

piace'. Per 3 adolescenti su 10 è importante il numero dei like ricevuti: tanti like e tante approvazioni accrescono

l'autostima, la popolarità e quindi la sicurezza personale. Vale anche il contrario: commenti dispregiativi e pochi like

condizionano l'umore e l'autostima in negativo, tanto che il 34 per cento dei ragazzi rimane molto male e si arrabbia

quando non si sente apprezzato".

"Le challenge o sfide social - prosegue Manca - sono uno dei problemi del momento. Questi termini indicano tutte

quelle catene nate sui social network in cui si viene nominati da altri, e chiamati a partecipare a una gara a distanza,

attraverso un tag. Lo scopo in genere è quello di postare il video di una 'impresa', o l'immagine di una perfomance,

per poi chiamare in causa altre persone a sfidarle a fare altrettanto. Due adolescenti su 10 hanno partecipato ad una

moda a catena sui social e metà dei navigatori più giovani ha avuto una nomination. Uno su 10 ha preso parte ad una

catena alcolica sui social network, bevendo grandi quantità di alcol in pochissimo tempo e nei luoghi o nelle posizioni più improbabili. Altri si sono immortalati mentre vomitavano o in condizioni vicine all'intossicazione

alcolica"».

Lorenza Pleuteri, Like addiction, vamping, challenge: cosa rischiano i ragazzi iperconnessi

in Donna Moderna, 9 febbraio 2017

«Per anni è stato considerato una questione tutta giapponese, una di quelle cose strane che fanno laggiù, come

l’inchino, il biglietto da visita porto con due mani e le cene seduti per terra. E invece no. Perché gli Hikikomori, cioè gli adolescenti che rifiutano il mondo e si chiudono in camera per non uscirne più per mesi, anni o addirittura

per tutta la vita, adesso ci sono anche in Europa e in Italia. [...] Così, in un’età che tipicamente si colloca tra la terza

media e la prima superiore e indipendentemente dalla posizione geografica e sociale, posti di fronte alle comuni

sfide della crescita, alcuni giovanissimi fanno crash e prendono a evitare sempre di più il mondo esterno, fino a

scegliere l’autoreclusione in un universo minimo, fatto solo di una stanza, in cui i contatti con il prossimo sono

relegati solo all’universo virtuale dei social network o dei videogiochi e in cui non di rado il ritmo sonno veglia è

completamente invertito. [...] A saziare le esigenze di chi si taglia fuori dal mondo esterno pensa la Rete che dà

risposte e aiuta a costruire legami senza troppi pericoli e senza metter in gioco il corpo. E proprio Internet è al centro

di un’ampia discussione nella quale ci si chiede se il rapporto parossistico tra Hikikomori e web sia la causa o

l’effetto della malattia».

Luciana Grosso, Hikikimori: gli adolescenti chiusi in una stanza. Il disagio giapponese dilaga in Italia in L’Espresso, 22 giugno 2015

3. AMBITO STORICO-POLITICO

ARGOMENTO: Utilità della Storia

DOCUMENTI

«Questo soprattutto v’è di salutare e di utile nella conoscenza della storia, che tu hai sotto gli occhi gli insegnamenti

d’ogni genere che sono riposti nelle illustri memorie, e puoi prenderne ciò che sia da imitare per te e per il tuo Stato,

ciò che sia da evitare perché turpe nel principio e turpe alla fine.»

T. LIVIO, AB URBE CONDITA - Praefatio, I, 10, BUR Classici, Milano 1982

«La storia non si snoda / come una catena / di anelli ininterrotta. / In ogni caso / molti anelli non tengono. / La storia

non contiene / il prima e il dopo, / nulla che in lei borbotti / a lento fuoco. / La storia non è prodotta / da chi la pensa

e neppure / da chi l’ignora. La storia / non si fa strada, si ostina, / detesta il poco a poco, non procede / né recede, si

sposta di binario / e la sua direzione / non è nell'orario. / La storia non giustifica / e non deplora, / la storia non è

intrinseca / perché è fuori. / La storia non somministra carezze o colpi di frusta. / La storia non è magistra / di niente

che ci riguardi. / Accorgersene non serve / a farla più vera e più giusta. / La storia non è poi / la devastante ruspa che

si dice. / Lascia sottopassaggi, cripte, buche / e nascondigli. C'è chi sopravvive. / La storia è anche benevola: distrugge / quanto più può: se esagerasse, certo / sarebbe meglio, ma la storia è a corto / di notizie, non compie tutte

le sue vendette. / La storia gratta il fondo / come una rete a strascico / con qualche strappo e più di un pesce sfugge. /

Qualche volta s’incontra l’ectoplasma / d’uno scampato e non sembra particolarmente felice. / Ignora di essere fuori,

nessuno glie n’ha parlato. / Gli altri, nel sacco, si credono / più liberi di lui.» E. MONTALE, da Satura in Tutte le poesie, a cura di G. Zampa, Mondadori, Milano 1984

«Dal favorevole punto di osservazione degli anni ’90 sembra che il Secolo breve sia passato attraverso una breve Età

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dell’oro, nel suo cammino da un’epoca di crisi a un’altra epoca di crisi, verso un futuro sconosciuto e problematico,

ma non necessariamente apocalittico. Comunque un futuro ci sarà, e gli storici farebbero bene a ricordarlo ai

pensatori che speculano sulla “fine della storia”. La sola generalizzazione del tutto certa riguardo alla storia è che,

fin quando c’è una razza umana, la storia continuerà». E. J. HOBSBAWM, IL SECOLO BREVE. 1914-1991, Rizzoli, Milano 1995

«Osserva il gregge che pascola davanti a te: non sa che cosa sia ieri, che cosa sia oggi: salta intorno, mangia,

digerisce, salta di nuovo. E’ così dal mattino alla sera e giorno dopo giorno, legato brevemente con il suo piacere ed

il suo dispiacere, attaccato cioè al piolo dell’attimo e perciò né triste né annoiato... L’uomo chiese una volta

all’animale: Perché mi guardi soltanto senza parlarmi della felicità? L’animale voleva rispondere e dice: Ciò avviene perché dimentico subito quello che volevo dire - ma dimenticò subito anche questa risposta e tacque: così l’uomo se

ne meravigliò. Ma egli si meravigliò anche di se stesso, di non poter imparare a dimenticare e di essere sempre

accanto al passato: per quanto lontano egli vada e per quanto velocemente, la catena lo accompagna. E’ un prodigio:

l’attimo, in un lampo è presente, in un lampo è passato, prima un niente, dopo un niente, ma tuttavia torna come

fantasma e turba la pace di un istante successivo. Continuamente si stacca un foglio dal rotolo del tempo, cade, vola

via - e improvvisamente rivola indietro, in grembo all’uomo. Allora l’uomo dice ‘mi ricordo’».

F. NIETZSCHE, Considerazioni inattuali - Sull’utilità e il danno della storia per la vita, 1884

«Mai si è parlato tanto di memoria storica da quando è caduto il muro di Berlino nell’autunno ’89, e tuttavia questo

discorrere concitato restava ingabbiato nel nominalismo: i fatti riesumati non erano che flatus vocis, il cui significato sembrava essere destinato a sperdersi (...) La storia recente dell’uomo europeo si riassume in questa incapacità di

cadere nel tempo e di conoscerlo. Di lavorare sulla memoria, ma anche di oltrepassarla per estendere i confini e

costruire su di essa (...) Quel che ci salva, che ci dà il senso del tempo, è il nostro “esser nani che camminano sulle

spalle dei giganti”. I giganti sono le nostre storie, i successivi e contraddittori volti che abbiamo avuto in passato, e

in quanto tali personificano il vissuto personale e collettivo che ci portiamo dietro come bagagli. Dalle loro alte

spalle possiamo vedere un certo numero di cose in più, e un po’ più lontano. Pur avendola vista assai debole

possiamo, col loro aiuto, andare al di là della memoria e dell’oblio».

B. SPINELLI, Il sonno della memoria, Milano, 2001

“«La memoria è il rombo sordo del tempo, scandisce il distacco dal passato per tentare di capire quel che è

accaduto». E. LOEWENTHAL, “La Stampa”, 25.1.2002

4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Il cammino della scienza

DOCUMENTI

«Il buon vecchio Einstein si è salvato. La sua teoria della relatività, messa in forse dagli esperimenti del Cern sui

neutrini veloci, si è salvata anch' essa. È stato infatti annunciato che le macchine usate per l'esperimento erano

difettose. L'episodio ci permette di fare alcune considerazioni. La prima, anticipata di molti decenni dallo stesso Einstein, è che «la scienza non è una repubblica delle banane, in cui succedono rivoluzioni ogni sei mesi». Il

pubblico si appassiona sempre ai cambiamenti epocali, ma forse nella scienza è più utile concentrarsi sugli aspetti

ormai assodati, sui risultati acquisiti, che non sulle nuove idee che ancora attendono conferme e verifiche. La

seconda considerazione è, però, che all' annuncio dell' esperimento il mondo intero si è coalizzato nel tentativo di

comprendere quali sarebbero state le conseguenze teoriche e pratiche di una velocità superluminale dei neutrini.

Articoli di giornale, discussioni sui blog, seminari di ricerca hanno rivisto i fondamenti della relatività di Einstein,

mettendo a volte in luce aspetti nascosti o impostazioni innovative che un secolo di abitudine alla teoria avevano

lasciato in ombra. In un'intervista al nostro giornale, pochi giorni dopo l'annuncio dei risultati dell'esperimento, il

premio Nobel Shelly Glashow ha sottolineato quali sarebbero state le conseguenze d' una conferma dell'

esperimento: conseguenze così in contrasto con il resto della fisica conosciuta, che costituivano quasi una

confutazione per assurdo dell' esperimento stesso. Ma questi suoi contributi, insieme a quelli di molti altri, ci hanno

comunque chiarificato che possiamo considerare la velocità della luce come un limite insuperabile,e possiamo continuare a usare la relatività come una teoria insostituibile. Gli occhi del mondo intero si concentrano ora, dopo l'

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ubriacatura dei neutrini, su altri esperimenti del Cern e di altri laboratori. In particolare, l' annunciata e probabile

scoperta della cosiddetta «particella di Dio», così come dell' attesa, ma per ora ancora non verificata, esistenza di

«particelle simmetriche». L' episodio dimostra comunque come la scienza contenga dentro di sé gli anticorpi per i

propri possibili errori, e come in un breve volgere di tempo la comunità scientifica possa mettere proposte anche

rivoluzionarie sotto il microscopio per verificarle o confutarle. E' in questo processo dialettico di dimostrazioni e

refutazioni che si cela il segreto del successo della scienza.»

Piergiorgio Odifreddi, La Vendetta Di Einstein , La Repubblica, 23 febbraio 2012

«La scienza non posa su un solido strato di roccia. l’ardita struttura delle sue teorie si eleva, per così dire, sopra una

palude. È come un edificio costruito su palafitte. Le palafitte vengono conficcate dall’alto, giù nella palude, ma non in una base naturale o “data”; e il fatto che desistiamo dai nostri tentativi di conficcare più a fondo le palafitte non

significa che abbiamo trovato un terreno solido. Semplicemente ci fermiamo

quando siamo soddisfatti e riteniamo che almeno per il momento i sostegni siano abbastanza stabili da sorreggere la

struttura.»

Karl Popper, La logica della scoperta scientifica, 1934

«Sebbene il preconcetto e la resistenza all’innovazione possano impedire molto facilmente il progresso scientifico,

la loro onnipresenza è tuttavia un chiaro sintomo delle caratteristiche dalle quali dipende la continua vitalità della

ricerca. Chiamerò tali caratteristiche, nel loro insieme, il dogmatismo della scienza matura… Non c’è bisogno di

fare della resistenza o del dogma una virtù per riconoscere che nessuna scienza matura potrebbe esistere senza di loro.»

T. Kuhn, La funzione del dogma nella ricerca scientifica, 1963

«Il comandar poi a gli stessi professori d' astronomia, che procurino per lor medesimi di cautelarsi contro alle

proprie osservazioni e dimostrazioni, come quelle che non possino esser altro che fallacie e sofismi, è un

comandargli cosa più che impossibile a farsi; perché non solamente se gli comanda che non vegghino quel che e'

veggono e che non intendino quel che gl'intendono, ma che, cercando, trovino il contrario di quello che gli vien per

le mani. Però, prima che far questo, bisognerebbe che fusse lor mostrato il modo di far che le potenze dell'anima si

comandassero l'una all'altra, e le inferiori alle superiori, sì che l'immaginativa e la volontà potessero e volessero

credere il contrario di quel che l'intelletto intende (parlo sempre delle proposizioni pure naturali e che non sono de

Fide, e non delle sopranaturali e de Fide). Io vorrei pregar questi prudentissimi Padri, che volessero con ogni diligenza considerare la differenza che è tra le dottrine opinabili e le dimostrative; acciò, rappresentandosi bene

avanti la mente con qual forza stringhino le necessarie illazioni, si accertassero maggiormente come non è in potestà

de' professori delle scienze demostrative il mutar l'opinioni a voglia loro, applicandosi ora a questa ed ora a quella, e

che gran differenza è tra il comandare a un matematico o a un filosofo e 'l disporre un mercante o un legista, e che

non con, l'istessa facilità si possono mutare le conclusioni dimostrate circa le cose della natura e del cielo, che le

opinioni circa a quello che sia lecito o no in un contratto, in un censo, in un cambio.»

Galileo Galilei, Lettera a Madama Cristina Di Lorena Granduchessa Di Toscana, 1615

«Vale la pena di mostrare , con uno specifico esempio, a che cosa Bachelrd intendeva quando parlava 1) di ostacoli

epistemologici, 2) del distacco della scienza dal realismo del senso comune , 3) di una falsa continuità storica (fondata sull’uso delle stesse parole) . Fino all’ Ottocento appare del tutto evidente che per illuminare è necessario

bruciare una qualche materia. Nella lampada elettrica a filo incandescente di Edison, al contrario, si tratta di

impedire che una materia bruci. L’ampolla di vetro non serve a proteggere la fiamma dall’aria, ma a garantire il

vuoto attorno al filamento. Le vecchie e le nuove lampade hanno una sola cosa in comune: servono a sconfiggere il

buio. Possiamo designarle con lo stesso termine solo adottando questo punto di vista , che è il punto di vista della

vita quotidiana. In realtà quel mutamento tecnico implica una complicata teoria della combustione , che ha a che

fare con la altrettanto complicata storia della scoperta dell’ossigeno.»

Paolo Rossi, La nascita della scienza moderna in Europa, Laterza 1997

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TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Nell’ottobre del ‘29 si sviluppò negli Stati Uniti una gravissima crisi economica, destinata a durare a lungo e a

propagarsi rapidamente in Europa.

Illustra le origini di tale crisi, soffermandoti particolarmente sulle conseguenze che essa ebbe nell’economia e sulle

soluzioni politiche adottate.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

“Forse esagero, ma penso che senza lettura sia difficile comprendere quanto ci arricchisce il rapporto con chi è

diverso da noi; che senza lettura non si abbia lo stimolo a pensare su come potrebbe essere migliorato il mondo in

cui viviamo; che senza lettura è improbabile che si riesca a pensare al futuro come qualcosa il cui andamento dipende da noi [...]” (Piero Dorfles, I cento libri). Analizza, riflettendo sulle affermazioni presentate, le ragioni

dell’importanza o meno della lettura anche in riferimento ai giovani, soffermandoti, se lo ritieni opportuno, su

esempi di letture che consideri particolarmente significative.

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Liceo Scientifico-Linguistico “R. Cartesio” di Olevano Romano (Rm)

Esami di Stato a.s. 2016 – 2017

SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. Durata massima della prova: 6 ore. E’

consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Giovanni Pascoli – “IL GELSOMINO NOTTURNO”

La poesia fu composta per le nozze dell’amico Gabriele Briganti ed uscì in forma di opuscolo nel 1901, poi fu raccolta

nei “Canti di Castelvecchio” (1904).

E s’aprono i fiori notturni,

nell’ora che penso a’ miei cari16.

Sono apparse in mezzo ai viburni17

le farfalle crepuscolari18.

Da un pezzo si tacquero i gridi19:

là sola una casa bisbiglia20

.

Sotto l’ali dormono i nidi21

,

come gli occhi sotto le ciglia.

Dai calici aperti si esala

l’odore di fragole rosse22.

Splende un lume là23 nella sala.

16

E s’aprono…cari: i gelsomini aprono la loro corolla all’imbrunire, nell’ora in cui il poeta ripensa ai suoi cari defunti. 17

viburni: arbusti dai fiori bianchi. 18

le farfalle crepuscolari: le farfalle che si levano in volo dopo il crepuscolo. Le falene potrebbero simboleggiare le anime dei morti. 19

i gridi: degli uccelli. 20 là…bisbiglia: nel silenzio della notte solo una casa, attraverso il bisbiglio di voci umane, tradisce la presenza di qualcuno ancora sveglio. 21

Sotto…i nidi: i piccoli degli uccelli (nidi) dormono protetti dalle ali dei loro genitori. 22

Dai calici…rosse: dalla corolla aperta dei gelsomini si sprigiona come un profumo di fragole mature. 23

là: nella casa menzionata al verso 6.

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28

Nasce l’erba sopra le fosse24

.

Un’ape tardiva sussurra

trovando già prese le celle25

.

La Chioccetta per l’aia azzurra

va col suo pigolio di stelle26

.

Per tutta la notte s’esala

l’odore che passa col vento27.

Passa il lume su per la scala;

brilla al primo piano: s’è spento28...

È l’alba: si chiudono i petali

un poco gualciti; si cova,

dentro l’urna molle e segreta,

non so che felicità nuova29.

24

le fosse: dove sono sepolti i cari del poeta (v. 2). 25

Un’ape…celle: un’ape ritornata troppo tardi al suo alveare si aggira intorno col suo ronzio (sussurra) trovando già tutte le celle occupate. 26

La Chioccetta…stelle: i contadini chiamano Chioccetta la costellazione delle Pleiadi; il poeta amplia l’immagine: il cielo diviene l’aia su cui si

muove la chioccia e le stelle sono i pulcini che la seguono pigolando. 27

passa col vento: il profumo dei gelsomini per tutta la notte viene diffuso dal vento. 28

Passa…spento: il lume del verso 11 dalla sala al pian terreno passa al primo piano, dove vi è la camera da letto, poi si spegne. 29

E’ l’alba…nuova: all’alba i petali dei gelsomini, un poco appassiti, si chiudono; ma nell’ovario molle, posto all’interno della corolla chiusa

(urna molle e segreta) vi è il polline che lo ha fecondato. Il fiore è del tutto umanizzato, è accostato alla donna fecondata che con una felicità mai

provata prima sente nel suo grembo la nuova vita.

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1. Comprensione complessiva 1.1 Qual è il tema fondamentale della lirica?

1.2 Quali sensazioni e impressioni vuole suggerire?

1.3 Ci sono metafore significative? Di che tipo? E cosa stanno a significare?

1.4 C'è ricorso al simbolismo? Con quale funzione?

2. Analisi del testo 2.1 Esamina il testo a livello metrico-ritmico, il tipo di versi, le rime e gli eventuali enjambements; a livello

fonico, evidenziando il rapporto fra suono e sensazioni evocate; a livello lessicale, individuando parole chiave, figure retoriche e registro linguistico; a livello sintattico, evidenziando il rapporto fra struttura sintattica e significato. In particolare:

Quale rapporto esiste fra i primi due versi e gli altri di ogni strofa?

La lirica comincia con una congiunzione "e". Quale funzione assume, a tuo avviso, la congiunzione?

Cosa suggerisce il verbo "bisbiglia" riferito a "una casa"? 2.2 Evidenzia le sinestesie presenti nella lirica.

2.3 "Sotto l'ali dormono i nidi": che valore assume il termine "nido"? Può essere contrapposto a "casa"? E

perché?

2.4 Quali aspetti della sensorialità vengono evidenziati nella lirica?

3. Approfondimenti 3.1 Rifletti sul significato del "nido" nella poesia del Pascoli, con precisi riferimenti ad altre opere lette

dell'autore.

3.2 Contestualizza il testo, in rapporto con la cultura del Decadentismo.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in

parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue

conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi

che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

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B1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: La dissoluzione dell’io nella cultura di fine Ottocento e inizio Novecento.

DOCUMENTI

1. «Ci sono ancor sempre candidi osservatori di sé che credono che esistano «certezze immediate», ad esempio «io penso», oppure, secondo la superstizione di Schopenhauer, «io voglio» […]. Al posto di quella «certezza

immediata», alla quale il popolo […] può credere, il filosofo si trova […] tra le mani una serie di questioni

metafisiche, veri e propri problemi di coscienza dell’intelletto, che si esprimono così: «Da dove prendo il

concetto di pensare? Perché credo a causa ed effetto? Che cosa mi dà il diritto di parlare di un io e addirittura di

un io come causa del pensiero?». Chi, invocando una specie di intuizione della conoscenza, si sentisse in grado

di rispondere subito a queste interrogazioni metafisiche, come fa colui che dice: «io penso e so che almeno

questo è vero, reale, certo» - non troverebbe oggi in un filosofo che un sorriso e due punti interrogativi.».

F. Nietzsche, Al di là del bene e del male, trad. it. di S. Bortoli Cappelletto, Newton Compton, Roma 1991

2. «Naturalmente nulla è per noi più sicuro del senso di noi stessi, del nostro proprio Io. Questo Io ci appare

autonomo, unitario, ben contrapposto a ogni altra cosa. Che tale apparenza sia fallace, che invece l’Io abbia

verso l’interno, senza alcuna delimitazione netta, la propria continuazione in una entità psichica inconscia, che

noi designiamo come Es, e per la quale esso funge per così dire da facciata, lo abbiamo per la prima volta appreso dalla ricerca psicanalitica […]. La patologia ci rende edotti in merito a un gran numero di stati in cui la

delimitazione dell’Io nei confronti del mondo esterno diventa incerta o in cui i confini sono effettivamente

tracciati in modo scorretto; ci sono casi in cui parti del proprio corpo, perfino porzioni della propria vita

psichica, percezioni, pensieri, sentimenti, appaiono come estranei e non appartenenti all’Io; ci sono altri casi in

cui al mondo esterno viene attribuito ciò che manifestamente ha avuto origine nell’Io e che da esso dovrebbe

essere riconosciuto. Così perfino il senso dell’Io è soggetto a disturbi e i confini dell’Io non sono stabili ». S. Freud, Il disagio della civiltà, in Il disagio della civiltà e altri saggi,

trad. it. di E. Sagittario, Boringhieri, Torino 1971

3. «La vita è un flusso continuo che noi cerchiamo d’arrestare, di fissare in forme stabili e determinate, dentro e

fuori di noi, perché noi già siamo forme fissate, forme che si muovono in mezzo ad altre immobili, e che però

possono seguire il flusso della vita, fino a tanto che, irrigidendosi man mano, il movimento, già a poco a poco rallentato, non cessi. Le forme, in cui cerchiamo d’arrestare, di fissare in noi questo flusso continuo, sono i

concetti, sono gli ideali a cui vorremmo serbarci coerenti, tutte le finzioni che ci creiamo, le condizioni, lo stato

in cui tendiamo a stabilirci. Ma dentro di noi stessi, in ciò che noi chiamiamo anima, e che è la vita in noi, il

flusso continua, indistinto, sotto gli argini, oltre i limiti che noi imponiamo, componendoci una coscienza,

costruendoci una personalità. In certi momenti tempestosi, investite dal flusso, tutte quelle nostre forme fittizie

crollano miseramente; e anche quello che non scorre sotto gli argini e oltre i limiti, ma che si scopre a noi

distinto e che noi abbiamo con cura incanalato nei nostri affetti, nei doveri che ci siamo imposti, nelle abitudini

che ci siamo tracciate, in certi momenti di piena straripa e sconvolge tutto. [...] E per tutti però può

rappresentare talvolta una tortura, rispetto all’anima che si muove e si fonde, il nostro stesso corpo fissato per

sempre in fattezze immutabili. Oh perché proprio dobbiamo essere così, noi? – ci domandiamo talvolta allo

specchio, – con questa faccia, con questo corpo? Alziamo una mano, nell’incoscienza; e il gesto ci resta

sospeso. Ci pare strano che l’abbiamo fatto noi. Ci vediamo vivere.». L. Pirandello, L’umorismo e altri saggi, Giunti, Firenze 1994

4. «Io constato anzitutto che passo di stato in stato. Ho caldo ed ho freddo, sono lieto o triste, lavoro o non

faccio nulla, guardo ciò che mi circonda o penso ad altro. Sensazioni, sentimenti, volizioni, rappresentazioni:

ecco le modificazioni tra cui si divide la mia esistenza e che di volta in volta la colorano di sé. Io cambio,

dunque, incessantemente. [...] Se la nostra esistenza fosse costituita di stati separati, di cui un Io impassibile

dovesse far la sintesi, non ci sarebbe per noi durata: poiché un Io che non muti non si svolge, come non si

svolge uno stato psichico che resti identico a se stesso finché non venga sostituito dallo stato successivo.

Infatti, la nostra durata non è il susseguirsi di un istante ad un altro istante: in tal caso esisterebbe solo il

presente, il passato non si perpetuerebbe nel presente e non ci sarebbe evoluzione né durata concreta. La durata

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è l'incessante progredire del passato che intacca l'avvenire e che, progredendo, si accresce. E poiché si accresce

continuamente, il passato si conserva indefinitamente. [...] Talvolta qualche ricordo non necessario riesce a

passar di contrabbando per la porta socchiusa; e questi messaggeri dell'inconscio ci avvertono del carico che

trasciniamo dietro a noi senza averne consapevolezza. Ma, se anche non ne avessimo chiara coscienza,

sentiremmo vagamente che il passato è sempre presente in noi. Che cosa siamo, infatti, che cos'è il nostro

carattere se non la sintesi della storia da noi vissuta sin dalla nascita, prima anzi di essa, poiché portiamo con noi disposizioni prenatali? Certo noi pensiamo solo con una piccola parte del nostro passato; ma desideriamo,

vogliamo, agiamo con tutto il nostro passato, comprese le nostre tendenze congenite.».

H. Bergson, L’evoluzione creatrice, in Le opere, trad. it. di P. Serini, UTET, Torino 1971

5. « Nessun nome, nessun ricordo oggi del nome di ieri: del nome d’oggi, domani. Se il nome è la cosa: se un

nome è in noi il concetto d’ogni cosa posta fuori di noi; e senza nome non si ha il concetto. E la cosa resta in

noi come cieca, non indistinta e non definita: ebbene questo che portai tra gli uomini ciascuno lo incida, epigrafe funeraria, sulla fronte di quella immagine con cui gli apparvi e la lasci in pace e non ne parli più. Non

è altro che epigrafe funeraria, un nome. Conviene ai morti. A chi ha concluso. Io sono vivo e non concludo. La

vita non conclude. E non sa di nomi, la vita. Quest’albero, respiro trèmulo di foglie nuove. Sono quest’albero.

Albero, nuvola; domani libro o vento: il libro che leggo, il vento che bevo. Tutto fuori, vagabondo.».

L. Pirandello, Uno, nessuno e centomila, in Tutti i romanzi, vol. II, Mondadori, Milano 1973

6. « Forse un mattino andando in un’aria di vetro, arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:

il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro

di me, con un terrore di ubriaco.

Poi come s’uno schermo, s’accamperanno di gitto

alberi case colli per l’inganno consueto.

Ma sarà troppo tardi; ed io me ne andrò zitto

tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.».

E. Montale, Forse un mattino andando in un’aria di vetro (Ossi di seppia),

in Tutte le poesie, a cura di E. Zampa, Mondadori, Milano 1984

7.

P. Picasso, Ritratto di Ambroise Vollard, 1910, olio su tela, Mosca, Museo Puškin.

B2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO

ARGOMENTO: La precarietà DOCUMENTI

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«Una società può essere definita «liquido-moderna» se le situazioni in cui agiscono gli uomini si modificano

prima che i loro modi di agire riescano a consolidarsi in abitudini e procedure. Il carattere liquido della vita e

quello della società si alimentano e si rafforzano a vicenda. La vita liquida, come la società liquido-moderna,

non è in grado di conservare la propria forma o di tenersi in rotta a lungo. In una società liquido-moderna gli

individui non possono concretizzare i propri risultati in beni duraturi: in un attimo, infatti, le attività si

traducono in passività e le capacità in incapacità. Le condizioni in cui si opera e le strategie formulate in risposta a tali condizioni invecchiano rapidamente e diventano obsolete prima che gli attori abbiano avuto una

qualche possibilità di apprenderle correttamente. […] La vita liquida è, insomma, una vita precaria, vissuta in

condizioni di continua incertezza.». Zygmunt Bauman, Vita liquida, Editori Laterza 2008

« L’abbandono dei giovani, completamente lasciati a se stessi e senza la possibilità di costruirsi un futuro,

costituisce senza dubbio uno dei tratti più inquietanti dell’attuale società capitalistica occidentale […]. Varie

sono le responsabilità dietro a una situazione così drammatica, che vede oggi quasi il 40% dei giovani senza

lavoro e il dilagare di occupazioni precarie prive di sicurezza sociale e individuale. In primo luogo quella di

governi […]. In secondo luogo quelle dell’Europa […]. In terzo luogo quelle dei predicatori del neoliberismo

[…]. Vi sono nel mondo miliardi di giovani cui il futuro è negato da questo sistema politico, economico e

sociale. Molti di essi, fuggendo da Paesi da tempo distrutti da tale sistema, tentano di raggiungere l’Occidente

dove si illudono di poter avere un destino migliore, finendo spesso in condizioni di vera e propria schiavitù ovvero nelle maglie dell’economia criminale che costituisce l’altra faccia di quella ufficiale. Altri, nati in

Occidente, vi conducono un’esistenza grama per effetto della precarizzazione e della mancanza di lavoro,

nell’impossibilità di costruirsi un futuro, di farsi una famiglia, di avere dei figli, di poter progettare e

condurre un’esistenza minimamente dignitosa.».

Fabio Marcelli, Precarietà e disoccupazione uccidono i giovani. Chi sono i responsabili?

in Il fatto quotidiano, 10 febbraio 2017

«Dire qualcosa di utile sulla precarietà, in questo momento di grandi difficoltà lavorative ed economiche,

risulta sempre un po' banale. Perché i problemi del lavoro toccano da vicino moltissime persone tra

disoccupati, cassaintegrati, inoccupati, sottoccupati. E la precarietà è una condizione, oltre che una difficoltà

sociale, che coinvolge più o meno un po' tutti, giovani e meno giovani. Contraddistingue ormai il clima delle

aziende, provocando competizioni, rivendicazioni e anche, purtroppo, forme di sfruttamento. Forse di crisi se

ne parla troppo, un termine che ha invaso anche il linguaggio comune. Essere in crisi è diventato un modus

vivendi che coinvolge e stravolge il modo di lavorare, di fare scelte, di frequentare gli altri, di immaginare il

rapporto di coppia. Di pensare la propria vita. Di (non) vedersi nel futuro. Disagio, delusione,

disorientamento, demotivazione procurati dalla perdita di lavoro - o dalla possibilità di perderlo - ci

immobilizzano in una condizione di impotenza, inadeguatezza, paura. Vissuti che possono farci stare male

anche fisicamente.

In termini tecnici si parla di sindrome da lavoro precario. In un altro senso però si può interpretare come una

risposta, del tutto sana, necessaria per reagire, dispiegare le risorse di cui disponiamo per affrontare la

situazione. Alcuni studi dimostrano che il precariato è correlato negativamente al benessere. Ma la precarietà

non porta necessariamente disturbi di ansia o depressione. Ci sono caratteristiche personali che mediano le

reazioni e giocano un ruolo fondamentale nel gestire l'impatto delle difficoltà sulla nostra vita. Come la

capacità di fronteggiare gli eventi difficili, di riorganizzare l'esistenza, di saper cogliere le opportunità. Sono

questi gli aspetti psicologici sui quali puntare. Non esistono tattiche e ricette che magicamente risolvono.

Deve esserci un passaggio emotivo per dare significato alla crisi. Il mondo interiore deve riassestarsi. Il

termine crisi porta in sé delle potenzialità, se si è in grado di coglierle e non si affoga nei pensieri distruttivi,

nella frustrazione e nella disperazione. Queste sono reazioni che servono inizialmente per destrutturarci,

demolire vecchi schemi mentali. Per poi arrivare però a modi altri di stare nelle cose, reagire e agire.

Resettandoci. Dando un significato diverso ai vissuti di profonda incertezza della precarietà. Il modo migliore

per contrastarla è muoversi, fare qualcosa, sperimentarsi. Riacquistare il senso di controllo e potere della

propria vita».

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Brunella Gasperini, Affrontare la precarietà ed evitare di diventare precari dal punto di vista emotivo

in D.repubblica.it, 27 maggio 2014

« La parola 'precario' deriva dalla prece, ovvero dalle formule rogatorie con cui i contadini richiedevano

anticamente terra da coltivare e protezione dalla nobiltà. Col tempo il termine è venuto a designare, in senso

proprio, la dimensione della dipendenza, dell'insicurezza e dell'impossibilità a decidere della propria vita e del

proprio mantenimento. Oggi è divenuto talmente consueto adoperare l'aggettivo precario in relazione ai

disoccupati, agli interinali e quanti godono solo di contratti a tempo determinato, che a malapena badiamo ai

significati che accompagnano il concetto di precarietà. Si tratta soltanto di una specifica contingenza

economica, o definisce anche l'atteggiamento con cui si guarda alla dimensione del lavoro? Il campanello

d'allarme di questa condizione risuona così di frequente nei media da far trascurare l'importante distorsione

subita dal lavoro come valore e diritto, ossia come attività formativa dell'individuo. […] La precarizzazione del

lavoro si presenta come una conseguenza della manovra politica e sociale che, ufficialmente, mirava ad

estendere l'occupazione. Se la cosa ha del paradossale, quel che occorre fare, in primo luogo, è interrogarsi,

ragionare su quanto è avvenuto. Fra le possibili questioni da sollevare, una delle più importanti è capire di

quale lavoro si parla quando si affronta il problema della 'crescita' e della necessità di garantire la 'ripresa

dell'occupazione'. Spesso, infatti, l'accostamento del precario con il disoccupato non permette di cogliere

il degrado cui è andata incontro la sfera del lavoro. Il precario non è inattivo: le storie che sciorinano i giornali

e la televisione raccontano di persone che lavorano nei call-center, fanno assistenze saltuarie nelle scuole,

sono collaboratori temporanei presso enti pubblici o case editrici, lavorano con contratti a progetto oppure

svolgono lavori socialmente utili. Secondo i dati Istat relativi a Luglio-Settembre 2010 sono 1 milione e

478mila gli “scoraggiati”, che, abbandonata la speranza di trovare lavoro, hanno smesso di cercarlo, e quindi

non risultano più né fra i disoccupati, né fra gli occupati. […] Da cosa sono 'scoraggiati' i lavoratori di oggi?

Non solo dalla perdita del posto fisso, ma dalla frustrazione che deriva dal tipo di mansioni che devono

accettare. Infatti, non è mutata soltanto la durata dell'occupazione, ma anche la sua forma: il lavoro che si

svolge in forma precaria non permette a chi lo pratica di acquisire una padronanza specifica in un dato

settore, di sviluppare delle abilità che richiedono continuità, tempo, anche lentezza. Basti pensare all'esercito

di supplenti nelle scuole, incapaci di mettere a punto un programma di studio valido nella propria materia

perché consapevoli che non avranno più a che fare con gli stessi ragazzi per più di un quadrimestre o, nel

migliore dei casi, di un anno. Al tempo stesso anche la percezione sociale si è adeguata agli standard negativi

da cui quotidianamente siano sommersi dai canali di informazione, e il risultato è il prevalere della

depressione e dello sconforto, un risentimento che genera isolamento, rabbia e insicurezza. Così nasce

l'inattività (non a cercare un'altra occupazione, ma a confidare nel cambiamento della propria situazione):

dall'insicurezza verso se stessi e dalla paura di ciò che ci circonda. Il problema è che il tipo di occupazione

imperante non soddisfa i bisogni degli individui, non contribuisce alla realizzazione della loro personalità e,

quel che è più grave, impedisce ai soggetti di percepire il lavoro come strumento di coesione sociale e di

promozione del benessere materiale e spirituale della società.».

Elisa Magrì, Da “lavoratore” a “precario”, come cambia la percezione del presente,

www.ilcambiamento.it., 6 Maggio 2011

3. AMBITO STORICO-POLITICO

ARGOMENTO: L’Unione europea DOCUMENTI

«Uno Stato europeo stabilito sulla base del governo rappresentativo, che garantisca la libertà politica e il

suffragio universale, fornirebbe il meccanismo in grado di portare a quella libertà politica ed economica

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desiderata da tutti i popoli d’Europa. Vi prenderebbero, inoltre, parte paesi in numero sufficiente da assicurare

stabilità per la democrazia, in modo tale che, nel caso in cui in una parte della Federazione si manifestassero

tendenze a sopraffare le sue basi democratiche, la stabilità degli altri membri sarebbe sufficiente per resistere

all’attacco.»

R. W. MACKAY, Federal Europe, London, 1940

« Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è

la definitiva abolizione della divisione dell’Europa in Stati nazionali sovrani. Il crollo della maggior parte degli

Stati del continente sotto il rullo compressore tedesco ha già accomunato la sorte dei popoli europei, che o tutti

insieme soggiaceranno al dominio hitleriano, o tutti insieme entreranno, con la caduta di questo, in una crisi rivoluzionaria in cui non si troveranno irrigiditi e distinti in solide strutture statali.»

A. SPINELLI, Il manifesto di Ventotene, 1941

« Per me, e per coloro che condividono le mie opinioni, l’idea dell’unità europea fu sempre cara e preziosa; essa rappresentava qualcosa di naturale per il nostro pensiero e per la nostra volontà. [...] La vera Europa sarà

creata da voi, con l’aiuto delle potenze libere. Sarà una federazione di liberi Stati, con eguali diritti, capaci di

far fiorire la loro indipendenza spirituale e la loro cultura tradizionale, sottomessi contemporaneamente alla

comune legge della ragione e della moralità.».

TH. MANN, Messaggio pronunciato alla radio di New York il 29 gennaio 1943

« Questo senso dell’Europa come portatrice di civiltà, e di una civiltà comune, si precisa e si definisce in senso

unitario nel periodo tra le due guerre e prima della tremenda devastazione hitleriana. Ma è un culto che

rifiorisce soprattutto dopo la grande delusione e dopo le terribili esperienze della seconda guerra mondiale.».

G. SPADOLINI, Prefazione a Storia dell’Europa come nazione di R. Ugolini, Firenze, 1979

« La fine della seconda guerra mondiale segnò anche per l’Italia il ritorno ad una concezione europeista non

subordinata ai rapporti di potenza. La guerra di liberazione aveva fatto sentire l’importanza della

collaborazione internazionale e su questa base l’Italia sviluppò tutta una serie di iniziative volte a dare risvolti

concreti all’ideale comunitario. Queste iniziative vennero a frutto nel 1957, con la creazione del Mercato

Comune, il MEC ed il fatto che il trattato istitutore fosse firmato a Roma dimostra il ruolo non certo secondario che il nostro paese aveva avuto (e che del resto continuerà ad avere) sul piano dell’ideale europeista.».

R. UGOLINI, Storia dell’Europa come nazione, Firenze, 1979

«Non sarà possibile conseguire una integrazione economica e monetaria senza procedere al tempo stesso ad una integrazione democratica e politica... Come si può concepire la creazione di una forte banca centrale

indipendente che controlli una moneta usata da 340 milioni di cittadini, senza paralleli sviluppi politici e

democratici e una identità politica europea?».

J. DELORS, in "Dal mercato unico all’Unione Europea", Documentazione Europea, Lussemburgo, 1992

4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Rapporto fra evoluzione tecnologica e la percezione del nostro essere creature umane:

gli spazi del pensiero critico, dell’immaginazione, della sensibilità verso l’altro

DOCUMENTI

«[…] nel corso dell'epoca tecnica, il rapporto tradizionale tra fantasia e azione si è rovesciato. Se era naturale,

per i nostri antenati, considerare la fantasia "esorbitante", esuberante, eccessiva, e cioè tale che superava e

trascendeva l'ambito del reale, oggi i poteri della nostra fantasia (e i limiti della nostra sensibilità e della nostra

responsabilità) sono inferiori a quelli della nostra prassi; per cui si può dire che oggi la nostra fantasia non è

all'altezza degli effetti che possiamo produrre [ …]»

Gunther Anders – Decalogo dell’era atomica

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«[…](Ci sono) nel diagramma psicologico dell’uomo-massa attuale due primi tratti: la libera espansione dei

suoi desideri vitali, pertanto, della sua persona, e l’assoluta ingratitudine verso quanto ha reso possibile la

facilità della sua esistenza. L’uno e l’altro tratto costituiscono la nota psicologica del bimbo viziato. E, in

realtà, non cadrebbe in errore chi volesse utilizzare la nozione di essa come una lente attraverso cui guardare

l’anima delle masse odierne. Erede d’un passato vastissimo e geniale – geniale d’ispirazione e di sforzi – il

nuovo popolo è stato viziato dal mondo circostante. Vezzeggiare, viziare equivale a non frenare i desideri a dare l’impressione a un essere che tutto gli è permesso e che a nulla egli è obbligato. La creatura sottomessa a

questo regime non ha l’esperienza dei suoi propri confini. A forza di evitarle ogni pressione dell’ambiente,

ogni scontro con altri esseri arriva a credere effettivamente che soltanto essa esiste, e si abitua a non tenere in

conto gli altri soprattutto a non considerare nessuno come superiore a se stessa. Questa sensazione della

superiorità altrui gliela poteva dare soltanto chi più forte di lei l’avesse obbligata a rinunziare a un desiderio, a

ridursi, a contenersi»

J. Ortega y Gasset, La ribellione delle masse

« L’aspirazione a una vita più bella ha in ogni tempo visto dinanzi a sé tre vie verso la lontana meta. La prima

conduceva fuori del mondo: il sentiero della rinunzia […]. La seconda era la via che conduceva al

miglioramento e al perfezionamento del mondo stesso […] Il terzo sentiero verso un mondo più bello conduce

nel regno dei sogni. È la via più comoda, ma sulla quale la meta si mantiene sempre ugualmente lontana. Se la

realtà terrena è così penosa e senza speranze, e la rinunzia al mondo così difficile, coloriamo la vita di belle

apparenze, viviamo in un paese di sogni e di luminose fantasie, mitighiamo la realtà colle estasi dell’ideale […]

Quel terzo sentiero verso una vita più bella, la evasione dalla dura realtà verso una bella illusione, è però

soltanto un motivo letterario? Certamente è qualcosa di più. Esso influisce sulla forma e sul contenuto della vita sociale non meno delle due altre tendenze. »

J. Huizinga, L’autunno del Medioevo

« Partendo dal presupposto che la premessa risponda al vero, che cioè soltanto un mutamento sostanziale del

carattere umano, vale a dire il passaggio dalla preponderanza della modalità dell’avere a una preponderanza

della modalità dell’essere, possa salvarci dalla catastrofe psicologica ed economica, bisogna chiedersi: è

davvero possibile una trasformazione caratterologica su larga scala? E, in caso affermativo, come fare a

produrla? A mio giudizio, il carattere umano può mutare a patto che sussistano le seguenti condizioni: 1 Che si

sia consapevoli dello stato di sofferenza in cui versiamo. 2. Che si riconosca l’origine del nostro malessere. 3.

Che si ammetta che esiste un modo per superare il malessere stesso. 4. Che si accetti l’idea che, per superare il

nostro malessere, si devono far nostre certe norme di vita e mutare il modo di vivere attuale»

E. Fromm, Avere o essere

« La lotta contro i piaceri della carne e l’attaccamento ai beni esteriori non era come attesta espressamente

insieme coi Puritani anche il grande apologeta del Quaccherismo il Barclay una lotta contro il guadagno

razionale ma sibbene contro l’impiego irrazionale della proprietà. E questo consisteva nell’altro apprezzamento da condannarsi come idolatria delle forme ostensibili del lusso che erano così vicine al modo di sentire feudale

in luogo dell’impiego voluto da Dio razionale e utilitario per i fini della vita del singolo e della collettività. Non

si voleva imporre al possidente la macerazione ma l’uso della sua ricchezza per cose necessarie e di pratica

utilità [...]»

Max Weber – Lo spirito del capitalismo

«270. Lo spirito delle donne nella società odierna. Come oggi le donne la pensino sullo spirito degli uomini, lo

si indovina dal fatto che esse nella loro arte di adornarsi pensano a tutto fuorché ad accentuare particolarmente

lo spirito dei loro tratti o i dettagli spiritosi del loro viso: al contrario nascondono cose simili, e sanno invece

darsi, per esempio con una disposizione dei capelli sulla fronte, l’espressione di una viva e bramosa sensualità

e materialità, proprio quando posseggono poco di queste qualità. La loro convinzione che nelle donne lo spirito

spaventi gli uomini giunge al punto che esse stesse rinnegano volentieri l’acutezza del più spirituale tra i sensi

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36

e si accollano intenzionalmente la reputazione di miopia; in tal modo confidano di rendere gli uomini più

fiduciosi: è come se intorno a loro si diffondesse un dolce, invitante crepuscolo. »

F. Nietzsche, Umano, troppo umano

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Nella prima metà del XX secolo si affermarono sulla scena politica europea tre regimi totalitari: il nazismo in

Germania, il fascismo in Italia e lo stalinismo in Russia conquistano il potere e danno vita ad un sistema

dittatoriale e repressivo di ogni libertà. Analizzali, individuandone caratteri comuni e differenze.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

La nostra epoca è segnata da un’etica individualistica e competitiva che sembra premiare l’apparenza e non attribuire alcun valore alla sostanza delle cose e delle persone.

Sono ancora possibili, a tuo avviso, forme di impegno sociale attraverso cui l’individuo possa sentirsi partecipe

di forme di convivenza civile fondata sui valori della solidarietà e della legalità? Esprimi il tuo punto di vista

sull’argomento.

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37

SIMULAZIONI DI SECONDA PROVA

La classe ha svolto una simulazione della durata di 3 ore per autotestare il

proprio livello di preparazione su una parte dei contenuti programmatici

sviluppati e provare a misurarsi con le modalità e i tempi di somministrazione

della stessa.

In allegato la griglia di valutazione di detta prova.

La simulazione di seconda prova in 6 ore si svolgerà dopo il 15 maggio.

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38

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39

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40

SIMULAZIONI DI TERZA PROVA

Il Consiglio di Classe ha deciso di effettuare 2 simulazioni della Terza prova,

attenendosi alla seguente tipologia:

TIPOLOGIA B: quesiti a risposta singola (svoltesi in data 13.01.2017 e

29.03.2017)

Le simulazioni effettuate vengono di seguito riportate. In allegato la griglia di

correzione utilizzata.

QUESITI ASSEGNATI IN DATA 13.01.2017 (quattro discipline- 3 domande per

ciascuna disciplina. Durata della prova:2 h)

Fisica

1- Descrivi la forza che agisce su una particella carica in moto in un

campo elettrico e magnetico.

2- Illustra il contenuto della legge di Ampère.

3- Dimostra come si può determinare il campo magnetico prodotto da

un solenoide ideale infinitamente lungo.

Inglese

1- What is the role of the Mariner in The Rime?

2- What does the portrait symbolize in The Portrait of Dorian Gray?

3- What does Wordsworth state in the Preface to Lyrical Ballads?

Filosofia

1- Definisci in cosa consiste la "rivoluzione copernicana" operata da

Kant

2- Illustra i tre momenti dell'idea con cui Hegel esplicita il farsi dinamico

dell'Assoluto

3- Esponi il significato di fenomeno in Schopenhauer

Storia dell’arte

1- Descrivi l’architettura della Torre Eiffel.

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41

2- Illustra brevemente lo stile pittorico e storico dell’artista Delacroix.

3- Attua la lettura dell’opera qui sotto riportata.

AUTORE :

TITOLO :

ANNO :

TECNICA :

QUESITI ASSEGNATI IN DATA 29.03.2017 - (quattro discipline - 3 domande per

ciascuna disciplina. Durata della prova:2h)

Fisica

1- I raggi catodici possono essere osservati solo quando la pressione

all'interno del tubo è dell'ordine di 0,001 mm Hg. Giustifica questa

affermazione e illustra brevemente la loro scoperta.

2- In un circuito RL, maggiore è l'induttanza, più lungo è il tempo

necessario affinché la corrente raggiunga il valore di regime.

Giustifica questa affermazione.

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42

3- Un filo percorso da corrente è posto in un campo magnetico

uniforme, ma sul filo non agisce alcuna forza. Fornisci una

spiegazione.

Inglese

1- Highlight the most common features of Gothic novel

2- During the reign of Queen Victoria, Great Britain ruled over a wide

and powerful empire. Which territories did the British occupy and

what kind of empire create?

3- Talk about World War I?

Storia

1- Il trattato di pace di Versailles del 1919 è stato letto come un vera e

propria pace punitiva: spiegane i motivi.

2- Illustra quali soluzioni propose Roosevelt con il New Deal per uscire

dalla crisi economica e dalla conseguente recessione.

3- Spiega perché il periodo che va dall’ottobre 1922 al gennaio 1925 è

stato considerato dagli storici una fase di transizione verso il vero e

proprio regime fascista.

Scienze motorie

1- Descrivi i tipi di muscolo presenti nel corpo umano

2- Illustra cosa è e come è costituita una fibra muscolare.

3- Spiega cosa si valuta con la manovra G.A.S

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43

Griglie di valutazione I Prova

ANALISI DEL TESTO

Indicatori Descrittori Misuratori Punti

Correttezza e

proprietà nell’uso

della lingua

Correttezza ortografica

e morfosintattica

Proprietà e ricchezza

lessicale

Registro linguistico

congruo alla tipologia

ed alle indicazioni

fornite dalla traccia

Eccellente

Ottimo

Buono

Discreto

Sufficiente

Mediocre

Insufficiente

Gravemente insuff.

Prestazione nulla

3

2,7

2,3

2

1,8

1,3

0,9

0,5

0

0-3

Possesso delle

conoscenze Qualità e quantità

delle informazioni

relative all’argomento

Pertinenza delle

informazioni

utilizzate

Eccellente

Ottimo

Buono

Discreto

Sufficiente

Mediocre

Insufficiente

Gravemente insuff.

Prestazione nulla

3

2,7

2,3

2

1,8

1,3

0,9

0,5

0

0-3

Capacità di

organizzare il testo Organicità delle

analisi

Possesso ed

utilizzazione degli

strumenti di

decodifica

Individuazione dei

nuclei fondanti

Eccellente

Ottimo

Buono

Discreto

Sufficiente

Mediocre

Insufficiente

Gravemente insuff.

Prestazione nulla

2

1,8

1,6

1,4

1,2

1

0,8

0,5

0

0-2

Capacità di

elaborazione critica,

originalità e/o

creatività

Pertinenza delle

argomentazioni e

valutazioni personali

Rielaborazione critica

dei contenuti

Originalità e capacità

creativa della

trattazione

Eccellente

Ottimo

Buono

Discreto

Sufficiente

Mediocre

Insufficiente

Gravemente insuff.

Prestazione nulla

2

1,8

1,6

1,4

1,2

1

0,8

0,5

0

0-2

Valutazione complessiva Totale punteggio Voto

Al punteggio 0/10 corrisponde il voto 1/10. A discrezione dell’insegnante il voto finale può essere

decurtato di 0,5 per vari fattori: grafia poco leggibile, disordine nella presentazione, consegna in

brutta copia, uso del bianchetto.

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44

SAGGIO BREVE E ARTICOLO DI GIORNALE

Indicatori Descrittori Misuratori Punti

Correttezza e

proprietà nell’uso

della lingua

Correttezza ortografica

e morfosintattica

Proprietà e ricchezza

lessicale

Registro linguistico

congruo alla tipologia

ed alle indicazioni

fornite dalla traccia

Eccellente

Ottimo

Buono

Discreto

Sufficiente

Mediocre

Insufficiente

Gravemente insuff.

Prestazione nulla

3

2,7

2,3

2

1,8

1,3

0,9

0,5

0

0-3

Possesso delle

conoscenze Qualità e quantità

delle informazioni

relative all’argomento

Pertinenza delle

informazioni

utilizzate in

conformità con il

destinatario scelto

Eccellente

Ottimo

Buono

Discreto

Sufficiente

Mediocre

Insufficiente

Gravemente insuff.

Prestazione nulla

3

2,7

2,3

2

1,8

1,3

0,9

0,5

0

0-3

Capacità di

comprensione ed

utilizzazione dei

materiali forniti nel

rispetto della

tipologia

Utilizzazione dei

documenti in

conformità con le

indicazioni della

traccia

Strutturazione del

testo in funzione delle

consegne della traccia

Individuazione dei

nuclei fondanti

Eccellente

Ottimo

Buono

Discreto

Sufficiente

Mediocre

Insufficiente

Gravemente insuff.

Prestazione nulla

2

1,8

1,6

1,4

1,2

1

0,8

0,5

0

0-2

Capacità di

elaborazione critica,

riflessione e giudizio

sulle questioni

proposte

Pertinenza delle

argomentazioni e

valutazioni personali

Rielaborazione critica

dei contenuti

Originalità e

compiutezza della

trattazione

Eccellente

Ottimo

Buono

Discreto

Sufficiente

Mediocre

Insufficiente

Gravemente insuff.

Prestazione nulla

2

1,8

1,6

1,4

1,2

1

0,8

0,5

0

0-2

Valutazione complessiva Totale punteggio Voto

Al punteggio 0/10 corrisponde il voto 1/10. A discrezione dell’insegnante il voto finale può essere

decurtato di 0,5 per vari fattori: grafia poco leggibile, disordine nella presentazione, consegna in

brutta copia, uso del bianchetto.

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45

TEMA STORICO

Indicatori Descrittori Misuratori Punti

Correttezza e

proprietà nell’uso

della lingua

Correttezza ortografica

e morfosintattica

Proprietà e ricchezza

lessicale

Registro linguistico

congruo alla tipologia

Eccellente

Ottimo

Buono

Discreto

Sufficiente

Mediocre

Insufficiente

Gravemente insuff.

Prestazione nulla

3

2,7

2,3

2

1,8

1,3

0,9

0,5

0

0-3

Possesso delle

conoscenze Qualità e quantità

delle informazioni

relative all’argomento

Pertinenza delle

informazioni

utilizzate in

conformità con il

destinatario scelto

Eccellente

Ottimo

Buono

Discreto

Sufficiente

Mediocre

Insufficiente

Gravemente insuff.

Prestazione nulla

3

2,7

2,3

2

1,8

1,3

0,9

0,5

0

0-3

Capacità di

organizzare la

trattazione

Consequenzialità della

trattazione

Riferimento alle fonti

Eccellente

Ottimo

Buono

Discreto

Sufficiente

Mediocre

Insufficiente

Gravemente insuff.

Prestazione nulla

2

1,8

1,6

1,4

1,2

1

0,8

0,5

0

0-2

Capacità di

elaborazione critica,

riflessione e giudizio

sulle questioni

proposte

Pertinenza delle

argomentazioni e

valutazioni personali

Rielaborazione critica

dei contenuti

Originalità e

compiutezza della

trattazione

Eccellente

Ottimo

Buono

Discreto

Sufficiente

Mediocre

Insufficiente

Gravemente insuff.

Prestazione nulla

2

1,8

1,6

1,4

1,2

1

0,8

0,5

0

0-2

Valutazione complessiva Totale punteggio Voto

Al punteggio 0/10 corrisponde il voto 1/10. A discrezione dell’insegnante il voto finale può essere

decurtato di 0,5 per vari fattori: grafia poco leggibile, disordine nella presentazione, consegna in

brutta copia, uso del bianchetto.

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46

TEMA DI ORDINE GENERALE

Indicatori Descrittori Misuratori Punti

Correttezza e

proprietà nell’uso

della lingua

Correttezza ortografica

e morfosintattica

Proprietà e ricchezza

lessicale

Registro linguistico

congruo alla tipologia

Eccellente

Ottimo

Buono

Discreto

Sufficiente

Mediocre

Insufficiente

Gravemente insuff.

Prestazione nulla

3

2,7

2,3

2

1,8

1,3

0,9

0,5

0

0-3

Possesso delle

conoscenze Qualità e quantità

delle informazioni

relative all’argomento

Pertinenza delle

informazioni

utilizzate in

conformità con il

destinatario scelto

Eccellente

Ottimo

Buono

Discreto

Sufficiente

Mediocre

Insufficiente

Gravemente insuff.

Prestazione nulla

3

2,7

2,3

2

1,8

1,3

0,9

0,5

0

0-3

Capacità di

organizzare la

trattazione

Consequenzialità della

trattazione

Apporto personale

Eccellente

Ottimo

Buono

Discreto

Sufficiente

Mediocre

Insufficiente

Gravemente insuff.

Prestazione nulla

2

1,8

1,6

1,4

1,2

1

0,8

0,5

0

0-2

Capacità di

elaborazione critica,

riflessione e giudizio

sulle questioni

proposte

Pertinenza delle

argomentazioni e

valutazioni personali

Rielaborazione critica

dei contenuti

Originalità e

compiutezza della

trattazione

Eccellente

Ottimo

Buono

Discreto

Sufficiente

Mediocre

Insufficiente

Gravemente insuff.

Prestazione nulla

2

1,8

1,6

1,4

1,2

1

0,8

0,5

0

0-2

Valutazione complessiva Totale punteggio Voto

Al punteggio 0/10 corrisponde il voto 1/10. A discrezione dell’insegnante il voto finale può essere

decurtato di 0,5 per vari fattori: grafia poco leggibile, disordine nella presentazione, consegna in

brutta copia, uso del bianchetto.

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47

Tabella di comparazione tra i voti in decimi e quindicesimi

GIUDIZIO

Voti in /10 Voti in /15

ECCELLENTE

10 15

OTTIMO

9 14

BUONO

8 13

DISCRETO 7 12

11

SUFFICIENTE

6 10

MEDIOCRE 5 9

8

INSUFFICIENTE 4

3

7

6

5

GRAVEMENTE

INSUFFICIENTE

2

1

4

3

2

1

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48

Liceo Scientifico Statale “Renato Cartesio” - Olevano Romano.

Griglia di valutazione della terza prova scritta (tipologia B)

Commissione…………………… Indirizzo……………………….

Cognome………………………..........……........…Nome…………..................………….Classe……….Data……

………….

Descrittori

Ind

ica

tori

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

.

……

……

……

……

A Completa e

approfondita

5

Conoscenza degli

argomenti

Completa con

qualche imprecisione

4

Corretta ed essenziale 3

Superficiale e

frammentaria

2

Scarsa e confusa 1

B Linguaggio scorrevole

e corretto

3

Competenza

linguistica e uso del

linguaggio specifico

Linguaggio non

sempre chiaro e

appropriato

2

Linguaggio confuso e

scorretto

1

C Sa effettuare analisi e

sintesi corrette

4

Capacità di analisi

e di sintesi

Sa effettuare analisi e

sintesi parziali e/o

imprecise

3/2

Non sa effettuare

analisi e sintesi corrette

1

D Sa organizzare dati ed

informazioni in modo

corretto

3

Competenza nel

rielaborare dati e

informazioni

Sa organizzare dati ed

informazioni con

qualche difficoltà

2

Sa organizzare dati ed

informazioni con molte

difficoltà

1

Non sa organizzare

dati ed informazioni

0

Punteggi attribuiti per ogni singola domanda

N.B. Si attribuisce punteggio nullo alla domanda non risposta. Il voto finale si arrotonda all’intero

superiore se la prima cifra decimale del punteggio totale è maggiore o uguale a 5.

La Commissione PUNTEGGIO TOTALE = :12 =………. Voto……/15

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49

Liceo Scientifico Statale “R. Cartesio” - Olevano Romano Griglia di valutazione di Matematica

Alunno………………………………………………..……………. Classe ………………. Data………………………….

Indicatori Descrittori Punteggi

Conoscenza di

definizioni, teoremi,

regole e deduzioni

A

Approfondita, ampliata e

sistematizzata

Conoscenza delle regole applicate con precisione

4

Pertinenti e corrette Presenza al più di qualche imprecisione o di qualche

errore di “palese” disattenzione 3.5

Adeguate Presenza al più di qualche imprecisione e di qualche

errore di “palese” disattenzione 3

Essenziali Presenza di imprecisioni (di forma) o di qualche errore

non grave 2.5

Superficiali e

incerte

Presenza di imprecisioni (di forma) o di errori non

gravi 2

Scarse Errori gravi nei procedimenti e/o carenze diffuse

nell’applicazione di tecniche di base 1.5

Scarse e confuse Errori gravi nei procedimenti e/o carenze diffuse

nell’applicazione di tecniche di base 1

Capacità di esprimere

concetti sia utilizzando

il linguaggio comune,

sia il lessico specifico

della disciplina, sia il

linguaggio simbolico

B

Originale e valida

Argomentazioni ineccepibili sia nel contenuto che

nella forma; ordine nella scrittura e nei disegni;

perfetta leggibilità dell’intero elaborato.

2

Coerente e lineare Forma corretta, linguaggio rigoroso, disegni precisi,

argomentazioni valide, chiare e lineari 1.5

Essenziale Argomentazioni complessivamente valide 1

Incompleta Le argomentazioni contengono errori o ambiguità

sostanziali 0.75

Incompleta e

incomprensibile

Mancano o sono confusi i passaggi e le necessarie

giustificazioni

0.5

Abilità nell’utilizzo di

definizioni, teoremi,

regole e procedure di calcolo,

nell'impostazione ed

esecuzione.

Originalità nella

strategia usata

C

Corretta e precisa Applicazione puntuale, corretta e precisa delle tecniche

e delle procedure risolutive; disegni corretti e precisi 2

Corretta Applicazione puntuale e corretta delle tecniche e delle procedure risolutive; disegni corretti

1.75

Sufficientemente

corretta

Applicazione delle tecniche di base complessivamente

corretta; disegni sufficientemente corretti

1.5

Imprecisa Disordine nella sequenza logica dei vari passaggi e, in

generale della scrittura; disegni imprecisi 1

Scorretta Errori molto gravi e diffusi sia nelle conoscenze che

nelle applicazioni delle tecniche di base 0.75

Sconnessa Errori molto gravi e diffusi sia nelle conoscenze che

nelle applicazioni delle tecniche di base 0.5

Completezza della

prestazione rispetto alla

consegna

D

Completo

Tutti i quesiti proposti sono svolti con procedimenti

corretti e in maniera completa pervenendo al risultato

esatto 2

Quasi completo

Quasi tutti i quesiti proposti sono svolti con

procedimenti corretti e in maniera completa

pervenendo al risultato esatto

1.5

Parziale

Solo parte dei quesiti proposti sono svolti con

procedimenti corretti e in maniera completa

pervenendo al risultato esatto

1

Ridotto I quesiti proposti sono svolti in modo incompleto con

procedimenti non portati a temine 0.75

Ridotto e confuso I quesiti proposti non sono svolti o sono largamente incompleti

0.5

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50

Liceo Scientifico Statale "R. Cartesio"- Olevano Romano

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

Candidato: _________________________________ Data: ___/__/____ Classe V Sezione: ___

FASE INDICATORI DESCRITTORI Punteggio

(su 30)

Punteggio

assegnato

I

Argomento

proposto dal

candidato

1. Capacità di

applicazione delle

conoscenze e di

collegamento

multidisciplinare

Autonoma, consapevole ed efficace

Autonoma e sostanzialmente

soddisfacente

Accettabile e sostanzialmente corretta

Guidata e in parte approssimativa

Inadeguata, limitata e superficiale

4

3

2

1,5

1

2. Capacità di

argomentazione, di

analisi/sintesi, di

rielaborazione critica

Autonoma, completa e articolata

Adeguata ed efficace

Adeguata e accettabile

Parzialmente adeguata e

approssimativa

Disorganica e superficiale

4

3

2

1,5

1

3. Capacità espressiva e

padronanza della lingua

Corretta, appropriata e fluente

Corretta e appropriata

Sufficientemente chiara e scorrevole

Incerta e approssimativa

Scorretta, stentata

4

3

2

1,5

1

____/12

II

Argomenti

proposti dai

commissari

1. Conoscenze disciplinari

e capacità di

collegamento

interdisciplinare

Complete, ampie e approfondite

Corrette e in parte approfondite

Essenziali, ma sostanzialmente corrette

Imprecise e frammentarie

Frammentarie e fortemente lacunose

6

5

4

3

1-2

2. Coerenza logico-

tematica, capacità di argomentazione, di

analisi/sintesi

Autonoma, completa e articolata

Adeguata ed efficace

Adeguata e accettabile Parzialmente adeguata e

approssimativa

Disorganica e superficiale

6

5

4 3

1-2

3. Capacità di

rielaborazione critica

Efficace e articolata Sostanzialmente efficace

Adeguata

Incerta e approssimativa

Inefficace

4 3

2

1,5

1

____/16

III

Discussione

prove scritte 1. Capacità di

autovalutazione e

autocorrezione

I PROVA Adeguata

Inefficace

0,5

0

II PROVA Adeguata

Inefficace

0,5

0

III PROVA Adeguata

Inefficace

1

0

____/2

Punteggio TOTALE ____/30

La Commissione Il Presidente

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51

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “R. CARTESIO”

OLEVANO ROMANO

a.s. 2016/2017

CLASSE 5A

RELAZIONE FINALE

PROGRAMMI SVOLTI

ITALIANO

DOCENTE: Prof. ssa Annarita De Prosperis

LIBRI DI TESTO:

Baldi – Giusso – Razetti – Zaccaria, Testi e storia della letteratura, Volumi D, E, F, Paravia.

D. Alighieri, Divina Commedia, Paradiso, edizione a scelta.

RELAZIONE FINALE DELLA DOCENTE

Premessa

Il programma di italiano e latino svolto è stato modulato tenendo presente il fatto che

il nell’ultimo anno la classe si è trovata di fronte al cambiamento del docente avuto per tutto

il secondo biennio. Un ovvio rallentamento ha subito il programma a causa del fatto che la

attuale docente è stata assegnata alla classe ad anno scolastico già iniziato (25 ottobre 2016).

Si sottolinea inoltre l’elevato numero di ore perse a causa di attività extracurricolari e di

assemblee scolastiche svoltesi, assai di frequente, nel giorno in cui la classe avrebbe dovuto

svolgere un numero elevato (3) di ore di italiano e latino.

Nonostante tutto ciò tra alunni e docente si è instaurato fin da subito un rapporto

positivo di fiducia. Dal punto di vista disciplinare il comportamento degli alunni è stato

abbastanza corretto e ciò ha contribuito a far sì che nella classe si sia creato un clima sereno.

Perciò la docente ha potuto portare avanti in maniera positiva il lavoro di decodifica,

comprensione, analisi formale e contenutistica di un testo letterario, iniziata negli anni

scolastici precedenti, facendo sì che la maggior parte degli studenti potesse migliorare ed

incrementare le proprie capacità e competenze lessicali.

Se in generale la partecipazione al dibattito educativo ed alle attività svolte in classe

è stata pressoché positiva resta comunque variegato il livello di profitto e di preparazione

finale raggiunto dagli alunni.

Si segnala infatti un gruppo di studenti che si è sempre dimostrato interessato alle

problematiche affrontate durante lo studio delle discipline letterarie e che ha alimentato in

maniera positiva il dibattito in classe, raggiungendo così risultati più che buoni sia per

quanto concerne la produzione scritta sia per quanto concerne la produzione orale. Parimenti

si segnala un ristretto gruppo di studenti che è stato meno coinvolto in classe e che non ha

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52

rispettato sempre i tempi e le consegne date dalla docente, sottraendosi, a volte in maniera

strategica, alle prove (in maniera particolare a quelle orali).

La maggioranza della classe si è comunque impegnata nello studio e si è dimostrata

disponibile alla verifica ed alla correzione dei concetti e dei contenuti acquisiti, riportando

così risultati positivi, soprattutto per quanto riguarda l’acquisizione delle conoscenze da

esporre nelle interrogazioni orali. La produzione scritta infatti risulta più incerta e lacunosa,

anche se in generale si può ritenere soddisfacente.

Vengono di seguito indicati gli obiettivi didattici e formativi.

Obiettivi didattici

CONOSCENZE

Conoscenza delle strutture e delle funzioni della lingua (letteraria e non letteraria)

Conoscenza delle strategie di elaborazione scritta

Acquisizione della poetica dei vari autori presentati nel programma

Acquisizione dell’ambito storico culturale in cui si collocano i singoli autori

Principali elementi della retorica.

COMPETENZE

Decodifica, comprensione, analisi formale e contenutistica di un testo letterario.

CAPACITA'

Riconoscimento dei nuclei concettuali di un testo scritto

Affinamento delle capacità di approfondimento critico personale

Affinamento della capacità di collegamento anche in prospettiva multidisciplinare (anche

con l’ausilio di strumenti multimediali).

Obiettivi formativi

Formazione della persona attraverso:

- la conoscenza e l’uso corretto della lingua

- la riflessione sulla molteplicità di fruizione ed analisi del testo letterario e sulla

pluralità di legami che si possono stabilire in senso sincronico e diacronico tra i

settori della storia letteraria e quelli storici, artistici, politici e sociali

Metodi

La didattica è stata condotta prevalentemente con il metodo della lezione frontale

integrata dallo studio del manuale. Sono stati tracciati innanzitutto i confini cronologici e

delineate le caratteristiche sociali e culturali del contesto storico di riferimento in cui sono

state collocate le varie esperienze letterarie.

Conseguentemente al fatto che il programma è stato notevolmente rallentato si è

scelto programmaticamente di selezionare un numero limitato di testi relativi ad ogni autore.

Privilegiando quei testi che potessero rendere più agevole l’inquadramento della poetica di

un determinato autore ed il confronto con altri autori e varie esperienze letterarie.

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53

Lo studio della Divina Commedia è stato così drasticamente ridotto e non è stato

possibile procedere alla lettura degli otto canti del Paradiso previsti dalla programmazione di

dipartimento.

Criteri di valutazione, verifiche

Lo strumento della verifica è stato interpretato come valutazione del raggiungimento

degli obiettivi didattici. È stata valutata in senso positivo la capacità di rielaborare

personalmente i contenuti disciplinari. Nella valutazione finale è stata oggetto di particolare

considerazione la capacità di assistere alle lezioni in modo attivo e partecipato.

Gli strumenti di valutazione utilizzati sono stati interrogazioni orali e verifiche

scritte.

Il numero di verifiche orali nel corso dell’anno scolastico è stato variabile a seconda

degli alunni. Tendenzialmente tutti gli studenti sono stati sottoposti a due verifiche orali per

quadrimestre.

Nel primo quadrimestre sono state svolte tre prove scritte e nel secondo

quadrimestre, alla data del 15 maggio, due prove consistenti nella simulazione di Esame di

Stato. Tale simulazione è stata svolta in maniera concordata tra le docenti delle due classi di

quinto scientifico dell’Istituto. È prevista una ulteriore prova scritta entro la fine dell’anno

scolastico.

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54

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “R. CARTESIO”

OLEVANO ROMANO

a.s. 2016/2017

CLASSE 5A

RELAZIONE FINALE

PROGRAMMI SVOLTI

LATINO

DOCENTE: Prof. ssa Annarita De Prosperis

LIBRI DI TESTO: G.Garbarino, Opera, vol.3, Paravia

RELAZIONE FINALE DELLA DOCENTE

Premessa

Cfr. Premessa in “Italiano”

Obiettivi didattici

CONOSCENZE

Conoscere le fondamentali espressioni letterarie della civiltà latina anche attraverso i testi.

Saper inquadrare in maniera generale gli autori entro il quadro storico-culturale di

riferimento.

Acquisizione dell’ambito storico culturale in cui si collocano i singoli autori

COMPETENZE

Comprendere e rielaborare coerentemente e correttamente il contenuto presente nei testi.

Esporre in modo chiaro, corretto e coerente.

CAPACITA'

Affinamento delle capacità di approfondimento critico personale

Affinamento della capacità di collegamento anche in prospettiva multidisciplinare (anche

con l’ausilio di strumenti multimediali).

Obiettivi formativi

Formazione della persona attraverso:

- la conoscenza e l’uso corretto della lingua

- la riflessione sulla molteplicità di fruizione ed analisi del testo letterario e sulla

pluralità di legami che si possono stabilire in senso sincronico e diacronico tra i

settori della storia letteraria e quelli storici, artistici, politici e sociali

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55

Metodi

La didattica è stata condotta prevalentemente con il metodo della lezione frontale

integrata dallo studio del manuale. Sono stati tracciati innanzitutto i confini cronologici e

delineate le caratteristiche sociali e culturali del contesto storico di riferimento in cui sono

state collocate le varie esperienze letterarie.

Si è scelto di leggere brani in traduzione in modo da permettere agli studenti di

entrare in contatto col pensiero degli autori latini e di cogliere l’attualità di alcune

problematiche culturali.

Criteri di valutazione, verifiche

Lo strumento della verifica è stato interpretato come valutazione del raggiungimento

degli obiettivi didattici. È stata valutata in senso positivo la capacità di rielaborare

personalmente i contenuti disciplinari. Nella valutazione finale è stata oggetto di particolare

considerazione la capacità di assistere alle lezioni in modo attivo e partecipato.

Gli strumenti di valutazione utilizzati sono stati interrogazioni orali e verifiche

scritte.

Il numero di verifiche orali nel corso dell’anno scolastico è stato variabile a seconda

degli alunni. Tendenzialmente tutti gli studenti sono stati sottoposti a due verifiche orali per

quadrimestre.

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56

Relazione finale

Anno scolastico 2016/2017 Classe 5 sez. A

Docente Prof.ssa Alessandra Quintiliani Materia: Storia

Livello iniziale della

classe e competenze

disciplinari acquisite

dagli alunni

La classe VA, affidatami da questo a.s., si è mostrata da subito molto

attiva e propositiva nell’attività didattica e molto coinvolta dal nuovo

approccio metodologico alla disciplina. La maggior parte degli alunni ha

interagito in modo proficuo con il docente, partecipando attivamente e con

coinvolgimento all’attività didattica, spesso arrivando a più che buoni

risultati.

A conclusione del percorso si può affermare che la maggior parte dei

discenti sono apparsi più maturi e consapevoli, migliorando il proprio

bagaglio culturale e umano e sapendo organizzare in maniera più critica gli

argomenti oggetto di studio, mentre un discreto numero di alunni evidenzia

lacune nella esposizione e/o rielaborazione personale dei contenuti

disciplinari dovuta a lacune pregresse, ad uno studio non continuo e per lo

più funzionale alle verifiche, che non ha permesso di sviluppare appieno le

loro potenzialità.

Note sullo svolgimento dell’attività didattica (con eventuali revisioni della programmazione

iniziale riguardo a competenze, conoscenze, metodi…, eventuali difficoltà incontrate…)

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57

Il programma curricolare è stato svolto secondo le indicazioni ministeriali e la programmazione

dipartimentale.

Lo svolgimento del programma ha unito la scansione cronologica dei fatti ai nuclei tematici. Gli

argomenti solitamente sono stati introdotti attraverso la formulazione del nodo problematico e la

contestualizzazione dei problemi. Successivamente si è passati all’articolazione più dettagliata delle

questioni maggiormente significative. Per alcune tematiche invece si è partiti da eventi particolari

per ricollegarli al contesto e ricavarne il significato. Nella presentazione degli argomenti non si è

puntato solo sui singoli fatti, quanto sulla comprensione delle motivazioni che li hanno prodotti e

sulle conseguenze determinate. Pur dando il giusto peso alle grandi personalità del novecento, si è

cercato di evidenziare l’importanza per la storia contemporanea delle forze collettive. E’ apparso

fondamentale interrogarsi sul significato degli eventi, mostrando come questi si prestino a

interpretazioni diverse. Si è cercato, quindi, di far vedere come gli eventi acquistino un significato

entro un quadro interpretativo.

Va sottolineato che nel mese di aprile sono state effettuate solo pochissime ore di lezione a causa

delle festività pasquali, dell’assemblea d’Istituto, ecc. Questo a comportato un lieve ritardo nello

sviluppo del programma.

Le metodologie adottate sono state molteplici e la scelta è stata legata all’obiettivo da raggiungere,

al contenuto da trasmettere, alla specificità degli alunni, che debbono sempre essere il “centro” del

processo didattico - educativo.

Le lezioni hanno avuto generalmente carattere frontale e dialogato, hanno contenuto domande

aperte, discussione. Sono stati proposti alla classe audiovisivi e documentari storici ad

approfondimento delle lezioni.

Il raggiungimento degli obiettivi è stato valutato attraverso interrogazioni orali e prove scritte. Nelle

prove orali agli alunni è stato chiesto di presentare un argomento del programma dimostrando di

conoscerne gli aspetti fondamentali, di esporli in modo logico e consequenziale, ponendo

attenzione alle cause e alle conseguenze, al confronto e al collegamento dei vari elementi emersi.

Domande di storia sono state inserite nella simulazione di terza prova d’esame. Sono stati proposti

temi storici nei compiti in classe di italiano.

Per quanto attiene agli indicatori di misurazione, si rimanda alla griglia inserita nel Documento del

Consiglio di classe.

Si sottolinea, infine, che la valutazione finale terrà conto delle capacità espositive, dell'interesse,

della partecipazione, dell'impegno, delle potenzialità di ciascun alunno e della progressione rispetto

ai livelli iniziali.

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Comportamento e frequenza degli alunni alle lezioni

Per quanto attiene al comportamento del gruppo classe è doveroso sottolineare che:

non tutti gli alunni hanno frequentato costantemente le lezioni: per diversi alunni

vanno registrate durante l’anno scolastico numerose entrate in ritardo o uscite

anticipate rispetto al regolare orario delle lezioni; gli stessi hanno adottato

fallimentari strategie tese a rimandare o evitare il momento delle verifiche.

diversii studenti non sono stati puntuali nell’esecuzione dei compiti assegnati.

Rapporti con le famiglie

Pochi genitori hanno partecipato agli incontri antimeridiani e ai colloqui pomeridiani, e per lo

più i genitori degli alunni con un buon rendimento scolastico.

Attività integrative e/o extrascolastiche

Documentari; testi storiografici; materiali di approfondimento su Classroom

Firma Docente

Olevano Romano, 11/05/2017

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59

Relazione finale

Anno scolastico 2016/2017 Classe 5 sez. A

Docente Prof. ssa Alessandra QUintiliani Materia: FIlosofia

Livello iniziale della

classe e competenze

disciplinari acquisite

dagli alunni

La classe VA, affidatami quest’anno,al di là di una certa esuberanza, si è

mostrata da subito molto attiva e propositiva nell’attività didattica e mo lto

coinvolta dal nuovo approccio metodologico alla disciplina. La maggioranza

degli alunni ha interagito in modo proficuo con il docente, partecipando

attivamente e con coinvolgimento all’attività didattica, arrivando in più casi

a più che buoni risultati.

A conclusione del percorso si può affermare che la maggior parte dei

discenti sono apparsi più maturi e consapevoli, migliorando il proprio

bagaglio culturale e umano e sapendo organizzare in maniera più critica gli

argomenti oggetto di studio, mentre un discreto numero di alunni evidenzia

lacune nella esposizione e/o rielaborazione personale dei contenuti

disciplinari dovuta a lacune pregresse, ad uno studio non continuo e per lo

più funzionale alle verifiche.

Note sullo svolgimento dell’attività didattica (con eventuali revisioni della programmazione

iniziale riguardo a competenze, conoscenze, metodi…, eventuali difficoltà incontrate…)

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60

Il programma curricolare è stato svolto secondo le indicazioni ministeriali e la programmazione

dipartimentale.

Nella scelta degli autori, tenendo conto di quanto previsto dai programmi, si è cercato di individuare

alcune tra le figure più significative dei periodi presi in esame. La scelta ha tenuto anche conto

della possibilità di operare collegamenti con altre discipline, soprattutto storia ed italiano. Va

sottolineato che nel mese di aprile sono state effettuate solo 7 ore di lezione a causa delle festività

pasquali, feste nazionali, dell’assemblea d’Istituto, ecc.

Le metodologie adottate sono state molteplici e la scelta è stata legata all’obiettivo da raggiungere,

al contenuto da trasmettere, alla specificità degli alunni, che debbono sempre essere il “centro” del

processo didattico - educativo.

Nello specifico le lezioni sono state prevalentemente frontali e dialogate, hanno previsto domande

aperte, discussioni. I filosofi sono stati sempre inquadrati storicamente, mostrando i collegamenti

con il contesto in cui hanno operato. Le spiegazioni dei contenuti hanno teso mostrare i nuclei

tematici fondamentali ed i necessari collegamenti e confronti. Si è proceduto per la quasi totalità

degli autori alla lettura ed analisi di brani antologici per un approccio diretto agli stessi e per la

conoscenza delle molteplici forme di scrittura filosofica. Al termine dell’esame dei temi o nodi

filosofici cruciali gli alunni sono stati sollecitati attraverso discussioni guidate all’autoriflessione ed

all’attualizzazione delle problematiche, promuovendo altresì la capacità di formulare domande.

Come approfondimento e momento di riflessione, infine, per alcuni filosofi sono state proposte delle

video-lezioni tenute da alcuni tra i maggiori storici della filosofia italiani e materiali su Classroom.

Le verifiche, che hanno permesso la definizione del raggiungimento degli obiettivi, sono state orali e

scritte. Solitamente è stata richiesta all’alunno la presentazione di un autore o problematica,

passando all’analisi di aspetti specifici; infine sono stati chiesti confronti, valutazioni ed eventuali

nodi critici.

Quesiti di filosofia sono stati inseriti nella simulazione della terza prova.

Circa gli indicatori di misurazione, si rimanda alla griglia inserita nel Documento del Consiglio di

Classe.

La valutazione finale terrà conto delle capacità espositive, dell'interesse, della partecipazione,

dell'impegno, delle potenzialità di ciascun alunno e della progressione rispetto ai livelli iniziali.

Comportamento e frequenza degli alunni alle lezioni

Per quanto attiene al comportamento del gruppo classe è doveroso sottolineare che:

non tutti gli alunni hanno frequentato costantemente le lezioni: per diversi alunni

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61

vanno registrate durante l’anno scolastico numerose entrate in ritardo o uscite

anticipate rispetto al regolare orario delle lezioni; gli stessi hanno adottato

fallimentari strategie tese a rimandare o evitare il momento delle verifiche.

diversi studenti non sono stati puntuali nell’esecuzione dei compiti assegnati.

Rapporti con le famiglie

Pochi genitori hanno partecipato agli incontri antimeridiani e ai colloqui pomeridiani, e per lo

più i genitori degli alunni con un buon rendimento scolastico.

Attività integrative e/o extrascolastiche

Video- lezioni di approfondimento; materiali di approfondimento su Classroom.

Firma Docente

Olevano Romano, 11/05/2017

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Istituto d’ Istruzione Superiore "R. Cartesio" RELAZIONE FINALE A.S.2016-2017 LINGUA E CIVILTA’ INGLESE Classe 5A

Profitto della classe Il livello di preparazione raggiunto dalla classe è complessivamente soddisfacente. E’ necessario evidenziare che solo una parte degli studenti ha operato nel corso dell’anno con serietà e continuità rispettando con attenzione le consegne acquisendo così un metodo di lavoro personalizzato ed efficace. Coloro che, invece, si sono impegnati con discontinuità e che non sono stati presenti con regolarità alle lezioni, risultano avere una conoscenza dei contenuti superficiale. Per quanto concerne l’uso della lingua orale e scritta, si sottolinea che una parte degli studenti si esprime con una certa disinvoltura sia nello scritto, dove ha acquisito una certa competenza tecnico-strumentale attraverso lavori scritti ( riassunto, analisi e commento di brani ), sia nell’orale. Il restante presenta ancora alcune lacune pregresse e difficoltà ad esprimersi correntemente. Per agevolare il lavoro dei discenti, è stata utilizzata per tutto l’anno scolastico google classroom dove è stato inviato materiale da parte del docente.

I moduli di letteratura sono stati organizzati nel seguente modo :

- Verifica dei prerequisiti; - Introduzione per motivare gli allievi e sollecitare la loro attenzione; - Eventuale anticipazione del nuovo lessico; - Introduzione al genere; - Presentazione dell’autore; - Analisi e critica del testo letterario; - Esercizi scritti e orali;

Strumenti didattici - Libro di testo - Fotocopie - Google classroom - LIM

Tipologia delle verifiche Prove scritte: Aperte Prove orali: Aperte

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Criteri di valutazione delle prove scritte e orali I criteri di valutazione hanno tenuto in considerazione i seguenti elementi: 1) risultati assoluti raggiunti 2) progressione nell’apprendimento 3) obiettivi conseguiti Sono stati valutati i seguenti elementi: -competenze linguistiche -competenza comunicativa Riuscire ad esprimersi in modo corretto ma efficace sugli argomenti trattati è stato ritenuto indispensabile come risultato minimo nelle diverse parti del programma annuale. Nella comprensione orale si è valutata la capacità dello studente di cogliere gli elementi essenziali ed il significato globale di un testo proposto; capire il significato anche nei particolari; identificare l’intenzione del parlante anche dagli elementi para-extra linguistici. Nella produzione orale sono state prese come elementi di valutazione le seguenti voci: accento/pronuncia/intonazione; lessico; comprensione; scorrevolezza. Nella comprensione scritta è stata valutata la capacità del discente di cogliere gli elementi essenziali e il significato globale; trovare informazioni particolari; decodificare e riconoscere le strutture dei diversi tipi di testo; sintetizzare un testo. Nella produzione scritta si è tenuto conto della correttezza strutturale (punteggiatura, ortografia,); la conoscenza lessicale; originalità e capacità di rielaborazione personale. In particolare, per accertare la conoscenza degli argomenti letterari affrontati, è stata valutata la capacità del discente di individuare le caratteristiche principali degli autori; decodificare un testo proposto; fare collegamenti fra autori, periodi e le altre letterature; esprimere giudizi personali. Olevano Romano, 15 maggio 2017 La Docente F,to Maria Laura Burzacca

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Materia : Storia dell’Arte ed. Artistica Prof. Vanessa Crescenzi Classe V A liceo Scientifico.

La classe del Liceo Scientifico risulta costituita da 24 alunni ,

Per quanto riguarda la situazione iniziale della classe, quest’anno ho preso

servizio il 28 Novembre 2016 .

La classe nel complesso si dimostra discontinua nell'attenzione e nell' impegno

, anche se alcuni alunni hanno ancora un atteggiamento poco partecipe durante

le lezioni e devono migliorare il proprio metodo di studio, altri invece

manifestano discrete capacità , buona competenza anche nell’espressione, nel

dialogo ;

Spesso facciamo dibattiti al di fuori della materia , per stimolare l’interesse

della classe.

Con piacere ho notato che c’è stato un buon interessamento sul film le

(Suffragette) con interesse nell’aprire dibattiti .

Nel complesso la classe risulta attenta quando spiego, mostrano educazione

verso l’insegnante, noto con piacere interesse verso la materia.

Con l’ utilizzo della LIM . Abbiamo adottato due libri di testo

Zanichelli volume 4 e 5 Storia dell’arte, in più ho fatto qualche fotocopia per

approfondire delle opere svolte.

Il programma da me svolto è il seguente:

Contenuti generali

Analisi del testo visivo ( livello di consolidamento, ovvero analisi dei dati

stilistici rispetto all’autore ed al contesto storico-culturale).

Lineamenti e opere d’arte del tardo Romanticismo fino alle opere del tardo

900 .

Romanticismo :De Lacroix ( La libertà che guida il Popolo); Gerico lt - (La

Zattera della Medusa).

Premessa sul Realismo in Francia - Gustave Courbet -.

Architettura del Ferro in Europa : Torre Eiffel ( con filmato ), C.

Palace , Galleria Vitto. Emanuele II Milano.

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Impressionismo + L’avvento della Macchina fotografica;

I principali Esponenti : Monet, Manet ,Degas, Renoir, Cézanne, Berth

Morrisot.

Premessa del (Movimento Suffragista con filmato Suffragette).

Premessa sul Novecento , (l’evoluzione , il dopo guerra e gli anni

cinquanta).

Post- Impressionismo: Van Gogh (vita, opere) + un video di Caparezza

P. Gauguin (vita, opere).

L'art Nouveau , più Architettura Art Nouveau

Gustav Klimt (vita, opere);

I Fauves e Henri Matisse (vita ,opere);

L'Espressionismo (Il gruppo Die Brucke);

Edvard Munch (vita, opere);

L'inizio dell'arte contemporanea il Cubismo+ il Novecento delle Avanguardie

storiche.

Pablo Picasso (vita, opere);

La stagione italiana del Futurismo: Filippo Tommaso Marinetti e l'estetica

Futurista, Boccioni (vita, opere); Balla (vita , opere);

Arte tra provocazione e sogno, Marcel Duchamp (vita, opere);

Surrealismo : Joan Mirò (vita ,opere) , Salv. Dalì (vita ,opere);

Oltre la forma l’Astrattismo : Vasilij Kandinskij (vita, opere); Klee (vita ,

opere);

Architettura Fascista ( Il manifesto urbanistico dell’era fascista); Giovanni

Michelucci;

Modigliani (vita, opere);

Metafisica e oltre : Giorgio De Chirico (vita, opere) ;

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Gli anni ruggenti del Fumetto.

Spero in questi giorni di continuare il programma con i seguenti

argomenti:

Dalla ricostruzione al sessantotto ;

L’espressionismo astratto in America : Jackson Pollock (vita, opere).

Dada e Nouveau (Piero Manzoni ), tra gli anni cinquanta e sessanta :Pop Art:

Andy Warhol (vita, opere)

Movimento e Percezione , arte cinetica, e Op Art , Minimal Art. Pier Paolo

Pasolini (Cinema).

Arte Povera , Industrial design : Arnoldo Pomodoro ( Sfera con

sfera).L’architettura degli anni sessanta e settanta : Sede della Mondadori .

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RELAZIONE FINALE a.s. 2016/2017

prof. Guglielmotti Anna classe 5A disciplina: Matematica e Fisica

Sezione A SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE

Profilo della classe

La classe composta da 24 studenti presenta un profilo piuttosto eterogeneo sia sul piano relazionale che del

profitto. La frequenza alle lezioni è risultata assidua per un esiguo numero di allievi, mentre un ristretto

gruppo ha spesso disertato le lezioni, a causa di ripetuti ingressi in ritardo. Per tali allievi il richiamo alle regole

è stato continuo, ma a nulla sono valsi i moniti affinché assumessero un atteggiamento più responsabile e

collaborativo. Tuttavia, i rapporti interpersonali, sia tra gli allievi che con il docente, sono stati sempre

improntati al rispetto e alla trasparenza.

Nonostante l'esuberanza talvolta incontrollata di qualcuno, la classe, merito anche della continuità didattica

dell'ultimo triennio, ha accolto sempre con entusiasmo e partecipazione fattiva le proposte operative inerenti

i contenuti programmatici affrontati. La modalità di fruizione basata sostanzialmente sulla lezione interattiva

PROFILO COMPLESSIVO DELLA CLASSE

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dialogata ha funzionato con successo, con particolare riguardo alla frequente sperimentazione di momenti di

didattica capovolta. Infatti, anche gli allievi solitamente meno motivati e coinvolti hanno espresso il desiderio

di apprendere e partecipare attivamente, formulando domande e apportando utili e costruttive osservazioni

al lavoro svolto.

Nel corso del triennio è stato pianificato e messo in atto uno specifico percorso di recupero per colmare

lacune pregresse di algebra e geometria piana attraverso un lavoro graduale, calibrato essenzialmente sui

tempi di apprendimento e di rielaborazione degli allievi più esuberanti e dalle capacità attentive più ridotte.

Nel complesso, gli alunni hanno acquisito abilità e competenze in Matematica in modo differenziato: i migliori

riescono ad applicare le conoscenze apprese in maniera corretta e organizzata, utilizzando termini appropriati

per formulare concetti e definizioni, altri riescono ad utilizzarle con difficoltà e se opportunamente guidati, a

causa del fatto che il lavoro svolto in classe non è stato supportato da altrettanto studio costante di

rielaborazione e approfondimento individuale.

Lo studio della Fisica e la necessità di acquisire gradualmente un metodo scientifico hanno suscitato notevole

interesse in quasi tutta la classe. Grazie al'uso frequente del laboratorio per la verifica sperimentale dei

fenomeni presi in esame di volta in volta e attraverso il lavoro di cooperative learning, gli allievi hanno

imparato nel corso del triennio, a elaborare ed interpretare dati e misure, a formulare ipotesi e a verificarle,a

redigere una relazione, a presentare risultati anche attraverso diverse forme espressive come video o

presentazioni Powerpoint. Un buon numero di essi si è, inoltre, misurato con successo nella risoluzione di

problemi e quesiti, partecipando anche a diverse attività di potenziamento extrascolastiche.

Livello e distribuzione del profitto

Matematica

1. Quattro allievi, oltre ad aver raggiunto un'ottima preparazione, sono intervenuti spesso e in modo

adeguato durante le lezioni, mostrando grandi capacità di analisi e di riflessione critica.

2. Due allievi hanno lavorato con impegno e costanza mostrando risultati più che soddisfacenti nel corso

dell’anno.

3. Sette allievi hanno raggiunto un sufficiente livello di preparazione.

4. Per undici alunni persistono difficoltà e lacune nella preparazione di base, per cui le loro capacità di

problem-solving sono ancora parzialmente limitate.

Fisica

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1. Quattro allievi si sono impegnati con costanza ed entusiasmo, conseguendo una preparazione

completa ed acquisendo ottime competenze specifiche.

2. Due allievi hanno lavorato con impegno, mostrando discreti progressi nel corso dell’anno.

3. Dodici allievi hanno raggiunto un livello sufficiente di preparazione grazie ad un adeguato impegno

sia in classe che a casa.

4. Sei allievi hanno maturato conoscenze frammentarie a causa di un lavoro individuale discontinuo.

Sezione B FINALITÀ E OBIETTIVI

Obiettivi disciplinari raggiunti in riferimento al piano iniziale di lavoro.

Matematica

1.1. Conoscenze

1.1.1. Obiettivi minimi

Conoscere gli elementi fondamentali della geometria solida euclidea

Descrivere analiticamente gli elementi fondamentali della geometria euclidea nello spazio

Appropriarsi del concetto di probabilità classica, statistica, soggettiva, assiomatica

Conoscere il concetto di funzione e di limite

Conoscere le forme indeterminate

Conoscere il significato algebrico, geometrico e fisico della derivata prima e seconda di una funzione.

Conoscere le principali regole di derivazione

Conoscere il concetto di integrale indefinito e definito di una funzione

Conoscere le principali regole di integrazione.

1.1. Abilità

1.1.1. Obiettivi minimi

Saper calcolare aree e volumi di solidi notevoli

Calcolare l’equazione di piani, rette e superfici notevoli nello spazio

Saper operare con il calcolo combinatorio

Calcolare la probabilità di eventi semplici

Saper studiare le funzioni e rappresentarle sul piano cartesiano.

Risolvere i problemi di applicazione di teoremi sulla derivazione.

Risolvere problemi di massimo e di minimo

Saper operare con gli integrali.

Saper applicare l'integrale definito al calcolo di aree e di volumi.

Saper utilizzare in modo consapevole una calcolatrice scientifica non programmabile.

Saper sviluppare i calcoli in modo coerente.

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1.1.2. Obiettivi avanzati

Calcolare la probabilità di eventi complessi

Saper risolvere problemi di riepilogo sui concetti appresi nel quinquennio

Saper applicare l'integrale definito come calcolo di figure curvilinee o come calcolo di grandezze in geometria o in fisica.

1.2. Competenze

Saper esporre correttamente utilizzando il linguaggio specifico di disciplina sia in forma scritta che in forma orale

Sapere collegare i concetti acquisiti.

Sapere utilizzare strategie sintetiche e/o originali.

Fisica

1.1. Conoscenze

1.1.1. Obiettivi minimi

Sapere cos’è una differenza di potenziale (ddp)

Sapere cos’è e a cosa serve un condensatore

Sapere cos’è un circuito elettrico

Sapere cos’è e qual è la funzione di un generatore di ddp.

Conoscere la relazione tra ddp ed intensità di corrente

Conoscere la differenza tra conduttori in serie ed in parallelo

Sapere cos’è una resistenza equivalente

Conoscere la definizione di forza elettromotrice di un generatore

Sapere cos’è un campo magnetico

Sapere quali sono le sorgenti del campo magnetico

Sapere in quali casi il campo magnetico esercita una forza su un conduttore

Sapere cos’è la forza di Lorentz

Sapere cos’è il flusso magnetico

Conoscere l’enunciato della legge di Faraday-Neumann-Lenz

Sapere cos’è l’induttanza di una bobina

Conoscere i modelli atomici di Thomson e Rutherford

Ampliamenti e approfondimenti

Equazione differenziale per il circuito RC

Equazione differenziale per il circuito RL

Verifica sperimentale della legge di Faraday-Neumann-Lenz

1.2. Abilità

1.2.1. Obiettivi minimi

Studiare il moto di una carica in campo elettrico uniforme

Calcolare la capacità equivalente di una rete di condensatori

Schematizzare un circuito elettrico

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Applicare le leggi di Ohm

Determinare la resistenza equivalente di un circuito

Individuare direzione e verso del campo magnetico

Calcolare la forza su un conduttore percorso da corrente

Stabilire la traiettoria di una carica in un campo magnetico

Saper applicare la legge di Faraday- Neumann-Lenz

Saper determinare le lunghezze d'onda dello spettro a righe di un atomo di idrogeno

Saper utilizzare consapevolmente una calcolatrice scientifica

1.2.2. Obiettivi avanzati

Calcolare l’intensità del campo magnetico in alcuni casi particolari

Saper risolvere problemi complessi relativi a campi elettrici e magnetici, ai fenomeni di induzione elettromagnetica

1.2.3. Competenze

Proseguire l’acquisizione di un metodo di studio autonomo

Concettualizzare, mediante modelli matematici, problematiche fisiche

Usare consapevolmente gli strumenti matematici adeguati.

Saper interpretare qualitativamente il fenomeno fisico.

Saper esporre in modo lineare, organico e rigoroso utilizzando il linguaggio specifico.

Saper interpretare consapevolmente il fenomeno fisico anche dal punto di vista quantitativo.

Sezione C ASPETTI METODOLOGICI

Lezioni frontali.

Lezioni interattive.

Esercizi interattivi

E-learning mediante Google classroom

Cooperative learning

Attività di laboratorio.

Partecipazione alla conferenza "Il mondo superconduttivo" presso i laboratori I.N.F.N. di Frascati.

Partecipazione alla XXXI Olimpiade Italiana della Fisica

Partecipazione alle Olimpiadi di Matematica

Partecipazione ai Giochi Matematici del Centro Pristem- Bocconi

Stage presso la Macroarea di Scienze dell'Università di Roma Tor Vergata

Partecipazione al seminario "I giovani incontrano Piero Angela" presso l'aula magna della facoltà di lettere dell'Università di Roma Tor Vergata

Visione del film "L'uomo che vide l'infinito"

C 1 METODI ED ATTIVITA’DIDATTICHE UTILIZZATI

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Libro di testo.

Utilizzo del laboratorio di fisica.

Uso dell’aula di informatica e/o multimediale.

DVD di corredo al libro di testo.

LIM

Sezione D MODALITÀ DI CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI

modalità previste:

a) verifiche scritte Numero delle prove per quadrimestre 3

b) verifiche orali Numero delle prove per quadrimestre 1-2

b) simulazioni di terza

prova

Numero delle prove svolte nel corso dell'anno scolastico 2

Sezione E

STRATEGIE UTILIZZATE PER MIGLIORARE I PROCESSI DI

APPRENDIMENTO E MODALITÀ D’EFFETTUAZIONE DEGLI

INTERVENTI DI RECUPERO (I.D.E.I. e/o RECUPERO

INTERNO)

Strategie e modalità

Attività Lezione frontale.

Letture.

Discussione.

Recupero in itinere.

Attività di laboratorio.

C 2 STRUMENTI E SUSSIDI UTILIZZATI

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metodo di lavoro

degli allievi

Individuale.

A coppie.

A gruppi.

MODALITÀ UTILIZZATE PER IL RECUPERO:

x diversa scansione del tempo di lezione

x lavori di gruppo con ruoli diversificati

x stimolazione dell’autovalutazione

x utilizzo di supporti multimediali

x recupero individuale

Olevano Romano, li 10/05/2017

La docente

Prof.ssa Anna Guglielmotti

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Relazione finale di

Scienze naturali a.s. 2016/17

Classe V A scientifico Prof.ssa Staulo Gigliola

La classe VA si presenta alquanto eterogenea sia per i livelli di competenze raggiunti sia per il diverso modo di approcciarsi allo studio da parte dei suoi componenti. In questa classe ho insegnato continuativamente per tutti e cinque gli anni del liceo ed oggi devo ammettere che non ci sono stati cambiamenti significativi in seno ad essa: gli studenti che fin dall'inizio si erano distinti per spiccate capacità logico-deduttive e senso del dovere sono ancora oggi gli stessi che emergono per un profitto pienamente positivo; allo stesso modo, quelli che per motivi diversi erano riusciti a fatica a raggiungere la piena sufficienza o un profitto mediocre, oggi si trovano più o meno nella stessa situazione di allora. Per certo, oggi constato con piacere che il lavoro svolto durante questi anni, relativamente all'insegnamento della chimica, ha dato qualche frutto, in quanto alcuni elementi (circa un quarto della classe), oltre ad aver maturato un vivo interesse per questa disciplina, ha raggiunto un buon livello di conoscenze che consente loro di interpretare senza difficoltà le principali proprietà chimiche della materia In definitiva, riguardo al profitto, la classe può essere suddivisa in tre gruppi: il primo, di sei elementi, con un livello di preparazione buona se non eccellente, un secondo, di tre elementi, caratterizzato da una preparazione discreta ed un rimanente gruppo, il più numeroso, che stenta a raggiungere la sufficienza. Relativamente al programma, all'inizio dell'anno e' stata operata la scelta di affrontare unicamente argomenti di chimica organica e di biochimica e di tralasciare quelli attinenti all'area delle scienze della Terra, in modo da sviluppare le competenze richieste nel campo della chimica per affrontare con successo i test di accesso alle facoltà universitarie a numero chiuso ad indirizzo scientifico. Inoltre, tale scelta è stata anche in realtà dettata dalla necessità di dover effettuare un monte ore di lezione in lingua inglese, come previsto dalla metodologia CLIL, essendomi stato conferito tale incarico all'inizio dell'anno. Le ore effettuate in tale ambito hanno consentito agli alunni di esercitarsi nell'uso dell'inglese parlato e nella comprensione di testi scientifici in lingua inglese, apprendendo nel contempo le "key words" della chimica organica. Lo studio della chimica organica e della biochimica è stato affrontato soffermandosi soprattutto sulle proprietà chimiche e fisiche delle varie classi di composti, piuttosto che sulla nomenclatura, interpretate sulla base della struttura molecolare, in modo da evidenziare la stretta correlazione tra struttura e proprietà.

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Riguardo alla verifica degli apprendimenti, estremamente funzionali sono state le esercitazioni alla lavagna che hanno fatto seguito alle lezioni frontali, introdotte quest'ultime il più delle volte da mappe concettuali. Per le valutazioni, sono state preferite le verifiche scritte, di certo più complete rispetto a quelle orali, per le quali è stata adottata la tipologia del questionario ed in cui sono stati per lo più richiesti i contenuti di un unico modulo didattico. Olevano Romano, 10 maggio 2017

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LICEO SCIENTIFICO “ R. CARTESIO”

RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE

CLASSE V A

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

PROFESSOR : VARI ALESSANDRO

La classe, composta da 24 alunni, ha evidenziato la presenza di un buon numero di allievi con buone

ed ottime abilità psicomotorie, mostrando un impegno ed interesse, attivo e costante. Una esigua

parte pur avendo le adeguate capacità ha avuto una applicazione non sempre adeguata.

Le CONOSCENZE da acquisire in scienze motorie sono state definite in relazione alla parte pratica e

teorica del programma e sono:

A) conoscenza dei principali gesti motori;

B) acquisizione e consolidamento delle principali capacità coordinative, delle tecniche sportive ed

espressive;

C) conoscenza della terminologia, dei regolamenti degli sport affrontati e delle principali nozioni di

anatomia e fisiologia.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

lo studente deve dimostrare un significativo miglioramento delle sue capacità di : tolleranza allo

sforzo sub massimale; compiere azioni semplici e complesse in risposta ad una situazione variabile;

avere disponibilità e controllo segmentario; orientarsi nelle situazioni spazio temporali e di

equilibrio.

Dimostrare infine di avere una buona conoscenza degli argomenti trattati in teoria.

CONTENUTI: vedi programma.

MEZZI E STRUMENTI OPERATIVI: palestra , grandi e piccoli attrezzi.

VERIFICA E VALUTAZIONE:

per stabilire i livelli effettivamente raggiunti gli alunni sono stati valutati sia, con l’osservazione

sistematica e sia con opportuni test di verifica. Si è tenuto conto non solo del livello raggiunto, ma

soprattutto dell’impegno della partecipazione e del livello di partenza. Per quanto riguarda la

parte teorica gli alunni hanno effettuato una prova scritta in occasione della simulazione della terza

prova.

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

gli obiettivi proposti sono stati raggiunti appieno dalla maggior parte degli alunni.

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PROGRAMMA PRATICO :

A) esercizi a corpo libero ed ai piccoli e grandi attrezzi ( Cavallina, Quadro Svedese, Trave e

spalliera);

B) esercitazioni per il potenziamento delle capacita condizionali e coordinative;

C) esercizi per il controllo della postura;

D) esercitazioni tecniche sui fondamentali degli sport praticati, pallavolo, basket, tennis tavolo e

calcio a 5;

E) tiro con L’arco

F) salto in alto.

Le classi hanno partecipato ai tornei di Istituto , organizzati con la collaborazione con colleghi di

scienze motorie, di Pallavolo, Calcio a 5 e tennis tavolo.

PROGRAMMA TEORICO:

IL doping, le dipendenze, il primo soccorso, il sistema muscolare e l’energetica muscolare.

Argomenti trattati prima del 15 Maggio.

Da trattare: apparato circolatorio e respiratorio, sistema nervoso ed endocrino.

L’INSEGNANTE (Vari Alessandro) GLI ALUNNI

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PROGRAMMI SVOLTI

Letteratura italiana

L’età Napoleonica

Neoclassicismo e Preromanticismo

Ugo Foscolo

Da: Le ultime lettere di Iacopo Ortis: “Il sacrificio della Patria nostra è consumato”

Dai Sonetti: Alla sera; In morte del fratello Giovanni; A Zacinto.

Da I Sepolcri: lettura versi 1-63.

L’età del Risorgimento

Il Romanticismo italiano e il Romanticismo europeo

Alessandro Manzoni

Da: Lettre à M. Chauvet: Il romanzesco ed il reale.

Da: Lettera sul Romanticismo: L’utile, il vero, l’interessante

Giacomo Leopardi: La vita; il pensiero; la poetica del “vago e indefinito”; Leopardi e il

Romanticismo; I Canti.

Da: Lo Zibaldone: La teoria del piacere

Da. I Canti: La sera del dì di festa; L’infinito; A Silvia; A se stesso.

Da: Le operette morali: Dialogo della Natura e di un Islandese.

L’età postunitaria

La Scapigliatura

Da: Preludio di E. Praga, vv. 1-4

Dualismo di A. Boito

Il romanzo dal Naturalismo francese al Verismo italiano

Il Naturalismo francese: il discorso indiretto libero in Gustave Flaubert

Il Verismo italiano

Giosuè Carducci: La vita; l’evoluzione ideologica e letteraria; la prima fase della

produzione carducciana (Iuvenilia; Levia gravia; Giambi ed epodi); Le Rime Nuove; Le

Odi barbare e la metrica barbara; Rime e ritmi.

Da: Rime nuove: San Martino

Da: Odi barbare: Nevicata

Giovanni Verga: La vita; I romanzi preveristi; La svolta verista; poetica e tecnica narrativa

del Verga verista; l’ideologia verghiana; Il Verismo di Verga e il Naturalismo zoliano; Vita

dei Campi; Il ciclo dei Vinti; I Malavoglia; Mastro don Gesualdo

Approfondimento: Lo straniamento; La struttura dell’intreccio ne I Malavoglia.

Da: Vita dei Campi: Rosso Malpelo

Dalla Prefazione de I Malavoglia: I “vinti” e “la fiumana del progresso”

Il Decadentismo

Lo scenario: cultura, idee

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Gabriele D’Annunzio: La vita; l’estetismo e la sua crisi; I romanzi del superuomo; Le

Laudi; Il periodo notturno.

Da: Le vergini delle rocce: Il programma politico del superuomo

Dalle Alcyone: La pioggia nel pineto; I pastori

Giovanni Pascoli: La vita; la visione del mondo; la poetica; l’ideologia politica; i temi

della poesia pascoliana; le soluzioni formali; Myricae; I canti di Castelvecchio.

Da: Il fanciullino: Una poetica decadente

Da: Myricae: X agosto

Da: I Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno

Approfondimento: Il Fanciullino e il superuomo: due miti complementari; Pascoli e lo

scontro tra aulico e prosaico nelle poetiche del primo Novecento.

Il primo Novecento

La stagione delle avanguardie: Il Crepuscolarismo e il Futurismo

I futuristi: Filippo Tommaso Marinetti: Il Manifesto dei Futuristi; Manifesto tecnico della

letteratura futurista; Bombardamento; Aldo Palazzeschi: E lasciatemi divertire.

Luigi Pirandello: La vita; La visione del mondo; La poetica; Le poesie e le novelle.

Tra le due guerre

Umberto Saba: La vita; il Canzoniere.

Da: Il Canzoniere: Trieste; Amai; Ulisse;

Giuseppe Ungaretti: La vita; L’Allegria.

Da: L’Allegria: Veglia; San Martino del Carso; Mattina; Soldati

Lettura di San Martino del Carso, Mattino.

--------

La “Commedia”: il Paradiso; lettura, analisi e commento di una scelta di canti.

PREVISIONE DI PROGRAMMA DA SVOLGERE ENTRO LA FINE DELL’ANNO

SCOLASTICO

Conclusione Luigi Pirandello.

Italo Svevo

Eugenio Montale

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Programmi svolti

L’età giulio-claudia

Il principato gentilizio

Seneca. Dati biografici; i Dialogi; le Epistulae ad Lucilium;lo stile della prosa senecana; le

tragedie (solo Octavia); l’Apokolokyntosis.

La poesia nell’età di Nerone

Lucano. Dati biografici e opere perdute; Bellum civile: fonti e contenuto, caratteristiche

dell’epos di Lucano, ideologia e rapporti con l’epos virgiliano, il linguaggio poetico di

Lucano.

Petronio. La questione dell’autore del Satyricon; contenuto dell’opera, la questione del

genere letterario, il modello del Satyricon: il realismo petroniano.

Da: Satyricon: La matrona di Efeso.

L’età dei Flavi

Dalle lotte per la successione alla stabilizzazione del principato

La poesia nell’età dei Flavi

La poesia epica: I Punica di Silio Italico; gli Argonautica di Valerio Flacco.

Stazio. La poetica epica: la Tebaide e l’Achilleide; la poesia lirica: le Silvae.

Marziale. Dati biografici e cronologia delle opere, la poetica, le prime raccolte, gli

Epigrammata: precedenti letterari e tecnica compositiva, i temi.

La prosa nella seconda metà del I secolo.

Quintiliano. Dati biografici e cronologia dell’opera; l’Institutio Oratoria; la decadenza

dell’oratoria secondo Quintiliano.

Plinio il Vecchio. Dati biografici e opere perdute; la Naturalis Historia

L’età di Traiano e di Adriano

Il principato adottivo e il ritorno della libertà. Nerva: la conciliazione tra principato e

libertà; Traiano optimus princeps; l’assolutismo illuminato di Adriano; vita culturale e

attività letteraria nell’età di Traiano e di Adriano.

La letteratura nell’età di Traiano e di Adriano.

Giovenale. Dati biografici e cronologici; la poetica di Giovenale; le satire dell’indignatio; il

secondo Giovenale; espressionismo, forma e stile delle satire.

Svetonio. Dati biografici; De viris illutribus; De vita Caesarum.

Tacito. I dati biografici e la carriera politica; l’Agricola; la Germania; il Dialogus de

oratoribus; le opere storiche: le Historiae; gli Annales; la concezione storiografica di

Tacito; la prassi storiografica; la lingua e lo stile.

Dall’età degli Antonini alla crisi del III secolo

Dall’apogeo al declino dell’impero.

Apuleio. I dati biografici; il De Magia; Le Metamorfosi.

Da Diocleziano ai regni romano-barbarici

Verso la fine dell’impero: il IV secolo (da Diocleziano a Teodosio); la fine dell’impero

romano d’Occidente.

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Agostino. Dati biografici; gli scritti anteriori alle confessiones.

PREVISIONE DI PROGRAMMA DA SVOLGERE ENTRO LA FINE DELL’ANNO

SCOLASTICO: Agostino

Programma

Anno scolastico 2016/2017 Classe 5 sez.A

Docente Prof./ssa Alessandra Quintiliani Materia: Storia

Libri di testo in adozione:

Si è utilizzato il libro in adozione, Brancati – Pagliarani, Dialogo con la storia e l’attualità, La Nuova

Italia, voll. 2 e 3.

Programma svolto:

Il programma ha presentato le principali questioni della Storia Contemporanea, suddividendole in

grandi nuclei. All’interno di queste sono stati individuati i percorsi specifici in modo da offrire

un’analisi dei principali eventi e problemi della penisola italiana, dell’Europa e delle aree

prevalenti del pianeta. Poiché il programma dell’a.s. precedente si è chiuso con un forte ritardo, è

stato necessario procedere nei primi giorni di lezione ad una sintesi dei principali nodi storici dalla

prima metà dell’800 per poter affrontare senza lacune il periodo successivo, in conformità con la

programmazione della disciplina e con i programmi ministeriali. Non sarebbe stato, infatti, possibile

provvedere ad un recupero approfondito ed esaustivo delle tematiche non svolte senza

pregiudicare la regolare trattazione della programmazione dell’a. s. in corso.

Su diverse questioni sono stati proposti approfondimenti storiografici o fonti storiche.

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DESTRA E SINISTRA STORICA

I problemi dello Stato unitario. La Destra storica: i principali provvedimenti; i problemi

amministrativi; la terza guerra di indipendenza. La questione romana: la presa di Roma e le sue

conseguenze.

La Sinistra storica: i provvedimenti principali; la politica estera, il trasformismo. Il governo Crispi: la

svolta autoritaria e la politica coloniale.

L’IMPERIALISMO E LA CRISI DELL’EQUILIBRIO EUROPEO

La Conferenza di Berlino; la spartizione dell’Africa; l’incidente di Fashoda; la Germania di

Guglielmo II. Il nuovo sistema di alleanze: l’Intesa cordiale e la Triplice Alleanza.

La Belle époque: il fiducioso ottimismo. Le inquietudini della belle époque: nazionalismp,

razzismo, antisemitismo, pangermanesimo.

La guerra russo-giapponese del 1905. le prime conquiste liberali in Russia.

L’ETA’ GIOLITTIANA:

La crisi di fine secolo. La svolta liberale. Caratteri dell’Italia agli inizi del secolo: il decollo industriale.

Giolitti e il riformismo politico. La politica estera: la guerra di Libia. Il Patto Gentiloni.

La crisi del sistema giolittiano.

LA PRIMA GUERRA MONDIALE E L’EUROPA ALLA FINE DEL CONFLITTO:

La Prima guerra mondiale: le cause remote del conflitto. L’attentato di Sarajevo: retroscena e

conseguenze. Lo scoppio del conflitto e gli schieramenti. I caratteri del conflitto: dalla guerra lampo

alla guerra di trincea. Le trincee e le conseguenze nelle truppe: il fenomeno dell’autolesionismo e

della follia. L’Italia dalla neutralità all’intervento. Il patto di Londra e il maggio radioso. La svolta del

1917: l’intervento degli USA e il ritiro della Russia. La sconfitta degli Imperi centrali.

Le conferenze di pace e il nuovo assetto geopolitico dell’Europa dopo il conflitto. I 14 punti di

Wilson. Le trasformazioni sociali del dopoguerra e le principali conseguenze economiche della pace

in Europa.

Le conseguenze della Prima guerra mondiale in Italia: la "vittoria mutilata" e la questione fiumana.

Le conseguenze della Prima guerra mondiale in Germania e la nascita della Repubblica di Weimar.

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La "pugnalata alla schiena”.

LA RIVOLUZIONE RUSSA

La situazione di arretratezza della Russia alla fine dell’Ottocento. Dalla rivoluzione di Febbraio a

quella di Ottobre. Le tesi di Aprile. I decreti del governo rivoluzionario e la successiva svolta

autoritaria. La firma della pace di Brest - Litovsk. La guerra civile. La dittatura del partito. Il

comunismo di guerra.

L’ETA’ DEI TOTALITARISMI E LA SECONDA GUERRA MONDIALE

L’Unione Sovietica di Stalin: l’URSS dopo la guerra civile. La NEP. L’ascesa di Stalin. Lo Stalinismo:

dalla collettivizzazione delle campagne ai piani quinquennali. La liquidazione dei kulaki. Il consenso

e la propaganda; il culto del capo. Il Gran Terrore e le sue finalità. I gulag.

Gli Stati Uniti. La situazione sociale nella realtà americana degli anni venti.

L’economia statunitense negli anni ’20. La crisi del ’29: cause e conseguenze. Roosevelt e il New

Deal. Il nuovo ruolo dello stato negli USA.

Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo. La situazione politica, economica e sociale dell’Italia

dopo la guerra. I principali problemi del dopoguerra in Italia. Le agitazioni sociali del "biennio

rosso". Lo squadrismo. Le origini del Fascismo. La crisi dello Stato liberale e l’ultimo governo Giolitti.

La nascita del PCd’I e del PNF. Il crollo delle istituzioni liberali - democratiche: la marcia su Roma e

l’incarico a Mussolini. La fase di transizione verso la dittatura. I brogli elettorali e il delitto

Matteotti.

La nascita del regime fascista. La distruzione dello stato liberale e l’avvio della dittatura.

L’organizzazione dello Stato fascista. Il “totalitarismo imperfetto”. Il regime ed il paese. La ricerca

del consenso: cultura, scuola, mezzi di comunicazioni e sport. I Patti Lateranensi. La politica

economica del fascismo: la battaglia del grano, la quota novanta, lo Stato “imprenditore”,

l’autarchia. La politica coloniale. Le leggi razziali. L’opposizione al regime.

La crisi della Repubblica di Weimar e l’esordio di Hitler. I caratteri fondamentali dell’ideologia

nazionalsocialista. Il razzismo e l’antisemitismo. L’ascesa elettorale. L’instaurazione del regime. La

conquista del potere e la costruzione della dittatura. La notte dei lunghi coltelli. La propaganda e la

manipolazione delle coscienze. Le forme di violenza nazista. Le leggi di Norimberga. Il

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consolidamento del potere di Hitler. Il Terzo Reich. Repressione e consenso nel regime nazista. Il

Progetto T4. La Shoah.

VERSO LA SECONDA GUERRA MONDIALE:

Verso la seconda guerra mondiale. Le cause della Seconda guerra mondiale. Il fallimento dell’ordine

di Versailles. La politica estera di Hitler. Dal 1936 al 1939: la politica di annessione, le alleanze

con l’Italia e il Giappone; il patto Molotov- Von Ribbentrop. La Conferenza di Monaco; l’occupazione

tedesca della Cecoslovacchia e quella italiana dell’Albania. L’invasione della Polonia. Il crollo della

Francia.

Programma da svolgere dopo il 15/05/2017

In considerazione dell’esiguo tempo a disposizione sii sceglie di presentare una sintesi degli

avvenimenti accaduti in Italia dopo la destituzione di Mussolini e dopo l’armistizio dell’8 settembre

per affrontare i temi della guerra civile in Italia, della resistenza, delle linee del fronte, delle stragi

nazifasciste, ecc.

La pulizia etnica dopo la fine del conflitto: le foibe e l’esodo dall’Istria. (affrontata nel giorno del

ricordo).

Firma Docente

Rappresentanti di classe

Olevano Romanio, 11/05/201

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Programma

Anno scolastico 2016/2017 Classe 5 sez. A

Docente Prof./ssa Alessandra Quintiliani Materia: Filosofia

Libri di testo in adozione:

Abbagnano- Fornero, La ricerca del pensiero, voll.2b- 3a, Paravia.

Programma svolto:

Il programma si è svolto secondo le finalità e gli obiettivi fissati nella programmazione

disciplinare, rispetto alle linee guida ministeriali e in relazione agli esami di stato. Nella

scelta degli autori, tenendo conto di quanto previsto dai programmi, si è cercato di

individuare alcune tra le figure più significative dei periodi presi in esame. La scelta ha

tenuto anche conto della possibilità di operare collegamenti con altre discipline, soprattutto

storia ed italiano.

Programma svolto al 15 maggio 2017

Kant: Introduzione; vita ed opere; distinzione dei periodi.

La Critica della Ragion Pura: la struttura; i problemi; la teoria dei giudizi; la rivoluzione

copernicana; i concetti di trascendentale e di fenomeno-noumeno. L’estetica

trascendentale. La Logica trascendentale: l’analitica (le categorie e l’Io penso) e la dialettica

(le idee di anima, mondo e Dio; la critica alla psicologia, alla cosmologia e alle prove

sull’esistenza di Dio; la funzione regolativa delle idee)

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Cenni ai problemi fondamentali della Critica della ragion pratica.

Quadro generale introduttivo all’Idealismo tedesco. Il romanticismo come “problema”. Il

rifiuto della ragione illuministica e la ricerca di altre vie di accesso all’Assoluto. L’esaltazione

dell’arte e del sentimento. La celebrazione della fede religiosa e della ragione dialettica. Il

senso dell’Infinito. La vita come inquietudine e desiderio. La “SEHNSUCHT”, “l’ironia” e il

“titanismo”.La nuova concezione della storia.

Hegel: vita ed opere. I capisaldi del sistema hegeliano. Le partizioni della filosofia.

L’articolazione triadica e circolare dell’Assoluto; la Dialettica. La Fenomenologia

dello Spirito: l’autocoscienza e il rapporto servo-signore. L’Enciclopedia delle scienze

filosofiche in compendio: cenni alla Logica ed alla Filosofia della Natura. La Filosofia dello

Spirito: il momento dell’eticità. Lo stato hegeliano e la concezione della storia. L’astuzia

della ragione.

Schopenhauer: vita ed opere. Le radici culturali del sistema. Il mondo come

rappresentazione. Il velo di Maya. Fenomeno e noumeno. La scoperta della via d’accesso

alla cosa in sé. La Volontà di vivere: i caratteri generali. La condizione umana. Il pessimismo:

Tutto soffre. L’oscillazione tra dolore, piacere, noia. La negazione del suicidio. La critica alle

forme di ottimismo. Le vie di liberazione dal dolore.

Kierkegaard: vita ed opere. La polemica anti-hegeliana e la verità del singolo. Il carattere

del possibile. L’esistenza come scelta e possibilità. Gli stadi dell’esistenza. L’angoscia, la

disperazione, la fede.

Destra e Sinistra hegeliana: caratteri generali.

Feuerbach: vita ed opere. La critica all’Idealismo, il rovesciamento dello schema soggetto-

predicato. La critica della religione. Dio proiezione dell’uomo. Dalla teologia

all’antropologia. La formazione della religione. L’alienazione e l’ateismo. L’umanesimo

naturalistico. La teoria degli alimenti.

Marx: vita ed opere. La critica al pensiero hegeliano. Il distacco da Feuerbach e

l’interpretazione della religione in chiave sociale. La critica allo stato moderno e al

liberalismo. La critica all’economia borghese. L’alienazione. L?Ideologia tedesca: la

concezione materialistica della storia: struttura e sovrastruttura. La dialettica della storia.

Tesi principali de Il Capitale (merce- lavoro - plus-valore). I cicli MDM e DMD’. La

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rivoluzione e la dittatura del proletariato. Le fasi della futura società

comunista.

Nietzsche: vita ed opere. I caratteri del pensiero di Nietzsche. Il processo di nazificazione e

denazificazione. Rapporto malattia e filosofia. Le caratteristiche della scrittura. Le fasi del

pensiero. La nascita della tragedia dallo spirito della musica: le categorie di“dionisiaco” e

“apollineo”. Spirito tragico ed accettazione della vita. La filosofia del mattino: La Gaia

scienza e il grande annuncio: la “morte di Dio” e la fine delle illusioni metafisiche. La morte

di Dio e l’avvento del superuomo. La filosofia del meriggio: Così parlò Zarathustra:

l’oltreuomo e l’eterno ritorno. La volontà di potenza.

Programma da svolgere dopo il 15 maggio 2017

Freud: vita ed opere. La rivoluzione psicoanalitica. Dagli studi sull’isteria alla

scoperta dell’inconscio. L’inconscio e i modi per accedervi. La scomposizione

psicoanalitica della personalità.

Firma Docente

Rappresentanti di classe

Olevano Romano, 11/05/2017

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della Ricerca

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “ R. CARTESIO”

via S. Martino Annunziata Olevano Romano

Classe: 5A

MATERIA:

INGLESE

PROF: Burzacca Maria Laura

Anno scolastico: 2016 /2017

Libro di Testo: Spiazzi-Tavella-Layton Performer Culture & Literature vv 2-3 Zanichelli Editore

PROGRAMMA DI LETTERATURA INGLESE

Fino al 15 maggio 2017

The Industrial Revolution

Pre-Romantic Poetry

William Blake:

From Songs of Experience:London

The Sublime: A New Sensibility

The Gothic Novel

Mary Shelley

From Frankenstein, or the Modern Prometheus:The Creation of the Monster

The Romantic Spirit

Emotion vs Reason

William Wordsworth:

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e

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From Poems in two volumes:Daffodils

Samuel Taylor Coleridge

FromThe Rime of the Ancient Mariner: The Killing of the Albatross

P. Bysshe Shelley

From Ode to the West Wind:Ode to the West Wind

The Victorian Age (1737-1901)

Queen Victoria’s reign

Lite in the Victorian

torna

The Victorian Compromise

The Victorian Novel

Charles Dickens

From Oliver Twist: Oliver wants some more From

Hard Times: Coketown

The British Empire

Charles Darwin and

evolution Aestheticism

Oscar Wilde

From The Picture of Dorian Gray : Dorian’s death Modern

Poetry: tradition and experimentation

The Edwardian age

World War I

The War Poets

Wilfred Owen

From The Poems :Dulce et Decorum est

The Modern Age

The Modernism

The Stream of Consciousness

Technique The Interior Monologue

T. S. Eliot

From:The Waste Land:The Burial of the dead;The Fire Sermon

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Sigmund Freud: a window on the unconscious

The Modern Novel James

Joyce

From: Ulysses:The Funeral

From Dubliners The Dead:Eveline; Gabriel’s epiphany

Virginia Woolf

From Mrs Dalloway: Clarissa and Septimus

World War II and after

The dystopian novel George Orwell

From 1984: Big Brother is Watching You Olevano Romano: 15 maggio 2017 L’insegnante

Gli studenti:

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PROGRAMMA DI MATEMATICA

Docente: Guglielmotti Anna Classe: V A

Anno scolastico: 2016/2017

Testi : “Matematica.blu.2.0” Bergamini-Trifone-Barozzi vol 4 e vol 5

Dispense fornite dal docente sulla Geometria analitica dello spazio

Programma svolto fino al 15 -05-2017:

1) Lo spazio

I poliedri

Le aree di solidi notevoli

I volumi di solidi notevoli

I solidi di rotazione

2) La geometria analitica dello spazio

Le coordinate cartesiane nello spazio

La retta. Equazioni ridotte della retta

Il piano. Equazioni dei piani coordinati.

Condizioni di parallelismo e perpendicolarità

Posizioni reciproche retta e piano

Alcune superfici notevoli: la superficie sferica

3) Il calcolo combinatorio

I raggruppamenti

Le disposizioni semplici e con ripetizione

Le permutazioni semplici e con ripetizione

La funzione n!

Le combinazioni semplici e con ripetizione

I coefficienti binomiali

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4) Il calcolo delle probabilità

Gli eventi

La concezione classica, statistica, soggettiva e assiomatica della probabilità

La probabilità della somma logica di eventi

La probabilità condizionata

La probabilità del prodotto logico di eventi

Il problema delle prove ripetute

5) I limiti delle funzioni

La definizione di

La definizione di

La definizione di

La definizione di

Primi teoremi sui limiti: unicità del limite, permanenza del segno, confronto.

6) Il calcolo dei limiti

Le operazioni con i limiti

Le forme indeterminate

I limiti notevoli

Gli infinitesimi, gli infiniti e il loro confronto

Le funzioni continue

I punti di discontinuità di una funzione

La ricerca degli asintoti

Il grafico probabile di una funzione

7) La derivata di una funzione

La derivata di una funzione

La retta tangente al grafico di una funzione

La continuità e la derivabilità

Le derivate fondamentali

La derivata di una funzione composta

La derivata di

La derivata della funzione inversa

Le derivate di ordine superiore al primo

Il differenziale di una funzione

Applicazioni delle derivate alla geometria analitica

Le applicazioni delle derivate alla fisica

8) I teoremi del calcolo differenziale

Il teorema di Rolle

Il teorema di Lagrange

Il teorema di Cauchy

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Il teorema di De L’Hopital. Forme indeterminate

9) I massimi, i minimi, i flessi e lo studio di funzione

Massimi e minimi assoluti e relativi. Flessi

Massimi, minimi, flessi orizzontali e derivata prima

Flessi e derivata seconda

Massimi,minimi, flessi e derivate successive

Problemi di massimo e minimo

Lo studio di una funzione

I grafici di una funzione e della sua derivata

10) Gli integrali indefiniti

L’integrale indefinito

Gli integrali indefiniti immediati

L’integrazione per sostituzione

L’integrazione per parti

L'integrazione di funzioni razionali fratte

11) Gli integrali definiti

L’integrale definito e le sue proprietà

Il teorema della media

Il teorema fondamentale del calcolo integrale

Il calcolo delle aree di superfici piane

Area del segmento parabolico

Ipotesi di programma da svolgere dopo il 15 -05-2017:

1) Gli integrali definiti

Il calcolo dei volumi

L’area della superficie di rotazione

Gli integrali impropri

2) Le equazioni differenziali

Le equazioni differenziali del primo ordine

Le equazioni differenziali del tipo y' = f(x)

Le equazioni differenziali a variabili separabili

Le equazioni differenziali lineari del primo ordine

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3) Le distribuzioni di probabilità

Le variabili casuali discrete e le distribuzioni di probabilità

I valori caratterizzanti una variabile casuale discreta

Le distribuzioni di probabilità di uso frequente: binomiale, poissoniana

Olevano Romano, 15 Maggio 2017

Firma studenti Firma del docente

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PROGRAMMA DI FISICA

Docente: Guglielmotti Anna Classe: V A

Anno scolastico: 2016/2017

Testi : “Dalla meccanica alla fisica moderna” Walker vol 2 e vol 3

Programma svolto fino al 15 -05-2017:

12) Il potenziale elettrico

Il potenziale elettrico e l'energia potenziale elettrica

Le superfici equipotenziali

Relazione tra campo elettrico e potenziale

13) Fenomeni di elettrostatica

Distribuzione di carica nei conduttori

Campo elettrico e potenziale di un conduttore

Capacità di un conduttore

Condensatori in serie e in parallelo

Energia immagazzinata in un condensatore

14) La corrente elettrica

L'intensità della corrente elettrica

Resistenza e legge di Ohm. Resistenze in serie e in parallelo

Leggi di Kirchhoff

Circuiti RC

15) Il magnetismo

Forza magnetica su una carica in movimento e moto della carica

Forza magnetica esercitata su un filo percorso da corrente

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Correnti elettriche, campi magnetici e legge di Ampère

Spire e momento torcente magnetico. Solenoidi

Magnetismo nella materia

16) L'induzione elettromagnetica

La corrente indotta e la legge di Faraday- Neumann

La legge di Lenz

Lavoro meccanico ed energia elettrica

L'induzione

Circuiti RL

Energia immagazzinata in un campo magnetico

I trasformatori

17) La teoria di Maxwell e le onde elettromagnetiche

Corrente di spostamento

Equazioni di Maxwell

Le onde elettromagnetiche

La velocità della luce: l'esperimento di Fizeau

Lo spettro elettromagnetico

18) Dalla Fisica classica alla Fisica moderna

I raggi catodici e la scoperta dell'elettrone: l'esperimento di J.J.Thomson

L'esperimento di Millikan e l'unità fondamentale di carica

I raggi X

La diffrazione dei raggi X e la legge di Bragg

Il modello atomico di Thomson

Il modello di Rutherford

Gli spettri a righe

19) La relatività dello spazio-tempo

I postulati della relatività.

L'esperimento di Michelson e Morley

La dilatazione dei tempi e la contrazione delle lunghezze. Il paradosso dei gemelli

Le trasformazioni di Lorentz

La composizione relativistica delle velocità

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Approfondimenti

Risoluzione dell'equazione differenziale che descrive l'andamento del processo di carica in un circuito RC

Risoluzione dell'equazione differenziale che descrive l'andamento della corrente in un circuito RL.

Il paradosso del fienile in Relatività.

Esperienze di laboratorio

Costruzione di una pila di Volta e misura della f.e.m. Utilizzo di Led colorati per la verifica dell'andamento della corrente in un dispositivo non ohmico

Verifica della legge di Faraday-Neumann-Lenz

Ipotesi di programma da svolgere dopo il 15 -05-2017:

1) La relatività dello spazio-tempo

Quantità di moto relativistica

Energia relativistica e E0=mc2

2) La Fisica quantistica

La radiazione di corpo nero e l'ipotesi di Planck

L'effetto fotoelettrico

Massa e quantità di moto del fotone

L'effetto Compton

Il modello di Bohr dell'atomo di idrogeno

L'ipotesi di De Broglie e il dualismo onda corpuscolo

Il principio di indeterminazione di Heisenberg.

Olevano Romano,15 Maggio 2017

Firma studenti Firma del docente

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