Efficacia in termini di esiti professionali della ... · Efficacia in termini di esiti...
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Efficacia in termini di esiti professionali della formazione in psicoterapia. Una ricerca sul des-tino professionale degli specializzati nelle scuole dell’Associazione di Psicologia Cognitiva - APC e
della Scuola di Psicoterapia Cognitiva - SPC
negli anni 2009-2016
Claudia Perdighe, Barbara Basile, Fabio Rossi, Valeria Scalisi, Paolo Pasquini, Francesco Mancini
Giornale italiano di psicologia (ISSN 0390-5349) Fascicolo 3, settembre 2018
doi: 10.1421/92817
Associazione di Psicologia Cognitiva-APC riconoscimento MIUR nel 1994
Scuola di Psicoterapia Cognitiva-SPC riconoscimento MIUR nel 2002.
Roma, Verona, Grosseto, Ancona, Napoli, Lecce e Reggio Calabria.
Organizzazione, programmi, didatti e docenti:sono equivalenti per tutte le sedi
soddisfano: il regolamento MIURi criteri della SITCC i criteri della EABCT
Lo scopo della ricerca:
Conoscere il destino professionale
degli specializzati
APC e SPC
negli anni dal 2009 al 2016
Le ragioni della ricerca:
Avere informazioni sull’inserimento lavorativo da informazioniindirette sulle competenze terapeutiche e, dunque, anche sullavalidità dell’insegnamento della Scuola.
La formazione che eroghiamo rende efficaci gli specializzati?
in accordo con Maffei et al. (2015) è opportuno valutare la preoccupazione che il destino professionale degli specializzati in psicoterapia possa essere la disoccupazione o la sottoccupazione.
Produciamo disoccupati o sottoccupati?
• al dicembre 2016, in Italia risultavano 51.272 psicoterapeuti, circa uno ogni 1200 abitanti (www.psy.it/ dati-statistici)
• il nostro paese è il secondo, dopo l’Austria, per numero di psicoterapeuti ogni 100.000 abitanti (Ginger, 2010)
• tuttavia le mansioni che in Italia spettano agli psicoterapeuti, in altri paesi europei sono svolte da personale meno qualificato
• secondo le stime di Maffei et al. (2015), basate su dati 2011, si sarebbero dovuti specializzare 7380 nuovi psicoterapeuti ogni anno
• invece 2694 psicoterapeuti in più ogni anno
Perché?
• Perché il tasso di riempimento delle scuole, già nel 2011, appariva piuttosto basso:
– 57% nelle scuole psicodinamiche
– 75% nelle sistemico-relazionali
– 85% nelle cognitivo comportamentali (Maffei et al., 2015).
• A causa della difficile congiuntura economica di questi ultimi dieci anni il tasso di riempimento può essere diminuito ulteriormente.
Il destino professionale degli specializzati tra il 1999 e il 2007
Una ricerca precedente condotta tra gli specializzati negli anni dal 1999 al 2007 delle scuole APC e SPC nelle sedi di Roma, Verona e Lecce ha riscontrato:
• 92% dichiarava di esercitare la psicoterapia, per una media di 18 ore settimanali
• alta soddisfazione professionale, economica e per la formazione ricevuta
(Baietta et al., 2010)
• I dati sono stati raccolti nel 2008
• Allievi specializzati (1999-2007): 127
• Allievi intervistati: 74 (53%)
• Età media: 38aa (range 31-58)
• Sesso: 77% F; 23% M
• Professione: 91% Psicologi; 4% Psichiatri
• Lavoravano tutti e mediamente da 6,7 aa (dev. St. 6.27) e almeno da 1 anno.
Abbiamo ritenuto opportuno ripetere lo studio per diverse ragioni:
• aggiornare il dato
• esaminare sedi dislocate in più aree geografiche
• esaminare la condizione professionale di diplomati in anni di crisi economica e di grave disoccupazione giovanile
• La differenza principale è negli anni di professione
Scopo del presente lavoro è indagare gli esiti occupazionali della formazione in psicoterapia da due
punti di vista:
• dal punto di vista oggettivo e gli indicatori sono stati: – occupazione in ambito socio-sanitario
– attività psicoterapeutica
– numero di ore dedicate alla psicoterapia
– relazione tra formazione e inizio del lavoro.
• dal punto di vista soggettivo e gli indicatori considerati sono stati: – senso di efficacia e percezione di avere competenze
– soddisfazione professionale
– soddisfazione per la formazione ricevuta
Il questionario • età• genere• anno e sede di specializzazione• corso di laurea• precedenti formazioni in psicoterapia• situazione di lavoro prima del conseguimento del diploma in
psicoterapia • situazione di lavoro attuale
– se lavora– se svolge l’attività di psicoterapia– numero di ore dedicate alla psicoterapia– tipo di contesto in cui svolge l’attività psicoterapeutica
• livelli di soddisfazione relativi alla: – condizione lavorativa attuale– formazione ricevuta,– senso di autoefficacia professionale
• punti di forza e debolezza della formazione ricevuta.
Il reclutamento:
• nel 2016
• online
• intervista telefonica per correggere un possibile bias legato all’autoselezione
• ha riguardato i 1450 specializzati tra il 2009 e il 2016
• hanno risposto 413 (28,5%), di cui 267 online e 146 alla intervista telefonica.
Il reclutamento
Le percentuali di risposta ottenute sono confrontabili o più alte di quelle di studi simili su base volontaria da campioni numerosi (McEwan e Duncan, 1993; Narcross e Guy, 2005).
I due sottogruppi, online e telefonico, non presentano differenze rispetto a nessuno degli indicatori
Caratteristiche del campione
• 14% maschi e l’86% femmine
• 98% psicologi, il 2% medici
• 30% tra 25-34 anni
• 62% tra 35-44 anni
• 7% tra 45-54 anni
• 1% oltre 55 anni
• specializzati in media da 3.98 anni, range 0-7.
Quanti esercitano la psicoterapia?
82% del campione esercita la psicoterapia
15% lavora in ambito socio-sanitario
3% non lavora
trasferimento all’estero in attesa del riconoscimento del titolo italiano di psicoterapeuta; momentanea mancanza di pazienti; sospensione per maternità.
Quante ore a settimana di psicoterapia ?
In media 14.21 (range 1-42)
• il 25.6% oltre 30 ore
• il 18.5% tra 20-30 ore
• il 16.7% tra 10-20 ore
• il 21.6% tra 6-10 ore
• 17,6% meno di 6 ore
Chi lavora di meno?
Il profilo di chi lavora meno:
- giovane donna
- spesso con figli molto piccoli
- specializzata da poco tempo
- prova ad avviare la professione in uno studio piccolo o a casa
Chi lavora di più?
• Chi è specializzato da più anni segue un numero maggiore di pazienti (r di Pearson, n = 345, r = .29 p = .000)
Quindi:
• per i neo specializzati ci sono ampi margini di miglioramento
• è legittima l’inferenza che gli specializzati siano efficaci come psicoterapeuti
• da ciò è plausibile inferire che la formazione ricevuta non sia stata inefficace
Dove si esercita la psicoterapia?
• 17% in servizi sanitari pubblici e cliniche private
• 83% esercita la psicoterapia in uno studio privato
– studi di 1-3 professionisti (38%)
– studi di 4-8 psicoterapeuti (22%)
– studi grandi con più di 8 psicoterapeuti (13%)
– poliambulatori con vari specialisti (13%)
• 14% in casa, stanza presso medico di base, ecc.
Come avviene l’invio dei pazienti?
• colleghi (34%)
• altri pazienti (29%)
• altri specialisti (11%)
• medico di base (7%)
• amici e conoscenti (6%)
• web (5%)
• altro (9%).
La soddisfazione
Quanto, gli specializzati, sono soddisfatti della propria attività lavorativa
?
Soddisfazione globale
La soddisfazione media è pari a 5 su 7 (DS = 1.6)
• 60% è globalmente soddisfatto (6-7)
• 20% è abbastanza soddisfatto (4-5)
• 20% è insoddisfatto (3-1)
Soddisfazione economica
La soddisfazione media è 4/7 (DS = 1.6) piu bassa rispetto alla soddisfazione globale.
• 23% del tutto o molto soddisfatto
• 39% abbastanza o sufficientemente soddisfatto
• 19% abbastanza insoddisfatto
• 19% molto o del tutto insoddisfatto
Gratificazione professionale
La gratificazione professionale media è 5.4/7 (DS = 1.4)
• 79% tra molto e del tutto soddisfatto
• 10% mediamente soddisfatto
• 6% abbastanza insoddisfatto
• 2% insoddisfatto
• 3% del tutto insoddisfatto
La distanza tra situazione presente e traguardi desiderati
• l’11% considera del tutto raggiunti i risultati desiderati
• il 30% molto vicino alla condizione cui aspira
• il 35% si colloca in una posizione intermedia
• il 17% si considera distante
• il 7% moltissimo distante.
L’aspettativa di poter ridurre la distanza tra presente e traguardi desiderati
• il 18% è certo di poter raggiungere i propri traguardi
• il 39% è molto fiducioso
• il 25% è abbastanza fiducioso
• il 14% è poco fiducioso
• il 3% non crede di poter colmare la distanza tra aspirazioni e situazione reale.
Senso di efficacia e competenza come psicoterapeuta
• 1% dichiara di non sentirsi efficace come psicoterapeuta
• il 3% si sente poco efficace
• il 34% si sente abbastanza efficace
• il 55% molto efficace
• il 6% del tutto soddisfatto di quanto si sente efficace
Quanto gli specializzati sono soddisfatti della
formazione ricevuta
?
Quanto aver frequentato una scuola di psicoterapia ha contribuito alla tua condizione
professionale attuale?
• il 54% moltissimo
• il 23% molto
• l’11% abbastanza
• il 7% poco
• il 5% per niente
•
Quanto la formazione ha influito sulla tua condizione lavorativa?
• il 46% dichiara di avere un lavoro proprio grazie alla formazione in psicoterapia
• il 28% dichiara di aver aggiunto l’attività di psicoterapia al lavoro già svolto prima
• il 21% dichiara di svolgere lo stesso lavoro di prima ma con maggiore competenza o più ore
• il 5% dichiara altro
Quanto sei soddisfatto delle competenze acquisite?
• il 48.16% molto
• il 16.7% abbastanza
• il 4.26% poco soddisfatto
• l’1.5% per niente soddisfatto.
Quanto ritieni spendibili le competenze acquisite?
• il 45.73% del tutto
• il 33.92% molto
• l’11.56% abbastanza
• il 7.04% poco
• l’1.76% per niente
Quali variabili predicono il numero di ore di lavoro come psicoterapeuta?
Il numero di anni di specializzazione
e
il senso di efficacia e competenza professionale percepite
spiegano l’11% della varianza del numero di ore lavorate
(R2 = .11, F(2,338) = 22.1, p < .001).
Punti di forza della formazione
• Qualità dei didatti
• avere due didatti che seguono la stessa classe per i quattro anni di formazione
• qualità del modello teorico di riferimento
• addestramento a una formulazione del caso chiara e pragmatica
• attenzione alla ricerca scientifica
• spendibilità delle competenze
Punti di debolezza della formazione
• aumentare il numero di ore di training, attraverso terapie supervisionate in vivo o il maggiore utilizzo di supporti audio e video
• migliore qualità dei tirocini
• aumento delle ore dedicate alla ricerca
• maggiore possibilità di mantenere rapporti con la scuola dopo la formazione per far parte di una rete e avere più possibilità di aggiornamento continuo.
Ci sono differenze fra le sedi?
Dall’analisi fattoriale risulta che per qualunque variabile
considerata il fattore
SEDE
non prevede alcuna differenza significativa
Limiti
• Non ha risposto la totalità del campione
• Self report
• È poco plausibile generalizzare i nostri dati a tutti gli psicoterapeuti
• Per mancanza di dati confrontabili provenienti da altre Scuole, non siamo in grado di affermare o negare, che scuole d’indirizzo diverso o con differenti organizzazioni, abbiano risultati uguali, migliori o peggiori.
Alcune accortezze
• I questionari erano rigorosamente anonimi
• I rischi connessi con l’autoselezione sono stati contenuti dalle interviste telefoniche
• Le interviste telefoniche sono state sorteggiate
• E condotte da due ex allievi non da personale docente o amministrativo della Scuola
• Infatti non c’erano differenza nelle risposte fra i due sotto gruppi
• La raccolta e la elaborazione dei dati è stata supervisionata da un esperto estraneo alla Scuola
Confronto con i risultati del destino professionale
della ricerca sul destino professionale degli specializzati APC e SPC tra il 1999 e il 2007
Attività psicoterapeutica: 92% versus 82%
Ore settimanali: 18 versus 14,21
Soddisfazione: tendenzialmente minore, ma non significativa
Anni di professione: 6,7 range 1 -9 versus 3,98 range 0-7
Età media: 38 anni versus
Crisi economica
Confronto con i risultati del destino professionale
dei laureati in Psicologia
come risulta dal report ISTAT (2016)
come risulta dalla ricerca sui laureati all’Università Sapienza (Direzione Studi e Analisi Statistica, 2017)
Quanti sono occupati in ambito sociosanitario ?
• 97% nel nostro campione
• 84.2% del report della Sapienza
• 77.1% del report ISTAT
Quanti svolgono un’attività strettamente coerente con la formazione ricevuta?
• 82% nel nostro campione
• 60% nel campione della Sapienza
Quanti sono globalmente soddisfatti della propria condizione lavorativa?
• 82% riferisce di essere globalmente soddisfatto nel nostro campione,
• meno del 50% nel campione della Sapienza.
Commenti 1
• La soddisfazione economica non è sovrapponibile alla soddisfazione professionale la quale sembra contribuire maggiormente di quella economica alla soddisfazione globale
• L’aspettativa di chi vuole diventare psicoterapeuta non è tanto il guadagno quanto di impegnarsi in un lavoro che reputa interessante, affascinante, utile a persone che soffrono e anche con un certo riconoscimento sociale
Commenti 2
• La psicoterapia il più delle volte è svolta in ambito privato e quindi consente grande flessibilità, e, dunque, soprattutto per donne con figli, ciò può dare il vantaggio di dedicare una parte della giornata ai figli.
• Un altro aspetto che rende appetibile questa professione è che possa essere sufficiente un piccolo giro di pazienti per avere un reddito decoroso e con una discreta gratificazione professionale.
I risultati hanno superato le nostre aspettative, perché?
• La prevalenza dei disturbi mentali nella popolazione e la connessa richiesta di cura, sono elevate
• La percezione che le terapie farmacologiche non sempre siano sufficienti
• La ricerca di risposte esistenzialmente più valide
• La diffusione di cultura psicologica che progressivamente libera dai pregiudizi
• L’informazione che, per alcuni disturbi, la terapia cognitivo-comportamentale sia quella di maggior efficacia dimostrata