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1 Elementi essenziali del progetto SEMPRE ATTIVI Settore e area di intervento Educazione e promozione culturale Centri di aggregazione (bambini, giovani, anziani) Descrizione dell’area di intervento Come altri Paesi sviluppati, l’Italia presenta una struttura per età fortemente squilibrata: al 1 gennaio 2017 la quota di individui di 65 anni e più ha raggiunto il 22,3%, mentre la fascia d’età 0-14 anni raggiunge solo il 13,5%, collocando il nostro Paese al livello più alto nell’Unione Europea e «tra quelli a più elevato invecchiamento al mondo». L’aspettativa di vita alla nascita continua a incrementare: la vita media è pari a 85,1 anni per la donna e 80,6 anni per l’uomo (Istat, 2017). Il progressivo allungamento della durata della vita, mentre da un lato rappresenta un elemento positivo, risultato di considerevoli progressi nell’ambito della salute e della qualità della vita di cui beneficiano i cittadini, dall’altro è allarmante perché modifica la struttura della società. L'Italia sconta già, infatti, un crescente "debito demografico" nei confronti delle generazioni future in termini di sostenibilità (previdenza, spesa sanitaria, assistenza, welfare). L’evoluzione degli attuali fenomeni demografici porta ad affermare con ragionevole certezza che nei prossimi tre decenni l’Italia vedrà sempre più protagoniste ed incisive le classi senili, a fronte di una progressiva riduzione di giovani ed adulti. In assenza, pertanto, di repentini e radicali avvenimenti demografici quali un improvviso aumento dei livelli di fecondità o una massiccia ondata migratoria, nel 2030 un italiano su tre avrà più di 65 anni. Tutto ciò genera necessariamente delle ripercussioni sociali, sia dal punto di vista finanziario, sia dal punto di vista della disponibilità dei servizi sanitari e sociali per fasce sempre più ampie della popolazione, i cui bisogni, anche affettivi, restano spesso inascoltati. Si inasprisce il conflitto generazionale, con conseguente emarginazione degli anziani, i quali spesso non si sentono parte della comunità, ma un “peso”, un “problema”. La vecchiaia non comporta di per sé il decadimento psico-fisico, la disabilità, la malattia. Lo stato di salute delle persone anziane è frutto di una complessa interazione di concause, tra cui rientrano anche la solitudine, l’abbandono e l’isolamento. La condizione dell’anziano è mutata rispetto al tipo di società nella quale prevaleva la famiglia patriarcale. Prima del diffondersi dell’industrializzazione e dell’organizzazione del lavoro, la società basava la sua organizzazione produttiva sulla famiglia estesa o patriarcale.

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Elementi essenziali del progetto

SEMPRE ATTIVI

Settore e area di intervento

Educazione e promozione culturale – Centri di aggregazione (bambini, giovani, anziani)

Descrizione dell’area di intervento

Come altri Paesi sviluppati, l’Italia presenta una struttura per età fortemente squilibrata: al 1

gennaio 2017 la quota di individui di 65 anni e più ha raggiunto il 22,3%, mentre la fascia

d’età 0-14 anni raggiunge solo il 13,5%, collocando il nostro Paese al livello più alto

nell’Unione Europea e «tra quelli a più elevato invecchiamento al mondo». L’aspettativa di

vita alla nascita continua a incrementare: la vita media è pari a 85,1 anni per la donna e 80,6

anni per l’uomo (Istat, 2017). Il progressivo allungamento della durata della vita, mentre da

un lato rappresenta un elemento positivo, risultato di considerevoli progressi nell’ambito

della salute e della qualità della vita di cui beneficiano i cittadini, dall’altro è allarmante

perché modifica la struttura della società. L'Italia sconta già, infatti, un crescente "debito

demografico" nei confronti delle generazioni future in termini di sostenibilità (previdenza,

spesa sanitaria, assistenza, welfare).

L’evoluzione degli attuali fenomeni demografici porta ad affermare con ragionevole certezza

che nei prossimi tre decenni l’Italia vedrà sempre più protagoniste ed incisive le classi senili,

a fronte di una progressiva riduzione di giovani ed adulti.

In assenza, pertanto, di repentini e radicali avvenimenti demografici quali un improvviso

aumento dei livelli di fecondità o una massiccia ondata migratoria, nel 2030 un italiano su tre

avrà più di 65 anni. Tutto ciò genera necessariamente delle ripercussioni sociali, sia dal

punto di vista finanziario, sia dal punto di vista della disponibilità dei servizi sanitari e sociali

per fasce sempre più ampie della popolazione, i cui bisogni, anche affettivi, restano spesso

inascoltati.

Si inasprisce il conflitto generazionale, con conseguente emarginazione degli anziani, i quali

spesso non si sentono parte della comunità, ma un “peso”, un “problema”. La vecchiaia non

comporta di per sé il decadimento psico-fisico, la disabilità, la malattia. Lo stato di salute

delle persone anziane è frutto di una complessa interazione di concause, tra cui rientrano

anche la solitudine, l’abbandono e l’isolamento.

La condizione dell’anziano è mutata rispetto al tipo di società nella quale prevaleva la

famiglia patriarcale. Prima del diffondersi dell’industrializzazione e dell’organizzazione del

lavoro, la società basava la sua organizzazione produttiva sulla famiglia estesa o patriarcale.

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In essa tutto era programmato dai genitori, che oltre ad educare i figli, insegnavano loro le

regole di comportamento per inserirsi nel vicinato e nella comunità. Lo sviluppo economico e

l’industria hanno portato ad una modificazione dei rapporti familiari favorendo il costituirsi

di famiglie nucleari in sostituzione della famiglia patriarcale allargata. La mobilità

professionale e l’indipendenza economica dei componenti della famiglia porta questi ultimi a

dedicarsi maggiormente all’attività lavorativa fuori casa e a dedicare meno tempo ai genitori

anziani. Ciò comporta, spesso, una perdita della considerazione di cui questi godono

all’interno della famiglia e della società. Il logoramento fisico e psichico si aggiunge, così, alla

perdita dell’importanza sociale e può causare un vasto fenomeno di emarginazione sociale.

La persona anziana viene vista come non più produttiva economicamente e si ritrova in

situazioni di solitudine e disagio, aggravate, spesso, dalla mancanza di autosufficienza.

La promozione dell’inclusione sociale, al centro delle agende politiche più recenti, è

fondamentale per combattere la povertà e ogni forma di emarginazione.

In questo contesto, inclusione significa contrastare l’isolamento delle persone anziane,

individuare i fattori di rischio, “le fragilità” calate nel tessuto sociale specifico di

appartenenza e promuovere soluzioni volte all’integrazione e alla valorizzazione della

persona in quanto essere umano, senza categorizzazioni. Nella maggioranza dei casi, il

comune denominatore non è l’età cronologica, ma la vulnerabilità sociale e culturale.

Da alcune ricerche condotte per comprendere gli stili di vita degli anziani, emerge che le

attuali generazioni di “over” vivono uno stato di ristrettezza economica prodotta dai

mutamenti nella sfera sociale, aggravato da una solitudine accentuata.

Le pensioni sono limitate e spesso insufficienti anche per i bisogni elementari, la situazione

diventa degenerativa se non vi è un’integrazione della pensione o se vi è un aumento nel

costo dell’affitto, così come se l’abitazione non è più disponibile, oppure, se l’anziano non è

più autosufficiente. In base alle più recenti indagini Istat (2015), le famiglie italiane composte

di soli anziani sono il 30,06% del totale, mentre erano il 27% nel 2007. Il 48,7% delle famiglie

composte da persone sole sono anziani di 65 anni e più (di cui il 17,0% delle persone ha

un'età compresa fra i 65 e i 74 anni, il 20,7% appartiene alla fascia 75-84 anni, l'11,1% ha più

di 85 anni) e, secondo l’Osservatorio pensioni dell’Inps, nel 2017 sei pensionati italiani su

dieci vivono al di sotto della soglia di povertà, percependo meno di 750 euro al mese, con le

donne che raggiungono una percentuale del 76,5%.

Risulta sempre più spesso complicata la collocazione dell’anziano presso i figli, l’alternativa

più plausibile è la casa di riposo, oppure l’assistenza domiciliare sociale (ADS).

Come sottolinea la WHO: “Siamo di fronte al più grande cambiamento demografico mai

accaduto prima d’ora nella storia. L’invecchiamento globale della popolazione comporterà

richieste sociali ed economiche alle quali bisognerà fare fronte. Mantenere la popolazione

attiva è dunque una necessità non un lusso”.

Dinanzi all’invecchiamento della popolazione, l’OMS ha messo a punto un vero e proprio

piano strategico, l’Active Ageing, con lo scopo di creare le condizioni per un “invecchiamento

attivo”, i cui tre pilastri sono “Salute, Partecipazione e Sicurezza delle persone anziane”. Lo

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scopo è incentivare le classi dirigenti a sostituire le vecchie politiche che considerano le

persone anziane come soggetti passivi, con politiche che riconoscano ad ognuno il diritto e la

responsabilità di avere un ruolo attivo e partecipare alla vita della comunità in ogni fase della

vita, soprattutto durante l’età anziana.

Particolarmente interessante risulta essere l’indagine relativa al consumo di tecnologia da

parte degli anziani, inteso come utilizzo di computer e internet, in quanto la conoscenza delle

nuove forme di comunicazione potrebbe aprire questi ultimi a nuove modalità di relazione e

renderli maggiormente consapevoli e coinvolti nella realtà che li circonda.

Secondo l’ISTAT, nel 2016 il 28,8% delle persone tra i 65 e i 74 anni ha usato Internet, contro

il 16,4% nel 2012. La situazione è migliorata anche per quanto riguarda l’uso del Personal

Computer, che ha visto come utenti nel 2016 il 26,4% delle persone tra i 65 e i 74 a fronte di

un più basso 17,2% nel 2012. Inoltre, secondo le stime dell'Associazione italiana di

psicogeriatria (Aip) circa un milione e mezzo di anziani usa Facebook, noto social network,

per tenersi in contatto con parenti e amici. Recenti studi hanno dimostrato che tra gli anziani

che utilizzano internet la probabilità di ammalarsi di depressione è inferiore del 30% rispetto

agli altri. Gli stimoli della rete, o meglio, imparare ad utilizzare uno strumento totalmente

nuovo, aiuta, dunque, a tenere sveglia la mente, aumenta la capacità di concentrazione e

mantiene in buona forma la propria memoria. Nonostante la percentuale in aumento, rimane

comunque molto netta la distinzione tra utilizzo di internet/pc da parte di anziani e del resto

della popolazione, segno di un digital - divide a livello generazionale, rispetto al quale

andrebbero proposte delle iniziative per migliorare la conoscenza e le possibilità di accesso

da parte degli anziani a tali tecnologie.

Se calato nel contesto locale, questo ragionamento, nel suo insieme, promuove lo sviluppo di centri di aggregazione, fortemente integrati nel contesto territoriale di appartenenza, che possano fungere da porto sicuro dove potersi incontrare, uno spazio che inglobi anziché escludere. Nel caso specifico delle persone anziane, un centro di aggregazione si caratterizza come uno spazio polifunzionale dove poter sviluppare attività di tipo creativo e ricreativo, culturale, di informazione e aggiornamento delle conoscenze, con lo scopo di promuovere la partecipazione, lo sviluppo di relazioni sociali, il benessere psicofisico, in modo da prevenire situazioni di disagio e isolamento attraverso la creazione di condizioni che favoriscano un invecchiamento “attivo”.

Obiettivi del progetto

Obiettivo GENERALE: Migliorare le condizioni socio-relazionali e psico-fisiche dell’anziano nei comuni di Giugliano e Frignano Il progetto “SEmpre Attivi” muove dalla necessità di focalizzare l’attenzione sui diritti e sui bisogni di socializzazione, aggregazione e partecipazione degli anziani dei comuni di Giugliano in Campania e Frignano con l’obiettivo generale di promuovere il benessere psicofisico degli over65, contrastandone situazioni di esclusione sociale e di

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povertà relazionale. Nel documento dell’OMS “Salute 2020” si riconosce come il supporto sociale sia uno dei più importanti fattori che influenzano la qualità della vita degli anziani. Il declino delle capacità funzionali, fisiche e cognitive nella popolazione anziana è potenzialmente prevenibile e contrastabile e può essere affrontato attraverso interventi che la incoraggino e la mettano nella condizione di adottare stili di vita salutari, che prevengano e combattano isolamento e solitudine, che promuovano la creazione di ambienti favorevoli e accoglienti. Attraverso la realizzazione di interventi volti al raggiungimento del presente obiettivo generale, si vuole, dunque, migliorare il benessere e la qualità della vita dell’anziano, sia favorendone i processi di integrazione e socializzazione, sia promuovendone un invecchiamento attivo, mediante il mantenimento e il potenziamento delle capacità e delle autonomie residue dell’anziano. Obiettivo specifico 1: Potenziare i percorsi di socializzazione, aggregazione ed

integrazione degli anziani nei comuni di Giugliano e Frignano

L’obiettivo mira a sostenere la dimensione socio-relazionale degli anziani giuglianesi e

frignanesi, consci che se le relazioni sono importanti a qualsiasi età, diventano

particolarmente cruciali nell’ultima fase della vita. L’anziano, spesso privato o indebolito del

suo ruolo sociale, può trovare nelle relazioni un nuovo slancio verso la vita. In questo caso la

rete delle relazioni sociali costituisce una vera e propria “rete di fronteggiamento” in cui le

relazioni si intrecciano in un’azione condivisa di cura, rispondendo ai bisogni di protezione,

di sicurezza e di appartenenza.

A questo proposito la realizzazione di attività socio-culturali e ludico-ricreative rappresenta

lo strumento privilegiato di cui servirsi al fine di incrementare gli scambi socio-relazionali

per e tra gli anziani, potenziando ed allargando a più destinatari gli interventi in uno spazio

di socializzazione, integrazione e condivisione, che sia capace di generare un confronto e

nuovi rapporti sociali attraverso momenti di aggregazione, rendendo la persona anziana

protagonista attiva del proprio percorso attraverso la terza e quarta età.

Benefici Dalla realizzazione delle presenti attività progettuali, ci si attende per i destinatari l’apertura di nuove prospettive di contatto, di incontro, di socializzazione, mediante l’offerta di opportunità di promozione, mantenimento e rafforzamento dei legami di amicizia e di relazione sociale. In questo modo si punta al contenimento della solitudine e del senso di isolamento in cui spesso la persona anziana si sente relegata, promuovendo, per converso, un rafforzamento del senso di appartenenza alla comunità e l’attivazione di un processo virtuoso di scambio, confronto e incontro, che favorisce anche una crescita socio-culturale dei soggetti coinvolti.

Obiettivo specifico 2: Potenziare i percorsi di conservazione e rafforzamento delle risorse

mentali e fisiche dell’anziano per favorirne l’autonomia

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Il presente obiettivo mira a ridurre l’incertezza e ad ampliare le opportunità degli over 65 di

Giugliano in Campania e Frignano, recuperando e valorizzando quelle capacità e quelle

risorse personali che chiedono di essere impiegate, non solo per se stessi ma per l’intera

comunità di appartenenza.

Gli interventi programmati agiscono su un doppio binario: quello cognitivo e quello fisico.

Dal primo punto di vista, le attività previste favoriscono un processo di educazione

permanente, sono dirette a rafforzare le capacità cognitive e a promuovere una continua

crescita culturale della persona anziana. I destinatari gioveranno di molteplici occasioni di

partecipazione ad iniziative aventi contenuti formativi ed educativi utili per l'apprendimento

di competenze sociali e per la valorizzazione delle proprie capacità individuali.

In secondo luogo, poiché salute e benessere sono strettamente connesse all’attività fisica, il

progetto contempla anche interventi volti ad offrire ai destinatari nuove occasioni di

movimento. La maggior parte delle persone adulte e anziane sono sedentarie o praticano

poca attività fisica. Eppure diversi sono i benefici connessi ad una sua pratica abituale: il

movimento gioca un ruolo importante nella prevenzione delle malattie croniche (malattie

cardiovascolari, ictus, diabete, obesità, alcuni tipi di tumori) e in alcune malattie mentali,

rinforza l’organismo, che reagisce meglio ad eventuali traumi, migliora l’umore, attraverso la

limitazione di stress, ansia e depressione e, se fatto in gruppo, favorisce anche la

socializzazione.

Benefici I benefici determinati dalla realizzazione del presente obiettivo sono direttamente riconducibili alla conservazione e al consolidamento delle abilità/competenze acquisite nel tempo, nonché all’acquisizione di nuove conoscenze ed abilità trasversali. Le attività programmate saranno, inoltre, funzionali al contrasto e al contenimento del decadimento delle abilità di base, attraverso la fortificazione delle risorse mentali e fisiche, contribuendo nei destinatari al miglioramento del benessere psico-fisico, dell’autostima e della percezione di se stessi e del proprio valore.

Tabella di sintesi degli indicatori

Di seguito la sintesi dei risultati attesi, utilizzando i medesimi indicatori individuati per

l’analisi del contesto:

Indicatore

Situazione di partenza Situazione di arrivo

Giugliano

in

Campania

Frignano Giugliano in

Campania Frignano

n. di anziani che 67 30 100 40

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effettivamente usufruiscono

di prestazioni socio-

assistenziali presso

l’Associazione Orizzonte

Infinito Onlus

(+33) (+10)

n. di ore settimanali

dedicate dall’Onlus

all’erogazione dei servizi

30 30 35* 35*

n. ore mensili volte alla

socializzazione,

aggregazione ed

integrazione degli anziani

erogate dall’Ente

80 84

(+4)

n. di ore mensili volte a

sostenere l’autonomia fisica

e mentale della persona

anziana erogate dall’Ente

40 56

(+16)

* Il dato si riferisce agli orari di attività dell’Associazione “Orizzonte Infinito Onlus”

Tabella di sintesi dei bisogni ed i relativi obiettivi

Bisogni Obiettivo Insufficienza di momenti integrativi ed

aggregativi tra e per gli anziani, di interventi volti alla partecipazione dell’anziano alla

vita sociale e alla sua valorizzazione come individuo.

Potenziare i percorsi di socializzazione, aggregazione ed integrazione degli anziani

nei comuni di Giugliano e Frignano

Insufficienza di iniziative e risorse volte alla conservazione e al potenziamento delle

abilità, delle competenze personali e delle risorse psico-fisiche dell’anziano.

Potenziare i percorsi di conservazione e rafforzamento delle risorse mentali e fisiche

dell’anziano per favorirne l’autonomia

Attività d’impiego dei volontari

Obiettivo specifico: Potenziare percorsi di socializzazione, aggregazione ed integrazione degli anziani attraverso attività socio-culturali e ludico-ricreative

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AZIONE A: Incremento delle attività volte all’integrazione e alla socializzazione

dell’anziano

Attività A1: attività socio-culturali

Affiancamento nel raccordo con le figure di riferimento (Ente comunale,

Associazioni presenti sul territorio) che intendono contribuire gratuitamente

alla realizzazione delle attività;

Cooperazione nella programmazione ed organizzazione logistica degli incontri;

Partecipazione all’organizzazione del Club del libro: individuazione dei testi da

leggere e commentare, messi gratuitamente a disposizione dalla biblioteca

comunale;

Collaborazione all’organizzazione del laboratorio di alimentazione e cucina sana;

Collaborazione nell’organizzazione delle visite guidate, accompagnate, ricreative

e culturali sul territorio: individuazione dei siti da visitare;

Partecipazione alla predisposizione e stampa di materiale informativo e

promozionale;

Partecipazione alla pubblicizzazione delle attività laboratoriali sul territorio;

Affiancamento nella composizione di gruppi omogenei, in base alle richieste e

alle schede anamnestiche individuali (criteri specifici relativi alla conoscenze

personali, possibilità, risorse residue, attitudini, motivazioni e competenze);

Partecipazione alla realizzazione degli incontri e delle attività;

Affiancamento nella somministrazione, elaborazione ed analisi di questionari di

gradimento relativi alle attività realizzate.

Attività A2: attività ludico-ricreative

Affiancamento nel raccordo con le figure di riferimento (Ente comunale,

Associazioni presenti sul territorio) che intendono contribuire gratuitamente

alla realizzazione delle attività;

Cooperazione nella programmazione ed organizzazione logistica degli incontri;

Partecipazione all’organizzazione de giochi ludico-cognitivi (giochi di società, di

abilità, da tavolo, memory, scacchi, dama);

Collaborazione all’organizzazione del Cineforum: individuazione dei film da

proiettare e commentare nelle successive conversazioni di gruppo;

Collaborazione all’organizzazione delle attività espressive e creative (manuali,

teatrali, di scrittura);

Partecipazione alla predisposizione e stampa di materiale informativo e

promozionale;

Partecipazione alla pubblicizzazione delle attività laboratoriali sul territorio;

Affiancamento nella composizione di gruppi omogenei, in base alle richieste e

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alle schede anamnestiche individuali (criteri specifici relativi alla conoscenze

personali, possibilità, risorse residue, attitudini, motivazioni e competenze);

Partecipazione alla realizzazione degli incontri e delle attività;

Affiancamento nella somministrazione, elaborazione ed analisi di questionari di

gradimento relativi alle attività realizzate.

Obiettivo specifico 2: Potenziare i percorsi di conservazione e rafforzamento delle risorse

mentali e fisiche dell’anziano per favorirne l’autonomia

AZIONE B: Realizzazione di attività volte a sostenere l’autonomia dell’anziano da un

punto di vista cognitivo

Attività B.1: Attività di alfabetizzazione informatica e potenziamento mnemonico

Affiancamento nel raccordo con le figure di riferimento (Ente comunale,

Associazioni presenti sul territorio) che intendono contribuire gratuitamente

alla realizzazione delle attività;

Cooperazione nella pianificazione ed organizzazione logistica delle attività;

Partecipazione alla predisposizione e stampa di materiale informativo e

promozionale;

Partecipazione alla pubblicizzazione delle attività laboratoriali sul territorio;

Affiancamento nella predisposizione, somministrazione e compilazione di

schede anamnestiche per la raccolta di dati, vissuti, problematiche ed esigenze

dei soggetti;

Supporto all’individuazione degli anziani partecipanti;

Affiancamento nell’organizzazione dei gruppi e differenziazione per capacità

bassa-media-alta;

Cooperazione nella calendarizzazione degli incontri e loro pubblicizzazione sul

territorio;

Partecipazione allo svolgimento dei laboratori di alfabetizzazione informatica e

potenziamento mnemonico;

Affiancamento nella valutazione dei risultati raggiunti: somministrazione di

semplici questionari specifici con successiva elaborazione ed analisi.

AZIONE C: Realizzazione di attività volte a sostenere l’autonomia dell’anziano da un

punto di vista motorio

Attività C.1: Attività motorie e riabilitative

Affiancamento nel raccordo con le figure di riferimento (Ente comunale,

Associazioni presenti sul territorio) che intendono contribuire gratuitamente

alla realizzazione delle attività;

Cooperazione nella pianificazione ed organizzazione logistica delle attività

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laboratoriali;

Collaborazione all’organizzazione di passeggiate nelle zone verdi limitrofe come

attività fisica;

Partecipazione alla predisposizione e stampa di materiale informativo e

promozionale;

Supporto alla promozione delle attività sul territorio;

Affiancamento nella predisposizione, somministrazione e compilazione di

schede anamnestiche per la raccolta di dati, abitudini e problematiche fisiche

dell’anziano;

Supporto all’individuazione degli anziani partecipanti e loro suddivisione in

gruppi;

Cooperazione nella calendarizzazione degli incontri e loro pubblicizzazione sul

territorio;

Partecipazione allo svolgimento dei laboratori di riabilitazione neuromotoria e

di ginnastica dolce;

Partecipazione alla realizzazione di passeggiate nelle zone verdi limitrofe;

Affiancamento nella valutazione finale dell’attività: somministrazione di

semplici questionari specifici con successiva elaborazione ed analisi.

Criteri di selezione

Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. 008b/12 Di seguito si riporta uno estratto del ‘Sistema di Reclutamento e Selezione’ adeguato ad Ottobre 2015 e approvato dall’UNSC con decreto n.576/2015 cui per ogni eventuale approfondimento si rimanda alla consultazione sul sito www.amesci.org CONVOCAZIONE La convocazione avviene attraverso il sito internet dell’ente con pagina dedicata contenente il calendario dei colloqui nonché il materiale utile per gli stessi (bando integrale; progetto; procedure selettive, etc.); Presso le sedi territoriali di AMESCI è attivato un front office finalizzato alle informazioni specifiche ed alla consegna di modulistica, anche attraverso servizio telefonico e telematico. SELEZIONE Controllo e verifica formale dei documenti; Esame delle domande e valutazione dei titoli con le modalità di seguito indicate e con i seguenti criteri di selezione che valorizzano in generale:

- le esperienze di volontariato; - le esperienze di crescita formative - le capacità relazionali;

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- l’interesse del candidato.

Valutazione dei titoli massimo MAX 50 PUNTI

Precedenti esperienze MAX 30 PUNTI

Titoli di studio, esperienze aggiuntive e altre

conoscenze MAX 20 PUNTI

ESPERIENZE

Precedenti esperienze di volontariato max 30 punti

L’esperienza di attività di volontariato costituisce un titolo di valutazione.

Sono valutate le esperienze per mese o frazione di mese superiore o uguale a

15 gg; il periodo massimo valutabile è di 12 mesi per ogni singola tipologia di

esperienza svolta.

Le esperienze sono cumulabili fino al raggiungimento del punteggio massimo

previsto.

ITEM PUNTEGGIO

Precedenti esperienze di volontariato presso lo

stesso Ente che realizza il progetto nello stesso

settore

1 punto

(per mese o fraz.

≥15gg)

Precedenti esperienze di volontariato nello stesso

settore del progetto presso Ente diverso da quello

che realizza il progetto

0,75 punti

(per mese o fraz.

≥15gg)

Precedenti esperienze di volontariato presso lo

stesso Ente che realizza il progetto ma in settore

diverso

0,50 punti

(per mese o fraz.

≥15gg)

Precedenti esperienze di volontariato presso Enti

diversi da quello che realizza il progetto ed in settori

diversi

0,25 punti

(per mese o fraz.

≥15gg)

Esperienze aggiuntive non valutate in max 4 punti

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precedenza:

Si tratta di esperienze diverse da quelle valutate al punto precedente (per

esempio: stage lavorativo, animatore di villaggi turistici, attività di assistenza

ai bambini durante il periodo estivo, etc.).

L’esperienze sono cumulabili fino al raggiungimento del punteggio massimo

previsto.

ITEM PUNTEGGIO

Esperienze di durata superiore od uguale a 12 mesi 4 punti

Esperienze di durata inferiore ad un anno 2 punti

TITOLI DI STUDIO

Titoli di studio: max 8 punti

Sono valutabili i titoli rilasciati da scuole, istituti, università dello Stato o da

esso legalmente riconosciuti. Viene valutato solo il titolo più elevato.

ITEM PUNTEGGIO

Laurea (magistrale, specialistica, vecchio ordinamento) 8 punti

Laurea triennale 7 punti

Diploma scuola superiore 6 punti

Per ogni anno di scuola media superiore concluso (max

4 punti)

1 punto/anno

Titoli di studio

professionali:

max 4 punti

I titoli professionali sono quelli rilasciati da Enti pubblici o Enti accreditati

(valutare solo il titolo più elevato).

ITEM PUNTEGGIO

Titolo completo 4 punti

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Titolo non completo 2 punti

N.B.: in caso di qualifica professionale afferente il triennio della scuola

media superiore, essa non và valutata se è presente il diploma; in caso

contrario il titolo viene riportato solo in questa sezione e non anche

nella precedente

ALTRE CONOSCENZE

Altre conoscenze in possesso del

giovane

max 4 punti

Si valutano le conoscenze dichiarate e/o certificate riportate dal giovane (es.

specializzazioni universitarie, master, conoscenza di una lingua straniera,

conoscenza del computer). Per ogni conoscenza riportata è attribuito 1

punto fino ad un massimo di 4 punti

ITEM PUNTEGGIO

Attestato o autocertificati 1

punto/conoscenza

I candidati effettueranno, secondo apposito calendario pubblicato sul sito web dell’ente, un colloquio approfondito sui seguenti argomenti:

1. Il servizio civile nazionale 2. Il progetto 3. Le pregresse esperienze sotto l’aspetto qualitativo (con particolare riguardo alle

precedenti esperienze di volontariato e lavorative nel settore specifico del progetto e non)

4. La motivazione e l’idoneità del candidato al fine di avere un quadro completo e complessivo del profilo del candidato, delle sue potenzialità, delle sue qualità e delle sua attitudini.

COLLOQUIO MAX 60 PUNTI

La somma di tutti i punteggio assegnati al set di domande diviso il numero delle domande dà come esito il punteggio finale del colloquio.

L’idoneità a partecipare al progetto di servizio civile nazionale viene raggiunta con un minimo di 36 PUNTI al colloquio

REDAZIONE E PUBBLICAZIONE DELLA GRADUATORIA FINALE

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Al termine delle selezioni si procederà alla pubblicazione on-line della graduatoria.

Condizioni di servizio ed aspetti organizzativi

Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Realizzazione (eventuale) delle attività previste dal progetto anche in giorni festivi e prefestivi, coerentemente con le necessità progettuali

Flessibilità oraria in caso di esigenze particolari Disponibilità alla fruizione dei giorni di permesso previsti in concomitanza della

chiusura della sede di servizio (chiusure estive e festive) Partecipazione a momenti di verifica e monitoraggio Disponibilità ad effettuare il servizio al di fuori della sede entro il massimo di 30 gg

previsti Osservanza della riservatezza dell’ente e della privacy di tutte le figure coinvolte nella

realizzazione del progetto Disponibilità ad utilizzare i veicoli messi a disposizione dell’Ente.

Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Cultura media; buone conoscenze informatiche; buone capacità relazionali. E’ titolo di maggior gradimento:

- diploma di scuola media superiore; - pregressa esperienza nel settore specifico del progetto; - pregressa esperienza presso organizzazioni di volontariato; - buona conoscenza di una lingua straniera; - spiccata disposizione alle relazioni interpersonali e di gruppo; - capacità relazionali e dialogiche; - studi universitari attinenti; - buone capacità all’utilizzo di dispositivi tecnologici (radiotrasmittenti, etc.); - buone capacità di analisi.

Sedi di svolgimento e posti disponibili

Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

30

5

29

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Numero posti con vitto e alloggio: Numero posti senza vitto e alloggio: Numero posti con solo vitto:

N. Sede di attuazione del progetto Comune N. vol. per sede

1 ORIZZONTE INFINITO – SEDE DI

GIUGLIANO IN CAMPANIA GIUGLIANO IN

CAMPANIA (NA) 20

2 ORIZZONTE INFINITO – SEDE DI

FRIGNANO FIRGNANO (CE) 9

Caratteristiche conoscenze acquisibili

Eventuali crediti formativi riconosciuti: NO

Eventuali tirocini riconosciuti: NO Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae: Durante l’espletamento del servizio, i volontari che parteciperanno alla realizzazione di questo progetto acquisiranno le seguenti competenze utili alla propria crescita professionale:

competenze tecniche (specifiche dell’esperienza vissuta nel progetto, acquisite in particolare attraverso il learning by doing accanto agli Olp e al personale professionale): supporto alle relazioni sociali, organizzazione logistica, segreteria tecnica, ideazione e realizzazione grafica e testuale di testi informativi, uso di strumentazioni tecniche, riconoscimento delle emergenze, valutazioni tecniche;

competenze cognitive (funzionali ad una maggiore efficienza lavorativa e organizzativa): capacità di analisi, ampliamento delle conoscenze, capacità decisionale e di iniziativa nella soluzione dei problemi (problem solving), team working;

competenze sociali e di sviluppo (utili alla promozione dell’organizzazione che realizza il progetto ma anche di se stessi): capacità nella ricerca di relazioni sinergiche e propositive, creazione di reti di rapporti all’esterno, lavoro all’interno di un gruppo, capacità di mirare e mantenere gli obiettivi con una buona dose di creatività;

competenze dinamiche (importanti per muoversi verso il miglioramento e

0

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l’accrescimento della propria professionalità): competitività come forza di stimolo al saper fare di più e meglio, gestione e valorizzazione del tempo di lavoro, ottimizzazione delle proprie risorse.

Tali competenze, elaborate secondo gli standard europei delle UCF (Unità Formativa Capitalizzabile), sono riconosciute e certificate da Medimpresa, associazione nazionale delle piccole e medie imprese, nell’ambito di uno specifico accordo, relativo al presente progetto.

Formazione specifica dei volontari

In aula:

I APPROFONDIMENTO:

Modulo I: “I servizi sociali sul territorio” - La strutturazione dei servizi sociali offerti agli

anziani nei territori interessati dal progetto. Fotografia con dati aggiornati sulla situazione

della popolazione anziana e le sue necessità e risorse.

Modulo II: “La nuova terza età” - Il ruolo dell’anziano ieri e oggi; l’importanza di spazi di

aggregazione e socializzazione.

II APPROFONDIMENTO:

Modulo III: Informazione ai volontari (conforme al D.Lgs 81/08 art. 36).

Rischi per la salute e sicurezza sul lavoro

Procedure di primo soccorso, lotta antincendio, procedure di emergenza

Organigramma della sicurezza

Misure di prevenzione adottate

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Modulo IV: Formazione sui rischi specifici (conforme al D.Lgs 81/08 art. 37, comma 1, lett.b

e accordo Stato/Regioni del 21 Dicembre 2011).

Rischi derivanti dall’ambiente di lavoro

Rischi meccanici ed elettrici generali

Rischio biologico, chimico e fisico

Rischio videoterminale

Movimentazione manuale dei carichi

Altri Rischi

Dispositivi di Protezione Individuale

Stress lavoro correlato

Segnaletica di emergenza

Incidenti ed infortuni mancati

Corso e-learning:

Modulo I: Evoluzione ed articolazione dei servizi sociali I Processi del Sistema dei nuovi Servizi Sociali: partecipazione (cittadinanza attiva),

integrazione (pubblico/privata, socio-sanitaria, socio-educativa, ...), concertazione,

pianificazione, programmazione, progettazione, modelli di gestione, valutazione

(monitoraggio, verifica, ri-definizione degli interventi), controllo e impatto, sistema

della qualità sociale, sistema informativo dei servizi sociali, carta dei servizi,

formazione e aggiornamento.

Le politiche e le leggi di “settore”: cenni su legge quadro sull’assistenza, L. 328/00 – i

Piani Sociali Nazionali, Regionali e di Zona per la realizzazione del Sistema Integrato

degli Interventi e dei Servizi Sociali, dal livello nazionale a quello locale, la filosofia

della L. 285/97.

Le Aree d’Intervento dei Servizi Sociali Integrati – Infanzia ed Adolescenza, Famiglia,

Persone Anziane, Persone con disabilità, Contrasto della Povertà, Migranti,

Dipendenze.

Gli attori del Sistema Integrato degli Interventi e dei Servizi Sociali, le risorse della

rete informale, la sussidiarietà nel sistema sociale.

Modulo II: Area specifica di Intervento

L’approccio all’età senile: la psicologia dell’anziano

Solitudine ed esclusione sociale degli anziani

La socializzazione durante la terza età: inclusione e sviluppo della creatività

L’invecchiamento attivo

Le nuove tecnologie nell’invecchiamento: benefici e metodologie per l’apprendimento

Elementi di psicologia cognitiva e delle relazioni Tecniche di potenziamento della memoria

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Elementi di anatomia, cinesiologia e di fisiologia Elementi di riabilitazione Longevità e attività fisica

Linee guida per un corretto approccio alimentare nell’anziano

Contenuti della metaformazione:

Il modello formativo proposto, caratterizzato da un approccio didattico di tipo costruttivista

in cui il discente “costruisce” il proprio sapere, permette di acquisire un set di meta-

competenze quali:

capacità di analisi e sintesi

abilità comunicative legate alla comunicazione on line

abitudine al confronto e alla discussione

L'uso di una piattaforma FAD inoltre consente inoltre, indipendentemente dagli argomenti della formazione specifica, l'acquisizione di una serie di competenze informatiche di base legate all'uso delle TIC e di Internet.