Empoli Ribelle n.10

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EMPOLI RIBELLE BOLLETTINO DI CONTROINFORMAZIONE E LOTTA OPERAIA SIANO GLI OPERAI A PROCESSARE BERLUSCONI Lo sciopero generale dei metalmeccanici ha assunto un significato non solo sindacale ma politico. La parola d'ordine della cacciata del governo ha attraversato tutti i grandi cortei. Ora si tratta di investire la forza delle manifestazioni in una lotta vera che abbia l'ambizione di vincere. Non ha alcun senso “chiedere” le dimissioni a Berlusconi. Ha senso costruire una mobilitazione capace di imporgliele. Con una iniziativa di lotta prolungata, generale, radicale, capace di bloccare l'Italia sino alla caduta del governo. Il rovesciamento rivoluzionario di Ben Alì in Tunisia e la sollevazione in atto in Egitto rivelano la forza straordinaria di una ribellione operaia e popolare. E' ora di dire: “Fare come in Tunisia”. Siano gli operai a processare Berlusconi e a rovesciare il suo sultanato! - Febbraio 2011 - In questo numero: 1. Siano gli operai a processare Berlusconi 2. Fare come in Tunisia. 3. Il PD Empolese favorevole al pedaggio in FI-PI-LI.

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Bollettino di Controinformazione e Lotta operaia

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Page 1: Empoli Ribelle n.10

EMPOLI RIBELLEBOLLETTINO DI CONTROINFORMAZIONE E LOTTA OPERAIA

SIANO GLI OPERAI A PROCESSARE BERLUSCONI Lo sciopero generale dei metalmeccanici ha assunto un significato non solo sindacale ma politico. La parola d'ordine della cacciata del governo ha attraversato tutti i grandi cortei.

Ora si tratta di investire la forza delle manifestazioni in una lotta vera che abbia l'ambizione di vincere. Non ha alcun senso “chiedere” le dimissioni a Berlusconi. Ha senso costruire una mobilitazione capace di imporgliele. Con una iniziativa di lotta prolungata, generale, radicale, capace di bloccare l'Italia sino alla caduta del governo. Il rovesciamento rivoluzionario di Ben Alì in Tunisia e la sollevazione in atto in Egitto rivelano la forza straordinaria di una ribellione operaia e popolare.

E' ora di dire: “Fare come in Tunisia”.

Siano gli operai a processare Berlusconi e a rovesciare il suo sultanato!

- Febbraio 2011 - In questo numero:1. Siano gli operai a processare

Berlusconi2. Fare come in Tunisia.3. Il PD Empolese favorevole al

pedaggio in FI-PI-LI.

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FARE COME IN TUNISIA!La crisi politica e istituzionale dell'Italia precipita. La seconda Repubblica è in piena decomposizione. La sua crisi ormai trascina con sé la guerra senza tregua tra tutti i poteri dello Stato. Mentre il decantato “bipolarismo” si riduce alla contrapposizione tra un sultanato decadente da basso impero, sorretto da deputati corrotti e dagli avvocati personali del sultano, e un'opposizione parlamentare fallita che si affida a Bankitalia,a Confindustria, alla Magistratura, al Papa. Senza che né il berlusconismo reazionario, né l'antiberlusconismo liberale, possano tracciare una via d'uscita dalla crisi istituzionale e dalla propria stessa crisi.

Tanto più in questo quadro, il movimento operaio non può limitarsi all'iniziativa sindacale, ma deve battersi per una propria soluzione della crisi politica italiana. Con la consapevolezza che tutte le rivendicazioni sociali delle proprie lotte quotidiane riconducono alla necessità di una alternativa politica radicale.

La nostra opinione è molto semplice. C'è una sola via per liberarsi di Berlusconi senza affidarsi agli amici “democratici” di Marchionne: la via della rivolta di massa. Prima la Tunisia, poi l'Egitto, hanno dimostrato una volta di più che ciò che si riteneva impensabile è possibile; che quando il popolo cessa di avere paura e si scrolla di dosso la rassegnazione, si trasforma in una forza enorme capace di rovesciare regimi apparentemente inespugnabili; che solo il rovesciamento rivoluzionario di un governo può aprire uno scenario politico nuovo per gli oppressi. E' una lezione preziosa per i lavoratori e le masse popolari italiane.

Lo sciopero generale dei metalmeccanici del 28 Gennaio sia allora l'inizio di una vera prova di forza: di una mobilitazione generale, continuativa, radicale, che si proponga di bloccare l'Italia sino alla cacciata del governo e alla sconfitta di Fiat e Confindustria; che punti a processare non solo Berlusconi ma le classi dirigenti del Paese; che miri a unificare attorno a sé le ragioni di tutti gli sfruttati, nella prospettiva di un governo dei lavoratori. Non si tratta di porsi alla coda delle Procure o dei partiti borghesi liberali. Si tratta di porsi alla testa della rabbia sociale, dell'indignazione morale, di ogni protesta democratica, per dar loro uno sbocco rivoluzionario. Questa e solo questa è la via dell'alternativa. Ed è possibile. Non c'è alcuna forza “oggettivamente” superiore alla forza di milioni di lavoratori e di sfruttati. Quando le masse sapranno essere tanto radicali quanto lo sono i loro nemici, nessun muro reggerà il loro urto. E' l'insegnamento della storia, di ieri e di oggi.

Sviluppare tra le masse, controcorrente e in ogni lotta, la coscienza di questa verità è il lavoro quotidiano del Partito Comunista dei Lavoratori. Contro tutti i predicatori di un “realismo” che ignora esattamente la realtà.

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IL PD EMPOLESE FAVOREVOLE AL PEDAGGIO SULLA FI-PI-LI

Oggi 12 Febbraio, è il cosiddetto "Firenze - Siena Day", cioè il giorno della mobilitazione anti-pedaggio promossa dalle due Province contro l’introduzione dell’odioso tributo sull’Autopalio (il raccordo autostradale Firenze-Siena).Anche il PD Empolese-Valdelsa come tutte le realtà politiche ha aderito da tempo alla protesta ed il segretario Brenda Barnini,

insieme ai suoi omologhi senese e fiorentino, aveva addirittura tuonato (il 14 Gennaio) che “saremo in prima fila” a difendere i portafogli dei cittadini fiorentini e senesi. Molto bene.Una settimana dopo, il 21 Gennaio, in occasione di un’assemblea territoriale lo stesso PD Empolese- Valdelsa, sempre per bocca del suo segretario, ha candidamente ammesso che approva il ricorso a risorse private per l’ammodernamento della FI-PI-LI anche se, di conseguenza, verrà introdotto il pedaggio.La domanda nasce spontanea: il Partito Democratico a che gioco sta giocando?Da una parte difende i portafogli di senesi e fiorentini e dall’altra scarica il barile sui cittadini empolesi, montelupini e della Zona del Cuoio, aprendo ai privati e al pedaggio sulla FI-PI-LI !!!Come Sezione di Empoli del Partito Comunista dei Lavoratori chiediamo chiarimenti in merito; il PD, che governa la Toscana ormai con piglio democristiano, la smetta di chinare la testa ogni volta agli interessi dei privati.Ormai non c’è veramente differenza tra PDL e PD (tranne qualche problema in più con la magistratura per il primo), entrambi confermano di avere lo stesso metodo di governo e la stessa smodata propensione a favorire l’imprenditore e a far pagare il conto ai lavoratori.

CONTRO IL PEDAGGIO SULLA FI-PI-LIANCHE CON LE BARRICATE!

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www.pclempoli.blogspot.com info: [email protected]

EMPOLI RIBELLE è realizzato dal PARTITO COMUNISTA dei LAVORATORI di EMPOLI in collaborazione con i simpatizzanti e gli operai dell'empolese val d'elsa.

supplemento al giornale comunista dei lavoratori – registrazione al tribunale di Milano n.87 del 06-02-2008.stampato in proprio – distribuito gratuitamente. Per info: [email protected]