editoriale La cultura da rilanciare...Ci riferiamo a viabilità, illuminazione, parcheggi e via...

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quindicinale di informazione fondato nel 1967 • Anno LI • n. 2 • Sabato 27 gennaio 2018 • 1.80 il Melegnanese Cinquant'anni con voi dal 1967 L a popolazione che sfonda il tetto dei 18mila abitanti e il boom delle imprese, in crescita del 2,7 per cen- to rispetto al 2017. Sembra partire con il piede giusto il 2018 della nostra città: sul fronte della popolazione, infatti, il nu- mero dei residenti è il più alto dell’ulti- mo trentennio. Quanto invece alle im- prese, Melegnano traina la ripresa dell’intero Sudmilano. Di qui ai prossi- mi anni l’obiettivo deve essere quello di migliorare sempre più i servizi a favore della popolazione locale e di coloro che ogni giorno gravitano su Melegnano. Ci riferiamo a viabilità, illuminazione, parcheggi e via discorrendo, tutti temi sollevati a più riprese dagli stessi mele- gnanesi in questi anni. Ma a nostro av- viso anche la cultura deve essere decisa- mente rilanciata: Melegnano possiede infatti dei veri e propri gioielli che ne fanno un unicum sull’intero territorio. A partire naturalmente dal prestigioso castello Mediceo, ma pensiamo anche alle tante chiese presenti in città. Eppu- re l’impressione è che non sappia valo- rizzare appieno queste sue peculiarità. Quanti ad esempio sanno che proprio in castello è possibile ammirare 14 splen- dide opere dello scultore melegnanese Vitaliano Marchini (1888-1971), tra i maggiori artisti del Novecento, i cui ca- polavori sono conservati in decine tra musei, gallerie d’arte e luoghi di culto? Lungi da noi indicare ricette, non è il nostro compito, ma l’invito è quello di aprirsi maggiormente alla realtà milane- se e lodigiana. Anche perché, favorita da un trasporto pubblico di prim’ordine, Melegnano vede il quotidiano passaggio (domenica compresa) di un treno ogni 30 minuti in arrivo da Lodi e Milano. editoriale La cultura da rilanciare Stefano Cornalba direttore i M L’inchiesta Slot machine 14 milioni bruciati pagina 4 Il progetto Isole pedonali in centro città Arriva il sì pagina 5 La lettera 27 gennaio Ricordiamo i nostri eroi pagina 11 La fotografia della città all’inizio del 2018 Pagina 3 Siamo in 18mila Boom di imprese L’evento Sant’Antonio Quanti animali in festa pagina 2 La storia Mangiarotti Bolidi d’epoca da 50 anni pagina 8 Sport Ginnastica Virtus e Gm da urlo pagina 15 A ccompagnati dai padroni, nel fine settimana decine gli animali (piccoli e grandi) si sono dati appuntamento nell’ora- torio di San Giuseppe in via Lodi per essere benedetti e festeggiare così nel migliore dei modi San- t’Antonio abate N egli anni ha riparato Mer- cury e Cadillac, Chrysler e Lincoln: quello di questi giorni è un compleanno speciale per la Mangiarotti auto in viale della Repubblica, l’officina di Me- legnano che soffia sulle prime cinquanta candeline D a sempre la ginnastica rappresenta un fiore al- l’occhiello per Melegna- no: ne sono prova la Virtus et La- bor e la Gm 75 che, attraverso l'organizzazione di una serie di molteplici iniziative, sono sem- pre sulla cresta dell’onda In caso di mancato recapito inviare al CPO di Lodi per la restituzione al mittente previo pagamento reso. Rinnovo Abbonamenti Abbonamento ordinario 35,00 Sostenitore 50,00 per informazioni abbonati @ilmelegnanese.it Foto di Emilio Ferrari

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quindicinale di informazione fondato nel 1967 • Anno LI • n. 2 • Sabato 27 gennaio 2018 • € 1.80

ilMelegnaneseCinquant'anni con voi dal 1967

La popolazione che sfonda il tettodei 18mila abitanti e il boom delleimprese, in crescita del 2,7 per cen-

to rispetto al 2017. Sembra partire con ilpiede giusto il 2018 della nostra città: sulfronte della popolazione, infatti, il nu-mero dei residenti è il più alto dell’ulti-mo trentennio. Quanto invece alle im-prese, Melegnano traina la ripresadell’intero Sudmilano. Di qui ai prossi-mi anni l’obiettivo deve essere quello dimigliorare sempre più i servizi a favoredella popolazione locale e di coloro cheogni giorno gravitano su Melegnano. Ci riferiamo a viabilità, illuminazione,parcheggi e via discorrendo, tutti temisollevati a più riprese dagli stessi mele-gnanesi in questi anni. Ma a nostro av-viso anche la cultura deve essere decisa-mente rilanciata: Melegnano possiedeinfatti dei veri e propri gioielli che nefanno un unicum sull’intero territorio.

A partire naturalmente dal prestigiosocastello Mediceo, ma pensiamo anchealle tante chiese presenti in città. Eppu-re l’impressione è che non sappia valo-rizzare appieno queste sue peculiarità.Quanti ad esempio sanno che proprio incastello è possibile ammirare 14 splen-dide opere dello scultore melegnaneseVitaliano Marchini (1888-1971), tra imaggiori artisti del Novecento, i cui ca-polavori sono conservati in decine tramusei, gallerie d’arte e luoghi di culto?Lungi da noi indicare ricette, non è ilnostro compito, ma l’invito è quello diaprirsi maggiormente alla realtà milane-se e lodigiana. Anche perché, favorita daun trasporto pubblico di prim’ordine,Melegnano vede il quotidiano passaggio(domenica compresa) di un treno ogni30 minuti in arrivo da Lodi e Milano.

editorialeLa culturada rilanciare

Stefano CornalbadirettoreiM

L’inchiestaSlot machine14 milionibruciati pagina 4

Il progettoIsole pedonaliin centro cittàArriva il sì pagina 5

La lettera27 gennaioRicordiamoi nostri eroi pagina 11

La fotografia della città all’inizio del 2018 Pagina 3

Siamo in 18mila Boom di imprese

L’eventoSant’AntonioQuanti animaliin festa pagina 2

La storiaMangiarottiBolidi d’epocada 50 anni pagina 8

SportGinnasticaVirtus e Gmda urlo pagina 15

Accompagnati dai padroni,nel fine settimana decine glianimali (piccoli e grandi) si

sono dati appuntamento nell’ora-torio di San Giuseppe in via Lodiper essere benedetti e festeggiarecosì nel migliore dei modi San-t’Antonio abate

Negli anni ha riparato Mer-cury e Cadillac, Chrysler eLincoln: quello di questi

giorni è un compleanno specialeper la Mangiarotti auto in vialedella Repubblica, l’officina di Me-legnano che soffia sulle primecinquanta candeline

Da sempre la ginnasticarappresenta un fiore al-l’occhiello per Melegna-

no: ne sono prova la Virtus et La-bor e la Gm 75 che, attraversol'organizzazione di una serie dimolteplici iniziative, sono sem-pre sulla cresta dell’onda

In caso di mancato recapito inviare al CPO di Lodi per la restituzione al mittente previo pagamento reso.

Rinnovo AbbonamentiAbbonamento ordinario 35,00 €Sostenitore 50,00 €per informazioniabbonati @ilmelegnanese.it

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ilMelegnanese sabato 27 gennaio 2018 • numero 22

In primo pianoilMelegnanese @ commenta su ilmelegnanese.itMelegnaneseil

Carri allegorici, ragazzi del-l’oratorio e famiglie in festa:scatta il conto alla rovescia peril Carnevale. Ad un paio di set-timane dall’evento, chequest’anno è in programmaper sabato 17 febbraio, hannopreso il via i preparativi in vi-sta della festa di Carnevale."Avente come filo conduttorele favole dei bimbi - affermanola presidente di Confcommer-cio Melegnano Caterina Ippo-lito con il suo vice Stefano Sur-do e il segretario Cesare Lavia-, quest’anno sarà un appunta-mento in grande stile, che ve-drà il coinvolgimento delle va-rie realtà locali”.

Anche i carri allegoriciA partire dai ragazzi e dalle fa-miglie degli oratori con il par-roco don Mauro Colombo, i

CarnevaleQuantiEventiin città

Sabato 17 febbraio

Nella foto il Carnevale dell’anno

scorso

Tanta gente in oratorioLa prima volta in città

Sant’Antonio abateAnimali in festa

Nella foto un momento

della festa

Franco Schiena

San Bernardo e barboncini,ma anche labrador e pasto-ri tedeschi: Melegnano in

festa per Sant’Antonio, scatta labenedizione per decine di ani-mali. Domenica scorsa la par-rocchia di San Giovanni con ilprevosto don Mauro Colomboha organizzato diversi eventiper celebrare Sant’Antonio aba-te, da sempre considerato ilprotettore degli animali. Du-rante la Messa delle 10.15 in ba-silica, sono stati quindi bene-detti i pani di Sant’Antonio.

Cani e gattiNel corso del pomeriggio poi,stavolta nell’oratorio San Giu-seppe in via Lodi, sono staticelebrati i vesperi solenni, cuiè seguita la benedizione diogni singolo animale e la con-segna al padrone del pane be-nedetto da parte del prevostodon Mauro con il diacono donStefano Polli. Nell’oratorio inBorgo si sono quindi radunatiuna cinquantina di cani, daiSan Bernardo ai barboncinipassando per i labrador, i pa-stori tedeschi e via discorren-do.

Anche il falòMa non mancava neppurequalche gatto per un appunta-mento che non ha precedentiin città. L’iniziativa si è conclu-sa con l’accensione del falò nelcampo da calcio a simboleggia-re il risveglio della natura dopoil periodo invernale. “In tal mo-do abbiamo lodato Dio per il

coadiutori don Andrea Tonone don Sergio Grimoldi e il dia-cono don Stefano Polli, chemetteranno a disposizione icarri allegorici per la sfilatalungo le vie cittadine. Ma non

mancherà neppure il contributodell’amministrazione guidata dalsindaco Rodolfo Bertoli. Le associa-zioni che volessero partecipare al-l’evento, possono inviare una mail [email protected].

Abbiamo lodatoil Signoreper il creato

Domenica scorsa, al terminedella Messa delle 9 in basilica,sull’altare è salito il coman-dante dei carabinieri di Mele-gnano Domenico Faugiana(nella foto) per lanciare un ve-ro e proprio appello alle centi-naia di fedeli presenti. "Nonaprite mai la porta di casa aglisconosciuti se non dopo aver-ne accertato l’effettiva identità- sono state le sue parole -. Incaso di qualsiasi tipo di dub-bio, non esitate a segnalarlo al-le forze dell’ordine presenti incittà".

Anziani nel mirinoSin da subito il prevosto donMauro Colombo ha garantitola massima disponibilità ai mi-litari dell’Arma. "Anche noisiamo in prima linea contro unfenomeno tanto odioso - ha af-fermato don Colombo -, chenella gran parte dei casi va acolpire proprio le fasce più de-boli della popolazione".

L’appellodurantela Messa

creato, che è ben rappresentatodai nostri amici animali – ha af-fermato proprio don Mauro -.Questa è stata la prima edizio-ne di un’iniziativa che contia-mo ovviamente di ripetere infuturo. Chissà che tra qualcheanno – ha concluso con il sorri-so sulle labbra – non possa be-nedire anche un elefante”.

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ilMelegnanese sabato 27 gennaio 2018 • numero 2 3

In primo [email protected] ilMelegnanese

Recupero dell’ex EnelScatta il rush finale

Gino Rossi

Melegnano sfonda il muro dei18mila abitanti, è il numero piùalto dell’ultimo trentennio. Ma

la popolazione è destinata a crescereancora: scatta il conto alla rovescia peril recupero dell’ex Enel, che porterà uncentinaio di nuovi appartamenti. I datiufficiali sono quelli snocciolati dai com-petenti uffici comunali, secondo i qualiall’inizio del 2018 a Melegnano risiedo-no 18.127 abitanti distribuiti tra gli8.619 maschi e le 9.508 femmine. Ri-spetto all’inizio del 2017, quando erano17.940, il saldo positivo è di 187 unità:dopo quasi un trentennio, insomma,Melegnano sfonda il tetto dei 18mila re-sidenti. Nell’ultimo quindicennio iltrend è stato peraltro costante: dopo ilpunto più basso toccato a metà deglianni Duemila, quando si attestavano sui16.500, l’incremento è stato tanto pro-gressivo quanto incessante. Oltre allasempre più marcata presenza di cittadi-ni stranieri, la cui percentuale ha ormaisuperato di gran lunga il 10 per cento

Siamo in 18milaObiettivo 20mila

del totale, i motivi sono legati agli inter-venti di urbanizzazione che hanno inte-ressato diverse zone di Melegnano.

Crescita costanteA partire da Broggi Izar e zona al di là del-la stazione, che hanno portato 600 nuoviappartamenti. Considerata da sempre lacapitale del Melegnanese, la città sulLambro conta la presenza di moltepliciservizi: ecco perchè continua a rappre-sentare una soluzione tanto appetibileper l’intero territorio. Di qui ai prossimi

anni, peraltro, il fenomeno non è destinatoa vedere la parola fine: è infatti scattato ilconto alla rovescia per il recupero dell’exarea Enel tra le vie XXIII Marzo, Pio IV eLombardia, dove è ormai arrivato alle bat-tute finali l’intervento per la realizzazione diun centinaio di appartamenti. Logico quin-di supporre che, già a partire dal 2019, il nu-mero degli abitanti subirà un’ulteriore im-pennata: non sembra così lontanol’obiettivo dei 20mila residenti, che segne-rebbe un vero e proprio record per la realtàlocale.

Ultimi 30 anniE’ il datopiù alto

Nella foto le palazzinedell’ex Enel,

dove vedrannola luce

100 nuovi appartamenti

In crescita del 2,7 per centoMelegnano traina la ripresa

Silvia Bini

Imprese in crescita del 2,7 per cento, Me-legnano traina la ripresa. Il boom di bare ristoranti, ma anche i servizi vanno for-

te. La fotografia è quella scattata dalla Ca-mera di Commercio di Milano, Lodi e Mon-za-Brianza, secondo la quale sonoesattamente 1.462 le imprese presenti a Me-

legnano, che traina di fatto l’intero Sudmi-lano. Rispetto ad un analogo periodo del-l’anno scorso, l’incremento è pari al 2,7 percento, il dato più alto di tutto il territorio,che arriva al 5,6 per cento se rapportato adun paio d’anni fa. A far la parte del leone so-no i 116 pubblici esercizi (bar e ristoranti inprimis), che rappresentano il 7,9 del totaledelle imprese presenti in città. Ma ad anda-re forte sono anche le altre attività legate almondo del commercio, che si conferma unpunto di riferimento per l’economia locale.

Il boomdelle impreseLa città torna a correre

Città dei serviziNegli ultimi anni, poi, Melegnano si è sem-pre più caratterizzata come città dei servizi:a partire da quelli legati al mondo sanitarioe dell’istruzione. E’ qui che ha il proprioquartier generale la Fondazione Castellini,da sempre polo d’eccellenza per l’intero ter-ritorio, ma in città hanno sede anche diversestrutture riconducibili ad Asst e Ats. Quantoinvece al settore dell’istruzione, a Melegna-no sono presenti numerose scuole di ogniordine e grado, ciascuna delle quali ospitacentinaia di studenti in arrivo dall’interoterritorio. E’ il caso dell’istituto di istruzionesuperiore Benini, che conta sulla sede cen-trale in viale Predabissi e su quella liceale invia Cavour. Ma non manca neppure la va-riegata macchina comunale, a cui si aggiun-gono gli sportelli di Inps, Confcommercio,Apam, Cgil, Cisl, Acli, Coldiretti, Artigiani eConfagricoltura, che fanno della città sulLambro la capitale dell’intero Melegnanese.

Oltre 100tra bare ristoranti

Nella fotodi Emilio Ferrari

Melegnano dall’alto

“I punti forti del commercio? Disponibilità ecordialità, ma anche palazzo Broletto devevalorizzare le nostre attività”. La presa di po-sizione arriva dalla presidente di Confcom-mercio Melegnano Caterina Ippolito (nellafoto) e dal segretario Cesare Lavia. "I puntiforti del commercio locale sono rappresenta-ti dalla disponibilità e dalla cordialità - affer-mano Ippolito e Lavia -: in secondo luogo,poi, i negozi di vicinato costituiscono da sem-pre un presidio fondamentale sul fronte dellasicurezza”.

Più parcheggi“Proprio partendo da questi presupposti, ri-teniamo che le politiche comunali debbanovalorizzare le attività commerciali - continuaIppolito -. Ci riferiamo in particolare al deli-cato capitolo della viabilità: noi siamo per lacreazione di un maggior numero di parcheg-gi in aree periferiche e l’eliminazione del sen-so unico in via via Conciliazione, che pena-lizza soprattutto il commercio di via Dezza inzona Borgo".

Negozi in cittàPolitiche ad hoc

Confcommerciolancia l’appello

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ilMelegnanese sabato 27 gennaio 2018 • numero 24

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Nasce la commissione consiliare antimafiaSi occuperà anche del gioco d’azzardo patologico

Il 5 febbraioil via liberaSarà la prima sul territorio

Franco Marignano

Rush finale per la com-missione antimafia, saràla prima nell’intero Sud-

milano. L’organismo si occu-perà anche del gioco d’azzar-do patologico: nel 2016“bruciati” oltre 14 milioni dieuro in slot e videolottery. Do-po il via libera nei mesi scorsialla mozione presentata dalleader della sinistra locale Pie-tro Mezzi che ne ha sancito difatto l’istituzione, i vari gruppiconsiliari hanno posto le basiper la nascita della commis-sione antimafia, il cui regola-mento nelle prossime setti-mane approderà in consigliocomunale per l’approvazionedefinitiva. "Abbiamo pensatoad una commissione consilia-re permanente - ha chiarito inapertura il presidente del con-siglio comunale Davide Pos-senti -, che dunque si aggiun-gerà alle quattro già presenti

in città". In questi giorni unaprima bozza di regolamento èstata presentata nella com-missione competente da Par-tito democratico e Rinasci-mento melegnanese, i duepartiti di maggioranza che so-stengono l’amministrazioneguidata dal sindaco RodolfoBertoli.

Regolamento ad hoc"L’istituzione di un organismodi questo tipo rientrava anchenel nostro programma eletto-rale - ha precisato proprio illeader di Rinascimento mele-gnanese Alberto Spoldi -. Sa-ranno diverse le tematiche di

contrastare le illegalità pre-senti sul nostro territorio - hadichiarato quindi il presidentedella commissione garanziestatutarie e partecipazioneGiuseppe Di Bono -. In questesettimane rivedremo il regola-mento secondo le richieste deivari gruppi consiliari. Il 5 feb-braio lo porteremo in consi-glio comunale: in tal modo,primo primo tra i Comuni delSudmilano, Melegnano si do-terà di una commissione anti-mafia”.

oggi leader di Forza Italia a li-vello locale, che hanno mossouna serie di appunti alla bozzadi regolamento messa a puntodalla maggioranza di centrosi-nistra. Ma qualche distinguo èarrivato anche dalla capo-gruppo della lista civica "In-sieme per Melegnano" LuciaRossi: i principali nodi emersiriguardano il nome e i conte-nuti dell’organismo, che rap-presenta una novità assolutaper il Sudmilano. "La commis-sione antimafia si occuperà di

cui si occuperà l’organismo:pensiamo in particolare allapromozione di una culturadella legalità per combattere lacriminalità organizzata e i fe-nomeni ad essa correlati, qualispaccio di sostanze stupefa-centi e contraffazione. Ma nontralasceremo neppure il giocod’azzardo che, seppure legale,non di rado diventa di fattopatologico”. In base ad un’in-dagine del gruppo Gedi, nel2016 a Melegnano le giocate inslot e videolottery sono statepari a 14,23 milioni di euro peruna spesa pro-capite di 798euro. “Nasce da qui la necessi-tà di varare apposite campa-gne di sensibilizzazione - riba-disce quindi Spoldi -. In unprossimo futuro, poi, l’ammi-nistrazione varerà un regola-mento ad hoc sull’argomen-to”.

I nodi da scioglierePoi la parola è passata agli exsindaci Mezzi e Vito Bellomo,

14 milioni di eurobruciati nelle slot

Nelle foto da sinistra Giuseppe Di Bono e Alberto Spoldi

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ilMelegnanese

ilMelegnanese sabato 27 gennaio 2018 • numero 2

In primo [email protected]

Al momento in cui andiamo instampa, è l’ex sindaco PietroMezzi l’unico candidato ufficialein vista dell’election day del 4marzo. Classe 1954, sindaco diMelegnano dal 1994 al 2002, as-sessore in Provincia dal 2004 al2009 ed oggi leader della sinistralocale, Mezzi correrà per un po-sto in consiglio regionale tra lefile di Liberi e Uguali, il partitoguidato a livello nazionale dalpresidente del Senato PietroGrasso. "Sanità, territorio e tra-sporto pubblico - ha affermatol’ex sindaco di Melegnano -: sa-ranno questi i punti forti della

RegionaliMezzi

scende in campo

Anche Bellomotra i papabili

Nella foto l’ex sindaco

Mezzi

Piazza Garibaldi chiusa alle autoIl progetto torna di stretta attualità

Isola pedonale in centroSarà il salotto della città

Nella foto piazza

Garibaldi in pieno

centro

Silvia Bini

All’interno del Piano trien-nale delle opere pubbli-che, l'amministrazione ha

destinato complessivamente405mila euro (205mila quest’an-no e 200mila nel 2020) sul capi-

tolo della riqualificazione fun-zionale degli spazi urbani, checomprende anche la pedonaliz-zazione e la valorizzazione ar-chitettonica delle piazze. Logicodunque supporre che il Comunestia pensando all’isola pedonalein piazza Garibaldi, ipotesi pe-raltro di cui si parla da tempo incittà. Nello scorso mandato am-ministrativo, del resto, una solu-zione di questo tipo aveva incas-sato il via libera bipartisan dimaggioranza e opposizione.

Sostanziale riqualificazioneIn questi giorni la conferma è ar-rivata dall’assessore ai lavoripubblici Maria Luisa Ravarini."L’isola pedonale in piazza Gari-baldi rientra certamente tra lepriorità della nostra amministra-zione - sono state le sue parole -. Un intervento di questo tipodovrà peraltro essere accompa-gnato da una sostanziale riqua-lificazione del piazzale: solo cosìsarà possibile creare un vero eproprio salotto nel cuore dellacittà". Attualmente piazza Gari-baldi vede la presenza di una de-

mia campagna elettorale, che siconcentrerà anche sul territoriodel Sudmilano".

Rondini in poleMa tra i papabili per un posto in con-siglio regionale c'è anche il 48enne exsindaco di Melegnano Vito Bellomo,oggi leader di Forza Italia a livello lo-cale: chi ha già sciolto le riserve è il39enne ex assessore Fabio Raimondo,che correrà per il Pirellone tra le file diFratelli d’Italia. In ambito nazionale,invece, è molto probabile la candida-tura del 50enne Marco Rondini, il de-putato uscente di Melegnano che mi-lita nella Lega nord. Proprio in questigiorni si chiuderanno le liste elettorali:sul prossimo numero de “Il Melegna-nese” troverete un ampio servizio contutte le candidature della città.

Arriva la proroga per la Tosap,si potrà pagare sino a fine mar-zo. Con delibera approvata inquesti giorni, il Comune haposticipato al 31 marzo i ter-mini, relativamente all’anno2018, della tassa per l’occupa-zione di spazi ed aree pubbli-che. Secondo quanto fatto sa-pere da palazzo Broletto, lascadenza di pagamento è fis-sata a fine marzo anche per leoccupazioni temporanee disuolo pubblico effettuate econclusesi prima del 31 marzo2018.

Anche la FieraSarà l’ufficio tributi a inviare adomicilio i bollettini compilatiper le occupazioni permanen-ti, mentre per le occupazionitemporanee conclusesi primadel 31 marzo 2018 gli interes-sati devono rivolgersi all’uffi-cio tributi per richiedere l’im-porto da versare. Ma siavvicinano anche i termini discadenza per la Fiera del Per-dono (nella foto vista dall’alto),che quest’anno è in calendarioper giovedì 29 marzo. Entro il23 febbraio, infatti, le associa-zioni e i possessori di licenzaper spettacoli viaggianti inte-ressati a parteciparvi dovrannopresentare l’apposita doman-da in municipio.

TosapProrogaa finemarzo

Novità ancheper la Fiera

cina di parcheggi, che il Comuneconta di recuperare in altre zonedel centro storico.

Anche piazza IV Novembre"Ma anche piazza IV Novem-bre dovrà essere riqualificata -continua l’assessore ai lavoripubblici -. In questo caso,complice la presenza bisetti-manale del tradizionale mer-cato, l’obiettivo deve esserequello di rafforzarne la sicu-rezza da molteplici punti di vi-sta. Nasce da qui la necessitàdi varare un progetto ad hocche ne preveda una generalerevisione". Concetti ribaditidallo stesso sindaco RodolfoBertoli, che ha parlato di unpiano globale destinato ad in-teressare le diverse zone di Me-legnano.

I parcheggirecuperatiin altre zonedel centro

La soluzioneha incassatoil via liberabipartisan

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ilMelegnanese sabato 27 gennaio 2018 • numero 26

AttualitàilMelegnaneseilMelegnanese @ commenta su ilmelegnanese.it

Ogni mattina uno studente delBenini si sveglia e sa che dovràcorrere: più veloce di una gaz-zella in fuga dalle fauci di un leo-pardo affamato. In realtà, nellamaggior parte dei casi, gli baste-rà essere solo più resistente dellabidella affannata sulle scale, opiù rapido della connessione in-ternet della scuola. Eppure, anessuno piace correre. Moltopiù facile, pensa lo studente, sa-rebbe nascondersi, farsi tutt’unocon il proprio banco. Ad esem-pio quando la professoressa diInglese estrae a sorte gli interro-gati: in quei momenti si mime-tizzerebbe come una sogliola sulfondale marino, o come un sol-dato americano tra le foreste delVietnam. Sì, perché sei ore di le-zione non sono poi diverse dauna lenta e angosciosa battaglia,combattuta in un territorio osti-

Le sei ore di lezioneUna lentabattaglia

Lo scoiattolo del Benini

Gli studentidel Benini

(foto Daiana Berolo, IV B)

Parla il presidente Maroni:“Sarebbe la sede ideale”

Trombini del futuroL’Utem si fa avanti

Nella foto la palazzina

Trombini

Silvia Bini

Il futuro della palazzina Trom-bini, l’Università della terzaetà esce allo scoperto: “Sareb-

be la sede ideale per la nostra as-sociazione”. La presa di posizio-ne del presidente Achille Maroniè arrivata durante le feste di fineanno dell’ateneo patrocinato dalLions club, che anche quest’an-no ha fatto registrare numeri darecord. Basti pensare ai 300iscritti, ai 40 corsi e alle 1.050 oredi insegnamento che fannodell’Utem un punto di riferi-mento per il mondo culturaledell’intero territorio. “L’attualesede al Benini in viale Predabissinon è certo il massimo dal puntodi vista logistico e organizzativo- ha affermato il presidenteAchille Maroni -. Al Comunechiediamo dunque la disponibi-lità di spazi adeguati in stabili diproprietà pubblica, tra i quali lasede ottimale sarebbe sicura-mente la gloriosa palazzinaTrombini, che peraltro in passa-to era già stata il quartier gene-rale della nostra associazione”.

Eventi culturaliNel frattempo in questi giornil’assessore ai lavori pubblici Ma-ria Luisa Ravarini ha fatto il pun-to sul recupero del prestigiosostabile pubblico. "Di qui a brevepubblicheremo un bando perindividuare i futuri gestori deicinque o sei locali di cui si com-pone il piano terra, che verrannodestinati ad attività di caratteresociale e culturale - sono state lesue parole -. Per quando riguar-

da invece i saloni e le parti co-muni, saranno utilizzati diretta-mente dal Comune per organiz-zare mostre ed altri eventiculturali. La palazzina Trombinirappresenterà insomma una va-lida alternativa al castello Medi-ceo - continua l'assessore -, chenei mesi invernali viene peraltrochiuso al pubblico". Ma non so-no certo finite qui le novità perlo stabile comunale, a favore delquale palazzo Broletto ha stan-ziato 900mila euro nei prossimitre anni.

900mila euro"Per quanto riguarda il pianoterra, il restyling ha già preso ilvia negli ultimi mesi del 2017,

co quanto la fitta selva vietna-mita.

Esotica marciaE proprio nel tentativo di assu-mere il colore del muschio econfondersi con il mondo circo-stante, lo studente indossa ognigiorno, come divisa, un “parka”verde. Come direbbe Darwin, la

specie che non si adatta all’ambientein cui vive è destinata all’estinzione, abeneficio della sopravvivenza del piùforte. È per questo che al “parka” verdemuschio si abbinano spesso delle“Adidas Superstar” e un risvoltino aijeans: inutili a uniformarsi con il ter-ritorio, ma necessari per mescolarsicon successo tra i propri simili e nonsoccombere al peso delle teorie evo-luzionistiche. Ed è così che lo studen-te, finalmente pronto, varca la porta dicasa, abbandonando la tana di ognicertezza. Lo possiamo osservare men-tre percorre Viale Predabissi e gli si af-fiancano altri esemplari della stessaspecie. Eccoli ora camminare inun’esotica quanto singolare marcia,come giovani reclute dirette al campodi battaglia. Parlano, di cosa non si sa.Solo si scorge il vapore acqueo esalaredalle loro bocche e salire verso il cielo,per poi confondersi, insieme a loro, inuna nube di nebbia.

I numeri da recorddell’Utem

Il progetto si sviluppa grazie allapassione della dottoressa Arian-na Bonfà: specialista laureata incampo pedagogico, da annil’insegnante di scuola primariasi dedica ai bambini e ai ragazzidi varie età. Il Centro polifun-zionale Origami in via Piave 1(nella foto l’inaugurazione) na-sce dal desiderio di offrire aipiccoli e alle famiglie un sup-porto professionale e rassicu-rante. Il progetto portante è ilCentro di Prima infanzia rivoltosia ai bambini dai 9 mesi ai 3anni sia alle stesse famiglie.Avente tutte le caratteristiche diun nido, la struttura propone aibambini attività educative sti-molanti, ma garantisce ancheun appoggio a nonni e mammenella gestione dei piccoli.

Frequenza flessibileLa frequenza è flessibile e la rettacalcolata in base alla frequenzaoraria o giornaliera: il tutto com-pletato da attività di babysitte-raggio, laboratori di inglese, psi-comotricità, yoga della risata,supporto nei compiti e accom-pagnamento scolastico indivi-dualizzato per bambini con dif-ficoltà di apprendimento. Per gliadulti, invece, sono proposticorsi pre e post parto.Il Centro Origami si avvale dipsicologa, logopedista, ostetrica,osteopata. Info al 347/9923638.

Il paradisodi mammee bimbi

quando l’immobile pubblico haospitato per qualche settimanaquasi 200 bimbi della scuola del-l’infanzia in via Campania - riba-disce ancora l’assessore Ravarini-. Attraverso i 200mila euro stan-ziati nel corso del 2018, contia-mo di completare gli interventiper mettere a disposizione i varilocali dell’immobile. Penso inparticolare ad eliminazione dellebarriere architettoniche, realiz-zazione di un ascensore e siste-mazione del riscaldamento. Trail 2019 e il 2020, poi, i lavori siconcentreranno in particolaresul primo piano dello stabile co-munale, dove la presenza del-l’enorme salone centrale rappre-senta la location ideale peresposizioni ed appuntamenticulturali". Dopo quasi un decen-nio di perdurante degrado, in-somma, la palazzina del centrocittà si prepara ad una nuova vi-ta: dal 2010 infatti, a parte breviparentesi in occasione della Fie-ra del Perdono, l’immobile pub-blico è di fatto inutilizzato.

Alessandro Bloisi IV B

In via Piave

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ilMelegnanese sabato 27 gennaio 2018 • numero 2

Attualità

Anche quest’anno il Club AlpinoItaliano di Melegnano ha iniziatola stagione sciistica con la primauscita sui campi di Folgaria. Du-rante la gita, che vedeva 50 parte-cipanti tra amanti dello sci da di-scesa, sci di fondo e ciaspolatori,gli organizzatori Laura, Carlo, Do-menico, Dario e Lino hanno ri-cordato il caro amico Gianni Mo-rosini, che era una delle colonnedel nostro sodalizio. Si sentiva an-cora una volta la mancanza dellasua ironia e simpatia: per moltianni aveva organizzato il pro-gramma invernale della sezione.

Ironia e simpatiaNon lo potremo mai dimenticare,

ma al contrario lo ringrazieremosempre per averci donato la suagrande amicizia nei bellissimi annitrascorsi insieme. Il programma della sezione conti-nuerà con le uscite a Champoluc,Sestriere, Passo del Tonale, La Thuilee alla fine del mese di gennaio a So-

Ricordandoun grande

amico

La sezione Caie Gianni Morosini

Nella foto Gianni Morosini

con gli amici

Medico alla Fondazione da 30 anniIl dottor Castellini va in pensione

Elettra Capalbio

Per 30 anni medico allaFondazione Castellini, ildottor Domenico Ca-

stellini sta per appendere ilcamice al chiodo: “Ho iniziatonel 1988, allora si chiamavaancora Casa di Riposo - rac-conta scavando nei ricordi delpassato -. Dapprima quellaalla Fondazione era una libe-ra professione: come altri col-leghi, lavoravo alla Castelliniper alcune ore al giorno. Lasvolta arrivò quando, da sem-pre medico volontario, lo sto-rico dottor Angelo Bozzinicessò la propria attività. Fu al-lora che cominciai a lavoraredi notte: di quegli anni ricor-do le camere a 8 letti dellavecchia struttura e l’attivocontributo delle Suore di Ma-ria Bambina, che giocaronoun ruolo di primo piano nel-l’assistenza infermieristica espirituale”.

Quali sono state le principaliconquiste di questi anni? Nel 1994 abbiamo aperto unodei primi nuclei Alzheimerdel territorio per l’accoglienzadi pazienti affetti da demenzacon disturbi comportamenta-li; nel 1998, invece, ha preso ilvia l’esperienza del CentroDiurno Integrato, di cui io

Una vita alla Castellini:“La mia seconda casa”

stesso mi sono occupato perun decennio. Nel 2004 abbia-mo infine avviato l’hospicecon 15 posti letto, a cui nel2011 è seguito il nucleo stativegetativi con 12 posti letto. Iltutto completato dal CentroMedico Castellini che, apertoall’intera cittadinanza, vede lapresenza di moderne appa-recchiature per le indaginistrumentali. Ma in questi annisono state anche tante altre lenovità.

A cosa si riferisce?Sono cambiati il modo e glistrumenti di lavoro: all’inter-no di un apposito sistema dicertificazione di qualità, cheha permesso di uniformare lemodalità in tutta la Castellini,oggi lavoriamo attraverso deiprotocolli gestionali ben defi-niti. In ogni nucleo, poi, operaun’equipe socio-sanitaria for-mata da diverse figure, medi-ci, infermieri, fisioterapisti,educatori e animatori: è in-somma mutato l’approccioall’ospite, di cui si valuta con-temporaneamente lo stato disalute fisica, cognitivo, affetti-

Il dottor Castellinicon alcuneinfermiere e un gruppodi ospiti

raga in Val di Fassa. Vi invitiamo a partecipare alle gite inprogramma, seguendo il sitowww.caimelegnano.it oppure visi-tando la sede in via De Amicis 25 ilmartedì e il giovedì dalle 21 alle 23 ela domenica dalle 10.30 alle 12. Viaspettiamo!!!

Lino Zanoni

La Fondazioneè diventatauna strutturad’eccellenzasul territorio

vo e le condizioni socio-am-bientali. Entro 30 giorni dal-l’ingresso in Fondazione,compiliamo un Piano Assi-stenziale Individualizzato: ne-gli anni siamo infine passatidal cartaceo alla cartella elet-tronica informatizzata. Per non parlare dei convegnisu vari temi socio-sanitari, delservizio riabilitativo di pri-m’ordine, degli eventi ricrea-tivi aperti alle famiglie e delleattività di animazione che, at-traverso la collaborazione conenti e scuole del territorio, ri-svegliano nei pazienti l’inte-resse per una socialità viva epositiva. In tanti anni, insom-ma, sono stati numerosi i mu-tamenti da molteplici punti divista: grazie anche al contri-buto dei dipendenti e alla lun-gimiranza dei dirigenti, oggi laFondazione rappresenta unastruttura d’eccellenza per l’in-tero territorio, come del restoriconoscono gli stessi enti cer-tificatori.

Cosa le hanno insegnato glianni in Fondazione?La malattia non colpisce solo

gli anziani, ma anche i lorofamiliari: non di rado si tro-vano impreparati, a volteanche spaventati, ad affron-tare il percorso del deficitcognitivo, che spesso è pe-raltro associato a disturbidel comportamento. Nasceda qui la necessità di con-quistare la fiducia sia del-l’ospite sia dello stesso fami-liare, che devono sentirsicoinvolti nelle decisioni im-portanti. Il medico devedunque essere paziente, di-mostrare capacità di ascoltoe rispettare i tempi del pa-ziente: deve quindi porsil’obiettivo di un’assistenza

globale e di un intervento as-sistenziale complessivo dipresa in carico, che vada benal di là del semplice tratta-mento della malattia. Una permanenza tanto pro-lungata consente infatti unamaggiore conoscenza, graziealla quale si instaurano deirapporti personali: la fru-strazione medica verso l’an-ziano cronico che si può “so-lo curare ma non guarire”, ècompensata ogni giorno daquelle relazioni affettive e diriconoscenza offerte dai no-stri assistiti, che spesso citrasmettono dei veri e propriinsegnamenti di vita.

Le decine di libri donati ai ragazzi della biblio-teca, ma anche la raccolta di fondi per le fascepiù deboli della popolazione. Raffica di inizia-tive per la onlus Corti-Rossi, che conferma lapropria centralità sul territorio. Grazie alla sen-sibilità del sodalizio nato in ricordo dei due sto-rici personaggi locali Giancarlo Corti e PieroRossi, la sezione "Leggere liberamente" dellabiblioteca si è infatti arricchita di numerosi libritattili e senza parole, che offrono ai bambinicon disabilità e alle loro famiglie la possibilitàdi trovare o prendere in prestito testi specifici.

Raccolta fondiSempre in questi giorni, poi, il movimento gui-dato dal presidente Giorgio Gorreta è tornatoin piazza con le arance della solidarietà: orga-nizzata con l'associazione San Vincenzo, il Cen-tro d’ascolto e la Caritas, quest’anno il ricavatodell’iniziativa sarà destinata alle famiglie biso-gnose di Melegnano.

Corti-Rossidal cuoregrande

In questi giornitante iniziative

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ilMelegnanese sabato 27 gennaio 2018 • numero 28

Le vostre storieilMelegnaneseilMelegnanese @ commenta su ilmelegnanese.it

Mercury e Cadillac, Chrysler e LincolnI 50 anni dell’officina Mangiarotti

Silvia Bini

Quello di questi giorni è un compleanno spe-ciale per la Mangiarotti auto, l’officina adovest di Melegnano che soffia sulle 50 cande-

line. "Abbiamo aperto in piazza Matteotti tra la finedel 1967 e l’inizio del 1968 - racconta l’80enne Al-fonso Mangiarotti, lo storico pioniere da cui tuttoebbe inizio -. Poi ci si siamo trasferiti in via VittorioVeneto, mentre da 25 anni siamo qui in viale dellaRepubblica. La passione per le auto d’epoca? Nonavevo ancora 15 anni e già lavoravo in un’officina

milanese: ogni giorno il proprietario, che viveva vi-cino alla Svizzera dove erano molto diffuse, arrivavacon un bolide diverso. Nacque così l’amore per le

Che passionei bolidi d’epoca

macchine americane, di cui in breve tempo scopriitutti i segreti. Rimasto orfano in tenera età, trascor-revo gran parte della giornata in officina, dove micapitava di mangiare o addirittura dormire su unaCadillac”.

L’infinita pazienzaEd anche oggi, quando pure ha ceduto l’attività aidue figli Federico e Massimo, l’80enne Alfonso nonriesce a stare lontano dall’officina, che è ormai di-ventata la sua seconda casa. Tutt’intorno, intanto,fanno capolino le Cadillac e le Lincoln, le Mercury e

le Chrysler, le maestose auto che tra gli anni Cin-quanta e Sessanta simboleggiavano la potenza ame-ricana nel mondo. "Abbiamo richieste dall'interonord Italia, sono ancora tanti gli appassionati - af-fermano Massimo e Federico -. Il nostro segreto?Certamente l’infinita pazienza: alcuni pezzi sonodavvero introvabili, tanto che alla fine siamo noi arealizzarli". Nell’angolo più lontano dell’officina,con le inconfondibili pinne posteriori, troneggia unaregale Cadillac 59. "Me la sono regalata una ventinad’anni fa - conclude Alfonso -. Perché il primo amo-re non si scorda mai".

L’80enne Alfonso ancorain officina

Da sinistra Massimo,

Alfonsoe Federico

Mangiarotticon un

fiammante bolide

Rivera e Oleotti, il Rino e CaperdoniIl popolare Erminio si racconta

Elettra Capalbio

La politica nella Dc, la presidenza del-l’Usom e i 30 anni dietro il banconedi un bar. C’è tutto questo e tanto al-

tro ancora nella vita di Erminio Barbieri,che proprio quest’anno soffia su 80 can-deline. “Sono nato a Pantigliate nel 1938- racconta scavando nei ricordi del pas-sato -: mio padre si chiamava Pietro, èmorto che avevo solo 7 anni. A Melegna-no arrivai nei primi anni Cinquanta conmamma Giovanna, che visse sino alla ve-neranda età di 98 anni”.

Andava matto per la Fiera…Fu proprio il Perdono a farmi innamoraredi Melegnano. Da allora è trascorso più diun sessantennio, ma ricordo come fosseieri la Fiera di un tempo. A Gugnano co-nobbi invece Pierina, la mia dolce metàcon la quale convolai a nozze nel 1962.Tempo qualche anno, poi, e nacque il no-stro Pierangelo: quest’anno festeggiamoentrambi gli 80 anni, 56 dei quali vissuti

Le tantevitediBarbieri80annie non sentirli

sotto lo stesso tetto.

Ma c’è anche l’impegno in politica…In quegli anni entrai a far parte del diret-tivo locale della Democrazia italiana, trale cui file assunsi diversi incarichi in am-bito cittadino e provinciale. Ricordo leriunioni fiume nella storica sede in viaSenna, ma anche l’amicizia con un certoGianni Rivera.

Non certo il massimo per un interista co-me lei…Ci divideva la fede calcistica, ma ci univaquella politica. Fui proprio io a portarlo di-verse volte sul territorio. Sempre a cavallotra gli anni Settanta e Ottanta, entrai a farparte del direttivo della Pro loco, che si oc-cupava proprio dell’organizzazione dellaFiera. Il presidente era Maurizio Mariani,ma anche Sergio Scolari giocava un ruolodi primo piano.

E poi c’era il calcio, l’altro grande amoredella sua vita…Per un decennio fui presidente dell’Usom,la società dell’oratorio San Giuseppe in viaLodi. Ricordo con piacere il segretario Bru-no Pirola e il tuttofare Ernesto Savoldi, maringrazio anche dirigenti, allenatori e geni-tori, attraverso i quali vivemmo una stra-ordinaria stagione di sport. Se Franco Boniallenava la prima squadra, Rino Zampronisi occupava del settore giovanile, che sfor-

nò una serie di talenti destinati alle grandicompagini nazionali.

A chi si riferisce?Davide Masseroni passò al Milan, Spolti allaCremonese, Verardo, Vigorelli e Mantovaniall’Inter. Ma ricordo anche il rapporto di pro-fonda stima con Virgilio Oleotti e Gianni Ca-perdoni, il primo mitico dirigente della Mele-gnanese e il secondo presidentissimo dellaPro Melegnano calcio, dai quali mi dividevauna sana rivalità sportiva.

Il resto è storia di questi giorni….A cosa allude? Forse al fatto che, a quasi 80 an-ni, mi vede ancora dietro il bancone di un bar?Nel 1990 Pierangelo decise di dar vita ad un’at-tività tutta sua: nacque così in via Origoni lalatteria “Cose buone” di Barbieri, che ben pre-sto diventò un punto di riferimento per l’inte-ro quartiere. Fu così che entrai a far parte deldirettivo dell’associazione commercianti sia alivello locale sia in ambito provinciale.

Ma qual è il segreto di una vita tanto intensa?In politica e nel mondo dell’associazionismo,in ambito calcistico e a livello commerciale: èstata la passione la molla che mi ha spintosempre verso nuovi traguardi. Ma anche il de-siderio di rendermi utile agli altri ha giocatoun ruolo di primo piano nella mia esistenza.Il tutto rimanendo sempre un passo indietro:a differenza di altri, non ho mai amato met-termi in mostra.

Savoldie PirolaQuanti ricordi

Nella foto Barbieri con la moglie Pierina: quest’anno festeggiano entrambi gli 80 anni

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ilMelegnanese sabato 27 gennaio 2018 • numero 2 9

Fotonotizie [email protected]

Antonicelli, Battistoni, Bertoia, Bianchi, Cappelletti, Ciceri, Fontana, Generani,Irato, Luna, Mazzocchi, Menicatti, Pandini, Pirola, Setti, Treglia e Soffiantini: so-no loro i protagonisti della mostra promossa all’Accademia delle Arti di via Mar-coni guidata dal presidente Giuseppe Beccarini.

Presepi Rotary, tutti i premiati Mostra al Sociale, ecco i protagonisti

Fondazione Castellini in festa con i pranzi augurali del 2018. In questi giorni di-verse centinaia tra ospiti, parenti ed amici si sono ritrovati alla Fondazione per iltradizionali pranzi augurali dell’anno appena iniziato, che sono ormai diventatiun appuntamento fisso per la Rsa di via Cavour.

Quanta gente ai pranzi della Castellini

La foto ritrae lo staff del Real Melegnano con il presidente Giorgio Tagliabue inoccasione delle feste di fine anno: ma la vera festa sarà quest’anno quando, na-ta nel 1928, la società rossoblu si appresta a festeggiare i 90 anni con una raffi-ca di eventi che non mancheremo di raccontarvi.

Sono 90, è festa Real Melegnano

Piccola Ribalta, grande successo

Premi per Giovanni Biggiogero, Giovanni Carlo Agello, Luigi Siboni, Tino Caz-zulani, amici della basilica di San Giovanni, Giancarlo Colombi, GiampieroTarenzi, Giovanni Cattaneo, la famiglia Rossini, Andrea Bianchi, GrazianoMancini, Antonio Licchelli, Rosa Ferri, Luciano Libè e istituto Dezza.

Centro anziani, è qui la festa?

Al Centro anziani del castello le feste non finiscono mai: alla presenza del vi-cesindaco Ambrogio Corti, gli over 65 di Melegnano guidati da Alda Pasta eBeppe Armundi hanno dato vita ad un pomeriggio in compagnia, a ravvivareil quale ci hanno pensato il Cloun Guantone e la mitica Befana.

Sciarpa Usom per i fedelissimi

In occasione delle feste di fine anno, alcuni dei protagonisti della grande sto-ria dell’Usom sono stati omaggiati con tanto di sciarpa ad hoc dall’attualepresidente Davide Anastasio, che ha voluto ricordare quanti hanno fatto gran-de la società legata a filo doppio all’oratorio San Giuseppe.

Grande successo a teatro per “La Piccola Ribalta Enrico Maghini”, che in questimesi ha portato sul territorio “6 papà per un bebè!”, un giallo brillante in tre at-ti la cui regia è affidata a Piero Pavesi. Dopo il debutto a Melegnano, l’appunta-mento teatrale è andato in scena a Locate, Vizzolo e Carpiano.

Protezione civile, quanti eventi

Piccoli volontari della Protezione civile crescono a Melegnano: tanti premi pergli studenti della città. Alla presenza del sindaco Rodolfo Bertoli con gran par-te della squadra di governo locale, infatti, l'associazione ha premiato gli stu-denti che hanno redatto il piano di emergenza comunale.

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ilMelegnanese sabato 27 gennaio 2018 • numero 210

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Riccardo Tarenzidi 88 anniNe danno il triste annuncio lafiglia Daniela con Gino, la ni-pote Claudia, la sorella Teresa,gli affezionati Sara e Andreacon i parenti tutti.

Lina Dadda Bruni di 87 anniCon dolore lo annunciano lefiglie Marina, Paola e Rober-ta, i nipoti Eleonora, Matteo,Carlo Alberto, Andrea, Vitto-ria, Edoardo, Federico eMargherita.

Carloalberto UsigliRamlet “Dodo”di 62 anniLo annunciano la moglieFrancesca, la figlia Serenella,il fratello Giovanni, le cogna-te, i nipoti e i parenti tutti.

Maurizio Rossidi 52 anniLo annunciano la sorella Cri-stina, il cognato Giovanni, inipoti Roberta e Alberto con iparenti tutti.

Virginia Leoni Bolognesidi 92 anniNe danno il triste annuncioil marito Luigi, i figli Mariacon Giovanni, Pietro con Sil-vana, Giorgio con Cristina,Mario con Simona e Giusep-pina con Danilo, gli adoratinipoti con i pronipoti, la so-rella Gianna, i nipoti con iparenti tutti.

Virgilia (Gina) Spini di 83 anniCon dolore lo annunciano ilfiglio Italo, le nipoti Francescae Martina, la nuora ed i paren-ti tutti.

Teresita Cavagna Merlidi 80 anni Ne danno il doloroso annun-cio il marito Ulderico, le figlieStefania e Raffaella, il generoAntonio, la nipote Sara, i cariAndrea, Pinuccia e Umberto,gli amici e i parenti tutti.

Mariuccia Ladini CasatiCommossi per la partecipa-zione al loro dolore, i familiariringraziano sentitamente.

Maria Torresani Bossi di 89 anniLo annunciano la figlia Ange-la e il caro nipote Massimocon i parenti tutti.

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Lettere [email protected]

Info utili

Comune di MelegnanoCentralino 02982081

Carabinieri02 9834051

Polizia Locale di Melegnano02 982082238 / 338 9787222

Protezione Civile 02 98208402 / 329 2107748

Ospedale Predabissi02 98051

ATS 02 98114111

Guardia Medica848800804

Croce Bianca02 98230800

Pronto Soccorso Predabissi02 98052249

Inps 02 98849311

Mea02 982271

Pronto Intervento Gas800944170

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Per la PubblicitàilMelegnaneseLIVIO REDAELLI339 6476775

Turni Farmacie febbraio ‘18

Giovedì� 1 Dezza, MelegnanoVenerdì� 2 Verri, S. ZenoneSabato 3 Brusa, ColturanoDomenica 4 Carpiano, Carpiano8,30/12,30 Dezza, MelegnanoLunedì� 5 Comunale, VizzoloMartedì� 6 Gaspari, Cerro LMercoledì 7 Comunale, Cerro L.Giovedì� 8 Dezza, MelegnanoVenerdì� 9 Brusa, ColturanoSabato 10 Gelo, DresanoDomenica 11 Petrini, MelegnanoLunedì� 12 Comunale, VizzoloMartedì� 13 Balocco, MelegnanoMercoledì 14 Brusa, ColturanoGiovedì� 15 Petrini, MelegnanoVenerdì� 16 Gelo, DresanoSabato 17 Dezza, MelegnanoDomenica 18 Comunale, Cerro L.8,30/12,30 Giardino, MelegnanoLunedì� 19 Carpiano, CarpianoMartedì� 20 Balocco, MelegnanoMercoledì� 21 Giardino, MelegnanoGiovedì� 22 Petrini, MelegnanoVenerdì� 23 Verri, S. ZenoneSabato 24 Comunale, VizzoloDomenica 25 Balocco, MelegnanoLunedì� 26 Carpiano, CarpianoMartedì� 27 Gelo, DresanoMercoledì 28 Giardino, Melegnano

Gentile direttore,il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, la Re-pubblica italiana riconosce il “Giorno della Memoria” per ricordare laShoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzioneitaliana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione,la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schiera-menti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e, a rischio dellapropria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Così recita l’articolo 1 della legge 20 luglio 2000 numero 211, che isti-tuisce il “Giorno della Memoria”; tra i tanti che patirono queste atrocisofferenze, ci furono i soldati italiani catturati e deportati in Germanianei giorni successivi alla proclamazione dell’armistizio. Il “dovere dellamemoria” va ai deportati nei lager nazisti iscritti alla nostra associazio-ne: Aurelio Baroni, Pierluigi Bellinzoni, Giuseppe Mariani, GiovanniD’Adda, Enrico Brambilla e Angelino Pasquale Zaino, insigniti della“Medaglia d’Onore” quale riconoscimento per le sofferenze patite neicampi di prigionia, che in silenzio hanno scelto la prigionia piuttostoche il rientro in Patria aderendo alla Rsi. Ma il doveroso ricordo va an-che a quanti hanno lasciato la vita nei campi di sterminio.

Angelo Fornara Associazione Nazionale Combattenti e Reduci – Sezione di Melegnano

Gli eroidella città

La memoria un dovere

Lettere al Melegnanese

La pillola di Frank

Vi invitiamo a scrivere letterebrevi. La redazione si riserva

il diritto di tagliare osintetizzare i testi. Le lettere

vanno inviate alla [email protected]

Biblioteca apertapiù oreGentile direttore,a Melegnano risiedono moltissi-mi studenti universitari e liceali,un gruppo dei quali è solito stu-diare nella biblioteca comunalesempre pulita e accogliente. Pec-cato però che il lunedì (tutta lagiornata) e il martedì mattina lasala studio è di fatto chiusa. Non è così in altri Comuni, comead esempio San Donato, dove labiblioteca è aperta 6 giorni su 7dalle 9 sino a tarda sera. E così illunedì e il martedì in tanti emi-grano nei Comuni vicini alla ri-cerca di luoghi tranquilli. Ma per-ché la nostra biblioteca nonrimane aperta più ore?Lorenzo Bergamaschi

CarminePalettie dossiGentile direttore,accompagnati da genitori e non-ni, ogni giorno decine di bimbientrano ed escono dalla scuoladell’infanzia parrocchiale delCarmine in via Dante Alighieri.Ma uno degli attraversamenti pe-donali è proprio in curva all’in-crocio con via Carmine. Quantoagli altri due, le macchine par-cheggiate mettono in pericolo chiattraversa via Dante. Sono decinei cittadini che ci segnalano la pe-ricolosità di quel tratto di strada,dove le auto sono solite sfrecciarea tutta velocità. All’amministrazione chiediamoquindi di collocare dei paletti al-l’altezza delle strisce pedonali po-ste in curva all’incrocio con viaCarmine: solo così sarà possibileimpedire ai mezzi di parcheggia-re in divieto di sosta. Ma esortia-mo anche all’installazione di dos-si artificiali e alla necessità dirialzare i tre attraversamenti pe-donali in via Dante.Giuseppe Di BonoLega Nord

Un uomo dal cuorebuonoGentile direttore,disponibile, accogliente e sem-pre pronto a regalare un sorri-so…le caratteristiche di unapersona buona. Così il SignorEnrico Zacchetti ci accompa-gna ogni giorno con i suoipranzi e le sue cene. Gli ospitidella Comunità Socio Sanitariadella Fondazione Renato PiattiAnffas di Melegnano dicono dilui: “E’ bravo, simpatico. Ci fabuoni pranzetti”, commentaAndrea. Così anche Danilo e Gianlucache aggiungono è “buono”. Agran voce vogliamo ringraziareuna persona di una “squisitagentilezza” che fa il suo lavorocon passione, dedizione e cheha saputo entrare nel clima fa-migliare della nostra comunità.Grazie Enrico!! I tuoi ragazzi

GiardinoLe luci in tiltGentile direttore,in zona Giardino l’illuminazionefa le bizze un giorno sì e l’altropure. Ma non è proprio possibiletrovare una soluzione definitivaper risolvere quella che è ormaidiventata una tra le maggioriemergenze della città?I residenti del Giardino

Corrierie pacchiper terraGentile direttore,in questi giorni hanno suonato almio citofono e alla domanda “chiè?” la risposta è stata “il corriere”.Ho aperto la porta con il citofonoe dopo 5 minuti, vedendo chenessuno entrava, mi sono affac-ciata sul cortile dove ho visto, ab-

I “Giorni della Merla” tra storia e leggendaGentile direttore,arrivano i "Giorni della Merla": da sempreil 29, 30 e 31 gennaio sono considerati ipiù freddi dell’anno. Secondo la versionepiù conosciuta della leggenda, una merlacon uno splendido piumaggio era regolar-mente strapazzata da gennaio: il mesefreddo e ombroso aspettava che lei uscis-se dal nido in cerca di cibo per gettare sul-la terra freddo e gelo. Stanca delle continue persecuzioni, unanno decise di fare provviste sufficientiper l'intero gennaio, che allora aveva soloventotto giorni, durante il quale si rin-chiuse nella sua tana al riparo. L’ultimogiorno del mese, pensando di averlo in-gannato, uscì dal nascondiglio e si mise acantare per sbeffeggiarlo. Gennaio se nerisentì così tanto che, dopo aver chiesto inprestito tre giorni a febbraio, si scatenòcon bufere di neve, vento, gelo e pioggia.

ilMelegnanese sabato 27 gennaio 2018 • numero 2

Ci ha lasciatoRachele MalabarbaZulian

Ne danno annuncio i figliCesarina con Enrico e Ro-berto, i nipoti Sara con Ste-fano e Davide con Maura, i pronipoti Luca eIlaria. La ricordano con affetto tutti coloro chehanno ricevuto del bene attraverso le sue at-tenzioni, dettate dalla grande fede che si espri-meva anche nei gesti di servizio nella Parroc-chia di San Giovanni Battista dove ha svoltovarie attività, dalle pulizie della chiesa al ruolodi Ministro Straordinario dell’Eucaristia. AllaFondazione Castellini è stata volontaria Avulsse, negli ultimi anni, ospite della struttura.

bandonato per terra, il pacco ame destinato.Alcuni conoscenti mi hanno in-formato che è abitudine di alcunicorrieri comportarsi in questomodo abbandonando i pacchinei cortili senza consegnarli ai de-stinatari. Venuta a conoscenza diquesto malcostume comune, viscrivo per informarvi.Roberta Brivio

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ilMelegnanese sabato 27 gennaio 2018 • numero 212

ilMelegnaneseil @ commenta su ilmelegnanese.itCultura - Storia

La riforma borromaicaUn tuffo nella storia

Marco Carina

Con la visita pastorale del 1567 l’arci-vescovo Carlo Borromeo arrivò neivillaggi di Vizzolo, Mezzano, Calven-

zano, Pedriano e nelle cascine intorno aMelegnano. Tra il 1565 e il 1580, all’iniziodella riforma e dopo l’insediamento delBorromeo come arcivescovo, l’aspetto par-ticolare riguarda le violenze a danno del

clero, dei suoi collaboratori e delle istituzio-ni parrocchiali in città e nei villaggi vicini.Nel 1570 a Melegnano e nella diocesi si ma-nifestarono situazioni conflittuali e un ac-canimento contro i ministri della chiesa e iloro collaboratori, promotori di una rigoro-sa azione riformatrice della società.

Limpida moralitàCon la riforma l’arcivescovo cercò di otte-nere la separazione tra i sessi all’interno

Quando San Carlovisitava la città

delle chiese, una più austera dignità nelle ce-rimonie, semplicità e limpida moralità per lasimbologia religiosa. Ma applicò anche in mo-do intransigente il divieto di lavorare nei gior-ni di festa. Il più delle volte gli oppositori della

riforma erano notabili, gentiluomini, messerie agiati artigiani, che detenevano il potere lo-cale. La reazione per l’avvenuto risanamentodelle finanze parrocchiali di Melegnano avràcome bersaglio il curato, i suoi chierici e lafondazione della nuova confraternita del Cor-pus Domini.

Gli oppositoriVerrà ostacolata la formazione della scuoladella Dottrina Cristiana, la catechesi nei po-meriggi domenicali, le processioni perché mi-navano le relazioni sociali nelle libere ricrea-zioni ed il divertimento locale che estendevail controllo ecclesiastico sul mondo giovanile.Il tutto completato da una tenace difesa delleconsuetudini locali colpite dal divieto eccle-siastico del gioco del pallone sulle pubblichepiazze, che era dominio incontrastato delleélites nobiliari.

Il gruppo statuario in terracotta denominato La deposizione di Cri-sto e popolarmente chiamato I Caragnòn de san Pedér (nella splen-dida immagine di Adriano Carafòli) è molto più antico dell’attualechiesa dei Santi Pietro e Biagio, costruita nel 1666. Non conosciamol’autore e nemmeno la data di realizzazione, sappiamo però che vie-ne citato nel 1567 durante una visita pastorale di San Carlo Borro-meo. Giambattista Sannazzaro in L’arte nel territorio di Melegnano(Nuove Edizioni 1977) lo fa risalire al primo Cinquecento.

Il restauro del 1990Nel 1990, viste le condizioni precarie in cui il gruppo versava, lo sto-rico don Cesare Amelli (1924-2002) con il Lions club di Melegnanosi fece promotore di un intervento di restauro. Melegnano possiedeun’opera d’arte di rara potenza espressiva, unica nel suo genere:per trovarne altre simili dobbiamo recarci nelle chiese di San Satiroa Milano, di San Giacomo Maggiore a Soncino e di Santa Maria dellaVita a Bologna. Ernesto Prandi

Caragnòn de san PedérUn’opera d’arte unica

Alla scoperta dei nostri tesori

Nella foto San Carlo Borromeo

Imponderabile

La sapienza

Imponderabile il fioccoscende in volute nuove quasi tocca il suolo risalesi ferma a mezz'aria sospesomi spia dalla finestra poi lento ridiscende sul mantobianco s'annulla.

Benedetto Di Pietro

La sapienza è dottrina esemplare,capace di distinguerela profondità morale;è mediatrice di salvezzadal peccato di presunzionee dall’odio più profondo.E’ l’antitesidell’ignoranza brutache giudica con disprezzoe non comprende la giusta causa.La sapienza spandelo spirito dell’Altissimoin ogni azione umana.

Matilde Zanzola

L’angolo della poesia

Nata nell’ex Cecoslovacchia e melegna-nese d’adozione, la scrittrice Elena Cen-gelova Carina (nella foto) ha scritto “Die-tro la cortina di ferro - Storie vere”, editoda Europa Edizione - Roma, (233 pagine),il suo quarto libro nel quale racconta cul-tura e condizioni di vita nel paese natiodal secondo Dopoguerra agli anni No-vanta. Attraverso una narrazione sincera,autentica e storica, riflette criticamentesull’atmosfera di quei tempi. Storie rima-ste impresse nei cuori di chi le ha vissute:"L’invasione del ’68" si richiama a una te-stimonianza diretta, "Il prete ballerino"narra la persecuzione dei religiosi ceco-slovacchi negli anni Cinquanta, "Nel no-me di Shalom" descrive l’emigrazionedegli ebrei russi incontrati sul treno.

Narrazione autentica Storie che ancora oggi, a molti anni dacaduta del comunismo e dissoluzione delsocialismo, emozionano e fanno riflette-re. Il libro è acquistabile a Melegnano allalibreria Mondadori, via Zuavi 8, nelle va-rie edicole e su internet. Diplomata inpianoforte e laureata alla facoltà di filo-sofia dell’università di Bratislava, l’autri-ce è stata docente universitaria alla facol-tà di pedagogia. Sposata con un italiano,ha conseguito una seconda laurea in filo-sofia all’università Statale di Milano. Oltrealla scrittura si occupa di musicoterapiae traduzioni legali (parla ben cinque lin-gue). Come esperta di terapia musicale,ha preso parte a svariati convegni e pub-blicato diversi saggi.

Dietrola cortinadi ferro

Un libro di storie vere

Nel 1567la visitapastorale

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ilMelegnanese sabato 27 gennaio 2018 • numero 2 13

[email protected]

13

Cultura - Amarcord Melegnanese

Certo non è conosciuto e studia-to come Bonvesin della Riva eUguccione da Lodi, altri poetimedievali settentrionali. Manondimeno Pietro da Barsegapè(o Bascapè), poeta in volgare delDuecento, ha un proprio spazioben definito nella storia dellalingua italiana. Nel 1276 compo-se un’opera in volgare, il SermonDivin, strutturata con 2240 versiche ripercorrono episodi dellaSacra Scrittura per edificare eistruire, la poesia didattica perintendersi. L’opera è conservatain un unico codice alla Bibliote-ca Nazionale Braidense di Mila-no: esempio limpido di meta-morfosi linguistica, la sua poesiariveste un innegabile interessequale documento del volgarelombardo del XIII secolo. Alcunistudiosi sostengono che l’operasia stata letta o conosciuta per-sino da Dante Alighieri, il som-mo poeta con cui peraltro nonmancano le analogie. I suoi versitolgono quella patina nebulosadella scrittura latina per rifonda-

L’operain volgaredi Pietro

da Bascapè

In questi giornila ristampa

Nella foto la copertina

della ristampa

140 anni fa il via libera della prefetturaLe magiche avventure del mitico tramway

Quando a Melegnano passava el Gamba de legn

Nella foto dei primi delNovecento lastazione del

Gamba de legnnell’attuale

via Roma(CollezioneGenerani)

Silvia Bini

Non vogliamo prendercimeriti che non ci compe-tono: la scoperta è del po-

polare hobbysta Luigi Generani,che una ne pensa e 100 ne fa. E’stato lui a recuperare lo storicodocumento datato 7 ottobre 1878,attraverso il quale la prefettura diMilano dava il via libera alla pre-senza sul territorio del Gamba delegn, il mitico tramway che sino al1931 avrebbe collegato Milano aMelegnano, Lodi e Sant’Angelo.Nacque insomma 140 anni fa lafavola della leggendaria locomo-tiva a vapore che, nel periodo dimassima diffusione, collegavaMilano all’hinterland con ben 156treni. Per oltre un cinquantennio,el Gamba de legn fu croce e deli-zia dei pendolari di Melegnano,come ben ci racconta GiovanniColombo (1921-2015), l’indimen-ticato cantore dei costumi locali,che proprio al mitico tramwaydedicò un libro corredato dalleimmagini del fido Generani. Purriconoscendogli onorato servizio,infatti, coloro che hanno vissutol’esperienza del famoso tram so-no concordi nel dire che “n’ha faipegg de Bertold!”.

Al dì del PerdonUn giovedì di mercato ad esem-pio, giunto in piazza San Giovan-ni, uscì dai binari per un difettodegli scambi: fu così che investì

tre fittavoli intenti a discutere ani-matamente tra loro. Ma el Cu-lumbin descrive anche i “scen debaracon” che succedevano ognimattina quando, al grido “Si sutucc che andem?”, i ritardataricorrevano dietro al Gamba delegn con in mano le calze, le scar-pe e la camicia: arrivati sul terraz-zino delle carrozze, si aggiustava-no i pantaloni e finivano divestirsi. Si ricorda di un tale che,di fretta e nell’oscurità della ca-mera, anziché i pantaloni arraffò“el pedagn” della moglie. Fu pro-prio così che arrivò sul tram tra lerisate generali. Al “dì del Perdon”invece, quando non poteva entra-re in Melegnano (c’era già l’isolapedonale!!!), il tramway si ferma-va nei pressi della Maioccchetta,della Palvesina o vicino “all’uspe-dà”, dove c’era il doppio binarioche ne invertiva la marcia. Nono-stante tutti i disagi dell’avventu-roso viaggio, le donne cantavanogià al mattino: quanto agli uomi-ni, “tra grapin e marsalin”, già “debunura” erano su di giri.

Il bidello CamillMa ci fu anche quella volta che, acausa della frenata troppo lunga,

re una nuova tesi linguistica, unpunto di transizione e media-zione tra latino e volgare. Sononumerosi gli studi su Pietro daBarsegapè compiuti da FilippoArgelati e Giuseppe Polimeni,che in un’opera del 2004 (Pietroda Barsegapè poeta volgare nel-la Milano del Duecento) ne de-linea i tratti essenziali.

Smacchia protagonistaE’ invece di questi giorni la ristampaanastatica in una veste tipografica raf-finata e soprattutto inedita di tutto ilSermon Divin, che è stata fortementevoluta da Carlo Smacchia, da anni pre-sidente del Comitato Ricerche Storichedi Casaletto Lodigiano. Smacchia non èperaltro nuovo ad imprese simili: la fi-lantropia, l’interesse per la lingua e lastoria lo portano spesso a queste iper-bole editoriali. “Le parole della santadottrina non vanno nascoste”, sostene-va Tommaso d’Aquino: credo cheSmacchia abbia interpretato alla letteraquesta locuzione. Un’eccezionalità ti-pografica e motivo d’orgoglio, dunque,sia per il comune di Bascapè che testi-monia l’origine del nostro poeta e siaper tutti noi, che crediamo ancora neigioielli di carta, nella materialità del li-bro e nella sua insostituibile collocazio-ne. Il Sermon Divin in edizione anasta-tica è stata stampato in cento copienumerate su carta pregiata a cura delComitato Ricerche Storiche-CasalettoLodigiano ed il patrocinio del Comunedi Firenze con il Ministero dei Beni Cul-turali e del Comune di Bascapè.

I divertentiraccontidel Culumbin

il killer Gamba de Legn sterminòun gregge di pecore sorprese adattraversare placidamente i bina-ri. In un’altra occasione invece, inarrivo da Milano carico di pendo-lari, sul “canton del Punt de Mi-lan” uscì dalle rotaie e fini in casadel “bidello Camill” in fondo a viaDe Amicis. “Il papà e mia sorellaGiuseppina erano andati alla “pe-sa pubblica” sull’angolo di viaMazzini, di fronte alla Scuola so-ciale, per far pesare la legna della

Ernesto Prandi

scuola - raccontava la figlia Giu-ditta -. La mamma e le altre duesorelle stavano preparando la ce-na, mentre io apparecchiavo la ta-vola. All’improvviso “se smurfaala lus”, “un fracass del diavul”, “unpulveron de l’accident”. E fermo acapotavola il mus della macchinadel Gamba de legn, “ch’el fasevaun fum de l’accident!!!”. Fu cosìche quella sera la famiglia del “Ca-mill” ebbe a cena un commensalein più…el Gamba de legn!!!

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ilMelegnanese sabato 27 gennaio 2018 • numero 214

SportilMelegnaneseilMelegnanese @ commenta su ilmelegnanese.it

Melegnaneseilquindicinale di informazione fondato nel 1967

Editrice Melegnanese S.C a R.L.Reg. n. 67 del 12.02.1968 Tribunale di [email protected] Presidente: Alberto [email protected] Responsabile: Stefano [email protected] Service editoriale: Oltre S.c.a.r.l. [email protected]: [email protected] abbonamenti:Annuale ordinario �35,00 Sostenitore �50,00 daversare presso: Buona Stampa di S. Giovanni,Buona Stampa Carmine, Buona Stampa S. Gaetano, Libreria Mondadori MelegnanoPunto d’Incontro in piazza AssociazioniConto corrente postale n. 42831206intestato a Cooperativa Editrice Melegnanesevia dei Platani 2 MelegnanoBonifico bancario intestato a Editrice Melegna-nese scrl IBAN: IT46V0311133380000000011400 in-dicando nella causale nome cognomeindirizzo dell’[email protected] Arti Grafiche Bianca&Volta Via delSantuario, 2 Truccazzano Spediz. Abb. Post.45% art. 1 Legge 46/2004 – Lodi. In caso di mancato recapito inviare al CPO di Lodi perla restituzione al mittente previo pagamento reso.

Prossime usciten.3 in redazione 31/1/2018 in edicola 10/2/2018 n.4 in redazione 14/2/2018in edicola 24/2/2018

2017 da applausiEagles sugli scudi

Massimiliano Curti

Bilancio da 10 e lode per il2017 dell’Eagles basket,che si conferma una re-

altà di primo piano nel pano-rama sportivo di Melegnano. Levarie squadre del team hannoinfatti chiuso la stagione conuna buona partecipazione ai ri-

spettivi campionati: non è im-portante il risultato, ma il fattoche i ragazzi si siano divertiti inmaniera sana e costruttiva. Ar-rivate quest’anno alla quartaedizione, anche le attività nellescuole (Basket in cartella)hanno fatto registrare un ot-timo successo. Come da ormaidiversi anni a questa parte, ilcamp estivo al campo scout havisto la presenza di decine di ra-gazzi, che si sono divertiti gio-cando a basket e partecipandoalle varie attività sportive. Manon è mancato neppure il campestivo organizzato dalla Federa-zione italiana pallacanestro, a

Le Aquile del basketspiccano il volo

Nelle fotoeventi e cestisti

dell’Eagles basket

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La sinergiacon Armanie Assigeco

Atleti della Piscina Melegnano(nella foto) protagonisti a Bres-so al 12° Trofeo Paolo Foglia or-ganizzato dalla società GestiSport. Nella categoria Esor-dienti A, Francesco Brasca èarrivato 1° nei 200 stile libero e2° nei 100 farfalla, Diana Cor-nacchini 3° nei 200 misti, An-drea Del Giacco 1° nei 100 dor-so e 3° nei 200 stile libero.

Quante emozioni!!!Nella categoria Esordienti B,invece, Sofia Colella è arrivata3° nei 100 dorso e Leo XhixhaLeo 1° nei 100 dorso. Grazie ra-gazzi per le belle emozioni checi regalate!A.B.

PiscinaMelegnanoMedagliea raffica

Baby campioniOttimi risultati

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cui hanno preso parte diversi sportivi diMelegnano. Oltre ad aver partecipatoalle feste dello sport e della parrocchiadel Carmine, la società di pallacanestroha organizzato “Basket in piazza”: com-plice la presenza di un vero e propriocampo sulla piazza del castello, bimbi egenitori hanno trascorso una simpaticagiornata in allegra compagnia.

Il basket in piazzaIl tutto completato dalla collaborazionecon l’Armani junor program: que-st’anno due squadre delle Aquile di Me-legnano si sono esibite prima degliincontri del campionato di serie A na-zionale. Da registrare infine l’impor-tante sinergia con la società Assigeco edenominata “Assigeco basket academy”,grazie alla quale l’Eagles ha condivisoun percorso formativo rivolto ad atleti efamiglie. Senza dimenticare la promo-zione della pallacanestro con l’offertaalle famiglie più bisognose (attività giàavviata negli anni scorsi) e Basket Gym,progetto amatoriale per signore e ra-gazze desiderose di fare sport in ma-niera soft. Le varie attività sonorealizzate con il prezioso sostegno dellefamiglie, che i vertici della società rin-graziano vivamente. Da sempre attivacon i più giovani e attenta alle attivitàdella comunità, la Eagles basket acco-glie con entusiasmo chiunque sia desi-deroso di cimentarsi nello sport inmodo sano e senza l’assillo del risultato.

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ilMelegnanese sabato 27 gennaio 2018 • numero 2 15

Sport [email protected]

Nuovo anno all’insegna dellacontinuità per la Ginnastica Me-legnano 75, storica realtà di gin-nastica in continua crescita. Inoccasione del terzo anniversariodi presidenza, il leader Carlo Gal-mozzi traccia un bilancio dell’at-tività. “Sono molto soddisfattoper gli ottimi risultati raggiunti -sono le sue parole -. Non solo daun punto di vista numerico con iquasi 250 iscritti, ma anche e so-prattutto perché il livello qualita-tivo si è alzato. Grazie a una seriedi valenti collaboratori, a comin-ciare dal vicepresidente MarioPorcu e dal consiglio direttivo, laGm 75 rappresenta un importan-te punto di riferimento per tuttoil settore”. Di qui a breve, poi, è inprogramma un incontro per defi-

nire una possibile collaborazione conil Fanfulla, che in futuro potrebbeportare a rapporti molto stretti tra ledue società.

Gm 75Un 2018 di corsa

La societàginnica

Nelle fotole atlete

della Gm 75

Il saggio del team ginnicoIl 2018 inizia alla grande

Francesca Pettinari

Inizio d’anno in grande stile per laVirtus et Labor, che conferma la pro-pria centralità per il mondo sportivo

dell’intero territorio. La riprova la si èavuta in occasione del saggio che ha sa-lutato il 2017 e dato il benvenuto al2018, in occasione del quale i ginnastidella società presieduta da Eleonora Sa-la hanno dato vita ad uno spettacolotanto entusiasmante quanto coinvol-gente. Intitolato “Virtus nello spazio”, gliesercizi erano ispirati all’infinità del fir-mamento celeste: e così il II° turno deicorsi ha esordito con un viaggio su Sa-turno, il pianeta degli anelli, mentrequello di Carpiano è sbarcato su Pluto-ne, il pianeta nano più freddo.

Spettacolo magicoI piccoli della baby gym hanno conqui-stato il pubblico trasformandosi in te-neri extraterrestri. Vagando nello spazio,si incappa nelle meteoriti, presentatedal I° turno con la magia delle scie lumi-nose: il gruppo Avanzato e Acrogym èarrivato sulla Luna, il monosettimalesulla Terra, il gruppo della maschile suMarte e la Promozionale sul Sole, che èstato raccontato con colori e musichetanto suggestive quanto affascinanti. Iltutto completato dalle stelline dellapreagonistica, piccole ma esplosive intutta la loro energia, e dall’esibizionedella squadra agonistica, che ha presen-tato una serie di esercizi ispirati agliastronauti.

La Virtus nello spazioLassù brilla una stella

Pubblico estasiatoVolteggiando su parallele e cinghietti,ci hanno mostrato tutta la loro legge-rezza e quella voglia di volare cheognuno di noi sogna sin da bambino.Alla fine poi, ricreando la magia delfirmamento, i ginnasti hanno invasoil palazzetto con centinaia di pile ac-cese. Tutt’intorno intanto, tanto sor-preso quanto stupito per la meravi-glia del saggio, il pubblico si è scioltoin un fragoroso applauso. E’ insom-ma iniziato nel migliore dei modi il2018 della Virtus et Labor, la societàsportiva più antica di Melegnano dal-l’alto delle 112 primavere.

Nelle foto le ginnastedella Virtus

et Labor

Fondatanel 1906Societàpiù antica

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Importanti novitàNel frattempo il direttoretecnico melegnanese Massi-mo Porro annuncia una seriedi importanti novità: “Dasettembre siamo entrati nel-le scuole del territorio conun progetto che ci vede af-fiancare a titolo gratuito leinsegnanti nell’attività mo-toria - afferma l’ex ginnastaazzurro, oggi giudice nazio-nale e istruttore regionale -.Quanto ai risultati, siamoandati molto bene: in questoperiodo i ginnasti stanno la-vorando duramente per arri-

vare pronti ai tanti appuntamenti deiprossimi mesi. L’obiettivo del 2018 èquello di alzare sempre di più l’asticelladei nostri traguardi”.

Andrea Grassani

Non poteva che essere Armando Scolari, l’Ironman diMelegnano e fondatore dello Sports club Melegnano,a dare la benedizione. Il progetto è illustrato dall’at-tuale presidente dello Sports club (nella foto alcuniatleti) Giuliano Marcarini: “Abbiamo accolto congrande entusiasmo l’idea di alcuni associati, chequalche mese fa hanno proposto di dar vita ad unadivisione di triathlon – sono le sue parole -. Proprioper volere di Scolari, la nostra associazione è nata persvolgere podismo, ciclismo e nuoto. Ma sinora ha difatto sviluppato solo l’attività legata al podismo. Co-ronando di fatto quel suggestivo sogno iniziato nellontano 1990, abbiamo dunque completato tuttol’iter burocratico per praticare il triathlon”.

Il via a breveConcetti ribaditi dall’atleta Davide Biggiogero, tra ipromotori del progetto. “Parafrasando una nota can-zone, “eravamo quattro amici al bar” con una comu-ne passione, che parte dalla corsa e arriva al triathlon– sorride “il Bigio” –. Avendo la soluzione a portata dimano, l’abbiamo quindi proposta al direttivo. Nonprima ovviamente di esserci consultati con l’IronmanScolari, che in questo settore è davvero il top”. A.G.

A Melegnanoarrivail triathlon

Con lo Sports club

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ilMelegnanese sabato 27 gennaio 2018 • numero 216

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