Emilio Del Giudice-La Speranza Viene Dal Freddo

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La speranza viene dal freddoMILANO Torniamo a parlare di energia nucleare. Ma non di quella tradizionale, bens della fusione fredda. In esclusiva ne parla il professor Emilio Del Giudice, che lha sperimentata con successo. E spiega perch potrebbe essere la fonte energetica del terzo millennio. A patto che gliene sia data la possibilit DI ANDREA BALLOCCHIl 23 marzo 1989 il mondo scientifico, e non solo, si ferm. Due ricercatori americani delluniversit dello Utah, Martin Fleishmann e Stanley Pons, dichiararono di aver trovato la formula per la fusione nucleare fredda. In un attimo la notizia fece il giro del mondo: gi si immaginava la rivoluzione energetica e i possibili benefici che tutti ne avrebbero tratto. Bastarono pochi mesi perch arrivasse la smentita da parte della scienza ufficiale, che aveva denunciato la fusione fredda come una truffa. Il motivo: il processo creato dai due studiosi non produceva lemissione di particelle previste dalla teoria (nel caso specifico neutroni, emessi dalla fusione di due atomi di deuterio, isotopo dellidrogeno). Lopinione pubblica non sent pi parlare n dellinvenzione n tantomeno dei due scienziati statunitensi. Anzi, la questione della fusione fredda si tinse di noir quando uno degli studiosi di questa branca, Eugene Mallove, fu ucciso in circostanze oscure. Ma qualcosa nel frattempo accaduto. Il dipartimento dellEnergia Usa ha dichiarato non solo che la fusione fredda una reazione nucleare a bassa temperatura verificabile, riproducibile e priva di radiazioni nocive o di scorie nucleari, ma che laboratori, Stati e imprese di tutto il mondo lavevano ripro-

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LabItalia ha chiesto in esclusiva di parlare della fusione fredda. E degli innumerevoli ostacoli che finora non hanno dato modo a questa grande scoperta di divenire unalternativa concreta ed economicamente competitiva.Professor Del Giudice, perch il mondo scientifico ufficiale non ha pi parlato della fusione fredda o lavversa?

Non strano che una nuova idea incontri una difficolt. Diceva un mio concittadino, il filosofo napoletano Benedetto Croce: Dio ci guardi dalla calunnia delluomo dabbene. Spesso i pregiudizi pi forti li hanno gli uomini pi intelligenti. La storia della scienza piena di pregiudizi sbagliati pronunciati da grandi scienziati. Kelvin, uno degli autori del secondo principio della termodinamica, non credeva che esistessero gli atomi.Ma quali sono, in linee sintetiche, le differenze teoriche tra la fusione calda e quella fredda?

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Tutti sanno che i nuclei sono elettricamente carichi: quindi se uno tenta di metterli a contatto, la repulsione elettrostatica li oppone. Vero , per, che il potere di attrazione dei neutroni pi intenso delle forze elettrostatiche, anche se presenta lenorme difetto di avere un limitatissimo raggio dazione. Per cui, prima che possano arrivare in stretto contatto, agisce la repulsione elettrostatica. A questo punto ci sono due vie per far s che i neutroni si avvicinino e diano luogo alla fusione: tramite la forza bruta, ossia la ter-

militare: nel caso della bomba allidrogeno i nuclei di deuterio vengono fatti fondere facendo esplodere la bomba atomica, che produce la temperatura altissima prevista per avere la reazione. Per gli usi civili ci non possibile, anzi ha degli effetti collaterali estremamente pericolosi.

lenza dellintervento, ne abbassiamo la resistenza. Laltro aspetto da tenere in considerazione nel procedimento quello di far agire tutti insieme gli elettroni. Qui si introduce il principio di coerenza. Che significa che in un insieme di componenti tutti operano alluniSi arriva quindi al metodo della fusione sono. Che si traduce anche nellevitare, menfredda, ossia della dolcezza tre si produce energia, grossi sforzi per ragTorniamo alla coppia di amanti che hanno giungere un certo scopo. un brutto carattere. Per avvicinarli e far scat- A che punto siamo con la ricerca nellamtare la passione (nel nostro caso la fusione) si bito della fusione fredda e quando potrebattiva una cerchia di vecchie zie che si met- be diventare competitiva?

Il dipartimento dellEnergia Usa ha dichiarato che la fusione fredda una reazione nucleare a bassa temperatura verificabile, riproducibile e priva di radiazioni nocive o di scorie nuclearimofusione, oppure con la dolcezza, neutralizzando gli ostacoli, grazie alla fusione fredda. Per usare una metafora, occorre pensare ai neutroni come a una coppia di persone il cui carattere difficile tiene separate. Solo se si avvicinano scatta la passione. Nella fusione calda si eleva la temperatura a un livello tale che lenergia cinetica dei nuclei candidati sovrasta la repulsione elettrostatica. Solo allora avviene la fusione. Lapplicazione semplice nellimpiego tono in mezzo ai due amanti e fanno in modo, pian piano, di farli avvicinare fino allincontro e alla passione. Nel caso della fusione nucleare le vecchie zie sono gli elettroni: non un caso infatti che la fusione fredda non avvenga nel vuoto, come quella calda, ma nella materia, nellacqua in cui ci sono le cariche negative, gli elettroni appunto. Che conducono in mezzo a loro i neutroni fino a farli avvicinare e a realizzare cos la fusione. Quindi invece di innalziare la vioLesistenza del fenomeno stata dimostrata: rimane da sviluppare la parte tecnologica. Perch il punto fondamentale legato alla modalit con cui si libera energia. Mentre nei processi chimici normali essa si libera lentamente e progressivamente si tramuta in energia di agitazione delle molecole, in questo caso si ha invece a che fare con un processo nucleare, in cui viene liberata in modo molto rapido e per la maggior parte si volatilizza sotto forma di campi elettromagnetici cheLABITALIA DICEMBRE 2005

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dotta in circa duecento situazioni diverse. In Italia gli studi sullargomento sono portati avanti da scienziati quali il fisico Emilio Del Giudice, dellIstituto di Fisica nucleare di Milano, che non solo riesce a ottenere la fusione fredda, ma esegue ricerche volte ad acquisire gli elementi che rafforzino

lattivit sia teorica che pratica ancora mancante (un collega di Del Giudice, il fisico milanese Giuliano Preparata, scomparso nel 2000, aveva spiegato il fenomeno della fusione fredda ricorrendo ai nascenti studi sullelettrodinamica quantistica). Proprio allo scienziato Del Giudice

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L E S P E R I M E N T O L I V E A M I L A N O E N E R G I A

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ella fusione fredda, oppure pi correttamente a bassa temperatura, sperimentata con metodi elettrochimici, si verifica una anomala produzione di energia e una trasmutazione nucleare. In pratica, in un processo di elettrolisi vengono accumulati sui catodi metallici ioni di deuterio (D+) formati da un protone e un neutrone e si ottiene la produzione di elevate densit di energia (fino a 1kW per centimetro cubo di metallo del catodo), accompagnata dalla simultanea apparizione di nuclei di elio, formati da due protoni e due neutroni. Si quindi verificata una fusione nucleare. Lesperimento di fusione fredda mostrato al pubblico durante Milano Energia, condotto dai ricercatori Vincenzo Iorio e Domenico Cirillo (nella foto, accanto allimpianto, ndr), stato prodotto in una cella elettrolitica con elettrodi di acciaio contenente acqua bi-distillata, con laggiunta di carbonato di potassio. In questo esperimento avviene un processo di trasmutazione nucleare (ancora non totalmente compreso dai fisici teorici) e viene rilasciata una forte quantit di energia. Infatti, il tubo metallico che racchiude il catodo viene fuso e diventa plasma (cio un gas di atomi ionizzati); nella fase pre-plasma emette una forte luce.

cene a cui sono intervenuto per incontrare i pi illustri esponenti dellalta finanza. Risultati? Zero. Lofferta massima stata quella di un prestito di fondi per avere in cambio un utile entro sei mesi. Cosa ovviamente impossibile, visto che la ricerca ha i suoi tempi.C una comunit scientifica dedicata alla ricerca e allo sviluppo specifici per la fusione fredda?

Quella che io conosco costituita da circa duecento scienziati in tutto il mondo. Immagino che ce ne siano almeno dieci volte tanti, di cui per non sono a conoscenza.Qual il clima che si respira circa la fusione fredda negli altri paesi? E in Italia?

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andrebbero captati. Bench quella emessa sia lennuplo di quella immessa non strano che la quantit di energia che si scopre comunque piccola, perch i ricercatori riescono a captare solo la parte pi lenta di energia emessa. La maggior parte purtroppo gli sfugge. Noi abbiamo misurato anche le-

lio-produzione, che ci ha permesso di calcolare lenergia liberata per ogni atomo di elio prodotto. Il risultato che di energia se ne produce dieci volte tanto rispetto a quella immessa. Il che vuole dire che il 90% dellenergia prodotta va perduta. Questo problema per non compete ai fisici teorici, ma ai

tecnici e agli ingegneri. Questi ultimi tuttavia dipendono da disponibilit finanziarie, per la loro attivit. E ci vogliono tecnologie, quindi soldi: volendo fare una valutazione servirebbero 1,5-2 milioni di euro lanno per cinque anni. Lostacolo economico c: ma usando tutte queste idee la quantit di

Paradossalmente, lItalia uno dei paesi in cui la questione andata meno peggio. In altri paesi le persone sono state diffidate o minacciate di non occuparsi di fusione fredda. Per fortuna il nostro un paese dove si dice che il dispotismo delle leggi temperato dalla loro inosservanza. Vedo con terrore il giorno in cui anche lItalia diventer perfettamente efficiente. Perch allora non ci sar pi speranza per la fusione fredda.

poi hanno perso linteresse. A chi interessa invece ancora molto? Al Giappone e ai paesi europei, appunto, a quelli cio che non hanno ancora lordigno a idrogeno. Quando avranno raggiunto lo scopo prefissato si disinteresseranno a loro volta degli eventuali benefici civili.

Quindi un futuro cupo quello che lei prevede per la fusione calda

Certamente. Con le temperature in gioco per innescare la fusione calda c il rischio che si fonda tutto nellambito di chilometri quadrati. Inoltre i rifiuti radioattivi ci sono. Io sono nato nel 1940 e nel 1955 si parlava

Io ho raggiunto il peso di 110 chili grazie a tutti i pranzi e alle cene cui sono intervenuto per incontrare i pi illustri esponenti dellalta finanza, nella speranza di trovare finanziamenti. Risultati? ZeroLA STORIA DELLA FUSIONE FREDDA

Vedo con terrore il giorno in cui anche lItalia diventer un paese perfettamente efficiente. Perch allora non ci sar pi nessuna speranza per la fusione freddaCosa ne pensa del progetto Iter, dedicato alla ricerca sulla termofusione nucleare, che desta lattenzione di diversi paesi europei e del Giappone?

capitale da investire per realizzarle diventerebbe minima.E allora perch non si arriva a sviluppare la fusione fredda?

Emilio Del Giudice

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isale al 1989 linizio degli esperimenti che portarono due chimici statunitensi, Martin Fleischmann e B. Stanley Pons, delluniversit di Salt Lake City (Utah), nellambito di una ricerca concernente laccumulo di idrogeno in metalli e leghe, a gettare le basi della fusione fredda. La scoperta in un articolo pubblicato dal Journal of electroanalyctical Martin Fleischmann e B. Stanley Pons chemistry. Oggi sono circa duecento i fisici che in tutto il mondo sperimentano lo sviluppo questa energia alternativa. Tra questi Emilio Del Giudice, che svolge attivit di ricerca in seno all'Istituto nazionale di Fisica nucleare di Milano. Il metodo messo a punto da Del Giudice era stato avviato in collaborazione con Giuliano Preparata, fisico ordinario di Teoria delle interazioni subnucleari all'Universit di Milano, morto nel 2000. Preparata firm assieme a Del Giudice una teoria che cerc di spiegare e conciliare la fusione fredda con l'attuale teoria cromo dinamica quantistica.

Le invenzioni gradite in unepoca governata dal capitale sono quelle che offrono un incremento nelluso del capitale (ingegneria genetica, elettronica eccetera), dando come risultati notevoli spese a fronte di progressi molto lenti. Se soddisfacessimo i bisogni energetici dellumanit per pochi soldi, ci sarebbe un disinvestimento massiccio di capitale. preferita una ricerca che faccia pochi progressi e che tenga in vita la ricerca senza che essa risolva il problema.Ma le grandi aziende private non hanno espresso un interessamento?

Le racconto un aneddoto. Ho raggiunto il peso di 110 chili grazie a tutti i pranzi e le

uno dei mezzi surrettizi per far passare spese militari nel bilancio civile. Non a caso i paesi che gi hanno la bomba allidrogeno non investono nella fusione calda. Perch un reattore a termofusione offre un modo per studiare, senza destare sospetti, come si comporta un plasma di neutroni. Perch occorre sapere che non esiste una teoria matematica che spiega la bomba H, ma esistono una serie di ricette che hanno bisogno della messa in pratica per sapere se funzionano o meno. Allinizio hanno investito molto gli Stati Uniti, la Russia e la Gran Bretagna, fino al momento in cui hanno realizzato la bomba H. Da quel giorno in

gi della realizzazione prossima di impianti termonucleari: preventivarono una decina danni. Nel 1963 i russi annunciarono linvenzione del Tokamak (il recipiente dove avviene la termofusione ndr) dichiarando che grazie a questo grande progresso si sarebbe potuto realizzare il primo impianto termonucleare nel giro di una ventina danni. Nel 1976 giunse poi unaltra notizia sullo sviluppo della nuova tecnologia, che avrebbe visto la sua realizzazione entro trentanni. Adesso si parla di unipotesi concretizzabile tra cinquantanni. Insomma, lennesima proroga. Ecco perch si pu dire che la fusione calda lenergia del futuro: perch non ha presente.ANDREA BALLOCCHI

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