Emergenze Ambientali RegioneLombardia 2006 Capitolo 7.

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Emergenze Ambientali RegioneLombardia 2006 Capitolo 7

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Emergenze Ambientali

RegioneLombardia 2006

Capitolo 7

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Obiettivi

identificare le situazioni a rischio peresposizione alle alte – basse temperatureidentificare e valutare le principali lesioni legate alle condizioni ambientaliconoscere le modalità di trattamento

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La temperatura corporea è determinata dall’energia che

si sviluppa dal metabolismo di ossigeno e glucosio ricavati dalla respirazione e dal cibo

In condizioni ottimali, l’organismo umano genera calore al fine di mantenere costante al suo interno una

temperatura di 37°C

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Termodispersione

Termogenesi

Modalità di dispersione•Irradiazione•Conduzione•Convezione•Evaporazione

Fattori determinanti•Temperatura esterna•Bagnato (umidità, pioggia, acqua)•Vento

Produzione di calore:•Metabolismo basale•Esercizio fisico•Brivido

Ritenzione di calore:•Isolamento•Grasso corporeo•Rapporto superficie/volume

Temperatura corporea:un delicato equilibrio

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Disturbi dovuti ad un carico di calore con mantenimento della

termoregolazione SEGNI E SINTOMIIpotensione ortostatica

Cute arrossata e sudata

Sete Intensa

Debolezza generalizzata

Crampi muscolari

Tachipnea e tachicardia

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Disturbo dovuti ad un carico di calore con alterazione della termoregolazione

SEGNI E SINTOMI

> Temperatura corporea (> 40°C)

Cute calda e secca (no sudorazione)

Alterazioni del SNC (cefalea, vertigini, allucinazioni, irritabilità, convulsioni, alterazioni coscienza…)

Debolezza generalizzata

Sete intensa

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ABC PROVVEDIMENTI

Spostare il pz. in un luogo fresco

Raffreddare con impacchi umidi e freddi

Somministrare O2

Monitoraggio continuo

Reidratare il paziente se non compromessa la coscienza

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•Vento freddo•Tipo di isolamento•Contatto con metallo •Contatto con liquidi freddi•Cute esposta•Vasodilatazione•Vasocostrizione•Congelamenti pregressi•Vestiti stretti

•Sesso•Apporto calorico•Fatica•Livello di allenamento•Patologie: diabete, Raynaud’s•Alcool, caffeina, nicotina•Pressioni locali•Posizioni costrette•Corporatura•Disidratazione

FATTORI PREDISPONENTI

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Patologie legate all’esposizione a basse temperature

LESIONI LIMITATE ALLE ESTREMITA’ DEL CORPO ESPOSTE O POCO RIPARATE

TEMPERATURA CORPOREA CENTRALE < 35°C

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LESIONI DI UN’AREA PERIFERICA DEL CORPO (mani, piedi, naso…) IN SEGUITO

ALL’ESPOSIZIONE A BASSE TEMPERATURE

Si determinano lesioni più o meno estese e gravi

in seguito alla vasocostrizione e alla formazione di cristalli di ghiaccio all’interno

delle cellule

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Si possono avere diversi gradi di gravità del congelamento a seconda che il congelamento interessi i tessuti

superficiali o più profondi, sino all’osso.

La classificazione NON è molto utile o importante in fase di soccorso perché il

trattamento in fase di emergenza è lo stesso

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PRIMA FASE

• LA ZONA COLPITA E’ DOLENTE

• LA CUTE E’ CEREA E EDEMATOSA

• (MORBIDA)

SECONDA FASE

• PERDITA DELLA SENSIBILITA’

E SCOMPARSA DEL DOLORE

• LA CUTE DIVENTA LIVIDA E

DURA E NON E’ DEPRIMIBILE

FASI del CONGELAMENTO

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• Trasferire il soggetto in ambiente protetto

• Rimuovere indumenti bagnati o stretti.

• Rimuovere anelli, braccialetti

• Mettere la zona colpita a contatto con una superficie corporea calda (es. mani sotto le ascelle...)

• Protezione termica (telini e coperte termiche)

• Immobilizzare e posizionare declive la parte colpita

• Somministrare ossigeno

COSA FARE

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NON intraprendere nessuna manovra di riscaldamento che non sia definitiva:

E’ MEGLIO NON RISCALDARE SE VI SONO POSSIBILITA’ DI ULTERIORE

RAFFREDDAMENTO!

• Massaggiare e frizionare (lesione tessuti)

• Somministrare bevande alcooliche • Fumare• Bucare eventuali bolle

COSA NON FARE

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Stadio I: paziente reagisce, tremito muscolare

(Temp. centrale 35° - 32°C)

Stadio II: paziente reagisce difficilmente, senza

tremito muscolare e sonnolento (Temp. centrale 32° - 28°C)

Stadio III:paziente incosciente

(Temp. centrale 28° - 24°C)

Stadio IV: arresto respiratorio e cardiocircolatorio

(morte apparente) (Temp. centrale 24°-15°C)

(Classificazione REGA Guardia di Volo di Soccorso Svizzera)

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•Allontanare dall’ambiente il più presto possibile

•Mobilizzare con cautela (AFTER-DROP)

Rischio di arresto cardiaco per spostamento di sangue

freddo dalle estremità (arti) al centro (cuore).

Adottare le misure utilizzate per i pz. traumatizzati!!!

TRATTAMENTO INIZIALE

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• Rimuovere gli indumenti bagnati e/o stretti

• Proteggere dalla perdita di calore Utilizzare metalline o coperte termiche avvolgendo completamente la vittima (ricordati anche la testa!!)

• Mantenere la posizione supina

• Iniziare il riscaldamento

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•Somministrare liquidi caldi•Somministrare ossigeno o aria calda

•Applicare impacchi caldi sulle zone maggiormente

vascolarizzate collo, ascelle, inguine, poplite, gomiti

(Attenzione alle ustioni!!)

Dispositivi riscaldamento esterni:•Teli a fibra di carbonio

riscaldati a batteria

Sorvegliare sempre l’ipotermico!!!

RISCALDAMENTO

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• Nell’ipotermico severo tutte le funzioni vitali sono progressivamente rallentate ed il brivido è sempre assente.

• La coscienza è solitamente assente.

• Il soggetto tende ad assumere la posizione fetale

• L’attività cardiaca e respiratoria possono essere lentissime sino all’arresto cardio circolatorio.

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• Evitare il più possibile i movimenti bruschi

• Valutare ABC

• Somministrare ossigeno

• Effettuare la protezione termica e iniziare il riscaldamento (solo del tronco e non degli arti)

• Sorvegliare continuamente la vittima

• Trasportare rapidamente (ospedale adeguato)

• Iniziare e continuare durante il trasporto le manovre di RCP se arresto cardiorespiratorio

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• “L’ipotermico in ACC sembra più morto del normale”, ma l’ipotermico sarà morto solo

quando è caldo e morto.

• Contattare immediatamente COEU prima di iniziare le manovre di RCP se:

1. Lesioni traumatiche incompatibili con la vita

2. Torace troppo rigido per essere compresso

RICORDA

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• Tutti i traumatizzati sono o diventeranno ipotermici

• L’ipotermia complica notevolmente un trauma in quanto altera i sistemi di

emostasi e coagulazione

• In tutti i traumatizzati l’ipotermia va contrastata e corretta.

ATTENZIONE !!

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• Sicurezza della scena

• Trattare come un trauma

• Se arresto respiratorio o ACC è RCP

• Proteggere da ipotermia

PROVVEDIMENTI

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DomandeDomande

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Conclusioni

ATTENZIONE !!