Editrice Clinamen Astolfo NewsEditrice Clinamen Una collana di libri agili ed economici, per...

5
Numero 14 La Novità Febbraio 2012 Astolfo News Editrice Clinamen La Biblioteca d’Astolfo Una collana di libri agili ed economici, per conoscere e approfondire e per il pia- cere di leggere. Donatello Vaccarelli L’uomo che tramonta Due sono le grandi ossessioni di Attilio, fotografo misantro- po ma di buone maniere: la Parola, verso cui nutre un sacro rispetto, e l’Amore, il più infido, sguaiato e impudico dei sentimenti, che gli incute so- spetto e dispetto. Tra peripezie semiserie, lottan- do disperatamente con il suo evo e con i suoi coevi, che non comprende né ritiene degni di comprensione, il protagonista approda a un imperfetto equi- librio tra accettazione, rasse- gnazione e stizzosa rivendica- zione di un destino che nel personale tramonto rispecchia il tramonto di una civiltà inte- ra. Costruito con registri diversi, questo volume fonde insieme la narrazione, il saggio, la cita- zione colta, sullo sfondo di una scrittura che aspira ad essere la più “politicamente scorretta” possibile. Donatello Vaccarelli (Taranto, 1974) si è laureato in Legge a Roma. Collaboratore di alcune testate giornalistiche nazionali, è redattore di Tv2000. Donatello Vaccarelli L’uomo che tramonta pp. 110, Euro 11,90 Le novità nelle altre collane La questione dello stile I linguaggi del pensiero a cura di Fabio Bazzani, Roberta Lanfredini, Sergio Vitale “La Scrittura Filosofica”, 1 pp. 178 Euro 19,80 Stefano Bevacqua La luce e le cose Per una filosofia della fotografia “Philosophia”, 25 pp. 300 Euro 29 Leone Parasporo Il professor Beta e la filosofia Un rendiconto semiserio “Il diforàno”, 39 pp. 68 Euro 13,80 recentissimo “astolfino” Karl Marx Per la critica dell’economia politica Introduzione e Prefazione a cura di Fabio Bazzani pp. 110, Euro 11,90 Precedute da un ampio e originale saggio di Fabio Bazzani, l’Introduzione e la Prefazione a Per la critica dell’economia politica sono qui proposte in una nuova traduzione attentissima al testo originale. Questi due brevi scritti costituisco- no chiave privilegiata di accesso al pensiero di Marx e continuano a mostrare una straordinaria e sor- prendente attualità sullo sfondo di una crisi che sembra investire non solo i moderni sistemi economici bensì l’intera civiltà occidentale nei suoi diversi aspetti. Non riducibile né al gergo marxista di matrice leninista e stalinista, né alle differenziate forme dell’ideologia comunista, Marx in questi scritti fornisce strumenti essenziali per comprendere il reale significato epocale di quella crisi, riuscendo, nello stesso tempo, ad indicare alcune prospettive di supe- ramento.

Transcript of Editrice Clinamen Astolfo NewsEditrice Clinamen Una collana di libri agili ed economici, per...

  • Numero 14

    La Novità

    Febbraio 2012

    Astolfo News

    Edit r ice C l inamen

    La Biblioteca d’Astolfo

    Una collana di libri agili ed

    economici, per conoscere e

    approfondire e per il pia-

    cere di leggere.

    Donatello Vaccarelli

    L’uomo che tramonta

    Due sono le grandi ossessioni di Attilio, fotografo misantro-po ma di buone maniere: la Parola, verso cui nutre un sacro rispetto, e l’Amore, il più infido, sguaiato e impudico dei sentimenti, che gli incute so-spetto e dispetto. Tra peripezie semiserie, lottan-do disperatamente con il suo evo e con i suoi coevi, che non comprende né ritiene degni di comprensione, il protagonista approda a un imperfetto equi-librio tra accettazione, rasse-gnazione e stizzosa rivendica-zione di un destino che nel personale tramonto rispecchia il tramonto di una civiltà inte-ra.

    Costruito con registri diversi, questo volume fonde insieme la narrazione, il saggio, la cita-zione colta, sullo sfondo di una scrittura che aspira ad essere la più “politicamente scorretta” possibile.

    Donatello Vaccarelli (Taranto, 1974) si è laureato in Legge a Roma. Collaboratore di alcune testate giornalistiche nazionali, è redattore di Tv2000.

    Donatello Vaccarelli

    L’uomo che tramonta

    pp. 110, Euro 11,90

    Le novità nelle altre collane

    La questione dello stile

    I linguaggi del pensiero

    a cura di Fabio Bazzani, Roberta

    Lanfredini, Sergio Vitale

    “La Scrittura Filosofica”, 1

    pp. 178 — Euro 19,80

    Stefano Bevacqua

    La luce e le cose

    Per una filosofia della fotografia

    “Philosophia”, 25

    pp. 300 — Euro 29

    Leone Parasporo

    Il professor Beta e

    la filosofia

    Un rendiconto semiserio

    “Il diforàno”, 39

    pp. 68 — Euro 13,80

    recentissimo

    “astolfino”

    Karl Marx

    Per la critica

    dell’economia politica

    Introduzione e Prefazione

    a cura di Fabio Bazzani

    pp. 110, Euro 11,90

    Precedute da un ampio e originale saggio di Fabio Bazzani, l’Introduzione e la Prefazione a Per la critica dell’economia politica sono qui proposte in una nuova traduzione attentissima al testo originale. Questi due brevi scritti costituisco-no chiave privilegiata di accesso al pensiero di Marx e continuano a mostrare una straordinaria e sor-prendente attualità sullo sfondo di una crisi che sembra investire non solo i moderni sistemi economici bensì l’intera civiltà occidentale nei suoi diversi aspetti. Non riducibile né al gergo marxista di matrice leninista e stalinista, né alle differenziate forme dell’ideologia comunista, Marx in questi scritti fornisce strumenti essenziali per comprendere il reale significato epocale di quella crisi, riuscendo, nello stesso tempo, ad indicare alcune prospettive di supe-ramento.

  • Pagina 2 Asto lfo News NUMERO 14

    Il catalogo degli “astolfini”

    «Anche l’ultimo straccio è caduto, resta la vera nudità, spogliata da tutto ciò che le è estraneo. Lo straccione ha tolto via da sé la straccioneria stessa e con ciò ha cessato di essere ciò che era, uno straccione. Io sono stato uno strac-cione, ma non lo sono più!». Il volume raccoglie quel che di più esplosivo c’è nella critica politica, sociale e religiosa di Stirner. Leg-gendo queste polemiche pagine sul liberalismo, sul comunismo, sullo stato e su Dio ci si può scottare a quel fuoco che “appiccato prima del 1848” oggi avvampa, quasi specchio profetico di quanto segna le vicende in cui, nostro malgrado, ci troviamo coinvolti, “ostaggi” di un potere globale che del plebisci-tario consenso intorno a presunti “valori condivisi” fa dispositivo di “democratico governo”. Stirner ci insegna a non fidarci, ad esercitare una critica spietata e radicale, a far conto soltanto sulla nostra intelli-genza e sulle nostre capacità senza delegare ad alcuno diritti di rap-presentanza. Sommario Introduzione: Una spettrale immateria-lità, di Fabio Bazzani 1. Un Dio spettrale 2. La spettrale forma dello stato 3. Le ipocrisie e gli inganni del presente 4. L’inganno e la miseria dell’avvenire

    Protagonisti di questo libro sono personaggi enigmatici ed inclassifi-cabili, sospetti messaggeri dell’altrove: dittatori totalitari, sre-golati veggenti delle avanguardie artistiche, mistici, maghi e fonda-tori di sette, di culti e di nuove religioni. Tutti quanti celebrano le esequie di Dio e con una costella-zione multiforme di feticci inquie-tanti ne riempiono gli altari oramai svuotati. Approdata al proprio declino nichilistico, la tradizione dell’Occidente oscilla, nel Nove-cento, tra il rigetto di quanto è andato formandosi in secoli di storia e l’aspirazione verso un mondo ulteriore, verso inedite for-me di epocalità. E dunque, vere o false che siano, salutari o rovinose, queste molte-plici derive marcano nuovi territo-ri, possibilità ancora non esperite. Sommario 1. Georgi Ivanovic Gurdjieff. Incontro con un uomo straordinario 2. Enneagramma. La ricettazione di un simbolo 3. René Daumal. Dell’evidenza assurda 4. Ernst Jünger e l’esperienza psiche-delica. Una fenomenologia dell’avvicinamento 5. René Adolphe Schwaller de Lubicz. Il testimone di Al-Kemi 6. Hubbard e Scientology. Il fantasma della libertà totale 7. Wilhelm Reich. La congiura dei piccoli uomini 8. Carl Gustav Jung. L’ombra e la gnosi 9. Il nazismo magico. La swastika e il pentacolo 10. Comunismo e cosmismo. Scienza magia e rivoluzione 11. John Whiteside Parsons. Lo Scien-ziato Stregone 12. Charles Manson. La fine del movi-mento hippie

    «Maometto disse che testimonian-za della sua missione è la potenza delle armi, segni che non mancano fra i ladri e i tiranni. Infatti all’inizio non gli credettero filosofi esperti in cose divine ed umane, ma uomini bestiali che abitavano nei deserti, ignoranti di qualsiasi conoscenza di dottrina divina». Questa invettiva della Summa contra Gentiles riecheggia anche nell’opuscolo Contra Saracenos, scritto intorno al 1260, nel quale San Tommaso fornisce una sintesi estremamente chiara dei fonda-menti teologici del Cristianesimo, difendendolo, nello stesso tempo, dalle insidie dottrinali della cultura islamica. Sommario Introduzione: Perché leggere Tomma-so?, di Annamaria Bigio Tommaso d’Aquino, Contra Saracenos 1. Proemio 2. In quale modo si deve disputare contro gli infedeli 3. Come deve essere intesa la genera-zione divina 4. Come si deve intendere in Dio la processione dello Spirito Santo dal Padre e dal Figlio 5. Quale fu la causa dell’incarnazione del figlio di Dio 6. Come si deve intendere ciò che è detto: “Dio si è fatto uomo” 7. Come si deve intendere ciò che è detto: “La Parola di Dio ha sofferto” 8. Come si deve intendere che i fedeli assumono il corpo di Cristo 9. Qual è lo speciale luogo ove le anime vengono purificate prima di essere beate 10. Perché la predestinazione divina non impone necessità agli atti umani

    Oggi, anno 2093. L’Ordine degli psicologi non esiste più. Le vicen-de del mondo da tempo lo hanno cancellato, spazzato via, come fa il Vento del Nord, radente e teso sul giardino autunnale. Le Associazioni di counselling lo hanno sostituito. Il Vento del cambiamento, quando il suo tem-po arriva, travolge ogni Istituzio-ne, ogni Legge stabilita. Pure non manca mai chi crede che le Leggi siano eterne. Ma nel 2093 è sparito non solo l’Ordine degli psicologi; anche per il counselling inizia il tra-monto. E poteva esser diversa-mente? No! Eppure, ancora, di-mentica e stolta, la Legge ostile al cambiamento cerca d’opporsi al tempo nuovo. La risata, che tutti udranno e la seppellirà, è quella del Vento, indifferente ai nostri bisogni, sor-da ai nostri sogni, irriguardosa di ogni privilegio. Sommario Avvertenza per il Lettore Anno 2093. Cronache dal futuro Vita e opinioni di un giovane ateniese guardiano di capre Il talento dell’impostore Munal Se questi sono uomini Gli ultimi fuochi L’uomo del giorno dopo

    Max Stirner

    La società degli

    straccioni

    Critica del Liberalismo,

    del Comunismo, dello

    Stato e di Dio

    a cura di Fabio Bazzani

    pp. 66, Euro 9,90

    Walter Catalano

    Applausi per

    mano sola

    Dai sotterranei del

    Novecento

    pp. 142, Euro 12,90

    Tommaso d’Aquino

    Contra Saracenos

    Gli errori dell’Islam

    a cura di Annamaria Bigio

    pp. 52, Euro 9,90

    Luciano Rossi

    Il Vento e la Legge

    La breve luce dei giorni

    pp. 88, Euro 10,90

  • Pagina 3 Asto lfo News NUMERO 14

    Il catalogo degli “astolfini”

    I piaceri dell’immaginazione segna il primo tentativo originale di co-struire una riflessione estetica non limitata all’idea del gusto personale ma incentrata su una analisi siste-matica del Bello. Lo «Spectator», sul quale I piaceri dell’immaginazione uscì in fascicoli consecutivi, fu fondato, diretto e quasi interamente scritto da Jo-seph Addison, rappresentando, per quasi tre secoli, il modello più significativo di giornalismo cultu-rale europeo, in grado di orientare la “sensibilità” estetica di intere generazioni di lettori. Il testo di Addison, che qui pre-sentiamo nella sua integralità, ricostruisce la struttura stessa dell’immaginazione umana, non-ché della sua dimensione sia natu-rale che letteraria. Redatto con uno stile piacevole ed elegante, adeguatamente reso dalla bella e attenta traduzione di Giu-seppe Panella, I piaceri dell’immaginazione appare come un imprescindibile contributo nell’ambito della critica del Bello e del Sublime.

    «La poesia è per Pennacchio una sorta di strumento di lotta, l’arma propria usata per combattere una battaglia che si sa, comunque, persa in partenza perché di fronte ad essa l’esercito nemico è stermi-nato e prepotente. Ma proprio nel coraggio dimostra-to gettando le proprie parole con-tro il muro di gomma alzato dall’avversario il poeta dimostra quali siano le proprie modalità anarchiche di scrittu-ra» (dall’introduzione di Giuseppe Panella). Eros e morte sono inestricabil-mente congiunti in questa poetica dura, nichilistica, antagonistica del potere in tutte le sue forme. Esaurita nella prima edizione, la raccolta di Pennacchio viene ora riproposta in forma riveduta, arric-chita anche dal bel saggio intro-duttivo di Giuseppe Panella.

    Pubblicato nel 1852, questo causti-co pamphlet definisce la prospettiva di un pensiero e di una prassi dichiaratamente anarchici, indiffe-renti ad ogni principio ed intolle-ranti di ogni autorità. Un pamphlet contro la cultura della conservazione e della reazione ma anche contro la cultura del comu-nismo: nell’una e nell’altra, ripren-dendo così elementi della critica filosofica e politica di Max Stirner, Marr scorge una deriva statalista, negatrice della libertà individuale, dogmatica e autoritaria. L’interesse della riflessione di Marr, tuttavia, non si esaurisce in ciò. Nei suoi scritti, infatti, non leggiamo solo anarchia ma anche antisemitismo, un antisemitismo in cui si rispecchiano alcuni tratti peculiari dell’odio antigiudaico proprio di quella cultura comuni-sta che pure egli contesta. Un tale e contraddittorio insieme di sollecitazioni viene a formare la base stessa del pregiudizio antie-braico che dall’Ottocento ad oggi accomuna molte componenti della sinistra europea. L’aspetto forse più interessante della riflessione di Marr è proprio questo: l’intreccio inedito, poco sondato, poco visto, o volutamente ignorato, tra antise-mitismo e pensiero di sinistra. L’antisemitismo, cioè, non riguar-da solo la cultura fascista.

    Esperienza e tempo sono i due concetti intorno ai quali si svilup-pa una riflessione che a muovere da Hegel sottopone ad esame l’idea medesima di modernità. In questa originale e rigorosa inda-gine il pensiero di Hegel viene interrogato nelle sue crucialità e sotto il profilo della sua attualità. Con l’attenzione su esperienza e tempo si risponde ad una doman-da che oltrepassa il sistema di Hegel e le sue tradizionali scansio-ni: cosa ha da dirci oggi Hegel? Esperienza e tempo, sullo sfondo di una ricerca di verità, delimitano i contorni di un pensiero che risul-ta di imprescindibile attualità nella stessa misura in cui entra in con-traddizione con se stesso. È in questo autocontraddirsi, in questo aprirsi all’oltre da sé, che la filosofia di Hegel continua a mo-strare capacità rappresentative di quanto nel tempo della nostra esistenza e nel tempo della nostra storia facciamo esperienza. Sommario 1. Lineamenti di sistema: l’Essere e il tempo 2. L’esperienza tra apparenza e verità 3. Il linguaggio come esperienza del vero. Tra tempo ed eterno, identità e differenza 4. Il tempo dell’angoscia e del dolore 5. L’esperienza della morte

    Joseph Addison

    I piaceri

    dell’immaginazione

    a cura di Giuseppe Panella

    pp. 86, Euro 10,90

    Alessandro

    Pennacchio

    Bocconi offerti

    dai ladri

    Poesie d’arte minore

    introduzione

    di Giuseppe Panella

    pp. 124, Euro 11,90

    Wilhelm Marr

    Anarchia o autorità?

    a cura di Francesca Crocetti

    pp. 100, Euro 11,90

    Fabio Bazzani

    Esperienza del tempo

    Studio su Hegel

    pp. 138, Euro 12,90

  • Pagina 4 Asto lfo News NUMERO 14

    Il catalogo degli “astolfini”

    La splendida Ipazia, filosofa e matematica del IV secolo, fu sel-vaggiamente uccisa e fatta a pezzi, bruciata e ridotta in cenere. Man-dante dello scempio fu “un assas-sino dalle mani pulite”, Cirillo, vescovo di Alessandria, poi nomi-nato Santo dalla Chiesa Cattolica ed ancor oggi festeggiato ogni 27 Giugno. In questo pamphlet del 1720, per la prima volta in tradu-zione italiana, il celebre filosofo illuminista John Toland ricostrui-sce le vicende che portarono all’uccisione di Ipazia e alla lacera-zione del suo corpo, denunciando non solo il profilo criminale della Chiesa, ma anche la situazione di assoluta emarginazione che le donne vivevano in quel tempo … e certo anche oltre quel tempo … Nel lungo titolo del pamphlet, tutto questo viene significativamente rappresentato: «Ipazia. Storia di una donna bellissima, virtuosa, colta, e poliedrica; fatta a pezzi dal Clero di Alessandria per appagare l’orgoglio, l’invidia e la crudeltà del suo Arcivescovo, comunemente conosciuto, ma immeritatamente reso santo, Cirillo». Lo scritto di Toland è il miglior documento su Ipazia attualmente disponibile in Italia.

    Nell’affidare al pittore il compito di celebrare l’enigma della visione e di sondare il mistero dell’Essere, Merleau-Ponty tralascia di medita-re adeguatamente sulla fotografia. Nel ripensare le memorabili pagi-ne dedicate all’opera di Cézanne (e, più in generale, all’arte moder-na), il saggio di Sergio Vitale si propone di mettere in luce come la fotografia, al contrario, intrat-tenga un rapporto cruciale con l’ontologia dell’invisibile – quale è formulata dal filosofo francese – ed intrecci con la pittura una rela-zione tanto conflittuale, quanto sorprendentemente feconda. Sommario 1. Il pittore e l’enigma della visione 2. Epsom e altre metamorfosi 3. Melità instabile 4. Il chiasma: tra pittura e fotografia 5. “Mezzodì alle quattordici” 6. La pittura e il lutto del visibile 7. Una scimmia con la Polaroid 8. Apocalissi leggere come foto 9. Una bellezza dovuta a imprecisione 10. L’equivoco della fotografia 11. Essere – dinanzi allo specchio 12. Percepire a memoria 13. Il ritardo come rivelazione

    L’esperienza umana e professiona-le dello psichiatra che soffre ri-chiama il mito di Chirone, il cen-tauro inventore della medicina che, ferito mortalmente, non pote-va né guarire se stesso né morire perché immortale. Cosa avviene quando il guaritore è ferito? Quale ruolo giocano la personalità del terapeuta e la consapevolezza delle sue ferite emozionali nella riuscita di un intervento terapeutico? Sono alcune delle domande che attraver-sano questo libro, nel quale si disegna il ritratto profondo e spie-tato di uno psichiatra alle prese con una crisi esistenziale e profes-sionale. Nel corso di un’estate breve ma intensa il dottor Vittorio Bernardi si troverà a dover fronteggiare sentimenti di vuoto e vissuti di perdita che riemergono dal passa-to. E ciò sullo sfondo di un matri-monio che si sfalda e di un venir meno di amicizie che si credevano solide e durature. Uscito in prima edizione nella collana “Ogmios” questo libro viene ora riproposto al lettore in una forma nuova e completamen-te riveduta.

    Pubblicato nel 1933, quindici anni dopo Il tramonto dell’Occidente, Anni della decisione è lo scritto più disin-cantato e “lucido” di Oswald Spengler. Veemente contro i luo-ghi comuni della pubblica opinio-ne, di quello che oggi potremmo chiamare il “politicamente corret-to”, Anni della decisione sa cogliere, con una acutezza maggiore dello stesso Tramonto, i fenomeni della civiltà-in-declino, i suoi caratteri ed elementi essenziali: atomizzazione della vita, sradicamento del sog-getto umano, culto della moda, dello sport e del tempo libero, dominio della fandonia mediatica, emergenza della partitocrazia e delle sue propaggini sindacali. Vi è uno scarto tra la verità e il potere, soprattutto laddove il potere di-pinge se stesso come verità, trave-stendosi da pensiero critico, tanto “a destra” quanto “a sinistra”. “Destra” e “Sinistra”, ci dice Spengler, in realtà manifestano una identità di fondo: né più né meno che forme del potere stesso. Oggi, Anni della decisione può essere letto al di fuori delle maglie del suo impianto ideologico di più stretta appartenenza, del suo gergo. Non incarnando i contenuti immediati della nostra ideologia di moderni membri della società, il testo di Spengler ci permette di rapportarci ad un oltre essenziale rispetto alla presunta ovvietà di quel credo di matrice illuminista che sta al fondo del potere dominante e dei suoi travestimenti. Sommario I. L’orizzonte politico II. La guerra e le potenze mondiali III. La rivoluzione mondiale bianca

    IV. La rivoluzione mondiale di colore

    Sergio Vitale

    Memorie di specchio

    Merleau-Ponty e

    l’inconscio ottico della

    “psiche”

    pp. 96, Euro 11,90

    Gaetano Dell’Erba

    Il libro delle

    spossatezze

    Il paradosso di Chirone

    pp. 96, Euro 11,90

    John Toland

    Ipazia

    Donna colta e bellissima

    fatta a pezzi dal clero

    a cura di Federica Turriziani

    Colonna

    pp. 42, Euro 9,90

    Quarta Edizione

    Oswald Spengler

    Anni della decisione

    a cura di Beniamino Tartarini

    pp. 212, Euro 15,90

  • Pagina 5 Asto lfo News NUMERO 14

    Il catalogo degli “astolfini”

    Pòrci oppure Pórci? È nell’ambiguità del pòrci/pórci che si giuoca questa scrittura esila-rante e durissima, velenosa e irri-dente. Uomini idioti che dilapida-no fortune con prostitute dell’Est; donne “eleganti” a caccia di sesso a buon mercato; genitori imbecilli che allevano piccoli e insopporta-bili mostri. E tutti votati al fitness, alla moda, alla chiacchiera insulsa; tutti, gli uni di fronte agli altri, sulla linea del pòrci/pórci. L’indifferenza come virtù, la me-diocrità come valore, l’ignoranza come stile di vita. Uno sguardo disincantato, un affresco a tinte forti, senza scam-po, della nostra società stracciona. Sommario 1. Gite, ma anche storie vere e uomini nudi 2. A Berlino ce l’han tutti piccinino 3. I dialoghi della signora Marisa

    «Siamo dinnanzi ad un capolavoro assoluto, ma di quelli che segnano davvero (per servirci del linguag-gio dei velisti) un turning point della poesia moderna: là dove realtà e simbolo stupendamente coincido-no, dove il verisimile è trasfigurato senza per questo cessare d’essere assolutamente credibile. Ma siamo anche dinnanzi ad uno dei vertici esemplari della tutta contempora-nea disperazione, del tutto nostro fraterno dolore. La Ballata è davvero il Libro di Giobbe dell’era moder-na: e il Vecchio Marinaio è real-mente Job, “colui che è oppresso”, il pastore seminomade della terra di Uz alle prese con (Dio) Shaddai, impietosamente trafitto dalla pe-renne domanda senza risposta: “Forse che Giobbe teme (Dio) Shaddai per nulla?”» (dalla Pre-messa di Guido Davico Bonino). Questa nuova, emozionante, ver-sione del celeberrimo Rime di Coleridge, magistralmente curata da Giuseppe Leone, è condotta sul testo definitivo del 1834, anno della morte del Poeta. Il volume presenta anche, a fianco della traduzione italiana, l’originale inglese.

    «La poesia si avvicina alle verità essenziali più della storia», così sentenziava Platone senza ammet-tere troppe repliche. Che avesse ragione lo dimostra la storia stessa. La Poesia non soffre del male aspro del ripetersi eguale a se stes-sa, trova anzi motivi di continuità e di eternità tra le diverse epoche. La Poesia è magica, tanto da ren-dere possibile a voci stonate di affiancare il proprio timbro a quel-lo dei migliori cantori e dei miglio-ri maestri creando un dialogo che è ricerca, scoperta, dono. Nel controcanto con Montale vengono fuori cose che da sempre sappia-mo ma che ogni volta rifioriscono nella suggestione e nel fascino di un canto rinnovato. Sommario Suggerimenti per la lettura del libro Controcanto Primo Controcanto Secondo Controcanto Terzo

    La nuvola in calzoni è il titolo defini-tivo del poema che, nella sua pri-ma stesura del 1915, Majakovskij intitolò Il tredicesimo apostolo. Nella sua ultima apparizione in pubbli-co, pochi giorni prima di suicidar-si, diede questa spiegazione al titolo da lui scelto: «Quando mi presentai con questo scritto dal censore, mi chiesero: “Volete forse finire in galera?”. Io dissi che non ci pensavo proprio. Allora cassarono sei pagine, compreso il titolo. Mi chiesero come facessi a coniugare la lirica e la grande roz-zezza. Al che io dissi: “Va bene, se volete, sarò eccessivo, o se volete, sarò il più delicato, neanche uomo, ma nuvola in calzoni”». Come alcuni anni fa scrisse Dario Fo, La nuvola in calzoni è la poesia più bella di Majakovskij, «quella che pare già profetizzare l’intera parabola della sua vita, quella dove ha tro-vato le immagini più forti. Qui c’è la carica fantasmagorica felice, ironica, cattiva, contro i lazzaroni di tutti i tempi, contro i traditori con la provocazione di chi vuole un mondo pulito, sbarazzato dai pidocchi, dalle tarme, da tutto quello che il vecchio si porta ap-presso». Esaurita nella collana “Biblioteca Clinamen”, La nuvola in calzoni viene qui proposta in una nuova edizione completamente riveduta e ampliata, ma sempre nella splendi-da e autorevole traduzione di Fer-ruccio Martinetto.

    Copyright © by Editrice Clinamen

    Samuel T. Coleridge

    La ballata del vecchio

    marinaio

    a cura di Giuseppe Leone

    premessa di

    Guido Davico Bonino

    pp. 108, Euro 10,90

    Beniamino Tartarini

    Porci di fronte ai

    maiali

    Storie per uomini che

    parlano poco

    pp. 76, Euro 10,90

    Ferruccio Martinetto

    Controcanto

    Dialogo con Montale

    pp. 56, Euro 9,90

    Vladimir Majakovskij

    La nuvola in calzoni

    a cura di Ferruccio Martinetto

    pp. 74, Euro 10,90