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IL GIORNALE INFORMATICO UFFICIALE DELL’ACCADEMIA GEOGRAFICA MONDIALE

Giugno 2006

ANNO I - n°6

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L A N A Z I O N E D E L M E S E

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CANADADopo la Russia è la nazione più grande del mondo. Il suo territorio (9.970.610 kmq)

è 33 volte più grande dell'Italia e si estende da est ad ovest, dall'Oceano Atlanticoall'Oceano Pacifico per migliaia di chilometri, tagliati dalla Trans-Canada, che si snodada Victoria sull'Isola di Vancouver a St. John's in Terranova per 7.725 chilometri.

In questo immenso territorio vivono solamente poco più di 30 milioni di abitanti,concentrati quasi esclusivamente nella fascia meridionale del paese lungo il confinecon gli USA.

Ciò spiega perchè la nazione è un regno incontrastato della natura,ricoperta di grandi foreste di conifere,di immense praterie, di maestosi laghi(la superficie lacuale è due volte e mezzo più grande dell'Italia), di sconfinate distese di neve, dove ognimomento possono sbucare orsi, cervi, alci, castori....

Solo percorrendo il Canada daovest ad est, seguendo e divagandodalla Trans-Canada, si riesce a

percepire la vastità del territorio da oceano a oceano, mentre l'estensione verso nord,verso il Mar Glaciale Artico e i territori degli Inuit, si possono solo immaginare, tantogrande è la superficie, tanto disabitate le regioni, tanto inclemente il clima.

Vancouver è una città cosmopolita, più asiatica che anglofona, città di mare aridosso delle montagne, posto brulicante di vita, come al mercato di Granville Island oal Canada Place, che visto da Stanley Park sembra una nave ormeggiata in porto.

Da qui, uscendo dalla città verso nord-ovest attraverso la Trans-Canada Highway,si raggiunge in breve Horseshoe Bay, da dove partono i traghetti per la Vancouver Island.

L'isola più che una visita merita un vero e proprio soggiorno, almeno per gustarele atmosfere coloniali di Victoria e le crociere che si possono intraprendere da Tofinoper osservare le balene intorno alle isole di Meares e di Vargas.

Attraverso la spettacolare Squamish Bay si raggiunge prima la piacevole cittadinamontana di Whisler, tra laghetti cristallini e discese vertiginose (d'inverno con gli sci,d'estate in bicicletta) e poi attraverso una strada lunghissima si raggiunge il confine trala British Columbia e l'Alberta e si entra nel cuore delle Montagne Rocciose.

Alle cascate del Niagara


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I parchi di Jasper e di Banff sono imperdibili, infatti vengono visitati da oltre 6milioni di persone all'anno, ma tranquilli: le aree sono così grandi che semmai si puòsoffrire di solitudine, noncerto di affollamento!

Seguendo laIcefields Parkway, il piùcelebre percorsonaturalistico canadese sipuò andare da Jasper aBanff, seguendo la valledell' Athabasca River, conle sue cascate, le suefioriture, le montagne e leforeste; lo spettacolareghiacciaio dell' Athabasca,con i suoi seracchi profondie le nebbie minacciose chescendono dalle cime; il Lake Louise con il lago incastonato tra pareti verticali di rocciacalcarea; il perfetto Moraine Lake, così da cartolina da essere riportato sulle banconotecanadesi e infine Banff, la perla delle Canadian Rockies, in mezzo alla conca circondata

da montagne scenografiche.Continuando la Trans-Canada in direzione

est, da Banff inizia la discesa verso Calgary e da qui cominciano le immense praterie canadesi,con le grandi coltivazioni di cereali fino a Reginae a Winnipeg.

Poi, percorrendo un numero infinito di chilometri, che proprio sembrano non finire mai,si entra nella regione dei grandi laghi posti sulconfine statunitense.

Il Lago Superiore, lo Huron, l'Erie e l'Ontario,con le loro baie, i loro porti, le loro immense superfici sembrano veramente dei mari!

Lungo l'allineamento formato dal S.LorenzoRiver sorgono le grandi città storiche del Canada:Toronto, Ottawa, Montreal e Quebec.

Ghiacciaio dell'Athabasca

Vetro e Cemento a Toronto

Toronto è una città avveniristica, con isuoi grattacieli di vetrocemento, con il pinnacoloaltissimo della CN Tower, dove dall'alto dei suoi553 metri si spazia sulla città e sul LagoOntario, con lo SkyDome e con la cittàsotterranea, fatta per vivere d'inverno alriparo del rigido clima canadese.

Ottawa è la capitale elegante sulRideau Canal, al confine tra l'Ontario e il Quebec,dominata ed impreziosita dalla collina delParlamento, con i goticizzanti edifici governativie il fastoso cambio della guardia delle celebrigiubbe rosse.

Montreal è la più grande città di linguafrancese al mondo dopo Parigi, è una città legataa cultura e a modi urbanistici europei, adifferenza della filoamericana Toronto e dellafiloasiatica Vancouver.

Infine Quebec, la città storica del Canada,dominata dal tardoottocentesco (con ampliamenti successivi) ChateauFrontenac, complesso alberghiero della Canadian Pacific.


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Il cambio della guardia a Ottawa

La CN Tower

Ma certo una visione del Canada, seppur veloce, non può essere completata senzale Cascate del Niagara, a circa 2 ore di auto da Toronto, nella profonda gola scavata dalFiume Niagara a metà strada dei suoi 56 chilometri di corso tra i laghi Erie e Ontario.

Il salto dell'acqua non è dei più elevati: solo 52 metri contro gli oltre 900 del SaltoAngel in Venezuela.

Ma la larghezza del ferro di cavallo dellecascate canadesi, oltre 675 metri e soprattutto il volume dell'acqua, quasi 3.000 mc/sec,non ha paragoni almondo, neppure alconfronto con le altrettanto celeberrime cascate Iguazù in Brasile e Vittoria Falls tra lo Zambia e lo Zimbabwe.

Andare con il battello: il Maid of the Mist sotto il gigantesco getto d'acqua èun'esperienza elettrizzante, come del resto vedere le cascate dall'alto delle torripanoramiche, specie di notte, quando i fari le donano colorazioni accattivanti.

Quando poi si prende l'aereo per tornare malinconici verso casa, anche da 10.000metri di altezza le cascate si individuano immediatamente, a causa dell'immensa nubedi pulviscolo che produce il furioso getto d'acqua.

Paolo Castellani


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Cascate del Niagara

UN ANGOLO D’ITALIA

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Siena

Piazza del Campo

dal dolce idioma e dall'amato ostello..Nel cuore della Toscana, appena a sud-ovest delle colline del Chianti e a norddella Maremma, ecco adagiata Siena, sessantamila abitanti scarsi, racchiusi ancoroggi in gran parte fra le antiche mura e porte medioevali.Le stesse porte, dalle monumentali Camollia , S.Marco, Fontebranda, alle piùminute Laterina e Ovile, da dove nel1200, ai tempi dello splendore dellaRepubblica, si entrava per raggiungereil centro della roccaforte ghibellina.Erano tempi di lotte aspre con laguelfa Firenze culminate nellabattaglia di Monteaperti del 1260,citata anche da Dante nella DivinaCommedia, in cui i fanti e i cavalieriguelfi furono sonoramente sconfitti!Siena e i Senesi sono visceralmentelegati alle proprie radici e tradizioni,molteplici sono i legami con il passato,primo fra tutti il Palio, evento risalenteal 1644, troppo difficile da spiegare eda comprendere per chi non vive nellacittà di Duccio di Buoninsegna,semplicisticamente tre giri a cavallonel tufo della Piazza del Campo in cui si sfidano due volte l'anno dieci dellediciassette contrade della città!

Ma il Palio è molto di più, si va daicontenuti mistici (in quale altra città italianai cavalli vengono benedetti nelle chieseprima della corsa e dopo in caso divincita!?!..), alle rivalità che durante tuttol'anno pervadono i rioni di Siena con zuffee goliardate tra contradaioli..Siena quindi è una città atipica, contenutanella sua espansione demografica e areale,orgogliosa e fiera, così come i suoi abitanti,che vivono di Palio, ma non solo: lo sportinnanzitutto, con due squadre ai vertici nelbasket e nel calcio professionistico; l'economia e la finanza, che a Siena dal1492 si traducono automaticamente nel Monte dei Paschi, la vera spinta adogni attività della provincia; la cultura, con una delle più antiche universitàitaliane, la quale ospita studenti da ogni parte del Mondo; infine, ma non ultimoin termini d'importanza, il turismo: monumenti unici, scorci mozzafiato, ortiverdi in mezzo alle strette vie della città, tutto questo è Siena!


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Duomo

Basilica dei Servi San Domenico

Ogni anno migliaia di turisti invadono la città per ammirare le bellezze architettoniche dal Duomo con i suoi marmi, alla Torre del Mangia che domina dall'alto la Piazza del Campo, solidale con il Palazzo Civico all'interno del quale si possono ammirare il celeberrimo dipinto del

“Buon e cattivo governo” del Lorenzetti, ma anche per gustare gli innumerevoliprodotti tipici che Siena offre copiosi.Alcuni tra i vini più famosi del mondoprovengono dai colli intorno alla città,inoltre rinomatissimi sono i dolciumi,dal panforte ai ricciarelli..e poi comeresistere alla tentazione di provare unadelle innumerevoli osterie che discrete sicelano dietro ad ogni angolo della città?Siena poi, non è soltanto monumentinoti, ma ogni anfratto nasconde tesoricome le diciassette chiesette, una per ciascuna contrada, nelle quali è facile imbattersipasseggiando per gli stretti selciati, ognuna con i propri simboli e colori..insommaSiena rappresenta tutto ciò, intrisa di storia medioevale come poche altre città,ma allo stesso tempo moderna e tecnologica, gelosa del proprio passato e fortementelegata alle sue tradizioni..benvenuti a Siena!!!

di Andrea Castellani


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La Torre del Mangia vista da Piazza del Mercato

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LA PICCOLA FARMACIA DEL VIAGGIATORE

E’ consigliabile preparare per tempo una piccola farmacia,adeguata al periodo di soggiorno all’estero, nel caso incui non sia possibile ricorrere all’aiuto del medico.Alcuni medicinali, infatti, potrebbero non essere disponibili nei paesi visitati, potrebbero avere nomi differenti o contenere altri composti oltre a quello desiderato.Proveremo a stilare un piccolo elenco di tutti quei medicinali utili al viaggiatore, garantendogli così una vacanza tranquilla e serena:

- farmaci normalmente utilizzati per patologie croniche in atto ( anti-ipertensivi, anti-diabetici, anti-acidi )

- farmaci per la profilassi antimalarica, se consigliata nella zona dove stiamo andando( nel prossimo numero di GEOMONDO verrà pubblicato un articolo sulla chemio-profilassianti-malarica )

- un antibiotico a largo spettro ( per es. amoxicillina ) da utilizzare in caso di faringite, bronchite, etc.

- un disinfettante urinario (per es. PIPRAM )- un anti-diarroico ( per es. DISSENTEN )- un disinfettante intestinale ( per es. NORMIX o BIMIXIN )- fermenti lattici, meglio se in capsule ( per es. CODEX )- un farmaco contro la stitichezza ( per es. PURSENNID )- un anti-infiammatorio/anti-piretico ( per es. TACHIPIRINA, AULIN, etc.)- gocce otologiche ( per es. OTALGAN )- un collirio ( per es. GENTICOL )- crema solare con elevato fattore di protezione- crema per punture di insetti ( per es. GENTALYN-BETA )- disinfettante per acqua a base di cloro

E, naturalmente, l’augurio di una BUONA VACANZA !!

Dott. Fabio Marchetti

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GLI ITINERARI DELL'ACCADEMIA

LUNGO LE STRADE DELLA BRETAGNA

Per percorrere questo itinerario si può partireda Le Mont S.Michel, ultima, spettacolarepropaggine normanna proprio sul confine orientalecon la Bretagna.

Qui consigliamo di alloggiare nel vicino,tranquillo e piacevole centro di Avranches, dallacui piazza si gode l'infinito panorama del golfo edell'abbazia di Le Mont S.Michel sulla cima delsuo isolotto roccioso.

L'abbazia, famosissima e bellissima, pienadi storia e di fascino, ma frequentatissima, può essere visitata con calma e con un'ulterioreaggiunta di suggestione, la sera dopo cena, godendo dei suoni e luci della notte e del rumoreimpetuoso della marea che va e viene.

Le Mont S.Michel

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GLI ITINERARI DELL'ACCADEMIADa Le Mont S.Michel ci si può spostare dall'altro lato del golfo e raggiungere in breve

la graziosa località balneare di Cancale (km 52) e da qui la bella città storica di St. Malo (km66).

Di fronte a St. Malo, separata da quest'ultima dall'estuario della Rance, sorge Dinard,lussuosa località balneare.

Scendendo verso sud per una comoda strada di poco più di 20chilometri si raggiunge la bellissimacittadina storica di Dinan (km 92),composta da un nucleo basso lungola riva sinistra della Rance e da unaparte alta dominata dal castello.

Da Dinan, per stradesecondarie, si può raggiungerenuovamente la costa in direzione diSt. Cast, fino ad arrivare alCap Frehel (km 143), tra brughieree scogliere spettacolose, dove bisogna fermarsi per almeno qualche ora, o meglio per qualchegiorno, per godere il mare, le scogliere, la natura e le ostriche bretoni.

Ad ovest di Cap Frehel, sempre percorrendo strade secondarie e tortuose, che occhieggianoil mare, si giunge a St. Brieuc (km 170), da cui si può prendere la costiera per Treguier (km

231), antica, caratteristica cittadina bretone, in fondo ad uno stretto fiordo,con la gotico-fiammeggiante cattedraledi St. Tugdual.

Prima di dirigersi verso Lannionconviene deviare a nord-ovest per la costa di granito rosa e perdersi tra brughiere ed insenature alla ricerca dellastruggente casa tra le rocce.

Lannion (km 270) è un grosso borgo molto piacevole con case del '500e del '600, da cui in breve si può

raggiungere la bella cittadina di Morlaix (km 308), dalla quale per strade tortuose si arriva alporto di Roscoff, dove si possono osservare spettacolari maree nel porto-canale, sul lungopontile sospeso e fino alle isole rocciose che chiudono la baia.

Dinan

Casa nella roccia

\ Scendendo verso sud si taglia l'estrema punta dellaBretagna alla ricercadei Calvari bretoni, girovagando tra altipiani leggermenteondulati e brulli nonsi possono perdere ipiccoli centri di St. Thegonnec, Guimiliau e Pleyben,con i loro complessiparrocchiali e gli spettacolari calvari della fine del '500 e

dell'inizio del '600.

Da Pleyben si arriva facilmente a Quimper (km 395), capoluogo del Finistere, inpittoresca posizione in fondo al lungo e stretto estuario dell'Odet, con la bella cattedrale diSt. Corentin.

Quimper può essere sfruttata come base per interessanti escursioni verso la penisoladi Cornovaglia, una delle zone più interessanti della Bretagna paesisticamente efolkloristicamente, spingendosi fino alla Pointe de Penmarc'h (km 428) attraverso i PaysBigouden.

Dalla penisola di Cornovaglia si puòraggiungere Concarneau (km 475), il primoporto della Francia per la pesca del tonno,con una splendida città murata del '500:laVille Close.

D'agosto a Concarneau si tiene lafesta del pesce azzurro, dove oltre chegustare il pesce appena pescato, si possonoammirare gli spettacolari costumi bretonidelle ragazze e degli uomini in festa.

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I Calvari di Bretagna

Copricapi bretoni

Da qui si può prendere una lunga, ma comoda strada, in gran parte a quattro corsie, cheattraverso Lorient, porta fino a Carnac (km 570), universalmente nota per i suoi monumentimegalitici: migliaia di menhir di roccia rozzamente squadrata allineati in lunghe file circa 25secoli avanti Cristo.

Quindici chilometria sud di Carnac, attraverso una stretta penisola sabbiosa, è postaQuiberon (km 585), bella località balneare, da cui in un'ora di traghetto si raggiunge la BelleIle, dove finisce il nostro itinerario e dalla quale non vorrete più venire via!

L'isola va percorsa in bicicletta, con continui e dolci saliscendi, tra scogliere a piccosull'oceano, baie sabbiose dove si può prendere il sole in solitudine e piccoli paesi fantastici,come Sauzon, dove ci si può perdere tra le delizie dei frutti di mare, le piccole case colorate,il faro bianco e rosso e le barche in dolce balia del mare.

Paolo Castellani

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la Belle Ile

Emozione, curiosità, voglia di riposo ….. una serie di sensazioni che si confondono, ma cisiamo.1 giugno: partenza da Poggibonsi per una settimana nella verde Baviera e lungo laRomantische Strasse. Si muove verso nord ed il paesaggio rapidamente cambia: Appennini,pianura padana, pre-Alpi, Alpi … “BRENNERO”, confine con l’Austria.

Già si sente un’aria completamente diversa,cambia il paesaggio e subito ti rendi contodi essere in un altro paese: comincia a variare lo stile delle case che sono con i tetti più a punta, le chiese con i loro campanili che sembrano punte di matite, ma soprattutto spicca una notevole organizzazione del territorio: tanti paesi vicini tra loro e immersi nel verde.Verde che ho apprezzato mano a mano che trascorrevano i giorni, anche perché la nostra prima tappa, Salisburgo, ci èapparsa fra i tergicristalli in movimento delleauto.Arrivo nel tardo pomeriggio e sosta davantiall’albergo in pieno centro storico. Giustoil tempo per posare le valigie e via alla scoperta della città.Ovunque lo sguardo si posi si può notarequalcosa di interessante: piazze, chiese

con organi uno più bello dell’altro, un cimitero che sembra un insieme di piccoli monumentie, alzando gli occhi, una fortezza bellissima che domina tutta la città.Ma la sera arriva in un baleno ed è il momento di cercare un ristorantino tipico che nontarda a trovarsi; una cena luculliana (ci hanno accompagnato per tutto il viaggio delle“zuppe” buonissime) e ben presto a dormire, visto che la stanchezza si fa sentire.

REPORTAGE

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Salisburgo

La Romantische Strasse ...nel cuore della Baviera

Un letto sof f ice, un albergo caratterist ico ed in breve siamo a mattina.Ore 7.30 – Drin, drin !!!Ecco la sveglia che mi ricorda: alzati, vestiti e vai a fare colazione perché anche oggi tiaspetta una giornata alla scoperta delle “bellezze tedesche”.Colazione abbondante tutta in stile in quanto usa molto il salato e poco il dolce, nonostanteuno yogurt inimitabile ed un pane che a dir buono è dire poco; valigie in macchina e prontia lasciare l’Austria per la prima tappa tedesca: Passau.Un pranzo rapido e via verso Ratisbona.Ratisbona è stata la prima città che miha colpito: immersa in un soave paesaggiocollinare in ogni senso un’immaginearmoniosa che ti invita ad una passeggiataper i vicoli del centro storico con le sueforme, i suoi monumenti e le sue case-torri.

Norimberga: la prima città “tedesca”:uno spirito austero rispetto a quelloincontrato fino a questo momento, macomunque maestosa e con numerosi palazzi antichi, chiese e la fortezza dell’imperatore degni di nota.

REPORTAGE

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Ratisbona

Norimberga

Nordlingen

Con Coburgo tocchiamo il punto più a nord del nostro viaggio e cominciamo a scenderelungo la Romantische Strasse.

Rothenburg ob der Tauber: lanostra prossima meta. Bene, appenaarrivati mi si è aperto uno scenario incredibile e subito una domanda: forse sto sognando?Una cittadina affascinante che definirei un gioiello medievale. La cinta muraria, le stradine strette, le case, le torri ti fanno andare indietronel tempo. Per di più siamo capitati nel giorno della festa medievale.

E l’abergo? Che dire: il migliore del viaggio con uno stile tutto suo e molto romantico.Di sicuro una città che lascia il segno!!!!

Ma non è finita qui…….Scendiamo verso sud e lungo altri due centri medievali arriviamo a Monaco: un mondocompletamente diverso, ma che unisce le caratteristiche di una metropoli europea con quelledi una città romantica e accogliente.

REPORTAGE

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REPORTAGE

Alpensee

Rothenburg

REPORTAGE

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Un’infinità di caffè e birrerie di tutti i tipi, ma quello che forse di Monaco mi è rimasto dipiù, è stata la visita al "Deutsches Museum" che è un museo della scienza e della tecnicacosì interessante che lo sarebbe anche per chi non si interessa di scienza.Monaco ben presto ce la lasciamo allespalle anche perché il viaggio continuae ci avviciniamoverso le Alpi e verso unpaese di indubbia bellezza: Füssen,una città veramente carina e simpatica.Ha un piccolo, ma bel centro storicocon delle case riccamente decorate eaffrescate.Ma quello che la rende incredibile sonoi due castelli che svettano nellevicinanze della stessa cittadina, che sipossono definire i castelli delle favole.Füssen me la ricorderò di sicuro ancheper l’albergo che definirei più unalocanda, ma che locanda!Veramente caratteristica e allegra, sìperché era allegra l’atmosfera che horespirato.Ma il tempo passa troppo in fretta egià siamo all’ultimo giorno e in breveci troviamo alla frontiera, di nuovo inItalia.In definitiva ho visto talmente tante città che non basterebbero giorni per descrivere tuttele impressioni e le sensazioni provate.Un viaggio da 30 e lode!

Laura Galmacci

Wurzburg

Alpensee

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