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Editoriale Una pacca sulla spalla High Level Academy Verso un mondo radiante Clima Uponor Uponor Comfort Panel Mercato I cambiamenti del mercato: il punto di vista di un cliente storico Approfondimento Piano Casa: aggiornamento sulla normativa regionale Poste Italiane - Sped. in A.P. - Reg. Libero-Rovigo CPO

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EditorialeUna pacca sulla spalla

High Level AcademyVerso un mondo radiante

Clima UponorUponor Comfort Panel

MercatoI cambiamenti del mercato:il punto di vista di un cliente storico

ApprofondimentoPiano Casa: aggiornamento sulla normativa regionale

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EDITORIALE

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Una pacca sulla spalla di Sergio Bonalumi Direttore Generale Uponor Italia

Un divertente esercizio di pensiero è quello di andarsi a rileggere i commenti più autorevoli fatti all’inizio dell’anno riguardo alla situa-zione economica: una crisi drammatica ci avrebbe travolto e nulla sarebbe più stato come prima. Gli stessi ci dicono adesso che la crisi èfinita e la ripresa è cominciata. Bene, tutti ce lo auguriamo, ma poi ci guardiamo intorno. Il vantaggio in una situazione di crisi, è che essaforza il cambiamento e questo permette di modificare anche ciò che non funziona bene, non solo quello che funziona; il cambiamentofavorisce la creazione di un nuovo ordine delle cose, all’interno del quale si generano nuove opportunità per chi ha la capacità e la volontàdi coglierle. Intorno a noi invece l’economia continua a procedere come prima, a traino della finanza, della Borsa che anticipa i propri desi-deri e cresce, salvo accorgersi che i profitti delle aziende sono in calo e quindi crollare; salvo poi accorgersi che tutto sommato non ci sonomolti altri posti dove investire l’enorme liquidità che c’è in giro (nelle solite poche mani) e risalire nuovamente. In fondo, è appena successo,e non era la prima volta: gli eventuali benefici restano nelle mani di pochi, mentre in caso di disastri, come quello che è alla base della pre-sente crisi, li paghiamo tutti.

Se anche fosse vero che la ripresa è iniziata, quindi, ciò non avviene in una situazione ripulita dalle cattive abitudini di prima. Per leaziende che producono prodotti e servizi e per chi ci lavora non è cambiato nulla: la domanda è stagnante, il credito poco accessibile, lavisibilità e l’incertezza elevate, la burocrazia è la stessa di prima. Così come tempo fa sottolineavo l’importanza di valorizzare l’ottimismo el’energia di chi lavora, senza stare ad ascoltare l’enorme valanga di notizie e previsioni negative che ci hanno travolto per mesi, allo stessomodo ora, mi preme sottolineare che chi investe nel proprio lavoro, pur avendo fatto la scelta migliore, è meglio che resti con i piedi benancorati a terra. Siamo nelle stesse mani di quelli che ci hanno portato qui, e quindi la soluzione la dobbiamo trovare da soli, con la straor-dinaria energia propria di chi è responsabile di quello che fa, lo fa perché gli piace, o se non gli piace, ma non ha alternative, accetta dibuon grado di farlo in modo professionale e responsabile, prima di tutto per rispetto di se stesso, oltre che degli altri e dell’azienda in cuilavora.

E allora credo che sia più che mai opportuno soffermarci a celebrare la nostra grandezza, intendo quella di ognuno di noi che nelle dif-ficoltà di tutti in giorni, convivendo con l’incertezza, in un Paese che ha tante qualità (geografiche ed eno-gastronomiche) ed è riuscitocomunque ad ottenere un risultato, pur non eccellendo certo per la lungimiranza della sua classe dirigente , dove il 50% dei cittadini pagale tasse e poi le ripaga quando usufruisce dei servizi, l’altro 50% vive ai margini della soglia di povertà mondiale (stando alla dichiarazionedei redditi). Soprattutto se abbiamo contribuito alla crescita professionale ed umana di colleghi, amici e collaboratori, se ci siamo onesta-mente adoperati con energia e forza di volontà per riuscire al meglio nelle nostre attività, se siamo stati esempio o stimolo positivo per glialtri, se ci siamo migliorati come persone e/o professionisti; la vita è troppo corta per non riflettere, in modo onesto verso noi stessi, sul-l'esistenza di almeno un buon motivo per meritarci, almeno una volta all’anno, una pacca sulla spalla.

Uponor è riuscita ad essere sempre protagonista attiva del mercato, con una serie di attività che sempre ci hanno distinto e che cihanno permesso di amplificare le possibilità di dialogo con i nostri clienti grossisti e installatori, e con i partner del mondo della progetta-zione e della committenza. Recentemente si è svolto con successo a Milano un importante convegno che ci ha visto protagonisti insiemead altre importanti realtà come AICARR e Politecnico di Torino, sui sistemi di condizionamento radiante; e ci prepariamo inoltre a parteci-pare alla prossima edizione di Mostra Convegno, che si terrà a Milano dal 23 al 27 Marzo 2010.

Vi aspettiamo numerosi al Padiglione 1 stand E11 F13; stiamo già lavorando per proporvi, anche nel 2010, qualcosa di specialee unico per voi riservato, e Mostra Convegno sarà certamente un’occasione importante per conoscerci ancora meglio.

Con i migliori auguri per il nuovo anno da parte mia e di tutto lo staff Uponor Italia

[email protected]

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In effetti, la Guida Rehva (tradotta in italia-no da AICARR) che tratta questi sistemi siintitola non a caso “Riscaldamento a bassatemperatura e raffrescamento a alta tempe-ratura” proprio a significare come l’aspettoessenziale di questa tecnologia sia l’alimen-tazione con acqua a temperatura assai vici-na a quella ambiente: questo motivo giusti-fica l’attribuzione a questi del titolo diindubbio fascino “a bassa exergia”.

La climatizzazione mediante superficiradianti ha da tempo visto un’ampia diffu-sione nei paesi di area germanica e scandi-nava, con svariate e significative applicazio-ni sia in campo residenziale che terziario.Ciò è dovuto in primo luogo a questioni cli-matiche: edifici ben isolati e richiesta di“caldo” per lunghi periodi dell’anno hannofacilitato la penetrazione di questa tecnolo-gia che, a meno del controllo attento dellamassima temperatura della superficieradiante calda dettato da ragioni di comfort,consente in regime invernale evidenti van-taggi sia in termini di risparmio energeticoche di benessere ambientale percepito. A questo si affianca però una riconosciutaabitudine dei progettisti nord-europei diprogettare anche l’impianto di ventilazionemeccanica controllata, essenziale nei climifreddi per il recupero di calore dell’aria diventilazione. Infatti l’impianto “radiante”(che agisce sui carichi sensibili) e quello diventilazione (che agisce sulla qualità dell’a-ria e sui carichi latenti) sono spesso inscin-dibilmente legati: questo legame è poiessenziale in condizioni di raffrescamento.Questo aspetto consente di introdurre iltema del convegno Uponor, svoltosi il 2dicembre scorso, specificamente dedicatoad una discussione delle prospettive dellaclimatizzazione radiante non solo in Italia

ma in generale nell’area mediterranea, dovei fabbisogni per raffrescamento rappresen-tano una quota significativa e talvolta pre-valente della domanda energetica annua. Il convegno, che rientra all’interno dallapreziosa attività divulgativa/formativa degliincontri tecnici AICARR (AssociazioneItaliana Condizionamento Aria Riscal-damento Refrigerazione, www.aicarr.it), èstato organizzato con la supervisione scien-tifica del gruppo di ricerca TEBE(Technology Energy Building andEnvironment, www.polito.it/tebe) delDipartimento di Energetica del Politecnicodi Torino.La relazione introduttiva è stata di grandeattualità e inquadra la climatizzazioneradiante nell’ambito delle leggi nazionali eregionali, di recente emanazione, sul rispar-

mio energetico e sullacertificazione energe-tica degli edifici. Losguardo si è allargatoanche ai regolamentilocali che trattano inmodo specifico l’usodei sistemi radianti:come, a titolo diesempio, l’AllegatoEnergetico Ambien-tale al RegolamentoEdilizio del Comune diTorino. Si è passati quindi adapprofondire i principidi funzionamento,supportati dai risultatidi alcune esperienze,delle diverse soluzionitecnologiche possibili:dalla posizione dellasuperficie radiante

(pavimento, soffitto, parete), alle rese ter-miche limite in regime di riscaldamento eraffrescamento, fino alla capacità termicadel pacchetto nel quale sono alloggiate leserpentine entro cui scorre il fluido termo-vettore. Sono stati, inoltre, illustrati alcuni casi distudio che mettono in luce gli aspetti tec-nologico-impiantistici più significativi diistallazioni che rappresentano esperienzeesemplificative per la climatizzazioneradiante.

Si è continuato con una tematica di cui si ègià fatto cenno nelle righe introduttive:l’accoppiamento tra sistema radiante e stra-tegia di ventilazione. Dopo aver investigato le ragioni di questoaccoppiamento, sono state dettagliate le

scenario attuale e prospettive della climatizzazione a bassa “exergia”

Verso un “Mondo Radiante” di Stefano P. Corgnati, Francesco Causone, Enrico Fabrizio Dipartimento di Energetica, Politecnico di Torino

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CLIMA UPONOR

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I sistemi radianti a bassa “exergia” per il controllo climatico indoor si caratterizzano peruno scambio termico prevalentemente radiativo con l’ambiente circostante attraversoampie superfici di scambio mantenute ad una temperatura superficiale prossima a quelladell’ambiente climatizzato.

Figura 1 Scambio termico in un ambiente con soffitto radiante freddo

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soluzioni maggiormente performanti conriferimento alle strategie di ventilazione siaa miscelazione che a dislocamento. Infine, lo spazio è stato dedicato a due temidi ricerca applicata che hanno visto la pro-ficua collaborazione tra Uponor e il gruppodi ricerca TEBE.

Il primo tema riguarda la convenienza intermini energetici ed ambientali di impiantiradianti: sono presentati una serie di casistudio in cui vengono poste a confronto,attraverso simulazione dinamica effettuatacon il software EnergyPlus, le prestazioni diimpianti radianti con quelle di impianti tra-dizionali. In particolare sono stati presi inconsiderazione un ufficio (510 m²) e unaresidenza monofamiliare (87 m²) collocatein varie località europee caratteristiche didiversi climi (Atene, Madrid, Roma, Milano,Francoforte, Londra, Helsinki, Mosca).L’ufficio è tratto dal database di edifici ben-chmark del DOE (Department of Energy)statunitense.

Nel caso dell’ufficio le prestazioni dei siste-mi radianti, sia a pavimento che a soffitto,associati con impianti ad aria primaria, sonostate confrontate con quelle di un sistema atutt’aria a portata variabile e di un impiantoa fan coil. Nel caso della residenza le pre-stazioni di un sistema radiante a pavimentosono state confrontate con quelle di unsistema a radiatori.

Al fine di effettuare una comparazionesignificativa delle energie richieste dallediverse tipologie di impianti di climatizza-zione si è verificato che fosse garantita lastessa categoria di soddisfacimento dellecondizioni di comfort termico. Poiché latemperatura operativa nelle zone termichedegli edifici ricade per il 90% del tempo dioccupazione all’interno della II categoriaindicata dalla norma UNI EN 15251, si èproceduto a confrontare le energie termicae frigorifera fornite dai circuiti idronici aiterminali di impianto per riscaldamento,raffrescamento ed eventuale deumidifica-zione e l’energia elettrica per movimenta-

zione dell’aria e umidificazione richieste neivari casi.

Alle diverse tipologie di impianti di climatiz-zazione sono stati associati sistemi di pro-duzione dei fluidi energetici diversificaticon temperature di lavoro adatte al termi-nale di impianto (per l’impianto a tutt’ariaVAV e a fan coil una caldaia a gas a conden-sazione e un gruppo frigorifero condensatoad aria; per gli impianti radianti tre tipologiedi sistemi energetici che sfruttano, varia-

mente accoppiati, le possibilità connessecon temperature di lavoro dei fluidi mode-rate, pompe di calore ad acqua di pozzo efree cooling diretto da acqua di pozzo).

Dai risultati emerge come l’adozione diimpianti di climatizzazione radianti garanti-sca sempre una riduzione del consumo digas naturale ed energia elettrica, energiaprimaria ed emissioni di CO2 variabili tra il 20e il 50 %; in alcuni casi, inoltre, anche lerichieste di energia dei terminali di impianto

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CLIMA UPONOR

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Figura 2 – Fabbisogni di energia dell’edificio per uffici equipaggiato con impianto a pavimentoradiante (località Roma)

Figura 3 – Confronto tra consumi energetici ed emissioni di CO2 di varie tipologie di impianti(località Roma)

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sono inferiori nel caso deisistemi radianti, soprattuttoper i soffitti radianti in cui laminore inerzia termica delsistema regolante rispetto adun pavimento radiante,garantisce un migliore con-trollo del set point di tempe-ratura impostato.

Il secondo tema riguarda lacreazione di uno strumentoinformatico di supporto allescelte progettuali preliminarie che viene presentato inquesta occasione. L’obiettivoche si prefigge è quello diottenere rapidamente unastima delle riduzioni di emis-sioni di CO2 e dei consumienergetici a seguito dell’ado-zione di impianti radianti in rapporto ad unaconfigurazione impiantistica standard.Lo strumento è applicabile ad edifici resi-denziali, ed il confronto tra i diversi sistemiè sviluppato, analogamente al tema prece-dente, attraverso la valutazione dell’energiaconsegnata all’impianto (energy deliveredto the building technical system), l’energiaprimaria (primary energy) e le emissioni diCO2 (CO2 emissions). Rientrano quindi nei calcolieffettuati dal tool, le valuta-zioni delle efficienze di pro-duzione, di emissione e diregolazione, dipendenti dallescelte progettuali in meritoalle tecnologie di produzione,alle tipologie di terminali diimpianto ed ai sistemi di rego-lazione scelti.Il programma esegue inoltredelle valutazioni preliminarisul benessere termico all’in-terno di un ambiente campio-ne definito dall’utente, al finedi individuare l’influenza didifferenti terminali di impian-to nella caratterizzazionedell’ambiente termico.

I dati di input richiesti all’utente sono: ilcarico termico invernale ed estivo, la tem-peratura di set point interna, la temperaturadi progetto esterna, la superficie nettadell’edificio in pianta, il volume netto clima-tizzato e la località in cui l’edificio è sito.Per le valutazioni di benessere termico l’u-tente deve poi inputare le dimensioni dellocale campione ed il numero di paretidisperdenti verso l’esterno.

Attraverso dei semplici menùa tendina l’utente può defini-re la configurazione impianti-stica scelta per la climatizza-zione invernale ed estiva,mentre le configurazioniimpiantistiche di riferimentosono rappresentative di unacondizione comune (caldaiaconvenzionale a metano,radiatori e regolazione centra-lizzata on/off per il casoinvernale, pompa di caloreelettrica aria/acqua, ventil-convettori e regolazione cen-tralizzata on/off per il casoestivo).L’energia risparmiata e lariduzione delle emissioni diCO2 sono stime utili ad orien-tare in modo rapido le scelte

dell’utente, esse sono infatti sviluppatesulla base dei dati imputati ed assumendoschemi occupazionali e carichi endogenistandard. I vari livelli di benessere termico sonoespressi graficamente tramite le luci di unsemaforo.Quando le luci sono verdi, il sistema sceltodall’utente dà luogo, in condizioni di pro-

getto e dunque anche in con-dizioni di esercizio, ad unbuon ambiente termico. Lucigialle significano condizionitermiche non ottimali in con-dizioni di progetto che tutta-via potrebbero essere accetta-bili in fase di esercizio.Quando le luci sono rossesignifica che a progetto siverificano condizioni termichenon adeguate e perciò l’am-biente potrebbe non essere ingrado di garantire miglioricondizioni in fase di esercizio.

Per maggiori informazioni:[email protected]

Vedi la foto gallery a pagina 14

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CLIMA UPONOR

Figura 4 – Screenshot della pagina di configurazione del sistema di riscaldamento

Figura 5 – Screenshot della pagina di output

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CLIMA UPONOR

Uponor Comfort Panel

La novità per il riscaldamentoe il raffrescamento a soffitto

di Paolo BosisioProduct Manager Uponor

Uponor presenta Comfort Panel, un nuovo pannello radiante per il riscaldamento e ilraffrescamento radiante, ideale per controsoffitti. Si adatta a diversi tipi di installazioni edestinazione d’uso degli ambienti, ma con lo stesso risultato: il vostro comfort.

Adatto sia per nuove costruzioni che perristrutturazioni, Uponor Comfort Panelriduce i costi di utilizzo rispetto ai sistemi adaria, mentre le moderate temperature del-l’acqua in estate ed in inverno permettonodi utilizzare fonti di energia rinnovabilealternative. Inoltre, consente una facileintegrazione con altri sistemi come peresempio ventilazione meccanica, illumina-zione ed impianti antincendio.

La linea principale per l’acqua di riscalda-mento e raffrescamento, le condutture perl’impianto di condizionamento, il cablaggio,le condutture per gli estintori, ecc. possonoessere installati nello spazio al di sopra delcontrosoffitto.

Ad un’installazione semplice e veloce,si unisce il vantaggio dell’assenza dielementi esterni per una perfetta inte-grazione con il design per interni desi-derato.

Uponor Comfort Panel può essere installatosu una normale struttura sospesa a soffitto,previa verifica della capacità di sostenere ilpeso totale. il sistema è integrabile con lavasta gamma di tubazioni Uponor Pex eUponor MLC utilizzabili per la rete di distri-buzione e con gli accessori per il collega-

mento e i sistemi di regolazione e controlloUponor. L’elevata conducibilità garantita dall’im-piego di un materiale innovativo come lagrafite naturale espansa, consente di rag-giungere rese termiche elevate sia in raffre-scamento (74 W/m² secondo EN 14240)che in riscaldamento (100 W/m² secondoEN 14307).

Uponor Comfort Panel a soffitto per riscaldamento e raffrescamento di ambienti

Struttura metallica preforata con strato infibra di vetro per attenuazione acustica. Letubazioni in PE-Xc 10x1,5 mm con barrieraantidiffusione dell’ossigeno sono annegatein uno strato in grafite (conduttore termi-co).Dimensioni 1190x590 mm e 590x590 mm(per controsoffitti standard).Connessione ad innesto rapido tra tubazio-ne 10x1,5 e attacchi 1/2” o 3/4” M per ilcollegamento alla rete di distribuzione.

Pannelloin MDF

Strato termico attivoin grafite espansa

Cassetta in acciaio 0,5mm

Stratofonoassorbentein fibra di vetro

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Il momento economicoche stiamo vivendo, ci èsembrato particolarmentesignificativo per tracciarela storia del nostro mer-cato, grazie all’esperien-za di un cliente che ci ha

accompagnato per molti anni.

Come è cominciato e da quanto tempoil rapporto di collaborazione conUponor?Dobbiamo tornare indietro nel tempo edesattamente nel 1990 quando, da pocoavevamo dato corso alla nuova strategiaaziendale di copertura capillare del territorioveronese, con l’apertura della nostra primafiliale sita in Casaleone (VR); oggi i puntivendita sono sei in provincia di Verona,quattro in provincia di Trento e uno in quel-la di Mantova. Il sistema multistrato Unicorè stato introdotto tramite l’importatore ita-liano già presente nella nostra azienda conaltri prodotti. Ci è parso subito un prodotto interessante edi facile applicabilità, in primis per la distri-buzione sanitaria ma anche nell’ambito ter-mico, in quanto ci permetteva, con il siste-ma “a pinzare”, di porci quale alternativa alprodotto “Chibro/ Mannesman”, allora for-temente presente sul mercato veronese edapprezzato dagli installatori; con Unicor adifferenza di Mannesman avevamo un van-taggio: una sola linea di prodotto che pote-va soddisfare sia l’esigenza idrico/sanitariasia quella del termico. Riteniamo che Svai sia stata fra i pionierinell’adottare e a spingere tale prodotto; civiene pertanto da sorridere quando oggi

talune aziende Italiane ci vengono a pro-porre il tubo multistrato, pensando a quan-ta strada abbiamo fatto con il sistemaUnicor. Nonostante alcune vicissitudini tra Unicor el’importatore italiano, il nostro lavoro, dopouna visita alla casa madre, è cresciuto consoddisfazione per entrambi. L’acquisizione di Uponor e il conseguentecambio di marchio non ci ha creato proble-mi nel rapporto con il nostro mercato, mariteniamo invece che tale operazione abbiacontribuito all’ampliamento della gammaprodotti, che pone oggi il prodotto il mar-chio Uponor al top dell’offerta impiantisticadei sistemi “multistrato”.

Quali sono stati i principali e piùimportanti cambiamenti nell’evoluzio-ne del mercato e della sua azienda?L’azienda SVAI nasce nel dicembre 1977 edinizia ad operare l’anno successivo ed è uncontinuo crescendo pur con tutte le diffi-coltà di un’azienda giovane. Cambia passo a metà degli anni ‘80, conl’entrata dell’attuale presidente StefanoRiolfi e con l’apporto del direttore commer-ciale Franco Chiaramonte; certamenteerano tempi diversi dall’attuale momentoma un buon management attento alle evo-luzioni del mercato, non solo nazionale, tra-smette nell’azienda e nel personale di ven-dita un modus operandi che la pone certa-mente come azienda di riferimento. Questo non solo sotto l’aspetto della com-petenza tecnica ma soprattutto nel modo diagire e fare squadra in un mercato che oggianche se con mille difficoltà e se giusta-mente sollecitato dà ancora risposte positi-

ve. Forti di una “azienda globale” cerchia-mo di essere protagonisti del cambiamentoin modo attivo, la riprova di ciò è che ilnostro “core business” oltre al tubo multi-strato, Uponor in primis, è la climatizzazio-ne nei campi specifici come refrigerazione,riscaldamento e impianti a pavimento/sof-fitto, che il mercato locale ci riconosce comeleader nella proposta sempre attenta allenovità del mercato.

La novità e la tecnologia di Uponor:quale opportunità per una crescita nelsettore idrotermosanitarioCon l’acquisizione dei marchi Unipipe,Wirsbo, Politherm oggi la gamma propostada Uponor è veramente ampia e adeguata arispondere a qualsiasi esigenza, valutiamociò un importante plus in funzione dellerichieste di un mercato che, anche se in calocome quello del nordest dove noi operiamo,aumenteranno nei prossimi anni per l’effet-to del “piano casa”. Le novità tecniche di Uponor sono benchiare e il loro campo di applicazionenella prossima fase di mercato darannocertamente soddisfazione ai player. Noi come SVAI siamo pronti e sono certoche lo saranno tutti coloro che vedranno inun mercato che cambia nuove opportunitàdi lavoro. Sarà fondamentale proporre prodotti di altocontenuto tecnologico, con rendimentiimportanti che in abbinamento con il solaretermico troveranno la loro naturale colloca-zione ed ampia soddisfazione del clientefinale.

Da Unicor all'odierna Uponor

I cambiamenti del mercato:il punto di vista di un cliente storico di eeeee

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Nel nostro percorso nel mercato italiano dell’idrotermosanitaria, abbiamo intervistatoMarino Massagrande, amministratore delegato acquisti di SVAI.

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MERCATO

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MERCATO

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Una combinazione vincente

Riscaldamento radiante, pannelli solarie risparmio energetico

L’agenzia Fabrizio Salvatore Rappresentanze nasce alla fine degli anni ottanta , eopera nelle province di Firenze, Prato, Siena, Arezzo e Grosseto, dove con il tempoe passione ha sviluppato e consolidato rapporti con il settore termosanitario.

L’agenzia ha sempre avuto una vocazione tec-nica: infatti i mandati assunti la portano a pro-muovere i prodotti presso gli installatori e glistudi tecnici di progettazione sempre rispet-tando la figura dei grossisti con i quali colla-bora in sintonia, mettendo in atto iniziativetecnico commerciali per sviluppare e rafforzarela penetrazione sul mercato.La presenza sul campo dell’agenzia è garanti-ta dai due collaboratori: Diego Bocciolini eAndrea Provvedi che si interfacciano coninstallatori e progettisti fornendo adeguataconsulenza tecnico commerciale, sia in fasepreliminare di studio che in cantiere.Importante è l’apporto della collaboratriceGiulia Nencetti all’interno dell’ufficio perquanto riguarda il post vendita.

Il Piano Casa: se ne parla moltissimo, macome viene vissuto da chi come voi lavora acontatto con il mercato quotidianamente?Il piano casa dovrebbe essere una reale oppor-tunità di crescita economica e di riqualifica-zione della qualità costruttiva degli edifici.Molte regioni, compresa la Toscana, in questiultimi mesi hanno emanato proprie leggi intale direzione. I due punti principali previstidall’accordo sono: ampliamento e demolizionicon ricostruzione che hanno trovato la lorostrada con differenze a livello territoriale. Laregione Toscana ha ammesso interventi diampliamento del 20% sugli edifici residenzialimono o bifamigliari o di tipologia diversa nonsuperiore a 350 mq per un massimo di 70 mq.Tutto questo è sicuramente incentivante, maci sono molti vincoli da parte dei comuni.Questi vengono visti dagli addetti come unforte deterrente per intraprendere lavori ditale entità. Personalmente penso che il pianocasa avrà un impatto molto contenuto sulmercato, l’edilizia sicuramente cercherà disfruttare tale opportunità al meglio ma non

sarà la panacea per risolvere la crisi che stiamoaffrontando. Azioni congiunte e mirate alrisparmio energetico e al minore impattoambientale potranno invece portare a miglioririsultati. In questo momento di difficoltà dob-biamo essere ottimisti e questi provvedimentisicuramente lanciano un segnale positivo adun comparto come il nostro, del termosanita-rio, in forte crisi.

Abbiamo più volte parlato dei vantaggidell’uso del radiante, in che modo ilradiante possiede ulteriori punti di forzasoprattutto per l’utilizzatore finale? Senza dubbio i sistemi di riscaldamento e raf-frescamento a pannelli radianti vengono per-cepiti dagli utilizzatori finali come una solu-zione confortevole ed a elevato risparmioenergetico. L’impiego di questi sistemi vieneben accettato, perché riesce ad ottenere note-voli risparmi di spazio d’ingombro poiché granparte dell’impianto è nascosto nel pavimentonelle pareti e nel soffitto. Molte volte gli stessiutenti enfatizzano agli architetti in fase diprogettazione l’opportunità di nascondere iradiatori sia per una questione estetica che di

spazio, pensando anche di non avere nessunaoperazione di pulizia. Quindi utenti moltoinformati che vanno anche in rete dove ven-gono a conoscenza di progettazioni di case incui vengono recuperati spazi per grandi super-fici aperte, finestre più ampie, sottotetti incli-nati, tutto a vantaggio della disposizionedell’arredamento. Il comfort comunque rima-ne sempre un elemento importante, la perce-zione di sentire un calore distribuito in manie-ra uniforme in tutti gli ambienti ne determinala scelta.

In condizioni ideali il radiante può essereabbinato ad altre soluzioni a risparmioenergetico come i pannelli solari. Cosa nepensate? Sicuramente può essere un abbinamento vin-cente ma, come avete detto, in condizioniideali. Queste condizioni devono essere valu-tate con il frutto della competenza del proget-tista termotecnico e della professionalità del-l’installatore qualificato. Il risparmio energeti-co porta a pensare realizzazioni di impianticon il radiante e pannelli solari. Oggi la mag-gior parte dei capitolati prodotti dai termotec-nici parlano di queste soluzioni che sonoattualmente quanto di meglio il mercato puòproporre. Un consumo ridotto di calore dellecostruzioni che adottano criteri di razionaliz-zazione dell’energia insieme ad un accresciutomiglioramento dei moderni impianti solari,incentiva sempre di più l’utilizzo di tali sistemiche associno alla produzione acqua caldasanitaria la possibilità di contribuire ad inte-grare il riscaldamento domestico, ed oggi riu-sciamo ad arrivare ad una copertura del fabbi-sogno energetico dell’impianto di riscalda-mento fino al 15- 20%. Quindi ben venganoqueste tipologie di impianti che servono adapportare risparmio energetico e a qualificareancor di più il nostro settore.

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Piano Casa

Aggiornamento sulla normativa regionaledi Marco Soranzo

Esperto di risparmio energetico ESSE TI ESSE srl

Aggiornato al 23/11/2009

Con lo scopo di monitorare lostato di avanzamento delpiano casa nelle Regioni italia-ne, ad oggi sono complessiva-mente 15 le Regioni che sinorahanno adottato il Piano Casa.Attraverso l’effettuazionedelle comparazioni sullenorme previste da Regione aRegione nelle relative Leggiche definiscono l’attuazionesul territorio del Piano Casa; sipuò rilevare come 6 regioni su10 abbiano messo a punto unariduzione del contributo dicostruzione. Alcune regionianno esteso il beneficio delpremio di cubatura per demo-lizione e contestuale ricostru-zione dell’edificio, o amplia-mento dell’edificio esistente,anche al settore non residen-ziale. Sono 15 le regioni italiane, più la pro-vincia di Bolzano, che hanno approvatoproprie regole adattando il bonus abitativoalle loro realtà specifiche.

Questo ha creato delle differenze tra leleggi regionali, emanate per consentire ilrilancio dell’attività edilizia attraverso l’am-pliamento degli edifici esistenti e il conte-stuale miglioramento della qualità architet-tonica ed edilizia, ed i relativi bonus.

Abruzzo – L.R. 16/09Il Piano Casa è essenzialmente tarato suabitazione residenziale. I privati potrannoampliare fino ad un massimo di 200 mc, conun intervento minimo di 9 mq. Capitoloimportante è stato riservato alla demolizio-ne e ricostruzione: i privati che abbattono leabitazioni possono ricostruire fino a unmassimo del 65% di cubatura in più.

Basilicata – L.R. 25/09Ampliamenti: fino al 20% se di tipologiamonofamiliare isolata con superficie fino a200 mq oppure bifamiliare isolata o plurifa-miliare con superficie fino a 400 mq, a pattoche ciascuna unità immobiliare sia ampliataal massimo di 40 mq.Demolizione e ricostruzione: +30% superfi-cie esistente complessiva.

Emilia Romagna – L.R. 6/09Ampliamenti: fino al 20% sugli edifici abita-tivi esistenti al 31 marzo 2009, con unasuperficie massima di 350 mq.Demolizione e ricostruzione: 35% superficielorda che può salire al 50% in caso di abbat-timento e delocalizzazione degli immobiliincongrui.

Friuli Venezia GiuliaAmpliamento edifici esistenti residenziale+20% (massimo 200 mc), +20% per edifici

residenziali situati nella fascia di rispettodella viabilità nel limite di 150 mc per l’ade-guamento igienico-sanitario e funzionale.Demolizione e ricostruzione residenziale:+35%.

Lazio – L.R. 21/09Ampliamenti: 20% tipologie uni-plurifami-liari con volumetria max 1000 mc. Sui fab-bricati a uso non residenziale per l’artigia-nato e la piccola industria fino a 1000 mc èinvece possibile effettuare aumenti di cuba-tura del 10%.Demolizioni e ricostruzioni: +35% edifici aprevalente (almeno 75%) destinazione resi-denziale purché non ubicati nelle zone C.

Lombardia – L.R. 13/09Ampliamenti: fino al 20%, e comunque nonsuperiore a 300 mc, del volume complessivodi edifici mono e bifamiliari o di edifici trifa-miliari con volumetria fino a 1.000 mc; 20%

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APPROFONDIMENTO

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Page 11: Editoriale Una pacca sulla spallaIn effetti, la Guida Rehva (tradotta in italia-no da AICARR) che tratta questi sistemi si intitola non a caso “Riscaldamento a bassa temperatura

edifici per tipologie diverse da uni-bifami-liari massima volumetria 1.200 mc.Demolizione e ricostruzione: edifici residen-ziali e produttivi, con bonus volumetricosino al 30% del volume preesistente,aumentabile al 35% in presenza di adegua-te dotazioni di verde.

Marche – L.R. 22/09Ampliamenti: immobili esistenti che nonsuperano i 1000 mc sono consentiti aumen-ti di cubatura fino al 20%, estendibili ancheagli edifici non residenziali.Demolizione: +35%.

Piemonte – L.R. 20/09Ampliamenti: incremento del 20% del volu-me (massimo 200 mc) su edifici mono ebifamiliari, o comunque non superiori a1.000 mc. Necessario ridurre del 40% il fab-bisogno annuo di energia primaria di tuttol’edificio.Demolizioni e ricostruzioni: bonus volume-trico del 25% se il progetto di ricostruzioneraggiunge il valore energetico 1,5 secondoil protocollo Itaca. Il bonus diventa del 35%se si raggiunge il valore 2,5.

Puglia – L.R. 14/09Ampliamenti: aumenti volumetrici fino al20% per un massimo di 200 mq sulle abita-

zioni mono, bi, tri e quadri-familiari nelrispetto di altezze massime e distanze con-sentite.Demolizione e ricostruzione: residenziale +35%.

Sardegna – L.R. 4/09Ampliamenti volumetrici del 20% in caso diriammodernamenti. Al 35% per chi demoli-sce e ricostruisce gli edifici con criteri cheprivilegino il risparmio energetico e l’am-biente, al 40 per cento per chi demoliscenella fascia di rispetto e ricostruisce oltre i300 metri dalla battigia.

Toscana – L.R. 24/09Incrementi volumetrici: aumento del 20%della superficie (massimo 70 mq) su edificifino a 350 mq. L’indice di prestazione ener-getica deve essere inferiore di almeno il20% rispetto al limite previsto per le nuovecostruzioni dal 2010.Demolizioni e ricostruzioni: Incrementi del35% della superficie, con l’indice di presta-zione energetica inferiore del 50% al limiteper le nuove costruzioni dal 2010.

Trentino Alto AdigeProvincia di Bolzano - DGP 1609/09Ampliamenti: 200 mc su edifici di almeno300 mc. L’abitazione ampliata non deve

superare la superficie di 160 mq.

Umbria – L.R. 13/09Ampliamenti: 20% edifici uni-bifamiliari oedifici aventi massimo 350 mq di superficieutile coperta (Suc) entro limite di 70 mq.Non residenziale: 20% solo su edifici situatinelle zone D a destinazione artigianale,industriale e per servizi.Demolizioni e ricostruzioni: l’incremento èal massimo fino al 25% della superficie utilecoperta. Arriva però fino al 35% se gli edi-fici interessati sono almeno tre e sonoricompresi in un piano attuativo o program-ma urbanistico (art. 28 l.r. 11/2005). Non

residenziale 20%come ampliamenti.Le DIA (denunce diinizio attività) e leistanze per la richie-sta del permesso dicostruire potrannoessere presentateon line al Comune,senza il bisogno dipresentarsi fisica-mente negli ufficicompetenti.

Valle D’Aosta L.R. 24/09Incrementi volume-trici: massimo il 20%del volumi esistenti.Demolizioni e rico-struzioni: aumentofino al 35 per centodel volume esistenteper gli edifici realiz-zati anteriormenteal 31 dicembre1989. Si raggiunge il

45% in caso di programmi integrati, delleintese e delle concertazioni promossi dallaRegione o dai Comuni. Incrementi volume-trici non residenziale: 20% volume esisten-te.

Veneto – L.R. 14/09 modificatadalla L.R. 26/09Sono state aggiornate le disposizioni regio-nali del Veneto in materia di edilizia e urba-nistica. Con l’approvazione della LeggeRegionale 26/09 vengono apportate corre-zioni e integrazioni al Piano Casa, nonchéchiarimenti sulla portata degli interventi diampliamento volumetrico e riqualificazionein funzione anticrisi.

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APPROFONDIMENTO

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Uponor MLC: il raccordoMLC: il raccordo

ponor UMLC: il raccordo

ponor

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EVENTI

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Verso MCE 2010

Uponor a Mostra Convegno Expocomfort

Si rinnova nel 2010 l’appuntamento biennale per la kermesse fieristica più importante per il settore dell’idrotermosanitaria.

Immancabile la presenza diUponor che sposa perfetta-mente lo spirito dell’expo, chepunta verso soluzioni all’a-vanguardia per il benesseredella persona e una semprepiù fondamentale attenzioneverso l’ambiente e il risparmioenergetico.

Ai blocchi di partenza la 37^edizione di Mostra ConvegnoExpocomfort, naturalmenteUponor non poteva mancare,con un programma fieristico

sempre di più all’insegna dell’innovazione edella tecnologia al servizio degli edifici ditipo residenziale.

QUANDOdal 23 al 27 Marzo 2010

DOVENuovo Quartiere Fiera Milano a Rho

S.S. del Sempione n. 2820017 Rho (Milano)

Padiglione 1, stand E11 F13

Uponor lancia una nuova presenzasul web

I visitatori del nuovo sito trova-no un design aperto e chiaro.Servizi centrati sul cliente,pagine dedicate alle soluzioniUponor pensate per massimiz-zare la funzionalità, un centroper il download di documentiaggiornato e ordinato, sonosolo alcuni degli elementi cherendono il nuovo sito modernoed efficiente.

Una delle novità più interessan-ti è sicuramente la “Città virtua-le”. Allo slogan “Scopri il nuovo

mondo Uponor”, è possibile muoversi all’in-terno di una città in 3D in cui i visitatori inpochi click possono vedere come la gammadei prodotti Uponor si possa declinare insoluzioni per ogni tipo di edificio.

Basato sul CMS Sitecore, che sta curando isiti delle più importanti aziende a livellomondiale, il nuovo sito introduce una navi-gazione semplice con una grafica moderna,conservando e migliorando tutti i servizi cheUponor ha sempre fornito ai suoi clienti.Inoltre, l’innovazione non finisce qui. Nel2010 Uponor presenterà altre importantinovità e servizi interessanti per i suoi clienti.

Dal 24 novembre, accedendo all’indirizzo www.uponor.it, gli internauti si sono trovatidavanti ad un sito web completamente rinnovato nella struttura, nella grafica e neiservizi.

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Page 14: Editoriale Una pacca sulla spallaIn effetti, la Guida Rehva (tradotta in italia-no da AICARR) che tratta questi sistemi si intitola non a caso “Riscaldamento a bassa temperatura

Oltre duecento progettisti, provenienti da tuttaItalia e anche dalla Croazia, hanno partecipato allagiornata di formazione e aggiornamento tenutada Uponor, in collaborazione con AICARR e ilDipartimento TEBE del Politecnico di Torino.I temi trattati durante il convegno sono statiampiamente discussi nell'articolo a pagina 4, 5 e 6.Per maggiori informazioni in merito vi invitiamo acontattare [email protected].

Qui a fianco alcune immagini della giornata.

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EVENTI

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Uponor più n. 10 - Dicembre 2009 Rivista trimestrale - Iscrizione al Tribunale di Rovigo, n. 7/2007 Reg. Stampa

Direttore Editoriale: Sergio Bonalumi - Direttore Responsabile: Lucio TaschinRedazione: Mariella Andreasi, Sara Colognesi, Enrico Giribuola, Lorenza Minzoni, Marco ValliniHanno collaborato: Paolo Bosisio, Francesco Causone, Stefano P. Corgnati, Enrico Fabrizio, Marco SoranzoProduzione editoriale: www.gieffeedizioni.it

Contatti: Uponor Srl - Via Leonardo da Vinci, 418 - 45021 Badia Polesine (RO) Tel. +39 0425 596811 - Fax +39 0425 596899 - [email protected] - www.uponor.it

http://web.uponor.it/news/il link per abbonarsi gratuitamente alla newsletter di Uponor

Verso un “mondo radiante” - Le immagini più significative

Si è svolto con successo il primo convegnodell’High Level Academy

Stampato su carta Revive 50:5050% cellulose provenienti da foreste

gestite in maniera responsabilee 50% di fibre riciclate.

Si è tenuto il 2 dicembre presso il Milan Marriott Hotel il primo convegno dell’High LevelAcademy dal titolo “Verso ‘un mondo radiante’ - scenario attuale e prospettive dellaclimatizzazione a bassa “exergia”.

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AGENZIE IN ITALIAValle d’Aosta: Erreclima s.a.s. - Tel. 011 9038782

Piemonte: CN, AT: Giuseppe Aresca - Tel. 0171 67153TO: Erreclima s.a.s. - Tel. 011 9038782NO, VB, VC, BI, AL: Busca Marco - Tel. 0382 060017 - Cell. 392 7285883

Liguria: Emmerre S.n.c. - Tel. 0185 263030

Lombardia: MI, VA, LC, SO, CO, LO: Estesa S.a.s. - Tel. 02 91082248 CR, BG, BS, MN: Simply Water S.r.l. - Tel. 0523 606290 PV: Busca Marco - Tel. 0382 060017 Cell. 392 7285883

Trentino Alto Adige:Proklima S.r.l. - Tel. 0471 052300

Veneto: TV, BL, VE: Marco Polo srl Tel. 041 5904297VR: Perbellini RappresentanzeTel. 045 6661692PD, RO, VI:Emmegi - Tel. 049 657818

Friuli-Venezia Giulia:Dalla Davide - Tel. 0432 511972

Emilia Romagna: RN, RA, PR, FC: Direzionale 039 6358224BO, RE, MO, FE: Polmac S.a.s. - Tel. 051 404744 PC: Simply Water S.r.l. - Tel. 0523 606290

Toscana: FI, PO, AR, SI, GR: Fabrizio Salvatore Tel. 055 2374353 PI, LI, MS, LU, PT: Data Rappr.ze S.n.c.Tel. 050 985032

Marche: Mataloni StefanoTel. 348 3822394

Umbria:Morelli Massimo - Tel. 0744 300900

Lazio:Toso S.n.c. Rappr. - Tel. 06 50912363

Sardegna:Nuova Sardaria - Tel. 070 42300

Abruzzo - Molise:D.N.P. S.n.c. - Tel. 085 4971602

Campania: Nicola de Simone - Tel. 081 5267183

Puglia: BA, BR, LE, TA: Cariglia Giacinto - Tel. 080 5494138

Basilicata, FG: Lobozzo Giampaolo - Tel. 0881 639327

Calabria: Citraro Leonardo - Tel. 0961 951618

Sicilia: EN, ME, CT, SR, RG: Bonanno Rappr. S.a.s.Tel. 095 374903-095 374904PA, TP, AG, CL: Direzionale - Tel. 0425 596846

SEDI Sede Nazionale: Via Leonardo da Vinci 418 - 45021 Badia Polesine (RO) - Tel. 0425 596811Filiale: Viale Kennedy 19 - 20059 Vimercate (MI) - Tel. 039 635821

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