EMERGENZA INCENDI BOSCHIVI · A partire dal 1 gennaio 2015 si è registrato in Piemonte un aumento...

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EMERGENZA INCENDI BOSCHIVI GENNAIO 2015 RELAZIONE A CURA DI: SETTORE REGIONALE PROTEZIONE CIVILE E SISTEMA ANTINCENDI BOSCHIVI, CORPO VOLONTARI AIB PIEMONTE, CORPO FORESTALE DELLO STATO, ARPA PIEMONTE

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EMERGENZA INCENDI BOSCHIVI

GENNAIO 2015

RELAZIONE A CURA DI: SETTORE REGIONALE PROTEZIONE CIVILE E SISTEMA ANTINCENDI BOSCHIVI,

CORPO VOLONTARI AIB PIEMONTE, CORPO FORESTALE DELLO STATO, ARPA PIEMONTE

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A partire dal 1 gennaio 2015 si è registrato in Piemonte un aumento del pericolo incendi boschivi che ha portato, nelle successive due settimane ad una situazione di emergenza che ha registrato numerosi incendi di bosco e di pascolo, e la cui gestione è stata affidata, come da procedure operative, ad Sistema operativo anti incendi boschivi. Il bollettino giornaliero ARPA sull’indice di pericolo incendi boschivi ha evidenziato chiaramente l’andamento del fenomeno, ovvero la situazione meteorologica predisponente, alla quale hanno fatto seguito le prime segnalazioni di incendi, da parte della sala operativa CFS. IL CONTESTO METEOROLOGICO (Vedere documento allegato) LA RISPOSTA DEL SISTEMA OPERATIVO Il Sistema operativo antincendi boschivi, coordinato dalla Regione Piemonte, Settore protezione civile e sistema aib – pur nelle more dell’istituzione della Sala Operativa Unificata Permanente – ha mantenuto il collegamento continuo con i soggetti, istituzionali e volontari che compongono la struttura operativa antincendi boschivi, attraverso una reperibilità h 24. A seguito del procrastinarsi, per alcuni giorni, del bollettino con elevato pericolo incendi boschivi su tutto il territorio regionale, emesso da Arpa Piemonte, il 4 gennaio è stata attivata la disponibilità continua della flotta degli elicotteri regionali.

Contemporaneamente il Corpo Volontari Aib Piemonte ha autorizzato i propri Volontari ai pattugliamenti preventivi sul territorio ed al presidio delle sedi dislocate su tutto il territorio piemontese:

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• l’attività di pattugliamento ha lo scopo di vigilare e scoraggiare comportamenti che possono indurre inneschi colposi o dolosi.

• l’attività di presidio delle sedi

consiste nell’avere a disposizione e in pronta partenza dei contingenti di Volontari che si possono presentare sul fronte di fuoco in tempi molto brevi, allertati dalle pattuglie che si muovono sul territorio o in osservazione da punti panoramici.

L’ 8 gennaio è stato dichiarato, con DD n. 2 , lo stato di massima pericolosità incendi boschivi su tutto il territorio piemontese e sono stati attivati i benefici del DPR 194/01, per i volontari impegnati nella lotta attiva agli incendi boschivi. E’ stato altresì richiesto, al Dipartimento nazionale di protezione civile, di potenziare il dislocamento di Canadair sulla base di Genova, dov’era presente un solo velivolo di tipo Canadair a presidio di tutto il nord Italia. Il Dipartimento di protezione civile ha quindi raddoppiato la presenza dei Canadair su Genova, mantenendo tale assetto fino al 15.01.

La collaborazione tra Corpo Volontari AIB Piemonte e Corpo Forestale dello Stato è stata valutata positivamente per quanto concerne l’operatività sui fronti delle operazioni. Meno positivamente sono state valutate le comunicazioni con la sala operativa CFS. L’elevato numero di incendi a fronte del ridotto numero di unità in sala operativa, ed in presenza di problematiche di tipo tecnico sul sistema Alerting, hanno reso problematiche le comunicazioni degli

incendi La causa di tali problematiche sono da ricercarsi soprattutto nella mancanza della SOUP, per la cui istituzione il Settore protezione civile e sistema AIB, si è speso senza sosta negli ultimi anni, trovandosi sempre di fronte barriere di tipo burocratico. Il 19.01.2015, non sussistendo più le condizioni meteorologiche predisponenti, è stata disattivata la disponibilità continua degli elicotteri della flotta regionale e con DD n. 94 del 19.01.2015 è stata

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dichiarata la cessazione dello stato di massima pericolosità incendi boschivi su tutto il territorio piemontese. Le comunicazioni della DD di dichiarazione dello stato di massima pericolosità e della DD di cessazione dello stesso, sono avvenute tramite Alerting System, a tutte le province e tramite esse a tutti i comuni; al Comando regionale del Corpo Forestale dello Stato, alla Direzione regionale dei Vigili del Fuoco, al Corpo Volontari AIB e per conoscenza, al Centro funzionale Arpa Piemonte ed al Dipartimento nazionale dei protezione civile. I dati sotto riportati evidenziano l’imponenza dell a risposta operativa che il SISTEMA AIB ha messo in campo durante quella che si è rivelata com e una vera e propria EMERGENZA INCENDI BOSCHIVI. I DATI DELL’EVENTO

Periodo dal 01/01/2015 al 15/01/2015 PROVINCIA N° INCENDI SUPERFICIE (Ha) INTERVENTI

ELICOTTERI INTERVENTI CANADAIR

TORINO 19 120.800 4 2 BIELLA 12 98 7 7 CUNEO 7 34.55 3 0

NOVARA 1 0.3 0 0 VERBANIA 4 1.33 0 0 VERCELLI 1 0.5 0 0

ASTI 0 0 0 0 ALESSANDRIA 0 0 0 0

TOTALE

44 255.48 11 6

Dati CFS DATI INTERVENTI CORPO VOLONTARI AIB PIEMONTE

Apertura ComuneProv N° Volontari N° Automezzi

01/01/2015 19.00 Briaglia (CN) 1 1

02/01/2015 10.45 Briaglia (CN) 3 1

02/01/2015 14.06 Oggebbio (VB) 3 1

02/01/2015 16.56 Monasterolo Casotto (CN) 3 1

02/01/2015 17.27 Biella (BI) 5 2

04/01/2015 17.15 Mezzenile (TO) 3 1

04/01/2015 21.55 Cannero Riviera (VB) 33 7

05/01/2015 11.30 Roccaforte Mondovì (CN) 5 1

05/01/2015 12.00 Cossato (BI) 21 6

05/01/2015 13.00 Cumiana (TO) 45 13

05/01/2015 13.30 Cumiana (TO) 40 10

05/01/2015 19.30 Viù (TO) 19 4

06/01/2015 0.30 Biella (BI) 8 3

06/01/2015 21.58 Campiglia Cervo (BI) 15 1

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06/01/2015 22.10 Bioglio (BI) 14 6

06/01/2015 22.14 Mezzomerico (NO) 8 3

06/01/2015 22.18 Crevacuore (BI) 5 1

06/01/2015 22.27 Vico Canavese (TO) 8 5

06/01/2015 22.31 Biella (BI) 12 2

09/01/2015 16.04 Pino Torinese (TO) 7 2

10/01/2015 8.39 Mathi (TO) 3 1

10/01/2015 13.30 Biella (BI) 6 2

10/01/2015 16.30 Montà (CN) 3 1

10/01/2015 18.30 Macra (CN) 3 1

10/01/2015 18.30 Prascorsano (TO) 24 7

10/01/2015 18.30 Robassomero (TO) 6 1

10/01/2015 18.30 Sommariva Perno (CN) 3 1

10/01/2015 19.30 Boves (CN) 8 2

10/01/2015 20.00 Cafasse (TO) 16 4

10/01/2015 20.00 Montà (CN) 6 2

10/01/2015 20.00 Ozegna (TO) 12 3

10/01/2015 23.30 Gravere (TO) 40 13

11/01/2015 2.30 Giaglione (TO) 6 3

11/01/2015 3.30 Bussoleno (TO) 8 3

11/01/2015 6.20 Bannio Anzino (VB) 12 4

11/01/2015 14.35 Mathi (TO) 3 1

11/01/2015 15.01 Bra (CN) 12 4

11/01/2015 15.24 Domodossola (VB) 5 1

11/01/2015 15.37 Domodossola (VB) 33 8

11/01/2015 16.16 Peveragno (CN) 8 3

11/01/2015 16.32 Frabosa Soprana (CN) 7 1

11/01/2015 17.18 Biella (BI) 47 8

11/01/2015 17.28 Dronero (CN) 22 3

11/01/2015 17.39 San Bernardino Verbano (VB) 33 8

11/01/2015 18.30 Ala di Stura (TO) 4 1

11/01/2015 18.30 Mathi (TO) 21 4

11/01/2015 19.00 Giaveno (TO) 4 1

11/01/2015 19.28 Igliano (CN) 3 1

11/01/2015 21.11 Bagnolo Piemonte (CN) 4 1

11/01/2015 22.23 Graglia (BI) 6 2

11/01/2015 23.00 Giaveno (TO) 13 3

11/01/2015 23.30 Giaveno (TO) 7 2

12/01/2015 5.00 Corio (TO) 17 5

12/01/2015 11.30 Peveragno (CN) 11 4

12/01/2015 15.53 Corio (TO) 18 6

12/01/2015 16.15 Montà (CN) 8 2

12/01/2015 16.30 Donato (BI) 15 5

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12/01/2015 16.41 Donato (BI) 23 5

12/01/2015 16.49 Cossato (BI) 7 2

12/01/2015 17.58 Piatto (BI) 30 10

12/01/2015 18.00 Trivero (BI) 4 1

12/01/2015 18.30 Dronero (CN) 13 4

12/01/2015 22.54 Casalborgone (TO) 11 2

12/01/2015 23.00 Corio (TO) 3 1

12/01/2015 23.02 Corio (TO) 3 1

12/01/2015 23.30 Bagnolo Piemonte (CN) 4 1

13/01/2015 10.00 Villanova Mondovì (CN) 3 1

13/01/2015 11.39 Dronero (CN) 9 4

13/01/2015 11.47 Corio (TO) 46 7

13/01/2015 11.52 Corio (TO) 12 6

13/01/2015 15.00 Lanzo Torinese (TO) 6 2

13/01/2015 18.21 Roppolo (BI) 7 3

13/01/2015 18.30 Castelnuovo di Ceva (CN) 3 1

13/01/2015 23.30 Bagnolo Piemonte (CN) 3 1

14/01/2015 7.48 Dronero (CN) 8 2

14/01/2015 14.53 Briga Novarese (NO) 4 2

14/01/2015 15.39 Piode (VC) 2 1

14/01/2015 19.30 Demonte (CN) 4 1

15/01/2015 12.05 Bioglio (BI) 9 7

15/01/2015 18.40 Montaldo Roero (CN) 8 3

15/01/2015 19.16 Perosa Argentina (TO) 17 5

16/01/2015 13.41 Corneliano d'Alba (CN) 7 3

TOTALE 961 269

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RAPPORTO SULLE CONDIZIONI METEOROLOGICHE DEL PERIOD O 1-18 GENNAIO 2015 E VALUTAZIONE DEL POTENZIALE

PERICOLO DI INCENDI BOSCHIVI

A cura del Dipartimento Sistemi

Previsionali

IL SISTEMA DI GESTIONE QUALITA’ E’ CERTIFICATO

ISO 9001:2008 DA SAI GLOBAL ITALIA

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Introduzione La prima metà di gennaio 2015 è stata caratterizzata dall’espansione dell’anticiclone delle Azzorre che ha esteso la sua influenza alle regione alpine determinando condizioni di tempo stabile e prevalentemente soleggiato per l’intero periodo. Le correnti in quota, connesse alla presenza dell’anticiclone, sono state da nordovest, determinando numerosi episodi di vento di caduta. La persistenza dell’anticiclone, associato a condizioni di foehn, ha determinato temperature decisamente al di sopra dei valori stagionali, in particolare per quanto riguarda le temperature massime. L’assenza di precipitazioni che ha caratterizzato il tardo autunno e l’inizio dell’inverno, hanno contribuito a determinare condizioni favorevoli allo sviluppo e alla propagazione degli incendi boschivi. Descrizione sinottica La tabella sottostante (Tabella 1), che mostra l’altezza di geopotenziale a 500hPa alle ore 12 dei giorni dall’1 al 18 gennaio 2015, evidenzia la dominanza dell’anticiclone della Azzorre nei primi giorni, in particolare fino al 5 gennaio, quando il centro della struttura anticiclonica si posiziona sulla penisola Iberica determinando un intenso flusso da nordovest sull’Italia settentrionale. In particolare il giorno 2 gennaio il flusso si intensifica sui rilievi alpini nordoccidentali determinando, dal pomeriggio, condizioni di foehn nelle valli adiacenti e il giorno 4 gennaio le intense correnti settentrionali mantengono diffuse condizioni di foehn su tutta la regione, con ventilazione sostenuta e temperature massime ben al di sopra della media stagionale.

1 gennaio 2 gennaio 3 gennaio 4 gennaio

5 gennaio 6 gennaio 7 gennaio 8 gennaio

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9 gennaio 10 gennaio 11 gennaio 12 gennaio

13 gennaio 14 gennaio 15 gennaio 16 gennaio

17 gennaio 18 gennaio

Tabella 1 Altezza di geopotenziale a 500hPa alle or e 12UTC dall’1 al 18 gennaio 2015 – analisi ECMWF Dopo una temporanea diminuzione dei valori di pressione nei giorni 6 e 7 gennaio, senza comunque alterare la configurazione meteorologica sempre caratterizzata dalla presenza di correnti anticicloniche, i giorni successivi, ed in particolare l’8, 9 e 10 gennaio, si assiste ad una ulteriore espansione dell’Anticiclone delle Azzorre verso la Spagna e il Mediterraneo occidentale, che tende a congiungersi all'anticiclone africano, apportando aria particolarmente mite in quota. La presenza di una saccatura fredda sull'Europa nord-orientale, genera per contrasto un forte gradiente barico e termico, che riscalda ulteriormente l’aria a causa dei forti venti di caduta. Il giorno 11 gennaio l'anticiclone delle Azzorre tende a cedere sotto la pressione di una vasta area depressionaria di origine scandinava. I flussi a larga scala sul Piemonte continuano ad essere comunque nordoccidentali, comportando diffuse condizioni di foehn, con venti forti, cieli limpidi e nubi da sbarramento sulle creste di confine. Il giorno successivo, il 12 gennaio, l'area di alta pressione presente sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo si espande interessando nuovamente il Piemonte. Nei giorni successivi, dal 13 al 15 gennaio, il passaggio di una debole ondulazione ciclonica atlantica che transita dalla Spagna al Tirreno ruota il flusso in quota da ovest, apportando aria più umida e apportando un sensibile calo delle temperature in quota e delle massime diurne in pianura. Dal giorno 16 gennaio cambia decisamente il regime meteorologico che ha dominato l’inizio dell’anno, con un flusso di correnti sudoccidentali associate ad una saccatura sull'Atlantico, porta maltempo diffuso sulla regione con piogge diffuse e nevicate a quote medio-basse. La saccatura interessa il Piemonte anche il giorno successivo, determinando precipitazioni sparse al mattino e un rinforzo dei venti in seguito, a causa del passaggio del fronte freddo associato. L’area di bassa pressione staziona sull'Europa anche il giorno 18 gennaio, convogliando sul Piemonte flussi umidi da ovest, sudovest.

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Le condizioni termometriche del primo periodo del mese, per quanto riguarda la temperatura mite della massa d’aria che ha caratterizzato il Piemonte, si evincono dal grafico (Figura 1) che mostra l’andamento dello zero termico misurato, sempre al di sopra della media del periodo.

Andamento dello zero termico (m)1-18 Gennaio 2015

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

3500

01/0

1/201

5

02/0

1/201

5

03/0

1/201

5

04/0

1/201

5

05/0

1/201

5

06/0

1/201

5

07/0

1/201

5

08/0

1/201

5

09/0

1/201

5

10/0

1/201

5

11/0

1/201

5

12/0

1/201

5

13/0

1/201

5

14/0

1/201

5

15/0

1/201

5

16/0

1/201

5

17/0

1/201

5

18/0

1/201

5

met

ri

valore medio 2240

Figura 1 Andamento dello zero termico sulla regione nel periodo 1-18 gennaio 2015 In particolare il valore medio dello zero termico del periodo 1-18 gennaio è stato di 2240 m, se consideriamo i soli giorni caratterizzati dall’espansione anticiclonica (1-14 gennaio), il valore medio è prossimo ai 2700 m. Considerando i primi 10 giorni del mese (il periodo decadale è il periodo minimo su cui ha senso calcolare valori medi da confrontare con il clima), si evince come l’anomalia delle temperature misurate al suolo sia stata molto forte, in particolare per quanto riguarda le temperature massime.

Figura 2 Mappe di anomalia della temperatura massim a (a sinistra) e minima (a destra) nei primi 10 giorni del mese di gennaio, calcolata risp etto alla media 1971-2000

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La distribuzione dell’anomalia termica sul territorio (Figura 2) evidenza come tutto il settore prealpino abbia risentito dell’anomalia positiva, anche per la temperatura minima. Nelle zone pianeggianti, il forte irraggiamento notturno ha compensato l’eccesso di riscaldamento diurno, mitigando l’intensità dell’anomalia. Gli episodi di foehn nel periodo sono stati numerosi, come si evince dalla tabella sottostante (Tabella 2), che sottolinea, per ognuno, le caratteristiche principali. Giorno Venti

2 Deboli o moderati, da nordovest sui settori alpini, da ovest in pianura e sudoccidentali sull'Appennino; raffiche localmente forti per condizioni di foehn dal pomeriggio nelle vallate alpine. Massima raffica sotto i 700 m: PIETRASTRETTA(TO) alle 18:00 UTC - 18.4 m/s (66.2 km/h). Massima raffica tra 700 e 1500 m: FINIERE(TO) alle 08:00 UTC - 14.2 m/s (51.1 km/h). Massima raffica tra 1500 e 2000 m: BARCENISIO(TO) alle 18:00 UTC - 12.5 m/s (45.0 km/h).

3 Da ovest-nordovest, moderati o forti sui rilievi e nelel vallate alpine, deboli o moderati altrove. Condizioni di foehn nelle vallate nordoccidentali in estensione alle pianure adiacenti dalla tarda serata. Massima raffica sotto i 700 m: PIETRASTRETTA(TO) alle 17:00 UTC - 25.0 m/s (90.0 km/h). Massima raffica tra 700 e 1500 m: PRERICHARD(TO) alle 16:00 UTC - 17.1 m/s (61.6 km/h). Massima raffica tra 1500 e 2000 m: LARECCHIO(VB) alle 15:00 UTC - 18.8 m/s (67.7 km/h).

4 Venti settentrionali forti o molto forti a tutte le quote. Diffuse condizioni di foehn. Massima raffica sotto i 700 m: PIETRASTRETTA(TO) alle 12:00 UTC - 22.3 m/s (80.3 km/h). Massima raffica tra 700 e 1500 m: PONZONE BRIC BERTON(AL) alle 22:00 UTC - 17.6 m/s (63.4 km/h). Massima raffica tra 1500 e 2000 m: MOTTARONE(VB) alle 17:00 UTC - 22.2 m/s (79.9 km/h).

9 Moderati con raffiche forti sulle Alpi da ovest-nordovest, deboli tra ovest e sudovest altrove; condizioni di foehn nelle vallate alpine. Massima raffica sotto i 700 m: PIETRASTRETTA(TO) alle 21:00 UTC - 33.6 m/s (121.0 km/h). Massima raffica tra 700 e 1500 m: FINIERE(TO) alle 22:00 UTC - 31.2 m/s (112.3 km/h). Massima raffica tra 1500 e 2000 m: PRAGELATO - TRAMPOLINO A VALLE(TO) alle 21:00 UTC - 26.8 m/s (96.5 km/h).

10 Da ovest-nordovest, forti con raffiche molto forti sulle Alpi, moderati altrove; condizioni di foehn estese dalle Alpi fino alle pianure occidentali. Massima raffica sotto i 700 m: PIETRASTRETTA(TO) alle 00:00 UTC - 26.5 m/s (95.4 km/h). Massima raffica tra 700 e 1500 m: SALBERTRAND(TO) alle 00:00 UTC - 26.9 m/s (96.8 km/h). Massima raffica tra 1500 e 2000 m: BARCENISIO(TO) alle 01:00 UTC - 32.0 m/s (115.2 km/h).

11 Venti forti in montagna e moderati in pianura, con diffusi rinforzi per condizioni di foehn. Massima raffica sotto i 700 m: PIETRASTRETTA(TO) alle 11:00 UTC - 27.5 m/s (99.0 km/h). Massima raffica tra 700 e 1500 m: COLLE SAN BERNARDO(CN) alle 15:00 UTC - 23.5 m/s (84.6 km/h). Massima raffica tra 1500 e 2000 m: MOTTARONE(VB) alle 12:00 UTC - 30.2 m/s (108.7 km/h).

12 Deboli o moderati da nordovest sulle Alpi e da sudovest sugli altri settori con raffiche localmente forti o molto forti. Locali condizioni di foehn sui rilievi alpini. Massima raffica sotto i 700 m: BRIC CASTELLARO(AL) alle 14:00 UTC - 20.1 m/s (72.4 km/h). Massima raffica tra 700 e 1500 m: PONZONE BRIC BERTON(AL) alle 14:00 UTC - 16.6 m/s (59.8 km/h). Massima raffica tra 1500 e 2000 m: LE SELLE(TO) alle 01:00 UTC - 19.6 m/s (70.6 km/h).

14 Moderati da ovest sulle Alpi, con locali condizioni di foehn nelle vallate, da sud sugli Appennini. Deboli di direzione variabile in pianura. Massima raffica sotto i 700 m: PIETRASTRETTA(TO) alle 18:00 UTC - 20.9 m/s (75.2 km/h). Massima raffica tra 700 e 1500 m: GAD(TO) alle 12:00 UTC - 13.8 m/s (49.7 km/h). Massima raffica tra 1500 e 2000 m: RIFUGIO MONDOVI'(CN) alle 21:00 UTC - 17.2 m/s (61.9 km/h).

17 Deboli dai quadranti occidentali sulle Alpi, moderati da sud sull'Appennino e deboli da nordest in pianura. Locali condizioni di foehn nel pomeriggio sulle vallate alpine nordoccidentali. Massima raffica sotto i 700 m: BRIC CASTELLARO(AL) alle 13:00 UTC - 17.5 m/s (63.0 km/h). Massima raffica tra 700 e 1500 m: COLLE SAN BERNARDO(CN) alle 00:00 UTC - 17.8 m/s (64.1 km/h). Massima raffica tra 1500 e 2000 m: CAPANNE DI COSOLA(AL) alle 01:00 UTC - 26.8 m/s (96.5 km/h).

Tabella 2 Episodi di foehn in Piemonte nel periodo 1-18 gennaio 2015 Le condizioni pregresse Le condizioni favorevoli allo sviluppo di incendi boschivi sono state determinate anche dalle condizioni meteorologiche del mese di dicembre 2014, in particolare per quanto riguarda lo stato dei combustibili. Il mese di Dicembre è risultato infatti il più caldo degli ultimi 58 anni, con un’anomalia termica media sulla regione di circa 2.3°C rispetto alla norma del periodo 1971-2000. Dalla figura sottostante (Figura 3), che mostra la distribuzione delle anomalie termiche mensili per

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la temperature massime e minime, si evidenziano le aree della regione dove le anomalie sono state superiori anche a 4°C.

Figura 3 Mappe di anomalia delle temperature massim e e minime mensili relative al mese di Dicembre 2014 rispetto al clima 1971-2000 Sono anche stati registrati alcuni record termometrici, in prevalenza su località alpine e prealpine: una ventina di stazioni termometriche della rete Arpa Piemonte hanno registrato il record di temperatura massima per il mese, dalla data dello loro installazione, tra i giorni 18 e 23. Dal punto di vista pluviometrico sono caduti sul territorio piemontese circa 62 mm, valore leggermente superiore ai 54 mm della media climatologica, dovuto al contributo della pioggia caduta sulle province di Torino e Cuneo, mentre altrove i valori sono stati intorno alla media climatica o leggermente inferiori (Figura 4).

Figura 4 Mappe di anomalia della precipitazione men sile relativa al mese di Dicembre 2014 rispetto al clima 1971-2000 Infatti le precipitazioni nei capoluoghi di provincia sono state lievemente al di sotto dei valori medi del periodo 1991-2010 in tutti i capoluoghi, tranne che a Boves (CN) e a Torino. Gli scostamenti delle precipitazioni variano da 56 mm in meno a Pallanza (VB) fino a 90 in più a Boves (CN). Si deve però evidenziare l’assoluta scarsità delle precipitazioni nevose a quote inferiori ai 2000 m, situazione che è rimasta pressoché inalterata anche nella prima metà del mese di gennaio.

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Sempre nel mese di dicembre 2014 si sono avuti ben 11 episodi di foehn, che hanno contribuito a rendere la massa di combustibile più asciutta. Il pericolo di incendi boschivi Il Bollettino Regionale di Pericolo Incendi Boschivi, emesso quotidianamente da Arpa Piemonte, ha riprodotto fedelmente l’effetto della situazione meteorologica sul potenziale pericolo incendi, così come descritto dal Fire Weather Index. Già nell’ultima metà del mese di Dicembre 2014 i livelli del pericolo incendi su molte aree di base del settore meridionale e di quello prealpino della regione aveva determinato livelli di allerta elevati o molto elevati. A partire dal 2 gennaio 2015, le mappe del pericolo potenziale, come rappresentate nella tabella sottostante (Tabella 1), il livello di pericolo, inizialmente ovunque molto basso, inizia ad aumentare a partire dal settore più meridionale della regione. Con i primi eventi di foehn i livelli di pericolo si alzano, fino a raggiungere il valore di “pericolo molto elevato” in vaste aree del territorio regionale. Rimane spesso esclusa l’area di base più settentrionale, spesso interessata dalle precipitazioni di stäu associate ai venti di caduta. L’effetto delle condizioni di foehn si manifesta con il disseccamento rapido dei combustibili della lettiera, con una conseguente rapida crescita degli indici associati (in particolare FFMC) e un apporto della ventilazione che ne favorisce lo sviluppo (indice ISI). I periodi in cui l’indice ha assunto valori più elevati su ampie porzioni del territorio regionale sono stati dal 5 al 7 gennaio e dall’11 al 14 gennaio. A partire dal 17 gennaio, infine, la marcata diminuzione delle temperature e la variazione di regime meteorologico hanno riportato gli indici a livelli molto bassi.

1 gennaio 2 gennaio 3 gennaio 4 gennaio

5 gennaio 6 gennaio 7 gennaio 8 gennaio

9 gennaio 10 gennaio 11 gennaio 12 gennaio

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13 gennaio 14 gennaio 15 gennaio 16 gennaio

17 gennaio 18 gennaio

Tabella 3 Mappe del livello di pericolo valutato sulle aree di base a partire dai dati osservati, in accordo con la scala di pericolo (rosso: molto elevato, arancione: elevato, giallo: moderato, verde: basso, azzurro: molto basso)

Anche i valori dell’indice FWI su alcune aree di base (Figura 5) nei primi 18 giorni del mese di gennaio 2015 evidenzia i due periodi più critici dal punto di vista del pericolo incendi, intorno al 4 gennaio e al 10-11 gennaio, giorni in cui il fenomeno del foehn è stato particolarmente intenso in tutte le vallate delle alpi occidentali.

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1/1 2/1 3/1 4/1 5/1 6/1 7/1 8/1 9/1 10/1 11/1 12/1 13/1 14/1 15/1 16/1 17/1 18/1

37 Valsesia

38 Valle Sessera

39 Valle di Mosso

40 Prealpi Biellesi

41 Valle del Cervo

32 Alto Canavese

28 Bassa Val di Susa e Val Cenischia

Figura 5 Andamento dell’indice FWI dal 1 al 18 genn aio su alcune aree di base Negli stessi giorni le temperature massime, registrate da una selezione di stazioni nelle aree più interessate dai fenomeni, hanno visto un deciso incremento (Figura 6).

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Temperature minime

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-5

0

5

10

15

20

1/1 2/1 3/1 4/1 5/1 6/1 7/1 8/1 9/1 10/1 11/1 12/1 13/1 14/1 15/1 16/1 17/1 18/1

Boves (575 m)

Nebbiuno( 865 m)

Pallanza (202 m)

Domodossola (252 m)

Biella (405 m)

Oropa (1186 m)

Pietrastretta (520 m)

Avigliana (340 m)

Temperature massime

0

5

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20

25

1/1 2/1 3/1 4/1 5/1 6/1 7/1 8/1 9/1 10/1 11/1 12/1 13/1 14/1 15/1 16/1 17/1 18/1

Boves (575 m)

Nebbiuno( 865 m)

Pallanza (202 m)

Domodossola (252 m)

Biella (405 m)

Oropa (1186 m)

Pietrastretta (520 m)

Avigliana (340 m)

Figura 6 Andamento delle temperature minime e massi me giornaliere per alcune stazioni della rete regionale nel periodo 1-18 marzo 2015 In particolare nei giorni 10 e 11 gennaio l’evento di foehn è stato intenso (Figura 7) e ha determinato un aumento eccezionale delle temperature massime in pianura (che hanno raggiunto i 26°C nel cuneese e superato i 20°C quasi ovunque) e le minime in montagna, che sono state tra i 10 e i 14°C a quote al di sopra dei 1500 m.

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Figura 7 mappa del campo di vento a circa 1500 m di quota del giorno 10 gennaio (a sinistra) e immagine da satellite del giorni 11 gen naio (a destra) Anche analizzando i dati di vento misurati (Figura 8), si evince un aumento della velocità istantanea del vento durante i due episodi di foehn considerati, che sono stati prolungati nel tempo, favorendo sia l’essiccamento dei combustibili sia la propagazione degli incendi.

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1/1 2/1 3/1 4/1 5/1 6/1 7/1 8/1 9/1 10/1 11/1 12/1 13/1 14/1 15/1 16/1 17/1 18/1 19/1

km/h

PietrastrettaSalbertrandBarcenisio

Figura 8 Velocità del vento in km/h misurata nel pe riodo 1-18 gennaio 2015 dalle stazioni di Pietrastretta, Salbertand e Barcenisio in Val di Su sa (TO)