Entra nel vivo la campagna elettorale per Palazzo S. Giacomo Sindaco di Napoli… · 2011-03-30 ·...

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di Antonio Di Maio P er il dopo-Iervolino, il Partito Democratico ha scelto un nome nuovo, un servitore dello stato capace di unire competenza, tensione ideale e doti operative. Una personalità di alto profilo pro- veniente dalla società civile, esterna ai partiti ed estranea al- le vicende napoletane degli ul- timi anni: il prefetto Mario Morcone è un amministratore con una lunga esperienza matu- rata alla guida del dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno. Negli ultimi anni, ha ricoperto il ruolo di respon- sabile dell’Agenzia del Vimi- nale per i beni confiscati alle mafie, incarico lasciato nel mo- mento in cui ha accettato la candidatura a Sindaco di Napo- li. Ho deciso di candidarmi a Sindaco per amore della mia città”, è stata la sua prima dichiarazione ufficiale: “metto a disposizione la mia passione, le mie competenze e la mia lunga esperienza maturate nella pubblica amministrazione. Il mio impegno prioritario - ha poi continuato - sarà rivolto ad avvici- nare l’amministrazione comunale alla città nelle sue espressioni mi- gliori”. > segue a pagina 3 PERIODICO DI A TTUALITÀ, POLITICA, CULTURA, SPORT € 0,50 ANNO XI N° 4 APRILE 2011 Sindaco di Napoli: il centrosinistra candida Mario Morcone www.ilcorrieredipianura.it Entra nel vivo la campagna elettorale per Palazzo S. Giacomo Pianura continua a dire NO AL RACKET ! In carcere due presunti estorsori di Pianura CRONACA Ultimi giorni per le candidature al Comune e alla Municipalità Nel prossimo numero i nomi dei candidati di Pianura POLITICA Rifiuti, è sempre più emergenza ATTUALITA’ pagina 4 Violenza, razzismo, sessismo, degrado culturale e sociale Due giovani aggrediscono ed umiliano una donna somala in Piazza S. Giorgio CRONACA pagina 5 pagina 3 Il prefetto è appoggiato da PD, SeL ed alcune liste civiche Iniziano i lavori a via Padula ATTUALITA’ WWW.ILCORRIEREDIPIANURA.IT WEB pagina 6

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di Antonio Di Maio

P

er il dopo-Iervolino, ilPartito Democratico hascelto un nome nuovo, un

servitore dello stato capace diunire competenza, tensioneideale e doti operative. Unapersonalità di alto profilo pro-veniente dalla società civile,esterna ai partiti ed estranea al-le vicende napoletane degli ul-timi anni: il prefetto MarioMorcone è un amministratorecon una lunga esperienza matu-rata alla guida del dipartimentoper le Libertà Civili el’Immigrazione del Ministerodell’Interno. Negli ultimi anni,ha ricoperto il ruolo di respon-sabile dell’Agenzia del Vimi-nale per i beni confiscati allemafie, incarico lasciato nel mo-mento in cui ha accettato lacandidatura a Sindaco di Napo-li. “Ho deciso di candidarmi aSindaco per amore della mia città”,è stata la sua prima dichiarazioneufficiale: “metto a disposizione lamia passione, le mie competenze ela mia lunga esperienza maturatenella pubblica amministrazione. Ilmio impegno prioritario - ha poicontinuato - sarà rivolto ad avvici-nare l’amministrazione comunalealla città nelle sue espressioni mi-gliori”.

> segue a pagina 3

PERIODICO DI ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA, SPORT € 0,50 ANNO XI N° 4 APRILE 2011

Il Corriere di

Sindaco di Napoli: il centrosinistra candida Mario Morcone

www.ilcorrieredipianura.it

Entra nel vivo la campagna elettorale per Palazzo S. Giacomo

Pianura continuaa dire

NO AL RACKET !

In carcere duepresunti estorsori

di Pianura

CRONACA

Ultimi giorni per le candidatureal Comune e alla Municipalità

Nel prossimo numeroi nomi dei candidati di Pianura

POLITICA

Rifiuti, è sempre piùemergenza

ATTUALITA’

pagina 4

Violenza, razzismo,sessismo, degradoculturale e sociale

Due giovani aggredisconoed umiliano una donna

somala in Piazza S. Giorgio

CRONACA

pagina 5

pagina 3

Il prefetto è appoggiato da PD, SeL ed alcune liste civiche

Iniziano i lavoria via Padula

ATTUALITA’

WWW.ILCORRIEREDIPIANURA.IT

WEB

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APRILE 201133

> segue dalla prima

A

ttorno al nome di Mor-cone, il PD si è ricom-pattato, mettendo fine

ai veleni delle Primarie; infat-ti, sono moltissimi gli attestatidi stima nei suoi confronti: “ilPartito ringrazia il PrefettoMario Morcone - si legge inun documento approvato all’u-

nanimità dai parlamentari edai dirigenti del PD napoleta-no - per avere accettato la can-didatura a Sindaco. La forza el’autorevolezza di questa can-didatura, rappresentano unpunto solido e credibile per unprogetto di rilancio della cit-tà”. Uno dei punti di forza delcandidato di centrosinistra, èla sua capacità di scegliere e

di decidere in situazioni diffi-cili: “Lo spessore della storiaprofessionale del prefettoMorcone, un eccellente servi-tore dello Stato che ha sempredato prova di grandi capacità edi rigore nei compiti assolti, èuna garanzia per Napoli – so-stiene il coordinatore dei de-putati campani del PD, On.Eugenio Mazzarella. “Sce-gliendo Morcone - continuaMazzarella - il Partito Demo-cratico invita la città a crederenella possibilità di tornare adessere, nonostante le sue gran-di difficoltà, una città norma-le, che non ha bisogno di rivo-luzioni a parole e di nuovi uo-mini della provvidenza, madella capacità di provvedere ase stessa, con la serietà quoti-diana della buona amministra-zione. Morcone è il profilo piùadatto a questo sforzo colletti-vo. Ed è una garanzia in piùper i napoletani la sua totaleestraneità ai giochi sempre più

poveri della politica cittadina,con il suo trasformismo e lesue vecchie e nuove demago-gie”, ha concluso Mazzarella.Morcone ha già dato provadella sua autorevolezza nelfaccia a faccia con il candidatodipietrista De Magistris duran-te il referendum con cui i ven-doliani di Sinistra Ecologia eLibertà hanno deciso qualecandidato Sindaco appoggiare:i favori del pronostico eranoper De Magistris ma Morconeè riuscito ad avere la megliosul candidato dell’Italia deiValori. La nostra città non stavivendo un buon momento edi questo il candidato del cen-trosinistra è consapevole: “Lacomplessità della situazionenapoletana richiede il più va-sto concorso da parte di asso-ciazioni, imprese, terzo settoree mondo della cultura che ècosì ricco in città”, affermaMorcone che si pi lancia unappello: “tutti devono rendersi

protagonisti del rilancio di unruolo e di una immagine trop-po a lungo lacerata. È necessa-rio saper ascoltare, tener contodelle loro indicazioni e asso-ciarli in un nuovo progetto perNapoli”. In particolare Morco-ne è preoccupato per il pro-gressivo impoverimento socia-le della città. Merita un’atten-zione particolare il tema dellenuove povertà ed il candidatodel centrosinistra garantisceche il suo programma di go-verno sarà incentrato sul temadel lavoro e della dignità dellepersone. “La nostra priorità èil rilancio dello sviluppo eco-nomico affidato anche al cor-retto e tempestivo utilizzo deifondi stanziati dall’UnioneEuropea”. Nella sfida per Palazzo SanGiacomo, Morcone parte sen-za i favori del pronostico mala sfida al candidato della de-stra Gianni Lettieri è lanciata.Chissà che non riesca a ribal-tare nuovamente i pronostici.

Antonio Di Maio

S

ono passati anni, sonocambiate le facce, so-no state fatte promes-

se su promesse ma alla finel’emergenza rifiuti è sem-pre attuale. Prima c’eraBassolino alla Regione, DiPalma alla Provincia, Prodial Governo ed a loro il pro-blema rifiuti è costato mol-to in termini elettorali. Dal2009 alla Provincia c’è Ce-saro, dall’anno scorso c’èCaldoro alla Regione e daancora prima c’è di nuovoBerlusconi al Governo mala situazione è sempre la

stessa. E non cambierànemmeno tra due mesiquando ci sarà un nuovoinquilino a Palazzo SanGiacomo. Ci hanno riempi-to di promesse, di nuovipiani per la raccolta diffe-renziata, progetti di raccol-ta porta a porta; ciclica-mente ci sono stati tavoli diincontro in cui premier,sottosegretari, responsabilidella protezione civile, pre-sidenti di regioni, di pro-vince, sindaci etc si sonoimpegnati a risolvere ilproblema, ad aprire disca-

riche, ma niente è stato fat-to. L’unica cosa che è cam-biata è che, a differenza diquando c’erano Prodi eBassolino, l’emergenza ri-fiuti è “magicamente”scomparsa dai telegiornalie dai giornali nazionali. Inquesti anni abbiamo assi-stito al “presidente spazzi-no” che ripuliva Napoli eche poi inauguraval’inceneritore di Acerra maalla fine quasi ogni mese lestrade della nostra provin-cia vengono invase da cu-muli di spazzatura. Natu-

ralmente in questa campa-gna elettorale Berlusconiverrà di nuovo a Napoli edi nuovo prometterà che irifiuti non ci saranno più.Gli crederemo ancora? Orale responsabilità sono diProvincia e Regione, en-trambe dello stesso schie-ramento politico del Go-verno. Sorge il sospettoche siamo condannati a vi-vere nella “monnezza” perconsentire a Berlusconi difarci ogni volta la campa-gna elettorale.

Antonio Di Maio

Emergenza rifiuti: non se ne può più!!!

PianuraIl Corriere di

Il candidato Sindaco del centrosinistra Mario Morcone

Cumuli di spazzatura a piazza San Giorgio

Sindaco di Napoli: il centrosinistra candida Mario MorconeLe sue priorità per la città sono il lavoro e la lotta allʼimpoverimento sociale

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N

ei giorni scorsi a Pianura so-no stati arrestati GiovanniRomano detto “Maccarone”

e Giovanni Grillo detto “Mulle-chella”, gli ultimi due presuntiestorsori del quartiere. Da oggi chivuole pagare il pizzo deve andarefuori quartiere a cercare il proprioestorsore oppure se lo deve inven-tare, creare e, possibilmente lodeve coltivare e fare crescere.Grazie allo spirito di libertà diimpresa e alla dignità di uomo edi imprenditore, gli ultimi due“presunti” delinquenti e “sicura-mente” più volte pregiudicati efrequentatori abituali del carce-re, sono stati assicurati alla giu-stizia e non potranno andare piùin giro a pretendere il pizzo daicantieri edili o dai commercianti.Non sappiamo se a Pianura c’era

ancora qualcuno disposto a pagareil pizzo “alla camorra”, e soprattut-to non sappiamo perché, se pagava,perché lo faceva. Oggi ha due moti-vi in meno per farlo. Se c’è statoqualcuno che ha ricevuto da questi

due “signori” richiesteestorsive oggi ha una op-portunità in più per dimo-strare a se stesso, alla suafamiglia, alla sua aziendae al suo quartiere di essereuna persona perbene. Col-labori con gli inquirenti eracconti quando, dove ecome hanno ricevuto la ri-chiesta estorsiva, anche sea questa richiesta non han-no ceduto. È un reato an-che la tentata estorsione.Oggi potrebbero riceverela richiesta di pagarel’avvocato agli stessi chetanti avranno auspicato divedere arrestati e “toltidalla circolazione”. Ungrazie sincero all’impren-ditore che ha fatto il suodovere ed ha liberato la

sua impresa, e il nostro quartiere,dagli ultimi due “presunti” estorso-ri ed una esortazione altrettantoforte a quanti possono liberare an-che le loro imprese denunciandoeventuali tentativi estorsivi subitinelle scorse settimane.L’associazione antiracket “Pianura

per la Legalità” è al loro fiancocome da otto anni è accanto al-le decine di commercianti e im-prenditori che hanno saputo evoluto dire NO AL RACKET!

Telefona all’associazione anti-

racket “Pianura per la Legali-

tà” allo 081/5881041

Luigi Cuomo

portavoce dell’associazione anti-

racket “Pianura per la Legalità”

APRILE 201144

via Campanile, 89 Tel-Fax 081/7268237EE -- mm aa ii ll :: cc oo rr rr ii ee rr ee dd ii pp ii aa nn uu rr aa @@ ee mm aa ii ll .. ii tt

Direttore responsabileAntonio Di Maio

EditoreAssociazione Il Grillo

Coordinatore di redazioneAugusto Santojanni

RedazioneMargherita Balestrieri, Rosa Caputo, VincenzoMaria Catuogno, Salvatore Cuomo, FabioEsposito, Rosaria Esposito, Alessandro Etzi,Maria Palma Gramaglia, Emanuela Guarnieri,Linda Iacuzio, Simona Pasquale, AngeloScarlatella, Floriana Sorvino, Giovanni Spina,Simona Testa

Responsabile della privacy, legge 675/96Leopoldo Agrillo

StampaLITHOGAR S.R.L.LITHOGAR S.R.L.

Cercola

PianuraIl Corriere di

PERIODICODI ATTUALLITÀ, ECONOMIA, POLITICA,CULTURA, SPORT ANNO XI N° 4

Aprile 2011 - Con Autorizzazionedel Tribunale di Napoli n° 5215 del 31/05/2001

In carcere gli ultimi due presunti estorsori di Pianura

Pianura continua a dire NO AL RACKET !

www.ilcorrieredipianura.it

PianuraIl Corriere di

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L

ascia ancora sgomenti lo spia-cevole episodio che ha avutocome protagonista una donna

di origini somale vittima di violen-za. Era la notte del sette marzo,quando una pattuglia di carabinieriche transitava in Piazza San Giorgioa Pianura, soccorre una donna inevidente stato di shock. La donnaracconta di essere stata prima insul-tata da due giovani a bordo di unoscooter e poi malmenata. I due nonsi accontentano di aggredire la don-na e di offenderla per il colore del-la sua pelle devono fare di più, mol-tiplicare l’ umiliazione, infliggere

alla donna un gesto più forte dellepercosse: “le urinano addosso”, ge-sto che ricorda le bestie che marca-no il territorio. Ed è proprio di ra-gazzi-bestie che parliamo, perchéchi arriva a compiere gesti del gene-re offende non solo la dignità dellepersone ma, offende le bestie perchéviene paragonato a loro. I ragazzinon sanno che la donna che hannoaggredito nonostante il colore dellapelle è una cittadina Italiana, che vi-ve da 25 anni nel nostro paese e cheha gli stessi diritti-doveri di tutti glialtri cittadini. a non si fermano lì iragazzi la loro mente partorisce un

gesto ancora più lungimirante, inquanto le offrono 50 euro come ri-sarcimento per evitare che quest’ul-tima denunci l’accaduto. Evidente-mente il gesto sortisce l’effetto op-posto e la donna denuncia. I militaridella caserma di Bagnoli si mobili-tano e trovano i colpevoli, due ado-lescenti appena sedicenni, apparte-nenti a famiglie di pregiudicati chevengono sottoposti in stato di fermo,con l’accusa di aggressione a sfondorazziale. La violenza che i ragazzihanno agito, è si razzismo e sessi-smo ma è principalmente degradoculturale e sociale. E’ mancanza di

rispetto per tutte le regole possibilied immaginabili, prima la violenzapoi l’umiliazione ed infine il risarci-mento, perché con i soldi si puòcomprare tutto. La logica è quellanon si sbaglia, non esiste dignità,corpo, legge, morale o quant’altro:esiste un solo strumento che è vin-cente, basta sapere il prezzo: “quan-to costa”. Per fortuna non tutti lapensano così, per fortuna nonostantei forti condizionamenti non tutti lapensano come i due ragazzi, a voltela “dignità non ha prezzo”.

Rosaria Esposito

Ihave a dream. Io ho un sogno. Re-citava così il discorso tenuto daMartin Luther King il 28 agosto

del 1963 a Washington al termine diuna marcia di protesta per i diritti ci-vili. Il sogno di Martin Luther Kingera quello di un mondo più giusto, diun mondo dove il colore della pellenon fosse motivo di discriminazione:un sogno che oggi, a distanza di quasi50 anni da quel memorabile discorso,non si è ancora realizzato. E così an-che a Pianura, all’ingresso della Chie-sa di San Giorgio, lo scorso 13 marzo,si è sentita l’esigenza di rileggere queldiscorso pronunciato a Washingtontanti anni fa, di ribadire quei valori dirispetto, fratellanza e condivisione chedovrebbero ormai essere scontati masui quali l’arretratezza mentale, la vol-

garità e la viltà versano ancora litri difango. “A Pianura due giovani vili ecodardi hanno umiliato una signoradi origine somala alla fermata del busa piazza San Giorgio - spiegano i con-siglieri Emilio Di Marzio e Livio Fal-cone - abbiamo deciso di leggere ildiscorso di Martin Luther King perfar risuonare nel quartiere un inno ditolleranza e affermare che quei balor-di non ci rappresentano”. I due inqua-lificabili colpevoli dell’aggressione asfondo razziale a danno della donna45enne, sono nient’ altro che due ra-gazzini minorenni che, oltre ad offen-derla e picchiarla, l’hanno oltraggiataurinandole addosso e dopo, come senon bastasse, le hanno offerto 50 europer comprare il suo silenzio. Come se50 euro bastassero a coprire la loro

viltà, come se 50 euro bastassero a ri-pagare questa donna dell’oltraggio su-bito, come se quei 50 euro offerti così,rendessero questi ragazzini forti e po-tenti, degni di una qualsivoglia formadi rispettabilità e sottomissione. Nonbasteranno 50 euro né tutto l’oro delmondo, invece, a cancellare questamacchia d’infamia con il quale si sonosporcati a vita. Quello che è successoporti piuttosto a una riflessione, e a unimpegno soprattutto, affinché cose delgenere non avvengano mai più, né aPianura né altrove. Perché il sogno diMartin Luther King, che è anche il no-stro, smetta di essere un sogno e di-venti finalmente una realtà.

Emanuela Guarnieri

T

utto è partito da una rac-colta di firme: 1.400.000persone hanno dato il lo-

ro nome a sostegno dei quesitireferendari contro la privatizza-zione dell’acqua e questo haaperto la strada al referendumche si terrà a metà giugno. Orasi avviano le iniziative: proprioquesto infatti, è stato lo scopodella riunione organizzata pres-so la presidenza della IX Muni-cipalità con il comitato referen-dario campano “2sì per l’acquabene comune” e con le associa-zioni del territorio Pianura-Soc-cavo, alla presenza del Presi-dente Tirelli e dell’Assessore Iodice. Tante le asso-ciazioni presenti: Xenia, A Ruota Libera, Costruia-mo Insieme, BBM Productions, L’orsa Maggiore;tutte insieme riunite per organizzare qualcosa a so-stegno del referendum, perché, innanzitutto, è ne-cessario che i cittadini vadano a votare e sia rag-giunto il quorum. “Vogliono togliervi l’acqua, vo-

gliono privatizzarvi anchequella”: è questa l’assurda pos-sibilità che deve essere com-battuta a tutti i costi ed è perquesto che, durante la riunio-ne, le associazioni presenti sisono ripromesse di mettere adisposizione le proprie singoleiniziative e di sfruttare tutte leoccasioni pubbliche per parla-re di acqua. “Chiediamo a tuttidi invertire la tendenza, dirompere i processi di mercanti-lizzazione deibeni comuni, didare una manosapendo che

non si guadagnerà niente se non il ri-conoscimento di essere protagonistadella costruzione di una grande occa-sione: togliere ai privati e alle multi-nazionali la possibilità di fare profittisull’acqua”: si legge così sul docu-mento stilato dal comitato che ha per

slogan “2 sì perché si scrive acqua si legge demo-crazia”. L’acqua è nostra, è di tutti e non può, an-che un bene indispensabile come questo, diventarefonte di profitto per i “soliti ignoti”. Prevista unamarcia di bambini con cartelloni, stand e brocche dacqua e, forse, il volto di Patrizio Rispo alias Raf-faele Giordano di “Un Posto al Sole” come testimo-nial. La manifestazione finale si svolgerà probabil-mente per il 5 giugno e coinvolgerà tutte le associa-zioni alla vigilia del referendum: sarà un’occasioneper spiegare ai cittadini perché è importante rispon-dere SI a entrambi i quesiti riguardanti l’acqua.

Emanuela Guarnieri

APRILE 201155 PianuraIl Corriere di

Pianura violenta: razzismo, sessismo e “degrado culturale e sociale”Due giovani aggrediscono ed umiliano una donna somala e poi le offrono

soldi per evitare la denuncia. Ma la dignità “non ha prezzo”

“I Have a dream”: lettura del discorso di Martin Luther King a Pianura

La Municipalità scende in campo contro la privatizzazione dell’acqua

“L’acqua è di tutti, è un bene comune”Le istituzioni e le associazioni del territorio insieme nella campagna per il SI ai 2 referendum per l’acqua pubblica

Manifestazione di solidarietà per la donna somala aggredita in piazza San Giorgio

Dire / FareDicono che vogliono costruire le centrali nucleariin Italia: ma se non sono stati capaci di costruire edi far funzionare nemmeno un inceneritore…

Nella foto: Emilio Di Marzioe Livio Falcone

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APRILE 201166

Q

uesta volta a fornircialcuni ragguagli equalche opinione sui

temi di maggiore attualità delnostro quartiere, è il capo-gruppo PD della IX Munici-palità Giorgio Birra, che nelcorso della nostra intervistanon ha lesinato tempo e sug-gerimenti interessanti e degnidi nota. Si comincia col parla-re di via dell’Avvenire, diquell’area dove prima sorgevaun palazzo pericolante “abita-to” da extracomunitari, che inseguito allo sgombero forzato e il suc-cessivo abbattimento, è stata messa insicurezza per evitare ulteriori crolli e ri-guardo alla quale il consigliere ci tran-quillizza sostenendo che non verrà crea-to ex novo nessun altro “scatolone di ce-mento”, bensì quanto prima il Comuneprovvederà alla realizzazione di un nuo-vo arredo urbano, rientrante nell’ambitodel Contratto di Quartiere. Per quantoattiene, invece, all’avvio dei lavori pre-visti per via Padula, il signor Birra cirincuora affermando che, salvo ulterioricomplicazioni è fissato per inizio apriledopo che è stato risolto l’ultimo “in-ghippo burocratico” che rischiava di farsaltare il tutto (è stato necessario far ri-approvare una precedente delibera al fi-ne di sbloccare quei fondi previsti per ilrifacimento di tale strada). Così entrobreve (ci auguriamo che al momentodella pubblicazione già stiano lavorandoalacremente) la ditta appaltatrice dei la-vori provvederà oltre al disfacimento

dell’attuale marciapiede,al ripristino della cordatu-ra, alla realizzazione discivoli per disabili e fo-gne pluviali, anche alla ri-pavimentazione del man-to stradale, la messa in si-curezza e la segnaletica.Ma a fronte di una buonanotizia non manca una“nota dolente”, ossia lamodifica o rallentamento(stand-by nel prossimomese) del cronoprogram-ma del contratto di quar-

tiere, perché a causa di inconvenientitecnici, l’unico cantiere che porterà acompimento i lavori sarà quello che pre-vede il re-styling di via Giorgio de Gras-si, mentre i lavori programmati per viaNapoli e via Parroco Simeoli sarannoposticipati ad una data successiva all’e-vento della beatificazione di don Giusti-no (7 maggio2011), per evitare che inquel periodo, in concomitanza dei pre-parativi, si rischi di restare stretti in unamorsa, chiudendo tali importanti arterieper i lavori. Con ogni probabilità, inve-ce, verrà realizzata la pavimentazionedel tratto di strada antistante la scuola8°circolo, perché risulta meno proble-matica l’esecuzione. Continuando la no-stra conversazione, nello “sviscerare”l’evolversi di taluni lavori, Giorgio Bir-ra tiene a far presente che da qualchegiorno per l’area prospiciente la ferma-ta cumana Trencia,è stata approvata unadelibera definitiva che la “identifica le-gittimamente” come area mercatale

(poiché sino ad ora era stata un’alloca-zione provvisoria concessa agli ambu-lanti). Su tale tratto di strada si stanno inquesti giorni avanzando proposte, al finedi modificarne il progetto iniziale, cheprevedeva una “passeggiata al verde”,ossia un percorso pedonale arredato conalberi e panchine. In merito all’areamercatale il capogruppo Pd avalla la suaproposta, che sarebbe a metà strada travecchio progetto e nuova destinazione,e “preme” affinché venga aperta al pub-blico, rendendola in parte pedonale ed inparte zona parcheggio ( tutti i giorni ec-cetto il martedi ed il venerdì mattina).Inoltre altri “passi incoraggianti” versouna maggiore vivibilità del quartiere sistanno muovendo con la realizzazione diun sistema di illuminazione, previsto peralcune strade, tra queste il tratto di stra-da di via Provinciale (tra parco Attiane-se e scuola Troisi) che verrà ultimatoproprio in questi giorni (in seguito a nu-merosi solleciti mossi dallo stesso Bir-ra), via Galdieri (la traversa della Sta-zione dei Carabinieri) in cui già sonostati iniziati i lavori ed in ultimo viaPaolo Uccello (traversa a latere dellaposta di via Catena), che in seguito allarichiesta per l’installazione di pali per laluce si è scoperto non essere consideratanel novero delle strade comunali, e per-tanto si è stati costretti prima ad avviarela pratica per renderla comunale (iterlungo) e quanto prima si auspica vengapoi illuminata. Infine, via Sartania (stra-da che collega Pianura con Agnano) an-che se rientrava tra i primissimi puntinell’elenco dei lavori urgenti da realiz-

zare sul quartiere in vista anche dellaBeatificazione (perché nodo importanteper smaltire il traffico di quella giorna-ta), vede a tutt’oggi ancora in corsol’opera di ammodernamento dell’arredourbano, e che con ogni probabilità nonverrà riaperta prima di quella data. Se-condo il consigliere mancherebbero solo200 metri di strada ancora da realizzare,ma si è completamenti fermi causa ilmancato pagamento della Regione alladitta appaltatrice; il tutto potrebbe sbloc-carsi in seguito all’approvazione del bi-lancio regionale avvenuto di recente.

Rosa Caputo

S

empre di attualità e di estremo inter-esse collettivo restano le vicendelegate al condono edilizio, in parti-

colar modo nella Municipalità Soccavo-Pianura, il cui sviluppo urbanistico degliultimi 40 anni rimane una conseguenzadiretta ed imprescindibile dell’abusivismofrenato e senza regole. Questi gli ultimi aggiornamenti in merito.Istanze in Autocertificazione: lo scorso7 marzo è apparso sul sito istituzionaledell’Amministrazione Comunale unanews che annunciava l’avvio, peraltroampiamente preannunciato sugli organi distampa, di una seconda fase delle proce-dure in autocertificazione per la definizio-ne delle domande di condono. Infatti condeliberazione n. 225 del 04/03/2011 ilComune ha ristabilito la riapertura dei ter-mini per la presentazione della modulisti-ca in autocertificazione ai sensi della De-libera di Giunta Comunale n. 4981/06, re-lativamente alle istanze presentate per tut-ti e tre i condoni, vale a dire L. 47/85 , L.724/94 e L. 326/03 e ss.mm.ii. Nel corpodel comunicato si legge talaltro che: “…tutti i cittadini che non hanno aderito allaprima fase di attuazione della citata pro-cedura potranno presentare la modulisti-ca entro il 31/12/2011. Qualora gli stessirisultino nuovi proprietari, subentrati nel-la titolarità della domanda di condono,dovranno allegare alla modulistica (sca-

ricabile dallo stesso sito internet n.d.r.)copia del titolo di proprietà”. Immobili ricadenti in zone vincolate:altro nodo cruciale restano gli immobilioggetto di istanza di condono edilizio che,pur aderendo alle procedure di autocertifi-cazione, vedono negarsi la possibilità diritirare l’agognata “licenza edilizia” inquanto l’immobile insiste in zona cosid-detta vincolata, con particolare riferimen-to a tutti quegli immobili che insistono inambiti tutelati da vincoli paesaggistici.Ebbene anche in tale senso sembra che siaprono spiragli in quanto (citiamo testual-mente quanti riportato sul sito) il Sindacodel Comune di Napoli, la Direzione Re-gionale per i Beni Culturali e la Sovrin-tendenza per i Beni Architettonici di Na-poli, hanno di recente sottoscritto un Pro-tocollo d’intesa con lo scopo di concorda-re i parametri, i criteri e le procedure chesi devono osservare per la valutazionedella compatibilità paesaggistica degli in-terventi abusivi oggetto di richiesta dicondono, individuando, nel contempo, leprocedure da seguire per gli abusi di lieveentità equiparandoli alle “opere di lieveentità” di cui all’Allegato 1 del D.P.R.139/2010. Anche in tale senso, dunque, lenotizie cominciano a vedersi sbocchi po-sitivi.Legge 326/2003 e abusi in zone vincola-

te: un importante segnale di apertura per

la definizione delle istanze di CondonoEdilizio ai sensi della L. 326/03 arrivadalla Regione Campania: sembra infattiche sia volontà del governo regionale su-perare lo stallo in cui ricadono un buonnumero di istanze relative agli immobiliricadenti in zone vincolate. L’art. 27 dellaLegge citava infatti che: “Fermo restandoquanto previsto dagli articoli 32 e 33 del-la legge 28 febbraio 1985, n. 47, le opereabusive non sono comunque suscettibili disanatoria, qualora… (comma d) - sianostate realizzate su immobili soggetti a vin-coli imposti sulla base di leggi statali eregionali a tutela degli interessi idrogeo-logici e delle falde acquifere, dei beni am-bientali e paesistici, nonché dei parchi edelle aree protette nazionali, regionali eprovinciali qualora istituiti prima dellaesecuzione di dette opere, in assenza o indifformità del titolo abilitativo edilizio enon conformi alle norme urbanistiche ealle prescrizioni degli strumenti urbani-stici”. Sulla base di quanto sopra riportatoappare dunque impossibile ottenere titoloin sanatoria per gli immobili ricadenti nel-le zone cosiddette “vincolate”. Ebbene laRegione Campania sembra voler superarequesto empasse imponendo il diniego, equindi l’impossibilità di ottenere conces-sione in sanatoria, solo a quelle istanze re-lative a immobili ricadenti in zone il cuivincolo sia di inedificabilità assoluta, e

vagliando tutti gli altri provvedimenti(vincoli parziali o di inedificabilità relati-va) in base al caso di specie, e di concertocon l’ente di tutela del vincolo.Achtung! In un periodo di grandi novitàe, se vogliamo, anche di spiragli positivi,si è creata intorno alle vicende del condo-no edilizio un rinnovato interesse e conesso, come spesso capita, anche qualcheequivoco che ci sembra utile (giusto inquesta sezione) chiarire. Ci riferiamo allascadenza del 30 aprile p.v. Questa data,che dal quotidiano vociare viene spessogenericamente confusa con una scadenzadel condono, non è altro che il termine ul-timo (peraltro già prorogato dallo scorso31/12/2010) per poter denunciare all’A-genzia del Territorio il proprio immobile,qualora questo non risulti dichiarato inCatasto, senza sanzioni. In via occasiona-le, ribadendo che la scadenza non riguar-da in alcun modo il condono edilizio, siporta a conoscenza della cittadinanza chel’Agenzia del Territorio prosegue di persé l’attività, già avviata nel 2007, di indi-viduazione dei fabbricati che non risulta-no dichiarati in catasto (denominati anche“immobili fantasma”), e che tale attivitàproseguirà per i mesi a venire.

Geom. Franco Romano

PianuraIl Corriere di

Intervista con il Capogruppo del PD Giorgio Birra

CONDONO EDILIZIO: WORK IN PROGRESSNovità per gli immobili realizzati in zone vincolate

Giorgio Birra

Il cantiere di via Giorgio De Grassi

“Finalmente iniziati i lavori a via Padula”Facciamo il punto sulle opere in cantiere a Pianura

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adi Maria Palma Gramaglia

I

n preparazione alla Beatificazionedi Don Giustino Russolillo, nel no-stro quartiere si moltiplicano le ini-

ziative per celebrare quest’avvenimen-to storico. Il 7 maggio prossimo le Po-ste Italiane emetteranno, per i devoti didon Giustino e per i collezionisti mar-cofili, l’Annullo Postale che comme-mora l’evento della Beatificazione.L’operazione di annullo postale si

svolgerà nei pressi dell’area di via Pal-lucci in un gazebo di Poste Italiane,mentre le cartoline del Beato si potran-no acquistare, dal 15 aprile, presso ilVocazionario di Pianura. Il timbro di“Annullo Postale” sarà poi conservatonel museo di Poste Italiane. L’EdizioneVocazionista, invece, ha pubblicato il21° volume dell’Opera Omnia di donGiustino. Il volume dal titolo “Gli of-fertori del preziosissimo sangue” è sta-to presentato lo scorso 18 marzo da

don Giuseppe Sannino presso la salaconferenze del Vocazionario. Altresì il4 aprile scorso nella chiesa del Voca-zionario durante la celebrazione degli“Amici di don Giustino”, presiedutadal P. Generale don Ludovico Caputoc’è stata la presentazione del libro“Don Giustino tra storia e poesia” de-gli autori Anna Aita e Vincenzo Russo.Il libro sarà stato nuovamente presen-tato il giorno quattordici nella parroc-chia di San Giorgio Martire di Pianura.

La presentazione sarà curata da donClaudio De Caro. Sempre in occasionedella Beatificazione presso la parroc-chia di San Giorgio Martire si celebre-rà una missione mariana, animata daisacerdoti e giovani, del GAM. All’uo-po è lecito ricordare che i Padri Voca-zionisti della Nigeria hanno pubblicatoun nuovo sito sulla loro missione interra nigeriana.(www.vocazionistnigeria.org).

APRILE 201177 PianuraIl Corriere di

Beatificazione Don Giustino: inizia il conto alla rovescia Si moltiplicano le iniziative in vista del 7 maggio

di Maria Palma Gramaglia

T

appa fondamentale delnostro percorso nei luoghidi don Giustino è il Voca-

zionario, una speciale casa diformazione che prepara e offrevocazioni agli ordini religiosi eai seminari diocesani. Il Voca-zionario, che possiamo conside-rare alla stregua di una scuolaapostolica, è il luogo in cui DonGiustino faceva conoscere aigiovani adepti i santi fondatori,ne procurava le immagini e lebiografie, ne spiegava lo spiritoe le opere, ne solennizzava le fe-ste liturgiche, faceva circolare iperiodici dei loro istituti. Evi-

dentemente, molti giovani cheapprezzavano l’opera sua chie-devano l’onore di diventare suoicollaboratori, e quindi religiosivocazionisti. Don Francesco Se-pe fu il primo sacerdote che siunì al Fondatore, altri lo coadiu-vavano nell’insegnamento. Ini-zialmente il Vocazionario trovòsede nella canonica che diventa-va, però sempre più angusta eanzi subì anche molteplici adat-tamenti e ampliamenti. La ter-razza fu trasformata in baraccadi legno e poi a stanzette di mu-ratura; la rimessa diventò cucina;il piccolo giardino diede posto aun refettorio, coperto provviso-riamente con lamiere di zinco.

Furono sistemati i letti anche insoffitta. Le suore da vere voca-zioniste fecero più volte il sacri-ficio di cedere la loro casa maurgeva trovare altri locali. MimìDi Fusco, uomo devoto, fedeleamministratore dei beni parroc-chiali, in morte lasciò le sue pro-prietà all’Opera. Suor Clara Lof-fredo risolse la questione com-prando fuori l’abitato - in locali-tà Camporotondo - un vasto ap-pezzamento di terreno che misea disposizione del Fondatore. Lazona fu spiantata, fu benedettada don Giustino e posta comefondamento del futuro edificio. Iragazzi s’improvvisarono mano-vali sotto la guida di capimastrilocali. Molti muratori nei giornifestivi offrivano mezza giornatadi lavoro. Ogni domenica gruppidi ragazze volenterose, guidatedalle suore, accorrevano per iltrasporto e l’avvicinamento deimateriali. Come salario reclama-

vano una caramella, una meda-glia, un’ immaginetta. Le stessesuore collaboravano alla buonariuscita. E oggi, per chi guardadall’alto il paese immerso nellenebbie mattutine, il grande Vo-cazionario è il transatlantico diPianura. Per noi è la Casa Ma-dre, dove il Fondatore per moltianni ha insegnato e governato,

sofferto e pregato, la casa, doveriposano le sue spoglie mortali.Durante la costruzione del Voca-zionario vennero i primi inviti dafuori diocesi e furono aperte leprime case. Alla morte del Fon-datore la Congregazione contavaventisei tra case e parrocchie, ol-tre le cinque case del Brasile.

I LUOGHI DI DON GIUSTINO

IL VOCAZIONARIO

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APRILE 201188

di Emanuela Guarnieri

L

a chiameremo la Pia-nura degli sprechi: èquella Pianura un po’

appartata, che conosce benesolo chi ci vive da sempre.E’ quella Pianura nascostadietro l’enorme monumentoallo spreco che è il Poliam-bulatorio, un cantiere-caser-mone che da anni i pianure-si aspettano di vedere rea-lizzato. E proprio la stradache costeggia quest’operaincompiuta, è ora scenariodi un altro incredibile spre-co: si tratta della bretellache da via Sant’Aniello do-

vrebbe condurre a via Grot-tole. Il tratto di via Girola-mo Cardano è stato sì com-pletato, ma lo scenario chesi presenta lascial’osservatore esterrefatto.La strada infatti, non è statarealizzata in semplice asfal-to, così come si converreb-be per quella che dovrebbeessere una strada atta a ren-dere più convenientel’attraversamento del “quar-tiere vecchio”, evitando iltraffico del centro storico.Per ricoprire il manto stra-dale infatti, sono stati utiliz-zati i porfidi del Vesuvio,belli a vedersi ma assai po-

co funzionali: quale il moti-vo di questa scelta? Perchéquesta pavimentazione tipi-ca da zona pedonale e inol-tre molto più costosa rispet-to alla semplice e decisa-mente più economica colatad’asfalto? Ed ancora: quan-to si dovrà spendere per lasua manutenzione quando icubetti di porfido, perl’usura delle intemperie eper l’inevitabile traffico vei-colare, incominceranno adeformarsi ed a stravolgereil manto stradale? Possibileche queste semplici consi-derazioni siano sfuggite aitecnici comunali e, ancora

di più, ai responsabili politi-ci. Sappiamo che in zona ri-siedono esponenti politicimolto influenti. Ma, aggiun-giamo noi, anche poco pre-videnti. Perché ora, per ef-fetto di queste spese assolu-tamente spropositate, i fondia disposizione sono già fini-ti. E’ vero che l’occhiovuole la sua parte, ma non è

vero quando, in un postocome Pianura, già si stentaabbastanza a portare a ter-mine dei progetti. L’ultimotratto, infatti, (meno di100m), è rimasto inconclusoe chissà quanto a lungo re-sterà così, come tutte leopere iniziate e mai finite:un leitmotiv squisitamentepianurese.

E

ssere genitori oggi,più che mai, pone inessere una serie di

domande e di perplessitàche sempre più spesso la-sciano gli stessi genitoriisolati davanti alle enormiresponsabilità di crescere ipropri figli. L’ISM di Pia-nura, centro clinico psicolo-gico in via Montagna Spac-cata, ha dato il via, in que-sta ricerca di risposte, aduna serie di seminari gratui-ti aperti a tutto il territoriosu tematiche di interessecomune. Il primo semina-rio, tenutosi il 10 marzo, in-fatti, è stato dedicato all’Es-sere genitori oggi. Il signi-ficato del termine “genitori-alità” è, in questi ultimi an-

ni, continuamente inevoluzione. Sempremaggiore diventa lasua complessità esempre più ramificatoil suo intrecciarsi conaltri aspetti della ri-cerca clinica e psico-logica. In un periododove tutto è in crisi(si spera in senso eti-mologico, crisi come

giudizio o scelta), lafamiglia non ne è rimastaimmune, per questo si parlasempre più spesso disostegno alla genitorialità.Il seminario ha offerto, aitanti partecipanti, un mo-mento di riflessione e con-fronto sulla rivaloriz-zazione del ruolo genitori-ale e del ruolo dellafamiglia nel ciclo di vita diciascun individuo. Obietti-vo dell’incontro è stato an-che quello di stimolarel’acquisizione di nuovi ap-procci comunicativi nellarelazione genitore-figlio eall’interno della coppiagenitoriale.

Vincenzo Maria Catuogno

PianuraIl Corriere di

La bretella di via Grottole lasciata a metà per “eccesso di abbellimento”

Nella foto, via Girolamo Cardano

Uno spreco inammissibile ed inspiegabile

“Essere genitori oggi”una riflessione sul ruolo

dei genitori e della famigliaL’ISM propone un ciclo di seminari

su tematiche di interesse comune

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V

ia MontagnaSpaccata è unadelle arterie

principali del nostroquartiere, una di quel-le che danno il benve-nuto al malcapitatoautomobilista di tur-no. Viene percorsaquotidianamente damigliaia di cittadiniche ogni giorno devo-no affrontare un veroe proprio «CamelTrophy» fatto di cra-teri nel manto stradaleche lo rendono un cal-vario simile ad un

percorso di guerra.Per tutta la lunghezzadella strada sorgonodelle vere e proprievoragini che fannopensare immediata-mente a dei crateri lu-nari. Negli ultimi tem-pi si è presal’abitudine a “rattop-pare” il manto strada-le che di volta in voltasi presentava imprati-cabile. Ma questo nonha fatto altro che ac-crescere ad ogni piog-gia le numerose vora-gini. Se è disagevole

percorrerla in auto, fi-guriamoci con unmezzo a due ruote.Fermiamo un ragazzosui 25 anni a bordo diuno scooter, che ci di-ce: “ogni volta chepasso rischio di cade-re oppure di distrug-gere le sospensionidella moto”. ViaMontagna Spaccatacompare nella listanera delle “buche-kil-ler” a Napoli, piaz-zandosi a ridosso del-la top ten delle stradein cui si sono verifica-

ti il maggior numerodi incidenti: 11 perl’esattezza che hannorichiesto l’interventodella Polizia Munici-pale. L’esperienzaquotidiana, invece, in-segna a tutti noi che,spesso, l’asfalto mal-ridotto delle strade delnostro quartiere pro-voca piccoli danni peri quali non viene ri-chiesto l’interventodei vigili urbani. Nonè abbastanza per invo-care un rapido inter-vento della IX Muni-cipalità?

Vincenzo

Maria Catuogno

APRILE 201199Via Montagna Spaccata nella lista nera delle “buche-killer”

U

n pezzo di storia pianurese, ilcortile di San Gaetano, situato apochi passi dal centro storico

del quartiere. Attraversare l’ingressoporta inevitabilmente ad immaginare

la vita che un tempo si svolgeva inquesto spazio: i giochi dei bambini, ledonne intente nei loro lavori, i giornidella Pianura di un tempo. Era un cor-tile famoso un tempo quello di San

Gaetano, chiamato così perl’immagine del santo posta alsuo esterno, un’immagine cheha accolto gli avventori fino almomento del suo furto, avve-nuto qualche anno fa e cheoggi è stata sostituita da un al-tro dipinto. Gli abitanti origi-nari di Pianura ricordano co-me, in questo cortile, si orga-nizzasse ogni anno una festacosì bella da far quasi impalli-dire i tradizionali festeggia-menti celebrati ogni anno inonore di un altro santo, qualeSan Giorgio, il patrono deipianuresi. Una festa fatta di

luci, la cosiddetta “allummata” che al-lora rendeva magica l’atmosfera, poila “vendita” ovvero un tripudio di co-lorate bancarelle con merce di ogni ti-po e, infine, immancabile, la musica: ilmomento clou dei festeggiamenti, chevedeva protagonisti non so-lo le meravigliose ed ormaiestinte bande di quartierema anche, addirittura, per-sonaggi del calibro di Ser-gio Bruni, cantautore chi-tarrista e compositore napo-letano di grande fama. Oggiil cortile di San Gaetano èabbandonato a se stesso, ela “gloria” di un tempo èormai sepolta dalla cenere:in quest’area gli archi cata-lani, tipici dell’architetturapianurese, continuano a sta-re su, forse per virtù dello

spirito santo, o forse chissà, di SanGaetano ma anche qui, come in tantialtri posti storici del quartiere, la bel-lezza di un tempo resta solo un ricor-do, ancora una volta sacrificata sull’al-tare del degrado e dell’indifferenzaverso il patrimonio non solo storico,ma anche artistico e culturale del qualeil nostro quartiere è così ricco.

Emanuela Guarnieri

I fasti del passato ed il degrado del presente

PianuraIl Corriere di

E’ una delle strade dove si verificano il maggior numero di incidenti

Il cortile di San Gaetano, uno dei luoghi simbolo del quartiere

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T

utto nasce dallo strano epi-sodio occorso la sera del 27maggio 2010, quando Ber-

lusconi, impegnato in un verticeinternazionale a Parigi, chiamapiù volte la Questura di Milano(dalle 23 alle 24) per fare pressio-ni affinché la giovane Karima ElMahroug (detta Ruby), minorennearrestata per il furto di 3.000 Eu-ro, sia sottratta alla procedura or-dinaria, di affidamento ad una co-munità di accoglienza, e rilasciatainvece a Nicole Minetti, igienistadentale del premier e neo consi-gliera regionale della Lombardia,che presentatasi in Questura e di-chiarato che si sarebbe presa curadella ragazza, la porterà invece acasa di una prostituta brasiliana,la stessa che poche ore prima ave-va allertato Berlusconi (diretta-mente, chiamandolo sul cellulare)sulla pericolosità di quella situa-zione. Con la stessa brasilianaRuby (che ha vari precedenti perfurti e altri piccoli reati) si azzuf-ferà 9 giorni dopo, quando unavolante della polizia dovrà inter-venire a separarle, con tanto di ri-covero in ospedale per “contusio-ni multiple”. Lo strano interessa-

mento del premier per una giovanemarocchina (che il capo del gover-no spacciò per egiziana, anzi “ni-pote di Mubarak”, nelle telefonatein Questura) fu inizialmente giu-stificato, dagli ambienti intorno alpremier, con la mancanza di postiin comunità: circostanza subitosmentita dal personale della Que-stura e della procura dei Minori,che fece sapere come i posti cifossero. Questo insieme di incon-gruenze, unite alle dichiarazionidella giovane rispetto alla sua fre-quentazione di Arcore, ha suscita-to l’interesse degli inquirenti. Iquali hanno dal primo momentocapito come la ragazza fosse diper sé poco affidabile, tanto che dasubito hanno cercato riscontri og-gettivi alle sue affermazioni. Ilproblema è che li hanno trovati, econ abbondanza. In 4 direzioni:movimenti bancari, perquisizioni,testimonianze, verifiche telefoni-che (non solo intercettazioni, maanche tabulati e presenza in deter-minate celle a in date e ore preci-se). Tali da configurare, a caricodel premier, la fattispecie di duereati: concussione (che è il reatopiù grave contro la pubblica am-ministrazione, e consiste nell’abu-sare della propria posizione pub-blica per indurre qualcuno a uncomportamento contrario ai doveridi ufficio) e sfruttamento dellaprostituzione minorile (dove ècentrale, oltre la minore età, loscambio tra prestazioni sessuali edenaro). Quest’ultima imputazionepoi sembra confermare il quadrotratteggiato con parole sobrie masevere da Veronica Lario, ex mo-glie del premier, che nel 2009 ac-compagnò la propria richiesta didivorzio con la frase “non possostare con un uomo che frequentaminorenni” (erano i tempi di Noe-mi Letizia, la diciottenne che chia-mava “papi” il premier).

APRILE 20111010Rubygate, i fatti e l’accusa

Breve storia del caso e delle sueimplicazioni politico-morali

PianuraIl Corriere di

Articolo 54 della Costituzione Italiana

T

utti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repub-blica e di osservare la Costituzione e le leggi. I cittadini,cui sono affidate funzioni pubbliche, hanno il dovere di

adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei ca-si stabiliti dalla legge.

USA TODAY: VISITATELA MERAVIGLIOSA NAPOLI

I

l giornale più venduto negli Stati Uniti, “USA TO-DAY”, pubblica una lista dei “10 posti meraviglio-si dove passare il tempo in Italia”. In occasione del

150esimo anniversario dell’unità d’Italia, Frances Ma-yer, autore di best seller, propone ai lettori statunitensila riscoperta di alcune mete trascurate dai grandi flussituristici. Tra queste c’è Napoli, descritta da Meyer co-me una delle sue città preferite.

Corsi e Ricorsi….a cura di Giovanni Spina

Costituzione Italiana V/s Riforma Costituzionale

I cittadini, cui sono affidate funzioni pubbliche,hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore (art. 54)

Visita il sitowww.ilcorrieredipianura.it

potrai consultare e scaricare tutti i numeri del giornale

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di Rosa Caputo

C

hi nei racconti dei propri nonni, ge-nitori o parenti non ha sentito alme-no una volta la parola “sévera”?

Credo pochi…o forse nessuno può esimer-si dall’averla mai sentita. Sì, sévera, quellache in italiano viene tradotta con il termineselva, e che “italianizzata” sembra perderetutto il suo significato più profondo e re-condito, il suo valore e il suo ricordo pas-sato. Forse è per questo che anche i più“colti pianuresi” si ostinano a chiamarla adistanza di anni ancora sévera, per evitareche quel “sapore ruspante”, che li lega aquel luogo e tiene uniti i loro ricordid’infanzia spensierata e tipica pianurese,vada perduto. Così quella amena selva,luogo selvaggio ed incontaminato, era pertutti la meta prediletta per trascorrervi la“pasquetta”, in quel giorno bande di ragaz-zi, riuniti per fasce di età affini, partivanodal paese con il “tortaniello” (rigorosamen-te ricoperto da uova sode), la pizza piena

ed altre prelibatezze tipiche pianuresi, sottobraccio e si incamminavano nella séveraper fare la famosa scampagnata, quella chenoi giovani abbiamo tramutato nel week-end in agriturismo. Prima bastavano “po-chi ingredienti” per evadere pur restandosul territorio, non si avevano grosse pretese

e la selva diveniva la meta predi-letta il lunedì in albis per la tipicagita fuori-porta, luogo ideale pertrascorrervi le prime calde giorna-te primaverili, immersi nella natu-ra a pochi passi da casa. Il percor-so cominciava raccogliendo (ru-bando) i frutti ancora acerbi che lecampagne offrivano e poi nel ti-more di essere beccati si scappavaa gambe levate fin su all’eremo, lìfinalmente ci si ristorava, si consu-mava il pasto ed infine si giocava(spesso facendo rotolare i resti ditortaniello da su fin giù). Ma oggia distanza di 40/50 anni cambianoi costumi e le abitudini, e nellostesso tempo cambia anche il vol-

to della “bocca della selva”. Quindi la stra-da che conduce alla vecchia sévera cambiaaspetto e ad “accogliere” i viandanti non visono più alberi, terriccio e sterpaglie, mavillette, blocchi di cemento, grossi tubi,piccoli e grandi elettrodomestici e “carcas-

se” di auto. Questo luogo ai piedi dei Ca-maldoli di ameno conserva ben poco, per-ché anche lì l’uomo è arrivato e ha detur-pato, e anche quelli che erano gli antichiprofumi, che in molti ricordano ancora connostalgia come tipici, (quali il terriccio fre-sco, gli alberi etc), oggi si fatica a ricono-scere per lo smog delle auto che vi circola-no continuamente. Attualmente sono inpochi quelli che ancora si recano in selva,magari a raccogliere funghi o pungi-topi(per non menzionare quei furfanti che viabbandonano auto distrutte e rifiuti), saran-no i “fedelissimi”, perché i giovani forsenon ne sanno neanche l’esistenza e pertan-to preferiscono “svernare” altrove. Allorariscopriamo i vecchi sapori, rispolveriamole antiche tradizioni e magari un giorno fa-cendoci “accompagnare” da un “anzianopianurese” ripercorrendo l’intero percorso,incamminandoci oltre “l’area urbanizzata”della selva, scopriremo un lato nascosto eforse più salubre del nostro quartiere.

V

enerdi 11 marzo presso ilristorante Villa Astronia siè svolta una fantastica sera-

ta di solidarietà, il cui ricavato èstato devoluto interamente algruppo volontariato vincenziano,che opera nel quartiere di Pianura.La serata è stata allietata, come èconsuetudine, dal gruppo artisticomusicale Havana Club orchestra,applaudito calorosamente da unpubblico di circa 140 persone, in-tervenute per l’occasione, dando

il proprio contributo economico e mora-le. Tanto divertimento con karaoke, ballisfrenati e soprattutto tanta buona musicahanno accompagnato la serata che haavuto il suo culmine quando le note difratelli d’Italia, con un sottofondo di chi-tarra e di un insolito quanto mai delizio-so mandolino, hanno riecheggiato nel-l’affollata sala. Si, perchè il leit-motiv èstato proprio l’Unità d’Italia, nella ricor-renza del 150 anniversario. Ovazione enel contempo tantissima emozione sisprigionava all’ascolto di brani come

Viva l’Italia di De Gregori, l’Italiano diCutugno, un‘Estate Italiana di Bennato eNannini e tanti altri, mentre la serata èstata condotta con la solita verve da An-tonio Longobardo, direttore artistico delgruppo musicale, composto tra gli altrida Anna e Crescenzo Basso, Peppe Pas-sero e Alessandro Pignalosa, musicisti evoci degli havana club. Serata bis il 25marzo i cui proventi sono stati devolutiquesta volta pro beatificazione di donGiustino Russolillo. Quando eventi cosìsignificativi, semplici e sani, si verifica-no in un quartiere così bistrattato di unacittà così martoriata, viene spontaneochiedersi: ma è più bello dare o riceve-re? Buon compleanno, Italia!

APRILE 20111111 PianuraIl Corriere di

Scampagnata nella “sévera”: com’era, com’è…Chi non ricorda gli splendidi lunedi di pasquetta nella selva di via Monti?

Due Serate di solidarietà organizzatedal gruppo di volontariato vincenziano

Nella foto Anna e Crescenzo Basso, Antonio Longobardo e Peppe Passero con la coccarda tricolore sul petto.

Collezione Palmers

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“Le leggi, un tempo discussealle due Camere, ormai veniva-no approvate in una sola came-ra: la Camera da Letto”

Gennaro fu catturato da dueTop-Models del Ministero dellaFelicità e portato al CentroAnomalie Mentali. Il suo stra-no comportamento era statonotato dai vicini, che lo aveva-no denunciato all’On. MinistroRuby-Conda: era il solo, nelquartiere, a non aver stampatosul viso il Sorriso Clown-Mil-viano, distintivo del PopoloBunghiano, che aveva invaso laPenisola di Taglia, a colpi diDigitale Terrestre. Ormai Mil-vio aveva trasferito il suo bun-ga-bunga-low al Qui-W.C. (il

Qui-Rinale gli anda-va un po’ stretto),sventolando il nuovotricolore, con al cen-tro la Sua faccia diPresidente della Re-privata di Taglia,sorta sulle ceneri del-la vecchia Repubbli-ca d’Italia. Dall’altrolato della nuova ban-diera, spiccava il ghigno delBoss della Sega Nord, che,contrario ad ogni forma di ne-potismo, aveva costretto Mil-vio a nominare Primo Ministronon qualche sconosciuto nipo-te, ma proprio suo figlio, dettoPesce d’Aprile, noto per esserestato il primo consigliere dellaSega Nord a lasciare l’aula, du-

rante l’esecuzionedell’Inno di Mameli,per andare a prende-re un caffè, cantic-chiando le note delnuovo Inno di Ta-glia: “Fratelli di Ta-glia, l’Italia s’è per-sa, con le TV di Mil-vio ha perso la testa.Dov’è la vittoria?

Non più schiava della RomaIddio la creò, ma solo del Mi-lan e dell’Inter. Stringiamocialla corte di Milvio, siam pron-ti alle torte (da spartire insie-me ai cannoli…)”. Ormai leRiforme, cardini della politicamilviana, erano cosa fatta: ilMinistro dell’Istruzione, l’On.A-mora-le, ex-concessionario

di excort e di altre nipotid’epoca (famosa quella appar-tenuta al faraone d’Egitto Tu-tankhamen e ancora in buonostato), aveva selezionato, conseverissime sedute di spoglia-rello, le sexy-maestre, che inse-gnavano ai bambini i nuovi ar-ticoli della Costituzione, insie-me alla geometria: “Art. 1: La Repubblica di Ta-glia è fondata sui Lavori Pub-blici”, spiegando come si cal-colano le tangenti sulle tangen-ziali e la differenza fra gli an-goli retti e i circoli viziosi. In-segnavano che Roma fu fonda-ta dal duo Rub e Remo, allattatida Haidi, col latte delle capret-te che facevano ciao, cantando‘Arrivederci Roma’...E se i bambini rimanevano in-tossicati dal frullato, perchéuna cuoca-velina, distratta daun bidello top-modello, vi ave-va versato il sapone per i piatti,la Direttrice convocava subito iboss della Bolli-Cina e dell’A-merica Lattina: con qualchelieve modifica, se ne potevasempre ricavare una nuova bi-bita per l’infanzia. I più grandi-celli avevano dieci ore settima-nali di Educazione Sessuale,prima della maturità al bunga-bunga. E se una mamma, sco-prendo il figlio a navigare suisiti porno, si lamentava con lemaestre, veniva subito tranquil-lizzata: “Ma signora, sta solofacendo i compiti a casa. Lo la-sci studiare in pace: casomai,verrò io da lui, con i miei ca-pelli al Gel+Mini-gonna, perqualche lezione privata”. LeLeggi, un tempo discusse alledue Camere, ormai venivanoapprovate in una sola camera:la Camera da Letto. L’On. Ma-lafede, Ministro dell’Informa-zione, aveva chiuso le TV ed igiornali non appartenenti aMilvio, in nome della riconver-sione: a furia di dare in pastoalla gente tutte quelle bufalesull’onestà, la dignità, la mora-lità, la giustizia, dovevano ri-convertirsi in fabbriche di moz-zarelle, da vendere all’estero,per contribuire all’excort…pardon…all’export. Il Ministrodell’Innovazione Tecnologica,l’On. Nane Rottolo, per impe-dire agli Statali di stare ore ed

ore a chattare, aveva sostituitola connessione ad Inter-Net conuna bottiglia di Caber-Net, inossequio alla tesi del Sindaca-to, che sosteneva che solo unimpiegato ubriaco può schiat-tare ad una scrivania per ottoore, per uno stipendio da fame.Nel frattempo, i Super Mana-ger avrebbero frequentato unaScuola d’Elite di Arte Culi-in-Aria: una joint-venture fra ilMinistero dell’Agricoltura, cheavrebbe fornito la panna, il Mi-nistro delle Nuove Tecnologie,che avrebbe fornito il cacciavi-te e il libretto di istruzioni permontarla, e il Ministero dellaFelicità, che avrebbe fornito iCuli in Aria e la ragazze damontare. Intanto, lungo le co-ste, le Guardie del Ministerodella ‘Salute a Noi’ ributtavanoin mare gli immigrati affamati,dicendo loro che, a stomacovuoto, potevano fare il bagnosenza problemi. Il GiudiceMassimo della Pena, che dove-va dare il colpo di grazia a Mil-vio, era rimasto fregato: il col-po di grazia Milvio se lo eradato da solo, firmandosi la gra-zia per tutti i suoi processi. DalQui-W.C., il buon Milvio ave-va anche tranquillizzato i citta-dini di Taglia: “Mai più ManiPulite! Mai più toghe rosse,che, arrestando tutti i ladri e ifarabutti, hanno reso il bel pae-se ingovernabile: io il Governocon chi lo faccio? Ruby-amotutti a Mani Basse, altro cheMani Pulite! W la Taglia! Datea Cesare (cioè a Me) quello cheè di Cesare, date a Dio (cioè aMe) quello che è di Dio. LuigiXIV Re di Francia un giornodisse: ‘Lo Stato sono io’. E an-ch’Io, guardando questa nostrabella Taglia, dove anchel’occhio vuole la sua parte (e lavuole in banconote di piccolotaglio…), posso dire con orgo-glio: ‘Sono stato Io’ ”. Intanto,la TAC di Gennaro era pronta:i medici milviani avevano sco-perto perché non riusciva a sor-ridere: nel suo cervello, avevauna rara malattia ereditaria, chegli faceva sognare un mondoinesistente: un mondo che di-stingueva ancora il sorrisoamaro degli uomini delusi, dal-la falsa risata dei pagliacci.

APRILE 20111212

LE STELLE…di Maga FloOROSCOPO di Aprile 2011 TORO (20/04- 19/05)

La stagione primaverile si apre con un calodella forma fisica che richiederà piccole ri-nunce...niente di allarmante però. Per quan-

to riguarda il lavoro dovrete aguzzare l̓ ingegno e mante-nere la calma, soprattutto davanti a piccoli imprevisti. Dalpunto di vista affettivo sarete un po ̓distratti anche a cau-sa di amicizie poco sincere che danno consigli sbagliati egenerano poca tranquillità. Meglio seguire il proprio istintoe la propria testa…come il Toro è abituato a fare.

Dott.Giovanni Spina

PianuraIl Corriere di

Fratelli di Taglia, siam pronti alle torte…

CANCRO (21/06- 21/07)

Un po ̓di stanchezza dellʼinverno inizia a far-si sentire, ma lʼarrivo della bella stagione vi

trova pieni di buoni propositi. In ambito lavorativo si pro-spettano buone novità che però richiedono piccoli cam-biamenti e adeguamenti al metodo di lavoro: le nuove di-rettive ricevute, tuttavia, daranno un input nuovo ai natisotto questo segno. La salute va benissimo e le stellesuggeriscono di iniziare a trascorrere più tempo allʼariaaperta quando possibile.

ARIETE (20/03- 19/04)

In questo periodo, i nati sotto il segno del-lʼAriete devono in parte modificare il loroatteggiamento. In ambito lavorativo devo-

no essere più comprensivi e disponibili con i colleghi,onde evitare di creare inimicizie che risulterebberopoco fruttuose per il lavoro stesso. In amore, invece,devono imparare a dare e non solo pretendere atten-zioni dal partner, essere meno autoritari e condivide-re ogni pensiero con la persona che hanno accanto.

GEMELLI (20/05- 20/06)

Periodo un tantino pesante: sul la-voro bisogna lasciare da parte vec-

chi rancori e procedere senza sbilanciarsi, evi-tando di esporsi troppo e di creare dissapori coni colleghi. Con il partner e con i familiari, invece,bisogna farsi rispettare da qualcuno che vorreb-be approfittare della disponibilità di questo se-gno zodiacale.

LEONE (22/07- 22/08)

Lʼinizio della primavera coglie i nati sottoil segno del Leone totalmente presi dal-lʼamore. È il periodo buono per iniziare a

stabilizzare una relazione e creare qualcosa diconcreto, bisogna però fare attenzione alle richie-ste ed esigenze della persona amata e non daretutto per scontato.

�VERGINE (23/08- 21/09)

Piccoli momenti di confusione e riflessione so-no necessari in ambito amoroso, seguendo an-che i consigli di un amico più che fidato. Que-

sto potrà aiutare anche in ambito lavorativo dove ci sarà unproblema da risolvere. Lo stress e le prime temperature mi-ti possono causare dolori cervicali, le stelle suggeriscono difare attenzione agli ambienti climatizzati.

SCORPIONE(23/10- 21/11)

Nei rapporti affettivi, infatti, i nati sotto ilsegno dello Scorpione saranno portati a creare inutilinervosismi e pertanto dovranno assumersi il peso del-le loro azioni. Gli astri suggeriscono che forse è me-glio riflettere prima di fare danno…Sul lavoro lʼintuitosarà un ottimo alleato per raggiungere obiettivi prefis-sati da tempo.

CAPRICORNO(23/11- 19/01)

In amore e in famiglia ci saranno piccolediscussioni e forse la fiducia delle persone care po-trebbe vacillare, ma nulla è perso, saprete fare lemosse giuste e recuperare. Il lavoro sarà molto im-pegnativo e richiederà uno sforzo notevole di con-centrazione, ma alla fine tutto sarà ripagato. Tutta-via, una maggiore capacità di decisione aiuterebbea snellire i tempi.

PESCI (18/02- 19/03)

Bisogna avere pazienza, dicono le stelle, questoperiodo di apatia passerà presto. Proprio

l̓agitazione e il nervoso possono causare problemi di salute.Anche il lavoro non andrà meglio e una delusione sembradietro l̓angolo, forse un progetto non darà i frutti sperati. Tutta-via, vi sarà il supporto di una persona vicina che vi aiuterà a ri-mettere ordine e ritornare presto in carreggiata!

BILANCIA (22/09- 22/10)

La situazione è molto tranquilla in am-bito lavorativo, senza problematiche particolari econ meritati successi che conquisteranno la fidu-cia e stima dei colleghi. Nel campo dei sentimenti,invece, lʼequilibrio che si è costruito tenderà arompersi a causa di incomprensioni con il partnere i tentativi di riconciliazione non sempre andran-no a buon fine.

SAGITTARIO (22/11- 20/12)

È giunto il momento di far vedere a tuttidi cosa è capace il Sagittario. Il partner

apprezzerà il vostro comportamento schietto e sin-cero. Anche in ambito lavorativo i nati sotto questosegno daranno il meglio di loro senza esitazioni, ciòsarà gradito da un vostro superiore che noterà lespiccate qualità artistiche e inventive. Le stelle con-sigliano di non lasciarsi vincere dalla pigrizia e di in-traprendere un'attività divertente.

ACQUARIO (20/01- 17/02)

Nei rapporti affettivi, soprattutto dicoppia, i nati sotto questo segno

tenderanno ad essere molto puntigliosi e per-deranno di vista le cose veramente importanti.Ridimensionare il comportamento è il suggeri-mento delle stelle!

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C

ontinua la ricerca di“Pianuresi illustri”,questa volta la scelta è

caduta su Sabatino Scia, auto-re 200 favole, pittore, scritto-re di romanzi e testi teatrali,vincitore nel 2006 del premioElsa Morante Ragazzi e nel2007 del Premio LetiziaIsaia…insomma un artista atutto tondo. Uomo dagli occhiprofondi e dalla personalitàinteressante. Una vita varie-gata, ricca di mille esperienze

ed emozioni, “folle” e saggianel medesimo momento,quella stessa “stravaganzaanacronistica” che lo porteràa stringere un lungo sodalizioartistico e letterario con AldaMerini, iniziato in seguito al-l’incontro avvenuto a Procidanel 1994, in occasione delpremio Elsa Morante, e conti-nuato negli anni, perché conlei Scia (come lui stesso piùvolte sostiene) riusciva ad es-sere in “sintonia” a volte sen-

za neppure parlarsi. Dai variincontri tra i due ecco che na-sce “Favoleggiamo”, uno de-gli ultimi libri dell’autore pia-nurese, in cui ci propone unasorta di riflessione-commentofatto con discrezione ed affet-to dalla Merini, e “appiccica-to” a fine di ogni favola svela(sotto l’apparente stravaganzanarrativa) una visione com-plessa e contraddittoria dellarealtà, a difesa della bellezzae della bontà in un mondo

contraffatto dalla bruttezza edalla malvagità. La favola, unconcetto sul quale Scia tiene aprecisare e invita a non con-fondere con la fiaba, evasivee fabulistiche, entrambe incomune hanno un linguaggioaccattivante, ma la favola, es-sendo considerata come pri-ma forma di protesta occiden-tale, trae la sua origine daEsopo, non presenta alcunamagia, ma diviene uno “stru-mento” che prendendo spunto

dalla realtà, descrive intri-ghi umani servendosi dianimali. Quello che avvincenelle storie di Scia è il lin-guaggio affabulatorio dis-corsivo e così iniziando aleggere “Favoleggiamo”subito ci si trova coinvoltiin un “tourbillon”di simpa-tiche avventure dal sapore“agro-dolce”, realizzate daanimali, che inducono il let-tore a divorare tale libro,senza mai annoiarsi, forseanche per i tanti artifici lin-guistici a cui ricorre magi-stralmente Scia, quali rime,onomatopee e frasi in dia-letto. Nella favola di Saba-tino Scia sono gli animaliche pensano, che agiscono,che parlano tra loro sandole astuzie degli uomini, checercano di uscire da situa-zioni ingarbugliate e in ulti-mo imparano a procacciarsi

cibo per non divenire essi-stessi cibo per gli uomini. Ecosì il lupo viene tradito esconfitto dalla volpe, il topodi fogna e il topo di campa-gna scappano da un mondosommerso dalla “monnezza”,i pesci del banco frigo di unipermercato conversano sulloro beffardo destino (sarannoacquistati per essere gettatinella pattumiera anziché con-sumati, tipico di un mondosopraffatto dai consumi esprechi). Insomma sono favo-le di protesta, un piccolo lam-po di vita semplice efficace,sognante e ribelle, un affrescoperfetto dei nostri tempi.Questa idea originale permet-terà al lettore di apprezzareun “connubio” tra fantasia evivacità comunicativa cherende vivo il messaggio, diimmedesimarsi e dare unapropria interpretazione, per-ché ogni favola racconta 1000altri racconti sottesi e celati.Una favola di Scia potrà farcivolare ovunque, per astrarci esubito tornare con i piedi perterra, per dirci che abbiamoancora tanto da fare per nonvolerci troppo male. Alloracosa aggiungere, per non per-desi tali emozioni non restache cominciare a leggere “fa-voleggiamo” (edito da Mur-sia).

Rosa Caputo

S

abato 16 Aprile 2011alle ore 17,30 glialunni della scuola

dell’infanzia “Catone” nel-l’ambito del progetto “Fia-be 2011” andranno in scenacon il musical intitolato:“Tiska Tuska”. Un nuovomodo per fare teatro fa sìche “Il Teatro va a scuola”.Il Teatro della Scuola Me-dia Luigi Pirandello sito invia Canonico Scherillo34/38. Il direttore organiz-zativo è Liliana Lunaio cheha curato personalmentenei minimi dettagli la pre-parazione di tutti i vestitidi Minnie e Topolino che

indosseranno gli oltre 80bambini partecipanti all’e-vento. Con la regia di Mar-co Corpo e entrambi sup-portati dalle validissime co-reografie di Anna Iaforte.Particolari ringraziamentivanno all’attore della Com-pagnia “IL PROSCENIO”che ci ha molto aiutati nel-l’organizzazione dello spet-tacolo: Lello Gargiulo. AlPresidente della IX Munici-palità Fabio Tirelli, al diri-gente scolastico BerardinoCovino. Un ringraziamentospeciale va allo staff dellascuola Catone: la DirettriceDr.ssa Carla Carotenuto

direttrice scolastica: Dr.Fiorenza Dello Iacono. Lemaestre: Ilaria Cante, AnnaCiccarelli, Anna D’Avino,Maria Davide, Giulia DelPrete, Marina Fiale, Co-stanza Passaro, CarmelaSalvati, Maria Tedone. Ri-cordiamo inoltre che ilgiorno 24 Marzo lo stessospettacolo è andati in scenanella scuola Tertulliano ot-tenendo un grande successodi pubblico ma soprattuttouna gioiosa partecipazionedei bambini.

Vincenzo

Maria Catuogno

APRILE 20111313 PianuraIl Corriere di

di Margherita Balestrieri

C

onoscere e studiare la storiadell’arte è come leggere un rac-conto avvincente pagina dopo

pagina, se ne andasse persa pure unasola ci si priverebbe di fatti, colpi discena o semplici particolari col rischiodi non poter più comprendere fino infondo il susseguirsi degli eventi. Inqualsiasi epoca, quindi, ogni movi-mento culturale ed anche l’opera diogni singolo artista, guardano a quan-to è stato prodotto in periodi antece-denti, ma al contempo si nutrono dinuova linfa creativa che alimenta eproduce nuovi linguaggi formali e stilipittorici, divenendo così un punto diriferimento o semplice ispirazione peril futuro. La mostra dal titolo “Mae-stri Napoletani del ‘900 - Il rinnova-mento della Pittura Figurativa”, conben cinquanta dipinti dei più validi mae-stri figurativi napoletani della prima metà delXX secolo, si prefigge proprio l’obiettivo di illu-strare come in questo periodo i pittori di matricefigurativa, una volta assimilata la lezione ottocen-tesca, guardano l’Europa – soprattutto la Franciama anche la Germania – per innovare il propriolinguaggio formale e la propria poetica, dando vi-ta così a una pittura moderna con un afflato inter-nazionale che rappresenta un valido ed insostitui-bile anello tra l’arte del passato e quella delle fu-ture generazioni. La produzione pittorica parteno-

pea della prima metà del XX secolo, nonostanteriservi ampio spazio al paesaggio e quindi ancoraallo studio del colore e della luce, come nel seco-lo precedente, non ha più lo scopo di illustrare ibellissimi scorci della città e dei suoi dintorni, de-scrivendoli con minuzia e chiarezza. Per buonaparte del ‘900, infatti, i paesaggisti, ma in generei pittori figurativi della Scuola Napoletana, sonoispirati prevalentemente sia da tendenze impres-sionistiche e post-impressionistiche sia da quelleespressionistiche. La prime mirano a riportaresulla tela le suggestioni soggettive e le “impres-

sioni” di ciò che l’artista ha davanti aipropri occhi col risultato che le formetendono a perdere consistenza e nonsono più definite da una linea di con-torno netta e precisa perché è grandela cura che viene data allo studio dellaluce e a quanto essa influenzi la visio-ne della realtà. La poetica espressioni-stica invece si traduce in una vigorosa“pittura di gesto”, grazie alla quale ipaesaggi – ma anche le figure e le na-ture morte – prendono vita da sciabo-late di colore, talvolta segni netti e de-cisi, talaltra ondulati, serpeggianti,quasi dei vortici cromatici ricchi, gru-mosi e sfavillanti. I pittori napoletaniche traggono ispirazione da questimodelli non vogliono più descriverema nemmeno dare una visione sogget-tiva della realtà in cui vivono, hannocome scopo primario e imprescindibi-

le quello di “esprimere” il proprio mon-do interiore attraverso quello reale. Ec-

co che il Vero è da questi stravolto, re-interpreta-to, rivissuto alla luce delle loro coscienze per as-sumere nuove forme, colori inverosimili, svelan-do così significati insoliti e trasmettendo messag-gi sorprendenti.La mostra è visitabile fino al 26 aprile presso

l’Accademia Giacinto Gigante (via Belisario

Corenzio, 31 – Vomero – Napoli – tel.

081/5568070 – www.accademiagigante.it), con

i seguenti orari: lun./ven. 10.00-13.00 e 17.00-

19.00; sab. e dom. 10.00-13.00.

“Maestri Napoletani del ‘900 - Il rinnovamento della Pittura Figurativa”All’Accademia Giacinto Gigante la mostra sui pittori figurativi napoletani della prima metà del secolo scorso

Lo spettacolo “Tiska Tuska”, in scena il 16 aprile

Luigi Crisconio, “Costiera Sorrentina”

Intervista a Sabatino Scia, autore del libro “Favoleggiamo”

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APRILE 20111414

L’

11 marzo scorso un evento cata-strofico di proporzioni inimma-ginabili ha colpito il Giappone.

Prima il terremoto di magnitudo 8.9 dellascala Richter, seguito da uno tsunami(un’onda oceanica alta oltre 10 metri) cir-ca un’ora dopo, hanno messo in ginoc-chio l’intero paese. La centrale nuclearedi Fukushima colpita dall’onda anomalaviene danneggiata e da essa si propaganoparticelle radioattive pericolosissime. Do-ve queste possano arrivare e quanto pos-sano essere contenuta la fuoriuscita di ra-diazioni è ancora da stabilire e, forse, nonsi saprà mai con certezza. Il Giappone èun paese dalle tradizioni antichissime. Se-gnato nella sua storia da scosse sismichemicidiali, è caratterizzato dalla presenzadi formazioni vulcaniche. La più nota è ilmonte Fuji, un vulcano attivo alto 3776metri che dista da Tokio oltre 110 chilo-metri. Da qui è visibile nei giorni di cielolimpido. Per i giapponesi questo vulcanoè sacro non meno di quanto lo sia per noiil Vesuvio. Per chi, come i pianuresi e piùin generale i napoletani, abita in un terri-torio di origine vulcanica dove si sono ve-rificati eventi sismici di incredibile poten-za (come il terremoto dell’80 che colpìNapoli e l’Irpinia) è più facile immedesi-marsi in quel senso di precarietà e dismarrimento che assale le persone quandola natura fa sentire la sua forza inarresta-bile. E’, quindi, forte il senso di solidarie-tà che molti di noi provano per la popola-zione nipponica colpita dalla tragedia.Questi eventi portano il pensiero versoavvenimenti ben più antichi ma non meno

temibili. Mi viene da immaginare la deva-stante eruzione del Vesuvio del 24 agostodel 79 D.C. che distrusse Pompei ed Er-colano, sotterrando con la lava le vestigiadi una civiltà incredibilmente evoluta perl’epoca. O il bradisismo che si è presogioco delle ridenti coste dell’area flegreaper millenni, sommergendo con le acquemarine le antiche ville romane e i porti.Facendo poi riemergere dal fondale i re-sti, quando nessuno ne ricordava più lapresenza. A ben pensarci le affinità tra noie loro non sono solo geologiche. Pensia-mo alla storia. Napoletani e giapponesihanno un passato molto antico. Spessohanno sofferto l’ingerenza di popoli stra-nieri. Eppure sono rimasti legati alle lorotradizioni pur accogliendo quelle altrui.Mi viene in mente il rapporto col mare econ la natura così profondo e arcaico perentrambi i popoli. Da questo sentire sonoscaturite espressioni d’arte profondissimeper noi e per loro: acquerelli e opere pitto-riche, poesie e soprattutto musica. Addi-rittura scopri che c’è un antichissimo an-tenato comune tra gli strumenti musicalidelle nostre civiltà. Si tratta del barbat,uno strumento a corde di origine persianache risale all’800 avanti Cristo. Diffon-dendosi verso occidente dà origine al liutoarabo e successivamente al mandolino na-poletano. Invece, procedendo verso orien-te, genera prima il pipa cinese e poi stru-menti quali il biwa e lo shamisen in Giap-pone. La cosa più impressionante è unacerta somiglianza del suono che hanno glistrumenti giapponesi con quella del no-stro strumento tradizionale. Anche il koto,

una specie di arpa orizzontale, ha un suo-no piuttosto vicino a quello del mandoli-no napoletano. Bisogna dire che, purtrop-po, mentre questi strumenti sono larga-mente diffusi e utilizzati in terra nipponi-ca con numerose scuole dove si insegna asuonarli, il mandolino è sempre meno im-piegato nella nostra musica, tant’è chemolti ragazzi ne ignorano l’esistenza. E’sconcertante notare, infine, quanto il ca-rattere di melodiosità dei loro brani tradi-zionali non sia così lontana da quello deinostri che pure conservano un che diorientaleggiante a causa dell’influenzaaraba. I giapponesi adorano la canzonenapoletana e il mandolino, forse proprioper queste ragioni. Per il suono del nostrostrumento tradizionale che non è così lon-tano dalla loro sensibilità. Per la melodiadella musica partenopea che si avvicina alloro senso della musica, che è profondo.Per i giapponesi la musica non ha funzio-ne di intrattenimento. Loro la intendonocome parte fondamentale delle virtù uma-ne. La musica è elevazione dello spirito, ècompenetrazione con la natura, è illumi-

nazione ed espressione profonda. Per que-sto motivo i giapponesi hanno assorbito imodelli musicali occidentali senza perde-re di vista le loro tradizioni. Per essi co-esistono antico e moderno, tradizione lo-cale e modelli stranieri, senza alcun con-trasto. In questo popolo è diffusissima lapratica amatoriale, le formazioni di cori eorchestre di dilettanti che praticano musi-ca di ogni genere: da quella tradizionale alpop, dal rock alla classica, fino appuntoalle canzoni napoletane. Sono certo che irecenti eventi non spezzeranno il millena-rio senso morale che contraddistingue igiapponesi. Essi antepongono sempre ilbene della collettività a quello del singolo,in ogni attività. Se noi non capiamo la di-gnità che questo popolo possiede e chemanifesta in ogni circostanza, anche attra-verso la musica, non capiamo fino in fon-do la compostezza che i giapponesi stan-no esprimendo davanti alla tragedia im-mane che stanno vivendo. E’ giunto ilmomento di guardare a questo popolo consolidarietà e umiltà, imparando da lorocome loro hanno imparato da noi.

CANTI FLEGREI di Angelo Scarlatella

PianuraIl Corriere di

‘O paese d’’o sol levante

S

ignori e signore,ragazzi e ragazze ea tutti i fumatori:

non fumate mai davantiai bambini, nellestanze dove cisono bambini,nelle macchinedove ci sono bam-bini, insomma intutti i posti dove c’èun bambino, grande odi pochi mesi. In real-tà questa cosa la do-vrebbero sapere tutti,ma sembra che gliadulti se ne dimentichi-no spesso. Eppure,quando si compra unpacchetto di sigarette sidovrebbe leggere cosac’è scritto sopra: il fu-mo nuoce gravementealla salute, il fumo ucci-de ed altre frasi del ge-nere. Allora io mi chie-do, ma gli adulti, sannoleggere veramente? Al-lora se sanno leggereperché non danno rettaa quello che c’è scritto?Ormai, tutti sanno chefumare fa molto male:fa venire il cancro in-

nanzitutto, mapoi fa fare lapelle bruttae vecchia,

f adiventare i denti scuri efa anche gravi danni alcuore e al sangue, per-ché il sangue non circo-la più bene per mezzodel fumo. E poi il fu-mo… puzza così tan-toooooo… bleah!!! Lepersone che fumanopuzzano, puzzano lemani, i capelli, i cappot-ti. Però se la gente vuo-le farsi del male fuman-do e non se ne importa,pazienza. Ma non è af-fatto giusto che chi fu-

ma debba far fumareanche chi non vuole farfumare, come i bambi-ni. Il problema non èsolo per i bambini, maanche per le donne che

sono incinte e per tuttequelle persone chenon vogliono fuma-

re. Perciò non ègiusto che sifumi accanto aloro, perché lo-

ro si ammalano sen-za volerlo. Dovreb-

bero allora metteredelle multe altissimissi-me per queste persone,anche se vedono chequalcuno fuma in mac-china mentre c’è unbambino. I cartelli cisono con la scritta “Vie-tato fumare” ma nessu-no li rispetta. Speriamosolo che qualcuno, leg-gendo quest’articolo,capisca di più e smettadi fumare… almeno da-vanti a chi non vuolefarlo!!!

Antonio D.

(10 anni) e altri

E’ vietato fumare…… nuoce alla mia e alla tua salute!

La Bottega dei Capitomboli

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M

olti piccoli operatori scompari-ranno. Gli agenti immobiliarinon potranno più vendere mu-

tui e chi non compra il mutuo o il presti-to in banca ma attraverso broker sarà piùtutelato, anche se probabilmente a frontedi provvigioni più salate. Così è destina-to a cambiare, per sommi capi, il mondodegli intermediari finanziari dopol’entrata in vigore del decreto n. 218 del2010 il provvedimento che, intervenen-do a modifica del precedente Dlgs.141/2010, rivoluziona un settore che tramediatori ed agenti in attività finanziariaoggi conta ben 200 mila professionisti.Entro il 2011 nascerà anche un nuovoorgano di controllo, dopodichè gli ope-ratori avranno sei mesi di tempo peradeguarsi alle disposizioni del decreto.Ma durante la fase di interregno, cioèprima che il nuovo organismo diventioperativo, ci saranno meno controlli equalche soggetto potrebbe approfittarne.Intanto, entro la fine di marzo un tavolodi lavoro con le associazioni di catego-ria, istituito presso Bankitalia, dovràchiarire alcuni aspetti rimasti ancora im-precisati e stilare un business plan per la

costituzione dell’organismo che cureràla tenuta di due elenchi separati per me-diatori e agenti in attività finanziaria eche dovrà vigilare sull’attività degli

iscritti. Un cambiamento radicale eranecessario in questo mercato: la mag-gior parte dei problemi dipende dal fattoche gli operatori non sono responsabiliz-zati. Finora per ottenere l’iscrizione al-l’albo dei mediatori o agenti in attivitàfinanziaria bastavano quattro requisiti:cittadinanza italiana o UE, domicilio inItalia, diploma di scuola media superio-re e casellario giudiziale senza macchia.Con la nuova disciplina chi vorrà otte-nere l’iscrizione all’albo dovrà innanzi-tutto superare un esame di idoneità pro-fessionale; dopodichè sarà soggetto aduna serie di obblighi di formazione, ag-giornamento professionale con cadenzaannuale, sottoscrizione di polizze assi-curative (responsabilità civile) atte a ri-sarcire i clienti di eventuali danni, ri-spetto della normativa inerente alla tra-sparenza bancaria. Infine, a differenza dioggi, non sarà più possibile essere iscrit-ti contemporaneamente all’albo dei me-diatori e a quello degli agenti. Ma unodegli aspetti più dibattuti della riformariguarda solo i mediatori creditizi, i qua-li non potranno più esercitare la profes-sione in qualità di persona fisica: do-

vranno, inve-ce, costituire una società e versare uncapitale sociale non inferiore a 120 milaeuro. Secondo alcuni però i nuovi requi-siti patrimoniali costringeranno moltioperatori a uscire dal mercato. Di conse-guenza la porzione di mutui erogati at-traverso broker e altri intermediari, giàscesa dal 40% al 25% del totale negli ul-timi anni, potrebbe calare ancora alme-no nella fase di assestamento. Per esserepienamente conformi alle norme, le so-cietà dovranno quindi spendere almenoil doppio ogni anno in sistemi di gestio-ne e controllo e in formazione di tutti idipendenti e collaboratori. Questi costiaggiuntivi finiranno per ricadere suiconsumatori sotto forma di provvigionipiù onerose? È difficile dare una rispo-sta poiché si potrebbe anche rischiare diuscire dal mercato. Quel che è certo èche il numero di operatori diminuiràsensibilmente e, per far quadrare i conti,ognuno dovrà trattare volumi maggiori.Ad ogni modo i mediatori dovranno co-municare alla banca la provvigione chie-sta al cliente, la quale deve essere consi-derata nel Taeg, il tasso annuo effettivodel finanziamento, che ovviamente nonpotrà superare i livelli dei tassi di usura.

Dott. Roberto Musella

Finanzia Facile

D

omenica 20 marzo presso la li-breria FELTRINELLI dipiazza De Martiri a Napoli, la

ROGIOSI editore di Rosario Biancoha presentato 4 volumi diIN…CANTO, un progetto, scritto erealizzato da Ornella della Libera,Renato Salvetti e Tullia Cautiello, daascoltare, cantare e colorare rivoltoessenzialmente ai bambini ed ai ra-gazzi, ma anche a tutti quelli che han-no conservato dentro di se un po’ delmondo infantile. Ogni volume contie-ne 1 CD con 7 canzoni e relative basi,i testi e i disegni da colorare. Le te-matiche delle canzoni affrontano ar-gomenti di tutti i generi con ironia eallegria: l’effetto serra, il bullismo, lalegalità, la scuola, il Natale, i sogni, lamusica, l’alimentazione e persino lachirurgia plastica!!! L’evento, presen-tato dalla giornalista Donatella Trotta,affiancata dall’editore Rosario Bian-

co, si è svolto in un clima di allegria ei numerosi bambini intervenuti si sonpotuti deliziare a suon di musica. In-fatti i giovani interpreti delle canzoni,Eleonora Spagnolo, Marta Scherillo,Lucilla Minervini, Giulio Maria Fu-rente, hanno dato vita ad una vivaceperformance dal vivo che ha animatola manifestazione anche grazie al sup-porto del coro “Briciole di stelle” diPiera Violante. Un particolare mo-mento di gratificazione per il lavorosociale che la prof. Tullia Cautiellosvolge nel quartiere Pianura sia comeinsegnante della scuola media Russo Isia per il suo incarico di presidentedell’associazione Progetto Pianura.Hanno partecipato al progetto anchegli artisti Antonella Cilento, Donatel-la Trotta, Gino Magurno, AndreaTondini, Andrea Valente, Maria Va-go.

Vincenzo Maria Catuogno

PianuraAPRILE 20111515 Il Corriere di

Il broker cambia faccia

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uesto mese l’Associazione“Noi Vittime del Consumo”volge il suo sguardo attento e

vigile in ausilio di tutti quelli facentiparte della fascia di “consumatoriparticolarmente svantaggiati: i nonudenti. Tale connubio nasce dal fattoche l’associazione si propone in pri-mis di tutelare i diritti fondamentalidei consumatori, (quali tra gli altri lalegalità del mercato, la salute, la sicu-rezza, la qualità dei servizi, etc), glistessi che sempre più di frequente so-no “negati” o non garantiti ai nonudenti, perché costretti a non poter

fruire appieno dei servizi per i qualipagano gli stessi “oneri” degli udenti.Ecco che il presidente della Federsor-di Campania, nella persona di AngeloMartucci, ha da poco siglato un ac-cordo di collaborazione conl’Associazione “Noi Vittime delConsumo”. Una delle prime “prote-ste” muove contro la Rai, i non uden-ti sarebbero in gran parte d’accordo anon pagare il canone, perché la tv na-zionale etichettata come “sprecona erazzista”, finisce sempre più spessoper tenerli “al buio” da taluni spetta-coli e giochi a premi, non consenten-

do loro di interagire mediante l’inviodi sms. Inoltre esiguo risulta il nume-ro di trasmissioni sottotitolate o TGtrasmessi nel linguaggio dei sordi. Aciò si aggiunge un’altra lunga serie diinconvenienti, nei quali si imbattonoquotidianamente i non udenti, quan-do si trovano ad avere rapporti conservizi di pubblica utilità, ed inermisono costretti a non accedervi o neimigliori dei casi a farsi accompagna-re, perché in tutti gli sportelli (poste,banche, ospedali, Asl, etc) non sonprevisti “interpreti”, o personale conconoscenza linguaggio LIS, che con-

senta loro di capire e farsi capire.Proprio per tutelarli e per garantirgliun valido supporto, l’Associazione“Noi Vittime del Consumo”, si muo-verà a fianco dei non udenti e porteràavanti “battaglie” per loro conto, pro-prio perchè questa come altre catego-rie “deboli”, non vada calpestata odimenticata, bensì aiutata ed incorag-giata a lottare contro i “poteri forti”affinché possano finalmente fruiredei servizi secondo standard di quali-tà ed efficienza.

Rosa Caputo

Accordo tra Federsordi e Associazione “Noi Vittime del Consumo”

IN…CANTO di vociPresentato alla Feltrinelli il prodotto del progetto

scritto e realizzato da Ornella della Libera, RenatoSalvetti e Tullia Cautiello

La presentazione del cofanetto IN…CANTO di voci alla Feltrinelli

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APRILE 20111616

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l Real Napoli ha 90 minuti per aggiudicarsi ilgirone D del Campionato di Serie B: ormaifuori dai giochi è lo Scafati Santa Maria, ter-

zo ma con una partita in più già disputata, appaia-ti al primo posto in classifica sono il Real Napolie il Tubi Spa Loreto, primi a 55 punti. La squadrapartenopea deve giocare l’ultimo match fuori ca-sa contro l’Azzurra Paganese, mentre gli avversa-ri del Loreto saranno impegnati sul campo del-l’ultima in classifica, il Real Dem. Gli abruzzesi

sono avvantaggiati dai risultati negli scontri diret-ti, ma la squadra del trio Mallozzi, Foderini e Ve-neruso spera in un ultimo colpaccio per guada-gnare l’accesso alla Serie A2. Ottimi risultati pro-vengono invece dalle categorie giovanili: l’Under21 ha vinto ha conquistato i play off e sfiderannogli avversari del Caffé Toraldo provando a passa-re ai trentaduesimi di finale. Tutti arruolabili igiocatori della Under allenata da Carmine Taran-tino, che parte sfavorita per la conquista dell’ac-

cesso al tabellone finale,perchè del Caffé Toraldo hanno vinto il campio-nato regionale. La vincente affronterà una tra ilLimatola e il solito Scafati Santa Maria. La for-mazione juniores ha invece stravinto propriocampionato con undici punti di vantaggio sullaseconda in classifica, la Trilem Oasi, un ulterioresegno del nuovo corso imposto dalla dirigenza,che punta senza mezzi termini sui giovani e sulvivaio casalingo. Non rimane che attendere il 2aprile, sperando in un colpo clamoroso ed in unanuova coppa da stringere.

Alessandro Etzi

Il Real Napoli Futsal si gioca il campionatoSolo una partita per aggiudicarsi il Campionato di Serie B

PianuraIl Corriere di

di Alessandro Etzi

I

n campo scendono le formazioni,da un lato l’Atletico Pianura, nellatenuta giallo-blu ereditata dalla Ju-

ve Stabia, dall’altro i giovani avversa-ri del Circolo Ilva di Bagnoli. Sonotutti ragazzini, e anche ragazzine, alleprime armi, ma l’agonismo e il diver-timento non manca. Come non mancaqualche piccolo colpo di classe, consi-derato che parliamo della categoriadegli Esordienti, cioè di ragazzini natinel 1999 o dopo. In campo i giocatorisi avvicendano, qualcuno più grossocerca di valere le proprie doti fisiche,ma deve stare attento a non perdere ipiccoli attaccanti. “Le partite di questacategoria si giocano su tre tempi daventi minuti” spiega il Direttore Anto-nio Maraffini, “in campo possono gio-care anche alcuni giocatori più giova-ni, ed anche ragazzine. È un ottimoinizio per questi atleti, che possonocosì misurarsi su un campo senza un

agonismo esasperato, perchè a questaetà conta divertirsi. Per l’anno prossi-mo invece giocheremo anche in altrecategorie, su campi regolamentari daundici giocatori. I nostri atleti stannogià attirando l’attenzione di diversi ta-lent scout, per noi è una grande soddi-sfazione avergli fornito delle buonebasi calcistiche, e ci fornisce un ulte-riore spinta a proseguire. Anche deinuovi sponsor si sono avvicinati allanostra idea di insegnare il calcio,adesso ci sostengono Avenida Caffè,Gioielleria Romanelli, Petros Metalli.Siamo veramente soddisfatti per quan-to abbiamo fatto in questa prima partedella stagione, ed abbiamo grandi ideeper il futuro”.

Un sabato di calcio con i giovanissimiTutti in campo con l’Atletico Pianura

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APRILE 20111717

di Alessandro Etzi

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uesto mese per descriverel’attività della Campanileabbiamo lasciato la parola ai

genitori degli allievi della scuolacalcio. “Entrambi i miei figli sonoiscritti qui” esordisce Michele Arti-stico, padre di Salvatore, classe ’95,e Luca, del ’99, “per entrambi laCampanile è stata la prima scuola,ed anche io sono rimasto sempresoddisfatto. Mio figlio Salvatore ne-gli anni ha cambiato diverse catego-rie ma ricorda con piacere gli inse-gnamenti di Enzo Granato. I miei ri-cordi più belli per quanto riguarda laloro attività sportiva sono legati alTorneo di Cava de Tirreni, all’epocamio figlio era tra i Pulcini e nel2006 vinsero questo trofeo interna-zionale molto importante. Natural-mente considero primario per i miei

figli l’impegno scolastico, ma cercosempre di incoraggiarli nello sport”.Giuseppe Sepe invece è il padre diMarco, nato nel 1999 e difensore:“Per mio figlio questo è il terzo an-no alla Campanile, anche per lui èstata l’unica scuola calcio, nella sta-gione precedente ha giocato il tor-neo interno, facendo anche il con-centramento. In mio figlio ho vistodei grossi miglioramenti, anche a li-vello di socializzazione, consideran-do che buona parte dei compagni disquadra di mio figlio sono suoi ami-ci anche a scuola. Di questa scuolami colpì molto, all’epoca dell’iscri-zione ed anche attualmente, la dis-ponibilità dello staff ed il fatto chefossero molto seguiti, pur lasciando-gli la responsabilità delle proprie co-se e di quelle della società”. Paolo èil padre di Andrea Cammarota, an-che se suo figlio è ormai più cono-

sciuto come Tyson: “Il soprannomegli è stato dato perchè mio figlio èsempre stato più grosso e massicciodei suoi coetanei, gioca da sette annialla Campanile ed ha sempre fatto ilportiere. Ricordo con grande piacerei primi tornei interni, quando i ra-gazzi erano più piccoli, entravano incampo annunciati per nome con unmegafono, e sono sicuro che si sen-tivano speciali. Anche noi genitorici conosciamo un po’ tutti e ci orga-nizziamo per seguirli, andarli aprendere o accompagnarli nei con-centramenti o alle trasferte. DopoTyson ho iscritto anche l’altro miofiglio di sei anni, e cerco di non per-dere mai una loro partita. Quelladella Campanile è sicuramente unadelle migliori scuole calcio a Napo-li, i ragazzi sono molto seguiti ancheda un punto di vista disciplinare ededucativo, e questa è una cosa che

non fa mai male. Noi genitori nonentriamo mai negli spogliatoi, la-sciando ai ragazzi ed allo staff la lo-ro autonomia”. Proprio negli spo-gliatoi conosciamo uno dei perso-naggi chiave del gruppo della Cam-panile, il magazziniere FrancescoAutiero: “sono qui alla Campanileda quattro anni, e due miei nipotigiocano qui, il calcio per me è sem-pre stato una passione, e quando mihanno chiamato Pasquale Pirone esuo figlio Gianni ho subito detto disi. I ragazzi facendo sport maturanopresto, socializzano e diventano piùresponsabili. Seguo sempre i ragazzinelle partite interne, il sabato e ladomenica, cerco di essere un puntodi riferimento per loro e di incorag-giarli sempre, lo sport serve anche adimenticare le piccole delusioni esoprattutto a divertirsi, dobbiamoaiutarli a diventare dei calciatori, masiamo felicissimi per ogni loro pic-colo successo, ad esempio nel rendi-mento scolastico. Siamo una squa-dra, nel vero senso della parola”.

A

prile è appena iniziato e lapallavolo a Pianura continuaa macinare risultati fantastici:

secondo posto confermato perl’Under 14, la formazione femmini-le più giovane tra quelle schieratedalla Russo II, mentre nel campio-nato Under 16 sono prime e mate-maticamente qualificate per le finaliprovinciali, grazie alle 9 vittorie su

altrettante partite, tutte ottenute coldisarmante punteggio di 3-0. Perquanto riguarda l’Under 18 femmi-nile, le ragazze occupano il secondoposto nel girone di qualificazioneper le finali regionali, infine l’Openfemminile è primissima nel suo giro-ne, a punteggio pieno dopo diecigiornate e dopo aver vinto il cam-pionato di Prima Divisione con un

distacco di due punti sulla seconda,grazie ad un impressionante score diquindici vittorie su sedici. Per quan-to riguarda la divisione maschile,l’Open vanta numerose vittorie,un’unica sconfitta ed insegue la ca-polista del campionato CSI che distaun solo punto. Ed il meglio deve an-cora venire, dato che le fasi finalidei diversi campionati sono alle por-te e grazie al gran lavoro settimana-le svolto dai preparatissimi allenato-ri federali e dai dirigenti della socie-tà Russo II, che seguono con estre-ma attenzione le atlete e gli atleti,sia dal punto di vista tecnico che daquello umano. Non ci stancheremomai di sottolineare come il veropunto di forza della squadra sia ilclima stupendo che si respira tra iragazzi, lo stupendo rapporto chequesti ultimi hanno con gli allenato-ri, ed i risultati sono sotto gli occhidi tutti.

Salvatore Cuomo

di Alessandro Etzi

N

on tornano i conti in casaBoys Pianurese, una squa-dra ottima ma troppo dis-

continua per garantirsi il passaggiodi categoria. Nelle ultime due gior-nate la Boys non è riuscita ad im-porsi contro i propri avversari, tracui la capolista Casavatore. I puntipersi lungo il campionato, frutto inparte di scelte arbitrali, in parte di

errori nella gestione delle singolepartite, si fanno sentire, e ora laBoys Pianurese è al quinto posto inclassifica, con la possibilità di pun-tare ancora almeno al podio, un ri-sultato che permetterebbe di chiude-re la stagione con qualche ferita inmeno da leccare. Rimane un po’ diamaro in bocca perché questa squa-dra avrebbe meritato molto di piùper quanto mostrato in numerosepartite, ma in un campionato lungo

come quello di Prima Categoria lacontinuità nei risultati è una dotefondamentale che i pianuresi hannosmarrito. Intanto sono state ridottele giornate di squalifica a diversigiocatori, rendendo arruolabili ulte-riori elementi per tentare un rush fi-nale al podio del girone, un obietti-vo ampiamente alla portata dei ra-gazzi di Pianura.

“Alla Campanile per veder crescere i nostri figli”Parlano i genitori dei giovani talenti pianuresi

La squadra di Mister Saggiomo perde punti importantiBoys, così non va

PianuraIl Corriere di

Volley, le squadre di Pianura continuano a macinare vittorie

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APRILE 20111818

L

a stagione sportiva 2010-2011 siavvia alla conclusione e le associa-zioni costituenti il consorzio “Pro-

getto Basket Flegreo”, APD Pontano,Progetto Pianura e Sporting Club Pianura,

tracciano un resoconto delle attività svoltenell’ambito sportivo promozionale e ago-nistico. Il programma sportivo che ha vi-sto partecipare le associazioni in questio-ne parte dal Minibasket per atleti/e dai 5

agli 11 anni, per passare ai campionati dibasket Under 12 – 13 – 15 – 17 Regiona-le ed Eccellenza in collaborazione conl’APD Pontano, militante nella serie C1Nazionale, unica squadra cittadina a par-tecipare ad un campionato senior nazio-nale. Oltre ai risultati sportivi ottenuti,grande risalto è stato dato alle compaginipianuresi facenti parte del consorziosportivo, dalla convocazione nella Nazio-nale Italiana di Pallacanestro Under 15dell’atleta Alessandro Romano (classe1996 ) e dall’esordio nella serie C1 Na-zionale dell’atleta Marco Capozzi (classe1994). Tra le tante formazioni partecipan-ti ai diversi campionati, un ruolo di spiccosi è ritagliato la squadra under 12 nelcampionato esordienti, con alcuni atleti inparticolare rilievo: Pirone, Mangiapia,Morra, Cotena, i due Capuano, Della Lu-na, Marfella, Frascarino, Margarita, Aril-lo, Riccardi, Esposito. Senza dimenticaregli allenatori ed istruttori federali che se-guono con enorme passione e professio-

nalità questi ragazzi: ovvero Walter Cece-re, Giuseppe Vallone, Andrea Grande,Vittorio Ariante coadiuvati dal responsa-bile per il settore minibasket dal prof.Paolo Di Fusco e dagli istruttori De Var-gas Santolo e Andrea Falco. Le attività dibase che il consorzio esprime specialmen-te nel quartiere di Pianura, partono da unaserie di progetti scolastici a titolo comple-tamente gratuito già sviluppati da alcunianni, tesi a favorire ed ampliare la diffu-sione della pallacanestro sul territorio.Questi progetti scolastici sviluppati dal-lo Sporting Club Pianura, dal ProgettoPianura e da Insieme per Crescere, sipongono come fine anche il recupero diquei fenomeni di disagio, di emarginazio-ne, di devianze giovanili ed adolescenzia-li, nonché alla reale partecipazione ed in-tegrazione di soggetti diversamente abilipartecipanti. A coordinare tutte queste at-tività che hanno un risvolto utile per losviluppo sociale del territorio vi sono iPresidenti Giovanni Palmers e Paolo DiFusco.

Salvatore Cuomo

N

onostante le difficoltà, la sta-gione del CB Pianura prose-gue con buone prestazioni

dal punto di vista agonistico: inol-tre, la società vede il suo program-ma totalmente centrato, specie per ilfuturo dove si continua a discuteresulle possibilità di riavere una squa-dra di vertice cittadina, che com-prenda una cordata tutta pianurese.Il presidente del Consorzio Basket,Pietro Mangiapia, si dice possibili-sta sull’iniziativa per la rinascita,che vede tra i vari interventi anchequello del consigliere provincialeLivio Falcone, segno di un netto al-largamento della presenza sulla cit-

tà. “Le basi ci sono, si può seria-mente pensare ad una nuova squa-dra cittadina – spiega Mangiapia –ma serve il massimo impegno daparte mia e di tutti gli interessati,bisogna mostrare a tutti che viverea Pianura e per Pianura sia un mo-tivo di orgoglio per noi, e questa èuna grande occasione per dimostra-re che abbiamo tutti i mezzi e lepossibilità per essere il miglior

quartiere di Napoli. Per quanto ri-guarda il Consorzio, tutti ammiranoil grande impegno dei ragazzi negliallenamenti; il nostro obiettivo (lasalvezza) sarà centrato e il nostroscopo resta quello di far crescerequesto movimento, come tra l’altrogià stiamo facendo”. Più volte ilpresidente del CB sottolinea comePianura abbia tutti i mezzi necessariper il riscatto e debba riscattarsi, do-

po i vari fallimenti che hanno porta-to a morti sportive come quelle del-la Cestistica e del Pianura Volley,dovute soprattutto alla mancanza distrutture adeguate. La speranza diMangiapia, come quella di tutti, eche Pianura possa portare a terminei diversi progetti che sono in cantie-re e magari avere questo definitivoriscatto che tutti ci auguriamo.

Salvatore Cuomo

Il consorzio Progetto Basket Flegreo delinea la nuova stagione

“Presto Pianura avrà una squadra di vertice cittadina”

Il Corriere diPianura

Il CB Pianura sta ponendo le basi per un futuro di successo

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