Emissione N° 287€¦ ·  · 2011-01-25alla non lunghissima “Walk of Fame” composta da...

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Emissione N° 287 SPACEBONE RECORDS 8015948302910 BONE 1002 DIGIPACK 2010 JAZZ PETRELLA GIANLUCA SLAVES «Cover di Blues degli anni '30, improvvisazioni, e alcuni brani inediti. Nonostante Tubolibre evochi probabilmente allegria e leggerezza, in realtà si tratta di un disco molto profondo e velato di malinconia: una forte riflessione su ciò che di assurdo sta succedendo nella nostra società. Il titolo stesso, Slaves (schiavi), vuole richiamare i tanti tipi di schiavismo che attanagliano la nostra quotidianità: la schiavitù tecnologica, la schiavitù del denaro, quella del potere...». Con queste parole il trombonista Gianluca Petrella presenta la sua nuova formazione, Tubolibre, e il suo nuovo album, “Slaves”, seconda produzione per la sua etichetta Spacebone Records. I TuboLibre sono formati da quattro musicisti eccezionali che capeggiati dal trombonista pugliese fondono le proprie diverse esperienze musicali per creare una sonorità unica: Mauro Ottolini (sousaphone, tromba bassa, trombone), Gabrio Baldacci (chitarra elettrica, balalaika) e Cristiano Calcagnile (batteria, percussioni, drum TableGuitar). La particolarità del gruppo e dell’album nasce dal gioco di contrasti che si crea tra i vari strumenti che dialogano tra loro e tra le sonorità che vengono miscelate in modo originale e innovativo. Un caleidoscopio di suoni anima questo lavoro in cui Petrella rispolvera i tanti linguaggi musicali con cui è entrato in contatto grazie alla sau onnviora curiosità musicale: dal blues rurale all’elettronica, dalla tradizione jazzistica alla psichedelica. Gianluca Petrella (tb) Mauro Ottolini (sousaphone, tb, eff) – Gabrio Baldacci (g) Cristiano Calcagnile (dr) "africa & blues”, “noise sound” e “free dixie”, atmosfere rarefatte ed elettronica. Uno straordinario caleidoscopico calembour, capace di pescare nella storica tradizione jazzistica e di scivolare poi verso i territori vicini al rock d'autore e alla psichedelia. 1 Chains 02:59 2 Baby, Please Don't Go 07:29 3 The Forgotten Island 07:39 4 Cypress Grove 06:02 5 Foul Shoes Blues 02:54 6 Slaves 21:59 7 Chronicle 02:11 MARTONE FABIANA BIG BAND BOND “Il mio nome è Bond… James Bond!”. Senza dubbio questa è una delle più celebri battute rese famose dal mondo di celluloide. E James Bond, l’agente 007 dei Servizi Segreti di Sua Maestà Britannica, è un’autentica icona del nostro tempo, nota ed amata da tutti. Questa figura è immediatamente riconoscibile con semplici immagini diventate veri e propri “brand” (il noto profilo nero con la pistola incrociata), ma viene anche immediatamente evocata da una manciata di canzoni celeberrime che hanno contribuito a consolidare la leggenda di questo personaggio nato dalla fantasia di Ian Fleming: “Goldfinger”, “For your eyes only”, “Live and let die”, “Diamonds are forever”, “You only live twice” e molte altre, rese celebri dagli interpreti originali, star internazionali quali Paul McCartney, Shirley Bassey, Carly Simon, Nancy Sinatra, Sheena Easton. Nell’anno del suo 15esimo anniversario di attività, Velut Luna, in collaborazione con la nota rivista Audioreview, ha deciso di rendere uno spettacolare omaggio in musica al mondo di 007, realizzando un progetto discografico che Uno spettacolare omaggio in musica al mondo di 007. Dodici delle più celebri canzoni legate ai film, arrangiate in una nuova sontuosa versione per una grande Big Band composta da oltre 50 maestri d’orchestra (la Big Band Ritmo Sinfonica Città di Verona, diretta dal Maestro Marco Pasetto). ANTEPRIMA D'ASCOLTO! http://www.youtube.com/watch?v=pXbm2KDXaIo

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Emissione N° 287

SPACEBONE RECORDS 8015948302910 BONE 1002 DIGIPACK 2010 JAZZ

PETRELLA GIANLUCA SLAVES «Cover di Blues degli anni '30, improvvisazioni, e alcuni brani inediti. Nonostante Tubolibre evochi probabilmente allegria e leggerezza, in realtà si tratta di un disco molto profondo e velato di malinconia: una forte riflessione su ciò che di assurdo sta succedendo nella nostra società. Il titolo stesso, Slaves (schiavi), vuole richiamare i tanti tipi di schiavismo che attanagliano la nostra quotidianità: la schiavitù tecnologica, la schiavitù del denaro, quella del potere...». Con queste parole il trombonista Gianluca Petrella presenta la sua nuova formazione, Tubolibre, e il suo nuovo album, “Slaves”, seconda produzione per la sua etichetta Spacebone Records. I TuboLibre sono formati da quattro musicisti eccezionali che capeggiati dal trombonista pugliese fondono le proprie diverse esperienze musicali per creare una sonorità unica: Mauro Ottolini (sousaphone, tromba bassa, trombone), Gabrio Baldacci (chitarra elettrica, balalaika) e Cristiano Calcagnile (batteria, percussioni, drum TableGuitar). La particolarità del gruppo e dell’album nasce dal gioco di contrasti che si crea tra i vari strumenti che dialogano tra loro e tra le sonorità che vengono miscelate in modo originale e innovativo. Un caleidoscopio di suoni anima questo lavoro in cui Petrella rispolvera i tanti linguaggi musicali con cui è entrato in contatto grazie alla sau onnviora curiosità musicale: dal blues rurale all’elettronica, dalla tradizione jazzistica alla psichedelica.

Gianluca Petrella (tb) – Mauro Ottolini (sousaphone, tb, eff) – Gabrio Baldacci (g) – Cristiano Calcagnile (dr) "africa & blues”, “noise sound” e “free dixie”, atmosfere rarefatte ed elettronica. Uno straordi nario caleidoscopico calembour, capace di pescare nella storica tradizione jazzistica e di scivolare poi verso i territori vicini al rock d'autore e alla psichedelia. 1 Chains 02:59 2 Baby, Please Don't Go 07:29 3 The Forgotten Island 07:39 4 Cypress Grove 06:02 5 Foul Shoes Blues 02:54 6 Slaves 21:59 7 Chronicle 02:11

MARTONE FABIANA BIG BAND BOND “Il mio nome è Bond… James Bond!”. Senza dubbio questa è una delle più celebri battute rese famose dal mondo di celluloide. E James Bond, l’agente 007 dei Servizi Segreti di Sua Maestà Britannica, è un’autentica icona del nostro tempo, nota ed amata da tutti. Questa figura è immediatamente riconoscibile con semplici immagini diventate veri e propri “brand” (il noto profilo nero con la pistola incrociata), ma viene anche immediatamente evocata da una manciata di canzoni celeberrime che hanno contribuito a consolidare la leggenda di questo personaggio nato dalla fantasia di Ian Fleming: “Goldfinger”, “For your eyes only”, “Live and let die”, “Diamonds are forever”, “You only live twice” e molte altre, rese celebri dagli interpreti originali, star internazionali quali Paul McCartney, Shirley Bassey, Carly Simon, Nancy Sinatra, Sheena Easton. Nell’anno del suo 15esimo anniversario di attività, Velut Luna, in collaborazione con la nota rivista Audioreview, ha deciso di rendere uno spettacolare omaggio in musica al mondo di 007, realizzando un progetto discografico che

Uno spettacolare omaggio in musica al mondo di 007. Dodici delle più celebri canzoni legate ai film, arrangiate in una nuova sontuosa versione per una grande Big Band composta da oltre 50 maestri d’orchestra (la Big Band Ritmo Sinfonica Città di Verona, diretta dal Maestro Marco Pasetto). ANTEPRIMA D'ASCOLTO! http://www.youtube.com/watch?v=pXbm2KDXaIo

VELUT LUNA 8019038003800 CVLD 202 JEWEL BOX 2010 POP

vede 12 delle più celebri canzoni legate ai film (fra cui quelle poco sopra citate), arrangiate in una nuova sontuosa versione per una grande Big Band composta da oltre 50 maestri d’orchestra (la Big Band Ritmo Sinfonica Città di Verona, diretta dal Maestro Marco Pasetto). E con una straordinaria protagonista vocale che risponde al nome di Fabiana Martone, stella nascente del panorama musicale italiano. Si tratta di un disco che unisce spettacolarità sonora, grazie ad un’incisione realizzata con le più sofisticate tecnologie oggi disponibili, immediatezza e godibilità assoluta, grazie al fascino delle melodie immortali perfettamente riprodotte dai nuovi arrangiamenti e sottolineate dalla voce cristallina e sensuale di Fabiana Martone, ovvero una delle più valide interpreti italiane degli ultimi anni.

VELUT LUNA 8019038004302 CVLD 201 JEWEL BOX 2010 POP

DUO 78 GIRI CARTA BIANCA Cosa succede quando un autentico virtuoso della chitarra incontra una straordinaria cantante, dotata di una voce calda e tecnicamente impeccabile? E ancora: cosa succede se questi due si innamorano delle canzoni che hanno segnato la storia della “musica leggera” internazionale nel secolo scorso? Nasce il “Duo 78 Giri”… senza dover perdere tempo a spiegare a cosa ci si vuole riferire con questo nome… Velut Luna, sempre attenta alla scoperta e valorizzazione degli artisti di talento non può che felicemente produrre il primo disco di Mirco Giolitto e Monia Steri. Un disco frizzante, che usando canzoni famosissime, quali “Guarda che Luna”, “In cerca del perduto amor”, “Una lunga storia d’amore”, “Estate”, offre un ascolto piacevole, ma assolutamente rigoroso nel descrivere arrangiamenti di altissimo livello tecnico e musicale. Mirco Giolitto e Monia Steri si aggiungono a buon diritto alla non lunghissima “Walk of Fame” composta da personalità quali Tuck&Patti piuttosto che Forcione-Sciubba, piuttosto che i nostri Ferruccio Spinetti e Petra Magoni: in un trionfo di musica acustica suonata dal vivo.

Il primo disco dei "DUO 78 GIRI". Un disco frizzante di canzoni famosissime, quali “Guarda che Luna”, “In cerca del perduto amor”, “Una lunga storia d’amore”, con arra ngiamenti di altissimo livello tecnico e musicale.

ENJA 0063757954521

MINSARAH BLURRING THE LINES “Minsarah” (termine ebreo che significa “prisma”) è il nome del trio composto dal pianista Florian Weber, dal bassista Jeff Denson e dal batterista Ziv Ravitz. I tre giovani musicisti si sono conosciuti al Berklee College of Music di Boston, e hanno immediatamente intuito che i loro orizzonti musicali collimavano perfettamente, nonostante le diverse provenienze e influenze musicali. Il pianista tedesco Florian Weber ha già ottenuto numerosi premi e collabora regolarmente con Markus Stockhausen, Eric Vloemans e Angelika Niescier per citarne alcuni, oltre a lavorare come solista per l'Orchestra Filarmonica di Colonia. Il bassista Jeff Denson (San Diego) ha vinto l'Outstanding Performer Berklee Award 2002, mentre Ziv Ravitz (New York) ha ricevuto il Premio Zildjian nel 2003 ed è diventato negli ultimi anni uno dei più ricercati batteristi sulla scena newyorchese. Il primo album omonimo del trio (“Minsarah” ENJ-9492) gli è valso German-Jazz-Critics-Prize. La collaborazione del trio con una leggenda vivente del jazz come Lee Konitz ha dato vita a due registrazioni: “Deep Lee” (ENJ-9517) e l'acclamato “Live at the Village Vanguard” (ENJ-9.542). In questo loro nuovo lavoro i tre musicisti confermano il loro approccio musicale multiforme e sfaccettato (da qui il

Dopo il primo album omonimo del trio, che gli è valso il German-Jazz-Critics-Prize, ora il nuovo lavoro dei Minsarah. I tre musicisti confermano il loro approccio musicale multiforme e sfaccettato che miscela influen ze diverse ma rimanendo ben radicato alla tradizione jazz. 1. Three Sided Coin 04:50 2. Alone Together 05:33 3. Intersection 08:42 4. Déjà Vu 04:18 5. Points Of View 05:51 6. Lazy Afternoon 04:22 7. When I Was A Child 05:38

ENJ 9545-2 JEWEL BOX 2010 JAZZ

nome del trio) che miscela influenze diverse pur rimanendo ben radicato nella tradizione jazz. Alternando improvvisazioni intense a momenti di grande lirismo, il trio si conferma come una delle nuove realtà più interessanti del panorama jazzistico internazionale.

8. The Gallows 08:05 9. 1994 03:15

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KLEIN DAVID MY MARILYN Marilyn Monroe (1926-1962) è un personaggio che ha travalicato le barriere dello show business e del cinema per affermarsi come icona storica di un’epoca. Marilyn Monroe continua ad affascinare ancora oggi con la sua storia straordinaria e la sua vita fuori dagli schemi. Ossessivamente spinto a trasformarsi in una seria artista drammatica, ha messo in pericolo la sua carriera per ribellarsi contro il suo studio cinematografico e respinge la direzione che le era stata imposta. Amava discutere di letteratura e teoria della recitazione ed è stata un’appassionata di jazz. In effetti girava sempre con il suo giradischi e una pila di dischi di Ella Fitzgerald e Frank Sinatra. Nel 2001, in occasione del 75 ° compleanno di Marilyn, il musicista svizzero David Klein (eccellente sassofonista che ha collaborato con Dee Dee Bridgewater, Billy Cobham, Kenny Clarke e molti altri) ha deciso di onorare questa donna straordinaria con una raffinata rilettura in chiave jazz di alcune delle sue canzoni che hanno caratterizzato i suoi film. Per " My Marilyn" Klein ha voluto al suo fianco uno straordinario trio jazz newyorkese (Mulgrew Miller è stato il pianista di Branford Marsalis, Joe Lovano, Bennie Wallace, Donald Byrd e molti altri) e una vocalist che gli è stata vicina sin dalla sua più tenera infanzia: sua madre Miriam. Cantante jazz famosa negli anni '60 e '70, Miriam Klein ha registrato e suonato con artisti del calibro di Roy Eldridge, Dexter Gordon, Roland Hanna, Slide Hampton e altri. Questa è una straordinaria occasione per ascoltarla di nuovo in un meraviglioso omaggio a una grande donna.

Una raffinata rilettura in chiave jazz del musicista svizzero David Klein di alcune canzoni che hanno caratterizzato i film di questra straodinaria diva. 1. Kiss (7:07) 2. My Heart Belongs To Daddy (6:24) 3. Incurably Romantic (5:56) 4. You'd Be Surprised (5:16) 5. Let's Make Love (6:17) 6. She Acts Like A Woman Should (7.43) 7. Specialisation (8:39) 8. Diamonds Are A Girl's Best Friend (5:46) 9. Some Like It Hot (5:23) 10. I'm Through With Love (5:59)

ALFAMUSIC 8032050010106 AFPCD 126 JEWEL BOX 2010 JAZZ

CHANTONS! PARIS JAZZ Il trio Chantons! nasce nell’inverno del 2003. Nasce come ineluttabile conseguenza del casuale incontro tra due talentuosi jazzisti come Arturo Valiante e Valerio Serangeli e una voce nata per cantare come quella della cantante parigina Awa Ly. Chantons! Paris Jazz raccoglie i frutti di questo incontro, anni di lavoro insieme, un centinaio di concerti e due cd pubblicati in Giappone. Il cd che vi presento è una piccola perla in cui si uniscono diverse anime: Awa così profondamente francese, parigina, ma altrettanto profondamente africana, senegalese, esprime nella musica la convivenza di queste essenze culturali tanto diverse; Arturo e Valerio jazzisti per scelta e passione, nella loro lunga e intensa carriera artistica hanno percorso la musica in tutte le sue espressioni, dalla classica al jazz, dal latin al funky, pop, soul, blues… Sapori e profumi che ritroviamo nei brani del cd, scelti fra i più belli e famosi degli chansonniers francesi di ieri e di oggi. Ma è soprattutto in Je ne joue plus, inedita versione francese del successo di Mina Non gioco più, che questo mix meglio si apprezza nell’arrangiamento e nell’intensità dell’interpretazione.

"Paris Jazz" raccoglie anni di lavoro insieme di Arturo Valiante, Valerio Serangeli e Awa Ly, un centinaio di concerti e due cd pubblicati in Giappone. Inedita versione francese del successo di Mina "Non gioco più". 1. Comment te dire adieu 2. C’est si bon 3. La bohème 4. L’amour qui va 5. Couleur café 6. Señor 7. Tout le monde veut devenir un cat 8. Je ne joue plus (Non gioco piu’) 9. Hymne A L’amour 10.Toi tu ne pas là 11. Les Yeux Ouverts 12. La vie en rose 13. J’ai deux amours 14. La Javanaise Nei brani di questo cd ritroviamo sapori e profumi scelti fra i più belli e famosi degli chansonniers francesi di ieri e di oggi.

JAZZ SOUND TRACK 8436028697281 248137 JEWEL BOX 2011 JAZZ

ELLINGTON DUKE PARIS BLUES (+ ANATOMY OF A MURDER) Fin dall'inizio della sua carriera, Duke Ellington si è affermato come magnifico compositore di canzoni, ma tra le aspirazioni c’era quella di cimentarsi in lavori più lunghi, complessi e “seri”. Il suo lavoro come compositore di colonne sonore rispondeva in parte a questa aspirazione. La sua prima colonna sonora fu realizzata per il breve film del 1929 “Black & Tan Fantasy” e comprendeva una serie di canzoni già registrate in precedenza presentate però come una sorta di forma di suite, con temi ricorrenti che dialogavano con le immagini. Ellington avrebbe continuato a contribuire a diverse colonne sonore negli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta. Tuttavia dovette aspettare fino al 1959 prima di poter comporre una colonna sonora organica per un lungometraggio. Fu infatti incaricato da Otto Preminger di comporre le musiche per il suo thriller “Anatomia di un omicidio” (interpretato da James Stewart nel ruolo di un avvocato appassionato di jazz). A questo lavoro seguì nel 1961 quello per il film “Paris Blues” di Martin Ritt. Il film fu ben accolto dalla critica e la colonna sonora fu candidata all’Oscar nel 1961 (vinto poi da West Side Story). Nel film, Paul Newman recita la parte di un trombonista ed è stato doppiato nella colonna sonora da Billy Byers. Sidney Poitier recita invece nei panni di un sassofonista tenore ed è stato doppiato da Guy Lafitte. Infine Serge Reggiani interpreta il personaggio di chitarrista ed è stato doppiato da Jimmy Gourley. Questi sono i solisti che si possono apprezzare al fianco di Louis Armstrong in "Battle Royal" e "Wild Man Moore". Le due colonne sonore di “Paris Blues” e “Anatomy of a murder” sono riproposte nella loro interezza in questa produzione

Duke Ellington nella veste di compositore di colonne sonore di film. La colonna sonora del film di Martin Ritt “Paris Blues” fu candidata all’Oscar nel 1961. 1. Take The “A” Train 2:14 2. You Know Something? 0:24 3. Battle Royal 4:30 4. Bird Jungle 1:59 5. What’s Paris Blues? 0:45 6. Mood Indigo 3:15 7. Autumnal Suite 3:14 8. Nite 3: 31 9. Wild Man Moore 1:48 10. Paris Stairs 3:04 11. I Wasn’t Shopping 0:20 12. Guitar Amour 2:01 13. A Return Reservation 0:33 14. Paris Blues 3:22 15. Main Title And Anatomy Of A Murder 3:58* 16. Flirtbird 2:14* 17. Way Early Subtone 3:59* 18. Hero To Zero 2:11* 19. Low Key Lightly 3:39* 20. Happy Anatomy [1] 2:35* 21. Midnight Indigo 2:46* 22. Almost Cried 2:26* 23. Sunswept Sunday 1:53* 24. Grace Valse 2:30* 25. Happy Anatomy [2] 1:28* 26. Haupe 2:37* 27. Upper And Outest 2:23* 28. Anatomy Of A Murder [Stereo Single] 2:43* 29. Anatomy Of A Murder [Mono Single] 2:34*

POLL WINNERS RECORDS 8436028696628 PWR 27254 JEWEL BOX 2011 JAZZ

GILLESPIE DIZZY, HIS ORCHESTRA GILLESPIANA Meglio noto per la sua attività di compositore per cinema e televisione, Lalo Schifrin (nato a Buenos Aires, in Argentina, il 21 Giugno 1932) ha iniziato la sua carriera musicale come pianista jazz ed ha lavorato con alcuni dei più importanti musicisti del suo tempo. La vita di Schifrin sarebbe cambiata radicalmente dopo la visita di Dizzy Gillespie in Argentina. Sempre interessato a ritmi esotici provenienti da tutto il mondo, Gillespie ha intuito il talento di Schifrin e gli ha chiesto di comporre delle musiche per la sua band. L’album "Gillespiana" (Verve MGV8394) qui riproposto è stato il primo realizzato da Schifrin per Dizzy. Come bonus a questa edizione sono stati aggiunti quattro dei cinque movimenti di "Gillespiana" registrati dal vivo al Salle Pleyel di Parigi una settimana dopo la sessione originale in studio. In questa occasione Gillespie è in tour con una piccola formazione (sempre con Schifrin al piano), quindi "Gillespiana" è stata riarrangiata per quintetto ed è molto interessante poter confrontare la versione originale orchestrale con quella dal vivo.

L’album "Gillespiana" è stato il primo realizzato dal compositore argentino Lalo Schifrin per Dizzy Gillespie. Come bonus a questa edizione sono stati aggiunti quattro dei cinque movimenti di "Gi llespiana" registrati dal vivo al Salle Pleyel di Parigi. 01 Prelude 5:56 02 Blues 11:20 03 Panamericana 4:42 04 Africana 7:35 05 Toccata 12:01 06 Prelude [Live Quintet Version] 5:02* 07 Blues [Live Quintet Version] 10:57* 08 Africana [Live Quintet Version] 6:56* 09 Toccata [Live Quintet Version] 13:45*

POLL WINNERS RECORDS 8436028696635 PWR 27255 JEWEL BOX 2011

COLTRANE JOHN MY FAVORITE THINGS L’album “Giant Steps” ha rappresentato l’affermazione definitiva di John Coltrane nella scena jazz del suo tempo. In quel disco per la prima volta tutti i brani portavano la sua firma e il suo stile personale sembrava ormai completamente sviluppato. “Coltrane Jazz” fu il primo album di Coltrane ad essere pubblicato dopo “Giant Steps” e segnò il passaggio dai suoi primi gruppi sperimentali al suo quartetto classico. L’album successivo ad essere pubblicato, “My Favorite Things”, divenne una pietra miliare della discografia di Trane ed uno dei suoi album più venduti. Anche se è difficile da credere, questo capolavoro del jazz è stato registrato nel 1960 in meno di tre giorni, durante diverse lunghe sessioni di registrazione che hanno prodotto la musica che sarebbe poi confluita nei dischi “Coltrane Plays the Blues”, “Coltrane's Sound” e “Coltrane Legacy” . "My Favorite Things", il brano che dà titolo all’album, è tratto dall’opera teatrale di Richard Rodgers e Oscar Hammerstein II, “The Sound of Music”, ed è divenato uno standard jazz proprio dopo la rilettura di Coltrane. In questa nuova edizione dell’album “My Favorite Things” è stata aggiunta come bonus una sessione in quartetto del 1960 che vede Trane affiancato da McCoy Tyner, Steve Davis e Billy Higgins. Questa è la prima sessione di Trane e Tyner insieme.

L'album “My Favorite Thing s” è una pietra miliare della discografia di John Coltrane ed uno dei suoi lavori più venduti. In questa nuova edizione è stata aggiunta come bonus una sessione in quartetto del 1960 che vede Trane affiancato da McCoy Tyner, Steve Davis e Billy Higgins. 1 My Favorite Things 13:44 2 Everytime We Say Goodbye 5:43 3 Summertime 11:35 4 But Not For Me 9:34 5 One And Four (Aka Mr. Day) 7:38 * 6 Exotica 4:33* 7 Like Sonny [Version 2] 3:57* 8 Exotica [Alt Tk] 4:33*

JAZZ

POLL WINNERS RECORDS 8436028696642 PWR 27256 JEWEL BOX 2011 JAZZ

DAVIS MILES SKETCHES OF SPAIN “Sketches of Spain” rappresenta il terzo lavoro frutto della collaborazione di Miles Davis e Gil Evans (i loro lavori precedenti erano “Miles Ahead” del 1957 e “Porgy and Bess” del 1958). Prima di realizzare questo album, Miles aveva appena sciolto il suo sestetto con John Coltrane, Julian "Cannonball" Adderley, Bill Evans, Paul Chambers e Jimmy Cobb, con cui aveva inciso l’album storico Kind of Blue a metà del 1959. Su quell’album, Davis aveva incluso "Flamenco Sketches", un brano d’ispirazione spagnola che in un certo senso ha anticipato la realizzazione dell'album qui riproposto. Il brano è stato aggiunto a questa edizione come bonus track insieme ad altri due brani affini tratti dall’album “Miles Ahead”, "Blues for Pablo" e "The Maids of Cadiz", che dimostrano come Davis fosse già affascinato dalla musica spagnola prima della realizzazione di questo album (il trombettista ha poi dichiarato nella sua autobiografia che il tutto è nato dall’ascolto del "Concierto de Aranjuez" del compositore spagnolo Joaquín Rodrigo). Come ulteriore bonus track è stato aggiunto il brano “Song of Our Country”, l’unica composizione di Evans realizzata per “Sketches of Spain” che non era stata inclusa nell’album originale.

“Sketches of Spain” rappresenta il terzo lavoro frutto della collaborazione di Miles Davis e Gil Evans. Come bonus track sono stati aggiunti diversi brani tra cui “Song of Our Country” che è l’unica composizione di Evans realizzata per “Sketches of Spain” che non era stata inclusa nell’album originale. 01 Concierto De Aranjuez 16:23 02 Will O' The Wisp 3:50 03 The Pan Piper 4:00 04 Saeta 4:59 05 Solea 12:09 06 Song Of Our Country 3:23 07 The Maids Of Cadiz 3:45* 08 Blues For Pablo 5:17* 09 Flamenco Sketches 9:24*

POLL WINNERS RECORDS 8436028696659 PWR 27257 JEWEL BOX 2011 JAZZ

EVANS BILL PORTRAIT IN JAZZ “Portrait in Jazz” rappresenta il terzo lavoro di Bill Evans come leader, dopo “New Jazz Conceptions” (1956) e “Everybody Digs Bill Evans” (1958), e a differenza dei suoi precedenti album non presenta brani per pianoforte solo, ma solo registrazioni in trio. “Portrait in Jazz” è stato anche primo album di Evans con il talentuoso contrabbassista Scott LaFaro (entrambi avevano suonato sull’album di Tony Scott “Sung Heroes” registrato nel mese di Ottobre del 1959, ma avevano suonato su tracce separate). La collaborazione di Evans con LaFaro avrebbe raggiunto il suo apice con le loro registrazioni al Village Vanguard del Giugno 1961. Purtroppo LaFaro sarebbe morto in un incidente stradale poco dopo (il 6 Luglio 1961), all'età di soli 25 anni (Evans fu così scioccato dalla morte del suo bassista che aspettò a lungo prima di formare un nuovo trio). In questo album il repertorio è costituito fondamentalmente da standards a cui si affiancano due composizioni originali “Peri’s Scope”, brano che Evans non avrebbe registrato nuovamente prima del 1967, e “Blue in Green”, composta con Miles Davis e precedentemente registrata da Evans sullo storico album “Kind of Blue”. Come bonus è stata inclusa in questa nuova edizione una registrazione radiofonica dello stesso trio (con Paul Motian alla batteria) realizzata quattro mesi dopo la sessione in studio.

Il terzo lavoro di Bill Evans come leader è rappresentato da “Portrait in Jazz”. Come bonus è stata inclusa in questa nuova edizione una registrazione radiofonica realizzata quattro mesi dopo la sessione in studio. 01. Come Rain Or Come Shine 3:22 02. Autumn Leaves 5:59 03. Witchcraft 4:35 04. When I Fall In Love 4:57 05. Peri’s Scope 3:14 06. What Is This Thing Called Love? 4:37 07. Spring Is Here 5:07 08. Some Day My Prince Will Come 4:55 09. Blue In Green 5:25 10. Blue In Green [From Kind Of Blue] 5:36* 11. Come Rain Or Come Shine [Live] 4:55* 12. Nardis [Live] 7:25* 13. Blue In Green [Live] 6:13* 14. Autumn Leaves [Live] 7:09

POLL WINNERS RECORDS 8436028696666 PWR 27258 JEWEL BOX 2011 JAZZ

MONTGOMERY WES THE INCREDIBLE JAZZ GUITAR OF WES MONTGOMERY Wes Montgomery (1925-1968) è stato uno dei chitarristi più apprezzati della storia del jazz. “The Incredible Jazz Guitar of Wes Montgomery” rappresenta il suo terzo album come leader, dopo “Montgomeryland” (1958) e “The Wes Montgomery Trio” (1959). Egli aveva anche partecipato in precedenza ad altri due album con i suoi fratelli Buddy e Monk, The Montgomery Brothers and 5 Others (1957) e Kismet (quest'ultimo album era stato pubblicato sotto il nome del gruppo The Mastersounds). Prima di queste sessioni, Wes aveva lavorato e registrato con la band di Lionel Hampton (a partire dal 1948). In “The Incredible Jazz Guitar of Wes Montgomery”, Wes è accompagnato da Tommy Flanagan (1930-2001) al piano, Percy Heath al basso, e il fratello di Percy, Albert "Tootie" Heath alla batteria. Due versioni alternative registrate da Wes nel 1960 di due degli otto brani dell'album (D-Natural Blues e West Coast Blues) sono state aggiunte come bonus.

Wes Montgomery è stato uno dei chitarristi più apprezzati della storia del jazz. In “The Incredible Jazz Guitar of Wes Montgomery”, Wes è accompagnato da Tommy Flanagan al piano, Percy Heath al basso, e il fratello di Percy, Albert "Tootie" Heath alla batteria. 01 Airegin 4:28 02 D-Natural Blues 5:22 03 Polka Dots And Moonbeams 4:42 04 Four On Six 6:15 05 West Coast Blues 7:23 06 In Your Own Sweet Way 4:53 07 Mr. Walker 4:32 08 Gone With The Wind 6:20 09 D-Natural Blues [Different Version] 6:28* 10 West Coast Blues [Different Version] 6:02*

POLL WINNERS RECORDS

RUSHING JIMMY RUSHING LULLABIES (+ BRUBECK & RUSHING) James Andrew Rushing, meglio noto come Jimmy Rushing, è nato in Oklahoma il 26 Agosto 1901. Conosciuto anche come "Mr. Five by Five" (soprannome che si riferiva alla sua stazza) Rushing è stato uno dei più noti cantanti blues e jazz del suo tempo e ha partecipato a più di 250 sessioni in studio e registrazioni dal vivo tra il 1929 e il 1971. L’album “Rushing Lullabies” presenta Mr. Five by Five in un contesto familiare, circondato prevalentemente da vecchi colleghi ed ex-membri dell’orchestra di Count Basie (Buddy Tate, Sir Charles Thompson, Ray Bryant e Jo Jones) di cui Rushing aveva fatto parte dal 1935 al 1948. Il secondo album proposto in questa pubblicazione, “Brubeck e Rushing”, è invece un esperimento musicale unico che vede Rushing affiancato dal Dave Brubeck Quartet (con Paul Desmond, Gene Wright e Joe Morello).

Jimmy Rushing è considerato uno dei più noti cantanti blues e jazz del suo tempo. DUE ALBUM RACCHIUSI IN QUESTO CD! 01 Yesterdays 4:15 02 Back Home Blues 5:31 03 I Can’t Get Started 6:31 04 Hamp’s New Blues 3:54 05 Summertime 4:40 06 Dizzy Moods 6:53 07 Laura 6:33 08 Cherokee 2:30* 09 Blues Too Much 4:56*

8436028696703 PWR 27259 JEWEL BOX 2011 JAZZ

10 Thou Swell 3:09* 11 The Boy Next Door 3:44* 12 Laura 5:01* 13 When Your Lover Has Gone 2:29* 14 Just One Of Those Things 6:01* 15 Blue Greens 11:40*

POLL WINNERS RECORDS 8436028696550 PWR 27260 JEWEL BOX 2011 JAZZ

MINGUS CHARLES MINGUS THREE “Mingus Three” è una perla rara nella discografia di Charles Mingus. L’album è stato registrato nel 1957, dopo “The Clown” e prima di “Tijuana Moods”, due album caratterizzati dall’utilizzo di grandi formazioni. In effetti è abbastanza raro poter apprezzare Charles Mingus in un contesto in trio. In questo album il grande contrabbassista è affiancato dal pianista Hampton Hawes e dal batterista Dannie Richmond. Il disco consiste in quattro standards, due brani originali di Mingus ed un’improvvisazione estemporanea del trio (Hamp’s New Blues). Come bonus a questa edizione è stata inclusa una rarissima registrazione del 1955 del John Mehegan Trio con Mingus e Kenny Clarke, così come una sessione del Teddy Charles Quartet, in cui non sono presenti fiati e il contrabbassista ha ampia possibilità di esprimersi.

“Mingus Three” è una perla rara nella discografia di Charles Mingus. E' abbastanza raro poter apprezzare Charles Mingus in un contesto in trio con Hampton Hawes al piano e Dannie Richmond alla batteria. 01 Yesterdays 4:15 02 Back Home Blues 5:31 03 I Can’t Get Started 6:31 04 Hamp’s New Blues 3:54 05 Summertime 4:40 06 Dizzy Moods 6:53 07 Laura 6:33 08 Cherokee 2:30* 09 Blues Too Much 4:56* 10 Thou Swell 3:09* 11 The Boy Next Door 3:44* 12 Laura 5:01* 13 When Your Lover Has Gone 2:29* 14 Just One Of Those Things 6:01* 15 Blue Greens 11:40*

SHERAZADE 8015948302606 SHECDTD 003 DIGIPACK 2010 FOLK

PICCOLA ORCHESTRA DI RIOLA FUORI SERVIZIO Anticamente buona parte delle festività sia civili che religiose dei paesi erano gestite dall’istituzione bandistica presente sul territorio. Ciò era valido anche per le feste da ballo. Una parte della banda, un organico ridotto definito ‘bassa banda’ o ‘piccola orchestra’ dava vita alle musiche di queste serate. In questo disco dal titolo “Fuori Servizio”, il nucleo della Banda di Riola di Vergato, riprende il repertorio tipico delle feste da ballo dell’alta montagna bolognese. Il titolo deriva proprio dai momenti in cui la banda, dopo le prove “ufficiali”, si dedicava a quelle canzoni e a quei brani destinati ai momenti di svago. Fanno parte della Banda di Riola di Vergato: Franco Prandi (clarinetto), Mirco Bellettini (sax), Antonio Bellettini (fisarmonica), Giuseppe Baraccani (trombone), Agostino Baraccani (bombardino), Massimiliano Baraccani (tuba), Marisa Suppini (piatti), Antonio Tangenti (rullante) e Paolo Baraccani (cassa)

“Fuori Servizio" riprende il repertorio tipico delle feste da ballo dell’alta montagna bolognese. Il titolo deriva proprio dai momenti in cui la banda, do po le prove “ufficiali”, si dedicava a quelle canzoni e a quei brani destinati ai momenti di svago.

SHERAZADE 8015948302859 SHECDTD 005 DIGIPACK

PICCOLA ORCHESTRA ZACLEN LA MUSICA DI CARLO BRIGHI ZACLEN La Piccola Orchestra Zaclèn nasce dalla volontà di far rivivere le musiche del compositore Carlo Brighi, detto Zaclèn per la sua passione per la caccia alle anatre. Formata da musicisti provenienti da esperienze musicali eterogenee (classica, etnica, jazz, etc.) ma accomunati dall'amore per la musica popolare della Romagna, la Piccola Orchestra Zaclèn. ha compiuto una approfondita ricerca sulle partiture manoscritte di Zaclèn conservate nel fondo Piancastelli della biblioteca Saffi di Forlì e ne ha registrato le musiche con l'organico originale delle sue ultime formazioni: due violini, clarino in do, chitarra e contrabbasso. Nato da famiglia contadina il 14 ottobre 1853 a Fiumicino, una piccolissima frazione presso Savignano sul Rubicone, Carlo Brighi lavorò come violinista in diversi teatri della regione; poi, l’incontro con la musica da ballo austriaca ed europea che stava invadendo ovunque i circoli e le sale da ballo dalla seconda metà dell’800 lo colpì e segnò profondamente: cogliendone l’enorme potenziale, cominciò a comporre egli stesso valzer, polke e mazurke rifacendosi stilisticamente agli illustri esempi viennesi e Straussiani e mischiandoli con i balli saltati in voga nelle aie contadine. Si ipotizza che alla base di questa sua scelta radicale ci sia stata la necessità di crearsi nuove possibilità di lavoro, dal momento che , a causa di una grande crisi economica, molti teatri dell’epoca sospesero le programmazioni o addirittura

La Piccola Orchestra Zaclèn nasce dalla volontà di far rivivere le musiche del compositore Carlo Brighi, det to Zaclèn e la sua passione per la caccia alle anatre. Carlo Brighi per oltre quarant’anni errò per tutta la Romagna con la sua orchestrina portando le sue musiche e i nuovi balli di coppia nelle aie, nelle piazze, nei circoli culturali e politici e ovunque si volesse ballare.

2010 FOLK

chiusero. Ipotesi più suggestiva è quella secondo cui, sulla base della amicizia che legava il Brighi ad Andrea Costa ed appurata la sua aderenza al Partito Socialista Rivoluzionario, si può presumere che il nostro abbia voluto portare quella musica alle classi più popolari, che per natura sentiva più vicine. Fatto sta che Carlo Brighi per oltre quarant’anni errò per tutta la Romagna con la sua orchestrina portando le sue musiche ed i nuovi balli di coppia nelle aie, nelle piazze,nei circoli culturali e politici ed ovunque si volesse ballare

Grazie dell’attenzione e cordiali saluti da EGEA Records & Distribution.

Silvia Valderrama Ufficio Stampa - EGEA Music C.so Mazzini, 12 - 12037 SALUZZO (CN) Tel. +39 0175 217323 Fax. +39 0175 475154 E-Mail: [email protected] Skype: silvia valderrama http://www.egeamusic.com