ELSA Milano - Gazzetta Ottobre 2012

18
Gazzetta di ELSA Milano - Ottobre 2012 1

description

ELSA Milano -------------- Edizione Ottobre 2012 della Gazzetta Ufficiale di ELSA Milano

Transcript of ELSA Milano - Gazzetta Ottobre 2012

Page 1: ELSA Milano - Gazzetta Ottobre 2012

Gazzetta di ELSA Milano - Ottobre 2012

1

Gazzetta Ottobre 2012

ELSA Milano

Page 2: ELSA Milano - Gazzetta Ottobre 2012

Gazzetta di ELSA Milano - Ottobre 2012

2

UN ANNO DI GAZZETTA DI ELSA MILANOA cura della Redazione-------------------------------

Cari lettori, è passato ormai un anno da quando l’associazione ha deciso di cimentarsi in questa difficile operazione: pubblicare un giornale on-line ogni due mesi raccogliendo articoli, esperienze e dando la possibilità a tutti di dare voce ai propri pensieri.Abbiamo cominciato la nostra avventura nel Novembre scorso e ora, ad un anno di distanza, raccogliamo il frutto del nostro lavoro constatando che sempre più soci e non sono interessati alla nostra rivista e che la “Gazzetta” è diventata un vero e proprio servizio al quale non si può più rinunciare. Eh già, perché si tratta di un servizio che noi speriamo di avervi dato in questo primo anno di attività. E’ un servizio perché chiunque ha potuto parteciparvi in piena libertà, inviando alla redazione materiale per essere pubblicato. E’ un servizio perché abbiamo aperto, o per lo meno abbiamo cercato di farlo, una finestra sul mondo delle attività Elsiane con re-soconti dettagliati delle nostre conferenze. E’ un servizio perché anche soci di sezioni estere hanno avuto la possibilità di sponsorizzare la loro associazione e parlare di aspetti specifici del Diritto del loro Stato. E’ un servizio perché molti lettori hanno potuto approfittare di articoli specifici per le loro attività legali, reperendo più facilmente materiale su argomenti complessi e di difficile analisi.Festeggiamo il nostro primo anno di attività, anche se volendo essere pignoli dovremmo as-pettare Novembre per un anno completo, nella speranza di poterne festeggiare ancora tanti altri in futuro. E festeggiamo tornando on-line più forti di prima, più ricchi e, soprattutto, più belli.Tutto questo è stato, comunque, possibile grazie a coloro i quali in questo anno hanno col-laborato di volta in volta con idee e articoli e soprattutto grazie a chi numero dopo numero leggeva il frutto delle nostre fatiche. Dunque un grazie di cuore a tutti.

Page 3: ELSA Milano - Gazzetta Ottobre 2012

Gazzetta di ELSA Milano - Ottobre 2012

3

INDICE - Ottobre 2012

UNA STRATEGIA ENERGETICA PER L’ITALIA Di Rosa Manzo, ELSA Milano pag. 4

AVVOCATO DI STRADADi Lisa guerra, ELSA Padova pag. 7

CATTURATO IL BOSONE DI HIGGS O PARTICELLA DI DIO?Di Magali Prunaj, vice presidente attività accademiche ELSA Milano pag. 10

IL MERCATO IMMOBILIARE- F.A.Q (FREQUENTLY ASKED QUESTIONS)Elda Malshi, socia ELSA Milano pag. 12

DELEGATE OF ELSA INTERNATIONAL TO 56TH session of the UNCSWDi Luisa Zappalà, Director Seminari e Conferenze ELSA Milano pag. 15

DIE WEIßE ROSE: LA RESISTENZA TEDESCAdi Magali Prunaj, vice presidente attività accademiche ELSA Milano pag. 17

-----------------------------------------------------------

Page 4: ELSA Milano - Gazzetta Ottobre 2012

Gazzetta di ELSA Milano - Ottobre 2012

4

UNA STRATEGIA ENERGETICA PER L’ITALIADi Rosa Manzo, ELSA Milano-----------------------------

Il giorno 25 Giugno si è svolta, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, una conferenza dal titolo “Una strategia energetica per l’ Italia”.Rilevante è stata l’attenzione riservata dalla stampa all’evento. Non solo numerosi sono stati gli addetti stampa presenti, ma anche cospicua è stata l’attività di pubblicità svolta da alcune testate giornalistiche, in particolare dal Il Sole 24 Ore e da Top Legal. Probabilmente, al di là della tematica prescelta, l’evento ha assunto ancor più valore per la presenza del sottosegre-tario al ministero dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti.E’ stato proprio il sottose-gretario del Governo ad aprire i lavori del giorno con una relazione sugli “Spunti per una strategia energetica per il nostro Paese”. Innanzitutto, an-cor prima di illustrare le direttive che il Governo intende seguire in mate-ria di energia, il sottose-gretario ha voluto riba-dire l’importanza di una concertazione. L’idea di fondo è quella di giungere alla predisposizione di un piano condiviso tra Gov-erno ed esperti del settore. In altre parole, è nella fase stessa di elaborazione del progetto che si richiede l’intervento di esperti e di operatori che operano a livello nazionale. La finalità, come è ovvio, non è solo quella di giungere a un piano ottimale, ma anche e specialmente quella di evitare dissensi a seguito della sua adozione. Es-senzialmente sono tre le linee guida ritenute necessarie per consentire un ottimale sviluppo energetico dell’Italia al pari degli altri Paesi.Innanzitutto l’obiettivo da raggiungere è quello dell’efficienza energetica. In altre parole con questo termine si fa rifermento alla questione tanto cara ai cittadini italiani dei “costi in bolletta”.Riduzione del costo della spesa è essenzialmente riduzione del costo delle bollette dei citta-dini, ma non solo. Non si deve infatti dimenticare che anche le imprese sono gravate notevol-mente dai costi energetici. In un momento di crisi come quello attuale, i costi c.d. accessori

Page 5: ELSA Milano - Gazzetta Ottobre 2012

Gazzetta di ELSA Milano - Ottobre 2012

5

incidono sulle possibilità di sviluppo del comparto industriale. Perciò una riduzione dei costi si rende necessaria anche al fine di alleviare il carico fiscale delle imprese e non solo dei con-sumatori. In questa direzione si è già mosso il Governo con il decreto legge del 24 Gennaio 2012 n. 1, decreto liberalizzazioni, in cui si è previsto lo scorporo della Snam spa dall’ Eni. Tutt’oggi sul mercato energetico italiano compaiono due nuovi operatori: la Snam, responsa-bile per le forniture di gas e Terna, concessionaria dell’energia elettrica. Quali i risultati di una tale operazione? Innanzitutto lo scorporo di Snam da Eni permetterà una più proficua allocazione delle risorse di Snam nel settore che più le è proprio, ossia for-nitura e distribuzione di gas, evitando pertanto distrazione delle risorse a vantaggio di altre attività. Proprio su questa linea si colloca la decisione recentemente assunta dai vertici di Snam di iniziare a emettere i primi titoli obbligazionari. In secondo luogo, l’obiettivo di lungo periodo che si intende realizzare è quello di creare una vera borsa del gas e dell’elettricità. Non è necessaria una approfondita conoscenza dei meccanismi di mercato per comprendere che aumentando il numero di operatori sul mercato e quindi l’offerta, anche il prezzo dei servizi sarà destinato a scendere, a tutto vantaggio di cittadini e imprese. Raggiungere l’efficienza economica significa anche ridurre l’impatto sull’ambiente. Il dato rilevante che è emerso dalla relazione del sottosegretario è il sorprendente traguardo che ha raggiunto l’Italia negli ultimi anni. Il nostro Paese può vantare uno tra i primi parchi energetici a tecnologia rinnovabile nel mondo. Purtroppo lo sviluppo delle fonti rinnovabili non è avve-nuto in maniera armoniosa. Ad oggi è il fotovoltaico la fonte di energia alternativa largamente in uso. L’Italia in questo settore ha già raggiunto l’obiettivo prefissato per il 2020 dall’Unione Europea. Ciò è dovuto essenzialmente ai lauti incentivi che negli anni precedenti sono stati concessi per l’istallazione di questo tipo di impianti a discapito delle altre fonti alternative. Si calcola che l’incentivo concesso dallo Stato italiano sia pari al doppio di quello concesso in tutti gli altri Paesi europei. Certamente l’incentivo rimane la strada principale da percorrere per favorire lo sviluppo di fonti alternative, ma il Governo attuale si propone di commisurarlo ai costi effettivamente sostenuti dai produttori, evitando in tal modo di ingenerare rendite che gravino dannosamente sul bilancio dello Stato.Dunque efficienza energetica, sviluppo delle rinnovabili, concertazione, sono queste le tre direttrici dell’azione del Governo. A seguito della relazione ministeriale, la conferenza ha assunto la forma di una vera e propria tavola rotonda, chiaro segnale di come la logica della concertazione in questo settore trovi ampi consensi tra gli operatori. Il dibattito è stato condotto da Alessandro Plateroli, vice direttore del Sole 24 ore. Hanno partecipato Andrea Valcalda, responsabile Politiche per in-novazione e l’ambiente dell’Enel, Roberto Potì, Chief Development Officer di Edison, Leon-ardo Bellodi, executive vice president International and Government Affair di Eni, Graziano Tarantini, presidente del Consiglio di gestione di A2A e Massimo Orlandi, amministratore delegato di Sorgenia. È il punto di vista degli operatori quello che ha tenuto banco in questa seconda sessione dei lavori. In una logica di concertazione non sono mancate critiche alle scelte operate del governo (per esempio in merito allo scorporo di Snam), ma numerose sono state anche le proposte. In particolare l’invito rivolto al Governo è stato quello di abrogare la

Page 6: ELSA Milano - Gazzetta Ottobre 2012

Gazzetta di ELSA Milano - Ottobre 2012

6

norma che vieta agli operatori italiani la produzione di energia offshore, norma unica nel suo genere a livello europeo. Si può dire che inizia timidamente a farsi strada l’idea che le scelte più importanti a cui è chia-mato il nostro Paese non debbano essere affidate alla decisione di pochi, ma debbano trovare spazi di discussione pubblica a cui esperti, ma non solo, anche cittadini, possano partecipare.

Page 7: ELSA Milano - Gazzetta Ottobre 2012

Gazzetta di ELSA Milano - Ottobre 2012

7

AVVOCATO DI STRADADi Lisa guerra, ELSA Padova--------------------------

Ho partecipo da poco a un progetto che mi ha colpito molto, sia per l’esperienza sul campo che posso compiere e che solo l’università non mi ha preparata adeguatamente ad affrontare, sia per il bagaglio umano che avrò acquisito una volta terminata questa mia breve ma intensa esperienza. Il progetto “Avvocato di Strada” realizzato dall’Associazione Amici di Piazza Grande, nasce a Bologna nel 2000, con l’obiettivo di tutelare i diritti delle persone senza fissa dimora. La necessità primaria era quella di garantire un aiuto giuridico qualificato a quei cittadini ogget-tivamente privati dei loro diritti fondamentali. Gli sportelli legali di Avvocato di Strada sono legati dall’Associazione Avvocato di Strada Onlus, nata nel 2007 per cercare di favorire una crescita comune, condividere attraverso le esperienze, formare un’idea comune sugli obiettivi e le modalità d’intervento del progetto, riflettere sulle caratteristiche e sui cambiamenti del contesto sociale, favorire lo scambio di informazioni tra gli operatori di territori diversi per migliorarne le competenze e renderle più specifiche ed adatte alle diverse realtà. Gli scopi dell’associazione sono quelli di promuovere l’attività di assistenza legale gratuita a persone senza fissa dimora, in ogni eventuale controversia giudiziaria e anche in via stragiudi-ziale; incentivare la nascita di sportelli “Avvocato di strada” in tutte le città dove vi è una pre-senza di persone senza fissa dimora; garantire a livello nazionale la fedeltà all’idea originaria degli sportelli; la rappresentatività nei confronti delle istituzioni nazionali; la valorizzazione delle singole esperienze locali di attivazione degli sportelli, la raccolta di studi, ricerche e gi-urisprudenza su tematiche giuridiche specifiche relative alle persone senza fissa dimora. Per la realizzazione dello scopo prefissato e nell’intento di agire a favore di tutta la collettività, l’associazione si propone di svolgere, in attività di volontariato e a vantaggio della comunità, in modo autonomo o in collaborazione con altre associazioni, enti e soggetti privati aventi finalità simili e che condividono gli scopi e le finalità dell’Associazione, attività di promozi-one di iniziative volte ad affermare i diritti fondamentali delle persone; promuovere inizia-tive volte a favorire l’integrazione sociale e culturale di persone svantaggiate e dei migranti; di costituire Commissioni, Comitati scientifici e culturali, organizzando convegni, seminari, e costruendo un collegamento diretto e bilaterale con scuole e università, al fine di favorire percorsi di aggiornamento costante per i propri associati; di promuovere, organizzare, gestire iniziative di sensibilizzazione, informazione sulla condizione dei senza fissa dimora e delle persone in forte svantaggio sociale; organizzare eventi, convegni e iniziative di vario genere utili alla diffusione degli obiettivi di Avvocato di strada in Italia e all’estero. Tali attività vengono svolte tramite le prestazioni personali, gratuite e volontarie fornite dai propri aderenti. A coloro che partecipano attivamente possono solo essere rimborsate dall’Associazione le spese effettivamente sostenute per l’attività prestata, previa documen-

Page 8: ELSA Milano - Gazzetta Ottobre 2012

Gazzetta di ELSA Milano - Ottobre 2012

8

tazione ed entro i limiti preventivamente stabiliti dall’Associazione stessa. Ogni forma di rapporto economico con l’Associazione, anche derivante da lavoro dipendente o autonomo, è incompatibile con la qualità di socio. Le persone che si rivolgono allo sportello per chiedere assistenza legale devono essere senza fissa dimora o essere almeno in particolare disagio economico. All’attività degli sportelli partecipano avvocati che forniscono gratuitamente consulenza ed assistenza legale, oltre ai volontari che si occupano della segreteria e della conduzione dell’ufficio; altri avvocati, inoltre, danno la loro disponibilità a patrocinare gratuitamente uno o due casi all’anno pur non partecipando agli sportelli. Il regolamento prevede che per la costituzione di uno sportello esso deve operare in collega-mento con associazioni già presenti nel territorio, prive di scopi di lucro, che offrono gratui-tamente servizi di assistenza di varia natura a persone senza fissa dimora. Ogni sportello “Avvocato di strada” indica al suo interno un coordinatore, il quale avrà il compito di coordinare le attività dei volontari. In particolare si occuperà dell’organizzazione dei turni di lavoro dei volontari: ricevimento allo sportello, gestione e archivio delle pratiche aperte di volta in volta. Il coordinatore si impegna inoltre a mantenere i contatti tra lo spor-tello e l’Associazione nazionale. Il coordinatore, e almeno un avvocato di ogni sportello, deve necessariamente essere socio dell’Associazione, mentre gli altri volontari potranno decidere se diventare soci o partecipare alle attività senza associarsi. Ogni sportello deve utilizzare nelle comunicazioni con terzi il materiale fornito dall’Associazione con il logo “ Avvocato di strada” seguito dal nome della città; l’indirizzo di posta elettronica fornito dall’Associazione, tale indirizzo indicherà il nome della città in cui è attivo lo sportello e di seguito la desinenza specifica (es. [email protected]); dovrà anche collaborare con gli altri Sportelli Avvocato di strada presenti sul territorio nazionale e con l’Associazione fornendo i dati relativi all’attività svolta a vantaggio delle persone senza fissa dimora a scopi puramente statistici. Gli avvocati e gli altri volontari soci e non soci dell’associazione che partecipano allo Spor-tello di Avvocato di strada s’impegnano a prestare alle persone senza dimora che si rivolgono a loro la propria attività di ricevimento e di consulenza legale stragiudiziale e/o giudiziale a titolo gratuito. Tale obbligo riguarda sia i volontari che prestano la propria attività come tito-lari della singola pratica, sia coloro che offrono la propria collaborazione come domiciliatari. Dovranno devolvere allo sportello territoriale le somme incassate per spese e onorari, detratte Iva e Cpa, spese generali e tasse, nel caso in cui l’utente (esclusivamente persona senza di-mora) fosse ammesso al gratuito patrocinio oppure ottenesse la condanna della controparte al pagamento delle spese processuali. Non dimentichiamo poi le riconoscenze e l’importanza sempre maggiore di tale progetto a livello nazionale. Nel 2001, infatti, l’Associazione vinse il premio FIVOL come miglior progetto italiano per le persone senza fissa dimora; nel 2007 firmò il protocollo d’intesa con UNAR “Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discrimina-zioni fondate sulla razza o sull’origine etnica” istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per i diritti e pari opportunità. L’UNAR ha la funzione di garantire,

Page 9: ELSA Milano - Gazzetta Ottobre 2012

Gazzetta di ELSA Milano - Ottobre 2012

9

in piena autonomia di giudizio e, in condizioni di imparzialità, l’effettività del principio di parità di trattamento fra le persone e di vigilare sull’operatività degli strumenti di tutela vigenti contro le discriminazioni e di contribuire a rimuovere le discriminazioni fondate sulla razza e l’origine etnica analizzando il diverso impatto che le stesse hanno e il loro rapporto con le altre forme di razzismo di carattere culturale e religioso. L’obiettivo del protocollo è quello di stabilire un punto di contatto fra le vittime e le asso-ciazioni legittimate ad agire ed il mondo forense. Dall’aprile 2008 Avvocato di strada Onlus è membro della fio.PSD, Federazione Italiana Or-ganismi per le Persone Senza Dimora, che persegue finalità di solidarietà sociale nell’ambito della grave emarginazione adulta e delle persone senza dimora; sempre dal 2008 Avvocato di strada è stato invitato dalla Feantsa (European Federation of National Organisations Work-ing with the Homeles) a rappresentare l’Italia nell’ “Housing Rights Watch”, una rete europea costituita da un gruppo interdisciplinare di associazioni, avvocati e accademici provenienti da diverse nazioni, che hanno come obiettivo la promozione del diritto alla casa per tutti. Infine, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il quotidiano l’Unità ha scelto “i nuovi mille”, gli italiani che ogni giorno costruiscono il paese nella famiglia, nelle imprese, nella scuola, nella ricerca, nello sport, nella produzione di cultura e di memoria. Antonio Mu-molo presidente e fondatore dell’Associazione Avvocato di strada è uno di loro.

Page 10: ELSA Milano - Gazzetta Ottobre 2012

Gazzetta di ELSA Milano - Ottobre 2012

10

CATTURATO IL BOSONE DI HIGGS O PARTICELLA DI DIO?Di Magali Prunaj, vice presidente attività accademiche ELSA Milano---------------------------------

Il 4 luglio 2012 è una data che passerà alla storia della scienza come il giorno in cui gli scien-ziati del CERN di Ginevra trovarono una particella a lungo ricercata, quella particella che ci permette di dire che la teoria del Big bang non è più teoria ma certezza. La notizia, diramata dalle agenzie di stampa di tutto il mondo, non è un errore di calcolo o valutazioni, come quel-la dello scorso anno sui neutrini, erroneamente divulgata dal laboratorio del Gran Sasso e, proprio per non incorrere in una de-lusione scientifica come allora, non ci si è voluti più di un tanto sbilanciare. Per ora, infatti, si parla della scoperta di una particella coerente con il Bos-one di Higgs, ma non ancora del vero Bosone.Nel 1964 il fisico scozzese Peter Higgs aveva previsto l’esistenza di una particella dotata di massa pro-pria, essenziale per completare il c.d. Modello Standard. Da allora gli sci-enziati la “cercano” per dimostrare da cosa tutto ha avuto origine. Gra-zie a essa ogni cosa ha una massa e la materia ha la forma che noi con-osciamo, per questo è detta anche “particella di Dio”: grazie a lei, dicono le teorie sulla sua esistenza, il mondo esiste. Questa particella non ha creato il mondo, la flora e la fauna in sei giorni e non si è riposata il settimo come ci racconta la Genesi nel descriverci la creazione dell’universo da parte di Dio. Il processo è stato ben diverso e ben più complesso.Partiamo dal principio. Noi sappiamo che il Modello Standard è una teoria quantistica dei campi che descrive le forze fondamentali note, tranne la gravità. Il modello descrive le forze e la loro interazione, ma fino ad adesso è sempre rimasta incompiuta dato che agli scienziati mancava sempre un elemento, ovvero quella particella che doveva essere il motore di tutto: il bosone di Higgs, per l’appunto. Senza massa tutti gli elementi che compongono questo mod-ello non interagirebbero fra loro e non si muoverebbero, possono farlo solo grazie a questa particella.Nel concreto, detto nel modo più semplice possibile, le particelle attraversano il campo di Higgs (o Bosone), interagiscono fra loro, vengono rallentate dall’attrito, non viaggiano più alla velocità della luce e acquisiscono una massa. Il nome “particella di Dio”, inizialmente “particella di dio” è stato dato al Bosone dal fisico

Page 11: ELSA Milano - Gazzetta Ottobre 2012

Gazzetta di ELSA Milano - Ottobre 2012

11

Leon Lederman nel suo libro divulgativo del 1993: “The God Particle: if the Universe is the Answer, what is the Question? ”, nome attribuito dall’editore dopo aver censurato quello originale “ la particella maledetta”.Il CERN, comunque, approfondirà la sua scoperta verificandola e studiandola nei dettagli, tanto che sono previsti ancora 10 anni di studi e di ricerca. Anni nei quali chi fino ad adesso si è detto scettico nei confronti di questa teoria potrà ricredersi o, al contrario, potrà perfezionare le proprie supposizioni contrarie, come ad esempio il fisico Vlatko Vedral o Alex Kaivarainen.Il primo sostiene che l’origine della massa delle particelle sia dovuta all’entanglement quan-tistico tra i bosoni (o correlazione quantistica, è un fenomeno in cui ogni stato quantico di un insieme di due o più sistemi fisici dipende dallo stato di ciascun sistema, anche se sono spazialmente separati), analogamente a quanto espresso dalla sua teoria sull’effetto Meissner (espulsione del campo magnetico dall’interno di un superconduttore) nei superconduttori (fenomeno fisico non descrivibile con la fisica classica, scoperto nel 1911 quando si notò che alcuni materiali assumono resistenza nulla al passaggio di corrente elettrica al di sotto di una certa temperatura ed espellono i campi magnetici presenti al loro interno) da parte degli elettroni entangled. Il secondo scienziato, invece, dell’università di Turku, in Finlandia, ha ipotizzato un mod-ello dinamico della superunificazione e del dualismo onda-particella (le particelle elementari, come l’elettrone o il fotone, mostrano una duplice natura: corpuscolare e ondulatoria).

Page 12: ELSA Milano - Gazzetta Ottobre 2012

Gazzetta di ELSA Milano - Ottobre 2012

12

IL MERCATO IMMOBILIARE- F.A.Q (FREQUENTLY ASKED QUESTIONS)Elda Malshi, socia ELSA Milano---------------------------

Negli ultimi anni ci è capitato spesso di sentir parlare dei mutui sub-prime, della cartolariz-zazione dei crediti fondiari, della crisi del mercato immobiliare e la sua inarrestabile volatilità come elementi generatori della crisi finanziaria ed economica globale. Per comprendere tutta la nomenclatura assordante di quello che sembra essere “l’inizio della fine” e farsi un’idea su quello che incide in questo mercato mi sono rivolta a uno dei massimi esperti del settore dei Real Estate, il professor Giacomo Morri , direttore Master in Real Es-tate SDA Bocconi e Presidente dell’European Real Estate Society in occasione della dician-novesima conferenza annuale tenutasi a Edimburgo il 6-13 giugno organizzata dall’ERES. In questa conferenza sono stati presentati circa 300 “paper” di ricerca che hanno trattato tutti i principali temi legati all’immobiliare. Tra gli argomenti di maggiore attualità si è parlato delle problematiche del mercato residenziale, anche alla luce della crisi finanziaria globale, e degli effetti di un’eventuale rottura dell’Euro, con particolare riferimento al settore commerciale.

Quali sono i principi necessari per un avveduto investimento immobiliare?L’investimento immobiliare, diversamente da quello finanziario, necessita di una gestione atti-va in tutte le fasi. Diviene pertanto fondamentale affidarsi a professionisti con esperienza che siano in grado di selezionare e valutare correttamente le migliori opportunità di investimento, ma soprattutto di gestire il bene durante l’intera vita dell’investimento al fine di ottimizzare la redditività mediante una gestione strategica che crei valore, ma anche una gestione operativa, intesa come “property management”, che minimizzi i costi gestionali correnti.Come si valuta il rischio immobiliare?Il rischio immobiliare è sostanzialmente legato alla capacità di un immobile di generare un reddito stabile, cioè di aver sempre un conduttore che paghi un canone. Gli elementi di rischio sono numerosi, tra i principali la localizzazione, la qualità dell’edificio e la sua rispondenza alle esigenze del mercato, la dimensione e la capacità gestionale. Inoltre, rimane sempre il rischio relativo al rendimento atteso dal mercato, cioè la maggiore o minore propensione a detenere attività immobiliari rispetto alle altre “asset class”, nonché la variazione nella disponibilità di credito.

Come funzionano i fondi d’investimento immobiliare? Qual è l’attuale quadro di riferimento del mercato immobiliare italiano?La normativa è mutata notevolmente negli ultimi anni. In sintesi con l’investimento in un fon-do immobiliare, a fronte di un costo legato alle commissioni pagate alla SGR, un investitore investe in un portafoglio diversificato di immobili commerciali, gestito professionalmente e beneficia di una fiscalità agevolata che complessivamente, per le persone fisiche, è del 20%.

Page 13: ELSA Milano - Gazzetta Ottobre 2012

Gazzetta di ELSA Milano - Ottobre 2012

13

Cos’è il “benchmarking” ? Può essere un indicatore di riferimento?Il “benchmarking” è un confronto tra la performance di uno strumento di investimento, come un fondo, con l’andamento del mercato in cui lo stesso può investire oppure con la performance di altri operatori con le medesime caratteristiche. Nel caso dei fondi immobiliari in genere si utilizza come termine di confronto un valore assoluto di rendimento minimo che non è in relazione al mercato immobiliareQuesto perché avviene? Perché in molti mercati, tra cui quello italiano in particolare, non ci sono indici di mercato che rappresentano perfettamente la performance del mercato immobiliare.Quali sono le qualità che un indice immobiliare deve possedere per fungere da base per la creazi-one di un prodotto derivato? Dovrebbe essere investibile e trasparente. Per definizione non esistono indici investibili nel settore immobiliare, dal momento che gli immobili sono unici; ci sono tuttavia dei prodotti derivati basati sull’indice di valutazioni IPD, diffusi soprattutto all’estero e riservati a opera-tori professionali.Perché la misurazione del mercato immobiliare si presenta di più difficile confronto rispetto alla misurazione del mercato finanziario? Perché ogni bene è unico e non esiste un mercato centrale in cui sono raccolte tutte le in-formazioni sulle transazioni. Per tali ragioni spesso, soprattutto nel commerciale dove i beni sono scambiati meno frequentemente, si ricorre all’utilizzo di indici basati sulle valutazioni di un portafoglio costante di beni.Che ripercussioni ha avuto la crisi dei mutui sub-prime sul mercato immobiliare italiano? Più in generale la crisi finanziaria globale, sebbene con un certo ritardo in Italia, ha portato a una contrazione del credito disponibile per l’investimento immobiliare e una riduzione nel numero dei soggetti finanziabili dalle banche a causa dell’incertezza sui redditi provocata dalla successiva crisi economica. In termini di mercato immobiliare questo si è riflesso in una iniziale contrazione nel volume delle compravendite e in una successiva riduzione nei prezzi.Ulteriori informazioni indispensabili da tener presente prima di investire? Acquistare la casa in cui si vive, ma non investire direttamente in altri immobili a meno di non avere un notevole patrimonio che consenta un’adeguata diversificazione del rischio e la pos-sibilità di avvalersi di un gestore professionale.Che impatto potrebbe avere lo scoppio di un’ulteriore bolla speculativa sui consumi delle famiglie? Una riduzione ulteriore nei valori degli immobili porta a una percezione di impoverimento che ha effetto anche sulla riduzione dei consumi.In che modo si potrebbe passare la fase di stallo degli ultimi anni del mercato immobiliare? Riducendo le imposte sui trasferimenti immobiliari che oggi rappresentano anche un ostacolo alla mobilità del lavoro. Il gettito potrebbe essere recuperato con una imposizione sui capital gain.Pensa che l’indebolimento dell’euro potrebbe attirare gli investimenti stranieri, da parte degli Stati Uniti e dell’Asia?

Page 14: ELSA Milano - Gazzetta Ottobre 2012

Gazzetta di ELSA Milano - Ottobre 2012

14

Se l’indebolimento dell’Euro è dovuto a un peggioramento dell’economia o a una maggiore instabilità questo non sarà sufficiente ad attirare nuovi investitori dall’estero che vorranno rendimenti sempre più elevati per compensare il rischio.Ritiene che il quadro normativo di riferimento sia completo? Quali eventuali interventi legis-lativi potrebbero giovare al mercato immobiliare e all’economia reale in generale? Il quadro normativo è troppo complesso e frazionato, con una normativa urbanistica che cambia in ogni comune e regione. Inoltre, è anche instabile, con frequenti cambiamenti nel tempo che contribuiscono ad aumentare il rischio percepito e quindi a deprimere i valori. Sarebbe auspicabile una forte semplificazione e soprattutto la possibilità di avere certezza circa l’assenza di cambiamenti continui nella normativa, soprattutto in ambito fiscale.

Page 15: ELSA Milano - Gazzetta Ottobre 2012

Gazzetta di ELSA Milano - Ottobre 2012

15

DELEGATE OF ELSA INTERNATIONAL TO 56TH session of the UNCSWDi Luisa Zappalà, Director Seminari e Conferenze ELSA Milano--------------------------------

UN Women, the United Nations Entity for Gender Equality and the Empowerment of Women wascreated only in July 2010 by the United Nations General Assembly in order to address chal-lenges such as the UN’s efforts to promote gender equality globally, including inadequate funding . UN Women is headquartered in New York and headed by Ms. Michelle Bachelet, the former Argentinean President, as the Executive Director and Under-Secretary-General.One of the main purposes of UN Women is to support intergovern-mental bodies, such as the Com-mission on the Status of Women (CSW) in their formulation of poli-cies, global standards and norms.CSW was established by ECOSOC resolution 11 of 21 June 1946 with the aim to prepare recommenda-tions and reports to the Council on promoting women’s rights in politi-cal, economic, civil, social and edu-cational fields. The CSW also makes recommendations to the Council on urgent problems requiring immedi-ate attention in the field of women’s rights. It is a functional commission of the United Nations Economic and Social Council (ECOSOC) and works as the principal global policy-making body dedicated exclusively to gender equality and advancement of women.Member States, permanent observers, NGOs( for example Elsa International), IGOs, re-gional groups, UN entities, etc. gather annually participating in the conferences in United Nations Headquarters in New York City to evaluate the progress on gender equality and the implementation of the agreed conclusions on the priority theme from the previous session. The main topic of the 56th session of the CSW, the so called priority theme, was “the em-powerment of rural women and their role in poverty and hunger eradication, development and current challenges ”. Under this priority theme the General Discussion of this year’s CSW meeting was about the “Review of the implementation of the Beijing Platform of Action and the outcome of the 23rd special session of the GA (Women 2000: gender equality, development and peace for

Page 16: ELSA Milano - Gazzetta Ottobre 2012

Gazzetta di ELSA Milano - Ottobre 2012

16

the twenty-first century)- sharing of experiences and good practices on implementation of the Platform for Action, with a view to overcoming remaining obstacles and new challenges”.During the general discussion, all participants made statements to the priority theme.Since the UN building was under construction, numbers of participants and numbers of seats were limited. ELSA delegation (like all the other NGO delegations) obtained only one secondary pass to attend the plenary sessions. Thus, we attended a great number of side events.I attended the Panel discussion hosted by the Permanent Mission of Italy to the Un and the Socialist International Women.The Socialist International Women call on governments: To implement specific measures and policies to eradicate the feminization of poverty, andthe exclusion and social marginalization of rural women; To find and implement solutions to reduce migration of rural women in search of betteropportunities To formulate and implement specific legislation aimed at rural women To implement specific program to guarantee full access to education and especially bilin-gual education for ethnic populations, according to their linguistic and cultural characteristics, whilst making sure that this cultural diversity respects human rights;To undertake and pledge full access to health services for rural women, includingreproductive health services, and to look into their primary causes of death; To guarantee unlimited access for rural women to the benefits of land usufruct andownership, credit, training and technology To generate measures for rural women to take part in decision-making at all economic,political, social and cultural levels, and this way achieve gender equality in public policies.Investing in rural women is a smart investment in a nation’s development.I had the opportunity to meet Ban Ki-moon, Un Secretary General at the International Women’s Day! He urged Governments, civil society and the private sector to commit to gen-der equality and the empowerment of women – as a fundamental human right and a force for the benefit of all. The energy, talent and strength of women and girls represent humankind’s most valuable untapped natural resource. Rural women and girls make up one quarter of the global population, yet routinely figure at the bottom of every economic, social and political indicator, from income and education to health toparticipation in decision-making. Rural women are a major part of the agricultural labor force. They perform most of the unpaid care work in rural areas. Yet rural women continue to be held back in fulfilling their potential. If rural women had equal access to productive re-sources, agricultural yields would rise by 4 per cent, strengthening food and nutrition security and relieving as many as 150 million people from hunger. It is estimated that 60 percent of chronically hungry people are women and girls. I recommend the participation in ELSA delegations for personal enrichment and for the op-portunity to meet and to compare with NGO representatives, ministers, ambassadors from all over the world that have the same interests and worries.

Page 17: ELSA Milano - Gazzetta Ottobre 2012

Gazzetta di ELSA Milano - Ottobre 2012

17

DIE WEIßE ROSE: LA RESISTENZA TEDESCAdi Magali Prunaj, vice presidente attività accademiche ELSA Milano----------------------------

“Uno spirito forte, un cuore tenero”, questo era il motto della piccola e breve resistenza te-desca attiva in Germania dal giugno 1942 a febbraio 1943 quando alcuni dei principali organ-izzatori vennero arrestati, processati e ghigliottinati.Nel breve periodo di vita il gruppo, organizzato soprattutto a Monaco, distribuì in alcune delle maggiori città tedesche e austriache sei opuscoli nei quali si invitavano i tedeschi a pren-dere coscienza della disastrosa situazione della Germania e a ribellarsi al potere distruttore di Hitler e del nazionalsocialismo.Il 18 febbraio 1943 un gruppo di studenti dell’Università “Ludwig Maximilian” di Monaco di Baviera posizionò in punti strategici una serie di volantini nell’università stessa e fece cadere dall’alto altrettanti volantini sulle teste degli studenti al loro ultimo giorno di lezione.

I responsabili, i fratelli Scholl, vennero immediatamente individuati, bloccati e consegnati alla Gestapo da uno zelante bidello che venne acclamato quasi come un eroe da studenti e professori perfettamente allineati con il regime. Dopo quattro giorni di interrogatori e torture, dal 18 al 21 febbraio, i due fratelli ammisero la loro responsabilità assumendosela pienamente e affer-mando di aver agito da soli. Nel frattempo venne arrestato anche un altro membro della Rosa Bianca, Christoph Probst, che venne processato il 22 febbraio insieme ai due fratelli dal Volksgerichtshof (Tribunale del Popolo) e

condannato a morte, dopo un processo sommario durato circa 5 ore, per decapitazione per aver “incitato al sabotaggio dello sforzo bellico e degli armamenti, e al rovesciamento dello stile di vita nazionalsocialista del nostro popolo, (gli imputati) hanno propagandato idee dis-fattiste e hanno diffamato il Führer in modo assai volgare, prestando così aiuto al nemico del Reich e indebolendo la sicurezza armata della nazione.”L’omicidio dei tre giovani, perché di questo si tratta, venne eseguito immediatamente nel ten-tativo da parte del regime di stroncare definitivamente qualsiasi tipo di rivolta.La piccola resistenza visse braccata ancora per qualche mese quando, ad aprile del 1943, altri esponenti furono arrestati e condannati anch’essi alla decapitazione. Altri ancora, ritenuti di aver finanziato economicamente la Rosa Bianca e di aver costituito un fondo di sussistenza per la vedova e gli orfani di Christopf Probst, vennero arrestati e condannati al carcere con pene oscillanti fra i sei mesi e i 10 anni. Alla fine della guerra quelli ancora detenuti vennero liberati dalle truppe americane.Il piccolo tentativo di resistenza tedesca fallì miseramente, forse perché i suoi membri pecca-rono troppo d’ingenuità, di quella ingenuità utopica tipica dei giovani. Molto probabilmente il motivo per cui non riuscì a organizzarsi seriamente su tutto il territorio tedesco fu perché non riuscì o comunque non tentò mai neanche di entrare in contatto con gli alleati per ottenerne l’appoggio, come non cercò mai di contattare le organizzazioni di lotta dei paesi occupati dalle truppe tedesche a differenza dei partigiani italiani o francesi. Si potrebbe obiettare a questa

Page 18: ELSA Milano - Gazzetta Ottobre 2012

Gazzetta di ELSA Milano - Ottobre 2012

18

affermazione sostenendo che la Rosa Bianca voleva essere un’organizzazione pacifica, che invitata il popolo germanico alla riflessione. Ma in guerra e in condizioni così particolari come quelle della Germania dell’epoca una semplice riflessione non sarebbe mai bastata.A distanza di 43 anni, nel 1986, alle soglie della caduta del muro di Berlino (1989), venne creata la fondazione “Die Weisse Rose” da superstiti e parenti e amici dei componenti giustiziati con lo scopo di promuovere la conoscenza storica del movimento di resistenza antinazista tedesco.