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Appunti di English Grammar (Work in progress) USO DELL’ARTICOLO DETERMINATIVO THE The si usa davanti a: sostantivi singolari e plurali, coutable e uncoutable, che già si conoscono nomi indicanti luoghi di intrattenimento (disco, theatre, cinema) nomi indicanti luoghi in cui si svolgono attività sportive, lavorative o culturali (swimming-pool, office, library) nomi indicanti locali della casa (kitchen, garden, garage) nomi indicanti negozi (baker’s, supermarket, newsagent’s) alle parole country, nountains, seaside sostantivi indicanti entità uniche (air, moon, sea, sky, sun, universe, wind, world, past, present, future, queen, king, government ) aggettivi superlativi (he’s the richest man in the world) con le espressioni in the morning, in the afternoon, in the evening sostantivi indicanti: nazioni al plurale (USA) fiumi, mari, oceani (The North Sea, The Athlantic) catene montuose (The Grampians) isole al plurale (The Bahamas) aggettivi sostantivati con valore plurale (the rich and the poor) nomi collettivi indicanti istituzioni (the police, the Church, the law) nomi di alberghi, ristoranti, teatri, cinema, club, musei, biblioteche e con i nomi di navi (The Ritzt, The Odeon, The British Museum, The Cutty Sark) SOSTANTIVI INDICANTI FUNZIONE/LUOGO Le parole church, prison, hospital, sea, school, table, university: non sono precedute dall’articolo determinativo quando ci si riferisce alla loro funzione specifica con riferimento al luogo o all’edificio richiedono l’uso di the USO DELL’ARTICOLO INDETERMINATIVO A, AN A, an si usa davanti a: sostantivi singolari coutable introdotti per la prima volta nel discorso

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Appunti di English Grammar (Work in progress)

USO DELL’ARTICOLO DETERMINATIVO THE

The si usa davanti a: sostantivi singolari e plurali, coutable e uncoutable, che già si conoscono nomi indicanti luoghi di intrattenimento (disco, theatre, cinema) nomi indicanti luoghi in cui si svolgono attività sportive, lavorative o culturali (swimming-pool, office,

library) nomi indicanti locali della casa (kitchen, garden, garage) nomi indicanti negozi (baker’s, supermarket, newsagent’s) alle parole country, nountains, seaside sostantivi indicanti entità uniche (air, moon, sea, sky, sun, universe, wind, world, past, present, future,

queen, king, government) aggettivi superlativi (he’s the richest man in the world) con le espressioni in the morning, in the afternoon, in the evening sostantivi indicanti:

nazioni al plurale (USA) fiumi, mari, oceani (The North Sea, The Athlantic) catene montuose (The Grampians) isole al plurale (The Bahamas)

aggettivi sostantivati con valore plurale (the rich and the poor) nomi collettivi indicanti istituzioni (the police, the Church, the law) nomi di alberghi, ristoranti, teatri, cinema, club, musei, biblioteche e con i nomi di navi (The Ritzt, The

Odeon, The British Museum, The Cutty Sark)

SOSTANTIVI INDICANTI FUNZIONE/LUOGOLe parole church, prison, hospital, sea, school, table, university: non sono precedute dall’articolo determinativo quando ci si riferisce alla loro funzione specifica con riferimento al luogo o all’edificio richiedono l’uso di the

USO DELL’ARTICOLO INDETERMINATIVO A, AN

A, an si usa davanti a: sostantivi singolari coutable introdotti per la prima volta nel discorso espressioni di quantità (a pair, a little, a couple of, a few, a hundred, a thousand, …a day, …an hour) dopo to be con funzione di predicato nominale per indicare una professione, una condizione sociale, un

titolo (he’s a doctor, she’s a widow, he’s a duke) sostantivi che indicano parti del corpo (Ted is the boy with a tall forehead = Ted è il ragazzo con la fronte

alta) sostantivi numerabili al singolare per indicare un esemplare qualsiasi della specie, categoria (a watch)

QUANDO NON SI USA L’ARTICOLO

Prima di nomi plurali e uncountable quando si parla in generale (I like potatoes, I like bread) Prima di nazioni, città, strade, lingue, giornali, pasti, aeroporti, stazioni, chiese, ponti, parchi Prima dei nomi di parentela usati tra familiari (Where’s daddy?) Con le ore (I usually get up at seven) Prima di alcuni posti e con qualche mezzo di trasporto (at home, in/to bed, at/to work, at/to school, by bus,

by plane, by train, on foot) Con i nomi astratti (intelligence, beauty) Con le materie scolastiche (I like history) con le parole man e woman usate in senso generale (Neolithic Man)

GLI ARTICOLI DETERMINATIVI E INDETERMINATIVI

L'ARTICOLO DETERMINATIVO

The è l'unico articolo determinativo inglese, ed è invariabile:The car (l'auto) the cars (le auto)

L'ARTICOLO INDETERMINATIVO

A e an sono gli articoli indeterminativi. A si usa davanti alle parole che iniziano con la consonante o con il suono consonantico di w- o y-: A car (un'auto) a table (un tavolo) a hotel (un albergo) a unit (un'unità)

An si usa davanti alle parole che iniziano con la vocale o con suono vocalico (h non aspirata): An aeroplane (un aeroplano) an office (un ufficio) an hour (un'ora)L'articolo indeterminativo (a - an) viene sempre usato davanti ai nomi delle professioni, ma mai davanti ai sostantivi plurali: She's a teacher. (lei è un'insegnante) We're teachers (noi siamo insegnanti)

L'articolo NON si usa davanti…

- agli aggettivi possessivi:

This is her car (questa è la sua auto)

- agli sport:

He plays basketball (lui gioca a pallacanestro)

- ai sostantivi numerabili plurali quando questi vengono usati in senso generale:

Apples are not expensive (le mele non sono costose)

Le parole che indicano idee, sentimenti, concetti astratti (happiness, love, e così via) non prendono l'articolo determinativo quando hanno un significato generale… Love is beautiful (l'amore è meraviglioso)

… mentre lo richiedono quando si fa un riferimento preciso…The love of John for Sheila (l'amore di John per Sheila)

I termini che si riferiscono alle materie scolastiche non prendono mai l'articolo determinativo quando vengono usati in senso generale: I study history (studio storia)

Lo richiedono, invece, quando si usano in senso più specifico:

The history of American Indians (la storia degli indiani d'America)

GLI AGGETTIVI E I PRONOMI INTERROGATIVI

Who, whom, whose, what e which sono aggettivi e pronomi interrogativi e sono invariabili in genere e numero

INTERROGATIVO FUNZIONE ESEMPIOWHO = chi Pronome soggetto riferito a

personeWho helped you with your

homework?Chi ti ha aiutato con i compiti?

WHO(M) = chi Pronome complemento riferito a persone. In presenza di una

preposizione, questa è generalmente posta alla fine

dell’interrogativa

Who(m) did you help with your homework?

Chi hai aiutato a fare i compiti?(With whom) Who are yuo going on

holiday with?Con chi vai in vacanza?

WHOSE = di chi Usato per esprimere possesso Whose car is this?Whose is this car?

WHAT = che cosa, che quale

Soggetto e complemento riferito a cose; può essere pronome (che cosa) e aggettivo (che, quale)

What caused that trouble?Che cosa ha provocato quel trambusto

What tropical fruit is this?Che frutto tropicale è questo?

WHICH = chi, che, quale, quali

Usato per esprimere una scelta; può essere soggetto e

complemento riferito a persone, animali e cose

Which of these paintings do you like best?

Quale di questi dipinti preferisci?

LA FORMA INTERROGATIVA E NEGATIVA DEL VERBO ''TO BE''

LA FORMA INTERROGATIVA DEL VERBO “TO BE''

La forma interrogativa del verbo TO BE (essere) si forma invertendo la posizione del verbo e del soggetto:

Am I? Are you? Is he? Is she? Is it? Are we? Are you? Are they?

La forma interrogativa non si contrae.

LA FORMA NEGATIVA E LA SUA FORMA CONTRATTA

La forma negativa si ottiene inserendo la particella NOT dopo il verbo.

I am not ---- io non sono You are not ---- tu non sei He is not ---- egli non è She is not ---- lei non è It is not ---- esso non è We are not ---- noi non siamo You are not ---- voi non siete They are not ---- essi non sono

Nella lingua parlata questa forma viene di solito contratta in due modi, il primo dei quali è il più usato:

I’m not ---- I’m not You aren’t ---- You’re not He isn’t ---- He’s not She isn’t ---- She’s not It isn’t ---- It’s not We aren’t ---- We’re not You aren’t ---- You’re not They aren’t ---- They’re not

In inglese di solito si risponde a una domanda aggiungendo a YES e a NO il soggetto e il verbo (esempio: no, I’m not; yes, I am).

Quando la risposta è affermativa NON si applica la contrazione.

IL PLURALE DEI SOSTANTIVI

La maggior parte delle parole inglesi forma il plurale con l'aggiunta di una semplice s.

Esempio: car/cars book/books.

IL PLURALE IRREGOLARE DEI SOSTANTIVI

Esistono alcune eccezioni. Talvolta, infatti, l'aggiunta della s comporta qualche semplice trasformazione:

o le parole che terminano in s, ss, x, ch, sh e z formano il plurale con es anziché s.

Esempio:

bus/buses (autobus) box/boxes (scatola)

boss/bosses (capo)

- nei sostantivi che terminano in y preceduta da consonante, la y diventa i seguita da es.

Esempio:

lady/ladies (signora) hobby/hobbies.

Se però è preceduta da una vocale, la y non cambia e il plurale si forma con la sola aggiunta della s.

Esempio: day/days (giorno)

- i sostantivi che terminano in fe formano il plurale in ves.

Esempio: knife/knives (coltello)

I sostantivi dwarf (nano), scarf (sciarpa), wharf (porto) e hoof (zoccolo) possono formare il plurale aggiungendo una s come i plurali regolari oppure sostituendo la s finale con ves.

Esempio: scarf/scarfs-scarves

- le parole che terminano in o, il cui plurale diventa oes.

Esempio:

tomato/tomatoes (pomodoro) potato/potatoes (patata).

Fanno eccezione le parole di origine straniera che terminano in o, le quali formano il plurale con la sola aggiunta della s.

Esempio: piano/pianos (pianoforte)

- Esistono poi sostantivi che al plurale richiedono cambiamenti più o meno radicali.

Esempio:

man/men (uomo) mouse/mice (topo) foot/feet (piede) child/children (bambino) tooth/teeth (dente)

- Il sostantivo person (persona) ha due plurali: persons, usato più che altro nei documenti ufficiali, e people (gente), di uso più comune.

- Infine, alcuni nomi di animali hanno il plurale uguale al singolare:

Esempio: fish/fish (pesce)

GLI AGGETTIVI E I PRONOMI DIMOSTRATIVI

L'inglese non ama le distinzioni tra maschile e femminile, e ciò vale anche per ''questo'' e ''quello'':

this e that, senza distinzione di genere.

E i plurali? These corrisponde a ''questi'', mentre those corrisponde a ''quelli'', ''quei''.

Ecco alcuni esempi:

This is my seat (questo è il mio posto) That is our train (quello è il nostro treno) These are our tickets (questi sono i nostri biglietti) Those are our cases (quelle sono le nostre valigie)

Quando that è usato con is, si può utilizzare la forma contratta:

that's our train (quello è il nostro treno)

Vediamo ora le forme negative:

This isn't my seat (questo non è il mio posto) That isn't our train (quello non è il nostro treno) These aren't our tickets (questi non sono i nostri biglietti) Those aren't our cases (quelle non sono le nostre valigie)

GLI AGGETTIVI INDEFINITI SOME, ANY E NO

Some e any vengono usati con i sostantivi plurali o con quelli non numerabili. È possibile considerare some il plurale degli articoli indeterminativi a e an. Inoltre, some si usa nelle frasi affermative, nelle domande e quando ci si aspetta una risposta positiva, quando si offre qualcosa e quando si richiede qualcosa:

There are some biscuits in the cupboard. Ci sono biscotti nella credenza.

There's some beer in the fridge. C'è della birra in frigo.

Could I have some bread, please? Potrei avere del pane, per favore?

Would you like some coffee? Gradite un caffè?

Can you buy some tea at the supermarket, please? Puoi comprare il tè al supermercato?

Any, invece, è usato nelle frasi negative e in tutte le altre domande, quando ci si aspetta una risposta negativa o non si sa se questa sarà o meno negativa:

There isn't any beer in the fridge. Non c'è birra in frigo. Have you got any Black Forest Gateau? Avete il dolce della Foresta Nera?

No (nessuno/a) può essere usato con verbi affermativi per esprimere una negazione:

I have no apples Non ho mele

E ora parliamo di ''questo'' e di ''quello''

Facciamo un po' di pratica con i pronomi dimostrativi. Prima di tutto imparate a dire this, these. Sentirete che nella prima parola il suono della vocale è molto più breve: this these Inoltre, la prima s si pronuncia come nella parola ''rosso'', mentre la seconda ha il suono simile alla s di ''rosa''. Ripeteteli di nuovo, insieme agli altri due pronomi dimostrativi: this that these those

Proviamo adesso a inserire questi pronomi in alcune brevi frasi:

This is my seat ---- That is our train These are our tickets ---- Those are our cases

Riproviamo nelle frasi interrogative e in quelle negative:

Is this my seat ? ---- This isn't my seat Is that our train? ---- That isn't our train

Are these our tickets? ---- These aren't our tickets Are those our cases? ---- Those aren't our cases

Infine, leggiamo alcune frasi con questi stessi elementi usati come aggettivi:

This train is going to London That platform is for trains to Cambridge These people are going to Oxford These children aren't going to Liverpool.

Chiediamo alcuni prezzi

Facendo attenzione all'uso dei due pronomi some, any, ascoltate e ripetete queste brevi conversazioni.

- I'd like some melons, please I'm sorry, there aren't any melons. - I'll have some ham, please. I'm sorry. We haven't got any ham.

Per contrapporre non basta un 'ma'

Come si esprime un contrasto

Per contrapporre due proposizioni I cui contenuti sono in contrasto tra loro ci sono congiunzioni, avverbi e locuzioni varie. Le principali sono: but, while, although, though, even though, even if, despite, in spite of, however.

- BUT (ma)

I was late, but it was not my fault.

- WHILE, WHEREAS (mentre)

John is tall, while his brother Ian is rather short.

- ALTHOUGH, EVEN THOUGH (benché, sebbene, anche se)

Although he was very ill, he tried to escape from prison Even though he was very ill, he tried to escape from prison

Il verbo rimane all'indicativo anche dove in italiano si usa il congiuntivo.

- EVEN IF (benché, sebbene, anche se)

Even if he were very ill, he would try to escape from prison.

Sinonimo dei precedenti, ha però valore ipotetico.

- THOUGH (benché, però),

He said he wasn't guilty; he was, though

Though può essere usato sia come sinonimo (in realtà meno formale) di although, sia come avverbio, nel qual caso lo si pone alla fine della frase e dopo una virgola.

DESPITE e IN SPITE OF (nonostante, malgrado) He was released despite (in spite of) his crime In spite of (despite) his crime, he was released In questo caso despite e in spite of sono seguiti da un sostantivo. In ogni altro caso si deve aggiungere the fact that, come vediamo negli esempi seguenti: In spite of (despite) the fact that they put him in a new prison, he escaped. He escaped in spite of (despite) the fact that they put him in a new prison.

HOWEVER (però, comunque) However, he managed to escape He managed to escape, however He managed, however, to escape However si può trovare all'inizio della frase, alla fine o anche in posizione intermedia, dopo il verbo principale.

scopi e di cause

Come si esprime una causa, un perché Le congiunzioni usate per esprimere proposizioni causali sono quattro: because, for, as e since. Per capire quale scegliere, partiamo da una serie di esempi.

BECAUSE

I forged those banknotes because I didn't have any money

Because si usa quando, come in questo caso, l'attenzione è posta sul motivo che ha provocato un certo evento, oppure in risposta a una domanda che inizia con why…? Ma attenzione: se la causa è indicata da un sostantivo, because è seguito da of:

I always keep a hand on my handbag because of pickpockets.

FOR

I have a hand on my handbag, for there are pickpockets on the subway.

For, usato col significato di perché/poiché, si trova soprattutto nella lingua scritta e non compare mai all'inizio del periodo.

AS e SINCE

As there was a lot of jewelry in the house, the thieves only took the most expensive things.

Since he had pleaded not guilty, the judge gave him ten years.

Quando la causa è solo una premessa logica al fatto (più importante) che ne consegue, si impiegano le congiunzioni as e since, la prima più colloquiale, la seconda più formale.

Come si esprime uno scopo

Per informarsi sullo scopo di una determinata azione si usa la forma interrogativa composta da what e for:

What are you taking that knife for?

What si trova sempre in apertura della frase, for in fondo. Alla domanda si risponde con to, so as to oppure in order to:

To cut the bread So as to protect myself against burglars In order to give it back to you

So as to e in order to possono essere usati anche nelle frasi negative, ponendo not prima del verbo (so as not to / in order not to).

un tempo per parlare del passato

LEVEL 2 - Unit 16 LEVEL 2 - Unit 17 PAST PERFECT SIMPLE

Talvolta, raccontando due eventi del passato, è necessario specificare quale è accaduto prima dell'altro. Vediamo subito un esempio:

Quando John arrivò, sua moglie era partita.

Mentre in italiano è il trapassato prossimo a segnalare l'evento passato che si è svolto per primo, in inglese il tempo verbale con questa funzione è il past perfect simple:

When John arrived, his wife had left.

Il past perfect simple si forma con had (l'ausiliare to have al passato, che resta uguale per tutte le persone) e con il participio passato del verbo principale.Il past perfect simple di to be è had been.

Vediamo ora un esempio con il verbo regolare to rule (governare) I had ruled You had ruled He/she/it had ruled We had ruled You had ruled They had ruled

Il past perfect simple è un tempo che si presta bene alla narrazione di eventi storici, come vediamo in questi due esempi:

Before James I became king, in 1603, the Tudors had been on the throne for 117 years. The English army had fought in the North of England before William the Conqueror, Duke of Normandy, invaded Britain in 1066.

Di solito, nella lingua parlata, had viene contratto in 'd:

he'd been, the'd discovered.

PAST PERFECT CONTINUOUS

Oltre alla forma semplice, il past perfect ha anche la forma progressiva, che si usa per indicare un evento o una situazione che era in corso quando è accaduto qualcosa.

Vediamo un esempio:

Quando John e Mary si sposarono, vivevano insieme da due anni.

Il past perfect continuous si forma con il passato del verbo to have (had) seguito dal participio passato del verbo to be (been) e il gerundio del verbo principale (verbo + ing):

When John and Mary got married, they had been living together for two years.

I had been studying for an hour when John arrived.

Ecco il past perfect continuous del verbo regolare to rule:

I had been ruling You had been ruling He/she/it had been ruling We had been ruling You had been ruling They had been ruling

IL VERBO 'TO DARE' E L'ESPRESSIONE 'USED TO'

Il verbo DARE (osare)

To dare è un verbo che può essere sia regolare sia modale, come need. Di conseguenza, solo nel primo caso assume la s della terza persona singolare e segue le regolari forme interrogative e negative.

Quando il verbo viene usato come modale, rimane invariato e forma:

- le interrogative, con l'inversione:

dare he?

- le negative, con not:

He dare not oppure he daren't

Il tono è abbastanza formale:

She daren't tell her husband that the car's broken down.

TO DARE compare frequentemente anche nel linguaggio quotidiano, ma solo in casi particolari; innanzi tutto nelle frasi di sfida dei bambini, e qui si noti la costruzione con dare seguito da oggetto e infinito:

I dare you to throw a stone at the tree.

Poi nelle forme imperative ed esclamative come You dare! (provaci!) Don't you dare! (non provarci!) e How dare you? (come osi?). Da ricordare anche l'espressione I dare say (traducibile con 'può darsi che', letteralmente significa 'oserei dire') che quando regge una subordinata non vuole il that:

I dare say she'll come later.

L'espressione 'USED TO'

Questa espressione viene usata in due modi. In primo luogo quando si parla di abitudini passate, con to che precede il verbo posto all'infinito:

I often used to feed the chickens. When I lived on a farm, I used to get up every morning at five o'clock.

Used to puo venire impiegato anche quando si vuole mettere in rilievo il contrasto tra un'azione abituale del passato e un'abitudine presente che, invece, è opposta:

I used to go to the zoo every Sunday, but now I don't.

In entrambi I casi, used to assume le caratteristiche grammaticali di un ausiliare e può avere tre forme negative:

I didn't use to go to zoos, but now I do. I used not to go to zoos, but now I do. I never used to go to zoos, but now I do.

Used è anche un aggettivo, e significa ''abituato''. È sempre seguito da to, che però in questo caso ha funzione di preposizione. È inoltre preceduto spesso da to be, e può introdurre un gerundio, un sostantivo o un pronome:

I'm used to getting up early. I was used to hens and ducks. I'm used to him.

Quando used segue to get oppure to become, il suo significato cambia sensibilmente; to get used to oppure to become used to corrispondono infatti a''fare l'abitudine a'', ''abituarsi a'':

You get used to getting up early when you live on a farm.

PRONOMI E AVVERBI RELATIVI - PROPOSIZIONI RELATIVE

I pronomi something e anything corrispondono entrambi alle espressioni italiane ''qualche cosa'' e ''qualcosa'', ma si usano in contesti diversi. Something si comporta allo stesso modo di some: si trova nelle frasi positive, nelle domande, quando ci si aspetta una risposta affermativa, nelle richieste o nelle offerte:

There's something in this book on the history of the theatre. (In questo libro c'è qualcosa sulla storia del teatro) Would you like something to read on the train? (Vorresti qualcosa da leggere in treno?) Could I have something by Agatha Christie? (Potrei avere qualcosa di Agatha Christie?) Haven't you got something on English poetry at home? (A casa non hai qualcosa sulla poesia inglese?)

Il pronome anything, invece, è adoperato nelle frasi negative e in tutti gli altri tipi di domanda, in particolare in quelle dubitative:

There isn't anything by John Trailer in the bookshop. (Non c'è nulla di John Trailer in libreria) Have you got anything by William Smith? (Avete qualcosa di William Smith?)

Infine, è possibile sostituire anything con nothing (nessuna cosa, niente, nulla) volgendo la frase da negativa in affermativa; nothing, infatti, vale da solo come negazione:

These is nothing by John Trailer in the bookshop. (Non c'è nulla di John Trailer in libreria)

I pronomi composti con every

Come some, any e no, anche every (ogni) è usato per formare parole composte e si associa a one, body, e thing, da cui derivano everyone (ognuno, tutti), everybody (ognuno, tutti), everything (ogni cosa, tutto). Non c'è differenza né di uso né di significato, fra i due pronomi everyone e everybody:

Everybody has seen the pole star. (Tutti hanno visto la stella polare) Everyone watched the launch of the space shuttle. (Tutti hanno assistito al lancio della navicella spaziale)

I due termini, però, possiedono alcune particolarità. Infatti, assieme al pronome everything (che vale per le cose), richiedono il verbo al singolare. Inoltre everyone e everybody devono essere accompagnati da pronomi o aggettivi alla terza persona plurale (they, their), a meno che non si tratti di un linguaggio molto formale. Con everything, i pronomi al singolare sono di rigore:

Has everybody got the astronaut's suit? (Hanno tutti la tuta da astronauta?) Everybody thinks they are at the centre of the universe. (Tutti pensano di essere al centro dell'universo) Everything has its place in the universe. (Ogni cosa ha il suo posto nell'universo)

GLI AGGETTIVI POSSESSIVI E IL GENITIVO SASSONE

Gli aggettivi possessivi sono: my - mio your - tuo his - suo (di lui) her - suo (di lei) its - suo (di un animale o di un oggetto inanimato) our - nostro your - vostro their - loro

Gli aggettivi possessivi:

- si usano sempre senza l'articolo - sono invariabili nel genere e nel numero - si concordano con la cosa posseduta (e non col possessore)

IL GENITIVO SASSONE

L'apostrofo seguito dalla lettera s ('s) denota il possesso e si adopera quando il possessore è una persona, un animale domestico, un'organizzazione, una nazione e (a volte) una macchina o una nave.Il genitivo sassone si costruisce ponendo prima il nome di colui che possiede e poi la cosa posseduta.

Esempi: John's book ---- Il libro di John London is England's capital ---- Londra è la capitale dell'Inghilterra

Quando il sostantivo usato termina con la lettera s (ad esempio nei plurali) per evitare di scrivere due ''s'' in fila, il genitivo sassone viene segnalato dal solo apostrofo (').

Esempio:

The tourists' map (La mappa dei turisti)

Il genitivo sassone può anche essere usato nelle espressioni di tempo, come this week, today, yesterday, last month, tomorrow, e così via.

Esempio:

Have you got today's paper?

LE PREPOSIZIONI DI LUOGO

Ecco, in sintesi, le preposizioni di luogo, il loro significato e un esempio per capire meglio come utilizzarle.

LE PREPOSIZIONI DI MOTO A LUOGO PREPOSIZIONE - SIGNIFICATO - ESEMPIO

To ---- A, fino a / Tom is going to Liverpool ---------------------------------------------- From ---- Da / He's cycling from London to Edinburgh ---------------------------------------------- Over ---- Attraverso, sopra / Go over the bridge ---------------------------------------------- Under ---- Sotto / Go under the bridge ---------------------------------------------- Down ---- Giù per, lungo / Go down this road ---------------------------------------------- Along ---- Lungo / Go along Fifth Avenue ---------------------------------------------- Straight on, straight ahead ---- Sempre dritto / Go straight on for three miles ; Go straight ahead for one mile ---------------------------------------------- Into, onto ---- In / Turn into Park Lane; Turn onto Fifth Avenue ---------------------------------------------- Through ---- Attraverso / The man went through the forest ---------------------------------------------- Across ---- Attraverso / The boys went across the bridge ---------------------------------------------- Down ---- Giù per / Go down this hill ---------------------------------------------- Up ---- Su per / We walked up the mountain ---------------------------------------------- Out of --- Fuori da / Get out of the car! ---------------------------------------------- Off --- Via da / You have to get off here ---------------------------------------------- By ---- Per mezzo di / You can't get there by bus ----------------------------------------------

On ---- Per mezzo di / I went to the hospital on food ---------------------------------------------- Via ---- Via / We're going to Nairobi via Rome ---------------------------------------------- Le preposizioni inglesi straight on e into, negli Stati Uniti vengono sostituite con straight ahead e onto.

LE PREPOSIZIONI DI STATO IN LUOGO PREPOSIZIONE - SIGNIFICATO - ESEMPIO

on ---- su, sopra / The plates are on the table --------------------------------------------- in ---- in, dentro a / He's in England now --------------------------------------------- at ---- in, a / They are at home --------------------------------------------- near ---- vicino a / The post office is near the station --------------------------------------------- close to ---- vicino a / The post office is close to the pub --------------------------------------------- next to --- di fianco a / The Houses of Parliament are next to the River Thames --------------------------------------------- opposite ---- di fronte a / Queens is opposite Manhattan --------------------------------------------- at the end of ---- in fondo a / Times Square is at the end of this road ---------------------------------------------

Ecco alcune regole ed eccezioni:

- la preposizione in si usa per riferirsi a un punto in un'area estesa ma chiusa, con limiti definiti, per esempio un paese o un giardino; - negli Stati Uniti, invece, si adopera on per parlare delle situazioni in strada; - la preposizione at va adoperata riferendosi a un punto preciso, come la casa, la stazione, eccetera; - la preposizione si trova in fondo alla frase nelle domande che iniziano con where, what, how much, how many.

Esempi: Where are you from? What floor are you on?

LE PREPOSIZIONI DI TEMPO

Ecco, in sintesi, le preposizioni di tempo, il loro significato e un esempio per capire meglio come utilizzarle. On ---- Il ---- On Monday In ---- Di, nel ---- In the morning In… time ---- Fra ---- He's coming in a week's time At ---- A, alle, di ---- He gets up at nine o'clock From ---- Da ---- I work from nine to five To ---- A ---- She's working from ten to five Till ---- Fino a ---- He'll be here from three o'clock till nine Before ---- Prima ---- The day before yesterday After ---- Dopo ---- The day after tomorrow

In particolare:

- ON viene utilizzato davanti ai giorni e nelle date - IN si usa per riferirsi ai periodi di tempo, come per esempio le stagioni, gli anni e i mesi: in the summer, in 1867, in March. In viene usato anche con time per formare la struttura che corrisponde all'italiano FRA. - AT precede le ore e la notte - FROM si usa per specificare il momento preciso in cui una certa azione ha avuto inizio - TO e TILL sono usati per precisare il momento in cui l'azione termina.

Esempio:

Armstrong landed on the moon at 4.57 on July 21st in the year 1969.

Lo studio dell'orologio

Cominciamo con le ore esatte. Attenzione alla pronuncia della lettera o apostrofata.

five o'clock nine o'clock twelve o'clock eleven o'clock three o'clock one o'clock

Per esprimere le frazioni dell'ora si adoperano le preposizioni. Quando la particella past precede un numero che inizia con la lettera t, la t di past non si pronuncia. Questo accade di solito anche con le altre consonanti:

Twenty past eight Twenty past ten Twenty-five past one Ten past nine Five past three Vwenty-five to eight Ten to one Twenty to twelve Five to eleven Twenty-three minutes past seven Ten past two Eleven minutes to nine

La lettera l di half e le due r di quarter scompaiono:

half past one eleven thirty-eight half past ten three to nine half past three nearly six o'clock in the morning a quarter past one nearly half past three in the afternoon a quarter to two almost a quarter to seven in the evening ten twenty-two a.m.

five to four p.m. about twelve o'clock at night

Infine, ecco come si chiede l'ora e come si risponde:

What's the time, please? ---- It's half past nine. What time is it, please? ---- It's twenty-five to four.

VERBI IRREGOLARI AL PASSATO

In inglese, come in italiano, non tutti i verbi sono regolari. Nella tabella seguente sono elencati i più comuni verbi irregolari. I verbi composti con un verbo irregolare si coniugano in genere come il verbo da cui traggono origine: to overcome (superare) si coniuga come to come (venire).

vedi file apposito

SE PIOVERA', TI BAGNERAI

Quando si vuole prospettare un'ipotesi che si considera molto probabile (per esempio: se pioverà, ti bagnerai), la frase potrà essere formata da due proposizioni:

- una subordinata, introdotta da if, che esprime una certa eventualità (se piove) - e una principale che ne esprime la diretta conseguenza (ti bagni).

In italiano sia l'eventualità sia la sua conseguenza sono espressi indifferentemente con il presente o con il futuro dell'indicativo. In inglese, invece, il tempo della subordinata è sempre il presente, quello della principale il futuro:

If it rains, you will get wet. If we don't use a policy of conservation, a lot of animals will die.

L'ordine della frase può essere invertito senza che cambi il suo significato: la principale, in altre parole, può precedere la subordinata. In questo caso, però, scompare la virgola tra le due proposizioni:

You will get wet if it rains.

La proposizione subordinata, quando è negativa, può anche essere introdotta da unless, che significa ''a meno che''. In questo caso, dunque, la principale esprime qualcosa che accadrà a condizione che non si verifichi ciò che è contenuto nella subordinata:

Unless we stop the greenhouse effect, the Earth's temperature will rise.

Il verbo modale del futuro will può essere abbreviato in 'll:

We'll improve the environment if we reduce industrial pollution.

È anche possibile sostituire if con when, perché, in questo caso, il significato della frase cambia di poco:

We'll improve the environment when we reduce industrial pollution.

CAN e COULD, WILL e WOULD

Can, could, will e would appartengono a un gruppo di verbi, gli ausiliari modali, che in linea generale esprimono concetti simili a quelli dei verbi italiani 'potere' 'dovere' e 'volere'. Questi verbi, che servono a formare tempi e modi composti, hanno tre caratteristiche fondamentali:

- non vogliono la s alla terza persona singolare (cioè sono uguali per tutte le persone, al presente); - il verbo che reggono di solito non è preceduto da to, anche se è all'infinito; - dal momento che funzionano come ausiliari, formano le frasi interrogative, negative e interrogative negative come il verbo to be.

CAN e COULD

Can si usa per esprimere possibilità, permesso, capacità. La forma negativa di can è cannot, che nella forma contratta diventa can't.

I can go to school tomorrow Can I talk to you? I can't speak English.

Come altri modali, ha solo il presente. Per formare il passato si ricorre a could o alla forma to be able (essere in grado) + infinito. Per tutti gli altri tempi si usa to be able:

He could ski very well when he was young. Will you be able to come to the party?

Ecco la coniugazione del presente del verbo to go, retto da can, nella forma affermativa, negativa, interrogativa e interrogativa negativa:

I can go ---- I can't go ---- Can I go? ---- Can't I go? You can go ---- You can't go ---- Can you go? ---- Can't you go?

He/she/it can go ---- He... can't go ---- Can he... go? ---- Can't he... go?

We can go ---- We can't go ---- Can we go? ---- Can't we go?

You can go ---- You can't go ---- Can you go? ---- Can't you go?

They can go ---- They can't go ---- Can they go? ---- Can't they go?

Could, riferito a un'azione presente, è più formale di can ed è usato soprattutto per chiedere un permesso:

Could I have something to drink, please?

WILL e WOULD

Will serve a esprimere una decisione e per questo si usa per formare il futuro.

I'll have a beer and a piece of cake.

Would dà alla frase principale una ''sfumatura'' condizionale e si usa per manifestare un desiderio:

Would you like red or white wine? I'd like red wine.

I verbi 'to get' e 'to let'

I verbi composti sono formati dal verbo seguito da una preposizione o da un avverbio.

Per esempio:

to pick up (raccogliere) to turn on (accendere) to turn off (spegnere) to give up (rinunciare) to take off (decollare, togliersi)

A volte (nei prepositional verbs) l'aggiunta della preposizione o dell'avverbio non cambia radicalmente il significato del verbo originale, ma dà solo un senso di ''direzione'' :

I picked a plum / Pick up the newspaper Ho raccolto una prugna / Raccogli il giornale The wind was blowing / The TV has blown up Il vento soffiava / Il televisore è esploso

Altre volte (phrasal verbs) l'aggiunta della preposizione o dell'avverbio cambia il significato del verbo. In questo caso le due parti vanno considerate come un tutto unico:

to call at - passare da, fermarsi brevemente to put off - disdire to find out - scoprire

E ancora:

I took the bus to come here / The car is overtaking the bus Ho preso l'autobus per venire qui / L'auto sta sorpassando l'autobus She turned the key and opened the door / She turned the TV off Girò la chiave e aprì la porta / Spense il televisore

Alcuni verbi composti possono essere ''spezzati'' inserendo il complemento oggetto:

Let's turn on the TV può diventare Let's turn the TV on.

L'inserimento dell'oggetto tra il verbo e la preposizione avviene di solito con up, down, in, out, away, off e on.

Il congiuntivo che non esiste

Il congiuntivo viene usato molto poco nell'inglese moderno. Il suo uso è ormai ristretto a costruzioni molto formali. Di conseguenza, molte frasi che in italiano richiedono l'uso del congiuntivo, in inglese vengono tradotte con i tempi indicativi e progressivi, con l'imperativo o con l'infinito.

Vediamo tre esempi:

I trust that you are keeping well (mi auguro che lei stia bene) Allow me to introduce myself (permetta che mi presenti) Let me introduce myself (lasci che mi presenti)

Un altro esempio interessante è rappresentato dalle proposizioni introdotte dal verbo to think (pensare, ritenere) che esprimono un'opinione:

I think it's a great film

La principale e la subordinata richiedono entrambe il simple present. Lo stesso tipo di costruzione ritorna anche in frasi riferite al passato:

I thought it was a great film

Nuovamente, non c'è corrispondenza tra i tempi verbali dell'inglese e quelli dell'italiano.

La costruzione al passato può servire a esprimere una propria convinzione che si è rivelata errata:

I thought David Niven played the part of inspector Clouseau Pensavo che David Niven avesse interpretato la parte dell'ispettore Clouseau (ma non è così)

C'è infine un caso particolare che incontrerete spesso, in cui l'inglese adopera tempi del passato mentre l'italiano usa i tempi del presente. Noi diciamo:

Ti è piaciuto il film? No, penso che sia orribile

Anche se il riferimento è a un evento passato, infatti, il giudizio espresso è valido tuttora. Gli inglesi invece uniformano i tempi della risposta a quelli della domanda dicendo:

Did you like the film? No, I thought it was awful.

La punteggiatura

A volte l'inglese e l'italiano fanno un uso diverso della punteggiatura. Ecco i principali segni di interpunzione della lingua inglese e le indicazioni per usarli correttamente.

, comma La virgola si usa più o meno come in italiano, ma è bene ricordare che gli inglesi non amano le frasi molto lunghe, quindi a volte è meglio sostituirla con un punto.

Si usa inoltre nei numeri ordinali (10,523 = diecimilacinquecentoventitré).

. full stop Il punto chiude il periodo e segnala la sospensione più forte nella lettura. Si usa inoltre nei numeri decimali (10.523 = dieci virgola cinquecentoventitré). Gli americani lo chiamano period, un termine che si usa anche come esclamazione, per dire 'punto e basta!'.

: colon I due punti, spesso usati in italiano per introdurre il discorso diretto, in inglese vengono sostituiti da una semplice virgola. Per il resto l'uso di questo segno non si discosta da quello della lingua italiana.

; semi-colon Il punto e virgola si incontra di rado nella lingua inglese, che in genere preferisce il punto.

() brackets Le parentesi (parentheses in American English) si usano spesso, all'interno di una frase, per inserire un inciso. In italiano preferiamo usare le virgole. 'Tra parentesi' si dice in brackets.

'' Inverted commas o quotation marks I due termini che definiscono le virgolette sono intercambiabili, ma il primo è più comune. 'Tra virgolette' si dice in inverted commas.

- Hyphen Il trattino breve si usa nei tre seguenti casi: 1. per chiarire la pronuncia o il significato di una parola: co-operate, re-cover 2. nelle espressioni composte: do-it-yourself, semi-colon 3. nelle espressioni riguardanti età, peso, dimensioni e durata temporale: a five-year-old child, a ten-minute interval.

- Dash Più lungo del trattino breve, la lineetta viene usata al posto della parentesi, per delimitare gli incisi all'interno di una frase oppure per introdurre una citazione.

' Apostrophe L'apostrofo, in inglese, si usa con le parole contratte con il genitivo sassone.

Non necessitano di particolari spiegazioni gli ultimi due segni del nostro elenco:

! Exclamation mark, il punto esclamativo ? Question mark, il punto interrogativo.

Rendere implicito quello che è esplicito

Una proposizione subordinata esplicita, introdotta per esempio da who, which o that, può talvolta essere trasformata in una proposizione di tipo implicito. Vediamo come.

Con il gerundio

Il gerundio si usa soprattutto quando il verbo della proposizione esplicita è in forma progressiva, quando il verbo descrive un'azione continuativa o in presenza di verbi come to want, to wish, to desire, to hope (ma non to like) o ancora, a volte, con verbi come to know, to think, to believe o to expect.

Esempi:

We saw a long line of people waiting outside a fish and chip shop. When I was a lad anyone wanting to get married had to wait years before they could move into a house of their own.

Con l'infinito

Ecco i due principali casi in cui l'infinito viene usato nelle relative di tipo implicito:

- quando il pronome relativo è preceduto da espressioni quali the first, the second, the last, the next, the only oppure da superlativi come the best, the most interesting

- quando la proposizione relativa esprime uno scopo, un obbligo o un permesso.

Esempi:

Here he comes. The last man in Crumpton to do the washing-up before he can come out to the pub! The most interesting books to read for this course you're doing are on that shelf on the left.

Con il participio passato

Quando il verbo è alla forma passiva, le proposizioni relative esplicite possono diventare implicite usando il solo participio passato:

Esempi:

The ring found in the garden belonged to my grandfather. This is the book written by Uncle John.

Usi e particolarità della forma passiva

VERBI CON DUE OGGETTI

In inglese molti verbi reggono un oggetto diretto (solitamente una cosa) e uno indiretto (solitamente una persona), come ad esempio to give, to lend, to offer, to promise, to send, to show:

She gave her sister the book

Quando si deve volgere al passivo una frase con due oggetti, è di solito l'oggetto indiretto che diventa soggetto:

Her sister was given the book

È anche possibile, però, fare il contrario:

The book was given to her by her sister

L'elemento scelto come soggetto è quello che si desidera mettere in risalto.

ATTRIBUTI E APPOSIZIONI

Con alcuni verbi il complemento oggetto può essere seguito da un attributo o da un'apposizione.

They considered her a genius His classmates called him stupid.

Nella forma passiva, tali attributi o apposizioni mantengono la loro posizione dopo il verbo, mentre il complemento oggetto diventa soggetto.

She was considered a genius He was called stupid

PROPOSIZIONI OGGETTIVE

Se il verbo della proposizione principale ha come oggetto un'altra proposizione, la forma passiva si può rendere utilizzando come soggetto il pronome it.

It was thought their labs were the best in the world It was not known whether there were any places left

LA COSTRUZIONE CON L'INFINITO

Molti verbi reggono una costruzione con il complemento oggetto seguito dall'infinito:

We wanted him to become the leader of the group.

Tale costruzione non può essere volta al passivo, a meno che la frase non utilizzi un verbo che serve per richiedere, ordinare o concedere un permesso, quali to ask, to tell, to allow, to advise, to expect, to order, ecc., o per comunicare pensieri e opinioni, come to consider, to know, to believe, to presume, to report:

The secretary asked me to send a stamped self-addressed envelope.

Il verbo say accetta la costruzione con l'infinito soltanto quando appare in una frase passiva:

She is said to be a famous artist

Infine, alcuni verbi che reggono l'infinito senza il to, nella forma passiva richiedono invece l'utilizzo di questa particella:

He saw her come out of the kitchen

She was seen to come out of the kitchen

Aggettivi e pronomi personali

PersonaSOGGETTOWho (pron.)Which (pron./agg.)What (agg.)

COMPLEMENTO OGGETTOWho (pron.)Which (pron./agg.)What (agg.)Who (pron.)

OggettoWhat (pron./agg.)Which (pron./agg.)What (pron./agg.)Which (pron./agg.)Which/what (pron.)

PossessoWhose (pron./agg.)

GRAMMAR TIP:

1) The verbs TO START and TO STOP can be followed by both the -ing form or the infinitive, but the meaning is diffent.

Example:

1.a - The teacher stopped talking to the children = L'insegnante smise di parlare con i bambini BUT 1.b - The teacher stopped (it) to talk to the children =

L'insegnante smise (di fare altro) per parlare con i bambini

2) FALSE FRIENDS: in English there are some tricky words, very similar to Italian words, but with different meanings. That's the reason why they are called false friends.

Here below 2 very common example:

- Eventually = NON significa ''eventualmente'' MA ''alla fine''.

Eventually, and with great reluctance, they called the shop assistant I had spoken to before = Alla fine, con molta riluttanza, chiamarono la commessa con cui avevo parlato prima.

- Actually = NON significa ''attualmente'' MA ''in effetti''.

Are you from France? Yes, actually I'm from Paris = Sei francese? Sì, in effetti sono di Parigi.

TEMPI DEI VERBI

SIMPLE PRESENThabitual/repeated actions(I write; I sit…)

PRESENT PERFECT TENSE [have/has + past participle]actions has just finished; we use the “present” perfect to show the present result of the past actions(have written; have spoken…)

PRESENT PERFECT CONTINUOUS[have + been + present participle]used to express an action that began in the past and is still continuing(they have been going out with each other for 9 months…)

PAST PERFECT TENSE[had + participle]used to show that an action took place before another one in the past(Alan had learned English before he came to England; Karl had eaten dinner before he had a shower…)

USED TO

USO Per esprimere un’abitudine nel passato

He used to play football every Saturday, but now he doesn’t

Per esprimere uno stato passato

they used to be happy together, but now they fight all the time

FORMA AFFERMATIVASi forma con USED + TO + INFINITO. Used to si usa con tutte le persone

FORMA NEGATIVASi forma con DIDN’T USE + TO + INFINITO

FORMA INTERROGATIVA Si forma con DID + SOGGETTO + USE + TO + INFINITO Non è molto usata. La domanda si fa usando il Past Simple e si risponde usando used to

“Where did you go on holiday when you were young?”

“We used to go camping in France”

RISPOSTA BREVEMetto: “Yes, I did” “No, I didn’t”

OSSERVAZIONINEVER viene usato molto spesso

I never used to watch TV

DIFFERENZA TRA USED TO E IL PAST SIMPLE Il Past Simple si usa quando si parla di un’azione che è avvenuta solamente una volta nel passato

We used to go to France every summer, but once, in 1987, we went to Greece

I VERBI MODALI

CARATTERISTICHE DEI VERBI MODALI:

Sono seguiti dal verbo all’infinito senza “to” (tranne “ought to”)

Non prendono la “S” alla 3a persona singolare del simple present

Si comportano come ausiliari (x es. precedono il soggetto nella forma interrogativa e sono seguiti da

“not” nelle frasi negative)

Mancano di alcuni tempi

USO DEI VERBI MODALI

CAN (presente)

Frasi affermative/negative:

a) Esprimere abilità o capacità/inabilità o incapacità (saper fare qualcosa)

b) Esprimere possibilità/impossibilità

c) Chiedere o concedere un permesso (non molto formale)

Frasi interrogative:

a) offrirsi di fare qualcosa

b) chiedere a qualcuno di fare qualcosa (informale)

Con i verbi di percezione o altri verbi, come:

feel, hear, smell, taste, remember, see, immagine, speak, understand…

COULD (pass. remoto, condizionale, congiuntivo di can)

Si usa per esprimere:

a) Abilità o capacità del passato

b) Richiesta/offerta di fare qualcosa (+ formale di can)

c) Richiesta/concessione di un permesso (+ formale di can)

d) Proposta o invito

e) Incertezza nelle deduzioni logiche

Con i verbi di percezione o altri verbi

Struttura “COULD HAVE + PARTICIPIO PASSATO” per esprimere:

a) possibilità o ipotesi non realizzate

b) desideri non realizzati (con “if only…”)

TO BE ABLE TO (verbo regolare)

Sostituisce can e could nelle forme mancanti

Usato al posto di can ha valore enfatico

Usato al passato esprime un’azione portata a termine con difficoltà, ed è sinonimo di:

a) “to manage to”

b) “to succeed in + gerundio”

MAY (presente)

Frasi affermative/negative:

esprimere possibilità, probabilità/improbabilità

Frasi interrogative:

chiedere, concedere o rifiutare un permesso

MIGHT (condizionale presente)

Si usa per esprimere:

a) un suggerimento molto formale

b) richiesta di permesso molto formale

Struttura “COULD/MIGHT + INFINITO PASSATO”:

a) evento possibile non realizzato

b) rimprovero per non aver fatto qualcosa

“TO BE ALLOWED/PERMITTED TO”:

Sostituisce can, could, may e might nei tempi mancanti con funzione di richiesta o concessione di un permesso

MUST (presente)

Frasi affermative:

a) esprimere necessità/obbligo imposto da chi parla e se stesso o ad altri

b) dare direttive o istruzioni

c) mettere in evidenza l’autorità di chi parla

Deduzioni logiche:

a) presente - affermativa: MUST + INFINITO PRESENTE

b) presente - interrogativa: MUST/CAN

c) presente – negativa: CAN’T

d) passato: MUST/CAN’T + INFINITO PASSATO

Frasi interrogative:

E’ sostituito da “HAVE TO/NEED”

HAVE TO (presente)

Si usa per:

a) sostituire must nei tempi mancanti

b) esprimere obbligo o necessità derivanti da circostanze o autorità esterne

Frasi interrogative:

esprimere assenza di obbligo/necessità

SHOULD – OUGHT TO (condizionale, congiuntivo)

Si usa per:

a) esprimere dovere morale

b) fare raccomandazioni, dare consigli

Si possono usare SHOULD e OUGHT TO per:

a) esprimere probabilità o possibilità

b) evidenziare (con IF o IN CASE) l’improbabilità di un’ipotesi

c) dopo espressioni impersonali come: it’s natural, it’s strange, it’s a pity, it’s important…

Struttura “SHOULD/OUGHT TO + HAVE + PARTICIPIO PASSATO”:

esprimere azione che avrebbe dovuto avvenire

“FORMA NEGATIVA + HAVE + PARTICIPIO PASSATO”:

Esprimere rammarico per un fatto avvenuto

Si usa OUGHT TO per indurre se stessi o altri a fare/non fare qualcosa

CAN - indicativo presente ESPRIME UN’ABILITÀ’, CAPACITA’, O INCAPACITÀ’, RICHIESTA,POSSIBILITÀ’, RICHIESTA DI PERMESSO, RIFIUTO DI PERMESSO, SUPPOSIZIONE NEGATIVA .SI USA: DOPO VERBI PERCEZIONE: TO FEEL, HEAR, ORVELL, SEE, TASTE CON VERBI IMPEGNO FISICO E MENTALE: TO UNDERSTAND, FIND, REMEMBER in forma negativa.

COULD - passato remoto, condizionale presente, congiuntivo imperfettoESPRIME QUALCOSA CHE SI ERA IN GRADO DI FARE NEL PASSATO MA CHE NON SI ERA NECESSARIAMENTE FATTO. L’ABILITA’ E’ PERMANENTE .WAS/ WERE BE ABLE TO - INDICA AZIONE REALMENTE AVVENUTA NEL PASSATO IN UNA CIRCOSTANZA TEMPORANEA IN FRASI NEGATIVE e INTERROG., COULD E WAS/ WERE BE ABLE TO SI USANO =

COULD HAVE + PART. PASS.= avrei potuto + infinito]- non riuscitoNEL PASSATO SI USANO :- TO MANAGE TO... (+ INFINITO) ]- riuscito- TO SUCCEED IN...(+ GERUNDIO)]- riuscito

IN TUTTI I TEMPI MANCANTI - TO BE ABLE TO

IN MODO FORMALE MAY X CHIEDERE IL PERMESSO DI FARE QUALCOSA E PER CONCEDERLOSI POSSONO USARE PER IL PERMESSO ANCHE CAN/ COULD/TO BE ALLOWED TO/TO BE FORBIDDEN/TO BE PERMITTED- MAY SIGNIFICA ANCHE INCERTEZZA- FORSE, PUÒ’ DARSI CHE- ANCHE IN FRASI INTRODOTTE DA: SO THAT...( così che) / IN ORDER THAT...- MAY + INFINITO = AUGURIO, SPERANZA

MIGHT - condizionale passato, congiuntivo imperfetto

MIGHT HAVE + PART. PASS. avresti potuto dirmeloESPRIME UNA POSSIBILITÀ’ CHE SI SAREBBE POTUTA VERIFICARE.NELLE FRASI NEGATIVE PER INDICARE PROBABILITÀ, SI USANO SOLO MAY NOT E MIGHT NOT (mai could)

COSTRUZIONE PARTICOLARE:MAY/MIGHT/COULD + BE + ING. FORM in questo momento è probabileVERBI SOSTITUTIVI : PER ESPRIMERE POSSIBILITà, PROBABILITÀ- TO BE (UN)LIKELY - sia personale che impersonale - TO BE POSSIBLE -impersonale- MUST (AFFERMATIVO), CAN’T (NEGATIVO)- DEDUZIONI riferite presente- MUST HAVE/ CAN’T HAVE + PART. PASS.- DEDUZIONI riferite passato

USI IDIOMATICI CAN E COULD - CAN/ COULD BUT + INFINITO SENZA TO NON POTER FARE ALTRO CHE...- CAN’T/ COULDN’T AFFORD + INFINITO CON TO NON POTERSI PERMETTERE DI...- CAN’T/ COULDN’T HELP + ING. FORM NON POTER FARE A MENO DI ....- MAY/ MIGHT (JUST) AS WELL = TANTO VALE TANTO VARREBBEYOU MAY WELL SAY SO- PUOI BEN DIRLOCOME WHAT MAY- ACCADA QUEL CHE ACCADA

PASSATO

PRESENT PERFECT:- azione compiuta in un momento non ancora finito;- azione iniziata nel passato e ancora in corso;- azione svolta in un tempo non determinato.F. AFFERMATIVA: soggetto + have/has + participio passato 3° colonnaF. NEGATIVA: soggetto + have/has + not + participio passato 3° colonnaF. INTERROGATIVA: have/has + soggetto + participio passato 3° colonna

PAST SIMPLE:- azione compiuta in un momento terminato;- azione iniziata e finita.F. AFFERMATIVA: soggetto + verbo infinito + ed (regolari)

soggetto + past simple 2° colonnaF. NEGATIVA: soggetto + did + not + verbo infinitoF. INTERROGATIVA: did + soggetto + verbo infinito

PAST CONTINUOUS:F. AFFERMATIVA: soggetto + was/were + -ing formF. NEGATIVA: soggetto + was/were + not + -ing formF. INTERROGATIVA: was/were + soggetto + -ing form

FUTURO

SHALL/WILL + forma base:- decisioni prese nel momento in cui si parla;- previsioni;- per avvenienti che non sono dipendenti dalla nostra volontà e che si verificheranno sicuramente;- per convinzioni personali.

TO BE GOING + infinito:- decisioni già prese o espresse sotto forma di intenzioni;- azioni che sono la conseguenza di qualcosa che vediamo nel presente.

PRESENT CONTINUOUS:- per esprimere un’azione futura quando parliamo di azioni programmate.

PRESENT SIMPLE:- per esprimere un’azione futura quando si tratta di azioni che si ripetono (con regolarità).

FUTURO

WILLWill express an intention or decision made at the moment of speaking.I’ll give you my phone number.I’ll phone back later.The most common use of will is to refer to the future.It express a future fact or prediction.Tomorrow will be rainy.I am sure you’ll pass the exams.

GOING TO Going to is used to express a future plan,decision or intention, made before the moment of speaking.When I grow up, I’m going to be a doctor.We are going to paint this room violet.3We use going to when we can see evidence now that something is certain to happen.Look at those clouds.It’s going to rain.

PRESENT CONTINUOSThe present continuos can be used to express a future arrangement between people.It is common with verbs such as go,come,see,visit,meet,have(a party),leave.It usually refers to the near future.We are going out with Tim tonight.

SHALL/WILL + forma base:- decisioni prese nel momento in cui si parla;- previsioni;- per avvenienti che non sono dipendenti dalla nostra volontà e che si verificheranno sicuramente;- per convinzioni personali.

TO BE GOING + infinito:- decisioni già prese o espresse sotto forma di intenzioni;- azioni che sono la conseguenza di qualcosa che vediamo nel presente.

PRESENT CONTINUOUS:- per esprimere un’azione futura quando parliamo di azioni programmate.

PRESENT SIMPLE:- per esprimere un’azione futura quando si tratta di azioni che si ripetono (con regolarità).

THE FUTURE

- will + infinitive without to - shall + infinitive without to (I pers. sing. e plur.)- to be going + infinitive intenzione o probabilità confermata da alcuni indizi- present continuous (to be + -ing form) azione programmata o futuro immediato- future continuous (will + -ing form) per sottolineare la durata di un’azione nel futuro- future perfect (will + have + past participle) / future perfect contunuous (will + have been +

ing form) azione iniziata nel passato che continuerà nel momento futuro al quale ci si riferisce

- to be + to + infinitive azione che si verificherà secondo un programma prestabilito- simple present / present perfect frasi ipotetiche e temporali- must + infinitive without to supposizione

IL PASSIVO

Nella trasformazione dalla forma attiva a quella passiva il CO diventa soggetto della frase passiva e il soggetto diventa complemento d’agente o di causa efficiente

Si costruisce con l’ausiliare to be alla forma, modo e tempo appropriati al contesto, seguito dal participio passato del verbo

Forma interrogativa ausiliare 1° + soggetto + tutto il resto Forma negativa forma negativa dell’ausiliare essere Si usa il passivo quando: l’azione è più importante del soggetto noi usiamo in italiano la forma impersonale (Es: “Si producono…” “Si fanno…”) il CO è più importante del soggetto Il complemento d’agente: si introduce con la preposizione by non viene espresso quando è indeterminato o chiaro dal contesto

IL PASSIVO CON I MODALI

Si forma volgendo alla forma passiva l’infinito del verbo che li segue:

You should have wrapped your parcel up in brown paperAvresti dovuto avvolgere il tuo pacchetto in carta da paccoYour parcel should have been wrapped up in brown paper

Il tuo pacchetto avrebbe dovuto essere avvolto in carta da pacco

IL PASSIVO CON I VERBI SEGUITI DA PREPOSIZIONE

Quando un verbo alla forma attiva è seguito da una preposizione, questa viene mantenuta anche alla forma passiva

We have already dealt with this problemCi siamo già occupati di questo problema

This problem has already been dealt withCi si è già occupati di questo problema

People talked about the royal wedding for monthLa gente parlò per mesi delle nozze reali

The royal wedding was talked about for monthSi parlò per mesi delle nozze reali

IL PASSIVO CON I VERBI CHE REGGONO IL DOPPIO ACCUSATIVO

I verbi che possono essere seguiti da doppio accusativo, alla forma passiva hanno preferibilmente la persona come soggetto

They gave me a beautiful cardigan for my birthdayPer il mio compleanno mi diedero un bel cardiganI was given a beautiful cardigan for my birthdayMi fu dato un bel cardigan per il mio compleanno

ELENCO VERBI

AskBringBuyCostGetGiveLendMakeOfferOrderPassPromiseReadSellSendShowTeachTell

Passivo

Il passivo dei verbi in inglese si forma con il corrispondente tempo del verbo “to be” + “past participle”.

Es.: Tom loves Susa.Susan is loved by Tom.

Tom has loved Susan.Susan has been loved by Tom.

Tom loved Susan.Susan was loved by Tom.

Tom had loved Susan.Susan had been loved by Tom.

Nella trasformazione da frase attiva a passiva, il complemento oggetto diventa il soggetto della frase passiva; il soggetto invece diventa complemento d’agente che viene introdotto dalla preposizione “by”.I verbi che sono seguiti da un complemento oggetto e da un complemento indiretto, ammettono due costruzioni passive: una ha come soggetto il complemento oggetto, l’altra il complemento indiretto (questa forma è la più comune in inglese).

Es.: Paul gave Mary a book.1) Mary was given a book by Paul.2) A book was given to Mary by Paul.

Verbo volere

I verbi difettivi che traduco il verbo volere sono: will and would.

Es.: I will go (voglio andare).I would not accept (non volli accettare).

Altri verbi che traducono il verbo volere sono to wish, to want e to like.Il verbo volere seguito da preposizione oggettiva si traduce con:

verbo volere + accusativo + infinito

Es.: My parents want me to study hard.My parents wanted me to study hard.My parents don’t want me to go to the cinema.I’d like him to go away.

Il condizionale vorrei seguito da un congiuntivo o un infinito indicante un rincrescimento, un desiderio difficilmente realizzabile si esprime con:

presente di wish + congiuntivo imperfetto

Es.: I wish I were (I was) at home (Vorrei essere a casa).I wish I had a better job.I wish I knew his address.I wish I could.I wish I might win.I wish he would work hard.

Wish è seguito da could se vi è un’idea di capacità di saper fare, da might se vi è l’idea di augurio, would se c’è l’idea di comando o esortazione.

Volere to want/to like

To want...tutti i tempi, no condizionale pres e pass perchè sostituito da to like : I want to leave early tomorrow Would you like a cup of tea? Voglio partire presto domani Vorresti una tazza di tè? Why didn’t he want to do it? I’d have liked to see that exhibition Perchè non voleva farlo? Avrei voluto vedere qll mostra

To like

Dopo le congiunzioni as, if, what ever, when ever, e where ever… You can come whenever you like

To want e to like non sono mai seguiti da un’oggettiva introdotta da thatAltri due verbi To allow..to expect+ oggetto+infinito

To wish

Volontà o desiderioPresente: + infinito “I wish to go to jamaica”Passato: desiderio difficilmente realizz. “I wish i went to jamaica”Trap: rammarico “ I wish i had come to jamaica”

He wished to be alone – desiderava di essere solo Do you really wish Mary to come whit us? – Desideri davvero che Mary venga con noi? She wishes she had a flat of her own: Vorrebbe avere un appartamento suo I wish it was not raining: vorrei che non stesse piovendo We wish you could stay for another 2 days: vorremmo che tu potessi stare ancora due giorni He wished he hadn’t refused that job – Vorrebbe non aver rifiutato ql lavoro

Would ratherPreferire

Infinito senza to – have + part.pass.I would rather not go out this evening: preferirei non uscire staseraI Would rather not have gone out that evening: Avrei preferito non uscire qll sera

Had betterQuando Io consiglio

Sarebbe meglio che...faresti meglio a....F. Affermativa. Sogg + had’d better + infinito senza toF. Negativa. Sogg + had’d better + not + infinito senza to

You’d better put on a warm jumper: Faresti meglio a metterti un maglione pesante She’d better not rely on his help: Sarebbe meglio se non contasse sul suo aiuto

Verbi: begin, start, continue (iniziare, cominciare, continuare); not bear, hate, intend (non resistere, odiare, avere intenzione di fare qualcosa); like, love, prefer (piacere, amare, preferire).

Esempi

Credo che adesso dovresti cominciare a fare pratica. I think that you should begin to practice now.

Alcuni in fondo alla classe continuano a chiacchierare. Some people at the back continue to chat.

Che intendi fare al riguardo? What do you intend to do about it?

Con i verbi di preferenza bisogna mettere la forma in –ing quando si ha due alternative.

Io preferisco giocare anziché studiare. I prefer playing to studying.

Frasi per casa:

Quando lei si alzò il presidente cominciò a parlare. When she stood up the president begin to speak.

Non resisto ad ascoltare per molto tempo. I don’t bear listening for a long time.

Non mi piace guardare la tv. Preferisco leggere. I don’t like watching tv. I prefer reading.

Tom preferisce leggere piuttosto che guardare la tv. Tom prefer reading to watching tv.

Mi piace ascoltare la radio tutte le mattine quando faccio il bagno. I like listen to the radio all morning when I have a bath.

Mi piace ascoltare la radio. I like listening to the radio.

Verbo dovere

Il verbo dovere si traduce in inglese con i verbi difettivi “must”, “shall”, “ought to”.Must

Indica dovere sentito fortemente, necessità assoluta, comando oppure supposizione.

Es.: I must do my homework. She must be so.

Must è presente.

Es.: I must see him immediately.

Per indicare una supposizione avvenuta nel passato si usa:must + have + participio passato.

Es.: He must have had an accident.

Il verbo sostututivo di must è “to have to”.

Es.: I will have to go.

Al presente usiamo “must” quando l’obbligo viene da chi parla. Usiamo “to have to” quando l’obbligo è imposto da altri o dalle circostanze.

Es.: You must clear your shoes!

Shall

“Shall” è presente; il passato è “should”. “Shall” si usa con significato nella forma interrogativa alle prime persone (singolare e plurale) per offrire il proprio aiuto, per chiedere la volontà altrui.

Es.: Shall I open the window?Shall I go?

“Should”, il condizionale di “shall”, esprime dovere morale.

Es.: You should go to church.

Ought to

Condizionale, si usa per esprimere esortazione, consiglio, rimprovero, obbligo.

Es.: You ought to work harder.

To have toSi coniuga con l’ausiliare do/did. Nella maggioranza dei casi, il verbo dovere si traduce con “to have to” quando non è proprio necessario per un particolare significato usare i verbi difettivi.Spesso a “to have to” si aggiunge “got”. La forma semplice è usata per azioni abituali; quella con “got”, invece, per azioni determinate.

Es.: I have got to leave immediately.I have to leave early every morning.

To be toIl verbo “to be to” con il significato di dovere è usato al presente e al passato (che corrisponde all’imperfetto italiano, non al passato remoto).

I am to (I was to)You are to (you were to)He is to……

Queste espressioni indicano:a) al passato una cosa che doveva avvenite, ma spesso per circostanze avverse non ha avuto

luogo.

Es.: We were to leave yesterday, but we were not be able to book the seats.

b) un’azione prestabilita, preordinata.

Es.: I am to see him tomorrow.Devo vederlo domani.

c) un comando, proibizione.

Es.: You are not to do that.

d) un avvenimento predestinato.

Es.: John is the son of a business man, he is to be a business man, too.

Il condizionale passato di dovere seguito da un infinito presente (sarei dovuto andare) si traduce con il condizionale presente di dovere (o should o ought to) + infinito perfetto – dovresti essere andato.

Es.: You should have gone.You should have worked.You ought to have worked.

IL VERBO DOVERE

1) MUST per esprimere:- un obbligo imposto a chi parla;- una deduzione logica affermativa.2) HAVE TO per esprimere un obbligo imposto da una circostanza esterna.3) MUST NOT per esprimere una proibizione.4) NEEDN’T/DON’T NEED oppure DON’T HAVE TO/HAVEN’T GOT TO per esprimere una mancanza di obbligo.5) CAN’T/CANNOT per esprimere una deduzione logica negativa.6) HAD TO (al negativo DIDN’T HAVE TO/DIDN’T NEED TO) per esprimere un obbligo nel passato.7) WILL/SHALL HAVE TO (al negativo WON’T/SHAN’T HAVE TO oppure WON’T/SHAN’T NEED TO) per esprimere

un obbligo riferito al futuro.8) SHOULD/OUSHT TO per esprimere:- un consiglio;- una supposizione riferita al futuro.9) SHOULD/OUSHT TO+HAVE+past participle per esprimere:- un consiglio non seguito;- una supposizione riferita al passato.10) BE TO (BE DUE TO per gli orari) per esprimere un’azione prevista o prestabilita.

Verbi di percezione1) Azione attiva considerata completa:sogg + verbo di percezione + ogg + infinito senza to

2) Azione attiva percepita in fase di svolgimento:Sogg + verbo di percezione + ogg + forma in –ing

3) Azione passiva considerata completa:sogg + verbo di percezione + ogg + participio passato

4) Azione passiva percepita in fase di svolgimento:sogg + verbo di percezione + ogg + being + participio passato

Discorso diretto e discorso indirettoNel discorso diretto vengono riferite le parole esatte di una persona, poste tra virgolette e precedute da due punti.

Es.: He said: “I will come tomorrow”.

Nel discorso indiretto tali parole vengono riferite da altri (vi può essere la congiunzione “that” che può anche essere omessa).

Es.: He said he would come (futuro nel passato) the next day.Oppure: He said that he would come the next day.

Come si vede dagli esempi, sono stati necessari dei cambiamenti nel passaggio dal discorso diretto al discorso indiretto: sono cambiati il soggetto, il tempo del verbo, l’avverbio di tempo.

Cambiamenti di tempo

a) Quando il verbo che introduce il discorso indiretto è al presente, al passato prossimo, al futuro non ci saranno mutamenti di tempo:

Es.: Mary says: “I will return there”.Mary says she will return there.Mary has said she will return there.Mary will say she will return there.

b) Più spesso, il verbo che introduce il discorso indiretto è al passato; ciò rende necessari i seguenti mutamenti di tempo nel discorso indiretto:

Es.: Tom said: “I don’t drink coffe”. Presente.Tom said he didn’t drink coffe. Passato remoto.

Tom said: “I’m studying”. Presente continuo.Tom said he was studying. Passato continuo.

Tom said: “I have bought a new car”. Passaro prossimo.Tom said he had bought a new car. Trapassato prossimo.

N.B. Non ha luogo nessun mutamento se il tempo passato del discorso diretto indica uno stato di cose ancora esistente.

Es.: Tom said: “I have left this house because it was too small”.Tom said he had left that house because it was too small.

c) Nel discorso diretto possiamo trovare would, should, ought to, might, could, must (past modal verbs).

Queste forme verbali rimangono invariate passando al discorso indiretto.

Es.: Tom said: “I would like to come with you”.Tom said he would like to come with us.

d) Altri mutamenti di tempo:

Es.: Tom said: “I have been studying english since 1991”. Passato prossimo progressivoTom said he had been studying English since 1991.

Passato remotoTom said: “I saw this film yesterday”.

FuturoTom said: “I will study hard”.

Trapassato remotoTom said he had seen that film the day before.

Futuro nel passatoTom said he would study hard.

Cambiamenti di pronomi personali, aggettivi e pronomi possessivi

Di solito nel passaggio dal discorso diretto al discorso indiretto, la prima persona e la seconda persona cambiano nella terza.

Es.: Tom said: “I’m sorry, I’m late”.Tom said he was sorry, he was late.

Tom said: “ I want my book”.Tom said he wanted his book.

Spesso il cambiamento dipende dall’ascoltatore o dallo speaker:

Es.: Kevin: “I saw you, Liz”.Kevin said he had seen her. (Quando la frase è riportata da qualcun’altro).Kevin said he had seen me. (Quando la frase è riportata da Liz).I said I had seen her. (Quando la frase è riportata da Kevin).

Cambiamenti di aggettivi e pronomi dimostrativi

This, these come aggettivi diventano that, those in espressioni di tempo. Negli altri casi this e that come aggettivi diventano the.

Es.: Tom said: “I have found this ring under the table”.Tom said he had found that ring under the table.

Cambiamenti di avverbi ed espressioni di tempo

Quando nel discorso diretto c’è now diventa then.Quando nel discorso diretto c’è today diventa that day.Quando nel discorso diretto c’è tomorrow diventa the next day.

Reporting questions

Le stesse regole valgono anche nelle reporting questions. L’ordine sarà quello della frase affermativa.

Es.: “Where are you going?”.He asked where I was going.

“When did you meet her?”.He asked when I met her.

La stessa regola vale anch nelle domande indirette: si usa l’ordine della frase affermativa.

Es.: “Could tell me where the post office is?”.Where is the post office?

Per riportare “yes” e “no” answers si usa un pronome personale e l’appropriato ausiliare.

Es.: He asked: “Is this yor house?”.I said “yes”. I answered “yes”.He asked me if that house was mine and I answered it was.

Reporting imperatives

Es.: Tom said: “Open the window”.He told me to open the window.

“Don’t eat so much”.He told me not to eat so much.

Continuous present

FORMA AFFERMATIVASoggetto + presente to be + forma base + ing

FORMA INTERROGATIVAPresente to be + soggetto + forma base + ing

FORMA NEGATIVASoggetto + presente to be + not + forma base + ing

FORMA INTERROGATIVA NEGATIVAPresente to be + not + soggetto + forma base + ing

likely 1- verosimile; probabile: he's the likely winner of the competition, è il probabile vincitore della gara; this is the likeliest place to find mushrooms, questo è il luogo in cui è più probabile trovare funghi2 - promettente: a likely lad, un giovane promettente3- avv. verosimilmente; probabilmente: most (o very) likely, con tutta probabilità;

he will succeed as likely as not, può darsi benissimo che riesca.4- ''Are you going to help them?'' ''Not likely!'', (fam.) ''Hai intenzione di aiutarli?'' ''Neanche per sogno!''

in the long run a lungo andare

as far as ….. is concernedas far as it is concerned

1- interessato; implicato: the bank concerned, la banca in questione; the parties (o persons) concerned, le parti interessate, gli interessati // the concerned, gli interessati; I've spoken to the man concerned, ho parlato con l'interessato // to be concerned with (o in) sthg., interessarsi di qlco., occuparsi di qlco., partecipare a qlco.; he was concerned in the scandal, fu implicato, coinvolto nello scandalo2- ansioso, preoccupato: he has a very concerned look, ha un'aria molto preoccupata // to be concerned about, essere preoccupato per: I am very concerned about his health, sono molto preoccupato per la sua salute.