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ESAME DI STATO 2017-2018 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Classe V A Sia (corso serale) Consiglio di classe Materie Docenti Firme Lingua e Lettere italiane Massimo Ghirlanda* Storia Massimo Ghirlanda* Diritto Rosalba Confalone * Scienza delle finanze Rosalba Confalone* Economia aziendale Alessandro Bagnoli Lingua straniera - Inglese Claudia D’Aquino Informatica Eugenia Cutrona Laboratorio di informatica Daniele Fogli Matematica Angela Verboso* Religione Fulvio Falleni * Commissari Affisso all’albo il _________________________ Il Dirigente Scolastico (dott.ssa Simonetta Costagliola)

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ESAME DI STATO 2017-2018

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Classe V A Sia (corso serale)

Consiglio di classe Materie Docenti Firme

Lingua e Lettere italiane Massimo Ghirlanda*

Storia Massimo Ghirlanda*

Diritto Rosalba Confalone *

Scienza delle finanze Rosalba Confalone*

Economia aziendale Alessandro Bagnoli

Lingua straniera - Inglese Claudia D’Aquino

Informatica Eugenia Cutrona

Laboratorio di informatica Daniele Fogli

Matematica Angela Verboso*

Religione Fulvio Falleni

* Commissari

Affisso all’albo il _________________________

Il Dirigente Scolastico (dott.ssa Simonetta Costagliola)

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SOMMARIO

1. Presentazione della scuola

2. Profilo professionale

3. Consiglio di classe e quadro orario

4. Evoluzione della classe

5. Attività extrascolastiche e di recupero

6. Obiettivi programmati dal Consiglio di classe e grado di conseguimento

7. Valutazione degli apprendimenti

7.1 Griglia in decimi

7.2 Criteri di valutazione concordati dal Consiglio di classe

8. Percorsi formativi disciplinari

8.1 Diritto – Scienze delle finanze

8.2 Economia aziendale

8.3 Informatica

8.4 Inglese

8.5 Lingua e Lettere italiane

8.6 Matematica

8.7 Religione

8.8 Storia

9. Terza prova

10. Allegati (materiali per la commissione d’esame)

10.1 Griglie di valutazione delle prove in quindicesimi

10.2 Griglia di valutazione per il colloquio orale

10.3 Testo di simulazione della Prima prova

10.4 Testo di simulazione della Seconda prova

10.5 Testo di simulazione della Terza prova

Allegato B

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1. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA

L’Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Programmatori “A. Vespucci”, nei suoi 150 anni di

storia, ha subito molte modifiche formali e sostanziali. Avviato come sezione di “Commercio,

Amministrazione e Ragioneria” dell’Istituto di Marina Mercantile nel lontano 1863, ha acquisito

successivamente fisionomia autonoma nel 1921, per trasformarsi in Istituto Tecnico

Commerciale nel 1933. Dal 1937 al 1971 ha ospitato la sezione per Geometri e dal 1968

prevede un Corso Serale Statale Commerciale. Occupa l’attuale sede in Via Chiarini dal 1928.

Questo breve excursus storico rende ragione del radicamento dell’Istituto nella città di Livorno,

dove per lungo tempo esso ha rappresentato un polo formativo da cui sono emersi i quadri del

terziario del territorio; ancora adesso, l’Istituto può vantare tra i suoi iscritti la quarta

generazione dei primi alunni: intere famiglie legate nella consuetudine della frequenza della

stessa scuola sono un riconoscimento significativo e gratificante.

Negli ultimi anni, la diversificazione dell’offerta formativa nel distretto scolastico livornese

aveva determinato una progressiva flessione nel numero degli iscritti, ma attualmente la

situazione è radicalmente mutata e gli alunni in uscita dalla scuola media sono tornati a

privilegiare il nostro Istituto. Questo risultato può essere ascritto ad un’attività di orientamento

efficace e stimolante (che ha consentito una nuova visibilità sul territorio) e ad una politica

scolastica basata sull’innovazione didattica e organizzativa ( sito web interattivo, registro

elettronico, classi 2.0) e sullo stretto rapporto con il contesto territoriale (attraverso percorsi di

alternanza scuola-lavoro, stage internazionali e tirocini formativi). Inoltre, nell’ambito della

politica di ridimensionamento della rete scolastica provinciale e in accordo con il riordino della

scuola secondaria di secondo grado, è confluito nell’Istituto Vespucci, in aggiunta agli indirizzi

esistenti, anche il nuovo indirizzo Turistico, prima attivo presso l’Istituto “B. Buontalenti”

All’ITC “Amerigo Vespucci” è stato inoltre associato l’IPSCT- Liceo Artistico ad indirizzo Grafica

“C. Colombo”, per la costituzione di un I.I.S. (Istituto di Istruzione Superiore), che rappresenta

il polo di istruzione tecnico professionale per il settore economico e dei servizi nella città di

Livorno.

Attualmente il percorso di studio del Vespucci si articola in un biennio comune per tutti gli

indirizzi, al termine del quale è possibile scegliere tra cinque indirizzi/specializzazioni diversi.

Alla fine del percorso di studi si consegue, a seconda degli indirizzi, il diploma di Perito

Economico in Amministrazione Finanza e Marketing: è il nuovo "Ragioniere", un tecnico che

svolge un ruolo importante nella gestione del sistema azienda (privata o pubblica),

contribuendo sia all'innovazione che al miglioramento organizzativo e tecnologico del contesto

in cui opera. Il titolo viene conseguito seguendo nel triennio il percorso in Amministrazione

Finanza e Marketing o una delle sue specializzazioni: Sistemi informativo aziendali –

informatica; Economia dei sistemi logistici integrati; Relazioni internazionali per il marketing.

Il Perito Economico in Turismo ha invece competenze specifiche nella gestione e

organizzazione delle aziende del settore turistico. Contribuisce al miglioramento organizzativo

dell'impresa turistica. Comunica in tre lingue straniere sia nel rapporto diretto con la clientela

sia con interlocutori professionali. Progetta pacchetti turistici intervenendo per la valorizzazione

integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, paesaggistico e ambientale.

Non bisogna inoltre dimenticare l’attività svolta dal Corso Serale, presente con un monoennio,

gestito dal CPIA per le materie comuni agli altri serali e per le discipline di indirizzo dal nostro

Istituto, e un triennio completo strutturato in base alle esigenze di flessibilità degli adulti

studenti-lavoratori.

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2. PROFILO PROFESSIONALE

Il Corso Sistemi Informativi Aziendali è finalizzato alla formazione di una figura professionale

esperta in problemi di economia aziendale-gestionale con indirizzo informatico, che affronta e

risolve anche con le tecniche e le competenze acquisite per l'utilizzo efficace degli strumenti

matematici e dell’informatica gestionale.

Il diplomato che esce da questo corso, oltre ad essere dotato di cultura generale adeguata alle

esigenze della vita socio-professionale attuale, ha acquisito conoscenze e competenze nella

gestione dei processi aziendali sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo, contabile e

informatico. Le sue capacità devono essere tali da consentirgli di:

operare all'interno del sistema informativo aziendale, di tipo informatizzato, per

favorirne la gestione e per contribuire ad apportarne le necessarie modificazioni;

sapersi orientare all’interno di software applicativi esistenti, esprimere su di essi

motivati giudizi di merito e saper individuare le modifiche da apportare per adeguarli

alle specifiche e mutevoli esigenze dell’azienda in cui opera;

analizzare e risolvere i principali problemi interni all'azienda;

elaborare dati, rappresentarli e interpretarli in modo efficace per favorire i diversi

processi decisionali, avvalendosi di strumenti informatici e telematici diversificati a

seconda delle caratteristiche del fenomeno a cui i dati si riferiscono;

gestire in modo adeguato i rapporti fra l'azienda e l'ambiente in cui essa opera, per

proporre anche soluzioni a problemi specifici;

analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali ai problemi e alle risorse

tecnologiche disponibili;

utilizzare metodi, tecniche contabili ed extra-contabili per una corretta rilevazione dei

fenomeni gestionali;

documentare adeguatamente il proprio lavoro;

partecipare al lavoro organizzato, in particolare al lavoro di gruppo;

comunicare efficacemente, utilizzando appropriati linguaggi tecnici;

affrontare i cambiamenti aggiornandosi e ristrutturando le proprie conoscenze.

Il Corso Serale si articola in un orario settimanale di 24 ore distribuite in cinque giorni dal

lunedì al venerdì dalle ore 17,00 alle ore 21,35.

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3. CONSIGLIO DI CLASSE E QUADRO ORARIO

Disciplina Nome del docente

Lingua e Lettere italiane Massimo Ghirlanda

Storia Massimo Ghirlanda

Diritto Rosalba Confalone

Matematica Angela Verboso

Economia aziendale Alessandro Bagnoli

Inglese Claudia d’Aquino

Informatica Eugenia Cutrona

Lab. di Informatica Daniele Fogli

Scienze delle finanze Rosalba Confalone

Religione Fulvio Falleni

QUADRO ORARIO CORSO SIRIO

Ore Docente

Lingua e

Lettere

italiane

3 Massimo

Ghirlanda

Storia 2 Massimo

Ghirlanda

Economia

aziendale

5 Alessandro

Bagnoli

Economia

politica e

Diritto

4 Rosanna

Confalone

Informatica 4 Eugenia

Cutrona

Daniele

Fogli

Inglese 2 Claudia

d’Aquino

Matematica 3 Angela

Verboso

Religione 1 Fulvio

Falleni

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4. EVOLUZIONE DELLA CLASSE

All’inizio dell’anno scolastico la classe era composta da 21 alunni, di cui 12 provenienti dalla

classe 4° Sia. Tre alunni hanno cessato la frequenza prima della conclusione della fine del

primo quadrimestre. .

La continuità didattica con la classe precedente è stata mantenuta solo per le discipline di

Diritto/Economia politica, Italiano/Storia e Religione.

Il clima generale della classe è stato sempre collaborativo e aperto il dialogo educativo, ma

spesso il profitto è calato rispetto anche alla classe precedente. Molti alunni, infatti, durante

l’anno, per diversi motivi, hanno avuto una frequenza piuttosto saltuaria e questo non ha

favorito il conseguimento di buoni risultati. Il caso di un’alunna merita inoltre un’attenzione

particolare della commissione (se ammessa, vedi allegato).

Per preparare gli studenti alle prove dell’Esame di Stato sono state proposte dai singoli docenti

prove di vario tipo sugli argomenti studiati, includendo verifiche inerenti tutto il programma

svolto per accertate conoscenza degli argomenti, capacità di collegamento e di esposizione.

Sono state effettuate quattro simulazioni dell’Esame di Stato: la Prima, Seconda e Terza Prova

e, per tre studenti, la simulazione dell’orale.

Il livello globale delle competenze raggiunte risulta, a fine anno scolastico, nell’insieme, più che

sufficiente. Tuttavia i docenti del Consiglio di classe denunciano, ormai da qualche anno, un

numero di ore inferiori, ridotte dal Ministero, a fronte dello stesso Esame.

Infatti tutte le altre discipline hanno subito una significativa diminuzione del monte ore a

discapito della didattica, a partire dal terzo anno.

Per lo stesso motivo la modalità CLIL, prevista per le materie di indirizzo, è stata limitata ad un

solo modulo (Computer crimes and illicit data processing).

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5. ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE E DI RECUPERO

Nonostante gli alunni siano degli studenti-lavoratori hanno comunque partecipato anche ad

alcune attività extrascolastiche:

Corso di approfondimento di Storia del Cinema dal titolo: Notte americana. L’uomo che

amava il cinema

Visita della Mostra a Palazzo Blu a Pisa Escher. Oltre il possibile

Uscita didattica al Teatro Goldoni di Livorno per la seguenti rappresentazioni: Il nome

della rosa di Umberto Eco; Giulio Cesare di William Shakespeare; La scuola di Domenico

Starnone

6. OBIETTIVI PROGRAMMATI DAL C.D.C. E GRADO DI CONSEGUIMENTO

Conoscenze Grado di

conseguiment

o (scala da 1

a 5)

Conosce i contenuti essenziali delle singole discipline 4

Conosce le dinamiche evolutive essenziali del progresso umano e la loro

successione cronologica 4

Conosce i processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo

economico, giuridico, organizzativo, contabile 3

Competenze

(capacità ed esperienza in un determinato campo, in una determinata

attività)

Grado di

conseguiment

o

(scala da 1 a

5)

Affronta le differenti situazioni problematiche sia con un approccio

sistemico, sia con strumenti di analisi quantitativa 3

Utilizza metodi, strumenti, tecniche contabili ed extra-contabili per una

corretta rilevazione dei fenomeni gestionali 3

Mostra flessibilità e capacità di adattamento in situazioni mutevoli 4

Capacità

(attitudine, abilità a fare qualcosa)

Grado di

conseguiment

o

(scala da 1 a

5)

Apprende in maniera autonoma 4

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LEGENDA

1 Non acquisita

2 Scarsamente

acquisita

3 Acquisita

4 Pienamente

acquisita

5 Acquisita ed

elaborata

7. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

7.1 – Griglia in decimi

I docenti del Consiglio di classe hanno fatto riferimento, in generale, alla seguente griglia di

corrispondenza fra voti in decimi e un giudizio sul grado di conseguimento degli obiettivi in

termini di capacità, conoscenze e competenze, adattandola alle specificità delle singole

discipline

VOTO IN DECIMI GIUDIZIO CORRISPONDENTE

9-10

Ha ottime e generalizzate competenze nella disciplina .Possiede conoscenze

ampie, complete e approfondite. Sa applicare correttamente le conoscenze.

Effettua con disinvoltura analisi e sintesi, senza incontrare alcuna difficoltà

di fronte ai problemi complessi. Sa rielaborare le sue conoscenze con

numerosi spunti personali in un’esposizione fluida e lessicalmente

appropriata.

8

Ha buone competenze nella disciplina. Possiede conoscenze abbastanza

complete e approfondite. Sa applicarle senza errori né imprecisioni ed

effettua analisi abbastanza approfondite. Sintetizza correttamente e

produce valutazioni personali e autonome. Usa un linguaggio chiaro ed

esauriente.

7

Ha discrete competenze nella disciplina. Possiede conoscenze che gli

consentono di non commettere errori nell’esecuzione dei compiti complessi.

Sa effettuare analisi, anche se con qualche imprecisione, ed ha autonomia

nella sintesi. Usa un linguaggio idoneo all’argomento.

6

Ha sufficienti competenze nella disciplina. Pur possedendo conoscenze non

molto approfondite, non commette errori nell’esecuzione di compiti semplici.

Sa applicare le sue conoscenze ed è in grado di effettuare analisi parziali,

con qualche errore. E’ impreciso nell’effettuare sintesi, ma ha qualche

spunto di autonomia. Possiede una terminologia accettabile, ma

un’esposizione poco fluente.

5

Possiede modeste competenze nella disciplina. Denota conoscenze non

molto approfondite e commette qualche errore nella comprensione.

Nell’applicazione e nell’analisi commette errori non gravi. Non possiede

autonomia nella rielaborazione delle conoscenze, cogliendone solo

Comunica efficacemente con linguaggi appropriati 4

Individua e risolve problemi specifici 3

Si orienta nell’uso di manuali tecnici 3

Elabora dati e li rappresenta in modo efficace per favorire i diversi processi

decisionali 3

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parzialmente gli aspetti essenziali. Usa u linguaggio non sempre

appropriato, commettendo qualche errore che però non oscura il significato.

4

Le sue competenze nella disciplina sono molto limitate. Possiede conoscenze

frammentarie e superficiali, commettendo spesso errori nell’esecuzione dei

compiti semplici e nell’applicazione. Ha difficoltà nell’analizzare e nel

sintetizzare le proprie conoscenze, mancando di autonomia. Si esprime in

maniera poco corretta, rendendo spesso oscuro il significato del discorso.

1-3

Le sue competenze nella disciplina sono inadeguate. Possiede conoscenze

frammentarie e superficiali, commettendo errori gravi nell’esecuzione dei

compiti semplici e nell’applicazione. Non riesce a condurre analisi con

correttezza e non sa sintetizzare le proprie conoscenze, mancando del tutto

di autonomia. Si esprime con grande difficoltà, commettendo errori che

oscurano il significato del discorso.

7.2 Criteri di valutazione concordati dal Consiglio di classe

La valutazione degli esiti è stata effettuata sulla base di criteri comuni, coerenti con la

programmazione d’Istituto, tenuto conto che tutte le materie concorrono alla formazione

culturale e personale dello studente. In particolare il Consiglio di classe ha tenuto conto dei

seguenti elementi:

comportamento

frequenza

impegno individuale

partecipazione al dialogo educativo

metodo di studio

capacità, conoscenze, competenze acquisite

Tra le varie metodologie previste dalla normativa vigente, i docenti della classe ritengono che

la metodologia di verifica che meglio risponde sia all’applicazione delle conoscenze e delle

competenze acquisite dagli alunni che alla coerenza con le scelte didattiche operate negli anni

precedenti sia la tipologia: 2 domande a trattazione sintetica + quattro domande a risposta

multipla.

La simulazione della Terza prova ha avuto una durata di 100 minuti e ha coinvolto le seguenti

discipline: Economia politica, Informatica, Inglese, Matematica.

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8. PERCORSI FORMATIVI DISCIPLINARI

8.1 Diritto – Scienze delle Finanze (prof.ssa Rosalba Confalone)

Obiettivi disciplinari

In termine di conoscenza:

Conoscere le principali problematiche giuridiche ed economiche riguardanti l’attività

dello Stato;

Conoscere la dimensione giuridica della realtà in cui l’alunno vive e vivrà;

Possedere la consapevolezza della stretta connessione tra le più importanti dinamiche

economiche dell'attività finanziaria dello Stato e la sua organizzazione istituzionale;

Ampliare e migliorare la capacità di comprensione del linguaggio giuridico.

In termine di competenze applicative:

Saper coordinare i vari istituti ed effettuare connessioni con le altre discipline;

Essere in grado di comunicare efficacemente gli esiti del proprio lavoro utilizzando in

modo appropriato il linguaggio tecnico-giuridico attinente a queste discipline;

Saper analizzare e sintetizzare fonti normative, articoli e brani.

In termini di capacità:

Apprendere in maniera autonoma;

Sviluppare la capacita di collegamento e di rielaborazione personale;

Evidenziare capacità di adattamento a situazioni flessibili.

Metodi d’insegnamento – Testi adottatati – Interventi didattici educativi integrativi

I vari argomenti sono stati introdotti usando il metodo della lezione dialogata, sollecitando gli

studenti a intervenire ogni qualvolta avessero dei dubbi o quesiti di ordine giuridico riguardanti

il loro vissuto.

Libri di testo:

Gagliardini - Palmerio - Lorenzoni Economia politica, Le Monnier Scuola

Zagrebelsky – Oberto – Stalla – Trucco – Diritto per il quinto anno Le Monnier Scuola

Costituzione

Fotocopie integrative

E’stato effettuato il recupero in itinere alla fine di ogni modulo e ogni qualvolta se ne è

presentata la necessità.

Modalità di verifica

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Sono state adottate le seguenti modalità di verifica: prove strutturate, semi-strutturate, analisi

e sintesi di brani, colloquio.

Le prove strutturate e semi-strutturate sono state formate da vari tipologie di esercizi

(vero/falso, a risposta multipla, completamento) cui sono stati assegnati punteggi differenziati

secondo il tipo di prova e il suo grado di difficoltà. Il punteggio totale è stato pari a 1OO e la

votazione è stata poi rapportata in decimi.

Scala dei voti: da 1 a 10 come stabilito dal Collegio dei docenti.

La valutazione individuale è avvenuta mediante prove sia scritte che orali centrati su precisi

blocchi tematici. È stata data comunque assoluta prevalenza alle prove orali e sono state

oggetto di valutazione:

la conoscenza dei contenuti;

l'essere in grado di comunicare efficacemente gli esiti del proprio lavoro utilizzando in modo

appropriato il linguaggio specifico;

capacita di analisi e sintesi degli argomenti trattati.

Obiettivi raggiunti

Una parte della classe fin dall’inizio dell’anno in corso ha evidenziato un interesse adeguato

per le discipline e una attiva partecipazione al dialogo educativo (in particolare gli alunni con

frequenza assidua) con risultati molto soddisfacenti mentre per altri i risultati sono stati molto

spesso negativi o ai limiti della sufficienza. Ciò a causa di alcuni fattori che hanno determinato

in alcuni periodi un difficile procedere:

-le numerose assenze individuali e talvolta dell’intera classe;

-la difficoltà di far capire l’importanza degli studi scolastici e la loro portata culturale,che in

termini pratici si è tradotta nella difficoltà di conciliare lo sforzo dello studio, faticoso e da esiti

non immediati, con lo svolgimento di attività lavorative prevalentemente “pratiche”e dai

risultati rapidi;

-in alcuni casi non si è potuto fare a meno di notare una certa difficoltà nell’apprendimento di

alcuni contenuti proposti. Limite questo, talvolta, determinato dal persistere di lacune

accumulate negli anni e colmate solo parzialmente in questo ultimo percorso scolastico.

Per tali motivi i moduli fissati nel piano di lavoro all’inizio dell’anno, sono stati in molti casi non

completamente sviluppati, e anche laddove si è riusciti sostanzialmente a rispettare la

programmazione, ciò è avvenuto, in alcuni momenti, faticosamente.

8.2 Economia aziendale (prof. Alessandro Bagnoli)

Obiettivi disciplinari – Metodologia

Gli alunni hanno quest’anno dovuto affrontare il cambiamento del docente, peraltro una buona

parte degli alunni era già conosciuta dal docente in quanto era stato il loro insegnante in classe

terza. Comunque sono intervenuti altri alunni di nuova ammissione che si sono, quasi tutti,

ben integrati nella struttura della classe.

Il percorso didattico si è sviluppato su più versanti: il recupero e consolidamento delle

competenze - non solo disciplinari ma anche trasversali - inerenti agli anni precedenti e lo

studio e approfondimento degli argomenti del programma della classe quinta, al fine di

consentire la maturazione e/o lo sviluppo delle seguenti competenze professionali:

Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali;

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Individuare e accedere alla normativa civilistica e fiscale con particolare riferimento

alle attività aziendali;

In particolare, si è dato attenzione all’attività didattica relativa al bilancio di esercizio civilistico

con attenzione agli schemi di S.P. e C.E. e sulle problematiche relative al Bilancio come

rappresentazione dei risultati della gestione, la riclassificazione e l’interpretazione dello stesso

e la successiva analisi per indici e per flussi, specie in relazione alle imprese industriali.

Data la particolarità degli studenti – lavoratori la maggior parte del lavoro scolastico è stato

svolto in classe, vedi esercitazioni sugli argomenti più complessi, e pertanto è intuibile che lo

svolgimento del Programma è stato per motivi oggettivi assai rallentato e decisamente ridotto.

Alla revisione e certificazione in genere, bilancio consolidato, budget, business plan,

contabilità gestionale e calcolo delle imposte sono stati dedicati solo cenni per “grandi linee” a

tutela comunque della conoscenza degli argomenti. E’ stato affrontato per “grandi linee” anche

il “sistema bancario” con riferimento al Fido Bancario ed alle sue applicazioni.

La metodologia attuata nella classe ha visto la lezione partecipata prevalere sulle altre

metodologie.

Livello di partenza – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione

La classe, si è presentata assai disomogenea non soltanto per età, motivazione e tipologia di

impegni extrascolastici, ma anche per preparazione di base a motivo dell’inserimento

l’inserimento di allievi provenienti da altre e differenti esperienze.

In considerazione di ciò i risultati raggiunti dalla classe sono sostanzialmente buoni specie per

quanti hanno potuto frequentare con assiduità, mentre sono nei limiti di una stretta sufficienza

per altri, sebbene, grazie al costante ripasso e lavoro di recupero e rinforzo.

Gli allievi hanno sostanzialmente mostrato interesse agli argomenti di quest’anno. Nel corso

della seconda parte dell’anno si è privilegiata la preparazione sulla parte “orale” considerando

che la materia di Economia Aziendale sarà oggetto di colloquio e di terza prova.

Per quanto attiene la valutazione dello scritto si è tenuto conto:

Possesso di conoscenze relative all’argomento da trattare;

Correttezza dei calcoli e completezza dell’elaborato.

Per quanto attiene l’orale si è tenuto conto dei seguenti indicatori:

L’espressione chiara, completa e correttezza terminologica.

Capacità di collegamento tra i diversi argomenti.

Note aggiuntive

La classe si è presentata all’inizio dell’anno scolastico composta da studenti, in prevalenza

“lavoratori”, dotati di una preparazione di base fortemente eterogenea. All’inizio dell’anno

scolastico la frequenza era buona ed accettabile per un numero accettabile di alunni. In seguito

la frequenza è divenuta talvolta irregolare. Per motivi quindi , prevalentemente di lavoro, la

frequenza, a volte, non è sempre stata puntuale e questo, unito a quanto sopra accennato

riguardo alla preparazione di base, ha condizionato di molto l’andamento didattico del

programma da svolgere nel corso della quinta classe.

E’ stato infatti necessario riprendere in modo significativo il programma di Economia dell’anno

precedente e quello della terza classe e ciò ha comportato che i primi due mesi dell’anno

scolastico sono stati dedicati a questo ed in particolare alla comprensione della struttura dei

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conti ed il loro funzionamento. Il programma impostato ad inizio anno ha quindi dovuto essere

oggetto di continui “aggiustamenti” in termini di utilizzo delle ore a disposizioni per i moduli

.

L’affrontare argomenti complessi, da un punto di vista della materia, è stato quindi “frenato”

dai continui e necessari “agganci” alle problematiche dei programmi degli anni precedenti.

Nella classe è comunque presente un gruppo di persone che hanno regolarmente frequentato

tutto l’anno, si sono mostrate attive seguendo l’andamento didattico con interesse ed hanno

conseguito risultati mediamente soddisfacenti. Altri, soprattutto per la loro preparazione di

base , hanno “faticato” non poco a seguire ed hanno realizzato profitti mediamente inferiori al

gruppo di cui sopra ma comunque nei limiti della sufficienza.

Libro di testo: Astolfi-Negri, Entriamo in Azienda, Tramontana

8.3 Informatica (prof. Eugenia Cutrona e prof. Daniele Fogli)

Obiettivi disciplinari - Metodologia

Gli obiettivi disciplinari che sono stati raggiunti sono quelli previsti nella programmazione.

Metodologia:

- Lezione frontale, improntata seguendo il metodo deduttivo, in modo da stimolare gli

studenti alla riflessione ed alla partecipazione. In tutto l’anno le lezioni sono state svolte

utilizzando anche la LIM.

- Esercitazioni in laboratorio, in numero ridotto per mettere in pratica quanto appreso

nelle lezioni frontali e/o per potenziare le conoscenze acquisite.

Livello di partenza – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione

La classe, nei precedenti anni scolastici, e per buona parte del primo quadrimestre di

quest'anno, era stata affidata ad un altro docente. Ad inizio anno era composta da 21 alunni, 3

dei quali o non hanno mai frequentato o si sono ritirati. La classe ha mostrato durante tutta la

mia docenza attenzione e partecipazione discontinua. Infatti una parte della classe è riuscita a

raggiungere discreti risultati, in alcuni casi anche buoni. Alcuni studenti invece hanno raggiunto

risultati appena soddisfacenti. La frequenza, in particolare non è stata costante, in quanto i

loro impegni lavorativi e/o familiari, talvolta non hanno permesso per alcuni di loro, di seguire

assiduamente sia le lezioni teoriche che le ore di laboratorio.

Gli obiettivi raggiunti si possono così classificare:

Conoscenze:

• Conoscenza adeguata e approfondita delle basi di dati e delle relative problematiche;

• Conoscenze delle reti e dei protocolli standard delle reti e di Internet;

• Acquisizione dei principali fondamenti del sistema informativo aziendale e del sistema

informatico.

Capacità:

• Individuare il corretto metodo risolutivo per sviluppare una base di dati;

• Individuare i diversi metodi per interrogare una base di dati;

• Riconoscere i vantaggi e i rischi legati all’utilizzo di una rete;

• Riconoscere il ruolo dei componenti di un sistema informatico.

Competenze:

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• Saper progettare semplici database, definendone lo schema concettuale e lo schema

logico;

• Saper utilizzare un DBMS ed il linguaggio SQL;

• Saper applicare un processo di normalizzazione;

• Saper utilizzare gli operatori relazionali;

• Saper classificare le reti in base alle caratteristiche.

I criteri di valutazione adottati sono quelli previsti nella programmazione della disciplina, con

particolare riferimento ai seguenti parametri: conoscenza del contenuto della materia,

padronanza del linguaggio, capacità di analisi e sintesi, capacità critiche e di rielaborazione,

capacità pratiche di mettere in atto ciò che si è acquisito. Gli strumenti di valutazione adottati

sono state prove scritte e prove pratiche, quasi esclusivamente in classe.

Note sul programma svolto - Strumenti

Il programma svolto è formato da tre moduli principali: a) le basi di dati ed il linguaggio SQL,

b) le reti e le problematiche di sicurezza, c) il sistema informativo aziendale. Il primo modulo

avrebbe richiesto gran parte del primo quadrimestre, mentre io ho insegnato solo a partire

dall'ultimo mese del primo quadrimestre. Da cui, oltre allo studio della parte teorica, sono state

dedicate poche lezioni ad esercitazioni in classe, inerenti lo sviluppo dell’analisi e la

progettazione concettuale e logica. Contingentate ore sono state dedicate al laboratorio: dove

si sono effettuate esercitazioni sul database MySQL. Visto il ridotto monte ore a mia

disposizione, rispetto all'implementazione di tutto il programma, si è resa necessaria una

revisione del programma, che ne ha inficiato inevitabilmente la completezza. Motivo per cui

alcuni argomenti sono stati affrontati in maniera sufficiente, ma non approfondita e per quanto

riguarda il secondo e il terzo modulo, essendo argomenti maggiormente teorici, sono stati

sviluppati soprattutto in classe. Gli alunni hanno studiato soprattutto sul materiale preparato e

fornito dalla docente.

8.4. Lingua Inglese (prof.ssa Claudia D’Aquino)

Obiettivi disciplinari – Metodologia

Il percorso didattico affrontato durante l'anno scolastico 2017/18 è stato focalizzato

principalmente sul completamento, approfondimento e studio di argomenti specifici di indirizzo.

Il programma svolto ha avuto come obiettivo principale quello di veicolare l'attenzione degli

studenti sull'importanza dell’uso della lingua in maniera appropriata in relazione al contesto

dato, riconoscendo la giusta importanza delle parole e utilizzando la specifica micro-lingua in

situazione. A tale scopo l'obiettivo disciplinare principale è stato quello di creare un

collegamento tra gli argomenti proposti enfatizzando l'uso ed il potere delle parole in ciascuno

di essi e veicolando l'acquisizione degli stessi in maniera critica e personale.

La eterogeneità della classe ha reso necessario un approccio metodologico comprensivo di

lezione frontale, schemi esemplificativi, attività di lettura e traduzione, problem solving.

Ogni argomento è stato studiato anche attraverso lo svolgimento di esercizi mirati.

Livello di partenza – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione

Il livello di partenza della classe, che ho seguito solo dall’a.s in corso, è alquanto disomogeneo

ed oscilla tra buono e sufficiente. Fanno eccezione alcuni alunni per i quali permangono

difficoltà linguistiche pregresse più o meno rilevanti e la cui preparazione di partenza si attesta

su un livello basso. Impegno, partecipazione ed interesse non si sono sempre rivelati adeguati

per tutti gli studenti. Lo stesso vale per la frequenza, saltuaria per alcuni.

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La valutazione individuale è avvenuta mediante prove scritte e prove orali centrate su precisi

blocchi tematici.

Nelle prove orali sono state oggetto di valutazione:

la conoscenza dei contenuti;

la pronuncia e la fluidità espressiva;

la capacità di collegamento e di rielaborazione personale.

Nelle prove scritte sono state valutate le seguenti abilità:

Comprensione del testo;

Correttezza morfosintattica;

Rielaborazione personale.

Sia per la valutazione orale che per quella scritta sono state utilizzate delle apposite griglie.

La valutazione quadrimestrale e quella finale hanno tenuto conto di impegno, frequenza,

partecipazione e progresso, anche minimo, nell'apprendimento e nella capacità espressiva

Note sul programma svolto - Strumenti

Il programma è stato articolato in cinque moduli, concernenti argomenti di carattere

commerciale (Business Transaction, Business Correspondence, Banking and Finance,

Marketing and Advertising, Transport and Insurance)

Si precisa, inoltre, che non è stato possibile fare attività di listening, né approfondire alcuni

argomenti a causa del ridimensionamento del monte orario del 30% previsto dal MIUR a

partire dall'anno scolastico 2014/15. Le ore di inglese sono passate, così, da tre a due e ciò ha

reso necessaria una revisione del programma, che ha ne inficiato inevitabilmente la qualità e la

completezza, motivo per cui alcuni argomenti sono stati affrontati in maniera sufficiente e non

approfondita.

Gli strumenti a disposizione sono stati i seguenti:

1. Libro di testo: G.Zani, A.Ferranti, New B on the Net, Minerva Scuola

2. Fotocopie.

8.5 Lingua e Lettere italiane (prof. Massimo Ghirlanda)

Obiettivi disciplinari – Metodologia

Il percorso didattico si è sviluppato su due diversi versanti: lo studio della letteratura, il

consolidamento delle competenze linguistiche e delle capacità espressive.

Le finalità generali sono state: la conoscenza dei testi rappresentativi del patrimonio letterario

italiano nel suo storico costituirsi con riferimenti alla letteratura europea; la consapevolezza del

valore dei fenomeni letterari come espressioni di una civiltà e come forme di conoscenza del

reale; la padronanza del mezzo linguistico nella ricezione e nella produzione nelle diverse

situazioni comunicative.

Momento privilegiato è stato quello della lettura ed analisi dei testi. Da un punto di vista

didattico si è tenuto conto, nel momento del commento, di porre al centro dell’attenzione della

classe il testo; nel momento dell’interpretazione si è privilegiata la posizione della comunità

ermeneutica formata dagli alunni.

L’interpretazione si è articolata nei seguenti momenti: la contestualizzazione; l’attualizzazione

tematica; la valorizzazione (con attribuzione di significato).

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Livello di partenza – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione

La classe si è presentata con un dichiarato interesse per la disciplina, mantenendo, per tutto il

corso dell’anno, una lodevole attenzione e una partecipazione più o meno regolare,

compatibilmente agli impegni lavorativi e familiari. Ciò ha permesso un clima collaborativo e

produttivo anche se, le numerose assenze, non hanno sempre favorito il conseguimento di

risultati sempre positivi. All’orale gli alunni più capaci sono in grado di procedere sia in modo

induttivo, risalendo dall’analisi dei testi alla definizione delle caratteristiche di un’epoca o di

una corrente, sia di partire dalle considerazioni di carattere storico-culturale per

contestualizzare i fenomeni letterari più rilevanti. Gli alunni più fragili invece possono compiere

queste operazioni solo se opportunamente guidati.

Per quanto riguarda l’orale sono stati oggetto di valutazione:

Il possesso di informazione sull’argomento;

L’espressione chiara e coerente e la correttezza terminologica;

Le capacità di collegamento e la rielaborazione critica e personale.

Per quanto riguarda la valutazione dello scritto si è tenuto conto dei seguenti indicatori:

Pertinenza alla traccia;

Correttezza e proprietà nell’uso della lingua;

Possesso di adeguate conoscenze relative sia all’argomento scelto che al quadro di

riferimento generale in cui esso si inserisce;

Attitudini allo sviluppo critico e alla costruzione di un discorso organico e coerente;

Originalità.

Note sul programma svolto – Strumenti

Il programma svolto è stato suddiviso in sette grandi moduli: Il nascere della poesia e della

prosa moderna; L’età del Positivismo; Il Decadentismo; Ritratto d’autore: Luigi Pirandello; Il

Futurismo e le avanguardie; Narrativa e la psicanalisi; La grande poesia del Novecento a cui si

è aggiunto un modulo tematico dal titolo: L’irruzione del treno nella letteratura e nel cinema

(per gli autori, le opere, i singoli testi e i percorsi con il cinema si veda l’allegato).

Durante l’anno scolastico sono state viste al Teatro Goldoni di Livorno le seguenti opere: Il

nome della rosa di Eco; Giulio Cesare di William Shakesperare e La scuola di Domenico

Starnone.

Il manuale di letteratura (Roncoroni-Cappellini-Dendi-Sada-Tribulato, Il Rosso e il Blu,

Signorelli Scuola) è stato integrato da fotocopie con le quali si è cercato di arricchire il

programma con temi e percorsi interdisciplinari.

8.6 Matematica (prof.ssa Angela Verboso )

Obiettivi disciplinari - Metodologia

Il percorso didattico affrontato nel corso dell'anno scolastico è stato dedicato allo studio delle

funzioni reali di due variabili reali per poi affrontare la matematica applicata all’economia con

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la trattazione dei problemi di scelta, in cui hanno trovato applicazione gli strumenti matematici

appresi dagli studenti nel loro percorso scolastico.

Gli obiettivi disciplinari prefissati sono stati i seguenti:

1. Conoscere le principali funzioni matematiche;

2. Conoscere le più comuni metodologie per la risoluzione di problemi;

3. Problemi di scelta.

La eterogeneità della classe ha reso necessario un approccio metodologico comprensivo di

lezione frontale, schemi semplificativi. Ogni argomento è stato studiato anche attraverso lo

svolgimento degli esercizi proposti sotto forma di appunti dettati in classe.

Livello di partenza – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione

La classe è stata già seguita dalla sottoscritta nel corso dell’anno scolastico precedente e non

ha subito grandi cambiamenti nel corso dell’anno scolastico corrente. Solo l’inserimento di

pochi nuovi alunni, il cui livello ha denotato numerosissime e gravi lacune e la cui frequenza è

stata piuttosto alterna per quasi tutti.

L’atteggiamento superficiale di alcuni e l’assenteismo hanno rappresentato un freno allo

sviluppo delle potenzialità della classe. La partecipazione e l’impegno si è limitato ad un

gruppo di alunni che ha seguito con diligenza e costanza, mentre il resto della classe ha

partecipato a fasi alterne e soprattutto con impegno personale non sempre adeguato. Pertanto,

si può dire che solo una parte degli alunni ha partecipato al dialogo educativo con impegno e

assiduità nella frequenza delle lezioni, rispettando gli orari di ingresso e di uscita, mentre

l’altra parte si è molto adagiata. Quindi, si può esprimere un giudizio di mediocrità per il 40%

degli alunni, di sufficienza per il 50%, mentre il restante 10% ha acquisito una adeguata

conoscenza delle tematiche di base. Il programma svolto è da ritenersi discreto, anche se la

gran parte degli argomenti non è stata approfondita. Il testo adottato è stato supportato ed

integrato da appunti e da ricerche personali sugli argomenti svolti.

Nelle prove orali sono state oggetto di valutazione:

la conoscenza dei contenuti;

il linguaggio tecnico.

la capacità logica di rielaborazione personale.

Nelle prove scritte sono state valutate le seguenti abilità:

Comprensione del testo;

Correttezza formale;

Rielaborazione personale;

Sia per la valutazione orale che per quella scritta sono state utilizzate delle griglie di

valutazione.

La valutazione quadrimestrale e quella finale hanno tenuto conto di impegno, frequenza,

partecipazione e della progressione nell'apprendimento e nella capacità espressiva, anche

minima.

Note sui contenuti del programma

Il programma è stato articolato in due grossi parti. La prima relativa allo studio delle funzioni

reali di due variabili e l’altra allo studio dei problemi di scelta il cui svolgimento necessita l’

applicazione degli strumenti messi a disposizione degli alunni durante il percorso scolastico

effettuato. Non sono mancati momenti in cui si è fatto ripasso di argomenti svolti in passato.

Gli strumenti a disposizione sono stati i seguenti:

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Libro di testo

Appunti dettati in classe

8.7 Religione (prof. Fulvio Falleni)

Obiettivi disciplinari - Metodologia

Gli obiettivi disciplinari sono quelli previsti nella programmazione che sono stati globalmente

raggiunti.

Metodologia: Lezione frontale, improntata seguendo il metodo deduttivo, in modo da stimolare

gli studenti alla riflessione, alla partecipazione e alla rielaborazione critica delle

competenze acquisite. Lezioni con strumenti audiovisivi e discussione in classe.

Livello di partenza – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione

Poiché solo un’alunna della classe si è avvalsa dell’IRC le lezioni si sono svolte in

contemporanea con la classe quarta. L’alunna, nonostante alcune difficoltà, ha mostrato.

durante tutto l’anno attenzione e partecipazione.

Gli obiettivi raggiunti si possono così classificare:

Conoscenze:

Conoscenza adeguatamente approfondita di una base di dati e delle sue problematiche;

Acquisizione dei contenuti essenziali degli argomenti affrontati

Capacità:

Confronto tra il messaggio cristiano, il suo Magistero, e alcuni aspetti della morale

cristiana;

Approfondimento ed analisi di alcuni problemi etici;

Competenze:

Conoscenza degli elementi fondanti della religione Ebraica;

Elementi fondamentali della religione cristiana con particolare riferimento all’epoca

apostolica

Riconoscere il contributo della religione cristiana nelle seguenti tematiche: Cenni sulla

bioetica; il biotestamento e trattamento di fine vita;

Il concetto di guerra; il Magistero della Chiesa in materia di pace; obiezione di

coscienza; non violenza attiva.

I criteri di valutazione adottati sono quelli previsti nella programmazione della disciplina con

particolare riferimento ai seguenti parametri: conoscenza del contenuto della materia,

padronanza del linguaggio, capacità di analisi e sintesi, capacità critiche e di rielaborazione,

capacità pratiche di mettere in atto ciò che si è acquisito. Gli strumenti di valutazione adottati

sono state prove orali.

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8.8 Storia (prof. Massimo Ghirlanda)

Obiettivi disciplinari – Metodologia

All’insegnamento della Storia sono state attribuite importanti finalità di tipo formativo. In

particolare esso si è proposto di far acquisire consapevolezza della complessità dei fatti del

passato, di scoprire la dimensione storica del presente, di favorire l’accettazione al pluralismo

delle idee e di stimolare la curiosità e gli interrogativi su alcuni grandi temi.

A volte la lezione frontale è stata integrata con la discussione, tendente a problematizzare i

temi e a far emergere la partecipazione attiva degli studenti.

Livello di partenza – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione

La classe si è presentata, fin dall’inizio, con uno spiccato interesse alla materia che ha fatto sì

che ci fosse, per tutto l’anno scolastico, una discreta partecipazione e un lodevole l’impegno.

Senza dubbio il coinvolgimento è risultato ulteriormente stimolato dalla vicinanza cronologica

delle problematiche trattate e dai frequenti collegamenti operati con l’attualità.

L’esposizione orale è, per la maggior parte degli alunni, sufficiente. Alcuni sono dotati di

capacità di approfondimento critico di tipo personale, anche se restano alunni che si limitano a

una conoscenza superficiale degli argomenti.

Strumenti di verifica sono stati questionari a domande aperte e, più spesso, il colloquio orale,

con lo scopo di mettere in evidenza la capacità di organizzare ed esporre in modo adeguato le

conoscenze acquisite.

Note sul programma svolto – Strumenti

Il programma svolto copre l’arco temporale che va dagli anni Ottanta del XIX secolo alla fine

del secondo conflitto mondiale, con una breve appendice sul mondo bipolare del secondo

dopoguerra. Il programma è stato suddiviso in cinque grandi moduli: L’età dell’imperialismo;

La Grande Guerra e la Rivoluzione d’Ottobre; Il primo dopoguerra in Italia; La grande crisi e

l’età dei totalitarismi; La seconda guerra mondiale, il mondo bipolare, l’Italia repubblicana.

Talvolta si è fatto uso di documenti audiovisivi, fotocopie e articoli di giornali, pagine di

romanzi, riflessioni storiografiche.

9. TERZA PROVA

Tra le varie metodologie previste dalla normativa vigente, i docenti della classe ritengono che

la prova di verifica che meglio risponde all’applicazione delle conoscenze delle competenze

acquisite dagli alunni e alla coerenza con le scelte didattiche operate negli anni precedenti sia

la seguente tipologia: 2 domande a trattazione sintetica + 4 domande a risposta multipla.

La simulazione della Terza Prova ha avuto la durata di 100 minuti e ha coinvolto le seguenti

discipline: Economia politica, Informativa, Inglese e Matematica. In allegato la prova data agli

alunni.

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10. ALLEGATI

10.1 Griglie di valutazione delle prove in quindicesimi

Griglia di valutazione per la prima prova

(utilizzate dall’insegnante per le simulazioni)

Tipologia A: Analisi del testo

Indicatori Valutazione Voto

Comprensione del testo Ottimo/buono 4 punti Discreto 3.5 punti Sufficiente 2.5 punti Mediocre 2 punti Insufficiente 1punto

Correttezza e proprietà linguistica Ottimo/buono 4 punti Discreto 3.5 punti Sufficiente 3 punti Mediocre 2 punti Insufficiente 1punto

Analisi del testo Ottimo/buono 4 punti Discreto 3.5 punti Sufficiente 3 punti Mediocre 2 punti Insufficiente 1 punto

Interpretazione complessiva e approfondimenti Ottimo/buono 3 punti Discreto 2.5 punti

Sufficiente 1.5 punti Mediocre 1 punti Insufficiente 0.5 punti

Tipologia B: Saggio breve / articolo di giornale

Indicatori Valutazione Voto

Impostazione generale del lavoro e capacità di avvalersi del materiale proposto

Ottimo/buono 4 punti Discreto 3.5 punti Sufficiente 2.5 punti Mediocre 2 punti Insufficiente 1 punto

Correttezza e proprietà linguistica Ottimo/buono 4 punti

Discreto 3.5 punti Sufficiente 3 punti Mediocre 2 punti Insufficiente 1 punto

Pertinenza e sviluppo delle argomentazioni Ottimo/buono 4 punti Discreto 3.5 punti Sufficiente 3 punti Mediocre 2 punti Insufficiente 1 punto

Approfondimenti e rielaborazione personale Ottimo/buono 3 punti Discreto 2.5 punti Sufficiente 1.5 punti Mediocre 1 punti Insufficiente 0.5 punti

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Tipologia C: Tema di argomento storico

Indicatori Valutazione Voto

Conoscenza dell’argomento Ottimo/buono 5 punti Discreto 4 punti Sufficiente 3 punti

Mediocre 2 punti Insufficiente 1 punto

Correttezza e proprietà linguistica Ottimo/buono 4 punti Discreto 3.5 punti Sufficiente 3 punti Mediocre 2 punti Insufficiente 1punto

Coerenza espositiva e organica degli eventi considerati Ottimo/buono 4 punti Discreto 3.5 punti Sufficiente 3 punti Mediocre 2 punti Insufficiente 1 punto

Analisi della complessità e relazione degli eventi. Valutazione critica

Ottimo/buono 2 punti Discreto 1.5 punti Sufficiente 1 punto Mediocre/insuff. 0,5 punti

Tipologia D: Tema di ordine generale

Indicatori Valutazione Voto

Pertinenza e conoscenza dell’argomento Ottimo/buono 4 punti Discreto 3.5 punti Sufficiente 2.5 punti Mediocre 2 punti Insufficiente 1 punto

Correttezza e proprietà linguistica Ottimo/buono 4 punti Discreto 3.5 punti Sufficiente 3 punti Mediocre 2 punti Insufficiente 1 punto

Coerenza espositiva e argomentativa Ottimo/buono 4 punti Discreto 3.5 punti Sufficiente 3 punti Mediocre 2 punti Insufficiente 1punto

Correttezza delle informazioni e livello di approfondimento e originalità

Ottimo/buono 3 punti Discreto 2.5 punti Sufficiente 1.5 punti Mediocre 1 punti Insufficiente 0.5 punti

Livorno, __________________________ I Commissari Il Presidente

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GRIGLIA VALUTAZIONE SECONDA PROVA

INFORMATICA

ESAMI DI STATO 2017/18

CANDIDATO

CLASSE

PRIMA PARTE (9 PUNTI)

INDICATORI DESCRITTORI MISURATORI PUNTEGGIO PUNTEGGIO ASSEGNATO

ANALISI DEL PROBLEMA ( e ambiente di realizzazione) INDIVIDUAZIONE DELLA SOLUZIONE E DELLE IPOTESI AGGIUNTIVE

Capacità di analisi:

mancante 0,1

0,1

grav. insufficiente

0,3

insufficiente 0,9

sufficiente 1,5

buono 1,7

ottimo 2

PROGETTAZIONE DB: SCHEMA CONCETTUALE (Modello E/R)

Capacità di modellare la realtà:

mancante 0

0

grav. insufficiente

0,6

insufficiente 1,25

sufficiente 1,8

buono 2,4

ottimo 3

SCHEMA LOGICO RELAZIONALE

Capacità di applicazione metodologica e di uso di un linguaggio formale:

mancante 0

0

grav. insufficiente

0,25

insufficiente 0,5

sufficiente 1,1

buono 1,25

ottimo 1,5

Q1 Q2

QUERY IN LINGUAGGIO SQL

Capacità di uso di un linguaggio formale:

mancante 0

0 0

grav. insufficiente

0,25

insufficiente 0,5

sufficiente 0,8

buono 1

ottimo 1,25

Punteggio totale 0,1 /9

CANDIDATO:

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SECONDA PARTE (6)

INDICATORI DESCRITTORI MISURATORI PUNTEGGIO QUESITO QUESITO

… …

USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO

nullo mancante 0

0 0

errato gravemente insufficiente

0,1

confuso insufficiente 0,2

adeguato sufficiente 0,25

corretto buono 0,3

completo ottimo 0,5

CONOSCENZE nessuna mancante 0

0 0

limitate gravemente insufficiente

0,5

parziali insufficiente 0,75

sufficienti sufficiente 1

complete buono 1,2

approfondite ottimo 1,5

ABILITA' nessuna mancante 0

0 0

limitate gravemente insufficiente

0,25

parziali insufficiente 0,5

sufficienti sufficiente 0,75

complete buono 0,9

approfondite ottimo 1

Somma dei punteggi parziali 0 0

Punteggio totale 0 /6

Riepilogo:

Punteggio del problema

0,1 Punteggio dei quesiti

0 Somma dei punteggi parziali

0,1

Punteggio totale della prova* 1 /15

* nel caso in cui la somma dei punteggi parziali degli indicatori presenti una parte frazionaria, il punteggio complessivo sarà arrotondato per eccesso all’intero superiore

Il Presidente I Commissari

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Griglia di valutazione per la Terza prova

Domande a trattazione breve Quesiti

Punti 1 2

Correttezza linguistica Da 0,5

a 1,5

punti

Contenuti e conoscenze Da 0,5

a 2.0

punti

Approfondimenti e completezza Da 0 a

un 1

punto

Totale punteggio

Domande a scelta multipla Quesiti

Punti 1 2 3 4

Risposta corretta p.1.5

Risposta errata o mancante p.0

Totale punteggio

Totale punteggio quesiti a risposta singola

Totale punteggio domande a scelta multipla

Punteggio complessivo

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10.2 Griglia di valutazione per il colloquio orale

Griglia di valutazione

(adottata nelle simulazioni)

INDICATORI DESCRITTORI Punteggio in /30

Punteggio

assegnato

I FASE Argomento proposto dal candidato

1. Capacità di applicazione delle conoscenze e di collegamento multidiscipli- nare

Autonoma, consapevole ed efficace Autonoma e sostanzialmente soddisfacente

Accettabile e sostanzialmente corretta

Guidata e in parte approssimativa Inadeguata, limitata e superficiale

Da 1 a 6 punti

2. Capacità di argomentazione, di analisi/sintesi, di rielaborazione critica

Autonoma, completa e articolata Adeguata ed efficace Adeguata e accettabile Parzialmente adeguata e approssimativa Disorganica e superficiale

da 1 a 2 punti

____/8

II FASE Argomenti proposti dai commissari

1. Conoscenze disciplinari e capacità di collegamento interdisciplinare

Complete, ampie e approfondite Corrette e in parte approfondite Essenziali ma sostanzialmente corrette Imprecise e frammentarie Frammentarie e fortemente lacunose

Da 1 a 10 punti

2 Corenza logico-tematica, capacità di argomentazione, di analisi/sintesi

Autonoma, completa e articolata Adeguata ed efficace Adeguata e accettabile Parzialmente adeguata e approssimativa Disorganica e superficiale

Da 1 a 5

punti

3. Capacità di rielaborazione critica

Efficace e articolata Sostanzialmente efficace Adeguata Incerta e approssimativa Inefficace

Da 1 a 5

punti

__/20

III FASE Discussione prove scritte

1. Capacità di autovalutazione e autocorrezione

I PROVA Adeguata Inefficace

0,50 0

II PROVA Adeguata Inefficace

0.50 0

III PROVA Adeguata Inefficace

1 0

____/ 2

___/30

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10.3 Testo di simulazione della Prima Prova

Simulazione della Prima Prova dell’Esame di Stato – Classe V A Sia a/s 2017-2018

Prova di Italiano

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Italo Svevo, La coscienza di Zeno

Nella mia vita ci furono varii periodi in cui credetti di essere avviato alla salute e alla felicità. Mai però

tale fede fu tanto forte come nel tempo in cui durò il mio viaggio di nozze eppoi qualche settimana dopo il nostro ritorno a casa. Cominciò con una scoperta che mi stupì: io amavo Augusta com’essa amava me. Dapprima diffidente, godevo intanto di una giornata e m’aspettavo che la seguente fosse tutt’altra cosa.

Ma una seguiva e somigliava all’altra, luminosa, tutta gentilezza di Augusta ed anche – ciò ch’era la sorpresa – mia. Ogni mattina ritrovavo in lei lo stesso commosso affetto e in me la stessa riconoscenza che, se non era amore, vi somigliava molto. Chi avrebbe potuto prevederlo quando avevo zoppicato da Ada ad Alberta per arrivare ad Augusta? Scoprivo di essere stato non un bestione cieco diretto da altri, ma un uomo abilissimo. E vedendomi stupito, Augusta mi diceva:

– Ma perché ti sorprendi? Non sapevi che il matrimonio è fatto così? Lo sapevo pur io che sono tanto più ignorante di te!

Non so più se dopo o prima dell’affetto, nel mio animo si formò una speranza, la grande speranza di poter finire col somigliare ad Augusta ch’era la salute personificata. Durante il fidanzamento io non avevo neppur intravvista quella salute, perché tutto immerso a studiare me in primo luogo eppoi Ada e Guido. La lampada a petrolio in quel salotto non era mai arrivata ad illuminare gli scarsi capelli di Augusta.

Altro che il suo rossore! Quando questo sparve con la semplicità con cui i colori dell’aurora spariscono

alla luce diretta del sole, Augusta batté sicura la via per cui erano passate le sue sorelle su questa terra,

quelle sorelle che possono trovare tutto nella legge e nell’ordine o che altrimenti a tutto rinunziano. Per quanto la sapessi mal fondata perché basata su di me, io amavo, io adoravo quella sicurezza. Di fronte ad essa io dovevo comportarmi almeno con la modestia che usavo quando si trattava di spiritismo. Questo poteva essere e poteva perciò esistere anche la fede nella vita.

Però mi sbalordiva; da ogni sua parola, da ogni suo atto risultava che in fondo essa credeva la vita eterna. Non che la dicesse tale: si sorprese anzi che una volta io, cui gli errori ripugnavano prima che non avessi amati i suoi, avessi sentito il bisogno di ricordargliene la brevità. Macché! Essa sapeva che tutti

dovevano morire, ma ciò non toglieva che oramai ch’eravamo sposati, si sarebbe rimasti insieme, insieme, insieme. Essa dunque ignorava che quando a questo mondo ci si univa, ciò avveniva per un periodo tanto breve, breve, breve, che non s’intendeva come si fosse arrivati a darsi del tu dopo di non essersi conosciuti per un tempo infinito e pronti a non rivedersi mai più per un altro infinito tempo. Compresi finalmente che cosa fosse la perfetta salute umana quando indovinai che il presente per lei era una verità tangibile in cui si poteva segregarsi e starci caldi. Cercai di esservi ammesso e tentai di soggiornarvi risoluto di non deridere me e lei, perché questo conato non poteva essere altro che la mia

malattia ed io dovevo almeno guardarmi dall’infettare chi a me s’era confidato. Anche perciò, nello sforzo di proteggere lei, seppi per qualche tempo movermi come un uomo sano.

Essa sapeva tutte le cose che fanno disperare, ma in mano sua queste cose cambiavano di natura. Se anche la terra girava non occorreva mica avere il mal di mare! Tutt’altro! La terra girava, ma tutte le altre cose restavano al loro posto. E queste cose immobili avevano un’importanza enorme: l’anello di matrimonio, tutte le gemme e i vestiti, il verde, il nero, quello da passeggio che andava in armadio

quando si arrivava a casa e quello di sera che in nessun caso si avrebbe potuto indossare di giorno, né quando io non m’adattavo di mettermi in marsina. E le ore dei pasti erano tenute rigidamente e anche quelle del sonno. Esistevano, quelle ore, e si trovavano sempre al loro posto.

Di domenica essa andava a Messa ed io ve l’accompagnai talvolta per vedere come sopportasse l’immagine del dolore e della morte. Per lei non c’era, e quella visita le infondeva serenità per tutta la settimana. Vi andava anche in certi giorni festivi ch’essa sapeva a mente. Niente di più, mentre se io fossi stato religioso mi sarei garantita la beatitudine stando in chiesa tutto il giorno.

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C’erano un mondo di autorità anche quaggiù che la rassicuravano. Intanto quella austriaca o italiana

che provvedeva alla sicurezza sulle vie e nelle case ed io feci sempre del mio meglio per associarmi anche

a quel suo rispetto. Poi v’erano i medici, quelli che avevano fatto tutti gli studii regolari per salvarci quando – Dio non voglia – ci avesse a toccare qualche malattia. Io ne usavo ogni giorno di quell’autorità: lei, invece, mai. Ma perciò io sapevo il mio atroce destino quando la malattia mortale m’avesse raggiunto, mentre lei credeva che anche allora, appoggiata solidamente lassù e quaggiù, per lei vi sarebbe stata la salvezza.

Io sto analizzando la sua salute, ma non ci riesco perché m’accorgo che, analizzandola, la converto in

malattia. E, scrivendone, comincio a dubitare se quella salute non avesse avuto bisogno di cura o d’istruzione per guarire. Ma vivendole accanto per tanti anni, mai ebbi tale dubbio. […]

Mi ricordo che una sera, a Venezia, si passava in gondola per uno di quei canali dal silenzio profondo ad ogni tratto interrotto dalla luce e dal rumore di una via che su di esso improvvisamente s’apre. Augusta, come sempre, guardava le cose e accuratamente le registrava: un giardino verde e fresco che sorgeva da una base sucida lasciata all’aria dall’acqua che s’era ritirata; un campanile che si rifletteva

nell’acqua torbida; una viuzza lunga e oscura con in fondo un fiume di luce e di gente. Io, invece, nell’oscurità, sentivo, con pieno sconforto, me stesso. Le dissi del tempo che andava via e che presto essa avrebbe rifatto quel viaggio di nozze con un altro. Io ne ero tanto sicuro che mi pareva di dirle una storia già avvenuta. E mi parve fuori di posto ch’essa si mettesse a piangere per negare la verità di quella storia. Forse m’aveva capito male e credeva io le avessi attribuita l’intenzione di uccidermi. Tutt’altro! Per

spiegarmi meglio le descrissi un mio eventuale modo di morire: le mie gambe, nelle quali la circolazione era certamente già povera, si sarebbero incancrenite e la cancrena dilatata, dilatata, sarebbe giunta a

toccare un organo qualunque, indispensabile per poter tener aperti gli occhi. Allora li avrei chiusi, e addio patriarca! Sarebbe stato necessario stamparne un altro.

Essa continuò a singhiozzare e a me quel suo pianto, nella tristezza enorme di quel canale, parve molto importante. Era forse provocato dalla disperazione per la visione esatta di quella sua salute atroce? Allora tutta l’umanità avrebbe singhiozzato in quel pianto. Poi, invece, seppi ch’essa neppur sapeva come fosse fatta la salute. La salute non analizza se stessa e neppur si guarda nello specchio. Solo noi malati sappiamo qualche cosa di noi stessi.

1. Comprensione complessiva 1.1.Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe. 2. Analisi e interpretazione del testo

2.1 Zeno dichiara, con stupore, amore e ammirazione per Augusta. Qual è il motivo di tale stupore? Cosa nasconde la volontà del protagonista di assomigliare alla moglie?

2.2 Augusta appare una persona ottusa o acuta? Da cosa si deduce? 2.3 Rifletti sulle seguenti affermazioni di Zeno: “Io sto analizzando la sua salute, ma non ci riesco perché m’accorgo che, analizzandola, la converto in malattia.”. Quali sono i vantaggi di essere malati? 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti

3.1 In una celebre lettera a Valerio Jahier, Svevo dichiara che “Noi siamo una vivente protesta contro la ridicola concezione del superuomo come ci è stata gabellata”. Cosa intendeva dire? 3.2. Quali sono le novità introdotte dal pensiero psicanalitico e qual è l’atteggiamento di Svevo nei suoi confronti? 3.3 Illustra le novità del romanzo che si contrappongono sia al Verismo sia all’Estetismo dannunziano.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

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1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: La maschera

DOCUMENTI

“Sulla scena la maschera non viene scelta dall'attore ma vien determinata dal ruolo assegnatogli; nella vita, al contrario, l'individuo sceglie la maschera da indossare, e questa definisce il ruolo, ossia il suo modo di pensare e di agire.

Insomma, l'individuo è la sua maschera. O meglio: la sua esistenza è l'insieme delle maschere che ha indossato; ed ogni volta egli è la maschera che indossa.

HANS KRAISHEIMER, - scrittore attore e regista tedesco - in Aphorismi, 1957 Il padre: Il dramma per me è tutto qui, signore: nella coscienza che ho, che ciascuno di noi - veda - si crede "uno" ma non è vero: è "tanti", signore, "tanti", secondo tutte le possibilità d'essere che sono in

noi: "uno" con questo, "uno" con quello - diversissimi! E con l'illusione, intanto, d'esser sempre "uno per tutti", e sempre "quest'uno" che ci crediamo, in ogni nostro atto. Non è vero! non è vero! Ce n'accorgiamo bene, quando in qualcuno dei nostri atti, per un caso sciaguratissimo, restiamo all'improvviso come agganciati e sospesi: ci accorgiamo, voglio dire, di non esser tutti in quell'atto, e che dunque una atroce ingiustizia sarebbe giudicarci da quello solo, tenerci agganciati e sospesi, alla gogna, per una intera esistenza, come se questa fosse assommata tutta in quell'atto!

PIRANDELLO, “Sei personaggi in cerca d’autore” “Una maschera ci dice più di una faccia» OSCAR WILDE da Aforismi,1889

“Quando penso alla maschera, non mi viene immediatamente in mente quella mortuaria. Anzi, mi piace vedere - nell'immaginazione - le maschere che escono per strada nelle belle notti del Carnevale di Venezia. Chi si prepara alla festa si dedica con cura al suo travestimento, non solo scegliendo la maschera per il volto, ma provvedendosi di un adeguato e raffinato abbigliamento. Secondo quale criterio? Ecco, non solo per nascondere, dissimulandola, la propria identità: altrimenti una maschera varrebbe un'altra; ma secondo un progetto che è insieme estetico, relazionale e comunicativo. Anzitutto,

nella maschera devo starci bene, devo sentirmi a mio agio. E poi, con quel mascheramento desidero che coloro che incrocio nel mio percorso, abbiano quell'idea, quell'emozione, che a me piace ch'essi percepiscano e che li catturi in un rapporto con me che sia proprio quello che io promuovo e mi aspetto d'avere. Mascherarsi è insomma giocare. Giocare con gli altri. Ma pure, e simultaneamente, giocare con se stessi. In fondo, con la maschera - per il tempo della festa - io sottraggo agli altri, per gioco, il mio io, la mia individualità personale. Ma di fatto, nel gioco, la sottraggo anche a me stesso. Assumendo una nuova

forma sensibile, io divento temporaneamente - e per gioco - "altro" da me. GIUSEPPE TORTORA da Nascondere è rivelare e viceversa

Le tracce del «carnevalesco» nella nostra letteratura tra Otto e Novecento le ha seguite, in una dialettica

continua con le tesi di Bachtin, Giuseppe Zaccaria, autore, qualche anno fa, del volume Le maschere e i volti (Bompiani). «Nella società borghese — spiega — il carnevale è visto con diffidenza perché simbolo di anarchia. Mascherarsi significa nascondere le proprie reali intenzioni, cospirare. Manzoni invece ha un atteggiamento ambiva- lente. Motivi carnevaleschi ci sono nei Promessi sposi: quando Renzo entra a

Milano, il giorno di San Martino, si stupisce perché “le cappe si inchinavano ai farsetti”, per dire che c’era aria di rivolta e i ricchi cercavano di tenere buoni i poveracci. Il mondo alla rovescia è un motivo tipicamente carnevalesco. Manzoni da un lato condanna Renzo che si lascia coinvolgere dai tumulti, ma in qualche modo c’è anche l’attrazione verso questa realtà. Lo stesso Renzo diventa a sua volta una figura carnevalesca, un buffone.

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“La Lettura” supplemento culturale del “Corriere della Sera”, 19 gennaio 2017

2 . AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: Uguaglianza e disuguaglianza

DOCUMENTI

Il termine disuguaglianza identifica tutte le differenze dei livelli di benessere derivanti principalmente dalle disparità nel livello dei redditi, dei consumi, nell’accesso all’assistenza sanitaria, nell’istruzione e

nella speranza di vita. Il reddito pro capite è la misura preferita dagli economisti per quantificare la disuguaglianza sebbene rappresenti solo parzialmente il benessere di una persona.

Troppo spesso, tuttavia, nel dibattito pubblico di tende a dare quasi per scontato che la disuguaglianza sia in primo luogo un fenomeno di tipo economico. Questa visione rischia però di mettere in secondo piano la complessità del fenomeno. Esistono infatti svariate forme di disuguaglianza: sociale, economica, politica, digitale.[...] prima di discutere le politiche concrete che potrebbero contribuire a ridurle è necessario comprendere a fondo le molteplici sfumature del concetto. Le disuguaglianze si

declinano su tre livelli: quello del trattamento, quello delle opportunità e quello della condizione”. La disuguaglianza di trattamento si manifesta nell’assenza di condizioni paritarie di accesso alla giustizia, nelle relazione tra generi e generazioni, nella mancanza di diritti agli immigrati, nel controllo inadeguato dell’evasione fiscale; la disuguaglianza di opportunità si ritrova nella chiusura degli ordini professionali, nella difficoltà di accesso al mercato del lavoro, nelle difficoltà di ottenere finanziamenti per una nuova impresa; la disuguaglianza di condizione si evidenzia nei diversi trattamenti che lo Stato riserva a cittadini che dovrebbero essere uguali

Fabio Cucculelli – Numeri pari 30/07/2015

Ogni due giorni nasce un nuovo miliardario: ma a fare le spese sono i più poveri e vulnerabili, molto spesso donne. Il costante incremento dei profitti di azionisti e top manager infatti corrisponde a un

peggioramento altrettanto costante dei salari e delle condizioni dei lavoratori. Perché?

I colpevoli principali:

La forsennata corsa alla riduzione del costo del lavoro che porta all’erosione delle retribuzioni;

La colpevole negligenza verso i diritti dei lavoratori e la drastica limitazione del loro potere di contrattazione nel mercato globale;

I processi di esternalizzazione lungo le filiere globali di produzione;

La massimizzazione ‘ad ogni costo’ degli utili d’impresa a vantaggio di emolumenti e incentivi

concessi ai top-manager;

La forte influenza esercitata da portatori di interessi privati, capace di condizionare le politiche.

Oxfam Italia 22 gennaio 2018

Ogni anno, scrittori, giornalisti, insegnanti, ricercatori e studenti si rivolgono a noi per avere informazioni e dati sulla fame e sulla malnutrizione. Ecco un elenco di fatti e cifre utili a comprendere la situazione alimentare e nutrizionale nel mondo.

1) 795 milioni di persone nel mondo non hanno abbastanza da mangiare. Questo numero è

diminuito di 216 milioni dal 1990 ed equivale a circa 1/9 della popolazione mondiale.

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2) La stragrande maggioranza delle persone che soffrono la fame vive nei Paesi in via di sviluppo, dove il 12,9% della popolazione soffre di denutrizione.

3) L’Asia è il continente che ha la più alta percentuale di persone che soffrono la fame nel mondo - due terzi della popolazione totale. Negli ultimi anni, in Asia meridionale la percentuale si è ridotta, ma nell'Asia occidentale essa è lievemente aumentata.

4) L'Africa Sub-sahariana è la regione con la più alta incidenza (percentuale della popolazione) della fame. Una persona su quattro soffre di denutrizione.

5) Se le donne avessero lo stesso accesso degli uomini alle risorse, ci sarebbero 150 milioni

di affamati in meno sulla terra.

6) La scarsa alimentazione provoca quasi la metà (45%) dei decessi dei bambini sotto i cinque anni - 3,1 milioni di bambini ogni anno.

7) Nei Paesi in via di sviluppo, un bambino su sei (sono circa 100 milioni) è sottopeso. 8) Un bambino su quattro nel mondo soffre di deficit di sviluppo. Nei Paesi in via di sviluppo,

questa percentuale può crescere arrivando a un bambino su tre.

9) Nei paesi in via di sviluppo, 66 milioni di bambini in età scolare - 23 milioni nella sola

Africa - frequentano le lezioni a stomaco vuoto.

10) Il WFP calcola che ogni anno sono necessari 3,2 miliardi di dollari per raggiungere i 66 milioni di bambini in età scolare vittime della fame.

Da http://it.wfp.org/la-fame/statistiche (il wfp è un’agenzia dell’ONU che contrasta la fame nel mondo - n.d.r.)

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Cinquant’anni dopo: il Sessantotto contro l’idea di una certa scuola

DOCUMENTI

Siamo contro la scuola perché agli studenti questa scuola non va. E questo dovrebbe bastare perché la

scuola è, per definizione, fatta per gli studenti, non per i professori, le case editrici o i burocrati del Ministero della Pubblica Istruzione. Quanto ha interesse di farcelo dimentica. Siamo contro la scuola perché chi va a scuola a lungo è un privilegiato suo malgrado: potrà domani

trovare un “posto” comodo e ben retribuito. I giovani che non possono o non vogliono entrare in questa scuola saranno condannati ad attività “inferiori” mal pagate. Siamo contro la scuola per ciò che viene insegnato, per ciò che non viene insegnato, per chi è incaricato ad insegnare, il modo di insegnare: tutto questo non viene deciso dagli studenti, cioè da chi dovrebbe essere istruito a progettare la società in cui dovrà vivere. Tutto questo viene deciso dalla generazione che in quel momento detiene il potere.

Gli studenti di Milano contro la scuola, Milano, 1967 Altri hanno in odio l’eguaglianza. Un preside a Firenze ha detto a una signora: “Non si preoccupi, lo mandi da me. La mia è la media meno unificata d’Italia”. Giovare il popolo sovrano è facile. Basta raccogliere in una sezione i ragazzi “per bene”. Non importa conoscerli personalmente. Si guarda la pagella, età, luogo di residenza (campagna, città), luogo di origine (nord, sud), professione del padre, raccomandazioni. Cos’

vivranno nella stessa scuola dure, tre, quattro medie diverse. La A è la “Media Vecchia”. Quella che fila

bene. I professori più stimati se la leticano. Un certo tipo di genitori si dà da fare per metterci il bambino. La B è già un po’ meno e così via. Don Lorenzo Milani, Lettera a una professoressa

Ricordo che un illustrissimo latinista dell’Università cattolica al quale fu chiesto quale fosse la funzione del professore, rispose: “Semplice: sedersi in cattedra, aprire il libro, dire ciò che nel libro magari non è scritto, quindi chiuderlo e andare a casa”. Questa era la funzione del docente. Per gli studenti non c’era nessuno spazio, erano considerati come meri recettori pronti ad assimilare ciò che diceva l’illustre cattedratico in modo del tutto acritico e passivo. Invece, in una concezione democratica della scuola e

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dell’università, gli studenti sono gli utenti principali e i professori devono essere funzionali al processo di

conoscenza pronti a stimolare nei giovani un processo di consapevolezza critica. Infatti educare significa

aiutare a portare alla luce (e-duco = portare fuori) ciò che c’è già dentro il giovane. Intervista a Mario Capanna, Il Sessantotto. Storia documenti testimonianza, Einaudi scuola I muri hanno le orecchie. Le vostre orecchie hanno muri.

La fantasia al potere Un uomo non è stupido o intelligente: è libero o non lo è. Libertà dell’Università – No al totalitarismo Dimenticate tutto che avete imparato. Cominciate a sognare. Avremo un buon maestro quando ciascuno comincerà ad essere maestro di se stesso. Vietato vietare

Gli slogan del Sessantotto

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Da Gutenberg al libro elettronico: modi e strumenti della comunicazione

DOCUMENTI

L'homo sapiens che moltiplica il proprio sapere è il cosiddetto uomo di Gutenberg. È vero che la Bibbia stampata da Gutenberg tra il 1452 e il 1455 ebbe una tiratura (per noi, oggi, risibile) di 200 copie. Ma quelle 200 copie erano ristampabili. Il salto tecnologico era avvenuto. E dunque è con Gutenberg che la

trasmissione scritta della cultura diventa potenzialmente accessibile a tutti. Il progresso della riproduzione a stampa fu lento ma costante e culmina nell'avvento - a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento - del giornale che si stampa ogni giorno, del "quotidiano". Nel contempo, dalla metà dell'Ottocento in poi comincia un nuovo e diverso ciclo di avanzamenti tecnologici [...] La rottura avviene,

alla metà del nostro secolo, con la televisione. La televisione - lo dice il nome - è "vedere da lontano" (tele), e cioè portare al cospetto di un pubblico di

spettatori cose da vedere da dovunque, da qualsiasi luogo e distanza. E nella televisione il vedere prevale sul parlare, nel senso che la voce in campo, o di un parlante, è secondaria, sta in funzione dell'immagine, commenta l'immagine. Ne consegue che il telespettatore è più un animale vedente che non un animale simbolico. Per lui le cose raffigurate in immagini contano e pesano più delle cose dette in parole. E questo è un radicale rovesciamento di direzione, perché mentre la capacità simbolica distanzia l'homo sapiens dall'animale, il vedere lo ravvicina alle sue capacità ancestrali, al genere di cui l'homo sapiens è specie. [...] I veri studiosi continueranno a leggere libri, avvalendosi di Internet per i riempitivi, per le bibliografie

e le informazioni che prima trovavano nei dizionari; ma dubito che se ne innamoreranno.

G. SARTORI, Homo videns, Laterza Bari 1997

Attraverso il disegno e la stampa, già nei secoli scorsi, l'uomo aveva catturato e imparato a governare l'immagine. Solo in questo secolo è stato capace di realizzare una delle sue più antiche ambizioni: quella

di catturare, riprodurre, trasmettere a distanza i suoni delle voci e delle cose. La galassia Gutenberg ha fatto piombare il mondo nel silenzio. La galassia multimediale gli ha ridato

voce, ne ha moltiplicato le immagini acustiche.

R MARAGLIANO, Nuovo manuale di didattica multimediale, Laterza, Bari, 1998

La rivoluzione dell'editoria comincia a primavera. E nell'arco di pochi anni si verificheranno tali

trasformazioni nella produzione di libri e nella loro distribuzione (ma anche in quella dei giornali) che alla fine tutto apparirà radicalmente mutato. Addio carta, addio biblioteche con chilometri di scaffali dal pavimento al soffitto. La rivoluzione si chiama eBook. Gli eBook, conclude Fabio Falzea [responsabile delle relazioni strategiche della Microsoft Italia], saranno il più grosso fattore di accelerazione della cultura dopo Gutenberg.

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L. SIMONELLI, “Tuttoscienze”, 23 febbraio, 2000

Il futuro è digitale. Quante volte lo abbiamo sentito dire. È stato il mantra degli ultimi anni. Nel tempo leggeremo solo ebook, la carta diventerà un supporto del passato, come lo sono stati i papiri o le

iscrizioni su pietra. Poi accade che il mercato dia un altro segnale e tutte le nostre proiezioni all'improvviso si smontano. Da ieri sappiamo che negli Stati Uniti - dunque nel centro dell'impero digitale - le vendite degli ebook stanno crollando: nei primi mesi di quest'anno i libri elettronici hanno perso negli Usa il 10 per cento, mentre il settore si è fermato al 20 per cento di mercato, la stessa quota che aveva cinque anni fa. I dati, raccolti dall'Association of American Publishers riferendoli alle vendite di oltre 1200 editori, finiscono sul New York Times e scoppia il caso. Contrordine, la rivoluzione non è avvenuta e chissà se avverrà. carta.

R. DE SANTIS, Crollo delle vendite e riscoperta della carta: addio al lettore digitale, “la Repubblica”, 24 settembre 2015

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Hitler andò al potere con delle libere elezioni, non nascondendo al suo popolo il suo pensiero. Di ciò che pensava degli ebrei e dei neri era ampiamente trattato nel Mein Kampf di cui si è parlato a lungo anche quest’anno quando una copia di questo libro è stata trovata a casa di Luca Traini, ragazzo di 28 anni, di Macerata che, nel febbraio scorso, ha impugnato la sua pistola e ha sparato all’impazzata in giro per la città, colpendo e ferendo sei persone di colore. Si è riaperta così la questione sull’opportunità di

pubblicare o meno il vangelo di Hitler a disposizione di ogni casa editrice dal 2015, quando sono scaduti i diritti d'autore sull'opera. Partendo dall’affermazione del Nazionalsocialismo degli anni Trenta e, rileggendo quanto ancora accade nel mondo con l’affermazione di frange di estrema di destra, il candido rifletta sull’opportunità o meno di proibire la pubblicazione di alcuni libri come questo o di affrontarli, opportunamente, con le armi della critica.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Quando nel dicembre del 2009, a Oslo, Obama ha ritirato il Nobel per la pace ha dichiarato: “Io so che

non c'è nulla di debole, nulla di passivo, nulla di ingenuo, nelle idee e nella vita di Gandhi e di Martin Luther King. Ma in quanto capo di Stato che ha giurato di proteggere e difendere la mia nazione non posso lasciarmi guidare solo dai loro esempi. Devo affrontare il mondo così com'è e non posso rimanere

inerte di fronte alle minacce contro il popolo americano. Perché una cosa dev'essere chiara: il male nel mondo esiste. Un movimento non violento non avrebbe potuto fermare le armate di Hitler”. Prendendo spunto da queste parole, il candidato rifletta sui concetti di “pace assoluta” e “non violenza” e di “guerre giuste” o “necessarie”.

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10.4 Testo di simulazione della Seconda Prova

Tema di Informatica – tipologia B

Il candidato (che potrà eventualmente avvalersi delle conoscenze e competenze maturate attraverso esperienze di alternanza scuola-lavoro, stage o formazione in azienda) svolga la prima parte della prova e due tra i quesiti proposti nella seconda parte- PRIMA PARTE

I Centri per l’Impiego (CPI) sono strutture pubbliche che svolgono un ruolo importante nelle politiche attive per il lavoro e nei servizi per l’impiego. Essi hanno lo scopo sia di sostenere le persone nella loro attività di ricerca di un lavoro, sia di offrire un supporto alle aziende nella fase di ricerca del personale, svolgendo quindi anche una mediazione tra domanda e offerta nel mercato del lavoro.

Per usufruire dei servizi dei CPI è necessario che il cittadino inoccupato o disoccupato effettui l’iscrizione.

Per iscriversi occorrono i seguenti requisiti: aver compiuto 16 anni, aver assolto l’obbligo scolastico, essere cittadini inoccupati o disoccupati, residenti o domiciliati in Italia, aver al massimo 65 anni e, per gli stranieri, possedere un permesso di soggiorno valido. L’iscrizione permette di compilare la “scheda professionale” del lavoratore, cioè un curriculum vitae completo che contiene sia le esperienze lavorative sia la formazione svolta.

I servizi offerti dai CPI alle persone sono: . iscrizione al sistema di incontro tra domanda e offerta; . supporto per l’attivazione di tirocini formativi e raccordo con il sistema della formazione professionale; . servizi amministrati e di mediazione culturale.

Le aziende che ricercano personale possono registrare le loro offerte di lavoro e ricevere segnalazione, da parte del CPI, di eventuali iscritti che rispondano ai requisiti indicati. È compito degli addetti del CPI compilare una lista di proposte di lavoro, cioè di possibili abbinamenti tra le offerte di lavoro delle aziende

e gli iscritti con un curriculum formativo o lavorativo corrispondente. Il candidato, fatte le opportune ipotesi aggiuntive:

1) Identifichi una soluzione tecnologica per un sistema informativo adeguato a consentire ad un CPI di svolgere le sue attività anche in un contesto di accesso via web;

2) Sviluppi uno schema concettuale della base di dati, che dovrà prevedere:

a. Le aziende del territorio che aderiscono al CPI tramite iscrizione

b. Le principali mansioni di lavoro secondo il repertorio delle qualifiche regionali di vari livello; c. Gli iscritti al CPI con l’indicazione dei dati anagrafici, titolo di studio posseduto, stato attuale (occupato, inoccupato, disoccupato) d. Le esperienze formative e lavorative pregresse che costituiscono il curriculum vitae di ciascun

iscritto; per le esperienze lavorative occorre memorizzare la tipologia del contratto, la mansione svolta, il datore di lavoro e data iniziale e finale del contratto; per le esperienze formative occorre memorizzare la mansione per la quale

è stata acquisita competenza, l’ente formatore ed il numero di ore di formazione.

e. Le offerte di impiego formulate dalle aziende, con l’indicazione della tipologia di contratto, della mansione richiesta, della sede di lavoro e della data di fine validità dell’offerta;

f. Le proposte di lavoro, fatte dagli addetti del CPI abbinando le offerte di lavoro delle aziende con gli iscritti con un curriculum formativo o lavorativo corrispondente;

1. Sviluppi il corrispondente schema logico della base di dati;

2. Sviluppi in linguaggio SQL le query per ottenere le seguenti informazioni: a) Elenco delle offerte di lavoro ancora valide per una determinata mansione; b) Per ciascuno iscritto straniero il numero delle proposte di lavoro a lui presentate dagli adetti

del CPI.

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10.5 Testo di simulazione della Terza Prova

Disciplina: Economia politica

Domande a trattazione breve / Nome del candidato_______________________________________ 1. Esponi i principi giuridici delle imposte

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2. Chiarisci le differenze tra le spese per beni e servizi e le spese per trasferimenti

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Domande a risposta multipla

Caratteristica del prezzo politico è che:

a) copre soltanto una parte dei costi di produzione

b) prescinde completamente dai costi

c) ha natura di prelievo coattivo

d) riguarda soltanto i beni e non i servizi

Una pressione fiscale molto elevata

a) può costituire un efficace mezzo per rilanciare gli investimenti

b) genera normalmente un aumento della domanda globale

c) normalmente scoraggia i tentativi di evasione fiscale

d) tende a far diminuire la propensione al risparmio

L'espressione "politica fiscale"indica:

a) il sistema delle imposte e delle tasse e delle tasse applicate all'amministrazione fiscale

b) l'insieme degli organi politici che hanno il potere di gestire le entrate fiscali

c) gli interventi in campo economico attuati con gli strumenti della finanza pubblica

d) l''insieme dei beni e servizi utili alla collettività prodotti dal settore pubblico

La concezione classica della finanza neutrale si basa sul presupposto che:

a) l'attività dello Stato sia sufficiente ad assicurare il pieno soddisfacimento dei bisogni dei cittadini

b) il libero gioco delle forze di mercato possa assicurare sempre un equilibrio di piena occupazione

c) l'attività economica dello Stato non sia influenzata in alcun modo dalla politica degli altri Stati

d) l'attività di mercato debba sempre svolgersi senza contrasti di interessi e in base a principi di imparzialità

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Disciplina: Inglese

Domande a trattazione breve / Nome del candidato ____________________________

ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS:

1. What is the e-banking and which are its advantages and risks?

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2. How can banks borrow and lend money?

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CHOOSE THE CORRECT ANSWER

1. The bill of exchange is also known as:

a. bank transfer

b. draft

c. letter of credit

d. cash on delivery

2. The bank transfer is also called:

a. cheque

b. bill of exchange

c. SWIFT transfer

d. documentary bill

3. A lease is an agreement between:

a. an importer and an exporter

b. a lessor and a lessee

c. a drawer and a drawee

d. a drawee and a payee

4. Ethical banks invest money their clients entrust them with in organizations:

a. manifacturing depleted uranium munitions

b. exploiting child labour

c. carrying out social development projects

d. financing wars

Per lo svolgimento della prova è consentito l’uso del vocabolario bilingue

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Disciplina: Matematica

Domande a trattazione breve / Nome del candidato______________________________________

1. Dopo aver dato la definizione di linea di livello, rappresentarne tre relative alla seguente

funzione:

z = y – x2 – 3x

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2. Differenza tra problemi di scelta in condizioni di certezza e in condizioni di incertezza

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Domande a risposta multipla

x + y + 6 1. Il dominio della funzione z = ___________ è formato da:

x

Tutti i punti del piano R x R

Tutti i punti del piano R x R tranne l’origine

Tutti i punti del piano R x R tranne i punti di ascissa uguale a 0

Tutti i punti del piano R x R tranne i punti di ordinata uguale a 0

2. È data la funzione z = 4x + y -x2. Per essa si può affermare che le linee di livello sono

parabole:

Con asse di simmetria x = 2

Con asse di simmetria che varia al variare di k

Con vertice di coordinate V (2; k+4)

Con vertice di coordinate V (2; k)

3. La funzione z = x2 + y2 - 3x + 2y. Si può affermare che essa:

Ha un punto di massimo in P (3/2; -1)

Ha un punto di minimo in P (3/2; -1)

Ha un punto di sella in P (3/2; -1)

Non ha punti di massimo né di minimo

4. E’ dato un punto P (x0, y0) critico per la funzione z = f(x, y). Se il valore dell’hessiano orlato

della funzione soggetta al vincolo è minore di zero allora la funzione ha in P

Un punto di minimo vincolato

Un punto di massimo vincolato

Un punto di sella

Non si può stabilire di che punto si tratta

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Disciplina: Economia aziendale

Domande a trattazione breve / Nome del candidato ______________________________________

1) I documenti del Bilancio di esercizio: esporre quali sono e che cosa devono rappresentare

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2) L’analisi per indici che cosa è e che tipi di risposte offre

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Domande a risposta multipla

1) Il Fido Bancario è: a) La somma che deve essere erogata ad un richiedente credito; b) La somma massima per la quale il cliente è affidabile dalla Banca; c) Il totale dei crediti per firma erogabile al cliente; d) Il totale dei crediti per cassa erogabile al cliente.

2) Il Business Plan serve per:

a) Capire l’andamento del carico fiscale dell’azienda; b) Comprendere le potenzialità economiche di una nuova attività al fine di poterla finanziare; c) Creare nuova produttività in azienda da parte dei dipendenti; d) Creare liquidità in azienda.

3) Le plusvalenze ordinarie nello schema di conto economico vanno: a) Alla lettera E punto 20 “proventi ed oneri straordinari” b) Alla lettera C punto 17 “Interessi ed oneri finanziari” c) Alla lettera A punto 5 “altri ricavi e proventi” d) Alla lettera A punto 1 “ricavi delle vendite e delle prestazioni”

4) Il Punto di equilibrio (Break Even Point) è “graficamente parlando”:

a) Il punto di incontro della retta dei costi fissi e dei ricavi totali; b) Il punto d’incontro della retta dei costi totali e dei ricavi totali; c) Il punto d’incontro della retta degli utili; d) Il punto d’incontro della retta delle perdite.